Misericordia di Firenze
DISPENSE DEL CORSO DI
LIVELLO AVANZATO
A CURA DEL
GRUPPO FORMAZIONE
Misericordia di Firenze – Pubblicazione per uso interno all’associazione
SEQUENZA DEL B.L.S. (SUPPORTO VITALE DI BASE)
VALUTAZIONE COSCIENZA
Chiama la vittima e scuotila dolcemente
E’ COSCIENTE ?
Si
-Chiedi se ha bisogno di aiuto,
come si chiama, cosa si sente
-Eventualmente riferisci al 118
No
Ripristina la pervietà delle vie
aree rimuovendo i corpi estranei
liquidi e solidi
Si
-Mantieni la pervietà delle vie aeree
-Controlla i parametri vitali
-Posizione laterale di sicurezza se
abbandoni il paziente
No
ALLERTAMENTO SOCCORSI E
POSIZIONAMENTO
Chiama il 118, posiziona la vittima su
un piano rigido, allinea e scopri il torace
A PERVIETA’ DELLE VIE AEREE
Iperestendi il capo della vittima e
controlla se ci sono corpi estranei in
bocca (solidi e/o liquidi)
LE VIE AEREE SONO PERVIE ?
Si
B RESPIRAZIONE
Manovra G.A.S. (Guardo Ascolto Sento)
per 10 secondi
RESPIRA ?
No
Effettua due insufflazioni lente e
profonde osservando il movimento del
torace (se il torace non si solleva riprova
le due insufflazioni: se inefficaci pensa
ad un corpo estraneo (disostruzione))
C CIRCOLAZIONE
Controlla il polso carotideo per 10
secondi
HA POLSO?
No
-Effettua il No
M.C.E. (massaggio cardiaco
esterno) alternando 15 compressioni e 2
insufflazioni
-Ricontrolla il polso, la prima volta dopo
un minuto (quattro cicli), successivamente
ogni 2 – 3 minuti e ad ogni cambio.
Si
-Continua la ventilazione
effettuando 12 atti il minuto ( uno
ogni 5 secondi)
-Ogni minuto rivaluta i parametri
vitali ripartendo dal polso
SE RICOMPARE IL POLSO
RIPERCORRI LA SEQUENZA
AL CONTRARIO
RIVALUTANDO
PERIODICAMENTE TUTTI I
PARAMETRI VITALI
IPERESTENSIONE – CANNULA OROFARINGEA
MANOVRA G.A.S. – VENTILAZIONE
PUNTO DI REPERE - MASSAGGIO
BOMBOLA OSSIGENO
FLUSSOMETRO:
REGOLAZIONE l/m
DI O2 (0 – 12)
MANOMETRO:
PRESSIONE DELLA
BOMBOLA (bar)
RUBINETTO
TUBO DI
RACCORDO
PER
COLLEGARE:
-MASCHERINA
-AMBU
-VA E VIENI
BOMBOLA
LA BOMBOLA NON DEVE MAI ESSERE TENUTA IN POSIZIONE VERTICALE,
MA VA SEMPRE APPOGGIATA ORIZZONTALMENTE AL SUOLO !!!
