Girardi Claudio:
Codarin Alessio:
Coconcelli Giorgio:
Responsabile della manutenzione
Responsabile gestione tecnica
Responsabile della qualità
Ronchi dei Legionari, 27 ottobre 2011

La sicurezza del volo è obbiettivo prioritario
dell’attività aeronautica
L’organizzazione è in grado di
garantire elevati livelli di
sicurezza?

SAFETY
La sicurezza è il risultato di un’adeguata
prevenzione di eventi unsafe

«complesso di norme, convinzioni, atteggiamenti, ruoli, pratiche
sociali e tecniche volto a minimizzare l’esposizione di lavoratori,
managers, utenti e pubblico in generale a condizioni considerate di
rischio o pericolose»
-
Cosa è la safety?
Zero accidents (o serius incidents)?
- Assenza di danni o rischi?
- Evitare errori?
- Rispondenza ai regolamenti?
- …?

È la situazione in cui il rischio di recare danno
alle persone o di danneggiare le cose è
ridotto e mantenuto ad un livello accettabile
attraverso un processo continuo di hazard
identification e risk managenent
 Danno
al velivolo
Ritardi nella manutenzione
Ritardi nella disponibilità per l’esercizio
Disservizio verso i passeggeri
Danni all’immagine della compagnia
Penalità contrattuali
Perdita di nuovi contratti
 Organizzazione
non efficiente
Fare la stessa cosa due volte
Installare parti non correttamente
Non diagnosticare i difetti
Perdita di tempo
L’organizzazione di manutenzione deve stabilire e
diffondere una politica di SAFETY.
L’Accountable Manager è responsabile di
promuovere tale politica.
Elemento chiave per sviluppare la Cultura della
Safety:
SISTEMA DI RAPPORTO EVENTI AZIENDALE (SAFETY REPORT)
SE RITENETE CHE LA SAFETY SIA
UN COSTO…
…PROVATE AD ANALIZZARE UN
INCONVENIETE!




EASA
European
Aviation
Safety
Agency
ENAC




Ente
Nazionale
Aviazione
Civile
La loro missione è quella di promuovere i
massini livelli comuni di sicurezza e di
protezione ambientale nel settore
dell’aviazione civile

Alcune parti di interesse, della normativa
vigente, per le ditte di manutenzione sono:

PARTE 145
Requisiti per le imprese di manutenzione

PARTE 66
Requisiti per il personale C.S.

PARTE 147
Requisiti per le imprese di training dei C.S.

EASA-ENAC/Costruttore/Operatore
Dati
Reporting
Organizzazione
A.M.
Facilities
Responsabilità
M.M.
C.S.
Sub contractors &
suppliers
MOE e
Procedure
privilegi
Q.M.
G.T.
Sistema
qualità
L’impresa deve disporre di personale sufficiente per
Programmare, eseguire, sovraintendere, ispezionare
ed auditare
i lavori in accordo alla portata dell’approvazione
aziendale
FORMAZIONE CONTINUA



L’impresa approvata deve definire un piano di formazione
continua ed una procedura per gestire l’implementazione e
verificarne l’efficacia
I C.S. devono ricevere aggiornamento continuo nell’arco di
due anni sulle tecnologie applicabili, sulle procedure
organizzative, su tematiche di Human Factor
I C.S. devono effettuare lavori di manutenzione per almeno 6
mesi in due anni ai fini della validità della Certificazione

Human Factors
Principi da applicare al progetto, certificazione, training,
operations, manutenzione aeronautica per rendere sicura
l’interfaccia tra la componente umana e la componente di altri
sistemi mediante appropriate considerazioni di human
performance

Human Performance
Capacità e limitazioni umane che hanno impatto sulla sicurezza
ed efficienza delle operazioni aeronautiche
Concetti di manutenzione
preventiva
Manutenzione preventiva permette di:

Avere sempre le macchine in perfetto stato di
efficienza e sicurezza

Prevenire e ridurre le avarie

Consentire di programmare i fermi macchina
 Programma
di manutenzione
 Manuali di manutenzione
 Bollettini tecnici
 Direttive della autorità
 Direttive interne aziendali
Verso i costruttori



Sviluppo programmi di
manutenzione
Revisioni di procedure
manutentive
Emissione di bollettini
tecnici
Verso Autorità aeronautica



Valutazione anomalie
Proposta di azioni
correttive
Emissione di direttive di
aeronavigabilità
E’ la parte aziendale che recepisce le
documentazioni precedenti, crea i feed back e
coordina:

Ufficio tecnico

Magazzino

Ufficio acquisti

Attrezzeria






Deve garantire:
Manualistica (elaborazione procedure proprie)
Fabbisogno materiali (indirettamente)
Attrezzature
Disponibilità dell’Hangar
Valutazione e disponibilità delle ore/uomo
(con M.M.)
Coordinamento con fornitori
Controllo addizionale
Ispezione o step
manutentivo eseguito da
un tecnico mentre viene
controllato da un’altro
Task critico
Ispezione su componenti
simili che può portare a
errori ripetitivi







Complete, chiare e semplici
Elaborate da gente esperta
Completate con diagrammi o foto
WARNING esplicitati
Task critici e controlli addizionali esplicitati
Recepite dal personale che le userà
Logicamente correlate
.
Procedure che non rispondono ai requisiti sopradescritti
Errore umano
Incidente
COMUNQUE SI VUOLE PRECISARE CHE:
PROCEDURE BEN SCRITTE
NON COPRONO LA
FORMAZIONE DEL
TECNICO
Devono garantire:

