Sommario
PEDARANOTIZIE
Rassegna Periodica Trimestrale
Anno XXIV • n. 87 • Giugno 2006
Direttore
Anthony Emanuele Barbagallo Sindaco
Direttore Responsabile
Salvo De Luca
Redazione
Mario Calabretta, Giuseppe Distefano,
Domenico Pappalardo,
Giuseppe Pappalardo, Pina Tomaselli,
Salvatore Tringali, Enza Zappalà
Segretaria di Redazione
Agata Petralia
Testi
Cettina Bonanno, Mario Calabretta,
Maria Stella Caramagno, Silvia Carciola,
Giuseppe Consoli, Alfio Cristaudo,
Sara De Francisci, Marilio Del Cè,
Salvo De Luca, Orazio Di Mauro,
Salvo Failla, Antonio Fallica,
Carmelo Fallica, Alessandro Laudani,
Gaetano Laudani, Mario Laudani,
Giuseppe Pappalardo, Laura Petralia,
Tommaso Pezzino, Rosario Pulvirenti,
Carla Ragusa, Giusi Sanfilippo,
Nello Toscano, Enza Zappalà
1 .EDITORIALE
Nel ricordo di un grande maestro
2 .EVENTI
La Sala Consiliare Comunale
intitolata al dott. Giuseppe Pappalardo
3 .AMMINISTRAZIONE
Il Piano delle Opere Pubbliche
5 .AMMINISTRAZIONE
Il Bilancio Comunale
6 .CONSIGLIO COMUNALE
Il Presidente del Consiglio
Interventi dei capi gruppo
8 .SVILUPPO ECONOMICO
& ARTIGIANATO
Pedara aderisce al distretto produttivo
del basalto etneo
9 .SERVIZI SOCIALI/SCUOLA
L’asilo nido comunale si rinnova
Piccoli attori, grandi protagonisti
10 .PRIMO PIANO
La Pentecoste dei giovani a Pedara
11 .TERRITORIO
Più attenzione per il territorio comunale
11 .ASSOCIAZIONISMO
Il Volontariato oggi
12 .ASSOCIAZIONISMO
Il CGS Miaramandeha al concorso
“Holymusic giovani 2006” di Castel di Lama (AP)
Hanno collaborato
Alfredo Distefano, Francesco Laudani,
Roberto Laudani, Gaetano Petralia,
Franco Moschetto, Antonio Sciuto
13 .ASSOCIAZIONISMO
Le Confraternite di Pedara al raduno
nazionale di Lanciano
Fotografie
Cettina Bonanno, Felice Carciola,
Archivio Ass.ne Culturale “Centro
Storico”, Archivio Comunale,
Giuseppe Consoli, Giuseppe Distefano,
Gabriele Fasanaro, SDL images
14 .ARTE & CULTURA
Il Martirio del cavaliere
17 .CULTURA
Il proverbio - Poesia & Narrativa
18 .TURISMO
Quando il Turismo sposa la Cultura
Direzione, Redazione ed Amministrazione
Sede Municipale
Piazza don Bosco • 95030 • PEDARA (CT)
Tel. 095.7028111 • fax 095.7028112
e-mail: [email protected]
[email protected]
19 .RUBRICHE
Medicina & Salute - Sport & Tempo Libero
20 .NOTIZIE IN BREVE
Città flash
Registrazione del Tribunale
di Catania n. 626/ 3.3.1983
21 .VARIE
Numeri Utili - Avviso - Prossimamente
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I-WORK s.r.l. • Via G. Patanè, 13/A
95100 Catania
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In copertina
La Pentecoste dei giovani
pedaranotizie
Nel ricordo di un grande maestro
di Anthony Emanuele Barbagallo
Sindaco di Pedara
Cari Concittadini,
lo scorso giugno abbiamo intitolato l’Aula Consiliare al compianto Pippo Pappalardo; un gesto semplice
ma significativo per una generazione che ha visto in lui un esempio di correttezza, onestà, semplicità.
Conobbi il dott. Pappalardo nell’autunno del 1997, nel corso della campagna elettorale per le elezioni amministrative. Quando mi presentai e gli parlai un po’ di me (mi sembrò giusto farlo nei confronti di una istituzione della Politica pedarese) lui tagliò corto: “… già so tutto … iù mi ‘nfummai
prima di fariti mentiri ‘nda lista”. Era così, a volte pure un po’ burbero. Da allora tanti ricordi, tante giornate vissute insieme a
parlare degli atti da fare o delle decisioni da prendere. Di lui ricorderemo sempre le grandi doti di amministratore diligente e
preparato. Era sua buona abitudine ogni mattina, prima della giunta (di solito ancora oggi fissata per le 19,00), controllare scrupolosamente gli atti da approvare e verificare le ripercussioni sulle casse dell’Ente.
Rispettoso dei colleghi amministratori, amava ascoltare più che intervenire alle riunioni e ai dibattiti; un uomo di squadra,
pronto a prendersi le proprie responsabilità ma anche a fare un passo indietro per il bene del gruppo. Celebre il caso del dicembre 1997 quando rinunciò alla nomina ad assessore per fare scorrere un consigliere comunale in più della lista a cui apparteneva. In Politica, ve lo assicuro, merce più unica che rara. Come ogni Pedarese, legatissimo alla campagna (“u voscu”) ed alla
famiglia (non so quante riunioni abbiamo interrotto per la necessità di andare a prendere la sorella).
Il 2 ottobre 2000 fummo entrambi nominati assessori. Come tutte le nuove composizioni di organi di governo, la prima seduta fu repentina. Mi diedero l’incarico di andare a cercare Pippo che a casa non rispondeva al telefono. Andai a colpo sicuro …
indovinate dov’era? In piazza, seduto sul terrazzo del Circolo “Unione”. Per Pippo la “piazza” era importantissima: lui misurava la bontà dell’azione del governo locale dal riscontro che riceveva dalle persone che incontrava in giro. La stessa “piazza” che
nella primavera del 2002 lo scelse come Sindaco. In quel maggio freddo io ebbi l’onore (insieme a Giuseppe Rizzo) di chiudere la campagna elettorale. E quella sera, tra le altre cose, rilevai come la scelta sul candidato sindaco non era frutto di accordi
di governo, ma nasceva da una forte legittimazione popolare, dalla gente comune, dalla “piazza” che chiedeva Pippo
Pappalardo Sindaco.
Degli ultimi anni di amministrazione mi resterà il ricordo di una maturazione definitiva, della consapevolezza delle scelte. Mi
resterà il ricordo di un Pedarese innamorato della propria città. Pippo amava Pedara in ogni sua forma: la gente, i monumenti, le strade, i modi di fare … Mi resterà il ricordo di un Sindaco (altra dote rara) capace di tornare con giudizio sulle proprie
scelte dopo avere ascoltato gli altri. Mi resterà il ricordo di un uomo che sentì il bisogno di “traghettare” una giovane generazione di amministratori (il sottoscritto, Francesco Laudani, Mario Laudani, Antonio Fallica, Antonio Moschetto ed altri ancora)
verso il futuro. Spesso amava intrattenersi con noi, spesso ci dava consigli, spesso voleva sapere come la pensavamo (“i carusi
sa n’ascutari sempri…” diceva); spesso anche quando la malattia lo aggrediva sempre più…
Negli ultimi giorni, ad una cara persona disse con rammarico: “ a di carusi c’avissa vulutu ‘nzignari nautri quattro cosi …”;
a noi, cari Concittadini, invece, resta un grande rimpianto: quello di non aver mai imparato abbastanza!
Un caro saluto.
EDITORIALE
Veduta notturna del Municipio
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pedaranotizie
La Sala Consiliare Comunale
intitolata al dott. GIUSEPPE PAPPALARDO
di Enza Zappalà
A
due anni dalla sua prematura scomparsa, lo scorso primo giugno,
l’Amministrazione Comunale ha voluto rendere ufficialmente omaggio al sindaco Giuseppe Pappalardo intitolandogli la Sala Consiliare. La cerimonia è
stata preceduta da una messa di suffragio celebrata dal salesiano don Giuseppe
Dolcimascolo nella Basilica di Santa Caterina alla quale hanno partecipato, con
commozione, i parenti, gli amici e gli impiegati comunali. Prima della cerimonia
pubblica, il nostro Primo Cittadino e la sorella del compianto sindaco Pappalardo
hanno scoperto una stele commemorativa posta all’ingresso della Sala Consiliare e
realizzata dall’arch. Salvatore Di Mauro.
Ad onorare la memoria dell’amministratore scomparso sono intervenuti, quindi,
il Sindaco, avv. Anthony Barbagallo, il Presidente del Consiglio Comunale, dott.
Mario Laudani - che per primo si è adoperato per questo riconoscimento - la signora Carla Ragusa, a nome della famiglia Pappalardo e gli ex sindaci Carmelo Fallica
e Nunzio Rapisarda, mentre venivano proiettate alcune immagini a ricordo del dott.
Pappalardo e della sua vita vissuta per la famiglia, la professione e la Comunità.
PROFILO BIOGRAFICO DEL DOTT. GIUSEPPE PAPPALARDO
EVENTI
Nato a Pedara il 30 gennaio 1937, figlio di Antonino e Santina
Bonaccorsi, frequenta le scuole medie presso il Collegio Salesiano.
Si diploma in ragioneria nel luglio 1957, inizia a lavorare all’hotel
Bonaccorsi e prosegue gli studi in Economia e Commercio laureandosi il 30 marzo 1966; nel 1968 conseguirà l’abilitazione all’esercizio della professione di Dottore Commercialista.
L’1 ottobre 1975, quale vincitore del relativo concorso di Stato,
prende servizio presso l’Ufficio Imposte di Susa (TO) e lì si trasferisce assistito amorevolmente dalla sorella Graziella fino all’1 gennaio 1980 quando, eletto Consigliere Comunale, ottiene il trasferimento presso l’Ufficio Imposte di Giarre. Rimarrà in servizio fino all’1
gennaio 1998 quando arriverà per lui la “dolce pensione”.
Questo è quanto scrive il Direttore dell’Ufficio Imposte di Giarre:
A far data dall’1 giugno 1998 il dott. Giuseppe Pappalardo ha
lasciato l’Amministrazione per dimissioni volontarie. La scelta del
dott. Pappalardo da una parte impone il dovere di augurare, a
nome di tutti ed in maniera sentita, le migliori fortune e soprattutto
tanta serenità, ma per altro verso fa emergere la mancanza di un
funzionario di grande valore, dotato di elevata cultura e signorilità,
capacissimo nel lavoro di istituto, pronto nell’aggiornamento,
apprezzato e stimato, dentro e fuori dall’Ufficio, per le sue doti
umane e professionali; ed io, che ho avuto la fortuna di averlo vicino, desidero sottolineare la lealtà, la correttezza ed il grande senso
di collaborazione; l’ufficio ha perso sicuramente un pilastro.
Rimasto orfano di padre, riversa in modo veramente encomiabile
un amore immenso verso la mamma Santina e la sorella Graziella.
