CORSO DI ECONOMIA POLITICA
MACROECONOMIA
Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Lezione n. 14
II SEMESTRE
A.A. 2009-2010
Composizione grafica dott. Simone Cicconi
14.1
La determinazione dei salari
Salari, prezzi e disoccupazione
Il salario nominale dipende da tre fattori:
- livello atteso dei prezzi, Pe
- tasso di disoccupazione, u
- una generica variabile, z, che rappresenta tutte
le variabili che influenzano la determinazione dei
salari
W=F(u,z,Pe)
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14.2
Il livello atteso dei prezzi
 I lavoratori sono interessati al potere d’acquisto del salario, e
non al salario nominale
Anche le imprese fanno riferimento al salario in termini di
prezzo della produzione venduta
Al contrario, contrattualmente, i salari sono fissati in termini
nominali quando il livello dei prezzi non è ancora noto
Pertanto i salari, in sede contrattuale, non sono fissati in
relazione ai prezzi effettivi, ma sono influenzati dalle attese
sulla dinamica dei prezzi
- Un incremento atteso dei prezzi determina un
aumento delle richieste salariali
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14.3
Il tasso di disoccupazione
Il tasso di disoccupazione influenza il livello dei salari
-La relazione fra W e u è una relazione inversa
Un tasso di disoccupazione elevato indebolisce il potere
contrattuale dei lavoratori
Un tasso di disoccupazione elevato consente alle
imprese di pagare salari inferiori senza subire perdite di
efficienza
- Un tasso di disoccupazione elevato indebolisce la
posizione degli insider
 All’aumentare della disoccupazione i salari tendono a
diminuire
Un minor tasso di disoccupazione determina una crescita
salariale
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14.4
Gli altri fattori, Z
I fattori istituzionali quali variabili comprendono?
- Indennità di disoccupazione
- Salario minimo
- Livello di protezione dei lavoratori
Relazione positiva tra z e il livello dei salari
- All’aumentare dei fattori che tutelano le
condizioni del lavoro, il salario aumenta
- Più il mercato del lavoro è regolamentato e
rigido, più elevato è il costo del lavoro
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14.5
L’equazione dei salari
Equazione dei
Ipotesi:
Pe=P
salari
W=F(u,z,P)
L’equazione dei salari evidenzia una
relazione negativa tra il livello del salario
reale e il tasso di disoccupazione.
•All’aumentare di u i salari tendono a ridursi
•All’aumentare di z e di P i salari tendono a
crescere
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14.6
Equazione dei salari in funzione
del tasso di disoccupazione
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14.7
La determinazione dei prezzi
Il livello del salario, influenzato dal tasso di disoccupazione,
rappresenta per l’impresa un fondamentale costo di
produzione
In mercati imperfetti i prezzi non si determinano
dall’interazione fra domanda ed offerta
I prezzi dipendono dai costi (principio del mark-up)
I costi dipendono da:
- natura della funzione di produzione (la relazione tra
gli input impiegati e l’output prodotto)
- il prezzo dei fattori produttivi
La quantità di lavoro impiegato ed il suo prezzo (il
salario) concorrono a determinare i prezzi
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La funzione di produzione
14.8.1
Ipotesi
semplificatric
Il lavoro è l’unico fattore produttivo
impiegato.
La funzione di produzione è:
Y = A*N
Y = produzione
N = occupazione (numero di lavoratori occupati)
A = produttività del lavoro (costante)
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14.8.2
La funzione di produzione
Ulteriore semplificazione:
A=1
Funzione di produzione
Y=N
Il costo di produrre una unità di output in più è pari al
costo di impiegare un lavoratore in più e quindi è pari
al suo salario, W.
•Costo marginale di produzione = Costo marginale del
lavoro = W
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14.9
Il mark up
 Se il mercato dei beni operasse in concorrenza perfetta, il
prezzo di una unità di prodotto sarebbe uguale al costo
marginale
 P = costo marginale = W

In mercati imperfetti le imprese hanno potere di mercato e
possono fissare un prezzo superiore al costo di
produzione
 Le imprese applicano un mark up sul costo di produzione
P=(1+m)W
 Il mark up è il margine che le imprese aggiungono al costo di
produzione per determinare il prezzo
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14.10
Le equazioni dei prezzi

Che relazione esiste fra la scelta del mark-up (deciso dalle imprese) e il
salario reale?
 Data l’equazione
P = (1+)W
Dividendo entrambi i lati per il salario avremo
P
 1 
W
Il rapporto fra il livello dei prezzi e il salario è uguale a 1 + il mark up
 Ma i lavoratori e le imprese sono interessati al salario reale; per ottenere il
quale, invertendo i termini dell’equazione, avremo:
W
1