La presenza delle parti necessarie alla
manutenzione acquistate presso ditte
certificate e corredate dai requisiti di
aeronavigabilità
Pre Manutenzione







Ricezione ordine di lavoro
Valuta la fattibilità (logistica, materiali, attrezzature
ecc.)
Costruzione Work Report
Individuazione dei task critici e controlli addizionali
Rintracciabilità del personale, delle attrezzature
Distribuzione personale in base alle qualifiche
Identificazione di un Focal Point

Durante la manutenzione
Report continui fra focal point e gestione
tecnica
◦ Anomalie riscontrate
◦ Modifica procedure



Addestramento personale OJT
Report fra gestione tecnica e Costruttori se
necessario
Report fra gestione tecnica e Autorità se
necessario







Post manutenzione
Pre chiusura W.R. (prove a terra e in volo)
Chiusura W.R. con CRS (da focal point)
Computo ore di manutenzione
Verifica presenza attrezzi in ogni cassetta
Compilazione libretto tecnico personale
Aggiornamento scadenziari
Trascrizione manutenzioni sui libretti
 SISTEMA DI QUALITA’
 Sistema di AUDITING INDIPENDENTE per
controllare la rispondenza ai requisiti e
l’adeguatezza delle procedure
 Sistema di REPORTING tempestivo ai
responsabili di funzione e all’Accountable
Manager

SISTEMA DI QUALITA’

Definizione del piano di audit

Verifica dell’organizzazione

Verifica delle procedure

Verifica del prodotto

Verifica del personale tecnico

Qualificazione e formazione del personale tecnico

AUTORIZZAZIONE
(Certification Authorisation)
Rilasciata dall’impresa approvata
secondo PARTE 145. E’ il documento
che permette al detentore di
emettere la Dichiarazione di
Riammissione in Servizio per conto
dell’impresa.
Per ottenere l’autorizzazione, il
tecnico deve dimostrare di essere
competente e di conoscere le
procedure e le limitazioni
dell’impresa.

CARTELLA TECNICA
Rilasciata dall’impresa. E’ il
documento personale dove sono
elencate nel dettaglio tutte le
operazioni che il tecnico può
eseguire in autonomia di controllo.
Sono poi elencati tutti i possibili
controlli addizionali degli item critici

LIBRETTO TECNICO
PERSONALE



Elementi cardine del «sistema aviazione»
UOMO-MACCHINA-AMBIENTE
Nella catena della sicurezza l’uomo è
l’elemento più importante ma anche il più
debole
Gli errori si associano alla natura umana, ma
possono essere corretti e gestiti
Minimizzare il rischio dovuto al fattore
umano
 Consolidare la cultura della prevenzione











Mancanza di comunicazione
Compiacenza
Mancanza di conoscenza
Distrazione
Mancanza di attività di gruppo (isolazionismo)
Fatica
Pressione (diretta o indiretta)
Stress
Mancanza di consapevolezza
Norme
.
Incidenti fatali
Incidenti con feriti
Eventi
Operazioni Normali




Catastrofica
Critica
Limitata
Trascurabile
SEVERITA’





Frequente
Probabile
Occasionale
Remota
Improbabile
PROBABILITA’


ATTIVI: Azioni commesse da persone di prima linea con
effetti immediati
LATENTI: Azioni derivanti da decisioni incorrette dai più alti
livelli della struttura organizzativa
Installazione incompleta
 Danno durante l’installazione
 Installazione impropria
 Parte non installata
 Oggetto estraneo dimenticato
 Ricerca guasto errato
 Attrezzatura usata impropriamente

33%
14,5%
11%
11%
6,5%
6%
4%
La domanda da porsi deve essere :
«PERCHE’ E’ SUCCESSO ?»
NON
«CHI E’ STATO ?»
SONO NECESSARIE PROCEDURE CHE COPRONO
TUTTO ?



Non sempre
Istruzioni di lavoro molto dettagliate non sono necessarie se
il personale è addestrato e competente
Spesso le organizzazioni preferiscono emettere istruzioni di
lavoro piuttosto che seguire un programma di training e di
valutazione delle competenze personali
REGOLE

CONSENTIRE A CIASCUNO DI PARTECIPARE ATTIVAMENTE
- Creare senso di appartenenza
- Motivare ogni singolo elemento

STABILIRE IN MODO CHIARO REGOLE E ASPETTATIVE
- Evitare di colpevolizzare, ma coinvolgere tutto il gruppo

DEFINIRE CHIARAMENTE RUOLI E COMPITI DI CIASCUNO
- Fornire strutture ed informazioni adeguate
LEADERSHIP
COLLABORATIVISMO E’ lo stile più afficace per dirigere un
gruppo






Condivisione delle esperienze
Comunicazione di piani e intenzioni
Incoraggiamento per i suggerimenti
Attivazione di una comunicazione circolare
Disponibilità ad accettare commenti critici
Disponibilità a cambiare opinioni, piani, azioni
AGGIORNAMENTO CONTINUO DELLE CONOSCENZE

Solida conoscenza di base

Passaggio da sistemi semplici a sistemi complessi

Mutamento del ruolo del tecnico manutentore

Necessità di acquisire e mantenere un livello adeguato di conoscenze
tecniche, organizzative, procedurali
vi ringrazia dell’attenzione
sperando di esservi stati d’aiuto
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