ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “ SALVATORELLI-MONETA”
LICEO SCIENTIFICO – ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E
MECCANICI – ISTITUTO TECNOLOGICO– SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
ANNO X NUMERO 1
DICEMBRE
2015
CE L’ABBIAMO FATTA!!!!
L’anno scolastico 2015-2016 è particolarmente importante per tutti gli studenti, i docenti, il personale ATA e ..in
primis per la nostra Dirigente. Infatti non capita a tutti di poter inaugurare ex novo una struttura scolastica e la
dott.ssa Pugliano sicuramente ricorderà questo momento particolare della sua carriera. Ecco perché, dopo aver
raccolto tanti “ohhh” , “che bella”, “ che grande”…. fino al mitico “ è arancione!!!!” dei nostri colleghi e dei nostri proff. abbiamo deciso di sentire proprio la voce della diretta interessata. Armate di pazienza (lo sappiamo che
non è per niente facile gestire una scuola di sopra 1000 alunni e più di 100 proff.) abbiamo aspettato un suo momento libero per rivolgerle alcune domande.
Il giorno 12 settembre 2015 è stata inaugurata la nuova sede dell’Istituto Tecnico e Professionale. Questo momento è stato tanto atteso, ci ricorda le tappe fondamentali che hanno portato ad avere una scuola finalmente adeguata alle esigenze dei docenti e degli studenti?
Il progetto è stato presentato più di 20 anni fa, successivamente è stato revisionato e i lavori sono stati iniziati nel
2004; purtroppo c'è stata una battuta d'arresto, dovuta alla mancanza di fondi. Nel 2013, finalmente, sono ricominciati i lavori, grazie ad uno sforzo notevole della Provincia: la ditta appaltatrice ha lavorato alacremente e in maniera continuativa; tutto ciò ha permesso di vedere completata la realizzazione in tempi veramente da record.
Quali sono stati i momenti fondamentali della giornata: persone, interventi, emozioni…
L'inaugurazione è avvenuta nel pomeriggio e sono intervenuti al taglio del nastro molti esponenti delle istituzioni:
Gianpiero Bocci Sottosegretario di Stato all‘Interno, Catiuscia Marini Presidente Regione Umbria, Gianfranco Chiacchieroni Consigliere Regionale, Roberto Bertini Vicepresidente Provincia di Perugia, Alfio Todini Sindaco del Comune
di Marsciano e il Direttore dell‘Ufficio Scolastico Regio-
nale Domenico Petruzzo. Ognuno ha ricordato il proprio
impegno nella realizzazione di questo progetto e i loro
discorsi hanno riscosso gli applausi dei presenti. Da parte
mia, con viva emozione, ho ribadito la mia soddisfazione
e il mio orgoglio di avere tra le mani questo gioiello.
La manifestazione è stata inoltre allietata dalla partecipazione della Filarmonica Città di Marsciano.
Cosa significa avere un “Campus” a Marsciano: quali vantaggi offre, quali funzionalità?
I vantaggi di avere i tre istituti così vicini sono molti: è facilitata la continuità tra la scuola media e gli istituti superiori, è possibile realizzare progetti comuni e sentirsi parte di una medesima realtà.
Quale ruolo hanno avuto gli studenti in tale evento? Come hanno partecipato?
La loro presenta è stata significativa e apprezzata. Per loro è stata una partecipazione anche emotiva.
Quale ricaduta può avere questo nuovo spazio educativo e culturale sul territorio marscianese?
E‘ sicuramente una grande opportunità, dà la possibilità di crescere insieme, di fare un percorso formativo piacevole
di rimanere in stretto contatto con la nostra realtà produttiva e industriale. E' quindi una ricchezza notevole, sia per il
territorio, che soprattutto per il futuro di voi studenti.
Consuelo Cappello Napolitano Elisabeta Zeka
Esmeralda Ismaili
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LA VOCE DEGLI STUDENTI
SULLA SCENA...
COME AI VECCHI TEMPI...
PER UN COMPLEANNO SPECIALE
Ricordate l‘ultimo numero di Babele dello scorso giugno nel
quale vi avevamo fatto alcune promesse? Ebbene, pensiamo di
averle mantenute, a giudicare dal successo dello spettacolo del
laboratorio teatrale del ―Salvatorelli‖, ―La vita è farsa‖, che ha
letteralmente incantato il pubblico marscianese e quello studentesco, al Teatro Concordia, il 9 e 10 giugno scorsi. Bravissimi
tutti gli attori, che ci hanno fatto ridere in situazioni paradossali, spesso tragicomiche e che hanno retto il confronto con gli
ex-allievi del Liceo, invitati a presentare dei siparietti in occasione del ventennale del laboratorio. In effetti, si è trattato di
una bella sorpresa, visto che nessuno aveva parlato della partecipazione di questi special guests. Così, quando a metà spettacolo, organizzato in quattro atti unici liberamente ispirati a testi
di Achille Campanile, a turno, i diciotto ex liceali si sono esibiti
con brevi spezzoni in tema con la serata, il pubblico è rimasto
piacevolmente‖stordito‖ in un primo momento ma, successivamente, ha riconosciuto alcuni dei suoi beniamini e quindi ha
applaudito e festeggiato insieme a tutti i partecipanti l‘evento
speciale della serata. Insomma, è stato bello conoscere i ragazzi
che, per primi, hanno creduto in questo progetto venti anni fa e
che oggi è diventato un‘attività extracurricolare formativa e
divertente al tempo stesso, in grado di aiutare gli studenti a
conoscersi meglio e ad acquisire sicurezza e competenze di
vario genere. La dirigente, dott.ssa Gisella Pugliano, ha voluto
ringraziare le insegnanti del liceo che hanno iniziato il progetto, le prof. Elisabetta Canoro e Paola Nucci (quest‘ultima invitata sul palco al termine dello spettacolo), la sottoscritta, ancora
oggi referente del medesimo, le sue collaboratrici, le prof.esse
Andreetta Puccetti e Federica Pelli ma anche tutti gli sponsor,
la scuola nelle varie componenti e le istituzioni marscianesi
che continuano a sostenere, con contributi diversi, l‘iniziativa.
Ci piace, a questo punto, fare i nomi di alcuni degli attori storici del nostro laboratorio, che hanno interpretato ruoli indimenticabili, spaziando dal teatro classico a quello moderno, come hanno
testimoniato
le
locandine
(rigorosamente ideate dagli studenti e dai prof. di Arte del liceo)
di tutti gli spettacoli e affisse a
mo‘ di cornice sul palcoscenico:
Letizia Ridolfi, ( la decana, o se
volete― la più grande‖ in senso
cronologico, eh!), Emilio Cassese,
Margherita Tilli, Luca Leonardi,
Luca Marinacci, Sara Marinacci,
le gemelle Chiara e Martina Massoli, Gianluigi Soccolini, Fabio
Benedetti, Giulia Corradi, Margherita Tascini, Marco Pettinari,
Andrea Ceroni, Camilla Canonico, Tommaso Gennari, Miriem
Outaa e Valentina Fenza. Molti
altri ex allievi avrebbero voluto
essere presenti alla serata ma purtroppo sono mancati per motivi di
studio o di lavoro e quindi non
A NNO X NU ME R O 1
hanno potuto seguire le indicazioni della giovane regista della
Compagnia Teatrale Fontemaggiore, Nicol Martini, frizzante e
piena di energia. Al termine dello spettacolo la stessa artista si
è complimentata con tutti, proprio tutti, i partecipanti, per essere stati convincenti nel raccontare la vita quotidiana attraverso
un linguaggio e comportamenti non-sense, costituendo un
gruppo affiatato, come se abituato a lavorare insieme da lungo
tempo. Emozionanti gli abbracci e gli sguardi pieni di affetto
tra i protagonisti di questa bellissima iniziativa, che ci ha riportato indietro nel tempo, per confermarci, se ce ne fosse stato
bisogno, che i legami autentici esistono, ci sostengono e si
rafforzano costantemente. E‘ bastato un messaggio per chiamare a raccolta gli affezionati del teatro, organizzare un minimo di
prove e far rivivere la solita magia! Un pensiero affettuosissimo da tutti noi al regista- maestro di sempre, Claudio Carini
che fornisce ogni anno la sua preziosa supervisione.
A conclusione della serata, ―la ciliegina sulla torta‖, poiché
sono stati ricordati gli studenti del nostro istituto vincitori di
numerose iniziative e successivamente il presidente del Lions
Club di Marsciano, Renzo Boriolo, e quello del Leo Club Marsciano, Andrea Minciotti , hanno consegnato le borse di studio
agli allievi che hanno concluso, con il massimo dei voti, la
scuola superiore nell‘anno scolastico 2013-2014. Ecco i nomi
dei vincitori: Elisabetta Cavalletti e Matteo Rocchi, della VA
del Liceo, e Noemi Romoli della VB della stessa scuola. Per
l‘Istituto Professionale premiati Maurizio Federici della V DM
ed Elena Boncini della V AC. Infine, lo studente Eugenio Tiberi della VB del Liceo Scientifico, ha ricevuto una borsa di studio dal Ministero per avere conseguito la votazione di 100 e
lode. Una serata appagante per tutti e di sicuro divertente, a
conclusione di un anno scolastico intenso e ricco di successi in
tanti ambiti, con al centro i giovani che amano la cultura, mettersi in gioco e il sano divertimento. E‘ tempo però di cominciare a pensare allo spettacolo di giugno 2016: siete pronti ragazzi?
Patrizia Artegiani
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B ABEL E L A VO CE DEG LI S TUDE NTI
SPECIALE ELEZIONI 2015
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IPC-IPSIA
Cari ragazzi, ecco chi ci rappresenterà quest'anno :
ESMERALDA
ISMAILI
(ESSSSS)
ALBERTO
RICCI
(ALBERT)
Vi proponiamo l'intervista-interrogatorio al quale abbiamo sottoposto i nostri due ―bellissimi‖ Rappresentanti per imparare a
conoscerli meglio e prenderli in giro per le risposte che ci hanno dato.
1. Nome
A: Alberto Ricci.
E: Secondo te? Esmeralda ovviamente.
2. Età
A: 17 anni
E: 16 anni
3. Provenienza
A: Marsciano
E: Durazzo (Albania)
4. Chi tra voi è il più alto?
A: L'Esmeralda sopra due sedie messe sopra un tavolo.
E: Alberto, una mela e poco più.
5. Perché avete scelto di candidarvi come rappresentanti d'Istituto?
A: Per dare valore e importanza al mio Istituto, ai compagni e amici che ne fanno parte.
E: Non avevo niente da fa'... no scherzo. Ho scelto di candidarmi perché mi è piaciuto avere un ruolo importante in questo Istituto.
6. Se si potesse ritornare indietro lo rifareste?
A: Certo che sì, senza ombra di dubbio.
E: Sì senza problemi.
7. Che tipo di coppia credete di essere?
A: Credo che siamo un mix di complicità e genialità che possono dare importanza ai nostri colleghi e successori.
E: I rappresentanti migliori che l'Istituto abbia avuto e avrà. Si ricorderanno tutti di me e di Albert.
8.Alberto come fai a sopportare Esmeralda?
Non si presenta il problema in quanto siamo complici.
9. Esmeralda come fai a sopportare Alberto?
Non capisco di cosa state parlando dato che siamo una squadra.
10.Chi comanda tra voi?
A: Io, ovviamente.
E: L'arte di una donna è quella di far credere al proprio uomo di comandare mentre in realtà è lei che comanda.
11.Qual è il vostro motto?
E: Il futuro a portata di banco, e rispondo anche per conto di Albert.
12.Cosa vorreste dire ai vostri studenti?
A: Credo che con i miei discorsi precedenti abbia già provato ad esprimere loro la mia gratitudine e l'onore che provo nel rivestire il ruolo di rappresentante.
E: Spero che siate contenti di avere questa coppia di rappresentanti e state sicuri che saremo sempre dalla vostra parte. Preparatevi per le prossime assemblee BOOOM che faremo a partire da gennaio.
13.E ai professori?
A: Non mi interessa dover girare per la scuola per due ore intere e non mi stressa impegnare pomeriggi interi per svolgere il mio
ruolo al massimo. Mi preoccupa invece dover perdere ore di lezione che purtroppo sono obbligato a saltare.
