Sommario
Pedara Notizie
ORGANO UFFICIALE DEL COMUNE
Rassegna Periodica Trimestrale
Anno XXIX nr. 107/108
giugno/settembre 2011
Direttore Editoriale
Anthony Emanuele Barbagallo
Sindaco
Direttore Responsabile
Salvo De Luca
Segretaria di Redazione
Pina Bonanno
Testi
Davide Russo - Antonio Fallica
Salvatore Torrisi - Giuseppe Pappalardo
Mario Laudani - Carmelo Nicolosi
Sara Pandolfo - Enrica Distefano
Salvo De Luca - Alfio Cristaudo
Alfio Nicolosi - Giuseppe Mazzaglia
Gaetano Settembrino
Hanno collaborato
Rosita Pappalardo - Maila Pulvirenti
Rosalba Pulvirenti - Alfredo Rizzo
Carla Ragusa - Turi Gemmellaro
Pina Torrisi - Nella Toscano
Alfio Vinci - Gaetano Pulvirenti
Giacomo De Luca - P. Alfio Carciola
Tina Motta - Carmelo Distefano
Pippo Bonaccorsi - Nello Bonanno
Salvo Di Mauro - Mimmo Mazzaglia
Piero Rapisarda - Nuccio Zappalà
Fotografie
Gabriele Fasanaro - Giuseppe Distefano
Giuseppe Fassari - Paolo Pappalardo
Famiglia Vinci - Domenico Taverna
SDL Images - Fondazione A. D’Arrigo
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Editoriale
Inaugurata la nuova fase polico-amministrativa
Cambio al vertice nel Consiglio Comunale
Giuseppe Rizzo eletto presidente dell’Acoset
Il nostro Sindaco eletto Deputato Regionale
Pedaresi all’ARS
In funzione un sistema di video sorveglianza
Una “casa” per i carri mariani
Finanziato un progetto di restauro sostenibile
Realizzate due rotatorie in via Ercole Patti
Riaperta la via Federico II di Svevia
Avviati i lavori per la fruizione del monte Troina
In cantiere la “circonvallazione sud”
Lavori pubblici
Interventi dei Capi Gruppo Consiliari
Istituiti due parcheggi “rosa”
Nuovi alberi per una Pedara più verde
Le dimissioni del Presidente del Consiglio
Il parco comunale dedicato al deltaplanista Angelo D’Arrigo
70 anni fa la battaglia di El Alamein
Si è insediato il nuovo Segretario Comunale
Simona Atzori e la sua danza all’Oratorio Salesiano
Le riprese di Squadra Antimafia a Pedara
La parrocchia di S. Antonio Abate ha compiuto 70 anni
Il Comune acquista la casa di Giuseppina Faro
Una nuova campana per la Basilica di S. Caterina
Il Baby Consiglio a Roma
Presentato il libro postumo dell’arch. Gaetano Pappalardo
Il dramma delle Foibe raccontato agli alunni
“Sciaredda”, inno alla civiltà contadina
Consegnate le borse di studio “G. Pappalardo”
Seconda rassegna di Poesia
La XIII edizione del Premio “Ara di Giove”
Poesie di autori pedaresi
Mattia Preti a 400 anni dalla nascita
Pubblicato un libro su don Alfio Pappalardo
Il ricordo di padre Pietro Vinci a 20 anni dalla scomparsa
La carriera di Gaetano Pulvirenti
Riparte la Consulta Giovanile
Redazionale
Il ruolo degli anziani oggi
La nuova sede del CAI
La commemorazione dell’Ammiraglio Toscano
Nasce il gruppo Scout Agesci “Pedara 1”
Pedara aderisce al progetto “Città della Pace”
Quando la musica è amore e passione
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EDITORIALE
Cari concittadini,
non finirò mai di ringraziarvi per il traguardo importantissimo che mi avete permesso di raggiunger lo scorso ottobre. Il vostro
consenso è stato determinante per essere eletto
all’Assemblea Regionale Siciliana con quasi
10.000 preferenze, primo tra gli eletti nella provincia di Catania nelle file del PD. So che questo risultato lo devo soprattutto a voi Pedaresi
e a ciascuno degli amici che mi hanno sostenuAnthony Emanuele Barbagallo to in un’esperienza elettorale esaltante duranSindaco di Pedara te la quale ho cercato di consolidare un forte
rapporto con il territorio.
Essere eletto alla Regione è per me un grande onore e un grande impegno che rispetterò
senza risparmiarmi, con la stessa passione ed
entusiasmo che ha sempre contraddistinto la
mia azione politica. È tempo, ora, di dare risposte concrete anche alla Sicilia e ai Siciliani. Il nostro slogan della campagna elettorale del 2010 è
sempre attuale: “Prima di tutto Pedara!”
Non intendo, infatti, deludere le aspettative della mia gente. La Legge mi permette di
ricoprire entrambi gli incarichi e lo farò con ancora più determinazione nell’interesse della
mia comunità, per il rispetto che ho per il ruolo di sindaco e per tutti i Pedaresi che ho l’onore
di rappresentare. In questa sede e nelle pagine
che seguono è bello ricordare i miei due predecessori all’ARS che tanto si sono adoperati per
Un particolare dell’inizio dei lavori nel parco comunale di piazza don Bosco
Pedara
notizie
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il bene e il progresso di Pedara: Mimmo Rizzo
ed Enzo Petralia.
I nostri piani per il paese non cambiano;
ci sono ancora tanti obiettivi comuni da raggiungere e lo faremo intervenendo in ogni ambito. Con il rinnovo della Giunta e di parte del
Consiglio si è data una spinta propulsiva nuova all’azione amministrativa. Diversi i progetti già attivi (villa comunale, rete di video
sorveglianza del territorio) o in via di
definizione (parco del Monte Troina, area mercatale vicino il pozzo “Magrì”, capannone per
i carri mariani, nuova chiesa di Pedara sud).
Su tutti mi preme evidenziare l’acquisto della
casa di Giuseppina Faro: si tratta di un notevole investimento che, nell’ambito della valorizzazione e della tutela dei beni culturali e
architettonici, consentirà il recupero di una
delle dimore storiche del paese. La sua acquisizione al patrimonio comunale era anche uno
dei più grandi desideri di padre Alfio Pappalardo - del quale abbiamo recentemente commemorato i 10 anni dalla scomparsa - che fu
principale promotore del comitato per la beatificazione della nostra amata concittadina.
Un caro saluto.
AMMINISTRAZIONE
Dopo le dimissioni di due assessori
Inaugurata una nuova fase
politico-amministrativa
Con le recenti dimissioni del vice
sindaco Giuseppe Rizzo e dell’assessore Nuccio Di Prima, il Sindaco, On.
Anthony Barbagallo, con provvedimento amministrativo nr. 11 del
15.02.2013, ha proceduto ad un rinnovo della Giunta e ad una ridistribuzione delle deleghe assessoriali. Con
la riconferma di Gaetano Petralia e
Domenico Scirè, i due nuovi assessori nominati sono Antonio Fallica (con
funzione di vice sindaco) e Alfio Cristaudo.
«Sono molto soddisfatto della nuova squadra - ha dichiarato il sindaco a
margine della breve cerimonia di giuramento dei nuovi assessori - perchè
mi dà la possibilità di rimodulare le
Il Sindaco coglie
l’occasione per
ringraziare Nuccio Di Prima, assessore uscente,
per la professionalità e la pronta
disponibilità dimostrata nel collaborare con l’Amministrazione. Politico di lungo corso, è stato
prima consigliere e poi, continuativamente dal 2000 al 2013, assessore in varie
Giunte: un record superato solo dall’indimenticato maestro Laudani. Per l’esperienza accumulata durante la sua
pluriennale attività politica a Pedara, Di
Prima è stato un punto di riferimento per
tutti i suoi colleghi più giovani ai quali ha
trasmesso passione e voglia di fare.
ca illuminazione, Artigianato,
Agricoltura, Manutenzione strade,
Commercio, Sviluppo economico,
Politiche giovanili, Formazione,
Toponomastica, Promozione del
territorio.
• Ins. Domenico Scirè Calabrisotto:
Turismo e Spettacolo, Servizi cimiteriali, Acquedotto e Fognature,
Igiene e Sanità, Verde pubblico,
Parchi e Giardini, Discerbamento,
Volontariato, Protezione civile.
Successivamente alla nomina dei
due nuovi assessori, il Consiglio Comunale ha provveduto alla loro surroga. Con la rinuncia di Domenico
Taverna ad assumere la carica come
primo dei non eletti in sostituzione di
Antonio Fallica, al suo posto è subentrato Giuseppe Pappalardo, maresciallo dell’Aeronautica militare, diventato
capogruppo consiliare del PD; mentre
Angelo Nigido, perito agrario, ha sostituito Alfio Cristaudo.
La nuova Giunta
deleghe e operare una scelta mirata
tra quelle materie che rappresentano
le nuove esigenze e le nuove sfide che
il Comune dovrà affrontare soprattutto in tempi così critici; la distribuzione degli incarichi è stata dettata dalla
necessità di equilibrare le responsabilità al fine di assicurare la massima efficienza nelle attività da svolgere».
Le nuove deleghe sono dunque così attribuite:
• Arch. Alfio Cristaudo: Pubblica
istruzione, Biblioteca, Archivio
storico, Edilizia scolastica, Sport e
Tempo libero, Impianti sportivi,
Nettezza urbana ed Ecologia, Rapporti con le Ato, Rapporti con il
Parco dell’Etna, Area artigianale,
Randagismo.
• Sig. Antonio Fallica: Solidarietà
sociale, Pari opportunità, Bilancio e
Finanze, Tributi, Patrimonio, Polizia municipale, Informatizzazione.
• Geom. Gaetano Petralia: Pubbli-
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Pedara
notizie
I consiglieri Pappalardo e Nigido
AMMINISTRAZIONE
Cambio al vertice nel Consiglio Comunale
Il prof. Consoli è il nuovo presidente del Civico Consesso
Prospero Testa è il suo vice
A seguito delle dimissioni dell’Arch. Alfio Cristaudo che ha rivestito la carica per metà mandato,
Giuseppe Consoli è il nuovo presidente del Consiglio Comunale. Docente presso l’Istituto Polivalente di S.
Giovanni La Punta e già coordinatore
e segretario della locale sezione del
PD, in passato ha ricoperto lo stesso
incarico durante l’Amministrazione
Pulvirenti.
Inoltre, il consigliere Prospero Testa è stato nominato vice presidente
dello stesso Consiglio in sostituzione
di Antonio Fallica passato in Giunta.
Il Prof. Consoli è il primo Presidente
del Consiglio eletto per il secondo
mandato - afferma il sindaco Anthony Barbagallo - e il fatto di essere stato votato all’unanimità dei presenti,
con un consenso cosi largo, mai avvenuto in passato, ci fa riflettere e ci
consegna una maggioranza straordinariamente compatta. Di questo devo
ringraziare tutti i Consiglieri Comunali, dai più anziani ai più giovani,
che hanno mantenuto lo spirito di servizio e di coalizione. Un ringraziamento va rivolto anche ad Alfio
Cristaudo, per la gestione semplice,
attenta, elegante, puntuale, in questi
anni di presidenza del Consiglio Comunale.
Dal discorso di insediamento del
Presidente del Consiglio
(...) Gli attestati di stima che questo Consiglio mi ha riconfermato in
questa occasione vogliono significare
che il lavoro svolto negli anni precedenti è stato meritevole di essere riproposto. La prima volta che sono
stato nominato Presidente del Consiglio avevo come unico riferimento
l’arch. Di Giovanni, il quale aveva ricoperto, per la prima volta, questa
funzione da poco introdotta nell’ordinamento; poi sono seguito io e dopo
ancora tanti altri amici: voglio ricordare Mimmo Taverna, Giuseppe Rizzo, Mario Laudani e, per ultimo, ma
solo in ordine di tempo, il Presidente
del Consiglio Alfio Cristaudo, che voglio rincuorare perché certamente il
gesto che l’altro giorno lui ha fatto dimostra che nel suo modo di intendere
la politica c’è certamente il servizio
alla Città e, naturalmente, anche la
voglia e il desiderio perché l’Amministrazione possa procedere in maniera
serena e proficua per proporre iniziative che possano essere al servizio
della gente. Tra gli obiettivi principali ho, infatti, quello di dare spazio a
tutte le idee, a tutti i pensieri, a tutte le
deliberazioni che possano servire a
Pedara (…).
Giuseppe Consoli
Prospero
Testa
Prospero Testa, noto commerciante pedarese, lo scorso mese di febbraio c. a. è stato nominato vice presidente del Consiglio
Comunale. Vicino alla corrente politica dell’On. Nello Musumeci, il suo incarico arriva dopo diversi anni di impegno politico
svolto nel territorio. Dal 2005, infatti, è
Consigliere Comunale e presidente della II
Commissione Bilancio; nel 2010, alla rielezione, gli viene affidata la presidenza
della I Commissione Affari Generali e la
responsabilità del gruppo “Barbagallo Sindaco” di cui è portavoce.
Giuseppe Rizzo eletto presidente dell’ACOSET
Eletto all’unanimità dei sindaci-soci presenti all’assemblea, Giuseppe Rizzo lascia la vice sindacatura di Pedara per dedicarsi interamente all’Azienda che gestisce il servizio idrico di buona parte dei comuni pedemontani
della provincia. L’Amministrazione Comunale ha da tempo intrapreso un dialogo molto proficuo con l’Acoset e
il rapporto è sempre vigile e attento alla problematica dell’approvvigionamento idrico. L’ente - che a Pedara gestisce le fonti “Magrì” e Sacro Cuore” - si dichiara pronto ad intervenire nei casi di maggiore necessità, monitorando costantemente il servizio e garantendone un suo progressivo miglioramento, tenendo conto dei problemi
strutturali, delle caratteristiche della rete e gestione della stessa. Nell’ambito di una politica aziendale proiettata a facilitare i rapporti con gli utenti, nell’intera giornata di lunedì rimane operativo presso gli uffici comunali di
via Pizzoferro lo sportello polifunzionale per la stipula dei contratti di utenza, la verifica delle fatture trimestrali e
le informazioni sul servizio.
“Si tratta di un incarico prestigioso che - assicura il sindaco Anthony Barbagallo - Giuseppe Rizzo saprà ricoprire con quella serietà e competenza che da sempre contraddistingue il suo operato nella pubblica amministrazione; senza alcun dubbio sarà in grado di mettersi alla
guida dell’azienda che gestisce un servizio di primaria importanza per il nostro territorio migliorandola”.
Per il comune di Pedara, Rizzo ha ricoperto le deleghe relative ad Acquedotto e Fognature, Igiene e Sanità, Rapporti con le Ato, Nettezza
urbana ed Ecologia, oltre che Bilancio e Finanze, Tributi, Polizia municipale, Edilizia scolastica, Pubblica istruzione e Informatizzazione.
Pedara
notizie
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AMMINISTRAZIONE
In nostro Sindaco eletto Deputato Regionale
Il 28 ottobre 2012 Pedara ha risposto all’appello lanciato dal suo
sindaco contribuendo in maniera determinante alla sua elezione a deputato nella XVI Legislatura dell’Assemblea Regionale Siciliana.
È stata una campagna elettorale
esaltante. Una lunga camminata insieme a tanti amici che hanno contribuito ad un risultato molto lusinghiero. Difatti, non si è trattato solo
di essere eletto; l’on. Anthony Barbagallo è stato il primo della sua lista
nel collegio di appartenenza. Essendo alla prima candidatura, il risultato
assume una connotazione di eccezionalità, sintomo di un apprezzamento
della figura di sindaco che ricopre
con indiscussa competenza. Ovviamente, è stata Pedara a dare la spinta
decisiva con un contributo elettorale
di circa 3000 preferenze: una ulteriore conferma del legame della cittadina con il suo sindaco.
In alto, l’on. Anthony Barbagallo alla destra dell’on.
Ardizzone, presidente dell’ARS; nello scranno più in
basso, il presidente Crocetta e parte della Giunta.
tamente al coprire le stesse. A tutto
ciò si aggiunge un risultato ancora più
eclatante.
Il sindaco, all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, è stato eletto membro del Consiglio di
Presidenza con l’incarico di Deputato
Segretario.
L’elezione è avvenuta con un largo consenso (49 voti su 90) che ha
travalicato i normali steccati dell’appartenenza politica, determinando ancora una volta un apprezzamento per
la persona e le sue capacità.
