Diagnostica strutturale
e movimentale
inchinarsi e alzarsi
Diagnostica dell'apparato motorio
Coordinazione di occhi e mani
Diagnostica strutturale
Diagnostica movimentale
Palpazione a strato
Rottolamento della pelle secondo Kibbler
Esercizio: Penzolare le gambe
Esercizio:
16.6.04 MmP 22.3
© P. Forster & B. Buser
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Esercizio:
Ranicchiarsi
Si tratta di un esercizio altamente efficacce per prolungare la
muscolatura ischiocrurale e per mettere in equilibrio flessori e estensori
di gambe e piedi. Durante tutto l'esercizio (che va eseguito lentamente)
è da controllare attentamente l'appoggio equo sui sei punti die piedi.
 mettersi in posizione eretta con i piedi a larghezza delle spalle e le
ginocchia sganciate
 cercare l'equilibrio come nell'esercizio "stare in piedi"
 congiungere i gomiti a braccia mezzo flesse
 abassarsi lentamente sempre osservando l'equa forza sui sei punti
d'appoggio
 se comincia a far male da qualche parte, fermarsi e tornare
lentamente in posizione eretta
 in posizione ranicchiata soffermarsi per un pò
 poi rialzarsi con le mosse all'inverso
 essendo eretto, soffermarsi per un pò e ritrovare il nuovo equilibrio
Basta di fare questo esercizio una volta (massimo tre volte) al giorno.
Così, la parte del cervello responsabile per la postura riequilibra con i
mesi tanta muscolatura "statica".
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Diagnostica dell'apparato motorio
La diagnostica per le terapie manuali si basa prevalentemente sull'ispezione
e la palpazione di strutture e di movimenti dell'apparato motorio. Questo va
da valutazioni generali (di tutto l'organismo) fino al funzionamento di singole
articolazioni e muscoli. E' evidente che questo richiede una notevole
capacità di "leggere il corpo", che si acquista meno per studio che tramite
lavoro pratico.
In una lezione come la seguente non si può dare che un "assaggio" di
questo mestiere.
Coordinazione di occhi e mani
Per osservare e valutare
allineamenti e simmetrie
corporee è importante di
conoscere il proprio
occhio dominante.
Valutando si mette in
maniera, che l'occhio
dominante si trova
sull'asse di simmetria.
Per sapere, quale è il
proprio occhio
dominante si fa un
semplice esercizio:
-formando con le mani
un piccolo cerchio come
illustrato accanto, si fissa
un'oggetto lontano
- si chiude l'occhio
sinistro
- se si vede ancora
l'oggetto, è dominante
l'occhio destro
- ripeta la procedura
chiudendo l'occhio
destro. Osservi la
differenza!
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Diagnostica strutturale
All'inizio si vede poco e niente. A seconda osservazione si nota delle
deviazioni notevoli dall'ideale. Dalle seguenti osservazioni basilari si arriva
poi a raffinatezze dettagliate, che qui non è il posto di allargarsi. Il
professionista del mestiere usa poi dozzine di posizioni libere e impostate
per approffondire la sua diagnosi.
Visto dai lati si nota:
 una netta pendenza in avanti
(linea orecchio - spalla - anca malleolo).
 i flessori delle braccia sono
corti (gli estensori lunghi)
guardando la distanza
orizzontale anca - polso.
Visto di fronte e dorsale si
nota:
 cingolo scapolare contorto
verso destra pendente - dietro
(sinistra alzata in avanti) con i
relativi movimenti bracchiali
 cingolo pubico contorto dalla
parte opposta
 gambe iperestese e a forma
di X
 baricentro spostato a destra
con sovracarico di anca,
ginocchio, caviglia e piede
destro avanti e piede sinistro
sul tallone
E' evidente che la torsione tra
cingoli scapolari e pubici si
trova rispecchiato nella spina
dorsale come le relative
pieghe laterali.
Inoltre si nota leggere
iperlordosi lombali e cervicali
seguiti da ipercifosi toracale.