CALCOLO LITRI O2 CONTENUTI ED AUTONOMIA DELLA BOMBOLA
•
VOLUME CONTENUTO (LITRI) = VOLUME DELLA BOMBOLA (indicato sulla stessa) PER
PRESSIONE INDICATA DAL MANOMETRO
•
AUTONOMIA (MINUTI) = VOLUME CONTENUTO DIVISO LITRI AL MINUTO
EROGATI AL PAZIENTE
SATURIMETRO
SATURAZIONE
FREQUENZA
CARDIACA
TASTO
ON - OFF
SONDA
LA SONDA DEVE ESSERE APPLICATA AL DITO INDICE DELLA MANO DEL PAZIENTE IN
MODO TALE CHE IL CAVO SIA RIVOLTO DALLA PARTE DELL’UNGHIA
IL FUNZIONAMENTO E’ A BATTERIA TIPO STILO (AA) (VANO BATTERIE LATO
POSTERIORE). L’ESAURIMENTO DELLE BATTERIE E’ VISUALIZZATO DA APPOSITA SPIA
SUL DISPLAY
ATTENZIONE ALL’INSERIMENTO DELLO SPINOTTO DELLA SONDA NELLO
STRUMENTO (QUESTO SI INSERISCE IN UN SENSO OBBLIGATO DALLA FORMA)
SE POSSIBILE RIMUOVERE LO SPINOTTO DOPO L’UTILIZZO
ASPIRATORE
MANOPOLA
REGOLAZIONE
POTENZA ASPIRAZIONE
RACCORDO PAZIENTE
TASTO ON - OFF
RACCORDO VUOTO
CONTENITORI
PULSANTE DI SGANCIO
SONDINI PER ASPIRAZIONE MISURE VARIE
RACCORDO
L’ASPIRATORE FUNZIONA CON BATTERIE RICARICABILI
PER SGANCIARLO DAL SUPPORTO AGIRE SUL PULSANTE DI SGANCIO
PER METTERE IN CARICA LO STRUMENTO E SUFFICIENTE RIAGGANCIARLO ALLA
STAFFA
ALL’INTERNO DEL CONTENITORE DI PLASTICA E’ PRESENTE LA SACCA DI RACCOLTA
USA E GETTA
IL TUBO DI RACCORDO DEVE ESSERE DISINFETTATO E LAVATO
ATTENZIONE !!!
COLLEGARE I RACCORDI VUOTO E PAZIENTE IN MODO CORRETTO
VALIGIA RIANIMAZIONE
SCOMPARTO INFERIORE
LARINGOSCOPIO,
GEL CONDUTTIVO
APRIBOCCA, PINZE DI MAGILL,
CANNULE DI MAYO
PALLONE TIPO AMBU E RELATIVE MASCHERE
REDOT PER MONITOR
SCOMPARTO SUPERIORE
CANNULE DI MAYO
MANDRINI
LACCIO VENOSO
FORBICI
TUBI ORO-TRACHEALI (4,5 -9,5)
RACCORDO CORRUGATO
PALLONE VA E VIENI
MASCHERA O2
RACCORDO OSSIGENO – AMBU
MINITRACK
CAVAVFIX
NASTRO TELATO
MATERIALE E SEQUENZA PER INTUBAZIONE OROTRACHEALE
LAME
LARINGOSCOPIO
NASTRO TELATO
MANICO
LARINGOSCOPIO
PINZE DI MAGILL
MANDRINO
POMATA LUAN
TUBO CORRUGATO
TUBO
OROTRACHEALE
SIRINGA
SEQUENZA PER INTUBAZIONE OROTRACHEALE:
•
•
•
•
•
•
•
PASSARE AL MEDICO / INFERMIERE IL LARINGOSCOPIO MONTATO CON LA
LAMA RICHIESTA
PASSARE IL TUBO OROTRACHEALE (SE RICHIESTO INSERIRE IL MANDRINO)
DOPO AVER EFFETTUATO LAPROVA DI TENUTA DELLA CUFFIA
PASSARE LA SIRINGA DA 20 ML PER CUFFIARE
CANNULA OROFARINGEA (GUEDEL)
FISSARE IL TUBO CON IL NASTRO
COLLEGARE IL TUBO CORRUGATO E IL PALLONE (AMBU O VA E VIENI)
PASSARE IL FONENDOSCOPIO PER AUSCULTAZIONE
MATERIALE ACCESSORIO: PINZA DI MAGILL – LUAN POMATA
TUBI MAGGIORMENTE UTILIZZATI: 7 – 7,5 – 8
20
TUBO OROTRACHEALE
MONITOR DEFIBRILLATORE (HP CODE MASTER XL)
Rotolino registrazione
Tasto registrazione
Piastre
Tasto scarica
Tasto derivazioni
Tasto di carica
Tasto sinc
Attacco frusta monitoraggio
Manopola accensione
e selettore di carica
Il monitor - defibrillatore consente di effettuare le seguenti operazioni:
• Pronto monitoraggio del ritmo cardiaco (tramite le piastre)
• Monitoraggio continuo del ritmo cardiaco (tramite la frusta a tre derivazioni)
• Defibrillazione manuale (1 regolazione carica – 2 carica – 3 scarica) – prima della defibrillazione
deve essere applicato sulle piastre il gel conduttore
Il tasto “derivazioni” permette di passare sequenzialmente da: PIASTRE – D1 –D2- D3- PIASTRE - …..