Non resta che augurare un buon
lavoro, consapevoli che nel cuore di
Anthony ci sono quelle parole pronunziate nell’ultima campagna elettorale comunale: ... prima di tutto
PEDARA!!!
A. F.
Il saluto del Presidente del Consiglio
L’on. Barbagallo durante i lavori parlamentari
L’essere rappresentati direttamente nell’assise regionale è un privilegio che solo una ristretta cerchia dei
398 comuni siciliani può permettersi.
Pedara ne fa parte con orgoglio attraverso la figura del suo primo cittadino. Non è un dettaglio da poco:
infatti, la sua presenza garantisce una
piena consapevolezza delle necessità
che il suo paese richiede e quindi con
una capacità di azione mirata perfet-
Sala d’Ercole
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Pedara
notizie
«Onorevole signor Sindaco, sono felice di
accoglierla questa sera in Consiglio Comunale con questo nuovo appellativo.
È motivo di grande orgoglio sapere che il
nostro primo cittadino è stato chiamato
ad offrire il suo prezioso contributo all’Assemblea Regionale Siciliana. È un compito di straordinaria importanza e
delicatezza: sappiamo, infatti, dalle ultime
vicende politiche quanto sia difficile riportare la gente a ricredere ed avere rinnovata fiducia verso il mondo delle
istituzioni. Siamo certi lei riuscirà in questo intento poiché al servizio della Sicilia
metterà l’entusiasmo, la grinta, la freschezza, l’intelligenza accorta che fino ad
ora l’hanno contraddistinta. Il ruolo che ricoprirà nell’Ars e quello di primo cittadino
sappiamo essere perfettamente compatibili. Pertanto, i cittadini pedaresi devono
sentirsi orgogliosi e non preoccupati per
questo suo duplice impegno. Il Sindaco
non potrà in alcun modo “dimenticarsi” o
“trascurare” l’amministrazione del suo
paese. Siamo sicuri che saprà svolgere in
modo ottimale e produttivo i due incarichi.
Inoltre, voglio sottolineare come la sua
presenza nell’Assemblea Regionale Siciliana porterà ai vertici più alti della vita
politica anche un po’ dei valori, delle peculiarità, dei principi, delle idee, delle virtù
che appartengono ai cittadini pedaresi
che lei rappresenta.
Le auguriamo un buon lavoro per la nostra Sicilia e una buona continuazione
nell’amministrazione di Pedara».
Arch. Alfio Cristaudo
AMMINISTRAZIONE
Contro le discariche abusive
e gli atti di vandalismo
Pedaresi all’ARS: i precedenti
L’on. Anthony Barbagallo, oltre a ricoprire il ruolo di parlamentare regionale ed essere stato eletto all’interno dell’Assemblea componente
del Consiglio di Presidenza con l’incarico di Deputato Segretario, è anche membro della commissione III Attività Produttive.
È stato il secondo più votato in Sicilia nel PD con 9.729 preferenze, ed
è il primo pedarese ad essere eletto direttamente in Sala d’Ercole, attuale luogo di riunione dell’Assemblea Regionale Siciliana all’interno
del palazzo dei Normanni, la più antica residenza reale d’Europa, dimora dei sovrani di Sicilia e sede imperiale con Federico II.
Dopo tanti anni Pedara torna all’ARS.
Prima di lui, Domenico Rizzo, sindaco di Pedara negli anni Settanta
del secolo scorso ed Enzo Petralia, già sindaco di Trecastagni per più
mandati.
In funzione un sistema
di video sorveglianza
di Alfio Nicolosi
L’on. Rizzo (Pedara, 1927) prese parte alla VI
Legislatura, iscritto al gruppo parlamentare Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, subentrando il 6 marzo 1968 al dimissionario
Gaetano Franchina come primo dei non eletti
nel collegio di Messina, città nella quale dal 1964
era segretario della locale federazione PSIUP.
Durante i suoi tre anni all’ARS continuò ad impegnarsi nella costruzione della sinistra socialista di cui, giovanissimo,
fu dirigente regionale, ma fu anche animatore di numerose battaglie
politiche come quelle per la modifica della legge sugli appalti, per la costituzione delle comunità montane e per un più ampio decentramento
amministrativo con la creazione delle aree metropolitane.
Dopo la scadenza del suo mandato (1971) si iscrisse al PCI con l’idea
di poter dare ancora un contributo per la conquista di migliori condizioni
sociali e democratiche, convinto assertore di Gramsci che concepiva
la politica come servizio, come costruzione di nuovi rapporti umani e
di un mondo nuovo. Nel 1972 fondò la Lega Siciliana delle Autonomie
Locali che diresse fino a poco prima della morte.
Ma l’impronta più autorevole della sua azione politica si dimostrò ancora
più evidente attraverso le opere di cui dotò Pedara da sindaco: nuovi
servizi, scuole, parchi, case popolari, strade, strutture. Indiscutibile il
suo impegno a sostegno degli agricoltori, del territorio e soprattutto della cultura. Numerosi i suoi saggi politici sulle Autonomie Locali e su Pio
La Torre con cui intensamente collaborò e che studiò a fondo.
La posizione delle telecamere
Si annunciano tempi duri per chi commette reati ambientali in alcune zone periferiche di Pedara. Di recente, infatti, il Comune ha realizzato un sistema di video
sorveglianza collocato a sud del paese, soprattutto dove
prima erano collocati i cassonetti per la raccolta dei rifiuti (adesso tolti per l’inizio della differenziata). Le
strade interessate al progetto sono via Teocrito (con due
telecamere) e le vie De Gasperi, Sciascia, Pizzoferro,
dei Gerani e D’Acquisto, con una telecamera in ognuna di esse. Completano il progetto, del costo complessivo di euro 60.500,00, ripetitori ed amplificatori di
segnale wi-fi con allacci e tubazione di collegamento.
Il progetto, finalizzato alla sicurezza urbana integrata nell’area del Comune, si inserisce in un più complessivo programma di interventi di riqualificazione delle
aree interessate alla video sorveglianza, volto a migliorarne le condizioni di sicurezza.
Il sistema di controllo di spazi pubblici consentirà,
quindi, di registrare possibili scenari delinquenziali atti
a supportare le forze di polizia nell’attività di contrasto
delle illegalità.
L’archivio dei dati registrati costituisce, per il tempo
di conservazione stabilito, un patrimonio informativo
per le finalità di polizia.
Il sistema di video sorveglianza vuole così creare un
deterrente contro la creazione delle discariche abusive
che risulta, negli ultimi anni, uno dei fenomeni più in
crescita, con il comando della Polizia municipale impegnato in una serie di attività di contrasto.
L’on. Petralia (Pedara, 1929), avvocato e funzionario regionale, fu parlamentare regionale
nella IX, X e XI Legislatura (dal 1981 al 1991)
eletto sempre con larghi consensi nelle file del
Partito Socialista durante gli anni del craxismo.
All’ARS ricoprì il prestigioso incarico di assessore regionale alla Presidenza (dal 12.1.1988
al 14.12.1989) e successivamente fece parte
della commissione IV Ambiente e Territorio. Fu inoltre firmatario e cofirmatario di numerosi Disegni di Legge che riguardavano, tra l’altro, il
riordino e l’organizzazione degli enti locali, i servizi sanitari, i beni culturali e ambientali.
Per dovere di cronaca, ricordiamo che nel 1951 il prof. Giuseppe Motta, noto insegnante pedarese, pluridecorato al valore per le sue campagne militari durante le due guerre mondiali e dirigente
dell’Associazione Nazionale Combattenti, fu candidato dal Partito Nazionale Monarchico alle consultazioni regionali che diede vita alla II
Legislatura.
Il prof. Motta, al quale tutti riconoscevano indubbie qualità morali più
volte dimostrate durante le sue numerose battaglie per gli ideali di libertà e giustizia, sfiorò l’elezione nella lista “Stella e Corona”.
Pedara
notizie
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AMMINISTRAZIONE
Una “casa”
per i carri mariani
Finanziato un progetto di restauro
sostenibile per recuperare due
testimonianze del passato
Dopo il recente recupero artistico e architettonico di
due delle tre candelore (la terza e più antica sarà oggetto
di restauro entro l’anno prossimo), l’impegno dell’Amministrazione per la festa mariana continua. Con atto notarile stipulato lo scorso 29 gennaio 2013, il Comune ha
acquistato il capannone sito in via L. Capuana, 66 - censito al foglio 23, part. 22 - da utilizzare per la costruzione dei carri mariani. L’acquisizione di una struttura
adeguata allo scopo era in programma da diverso tempo.
I carri sono una grande risorsa, tra gli elementi più rappresentativi della nostra tradizione religiosa e per questo
da salvaguardare, creando le condizioni ottimali affinché
le maestranze possano annualmente continuare ad impegnarsi per la loro realizzazione attesa ed apprezzata sempre più.
Si tratta di un patrimonio che andava tutelato con i
giusti interventi - concordano Francesco Rapisarda e
Marco Tomaselli, rispettivamente rappresentanti dei partiti “Piazza” e “S. Antonio”, entrambi d’accordo nel riconoscere lo sforzo compiuto dall’Amministrazione
Comunale, ed in prima persona dal Sindaco Anthony
Barbagallo. È da molti anni che si auspicava una soluzione adeguata per una questione che diventava sempre
più complicata. Per la loro complessa mole e tipologia
costruttiva, i Carri richiedono sempre più maggiore cura
dei particolari e quindi tempo e spazio. Le maestranze,
adesso, possono disporre delle condizioni ideali utili a
garantire la salvaguardia di un prezioso elemento della
nostra cultura. Con maggiore sicurezza.
Particolare dei palmenti situati all’interno di palazzo “Pulvirenti”. Si
tratta di due antichi impianti per la vinificazione che, nel contesto
storico-architettonico in cui sono inseriti, saranno oggetto di restauro sostenibile ai fini della promozione di attività sociali e culturali
dedicate all’arte e all’architettura contemporanea e alla viticoltura etnea. L’intervento sarà possibile a seguito del DDG n. 771 dell’assessorato regionale ai Beni Culturali attraverso cui è stato
finanziato l’importo di € 851.354,57.
Il deposito per i Carri acquistato dal Comune
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Pedara
notizie
AMMINISTRAZIONE
Realizzate due rotatorie in via Ercole Patti
Distanti appena una settantina di metri l’una dall’altra,
servono a disciplinare il traffico in una delle vie che più
delle altre negli ultimi anni ha visto crescere esponenzialmente il transito veicolare. Accolte inizialmente con scetticismo per il loro impatto urbanistico-circolatorio, queste
opere sono state create per garantire una mobilità più sicura, soprattutto in prossimità della scuola elementare
“Mons. Pennisi” presso cui sono stati realizzati stalli di so-
sta più consoni anche a vantaggio dello scuolabus.
Il progetto è stato redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale che ha previsto altresì il rifacimento del manto stradale, dei marciapiedi, l’impianto di pubblica illuminazione
e la segnaletica. Al centro delle due aree è stato collocato
un tappeto erboso completo di impianto automatico di irrigazione.
Dopo i lavori, riaperta la via Federico II di Svevia
Il momento della riapertura
Via Federico II di Svevia (traversa 116 di via Tarderia) è stata riaperta al transito veicolare dopo i lavori che hanno previsto un finanziamento di 140.000,00
euro erogato dalla Regione Siciliana sulla base del progetto esecutivo elaborato dall’ufficio tecnico comunale.
Pedara
notizie
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AMMINISTRAZIONE
Avviati i lavori per la fruizione
turistico-naturalistica del monte Troina
Il progetto prevede la creazione di alcuni percorsi didattici e sportivi - in
parte lungo tracciati esistenti - permettendo così di raggiungere la zona sommitale del monte e valorizzarne le potenzialità paesaggistiche.
L’area in questione, una volta quasi interamente ricoperta da vigneti e
frutteti, è ancora ricca di testimonianze: monumentali muretti a secco,
resti del paesaggio agrario storicizzato, piccoli edifici rurali, sentieri e terrazzamenti. I lavori, già avviati lo scorso mese di maggio, consentiranno il consolidamento del percorso principale d’accesso, il recupero di
alcuni piccoli immobili esistenti e la realizzazione di un’area attrezzata
alle spalle dell’edicola votiva posta sul Calvario. Gli interventi consentiti sono esclusivamente quelli relativi alla funzionalità del parco consistenti in manufatti in legno per servizi in genere, nonché quelli di
sistemazione idraulico-forestale con il rispetto degli equilibri naturali e
la salvaguardia delle colture esistenti con l’integrazione di essenze arboree autoctone o naturalizzate.
Per una maggiore sicurezza stradale:
in cantiere la “circonvallazione sud”
L’intervento, finanziato al 60% dall’Assessorato Regionale ai
Trasporti (per un importo di € 312.571,54) e al 40 % dal Comune (per un importo di € 208.381,02), consentirà di mettere
in sicurezza la percorribilità a sud del paese e di decongestionare il traffico pesante dal centro, costituendo, di fatto, la “circonvallazione sud”. A tal fine, la via Cisternazza sarà ampliata
fino a raggiungere una larghezza di 10 metri e nei pressi dell’attuale rotatoria di viale Dei Vespri Siciliani sarà realizzata
un’unica grande area spartitraffico come si evince dal disegno
riportato in basso. Il progetto, che rientra nel Programma del
Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS), è già definito
e si stanno ultimando le pratiche degli espropri.
Il progetto dell’area attrezzata
La consegna dei lavori da parte del Sindaco
e dei tecnici comunali
I lavori in corso sul
sentiero d’accesso
Il progetto esecutivo della nuova via Cisternazza - circonvallazione sud
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Pedara
notizie
AMMINISTRAZIONE
L’allargamento di via Almirante
Via Almirante, di fronte il pozzo “Magrì”, sarà presto ultimata con l’allargamento della sede stradale e la bitumatura, grazie soprattutto all’accordo bonario raggiunto
con la famiglia Pappalardo. Anche questo intervento si
inquadra all’interno del più ampio progetto di potenziamento della rete stradale che, in questo caso, prevede
l’ultimazione dell’ultimo tratto della “circonvallazione
nord” già percorribile nella parte nord del Cimitero.
Area mercatale
Il pozzo “Magrì” su via Tarderia
Con un decreto dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, il GAL
Terre dell’Etna e dell’Alcantara ha concesso al Comune di Pedara
un contributo di € 146.700,00 per la realizzazione di un’area mercatale da istituirsi in via Tarderìa, in uno spazio adiacente il pozzo
“Magrì”. Il finanziamento è erogato sotto forma di contributo in conto capitale con le modalità indicate nelle Disposizioni attuative e
procedurali misure a investimento - parte generale - PSR Sicilia
2007/2013.
Il progetto consiste nella realizzazione di un parcheggio e di
un’area attrezzata destinata ad un determinato settore merceologico - come quello dei prodotti tipici del territorio - con stalli riservati soprattutto agli agricoltori locali, e nella sistemazione e arredo
del boschetto di querce poco distante.
L’area mercatale in questione non sostituirà quella attualmente destinata al mercato domenicale.
Il muro esterno della nuova
parte del Cimitero comunale
recentemente ultimato con la
realizzazione di una rampa
di accesso più comoda
rispetto alle scale interne
che permette il transito anche
ai diversamente abili.
I lavori hanno previsto
il rivestimento delle pareti
esterne con intonaco
colorato e la collocazione
di una copertura in pietra lavica;
all’interno sono state
invece sistemate le gradinate
che conducono ai vari livelli,
anch’esse con copertura in pietra.
Ultimati i lavori in via Stella
Si sono recentemente conclusi i lavori di ristrutturazione edilizia e risanamento conservativo dell’immobile che si affaccia su via S. Maria della Stella,
angolo corso Ara di Giove che ne hanno permesso
l’allargamento nel punto più stretto. La strada è di
notevole importanza per il traffico veicolare e pedonale che giornalmente vi transita e pertanto, a seguito del protocollo di intesa stipulato tra il Comune
e la famiglia Petralia, si è provveduto all’arretramento del prospetto nella misura di un metro per tutta la
sua lunghezza rendendo in questo modo più agevole la percorribilità.
