Il tatto
Carlotta Solenne 2F
Da che cos’ è formato il tatto?
Il tatto è formato dai recettori di senso, che sono
distribuiti sulla pelle di tutto il corpo.
Essi reagiscono agli stimoli tattili, che possono essere
di natura diversa, e ogni stimolo ha il proprio
recettore specializzato.
Cosa sono i recettori del tatto?
Sono terminazioni nervose, che posseggono particolari rivestimenti nella parte
finale della fibra, chiamati assoni sensitivi, che assumono l’ aspetto di
corpuscoli sensitivi, posti in varie profondità nel derma.
Le terminazioni, in alcuni casi, possono essere libere, cioè prive di rivestimenti.
I vari tipi di corpuscoli
1. Recettori meccanici (corpuscoli di Pacini e
Meissner), sono sensibili alla PRESSIONE.
2. Recettori termici (corpuscoli di Krause e Ruffini),
sono sensibili alla TEMPERATURA.
3. Recettori del dolore (terminazioni libere), ci fanno
sentire il dolore quando una qualsiasi sensazione
supera una certa intensità.
Questa intensità varia da persona a persona e si chiama
soglia del dolore.
4. Recettori del movimento dei peli
(terminazioni libere), sono particolari recettori meccanici,
che si trovano nelle radici dei peli e sono avvolte da
terminazioni nervose libere, che sono sensibili al
movimento del pelo.
Come facciamo a percepire gli stimoli?
Gli stimoli sono trasmessi, dai recettori, alle fibre dei
nervi sensitivi e poi al sistema nervoso centrale.
La nostra cute presenta vari gradi di sensibilità, a seconda delle parti del corpo.
Ciascuna di esse è collegata ad una particolare area
dell’ encefalo predisposta
all’ elaborazione degli stimoli sensoriali.
Più una parte è “sensibile”, più l’ area sensitiva che la rappresenta sarà maggiore.
La rappresentazione delle varie parti del corpo viene chiamata Homunculus Motorio
(corteccia frontale) o Sensitivo (corteccia parietale).
homunculus
Schema elaborato dal
neurochirurgo
Penfield.
Tutti gli stimoli tattili arrivano all’ encefalo?
No, perché qualche volta lo stimolo viene elaborato direttamente dal midollo
spinale.
Questo avviene quando la risposta motoria deve seguire lo stimolo il più
velocemente possibile, che parte quindi dal midollo spinale senza
coinvolgere l’ encefalo.
ringraziamenti
Ringrazio il motore di ricerca “Google”, che mi ha fornito le immagini per questa
presentazione.
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