FRUTTICOLTURA
● CARATTERISTICHE E PROVE DI PRODUZIONE
Ciliegio Sweet Stephany™,
nuova varietà tardiva
Il progetto varietale
dell’Università
di Bologna
ha licenziato
la nuova varietà
autofertile di ciliegie
Sweet Stephany™
PA7UNIBO*,
caratterizzata
da un calibro medio
dei frutti di 30-32 mm,
maturazione tardiva,
produttività costante
e suscettibilità
medio-elevata
alle spaccature
in annate di pioggia
di Stefano Lugli,
Riccardo Correale,
Michelangelo Grandi
L
a nuova serie Sweet nasce da
un progetto di breeding iniziato nei primi anni 2000 presso il
Dipartimento di colture arboree, ora Dipartimento di scienze agrarie, con il preciso obiettivo di ottenere
sei-sette varietà in grado di coprire un
calendario di raccolta di almeno 40-50
giorni, tutte con un massimo denominatore comune: frutti con caratteristiche estetiche di pregio, eccellenti qualità organolettiche, ben riconoscibili
e ottenute da alberi con elevate performance agronomiche e produttive.
Il nuovo progetto dell’Università di
Bologna, con una partnership pubblico-privata, si avvale del coordinamento di Crpv Cesena e del cofinanziamento di Regione Emilia-Romagna, Alma
Mater Studiorum, New Plant in rappresentanza di Apo Conerpo, Apofruit Italia e Orogel Fresco, e della Fondazione
di Vignola (Modena).
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L’ideotipo di ciliegia
L’ideotipo di ciliegia ricercato è stato
messo a fuoco attraverso indagini preliminari per verificare le aspettative
dei diversi soggetti interessati all’innovazione varietale del ciliegio: in via
prioritaria consumatori e commercio,
a seguire industria e produzione.
Dai risultati di questi test è emersa
l’esigenza di avere varietà con caratteristiche pomologiche e organolettiche
di pregio con uniformità dei seguenti
parametri: grossa pezzatura, buccia
di colore rosso brillante, polpa soda,
elevato tenore zuccherino, aroma pronunciato, buona resistenza alle manipolazioni e buona shelf life.
Inoltre, l’industria e il commercio richiedono una continuità di offerta con
un prodotto di elevata qualità e quanto
più uniforme possibile nel tempo. Dunque, si è iniziato a lavorare con l’obiettivo di ottenere una linea di prodotto
di qualità d’élite, un processo di selezione che ha portato alla diffusione di
cinque nuove varietà Sweet (Lugli et al.,
2012) a cui va ad aggiungersi la nuova
varietà autofertile a maturazione tardiva Sweet Stephany.
FIGURA 1 - Epoca di maturazione delle nuove ciliegie serie Sweet
La nuova varietà Sweet StephanyTM matura circa 27-28 giorni dopo Burlat.
L’Informatore Agrario • 20/2015
© 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
Caratteristiche
di Sweet Stephany™
PA7UNIBO*
Origine. Ottenuta e selezionata presso il Dipartimento di colture arboree
dell’Università di Bologna da S. Lugli,
R. Correale e M. Grandi. Parentali sconosciuti. Il semenzale originario, DCA
BO B5A89, è stato selezionato a Vignola
(Modena) nel biennio 2004-05 e successivamente valutato dal 2008 al 2014 nei
campi sperimentali di III livello di Cadriano (Bologna) su Gisela 6® Gi148/2*,
soggetto nanizzante.
Brevetti e marchi. Domanda di Privativa comunitaria (brevetto UE) in corso di presentazione a titolarità Alma
Mater Studiorum - Università di Bologna. Denominazione varietale PA7UNIBO. Marchio commerciale comunitario
Sweet Stephany™ in fase di registrazione depositato da Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
Albero. Di vigoria elevata e portamento intermedio, ben ramificato; habitus
di fruttificazione standard. Produzione
prevalentemente su dardi e sulle gemme a fiore poste alla base dei rami di
un anno. L’ottimale ramificazione laterale e l’angolo di inserzione (ampio)
dei germogli rendono semplice la gestione dell’albero nella fase iniziale
di allevamento, garantendo un’ampia
adattabilità della varietà alle diverse
tipologie di impianto e alle forme di
allevamento del ciliegio, sia in volume (ad esempio vasetto basso e vasetto multiasse) sia a parete (palmetta, bandiera, fusetto e asse colonnare).
