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Realizzata con il contributo di / Made in collaboration with
A cura di / By Progetti d’impresa
In collaborazione con / In collaboration with
Extrafondente www.extrafondente.com
Gruppo di lavoro / Work group
Antonio Barresi - coordinamento / project supervisor
Progetti d’impresa
Chiara Pozzi, Michela Summonte, Cinzia Coli
Coordinamento Suap / Suap coordination
Caterina Benni, Cristina Longano
Osservatorio Provinciale delle Immigrazioni
Provincial Observatory of Immigration
Raffaele Lelleri
Collaborazioni esterne / External collaboration
Neva Cocchi, Associazione Ya Basta Bologna
e progetto Melting Pot
Carmela Puliatti, Dottore commercialista
Ringraziamenti / Acknowledgments
Marco Sassatelli, Nomisma
Progetto grafico/ Graphic design
Absolut eventi&comunicazione
www.absolutgroup.it
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Presentazione
Capitolo 1 Perché questa guida e a chi è rivolta
Capitolo 2 L’imprenditoria straniera nel nostro Paese
2.1 L’imprenditoria straniera in Italia
2.2 L’imprenditoria straniera in Emilia-Romagna e nella
provincia di Bologna
Capitolo 3 Ingresso e soggiorno in Italia per lavoro autonomo
3.1 Il permesso di soggiorno per lavoro autonomo
per cittadini extracomunitari
3.2 Il permesso di lavoro autonomo per cittadini comunitari
Appendice 1: Riconoscimento dei titoli di studio acquisiti
all’estero
Appendice 2: Abilitazione professionale, iscrizione a ordini,
collegi e consigli professionali
Capitolo 4 Come avviare un’impresa
4.1 Trasformare un’idea in progetto
4.2 Il piano di pre-fattibilità dell’impresa
4.3 Le procedure burocratiche e amministrative necessarie
per avviare un’impresa
4.4 Comunicazione unica per la nascita dell’impresa
4.5 I costi
Capitolo 5 Le figure imprenditoriali
5.1 Agricoltore
5.2 Artigiano
5.3 Commerciante
Capitolo 6 Le forme giuridiche
6.1 Attività professionale o attività d’impresa?
6.2 La libera professione
6.3 Le forme d’impresa
Abbreviazioni e sigle
Glossario
Allegato 1 - Modulo Z
Allegato 2 - Modulo Z2
Allegato 3 - Domanda di visto per gli Stati Shengen
Indirizzi utili
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5
8
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11
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21
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32
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43
47
48
49
60
61
258
267
276
278
35(6(17$=,21(
Nella provincia di Bologna, come in altri territori nei quali lo sviluppo
produttivo ed il connesso mercato del lavoro richiedono grande disponibilità
di manodopera, il fenomeno dell’immigrazione ha assunto, a partire dagli
anni ‘90, proporzioni tali da indurre le istituzioni e la società intera a
porsi il problema del corretto inserimento lavorativo dei nuovi cittadini e a
considerare il fenomeno non più solo transitorio.
Dopo una prima fase dettata dall’emergenza, appare evidente la necessità di
considerare la costituzione di una nuova tipologia di società, variegata nelle
lingue, nelle culture e nei bisogni.
A partire dall’ultimo decennio, le aziende della nostra provincia hanno dovuto
fare ricorso a manodopera straniera poiché il fabbisogno di personale era
superiore alla disponibilità in termini di risorse umane, in settori come
l’agricoltura, l’edilizia, il turismo e i servizi alla persona. Alla tendenza di
ricerca di lavoro dipendente, più o meno stabile, negli ultimi anni si aggiunge
il fenomeno dell’imprenditorialità straniera.
Alla base di questa tendenza, ci sono diverse motivazioni, tra cui, per
esempio, il mancato riconoscimento delle competenze professionali e
dei titoli di studio conseguiti all’estero. Mettendosi in proprio, gli stranieri
riescono ad aggirare l’ostacolo della strozzatura delle opportunità di sviluppo
professionale e a valorizzare le proprie risorse soggettive ed oggettive come:
- abilità lavorativa;
- tradizione commerciale e artigiana importate dal paese d’origine;
- motivazione al miglioramento;
- solidarietà del gruppo d’appartenenza.
Alcuni stranieri riprendono le esperienze maturate nel loro paese d’origine, mentre
altri mettono a frutto quanto appreso nella loro permanenza in Italia. La novità più
rilevante è, senza dubbio, la nascita di un nuovo pubblico di consumatori, che fa sì che
molti imprenditori diano vita ad attività specificatamente rivolte ai propri connazionali,
mercato questo sempre più in evoluzione, anche se può presentare elementi di criticità.
La fotografia sulla condizione degli stranieri nel nostro territorio non è più “in
bianco e nero” ma si notano sfumature. In questo quadro non si vedono soltanto
solitudini, incertezze, miserie, lavoro precario, sfruttamento, disperazione,
integrazione difficile. Scegliendo di mettersi in proprio, si osservano, finalmente
in primo piano, stranieri che hanno già imboccato la strada del futuro, trovando
quello che cercavano quando abbandonarono la propria terra, grazie al desiderio di
rischiare, il bisogno di realizzare un progetto e la forza di superare i mille ostacoli.
Date queste premesse, è prevedibile che il lavoro autonomo sarà nel futuro
un luogo cruciale di valorizzazione delle competenze e delle
aspirazioni di promozione sociale degli stranieri in Italia.
D’altro canto, la natalità delle imprese gestite da stranieri
è già alta ma altrettanto alta è la mortalità delle stesse,
poiché molte imprese non riescono a superare il terzo anno di
vita. Se gestire un’impresa comporta delle difficoltà, quando
l’imprenditore è straniero queste raddoppiano anche a
causa di problemi legati alle differenze linguistiche, culturali,
alla mancanza di una rete e a solidi punti di riferimento sul
territorio.
La Provincia di Bologna attraverso il suo servizio Progetti
d’impresa, che già da anni si occupa dei nuovi imprenditori,
ha pensato di realizzare questa guida per la creazione
d’impresa con l’obiettivo di offrire un nuovo strumento snello
e comprensibile che tracci la strada maestra da percorrere
per avere informazioni utili e per verificare la fattibilità di
un’idea imprenditoriale.
Con questo progetto l’auspicio della Provincia di Bologna è che
l’imprenditoria degli stranieri nel nostro territorio contribuisca
ad aumentare la vivacità dell’offerta e l’eterogeneità delle
attività produttive locali. Incentivare e promuovere la volontà
di intraprendere, anche con la collaborazione di altri soggetti
sensibili a questo tema, significa riconoscerne la grande
ricchezza per la nostra economia.
Dicembre 2009
Graziano Prantoni
Assessore Attività Produttive e Turismo
della Provincia di Bologna
&DSLWROR
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Per chi è la guida
Questa guida ha lo scopo di fornire informazioni pratiche a quei cittadini
di origine straniera che hanno intenzione di avviare un’“attività in proprio”,
detta anche “lavoro autonomo” o “imprenditoriale”.
Cosa troverai nella guida
La materia trattata in questa guida è tanto complessa da non permetterne
una trattazione esaustiva. Vi troverai dunque solo informazioni di carattere
generale e di primo uso. Tutto il resto potrai approfondirlo presso gli uffici
e i servizi che sono indicati nei rispettivi capitoli o nella sezione indirizzi
utili riportata in fondo al testo. Abbiamo inserito anche un glossario che
consigliamo di consultare ogni volta che troverai una parola o un’espressione
il cui significato non ti è chiaro.
Chi sono i lavoratori autonomi e gli imprenditori
Sono imprenditori e lavoratori autonomi tutti coloro che progettano,
organizzano e realizzano il proprio lavoro, senza vincoli di subordinazione
(cioè non come “dipendenti” di un’azienda).
A titolo esemplificativo ecco alcuni lavori autonomi:
• gli artigiani (falegnami, idraulici, acconciatori)
• i commercianti (chi gestisce un negozio di vendita di prodotti alimentari e non)
• i liberi professionisti (gli avvocati, i medici)
• le guide turistiche
• gli agenti di commercio
• i consulenti (consulenti informatici, grafici)
Che cosa significa mettersi in proprio
Mettersi in proprio (detto anche avviare un’attività in proprio o avviare
un’attività imprenditoriale) significa essere liberi di esprimere le proprie
capacità, avere la possibilità di prendere in autonomia importanti decisioni
e organizzare il proprio lavoro. Significa però anche agire secondo le regole
imposte dal mercato, rispettare scadenze e assumersi impegni.