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BABELE LA VOCE DEGLI STUDENTI
A NNO X NU ME R O I
E: Io dico che mi dispiace perdere molte ore in diverse materie e a volte rimanere indietro...però se questo è il costo per avere
assemblee controllate sotto ogni aspetto, pagherò. Basta che i miei compagni siano fieri delle varie assemblee che abbiamo organizzato e organizzeremo.
14.Descrivi la scuola in tre parole?
A: Sole, cuore, amore.
E: Arancione, socievole, intrigante.
15.Alberto, dicci un pregio e un difetto di Esmeralda.
Un pregio, è il suo essere determinata.. un difetto è il suo essere ―complessata‖.
16.Esmeralda, dicci un pregio e un difetto di Alberto.
Uno dei molteplici difetti del mio collega, è il fatto di non essere in grado di impostare la sveglia, un pregio è che anche se a volte è assente (e non solo per problemi ―tecnici‖) è sempre presente per tutti.
17.A proposito di Whatsapp..cosa preferite tra Facebook ed Instagram?
A: Una passeggiata.
E: Whatsapp.
18.Vi ritenete adeguati per questo ruolo?
A: Credo di sì. Lo sto capendo ogni giorno, quando vengo a scuola e ogni alunno mi chiama ―Presidente‖.
E: Mica per niente mi sono candidata. Diciamo che ho voluto essere la prima rappresentate albanese (seria)
Ora vediamo se i nostri carissimi rappresentanti sono intelligenti come credono di essere...
19.Ragazzi.. state studiando insieme ai ragazzi del V anno, i caratteri dei titoli di credito; se vi chiedono qual è la differenza
tra assegno bancario e circolare, cosa rispondete?
A: Non sono tenuto ed autorizzato a rispondervi.
E: Il primo viene emesso dalla banca e quindi è sicuro, mentre l'altro trottola qua e la perchè sente freddo e non è coperto.
20.Recitate l'articolo I della Costituzione Italiana.
A: L'Italia è una dittatura democratica fondata sulle banane d'esportazione.
E: L'Italia è una Repubblica democratica fondata sulla disoccupazione (con rispetto per il Sava)
21.Se moltiplichi tra loro tutte le cifre che trovi sul cellulare, che numero ottieni?
…. dopo un'ora di riflessione...
A: Ma che domande sono? Siete proprio ZERO.
E: Ma che mi frega quanto fa?
22.E ora, salutate i vostri studenti.
A: Ciao compagni d'avventura.
E: Ciao belli.
Bene, finita questa intervista ringraziamo di cuore i nostri rappresentanti che ci hanno dedicato un po' del loro tempo.
Elisabeta Zeka
Consuelo Cappello Napolitano
Liceo
Wanted:
cercasi disperatamente i Rappresentanti !!!
In mancanza di notizie certe diffondiamo gli identikit
dei due pericolosi evasi dalle classi quarte che, grazie alla connivenza di tutti gli studenti del Liceo,
sono risultati vincitori dell‘elezione a Rappresentanti
d‘Istituto. Essi girano per i corridoi fingendo di svolgere importanti ruoli direttivi ma in realtà evadono
interrogazioni, spiegazioni e tant‘altro … Chiunque li
avvisti non faccia manovre azzardate, ricordiamo
che sono ARMATI (di tanta buona volontà) e PERICOLOSI (per chi non vuole essere coinvolto nelle
molteplici attività da loro coordinate)
A parte gli scherzi … per ragioni di tempo non è stato possibile inserire le interviste
ai Rappresentanti del Liceo. La Redazione provvederà sicuramente nel prossimo numero a soddisfare tutte le curiosità che i nostri lettori possono avere su di loro. Per
ora i nostri complimenti a Luca Bellini della IV C e a Cristina Mariani della IV B.
I due ragazzi hanno già dimostrato il loro valore in questi primi mesi e siamo sicuri
che grazie a loro ne vedremo delle belle!!
Aggiungiamo i nostri complimenti anche a Francesco Luchetti e Lorenzo Brizzi
per la loro elezione alla Consulta.
B ABEL E A TTUALI TÀ
A NNO X NU ME R O 1
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Zero Dark Thirty
Sabato 21 Novembre, presso il Teatro Concordia di Marsciano si è tenuta l'Assemblea d'Istituto degli alunni del
liceo scientifico. In seguito all'attentato di Parigi del 13 Novembre, i rappresentanti degli studenti hanno ritenuto
opportuno incentrare la mattinata sul tema del terrorismo.
L'assemblea si è aperta con una breve presentazione che aveva lo scopo di chiarire e spiegare alcuni punti fondamentali e precedenti dinamiche storiche del Medio Oriente, in particolare la situazione siriana. La parte introduttiva è
stata curata da due alunne, Lucia Lucconi e Viola Bolli, della classe V C e da Aurora Barbetta, della classe V A con
l'aiuto della docente di storia e filosofia Fabrizia Cesarini. Per fissare i concetti espressi è stato inoltre utile mostrare
un video di carattere geopolitico e culturale diffuso sul web con il nome "#WHYSIRIA".
Dopo questa introduzione è stato proiettato il film "Zero Dark Thirty", basato sull'attività dei servizi segreti che ha
portato all'individuazione e all'uccisione di Osama bin Laden il 2 maggio 2011 ad Abbottabad (in Pakistan), da parte
dei Navy SEALS del DEVGRU, unità antiterrorismo della Marina degli Stati Uniti. La trama si sviluppa in un arco
di tempo compreso tra il 2001 e il 2011 e narra le indagini e le ricerche che portano l'agente della CIA, Maya Lambert, a scovare il rifugio del leader di AlQāʿida.
Conclusa la visione del film i rappresentanti
d'istituto hanno aperto un dibattito per confrontarsi riguardo i recenti episodi di terrorismo, molto sentito è stato l'intervento di una
studentessa, Layla Ghalib del IV B, che ha
offerto un interessante spunto di riflessione,
sottolineando il distacco tra un buon musulmano e chi invece promuove l'odio tra culture
e religioni diverse. Anche se l'intervento avrebbe potuto portare ad ulteriori punti di
vista, a causa dell'orario, l'assemblea è stata
sciolta proprio nel momento più costruttivo e
coinvolgente.
Sara Dottorini, Viola Bolli
Scelta “azzeccata”
Ebbene sì! Tutti al liceo! Da ―spensierati‖ compagni delle medie di Fratta Todina, a ―responsabili‖ liceali marscianesi. Perché, anche se banale, l‘idea di ciò che potevamo incontrare ci spaventava, ma per fortuna ci siamo ritrovati
tutti nella stessa sezione! Prima del delicato momento della scelta, ognuno di noi ha dovuto superare indecisioni e
preoccupazioni, dovute sia alla paura di perdere le amicizie delle medie (e, soprattutto, di non riuscire a farne di nuove), sia al confronto con le materie ―toste‖, come il latino e la matematica. C'è stato d‘aiuto anche il parere degli
insegnanti che, in base alla nostra personalità e alle capacità di ciascuno di noi, ci hanno guidato verso questa nuova
―avventura‖. Inoltre abbiamo ricevuto consigli anche da parte di parenti ed amici, che prima di noi hanno frequentato questa scuola : ―si sta bene‖ dicevano, ―si fanno belle amicizie ed esperienze, ma... si studia tanto!‖ A questo punto sarete curiosi di sapere il
nostro parere! Se, prima di iniziare questo percorso, avessimo voluto
definire il liceo con un aggettivo, forse non ci saremmo riusciti. Ora che
il nostro giudizio è più che positivo e siamo davvero soddisfatti della scelta, possiamo ben dire…..ssstraordinario!!!
Daniele Pettinacci Elena Tomassini
Federica Rosati Giorgio Mencacci
Mattia Bartolini Mattia Massetti
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BABELE ATTUALITA’
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IL V ERO ISLAM
―Je suis Paris‖. ―Pray for Paris‖. Queste sono state le prime frasi che ho notato appena ho aperto la mia bacheca di
facebook, la sera del 13 novembre. ―Massacre terroriste en plein Paris‖ era il titolo di un giornale francese, ―La guerre en plein Paris‖, invece il titolo del giornale ―Le Figaro‖.
E' per questo motivo che durante la nostra prima assemblea abbiamo deciso di trattare l'argomento del terrorismo,
con approfondimenti e chiarimenti sulla questione religiosa, sociale ed economica della regione siriana, tramite un video illustrativo e con la visione di
un film che spiegava chiaramente ciò che successe dopo l'attentato dell'11
settembre.
Una cosa mi ha colpito particolarmente quella sera: il titolo di un articolo in
un giornale italiano ―Bastardi Islamici‖. Il problema è perché prendersela con
un popolo o una religione in senso assoluto per un fatto compiuto da alcune
persone che, anche se hanno fatto riferimenti ad Allah, non hanno niente a
che fare con il vero Islam. Se questi conoscessero veramente la religione di
cui tanto parlano, non starebbero lì a diffondere terrore. Loro parlano di jihad, però questo termine non significa ―guerra santa‖, che è un concetto cristiano, bensì vuol dire sforzarsi ed impegnarsi duramente per qualcosa, anche
con la lotta armata, ( jihad minore), ma solo per difendersi, perché la difesa è
un diritto assoluto di ogni persona. Inoltre il termine ―jihad‖ e alcuni versetti
del Corano erano riferiti ad un certo contesto storico, infatti in alcuni capitoli
si parla di determinati fatti storici e leggi che non sono più valide al giorno d'oggi.
Molti credono che per distruggere questa forma di violenza sia necessaria la guerra, ma non sanno che con la guerra
si uccide colui che si odia, ma non si ucciderà mai l'odio.
La domanda che bisogna farsi è perché ci sono sempre persone disposte a combattere per la guerra e mai per l'educazione e l'istruzione, perché l'unica cosa che ci permetterà di ―combattere‖ per creare una società giusta e basata sulla
democrazia, è la conoscenza.
Se noi sapessimo il vero significato di religione, di guerra, di rispetto, di pace, di libertà, potremmo uscire dallo stato
di ignoranza e sconfiggere il nemico violento e terrorista, però ce ne accorgiamo solo quando i fatti sono già avvenuti. Ad esempio gli orribili episodi a Parigi e non solo, ci hanno fatto riflettere che i terroristi mirano alla nostra libertà
ma è proprio in questo contesto che non dobbiamo dimenticare il suo valore assoluto.
L'ignoranza, la superiorità, l'orgoglio esagerato e l'infinita arroganza hanno reso gli uomini ciechi di fronte a questi
avvenimenti. E' importante non dimenticare che siamo uomini votati alla vita e come tali dobbiamo comportarci: per
l'uomo infatti è naturale l'amore e non l'odio.
Layla Ghalib
KOBIAN : LE NUOVE FRONTIERE
DELLA ROBOTICA
Kobian è il nuovo robot ―umanizzato‖ (androide) capace di provare
emozioni e sensazioni umane.
Oltre a questo, il robot è dotato di un collo flessibile che gli permette
di muoversi e gesticolare (come un uomo normale farebbe) con facilità e semplicità.
Grazie a questa avanzatissima tecnologia robotica Kobian riesce persino a camminare.
L' università di Tokyo <WASEDA> ha dichiarato che presto gli androidi come questo verranno utilizzati anche come assistenza
infermieristica, come commessi nei negozi e persino come baby-sitter.
Kobian non è stato l' unico androide a provare emozioni e sensazioni umane. Già nel 2003 un gruppo di ingegneri realizzò Wabian-2 che all' epoca riproduceva emozioni in modo rudimentale. Nel 2006 riuscirono invece a realizzare WE4II il primo umanoide capace di camminare. Oggi giorno abbiamo Kobian, il nostro modernissimo e avanzatissimo vero e proprio uomo.
Denise Bartoletti
A NNO X NU ME R O I
B ABEL E A TTUAL I TÀ ’
PAGINA 7
BENVENUTI A SCUOLA!
ICEO
L
Durante i primi giorni di scuola, a settembre, si è svolto il
progetto ―Accoglienza‖ per le classi prime dell‘istituto.