2
Il dott. Giuseppe Pappalardo
Questo affetto viene manifestato con tanta passionalità che diventa
difficile non riscontrarlo nelle attività che svolge in seno alla famiglia
e in quelle derivanti dai rapporti in ufficio e Istituzionali. Sensibile a
quanto la natura offre al suo sguardo, coltiva con devozione la terra
e i frutti da essa elargiti. Infine, è legato affettuosamente ai suoi cani
che considera amici fraterni, coi quali condivide il suo relax e il suo
svago, soffrendo per un eventuale distacco. Dopo aver ricoperto vari
incarichi istituzionali presso il nostro Comune, viene eletto Sindaco
nel 2002. A dicembre del 2003 viene colpito da una grave malattia
che lentamente lo condurrà alla morte. Tale deprecato evento avviene l’1 giugno del 2004.
Dott. Carmelo Fallica
La stele commemorativa posta all’ingresso dell’aula
A nome della famiglia di Pippo Pappalardo, ringrazio vivamente il Sindaco e tutta l’Amministrazione Comunale; un ringraziamento particolare lo porgiamo a Mario Laudani che tanto si è prodigato per la realizzazione di questo progetto. Grazie Mario, grazie per la stima e l’affetto
che nutrivi per Pippo! Noi ti ricordiamo così, Pippo. Chi ti ha conosciuto sa quale legame inscindibile vi fosse tra Te e il Comune che consideravi una cara dimora. Tra queste mura eri felice perché sentivi di poter realizzare i tuoi obiettivi che nascevano dal grande amore per questo Paese.
Ci lusinga davvero tanto l’intitolazione di quest’Aula Consiliare, ma soprattutto fa sì che il tuo ricordo viva per sempre nella memoria di tutti: di
noi che abbiamo avuto il privilegio di averti nelle nostre vite, ma anche di chi non ti ha conosciuto, affinché sappia che fu Sindaco di Pedara un
Carla Ragusa
uomo semplice, buono, onesto e amico di tutti, che amò il suo paese più di se stesso.
pedaranotizie
Particolare di
piazza Don Bosco
Il Piano Annuale e Triennale
delle OPERE PUBBLICHE
Il quadro programmatico prevede notevoli investimenti nell’arco di un periodo di
media durata, indicativo della strategia politica che l’Amministrazione intende
mettere in atto al servizio dei cittadini
L
o scorso mese di maggio, unitamente al bilancio di previsione, il Consiglio Comunale ha approvato il
Programma Triennale delle Opere Pubbliche 20062008 ed il relativo Piano Annuale per l’anno 2006. Questo
importante documento di programmazione triennale costituisce il perno essenziale del processo di pianificazione di
interventi programmatici futuri riguardanti le opere pubbliche ed i servizi. Con uno sguardo attento alle disponibilità e
agli effettivi costi da sostenere, sono stati individuati gli
obiettivi primari da conseguire, attuando gradualmente,
attraverso un vincolato programma, la realizzazione di opere
che sicuramente in futuro trasformeranno il volto della città.
Capita spesso in casi come questo, di leggere nei notiziari dei Comuni articoli simili riguardanti deliberazioni sulle
opere pubbliche che si intendono realizzare nell’arco di un
triennio. Talvolta capita di scorrere lunghi elenchi di una
quantità cospicua di queste opere che spaziano su tutti i
campi, dall’urbanistica all’edilizia pubblica, dagli interventi
sulla rete idrica ed elettrica a quelli relativi alle manutenzioni ed ai risanamenti.
Nella lettura e nell’analisi di questi programmi, spesso è
difficile capire se nell’elenco delle previsioni vi è una linea
guida, un percorso programmatico volto a perseguire una
precisa idea di sviluppo della città, uno specifico piano che
abbia una “matrice polare” capace di condurre a logici concatenamenti. Nel Piano Triennale approvato recentemente
dal Consiglio Comunale, analizzando l’elenco delle opere
pubbliche da realizzare - almeno per una parte di esse emerge chiaramente una linea programmatica di interventi
con un insieme di opere concatenate le une alle altre. La
realizzazione di alcune di esse si iscrive di certo in una idea
urbanistica di modificazione di quella parte del territorio
urbano che più rappresenta le emergenze architettoniche,
urbanistiche e ambientali della città.
Il progetto di ripristino dei prospetti ad angolo tra via
Ammiraglio Toscano e piazza Don Diego, l’allargamento
della strada tra la stessa via Ammiraglio Toscano e la piazza
Del Popolo, la realizzazione di un ampio marciapiede davanti la chiesa di S. Antonio Abate e del parco di Monte Troina,
la riqualificazione del parco comunale e delle aree di piazza
Don Bosco e quella di alcuni prospetti lungo il corso Ara di
Giove sottintendono e aderiscono ad una finalità comune:
ridisegnare il volto della nuova città.
L’idea di realizzare un parco sul Monte Troina certamente ridefinisce il baricentro delle aree del parco comunale.
Oggi si tratta semplicemente di un’area parzialmente agricola e nella maggior parte in stato di abbandono. La fruizione dell’intero sito a carattere naturalistico trova la giusta
risonanza con il parco urbano in uno scambio di valenze
diverse, pur tuttavia convergenti. Il progetto di riqualificazione delle aree di piazza Don Bosco e del sottostante parco si
rende necessario anche per rimodularle definitivamente con
la sovrastante villa. Quest’ultima, progettata negli anni ‘60
del ‘900, in atto è scollegata e non integrata al restante
AMMINISTRAZIONE
di Marilio Del Cè
3
pedaranotizie
AMMINISTRAZIONE
parco perché entrambe le aree sono
state realizzate in tempi diversi e con
“filosofie” diverse, con geometrie elementari e simmetriche di giardino
all’italiana sopra, con vasti spazi naturali sotto. Lo schema di massima del
progetto indica un insieme sistematico
di interventi che pongono in essere,
attraverso nuovi percorsi, l’integrazione
di tutte le superfici creando un parco
con carattere unitario.
L’intervento su piazza Don Diego,
invece, risana una ferita urbanistica
inflitta oltre 50 anni fa a seguito dello
sventramento di casa Laudani e la successiva creazione della via Ammiraglio
Toscano, anche se, di fatto, non sarà
più possibile ripristinare l’immagine originaria della bella piazza “vernacolare”
che un tempo era piazza Umberto,
oggi piazza Don Diego. Essa risultava
essere chiusa sul lato ovest con il prospetto continuo della casa della fami-
4
Particolare del parco “Belvedere”
Via della Resistenza sarà allargata
glia Laudani che, pur abitando nella
residenza interna, su piazza Don Diego
aveva un affaccio di rappresentanza.
Questo fabbricato, il Circolo “Unione”
ed il palazzo baronale più a nord, costituivano la quinta degli edifici civili che
autocelebravano il potere delle famiglie più benestanti di Pedara, contrapponendosi ideologicamente alla Chiesa
Madre, elemento certamente rappresentativo del potere religioso.
L’allargamento della via Ammiraglio
Toscano in direzione di piazza del
Popolo risolverà meglio l’accesso alla
piazza stessa, con enorme beneficio per
il traffico veicolare. Anche quest’area
meriterebbe uno studio più approfondito con la realizzazione di opere ed interventi che disegnino una volta per sempre una piazza che possa essere definita
veramente tale.
La realizzazione di una vasta aiuola
di fronte la chiesa di S. Antonio Abate
consentirà di interrompere la continuità
urbanistica di corso Ara di Giove, realizzando un’oasi spaziale, giusta cerniera
fra il traffico veicolare e le funzioni residenziali e commerciali del quartiere.
Anche se non fa parte dell’elenco delle
opere pubbliche triennali, merita una particolare trattazione l’iniziativa intrapresa
dall’Amministrazione Comunale di coordinare un intervento di restauro dei
prospetti che sorgono tra piazza Don
Diego e corso Ara di Giove: in particolare, la quinta urbana formata dagli
edifici che vanno dal Circolo “Unione”
fino alla casa Monastra. Il progetto
prevede il rifacimento dei prospetti con
la soppressione di tutte le superfetazioni, l’interramento dei cavidotti aerei ed
il rifacimento dei paramenti esterni con
materiali e colori conformi e coerenti a
quelli usati all’epoca delle costruzioni.
L’Amministrazione Comunale, con
una propria iniziativa, ha invitato e riunito tutti i proprietari degli immobili in questione, riscontrando in loro la disponibili-
pedaranotizie
tà a condurre le operazioni di restauro. Ha pertanto coordinato un progetto, già in fase esecutiva, assicurando tutti gli interventi necessari per parte comunale. Questo piano evidenzia
come, da un’azione sinergica pubblico-privata, sia possibile
ottenere, nel caso specifico, la riqualificazione di una parte del
centro storico. C’è da auspicare che questa iniziativa possa
essere ancora utilizzata ed applicata ad altre parti del tessuto
urbano, innescando una reazione a catena di risanamento su
tutto il centro storico.
Ritornando al Piano Annuale relativo al 2006 predisposto
dall’Amministrazione Comunale e, nello specifico,
dall’Assessorato ai Lavori Pubblici, esso prevede consistenti
investimenti che, nell’anno in corso, ammontano a circa
€ 1.900.000,00 suddivisi tra urbanizzazione, infrastrutture e
servizi. La riqualificazione del patrimonio architettonico e la
viabilità occupano un posto di rilievo così come precedentemente abbiamo descritto, non tralasciando però la manutenzione e la sicurezza stradale.
Lo studio presentato ed approvato di recente indica le
caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali ed economichefinanziarie di ogni singolo progetto, tenendo conto delle componenti storico-artistiche, architettoniche, paesaggistiche e di
sostenibilità ambientale. Vi è da aggiungere che le opere introdotte nell’intero Programma Triennale sono molto impegnative, alcune anche coraggiose sia per le scelte progettuali, sia
per il sostegno economico che richiedono.
Il Bilancio Comunale
I
l Comune è l’ente locale che provvede alla tutela ed allo sviluppo degli interessi della collettività. Le scelte programmatiche
finalizzate al raggiungimento di tali obiettivi vengono riassunte nei documenti di bilancio che fotografano da un lato il quadro delle risorse disponibili, dall’altro il loro impiego. Il bilancio, quindi, non è soltanto un insieme di numeri o uno strumento riservato agli esperti: esso influisce sul vivere quotidiano dei cittadini, dà l'impronta alla Comunità e stabilisce le priorità in
tanti settori diversi, dalle opere pubbliche ai servizi sociali, dalla scuola alle attività culturali. Poiché gli obiettivi dell’Ente hanno
una natura sociale, è imprescindibile che il Bilancio, pur se non in maniera analitica, sia reso visibile e comprensibile a tutti
assolvendo, così, ai criteri di chiarezza, trasparenza e comunicazione di cui l'Amministrazione si occupa nella sua funzione di
costante dialogo con i cittadini.
Di seguito, riportiamo in forma sintetica i dati relativi al rendiconto di gestione dell’esercizio 2005:
€ 1.998.992,89
FONDO CASSA AL 01.01.2005
PAGAMENTI
C/Residui
€ 3.193.126,28
C/Competenza
€ 6.626.532,16
C/Residui
€ 3.350.701,28
C/Competenza
€ 7.923.615,05
RESIDUI PASSIVI
AVANZO DI AMM.NE AL 31.12.2005
di cui € 725.000,00 vincolato scaturente
• per € 227.169,00 dai proventi OO.UU.