Pedara
notizie
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AMMINISTRAZIONE
Interventi dei Capi Gruppo Consiliari
PEDARA AL CENTRO
Cari concittadini, dall’ultima edizione
del giornale
molte cose sono cambiate:
dal Presidente
del Consiglio
Comunale alla
nuova Giunta, alla costituzione di
un nuovo gruppo consiliare denominato Pedara al Centro del
quale fanno parte, oltre al sottoscritto, anche i consiglieri Salvatore Corsaro e Alfio Sambataro. Ma
ciò che maggiormente ci riempie
d’orgoglio come cittadini è l’elezione del nostro sindaco Anthony
Barbagallo a deputato regionale.
A lui auguriamo buon lavoro e soprattutto gli chiediamo di non dimenticarsi del suo paese.
Tutte queste novità non hanno
tuttavia bloccato l’attività amministrativa. Infatti, sono state ultimate alcune opere pubbliche (la
metanizzazione nella zona sud e
le rotatorie in via Ercole Patti) e altre sono in corso di realizzazione,
come il passaggio pedonale tra le
piazze Don Diego Pappalardo e
Del Popolo e la sistemazione di
piazza Don Bosco. Possiamo affermare, quindi, che l’Amministrazione Comunale, nonostante
tutto, cerca di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Di certo, per poterle garantire
e non far rischiare al nostro Comune il dissesto finanziario per i
tagli operati dallo Stato e dalla Regione, siamo stati costretti, nostro
malgrado, a mette le mani in tasca
ai cittadini con l’aumento dell’IMU sulla seconda casa e dell’addizionale Irpef. Spero che i
sacrifici compiuti in questo periodo potranno in un futuro non tanto lontano portare dei benefici a
chi ha perso il posto di lavoro e
soprattutto ai giovani disoccupati
che vedono ancora lontana la pos-
sibilità di farsi una famiglia che è
la base della società.
Salvatore Torrisi
ALLEANZA PER LA LIBERTÀ
Cari concittadini, torniamo
ad informarvi
sulla nostra attività in consiglio.
L’anno
trascorso ci ha
visti protagonisti di numerose iniziative tese a migliorare i
servizi al cittadino come l’ampliamento della rete Wi-Fi gratuita
Freeluna, oggi fruibile in gran
parte del corso Ara di Giove e in
piazza Don Diego, l’apertura dello Sportello Attività Sportive e
l’inaugurazione da parte del nostro assessore Gaetano Petralia
dei nuovi campi da tennis e calcio
a cinque omologati CONI. Abbiamo dato attenzione e sostegno con
interrogazioni mirate a quanti
hanno subito i tagli dei fondi sociali (vedi malati di SLA). Abbiamo richiesto le “strisce rosa” per
le neo mamme ed ottenuto l’impegno personale del Sindaco alla
loro realizzazione. Abbiamo proposto di dedicare un apposito
spazio ai tanti studenti , per dar
loro l’opportunità di un luogo dove studiare e divulgare cultura.
L’attività consiliare ci ha visti approvare i piani annuali e triennali
delle opere pubbliche dove spiccano, tra gli altri, i lavori per il
passaggio tra piazza Del Popolo e
piazza Don Diego Pappalardo, il
rifacimento del tetto della scuola
“Faro”, la messa in sicurezza per
i fenomeni idrogeologici delle vie
Pizzo Ferro ed Etnea.
Il 2012 si ricorderà come anno austero, su cui gravano purtroppo le
decisioni del governo Monti e del
decreto “Salva Italia” che ha introdotto l’IMU sulle case. Un’im-
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Pedara
notizie
posta nazionale ingiusta e mal gestita che ha costretto tutti gli amministratori di enti locali a non
poter fare a meno di chiedere sacrifici ai propri concittadini per
poter far quadrare i conti comunali. A conferma del particolare
momento di crisi ed anche in conseguenza di quanto sopra esposto, il bilancio di previsione è stato
approvato in deroga nel mese di
novembre 2012 (cosa mai avvenuta prima) ingessando, di fatto,
l’operato dell’amministrazione attiva. Sarà nostro impegno attivarci affinché per il 2013 si proceda in
maniera radicalmente diversa: approvazione del bilancio di previsione entro i termini previsti dalle
norme e particolare attenzione
agli sprechi al fine di ottimizzare
le risorse ed evitare ulteriori pressioni tributarie.
Vogliamo chiudere questo intervento ricordando una iniziativa
che, secondo noi, sa di rivalsa sui
tempi di crisi, ci riferiamo al Centro Commerciale Naturale. Un
consorzio formato grazie all’arguzia e alla tenacia dei commercianti che lo hanno voluto e proposto
a dimostrazione del loro interesse
a partecipare attivamente allo sviluppo della nostra comunità.
Per qualsiasi comunicazione, proposta o segnalazione, Vi invitiamo
a metterVi in contatto con il nostro
gruppo per mezzo delle mail:
[email protected]
e [email protected].
Davide Russo
PEDARESI DEMOCRATICI LIBERI
I consiglieri comunali Giuseppe
Pappalardo e Domenica Pezzino,
secondo l’art. 2 e 3 del regolamento dei gruppi consiliari, all’interno del Consiglio Comunale di
Pedara hanno costituito il gruppo
consiliare “Pedaresi Democratici
Liberi”. Tale gruppo sarà rappresentato dal consigliere Giuseppe
AMMINISTRAZIONE
Pappalardo,
designato capogruppo.
Il gruppo “Pedaresi Democratici Liberi”
non ha preclusioni per uomini e donne che
desiderano mettersi in gioco apportando il proprio contributo politico per chi intende avvicinarsi
per la prima volta alla politica
nonché per altri Consiglieri Comunali, qualora ne condividano il
principio fondante che è il perseguimento del bene comune. Vogliamo stabilire un filo diretto tra
le problematiche della gente e la
massima espressione della democrazia sul territorio: il Consiglio
Comunale.
Affrontiamo un momento difficile in Italia e a Pedara. I governi
che hanno guardato troppo verso
modelli conservatori ci consegnano una situazione drammatica:
imprese che falliscono, lavoratori
che perdono il posto di lavoro,
giovani che il lavoro non lo hanno
mai avuto, famiglie ridotte in ginocchio, prospettive di sviluppo
quasi nulle. Soltanto attraverso la
buona amministrazione abbiamo
la possibilità di migliorare questo
paese. Il nostro sforzo sarà tutto
orientato verso la costruzione di
un futuro migliore per le nuove
generazioni, abbandonando posizioni di futile contrapposizione
ideologica.
Giuseppe Pappalardo
PDL
Dopo circa un
anno l’Amministrazione si è attivata affinché
questo periodico ricominciasse ad essere
pubblicato.
Ma perché dopo così tanto tempo? Forse per
non dare voce alla minoranza!!!
Forse perché in questo arco di
tempo, questa Amministrazione
non ha fatto nulla di cui potersi
vantare!!! Ma sono tante le cose da
dire o da raccontare. In nome del
gruppo PDL esprimo i più sinceri
auguri al nostro Sindaco per la
sua elezione ad Onorevole, sperando che questo possa portare
dei benefici per la nostra cittadinanza. Certo che se il buongiorno
si vede dal mattino …:
1) aumento delle aliquote IMU al
massimo;
2) villa comunale distrutta dopo
che questa Amministrazione
aveva speso più di €
100.000,00 per il rifacimento
del marciapiede;
3) spese € 11.600,00 per piantare
alberi inutili (distrutti marciapiedi e strade);
4) realizzazione di rotatorie senza senso, costruite in maniera
inadeguata e arbitraria.
Durante questi mesi abbiamo assistito a un grande cambiamento
politico in seno al Consiglio Comunale e alla Giunta.
Prendiamo atto che è scomparso il
gruppo MPA. Si è rafforzato fortemente il partito del Sindaco e si va
verso un governo monocolore.
Sindaco, buona parte degli assessori e presidente del Consiglio sono tutti appartenenti al PD. Se
non è quasi un monocolore!!!
Il PD si è sempre considerato garante delle pari opportunità. Ma ci
chiediamo: chi è l’assessore donna? Oltretutto è previsto anche dal
nostro statuto, ma si sa che le leggi e i regolamenti vanno rispettati
a seconda della convenienza.
L’unica speranza di un cambiamento, nel modo di gestire la pubblica amministrazione, è nelle
mani dei due nuovi assessori comunali a cui va, da parte mia e del
gruppo PDL, il più sincero augurio di buon lavoro.
All’assessore Alfio Cristaudo, in
qualità di assessore all’ecologia e
nettezza urbana, chiediamo di attivarsi affinché tutti paghino la
bolletta della spazzatura - e non i
soliti onesti cittadini - e si ottengano i servizi dovuti che fino ad
oggi non sono mai esistiti; basta
girare per le strade del nostro paese per vedere quanto è sporco. Al
Pedara
notizie
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vice sindaco Antonio Fallica, per
le sue qualità e capacità da noi
sempre riconosciute, rivolgiamo
la richiesta di snellire e modernizzare la macchina burocratica dell’Ente.
Il gruppo del PDL non condivide
il modo di gestire i beni della collettività e continuerà a svolgere il
proprio ruolo di opposizione nell’interesse della comunità pedarese.
PRIMA DI TUTTO PEDARA (ma
non solo a parole).
Mario Laudani
Istituiti due
parcheggi “rosa”
Su iniziativa dei consiglieri comunali Spitaleri e Russo, sono stati recentemente
istituiti a Pedara due aree di sosta per donne in gravidanza o con bimbi al seguito. Gli
stalli «rosa», come sono comunemente
chiamati, sono stati individuati lungo il corso Ara di Giove in prossimità di piazza Don
Diego Pappalardo e della chiesa di S. Antonio Abate e sono segnalati da un’apposita cartellonistica verticale e da strisce
rosa sulla superficie stradale. «L’Amministrazione Comunale si mostra sensibile alle esigenze di gestanti e puerpere afferma l’assessore Gaetano Petralia - e
si appella al senso civico della Cittadinanza che sono sicuro sarà capace di rispettare queste aree riservate agevolando la
vita delle mamme».
AMMINISTRAZIONE
Nuovi alberi per una Pedara più verde
Nei mesi scorsi l’Amministrazione Comunale ha potenziato lo spazio urbano dedicato al verde pubblico con la messa a
dimora di oltre 150 nuovi alberi. Si tratta
di esemplari di tiglio che hanno trovato posizione nelle seguenti strade: via Marconi,,
via Sac. Alfio Barbagallo, via Pizzoferro,
viale Dello Sport, via Pirandello, via Capuana, via Stella e viale Delle Olimpiadi.
Numerose, e tutte ugualmente importanti sono le funzioni svolte dal verde urbano - assicura il sindaco Anthony
Barbagallo -; ormai si è ben lontani dal
considerare il verde come semplice fatto
ornamentale, tanto più che può contribuire notevolmente a garantire un’elevata
qualità abitativa all’interno di una visione
ecologica della città. Ciò spinge i sindaci a
dare ai cittadini un ambiente migliore, più
bello e salubre. La qualità del territorio, quindi, passa
necessariamente anche attraverso il verde
che sempre più si relaziona con il paesaggio locale e migliora il clima urbano. Gli
alberi, infatti, assorbono gli inquinanti atmosferici, riducono i livelli di rumore e stabilizzano il suolo.
Alcuni dei nuovi alberi
in via Pizzoferro
Le dimissioni del Presidente del Consiglio
“La politica come servizio” nelle parole di congedo
Oggi 31 gennaio 2013 annuncio la conclusione del mio mandato di Presidente del
Consiglio Comunale di questa nostra città,
ruolo che due anni e sette mesi fa mi avete
affidato. (...)
Questo accade in una data significativa
per noi Pedaresi: la festa di San Giovanni
Bosco, sacerdote, maestro, amico dei giovani (...). Pensando al suo messaggio e al
suo esempio mi convinco sempre più che il
nostro impegno in politica è un servizio e
non un occupare una posizione o un incarico fine a se stesso. (...)
Questi anni sono stati ricchi e significativi per la mia crescita personale ed istituzionale. Ho imparato, con non poche difficoltà, a saper
ascoltare le diverse opinioni dettate dalle differenti posizioni politiche
che ognuno ha ricoperto e ricopre trovando sempre un punto di incontro; ho imparato a dare voce alle esigenze di tutti i consiglieri; ho imparato a confrontarmi dando la possibilità ad ognuno di esprimere le
proprie convinzioni che fossero a favore o meno di questa amministrazione.
Tante sono state le esperienze vissute come Presidente del Consiglio (...). Penso all’incontro con gli emigrati in Argentina, alla partecipazione alle Assemblee Nazionali dell’Anci, all’incontro con il
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla commemorazione dei trecento anni della morte di don Diego Pappalardo, alla seduta
straordinaria del Consiglio Comunale presso la Basilica di Santa Ca-
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terina, alle diverse iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia, al settantesimo anniversario dell’affondamento della IV divisione di incrociatori leggeri guidata dall’Ammiraglio Toscano a Capo Bon, al settantesimo
anniversario della battaglia di El Elamein e all’incontro con il Presidente
della Camera, Gianfranco Fini.
Particolarmente arricchente l’esperienza con il Baby Consiglio. In
questi anni si è creato un rapporto di profonda collaborazione con l’istituzione scolastica e quindi con il preside Fernando Rizza, la Vice Preside, prof.ssa Maria Pappalardo, la coordinatrice del progetto, prof.ssa
Turrà, e con i docenti e gli studenti tutti. Ho sperimentato che il Baby
Consiglio è lo strumento ideale per trasmettere alle giovani generazioni l’importanza delle istituzioni e del vero senso civico. (...) Numerose
le iniziative svolte: la visita ai luoghi Garibaldini e all’Assemblea Regionale Siciliana, la visita al Quirinale, alla Camera dei Deputati, al Senato della Repubblica e al Vaticano; gli innumerevoli progetti e laboratori
finalizzati alla conoscenza della storia del nostro paese, in collaborazione con il dott. Salvo De Luca.
Ho partecipato, inoltre, con grande interesse alle due Consulte degli Anziani e dei Giovani, che attenzionano le problematiche e le esigenze di generazioni tanto distanti tra loro. Il mio ruolo si è avvalso
della grande e continua disponibilità dei vari capo settori del Comune:
il geom. Borzi, l’arch. Di Mauro, il comandante dei Vigili Urbani, Marletta,
la dott.ssa Rapisarda, la dott.ssa Toscano, la dott.ssa Cantone e infine il dott. Squadrito, vice Segretario, sempre premuroso nel dispensare utili consigli.
Arch. Alfio Cristaudo
Pedara
notizie
EVENTI
Il parco comunale
dedicato al deltaplanista
Angelo D’Arrigo
con uno dei
suoi rapaci
Angelo D’Arrigo
Il taglio del nastro inaugurale
di Alfio Nicolosi
te e la natura. Un grazie particolare va al sindaco Barbagallo che si è speso affinché questo obiettivo potesse essere raggiunto».
Alcuni giorni prima della sua immatura, tragica scomparsa, Angelo D’Arrigo era stato ospite del Comune per
ricevere dal Sindaco un riconoscimento a ricordo delle sue
incredibili imprese.
«Con emozione abbiamo deciso di intitolare il Parco
comunale ad Angelo D’Arrigo - ha spiegato il sindaco Anthony Barbagallo -, testimone di come il connubio tra uomo e natura possa raggiungere livelli massimi».
Dopo la cerimonia sono stati premiati i partecipanti al
concorso “In volo sopra il mondo”; sono state organizzate tante iniziative dalla Fondazione e dalle numerose associazioni che hanno voluto prendere parte all’evento:
balli e animazione, laboratorio creativo di pittura per ragazzi e spettacoli di giocolieri. E poi c’è stato spazio per
lo sport con saggi e prove di arrampicata sportiva, skater
ed equitazione, bunjee jumping e, infine, l’esibizione della marionettistica dei fratelli Napoli che ha dedicato uno
spettacolo ad Angelo costruendo un “pupo” con le sue fattezze.
È stata una grande festa popolare l’intitolazione del
parco comunale di Pedara ad Angelo D’Arrigo, deltaplanista di fama mondiale e scienziato del volo scomparso
nel 2006 quando il piccolo aereo su cui viaggiava precipitò nei pressi di Comiso. Alla cerimonia, avvenuta a
maggio 2012, hanno partecipato i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, con in testa il sindaco Anthony Barbagallo, il presidente del Consiglio Comunale,
Alfio Cristaudo, i componenti della Fondazione Angelo
D’Arrigo, tra cui il presidente Laura Mancuso, moglie di
Angelo, i figli Ivan e Gabriele.