L‘obiettivo era quello di aiutare noi studenti appena arrivati ad ambientarci nella nuova scuola. Martedì 15 settembre tutti i ragazzi delle classi prime hanno portato cibi
e bevande da condividere. Durante la seconda ora siamo
scesi nel piazzale della scuola e insieme agli studenti delle prime dell‘istituto professionale, abbiamo mangiato
insieme. All‘ora di ricreazione si sono aggiunti anche gli
altri studenti più grandi e i professori. La giornata è proseguita con dei giochi organizzati dai ragazzi che fanno
parte del laboratorio teatrale. Recitando hanno trasformato la scuola in un castello con un re, una regina, un ballo
e un assassino da scoprire. Tra travestimenti, strani quiz,
insolite dichiarazioni d‘amore e molte risate la mattinata
si è conclusa e siamo tornati a casa un più tranquilli e
divertiti. L‘accoglienza è proseguita per una settimana
circa in cui ci è stata presentata la scuola e abbiamo conosciuto i professori e,
nei giorni seguenti, abbiamo iniziato le
effettive lezioni con prove d‘ingresso e
compiti. Pensiamo che questo tipo di
accoglienza sia molto efficace, perché
permette ai nuovi alunni di avere un
impatto subito positivo con la scuola e
di abbattere le paure iniziali. Ed ora, a
tre mesi dall‘inizio delle lezioni, non
possiamo che essere soddisfatti della
nostra scelta.
Maria Letizia Bartoccini
Chiara Menichetti
IPC
Ciao, mi chiamo Emily, ho quindici anni ed ho appena iniziato il mio primo anno alle superiori.
Come quasi tutti gli adolescenti ho paura di essere giudicata e di non essere accettata ed io di paura ne avevo
molta il primo giorno di scuola, perché era tutto così
nuovo: compagni, professori, istituto...
Ma quel timore è scomparso immediatamente appena ho
varcato la soglia... Il personale ATA ci ha
accolto sorridendo, i professori sono stati
molto spiritosi, anche se, già dal secondo
giorno, ci hanno chiarito che dobbiamo
studiare perché è quello il nostro compito. I professori, a turno, ci hanno spiegato
il Regolamento d‘istituto e il POF, ovvero il piano dell‘offerta formativa della
nostra scuola.
Riguardo ai nuovi compagni di classe è
stata la stessa cosa, mi sono trovata subito bene con loro. Quelli più grandi non ci
hanno escluso, anzi ci hanno trattato allo
stesso modo degli altri, senza farci sentire
―i più piccoli‖ .
La scuola è molto bella e ce l‘hanno fatta
visitare tutta: le aule sono grandi e spaziose, i laboratori
sono ben attrezzati e ci permettono uno studio più approfondito delle materie professionalizzanti; anche se i muri
tutti bianchi danno un po' di tristezza...spero che con il
passare del tempo si possa fare qualcosa per renderli più
belli...tutto il resto è magnifico !!
L‘accoglienza si è conclusa con una strepitosa merenda
collettiva.
Emily Leonor Moreno Burgos
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BABELE FUORI DALLE MURA
A NNO X NU ME R O I
LeBron, fades, shoots,
scores!
Direi uno splendido epilogo per un diciottesimo …
―Che cavolo c‘entra?‖ vi starete chiedendo; beh,
non avete tutti i torti in effetti. Allora cominciamo
dall‘inizio: innanzitutto dovete sapere che la mia
passione per il basket d‘oltreoceano è l‘unica in
grado di rivaleggiare con quella per la pizza, che
quello che probabilmente è il miglior giocatore di
pallacanestro della nostra epoca è all‘apice della sua
carriera e che i voli intercontinentali di Alitalia sono
relativamente efficienti ed economici … Beh questo
magari no. Venendo al punto, tutte queste condizioni coesistono proprio nel periodo corrispondente al
mio diciottesimo compleanno: un‘occasione che
non ci si può assolutamente far scappare; già, è proprio quello che ho dovuto spiegare al portafogli di
mamma e papà. Sembrava impossibile, ma ce l‘ho fatta. Mano
al barattolo dei risparmi, colletta memorabile fra nonni, zii,
amici e via, si parte verso la Grande Mela. Il 12 Novembre, io
ed il mio affranto (ma anche no) fratello, condannato (ma anche no) ad accompagnarmi, siamo sul volo Roma - New York;
dieci ore fra le più emozionanti della mia vita (… Che ve lo
dico a fare il contenuto della parentesi). Ad ogni modo, fra i
tanti film di serie b, che Alitalia ti mette a disposizione sul
volo, c‘è anche qualcosa di passabile e fra pellicole godute
con cuffie che funzionano una no e l‘altra neanche, sonnellini
e discorsi su come i Knicks (squadra di casa) non abbiano
alcuna chance di concludere la stagione in maniera dignitosa
riusciamo finalmente ad atterrare. Sulle ore di permanenza in
aeroporto non intendo spendere verbo, o credo che ci vorrebbe
un altro articolo. Un' ora di autobus dopo, con un autista pakistano (si, a New York ci sono molti più pakistani che messicani … Ehm volevo dire americani) che voleva anche spillarci
dollari extra, finalmente la vedo: New York City, con le luci
di Times Square che mi lasciano più stordito di una falena
davanti ad una abat-jour, con quei giganteschi edifici che, per
guardarli, ti becchi una storta al collo, l‘Empire che, nella sua
magnificenza, veste i colori del tricolore francese; tutto quello
che vedi intorno a te non è semplicemente grande, è ―più
grande‖, e la tua idea di città si scompagina completamente.
Eppure, se posso essere sincero, tutto questo ai miei occhi
impallidisce, a confronto di ciò per cui sono veramente venuto, la cui visione ha rischiato di farmi finire sotto un taxi giallo
(si, esistono veramente): il Madison Square Garden, o, come
la chiamano loro, ―the world‘s most famous arena‖. Un palazzetto che definire tale è molto più che riduttivo, che ha ospitato i personaggi più famosi del globo, teatro di eventi di ogni
tipo, ma soprattutto, La Mecca di ogni appassionato di pallacanestro e casa dei New York Knicks. Già, i Knicks, che sono
venuto a vedere ospitare i Cleveland Cavaliers, capitanati da
un certo LeBron James, di cui probabilmente avete sentito
parlare anche se non conoscete la differenza tra un playmaker
e un centravanti, in una partita che temevo conclusa ancora
prima di cominciare. Mai stato così tanto felice di sbagliarmi.
Il giorno seguente infatti, dopo essere collassato sul letto
dell‘hotel, svegliato presto, di certo non aiutato da quello che i
locali chiamano coraggiosamente cappuccino e aver visitato
praticamente tutta Upperside Manhattan (la zona di Central
Park, la quinta strada, Broadway ecc, ma sarebbe troppo lungo
farvi la cronaca delle mie disavventure da turista), sono di
nuovo al Madison, a fissarlo con lo sguardo perso di chi ha
trovato l‘amore vero. Questa volta però ho in mano i biglietti
ed il palazzo è gremito di fan impazienti di vedere affrontarsi
le due squadre, ma soprattutto di vedere affrontarsi le due star
principali; in effetti ho dimenticato di dirvelo, ma oltre al giocatore più forte della terra stasera ho anche la fortuna di vedere quello che probabilmente è il suo più grande rivale, fin dai
tempi del liceo: Carmelo Anthony, giocatore di classe paurosa, oltre che la persona in cui confido per vedere una partita
combattuta fino alla fine. E così in effetti è stato (grazie
―Melo‖), ma ora ci arrivo; prima non posso non provare ad
esprimere la sensazione che provoca la vista dell‘interno
dell‘arena. Per farla breve, credo che ancora gli addetti alle
pulizie del posto si stiano chiedendo perché la mascella di un
diciottenne italiano si trovi a terra in quel punto. L‘atmosfera
di quel luogo è qualcosa di indescrivibile e potrei stare ore ad
annoiarvi parlando dei fan, dei giocatori che si riscaldano,
della musica, del maxi – schermo, delle celebrità presenti a
bordo campo e di altro ancora, ma ero rimasto a LeBron contro Carmelo. Come dicevo, la partita mi ha smentito fin da
subito ed io sono rimasto rapito dallo spettacolo offerto dal
primo all‘ultimo minuto; ultimo minuto, già, ecco dove volevo arrivare. Punteggio in equilibrio e cronometro che corre
inesorabile, palla della squadra ospite, che la affida all‘alieno
col numero 23, marcato dal suo vecchio amico: tutto il palazzo trattiene il respiro, io che rischio il coma e ogni bipede
presente che ha la sensazione di sapere già come l‘azione andrà a finire. Per descrivere quanta bellezza ho visto in quella
manciata di secondi mi limiterò ad usare le parole del telecronista:
Lui: ―LeBron, fades …‖
Ed io: ―No dai, questo non lo segna‖
Lui: ―Shoots …‖
Io: ―Non può segnare anche questo …‖
Lui: ― Scores!‖
Io: ― …‖
(Per chi non masticasse granché la lingua, significa “Lebron,
si butta indietro, tira, segna!‖)
Sotto rete, Garden ammutolito, partita vinta definitivamente,
estasi raggiunta.
I love this game.
Marco Cavalletti
A NNO X NU ME R O I
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BABELE: CULTURA
CONCERTO DEI NEGRAMARO
Sensazionale esibizione della band, gremito il Palasport Evangelisti.
Perugia Il 18 Novembre la band pugliese dei Negramaro è ritornata nel capoluogo umbro, dopo quattro anni, per la
sesta tappa delle quattordici in tutta Italia, del nuovo album "La rivoluzione sta arrivando". Si sono esibiti dal vivo
con diciassette brani, sia grandi successi del passato, sia ,appartenenti al nuovo disco. Gli spettatori erano fuori dal
Palaevangelisti più di un' ora prima che iniziasse lo spettacolo e all‘ingresso sono stati sottoposti a controlli accurati
da parte della sicurezza presente a tutte le entrate. Il concerto è iniziato alle ore 21:00 e si è aperto sulle note di "Sei
tu la mia città" tra gli applausi dei fans che gremivano il Palasport. Gli spettacolari effetti di luce hanno contribuito
a creare un' atmosfera in linea con il genere musicale pop-rock della band salentina. La potente voce di Giuliano
Sangiorgi è stata amplificata da quella dei presenti che, oltre a cantare, erano impegnati a filmare la performance e
ad applaudire durante gli assoli dei componenti del gruppo. Questi indossavano vestiti molto appariscenti come pellicce, mantelli e strane giacche piene di borchie dal colore grigio metallizzato o nero, che hanno contribuito ad attirare l' attenzione degli spettatori ed hanno conferito agli artisti una grande presenza scenica. In memoria del recente
attentato al Bataclan nella capitale freancese, i Negramaro hanno dedicato il brano "Lo sai da qui" a tutte le vitime
della terribile strage. E' stato un momento toccante per tutti i presenti che, commossi, hanno premiato l' esibizione
con un lunghissimo applauso. Il concerto si è concluso, dopo qualche bis, tra le acclamazioni del pubblico e i saluti e
gli inchini dei componenti della band.
Giuliano Sangiorgi si è letteralmente
"tuffato"dal palco e ha iniziato ad abbracciare gli spettatori e a fare foto con
la
folla, mentre gli altri componenti hanno
continuato a ringraziare e a mandare
baci al pubblico. E' stato veramente un
bello spettacolo, dagli effetti entusiasmanti e curato nei minimi particolari.
Maria Teresa Tiberi
“Jekyll and Hyde:
l’eterna lotta tra bene e male”
Il 25 ottobre 2015 è andato in scena all‘ auditorium San Domenico di Foligno il musical ―Jekyll and Hyde‖ basato sul racconto di Robert Louis Stevenson, realizzato dalla compagnia
OLBC. È la storia di Henry Jekyll, un brillante medico i cui
esperimenti danno vita al suo diabolico alter ego, Edward
Hyde. Di giorno Jekyll, stimato dottore e futuro marito della
dolce Emma, di notte Hyde, creatura ripugnante, priva di umanità, responsabile di feroci delitti, preda di passioni e desideri
sfrenati di cui fa oggetto la sensuale Lucy. La lotta impari tra i
due opposti mette in gioco temi di grande suggestione: la metamorfosi, il doppio, lo specchio e il sosia, fino a toccare le più
segrete e inconfessate corde dell'animo umano. ―La messa in
scena è stata coinvolgente e brillante- è il commento dei ragazzi delle classi quinte che hanno partecipato- ma la compagnia ci
è sembrata più convincente nel canto piuttosto che nella recitazione. Quella del musical è un'esperienza che consigliamo a
tutti perché permette di uscire dal teatro con una splendida sensazione di arricchimento culturale.‖
VA Liceo
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B ABEL E CUL TURA
A NNO X NU ME R O I
Lucca Comics and
Games 2015
Mattina presto, la sveglia suona, ma oggi
non c'è spazio per la solita routine, no, oggi
niente corse per prendere il pullman, oggi si
evade, per due giorni niente noiosa realtà,
niente ―oddio oggi me interroga‖; dopo tanta attesa, finalmente è arrivato il 29 Ottobre, si parte per Lucca Comics!! Aspetta...