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Diagnostica movimentale
Per la diagnostica movimentale bisogna anzitutto ricordarsi di quello che
si sa del cammino e dei proprirelativi esercizi. Solo così si riesce a
valutare la sincronizzazione funzionante e impedita delle diverse membra
come le poche di seguito elencate. In base a queste osservazioni, il
professionista dispone dozzine di altri test per approffondire.
 L'accento del passo sulla
destra o sulla sinistra.
 la simmetria o meno del
movimento delle spalle
 Il contromovimento o
meno di cingolo scapolre
e pubico
 Il penzolamento libero o
meno delle braccia
 la posizione
eccessivamente pronata
o supinata delle mani
 L'alzamento accentuato
o scarso delle gambe
 se le ginocchio visto da
anteriore si muovono
lungo una retta o se
fanno "cerchi"
 l'appoggio del piede su
tallone - mignolo - ditone
o meno
 lo scatto del piede su
tallone - ditone
 la liberazione della
gamba quando è alzata
 la leggera rotazione delle
gamba durante un
periodo movimentale
 e tante altre
Di tutto questo si riesce a
decifrare in buona parte
delle "catene muscolari"
impedite.
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Palpazione a strato I
Palpazione di strati tessutali; esercizio
secondo Greenman, Philip E.: Lehrbuch der Osteopathischen Medizin, HAUG
Il seguente esercizio è utile per imparare la palpazione di diversi strati tessutali del
sistema sceletro-muscolare in dieci passi. Serve inoltre di formare la sensibilità tattile di
operatori dei diversi tipi di "lavoro sul corpo".
Per scopi "scolastici" è fatto in maniera che due persone contemporaneamente si
esrcitano a vicenda: si siedono di fronte una all'altra, apoggiate le avambraccia e il
palmo della mano sul tavolo.
1) Palpazione della pelle (fig. 2.2 & 2.3)
• mano destra (palmo e dita) sull'avambraccio dorsale distale del collegha; contatto
leggero senza movimento
• sentire la pelle: spessore, temperatura, ruvidità, umidità, …
• supinazione del braccio sin.; mano sull'avambraccio volare distale; contatto leggero
senza movimento
• sentire differenza di spessore, temperatura, ruvidità, umidità, …
E' di fondamentale importanza di imparare di notare le differenze di caratteristica
esclusivamente concentrandosi
2) Palpazione della fascia sottocutanea
• la mano destra appoggia bene sulla pelle e induce un leggero movimento longitudinale
e trasversale
• per valutare la fascia sottocutanea: spessore, consistenza longitudinale e trasversale
(diversa)
• variazioni tessutali che possono essere connessi a disfunzioni
3) Palpazione di vasi nella fascia sottocutanea
• si trovano nella fascia sottocutanea arterie e vene solo palpando, tenti di identificarli e
di descriverli
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Palpazione a strato II
4) Identificazione di fasce profonde
• aumenti un pelo la forza palpatoriaper sentire le fasce che involgono le strutture più
profonde; è liscia, continua, consistente
• cautemente spostendo la mano orizzontalmente si sente dei compartimenti muscolari
come "lame" più consistenti e spessi che dividono i muscoli
• palpando dei compartimenti intermuscolari non permette solo da differenziazione di
muscoli ma anche un impressione su strutture più profonde intermuscolari
5) Palpazione del muscolo tramite la fascia profonda
• Si concentri sul muscolo sottostante la fascia profonda; di identificare fibre muscolari e il
loro percorso
• muovendo la mano orizzontalmente e longitudinalmente si sente la differenza tra ruvidità
e consistenza (più ruvido e duro perpendicolare alla fibra muscolare)
• chiudendo la mano sinistra lentamente a pugno si sente l'attività muscolare nonchè
l'aumento di tono (contrazione)
• aprendo il pugno si sente il muscolo rilassandosi
• chiude di nuovo il pugno (abbastanza forte) e sente il muscolo ipertonico, diagnosi
frequente in tessuti ipertesi nei dintorni di disfunzioni somatiche.