Chi decide di mettersi in proprio deve sapere che, accanto ad elementi
positivi come la gratificazione personale in momenti di successo, l’autonomia
delle decisioni, lo sviluppo della creatività, dovrà affrontare anche situazioni
complesse come:
• essere solo a prendere le decisioni;
• mantenere un’adeguata preparazione professionale attraverso
continui aggiornamenti;
• autogestire il proprio tempo, sapendo che sarà limitato il
tempo libero a disposizione;
• tenere conto dei rischi economici e finanziari;
• assumersi responsabilità nei confronti di collaboratori,
dipendenti, clienti, fornitori, finanziatori.
La somma di questi fattori può produrre un aumento di
stress e di ansie che solo una forte motivazione, una buona
analisi critica del mercato, l’appoggio morale da parte
di amici e familiari, il ricorso a centri e servizi di sostegno
all’imprenditoria possono aiutare a superare.
&DSLWROR
1 Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna, 2008
La crescita esponenziale delle imprese negli ultimi dieci anni e
il notevole dinamismo che le caratterizza sta mutando il volto
dell’imprenditoria italiana.
L’importanza dell’imprenditoria straniera in Italia è valutabile
su più fronti.
In primo luogo, l’impatto dell’imprenditoria straniera sull’economia
italiana è positivo. Basti pensare che, secondo dati della CCIAA,
il 10% delle imprese ha un titolare straniero e da esse viene
prodotto il 10% del PIL (Prodotto Interno Lordo)1. Inoltre, alcuni
studi riportano che il gettito fiscale e i contributi previdenziali
delle imprese con titolare straniero sono superiori ai costi
2.1 L’imprenditoria straniera in Italia
Pensiamo che per un imprenditore di origine straniera sia
interessante conoscere il panorama in cui la sua stessa
impresa nasce. Abbiamo quindi inserito questo capitolo nel
quale, molto brevemente, rappresentiamo il sistema che anche
la tua impresa contribuirà ad arricchire.
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1(/1267523$(6(
Fondazione Ethnoland, Immigrati imprenditori in Italia, Ed. IDOS, gennaio 2009
Caritas Migrantes, Immigrazione. Dossier statistico 2009. XIX Rapporto. Ed. IDOS
Nomisma-CRIF-Unioncamere, Rapporto 2009.
Dati presentati nel Rapporto 2009 di Nomisma-CRIF-Unioncamere sui comportamenti delle imprese a titolare immigrato.
necessari per finanziare i
servizi a loro rivolti2.
In secondo luogo, è possibile
affermare, come dimostrato
dall’ampia letteratura sul tema,
che le ragioni dell’impegno
imprenditoriale
da
parte
dei cittadini stranieri non
siano affatto da ricercarsi
nella difficoltà a trovare un
lavoro salariato. L’accesso al
lavoro dipendente è un modo
Fonte dei dati: CCIAA Bologna, 2008
per affermarsi e risulta da una dinamica propria all’immigrato intraprendente
e qualificato che ha una certa anzianità d’immigrazione, possiede risorse da
mobilitare ed è dunque in grado di cogliere le nuove possibilità dovute alla
dinamica del tessuto produttivo. Dinamica propria all’immigrato che ha già
raggiunto un punto avanzato nel suo percorso migratorio, superando le tappe
iniziali di emergenza e individuando le risorse giuste da sfruttare.
Il livello d’istruzione degli imprenditori stranieri è superiore al livello
d’istruzione medio degli stranieri immigrati in Italia e il lavoro autonomo
è spesso percepito come una possibile fuoriuscita dalla discriminazione
salariale e di mansione dei lavoratori stranieri subordinati: in media gli
stranieri percepiscono infatti il 60% del salario degli italiani e svolgono in
maggioranza mansioni generiche3.
La crescente tensione verso l’imprenditorialità di cittadini di origine straniera
si scontra con la complessità delle pratiche burocratiche.
Bisogna notare che, in generale, le imprese dimostrano di avere una
conoscenza precisa dei fornitori dei servizi finanziari (si rivolgono quasi
esclusivamente alle banche) e fiscali (si rivolgono quasi esclusivamente
ai commercialisti e ai CAF), mentre non hanno un’informazione affidabile
per gli altri servizi per le imprese (formazione, promozione commerciale,
reclutamento del personale), per cui operano sul mercato del lavoro e sul
terreno dello sviluppo aziendale spesso in modo informale e sulla base di
informazioni raccolte in modo non sistematico e incontrollabile. La scarsa
informazione sui servizi alle imprese del territorio è fonte di penalizzazione e
di performances aziendali al di sotto delle potenzialità di mercato4.
Sul piano statistico, i dati aggiornati al 30 giugno 2009 del Registro nazionale
delle imprese5 evidenziano che, a livello nazionale, nel settore industriale il
10,98% delle imprese ha un titolare straniero di origine extracomunitaria. Al suo
interno il comparto delle costruzioni è il più interessato dal fenomeno con il 12%
di imprese di stranieri sul totale; nelle altre attività manifatturiere l’incidenza è
del 9,15%, con prevalenza dei settori tessile, abbigliamento e calzature.
L’altro comparto di specializzazione delle imprese a titolare straniero
extracomunitario è il commercio, dove l’incidenza delle imprese straniere è
pari al 10,52% del totale.
2
3
4
5
Il commercio è anche il settore che raccoglie la fetta maggiore
delle imprese straniere in Italia: del complesso delle 247.126
imprese a titolare extracomunitario presenti in Italia a giugno
2009, 106.719 (43,4%) sono nel settore del commercio,
67.310 (27,4%) sono nel settore delle costruzioni e 29.325
(11,9%) sono le imprese manifatturiere.
2.2 L’imprenditoria straniera in Emilia-Romagna e
nella provincia di Bologna
L’Emilia-Romagna, con 25.188 imprese, si attesta al terzo
posto nazionale (dopo Lombardia e Toscana) per numero di
imprese condotte da stranieri. Le principali nazionalità dei
titolari sono marocchina, albanese, cinese, tunisina e rumena.
Rispetto ai settori delle attività, il dato regionale non si
discosta da quello nazionale: il commercio, infatti, rimane il
più rappresentato (46,9%), seguito dalle costruzioni (24,8%)
e dal manifatturiero (15,6%)6.
La provincia di Bologna si caratterizza per avere 4.277 (8,58%
del totale) imprese a titolare straniero, con il 52% di ditte
individuali. Il tasso medio di crescita annuo delle imprese
condotte da stranieri dal 2000 ad oggi, periodo in cui sono
state avviate l’87% delle imprese, si attesta al 17%, per un
tasso di incremento totale del 180,46% (le imprese sono quasi
triplicate). Tale processo ha quasi completamente compensato
il calo di imprenditori di origine italiana che nel medesimo
periodo sono diminuiti dell’11,81% (-5.919 imprese).
Se negli anni ‘70 e ‘80 vi era una forte concentrazione nel
centro di Bologna, negli ultimi anni si è riscontrata una grande
crescita dell’imprenditoria immigrata anche nei quartieri
periferici e nei comuni del territorio provinciale, evidenziando
una forte propensione al cambiamento.
A livello di settori il commercio ha superato da alcuni anni
l’attività edile seguita dalle attività manifatturiere: questi tre
settori ricoprono l’80% delle attività di imprenditori stranieri.
Tra le nazionalità più presenti spiccano quella marocchina,
cinese e tunisina. In forte crescita sono gli imprenditori
provenienti da Albania, Bangladesh e Pakistan, mentre è molto
scarso il peso dell’imprenditoria dell’Africa sub-sahariana che
si colloca invece a livello nazionale fra le prime dieci aree di
provenienza degli imprenditori di origine extracomunitaria.
Da notare che se, da un lato, rumeni, albanesi e tunisini hanno
scelto di aprire quasi esclusivamente imprese edili, le persone
di origine cinese dimostrano una forte specializzazione nel
settore manifatturiero (il 54% dei casi) che rappresenta un
tratto peculiare della propensione cinese all’imprenditorialità.
Va segnalato infine il grande aumento dell’imprenditoria
6 Nomisma-CRIF-Unioncamere, Rapporto 2009.
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Fonte dei dati: CCIAA Bologna, 2008
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femminile, principalmente nel settore del commercio e delle attività
manifatturiere: il tasso di crescita è doppio rispetto a quello maschile,
ipotizzando in futuro un nuovo scenario per l’imprenditoria bolognese.
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Secondo il Testo Unico sull’Immigrazione, il cittadino straniero può “esercitare
in Italia un’attività industriale, professionale, artigianale o commerciale,
ovvero costituire società di capitale o di persone o accedere a cariche
societarie” (art. 26, c. 2 del D. Lgs. 286/1998).