«Siamo molto felici di questa intitolazione - è intervenuta, commossa, Laura Mancuso - che lega un’altra area
verde della Sicilia al nome di chi, durante la sua attività,
ha sempre messo in primo piano il rispetto per l’ambienPedara
notizie
Un momento delle numerose
attività svolte nel parco
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EVENTI
Il sacrario militare
italiano di
El Alamein
70 anni fa
la battaglia di
EL ALAMEIN
Il nostro reduce pedarese
Alfio Distefano fa ritorno in Africa
Alfio Distefano firma
il guestbook del sacrario
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Sono passati 70 lunghi anni da quell’epica battaglia (23
ottobre - 4 novembre 1942) che decise le sorti della guerra
in nord Africa. Si trattava del secondo scontro: il primo era
avvenuto nel mese di luglio quando Erwin Rommel, comandante delle truppe italo-tedesche, si era lanciato contro
la linea difensiva britannica. Il 23 ottobre, dunque, il contingente inglese al comando del generale Bernard Montgomery sferrò un poderoso attacco su El Alamein (Egitto). Le
forze di Rommel, inferiori di numero e di mezzi, inizialmente riuscirono a contenere gli attacchi britannici, poi, indebolite dalla mancanza dei rifornimenti, furono costrette
al ritiro.
Insieme a coloro che in quei momenti - tra i più sanguinosi della Seconda Guerra Mondiale - si trovavano in quel
fronte di guerra, c’era il nostro concittadino Alfio Distefano,
assegnato al 20° autogruppo pesante inquadrato nella 10ª
divisione corazzata tedesca.
Ad ogni decennio da quell’avvenimento, il Ministero
della Difesa, insieme all’Associazione Nazionale Paracadutisti, organizza un pellegrinaggio sui luoghi dell’epica battaglia e al Sacrario militare italiano dove sono raccolti i resti
di oltre 5.200 soldati italiani e 232 ascari libici. Lo scorso ottobre erano presenti il presidente della Camera, On. Gianfranco Fini, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Gianluigi
Magri, il Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze, Gen. C. A. Marco Bertolini, il commissario generale Onoranze Caduti in Guerra, Gen. C. A. Vittorio Barbato,
le rappresentanze di tutte le forze armate (soprattutto dei paracadutisti della Folgore), insieme alle scuole militari e ad
una nutrita delegazione di parlamentari italiani.
Dopo la cerimonia di resa degli onori ai Caduti che ad El
Alamein diedero la loro vita per mantenere fede al giuramento prestato alla Bandiera, e il saluto agli ormai pochi reduci presenti, è stato ricordato il sacrificio dei valorosi
soldati italiani che nel deserto di nord africano combatterono contribuendo a ravvivare e diffondere quei sentimenti di
amore e fedeltà alla Patria, cemento di una solida coscienza
nazionale. Gli uomini della “Folgore”, in particolare, si ritirarono per ultimi dopo giorni di durissimi combattimenti
nei quali la Divisione aveva retto l’urto del nemico, non arretrando di un metro: di fatto la Divisione non cedette mai.
“Dalla fine delle ostilità - è intervenuto il Sottosegretario Magri - queste sabbie, queste rocce sono divenute, ogni
anno, luogo d’incontro e di fratellanza nel nome del dovere assolto. È questo un messaggio di grande valore morale
che si rinnova qui nel deserto nordafricano anno dopo anno. Un segnale di pace e distensione da un luogo di sofferenza”. Nel rivolgersi ai tanti reduci presenti e ai loro
familiari, Magri li ha ringraziati perché rappresentano l’Italia che non dimentica il passato ed affronta il futuro traendo motivazione dall’alto esempio di chi li ha preceduti.
Il sig. Distefano era accompagnato dal figlio Salvatore,
dal nipote Francesco e dall’organizzatore del viaggio, il dott.
Giuseppe Mazzaglia; mentre la nostra comunità era rappresentata dal Presidente del Consiglio Comunale, Arch. Alfio
Cristaudo. Per l’occasione, la delegazione pedarese è stata
ricevuta anche dal console italiano di Alessandria d’Egitto
ed ha potuto visitare la basilica di S. Caterina dove è tra l’altro sepolto Re Vittorio Emanuele III.
Pedara
notizie
EVENTI
Alfio Distefano, classe 1919, è oggi
uno degli ultimi sopravvissuti di El
Alamein.
Chiamato alle armi il 7 febbraio
1940, viene inviato all’autocentro di
Terni, poi di Roma. Assegnato al
227° autoreparto misto, viene trasferito in Africa settentrionale. In tutto sono 50 autisti che, prima di
partire, sono passati in rassegna da
Mussolini in persona. Partono in treno da Roma e giungono dopo 24 ore
a Palermo; da qui, sempre in treno,
sono destinati all’aeroporto militare
di Castelvetrano (TP) dove un Junker tedesco li trasferisce in volo a “Castelbenito” presso Tripoli.
In terra africana, Alfio Distefano, in divisa sahariana, dal 13 marzo
1942 sino all’1 maggio dello stesso anno passa effettivo al 20° autogruppo pesante, inquadrato nella 10ª Panzer-Division, una divisione
corazzata tedesca che aveva combattuto con valore sul fronte occidentale nel 1940, sul fronte orientale nel 1941-1942 e in nord Africa
nel 1942-1943, venendo annientata in Tunisia nel maggio 1943 dopo una coraggiosa resistenza insieme a tutte le forze dell’Asse.Tra i
suoi ufficiali annoverava anche il tenente colonnello Claus Schenk
von Stauffenberg (1907-1944), fra gli autori del famoso attentato a Hitler del 20 luglio 1944 a Rastenburg.
Alfio Distefano rimane in Africa dal febbraio del 1942 al maggio del
1943. Il 10 di quel mese per lui comincia un’altra odissea. Alla fine
della “battaglia di Tunisi” viene fatto prigioniero dagli Inglesi diventando un POW (Prisoner of War) e rinchiuso momentaneamente nel
campo tunisino di Medjez el Bab. Dopo circa 20 giorni, viene condotto alla stazione ferroviaria di Tunisi e stipato assieme a tanti altri
all’interno di vagoni piombati. Dopo alcuni giorni di viaggio, giunge ad
Orano e successivamente a Costantina, nell’Algeria nord orientale.
Rimasto per qualche giorno nel campo V, Distefano viene rimesso
sul treno e prosegue per l’unica linea ferroviaria che unisce Tunisi a
Casablanca attraverso Fez. Giunto in Marocco dopo oltre 10 giorni di
duro viaggio, è destinato prima in un campo di Agadir, poi a Casablanca. Di quei luoghi Distefano ricorda la fame perenne e le pessime condizioni di permanenza.
Trascorso oltre un mese in mani francesi, a metà luglio del 1943 viene imbarcato su una nave argentina che per conto degli alleati Ame-
ricani trasporta prigionieri negli USA
dove giunge il 4 agosto. Varca indenne l’Atlantico, nonostante sia infestato dai famigerati U-boat, i
sottomarini tedeschi. Il suo approdo
è Ellis Island, un isolotto alla foce del
fiume Hudson nella baia di New
York, antico arsenale militare e da
tempo principale punto d’ingresso
per gli immigranti diretti negli Stati
Uniti. La statua della Libertà e i grattacieli sono per lui un’assoluta novità. Contrassegnato e disinfettato,
viene condotto all’ennesima stazione. Dopo tre giorni e tre notti, il comodo treno su cui viaggia attraversa otto stati americani e si ferma
nel deserto, ai piedi delle Montagne Rocciose, nei pressi della cittadina di Scottsbluff, nel Nebraska, al confine con il Wyoming. Da quel
momento, Alfio Distefano diviene uno dei 51.000 POW italiani in mano americana detenuti negli Stati Uniti.
Frattanto, l’8 settembre in Italia si firma l’armistizio e i prigionieri italiani cominciano a cooperare con gli Americani. Le condizioni della loro detenzione migliorano. Godono adesso di più libertà, fanno piccoli
lavori, conoscono i primi elettrodomestici come la lavastoviglie, mentre a Pedara le pentole si puliscono ancora con la cenere del forno.
Il comandante del campo incarica Distefano di fare l’autista e insieme ad un civile americano sale a bordo di un camion dedicanto al trasporto di generi alimentari tra Denver, in Colorado, altre contee del
Nebraska, e i campi di prigionia. È diffusa tra i prigionieri italiani
l’usanza di essere ospitati presso famiglie di origini italiane. A lui capita quella di un romano, che ha un ranch a Sterling, un villaggio di
476 abitanti nella contea di Johnson sempre nel Nebraska.
Quando giunge il momento del rimpatrio, Alfio Distefano parte in treno da Scottsbluffs all’inizio di gennaio del 1946 e giunge alla stazione ferroviaria di San Diego in California; poi è condotto a San
Francisco per salpare da Oakland alla volta di Panama. Per attraversare il Canale la nave impiega otto ore e Alfio rimane tutto il tempo
in coperta a godersi il panorama dei dislivelli delle chiuse e l’inusuale spettacolo. Dopo circa due settimane di navigazione, sbarca nel
porto di Napoli, in treno raggiunge la stazione di Acireale e quindi
Pedara. È il 3 febbraio, giorno di San Biagio.
Giuseppe Mazzaglia
Festa dell’Unità Nazionale
Si è insediato il nuovo Segretario Comunale
La celebrazione del 4 novembre con la patecipazione
dei reduci combattenti della Seconda Guerra Mondiale.
Con provvedimento nr. 53
del 26 novembre 2012, il
Sindaco ha nominato il
dott. Giuseppe Scilla nuovo Segretario Generale del
Comune in sostituzione
della dott.ssa Natalia Torre
che ha scelto di trasferirsi
presso il comune di Caltagirone. 43 anni, avvocato,
il dott. Scilla proviene dal
comune di Nicolosi con
esperienze svolte per alcuni anni anche nel messinese, soprattutto presso il comune di Savoca. La Redazione porge al nuovo
Segretario il benvenuto e gli augura buon lavoro.
Pedara
notizie
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EVENTI
Portavoce di un messaggio di speranza per tutti
Simona Atzori e la sua
danza all’Oratorio Salesiano
Nozze di Diamante
di Carmelo Nicolosi
«Spesso i limiti non sono reali, i
limiti sono solo negli occhi di chi ci
guarda». Lo dimostra Simona Atzori, l’artista milanese che senza braccia riesce a dipingere e danzare, a
vivere in pienezza ogni attimo della
sua vita. Tutti conosciamo la ballerina che nel 2012 ha aperto la quarta
serata del festival di Sanremo e che in
altre occasioni ha danzato con l’ètoile della Scala, Roberto Bolle.
Nell’Oratorio Salesiano di Pedara
Simona ha presentato il suo spettacolo di danza intitolato “Me”, accompagnata da quattro ballerini della
Scala di Milano. La mattina ha intrattenuto con una lunga chiacchierata i
ragazzi del Grest che, affascinati e incuriositi, le hanno rivolto alcune domande sulla sua vita.
Il pubblico ha accolto calorosamente l’artista che non ha perso l’occasione di ringraziare i Salesiani di
Pedara che le hanno dato la possibilità di esibirsi nella calda terra siciliana
e tra i cortili di un Oratorio, facendosi portavoce di un messaggio di spe-
I coniugi Pappalardo
Nozze d’Oro
ranza per tutti.
Simona gira l’Italia per testimoniare con la sua arte una vita possibile e serena nonostante la disabilità.
I coniugi Mazzaglia
I coniugi Pappalardo
4 generazioni in una foto
Da destra: Elena Sanfilippo in Taverna (anni 73), Geppy Taverna in Tomaselli (anni 40),
Mary Tomaselli in Renna (anni 20), Paola Stefania Renna (mesi 6).
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Pedara
notizie
Alle coppie qui presenti che hanno recentemente festeggiato gli anniversari di matrimonio giungano calorosi auguri dalla
Redazione.
EVENTI
Le riprese di Squadra Antimafia a Pedara
le del Circolo “Unione” sono state la
“casa” di una delle fiction più seguite
del momento e che ha tra i suoi protagonisti Giulia Michelini, Marco
Bocci, Bruno Torrisi e Tony Sperandeo. Numerosissimi coloro che hanno assistito alle riprese; molti di essi
giunti anche da altre province e perfino dalla Calabria.
Lo scorso ottobre la nostra cittadina è stata scelta come set della serie
televisiva poliziesca Squadra Antimafia - Palermo oggi prodotta da Canale 5. Le riprese si sono concluse
sabato 20 ottobre ed hanno visto la
partecipazione di attori, comparse, cameraman e tecnici. Per un’intera settimana, il centro storico e soprattutto
piazza Don Diego Pappalardo e le sa-
Nelle foto, attori e tecnici impegnati nelle riprese
La parrocchia di S. Antonio Abate ha compiuto 70 anni
Era il 1942 quando la chiesa di S. Antonio, allora rettoria della Chiesa Madre, fu elevata canonicamente a parrocchia dal vescovo
Carmelo Patanè, ultimo conte di Mascali. Nei
70 anni successivi la comunità è cresciuta accanto ai parroci che le sono stati affidati e soprattutto ai Salesiani che oggi se ne prendono
cura.
Il territorio che le compete è molto vasto e abbraccia tutta l’area occidentale del paese confinante con i comuni di Nicolosi e Mascalucia.
Nel corso del tempo, la struttura è stata oggetto di profondi restauri interni ed esterni,
nonché di ampliamenti che hanno riguardato
la casa parrocchiale.
Alla sua guida si sono avvicendati i seguenti
parroci: Giovanni Tomaselli (1942-68), Salvatore Pappalardo (1969-89), Pietro Vinci (198993), Carmelo Tomasello (1993-2003), Carmelo
Asero (2003-2005), Giuseppe Di Leonforte, fino al 2011, e Calogero Augusta; gli ultimi due
sono Salesiani di don Bosco.
Tra i sacerdoti che sono rimasti nella memoria
della collettività figura padre Alfio Barbagallo,
rettore della chiesa fino al 1910. Fu lui che la
dotò di importanti arredi (come il prezioso tabernacolo) ma soprattutto fu lui che, su suggerimento del Beato Card. Dusmet, favorì la
nascita dell’Istituto Salesiano attraverso una
generosa donazione.
L’altare maggiore della chiesa
Pedara
notizie
17
BENI CULTURALI
Una delle dimore storiche del paese tornerà all’antico splendore
Il Comune acquista la
casa di Giuseppina Faro
Un finanziamento regionale ne permetterà il restauro e il consolidamento
Nell’ambito della valorizzazione e
tutela dei beni culturali e architettonici, l’Amministrazione Comunale ha
reperito le risorse economiche necessarie per l’acquisto e la ristrutturazione di casa “Faro”, un complesso
residenziale simbolo di quella classe
borghese che dalla fine del Settecento costituì il ceto “nobile” della società locale.
Con delibera di G. M. n° 10 del
3/7/2010 - che di fatto ha recepito il
finanziamento regionale occorrente è stato approvato il progetto definitivo che prevede il restauro e il riuso di
una dimora storica appartenente ad
una tra le più importanti e ricche famiglie pedaresi del passato. L’intervento, che era già previsto nel piano
triennale delle Opere Pubbliche, prevede la costituzione di un museo e di
un laboratorio della creatività nelle
stanze che furono anche della Serva
di Dio Giuseppina Faro, morta nel
1871 in odore di santità.
La notizia della prestigiosa acquisizione giunge a 10 anni dalla morte
di padre Alfio Pappalardo, l’indimenticato parroco della Basilica di S.
Caterina, per lungo tempo postulatore
della causa diocesana per la beatificazione della giovane pedarese e uno
degli animatori del comitato che lui
contribuì a promuovere.
Quello di acquisire la casa di
Giuseppina al patrimonio comunale e
metterlo così a disposizione dell’intera
comunità pedarese era uno dei suoi
più grandi desideri.
“Si tratta di un’operazione che arricchisce il patrimonio culturale e
artistico di Pedara e consolida il
grande progetto della creazione di un
museo stabile della città all’interno di
un complesso monumentale che rappresenta una parte del nostro passato
- afferma con soddisfazione il sinda-
co Anthony Barbagallo -. Da tempo si
tentava di salvaguardare l’immobile e
la sua storia e finalmente, dopo difficili trattative, siamo riusciti nell’intento. Di questo devo ringraziare i
funzionari regionali e comunali per la
sensibilità e la collaborazione”.