• per € 360.315,00 dallo svincolo del Fondi FERS
• per € 137.516,00 dal rimborso somme IACP
€ 11.274.316,33
€ 544.335,00
FONDO CASSA AL 31.12.2005
RESIDUI ATTIVI
€ 9.819.658,44
C/Residui
€ 7.301.843,49
C/Competenza
€ 4.048.904,84
C/Residui
€ 8.191.632,56
C/Competenza
€ 2.326.132,36
€ 11.350.748,33
€ 10.517.764,92
€ 1.377.318,41
L’importo di cui sopra, così come previsto nel bilancio
2006, sarà reinvestito per il finanziamento di spese in
C/Capitale nel modo seguente:
Interventi nelle strade comunali
€ 75.000,00
Interventi per impianti di pubblica
illuminazione € 70.000,00
Viabilità e riqualificazione del centro
storico € 580.000,00
AMMINISTRAZIONE
RISCOSSIONI
5
pedaranotizie
Il Presidente del Consiglio
Cari concittadini, è già trascorso un anno dalla mia elezione a Presidente del Consiglio e dall’insediamento del Consiglio Comunale e come ogni anniversario o ricorrenza credo sia giusto fermarsi per
riflettere sul proprio operato e su quello del Consiglio.
Dopo una fase iniziale di rodaggio, l’attività Consiliare è entrata subito nel vivo nonostante le divergenze di opinione e di vedute tra maggioranza e minoranza. Con immenso piacere ho constatato
come da entrambi i fronti l’obiettivo principale non sia stato arroccarsi su posizioni sterili ed inadeguate, ma di espletare quella funzione pubblica e sociale propria della società civile. Non sono di certo
mancati degli scontri, ma la capacità di mediazione e la propensione al dialogo e al confronto hanno
sempre prevalso. Tra le tante delibere approvate nell’ultimo anno, ricordiamo l’approvazione del piano
particolareggiato, gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione come quello del palazzo Pulvirenti,
l’istituzione di un Consiglio dei Ragazzi, l’intitolazione dell’Aula Consiliare al compianto sindaco dott. Giuseppe Pappalardo.
Vorrei concludere questo mio intervento con una riflessione personale: la nostra attività amministrativa di certo non è perfetta,
ha pecche e difetti a cui cercheremo di rimediare, ma allo stesso tempo è un esempio di come si possa fare politica senza far
rimbalzare la colpa dei problemi o le mancanze da una fazione politica all’altra. Si tratta insomma di saper lavorare in sinergia
superando le divergenze.
Uscendo da un periodo in cui si sono succedute due tornate elettorali, quella nazionale e quella regionale, e vivendo giorni caratterizzati dall’incertezza su chi ci governerà, l’augurio e l’auspicio che faccio a tutti è che i nostri rappresentanti politici siano
disposti all’esercizio della “funzione pubblica” intesa come confronto e dialogo e se necessario siano disposti anche al compromesso, il tutto per il raggiungimento del bene comune.
Mario Laudani
Interventi dei Capi Gruppo
Alleanza Nazionale
Intervento non pervenuto
CONSIGLIOCOMUNALE
Movimento per l’Autonomia
6
Il Consiglio Comunale ha affrontato per la prima volta dalle elezioni comunali del 2005 la fase del
Bilancio di previsione. Questa fase è una delle più delicate in quanto in essa il Consiglio determina quali sono i famosi “cordoni della borsa” da cui la Giunta dovrà attingere per l’amministrazione del Comune. In pratica si tratta di tracciare la rotta verso cui l’Amministrazione dovrà marciare nel corso dell’intero anno finanziario. Il nostro gruppo ha cercato di coordinare una strategia
efficace per far sì che quanto progettato in fase di campagna elettorale sia più facilmente raggiungibile. Innanzitutto è stato previsto un capitolo di spesa specifico per la metanizzazione, un atto
dovuto dopo anni di assoluto immobilismo. Questo capitolo è stato dotato di una somma che, se
pur corposa, non potrà certo realizzare tutte le necessità riscontrate, ma sicuramente sarà la base di partenza per una progettualità efficace alla risoluzione della tematica. Per quanto riguarda il percorso di sviluppo turistico del paese, il gruppo
MPA ha riscontrato una necessità primaria e cioè la riqualificazione urbana di alcuni spazi del centro storico. Si tratta di
interventi importanti, coraggiosi da certi punti di vista, dato che da 20 anni a questa parte nessuna Amministrazione ha
minimamente pensato di toccare questi punti.
Inoltre l’inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche del progetto per i capannoni per i Carri Mariani rispetta un
pedaranotizie
nostro preciso impegno assunto con i volontari dei due partiti. Si tratta del primo passo verso la realizzazione di strutture
adeguate alle esigenze che i nostri devoti ragazzi esprimono nella realizzazione di queste magnifiche opere votive.
Non potendomi dilungare oltre auguro a tutta la cittadinanza un felice periodo estivo.
Antonio Fallica
Alleanza ed Impegno per Pedara
A distanza di un anno dall’inizio della legislatura è doveroso, da parte nostra, fare un bilancio
dell’Amministrazione e del suo operato. Quale miglior momento se non quello dell’analisi del bilancio
di previsione dell’anno 2006 che rappresenta l’atto principale di una Amministrazione. L’esame del
bilancio ci ha permesso di fare delle considerazioni di natura politico-amministrativa: in esso si può
notare l’utilizzo per intero del fondo di riserva ed il superamento della soglia fissata per il patto di stabilità; le entrate extratributarie sono quasi tutte in diminuzione e per contro sono previste sempre più
spese per “incarichi esterni” e “commissioni” senza il corretto ridimensionamento delle stesse come,
fra l’altro, richiesto dalla Corte dei Conti.
Metà dell’avanzo di amministrazione è destinato per opere pubbliche, e precisamente per il progetto di riqualificazione di piazza Don Bosco che, di fatto, rappresenta un inutile stravolgimento della stessa, con un enorme sperpero di denaro pubblico.
Inoltre, nel suddetto bilancio non si fa alcun cenno ad un problema che investe l’intera collettività, cioè il randagismo; faccenda questa molto seria già affrontata nel Consiglio Comunale precedente a quello del bilancio e dove il Consiglio stesso si impegnava a fare un’indagine di mercato ed indicare, quindi, un’adeguata cifra da iscrivere nel bilancio 2006. Queste considerazioni ed altre hanno portato il nostro gruppo al voto contrario. Questo bilancio, quindi, non apporta sostanziali novità a favore
dell’Amministrazione, né si individuano in esso spiragli di progettualità a breve, media e lunga scadenza, se non quella di portare a compimento opere già progettate precedentemente e di condurre alla meno peggio l’ordinaria amministrazione.
Rosario Pulvirenti
Gruppo Misto
La travagliata vita del Gruppo Misto si colora di nuovi episodi. Dopo l’abbandono dei rispettivi gruppi
da parte di tre consiglieri, il numero di quelli presenti nelle file del gruppo misto era diventato addirittura di 11. Più della metà del Consiglio Comunale. La formazione del nuovo gruppo consiliare ha fatto
scendere il numero a 7 consiglieri, numero che rappresenta comunque più di un quarto dell’intera
Assemblea. Attualmente il gruppo misto è formato, oltre che dal sottoscritto, dai consiglieri Laudani
Mario, Verdi Milena, Deodati Giuseppe, Cristaudo Alfio che si riconoscono nella coalizione di maggioranza, e dai consiglieri Rizzo Giuseppe e Moschetto Giuseppe.
L’attività consiliare recente si è caratterizzata soprattutto per l’approvazione del Bilancio Preventivo che
dota l’Amministrazione Barbagallo della possibilità di operare per la prima volta con un bilancio “cucito” sopra le proprie esigenze.
Indipendenti di Centro
Nel mese di aprile u.s. si è costituito il gruppo consiliare Indipendenti di Centro (IDC). Nato sull'iniziativa sinergica dei consiglieri Giuseppe Scarantino (ex FI), Monica Lombardo (ex AN) e Salvo Failla
(ex AN), si propone di apportare un'impronta di novità nella dialettica interna all'Amministrazione
Barbagallo, all'insegna della più nobile cultura centrista e nel segno della migliore tradizione moderata locale, volte entrambe al raggiungimento di una politica fattiva sempre tesa alla ricerca di risultati concreti forieri sempre più di maggiori consensi in una comunità che cresce.
Salvo Failla
CONSIGLIOCOMUNALE
Orazio Di Mauro
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pedaranotizie
Pedara aderisce al distretto
produttivo del BASALTO ETNEO
Come fare sistema con l’avvio di un nuovo sviluppo economico del territorio.
L’innovazione tecnologica ed una moderna politica del credito e degli investimenti
N
ell’ambito dei nuovi criteri di individuazione e riconoscimento dei
distretti produttivi stabiliti dalla
Regione Siciliana, la Provincia Regionale
di Catania, in accordo con le istituzioni
locali, ha recentemente promosso uno
specifico distretto produttivo del basalto
dell’Etna denominandolo “AETNA”.
In virtù di tale iniziativa e nell’interesse delle attività imprenditoriali presenti
vo di “fare sistema” e di creare un unico
progetto che, nella realizzazione del
distretto produttivo, favorisca l’avvio di un
nuovo sviluppo economico del territorio.
Il progetto rappresenta una grande
opportunità per tutte quelle realtà locali
che operano da decenni nel settore, ma
che necessitano di un notevole supporto
anche istituzionale per immettere sul mercato le proprie produzioni - spiega il
to produttivo dovrebbe seguire specifiche linee di intervento strategico: una
nuova politica per lo sviluppo delle
conoscenze e delle competenze, la tutela, il miglioramento e la riqualificazione
ambientale, la valorizzazione del territorio, lo sviluppo degli standard qualitativi,
la creazione e la promozione di un marchio che identifichi i materiali e le lavorazioni, la promozione dei prodotti e le
Esempio di architettura rurale realizzata in pietra lavica
SVILUPPOECONOMICO&ARTIGIANATO
nel territorio, anche il Comune di Pedara
ha aderito al distretto, sottoscrivendo il
patto e riconoscendo alla Provincia
Regionale di Catania il ruolo di rappresentante legale.
8
Elementi in pietra in un balcone del centro storico
Attraverso un sistema di relazioni utili
a coinvolgere soprattutto le numerose
imprese artigiane, si prevede un’ampia
partecipazione dettata dal duplice obietti-
geom. Giuseppe Distefano, Assessore
Comunale all’Artigianato. L’invito è rivolto, quindi, ai titolari di cave, ai produttori
di manufatti, agli scalpellini, agli artigiani.
L’Amministrazione Provinciale crede
nel successo di questa iniziativa anche
perché, nei suoi aspetti tecnici, il distret-
esportazioni, la ricerca e l’innovazione
tecnologica, una nuova politica del credito e degli investimenti. Per ultimo, ma
non per questo meno importante, si
garantirebbe una particolare assistenza
anche nell’ambito dei mezzi e delle
infrastrutture.
LA PIETRA LAVICA
Fin da tempi remoti, l’ampio utilizzo di questo particolare elemento derivante dall’estrazione ha dato da vivere a tantissime famiglie. Nelle numerose cave sparse sul
territorio emerse la figura del pirriaturi, l’uomo della “perriera”, colui che, con pochi
attrezzi, estraeva i blocchi di pietra destinati all’edilizia urbana e stradale.