Il tasto “registra” permette si stampare il tracciato (per stoppare occorre premere nuovamente il tasto)
Il tasto “sinc” permette di defibrillare in modalità sincrona
Il funzionamento dello strumento è a batteria ricaricabile (230 v), per metterlo in carica occorre attaccare lo
spinotto nella parte posteriore
Prova funzionamento defibrillatore:
- accendere lo strumento
- portare il selettore su 100 J
- premere il tasto carica
- mantenendo le piastre nei loro alloggi premere i tasti scarica di entrambe le piastre
contemporaneamente
La defibrillazione manuale è
una operazione di competenza
esclusiva del personale
sanitario !!!
Applicazione elettrodi :
MONITOR DEFIBRILLATORE (HEARTSTART 4000)
ROTOLINO PER
REGISTRAZIONE
CONFEZIONE
PIASTRE (SUL
RETRO)
TASTO STAMPA
STRISCIA
ROTOLINO DI
SCORTA
TASTO DERIVAZIONI
COLLEGAMENTO PER
RICARICA
TASTO SATURIMETRO
TASTO ACCENSIONE
CONNETTORE PER
COLLEGAMENTO
PIASTRE
FRUSTA PER
MONITORAGGIO E.C.G.
PIASTRE PER
DEFIBRILLAZIONE
FRUSTA
SATURAZIONE
IL MONITOR DEFIBRILLATORE MOD. HEARTSTART 4000 CONSENTE DI EFFETTUARE LE
SEGUENTI OPERAZIONI:
•
•
•
•
•
MONITORAGGIO RITMO E.C.G. A 3 DERIVAZIONI (12 con apposita frusta)
DEFIBRILLAZIONE SEMIAUTOMATICA O MANUALE
SATURIMETRIA
FREQUENZA CARDIACA
REGISTRAZIONE RITMO E.C.G. SU CARTA
LO STRUMENTO FUNZIONA CON BATTERIE RICARICABILI
Applicazione elettrodi (3 derivazioni)
ELETTROCARDIOGRAFO
Attacco cavo
ricarica (230 v)
Attacco cavo pinze e
pompette
Rotolino
Posizionamento pinze
(mettere gel conduttore)
Posizionamento pompette
(mettere gel conduttore)
Pompetta
V1 rosso
V2 giallo
V4 verde
V3 marrone
V5 nero
V6 viola
•
•
•
Posizione
IV° spazio intercostale 1cm a destra dello sterno
IV° spazio intercostale 1cm a sinistra dello sterno
Intersezione tra la linea emiclaviale sinistra ed il V° spazio intercostale
Nel mezzo tra V2 e V4
Linea ascellare anteriore sinistra, alla stessa altezza di V4
Linea ascellare media sinistra, alla stessa altezza di V4 e V5
L’elettrocardiografo consente di monitorare e stampare 12 derivazioni del ritmo cardiaco (6
periferiche e 6 precordiali)
Il funzionamento dello strumento è a batteria ricaricabile
Sia le quattro pinze che le sei pompette devono essere collegati ai rispettivi elettrodi del cavo
VALIGIA DEI FARMACI
AGOCANNULE
G 14-16-18-20-22-24
RASTRELLIERA FARMACI
(IN ORDINE ALFABETICO)
FLEBO 100ml :
(FISIOLOGICA
GLUCOSATA)
ALCOOL
FARMACI IN GOCCIA
KIT GLICEMIA
CORTISONICI
(IN SCATOLA)
DEFLUSSORI
