MOTTA MATTEO
Architetto
COMUNE DI PELLIO INTELVI (CO)
RIQUALIFICAZIONE COMPARTO RURALE SITO
IN COMUNE DI PELLIO INTELVI LOCALITA’ “LISSIGA”
PROGETTO ESECUTIVO
RELAZIONE DESCRITTIVA,
TECNICO SPECIALISTICA
E
STUDIO DI FATTIBILITA’ AMBIENTALE
(art. 34-35 d.P.R. n. 207/2012 e smi)
PREMESSA
L’intervento in oggetto si pone l’obiettivo di riqualificare un comparto rurale
sito in comune di Pellio Intelvi in località “Lissiga”.
Il progetto definitivo approfondisce quanto affrontato nel progetto preliminare e
la volontà
dell’Amministrazione committente di realizzare un intervento
perfettamente integrato con l’ambiente circostante e migliorativo dal punto di
vista della funzionalità globale della struttura già esistente.
L’entità dell’intervento in oggetto è di modeste dimensioni ed entità, ma
altamente qualificante per l’attività già svolta.
Il sito è posto su di un promontorio. Contornato da pascoli e boschi di faggio
offre una vista incantevole e un paesaggio unico.
La struttura esistente venne costruita nel 1982 con una architettura semplice
tipica dei luoghi con impianto rettangolare e definita da linee rette ed essenziali
sia planimetriche che altimetriche, è composta da una zona ad uso stalla e un
adiacente locale lavorazione latte e spogliatoio. Sul fronte della stessa risulta
esistente una zona adibita a letamaia a cielo aperto.
L’Amministrazione Comunale intende attraverso modesti interventi di
riqualificazione migliorare sia l’aspetto ambientale/paesaggistico che quello
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ricettivo/funzionale in quanto il comparto risulta privo di una
struttura atto al ricovero del foraggio e la letamaia a “cielo aperto” provoca dei
disguidi al sistema di smaltimento dei reflui.
Nel progetto preliminare relativo all’intervento si era ipotizzato un
intervento globale che prevedeva:
- la riqualificazione dei locali lavorazione latte e spogliatoio mediante la
formazione di una zona “filtro” rispetto alla stalla;
- la formazione di una piccola residenza per l’addetto all’attività agricola
mediante ampliamento del corpo di fabbrica esistente e consistente in un locale
di soggiorno, una camera da letto, un bagno ed un disimpegno/filtro con
l’esistente locale di lavorazione latte, la realizzazione di un vano stagionatura e
cella frigorifera.,
- la realizzazione di un riparo per il fieno e per i mezzi agricoli mediante
costruzione di una tettoia;
- la riqualificazione dei “reflui” provenienti dalla stalla mediante copertura ed
eventuale nuovo sistema di convogliamento e smaltimento secondo le attuali
normative
L’intervento che si intende proporre in questo lotto funzionale consiste:
-
nella realizzazione di una tettoia per il riparo del fieno e dei mezzi agricoli
che va ad inglobare la letamaia esistente;
-
nel risanamento del cavedio collocato sul retro della stalla. (problemi di
infiltrazioni d’acqua a causa del deterioramento della guaina impermeabile
con conseguente copiosa infiltrazione e ridotta/inesistente salubrità
dell’ambiente sottostante.
Di seguito si procede con la descrizione degli interventi:
Tettoia
La nuova struttura si presenta in pianta con una forma a L, e consente per
dimensioni e per caratteristiche tecniche/dimensionali (altezza) di poter
garantire l’accessibilità ai mezzi per la movimentazione del letame e lo
stoccaggio di fieno o altro materiale connesso all’attività ivi svolta.
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La superficie coperta del manufatto risulta essere
di
248 mq, l’orditura
principale e secondaria risulta essere in legno (travi e travetti) di abete, uso
“Fiume”, strutturata su una campitura portante (pilastri) in cemento armato.
L’elaborato grafico chiarisce tipologia e caratteristiche della stessa.
Il manto di copertura è in tegole di cemento color antracite, con profilo
curvilineo come quelle esistenti e posate sulla struttura principale.
La lattoneria è prevista in lamiera preverniciata spessore 8/10.
La pavimentazione sottostante la tettoia risulta essere per continuità con
l’esistente in battuto di cemento.
Risanamento del cavedio
Retrostante la struttura adibita a stalla, collocata a monte e come filtro/cavedio è
stata realizzata nel 1982 un’intercapedine.
Allo stato attuale sulla muratura perimetrale e sul solaio di questo manufatto
sono presenti gravi problemi dovuti alle infiltrazioni d’acqua.