La casa è disabitata da anni, dal
tempo della scomparsa dei cugini Sa-
Una delle sale interne al tempo in cui era abitata dai cugini Salonia - Costanzo
18
Pedara
notizie
lonia-Costanzo, ultimi proprietari e
accesi promotori, insieme a padre Alfio Pappalardo, della causa di beatificazione della Serva di Dio, e
necessita di interventi urgenti che impediscano l’ulteriore degrado dell’intera struttura. Il Comune, intanto, che
nel mese di giugno ha approvato il
bando di gara, ha nominato l’ing. Pietro Rapisarda, dell’Ufficio Tecnico,
responsabile unico del procedimento
che riguarda le fasi di progettazione,
affidamento ed esecuzione dei lavori.
L’edificazione risale probabilmente alla fine del Settecento: è del 1771, infatti, la notizia secondo cui la famiglia Faro,
originaria di Trecastagni, possedeva a Pedara estesi terreni. Tra i suoi componenti si
ricordano medici ed illustri esponenti della politica nazionale. Un prozio della Serva di Dio fu perfino generale dell’Ordine
Carmelitano, mentre la via sulla quale la
struttura si affaccia prende il nome da Filadelfo Faro, figlio di Emanuele, illustre avvocato, commendatore e deputato al
parlamento nazionale.
La costruzione, caratterizzata da un lungo prospetto, comprende una notevole
quantità di ambienti a significare l’importanza economica che la famiglia Faro ebbe, tanto da diventare, durante la prima
metà dell’Ottocento, la più ricca del paese.
La struttura conserva ancora gran parte
dei suoi elementi ed ambienti originari come le sale, le cantine, il palmento e soprattutto il cortile interno nella cui facciata
rivolta a mezzogiorno appare un esemplare di meridiana.
A sinistra,
la nuova campana
del peso di 1.150 kg;
a destra,
le fasi di sollevamento
e collocazione;
in basso,
la vecchia campana
“Sanctus”
e il particolare della
data incisa su di essa
Una nuova campana
per la Basilica di S. Caterina
La torre campanaria della nostra
Basilica si arricchisce di un nuovo bronzo. Lo scorso dicembre, infatti, si sono
uditi i primi rintocchi della campana che
ha sostituito quella chiamata Sanctus (la
seconda in ordine di grandezza nel campanile) danneggiata ormai da tempo e per
questo da diversi anni disattivata.
Prodotta nel 1928 per commemorare
l’elevazione canonica a parrocchia della
Chiesa Madre avvenuta nel 1926, sostituì
una più antica che il parroco di allora, il
sacerdote Giuseppe Nicosia, fece fondere
perché anch’essa lesionata. I lavori furono
affidati alla prestigiosa fonderia pontificia
Marinelli di Agnone (Isernia) dalla storia millenaria.
Nel 2003 fu padre Barbaro Scionti che,
insieme al consiglio per gli Affari Economici della Basilica, prese la decisione di
sostituirla, facendo rientrare l’iniziativa tra
quelle che stavano consolidandosi per
celebrare il terzo centenario della ricostruzione della Basilica (1705-2005) e il
17° centenario del martirio di S. Caterina,
patrona di Pedara (305-2005). Sarebbe stato un modo esclusivo per commemorare
due tra i più rilevanti anniversari che avrebbero coinvolto la comunità pedarese. In
quell’occasione la Regione Siciliana concesse un contributo che avrebbe coperto
circa i due terzi del costo complessivo della campana che ammonta a oltre 30.000,00
Euro. La restante parte sarebbe arrivata
dalle offerte dei fedeli.
La consegna dei lavori avvenne solo
alcuni anni dopo quando l’attuale parroco, padre Sebastiano Cristaldi, ne affidò
l’esecuzione alla ditta Squadrito di Pedara
che in Sicilia è partner della storica fonderia Virgadamo di Burgio, località dell’entroterra agrigentino dove si producono
campane da oltre 500 anni.
Pedara
notizie
19
CULTURA
Il Baby Consiglio a Roma
La possibilità di partecipare al viaggio
d’istruzione a Roma è stato importante. Di
questo devo ringraziare i miei compagni di
scuola per l’opportunità che mi hanno dato di essere eletta nel baby Consiglio. È
stata senza dubbio un’esperienza bellissima che mi ha arricchito culturalmente e mi
ha fatto conoscere da vicino il mondo della politica direttamente dove hanno sede
le istituzioni nazionali. Sono grata, quindi,
all’Amministrazione Comunale, al dirigente scolastico, Fernando Rizza, e alle
prof.sse Turrà e Montesano che ci hanno
accompagnato e guidato con tanto affetto
e infinita pazienza.
Sara Pandolfo
Durante lo scorso anno scolastico, per 5 giorni il baby Consiglio si è trasferito nella Capitale, sede del Governo nazionale. Diverse sono state le tappe istituzionali. Abbiamo visitato il Quirinale, sede del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dove abbiamo assistito al
cambio della guardia e visitato la mostra sull’Unità d’Italia. Nei giorni seguenti abbiamo visitato palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, dove siamo stati accolti da un cerimoniere che ci ha illustrato le diverse sale del palazzo tra cui l’aula dove hanno luogo le sedute dei senatori. Successivamente ci siamo recati a palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, dove siamo stati accolti dagli
onorevoli Catanoso e Berretta, entrambi siciliani. Anche alla Camera abbiamo visitato le stanze più importanti; in particolare, ci siamo soffermati nell’aula delle sedute prendendo posto nel settore riservato al pubblico. Qui alcuni componenti del baby Consiglio hanno rivolto ai
due onorevoli delle domande sull’attività della Camera, sui fatti di cronaca e soprattutto hanno loro chiesto di esprimersi sui problemi e le
difficoltà che incontrano i giovani in questo periodo. Oltre alle sedi istituzionali, abbiamo visitato i monumenti più importanti di Roma e di
certo non si può rimanere indifferenti di fronte a tante bellezze artistiche.
Nel viaggio siamo stati accompagnati dal presidente del Consiglio Comunale, arch. Alfio Cristaudo, dal vice Sindaco, Giuseppe Rizzo, dall’assessore Gaetano Petralia e da alcuni Consiglieri ai quali va il nostro ringraziamento per averci dato la possibilità di poter realizzare questa esperienza e naturalmente un ringraziamento va alle insegnanti, prof.sse Amalia Turrà e Concetta Montesano, che sono state una guida
costante.
Questa visita nella Capitale è stata molto significativa per noi tutti e ci ha permesso di arricchire ulteriormente il nostro bagaglio culturale.
Che dire di questa esperienza? Indimenticabile!
Enrica Distefano - Baby Sindaco
Pedara
notizie
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CULTURA
Presentato il libro postumo
dell’arch. pedarese Gaetano Pappalardo
Al cospetto di un attento pubblico, lo scorso mese di maggio nella sala consiliare
del Comune è stato presentato il libro postumo che il nostro concittadino Gaetano Pappalardo dedicò allo scultore nicolosita Vincenzo Torre, autore, tra l’altro, del
monumento ai Caduti collocato nel 1925 in piazza don Diego Pappalardo.
L’incontro culturale è stato aperto dal sindaco, avv. Anthony Barbagallo, che ha
elogiato lo sforzo del compianto arch. Pappalardo nel ricostruire le vicende professionali e private dello scultore che lasciò un segno importante della sua arte a
Pedara, Nicolosi, Mineo, Messina e Roma, dove lavorò all’Altare della Patria e al
Campidoglio. Tra i presenti anche il sindaco di Nicolosi, Nino Borzì, il presidente
dell’Ordine degli Architetti di Catania, Luigi Longhitano, e il sindaco di Trecastagni,
Pippo Messina.
Il dott. Giuseppe Mazzaglia, che ha curato la stesura definitiva del libro, ha compiuto una lunga e appassionata disamina del percorso privato e professionale dello scultore, confermando come la realizzazione del monumento ai Caduti di Pedara
abbia rappresentato per il Torre una tappa fondamentale della sua vita. L’incontro
è stato concluso dal figlio di Tano Pappalardo, Massimiliano, che a nome della madre e del fratello ha ringraziato il curatore del libro, l’Amministrazione Comunale per
l’affettuosa ospitalità, i colleghi del padre e tutti gli amici presenti.
La copertina
del libro
e il monumento
ai Caduti
realizzato da Torre
Un gruppo di studenti bretoni ospiti dell’Istituto “S. Casella” di Pedara in visita presso il Comune accolti dal Sindaco, On. Anthony Barbagallo, dall’allora Presidente
del Consiglio, arch. Alfio Cristaudo, e dal vice Sindaco Giuseppe Rizzo
La sig.na Lina
Pappalardo,
sorella di padre
Gaetano che fu
apprezzato
studioso locale,
ha recentemente
compiuto
90 anni.
A lei giungano
gli auguri della
Redazione.
Il dramma delle Foibe
raccontato agli alunni
Un momento del commovente incontro
tenutosi all’Expo sulle Foibe per iniziativa
del “Comitato 10 febbraio - Pedara” a cui
hanno partecipato gli alunni di 3ª media.
Particolarmente toccante l’intervento di
Maria Dusman che, “sfrattata” da Pola,
sua città natale, nel 1947 insieme ai familiari arrivò a Pedara, ospitata inizialmente nei locali della canonica della
Basilica.
Pedara
notizie
21
CULTURA
La locandina teatrale
Rappresentata in anteprima
al teatro Don Bosco
SCIAREDDA,
inno alla
civiltà contadina
Un’opera teatrale intensa
che narra una delle pagine
memorabili della storia pedarese
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Pedara
notizie
È andato in scena domenica 8 luglio 2012, presso il teatro “Don Bosco” di Pedara, Sciaredda, un dramma
in tre atti di Salvo De Luca ambientato nella Pedara di fine Seicento colpita dal terremoto dell’11 gennaio 1693.
Dopo averne parlato nelle scuole,
Sciaredda ha debuttato davanti al
pubblico pedarese facendo percorrere
un affascinante viaggio nel passato attraverso l’azione di personaggi prototipi appartenenti ad un piccolo
universo sociale che fa dell’amore per
la terra e del rispetto della propria
identità il vero punto di forza e un autentico patrimonio di sentimenti. Sono
gli archetipi rappresentanti il ceto popolare che agiscono, parlano, costruiscono, combattono, soffrono e
rinascono a nome di tutti i Pedaresi;
conducono l’azione e fanno emergere
minuziosamente anche tutti gli elementi caratterizzanti la società dell’epoca.
Un testo di un autore pedarese giornalista, scrittore e studioso del territorio - che ha voluto rievocare e documentare quel periodo storico per
tenere viva la memoria e l’identità
della gente, descrivendo la drammaticità degli eventi in modo veritiero e
realistico.
«Abbiamo lavorato per diversi mesi per mettere a punto ogni particolare e regalare al pubblico la possibilità
di proiettarsi in un’epoca che vide Pedara riscattarsi socialmente e culturalmente - rileva l’autore -; Sciaredda
è il risultato di un’operazione inten-
CULTURA
sissima che palpita di emozioni e in
un crescendo sempre più drammatico
ti afferra il cuore».
Per mettere in piedi una tale struttura, dev’esserci stato, infatti, uno
studio e un lavoro di ricerca preliminare molto importante. Ciò dimostra
come l’autore, che ha all’attivo diverse pubblicazioni, saggi e vaste esperienze culturali, sia un competente in
materia. De Luca, infatti, descrive
dettagliatamente un frammento di intensa vita popolare che ha svolgimento nel cortile della masseria
situata nel quartiere ‘Sciaredda’, insediamento agricolo posto su una lieve altura a nord-ovest di Pedara.
Nella narrazione egli fa emergere il
carattere rurale dei luoghi e quello
forte dei personaggi, le loro individualità, i comportamenti che assumono e i valori che incarnano all’interno
della civiltà contadina, il loro mondo.
Le ‘battaglie’ che li rendono protagonisti disegnano certamente i momenti forti della rievocazione, insieme
all’amicizia, alla fede e al progetto
che Dio ha per ogni creatura e che si
manifesta in modi e circostanze imprevedibili.
«L’autore - sottolinea il regista
Nuccio Pappalardo, protagonista dell’opera nell’intensa interpretazione del
massaro - ha usato l’arte teatrale come documento, ricerca e sperimentazione: uno strumento privilegiato per
fare memoria e non consegnare il passato all’oblio. Gli attori si sono resi
partecipi, così, di un processo creati-
vo tendente a non dimenticare e insieme sono stati gli ingranaggi di una
macchina del tempo in grado di condurre gli spettatori, e finanche loro
stessi, all’interno di una realtà tridimensionale che si è pure trasformata
in cronaca degli eventi». Il testo ha rispettato, quindi, una ‘sceneggiatura’
legata alla verità storica, mantenendo
viva un’alta e specifica forma di trattazione popolare grazie alla particolare espressione linguistica siciliana,
quella parlata in antico con i suoi caratteri decisamente realistici.
Prodotto dall’Associazione Culturale Centro Storico di Pedara, il
dramma è stato interpretato dalla
compagnia teatrale “Amici del Teatro” di Nicolosi, inserito all’interno
della rassegna comunale sotto la direzione artistica di Salvo Tomaselli. In
scena gli attori Roberto Lamina, Giovanni Emmanuele, Pinella Intìli, Domenico Rizzo, Bernardo Cosentino,
Graziella Laudani, Cristina Anfuso,
Grace Motta, Domenico Maccarrone,
Salvo Maccarrone, Martina Maccarrone, Rachele Tarso, Andrea Tarso,
Felicita Condorelli, Giuseppe De Luca e la partecipazione straordinaria di
Alfio Patti, poeta e cantore di Sicilia,
nella parte del carrettiere-contastorie.
Sciaredda, annuncia l’autore, avrà
presto anche un seguito letterario.
Prossimamente, infatti, ne sarà presentata la versione romanzata di cui il
testo teatrale rappresenta solo una
piccola parte.
GM
La posa plastica degli attori a fine spettacolo
Consegnate le borse
di studio “G. Pappalardo”
L’associazione culturale intitolata al compianto sindaco di Pedara Giuseppe Pappalardo, in collaborazione con il Comune
e l’Istituto Comprensivo “S. Casella” ha organizzato per il quarto anno la consegna
delle borse di studio a quegli studenti che
si sono particolarmente distinti nel corso
dell’anno scolastico. Alla cerimonia, avvenuta presso il centro giovanile dell’Expo,
sono intervenuti la sorella dello scomparso sindaco Pappalardo, signora Graziella, il sindaco Anthony Barbagallo, il
consigliere provinciale Francesco Laudani, Giuseppe Distefano, già assessore alla Cultura, il presidente del Consiglio
Comunale Alfio Cristaudo, la vicepreside
Maria Pappalardo, il baby consiglio, insegnanti, genitori e alunni. Tutti allietati dal-
Il gruppo degli studenti premiati nel 2012
le note della banda musicale degli alunni
dell’Istituto diretta dal prof. Domenico Battaglia e dall’intervento dell’aedo dell’Etna
Alfio Patti.
Gli studenti premiati nel 2013, cui è andato
ciascuno un assegno di 500,00 euro, sono:
Roberta Torrisi della 1^ D, Mattia Squadrito
della 2^ D e Viviana Condorelli della 3^ C.
Alfio Nicolosi
Premio di poesie
Un momento della premiazione dei partecipanti alla 2a rassegna di poesie curata dall’Amministrazione Comunale. Per
l’occasione, è stata data lettura di alcuni
brani tratti dalle diverse composizioni pervenute ed esaminate da un’apposita giuria. Nella foto, Pina Fazzio introduce
l’intervento di Tina Motta, poetessa pedarese e membro della commissione.
Pedara
notizie
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CULTURA
La XIII edizione
del Premio ARA di GIOVE
Nelle foto, alcuni momenti dell’evento organizzato dal Comune lo scorso
5 settembre 2012.
Tra i premiati e gli ospiti, ha visto la presenza di:
Maria Grazia Cucinotta, Barbara De Rossi, Nicola Legrottaglie, Enrico
Guarneri, Virginio Simonelli, Costanza Caracciolo, Antonino Minio, Alfio Platania, i ragazzi di “Addiopizzo”.
A Conchita D’Agata il premio alla memoria.