P 1 
 Le decisioni di prezzo determinano il salario reale pagato dalle
imprese (il mark up influenza il salario reale)
Aumenti del mark up fanno aumentare i prezzi, e, a parità di salario nominale,
riducono
il salario reale
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14.11
Equilibrio nel mercato del lavoro e
tasso di disoccupazione
 Dalle equazioni dei salari e dei prezzi si ottiene l’equilibrio nel mercato del lavoro
 Dall’equazione dei salari si ha:
W / P = F(u,z)
 Dall’equazione dei prezzi si ha:
W / P = 1 / (1 + )
 Si ha equilibrio nel mercato del lavoro quando
IL SALARIO REALE DETERMINATO DALL’EQUAZIONE DEI SALARI È
UGUALE AL SALARIO REALE DETERMINATO DALL’EQUAZIONE DEI
PREZZI
F(u,z)= 1 / (1 + )
 In altre parole:
 Il mercato del lavoro è in equilibrio quando il tasso di
disoccupazione è quello necessario a far si che i lavoratoria ccettino
il salario reale che le imprese determinano fissando il mark-up
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14.12
Le equazioni dei salari, dei prezzi, il
tasso naturale di disoccupazione
In A si ha la combinazione di u e di W/P che porta in equilibrio il mercato del lavoro
Dall’equilibrio nel mercato del lavoro si ricava
il tasso di disoccupazione di equilibrio che viene detto
TASSO NATURALE DI DISOCCUPAZIONE
continua
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14.12.1
Le equazioni dei salari, dei prezzi, il
tasso naturale di disoccupazione
• Il salario reale nell’equazione dei
salari dipende negativamente dal tasso
di disoccupazione
• Il salario reale nell’equazione dei
prezzi è costante perché si sono
ipotizzati rendimenti costanti nella
funzione di produzione
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14.13
ALCUNE CONSIDERAZIONI
 L’equilibrio nel mercato del lavoro ottenuto dall’eguaglianza
fra salario reale (determinato dal livello di disoccupazione, e
da elementi istituzionali) e salario reale compatibile con le
decisioni di prezzo fissate dalle imprese attraverso il markup, potrebbe risultare insolito rispetto all’equilibrio
“tradizionale” risultante dall’eguaglianza fra domanda ed
offerta di lavoro
 Tuttavia, esiste una corrispondenza fra le due impostazioni
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ALCUNE CONSIDERAZIONI
14.13.1

L’equazione dei salari (relazione inversa fra W e u) è
simile ad una funzione standard di offerta di lavoro che
pone in relazione diretta l’offerta di lavoro e il salario
–
–
–

All’aumentare del salario aumenta l’offerta di lavoro e
l’occupazione
Si riduce la disoccupazione
Di conseguenza, a minor disoccupazione corrispondono salari
più elevati (equazione dei salari)
L’equazione dei prezzi corrisponde alla funzione di
domanda di lavoro.
–
–
La domanda di lavoro corrisponde al tratto decrescente della
curva della produttività marginale del lavoro.
Nel caso considerato, la funzione della domanda di lavoro è
piatta, anziché decrescente, perché si sono ipotizzati
rendimenti costanti del fattore lavoro
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14.14
La disoccupazione involontaria
 Nello schema della determinazione dei salari e dei
prezzi la disoccupazione risulta involontaria
 Pur in presenza di disoccupazione, tuttavia, il salario
non si riduce (rigidità del salario)
La disoccupazione involontaria riflette più
realisticamente il funzionamento del mercato del lavoro
in un contesto di mercati non concorrenziali.
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14.15
Gli effetti di un aumento del
sussidio di disoccupazione
•In corrispondenza di ciascun livello di disoccupazione, maggiori sussidi fanno
crescere il salario (il sussidio aumenta il potere contrattuale dei lavoratori)
•Affinché i lavoratori accettino lo stesso salario è necessario che la
disoccupazione aumenti (da un a u’n)
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14.16
Gli effetti di un aumento del mark up
L’aumento del mark-up riduce il salario reale e l’offerta di lavoro (squilibrio nel
mercato del lavoro). Per ripristinare l’equilibrio i lavoratori devono accettare un
minor salario reale; perciò deve aumentare la disoccupazione da un a u’n
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14.17
Tasso di disoccupazione, livello
naturale di occupazione e di produzione
Ricordando l’ipotesi di P = Pe si definiscono:
 Livello naturale di occupazione: livello di occupazione
in corrispondenza del quale il tasso di disoccupazione è al
suo livello naturale
 Livello naturale di produzione: livello di produzione in
corrispondenza del quale l’occupazione è al suo livello
naturale (concetto assimilabile al PIL potenziale)
 Il tasso naturale di disoccupazione presuppone
l’uguaglianza fra P e Pe (livello dei prezzi effettivo e
livello atteso dei prezzi)
Si può anche dire che il tasso naturale di disoccupazione
è quello compatibile con un tasso di i inflazione costante
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Appunti di economia politica: macroeconomia parte 14