Fioritura. Epoca intermedia, di norma 1-2 giorni dopo Burlat. Autocompatibile; profilo allelico: S3S4’; gruppo
di incompatibilità SC/O (autofertile e
impollinatore universale).
Epoca di maturazione. Tardiva e uniforme; inizio raccolta a 27-28 giorni dopo Burlat secondo l’annata (tra Lapins
e Regina, epoca Skeena); ottima tenuta di maturazione dei frutti in pianta
( figura 1).
Frutto. Di pezzatura elevata (calibro
prevalente 30-32 mm; peso medio 1214 g), cuoriforme depresso, simmetrico, di bell’aspetto. Buccia medio-sottile
di colore rosso brillante (scala 4 CTIFL
code) esteso a tutta la superficie, tendente al rosso vermiglio brillante a ma-
Particolare della fruttificazione di Sweet Stephany. La varietà fruttifica bene anche
nella parte basale dei rami di un anno. Il calibro dei frutti prevalente è di 30-32 mm
TABELLA 1 - Caratteristiche dei frutti di Sweet Stephany e Lapins
(testimone) alla raccolta
Cultivar
PortinPeso Durofel Durezza Zuccheri
Anno
nesto
(g) (Index) (kg/cm2) (°Brix)
Acidità
(g/L
malico)
Colore
epidermide
(L*)
(Chroma)
2013 13,2
Sweet
Gisela 6
Stephany
2014 13,2
64
55
0,51
0,49
23,5
21,7
12,1
10,6
29,07
29,15
14,50
8,11
2013 12,3
2014 10,0
57
52
0,43
0,40
17,7
18,2
7,2
8,2
30,08
30,80
17,68
19,14
Lapins
Colt
TABELLA 2 - Ripartizione dei frutti di Sweet Stephany e Lapins (test)
per classi di calibro
Cultivar
Portinnesto
Anno
Sweet
Stephany
Gisela 6
Lapins
Colt
Classi di calibro (mm) (%)
< 24
24-26
26-28
28-30
30-32
> 32
2013
2014
0,0
0,0
3,1
3,9
8,2
9,4
32,1
31,4
52,4
51,7
4,2
3,6
2014
1,2
6,8
13,7
34,2
44,1
0
TABELLA 3 - Produzioni e rese
di Sweet Stephany su Gisela 6
Produzione (kg/albero)
Rese (t/ha)
2013
2014
2013
2014
19,3
20,3
15,5
16,2
turazione avanzata (scala 5 CTIFL code). Linea di sutura superficiale. Polpa
rossa, di buona consistenza, carnosa,
succosa e molto aromatica, di ottima
qualità, molto dolce e con un alto livello di acidità. I principali parametri
quali-quantitativi sono riportati nelle
tabelle 1 e 2. Peduncolo di lunghezza
media, di spessore intermedio. Nocciolo di dimensioni medio-grosse, spicca.
Valutazione agronomica. Presenta
una messa a frutto molto precoce su
portinnesti deboli (Gisela 6® Gi148/2*);
la produttività è risultata sempre elevata e costante (tabella 3). In annate di
pioggia i frutti presentano una suscettibilità medio-elevata alle spaccature,
con localizzazione delle ferite per lo
più nella zona peduncolare e apicale.
Giudizio complessivo. Varietà interessante per il periodo tardivo di raccolta per la precoce messa a frutto,
l’elevata e costante produttività e le
eccellenti caratteristiche pomologiche
e organolettiche dei frutti.
Stefano Lugli, Riccardo Correale
Michelangelo Grandi
Dipartimento di scienze agrarie
Università di Bologna
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