Contemporaneamente si diffusero anche gli intagliatori, veri maestri scultori che personalmente sceglievano la pietra con la quale dare vita ad opere bellissime (archi,
balconi, colonne, finestre, balaustre) che ancora arricchiscono chiese, strade e cortili, oggi patrimonio artistico e culturale di molti centri storici.
L’estrazione e la lavorazione della pietra avviene oggi con l’utilizzo di macchinari
meccanici moderni. Se da una parte essa è lava che distrugge, dall’altra si offre
come indispensabile elemento per costruire o ricostruire ciò che ha distrutto. Per
l’edilizia era usata quella più dura e compatta che veniva più o meno trattata (smussata, regolarmente squadrata e levigata) a seconda della lavorabilità, destinazione
d’impiego e quindi della convenienza economica. La pietra destinata alle decorazioni, invece, doveva essere facilmente rifinita a mano e quindi si preferiva usare quella più porosa e meno compatta.
Grazie all’opera degli “scalpellini” si ammirano pregevoli capolavori emersi come
per magia dalla dura pietra grezza a testimoniare come dalla cruda e dura lava solidificata sia possibile, grazie all’uomo, creare opere e lavori inimmaginabili.
pedaranotizie
L’asilo nido comunale si rinnova
di Giusi Sanfilippo
L
’Assessorato
Regionale
alla
Famiglia ha recentemente finanziato i lavori di manutenzione straordinaria dell’asilo nido comunale per
un totale di € 200.000,00. Grazie alla
fruttuosa ed intensa collaborazione tra
l’On. Raffaele Stancanelli e l’Assessore
Comunale ai Servizi Sociali Francesco
Laudani, in tempi strettissimi si cercherà
di portare a compimento un lavoro che,
come fine, ha certamente quello di offrire e garantire un servizio adeguato ai
piccoli frequentatori.
Durante i mesi estivi sono previsti
diversi interventi di ristrutturazione dell’edificio, come l’importante adeguamento degli impianti (idrico, elettrico,
telefonico e di riscaldamento): la loro
messa a norma è indispensabile per ren-
dere sicura tutta la struttura.
Questa operazione si inserisce in un
quadro di più ampio respiro - esordisce
l’Assessore Francesco Laudani - volto al
potenziamento degli asili nido esistenti
sul territorio ed alla creazione di nuovi,
dando pertanto una risposta concreta
alle esigenze delle mamme lavoratrici
che, così, possono disporre di una struttura valida che consente la crescita intellettuale, emotiva e psico-motoria dei
propri figli.
Piccoli attori, grandi protagonisti
A
conclusione dell’anno scolastico e del progetto “extracurriculare” riservato alle attività teatrali, lo scorso 7 giugno gli alunni delle classi 5a A e 5a B del plesso di scuola primaria “G. Faro” presso il teatro “Don Bosco” di Pedara
hanno proposto una rielaborazione del racconto di Collodi,
attraverso un particolare approfondimento dei suoi personaggi
più noti. Il musical “Pinocchio”, scritto da Saverio Marconi e
Pierluigi Ronchetti e musicato interamente dai Pooh, è un’affascinante e moderna “rivisitazione” della favola dove, in una
notte di tempesta, un tronco spezzato chiede aiuto alla luna e
riceve la vita; dove Geppetto ha una fidanzata e sogna un
“figlio perfetto” per ritrovarsi poi con un burattino che, come
tutti i figli, vuole scoprire il mondo a modo suo; dove il grillo
ammonisce Pinocchio a ritmo di rap e dove nel Paese dei
Balocchi si va con un moderno scuolabus. Chicca finale, la
danza delle sirene che, in un bellissimo mondo sottomarino,
incoraggiano Pinocchio a tornare su ad affrontare la vita.
I bravissimi attori in erba si sono esibiti con disinvoltura e
padronanza del proprio ruolo e si sono impegnati al massimo
Un momento dello spettacolo
delle loro capacità realizzando una gradevole performance di
oltre due ore, fra canti, danze - alcune delle quali coreografate dagli stessi alunni - e animati dialoghi che hanno divertito
ma anche commosso il numeroso pubblico per la profondità
dei sentimenti manifestati e dei temi affrontati, quali il rapporto genitori-figli, l’amicizia, la “diversità”, il senso della vita.
Lo spettacolo, che ha richiesto 5 mesi di preparazione da
parte delle docenti Angela Castorina, Carmelita Pappalardo,
Giusy Pappalardo e Gemy Spaziano, ha visto 14 cambi di
scena realizzati e gestiti interamente dalle insegnanti usando
materiale riciclato, e la realizzazione di 45 costumi da parte
dei genitori, alcuni dei quali hanno anche partecipato attivamente alla fase organizzativa dando un validissimo supporto
alle docenti. A tal proposito si citano i signori Mario Garofano,
Giuseppe Pappalardo, Giovanni Sapienza, Angelo Caruso e
Gigi Trovato, nonché la signora Enza Salvo, tra l’altro encomiabile rappresentante di classe per 5 anni insieme alla signora Adele Centrò.
Il successo dello spettacolo è stato reso possibile anche
grazie al generoso contributo dell’Amministrazione Comunale
di Pedara, all’affettuosa e sentita collaborazione della
Dirigenza, dell’Ufficio Amministrativo e dei Collaboratori
Scolastici dell’I.C.S. “S. Casella” e, non ultima, alla disponibilità dell’Istituto Salesiano “S. Giuseppe”.
Il musical si è concluso fra gli applausi e la commozione
del pubblico e dei protagonisti, comprese le docenti che si
sono dichiarate felici, orgogliose e soddisfatte dei loro piccoli
grandi attori e indimenticabili alunni, con i quali hanno condiviso i 5 anni di Scuola Primaria.
SERVIZISOCIALI/SCUOLA
Un viaggio dentro una fiaba antica, quella di Pinocchio,
per cogliere i sentimenti più intimi dei personaggi
9
pedaranotizie
La Pentecoste dei GIOVANI a Pedara
Un appuntamento ormai entrato nella tradizione della Chiesa catanese
di Silvia Carciola e Cettina Bonanno
C
PRIMOPIANO
inquanta giorni dopo la Pasqua,
la Chiesa celebra la festa di
Pentecoste ricordando la discesa
dello Spirito Santo su Maria e gli
Apostoli riuniti nel cenacolo.
Domenica 4 giugno 2006, in occasione di tale ricorrenza, la nostra cittadina ha respirato una ventata di colore,
entusiasmo e vitalità grazie alla presenza di tanti giovani provenienti dalle varie
comunità parrocchiali, dai movimenti e
dalle associazioni della diocesi, giunti
nel parco “Belvedere” per vivere insieme
un pomeriggio di preghiera, di musica,
di testimonianza.
È la “Pentecoste dei giovani”, un
appuntamento che si rinnova ormai da
18 anni, da quando il precedente vescovo, mons. Luigi Bommarito, pensò di
istituire una festa esclusiva per i giovani,
nel giorno in cui tutti vengono invitati a
riflettere sul dono dello Spirito.
Guadagnata la parte centrale del
parco, i gruppi convenuti sono stati accolti dal Sindaco, avv. Anthony Barbagallo,
con un cordiale ed affettuoso saluto.
Lo slogan che ha accompagnato la
manifestazione di quest’anno è stata la
frase del Vangelo pronunciata da Gesù:
“Sarete miei testimoni”. Con ciò si è
voluto dare risalto al coraggio di testimoniare il messaggio cristiano, la Parola
di Dio che riconcilia e dona pienezza
alla vita. Si è trattato di un evento dalla
forte spiritualità, specialmente nel
momento dell’adorazione eucaristica
guidata dal vescovo, mons. Gristina, e
seguita, in raccoglimento, da tutta la
10
ti della iniziazione cristiana (battesimo,
cresima, eucaristia) ad un giovane. Il
tutto in una cornice gioiosa e coinvolgente di musica e canti guidati dal coro e dall’orchestra, costituiti da giovani musicisti
giunti dalle varie parrocchie della diocesi.
A conclusione, il vescovo ha salutato i giovani dando loro l’arrivederci all’anno
prossimo nel comune di Misterbianco.
Il buon risultato organizzativo della
manifestazione è stato il frutto del
coraggioso impegno di molteplici realtà
chiamate ad operare in comune accordo: l’ufficio e l’equipe della Pastorale
Giovanile di Catania, i giovani delle
comunità parrocchiali pedaresi - che
hanno curato l’accoglienza attraverso
l’animazione sul palco ed il censimento
L’intervento del Sindaco Anthony Barbagallo
giovane assemblea.
Dicevamo che è stato anche un
pomeriggio di musica. L’inizio, infatti, è
stato un continuo diffondersi di note di
accoglienza e di invito a prendere parte
alla festa dello Spirito. Successivamente,
il palco ha ospitato i giovani musicisti
dell’ODA e, prima che la pioggia costringesse tutti a trasferirsi nella Basilica di S.
Caterina, anche i “Metatrone”, un gruppo catanese che interpreta canzoni di
ispirazione cristiana con musiche
“metal” ed “hard rock melodico”.
La nostra chiesa, nella sua magnificenza ha ospitato, quindi, la seconda
parte del programma con la celebrazione
della messa di Pentecoste durante la
quale sono stati amministrati i sacramen-
Il momento dell’Adorazione Eucaristica
dei gruppi in arrivo - i sacerdoti, la
Fraternita di Misericordia, i volontari della
Protezione Civile, l’Amministrazione
Comunale con il Sindaco e l’Assessore
al Volontariato che hanno colto l’importanza dell’evento ed hanno contribuito
attivamente alla sua realizzazione.
pedaranotizie
Più attenzione per il territorio comunale
P
er un Comune la segnaletica è il biglietto da visita che viene presentato agli
ospiti, e la sua cura contribuisce decisamente a promuovere una positiva immagine
dei luoghi.
L’Assessorato Comunale alla Promozione
del Territorio ha recentemente avviato una
politica di riorganizzazione degli strumenti
che consentono di accrescere il livello qualitativo della segnaletica stradale, e conferirle
un ruolo connotativo e di riqualificazione del
territorio. Lo stato di disordine e di confusione che si è determinato nel corso del tempo
ha indubbiamente provocato un impatto
negativo sulla viabilità, oltre ad aver causato
riflessi sull’ambiente e sul paesaggio.
Mirando, ora, ad una loro graduale
manutenzione efficace ed utile, diverse indicazioni sono state sostituite con altre più idonee, ed inoltre sono stati collocati dei pannelli informativi integrativi che permettono ai
visitatori di orientarsi meglio, anche nella
ricerca dei vari servizi offerti dalla ristorazione
e dalle strutture ricettive locali. Si tratta, nel
complesso, di strumenti che danno la possibilità di “vivere” i luoghi senza difficoltà di
accesso, e suggeriscono mete più facilmente
localizzabili.
Contemporaneamente, gli ingressi al
paese sono stati “arredati” con nuove grandi
icone di accoglienza, realizzate in pietra lavica ceramizzata.