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Pedara
notizie
CULTURA
Sulu ristai
L’orizzonte della vita
Ad unu ad unu si nni jeru tutti
li beddi amici mei ca tantu amai;
non c’è chiù cosa ca m’attira oramai:
unni mi votu votu trovu lutti.
I mari dell’oceano ci flagellano,
gli abissi si avvicinano alla meta.
Noi uomini falsi, inutili, fantasmi,
increduli di tutto ciò che ci circonda.
Si fannu ’i peni mei sempri chiù ncutti.
Di tanti amici, aimè, sulu ristai,
senza speranza di ‘ncuntrarli mai,
forsi a la fini di me’ anni brutti.
Scorrono le ore e non hanno frontiera;
non guardano mai l’orizzonte della vita.
Il tempo passa, la vita diventa straniera
con il suo silenzio: va verso la meta.
Su’ chisti ’i morti: Nzuddu, Lucirtedda,
Pippinu Baullu e Giuvannuni,
Pippu Buccheri e Turi Castagnedda;
Fermiamo questi orizzonti, non sono lontani.
Così gli abissi si fermano e non ci distruggono.
Se noi uomini pensassimo il mistero della vita
sarebbe giusto amare tutti e donare la vita.
Lo sappiamo che questa vita è bella se donata!
Questo grande privilegio noi l’abbiamo avuto
da colui che è invisibile: con amore ce l’ha donata!
La vita è bella e ad ognuno di noi Dio l’appropriata.
Turi Nuci e Ciccinu Basili,
Carmilinu Fallica e Ginu Cantuni,
Miciu ’u monucu e Giacumu Intili
(e Carlu Nuci e Miciu e Tanu Rizzu).
Gaetano Laudani
Pidara: paisi di l’amuri e di li ciuri
Noi uomini, esseri viventi di questa terra impazzita
stiamo con la speranza di sentire: ti darei la mia vita!
Noi l’abbiamo avuta e non siamo padroni della vita.
Molte persone, solo con un gesto, la vita l’hanno buttata.
’U Pidarisi ca p’America partiu,
appena fici ’i primi soddi turnau
pirchì nta stu paisi ’u cori so lassau!
Ju cci nascìi e sei anni ci campai.
Jucava ntâ strada a pigghiula,
a sciancateddu, a chiappa chiappa
a muccia a muccia.
Ci sono quelli che fanno di tutto per distruggerla.
Alcuni di noi fanno molti sacrifici per averla.
Sarebbe bello se la vita potessimo donarla.
Sappiamo bene che un giorno dobbiamo restituirla.
(Ah! Cosa non darei per rivivere
uno solo di quei giorni!)
Salvatore Zappalà detto ’u sapunaru
‘N-jornu ntisi diri ntâ famigghia
ca a Catania ni n’âum’a jiri
e ddà ppi sempri âum’a ristari.
Li pinzeri di Tina Motta
Con introduzione di Enza Conti e nota del
prof. Fiore Torrrisi nella collana “Serie Calliope” diretta da Giuseppe Manitta per le
edizioni “Il Convivio”, è stato recentemente pubblicato Li me’ pinzeri, l’ultimo libro
della poetessa pedarese Agatina Motta.
La raccolta include al suo interno poesie
in lingua siciliana, liriche e canzoni che dipingono con ritmo e serietà oggettiva i diversi momenti della sua vita, riuscendo a
trarre da loro quella magia che è luce viva, che ammalia ed ipnotizza. Versi che si amalgamo veritieri tra le pieghe del tempo a riverberare segreti e sogni tra fragranze, sapori e visioni lontane, mai
tralasciate. L’Autrice trascrive con profondità i suoi pensieri che connotano con efficacia la tematica di tutta la silloge, esplicitandone con
garbo istanti di gioia tra le lievi carezze e rimembranze di un tempo
che si rifugia tra muti sospiri.
Il suo dettato poetico è ricco, attento, elegante, dove gli elementi compositivi puntano alti anche con la soave musicalità della canzone. Un
pensiero dinamico, il suo, che sa esporre ed esaudire con amor proprio la straordinaria e complessa struttura poetica capace di far scaturire parole e versi che vanno a definire con sapienza espressiva
messaggi capaci di rinnovare ed illuminare l’animo del lettore.
Quannu arrivau ’u jornu dâ partenza
ntâ machina chiancìi tuttu ’u tempu,
e picciannu sempri chiamai ppi nomu
tutti ’i me’ cumpagni: Rusidda! Pinuzza!
Taninu! Mariella! Vi staiu lassannu…
Beddi …: vi tornu a vidiri ‘n-jornu?
Cu’ ’u sapi? Quannu?
Ora sugnu cca, ma vuatri unni siti?
Vi cercu tra chiddi dâ me stissa età
e si vi viru non vi ricanusciu!
Haiu sittantasett’anni e staiu caminannu
alleggiu alleggiu versu l’uttantina.
Di tanti in tantu ha’jutu vinennu
ppi vidiri ’a me bedda cittadina.
Quannu cca vegnu, sugnu assai cuntenta
picchi ncontru ’i me’ cumpaisani
e rispiru e rispiru st’aria lenta lenta
prufumata di girani e tulipani.
Si dici (veru o no) ca: - tuttu ’u munnu è paisi;
’u me’ paisi è sulu chistu cca e ju
nô vogghiu mai chiù abbannunà.
Lina Borzì
Brani di Sabato Laudato tratti da “Il Convivio”, trimestrale di poesia, arte e cultura.
Anno XIV, n. 1, gennaio-marzo 2013 - n. 52.
Pedara
notizie
25
CULTURA
Mattia Preti
una mostra per celebrare
i 400 anni dalla nascita
Quattrocento anni fa, esattamente il 24 febbraio 1613, nasceva Mattia Preti, il grande maestro del barocco italiano (conosciuto anche come
il “cavalier calabrese”).
A Taverna (CZ), sua città natale, a Malta, sua
patria di adozione, e in altre località si stanno
svolgendo importanti celebrazioni con un fitto
calendario di appuntamenti: dall’inaugurazione
dell’anno pretiano a cura di Vittorio Sgarbi, coordinatore dell’apposito Comitato Scientifico Internazionale, a convegni, concerti e iniziative
artistiche come l’importante mostra itinerante
“Mattia Preti, della Fede e Umanità” che rientra nell’ambito del più ampio progetto “Lux Fides: Arte alla luce, luce alla Fede” voluto dal
Comune calabrese e dalla Repubblica di Malta.
L’esposizione, curata da Giuseppe Valentino (direttore del
museo civico di Taverna) e Sandro De Bono (Senior Curator del National Museum of Fine Arts - Heritage di Malta), accoglie oltre 70 opere provenienti dal Louvre, dal
Prado, dagli Uffizi, dai Musei Vaticani, dalla Pinacoteca di
Brera, dal museo di Capodimonte, dalla galleria nazionale
di Palazzo Barberini, dall’accademia di Venezia e da altri
musei, primo fra tutti quello maltese (il Fine Arts) che conserva una vasta collezione di opere pretiane. Si tratta di una
straordinaria raccolta di capolavori che valorizzano e divulgano nel mondo il formidabile percorso umano e creativo di Mattia Preti di cui Pedara conserva un’importante
testimonianza. Nella Basilica è
custodita, infatti, l’opera più replicata dell’artista: Il Martirio di
S. Caterina, recentemente oggetto di un esclusivo studio
scientifico internazionale coordinato dall’associazione culturale “Centro Storico” di Pedara
che ha analizzato a fondo lo stile e l’imponente attività di bottega del grande maestro
barocco. Nei mesi scorsi il quadro in questione è apparso
anche sulle pagine di una rivista specializzata (foto in alto).
Il tributo che Mattia Preti diede all’arte fu enorme. Lo
testimoniano l’interesse degli studiosi per la sua visione
pittorica, i numerosi quadri ma anche gli affreschi e le architetture da lui elaborate nell’arco di una vita durata 86
anni. Le sue opere, ispirate a Caravaggio e Guercino, sono oggi ammirate nei musei di tutto il mondo.
Ma Preti non sarà ricordato solamente in Calabria e a
Malta dove la mostra è programmata presso il Palazzo Magistrale di La Valletta dal 3 maggio al 7 luglio 2013; è infatti prevista anche un’altra esposizione dal titolo “Mattia
Preti, il cavaliere calabrese. Un artista
tra Caravaggio e Luca Giordano”, che
si terrà a Venaria Reale (TO) dal 16
maggio al 15 settembre; iniziative interessanti anche a Roma, Milano e negli
Stati Uniti dove è stata inaugurata
l’esposizione “A brush with passion”,
curata da John Spike, uno tra i massimi
studiosi dell’artista, presso il “Muscarelle Museum of Art” di Williamsburg,
in Virginia, con opere provenienti dalle
collezioni del nord America.
Poste Italiane ha predisposto per
l’occasione l’emissione di un francobollo in 2 milioni e 800mila esemplari e lo
speciale annullo filatelico curato dal
Centro Filatelico del Polo Artistico dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
La Co-cattedrale di San Giovanni a La Valletta (Malta)
con i dipinti di Mattia Preti
Pedara
notizie
26
PERSONAGGI
Nel decimo anniversario della scomparsa
Pubblicato un libro su
don Alfio
Don Alfio Pappalardo
La copertina del libro
le cui copie, per chi lo
desidera, possono essere
richieste alla famiglia
A destra,
l’interno della Basilica
di S. Caterina che
padre Alfio fece tornare
all’antico splendore
Pappalardo
Lo scorso 22 giugno 2012 Pedara ha
ricordato don Alfio Pappalardo, per 36
anni stimato e instancabile parroco della
nostra Basilica. Lo ha fatto con una celebrazione eucaristica, con l’intitolazione
della strada nel quartiere di S. Biagio dove nacque nel 1934 e soprattutto con un
volume che la famiglia ha desiderato si
realizzasse perché racchiudesse le tappe
fondamentali di una vita vissuta a testimoniare l’amore del Signore attraverso il
suo modo di essere sacerdote e maestro
di vita cristiana nella Chiesa e nella società. Un pensiero che a dieci anni dalla
morte si materializza attraverso pagine
che raccontano e descrivono la sua incisiva azione pastorale verso la comunità
pedarese alla quale dedicò quasi tutta la
sua vita.
Salvo De Luca, giornalista e scrittore
pedarese che è stato autore del libro, ha
fatto emergere un insieme di sensazioni,
parole, fatti e immagini all’interno di un
“quadro” complessivo suddiviso in tre
ambiti: naturalmente l’infanzia, che vide
nascere l’idea del suo progetto; la Pastorale e il ministero sacerdotale, ovvero la
concretizzazione logica del progetto stesso, semplice e allo stesso tempo impegnativo che sostenne con le opere; la
casa di Dio, per la quale spese tutte le sue
energie.
Da ciò appare chiaro come la sua storia non è altro che quella stessa della nostra comunità; storia fatta da uomini e
donne con la propria fede e i propri carismi; storia di emozioni e sentimenti, attese e speranze, successi e anche
delusioni; storia, quindi, incarnata nella
vita di ognuno; storia di un “piccolo gregge” che diventa finanche cultura, arte,
memoria rappresentata nei fatti ma anche
nelle personali sfumature testimoniate da
coloro che lo hanno conosciuto, apprezzato, amato.
Attraverso il corredo di un apparato
iconografico molto significativo, le pagine del volume tracciano un esemplare
27
Pedara
notizie
profilo della figura e dell’opera di un uomo di Dio che svolse la sua missione con
grande fervore spirituale e rigoroso impegno civile. Oratore colto, dotato di
grande carisma, di spiccata intelligenza e
sensibilità, don Alfio entrò nel cuore della gente facendosi apprezzare per l’umanità e la dedizione con cui esercitò il suo
mandato pastorale. E la sua fu un’opera
che andò ben al di là dell’impegno puramente ecclesiale e religioso: la solidarietà alle persone bisognose, l’attenzione
rivolta alle problematiche della comunità locale, alla formazione spirituale e morale dei giovani.
Sempre consapevole della sacralità
del suo essere ministro di Dio al servizio
dei fratelli, con assoluta disponibilità padre Alfio apriva le porte a tutti facendosi
promotore convinto di tante iniziative. E
sede del suo molteplice impegno fu
l’amata Basilica di Santa Caterina della
quale curò, attraverso molti sacrifici, il
recupero architettonico ed artistico.
PERSONAGGI
Un prete dal cuore missionario
Il ricordo di padre Pietro Vinci
a vent’anni dalla scomparsa
di Salvo De Luca
Padre Pietro Vinci;
a destra, all’età
di 10 anni;
in basso,
con i compagni
della scuola elementare
Era il 25 marzo 1993 quando il suo
cuore cessò di battere.
Era anche il giorno dell’Annunziata,
la “mamma” celeste da lui tanto amata fin
da bambino e per tutta la vita. La camera
ardente, allestita nella chiesa di S. Antonio Abate di cui era parroco da pochi anni e in quel momento soggetta a radicali
restauri, fu immediatamente gremita dall’intera popolazione. I funerali furono celebrati dall’Arcivescovo Luigi Bommarito nella Chiesa Madre davanti ad una
folla commossa.
Padre Pietro Vinci era nato a Pedara l’1 settembre 1933 da Domenico e Concetta Moschetto.
Era il secondo di otto figli
(5 femmine e 3 maschi).
Il papà era calzolaio, il
nonno vigile urbano (don
Petru ’u vaddia). Prima di
sposarsi, per un ventennio
Domenico era stato emigrante in America, a Brooklyn, dove
aveva svolto svariate attività. Era
sbarcato a Ellis Island nel 1911, all’età
28
Pedara
notizie
di 18 anni, per raggiungere altri Pedaresi
già da tempo stabilitisi nello stato di New
York. Tornò a Pedara agli inizi degli Anni Trenta: si sposò ed aprì un negozio di
calzature in via Regina Margherita (l’attuale corso Ara di Giove), non lontano
dall’imbocco di via Leonardi dove abitava. Ma la situazione economica del tempo, nonostante sacrifici e continue
privazioni, non consentiva un’adeguata
sopravvivenza delle famiglie, soprattutto
se numerose; per i calzolai si trattava poi
di una vita grama, costretti a fronteggiare perfino una nutrita concorrenza.
Molti, in quel tempo, erano quelli operanti a Pedara, presenti ad
ogni angolo di strada, anche
se pochi erano considerati
davvero capaci. Da una recente stima, se ne contavano
complessivamente almeno
una trentina, molti dei quali
esercitanti anche una seconda
attività. Si ricorreva a loro perché, impossibilitati ad acquistare
nuove calzature, i Pedaresi facevano
riparare all’infinito le poche e talvolta le
uniche che possedevano.
Con la sua piccola bottega, Domenico
Vinci non riusciva però a soddisfare le
reali necessità della famiglia che man mano si allargava. Pensò allora di partire
nuovamente.
Lasciati ago, filo, chiodi e vecchie
suole, decise di arruolarsi nella Milizia
Volontaria per la Sicurezza Nazionale (le
cosiddette Camicie nere), un corpo di polizia civile ad ordinamento militare dell’Italia fascista, inquadrato in uno dei
circa trenta battaglioni che presero parte a
tutte le fasi della campagna d’invasione
della Somalia britannica e alla difesa dell’Africa orientale italiana.
Rimase lontano da casa per cinque
anni.
Al suo rientro, si dedicò alla primitiva
occupazione coadiuvato dalla moglie che
PERSONAGGI
intanto contribuiva al bilancio familiare realizzando tomaie, mentre la famiglia cresceva ancora.
Quando Domenico tornò dalla
lunga permanenza in Africa, trovò
Pietro, il primo dei maschi, già cresciuto; trovò un bimbo che amava
pregare e recarsi spesso nella chiesa
dell’Annunziata, un luogo che non
avrebbe abbandonato mai, dove
avrebbe servito la sua prima messa da
chierichetto, avrebbe guidato innumerevoli volte i suoi compagni nella
recita del Rosario e da sacerdote ne
sarebbe stato rettore per 19 anni.
All’interno della famiglia, saldamente religiosa e dal legame sociale
forte con tutti, Pietro avrebbe germinato il buon seme della vocazione. Fin
da piccolo, come tanti suoi coetanei, si
dilettava in mille cose: costruiva icone utilizzando numerose immagini sacre; non c’era Natale che non lo
vedesse impegnato nella realizzazione
del presepe in casa e in chiesa accanto
al parroco mons. Salvatore Nicolosi.