Il bollente spirito viene spento in un istante
da un tremendo dubbio: ― Luchetti sarà sveglio?‖ Ringraziando il cielo, alle 6:20 siamo tutti pronti alla stazione e, anche se con
lucidità relativa, io (Marco Cavalletti) e il
già citato Francesco Luchetti saliamo sul
treno che ci porterà in un mondo parallelo
in cui tutto è possibile. Per chi non sapesse di cosa si parla infatti, il Lucca Comics è la più grande fiera italiana di
fumetti, videogiochi, manga... Insomma tutto ciò che rientra nella sfera del fantasy; tutto ciò che i profani etichettano come ―roba da nerd‖. Niente di più sbagliato, aggiungerei, ma i gusti son gusti. Siamo catapultati in un'atmosfera
unica: stand di ogni tipo, da fumetti, a libri, a videogiochi, perfino alcuni adibiti all'esposizione e alla vendita di oggetti di scena, armi ed armature di film e serie più famose; ma non solo, cosplayers ad ogni angolo, sempre disposti
a fermarsi per fare una foto con il nostro bambino interiore, che ha sempre sognato di essere al cospetto del suo eroe
preferito. (Nel caso in cui ve lo stiate chiedendo, i cosplayers sono quelle persone abbastanza matte da vestirsi ed
andare in giro come i loro personaggi più amati, sia che il suddetto costume sia composto da pellicce o da bikini).
Ci sono tante di quelle cose, per un appassionato in materia, da lasciarlo a bocca aperta per un paio di mesi; splendido, direte voi, e in effetti lo sarebbe, se non fosse per il fatto che la fiera dura solamente quattro giorni, e che, Trenitalia permettendo, prima o poi bisogna tornare a casa. Con questo non vogliamo assolutamente insinuare che a causa
di un ritardo del primo treno abbiamo perso la coincidenza con il secondo... Imprevisti a parte si è rivelata un'esperienza assolutamente da ripetere...magari in macchina.
Marco Cavalletti
Manuel Chiodi
Il Pianoforte
Il pianoforte è da sempre uno strumento amato dai più grandi compositori,
scelto soprattutto per l' eccellenza del suo suono dolce/duro che ammalia
chiunque l'ascolti.
Esso nel tempo ha subito varie metamorfosi:

Variazioni nel suono: da forte piano a piano forte;

Variazioni nel materiale: dal legno di noce alla plastica.
Oggi giorno possono permettersi di suonarlo non solo persone nobili o ricche, come accadeva in passato, ma anche persone ―normali‖. Grazie ai
corsi di musica che la scuola secondaria di primo grado di Marsciano
―Brunone Moneta‖ organizza per gli studenti anch‘io posso coltivare la mia
passione per la musica.
Quando suono mi sento bene, tutto il resto si ferma e siamo solo io, il pianoforte e la musica.
Questo strumento si deve amare quindi vi dico solo una cosa: siate sicuri
prima di affrontare una decisione simile perché lo studio del pianoforte è
altamente complesso ma al tempo stesso entusiasmante.
Bartoletti Denise
Scuola media
A NNO X NU ME R O I
BABELE: CULTURA
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100 anni di …
THE VOICE...
Salve, vi scrivo perché dovete sapere, o almeno credo
che dovreste sapere che, se scrivete “The Voice” su
google, vi uscirà fuori la foto di J-ax, Piero Pelù e tutti
gli altri. Ma tempo fa, non tanto tempo fa, ma abbastanza da poter cadere nel “dimenticatoio”, quando nel
mondo si parlava di “The Voice”, non si poteva intendere altro che la voce di Francis Albert Sinatra, per
tutti Frank Sinatra di cui in questi giorni cade il centenario della nascita.
Nasce il 12 dicembre del 1915 a Hoboken, un piccolo
paese del New Jersey che si affaccia sull‘isola di Manhattan dove, a dividere i due stati, c‘è solo il fiume Hudson. Se nasci in una cittadina come quella, per giunta
da una famiglia Italiana appena arrivata negli States,
devi essere per forza ambizioso, devi avere la voglia di
sognare e di dimostrare a tutti che puoi essere il migliore. Ci prova già all‘età di 15 anni, cantando nella sua
scuola, applaudito dai compagni. La musica però sembra stargli a cuore più dello studio e la scuola lo espelle.
Vuole diventare cantante, sa già che ha la voce per diventare un grande, il più grande. Ma c‘è un problema, la
crisi del ‘29 ancora si fa sentire e suo padre non può
assecondarlo, come aveva invece fatto la madre, così fu
costretto a trovarsi un lavoro, prima in una libreria e poi
come operaio portuale. Ma la scalata al successo è solo
rimandata. Lavora di giorno, compone di notte. Forma
un quartetto canoro e le loro canzoni vengono trasmesse
in una piccola radio locale. Poco dopo arriva il primo
produttore discografico e il successo con la sua prima
canzone incisa:‖All or nothing at all‖. Nel 1939, proprio
alle porte della seconda guerra mondiale, diventa uno
dei migliori, anzi il più grande cantante americano. Le
sue canzoni fanno coraggio ai soldati che combattono in
Europa e la sua voce è di conforto a milioni di famiglie
americane. Inizia a comporre alcuni dei suoi più grandi
capolavori, ma anche un personaggio così grande, può
avere un periodo di crisi. Nel 1950, quando scade il contratto con il suo produttore, iniziò a fare dei concerti a
raffica per mantenere il suo tenore di vita, causando così
un forte trauma alle corde vocali, che lo costrinse a
non cantare per un anno intero. Si pensa che, proprio in
questo periodo, abbia preso i contatti con la mafia sudamericana per pagarsi le spese. Ma la seconda metà degli
anni ‗50 sono molto più fortunati. Infatti, dopo essere
stato snobbato dai più grandi produttori della east-coast,
firma un contratto cinematografico e discografico a Las
Vegas. In questo periodo non si riposa mai, di giorno fa
l‘attore, la sera compone e la notte fa concerti a Las Vegas. Uno dei suoi film più celebri è sicuramente ―Colpo
Grosso”, conosciuto dai più anche ai giorni nostri, per
merito di Steven Soderbergh che ne fa un remake nel
2001, con Brad Pitt e George Clooney. La carriera da
attore gli reca molte soddisfazioni anche a livello professionale, tant‘è che vinse due Oscar. Gli anni che seguirono invece, non gli portarono fortuna. Nel mondo
iniziava ad affacciarsi un nuovo genere musicale, il rock
and roll dello scatenato Elvis Presley e nel cinema attori
della generazione successiva alla sua, come Robert Radfort e Meryl Streep. Non sopportò che il mondo stesse
cambiando in questo modo. Sosteneva che l‘esempio di
vita che loro, uomini di spettacolo, davano ai giovani
non era corretto e avrebbe portato a una perdita di valori. Sappiamo tutti, infatti, la fine che ha fatto Elvis Presley e tanti altri che hanno esagerato con l‘alcool e con
le droghe. Il tempo ha dato ragione a Frank Sinatra. Negli ultimi anni della sua vita professionale fa dei piccoli
tour in giro per il mondo, ovviamente sempre sold out,
per poi ritirarsi a Malibù, in una casa sulla spiaggia, con
vista sull'oceano. Si spense, tra mille agonie, nella tarda
serata del 14 maggio 1998 all‘età di 83 anni. E questa, a
grandi linee, è la storia di uno dei maggiori esponenti di
sempre del Jazz, non solo per la sua voce calda e profonda ma anche per le sue intramontabili canzoni come
ad esempio: My way, Strangers in the night, I’ve got you
under my skin, Come fly with me e New York New York.
Impossibile elencarle tutte, visto che ha fatto 2200 canzoni scandite in 60 album di inediti. E‘ considerato uno
dei più prolifici artisti musicali, insieme a Chuck Berry,
The Beatles, i Rolling Stones, Elvis Presley, grazie alle
150 milioni di copie di dischi venduti. Le sue canzoni
sono ancora oggi utilizzate come colonne sonore di film
e non solo, esse sono tutt‘ora cantate ai concerti dei più
grandi artisti mondiali, come il ―Boss‖ Bruce Springsteen, Bono Vox degli U2 e, soprattutto, Michael Boublè,
che ha il merito di averlo fatto conoscere anche a noi
giovani con le sue rivisitazioni. Ho avuto il piacere, e
anche il dovere morale di scrivere questo articolo per
ricordare un grande, di cui quest‘anno ricorre il centenario della sua nascita… Grazie di tutto Frank, e dovunque
tu sia, TANTI AUGURI!
Francesco Luchetti
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B ABEL E CUL TURA
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UNA VITA PER GLI ALTRI
Quest'anno abbiamo un nuovo compagno di scuola. Il suo
nome è Davide Spigarelli e frequenta la classe 4 D/M. Lui è
uno dei volontari della protezione civile della O.V.U.S. Corciano. Abbiamo pensato di porgli qualche domanda per capire meglio quello che fa.
Iniziamo con il chiedergli:
”Come nasce questa scelta di fare volontariato?”
―Un giorno dell'estate del 2014, mentre guardavo la home di
facebook, notai una pagina della forestale su reclutamenti.
Sfortunatamente, in quel periodo non avevo i requisiti per
poter fare il concorso, però ne parlai con mio padre, che mi
consigliò di informarmi per entrare a far del volontariato
della protezione civile. In tempo breve, mi informai su sui
corsi da frequentare, sui gruppi, sui requisiti da possedere.
Già in quel momento capii che il volontariato era l'attività
che volevo e voglio fare. Aiutare altre persone, magari anche con piccoli gesti, è un tassello del mio carattere. Mi
far sentire bene.‖
“ Quando hai cominciato? Hai dovuto seguire un corso inizialmente?”
― E' all'incirca da maggio che ho iniziato a fare le varie attività. Ho iniziato il corso a febbraio ed è durato fino ad
aprile. A maggio ho fatto la mia prima esperienza da volontario. Da metà ottobre ho iniziato a frequentare un altro
corso per poter diventare "Soccorritore Volontario ", il quale da accesso ai servizi di trasporto disabili, trasporti sanitari e soccorso. L'ultimo esame è a maggio e spero di potercela fare, perché ci sto mettendo tutto me stesso e tanta
buona volontà.‖
“Ci racconti il momento più bello?”
―Certo, la nostra associazione, come ogni anno, organizza la "Pompieropoli": un'attività per bambini, i quali si cimentano nell'esercitazione tipica del Pompiere, attraverso un percorso ludico attitudinale. Fino ad oggi questa è stata l'attività più bella che ho fatto, oltre ad essere la prima.‖
“Ti è mai successo di dover affrontare dei momenti difficili e non belli?”
―Purtroppo capita di dover affrontare anche momenti brutti. Da poco mi è accaduto di dover andare a cercare una
signora anziana dispersa. Dopo qualche settimana è stata ritrovata morta. Tutto questo mi rattrista, ma bisogna accettare queste situazioni per poter crescere e fare sempre meglio.‖
“Quali emozioni ti danno queste esperienze?”
―Fare il volontario è una grandissima soddisfazione, almeno per me. Ancora non ho fatto molte attività perché è da
poco che ho iniziato, ma mi sta aiutando a crescere, a vedere il mondo nel giusto modo e con occhi diversi...da persona matura. Inoltre mi mette molta forza,voglia di continuare e mi riempie il cuore di positività.‖
“Cosa vorresti dire ai tuoi coetanei?”
― Ai miei coetanei vorrei dire che fare volontariato non è una perdita di tempo e che non bisogna farlo giusto per
fare o solo per farsi vedere perché non consiste in quello. E' un'esperienza importante che causa molte emozioni, di
conseguenza un nostro cambiamento e una crescita positiva. Va presa seriamente altrimenti non si scoprono le vere
soddisfazioni nell'aiutare il prossimo. Perciò vi invito a provare a fare questa esperienza stupenda e molto sana.