3.1 Il permesso di soggiorno per lavoro autonomo per cittadini
extracomunitari
Tutti i cittadini extracomunitari che intendono esercitare un’attività di lavoro
autonomo devono essere in possesso di un permesso di soggiorno che
consenta un’attività di lavoro autonomo.
3.1.1 Per chi è già residente in Italia
Puoi lavorare come lavoratore autonomo se risiedi già in Italia
con un regolare titolo di soggiorno per i seguenti motivi:
• attesa occupazione
• motivi familiari
• lavoro subordinato non stagionale
• asilo politico
• protezione sussidiaria
• assistenza minore
• permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo
periodo (ex carta di soggiorno)
carta di soggiorno comunitaria per familiari di cittadini comunitari
•
Il tuo permesso di soggiorno resta valido fino alla sua scadenza.
Al momento del rinnovo, dovrai richiedere la conversione del
tuo titolo di soggiorno dalla tipologia del permesso di cui sei
in possesso alla tipologia lavoro autonomo.
Solo il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo
periodo, i permessi per assistenza di minore, per asilo, per
protezione sussidiaria e la carta di soggiorno comunitaria
per familiari di cittadini comunitari consentono di svolgere
un’attività di lavoro autonomo senza richiedere la conversione,
purché siano in corso di validità.
Attenzione! Il permesso di soggiorno rilasciato per i motivi
sopra elencati consente l’esercizio di lavoro autonomo
solo se congiunto alla presentazione dei titoli abilitativi o
delle autorizzazioni eventualmente prescritte e sempre che
sussistano gli altri requisiti o condizioni previste dalla normativa
vigente per l’esercizio dell’attività lavorativa in forma autonoma
o l’esercizio di attività lavorativa in qualità di socio lavoratore
di cooperative. Troverai più avanti le informazioni necessarie.
Come convertire il tuo permesso di soggiorno in un titolo di
soggiorno per lavoro autonomo al momento del rinnovo?
Segui questa procedura
Devi inoltrare la domanda di rinnovo prima di 60 giorni dalla
scadenza del titolo di soggiorno.
Puoi farlo:
• in modo autonomo: ritirando il kit presso qualsiasi ufficio delle
Poste Italiane, compilandolo e presentandolo all’ufficio delle
Poste con i documenti richiesti e dopo aver effettuato i pagamenti;
• presso i patronati sindacali: andando con tutta la
documentazione presso i patronati, ritirando il kit compilato
e, una volta pronto, spedendo tutto all’ufficio postale.
Pagamenti necessari:
•
•
•
sul modulo dovrai apporre una marca da bollo di 14,62 euro;
vanno pagati 30,00 euro al momento della spedizione;
è previsto il pagamento del bollettino prestampato indirizzato al
Ministero delle Finanze di 27,50 euro per il rilascio del titolo di soggiorno
in formato elettronico.
fotocopia del permesso di soggiorno di cui si chiede il rinnovo;
fotocopia di tutte le pagine del passaporto o documento equipollente;
dichiarazione di ospitalità o dichiarazione cessione fabbricato, con
fotocopia del documento d’identità dell’ospitante e prova dell’avvenuta
presentazione entro 48 ore all’autorità di Pubblica Sicurezza;
documentazione relativa ad altri eventuali redditi;
visura camerale rilasciata dalla Camera di Commercio competente;
numero di Partita IVA;
bilancio fiscale provvisorio relativo all’anno in corso e a quello precedente;
qualora non sia stata già presentata la relativa dichiarazione dei redditi;
redatti da commercialista iscritto all’albo dei commercialisti;
ultima dichiarazione dei redditi (in caso di Mod. UNICO, prova dell’avvenuta
presentazione presso l’Agenzia delle Entrate e attestazione di avvenuto
pagamento del Mod. F24);
dimostrazione di un reddito d’importo non inferiore all’importo annuo
dell’assegno sociale (5.317,65 euro l’anno) se sei solo. Se nel tuo
stato di famiglia sono compresi altri familiari (moglie, figli, altri parenti a
carico), l’importo minimo del tuo reddito complessivo è il seguente:
con 1 familiare a carico: 7.976,475 euro annui
con 2 familiari: 10.635,30 euro annui
con 3 familiari: 13.294,125 euro annui
con 4 o più familiari: 15.952,95 euro annui - 1.227,15 euro mensili
con 2 o più minori di 14 anni: 10.635,30 euro annui
con 2 o più minori di 14 anni e un familiare: 13.294,125 euro annui.
Ti serviranno questi documenti:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
•
•
•
•
•
•
Servono alcuni documenti aggiuntivi per categorie particolari:
•
•
•
per i liberi professionisti: certificato di attribuzione della Partita IVA;
per i lavoratori parasubordinati (ex co.co.pro.): contratto di lavoro,
contratto a progetto e gestione separata INPS;
per i soci prestatori d’opera: contratto di lavoro, copia del libro matricola
da cui risulti l’iscrizione del socio lavoratore timbrato dall’INAIL,
dichiarazione della cooperativa che esclude il rapporto di lavoro
subordinato e copia della visura camerale aggiornata della cooperativa.
Il permesso di soggiorno può essere rinnovato per una durata non superiore
a quella stabilita con il rilascio iniziale. Chi è in attesa della conclusione
delle pratiche di rinnovo del permesso di soggiorno potrà contare sulla piena
legittimità del soggiorno e continuare a godere dei diritti ad esso connessi,
purché la domanda di rinnovo sia stata presentata prima della scadenza del
permesso di soggiorno o entro 60 giorni da tale scadenza,
sia stata verificata la completezza della documentazione e sia
stata rilasciata dall’ufficio postale la relativa ricevuta.
3.1.2 Per chi ha un permesso per studio o formazione
Se sei titolare di un permesso di soggiorno per motivi di
studio, dovrai richiederne la conversione alla tipologia lavoro
autonomo.
Segui la procedura che riguarda la tua situazione
a) Titolari di permesso per studio che hanno compiuto la
maggiore età in Italia o che hanno conseguito in Italia un
diploma di laurea o di laurea specialistica.
Nel caso di conversione del permesso di soggiorno da studio in
lavoro autonomo, lo straniero che ha compiuto la maggiore età in
Italia o che ha conseguito in Italia un diploma di laurea o di laurea
specialistica presenta allo Sportello Unico per l’Immigrazione presso
la Prefettura la richiesta di certificazione attestante il possesso dei
requisiti per lavoro autonomo ai sensi dell’art. 6, comma 1, del
Testo Unico sull’Immigrazione. Tale richiesta di conversione avviene
al di fuori delle quote annuali. La domanda di conversione s’inoltra
tramite procedura telematica dal sito www.interno.it, compilando e
inviando il Modello Z2 (in allegato anche a questa guida).
b) Titolari di permesso per studio che non hanno compiuto la
maggiore età in Italia o che non hanno conseguito un diploma
o laurea in Italia.
La conversione del permesso di soggiorno avviene nell’ambito
delle quote annuali fissate tramite il decreto flussi previsto
all’art. 21 del d.lgs 286/1998. La richiesta di conversione
del titolo di soggiorno da studio a lavoro autonomo s’inoltra
tramite procedura telematica, attraverso il sito www.interno.it,
compilando il Modello Z (in allegato anche in questa guida).
La documentazione che dovrai presentare al momento della
convocazione presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione
presso la Prefettura è la seguente e cambia secondo il tipo di
lavoro autonomo che intendi svolgere.
a) Imprenditore, commerciante, artigiano:
attestazione dei parametri di riferimento rilasciata dalla
Camera di Commercio competente;
• dimostrazione del possesso delle risorse economiche
indicate nell’attestazione della Camera di Commercio
(per esempio, attraverso conto corrente bancario
italiano, contratto di affitto, compensi da lavoro
subordinato per massimo 20 ore settimanali, ecc.);
• se l’attività che si intende svolgere richiede un’abilitazione o
un’autorizzazione, è necessaria la dichiarazione di insussistenza di motivi
ostativi al rilascio dell’autorizzazione. Questa dichiarazione è rilasciata
dall’Amministrazione competente (per es. la Camera di Commercio per
il commercio all’ingrosso, il Comune per il commercio al dettaglio, ecc.),
ai sensi dell’art. 26 c. 2 e art. 6 c. 1 del d.lgs 286/1998, in base alle
modalità previste dal d.lgs 334/2008 art. 14 c. 6.
