LABORATORIO di FOTOGRAFIA
USO DEL FLASH
FLASH
Il flash o lampeggiatore è un apparecchio in
grado di emettere lampi di luce per un breve
lasso di tempo, in sincronia con il periodo di
apertura dell'otturatore di una macchina
fotografica.
Originariamente il flash era costituito da una
torcia sulla quale era posta polvere di magnesio
cui veniva dato fuoco per generare il lampo
luminoso. Attualmente impiega essenzialmente
una lampada allo xeno.
Attualmente in commercio è possibile trovare
flash elettronici di varia potenza (espressa in
numero guida o in Joule) e con molteplici
funzioni, spesso regolate da centraline
computerizzate, in grado di garantire la perfetta
illuminazione in ogni campo della ripresa
fotografica.
Molte macchine fotografiche dispongono di un
flash incorporato che tuttavia è limitato in
potenza, autonomia e soprattutto nella possibilità
di gestire l'illuminazione.
IL FLASH
FLASH
IL FLASH
Per scegliere ed impiegare correttamente un flash, è opportuno conoscere il significato del
numero guida (NG).
Questo elemento permette di conoscere la potenza effettiva del lampo ed eventualmente
calcolare la corretta esposizione (nei casi in cui bisogna operare manualmente).
E’ un valore numerico che si ricava facilmente moltiplicando la distanza tra soggetto e
lampo per il diaframma necessario a una esposizione corretta:
N.G. = d X f
dove N.G. sta per numero guida; d per la distanza tra il lampo e
il soggetto e f per il valore del diaframma.
FLASH
IL FLASH
Naturalmente il numero guida varia e dipende dalla sensibilità della pellicola in uso;
normalmente l'indicazione del numero guida dei lampeggiatori professionali è
effettuata in riferimento alla sensibilità di 100 ISO.
Esemplifichiamo:
dato un soggetto posto a tre metri che risulta correttamente esposto con il
diaframma f/8, qual'è il numero guida del lampeggiatore elettronico in uso?
Noti
d = 3 e f = 8, si applica la formula
N.G. = d X f = 3 X 8 = 24
il numero guida del lampeggiatore elettronico è 24.
FLASH
IL FLASH
Raddoppiando la distanza fra flash e soggetto,
l'illuminazione si distribuisce su una superficie quattro
volte più grande, ma l'intensità della luce emessa si
riduce a 1/4. Triplicando la distanza, la superficie
diventa 9 volte più ampia, ma la luce si riduce a 1/9, e
così via.
FLASH
IL FLASH
A partire dal valore del numero guida, e conoscendo la sensibilità della
pellicola in uso, è dunque sempre possibile calcolare il corretto diaframma
da impostare sull'obiettivo data la distanza di ripresa.
Dividendo il numero guida per la distanza lampeggiatore-soggetto si ottiene
infatti il valore di diaframma
f = N.G./ dist
dove f sta per il diaframma, N.G. per il numero guida e dist per la distanza
lampeggiatore-soggetto.
Un esempio: dato il numero guida 24, che diaframma si deve impostare
sull'obiettivo per esporre correttamente un soggetto posto a tre metri?
Noti N.G. = 24 e dist = 3, si applica la formula
f=N.G. 24 / dist 3 = 8
Il diaframma per l'esposizione corretta è quindi f/8. Così, per un soggetto
posto a due metri il diaframma è f/11, per un soggetto a quattro metri è
f/5,6 e per un soggetto a sei metri è f/4.
FLASH
IL FLASH
Per ricavare il Numero Guida in base ad una sensibilità ISO
diversa da quella per cui il NG è dato si usa la seguente formula:
ESEMPIO: flash con NG=20 per 100 ISO. Utilizzando una
Kodachrome 25 ISO, quale sarà il nuovo NG? Il NG per 25 ISO è:
20 x (25/100) = 10.