Ah per chi non lo sapesse la protezione civile, durante l'estate fa l' AIB (servizio antincendio) e si occupa di intervenire in caso di calamità naturali (terremoti, rischi idrogeologici, interventi in caso di neve e forti venti) in tutta Italia, informare la popolazione sui vari rischi, aiutare nella ricerca di persone scomparse con o senza la presenza dei
cani.
Insomma finché non si fa volontariato non se ne capisce l‘ importanza.‖
Va bene, ringraziamo Davide per la sua disponibilità e gli auguriamo il meglio e un grosso in bocca al lupo per il
suo ultimo esame. Speriamo che in molti seguiranno il suo esempio.
Davide Spigarelli
Elisabeta Zeka
Consuelo Cappello Napolitano
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EXPO Milano 2015 è un evento emozionante e pieno di sorprese. Ogni padiglione è un viaggio nella cultura, nei profumi nei colori e nelle tradizioni di un popolo.
All'interno è possibile vedere attrazioni, spettacoli, architettura, designi, sapori, natura e scienza dei diversi paesi del mondo, i
quali si uniscono in un unico spazio per un'esperienza entusiasmante che lascia a bocca aperta.
"Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" è il tema che è stato scelto per l'Esposizione Universale di quest'anno. Il motivo è
stata la preoccupazione sulla qualità e soprattutto la quantità del cibo a disposizione dell‘uomo nelle varie regioni del mondo,
ma anche un motivo per riflettere sull'educazione alimentare e sul problema della fame. Riprendendo tematiche già sviluppate
in precedenti edizioni della manifestazione, esse sono state riproposte alla luce dei nuovi scenari globali e dei nuovi problemi,
focalizzando l'attenzione sull'asse principale del diritto ad un'alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della
Terra. Quest'edizione voleva affrontare anche le tematiche delle nuove tecnologie, delle innovazioni, della cultura, delle tradizioni e della creatività, legati al settore dell'alimentazione e del cibo. Il padiglione dell'Italia è la struttura espositiva organizzata e allestita dal nostro paese. Tra l'altro, all'Italia non è stato riservato un singolo spazio espositivo, ma un intero ―cardo‖, ovvero l'asse viario secondario del sito espositivo. Questo perché, i prodotti da esporre sono veramente tanti.
Un vero focus sulla cultura e sull'eccellenza italiana!
Sibora Tava
Inizio di anno scolastico diverso da solito
per noi studenti dell'Istituto Omnicomprensivo Salvatorelli- Moneta di Marsciano e
sicuramente più gradito, in quanto la Dirigente, Gisella Pugliano e i docenti degli
indirizzi superiori, hanno organizzato un'uscita a Milano in occasione dell'EXPO
2015, manifestazione internazionale sul
tema ―Nutrire il pianeta, energia per la vita‖. L'iniziativa si è svolta il 6 ottobre per
gli studenti del triennio e il 7 ottobre per
quelli del biennio ed ha interessato tutte le
classi del Liceo, Ipc e Meccatronico. L'adesione all'iniziativa è stata altissima (sono
stati necessari ben 7 pullman!), tenuto conto
anche delle tariffe agevolate che l'esposizione riserva agli studenti. Alcuni di loro inoltre, risultavano già possessori dei biglietti
d'ingresso, in quanto vincitori di concorsi
svolti durante lo scorso anno scolastico, fra
cui quello indetto dalla nostra testata, dal
titolo ―Cronache del s abato sera‖ e quello
proposto dal Miur ―Web Trotter‖. I pareri
dei partecipanti sono stati molto positivi, si
é elogiata la grande fantasia architettonica e
la varietà dei cibi proposti dai vari paesi,
sebbene le lunghe file non abbiano consentito l'ingresso in molti padiglioni. Una gita
diversa, faticosa ma allo stesso tempo molto
piacevole e con i ringraziamenti al Corriere
da parte dei vincitori .
Fiona Schioccola
Marchini Francesco
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LA PALLAVOLO
Uno sport di squadra
Questo sport è stato inventato nel 1894 dall'americano WILLIAM G. MORGAN, insegnante di educazione fisica. Costui voleva
vedere ragazzi di ogni età fare esercizio fisico giocando e divertendosi. La pallavolo entrò a far parte dei giochi olimpici nel
1957 e debuttò nel 1964 alle olimpiadi in Giappone. Nella pallavolo il gioco di squadra è tutto. Si gioca sei contro sei, i giocatori
sono disposti in 6 zone e ruotano in senso orario. Nella partita vi sono tre set e vince la squadra che arriva a fare prima venticinque punti ogni set. Ho deciso di scrivere questo articolo, perché quando sto in campo mi sembra di sognare, quando gioco l'adrenalina sale, la paura e l' agitazione si fanno sentire e il cuore batte all' impazzata; in quel momento, penso, anzi non penso, gioco.
A chiunque mi faccia la domanda: com'è la pallavolo? Io rispondo che non basta una spiegazione perché uno sport come questo
si deve provare sulla propria pelle. Per praticare questo sport lo si deve amare e lo si deve avere dentro. Posso dirvi soltanto una
cosa: provatelo perché è uno sport magnifico anche se faticoso.
Denise Bartoletti
UNA MARSCIANESE A BERGAMO
Chiara Rumori, il 23 agosto 2015 ha iniziato la sua nuova avventura trasferendosi a Bergamo, dove una tra le società più
importanti della pallavolo italiana ―Foppapedretti‖, l‘ha scelta
per il campionato di serie B! Era stata convocata per la selezione e poi la bella notizia: era stata scelta! Chiara sarà fissa al
Nord per una stagione intera…fino alla prossima estate! Quindi
ha cambiato ―vita‖, abitudini, scuola, squadra! Noi, sue ex
compagne di classe, siamo riuscite a trovare uno spazio tra i
suoi impegni e le abbiamo fatto alcune domande…
Ciao Chiara! Quante ore ti alleni al giorno? E alla settimana?
Mi alleno 2,5/3 ore al giorno, a settimana quindi 11 ore, più la
partita il sabato e la domenica.
Riesci a trovate del tempo per te?
Mah… quando si prende una decisione del genere bisogna tenere conto che il tempo per cose personali ce n'é poco perché
tra allenamenti e scuola il tempo é ridotto...é più il tempo che si
sta in palestra ad allenarsi che il tempo libero!
Quale il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno é quello di giocare in nazionale e in serie A. Sto
facendo un passo alla volta per realizzarlo. Infatti già il fatto di
allenarmi qualche ora alla settimana con la serie A é un passo
avanti..si lavora giorno per giorno...poi chissà.
Allenarsi con la serie A significa stare in campo con i tuoi
idoli, che effetto fa?
Allenarsi con quella che era il mio idolo fin da piccola, Paola
Cardullo (un libero proprio come me), é stata la realizzazione
di una parte del mio sogno, all'inizio non credevo che stesse
succedendo proprio a me!! Troppe volte da piccola immaginavo e dicevo ai miei genitori: "Magari un giorno potessi allenarmi o giocare con lei!" E ecco che ora mi ci ritrovo insieme!
Credo sia il sogno di tutte le ragazzine che hanno la mia stessa
passione.
Tra i molti cambiamenti che hai dovuto affrontare uno è stato
la scuola, anche se hai continuato a frequentare un liceo
scientifico, noti tante differenze rispetto al nostro e, se sì, in
cosa?
sicuramente ho fatto un cambiamento drastico, perché si passa
dallo stare a casa con i genitori, con tutto a disposizione e si
viene catapultati in una realtà del tutto diversa, ora devo fare
tutto da sola…é un'esperienza di vita che aiuta a crescere da
tutti i punti di vista. All'inizio occorre un periodo di ambientazione, visto che cambia tutto, nuovi amici, compagni di classe
e di squadra, ma dopo poco tempo ci si abitua (almeno io mi
sono trovata subito bene sia a scuola che a pallavolo). Le compagne, quando sono arrivata, mi hanno accolta e mi hanno fatta
sentire a mio agio, questo mi ha aiutata molto ad ambientarmi.
Di sicuro la scuola é tosta, ma con la costanza e l'impegno quotidiano (come d'altronde in tutte le cose) si riesce bene!
Senti molto la mancanza della tua famiglia e dei tuoi amici?
Ovviamente in tutto questo si sente la mancanza della famiglia
(prima fra tutto), degli amici, di tutta la quotidianità di prima
ma poi si pensa che il sacrificio che si sta facendo, lontano da
casa con pazienza, verrà ripagato e quindi vale la pena intraprendere questo cammino.
Sappiamo che condividi il tuo appartamento con un'altra
ragazza della nostra età come ti trovi con lei?
Vivere in appartamento con una ragazza conosciuta ad agosto é
molto bello, ci si aiuta a vicenda in tutte le situazioni, ci si confronta, si fa tutto insieme, con lei mi trovo molto bene!
Come stai affrontando questa nuova realtà?
Tutti i giorni sono portata a dare il massimo per un unico obiettivo, questo rende tutta questa avventura semplicemente Fantastica!
Descrivi questa avventura con un aggettivo.
STUPENDA..
…invece NOI, tuoi ex compagni di classe, ti manchiamo? E
quando pensi di tornare a farci un saluto?
Certo che mi mancate! Ho passato tre
anni bellissimi insieme a voi! Spero di
tornare a breve per il
famoso Christmas
Gala! Ho saputo che
quest’anno ci saranno molte novità e non
vedo l’ora di passare
una serata con voi
come ai vecchi tempi!
Natascia Presciuttini
Margherita Farnesi
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Un argento ai Mondiali: da diventar Rossi d’invidia!
Nel nostro istituto abbiamo un vice-campione mondiale
di Karate, stiamo parlando di Rossi Lorenzo, studente del
Liceo "Luigi Salvatorelli", frequentante la classe 5°C. Il
destino ha voluto che abbia come nome i cognomi di due
campioni della Moto GP, allora non poteva non essere un
campione anche lui!Dal 5 all‘ 8 Novembre ha partecipato
al campionato mondiale di Karate svoltosi a Maribor, in
Slovenia, rappresentando la nazionale italiana insieme ad
altri settanta atleti, provenienti da tutta la penisola. Il
"nostro campione" ha potuto partecipare a questa competizione internazionale, grazie al punteggio ottenuto nelle
diverse gare della stagione. I partecipanti comprendevano atleti dai quattordici ai cinquanta anni, divisi in varie
categorie secondo l'età e lo stile di Karate nel quale sono
specializzati. In particolare il nostro compagno apparteneva alla categoria "Junior", di cui facevano parte ragazzi
dai diciotto ai venti anni ed è specializzato nello stile
"Goju Ryu". Il torneo si è svolto in due giorni: Sabato
mattina ha affrontato la qualificazione, classificandosi
primo a pari merito insieme ad un connazionale; mentre
il giorno successivo ha disputato la finale conquistandosi
la medaglia di argento. Per tutti noi e per il nostro istituto
è un onore avere tra i nostri studenti un campione mondiale. Tutto l' istituto gli augura una carriera sportiva ricca di tanti altri successi.
Abbiamo intervistato direttamente il nostro campione
Lorenzo Rossi:
Da quanto tempo pratichi il Karate?
Pratico questo sport da 13 anni, da quando ne avevo 5 .
In quale società e dove ti alleni?
Faccio parte della società "Hagakure Perugia Karate" del
maestro Rossano Rubicondi che gestisce tre palestre situate a Todi, a Pantalla e a Sant'Enea. Io mi alleno a Pantalla.
Come è nata questa passione? Inizialmente sono stato
"obbligato" da mia madre, perché aveva già iscritto mio
fratello. Dopo aver assistito alle prime lezioni, mi sono
convinto a praticare questo sport. Così con il passare del
tempo la passione è cresciuta sempre di più.
Quali erano le tue aspettative per questo torneo?
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Il mio obiettivo era di dare il massimo con la consapevolezza del fatto che partecipare a questo torneo è stata per
me già una vittoria.
Come ti sei preparato per le esibizioni?
Mi sono allenato cinque volte alla settimana di cui tre
volte in tecnica e due volte in preparazione atletica.
In che cosa consisteva l'esibizione?
Mi sono esibito di fronte ad una giuria internazionale
composta da cinque arbitri. L'esibizione consisteva in
una successione di tecniche di attacco e di difesa contro
diversi avversari immaginari.
Che emozioni hai provato per questo risultato?
Senza dubbio una grandissima gioia e soddisfazione in
quanto con questo risultato si sono appagati tutti i sacrifici fatti; tuttavia, al tempo stesso, un po' di amarezza e
delusione per essere arrivato ad un passo dal gradino più
alto del podio.