• dimostrazione del possesso di un reddito superiore al livello minimo previsto
dalla legge per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (8.500
euro per il 2008, attraverso conto corrente bancario italiano).
b) Socio, amministratore di società o soggetto che riveste cariche sociali
• dichiarazione dell’autorità amministrativa competente che attesti
i requisiti previsti dalla legge italiana per l’esercizio della singola
attività, compresi, ove richiesti, i requisiti per coloro che intendono
operare come soci o amministratori di società o cooperative di nuova
costituzione;
• eventuale attestazione dei parametri di riferimento della Camera
di Commercio riguardanti la disponibilità delle risorse finanziarie
occorrenti per l’esercizio dell’attività per stranieri che intendono
operare come soci o amministratori di società o cooperative;
• copia dell’atto costitutivo della società;
• certificato di iscrizione della società, solamente se attiva da almeno
3 anni, nel Registro delle imprese (visura camerale);
• dichiarazione del rappresentante legale della società che assicuri al
socio, all’amministratore o al soggetto che riveste cariche sociali, un
reddito superiore al livello minimo previsto dalla legge per l’esenzione
dalla partecipazione alla spesa sanitaria (8.500 euro per il 2008);
• copia dell’ultimo bilancio della ditta (se società di capitali) depositato
presso il Registro delle imprese della Camera di Commercio, o
dell’ultima dichiarazione dei redditi (se società di persone o impresa
individuale), dalla quale risulti che l’entità dei proventi o dei redditi è
sufficiente a garantire il compenso;
• copia della dichiarazione di responsabilità, inviata alla Direzione
Provinciale del Lavoro competente, nella quale il rappresentante
legale della società deve indicare che, in virtù del contratto stipulato,
non verrà instaurato alcun rapporto di lavoro subordinato.
c) Libero professionista:
• dimostrazione del possesso di un reddito superiore al livello minimo previsto
dalla legge per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (8.500
euro per il 2008, attraverso conto corrente bancario italiano);
• se la professione è regolamentata: dichiarazione rilasciata
dall’amministrazione preposta alla concessione dell’eventuale
abilitazione, licenza, autorizzazione;
• se la professione non è regolamentata: eventuale titolo di studio
o attestazione professionale e documentazione dell’attività
professionale svolta (curriculum, contratti, referenze ecc.);
copia della Partita IVA.
•
d) Contratto per prestazione di opera professionale, contratto
a progetto o consulenza:
• certificato di iscrizione della ditta per la quale si presta
attività lavorativa, attiva da almeno 3 anni, nel Registro
delle imprese (visura camerale);
• contratto di lavoro con il quale si assicuri al lavoratore
autonomo un compenso superiore al livello minimo
previsto dalla legge per l’esenzione dalla partecipazione
della spesa sanitaria (8.263,31 euro per il 2009);
• nel caso di contratto a progetto è necessario
descrivere il progetto o allegare il progetto;
• copia dell’ultimo bilancio della ditta (se società di capitali)
depositato presso il Registro delle imprese, o dell’ultima
dichiarazione dei redditi (se società di persone o impresa
individuale), da cui risulti che l’entità dei proventi o
redditi sia sufficiente a garantire il compenso;
• copia della dichiarazione di responsabilità, inviata
alla competente Direzione Provinciale del Lavoro,
nella quale il rappresentante legale della società deve
indicare che, in virtù del contratto stipulato, non verrà
instaurato alcun rapporto di lavoro subordinato.
Lo Sportello Unico per l’Immigrazione porta a termine
l’istruttoria e ne comunica l’esito allo straniero: in caso
positivo (cioé di accettazione della domanda di conversione)
lo Sportello Unico convoca lo straniero per la presentazione
della certificazione che attesta l’esistenza dei requisiti
richiesti e provvede a far sottoscrivere all’interessato la
richiesta di permesso di soggiorno per lavoro autonomo.
3.1.3 3HUFKLHQWUDLQ,WDOLDSHUODYRURDXWRQRPR
L’ingresso in Italia per motivi di lavoro autonomo è soggetto
alla disciplina dei flussi d’ingresso secondo un contingente
stabilito dal Governo, secondo quanto dettato dall’art. 21 del
d.lgs. 286/1998. Quindi, se sei un cittadino extracomunitario
che intende esercitare un’attività non occasionale di
lavoro autonomo, industriale, professionale, artigianale o
commerciale, cioé intendi costituire una società di capitali o
di persone o accedere a cariche societarie, devi innanzitutto
attendere l’emanazione del decreto flussi per presentare la
richiesta del visto d’ingresso alla rappresentanza diplomatica
o consolare italiana nel tuo paese di residenza.
Attenzione! L’esercizio di una di tali attività è subordinato non
solo all’emissione del decreto flussi ma anche alle categorie
che lo stesso decreto flussi individua di volta in volta. Per
alcune professioni è previsto l’ingresso fuori quota, previo
nulla osta da parte dello Sportello Unico. Si tratta di categorie
particolari, come traduttori ed interpreti, lavoratori di circhi o per spettacoli
viaggianti, personale artistico, sportivi. Per saperne di più su queste categorie
particolari chiedi informazioni allo Sportello Unico per l’Immigrazione presso
la Prefettura.
Cosa fare prima dell’ingresso in Italia?
Segui questa procedura
1) Entro il termine stabilito dal decreto flussi, dovrai richiedere alla Questura
territorialmente competente, anche tramite un procuratore, il nulla osta
provvisorio per l’ingresso. Entro 20 giorni dalla richiesta la Questura di
competenza rilascerà il nulla osta provvisorio.
copia della domanda presentata per l’ottenimento della dichiarazione
preventiva che attesta l’assenza di motivi che impediscono il rilascio
del titolo abilitativo o autorizzatorio, cioè dell’autorizzazione ad avviare
attività in proprio;
la documentazione presentata per il rilascio della predetta dichiarazione;
la dichiarazione che non sussistono motivi ostativi (cioè motivi contro) al
rilascio del titolo abilitativo o autorizzatorio da parte dell’organo competente
in data non anteriore a 3 mesi (su dichiarazione di insussistenza di motivi
ostativi vedi anche 3.1.2, punto a);
l’attestazione della Camera di Commercio, o di altro organo competente,
dei parametri finanziari riguardanti la disponibilità delle risorse occorrenti
per l’esercizio dell’attività che si vuole intraprendere;
la documentazione relativa alla sistemazione alloggiativa in Italia.
Ti serviranno questi documenti:
a)
b)
c)
d)
e)
2) Dovrai poi richiedere alla rappresentanza diplomatica o consolare
italiana nel tuo paese (www.esteri.it/visti/rilascio.asp) il visto d’ingresso
compilando il formulario per la domanda del visto d’ingresso, scaricabile
da: www.esteri.it/visti/pdf/domanda.pdf.
fotografia recente in formato tessera;
documento di viaggio (passaporto o titolo equipollente) in corso di
validità, con scadenza superiore di almeno 3 mesi a quella del visto
richiesto;
la dichiarazione preventiva e il nulla osta provvisorio;
l’attestazione della Camera di Commercio o dell’organo competente;
disponibilità di un alloggio idoneo, dimostrabile secondo una delle
seguenti modalità:
contratto di acquisto o locazione di un immobile;
dichiarazione sotitutiva di atto di notorietà (cioè dichiarazione resa ai
sensi degli artt. 2 e 4 della l. 15/1968).
dichiarazione resa ai sensi delle medesime norme da un cittadino
italiano o straniero regolarmente soggiornante in Italia, che attesti di
Ti serviranno questi documenti:
a)
b)
c)
d)
e)
•
•
•
f)
aver messo a disposizione del richiedente il visto un
alloggio idoneo, corrispondente ai parametri minimi
previsti dalla legge regionale per gli alloggi di edilizia
residenziale pubblica;
dimostrazione di un reddito, acquisito nel precedente
esercizio finanziario nel paese di residenza, d’importo
superiore al livello minimo previsto dalla legge per
l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria
(8.263,31 euro).
Dopo avere accertato i requisiti e la sussistenza delle
quote d’ingresso stabilite dal decreto flussi annuale, la
rappresentanza diplomatica o consolare italiana rilascia:
• il visto con l’espressa indicazione dell’attività lavorativa
scelta;
• un certificato attestante l’esistenza dei requisiti necessari
per la concessione del permesso di soggiorno per lavoro
autonomo.
La rappresentanza diplomatica o consolare dà comunicazione
al Ministero dell’Interno, all’INPS e all’INAIL dell’avvenuta
emissione del visto di ingresso. Il visto può essere utilizzato
entro 180 giorni dalla data del rilascio.
Cosa fare dopo l’ingresso in Italia?
Segui questa procedura
1) Dovrai richiedere entro 8 giorni lavorativi dall’ingresso in Italia
il permesso di soggiorno compilando il kit ELI 2 (disponibile
presso gli uffici delle Poste Italiane) ed inviandolo alla Questura
territorialmente competente. È possibile ricevere aiuto nella
compilazione del kit presso i patronati sindacali (vedi la lista
degli indirizzi utili).