La guaina impermeabile esistente e collocata a protezione del solaio a causa
della vetustà e probabilmente della non perfetta esecuzione nella fase
realizzativa, non ottempera più alla funzione che normalmente è chiamata a
svolgere e pertanto la situazione può solamente ulteriormente degradarsi.
L’intervento che si propone risulta essere così articolato con operazioni da
svolgersi sia all’esterno che all’interno dell’intercapedine.
All’esterno:
-
Rimozione dello strato di terriccio soprastante e sul retro del muro;
-
Rimozione della guaina esistente;
-
Fornitura e posa di doppia guaina bituminosa costituita da due strati (4+4)
sovrapposti e adeguatamente sigillati;
-
A seguito di verifica di tenuta della nuova guaina,
ri-copertura del
manufatto con materiale drenante e terriccio;
all’interno:
-
Demolizione della pavimentazione esistente;
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-
Rifacimento della pavimentazione in battuto di cemento con adeguata
pendenza verso l’esterno per lo scolo delle acque;
FATTIBILITA’ AMBIENTALE
Dopo aver analizzato la criticità dell’ambiente e le possibilità di intervento si è
propensi alla realizzazione di un progetto che vada a migliorare l’intero
comparto con una minimizzazione dell’impatto ambientale.
La scelta del sito viene dettata dal fatto che si va a intervenire su di una struttura
esistente.
L’area d’intervento è ubicata in zona periferica, posta sul limitare ovest del
comune di Pellio Intelvi a confine con il comune di Lanzo.
L’area ha vocazione agricola con ampie zone a pascolo contornate da boschi di
faggio.
La scelta dell’ubicazione della copertura ed i materiali utilizzati ben si
armonizzano con quanto già esistente.
LE FUNZIONI NELLO STATO ATTUALE
La struttura è prettamente a vocazione rurale realizzata all’inizio degli anni
Ottanta, costituita da una stalla che conta ventuno poste per bovini adulti e
cinque box per vitelli.
In adiacenza a questa vi è il locale lavorazione latte e un locale spogliatoio con
relativo w.c..
L’edificio venne pensato come “fabbricato di alpeggio” di supporto all’attività
per la mungitura.
Attualmente è in essere un’attività di alpeggio con stabulazione libera nel
periodo primaverile/estivo/autunnale, mentre nel periodo invernale (dicembre /
marzo) vi è stabulazione fissa.
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LE FUNZIONI a seguito della realizzazione dell’ intervento – TETTOIA E
RISANAMENTO CAVEDIO.
Il presente intervento risulta migliorare dal funto di vista funzionale la struttura
esistente.
La tettoia progettata consente una gestione dello spazio e dei mezzi più
organica, il ricovero del foraggio che ad oggi è esterno e privo di ogni
protezione, la protezione della letamaia dalla acque meteoriche.
Migliorativo ed indispensabile l’intervento di manutenzione all’intercapedine
che consente di fermare il degrado e garantisce maggiore durabilità alla
struttura.
-
PRUG – VINCOLI
Nel PRUG vigente l’area sul quale insiste il fabbricato è azzonata come “E”
(zona Rurale/Agricola/Boschiva/Pascolo).
Dal punto di geologico l’area risulta compresa nella zona a “Classe 2 –
fattibilità con modeste limitazioni”.
Risulta inoltre un vincolo dettato dalla fascia di rispetto da pozzi di captazione,
la situazione non è molto chiara in quanto esistete una netta discordanza tra le
documentazione in possesso della Provincia di Como (settore Servizio Risorse
Territoriali e Servizio Acque) e la reale situazione del luogo.
Tutto ciò andrà verificato e implementato nell’esecuzione dei successivi lotti di
intervento.
L’Amministrazione Comunale di Pellio Intelvi ha incaricato lo Studio
Geologico Trilobite di Gropello Cairoli (PV) della verifica della presenza di
captazioni d’acqua (pozzi) le cui fasce di rispetto interessano il fabbricato rurale
in località “Lissiga” a Pellio Intelvi (Co).
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-
I MATERIALI
I materiali previsti sono:
-
per la tettoia vi saranno fondazioni in cemento armato, pilastratura di
sostegno in calcestruzzo armato intonacati e tinteggiati nel colore
dell’edificio esistente, l’orditura primaria e secondaria del tetto in legno e il
manto di copertura in tegole di cemento color antracite. Le lattonieri saranno
eseguita in lamiera preverniciata color “ testa di Moro “.
San Fedele Intelvi, luglio 2012
Il Progettista
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