Il Volontariato oggi
S
abato 24 Giugno u. s., a conclusione del progetto di promozione del volontariato realizzato dalla Misericordia di
Pedara, ente capofila in rete con l’A.N.VV.F. (delegazione
di Pedara), e Donne Insieme onlus, presso la sala congressi
dell’Hotel Bonaccorsi si è tenuto il convegno sul tema: “La presenza del Volontariato nella società moderna: ruoli e prospettive”. Erano presenti:
• l’avv. Anthony Barbagallo, Sindaco di Pedara;
• la dott.ssa Vincenza Speranza, Direttore Coordinatore del
Dipartimento di Giustizia Minorile;
• l’ing. Salvatore Cocina, Dirigente Generale del
Dipartimento di Protezione Civile - Regione Sicilia;
• l’avv. Giovanni Altavilla, delegato del Centro Servizi
per il Volontariato Etneo;
• Lina Leonardi, Dirigente dell’Unità Operativa Centro per
l’Impiego di Tremestieri Etneo;
• il rev.do sac. Barbaro Scionti, parroco della Basilica
“S. Caterina”di Pedara;
• il prof. Sebastiano Sciuto - rappresentante della locale
Ass.ne Nazionale VV.FF. in congedo;
• Agata Tempera, Presidente dell’Ass.ne Donne Insieme onlus;
• Alfio Emilio Velis - Direttore del Centro di Formazione
Professionale - Misericordia di Pedara.
Il governatore della Misericordia, Alfredo Distefano, moderatore dell’incontro, ha dato il benvenuto agli oltre 230 partecipanti. I relatori hanno trattato tematiche interessanti sul
volontariato visto da diverse angolature, discutendo, in particolar modo, sulle associazioni di volontariato nella società di
oggi. I temi affrontati sono stati i seguenti:
A. funzione civile, morale ed etica;
B. il volontariato espletato come servizio civile dai giovani che
provano questa nuova forma di esperienza lavorativa;
C. l’importante funzione che svolge il volontario nell’ambito
della Protezione Civile per tutelare l’integrità della vita, dei
beni, degli insediamenti, nelle emergenze derivanti da
eventi calamitosi e come, oggi più che mai, gli interventi
di solidarietà si ampliano e si consolidano anche
nell’ambito internazionale;
D. il volontariato stesso va protetto da quelle associazioni che,
nascondendosi sotto l’acronimo O.N.L.U.S.,
strumentalizzano i volontari impiegandoli in forme di lavoro
nero; questi ultimi motivati da reali necessità di bisogno,
vengono alla fine sfruttati per scopi economici;
E. la Chiesa quale comunità di amore favorevole e partecipe
a queste forme di solidarietà sociale;
F. il volontariato etneo che viene seguito e motivato dal CSVE
per ottimizzare l’organizzazione delle varie associazioni,
per meglio operare sul territorio di competenza.
Ci sono stati molti interventi liberi da parte dei presenti,
interessati alle problematiche trattate ed infine è stato consegnato l’attestato di partecipazione del VII Corso di Primo
Soccorso ai 130 corsisti che hanno superato l’esame finale.
Il progetto di “Formazione del Volontario e di promozione”
espletato è inserito in un programma più ampio svolto sempre
in rete e finanziato dal Centro Servizi del Volontariato Etneo
che, in un’ottica di decentramento, ha creato i Distretti
Territoriali nominando il governatore Alfredo Distefano quale
referente del Distretto Territoriale “Catania 6” comprendente i
comuni di: Valverde, San Gregorio, San Giovanni La Punta,
Trecastagni, Pedara, Nicolosi, Gravina di Catania, Sant’Agata
Li Battiati, Tremestieri Etneo, Mascalucia, San Pietro Clarenza,
Camporotondo Etneo e Viagrande.
Un momento del convegno
TERRITORIO/ASSOCIAZIONISMO
di Maria Stella Caramagno
11
pedaranotizie
Il CGS Miaramandeha al concorso
“Holymusic giovani 2006”
di Castel di Lama (AP)
Anche Pedara protagonista del festival internazionale di musica per la preghiera
di Tommaso Pezzino
Musica, parole, note, poesia, infinito…
ueste sono le parole che descrivono appieno l’esperienza vissuta a Castel di Lama (AP) dai giovani del CGS “Miaramandeha”.
Purtroppo, però, nessuno potrebbe condividere con noi queste sensazioni se ci
fermassimo solo a questo. Proveremo
allora, in queste poche righe, a riassumere una straordinaria occasione di crescita artistica, professionale, umana e
cristiana, di cui per tre giorni siamo stati
protagonisti.
Eravamo partiti per affrontare “una
sfida”; siamo tornati più preparati ad
affrontare la “nostra” sfida, che è quella di continuare con impegno e professionalità a comunicare valori cristiani e
salesiani attraverso la musica, l’animazione, il teatro, lo spettacolo.
ASSOCIAZIONISMO
Q
12
Tutto inizia quando decidiamo di
partecipare al concorso “Holymusic giovani 2006”, il festival internazionale di
musica per la preghiera. Siamo stati
selezionati con il nostro brano “In questa notte”, scritto da Alfio Moschetto e ci
siamo recati a Castel di Lama, piccolo
centro in provincia di Ascoli Piceno. Per
l’occasione abbiamo sentito la grande
vicinanza dell’Amministrazione Comunale
di Pedara, nelle persone del Sindaco e del
Vice Sindaco, che immediatamente
hanno condiviso con noi la grande soddisfazione e la straordinaria occasione che
15 “loro” giovani avrebbero di lì a poco
vissuto.
Ci rendiamo conto di essere protagonisti di un “evento”. Infatti ci troviamo
inizialmente a cantare con altri 50
ragazzi provenienti da tutta Italia e non
solo, con i quali ci accomunava il fatto
di credere che la musica cristiana potesse essere realizzata con estrema professionalità e giungere a livelli artistici
notevoli. Tutto questo arricchito dalla
presenza di artisti provenienti - è davvero il caso di dirlo - da tutto il mondo:
dagli Stati Uniti alla Spagna, dal Nord
Europa all’Africa, dall’Asia a …Pedara!
Le serate a cui abbiamo partecipato,
cantando la nostra canzone e non solo,
sono state condotte da noti personaggi
della televisione italiana del calibro di
Francesca Fialdini, inviata di “A sua
Immagine” e voce di Radio Vaticana;
Lorena Bianchetti, conduttrice per sei
anni di “A sua Immagine”, collaboratrice del TG1, oggi alla guida di “Al posto
tuo”, fortunata e discussa trasmissione
in onda su RAIDUE; Marco Federici, collaboratore stabile dell’Ufficio Nazionale
di Pastorale Giovanile della Conferenza
Episcopale Italiana, con delega per le
Giornate Mondiali della Gioventù. Tra
gli ospiti che abbiamo avuto la fortuna
di incontrare, spiccano il Venerabile
Imamura Gensthu Roshi, Direttore
dell’Ufficio Missionario Europeo del
Buddismo Zen Soto; il noto giornalista
del TG1 Vincenzo Mollica; il vaticanista
di RAIUNO Fabio Zavattaro; Filomeno
Lopes, in arte Fifito, un giovane della
Guinea Bissau, teologo, filosofo ed
esperto di comunicazione sociale, oltre
che grande musicista; padre Jomy, un
prete spagnolo che suona musica rock;
Vallimar Jansen, straordinaria artista
Gospel cattolica; suor Anna Nobili,
eccezionale ballerina; e poi artisti e
gruppi provenienti da esperienze diver-
sissime, ma tutti con un amore infinito
per la musica che apre le porte del cielo.
L’organizzazione dell’evento è stata
curata dall’équipe della HOPEMUSIC
SCHOOL, una scuola di musica cristiana,
fondata e gestita dall’Ufficio Nazionale di
Pastorale Giovanile della Conferenza
Episcopale Italiana. Si tratta di professionisti della musica e dello spettacolo, che
formano giovani artisti che hanno scelto
la musica cristiana come veicolo per
comunicare la loro fede. Il tutto con un
altissimo livello di professionalità, qualità
artistica, formazione cristiana.
Probabilmente il primo canto dell’uomo è stato un canto di preghiera aperta
verso l’Infinito, verso quella dimensione
trascendente che in ognuno è presente,
indipendentemente dalla propria provenienza geografica, dal colore della pelle,
dalla religione a cui appartiene.
Questa è stata l’esperienza di
“Holymusic 2006”, il confronto con gli
altri, l’ascolto, la preghiera, la crescita
umana, artistica e professionale. Ci
siamo sentiti parte di un grande coro
di voci che cantano il desiderio di
entrare in comunione con Dio e con i
suoi figli!
pedaranotizie
Le CONFRATERNITE di Pedara
al raduno nazionale di Lanciano
di Giuseppe Consoli
quest’anno aveva come tema “Le
Confraternite: testimoni di Gesù Risorto
e speranza nel Mondo”. Il programma
della manifestazione era ricco di incontri, di riflessioni, di avvenimenti culturali
e di festeggiamenti. Noi avevamo optato per la domenica, giorno conclusivo
della manifestazione, perché prevedeva
gli appuntamenti più importanti.
La confraternita di San Biagio
qualche frase fatta. Invece, lontano da
casa scatta un sentimento di amicizia, di
solidarietà o, più giustamente, un sentimento di appartenenza allo stesso luogo,
alla stessa cultura, allo stesso accento
dialettale che d’un tratto ti avvicina,
abbatte quegli inutili steccati, e ci si sente
come amici.
Così è stato per noi la mattina del 4
giugno 2006 in quel di Lanciano.
Sapevamo già che avremmo incontrato
compaesani, ma alla vista degli altri ci
siamo sentiti uniti, più forti, più numerosi, quasi rappresentassimo la nostra
comunità pedarese in quella cittadina
dell’Abruzzo, a me come a molti sconosciuta, nota come la Città Eucaristica,
perché custodisce le memorie del
Miracolo dell’Eucaristia.
Eravamo partiti con itinerari diversi,
noi della neo Confraternita del Circolo
di San Giuseppe e i veterani (avevano
partecipato allo stesso raduno dell’anno
precedente
a
Catania)
della
Confraternita di San Biagio, per raggiungere il luogo dove si sarebbe svolto
il “XVI Cammino di Fraternità delle
Confraternite delle Diocesi d’Italia”, che
La giornata, da un punto di vista
meteorologico, non faceva presagire
nulla di buono, anzi si era aperta con
qualche acquazzone. Credo siano state
le preghiere, le nostre, unite a quelle
delle centinaia di Confraternite venute
da quasi tutta Italia, in prevalenza dal
Centro e dal Sud - qualcuna era venuta
anche dalla Spagna - a liberare il cielo
dalle nuvole e a consentire la celebrazione della Messa all’aperto. Era presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Carlo
La confraternita di San Giuseppe
Ghidelli, Arcivescovo di LancianoOrtona, e concelebrata da S. E. Rev.ma
Mons. Armando Brambilla, Delegato
CEI per le Confraternite ed i Sodalizi.
Davanti l’altare, allestito su un palco,
svettavano le croci e gli stendardi delle
Confraternite liguri, tra le più antiche e
ricche di tradizioni. A chiusura della
messa, dopo che Mons. Brambilla aveva
affidato alla città di Cagliari il mandato
per il XVII Cammino di Fraternità, si è
vissuta la parte più suggestiva del raduno, che ha coinvolto tutta la Città di
Lanciano. Su un percorso di alcuni chilometri, una dopo l’altra, le centinaia di
Confraternite, con passo lento e costante, hanno innalzato i loro stendardi, le
loro croci, i loro bastoni, e con le loro
divise - alcune antichissime, ricche di
ricami - hanno intrapreso il Cammino di
Fraternità, meditando in religioso silenzio quanto avevano recepito dai Vescovi.