Attenzione! Al momento dell’ingresso in Italia, anche se in
possesso del visto, le autorità di frontiera sono autorizzate a
richiedere nuovamente la dimostrazione dei requisiti previsti
per l’ottenimento del visto stesso.
Ti serviranno i seguenti documenti:
a)
b)
c)
d)
marca da bollo da 14,62 euro;
ricevuta del pagamento del bollettino postale di 27,50
euro per il rilascio del permesso di soggiorno elettronico;
passaporto in corso di validità in originale, più copia di
tutte le pagine del passaporto o documento equipollente;
documentazione relativa al domicilio: dichiarazione di
ospitalità o dichiarazione di cessione fabbricato con fotocopia
del documento d’idoneità dell’ospitante e prova dell’avvenuta
trasmissione alle autorità di Polizia;
e)
certificato emesso dalla rappresentanza diplomatica o consolare
italiana attestante l’esistenza dei requisiti necessari per la concessione
del permesso di soggiorno per lavoro autonomo.
Il permesso di lavoro autonomo per cittadini comunitari
Attenzione! Gli originali servono solo per visione e saranno restituiti.
3.2
I cittadini comunitari non sono sottoposti all’obbligo di permesso. Per i
cittadini dell’Unione europea basta l’iscrizione anagrafica presso il Comune di
dimora che viene rilasciata dopo aver accertato le motivazioni del soggiorno.
Se sei un cittadino comunitario che soggiorna in Italia da più di 3 mesi
devi rivolgerti all’Ufficio anagrafe del Comune dove abiti per ottenere
l’iscrizione anagrafica. L’ufficio ti rilascerà l’attestazione di soggiorno, ossia
un documento che attesta la regolarità della tua presenza in Italia.
Segui questa procedura
Se svolgi un’attività di lavoro autonomo e hai Partita IVA.
Per l’iscrizione anagrafica e il rilascio di un’attestazione di soggiorno il
lavoratore autonomo dovrà presentare all’Ufficio anagrafe del Comune dove
dimora i seguenti documenti:
a)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
se è iscritto alla Camera di Commercio o all’Albo delle Imprese Artigiane:
documento d’identità in corso di validità (passaporto o carta di identità
del paese di origine valida per l’espatrio);
codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate;
dichiarazione di dimora abituale;
patente italiana, se esistente;
libretto di circolazione o numero di targa se il veicolo è immatricolato in Italia;
ricevuta d’iscrizione alla Camera di Commercio o all’Albo delle imprese
artigiane o visura camerale. In alternativa all’iscrizione all’Albo delle
Imprese artigiane è possibile produrre l’iscrizione all’INAIL.
b) se è iscritto agli Albi professionali:
1. documento d’identità in corso di validità (passaporto o carta d’identità
del paese di origine valida per l’espatrio);
codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate;
dichiarazione di dimora abituale;
patente italiana, se esistente;
libretto di circolazione o numero di targa se il veicolo è immatricolato in Italia;
ricevuta d’iscrizione all’Albo libero professionale o attestazione dell’albo.
2.
3.
4.
5.
6.
c) se è un libero professionista per il quale non è prevista l’iscrizione
all’Albo professionale:
1. documento d’identità in corso di validità (passaporto o carta d’identità
del paese di origine valida per l’espatrio);
2. codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate;
3. dichiarazione di dimora abituale;
4. patente italiana, se esistente;
5. libretto di circolazione o numero di targa se il veicolo è
immatricolato in Italia;
6. certificato di attribuzione della Partita IVA rilasciato
dall’Agenzia delle Entrate.
se è socio di società di persone o di capitali:
documento d’identità in corso di validità (passaporto o
carta d’identità del paese di origine valida per l’espatrio);
se è un lavoratore con rapporto di lavoro atipico (es.
collaboratore a progetto, co.co.co., ecc.) o associato in
partecipazione:
documento d’identità in corso di validità (passaporto o
carta d’identità del paese di origine valida per l’espatrio);
codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate;
dichiarazione di dimora abituale;
patente italiana, se esistente;
libretto di circolazione o numero di targa se il veicolo è
immatricolato in Italia;
contratto di collaborazione a progetto oppure contratto
di collaborazione coordinativa e continuativa oppure
contratto di associazione in partecipazione registrato
presso l’Agenzia delle Entrate o, in alternativa,
comunicazione preventiva di assunzione al Centro per
l’impiego;
prospetto paga, se esistente.
se è un collaboratore di impresa familiare:
documento d’identità in corso di validità (passaporto o
carta d’identità del paese di origine valida per l’espatrio);
codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate;
dichiarazione di dimora abituale;
patente italiana, se esistente;
libretto di circolazione o numero di targa se il veicolo è
immatricolato in Italia;
atto d’impresa familiare legittimamente stipulato (in
alternativa iscrizione negli elenchi previdenziali; iscrizione
all’INAIL);
visura camerale dell’impresa.
Se svolgi un’attività di lavoro autonomo e non hai Partita IVA
Per l’iscrizione anagrafica ed il rilascio di un’attestazione di
soggiorno il lavoratore autonomo dovrà presentare all’Ufficio
anagrafe del comune dove dimora i seguenti documenti:
a)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
b)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
c)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate;
dichiarazione di dimora abituale;
patente italiana se esistente;
libretto di circolazione o numero di targa se il veicolo è immatricolato in
Italia;
atto costitutivo legittimamente stipulato o, in alternativa, copia della
ricevuta di iscrizione negli elenchi previdenziali oppure copia della
ricevuta di iscrizione all’INAIL del socio oppure visura camerale della
società se già esistente, completa dei nominativi dei soci.
TITOLI
DI
STUDIO
Il cittadino comunitario iscritto all’anagrafe e in possesso dell’attestazione
di soggiorno può cambiare la tipologia della propria attività lavorativa senza
doverlo comunicare all’Ufficio anagrafe. Se al momento dell’iscrizione
svolgeva un lavoro subordinato può avviare un’attività di lavoro autonomo
senza convertire l’iscrizione anagrafica.
APPENDICE 1: RICONOSCIMENTO DEI
ACQUISITI ALL’ESTERO
I titoli di studio conseguiti all’estero hanno validità in Italia solo se ottengono
il riconoscimento da parte delle autorità competenti. Ecco di seguito la
spiegazione di alcune definizioni.
Dichiarazione d’equipollenza del titolo universitario: va richiesta all’Università
e produce tutti gli effetti giuridici del corrispondente titolo italiano.
Dichiarazione di valore: è redatta dal Consolato o Ambasciata Italiana nel
paese straniero in cui si è conseguito il titolo di studio. Tale dichiarazione
attesta la posizione giuridica della scuola (statale o legalmente riconosciuta),
l’ordine e il grado degli studi ai quali il titolo si riferisce, gli anni complessivi di
scolarità e il tipo di studi che permette di continuare o il lavoro che permette
di fare.
Se il titolo di studio da far riconoscere è un titolo valido come requisito
professionale per l’accesso a determinati percorsi formativi o professionali,
alla domanda si dovranno allegare:
1) titolo di studio in copia autenticata, con traduzione in italiano certificata
dall’autorità consolare italiana delpaese in cui il titolo è stato conseguito;
2) dichiarazione di valore e di legalità, rilasciata dall’autorità consolare nel
paese dove il titolo è stato conseguito, che specifica:
a) posizione giuridica della scuola,
b) ordine e grado degli studi,
c) anni di scuola frequentati,
d) quali tipi di studio permette di continuare a fare o quale tipo di
lavoro permette di svolgere;
copia autenticata del permesso di soggiorno.
3)
Come ottenere il riconoscimento del titolo di studio
universitario conseguito all’estero?
Segui questa procedura
I cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia,
i cittadini comunitari e i rifugiati politici possono chiedere il
riconoscimento dell’eguaglianza di valore e di efficacia (detta
equipollenza) della laurea conseguita all’estero direttamente
all’Università.
I documenti da presentare sono:
a) titolo finale degli studi secondari (in originale i cittadini non
comunitari, in fotocopia autenticata i cittadini comunitari);
b) titolo universitario conseguito (la copia autenticata del
titolo non è accettata in tutte le università);
c) la dichiarazione dell’eguaglianza di valore e di efficacia di
entrambi i titoli di studio rilasciata dalla Rappresentanza
diplomatica italiana presente nel paese in cui è stato
conseguito il titolo;
d) il piano di studi universitario (con indicate le materie
seguite, il numero di ore frequentate per ciascuna
materia e gli esami sostenuti con rispettiva votazione);
i programmi degli esami sostenuti e vigenti negli anni di
frequenza.
e)
Quando richiesto, è necessaria la traduzione ufficiale in lingua
italiana e la legalizzazione consolare dei documenti elencati
in precedenza.