Fattosi adolescente, aderì ad un
progetto che in paese entusiasmò non
pochi. Era il 1948 e si era sparsa la notizia che il musicista nicolosita Salvatore Bruno (apprezzato componente
della banda del suo paese) sarebbe stato ben volentieri disposto ad insegnare musica a Pedara con lo scopo di
dare vita ad un corpo bandistico. In effetti in paese esisteva già un gruppo
musicale, ma operante solo nell’ambito delle attività dell’istituto salesiano. Con il maestro Bruno, invece,
c’era la possibilità di costituirne uno
civico e, d’accordo con le autorità del
tempo, fu concesso l’utilizzo di un locale presso la sede del vecchio Municipio. Alla scuola di musica parteciparono numerosi giovani e in breve
si avviarono le lezioni.
Pietro si mostrò capace di suonare
il basso tuba in fa. L’avventura musicale aveva inizio.
Il 25 marzo 1949, alla prima uscita pubblica del corpo musicale “Città
di Pedara”, lo troviamo felicemente in
divisa suonare il suo strumento in occasione della festa liturgica dell’Annunziata e successivamente in
esibizioni a Catania nella festa Agatina e in diversi altri luoghi della Sicilia.
Quella lieta esperienza per tanti giovani di Pedara - che Pietro ricorderà
Primi Anni Cinquanta, il giovane Pietro Vinci suonatore di basso nel corpo bandistico “Città di Pedara”
come tra le più entusiasmanti della
sua vita - si interromperà purtroppo
nel 1956 quando il maestro Bruno
partirà per l’America.
Frattanto, allo studio della musica,
il giovane Vinci alternava il lavoro. In
casa c’erano tante bocche da sfamare
e per papà Domenico, già avanti negli
anni, tutto ciò rappresentava un pesante fardello da portare. Fu per tale
motivo che, nonostante sentisse forte
la vocazione, dovette suo malgrado
rinunciare alla chiamata al sacerdozio. Nel 1946 il suo amico Alfio Pap-
Nella fanfara dei Bersaglieri nel 1956
Pedara
notizie
29
palardo, poi parroco della Chiesa Madre, era entrato in Seminario; e proprio in quel periodo già vi studiavano
anche altri suoi amici (Salvatore Pappalardo, Lorenzo Riela, Antonino
Torrisi). Ma il mantenimento agli studi ecclesiastici era proibitivo per la
famiglia e Pietro dovette declinare il
loro invito e pure quello di mons.
Pennisi, loro superiore. Non gli restò,
quindi, che fare l’operaio, passando
per il servizio militare a cui partecipò
dapprima come carrista poi, dal momento che sapeva suonare il basso tuba, fu destinato al 3° reggimento
Bersaglieri di Novara.
Tornò a casa con la volontà ancora
più ferma di farsi prete ma a parte il
denaro, ciò che purtroppo gli mancava era anche un’adeguata formazione
scolastica e in questo gli fu di grande
aiuto il prof. Salvatore Casella, allora
punto di riferimento per tutti coloro
che volevano raggiungere la licenza
media.
Nel frattempo aiutava il papà nella
gestione del cinema “Trinacria” aperto a Pedara in via Leonardi, proprio
accanto alla casa natia. Si trattò di una
delle prime sale cinematografiche della provincia, di proprietà di alcuni
borghesi del paese.
La volontà di Pietro nell’affrontare un poderoso quanto gravoso recupero scolastico era pari al suo
desiderio di abbracciare la vita religiosa che non poteva rimanere, quindi, inespresso. Garantire all’epoca il
versamento della retta per il mantenimento agli studi non era tuttavia fatto
PERSONAGGI
da poco. Si fecero avanti, allora, alcuni “finanziatori” del suo progetto e,
grazie alla generosità della maestra
Leonardi e di mons. Spina e l’aiuto di
padre Luigi Longhitano per lui si aprirono finalmente le porte del Seminario e, nonostante fosse già adulto, vi
fu ricevuto alla pari di tutti gli altri novizi più giovani cominciando dalla
prima media. Giunto al liceo, però, gli
insegnanti si resero conto di come
Pietro fosse sì ricco di vocazione ma
povero di cultura classica, quella necessaria proprio agli studi ecclesiastici. Nonostante la buona volontà e le
Giovane chierico nel Seminario di Catania
lontà d’acciaio, tra molti sacrifici proseguiva negli studi (per lui molto faticosi) sostenuto soprattutto dai suoi
confratelli seminaristi che lo consideravano un fratello maggiore. Fu grazie al loro aiuto se potè conquistare
buona parte del terreno perduto, riuscendo addirittura a recuperare due
anni di studio in uno solo. Tra loro si
era stabilito un rapporto di solidissima amicizia che sarebbe durato per
tutta la vita.
Tramontata la possibilità di essere
inviato missionario in Cina, per lui si
avvicinava intanto il momento della
L’ordinazione sacerdotale avvenuta il 5 luglio 1970 per
l’imposizione delle mani di mons. Salvatore Nicolosi
Insieme ad alcuni parenti e ai genitori il giorno della vestizione clericale
energie spese per consolidare la sua
preparazione scolastica, dovette ritirarsi.
Per lui fu la delusione più grande.
Una durissima prova che però non lo
fece indietreggiare minimamente dal
suo proposito.
Tornò a casa addolorato per aver
dovuto sperimentare l’ennesima rinuncia. Evidentemente, i piani di Dio
su di lui erano ben altri.
Non passarono molti giorni che alcuni sacerdoti del PIME (Pontificio
Istituto Missioni Estere) con padre
Consoli in testa bussarono alla sua
porta. Sapevano ciò che gli era successo e sapevano pure che in lui c’era
della buona stoffa. Erano disposti ad
aiutarlo in tutti i modi per fargli raggiungere la tanto desiderata consacrazione a Gesù. Pietro fu entusiasta
della proposta e si preparò a partire
nuovamente. Accolto dai missionari,
fu inviato prima a Trentola-Ducenta
(prov. di Caserta) presso il Seminario
Missionario dell’Italia meridionale,
poi a Milano per gli studi teologici.
Immerso in quell’ambiente, per lui si
prospettava una vita da missionario
con destinazione la lontana Cina. Ma
nel grande paese asiatico il regime comunista aveva da tempo avviato una
campagna di annientamento contro la
Chiesa cattolica a favore dell’ateismo.
Alla fine degli Anni Sessanta, durante il periodo di repressione noto come
«Rivoluzione culturale», vennero
chiuse o distrutte dalle “Guardie rosse” le pochissime chiese ancora rimaste aperte, i seminari, i conventi e le
scuole cattoliche; molti missionari
stranieri furono torturati e uccisi; altri
ancora incarcerati e poi espulsi.
Pietro, intanto, sorretto da una vo-
30
Pedara
notizie
tanto attesa ordinazione sacerdotale
che avvenne nella sua Pedara il 5 luglio 1970 all’età di quasi 37 anni. La
sua incrollabile fede e perseveranza
l’avevano spinto fino alla soglia del
sacerdozio di Cristo. Per sempre. Con
lui, nello stesso memorabile giorno,
furono ordinati sacerdoti i pedaresi
Alfio Carciola (oggi parroco in S. Pietro e S. Paolo a Catania) e Sebastiano
Cristaldi (oggi parroco della Basilica
S. Caterina in Pedara). Commovente
il suo intervento alla fine della celebrazione. Il suo primo pensiero fu per
la Madonna Annunziata, i suoi genitori, coloro che lo avevano sostenuto
economicamente negli studi e naturalmente per i cari amici sacerdoti del PIME, presenti numerosi in chiesa,
senza i quali non sarebbe mai stato
consacrato.
Padre Vinci cominciò la sua lunga
esperienza pastorale a Pedara, accanto all’amico di sempre don Alfio Pap-
PERSONAGGI
cure al maestro Edmondo Volzone,
tanto che nel capodanno 1991 il gruppo si presentava già alla cittadinanza
con la prima esibizione pubblica.
Ma in lui lo spirito missionario non
si era mai sopito. All’insaputa di tutti
La concelebrazione della messa in occasione della sua ordinazione sacerdotale
palardo. Fu tra i suoi primi collaboratori come vice parroco della Chiesa
Madre; poi, dopo alcuni anni, il vescovo mons. Picchinenna gli affidò la
guida della piccola comunità parrocchiale “S. Vincenzo Ferrer” di Sarro
(fraz. di Zafferana Etnea) e contemporaneamente il rettorato del santuario di Maria SS. Annunziata a Pedara,
la chiesa che più amava. Fu anche docente di religione presso la Scuola
Media di Pedara ed anche un artista
spontaneo. Creava infatti icone, piccole statue, quadri. Alcuni dei simulacri in gesso o cemento bianco sono
Prima messa a S. Antonio da parroco nel 1989
concelebrata insieme ai sacerdoti pedaresi
Con gli amici missionari del PIME
L’affidamento della parrocchia di S. Vincenzo Ferrer
di Sarro (Zafferana Etnea)
ancora visibili nei luoghi in cui operò,
comprese le aule dell’Istituto “S. Casella” di Pedara. In collaborazione con
il parroco Alfio Pappalardo si prodigava, inoltre, per l’organizzazione dei
solenni festeggiamenti mariani, per la
realizzazione dei carri, per la benedizione delle case.
Nel 1989 l’Arcivescovo Bommarito gli affidò un’altra responsabilità:
la guida della parrocchia “S. Antonio
Abate” in Pedara. Dovette, quindi, lasciare a malincuore la comunità di
Sarro e il Santuario per prendersi cura dell’altra metà delle anime del paese in sostituzione di padre Salvatore
Pappalardo che prese il suo posto nel
rettorato dell’Annunziata.
Da poco arrivato a S. Antonio,
pensò di dare ai giovani la possibilità
di vivere la stessa indimenticabile
esperienza vissuta da giovane musicista. Chiamò a raccolta i reduci dei primo corpo bandistico guidato dal mai
dimenticato maestro Bruno e nel
1990, dopo 34 anni, rifondò il corpo
musicale “Città di Pedara” mettendo
a disposizione di decine di piccoli il
salone parrocchiale, affidandone le
Pedara
notizie
31
aveva patrocinato e finanziato la costruzione di una chiesa dedicata a S.
Antonio in una lontana missione del
PIME in Brasile guidata dal suo fraterno amico padre Luigi Carlini. Lui
non potè mai vederla ultimata perché
i lavori si conclusero nel 1994, un anno dopo la sua morte.
La grata memoria di padre Vinci a
Pedara è tuttora molto viva. Il ricordo
di una paternità grande ed affettuosa,
i condivisi apprezzamenti per la sua
generosità fanno emergere ancora oggi quella sua dolcezza d’animo, la sua
modestia e umiltà che lo rendevano un
Sul fercolo dell’Annunziata
PERSONAGGI
La chiesa di S. Antonio presso la Missione
del PIME in Brasile
sacerdote lieto del suo ministero, ma
anche consapevole dei propri limiti.
Per queste sue qualità, perfino il vescovo lo sce-
glieva come suo confessore e in suo
ricordo, recentemente, l’Amministrazione Comunale gli ha dedicato una
nuova strada proprio accanto alla casa
che gli diede i natali.
Padre Vinci era nato sotto la speciale protezione della Madonna, venendo alla luce da genitori cresciuti
come tanti ai piedi dell’Annunziata.
Lui legava vocazione e missione sacerdotale al fatto di essere, in qualche
modo, “figlio di Maria” e, di conseguenza, chiamato ad imitare Gesù.
Ancora ragazzo, ogni sabato pomeriggio in testa a tutti i compagni di
lavoro si recava al Santuario per la re-
Padre Vinci e la signorina Enna: un forte legame che
li tenne uniti fin dai tempi del suo rettorato al Santuario dell’Annunziata
cita del Rosario. «Che gioia per tutti
ogni sabato! - amava dire spesso - Ricordo specialmente le grida che sempre lanciavo al
cielo all’aprirsi e al chiudersi della cameretta. Sono
certo che in forza di questo
la Vergine Santa ha ottenuto
da Dio la perseveranza nella
mia vocazione. Si può forse
immaginare un pedarese che
non sia devoto di mamma Annunziata?».
Aveva fatto un voto: quello
di celebrare ogni anno il 25
marzo la messa in onore della
Madonna e sotto il suo manto si
addormentò.
Il 25 marzo. A 59 anni.
Lettera di don Carlini che nel 1994 annunciava alla famiglia Vinci
l’avvenuta costruzione della chiesa di S. Antonio in Brasile
«I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno
insegnato a molti la giustizia
risplenderanno come le stelle in eterno» (Dan. 12,3).
Il rinato corpo bandistico “Città di Pedara” nel 1990
32
Pedara
notizie
PERSONAGGI
30 anni di servizio nell’Arma Azzurra
La carriera di Gaetano Pulvirenti
Arruolato nel 1963 nell’Arma Aeronautica, frequenta la Scuola Specialisti di Caserta
dove si classifica 1° nella sua categoria. A fine corso viene assegnato al 156° Gruppo
“Caccia Intercettori” con l’aereo F84F nella
base di Ghedi (Brescia), sede della gloriosa
6° Aerobrigata. Ben presto guadagna la fiducia e la stima dei piloti svolgendo il compito
di capo velivolo; segue il trasferimento del
Gruppo alla base di Gioia del Colle (BA), sede del 36° Stormo Caccia, fino al 1968.
Il 9 agosto di quell’anno ottiene il trasferimento a Catania Fontanarossa e, grazie all’esperienza acquisita nel Gruppo Caccia,
anche qui viene apprezzata la sua capacità
professionale. In diverse sedi nazionali frequenta corsi di perfezionamento, di sopravvivenza e, in particolare, di metodologia
didattica che gli sarà utilissimo quando successivamente sarà impiegato come istruttore.
Prima che la base di Sigonella (41° Stormo) si dotasse del nuovo aereo “Atlantique”,
Pulvirenti viene inviato due volte in Francia
per ricevere istruzioni sulla manutenzione del
velivolo del quale, una volta consegnato anche in Italia, sarà specialista della propria categoria come istruttore, capo sala idraulica e,
per 3 anni, come responsabile della squadra
depannage. Nel 1979 viene inviato negli Stati Uniti per una importante missione militare. In tale occasione, essendosi verificate
delle inefficienze ai velivoli che il nostro maresciallo risolve tempestivamente con sacrificio e impegno, riceve l’encomio da parte
del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica.
Rientrato in Italia, nel settembre 1986 viene
scelto a prestare servizio a Parigi per 4 anni,
Curriculum Militare
Incarichi svolti e corsi frequentati:
06/09/63 - 27/03/64 Allievo Scuola Sottoufficiali Caserta
28/03/64 - 31/05/66 Capo velivolo aereo F84F 6° Aerobrigata Ghedi
01/06/66 - 09/08/68 Capo velivolo aereo F84F 36° Stormo Gioia del Colle
10/08/68 - 10/03/70 Montatore di reparto aereo GRUMMAN S2F-Fontanarossa
03/09/70 - 03/10/70 Frequenza 1° Corso Aggiornamento velivolo ATLANTIC-Caserta
11/03/70 - 10/05/71 Montatore di reparto velivolo GRUMMAN S2F-Fontanarossa
01/06/71 - 29/10/71 Frequenza corso tecnico/pratico Nimes/Garons Francia
30/10/71 - 05/01/75 Montatore Centro Manutenzione ATLANTIC Sigonella
06/01/75 - 21/03/75 Frequenza 3° livello tecnico ATLANTIC Nimes /Garons Francia
Promozioni
Arruolato il 06/09/1963
Promosso Aviere Scelto il 01/06/1964
Promosso 1°Aviere il 16/12/1964
Promosso Sergente il 01/03/1966
Promosso Sergente Maggiore il 28/03/1971
Promosso Maresciallo 3°Classe il 20/11/1979
Promosso Maresciallo 2°Classe il 31/12/1982
Promosso Maresciallo 1°Classe il 01/07/1985
Promosso Maresciallo Scelto il 06/09/1988
Congedato il 30/12/1993
presso il reparto Interforze attinente sempre
il velivolo “Atlantique”. Per Gaetano Pulvirenti si tratta di un’esperienza ricca di prestigio, soddisfazione e arricchimento
professionale. Dal settembre 1990 continua
il proprio lavoro presso la sede del 41° stormo di Sigonella quale membro della sezione
Controllo Qualità fino al 1993 (anno del congedo), dopo 30 anni di servizio attivo nell’Arma Azzurra.