KIT AEREOSOL
FISIOLOGICA 250 ml
SIFMOMANOMETRO
FONENDOSCOPIO
FARFALLINE
RUBINETTI 3 VIE
DISINFETTANTE
FORBICI
LACCIO VENOSO
SACCHETTI ROSSI
GARZE, NASTRO
TAPPINI, AGHI,
MEFIX
SIRINGHE:
(ml 2,5- 5- 10- 201,5 insulina)
MATERIALE E SEQUENZA PER REPERIMENTO ACCESSO VENOSO
LACCIO
DISINFETTANTE
GARZA
AGOCANNULA
NASTRO
RUBINETTO A
TRE VIE
DEFLUSSORE
TAPPINO
FLEBO
SEQUENZA PER ACCESSO VENOSO:
•
•
•
•
•
PASSARE AL MEDICO / INFERMIERE IL LACCIO
PASSARE LA GARZA IMBEVUTA DI DISINFETTANTE
PASSARE L’AGOCANNULA DELLA MISURA RICHIESTA
PASSARE LA FLEBO MONTATA (DOPO AVER FATTO FUORIUSCIRE
COMPLETAMENTE L’ARIA DAL DEFLUSSORE) O IL TAPPINO O IL RUBINETTO A
TRE VIE
FISSARE L’AGOCANNULA CON IL NASTRO
COLORE AGOCANNULA
ARANCIO
GRIGIO
VERDE
ROSA
AZZURRA
GIALLA
MISURA (G)
14
16
18
20
22
24
ATTENZIONE ALL’AGO CHE
DEVE
ESSERE
GETTATO
IMMEDIATAMENTE
NEL
PORTA-AGHI
PREPARAZIONE FLEBO
•
VETRO
•
PLASTICA
FISSAGGIO ACCESSO VENOSO
ZAINO RCP – FARMACI
MODULO ROSSO:
SFIGMOMANOMETRO
FONENDO SCOPIO
GLUCOMETRO
MODULO GIALLO:
GARZE
DISINFETTANTI
NASTRO
PARETE 2:
SIRINGHE
DEFLUSSORI
FLEBO :
(SOL.FISIOLOGICA,
RINGER LATTATO,
GLUCOSATA)
PARETE 4:
MASCHERINA PER O2
GHIACCIO SINTETICO
CANNULE
OROFARINGEE
(ROSSA, GIALLA,
VERDE, BIANCA,
VIOLA)
NELLA TASCA ESTERNA SONO CONTENUTI:
ASTUCCIO FARMACI – VA E VIENI - EMAGEL
PARETE 1:
AGOCANNULE
AGHI
TAPPINI
RUBINETTI A TRE VIE
FARFALLINE
PARETE 3:
FORBICI, MEFIX,
LAMETTE. BISTURI,
TELO
TERMOISILANTE,
TERMOMETRO,
PILA, LACCIO,
CEROTTINI,
SACCHI ROSSI
MODULO AZZURRO:
MATERIALE PER
INTUBAZIONE
(LARINGOSCOPIO,
TUBI, MANDRINI,
SIRINGA 20 ML,
PINZE MAGILL,
TUBO CORRUGATO,
LUAN)
MODULO ARANCIO:
PALLONE AMBU
MASCHERINE
RACCORDO PER O2
S.V.T. (SUPPORTO VITALE NEL TRAUMA)
FASE PREPARATORIA
- Team - leader e "anticipazione" (collare cervicale e bombola ossigeno)
- Comunicazione arrivo sul posto a C.O. 118
- Autoprotezione - Valutazione scenario
- Segnalare eventuale supporto (Polizia, Vigili del Fuoco, etc.)
- Valutare dinamica
- Escludere la necessità del B.L.S. (ovvero il paziente e' cosciente, altrimenti si attiva la procedura
detta; se il paziente e' incosciente ma con respirazione e polso presenti si torna all' S.V.T.)
FASE A
- Posizione neutra della testa e immobilizzazione (ad opera di un soccorritore diverso dal Leader)
- Verifica vie aeree
- Collare cervicale (posizionato dal Leader): prima di fissarlo, guardare se la trachea è in asse e se le
giugulari sono turgide (pneumotorace iperteso?)