Attenzione! Il riconoscimento della laurea non è automatico.
La legge 148 dell’11 luglio 2002 prevede un’integrazione
del proprio percorso di studi universitari: i cittadini stranieri
dovranno quindi iscriversi all’Università o al Politecnico per
sostenere alcuni esami ed elaborare e discutere la tesi (per
alcuni corsi di laurea potrà anche essere chiesto di svolgere
dei laboratori, delle esperienze pratiche e/o dei tirocini). Il
numero di esami che si dovranno sostenere sarà deciso da
una specifica commissione che valuterà i curricula accademici
degli stranieri, confrontandoli con il corso di laurea italiano
analogo. Per il riconoscimento non si devono superare prove
di lingua italiana. Per alcune lauree può però essere richiesto
lo svolgimento di un test d’ingresso. L’Università cui è stata
rivolta la richiesta di riconoscimento deve pronunciarsi entro
90 giorni.
Il possesso del titolo finale di scuola superiore o della laurea
è necessario per l’esercizio di alcune attività professionali.
I cittadini non comunitari che possiedono questi titoli e che
hanno ottenuto l’abilitazione professionale nel paese di provenienza, possono
presentare domanda di riconoscimento del titolo per poter esercitare la
professione corrispondente in Italia. Come?
Segui questa procedura
Chi vuole ottenere il riconoscimento deve presentare una domanda al
Ministero competente per il proprio titolo professionale, allegando la
documentazione richiesta (vedi più avanti in questa guida).
La procedura e la documentazione da presentare è diversa a seconda che la
domanda venga presentata:
a) da un cittadino non comunitario regolarmente soggiornante in Italia, da un
cittadino comunitario o da un rifugiato politico (vedi art. 49 del Regolamento
di attuazione della legge sull’immigrazione);
b) da un cittadino non comunitario residente all’estero e che intenda
utilizzare il riconoscimento del titolo professionale al fine di ottenere il visto
di ingresso in Italia per lavoro autonomo (vedi l’art. 39 del Regolamento di
attuazione sull’immigrazione).
Un ufficio del Ministero competente verificherà che la pratica sia completa
e che sia corretta la documentazione presentata. Successivamente, una
“Conferenza dei Servizi” (cioè una riunione in cui sono presenti i rappresentanti
di diversi Ministeri) deciderà se concedere o no il riconoscimento. La
decisione finale è adottata, entro circa 4 mesi, dal Ministero competente e
può essere una decisione: a) di riconoscimento; b) di non riconoscimento;
c) di riconoscimento subordinato al superamento di misure compensative,
come esami integrativi o periodi di tirocinio.
Il riconoscimento del titolo è fatto ad personam (cioè è valido solo per la
persona che lo ha richiesto) con un decreto ministeriale, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale e comunicato al richiedente. Nella maggioranza dei casi
è richiesta, quale ulteriore condizione per il riconoscimento, la conoscenza
della lingua italiana.
Una volta ottenuto il riconoscimento del titolo professionale è necessario
rivolgersi all’Ordine o Collegio professionale (se esiste) per richiedere
l’iscrizione all’Albo e poter così esercitare regolarmente la professione.
Per poter ottenere l’iscrizione agli Ordini e Collegi professionali generalmente
occorre, sia per i cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia
sia per quelli residenti all’estero, il rispetto delle quote stabilite annualmente
con il decreto flussi che regolamenta l’ingresso di lavoratori stranieri
in Italia. La stessa condizione è posta da alcuni Ministeri per ottenere il
riconoscimento del titolo.
Di seguito sono riportate informazioni più dettagliate sulle procedure di
riconoscimento dei titoli professionali e gli indirizzi degli enti a cui rivolgersi.
I titoli sono suddivisi a seconda del Ministero o ente competente al
riconoscimento.
A. Ministero dello Sviluppo Economico
Titoli professionali: installazione impianti elettrici, elettronici,
idraulici, termici, di trasporto del gas, di sollevamento persone,
antincendio ecc.; carrozzeria; meccanica e motoristica;
elettrauto; gommista; facchinaggio e movimentazione merci;
attività di pulizia; disinfezione; disinfestazione; derattizzazione;
sanificazione.
Per l’esercizio in Italia delle suddette attività è necessario
il provvedimento di riconoscimento di titoli di qualificazione
e formazione professionale. Per ottenere il riconoscimento
di questi titoli è molto importante avere un’esperienza
professionale nel settore, acquisita nel proprio paese di
provenienza e attestata da documenti di fonte pubblica,
o acquisita in Italia e documentata con una semplice autodichiarazione. Gli esiti positivi, in caso di accoglimento della
domanda, possono essere: a) riconoscimento immediato del
titolo; b) necessità di superare un esame integrativo e/o un
periodo di tirocinio quale misura integrativa. È necessaria una
conoscenza di base della lingua italiana, accertata anche
grazie alla relazione personale che si instaura con gli uffici
ministeriali.
Dove rivolgersi:
Ministero dello Sviluppo Economico
Direzione Generale Assicurazioni e Servizi
Ufficio B4, Registro delle Imprese
Via Sallustiana, 53 - 00187 Roma
Maceroni - Tel: 06 484480
Isabella Raganelli - Tel: 06 47055306
Fax: 06 483691
[email protected]
È possibile scaricare una guida con le istruzioni al
riconoscimento dei titoli di studio dall’indirizzo:
www.attivitaproduttive.gov.it/pdf_upload/documenti/
phpVdJYaq.pdf
B. Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
Titoli professionali:
- Competenza esclusiva per: estetisti e attività relativa a servizi
domestici; tutte le qualifiche professionali per il cui accesso o
esercizio della professione è necessario il possesso di un titolo
conseguito ai sensi della legge 845/1978 o della legge 56/1987.
- Competenza residuale per ogni altro genere di qualifica
professionale non esaminata da altri Ministeri è attribuita
esclusivamente a questo Ministero (d. lgs n. 319/1994, art.
13, comma 1, lett. g).
Il riconoscimento di questi titoli professionali può essere subordinato al
superamento di misure compensative, tra cui una prova teorica o pratica
da tenersi presso gli uffici della Provincia di competenza. Può inoltre essere
previsto un periodo di tirocinio, della durata tra i 3 e i 6 mesi.
Dove rivolgersi:
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
Direzione Generale per le Politiche l’orientamento e la Formazione - Div. I
Via Fornovo, 8 - 00195 Roma
Vera Marincioni - tel. 06 36754238 - [email protected]
Anna Maria Novembre - tel. 06 36754985 - fax 06 36754984
[email protected]
Sito web: www.lavoro.gov.it/lavoro/europalavoro/sezionecittadini/formarsi/
riconoscimentotitoli/
C. Ministero della Giustizia
Titoli professionali: agente di cambio, dottore agronomo e dottore forestale,
agronomo e forestale junior, zoonomo, biotecnologo agrario, agrotecnico,
agrotecnico laureato, assistente sociale specialista, assistente sociale,
attuario, attuario junior, avvocato, biologo, biologo junior, chimico, chimico
junior, dottore commercialista, consulente del lavoro, geologo, geologo junior,
geometra, geometra laureato, giornalista, ingegnere civile e ambientale,
ingegnere industriale, ingegnere dell’informazione, ingegnere civile e
ambientale junior, ingegnere industriale junior, ingegnere dell’informazione
junior, psicologo, dottore in tecniche psicologiche, ragioniere e perito
commerciale, revisore contabile, tecnologo alimentare, perito agrario, perito
agrario laureato, perito industriale, perito industriale laureato.
Dove rivolgersi:
Ministero della Giustizia
Settore Internazionale Reparto II - Ufficio III
Direzione Generale della Giustizia Civile - Dipartimento per gli Affari di Giustizia
Via Arenula, 70 - 00186 Roma
Sito web: www.giustizia.it/professioni/info_gen_estero.htm
Tel: 06 68852314 - Fax: 06 68897350
Contattare Antonella Pinori, Stefania Napoleoni, Franca Mancini
D. Ministero della Salute
Titoli professionali: farmacista, medico chirurgo, medico specialista
medico di medicina generale, odontoiatra, veterinario, assistente sanitario,
dietista, educatore professionale, fisioterapista, igienista dentale,
infermiere, infermiere pediatrico, logopedista, massaggiatore capo,
bagnino, odontotecnico, operatore socio sanitario, ortottista, assistente di
oftalmologia, ostetrica, ottico, podologo, puericultrice, tecnico audiometrista,
tecnico audioprotesista, tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e
perfusione vascolare, tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi
di lavoro, tecnico della riabilitazione psichiatrica, tecnico di
neurofisiopatologia, tecnico ortopedico, tecnico sanitario di
laboratorio biomedico, tecnico sanitario di radiologia medica,
terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva,
terapista occupazionale.