L’encomio ricevuto per la missione negli USA
22/03/75 - 14/05/77 Montatore Centro Manutenzione ATLATIC Sigonella
15/05/77 - 31/10/79 Capo depannage velivolo ATLANTIC Sigonella
01/11/79 - 30/07/81 Addetto sala idraulica e pompe Sigonella
05/01/81 - 06/02/81 Frequenza 22° Corso perfezionamento Caserta
31/07/81 - 30/09/85 Capo Sala idraulica e pompe Sigonella
03/10/83 - 14/10/83 Frequenza Corso Metodologia didattica Guidonia
22/02/84 - 28/02/84 Frequenza Corso Sopravvivenza in montagna Montescuro
01/10/85 - 02/09/86 Istruttore centro addestramento Sigonella
03/09/86 - 21/09/90 Addetto Sezione italiana supporto tecnico ATLANTIC Parigi
22/09/90 - 30/12/93 Addetto Sez. Controllo Qualità 11° RMV - Sigonella
SPORT & TEMPO LIBERO
Riparte la Consulta Giovanile
Come organo consultivo e propositivo del Consiglio Comunale, essa ha il
compito di elaborare pareri, proposte e idee inerenti il mondo giovanile
Il gruppo è costituito da 25 componenti provenienti da associazioni di vari ambiti e rappresentanti di partiti
politici di diversa matrice ed orientamento. L’obiettivo prioritario di tutte
le “forze in campo” è quello di creare
un legame tra i giovani e l’Amministrazione Comunale, cercando di promuovere insieme progetti, iniziative ed
attività inerenti le politiche giovanili.
«Si offre un luogo dove nascono
occasioni di ascolto, di dialogo e di
confronto tra i giovani che si sentono
protagonisti della propria storia - ha
commentato l’assessore Petralia -; i
ragazzi sono desiderosi di contribuire
tramite l’impegno al bene della co-
munità, di offrire le proprie competenze e capacità per affiancare l’azione amministrativa con proposte ed
iniziative determinanti, individuando
orizzonti comuni sui quali lavorare
per l’interesse della cittadinanza».
Durante il primo incontro organizzativo, nel quale si è registrato un forte spirito progettuale, si è passati
subito alla discussione delle iniziative
da programmare durante l’anno. «Il
territorio si attende molto da questi
giovani - sottolinea ancora l’assessore
-; confidiamo particolarmente nel loro desiderio di spendere parte del proprio tempo per tessere legami di
collaborazione e di fattiva operosità».
Il Trofeo “Topolino” di sci
Grande successo, domenica 17 febbraio
2013, per la terza edizione della selezione
regionale “Trofeo Topolino” organizzata dallo sci club Magma Sky Team Pedara con il
patrocinio del Comune di Pedara presso la
località sciistica Etna nord.
Sette le società partecipanti e 70 gli atleti
impegnati su un tracciato molto tecnico. I
numerosi podi ottenuti dallo sci club pedarese giungono a conferma dell’eccezionale lavoro svolto dalla maestra e allenatore
federale Rossella Zappalà che, con la collaborazione del maestro Michele Torelli,
continua a far crescere il vivaio giovanile
più folto e vivace dell’Isola.
REDAZIONALE
Leggere per comunicare
e comprendere il mondo
Secondo studi economici attendibili, è dimostrato che nella società moderna, dove
l’informazione e la comunicazione rivestono un ruolo strategico, leggere aiuta a
produrre ricchezza e progresso. In Italia,
però, il 62% della popolazione non legge
nemmeno un libro all’anno e questo, sempre secondo gli esperti, non contribuisce a
rafforzare la competitività del nostro Paese nel contesto di un mondo globalizzato
che richiede sempre nuove competenze
non solo tecniche, ma anche di carattere
culturale e relazionale acquisibili attraverso la lettura. E non serve a molto incrementare la quantità di diplomati e laureati
visto che stiamo diventando un popolo di
dottori ma non di lettori, col risultato che il
“pezzo di carta” certifica sempre meno le
reali competenze di ognuno. La lettura
serve soprattutto per vivere. Leggere con
attenzione e passione nutre lo spirito, rende più liberi, più coscienti e consapevoli,
più creativi, meno soggetti a pregiudizi e
condizionamenti.
In altre parole, perfeziona.
È ciò che avranno sperimentato i Pedaresi
del Seicento. Quattro secoli fa, mentre il
resto del territorio era popolato da analfabeti (le scuole erano un lusso, la gente
considerava l’istruzione inutile se rappor-
tata alla necessità quotidiana di dedicarsi
all’agricoltura), a Pedara facevano spesso
sosta mercanti di libri. Sembrerebbe un
paradosso, ma librai avevano assegnato
un posto sotto le “impennate” della grande
fiera di settembre: non si sarebbero spinti
da Acireale o da Messina per impervi e
solitari sentieri fino al piccolo casale dell’Etna se non avessero avuto certezza di
concludervi i loro affari. Non che tutta la
popolazione fosse istruita, ma da quando
il villaggio era diventato feudo dei Di Giovanni (1641), tramite un programma di
istruzione affidato prevalentemente ai preti si era registrata una considerevole crescita culturale che non a caso aveva fatto
da traino ad uno sviluppo economico e sociale senza precedenti.
Iniziative culturali di livello pari alle grandi
34
Pedara
notizie
città e la lettura avevano formato, quindi,
nei Pedaresi una struttura mentale più ricca, flessibile e raffinata. Ciò è testimoniato, in quel periodo, dalla loro singolare
capacità imprenditoriale, dalle architetture,
dallo sviluppo urbanistico ma anche, semplicemente, dalle fonti scritte giunte fino a
noi, molte delle quali costituite soprattutto
di frammenti di preghiere spontanee che
le famiglie si passavano di mano in mano
imparandole a memoria (la carta era merce rara per quell’epoca). Si trattò di un
esperimento didattico che permise a molti
di appropriarsi attivamente del linguaggio
orale e scritto, consentendo loro non soltanto di comunicare, ma anche di apprendere e di comprendere il mondo.
Salvo De Luca
SPORT & TEMPO LIBERO
Per una partecipazione alla vita attiva e sociale.
Il ruolo degli anziani oggi
Da circa due anni il Centro di aggregazione anziani con sede presso il palazzo “Pulvirenti”
di corso Ara di Giove è gestito dalla cooperativa “Comunità dei Giovani. Fra le numerose
attività proposte figurano quelle riguardanti la motoria con ginnastica dolce e ballo, la lettura, la recitazione, ma anche decoupage, cineforum e giochi da tavolo. Non mancano, poi,
le iniziative di Natale e di Carnevale, così come i corsi di formazione e informazione su come difendersi dalle truffe e dai delinquenti, sull’educazione alimentare e la prevenzione degli incidenti domestici. «L’attività di gruppo si rivela molto importante - dichiara Giacomo De
Luca, presidente della cooperativa - perché il sano coinvolgimento produce effetti positivi.
Promuovere tra gli anziani la partecipazione alla vita attiva e sociale di Pedara favorisce in
loro il benessere psicofisico che consente di superare le condizioni di solitudine e di inutilità». Sono questi, essenzialmente, gli obiettivi del Centro che annovera già numerose iniziative. Interessanti sono gli incontri di gruppo di psicoterapia con il metodo “gruppo
analitico” condotti da una psicologa esperta. Si tratta di momenti di aggregazione qualificanti, che coinvolgono gli anziani in attività sociali, culturali, sportive e del tempo libero ed
incentivano la loro permanenza in famiglia e nel proprio contesto di vita.
Foto di gruppo degli anziani che hanno interpretato la commedia “Matrimoniu putativu”
per la regia di Saro Di Giovanni
La commemorazione dell’Ammiraglio Toscano
Un momento dell’annuale commemorazione dell’Amm. Toscano e la scopertura di una
lapide con la preghiera del marinaio alla presenza delle Autorità e della nuora dell’eroe
pedarese, la Sig.ra Bernabei. Successivamente, presso la sala del centro giovanile, si
è svolta una conferenza con l’intervento del dott. Salvo De Luca che ha dettagliatamente ricostruito tutte le fasi della battaglia navale di Capo Bon, evento bellico tra i più
sanguinosi della Seconda Guerra Mondiale che chiamò al sacrificio il nostro concittadino e medaglia d’oro al valor militare.
Pedara
notizie
35
Nuova sede per la sezione
pedarese del CAI
Il Club Alpino Italiano è una realtà ormai
consolidata nel territorio e a Pedara lo è da
diversi tempo. Di recente si è trasferito nei
rimodernati locali di via Pizzoferro concessi dall’Amministrazione Comunale che meglio si prestano alle attività didattiche che il
sodalizio guidato da Nuccio Faro intende
promuovere. Tra le altre cose, in programma si segnalano anche stage e corsi di
educazione ambientale per i bambini.
Foto di G. Chiarenza
SPORT & TEMPO LIBERO
Nasce il gruppo Scout Agesci Pedara 1
La presentazione
è avvenuta
in Municipio
alla presenza
del sindaco,
Anthony Barbagallo,
e dell’assessore
al Volontariato,
Mimmo Scirè
Tutti per mano attorno ad un fuoco. È questa l’immagine emblematica
dell’inizio ufficiale dell’anno scout a
Pedara. Domenica 30 settembre 2012,
infatti, è partita l’avventura del gruppo “Pedara 1” che fa parte della grande famiglia Agesci. La manifestazione
ha avuto inizio la mattina, con la fase
“ufficiale”, alla presenza delle autorità civili e militari, tra cui il Sindaco,
On. Anthony Barbagallo, che ha sottolineato la grande importanza e simpatia che il neonato gruppo ha
nell’ambito delle iniziative sociali della cittadina. Presenti anche i responsabili della Zona Etnea delle Ginestre,
Capi delle zone limitrofe, rappresentanti del Comitato Regionale ed addirittura di Capo Scout e Capo Guida
nazionali che hanno partecipato con
una lettera inviata nei giorni precedenti. Il pomeriggio, poi, la festa è
proseguita con giochi vari, con la visita di un “angolo” di Squadriglia costruito con pali e cordino in piazza, ed
infine con un fuoco di bivacco che ha
coinvolto tutti, dai ragazzi, ai genitori, agli ospiti.
Il gruppo di Pedara è composto da
otto elementi guidati da Rosanna Russo e Sebastiano Torre, con l’assistenza di padre Nello Cristaldi, parroco
della Basilica di S. Caterina. «È nostra intenzione - hanno dichiarato i
promotori del sodalizio - interagire
con le scuole e con le altre realtà presenti sul territorio e consolidare il nostro progetto educativo presso la
Basilica di S. Caterina».
Particolari i colori scelti dai capi
del gruppo Agesci di Pedara: il rosso
e il blu, tratti dallo stemma comunale,
con il bianco a ricordare la devozione
della comunità verso la Madonna Annunziata.
A tutti non resta che augurare
“buona strada”.
Pedara aderisce al progetto “Città della pace”
Su deliberazione del Consiglio Comunale, Pedara aderirà al “coordinamento nazionale degli enti locali per la pace”
e ne sosterrà le attività con un contributo economico annuale che rappresenta una somma quasi simbolica ma di grande impegno morale. Il Consiglio, presieduto dall’Arch. Alfio
Cristaudo, ha deliberato inoltre di impegnare l’Amministrazione a costituire un apposito “Ufficio per la pace” con il
compito di promuovere con quanti si renderanno disponibili la cultura della pace e dei diritti umani mediante iniziative culturali, di ricerca, di educazione e di informazione che
tendano a fare del territorio comunale una terra di pace con
l’auspicio che l’Ufficio in questione sia pure una palestra di
educazione civica.
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Pedara
notizie
SPORT & TEMPO LIBERO
Quando la musica è
amore e passione
di Gaetano Settembrino
La banda musicale di Pedara sta
vivendo momenti particolarmente intensi. L’amore per la musica, il desiderio di donare momenti felici e
spensierati a quanti ascoltano le esibizioni dei nostri giovani musicisti ripagano sicuramente dai sacrifici e
dall’impegno per lo studio.
Gli ultimi anni hanno visto un notevole incremento dell’Associazione
che vanta già più di cento iscritti che
costituiscono il gruppo dei veterani da
cui nasce il “Corpo Bandistico città di
Pedara”, e quello degli allievi che formano il gruppo “S. Domenico Savio”,
provenienti, come da tradizione, dalle
scuole elementari e medie. Infatti, con
la partecipazione dell’Istituto “S. Casella” e la collaborazione del prof. Battaglia, il M° Alfio Platania riesce a
coinvolgere gli studenti pedaresi nello
studio musicale incrementando di ulteriori elementi la Banda stessa e aggregando i giovani in ambito sociale e
culturale evitando, così, fenomeni di
devianza e dispersione, obiettivo principale del Maestro condiviso in totale
sintonia con tutto il direttivo dell’Associazione. Inoltre, per volontà dello
stesso Platania e approvazione del direttivo, è di recente costituzione il nuo-
vo gruppo “Over 40” che registra già i
primi aspiranti musicisti.
Momenti di rilievo per l’attività
bandistica sono le sfilate per le vie cittadine durante le manifestazioni civili e religiose come il 4 Novembre,
festa dell’Unità Nazionale, il concerto di Natale, l’anniversario della battaglia di Capo Bon e soprattutto la
festa mariana di settembre; ma il
gruppo è richiesto anche in altre particolari occasioni. Si è esibito durante
le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia in diverse località della provincia; a Siracusa (nel porto di
Ortigia) sul veliero Next Wave; nel
grande centro commerciale Etnapolis
al 1° Raduno Bandistico Regionale dimostrando ovunque di aver maturato
buona professionalità e tecnica.
Un importante riconoscimento per
il Corpo Bandistico di Pedara è giunto attraverso la pubblicazione del libro “La Musica col Cuore” che
contiene la storia di alcuni fra i più
importanti corpi bandistici d’Italia.
La banda di Pedara è espressione
della partecipazione popolare alla vita culturale del paese; è ritenuta elemento aggregativo e soprattutto
fucina di affermati artisti che si gua-
Pedara
notizie
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La copertina del libro che racchiude la storia dei
maggiori gruppi bandistici d’Italia compreso quello
di Pedara
dagnano poi la strada degli studi verso il Conservatorio.
Oggi è una realtà viva formata da
persone di età ed esperienze diverse:
studenti, laureati, lavoratori, genitori
che tutti insieme da decenni concorrono ad un arricchimento reciproco di
valori.
La mappa wi-fi realizzata dal Comune con la copertura attuale e il potenziamento previsto
Dati del censimento 2011
I dati del censimento 2011 rivelano come Pedara sia il terzo comune della provincia a maggiore
crescita demografica.
Il suo +28,2% rispetto al 2001
porta i suoi abitanti da 10.062 a
12.896, preceduto soltanto da
Belpasso (+ 29,6%) e Camporotondo Etneo (+ 48,9%).
L’Albo
Pretorio
è on line
Operazione trasparenza nelle pagine on-line della rete civica
www.comune.pedara.ct.it
Attraverso immagini digitali viene favorita la
consultazione e la stampa degli atti amministrativi per i quali è previsto l'obbligo di
pubblicità legale.
Rimane comunque in uso anche il tradizionale Albo Pretorio costituito dalle bacheche
collocate nella sede Municipale.
Cambio di residenza in tempo reale
La Legge 35/2012 introduce nuove disposizioni in materia anagrafica con la possibilità di effettuare i cambi di residenza in maniera veloce tramite la compilazione di moduli conformi a quelli pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno e resi disponibili anche
sul sito del Comune di Pedara. Le istanze, quindi, si potranno inoltrare telematicamente utilizzando i seguenti indirizzi di posta elettronica:
[email protected] oppure
[email protected].
Resta inteso che la richiesta di cambio di residenza può avvenire anche nei seguenti
modi:
• presso l’ufficio anagrafe del Comune situato in via Papa Giovanni XXIII;
• per raccomandata indirizzata a Comune di Pedara - ufficio anagrafe - piazza don
Bosco - 95030 - Pedara (CT);
• per fax al nr. 095.7028123.
Per i dettagli sulla nuova normativa e per scaricare la modulistica necessaria si invitano gli utenti a consultare il sito ufficiale del Comune
www.comune.pedara.ct.it.
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