Lorenzo Boccali
Quando uno sport ti appassiona si possono raggiungere dei traguardi altissimi, e questo è il caso di Lorenzo Rossi. Non nego che
dentro l‘associazione ―Hagakure Perugia Karate‖ ci siano talenti straordinari di livello elevatissimo, ma tra questi Lorenzo e
Samuele Giannoni sono stati sicuramente i ragazzi di cui io stessa, da vicino, ho potuto osservare i meravigliosi progressi. E che
progressi! Non posso non ammettere che siano sempre stati molto bravi; i passi avanti che hanno fatto sono dovuti non solo ad
un ottimo allenatore, Rossano Rubicondi e ad un eccellente preparatore atletico, Marco Nulli, ma anche al forte impegno che ha
garantito i risultati di cui tutti siamo a conoscenza. Non capita tutti giorni di salire sul tetto del mondo o di sfiorarlo con le dita. I
Mondiali di Maribor, in Slovenia, hanno coronato Samuele campione del mondo e Lorenzo ha ottenuto uno splendido argento
che, dopo una luna battaglia, vale anche molto di più . ―Quando le acque salgono, la barca fa altrettanto‖ , sono più che convinta
che Lorenzo continuerà a fare passi da gigante e ad ottenere risultati di cui sentiremo parlare. ―Come si entra nella Via? Conoscendo i propri difetti‖ – Yamamoto Tsunemoto, Hagakure. Posso dire con certezza che lui ha saputo capire i suoi difetti per
eliminarli del tutto; nessuno è perfetto, ma lui è la persona da usare come esempio anche nella nostra vita quotidiana, quando
dobbiamo migliorare quello che ci piace fare. Perché quando c‘è dedizione, anche il più grande degli ostacoli può essere superato. I complimenti non vanno sono a Lorenzo, ma a tutte le fantastiche persone con cui ho avuto il piacere di passare gran parte
dei miei pomeriggi per nove lunghi anni. Dentro quella palestra, lui non è l‘unico talento da tener d‘occhio, tutti lì sono capaci di
grandi prestazioni , dal più grande al più piccolo. È sempre una gioia lavorare con gente che crede in ciò che fa ed è ancora più
grande la felicità nel vedere che tutto lo sforzo profuso porta frutti assai significativi.
Eleonora Brenci
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Democrazia e fondamentalismo
Giovedì 8 ottobre a partire dalle ore 16.00 presso il Teatro Comunale Concordia, si è svolta la superba lezione del
professore Enzo Pace, docente di Sociologia delle religioni presso l‘università di Padova e autorevole conoscitore
dei movimenti fondamentalisti. La conferenza del prof. Pace è la prima di un seminario dal titolo ―Democrazia e
Fondamentalismo‖; l‘iniziativa, giunta alla sua decima edizione, è promossa della Scuola estiva di Alta formazione di Marsciano, che coinvolge cittadini e giovani delle scuole secondarie superiori. L‘evento è organizzato dal
centro Studi Storico-filosofici (con il sostegno del Comune di Marsciano) e si avvale della collaborazione del Dipartimento Istituzioni e Società dell‘Università di Perugia e del Liceo scientifico di Marsciano Luigi Salvatorelli.
Il fondamentalismo nasce storicamente nel mondo protestante statunitense nel 1895 e, solo successivamente, si
estenderà anche ad altre religioni come l‘ebraismo, il buddismo, l‘induismo e all‘islamismo, a cui, invece, viene
impropriamente attribuito. Esso imponeva come presupposto fondamentale l‘accettazione dei dogmi e
l‘infallibilità del testo sacro, ammettendone, però, la sola interpretazione letterale, arrivando fino a vietare, talvolta, l‘insegnamento di teorie scientifiche che possano apparire in contrasto con la verità assoluta, come la dottrina
darwiniana. Tale interpretazione apre la via, in primis, ad una questione ideologica, basata sul contrasto tra lo studio razionale-storico critico dei teologi sulle verità di fede e chi sostiene l‘ inerranza dei testi sacri. Così Enzo Pace ha cercato di chiarirci in quale rapporti intercorrono religione e politica, di spiegarci la nascita dei movimenti
fondamentalisti e il loro ―radicalismo nell‘agire‖ e quali siano le debolezze e i punti di forza delle democrazie contemporanee; ha peraltro espresso le sue perplessità su una possibile ―alleanza‖ tra democrazia e fondamentalismo,
in quanto quest‘ultimo è un fenomeno storico nemico dell‘individuo e della ragione. La nostra democrazia permette di considerare l‘individuo uguale nella propria originale, singola, irripetibile ed unica esistenza. Al seminario di
studi è anche legato un concorso regionale di saggistica sul tema ―Democrazia e Fondamentalismo‖ e il Premio
―Agorà‖, rivolto alle classi quarte e quinte dei Licei umbri. Il premio ha lo scopo di far riflettere i partecipanti sul
bene prezioso della democrazia e sulle emergenze del mondo contemporaneo. Il concorso mette in palio due borse
di studio e libri. Per cui, Giovani, armatevi di molta pazienza e riflessione per mantenere alto il nome del Liceo
Scientifico Luigi Salvatorelli che, nella sua modestia, sa sempre come farsi riconoscere.
Silvia Antonelli, Giulia Marinelli, Gloria Martelli
“Il Liceo incontra”: prima puntata
ha accettato subito volentieri, anche perché aveva piacere
di tornare a Marsciano e di rivedere i docenti che sono
ancora in servizio dagli anni in cui era preside. Gli studenti che hanno ascoltato la sua lezione hanno di certo
colto la sua preparazione e la sua sensibilità, grazie alle
quali riesce ad attualizzare l‘esperienza del mondo antico
e a riscoprirne le radici più vitali. Ci ha ricordato ad
esempio che gli antichi Greci non si ponevano mai il problema dell‘utilità pratica di ciò che creavano: ciò spiega
la nascita della filosofia, della letteratura, dell‘arte. Il
contrasto con la cultura dominante ai nostri giorni è
drammatico. Gli alunni presenti alla conferenza hanno
ascoltato con attenzione, ma alla fine non
hanno posto molte domande, forse un po‘
intimoriti da questo
insegnante d‘altri tempi. Un grazie al prof.
Turrioni, con la speranza di poterlo ospitare ancora in futuro nel
nostro Liceo.
Il giorno 2 dicembre alle ore 16:00 si è svolta presso la
biblioteca del liceo la prima delle conferenze che il dipartimento umanistico ha organizzato per l‘anno scolastico
2015-2016. Il progetto è finalizzato ad approfondire tematiche di ambito letterario e filosofico grazie
all‘intervento di docenti dello nostro istituto e di esperti
esterni. Il primo relatore, accolto dalla nostra Dirigente
dott.ssa Gisella Pugliano, è stato il prof. Attilio Turrioni,
che ha proposto all‘uditorio una lezione sul tema
―Mobilità interetnica nell‘esperienza dell‘antichità classica‖. Permettetemi qualche notazione personale. Il prof.
Turrioni è stato preside del Liceo ―L. Salvatorelli‖ per
cinque anni, dal 1986/87 al 1990/91, ma prima ancora è
stato mio insegnante di latino e greco per tre anni al Liceo classico ―F.Frezzi‖ di Foligno. Era un professore amatissimo da tutti i suoi studenti, che erano affascinati dalla
sua voce, dalla sua cultura, dalla sua umanità. A quei
tempi non c‘era confidenza tra alunni e docenti, non si
rideva quasi mai insieme, ma noi ragazzi capivamo benissimo che quel‘insegnante ci voleva bene, ci teneva a
noi. Tutti i suoi ex-alunni lo ricordano con gratitudine e
con affetto: alcuni, come me, hanno mantenuto i contatti
con lui a distanza di parecchi anni. Quando abbiamo deci- Donatella Giovanelli
so di invitare esperti esterni, ho pensato subito a lui, che
ha una conoscenza del greco, del latino, della cultura antica come pochi oggi possono vantare. Il mio professore
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BABELE NEWS
II Edizione: “UN ANGELO È CON NOI”
Domenica 13 dicembre 2015, presso l'impianto sportivo di
Collazzone, si è tenuta la seconda edizione ―Un Angelo è
con noi”, organizzata dal Movimento per la Vita
―Madonna del Bagno Deruta – Marsciano‖, il cui presidente è la nostra Prof.ssa Giuseppa Cassetta (e che tra i
volontari annovera altri docenti del Liceo), dai rappresentanti di Istituto Cristina Mariani e Luca Bellini e da numerosi liceali, che hanno accolto con tanto entusiasmo
l'idea di mettersi in gioco in prima persona, girando per
negozi e attività commerciali alla ricerca di beni commestibili e non, da destinare al menù della cena e alla lotteria.
La serata è stata un'esplosione di vita di colori e di gioia
che abbiamo condiviso con i nostri genitori e amici, le
autorità e in particolar modo i genitori di Saverio: Marsilio e Rita e la zia Anna.
Anno dopo anno vogliamo continuare a rendere viva la figura di Saverio e trasmettere ai piccoli che entrano nella
nostra scuola la sua voglia di vivere e ad aiutare i bimbi meno fortunati di noi ad esclamare, come il nostro Angelo
ci ha insegnato:
―... CE L'HO FATTA!”
La serata è stata allietata dai canti natalizi eseguiti dal
coro e band VHS, diretto dalla maestra Emanuela Senigallia e dal Dj Raf che ringraziamo per l'impegno
preso.
Un ringraziamento particolare va alle ragazze dell'Istituto Alberghiero di Assisi che, con fatica e dedizione,
hanno collaborato in cucina alla preparazione dei piatti
ed hanno servito più di 300 persone presenti in sala;
basta dire che le cuoche Nunzia, Nadia, Ida e il cuoco
Patrizio hanno cotto 30 kg di penne alla cubana, che
tutti hanno definito sublimi e c'è stato chi ha fatto il bis
e il tris.
Un grazie particolare va a tutti i partecipanti, agli sponsor e all'ex studentessa Chiara Pimpinelli che ha diretto l'organizzazione.
Insieme tutti abbiamo contribuito al raggiungimento dell'obiettivo della serata: avvicinare più persone possibili
all'amore per la vita. L‘alleanza per la vita è capace di suscitare ancora autentico progresso per la nostra società,
ma per costruire un futuro in cui il rispetto della vita non sia sopraffatto c‘è bisogno di un profondo senso
dell‘umano, di una solidarietà rinnovata e della capacità di farsi carico dell‘altro, specialmente del più fragile e
bisognoso.
Il ricavato sarà devoluto a Telethon e al
MpV.
Letizia Savelli
Giacomo Pizzadili
Alessandro Galletti
Sibora Tava
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ENTERTAIN...MENTE
A NNO X NU ME R O I
UN PREMIO IMPORTANTE NEL MONDO DEL CINEMA
Mi trovo nel foyer del teatro Concordia di Marsciano, al termine dello spettacolo Odissea, per commentare con alcuni amici la
performance, quando intravedo un nostro ex compagno del liceo ―Salvatorelli ― che si avvicina e ci saluta calorosamente. Gabriele Naticchioni, classe V B : già, beato lui! Ha finito la scuola superiore lo scorso luglio con un bellissimo voto , se vogliamo
anche scontato, visto che è molto bravo e scrive benissimo, tanto è vero che ha vinto diversi concorsi e ha ricevuto premi a non
finire!
Proprio del suo ultimo successo vi voglio parlare, visto che una prof. gli ha chiesto qualcosa del premio ―David Giovani‖; così
mi sono accordata per incontrarlo e per fargli qualche domanda relativa a questa che è stata di certo un‘esperienza interessante.
Gabriele ora studente universitario presso la facoltà di Filosofia e scienze e tecniche psicologiche a Perugia, ha accettato di buon
grado di fare un‘intervista che riporto di seguito.
Che tipo di progetto è il “David Giovani” e a chi è rivolto?
Il David Giovani è un progetto altamente formativo ed allettante, e si rivolge a tutti gli studenti del triennio proponendo una
rassegna di film italiani in contemporanea all'uscita nelle sale cinematografiche.
Quali obiettivi si vogliono raggiungere?
L'obiettivo del progetto è la formazione di uno spirito critico in grado di saper analizzare i prodotti dell'arte cinematografica in
tutti i suoi aspetti, da quello tecnico a quello più emotivo. Inoltre si propone di educare i giovani alla riscoperta della bellezza
del cinema.