FLASH
IL FLASH
Il tempo di sincronizzazione
Il tempo di sincro-flash di una fotocamera indica la massima velocità di
scorrimento delle tendine dell'otturatore durante la quale si otterrà una corretta
esposizione flash di tutto il fotogramma.
La tendina in chiusura parte immediatamente dopo che la prima tendina si è aperta
totalmente. Per avere tempi sempre più rapidi, l'apertura viene parzializzata:
la II tendina parte prima che sia arrivata in fondo la prima.
Se parte quando la prima è arrivata a ¾ del fotogramma il tempo sarà di 1/250"; se
parte a metà fotogramma si avrà un tempo di 1/500".
Per tutti i tempi più brevi del tempo di sincro-lampo solo una parte del fotogramma
risulterà esposta correttamente, metre la restante sarà sottoesposta.
FLASH
IL FLASH
FLASH DIRETTO
La posizione del flash determina l'effetto finale. Un flash a slitta
sulla fotocamera o a torcia di lato illumina il soggetto
frontalmente e totalmente, ma produrrà occhi rossi in animali e
uomini (la retina è estremamente vascolarizzata), riflessi su
superfici lucide (vetri, lamiere, occhiali); ombre marcate su
sfondi alle spalle del soggetto (pareti di una stanza);
appiattimento del soggetto e annullamento della sua
tridimensionalità.
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IL FLASH
FLASH INDIRETTO
Si ricorre quindi a tecniche di orientamento del flash per
correggere questi difetti.
Allontanando il flash dall'asse ottico (con un cavo-sincro)
e/o indirizzando l'emissione luminosa in modo indiretto sul
soggetto.
Vantaggi: uniforme distribuzione della luce sul soggetto;
assenza di ombre nette; occhi naturali.
Svantaggi: la luce che arriva al soggetto è minore di quella
diretta; un solo flash di piccola potenza non è sufficiente
per la riflessione; se le pareti sono colorate, anche la luce
del flash risulterà colorata; la tecnica è affidabile solo in
TTL-flash.
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IL FLASH
TTL
Automatismo che opera interrompendo l'emissione del lampo
quando un apposito sensore giudica sufficiente la quantità di
luce che ha colpito il soggetto, attraverso la misurazione della
luce riflessa dal soggetto stesso.
È una tecnica avanzata che permette il sincro-flash sia con il
tempo nominale di sincro (ad es. 1/125"), sia con tutti gli
altri tempi superiori ad esso (ad es. 1/60", 1/30", etc.),
calcolando in tempo reale i valori dell'esposizione in
numerosissime situazioni fotografiche.
Molto affidabile anche in macrofotografia, a patto che il
soggetto sia al centro del fotogramma o che occupi gran
parte del fotogramma.
FLASH
IL FLASH
FILL-IN
Tecnica di rischiaramento del soggetto con luce flash in
luce-ambiente, tramite una breve emissione luminosa che
schiarisce le ombre indotte dalla luce naturale.
Il colpo di flash come riempimento sarebbe insufficiente da
solo per consentire una corretta esposizione, ma, abbinato
alla luce ambiente, alza la luminanza complessiva della
scena e il contrasto si abbassa.
Si ottiene così un primo piano rischiarato, inserito in un
contesto di luce-ambiente naturale. La tecnica del Fill-in si
applica soprattutto nel controluce.
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IL FLASH
OPEN FLASH
Tecnica per fotografare in luce scarsa (in ombra, ambienti
scuri, boschi, etc.) con tempi lunghi, sottoesponendo di
½-1 stop e colpendo il soggetto con uno o più lampi di
flash tenuto in mano.
Ad esempio: per una data scena l'esposimetro segna 5" di
tempo di esposizione.
Si imposta un tempo di 3" e si scatta, azionando
contemporaneamente il flash ad una distanza ravvicinata
dal soggetto nell'intervallo dell'esposizione.
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FINE
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