FASE B
- Somministrazione di ossigeno e saturimetria
- O.P.A.C. : ovvero Osservo il torace, Palpo il torace, Ascolto crepitii sottocutanei, Conto gli atti
respiratori; in questa fase pertanto si verifica il tipo di respirazione (regolare, irregolare, affannosa,
dispnoica, etc.) e si ricercano volet costali, asimmetrie del torace nell'inspirazione/espirazione
- Contare Frequenza. Respiratoria (per 15 secondi, il risultato deve essere moltiplicato per 4)
FASE C
- Verificare polso radiale (se e' presente la pressione sistolica e' superiore a 80 mm/hg)
- Pressione arteriosa
- Contare Frequenza Cardaiaca. (per 15 secondi, il risultato deve essere moltiplicato per 4)
- Verificare colore e temperatura cute
- Controllo delle Emorragie
FASE D
- Verificare AVPU (Alert, Verbal, Pain, Unresponisive: ovvero il paziente e' vigile, risponde agli
stimoli verbali, risponde agli stimoli dolorosi, e' incosciente)
- All'esito avvisare C.O. 118 se il paziente non e' vigile
FASE E
- Esposizione del paziente (spogliarlo garantendo il più possibile la privacy)
- Evitare ipotermia (coprire il paziente)
- Raccogliere dati (allergie, patologie, ultimo pasto, etc.)
- Comunicazione finale alla C.O. 118 di tutti i dati raccolti
NOTA BENE
1. Il paziente traumatizzato deve essere trattato con la massima cura ed attenzione poiché le condizioni
cliniche possono variare nel giro di pochi attimi.
2. Escludere la necessità del BLS durante il primo approccio non significa escludere l’eventualità' di
tale manovra in maniera certa ed assoluta, i soccorritori devono essere pronti ad effettuare la
rianimazione cardio - polmonare in qualsiasi momento.
3. Il BLS ha la precedenza su qualsiasi altra procedura di soccorso, ovviamente e' necessario tenere
presente che: la testa NON deve essere iperestesa, il rachide cervicale e la colonna vertebrale devono
essere SEMPRE adeguatamente protette.
COMUNI PRESIDI DI IMMOBILIZZAZIONE
COLLARE CERVICALE
TAVOLA SPINALE
STECCOBENDE RIGIDE
CUCCHIAIO
APPLICAZIONE COLLARE CERVICALE
Paziente supino
1. Inginocchiatevi dietro la testa del paziente.
2. Immobilizzate la testa e il collo.
3. Mantenere l’immobilizzazione.
4. Infilare il collare.
5. Assicurare il collare.
6. Continuare a mantenere l’immobilizzazione.
Paziente seduto
1. Tenere fermi la testa e il collo da dietro.
2. Inclinare correttamente il collare prima di
metterlo in posizione.
3. Applicare la parte inferiore del collare.
4. Adattare il collare attorno al collo.
5. Fissare il collare.
6. Allargare le dita e continuare a sostenere la
testa.
APPLICAZIONE TAVOLA SPINALE
PAZIENTE SUPINO (quattro soccorritori)
1. Immobilizzare manualmente la testa e
applicate un collare cervicale rigido.
3. Tre soccorritori si inginocchiano a fianco
del paziente, dalla parte opposta rispetto
all’asse, lasciando spazio sufficiente per far
ruotare la persona infortunata verso di loro.
Un soccorritore si posiziona a livello della
spalla, un altro all’altezza della vita e un terzo
in corrispondenza del ginocchio. Un
soccorritore mantiene l’immobilizzazione
manuale della testa. Gli altri soccorritori
mettono le mani sotto il corpo del paziente
dal lato che verrà sollevato e, prima di iniziare
la manovra di rotazione, posizionano le mani
nella maniera corretta.
5. Il soccorritore situato a livello della vita
del paziente avvicina l’asse di sostegno
appoggiandola
al
paziente.
(Questa
operazione può essere compiuta anche da
un quinto soccorritore).
2. Sistemate l’asse di sostegno in posizione
parallela al corpo del paziente.
4.