Anche se breve, è stata una bella
esperienza, uno scambio di riflessioni
con fratelli vicini e lontani, di strette di
mani, di sorrisi, di “immaginette”, di
informazioni: un momento gioioso, di
turismo sano che ha coinvolto direttamente anche i tanti familiari che hanno
accompagnato i confratelli.
Non so se questo incontro sia servito
alle nostre Confraternite; sono sicuro,
però, che questo confronto con una
realtà così allargata abbia consentito di
avviare o di riprendere un cammino già
presente nelle nostre tradizioni religiose
e di indirizzarlo in un contesto nuovo ai
valori fondanti di questi sodalizi.
ASSOCIAZIONISMO
S
arà capitato a tutti, sicuramente
sarà capitato anche a voi, di incontrare qualche conoscente in un
luogo lontano da quelli solitamente frequentati. Alla stazione o all’aeroporto di
una grande città, in qualche piazza
famosa, in un luogo qualsiasi insomma,
avete incontrato qualcuno che in paese
salutate a stento e con cui scambiate solo
13
pedaranotizie
Il Martirio del cavaliere
Ad oltre 300 anni dalla sua realizzazione, una particolare indagine svela alcune
verità sul quadro di Mattia Preti conservato nella nostra Basilica.
“Pedara Notizie” anticipa i risultati di un primo studio scientifico dell’opera messa
a confronto con la tela identica presente a Malta. L’Associazione Culturale “Centro
Storico” di Pedara ha condotto in esclusiva tutte le fasi preliminari del progetto
C
ARTE&CULTURA
om’è ormai noto, la Basilica di Pedara conserva un
quadro che riproduce Il Martirio di S. Caterina, copia
della tela che il pittore Mattia Preti, uno dei maestri del
barocco italiano, dipinse intorno al 1658 per la chiesa di S.
Caterina della Lingua d’Italia a La Valletta.
L’attribuzione della tela come opera di “mano pretiana” ha
sempre destato l’interesse di quanti, fra gli studiosi che propendono per inserire l’opera nel corpus produttivo del “cavaliere calabrese”, rivedono nell’esecuzione l’intervento diretto
del pittore.
Per ultimo, anche il prof. Keith Sciberras, docente di Storia
dell’Arte all’Università di Malta ed uno degli esperti di Preti e
Caravaggio, ha confermato la parziale paternità dell’opera
durante un suo recente sopralluogo a Pedara.
Nel dicembre scorso, quando nell’ambito delle celebrazioni centenarie è stato presentato il volume commemorativo
sulla chiesa, lo studioso maltese ha annunciato che, a continuazione del programma di valorizzazione e promozione del
monumento più importante di Pedara, la tela custodita nella
Basilica sarebbe stata la prima opera a far parte di un progetto denominato Preti repeating himself. Tale progetto si pone
come l’attuazione pratica di ricostruzione a ritroso del
momento creativo dell’opera stessa.
Studiare il modo in cui l’artista ripete se stesso anche attraverso l’intervento dei propri allievi: ecco di cosa si tratta.
La tela di Pedara è una delle innumerevoli opere realizzate nell’arco di una lunghissima carriera. Per avviare la particolare indagine è stato necessario trasporre il dipinto - soprattutto i contorni delle figure principali - su un supporto trasparente in modo da farlo diventare “negativo” della tela, poterlo
confrontare con l’originale maltese e ricavare, quindi, elementi che potessero soprattutto confermare o meno l’uso
degli stessi modelli da parte dell’autore e della sua bottega.
Metodo applicato: l’equipe tecnica incaricata ha preparato
il materiale e le attrezzature necessarie per l’indagine, che è
14
L’esecuzione dei rilievi sui lucidi da calco
Il quadro conservato nella Basilica di Pedara
diventata effettiva qualche mese fa, quando si è costruita l’impalcatura per consentire la sovrapposizione dei lucidi da calco.
L’azione si è svolta a pochissimi millimetri dal dipinto, tratteggiando i contorni dei soggetti, appena visibili, con segni
leggeri e delicati, quasi ad accarezzarli. Il lavoro ha impegnato gli studiosi per alcuni giorni. Si è costituito, così, un rapporto intimo e ravvicinato con un capolavoro osservato fin nelle
sue trame più profonde, tanto da riconoscere i chiari tratti del
pennello e constatare, purtroppo, anche i segni del tempo.
Numerose porzioni cromatiche sono perdute per sempre dichiara Laura Petralia, storico dell’arte ed una delle esecutrici
La rifinitura dei contorni
pedaranotizie
dei rilievi - I danni si manifestano maggiormente lungo i bordi perimetrali dove
almeno una figura è scomparsa del tutto.
L’operazione, condotta in esclusiva
dall’Associazione Culturale “Centro
Storico” di Pedara sotto l’Alto Patrocinio
del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, in collaborazione con la
Facoltà di Arte dell’Università di Malta, è
la prima in assoluto che riguarda le
opere pretiane.
Ultimato l’intervento, gli elaborati
ottenuti erano ormai pronti per il confronto stilistico-formale con il quadro di
La Valletta.
Lo scorso giugno il gruppo di ricerca
si è trasferito a Malta dove, presso la cocattedrale di S. Giovanni a La Valletta,
l’Università locale ha organizzato una
conferenza per illustrare a esperti, tecnici del restauro ed operatori culturali la
metodologia di studio adottata. Sono
intervenuti i rappresentanti della St.
John’s Co-Cathedral Foundation, del
National Museum of Fine Arts, della
Superintendence for Cultural Heritage,
del Malta Centre for Restoration e
dell’Istituto Italiano di Cultura presso
l’Ambasciata d’Italia.
Il prof. Mario Buhagiar, preside della
Facoltà di Arte, durante la propria relazione introduttiva, ha ribadito quanto sia
stata importante per gli studiosi la collaborazione con l’Associazione “Centro
Storico” nel segnalare l’esistenza della
tela di Preti a Pedara e nel trasporre il
dipinto sui lucidi da calco per le analisi
necessarie. Successivamente, tramite
l’ausilio di una video-proiezione, Salvo
De Luca, storiografo e coordinatore
del progetto, ha esposto la storia
della Basilica, monumento che
accoglie il primo quadro oggetto
en Provence, ex priorato dell’Ordine di
Malta: in entrambi i casi saranno ancora indispensabili i calchi ed i rilievi realizzati a Pedara. Mentre i tecnici e gli stu-
Il quadro di La Valletta
diosi rivolgevano ancora l’attenzione al
quadro, Sciberras ha continuato: Un
altro traguardo notevole sarà ora datare
con certezza l’opera di Pedara. Ciò accadrà solo dopo aver analizzato un pigmento cromatico del quadro; certamente non
è da escludere che esso possa essere
stato realizzato almeno due decenni
dopo il primo, quando l’artista era già
affermato e maturo e a Malta possedeva
una bottega ben avviata.
Ed è proprio dall’isola che
il grande artista
ARTE&CULTURA
Una versione dei lucidi
di questa indagine, e l’importanza degli
antichi legami di Pedara con Malta; Alfio
Cristaudo, in qualità di tecnico, ha parlato dell’architettura del monumento, mentre Laura Petralia ha illustrato il contenuto artistico della chiesa. Il prof. Sciberras
ha curato la presentazione del progetto
con un intervento volto ad esporre l’utilità dello studio e delle procedure applicate, da estendere necessariamente anche
alle copie di altri quadri dipinte da Preti.
Dopo la conferenza è arrivato il tanto
atteso momento dei risultati. I lucidi eseguiti a Pedara sono stati sovrapposti con
attenzione alla tela conservata nel
museo della co-cattedrale di San
Giovanni. Mentre la delicata operazione
veniva video filmata, dall’impalcatura i
tecnici tenevano ben stese le pellicole. Il
silenzio è regnato nella sala, in attesa di
una dichiarazione degli esperti: Perfetti!
Ha esclamato soddisfatto il prof.
Sciberras dopo aver osservato per alcuni intensi minuti i risultati della sovrapposizione; c’è una concordanza di elementi tale da confermare come l’autore, nel caso della replica di Pedara,
abbia eseguito l’opera utilizzando gli
stessi modelli dell’originale di Valletta. È
stato svolto un lavoro davvero importante. Ma questo è stato solo l’inizio: adesso l’operazione sarà estesa anche alle
due copie non originali che conosciamo
di questo quadro: una esistente sempre
a Malta, nella chiesa parrocchiale di S.
Caterina a Zejtun, l’altra conservata nel
museo
della
cittadina
francese di
Aix
15
pedaranotizie
Due momenti della conferenza svoltasi a Malta
La sovrapposizione dei lucidi a La Valletta
inviava le proprie tele ai numerosi committenti. Considerato il
provato utilizzo degli stessi modelli, è probabile che il quadro
sia giunto a Pedara per spedizione e non che vi sia stato realizzato. L’antica cronaca locale non è molto chiara al riguardo: riferisce del dipinto di Mattia Preti “fatto venire da Malta”
ma è logico supporre che a spostarsi non sia stato tanto l’autore quanto il quadro realizzato probabilmente più per una
committenza di don Diego (che conosceva assai bene l’artista
ed il suo talento), che per quella di Domenico Di Giovanni il
quale, tra l’altro, nel periodo in cui l’opera sarebbe stata realizzata, era già defunto da tempo, ed i suoi discendenti non
tato sia a Pedara che a Malta, presso l’istituto Italiano di
Cultura dell’Ambasciata d’Italia.
ARTE&CULTURA
Il prof. Sciberras sovrintende all’operazione
16
conservarono particolari legami con queste terre. In ogni caso
si tratta di una tela successiva a quella di Malta tanto che gli
evidenti pentimenti visibili a La Valletta sono del tutto assenti a
Pedara.
Anche se gli studiosi sono soddisfatti di questo primo,
importante risultato, l’esperimento avviato può riservare ulteriori sorprese: è dimostrato che l’arte e la sua storia riescono
sempre a fornire ampi margini di ricerca e scoperte. Per questo gli storici sono continuamente a caccia di documenti, testimonianze e dati scientifici ancora da svelare del tutto.
I risultati dettagliati e definitivi di questi studi saranno rivelati in un volume di prossima pubblicazione che sarà presen-
MATTIA PRETI
(Taverna, Catanzaro, 1613 - La Valletta, Malta, 1699)
“…E nell'eminenza della Pittura, si rende riguardevole,
non solo all'Italia; ma a tutta l'Europa, il Cavalier
Gerosolimitano Fra Mattia Preti oggi vivente in Malta,
chiamato volgarmente il Cavalier Calabrese”1.
Iniziato alla pittura, in seguito ad un importante periodo napoletano (1630), Mattia Preti, conosciuto come il “Cavaliere
Calabrese”, muove i primi importanti passi artistici a Roma, città
che lo accoglie durante i ripetuti e fecondi soggiorni (1633; 1636;
1641-43; 1646-1651). La prima produzione del Preti affonda le
proprie radici nel maturo caravaggismo napoletano, del quale il
pittore rappresenta motivo di continuità. A Roma la creatività dell’artista ha modo di manifestarsi in numerose opere come gli
affreschi in San Carlo ai Catinari e in S. Andrea della Valle.