6) Palpazione del nesso muscolotendinoso (fig. 2.4)
• palpando il muscolo si muovi lentamente in direzione distale fino che sente una
variazione tessutale e non sente più le fibre muscolari
• ha trovato il nesso muscolotendinoso, regione altamente sensibile a lesioni e relativi
dolori
7) Palpazione del tendine
• vada avanti finchè sente una struttura liscia, rotonda e soda: il tendine. si concentri sui
nessi muscolo/tendine
8) Palpazione del ligamento (fig. 2.5)
• segua il tendine in direzione distale fino alla zona che lega il tendine al giuntura
(ligamentum carpi transversum)
• tenta di identificare e descrivere struttura, consistenza e spessore (ligamenti sono simili
in tutto il corpo)
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Palpazione a strato III
9) Palpazione dell'osso (fig. 2.6)
• vada con la mano verso il gomito: il medio dorsale sulla conca del gomito,
il pollice opposto sulla parte ventrale
• così si riesce al palpare il caput radii: rimanga sull'osso; si concentri sulla
sua consistenza e vitalità
10) Palpazione dell'intercapedine della giuntura
• vada in direzione prossimale con pollice e indice finchè sente
l'intercapedine giunturale tra radio e omero
• sotto le dita si trova una struttura che in condizioni "normali" non è
palpabile: la membrana sinoviale
• la membrana sinoviale è palpabile solo in caso di degenerazione (per
molti colleghi una controindicazione per un trattamento ad eccezione se si
tratta del ginocchio)
Con questo ha palpato cute, fascia sottocutanea, vasi, fascia profonda con
compartimenti muscolari, muscolo, nesso muscolotendineo, tendine,
ligamento, osso e intercapedine giunturale con come modello
l'avambraccio. Le stesse strutture si può (e dovrebbe) palpare su tutto il
corpo per migliorare le capacità di palpazione, tatto e diagnostica
strutturale.
Per sviluppare queste doti sono richieste tanto esercizio, pazienza e
concentrazione. I Tre sbagli più frequenti bisogna assolutamente evitare:
• mancanza di concentrazione
• troppa pressione
• troppo movimento
Lo sbaglio primordiale è la mancanza di concentrazione e la fretta, perchè è
tipico da principiante di voler avere tutto (troppa informazione) subito (in
troppo poco tempo) il che impedisce a dedicarsi pazientemente al compito.
Il principiante preme troppo nell'illusione di raccogliere così più
informazione. L'effetto è la sovrastimolazione dei meccanoricettori e la
trasmissione di troppi impulsi sensoriali non più elaborabili in modo
differenziato.
Il principiante nel suo tentativo di orientamento anatomico e di
identificazione di strati tessutali muove troppo le mani ("sindrome delle mani
inquieti"). Più si muove la mano più è stimolato nil sistema nervoso
afferente il che aumenta le esigenze di trasmissione e interpretazione
neurale.
Pro memoria:
• assoluta concentrazione: i discorsi interni ed esterni aspettano
• non premere: il tessuto non è pasta
• meno movimento possibile ma lento: non si tratta di una gara
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Rottolamento della pelle secondo Kibler
Per controllare il tessuto connettivo sottodermico (indurimenti, miogelosi,
sensibilità dolorifica, ...) si usa spesso il metodo del "rottolamento della
pelle" (secondo Kibbler). Specialmente paravertebrale e parasternale si
capisce al volo, dove (in che dermatomeri) il tessuto è floscio o indurito.
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Esercizio:
Penzolare la gamba
L'esercizio è tanto facile come è efficace in stati di nervi incastrati in
zona lombale. Si mette un rialzo di ca. 20 cm vicino al palo di una
porta (uso die libri, giusto per applicarli per una volta sensatamente).
Si mette con un piede sul rialzo, tenendo si fermo al palo. Poi si
lascia penzolare l'altra gamba (come se fosse morta) per mezzo
minuto. Dopo si cambia la gamba.
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Diagnostica strutturale e movimentale