Il
soccorritore
responsabile
dell’immobilizzazione della testa e del
collo dirige gli altri in modo da ruotare
simultaneamente l’intero corpo del
6. Il paziente viene sistemato sull’asse.
PAZIENTE IN PIEDI
Tre (o più) soccorritori
I
soccorritori
possono
mantenere
l’immobilizzazione manuale in asse sia da
dietro che da davanti al paziente. Dopo aver
immobilizzato manualmente la testa, si deve
applicare un collare cervicale di misura
adeguata. Inserire lentamente la tavola spinale
alle spalle del paziente e bloccarla contro la
parte posteriore. Dopo aver posizionato la
tavola spinale, l’immobilizzazione manuale in
asse deve essere mantenuta fino a quando il
paziente è assicurato alla tavola.
Due soccorritori stanno ai lati del paziente
(leggermente rivolti verso il paziente),
inseriscono la mano che è più vicina al
paziente ben aderente sotto l’ascella del
paziente e afferrano la maniglia della tavola
posta immediatamente al di sopra
dell’ascella senza muovere le spalle del
paziente. Mantenendo l’immobilizzazione
manuale in asse, il paziente e la tavola
vengono abbassati al suolo.
Mentre il paziente e la tavola vengono
abbassati al suolo, l’immobilizzazione
manuale del rachide viene mantenuta
ruotando le mani che tengono ferma la
testa. Quando il paziente e la tavola
sono a terra, il paziente viene
assicurato alla tavola spinale.
Due soccorritori:
Quando non sono disponibili tre o più
soccorritori, l’immobilizzazione può
essere effettuata da due soccorritori. I
due soccorritori stanno ai lati del
paziente, leggermente rivolti verso
esso. Ogni soccorritore inserisce la
mano che è più vicina al paziente ben
aderente sotto l’ascella dello stesso e
afferra la maniglia della tavola posta
immediatamente
al
di
sopra
dell’ascella. L’altra mano viene
posizionata con il palmo e le dita
allargate appoggiate alla superficie
laterale della testa del paziente
aumentando
la
pressione
per
mantenere
l’immobilizzazione
manuale.
Il paziente e la tavola spinale
vengono abbassati al suolo. I
soccorritori
devono
lavorare
insieme durante questo movimento
per
assicurare
la
massima
immobilizzazione manuale. Quando
il paziente e la tavola spinale sono a
terra, l’immobilizzazione manuale in
asse deve essere mantenuta mentre
si posiziona un collare cervicale di
misura adeguata ed il paziente viene
assicurato alla tavola spinale.
PAZIENTE PRONO
Posizionamento dei soccorritori alla TestaTorace-Bacino-Gambe.
La manovra di pronosupinazione viene
eseguita, compatibilmente ad ostacoli, dalla
parte dove guarda la nuca
All’ordine del team leader si esegue rotazione
in asse a 90°.
Far scorrere la spinale tra il paziente ed i
soccorritori mettendola alla giusta misura (la
tavola spinale dovrebbe essere fatta scivolare
da un’altra persona presente sulla scena,
altrimenti può farlo il soccorritore che sta alle
gambe). Dopo questa fase si ancora il
paziente cingendolo con un braccio sul
torace, sul bacino e sulle gambe, tenendolo a
contrasto con la spinale e cercando di
mantenerlo in asse. Al comando del team
leader si ruota il soggetto di altri 90°,
posizionandolo direttamente supino sulla
tavola spinale.
Si esegue l’allineamento del paziente,
afferrando contemporaneamente per Torace,
Bacino e Gambe. Sempre all’ordine del team
leader, in un unico movimento sincrono, si
allinea. Si completa infine l’immobilizzazione
con i cunei ed il ragno
DISPOSITIVO DI DISTRICAZIONE DI KENDRICK (KED)
1. Il dispositivo KED.
2. Immobilizzare testa e collo.
3. Applicate un collare rigido.
4. Inserite il KED dietro il paziente.
5. Allineate il KED e fissate il corpetto attorno al
tronco del paziente.
7. Allacciate la cinghia inferiore.
6. Fissate la cinghia centrale.
8. Collegate le cinghie delle gambe.
9. Infine fissate la cinghia superiore (alcuni
esperti ritengono più opportuno fissare la
cinghia superiore prima di quelle per le gambe).