L’ultimo soggiorno romano avvenuto durante gli anni Sessanta del
Seicento è interrotto da un’importante parentesi napoletana che
per lui diviene motivo di grandi arricchimenti scaturiti dai rapporti con il Giordano. Divenuto Cavaliere dell’Ordine di Malta già nel
1642, il maestro si volge finalmente alla capitale maltese come
patria artistica. Qui concepisce monumentali cicli pittorici per la
chiesa di S. Giovanni di La Valletta, nonché numerose tele: testimonianze tangibili di un talento frutto di una rivisitazione complessa e personale, capace di ripetizioni feconde che molto seguito hanno avuto durante il XVIII sec.
1
Padre Giovanni Fiore, Della Calabria Illustrata, Napoli, Tomo 1, 1691, p. 208.
BIBLIOGRAFIA
• AA.VV., La pittura in Italia. Il Seicento. Milano, Electa,1989, t. II;
• Ferrari O., La pittura napoletana da Luca Giordano a Domenico Vaccaro.
Le arti figurative in Storia di Napoli, 1970, vol. IV, t. II;
• Oliveti G., Il Cavalier Calabrese, Mattia Preti a Malta, in Helios Magazine, anno, II, n. 2;
• Spike J. K., Mattia Preti - Catalogo ragionato dei Dipinti. Centro Di, 1999.
pedaranotizie
Tra storia e tradizione
Il Proverbio
di Mario Calabretta
E chi passau casa Savoia?
E chi è passata Casa Savoia?
L’espressione vuol dire fare tabula rasa, razziare tutto.
Lasciare tutto spoglio, come dopo il passaggio delle cavallette.
Nell’ottobre 1713, Vittorio Amedeo di Savoia e la moglie Anna d’Orleans giunsero a Palermo, e vennero
“in metropolitana Basilica solemniter unctis coronatis” re e regina di Sicilia. Dopo i consueti festeggiamenti nella
capitale, i nuovi regnanti fecero un viaggio attraverso tutta la Sicilia come per prenderne possesso. Lo sfarzoso corteo
reale veniva annunciato alle popolazioni da battistrada e corrieri con grido: “passa Savoia! Passa Savoia!”. Senonchè,
il passaggio dei nuovi sovrani fu seguito da una “mala annata”: una carestia come non si ricordava a
memoria d’uomo. E, fra le popolazioni immiserite e desolate, rimase proverbiale quel grido: “passa Savoia!”,
come l’annuncio d’una sciagura, di un castigo di Dio!
&
Anche la composizione letteraria è uno strumento per comunicare e le parole possono diventare veicolo di storie nuove che aiutano a esprimere il mondo che ci circonda, sia esso reale o fantastico, del presente o del passato. A distanza di
tempo siamo lieti di ospitare nuovamente coloro
che compongono versi o scrivono racconti. I loro
elaborati saranno selezionati dalla Redazione e,
compatibilmente con gli spazi disponibili, pubblicati in questa rubrica.
ACCUSSÌ VANNIÒ TURI GIANNI
Dunca, signori mei, stati a sintìri:
aieri lu zu Brasi Peppi ‘Ntoni
persi pi strada trentamila liri
ch’erunu i sordi di la pinsioni.
Immaginati lu dispiaciri
p’iddu ca campa cu l’ignizioni …
Ma la sorti fitenti, comu diri,
manna cutugna sempri a li chiù boni.
Ma pi fortuna siti genti onesta,
ca s’i truvati ci purtati prestu
prima ca mori e termina la festa.
Anchi si i tempi nostri su pirversi,
u pidarisi resta sempri onestu …
A tutti razii e ciau … Chiacchiri persi!
Gaetano Laudani
NARRATIVA
DICIUNU I CARUSI DI
L’ORATORIU SALISIANU
L’infernu esisti … però pi cui?
Pi chiddi ca nasceru sfurtunati
e certamenti ca … non è pi nui.
Ca semu di chiddi raccumannati.
Nuatri tutti oratoriani
sapemu a cui fari li prighieri;
li nostri santi su salisiani
e sanu comu fari u so misteri.
Tutti li iorna pensunu pi nui;
‘nte so prighieri ogn’unu dici:
sti carusiddi raccumannu a vui
Vergini e Matri Ausiliatrici.
Ma non pi chistu duvemu abusari
facennu chiddu ca a nui piaci …;
non ni scurdamu mai di prigari
ca sulu la prighiera duna paci.
Si san Giuvanni Boscu fundaturi
n’avissa fattu ‘nsecutu prighieri,
santu non lu faceva lu Signuri:
ristava comu tanti: peri peri.
Iddu chi so prighieri e ‘nsigmanenti
‘nto Paradisu si la po vantari.
Fu na pirsuna cussì ‘ntiligenti
ca quasi nuddu lu po supirari.
Nello Toscano
CULTURA
POESIA
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pedaranotizie
Quando il TURISMO sposa la CULTURA
Il recupero, la tutela e la rivalutazione delle risorse potrebbero rappresentare per
Pedara una vera e propria rinascita della sua specificità. Come trasformare il turista
di massa in un viaggiatore consapevole
di Sara De Francisci
C
TURISMO
he il turismo sia un fenomeno in
forte espansione, protagonista di
un ruolo economico di primo
piano, lo sa chiunque abbia provato a
viaggiare. Se si apre la pagina di un
vocabolario italiano alla voce "turismo" e
se ne cerca la definizione, essa apparirà
chiara, semplice, senza possibilità di
equivoco o di cattiva interpretazione:
"Attività consistente nel fare gite, escursioni, viaggi, per svago o a scopo istruttivo". Se poi si vuole esplorare il campo
etimologico, anche in questo caso non
sussistono dubbi: la parola turismo deriva dal francese "tour", vale a dire "giro",
"percorso", "viaggio" adottata/adattata
in tutte le lingue o quasi del mondo. Fin
qui l'aspetto esteriore: rassicurante e
limpido, leggero e sereno come si addice alla pratica che "turismo" implica e
sottende. Ma le cose cambiano se dal
campo della parola passiamo a quello
della fenomenologia, guardando al turismo da un punto di vista economico,
culturale, politico, e così via. Allora il
discorso si fa assai meno chiaro, per
nulla semplice, quantomai in bilico tra
positivo e negativo.
Fin dai suoi albori, l’attività turistica
(avviata a vari scopi dal mondo occidentale) è venuta ad essere causa di lacerazioni
e cambiamenti, stravolgendo situazioni
esistenti da secoli o millenni e introducendo concetti di "civiltà" a senso unico, che
spesso hanno implicato la perdita di tradizioni ed usanze.
In una società incentrata sul sempre
crescente bisogno di progresso e di
innovazione, il turismo risulta essere
un’espressione e una testimonianza
concreta delle nuove esigenze della
società moderna.
18
Panorama di Pedara
Nel corso dei secoli, infatti, l’attività
turistica, così come lo stile di vita delle
popolazioni a cui è strettamente correlata, ha assunto sfumature diverse dettate
dai profondi cambiamenti che hanno
caratterizzato il nostro secolo.
Il turismo, purtroppo, visto come
riflesso delle principali caratteristiche
della popolazione, risulta essere anche
espressione delle cattive abitudini e
delle esigenze della contemporaneità
che appiattiscono il suo vero significato,
rendendolo sempre più espressione di
una “cultura di massa”.
La Sicilia, isola dai mille volti, culla di
storia e tradizione dove tutto è espressione di un peculiarissimo incontro di culture, è oggi troppo spesso oggetto di un
insensato modo di concepire il turismo
che riduce il contatto con l’Isola in una
banale esperienza.
Il dilagante fenomeno del turismo di
massa può considerarsi come una delle
principali cause di gravi disastri naturali
che non solo hanno portato ad un notevole depauperamento delle risorse
ambientali, ma anche ad un preoccupante appiattimento turistico-culturale.
L’Isola, agli occhi del turista di massa,
diventa sempre più una meta esclusiva
del turismo balneare che, di conseguenza, produce degli effetti negativi sul turista al quale viene negata l’opportunità di
vivere la vera essenza della “sicilianità”.
Il Turismo Sostenibile o Turismo di
Qualità, ha come obiettivo principale
quello di opporsi al modo “irresponsabile” di approcciarsi al turismo, dimostrando che ci sono numerose strategie
per guardare all’Isola da una prospettiva di sviluppo e con la consapevolezza
che il “nuovo turismo responsabile”, che
punta al rispetto della Natura e alla promozione di una
nuova interpretazione del viaggiare,
possa trasformare il turista di massa in
un viaggiatore consapevole che cerca
nel viaggio un’esperienza individuale ed
una forte specificità.
“C’è un’Isola in cui ogni luogo racconta una storia”: è il nuovo slogan di
promozione turistica che nasce proprio
per eliminare definitivamente ogni contraddizione, aprendo le porte alla creazione di una nuova identità siciliana.
Se da una prospettiva generale si
passa a considerare il problema da un
punto di vista più specifico si evince che
la situazione, in effetti, è più preoccupante di quanto si possa pensare.
Pedara, per esempio, così come la
maggior parte delle realtà storico-culturali presenti nel territorio della provincia
di Catania, ha vissuto un periodo di
declino dettato dall’assenza di una specifica organizzazione “responsabile” del
turismo. Il fenomeno della massificazione ha portato ad un appiattimento generale delle vere possibilità turistico-culturali del paese che, però, è potenzialmente una vera e propria realtà culturale in
cui arte, storia e tradizioni racchiudono
la pura essenza del suo ricco patrimonio.
Un’organizzazione più attenta e
responsabile del suo territorio, mirata
all’esaltazione delle sue risorse, potrebbe rappresentare una sicura rinascita
della sua specificità. Il recupero, la tutela e la rivalutazione dei valori autoctoni
e tradizionali del suo territorio, così
come nelle intenzioni della nuova
Amministrazione, sono il primo passo
verso la salvaguardia dell’identità culturale della Comunità locale.
L’identità storico-culturale di un
popolo non rappresenta mai un valore
da dimenticare, ma è stimolo e guida
per un futuro più consapevole.
pedaranotizie
&
MEDICINA
SALUTE
Le medicine alternative
di Alessandro Laudani
M
olti lettori, per risolvere i propri problemi di salute, si rivolgono probabilmente alle medicine alternative (omeopatia, pranoterapia, riflessologia, ecc). Già il nome stesso deve far riflettere: infatti, solo per la medicina esiste il concetto di alternativo e
non si è mai sentito parlare di una chimica o di una biologia alternativa! È più corretto parlare di medicina scientifica e medicina non scientifica o pseudoscientifica.
Esistono varie ragioni per cui nel 21° secolo si continui a ricorrere a tali pratiche. Per molto tempo la medicina ha avuto un’impostazione lontana dalla scienza e ancora oggi questo atteggiamento non è scomparso: basti pensare alle molte persone convinte del
fatto che in seguito ad uno spavento possano “venire i vermi”. Bisogna poi considerare che è difficile stabilire scientificamente se una
terapia sia valida o meno; per questo motivo si continuano ad usare molti rimedi tradizionali (acque minerali, farmaci ricostituenti e
roba del genere) di cui non è mai stata verificata l’efficacia.
Oltre a ciò rimane il fatto che, nonostante gli enormi sforzi, ancora oggi molte malattie rimangono incurabili, per cui molte persone deluse dalla medicina “ufficiale” si rivolgono ad altre cure, sperando di trovare qualche rimedio ai loro mali. Anche l’aspetto psicologico gioca il suo ruolo: infatti, chi propone le medicine alternative ha capito che molti consultano il medico non perchè abbiano reali
malattie, ma perché hanno bisogno di essere rassicurati e consolati riguardo al proprio stato di salute; in altre parole, molti pazienti
cercano qualcuno che li ascolti e che mostri interesse verso i loro problemi.