Perché hai deciso di partecipare e cosa hai imparato?
Ho partecipato inizialmente spinto dalla curiosità, ma l’esperienza ha generato in me una forte passione nei confronti del cinema spingendomi a mettermi in gioco.
Sei risultato il vincitore di cosa con esattezza? E quale premio hai ricevuto?
Devo dire che la mia intraprendenza non ha avuto esiti negativi in quanto ho vinto il secondo premio a livello regionale grazie
alla stesura di un testo di critica cinematografica, che mi ha garantito la possibilità di partecipare al Festival del Cinema di
Roma in qualità di giurato di qualità, in rappresentanza della regione Umbria. Il festival si è tenuto dal 21 al 24 Novembre e mi
ha permesso di conoscere svariati attori e registi a livello nazionale ed internazionale.
A chi hai dedicato il premio, l’ennesimo possiamo dire nel corso di questo anno scolastico?
Ho dedicato questo premio in particolare a tutti coloro che nel corso di questi anni hanno creduto in me e nelle mie potenzialità; ai miei professori in particolare (e non lo dico per "tenermeli buoni", dato che ormai sono bello che diplomato) che mi hanno posto dinanzi sempre nuove sfide e nuovi stimoli, a volte più a volte meno piacevoli.
Vuoi salutare la tua ex scuola in modo particolare? Ti manca qualcosa di quel mondo che ha rappresentato un momento
importante della tua crescita?
Vorrei salutare gli studenti del V anno, ma senza augurare loro "buona fortuna" per gli esami. La fortuna si augura a coloro
che non possono contare sulle proprie qualità per raggiungere un obiettivo, e non credo che sia il loro caso. Del liceo mi manca
tutto e non mi manca niente: sono contento di aver concluso questo percorso
che mi ha dato tanto: delusioni e soddisfazioni, sconfitte e vittorie..per ogni
cosa c'è il suo momento.
NOTIZIE
Il ―David Giovani‖ è un progetto nazionale promosso da Agis scuola (Associazione generale italiana dello spettacolo) e realizzato in collaborazione con gli esercenti cinematografici
e le scuole dei vari territori.
Marsciano è al terzo anno di partecipazione con il Cinema Concordia e l‘Isis
Salvatorelli, indirizzo professionale e indirizzo liceale.
Gli studenti, dopo aver visionato gratuitamente i film in sala in orario extrascolastico, votano le opere più gradite e, nell‘ambito
del premio David di Donatello, dedicato al cinema italiano, assegnano il premio David Giovani.
Gli stessi studenti sono inoltre chiamati a produrre dei testi critici sulle opere visionate o sull‘esperienza in generale. Gli autori
dei migliori elaborati, valutati a livello regionale, sono ospitati al festival del cinema di Venezia e vanno a far parte della giuria
che assegna il Leoncino d‘oro.
Quest‘anno sono stati inviati a Roma dall‘istituto scolastico 4 elaborati tutti molto validi.
Si tratta per noi una grande soddisfazione – spiega Romolo Abbati titolare della società che gestisce il Teatro comunale Concordia di Marsciano – e speriamo che il premio contribuisca ad accrescere la presenza del cinema, e più in generale dell‘educazione
all‘immagine, all‘interno delle nostre scuole.
Siamo convinti che tali materie non possano essere ignorate nella formazione di un giovane, al quale vanno forniti gli strumenti
di decodifica per poter non solo ―godersi il film‖ ma comprenderne l‘intima essenza e la grande tecnica.
Mery Minchiatti
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MULTILINGUA
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Tu hablas espaᾗol?
Oggi viviamo in un mondo ormai globalizzato, dove le barriere territoriali sono state abbattute dalla volontà individuale e collettiva di sentirsi cittadini della terra. Uno degli ostacoli più grandi da superare è quello della diversità delle lingue; per questo
motivo le istituzioni cercano di superarlo introducendo l‘insegnamento delle lingue straniere nella scuola. A questo proposito,
infatti, da qualche anno anche nel Liceo Scientifico Salvatorelli di Marsciano è stata data l‘opportunità di imparare un‘ ulteriore lingua straniera oltre l‘inglese, ovvero lo spagnolo. Questa è un‘aggiunta al nostro bagaglio culturale che ci accompagnerà
per tutta la vita e che ci potrà tornare utile per qualche opportunità di lavoro all‘estero o anche solo per un viaggio o comunque
per ampliare le nostre conoscenze. D‘altro canto lo spagnolo è sempre stata una delle lingue più diffuse nel mondo, è infatti
parlato in ben 21 Paesi ed ha origini latine. L‘insegnamento di questa ulteriore lingua straniera non è solo fine a se stessa, ma
serve anche ad ampliare la conoscenza di altre culture che caratterizzano il mondo; ne impariamo anche usi, costumi e tradizioni che ci danno la possibilità, appunto, di allargare i nostri orizzonti e non finalizzarli solo alle nostre limitate realtà. Non finiremo mai di imparare dalla vita e dal prossimo che, pur essendo diverso, ci è tanto vicino, ma intanto sfruttiamo tutte le possibilità che ci vengono date. I giovani d‘oggi dovrebbero essere stimolati allo studio delle lingue straniere, perché esse rappresentano un valore aggiunto nello studio, nel mondo del lavoro e nella società. Nello studio, la conoscenza delle lingue garantisce
un livello di preparazione superiore e a volte dà accesso ad opportunità formative aggiuntive. Ad esempio, in molte scuole vengono organizzati dei viaggi all‘estero durante i quali si possano mettere in pratica le conoscenze apprese, come pure nel nostro
liceo. Sempre più spesso i giovani vanno all‘università e anche lì è richiesta la conoscenza della lingua, in alcuni casi le famiglie con disponibilità economiche, sostengono i ragazzi per completare la loro formazione nei college stranieri. L‘opportunità
maggiore che lo spagnolo può dare è, infatti, quella di trovare un lavoro all‘estero, ma tale lingua può essere utile anche nella
vita di tutti i giorni. Quante volte è capitato di dover dare indicazioni, o chiederle quando si è in qualche Paese che non parla la
nostra stessa lingua, ad uno straniero? E‘ vero, con qualche gesto ce la potremo cavare, ma la soddisfazione di saper rispondere correttamente anche con le conoscenze di base è tutt‘altra cosa. Non si deve mai smettere di imparare, soprattutto ora che
viviamo in un mondo così all‘avanguardia; chi non ha volontà di sapere sarà ―divorato‖ dal mondo, in un‘epoca dove contano
le parole e non i fatti l‘educazione resta l‘arma più potente.
“No basta saber, se debe también aplicar. No es suficiente querer, se debe también hacer”
Cit. Goethe
(Non basta sapere, si deve anche applicare. Non è abbastanza volere, si deve anche fare)
Ludovica Trovarelli
«Hablando Espaňol»
Lo sapevate che ventuno paesi al mondo parlano spagnolo?
Nel continente Europa questa lingua è parlata solo nella Penisola Iberica, in
Spagna, ma lo spagnolo è una lingua mondiale usata anche in alcune regioni
africane e soprattutto nell'America Latina, dal Messico fino alla Terra del Fuoco. Quindi, cari colleghi e compagni, apprendere lo spagnolo significa dotarsi di
una lingua passpartout, universale, capace di aprirci ad una buona “fetta” di
mondo e su orizzonti culturali nuovi, ricchi ed affascinanti.
Lo spagnolo, al di là del lato pratico e mediatico, ha già di per sé un fascino
irresistibile, sarà questione di suoni e fonemi, di una contagiosa musicalità o di
una tradizione quasi millenaria, non so, ma quel che è certo è che già dalla prima lezione in classe l'entusiasmo e l'interesse è balzato subito sulla scena. Nel
primo incontro abbiamo conosciuto l'insegnante Yrama Lander, che ci ha fatto
subito esercitare con la pronuncia delle parole costruendo un dialogo improvvisato tra tutti noi. Per apprendere una lingua è necessario ―viverla‖, quindi parlarla: per questo l'italiano è stato per un po' messo al bando ed il dialogo è stato
sempre e solo realizzato in spagnolo. È sempre utile apprendere una seconda ed
una terza lingua, soprattutto per noi ―nativi digitali‖ del III millennio, perché
viviamo ormai in un mondo interconnesso e multiculturale ed il nostro ruolo in
esso potrà essere stabilito solo dalla nostra capacità di comprendere e di comunicare. Inoltre, se è vero che ogni parola nuova nasconde dietro di sé un'idea
nuova, non abbiamo altro da fare che aprirci a queste nuove parole-idee, per
crescere e per arrivare dritti alla meta che ognuno di noi si è prefisso: come dice
un proverbio sudamericano, ―Al andar se hace el camino, se hace el camino al
andar‖ (Camminando si fa il cammino, si fa il cammino camminando — L.
Sepulveda – «Patagonia Express»).
Safa Ghalib
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BABELE MULTILINGUE
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THANKSGIVING: NO TURKEY, NO PARTY!
I live in Collazzone, near Marsciano, close to an American woman,
named Eleen. I have been to her home recently to interview her and
find out more on Thanksgiving Day, the oldest of all American festivities.! I collected some interesting news and here follows the interview with my nice neighbour.
Hi Eileen
Hi Chiara
I would like to know more about Thanksgiving day. May I ask
you a few questions?
Yes, I am really happy to tell you something interesting.
When is the festival of Thanksgiving?
The last Thursday of November.
What are the origins of Thanksgiving?
It is a celebration to give a thank, originally by the American pilgrims, with the Native Americans (Indians) for the harvest they had
gathered, but also for their new homes and new friends. The Pilgrim
fathers were, actually, English protestants who arrived , on the
Mayflower , in North America in 1620 and spent a first terrible
winter in the new land. In spring and summer , with the help of the
native Indians, they were able to have a house, to grow corn and
have an excellent harvest. So they decided to celebrate their good
fortune with a special dinner, which lasted three days.
How do you celebrate it today?
All families get together to meet people, eat a have giant feast. We watch the Thanksgiving parade in New York City, we
watch American football on TV and we play football with our friends.
What do you eat precisely?
Thanksgiving Dinner includes a big turkey with stuffing of bread and chestnuts, mashed potatoes with gravy, cranberries, Brussel sprouts, green beans, apple pie and pumpkin pie.
Why this holiday is important in the USA?
Thanksgiving is also important because it is a national holiday celebrated by every American, regardless of religion: Catholics,
Protestants, Jewish and Muslims. Schools, offices and many shops are closed until Sunday for a ‗long weekend‘.
Thank you for your time and for the interview!
You're welcome, we were happy to talk about Thanksgiving with you! Come back whenever you want to learn more about
American traditions.
Chiara Luchetti
(II B Liceo)
BABELE GIOVANE HOLDEN
IL GUARDIANO DELLA SCUOLA
Il cancello verde, fuori dalla nostra scuola, è sempre molto triste perchè deve stare fuori, al freddo a guardarci dal basso mentre
noi facciamo lezione là in alto, nelle nostre classi. E' conosciuto da tutti, ragazzi e insegnanti. Si veste sempre di verde, non cambia mai abito. E' molto affezionato a noi, ci ha visto entrare fin dal nostro primo giorno di scuola. Lui, sempre più vecchio ed
arrugginito, è costretto ad aprirsi la mattina e a chiudersi la sera sempre molto lentamente, viene comandato come se fosse un
burattino, infatti si muove solo grazie all'aiuto di un telecomando. La sera quando lo chiudono inizia a cigolare come se volesse
piangere. Si sente solo, ma cerca sempre di trattenere le lacrime pensando che il suo corpo di ferro potrebbe arrugginirsi. Protegge noi e la scuola dai male intenzionati anche se, a volte, si "incanta" e lascia entrare alcuni "ragazzacci" che amano tanto fare
dispetti. Spesso si sveglia di soprassalto, li vede, e strilla per indurre loro alla fuga sfoderando tutta la sua rabbia in un cigolio
fastidiosissimo ed insopportabile. Quando non c'è nessuno nei paraggi lui si lascia andare e si riposa un pochino. Il suo migliore
amico è il piccolo cancello che ha accanto: è lui che gli fa compagnia e che lo consola nei momenti bui e freddi della notte,
quando in giro non c'è ormai più nessuno. Così costruiscono insieme la loro felicità. A volte comincia a ballare e a volteggiare
pensando solo alle cose belle della sua vita e sognando di diventare un giorno un fantastico ballerino. Quando poi arriva quel
tipo violento e antipatico che gli uomini chiamano "temporale", lui si sente di nuovo solo perché tutti noi dobbiamo scappar via
di corsa. Dovrà allora aspettare il pomeriggio per mostrarci la sua faccia migliore, perché rientreranno gli alunni del corso musicale. La domenica potrebbe sembrare per lui il giorno peggiore, ma in realtà lui si rilassa, distende le sue membra arruginite e si
gode contento il passeggio di bambini e genitori felici che giocano sulla pista ciclabile poco distante. Domani sarà di nuovo lunedì, un altro nuovo giorno e fra strilli, risate e litigi... ricomincerà tutto da capo!!! - Ehi guardate, affacciatevi alla finestra, il nostro cancello verde ci sta salutando facendo avanti e indietro, sembra augurare a tutti noi un FELICE NATALE!