Tutti i cittadini non comunitari, in possesso di titoli stranieri
conseguiti in un paese non comunitario, per ottenere
l’autorizzazione all’esercizio professionale in Italia, devono
presentare domanda per il riconoscimento del titolo anche
se già riconosciuto in un altro paese dell’Unione europea.
In quest’ultimo caso, il Ministero della Salute prende in
considerazione le eventuali integrazioni di formazione e di
attività professionale acquisite dall’interessato nel paese
comunitario.
I decreti di riconoscimento di titoli conseguiti in Paesi non
comunitari perdono efficacia dopo due anni dalla data di
rilascio, se l’interessato non si è iscritto al relativo Albo
professionale o non ne ha fatto uso a fini lavorativi (art. 44,
d.P.R. 334 del 18 ottobre 2004).
Dove rivolgersi:
Ministero della Salute
Sito web: www.ministerosalute.it/professioniSanitarie/
paginaMenu.jsp?menu=riconoscimento&lingua=italiano
Attenzione! Le categorie di infermieri, tecnici sanitari di
radiologia medica e operatori socio sanitari che intendono
lavorare in una delle seguenti Regioni o Province: Calabria,
Lazio, Umbria, Veneto, Campania, Liguria, Piemonte,
Provincia Autonoma di Bolzano, Emilia-Romagna, Lombardia,
Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Trento devono inviare le
richieste di riconoscimento dei titoli direttamente agli uffici
regionali competenti.
I cittadini comunitari, che possiedono un titolo professionale
conseguito in un paese comunitario ed intendono svolgere
stabilmente la professione sanitaria in Italia, possono
presentare domanda per il riconoscimento del titolo ai fini
dell’esercizio del diritto di stabilimento.
Dove rivolgersi:
Ministero della Salute
Sito web: www.ministerosalute.it/professioniSanitarie/paginaInterna.
jsp?id=101&menu=riconoscimento
Ufficio III – Dipartimento delle professioni sanitarie
Piazzale dell’industria, 20 – 00144 Roma
Sito Web: www.ministerosalute.it (Home page ÎAree tematiche Professioni
sanitarie ÎRiconoscimento titoli ÎTitoli conseguiti in Paesi non UE)
Referenti per l’istruttoria delle pratiche:
- medici chirurghi e medici specialisti con titolo conseguito in paese non
comunitario: Sabrina Paolozzi (06 5994 2552) e Paola Di Cicco (06 5994 2833)
- odontoiatri con titolo conseguito in paese non comunitario: Paola Cossero
(06 5994 2748)
- farmacisti e veterinari con titolo conseguito in paese non comunitario:
Miriam Manzia (06 5994 2064, nei giorni martedì, mercoledì e giovedì)
- medici chirurghi, medici specialisti, farmacisti, odontoiatri e veterinari con
titolo conseguito in paese comunitario: Massimo Di Stefano (06 5994 2191)
- attestato di conformità: Sabina Filipponi (06 5994 2694)
- per medici in possesso del titolo di formazione specifica in medicina generale
conseguito in paese comunitario: Rodolfo Della Porta (06 5994 2854)
I referenti forniscono informazioni telefoniche nei giorni: martedì, giovedì e
venerdì, dalle ore 11.30 alle ore 12.30.
E. Dipartimento della Funzione Pubblica presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri
Titolo professionale: pubblico impiegato
La questione relativa alla possibilità per i cittadini non comunitari di essere
assunti da una Pubblica Amministrazione è un tema dibattuto a livello
dottrinale e giurisprudenziale e non ancora risolto. Secondo l’orientamento
maggioritario l’ammissione ai pubblici concorsi per accedere ai posti di
lavoro presso le pubbliche amministrazioni è riservato ai soli cittadini italiani,
consentendo ai cittadini comunitari l’accesso esclusivamente ai posti che non
implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri o non attengono alla
tutela dell’interesse nazionale. Un diverso orientamento minoritario afferma,
invece, che l’art. 2 del d.lgs. 286/1998 (T.U. Immigrazione), poiché sancisce
la parità di trattamento e la piena uguaglianza tra lo straniero regolarmente
soggiornante in Italia e il cittadino italiano, ha di fatto implicitamente
abrogato la regola secondo cui l’accesso al pubblico impiego era riservato ai
soli cittadini italiani e comunitari. Allo stato attuale alcuni ricorsi presentati
da cittadini non comunitari per accedere a impieghi pubblici sono stati accolti
e alcune pubbliche amministrazioni hanno consentito la partecipazione a
concorsi per posti a tempo determinato anche a cittadini non comunitari.
Dove rivolgersi:
Dipartimento della Funzione Pubblica presso la Presidenza
del Consiglio dei Ministri
Corso Vittorio Emanuele II, 116 - 00186 Roma
Sito web: www.funzionepubblica.it
Tel: 06 68991
F. Ministero dell’Università e della Ricerca
Titolo professionale: architetto, ricercatore presso l’università
e altri enti di ricerca nazionali.
Dove rivolgersi:
Ministero dell’Università e della Ricerca
Servizio Autonomia Universitaria e per gli Studenti (SAUS)
Ufficio X
Piazzale Kennedy, 20 - 00144, Roma
Sito web: www.miur.it
Tel: 06 58497450 - dott. Attanasi
G. Ufficio Relazioni con Organi Sportivi presso il
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Titolo professionale: maestro di sci
Il riconoscimento può essere condizionato a misure
compensative, che dall’anno 2000 possono consistere
esclusivamente in un esame, su materie non comprese nel
piano di studi del paese in cui è stato conseguito il titolo.
Occorre inoltre una conoscenza, almeno di base, della
lingua italiana. In questo caso il decreto di riconoscimento,
in considerazione della stagionalità della professione, abilita
all’esercizio della professione indipendentemente dal rientro
nelle quote annuali stabilite nei decreti sui flussi.
Dove rivolgersi:
Ufficio Relazioni con Organi Sportivi presso il Ministero
per i Beni e le Attività Culturali
Via della Ferratella in Laterano, 51 - 00184 Roma
Sito web: www.beniculturali.it
Tel: 06 7732301 - dott.ssa Nardella
H. Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività
del Turismo presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri
Titoli professionali: guida turistica, interprete, accompagnatore
turistico, direttore tecnico di agenzia di viaggi
Dove rivolgersi:
Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Via della Ferratella in Laterano, 51 - 00184 Roma
Giovanna Corrado - Tel: 06 45532510 - Fax: 06 77208254
giovanna.corrado@attivitàproduttive.gov.it
I. Ministero dei Lavori Pubblici
Titolo professionale: esperto di pianificazione del territorio
Dove rivolgersi:
Ministero dei Lavori Pubblici
Gabinetto: Piazzale di Porta Pia, 1 - 00198 Roma - Tel: 06 44267255
L. CONSOB
Titolo professionale: promotore finanziario.
Per iscriversi all’Albo dei Promotori Finanziari è necessario superare un
esame apposito organizzato dalla CONSOB e possedere un titolo di istruzione
superiore italiano o straniero riconosciuto dalla CONSOB. L’iscrizione
all’esame si fa presso le diverse Commissioni Regionali per l’Albo dei
promotori finanziari; la domanda di riconoscimento del titolo straniero e i
documenti da allegare vanno indirizzati alla CONSOB.
ABILITAZIONE PROFESSIONALE. ISCRIZIONE A
ORDINI, COLLEGI E CONSIGLI PROFESSIONALI
Dove rivolgersi:
CONSOB - Divisione Intermediari, Ufficio Vigilanza e Albo dei Promotori
Finanziari
Via della Posta, 8/10 - 20133 Milano
Sito Web: www.consob.it - Tel: 02724209 - Sacchi
Appendice 2:
Per poter esercitare alcune professioni non basta conseguire il titolo di studio:
è necessario iscriversi all’Ordine, Collegio o Consiglio professionale relativo.
Le professioni interessate sono le seguenti:
Ordini professionali: dottori agronomi e dottori forestali, architetti, assistenti
sociali, biologi, chimici, dottori commercialisti, consulenti del lavoro,
farmacisti, geologi, giornalisti, ingegneri, medici chirurghi e odontoiatri,
medici veterinari, psicologi.
Collegi professionali: agrotecnici, costruttori edili, geometri, infermieri
professionali e assistenti sanitari, vigilatrici d’infanzia, ostetriche, periti
agrari, periti grafici, periti industriali, tecnici di radiologia medica, ragionieri
e periti commerciali.
