Circulation 2008;117:e25-e147
Preliminary mortality data from 2005 show that CVD accounted for 35.2%
(861 826) of all 2.447.910 deaths in 2005, or 1 of every 2.8 deaths in the US.
From 1994 to 2004, death rates from CVD declined 24.7%.
Valori percentuali sul totale dei decessi in Italia
Principali cause di morte per tutte le età in Italia
e variazioni temporali dal 1991 al 1998
Italian Heart Journal Suppl 2003; 4 (11): 893-903
MINISTERO della Salute
Dati del Sistema Informativo (www.sanita.it)
MDC (Categorie Diagnostiche Maggiori)
1999
2000
Malattie Apparato Cardiovascolare
13.3%
13.6%
Malattie Sistema Muscoloscheletrico
11.9%
11.8%
Malattie Apparato Digerente
10.9%
10.8%
Gravidanza
8.2%
8.4%
Malattie Sistema Nervoso
7.2%
7.1%
% GIORNI di DEGENZA
L’Infarto Miocardico in Italia
• Il 20% delle 235.000 morti che si verificano in
Italia per malattie cardiovascolari è dovuto ad un
infarto miocardico acuto.
• Circa un quarto delle persone colpite da infarto
muore, e di queste più della metà muore prima di
arrivare in ospedale.
• Circa un quarto delle persone che riescono ad
arrivare in ospedale arriva “fuori tempo utile”
Heart Care Foundation ([email protected])
INFARTO MIOCARDICO ACUTO
=
Occlusione acuta di un’ arteria che porta il sangue al cuore
Terapia: Riapertura dell’arteria  rapida, efficace e duratura
Trombolisi:
somministrazione in vena di
farmaci capaci di sciogliere il
trombo.  Mortalità = 9%
PTCA: riapertura meccanica con
palloncino della coronaria
responsabile dell’Infarto.
 Mortalità = 3%
Dipartimento Cardiovascolare
Clinico e di Ricerca
Ospedali Riuniti
Bergamo
PERCORSO PZ CON INFARTO MIOCARDICO ACUTO (STEMI)
EMODINAMICA
PTCA
Degenza
Media
UTIC
REPARTO
Dimissione
3 giorni
4 giorni
Il modello e gli attori della rete dell’Emergenza Cardiovascolare
Spoke
Spoke
Centrale 118
118
Hub
Emodinamica
Spoke
2000
Ambulanze Direzioni
attrezzate Generali
Ospedali e Cliniche
accrediate
Mezzi di
informazione
Ordine dei
Medici
ASL
Medici di
Medicina
Generale
118
Centro di riferimento
per interventistica
d’emergenza
Guardia
Medica
Sponsors
Dipartimento Cardiovascolare
Clinico e di Ricerca
Ospedali Riuniti
Bergamo
Dipartimento Cardiovascolare
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Ospedali Riuniti
Bergamo
Priority Codes
1,2
16,1
10,3
20,3
P<0.0001
69,4
82,4
Group 1
Group 2
HORIZONS Trial : 114 International Sites
Randomized to Bivalirudin vs UHF + GP IIb/IIIa, and TAXUS vs BMS 3:1
300
265
N= 3.602
250
200
200
154
150
124
116
106
106
100
97
wize
Kato
n
Berl i
no U
va
Peta c
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via
Craco
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Gree
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Lodz
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0
Berl i
no
50
Stone GW et al. TCT 2009 October
LA CARDIOPATIA ISCHEMICA NEGLI ANNI 2000
 Negli anni si è profondamente modificata la cura del paziente
con infarto cardiaco acuto e patologia coronarica.
La metodologia di trattamento interventistico coronarico
(angioplastica primaria, stent, ecc) ha ridotto drasticamente i
tempi di ricovero.
 L’infarto acuto irrompe spesso nella quotidianità
destabilizzando un equilibrio ed interrompendo il senso di
continuità e familiarità che ogni persona percepisce rispetto a
sé, alla propria vita ed alle relazioni interpersonali.
 La caratterizzazione improvvisa e grave dell’insorgenza
dell’infarto cardiaco comporta ripercussioni importanti
nell’assetto emotivo e cognitivo dei soggetti colpiti.
LA CARDIOPATIA ISCHEMICA NEGLI ANNI 2000
 Il paziente in passato trascorreva molto più tempo ricoverato
presso l’Ospedale, e ciò consentiva una migliore conoscenza dello
stesso da parte dell’équipe curante ed un tempo per comprendere
maggiormente l’accaduto.
 Attualmente i tempi di ricovero per questi pazienti sono molto
brevi (5-7 giorni) e le persone si ritrovano velocemente a ricucire
una quotidianità in realtà profondamente modificata.
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UTIC
CARDIOLOGIA Reparto
PERCORSO PZ CON INFARTO MIOCARDICO ACUTO
Dipartimento Cardiovascolare
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EMODINAMICA
Degenza
Media
UTIC
3 giorni
4 giorni
REPARTO
RIABILITAZIONE
AMBULATORIALE
RIABILITAZIONE
IN DEGENZA
6 mesi
AMBULATORIO
POST-INFARTO
14 giorni
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Dr. Antonello Gavazzi (presentazione)