NEWSLETTER
Edizione n°3 - Settembre 2015
Finestra aperta sull’aggiornamento nelle cure di supporto in oncologia
IN QUESTO NUMERO
ll commento agli abstracts degli studi :
1. Safety and efficacy of rolapitant for prevention of chemotherapy-induced
nausea and vomiting after administration of cisplatin-based highly emetogenic
chemotherapy in patients with cancer: two randomised, active-controlled,
double-blind, phase 3 trials. Lancet Oncol. 2015 Aug 10. pii: S14702045(15)00035-2.
2. Safety and efficacy of rolapitant for prevention of chemotherapy-induced
nausea and vomiting after administration of moderately emetogenic
chemotherapy or anthracycline and cyclophosphamide regimens in patients with
cancer: a randomised, active-controlled, double-blind, phase 3 trial. Lancet
Oncol. 2015 Aug 10. pii: S1470-2045(15)00034-0.
Pubblicazione a cura di NICSO - Network italiano cure di supporto in oncologia
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Questo mese la Nostra newsletter mette in evidenza due lavori pubblicati sul “Lancet
Oncology” nel mese di agosto relativi a tre studi clinici controllati sul rolapitant, il terzo
inibitore dei recettori NK1. Questi studi ne hanno determinato il 2 settembre 2015
l’approvazione da parte della FDA.
Gli studi, due in pazienti sottoposti a chemioterapia con cisplatino ed uno in pazienti
sottoposti a chemioterapia moderatamente emetogena (il 53% affette da carcinoma della
mammella e sottoposte a chemioterapia con AC/EC) hanno dimostrato che il rolapitant
associato al granisetron ed al desametasone determinava una percentuale di risposte
complete (non vomito e non trattamento di salvataggio) significativamente superiore rispetto
ai pazienti che ricevevano granisetron e desametasone da soli.
Gli studi avevano come endpoint primario la risposta completa nei giorni 2-5 dopo la
chemioterapia. Questo è un endpoint discutibile in quanto il risultato nei giorni 2-5 è
fortemente influenzato da quello ottenuto in ambedue i bracci di trattamento nel giorni 1. In
particolare, se il braccio che ha fatto rolapitant è stato superiore nelle prime 24 ore tale
superiorità, per un effetto di dipendenza dei risultati ottenuti nei giorni 2-5 da quelli ottenuti
nel giorno 1, determinava una possibile maggiore efficacia del rolapitant anche nei giorni 2-5
dopo la chemioterapia. Pertanto l’aumento dimostrato nei giorni 2-5 con il rolapitant non è
chiaro se e quanto fosse dovuto alla maggiore efficacia del farmaco o all’effetto di
dipendenza.
Infine, rimane il problema di sapere quale è il ruolo del rolapitant rispetto agli altri NK1
antagonisti disponibili (aprepitant, fosaprepitant e netupitant). Dagli studi disponibili sembra
che l’incremento delle risposte complete ottenute con i vari NK1 antagonisti sia simile. Solo
studi comparativi di fase III in un ampio numero di pazienti permetteranno di capire
eventuali differenza di efficacia e di tossicità tra i tre farmaci. Fino allora, quando gli NK1
antagonisti saranno disponibili sul mercato dovremo scegliere quello con costo inferiore.
A cura del Dr Raffaele Giusti
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