Il
c orpo e il movimento
- Come mi chiamo?
Alla loro risposta, ripetiamo il nostro nome accompagnandolo con
un ampio gesto delle mani, scelto
a nostra discrezione. Invitiamo i
bambini a ripetere il nostro nome
accompagnato dal gesto e, riprendendo lo spunto della palla-microfono, suggeriamo di sussurrarlo o
di gridarlo in base ad un gesto che
concordiamo con loro.
Fase n. 2
Uno dopo l’altro, suggeriamo ai
bambini di dire il proprio nome
improvvisando un gesto che tutti
riprodurranno mentre ripetono
come si chiama il compagno.
In questo gioco è ammesso il suggerimento: è importante aiutarli a
comprendere che, oltre al nome,
dovranno fare attenzione al movimento e al gesto.
Fase n. 3
Dopo aver giocato a imitare i gesti
che accompagnano la presentazione di ogni bambino, stimolati
dai nostri suggerimenti, a ciascuno
chiediamo di mimare situazioni
vissute e che possano raccontarci
di loro.
- Quando mi sveglio faccio così...
- Io saluto la maestra così...
- Se mangio la banana faccio così...
- Quando bevo l’acqua faccio così...
A conclusione del mimo, invitiamo
i bambini a verbalizzare ciò che
hanno mimato.
Il corpo allo specchio
Per intraprendere il percorso di
conoscenza e riconoscimento di
sé, posizioniamo uno specchio di
grande formato e procediamo
in maniera graduale ma, soprattutto, ludica. Tra un’attività e l’altra,
invitiamo i bambini a specchiarsi
liberamente, giocando con le
espressioni del viso e con posture differenti, da soli o insieme ai
compagni. A turno, proponiamo
loro di avvicinarsi individualmente allo specchio per osservarsi e
supportiamo tale operazione con
una filastrocca.
Ma chi è quel bel bambino
che mi fa un sorrisino?
E la bimba allegra e bella
con la faccia paffutella?
Son lo specchio e sai che c’è?
Io rifletto proprio te!
(M. Perseo)
Affiancandoci al bambino di turno,
rivolgiamoci direttamente allo
specchio inscenando un monologo
alla fine del quale coinvolgiamo
tutto il gruppo.
- Ehi, specchio, chi si riflette dentro
di te?
- Che cosa sta facendo?
- Bambini, aiutiamo lo specchio a
rispondere!
Io-corpo
Invitiamo un bambino alla volta ad
appoggiarsi allo specchio tenendo
le braccia distanti dal corpo e, con
un gessetto pastoso, contorniamone la sagoma. Facendo osservare
il contorno del proprio corpo,
chiediamo al bambino di indicare
sullo specchio dove sono le parti
che via via indichiamo: la testa, le
braccia, le gambe…
Durante tale attività, scattiamo
a ciascuno una foto; una volta
stampate tutte, verranno appese
in aula, in modo tale che ognuno
possa ricordare le esperienze vissute insieme, riconoscersi e riconoscere i compagni.
Attività
su
LIM
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3. sintesi
Filastrocca dello
specchio
Recitiamo ai bambini una filastrocca indicando su di noi le parti
del corpo nominate e invitando i
bambini a imitarci.
Vedo qualcuno nello specchio
riconosco quell’orecchio.
Ha le braccia, gambe e viso
e mi fa un bel sorriso.
Poi mi fa una linguaccia,
e il naso suo arriccia.
Chi sarà?
Nello specchio c’è qualcuno
che conosco di sicuro!
Sono io!
(M. Perseo)
Coloriamo la palla dei
nomi
Ricordiamo ai bambini il percorso
vissuto insieme mostrando la palla
che, simbolicamente, contiene i
loro nomi e diamo la possibilità di
toccarla nuovamente per sentirne
la morbidezza.
Utilizzando la fotocopia della scheda 3 anni, invitiamoli a dipingere
la palla con i colori a dita delle
tonalità preferite da ciascuno.
Sul retro del foglio incolliamo un
messaggio per i genitori ai quali
chiediamo di dare le risposte ai
bambini (in forma scritta, qualora
se la sentano), rimandandoci la
scheda.
Cari genitori questa è la palla
che contiene tutti i nostri nomi.
Il mio nome è... (indichiamo il
nome del bambino)
Perché mi chiamo così? ���������������
Chi ha scelto il mio nome? ����������
Mi raccontate come è andata? ���
Digitiamo in Word le narrazioni
fatte dai genitori ed esponiamole
su un pannello mettendole accanto alla propria scheda colorata
e alla rispettiva foto scattata allo
specchio.
Progetto TRE-SEI Gulliver n. 118
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Il corpo e il movImento