Un male ogni giorno
più curabile
Non solo anni, ma qualità di vita
Su tutti i fronti delle cure contro il cancro, dalla chirurgia alla
radioterapia, lo sforzo degli ultimi anni non è stato solo quello di
aumentare la sopravvivenza degli ammalati, ma di restituirli anche a
unʼesistenza il più possibile uguale a quella che avevano prima,
senza inutili mutilazioni o altre conseguenze indesiderate delle
terapie.
Questo è stato reso possibile anche da diagnosi più precoci, che
permettono di trovare i tumori quando sono ancora piccoli e non
hanno invaso lʼorganismo. Merito dei progressi della tecnologia,
dellʼintroduzione di nuovi strumenti ed esami, dellʼorganizzazione di
programmi di screening: con la mammografia oggi si scopre la
maggior parte dei tumori alla mammella quando possono essere
operati senza asportare tutto il seno.
Il concetto della chirurgia conservativa si estende però anche a
molti altri tipi di tumore, per cui si è passati dallʼidea che si dovesse
togliere il «massimo tollerabile» a quella che prevede si asportare il
«minimo efficace», per garantire la buona riuscita dellʼintervento.
Il principio, oltre che per il seno, vale anche per i piccoli tumori della
laringe, in cui oggi è talvolta possibile risparmiare le corde vocali e
quindi la voce, o i tumori del colon retto, in cui in moltissimi casi si
riesce a evitare di dover ricorrere per tutta la vita al cosiddetto
«sacchetto».
Allo stesso scopo ha preso piede, ed è ormai considerata
irrinunciabile, anche la chirurgia ricostruttiva: per curare non più un
tumore che è stato ormai tolto, ma la persona che porta ancora i
segni della malattia.
La stessa logica ha guidato lʼevoluzione della radioterapia, che oggi
sfrutta ogni mezzo possibile per concentrare il suo effetto dove
serve , risparmiando i tessuti sani e limitando al minimo il rischio che
le radiazioni, come alcuni medicinali, inducano la formazione di un
nuovo tumore per curarne un altro.
I successi della medicina
Ha una cattiva fama, dovuta soprattutto ai suoi pesanti effetti
collaterali, ma la chemioterapia, negli ultimi decenni, ha permesso di
capovolgere le aspettative dei bambini a cui viene diagnosticata una
leucemia o degli uomini che scoprono di avere un tumore del
testicolo: nella maggior parte dei casi queste malattie oggi possono
guarire completamente, proprio grazie a questi farmaci tanto
vituperati.
Stanno intanto prendendo piede le terapie mirate, che, sfruttando le
caratteristiche tipiche di ogni singolo tumore, cercano di bloccarne la
crescita senza interferire con le cellule normali. Queste cure si
basano sulla presenza di marcatori che distinguono i tumori non in
base alla parte del corpo in cui si è sviluppata la malattia, ma al
meccanismo molecolare che la caratterizza: in questo modo lo stesso
farmaco può essere efficace per i tumori del colon e per quelli di testa
e collo che hanno la stessa “etichetta”, mentre due noduli al seno,
apparentemente identici, possono avere marcatori molecolari
differenti.
Ogni tumore è frutto di migliaia e migliaia di mutazioni che si
sommano nel DNA delle cellule, la maggior parte delle quali di per sé
però potrebbe essere innocua: scoprire quelle poche indispensabili
per lo sviluppo e la crescita della massa tumorale potrà portare a
nuove cure ancora più specifiche.
Infine, unʼaltra grande conquista che ha cambiato la vita di chi soffre
per un cancro è la terapia del dolore e più in generale le cure
palliative, che anche se non servono a curare la malattia, curano
ancora il malato.
Ognuno faccia la sua parte
Se il cancro oggi non è più il male incurabile di cui si parlava centʼanni
fa, è soprattutto grazie al lavoro di medici e ricercatori, ma anche al
cambiamento di alcuni comportamenti da parte di tutti, per esempio
lʼadesione ai programmi di screening o la volontà di adottare stili di
vita più sani.
La diffusione a tappeto del Pap test tra le donne nei paesi più
sviluppati ha fatto per esempio crollare la mortalità per tumore del
collo dellʼutero, malattia a cui si spera di sferrare un nuovo colpo con
lʼintroduzione della vaccinazione contro il papilloma virus, lʼagente
infettivo che ne favorisce lo sviluppo.
In Italia si pratica anche la vaccinazione contro il virus dellʼepatite B,
alla base della metà circa dei tumori del fegato.
Il cambiamento nelle abitudini alimentari, ma anche lʼintroduzione
della catena del freddo nella conservazione dei cibi, ha ridotto
notevolmente in Occidente la frequenza del cancro dello stomaco.
Ridurre lʼapporto di carni lavorate e grassi animali, incrementando il
consumo di frutta e verdura, potrebbe incidere sulla frequenza di
molte altre forme di tumore, principalmente quello del colon.
Anche lʼattività fisica è importante: praticare uno sport, ma anche
più semplicemente essere meno sedentari nella vita di ogni giorno,
tiene alla larga lʼobesità e il cancro. Meglio poi non esagerare con i
tempi e i modi dellʼesposizione al sole.
Occorre infine prestare attenzione allʼambiente in cui viviamo: la
scoperta che le fibre di amianto nellʼindustria e nei rivestimenti usati in
edilizia potevano provocare il tumore della pleura detto mesotelioma
ha indotto a proibirne lʼuso e bonificare gli edifici in cui è ancora
contenuto.
Ma è soprattutto il fumo di tabacco responsabile da solo della
maggior parte delle morti per cancro nel mondo. Anche grazie alle
massicce campagne di informazione e ad alcuni provvedimenti
legislativi, come la proibizione di fumare nei luoghi pubblici, il numero
degli amanti della sigaretta tra gli uomini sta calando, mentre
aumenta ancora purtroppo quello delle donne, soprattutto le più
giovani.
Smettere di fumare, e convincere parenti e amici a fare altrettanto, è
forse uno dei gesti più importanti che chiunque può fare per lottare
contro il cancro.
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Approfondimento educational 2010