ECONOMIA DEL LAVORO
lezioni 2014 (APRILE)
Prof.ssa Marina Capparucci
TEORIA CAPITALE UMANO
IL CAPITALE UMANO
Introduzione
Ognuno di noi porta nel mercato del lavoro abilità
innate e competenze acquisite: il capitale umano.
• Come le scegliamo? Come queste influenzano i
guadagni nel corso della vita lavorativa?
• Le qualifiche scolastiche sono sempre più importanti
del nostro stock di conoscenze.
• Nel 2008, il 36% degli italiani fra i 15 - 64 anni aveva
la licenzia media inferiore, il 39% aveva un diploma,
solo il 12% era laureato.
•
2
Anno 2012
Fonte:OCSE-ALMALAUREA
Le donne tendono a proseguire di più gli studi rispetto agli uomini
e hanno risultati migliori, sia nel completare gli studi che nella votazione
Se si considera la distribuzione del livello d’istruzione
della popolazione italiana fra i 15 ed i 64 anni nel 2008
si nota che:
• La % maschile e femminile di diplomati è quasi
uguale, mentre quella di donne laureate è di 2 punti e
mezzo > quella maschile.

•
Ci sono più laureati al centro ed al nord che al Sud:
migrazione interna.
Nell’indagine Banca d’Italia, il 25% delle
persone in età da lavoro emigrate da Sud al Centro - Nord fra 1997 e 2002 era
laureato, contro il 7% dei residenti al Sud. La partenza dei giovani più
qualificati è causa e conseguenza dell’impoverimento economico e culturale
del Sud.
5
Il capitale umano –
L’istruzione del mercato del lavoro
Possibili spiegazioni.
• Crescita dell’offerta di lavoro? No, anzi natalità in calo e progressivo
invecchiamento avrebbero dovuto fare  i salari dei giovani, meno
numerosi e più istruiti;
• l’aumento dei più istruiti (tipicamente giovani) non è stato così
elevato da creare un eccesso di offerta => salari.
• Dal lato della domanda: non è plausibile che lavoratori meno abili
siano entrati più che in passato =>  produttività me e retribuzioni
dei nuovi assunti.
 Ipotesi:
la generale moderazione delle retribuzioni, con
aggiustamento asimmetrico, ha penalizzato di più le prospettive dei
lavoratori neoassunti rispetto a quelle dei lavoratori già impiegati.

6
..
Nella struttura
occupazionale italiana
È ALTA LA QUOTA
DEI
POCO QUALIFICATI,
mentre
la QUOTA
DI LAUREATI
è molto più bassa
della media
comunitaria
Tassi di occupazione per titolo di studio
I T.O.
dei più
istruiti
sono in
Italia
i più
bassi
rispetto
a tutti
gli altri
paesi
UE
FONTE: Almalaurea 2014
Il capitale umano
Fonte: Borjas
Secondo uno studio recente condotto sui dati della
Banca d’Italia:
• nel nostro paese il salario relativo dei lavoratori
dipendenti più giovani è diminuito nel corso degli anni
Novanta.
• Fine anni 80: le retribuzioni nette me degli uomini tra
19 - 30 anni erano il 20% in meno rispetto a quelle degli
uomini tra i 31 - 60 anni.
• Nel 2004: la differenza è quasi raddoppiata.
 Tra 1992 e 2002 si è generata una perdita permanente
di reddito reale, rispetto alle generazioni precedenti.

19
Fonte: Almalaurea 2014
DIFFERENZIALI SALARIALI per titolo di studio
secondaria
Elab.Isfol
secondaria
Il capitale umano : i differenziali per titolo di studio
diminuiscono a partire dalla metà del primo decennio duemila
Reddito da Lavoro (in €)
Anno 2006
Sesso
Maschi
Femmine
19.696
14.447
fino a 30 anni
da 40 anni
da 50 anni
da 65 anni
oltre 65 anni
12.451
16.880
20.452
18.636
21.174
senza titolo
licenza elementare
media inferiore
media superiore
laurea
10.436
12.046
14.969
18.629
25.090
Età
Titolo di studio
+15%
+24%
+24%
+34%
Tabella 6 - 2 Reddito individuale da lavoro
Fonte: “Supplementi al bollettino statistico. Indagini campionarie. I bilanci delle famiglie italiane
nell’anno 2006”, Banca d’Italia, Anno XVIII Numero 7, 28 Gennaio 2008. Reddito individuale per
caratteristiche del percettore, Tavola C7.
22
INVESTIMENTO IN CAPITALE UMANO
e
differenziali di salario
la decisione di investire in istruzione
dipende dal:
•
profilo retributivo che un individuo si aspetta di ottenere dopo la
formazione: tale rendimento (benefici economici dell’istruzione)
debbono essere “attualizzati” (riportati al valore che hanno oggi,
quando si prende la decisione di investire)
*
l’ammontare dei costi diretti e indiretti, sostenuti per acquisire
istruzione (anch’essi attualizzati)
•
la probabilità di occupazione , misurata come complemento a 100 del
tasso di disoccupazione (1- T.D.)
•
IN ITALIA GLI INDIVIDUI INVESTONO IN ISTRUZIONE MENO CHE IN
ALTRI PAESI INDUSTRIALIZZATI EUROPEI
inoltre….
L’Italia presenta alcune peculiarità nella relazione fra
titolo di studio ed occupazione, se confrontata anche con Francia,