Classe IID ( Scuola Media)
)
A NNO X NU ME R O I
B ABEL E IL GI O VA NE HO L DEN
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Spirito del Natale cercasi
Siamo finalmente all'inizio delle vacanze
natalizie ed è il 23 Dicembre. Nella sua
stanza Annie, una ragazza di 17 anni, si sta preparando per una missione pazza tanto quanto necessaria: ricercare l'ormai
disperso Spirito natalizio. Avanzando nelle affollate strade di New York era palese ai suoi occhi che la gente ormai vedesse
quella festa solo come un insieme di luci, regali e tanti, tanti, tanti soldi. Era quindi un momento da attendere non per la felicità nelle piccole cose, ma un modo come un altro, anzi il più fruttuoso, per far circolare denaro.
Mentre la sua mente era impegnata in simili pensieri, andò a sbattere contro qualcuno.
"Stai attenta a dove cammini!!!"
"Scusa..."
"Oh, ma guarda un po' chi abbiamo qui: la piccola aiutante di Babbo Natale!"
La ragazza non poteva non riconoscere quel tono maleducato con cui Kilian, così si chiamava il ragazzo contro cui era andata a sbattere, la prendeva in giro a scuola. Il giovane infatti odiava il Natale, ma adorava prendersi gioco di chi invece ci
credeva fermamente. Ultimamente però lui non ci trovava più niente di divertente nel fare ciò, perchè a scuola quasi nessuno
credeva alla vera essenza del Natale e non ne venivano indispettiti.
"Che cosa ci fai qui, invece di sfornare biscotti di pan di zenzero per i bambini buoni di tutto il mondo?"
Anche se sembrava totalmente illogico rispondere con sincerità, Annie sputò il rospo circa il suo piano. Si era aspettata una
grossa risata, ma da dietro le gambe del ragazzo spuntò fuori un piccoletto di si e no 5 anni che tutto eccitato esclamò:
"Partecipiamo anche noi! Ti prego fratellone...."
Prima che Kilian potesse controbattere il piccolo era già partito a razzo perdendosi tra la folla. Imprecando il ragazzo si precipitò a rincorrerlo e Annie lo seguì d'istinto. Lo trovarono che ascoltava felice un coro natalizio.
"Charlie vorrei proprio ucciderti a volte.."
La ragazza assistette alla scenata ma era rimasta incantata dall'inaspettata e gradita dimostrazione di amore per il Natale che
il coro cantando emanava senza chiedere in cambio nemmeno un'offerta.
"Che fai lì impalata? Avanti, muoviti."
Fu strattonata per un braccio da Kilian che si era messo di nuovo all'inseguimento del fratello. Questa volta lo videro entrare
in una caffetteria. Entrarono anche loro e Kilian lo rimproverò di nuovo.
"Ma io ho fame!", piagnucolò Charlie mentre si precipitava su un divanetto.
"Tanto che ci siamo..."
Annie si rivolse al maggiore dei fratelli che fu costretto quindi a partecipare all'abbuffata di cioccolata con tripla panna e
cannella (e a pagare il conto, tra l'altro).
Per l'ennesima volta appena usciti dal locale Charlie era corso via gridando di voler trovare un albero di Natale bellissimo.
Kilian, ormai stufo dei capricci del fratello, dopo una lunga corsa riuscì a riacciuffarlo. Ma ormai era scesa la sera e dopo
essere stati trascinati per mezza città dal piccolo, si erano allontanati di molto dal centro. L'unico non spaventato dalla situazione era proprio Charlie che, con un sorrisetto, affermò di sapere dove potevano chiedere aiuto. Suo fratello non gli credeva
ma Annie disperata lo incitò a condurli lì e poco lontano trovarono una roulotte malmessa.
Il bambino senza esitazione bussò alla porta e un vecchio barbone dai modi un po' burberi gli aprì e, seppur a malincuore,
vista e spiegata la situazione, li fece entrare. Kilian chiese le indicazioni per poter tornare in centro e il vecchio fornì loro,
con poca grazia, una cartina ordinando loro di sparire. Ma Charlie prese la mano del barbone con un caloroso sorriso e sembrava morire dalla voglia di dire qualcosa.
"Tu devi venire con noi! Io so chi sei..."
"Anche io. Sono Spencer Noël"
"No, tu sei lo Spirito Natalizio!"
Gli altri due ragazzi rimasero di stucco per l'assurdità della situazione.
"Anche se tu non credi più in te stesso, pensi che non servi più a niente e ti sei ridotto in questo stato, lì fuori c'è ancora bisogno di te: oggi abbiamo avuto la prova che esiste gente che sente e vive l'autentico Natale.Vieni e vedrai!"
Dopo mille insistenze da parte di Charlie, Spencer con riluttanza accettò alla condizione di fare a modo suo. Così con uno
schiocco di dita si ritrovò istantaneamente di nuovo in città. Finalmente, dopo un iniziale smarrimento, anche Annie e Kilian
credettero alle parole del piccolo.
I tre condussero Spencer nei luoghi in cui si rifletteva la magia del Natale e già la sua presenza e la progressiva riconquista
della fiducia in sé si manifestava: delicati fiocchi di neve iniziarono a cadere, i cori natalizi, animati da nuovo vigore, sovrastavano l'assordante chiasso della folla e i cuori delle persone furono riscaldati da improvvisa felicità.
Il piano di Charlie ed Annie era riuscito: avevano trovato lo Spirito del Natale e persino Kilian, dopo aver visto l'effetto del
vecchio sulle persone, non pensava più che manifestare la propria gioia per quella festa era da stupidi, ringraziando in cuor
suo il fratellino.
Lo Spirito natalizio ringraziò i ragazzi e donò loro la capacità di non dimenticarsi mai della sua esistenza, cosa non da poco,
dato che lui stesso se ne era scordato.
Elena Giglioni
Alessia Giommetti
Sara Sportellini
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A NNO X NU ME R O I
BABELE COMICS
Federico Giorgini Edoardo Budelli
Fiona Schioccola Ovidiu Bacanau
Questa cosa ogni cosa divora,
Un uomo si trova da solo in una
stanza, ed ha un solo fiammifero.
Nella stanza ci sono un focolare,
una lampada ad olio e una candela.
Cosa deve accendere l‘uomo per
prima cosa?
ciò che ha vita, la fauna e la flora;
i re abbatte, e così le città,
rode il ferro, la calce già dura;
e dei monti pianure farà.
il fiammifero
Il tempo
Un professore a un
alunno: "Devi avere
più auto-stima!"
L'alunno risponde:
"Professo' c'ho 'l motorino, va bene lo
stesso?"
Mou/ se = mouse
―Tipo quadrato?‖ Ma va,
è sfacciato!‖
s‘inquietò la Musa.
―Sguardo assente…‖
pensa tra sé ― Sarebbe
ben piazzato,
fisico sì… ma mezzo…
deficiente!‖
De Chirico
Il succo del discorso
Un professore dice agli alunni:
"Avete la testa dura come il legno!" e batte due colpi su un banco
Un alunno, sentendo i due colpi sul
banco dice: "Professo', hanno bussato"
E il professore: "Avanti!"
E‘ il primiero
assai filante,
latte e zucchero
fondente.
Ipotizza poi il
secondo
(un dubbio, in
fondo in fondo).
Se l‘intero premi,
apri
finestre e sposti
i quadri.
A NNO X NU ME R O 1
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BABELE COMICS
Elisabeta Zeka, Esmeralda
Ismaili, Consuelo Cappello
Napolitano, Angela Selishta
By
Ariete: pochi doni sotto l'albero
Soprattutto da quando i colloqui
hanno dato un quadro un po' allarmante della situazione... tenete
duro vi rifarete a
Pasqua!
Bilancia: siete pronti a
soppesare tutto,
ma stavolta
saranno gli altri
a misurare tutto ciò che
direte.
Toro: si prospetta un periodo di
grandi 'magnate' ma state attenti:
la bilancia potrebbe darvi qualche numero di troppo!
Scorpione: in genere vi
piace punzecchiare ma
stavolta è il vostro turno:
c'è qualcuno che vi aspetta
per darvi la pariglia
Gemelli: ...sempre doppi sia nella
personalità che nel gestire il rapporto a due, ma attenzione... questa volta potreste uscirne malconci, con qualche segno corporale
di troppo !!
Sagittario: ho capito che
siete un segno di fuoco...
ma contenete le vostre
passioni, che diamine!
Potrebbero arrivare i
pompieri
Cancro: Purtroppo voi siete più portati per la bella stagione, però non vi
scoprite troppo per dimostrare il
vostro sex appeal: la salute potrebbe
risentirne...
Capricorno: voi siete come il
cinese“che aspetta con calma il proprio nemico lungo
la sponda del fiume”...ma
calmatevi, è Natale bisogna
essere più buoni!!
Leone: le feste ispirano la vostra
chioma leonina. Andate con fantasia
nelle acconciature, ma attenzione! A
tutto c'è un limite: potreste venire
sostituiti all'albero di Natale!!
Acquario: Ecco i più sognatori dello zodiaco, gli artisti.
Utilizzate la vostra vena creativa per creare dei biglietti
di auguri davvero speciali!!!
Vergine: potreste passare delle feste
meno scoppiettanti del previsto...
state attenti ai botti di fine anno !!
Pesci: apparire costantemente
è il vostro ruolo...sarete infatti
il solito pesce fuor d'acqua ,
parte che le feste vi impongono di recitare a meraviglia...
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Redazione:
La voce degli studenti
1
Babele attualità
5
Redattori: Maria Brucolini Consuelo Cappello Na- Babele fuori le mura
politano Elisabeta Zeka Esmeralda Ismaili Sibora Tava
Denise Bartoletti
Babele Cultura
Collaboratori studenti: :Consuelo Cappello Napolitano Elisabeta Zeka Esmeralda
Ismaili Daniele Pettinacci Elena Tomassini Federica Rosati Giorgio Mencacci Angela
ShelistaMattia Bartolini Mattia Massetti Elena Giglioni Alessia Giommetti Sara Sportellini Sara Dottorini Viola Bolli Maria Letizia Bartoccini Chiara Menichetti Emily Safa
Ghalib Chiara Luchetti Ludovica Trovarelli Classe IID (Medie) VA Liceo Leyla Ghalib Marco Cavalletti Letizia Savelli Giacomo Pizzadili Alessandro Galletti Sibora Tava
Mery Minchiatti Maria Teresa Tiberi Manuel Chiodi Lorenzo Boccali Eleonora Brenci
Silvia Antonelli, Giulia Marinelli, Gloria Martelli Francesco Luchetti Natascia Presciuttini Margherita Farnesi Fiona Schioccola Marchini Francesco Davide Spigarelli Elisabeta
Zeka Federico Giorgini Edoardo Budelli Fiona Schioccola Ovidiu Bacanau
Collaboratori docenti: Patrizia Artegiani Donatella Giovannelli Federica Pelli
Doriana Santinato
8
9
Babele EXPO
13
Babele Sport
14
Babele News
16
Entertain...mente
18
Babele Multilingua
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P.S. Se abbiamo dimenticato qualcuno….PERDONATECI!!!!
Il Giovane Holden
Grazie a tutti per la collaborazione, davvero strepitosa, come al solito abbiamo dovuto
selezionare e, per ragioni di spazio, non compaiono tutti gli articoli prodotti. NON AB- Babele Comics
BIATE PAURA, c‘è il prossimo numero che li aspetta!!!!
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