10. Immobilizzate la testa del paziente.
11. Controllare la tensione delle cinghie del
corpetto.
12. Immobilizzate i polsi e le gambe del
paziente, quindi trasferitolo su un’asse lunga di
sostegno.
RIMOZIONE DEL CASCO DI UN SOGGETTO INFORTUNATO
Un soccorritore immobilizza la testa
ponendo le mani a destra e sinistra
del casco, con le dita sulla
mandibola del paziente. Questa
posizione impedisce al casco di
scivolare via se la cinghia non è
legata.
Il soccorritore che opera dietro la testa
del paziente rimuove il casco.
Dovranno essere tenuti a mente tre
fattori:
1. il casco ha una forma ovale e
quindi si dovrà effettuare un
movimento laterale per liberare le
orecchie.
2. se il casco è integrale, dovranno
prima essere rimossi eventuali
occhiali del paziente.
3. se il casco è integrale, il naso
ostacolerà la rimozione. Il casco
dovrà quindi essere inclinato
all’indietro e sollevato sopra il
naso.
L’immobilizzazione viene conservata
da una posizione superiore fino a
quando verranno posizionati un collare
cervicale e un’asse di sostegno per la
colonna vertebrale.
Un secondo soccorritore taglia o
allenta la cinghia all’altezza della fibbia
a
D,
sempre
conservando
l’immobilizzazione.
Durante
tutta
l’operazione
di
rimozione, il secondo soccorritore
immobilizza la testa del paziente dal
di sotto, al fine di prevenire
spostamenti laterali e inclinazioni
indesiderate.
Il secondo soccorritore mette una
mano agli angoli della mandibola, il
pollice da una parte e l’indice e il
medio dall’altra. Con l’altra mano
regge la regione occipitale. Questa
manovra comporta il passaggio della
responsabilità dell’immobilizzazione
al secondo soccorritore.
Tolto il casco, il soccorritore che
si trova davanti al paziente
rimette le mani su entrambi i lati
della testa, con le palme sopra
le
orecchie,
incaricandosi
dell’immobilizzazione.
Riassunto:
Il casco dovrà essere sfilato sopra il
naso e le orecchie, mentre testa e
collo vengono tenuti rigidi.
1. l’immobilizzazione viene prima
effettuata da una posizione
superiore.
2. l’immobilizzazione viene poi
esercitata da una posizione
inferiore tramite pressione sulla
mascella e sull’occipite.
3. il casco viene rimosso.
4. l’immobilizzazione
viene
nuovamente praticata da una
posizione superiore.
MATERIALE INTUBAZIONE:
TUBI OROTRACHEALI
LARINGOSCOPIO + LAME
SIRINGA 20 ML – NASTRO
PINZE MAGUILL - MANDRINI
RACCORDO CORRUGATO
MATERIALE VARIO:
LACCIO EMOSTASI
TELO TERMOISOLANTE
GHIACCIO SINTETICO BUSTA
ELETTRODI MONITORAGGIO
CEROTTINI – STERIL STRIP
ASTUCCIO
PORTA-FARMACI
SACCA LATERALE 2:
VA E VIENI
SONDINI ASPIRAZIONE
MASCHERINE 02
(NORMALE, CON
RESEVOIRE, PER
AEREOSOL)
SFIGMOMANOMETREO
FONENDOSCOPIO
MODULO B.L.S.
CANNULE GUEDEL
PALLONE AMBU
MASCHERINE
RACCORDO PER O2
FORBICI
MATERIALE DISINFEZIONE
BETADINE O ESOJOD
ACQUA OSSIGENATA
CITROSIL O ALCOOL
GARZA STERILI E NON
NASTRO TELATO
MATERIALE PER
INFUSIONE:
FLEBO
DEFLUSSORI
AGOCANNULE
SIRINGHE
FARFALLINE
TAPPINI RUBINETTI 3 VIE
SACCA LATERALE 1:
TELO STERILE
GARZE STERILI GRANDI
BENDE COBAN
PINZE PER CLAMPARE
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Misericordia di Firenze DISPENSE DEL CORSO DI LIVELLO