Germania, Spagna e Regno Unito.
Sottoutilizza
la FL con istruzione più elevata: disoccupazione
“intellettuale”, “overeducation”, brain drain
Le
scelte scolastiche sono correlate più alle caratteristiche della
famiglia che alle capacità individuali: elevata persistenza
intergenerazionale delle scelte scolastiche (i figli dei non laureati hanno
meno probabilità di laurearsi)
24
Il capitale umano –
Il modello dell’istruzione
Nel mercato i datori di lavoro che vogliono attrarre un
lavoratore altamente istruito e
più produttivo
offriranno salari più alti, così che :
wUNI > wDIP
• Interpretazione: il salario alto pagato ai lavoratori con
più istruzione scolastica è un differenziale
compensativo che li compensa per i costi di
addestramento.
•
25
Profilo temporale del rendimento e del costo dell’istruzione
un anno di istruzione aggiuntivo conviene quando il
beneficio supera i costi
reddito
del laureato
Maggior reddito
da lavoro
Costi
indiretti
Costi
diretti
reddito
del diplomato
età
pensionamento
Il capitale umano valore presente dei profili età – guadagni
Il valore presente dei profili età – guadagni nelle due
alternative.
• Il valore presente del flusso dei guadagni se il
lavoratore ha l’istruzione di scuola superiore, entra nel
mkt del lavoro a 18 anni e a 65 anni va in pensione è :

w
w
w
DIP
DIP
DIP
PV

w
 2

....