Per gli studiosi è difficile concepire ipotesi scientificamente verificabili che possano spiegare gli effetti attribuiti a molte delle medicine alternative. Ma allora perché le medicine alternative sembrano funzionare? Perché i medici le scelgono?
… continua nel prossimo numero
&
SPORT
TEMPO LIBERO
di Giuseppe Pappalardo
46° torneo calcistico delle Regioni
Svoltosi quest’anno nella Sicilia orientale, ha visto sfidarsi le squadre del Sud.
A Pedara sono state disputate alcune delle partite in calendario
O
rganizzato durante lo scorso mese di aprile dalla Lega Nazionale Dilettanti della FIGC, si è trattato di un appuntamento sportivo valido per le qualificazioni dell’Area Sud e riservato ai dipendenti comunali. A sfidarsi sono state le squadre del Sud con
partite disputate in diversi impianti delle province di Catania e Messina che hanno visto impegnate le squadre delle regioni
Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Abruzzo e Molise nelle categorie di calcio juniores, femminile e a cinque. Le vincenti di
ciascuna categoria si sono poi incontrate con le qualificate delle aree Nord e Centro. Nello stadio di Pedara si sono svolte diverse gare
compresa una delle due finali.
La squadra di calcio “Atletico Pedara”
RUBRICHE
P
edara ha tradizioni calcistiche che risalgono agli anni ’60, ma il suo periodo migliore è stato certamente quello compreso tra gli
anni ’70 ed ’80 quando, per la soddisfazione dei tanti tifosi, si sono raggiunti ottimi risultati con diverse promozioni. Nel panorama calcistico regionale, la nostra cittadina è oggi rappresentata dalla Polisportiva “Atletico Pedara”, società fondata nel 2000.
Nei primi quattro anni ha partecipato al campionato di terza categoria, mentre nella stagione 2004-2005 a quello di seconda categoria. Ha inoltre partecipato a tutti i campionati del settore giovanile con un buon numero di tesserati, considerando che lo scopo principale della società è quello di far crescere sportivamente i giovani del paese.
Nell’ultimo torneo di seconda categoria la formazione si è ben distinta, giungendo alla fine del campionato nelle primissime posizioni, qualificandosi per i play-off promozione.
Gli allenatori per la stagione agonistica 2005-2006 sono stati: Giuseppe Moschetto per la prima squadra e Marcello Patanè con
Salvatore Stivala per il settore giovanile.
19
pedaranotizie
Città flash
50° DI MATRIMONIO
Circondati dall’affetto dei propri cari, due coppie di sposi
pedaresi hanno recentemente festeggiato il 50° anniversario
di matrimonio. Per il prestigioso ed importante traguardo raggiunto la Redazione del Giornale invia i più calorosi auguri.
I coniugi Moschetto
I coniugi Fichera
ALFIO SQUADRITO
CAMPIONE REGIONALE DI FILOSOFIA
Proposto annualmente in una
nazione diversa, la competizione
2006 è stata organizzata in Italia
dalla Società Filosofica Italiana, dal
Ministero dell’Istruzione,
dall’UNESCO e dalla Federazione
Internazionale delle Società
Filosofiche. Dopo attente valutazioni operate nei singoli istituti superiori e basate sui risultati di un saggio
con argomento filosofico redatto in
tre lingue (inglese, francese o tedesco), si è pervenuti alla
selezione regionale che ha permesso la partecipazione alle
olimpiadi nazionali ed internazionali tenutesi a Cosenza da
12 al 18 maggio scorso. Il nostro giovane concittadino Alfio
Squadrito, studente del secondo liceo classico “Gulli e
Pennisi” di Acireale, vi ha partecipato dopo aver vinto, con
un saggio in inglese, prima la preselezione interna al proprio
istituto, poi la gara regionale tenutasi a Messina presso il
Dipartimento di Filosofia della facoltà di
Scienze della Formazione.
NOTIZIEINBREVE
STAGIONE BALNEARE
Per incentivare le attività estive dei giovani, l’Assessorato
alle Politiche Giovanili del Comune ha stipulato una convenzione con un noto stabilimento balneare della riviera
ionica. L’offerta, valida da giugno ad agosto, prevedeva
anche l’utilizzo di ombrelloni, sdraio e spogliatoio ed ha
coinvolto tutti gli under 30 residenti nel territorio comunale.
20
INCONTRI SULL’AUTOIMPIEGO
Promosso da Sviluppo Italia Sicilia ed organizzato in collaborazione con l’Assessorato Comunale allo Sviluppo
Economico, presso il Municipio si è svolto un seminario di
due giorni durate il quale sono state presentate le varie
opportunità di occupazione che offre il nostro territorio.
L’intenzione è stata quella di promuovere lo sviluppo produttivo ed imprenditoriale attraverso tre importanti processi:
attrazione degli investimenti, creazione e sviluppo d’impresa, supporto alla Pubblica Amministrazione.
CAMPIONATO
DELLA PIZZA
Dal 3 al 5 aprile u.s., nella
città di Salsomaggiore Terme
si è svolto il Campionato
Mondiale della Pizza 2006.
Alla manifestazione hanno
gareggiato pizzaioli provenienti da tutte le parti d’Italia
e da molti altri paesi; anche
Pedara è stata presente, rappresentata brillantemente da
Luciano Carciotto classificatosi 6° nella graduatoria mondiale e 1° in quella regionale.
CONVEGNO EX ALLIEVI E RICONOSCIMENTO
“MICIO RAPISARDA”
Lo scorso 23 aprile l’Unione Ex Allievi Salesiani di Pedara
ha celebrato il convegno annuale. Ad intervenire alla conferenza dal tema La famiglia culla dell’umanizzazione sono
stati: don Lorenzo Anastasi, parroco a Riesi ma in passato
anche direttore dell’Oratorio proprio a Pedara, e Giuseppe
Orlando, vice presidente della Federazione Ispettoriale
Sicula degli Ex Allievi. Successivamente si sono svolte le
elezioni per il rinnovo della cariche sociali che hanno visto
la riconferma di Giuseppe Puglisi quale presidente della
locale Unione. Per l’occasione è stato anche attribuito l’annuale riconoscimento “Micio Rapisarda”, quest’anno consegnato alla famiglia D’Agata.
50° DI PROFESSIONE RELIGIOSA
Lo scorso 12 giugno, in occasione della chiusura dell’anno
sociale, le ex allieve FMA si sono riunite per festeggiare i
50 anni di professione religiosa della loro delegata, Suor
Speranza. In un clima di raccoglimento e preghiera, nella
Suor Speranza durante la celebrazione religiosa
cappella dell’Istituto “S. Cuore” è stata celebrata la S.
Messa di ringraziamento presieduta da Don Giuseppe
Dolcimascolo. Successivamente, le numerose ex allieve presenti si sono ritrovate per un momento di fraternità gioiosa
nello stile salesiano. La Presidente, a nome di tutti gli intervenuti, ha consegnato alla festeggiata un dono ed una pergamena ricordo dove, tra l’altro, vi era scritto: “… sia la
sua vita un canto di lode alla misericordia e alla fedeltà di
Dio, un segno tangibile di quell’alleanza che Dio ha stabilito con Don Bosco e Madre Mazzarello e che si prolunga
oggi nell’impegno di ogni FMA”.
pedaranotizie
NUMERI UTILI
AVVISO
CENTRALINO DEL COMUNE
095.7028111 • fax 095.7028112
www.comune.pedara.ct.it
URP
095.7028118 • fax 095.7028119
[email protected].
POLIZIA MUNICIPALE 095.916269
BIBLIOTECA
095.7028173
TIENI PULITA LA TUA CITTÀ
Il recupero dei rifiuti ingombranti è uno strumento di protezione ambientale. Un non corretto smaltimento di mobili, televisori, monitor, frigoriferi ed altri elettrodomestici provoca notevoli danni all’ambiente. Presso il Comune di Pedara è attivo il
servizio domiciliare gratuito di raccolta del materiale ingombrante. Per avviare la richiesta è necessario telefonare al nr.
095.7273457 (Ditta MOSEMA).
È vietato, quindi, depositare ogni forma di rifiuto ingombrate
all'interno o a fianco dei contenitori per la raccolta dei rifiuti
urbani. I trasgressori saranno puniti a norma di Legge.
UFFICIO DI PROTEZIONE CIVILE
095.916499
L’Assessore alla Nettezza Urbana ed all’Ecologia
Domenico Taverna
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Pedara organizza una rassegna teatrale volta a valorizzare le compagnie locali. È previsto un cartellone con 7 spettacoli in abbonamento a cui prenderanno parte tre gruppi pedaresi ed uno ospite. La campagna di abbonamento si aprirà all’inizio di novembre. Gli interessati possono recarsi presso gli uffici dell’Assessorato alla Cultura in corso Ara di Giove, 203/A.
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Calendario e compagnie teatrali
8 dicembre 2006: Ex Allievi “Don Bosco”;
• 15 aprile 2007: CGS “Miaramandeha”;
14 gennaio 2007: “Ciccu e Timpagnu”;
• 6 maggio 2007: “Ciccu e Timpagnu”;
• 13 maggio 2007: “Principi Di Giovanni”.
25 febbraio 2007: Ex Allievi “Don Bosco”;
11 marzo 2007: CGS “Miaramandeha”;
PROSSIMAMENTE
PROSSIMAMENTE
PRIMO PIANO
PROSSIM
Il ventennale della Misericordia
e del gruppo Fratres
EVENTI
PROSSIMAMENTE
La fiera d’estate
EVENTI
PROSSI
Il Premio “Ara di Giove”
TRADIZIONI
La festa patronale
Conosciamo i nostri beni culturali
di Laura Petralia
Madonna con Bambino
Pedara, sagrestia della Basilica di S. Caterina
Oggetto di recenti studi che ancor oggi tentano di individuarne la paternità pittorica, la tela si presenta in un
buono stato di conservazione che ne permette una lettura approfondita. La Vergine, ritratta in primo piano,
tiene fra le braccia il piccolo Gesù, mentre volge lo sguardo all’osservatore. Del dipinto, del quale si suppone
un legame con l’arte di scuola acese tra il XVII e il XVIII secolo, colpisce la particolare raffinatezza del tratto al
quale si accompagna un colore dalla stesura velata. Il viso di Maria è caratterizzato da un delicato incarnato
che diviene più intenso sulle gote e sulle labbra. Il pittore, sfruttando la fonte luminosa che fa provenire da
destra, crea un leggero chiaroscuro che descrive le rotondità del viso della Vergine. Le figure stagliate su un
fondo dorato perdono tridimensionalità sebbene alla resa stilistica dei panneggi l’autore affidi un lieve movimento dei contorni. L’atteggiamento e lo sguardo dei personaggi permettono una sottile introspezione psicologica che rende l’opera di particolare interesse. Nell’insieme, la composizione pittorica risulta carica di raffinatezza ed equilibrio a dimostrazione della possibile attribuzione ad un maestro di rilievo.
www.comune.pedara.ct.it
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si rinnova - Comune di Pedara