DIP
DIP
46
(
1

r
)
(
1

r
)
(
1

r
)
r = % di sconto del lavoratore.
• 47 termini nella somma: uno per ogni anno che passa
tra l’età di 18 e i 64 anni.
•
27
TEORIA DEL CAPITALE UMANO (C.U.):
gli individui investono in formazione solo se la sommatoria dei rendimenti previsti dall’impiego del
C.U. acquisito, al netto della sommatoria dei costi sostenuti per acquisirlo risulta > 0 (positiva):
i valori debbono essere calcolati nella stessa unità di tempo (attualizzati: riportati tutti ad oggi
rendimenti e costi riferiti a periodi diversi)
benefici
costi
VF = VA (1+i)n
VAN = Σ Benefici (salari futuri)/(1+i
futuri) –
)n
–
Σ Costi (diretti e indiretti) /(1+i)n
capitalizzazione:
VA = VF/(1+i)n attualizzazione:
si riportano ad oggi i valori futuri
Quando conviene investire in istruzione?
Dal punto di vista economico conviene se il VAN (valore
attuale netto) dei benefici derivanti dall’investimento, al
netto dei relativi costi è positivo (>0)
- Occorre inoltre “ponderare” i benefici previsti per la
probabilità di ottenerli; moltiplicando cioè la sommatoria
dei benefici per (1- T.D. dei laureati)
- Anche i costi indiretti (mancati guadagni derivanti dalla
rinuncia a lavorare da diplomato) vanno moltiplicati per
la relativa probabilità di conseguirli (1-T.D. dei diplomati)
Licenza
elementare
Licenza
media
Diploma
2-3 anni
Diploma
4-5 anni
Laurea
dottorato
Totale
Attività
13,2
50,2
69,3
66,4
76,3
49,3
Disoccupazione
8,9
8,3
5,3
6,3
4,6
6,7
Attività
23,3
62,6
79,1
74,1
79,4
60,6
Disoccupazione
7,8
6,6
3,6
5,1
3,2
5,5
Attività
6,8
35,8
59,7
58,6
73,7
38,7
Disoccupazione
11,4
11,6
7,5
7,8
5,8
8,5
Attività
12,9
55,0
72,3
72,4
79,6
53,8
Disoccupazione
5,6
5,0
3,9
3,2
2,7
3,9
Attività
22,0
65,3
81,1
77,6
82,9
63,7
Disoccupazione
4,5
3,7
2,3
2,4
1,9
2,9
Attività
7,0
43,1
64,0
67,1
76,8
44,6
Disoccupazione
7,8
7,3
5,7
4,1
3,5
5,2
Attività
12,8
52,1
66,6
67,6
75,9
51,4
Disoccupazione
6,9
7,3
6,3
5,9
4,7
6,1
Attività
20,7
62,4
77,1
75,5
77,2
61,4
Disoccupazione
5,5
5,0
3,9
4,7
3,3
4,6
Attività
8,0
39,7
56,6
59,8
74,8
42,3
Disoccupazione
9,0
11,6
9,4
7,3
5,8
8,2
Attività
13,9
43,5
59,4
57,7
71,4
41,9
Disoccupazione
13,2
13,9
11,6
11,8
7,8
12,0
Attività
26,0
59,3
73,3
68,6
75,4
56,1
Disoccupazione
11,7
11,3
8,4
9,6
5,6
10,0
Attività
6,0
25,0
43,1
46,6
68,1
28,8
Disoccupazione
17,4
21,0
17,9
15,1
9,8
15,7
Tasso di
Uomini
Donne
NORD
Uomini
Donne
CENTRO
Uomini
Donne
SUD
Uomini
Donne
Tasso di attività e di disoccupazione in Italia per titolo di studio, sesso e ripartizione geografica. Media
2008 Fonte: ISTAT Tavola 2.4 e Tavola 4.12.
30
Scelta della quantità ottima di istruzione Si*
Costo
marginale
I’ , c’
c’
A
Rendimento
marginale
I’
Si*
L’individuo “razionale”
sceglierà di istruirsi fino al punto in cui
prevede che un anno di scolarità in più gli
costerà esattamene quanto gli renderà (cmg = rmg)
S
L’effetto dell’abilità individuale
Costo
marginale
I’ , c’
c’
B
A
Si*
Rendimento
marginale
I’
S°
S
Un individuo più abile avrà minori costi marginali (se la maggiore capacità di apprendere
ridurrà il tempo necessario ad acquisire un titolo) e avrà maggiore produttività e più
alti rendimenti marginali
L’effetto sarà quello di acquisire un maggiore stock di istruzione (S°)
L’effetto ricchezza familiare
Costo
marginale
I’ , c’
c’
B
C
A
Si* S’
Rendimento
marginale
I’
S°
S
L’individuo più abile
se appartiene ad una famiglia non agiata, con “ricchezza limitata”
deciderà un livello di istruzione inferiore a quello ottimale (punto B anziché C)
consumando S’ di istruzione (anziché S°) poiché la retta verticale indica
il limite di reddito disponibile
Il capitale umano :
TEORIA DEI SEGNALI
Hip. base del modello di istruzione:
 istruzione => (  produttività del lavoratore) =>  w.
• Ragionamento alternativo: istruzione non  produttività
del lavoratore, tuttavia il grado di istruzione scolastica
(diploma o una laurea) segnala un livello di qualificazione
ai potenziali datori di lavoro:
 istruzione => (certifica che il lavoratore è adatto ad un
lavoro migliore) =>  w
• L’istruzione può giocare questo ruolo solo se è difficile
per l’impresa osservare l’abilità del lavoratore (se ciò non
fosse costoso, non avrebbe bisogno di certificazioni di
terzi).
•
34
TEORIA DEI SEGNALI
a)equilibrio di separazione
I differenziali salariali vengono fissati in base alle specifiche funzioni
di indifferenza/costo degli individui con diversa abilità: chi è più abile
acquisisce più anni di istruzione e avrà maggior salario
wh
wl
Sl
sh
Anni di studio
TEORIA DEI SEGNALI
Se l’istituzione
scolastica e
universitaria non
fosse
“meritocratica” ,
rendendo uguale il
costo psicologico
di acquisire
istruzione, si
avrebbe una sola
curva di
indifferenza e un
solo livello di
salario, senza
separazione tra i
più e i meno abili
w
s
Anni di studio
Modello dello screening
se l’impresa fissa un costo di partecipazione alla selezione
E’ NECESSARIO CHE IL DIFFERENZIALE SALARIALE TRA COLORO
CHE SI SOTTOPONGONO ALLA SELEZIONE E QUELLI CHE NON
PARTECIPANO (segnalando diversa abilità) SIA MAGGIORE DEL
COSTO DI ACCESSO ALLA SELEZIONE
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Teoria capitale umano