Consigli professionali: avvocati, notai, chimici, geologi,
geometri, periti industriali.
Per alcune di queste professioni, inoltre, è possibile fare
l’iscrizione al proprio Ordine, Collegio o Consiglio, solo dopo
aver svolto un periodo di tirocinio o di praticantato e/o dopo
aver superato l’Esame di Stato. Il tirocinio e il praticantato
hanno lo scopo di fare apprendere la professione lavorando
all’interno di aziende, studi professionali o istituzioni. La loro
durata varia a seconda della professione (in genere dai 6
mesi ai 3 anni); la retribuzione è inferiore - o in alcuni casi
nulla - rispetto a chi già esercita la professione.
I requisiti necessari per l’iscrizione agli Ordini, Collegi e
Consigli professionali sono:
• possedere un titolo di studio straniero riconosciuto
oppure un titolo italiano;
• aver svolto, quando richiesto, il periodo di tirocinio o di
praticantato;
• aver superato, quando richiesto, l’Esame di Stato;
• possedere un permesso di soggiorno regolare e la
residenza.
La cittadinanza italiana non è più un requisito necessario;
un’eccezione è rappresentata dalle professioni che prevedono
di esercitare funzioni pubbliche per le quali la cittadinanza
italiana è indispensabile.
L’art. 37, comma 3, del Testo Unico sull’Immigrazione e l’art.
49, comma 1, del suo Regolamento di attuazione stabiliscono
che le iscrizioni dei cittadini non comunitari agli Ordini, Collegi
e Consigli possono avvenire solo entro le quote di lavoratori
stranieri ammessi sul territorio, stabilite annualmente con
il decreto flussi. Esistono quindi delle graduatorie, in cui si
privilegiano, in genere, gli stranieri con permesso di soggiorno
per motivi di lavoro o di famiglia. Nessuna limitazione dovrebbe
invece essere prevista per coloro che hanno conseguito,
anche in forma abbreviata, il titolo in Italia.
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La nuova impresa nasce da un’idea, da un’intuizione, come la scoperta
di una nuova tecnologia, l’espansione della domanda di un prodotto o di
un servizio, la modificazione dei gusti e delle propensioni d’acquisto dei
consumatori, il successo di altre imprese, l’individuazione di un bisogno o di
una carenza del mercato.
Ma questa intuizione è quella giusta? Si può realizzare? Può avere successo?
Ci saranno guadagni sufficienti? Quante e quali risorse serviranno per
realizzarla? Come trovare i clienti interessati? Quale forma giuridica è la più
adatta?
Per trovare risposta a queste e altre domande, lo strumento più adatto è il
piano di fattibilità dell’impresa, detto anche business plan, con espressione
inglese ormai comunemente usata anche in Italia. Quando il business plan
sarà accuratamente completato, l’imprenditore sarà in grado di affacciarsi
sul mercato con un ragionevole grado di certezza sulla fattibilità del progetto.
Attenzione! Il business plan serve al futuro imprenditore ma anche agli
investitori e finanziatori esterni, per esempio alla banca alla quale si chiede
un prestito, ai potenziali clienti e a potenziali soci. È dunque un importante
biglietto da visita della futura impresa che deve essere:
• accurato
• chiaro
• completo
• breve.
La redazione del piano di fattibilità (o business plan) è una tappa delicata e
complessa per la nascita di una nuova impresa e, se non hai altre esperienze
di successo in questo campo, è bene chiedere l’aiuto di chi è esperto.
Per trovare aiuto nell’elaborazione del business plan della tua impresa puoi
rivolgerti a uno degli 8 sportelli di Progetti d’impresa presenti sul territorio
della Provincia di Bologna.
Gli sportelli di Progetti d’impresa offrono un servizio di consulenza per
studiare la “fattibilità” dell’idea, cioè per aiutarti a capire se il tuo progetto
imprenditoriale ha buone possibilità di successo attraverso la compilazione
del business plan.
Il piano di pre-fattibilità dell’impresa
Attenzione! Perché tu ottenga il meglio da questa consulenza è
indispensabile la tua collaborazione: non siamo noi a scrivere
per te il business plan; siamo però in grado di offrirti un aiuto
che ti consentirà di scrivere il business plan autonomamente,
seguendo i consigli dei nostri esperti.
Per aiutarti a passare da un’idea ad un’impresa reale,
abbiamo ideato una scheda che ti può aiutare a raccogliere
le informazioni e le idee necessarie chiamata Scheda di prefattibilità, proprio perchè deve essere pensata e scritta prima
del business plan.
Le procedure burocratiche e amministrative
necessarie per avviare un’impresa
Se compilata con cura, ti permetterà di procedere allo sviluppo
della tua idea imprenditoriale.
La scheda é divisa in due sezioni:
1. I promotori. È la parte relativa alle esperienze
professionali dei futuri imprenditori: deve essere
compilata individualmente ed è consigliabile integrarla
allegando un curriculum vitae esaustivo.
2. L’attivita’ di impresa. È la parte relativa alla futura attività:
deve essere compilata con gli eventuali soci.
Quando avrai risposto in maniera adeguata alle domande
della scheda, non avrai ancora redatto un business plan
ma avrai preparato un valido documento che ti servirà per
proseguire nello sviluppo dell’idea con Progetti d’impresa o
con una delle organizzazioni a cui ti rivolgerai (vedi anche alla
sezione Indirizzi utili).
Puoi ritirare la scheda di prefattibilità presso tutti gli sportelli
di Progetti d’impresa o scaricarla dal nostro sito.
4.3
Le cose da fare per l’avvio di un’impresa sono numerose e
complesse ed è necessario sostenere dei costi, alcuni solo
all’avvio dell’attività, altri che si ripetono ogni anno.
Alcuni passaggi per l’avvio dell’impresa (detti anche
adempimenti burocratici e amministrativi) hanno validità
nazionale, altri dipendono da leggi e regolamenti della Regione
e/o del Comune.
Nella fase di ideazione e di avvio di una nuova impresa può
essere utile fare una previsione di quali sono i requisiti
richiesti, quali le procedure da seguire e quali i costi.
In genere per l’avvio di un’impresa sono richieste:
Condizioni soggettive
Per svolgere alcuni tipi di attività la legge richiede che i
futuri imprenditori possiedano le capacità e le competenze professionali
necessarie. Per esempio, se sei un parrucchiere, un estetista, un riparatore
di autoveicoli, devi dimostrare le tue competenze con i documenti opportuni.
Di conseguenza, dovrai controllare e verificare quali, tra questi requisiti, la
legge richiede per la tua impresa:
• requisiti di professionalità
• titolo di studio
• motivo di rilascio del permesso di soggiorno (vedi capitolo 3).
Comunicazione unica per la nascita dell’impresa
Condizioni ambientali, strutturali e autorizzazioni particolari
Dovrai andare allo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) per le
informazioni sulle autorizzazioni necessarie a qualunque tipo d’impresa e
quelle particolari per speciali tipi d’impresa.
Il SUAP è un ufficio presente nei comuni che gestisce tutte le questioni
relative alle autorizzazioni e/o alle comunicazioni senza passare da altri
uffici: puoi presentare una sola domanda al SUAP del Comune in cui risiederà
la tua futura impresa per richiedere ed ottenere le eventuali autorizzazioni
relative alla tua attività. Certezza dei tempi e semplificazione delle procedure
sono i due punti di forza degli sportelli SUAP.
Il SUAP svolge un’importante funzione di orientamento sia sui requisiti
soggettivi (vedi quanto scritto sopra), sia sui requisiti strutturali relativi alla
nascita, vita e cessazione di un’impresa (per es., i requisiti igienici e di
idoneità dei locali) e sul le autorizzazioni speciali per particolari imprese (per
es., tipografie, litografie, autorimesse, taxi). Oltre alle funzioni amministrative,
molti SUAP svolgono un ruolo determinante per la promozione delle
attività economiche attraverso servizi d’informazione e di consulenza sulle
opportunità di localizzazione dell’attività da avviare e sulla disponibilità di
incentivi economici.
4.4
Le cose da fare per avviare un’impresa e comuni a qualsiasi tipo di attività
sono queste:
- Richiesta di attribuzione del numero di Partita IVA e del numero di codice
fiscale (CF) dell’impresa (Agenzia delle Entrate). Il numero di Partita IVA, che
dovrà essere indicato in tutte le dichiarazioni, i documenti e i versamenti, è
valido su tutto il territorio italiano e della Comunità europea, ed è rilasciato
al momento della presentazione della domanda senza alcun costo.
- Iscrizione nel Registro delle imprese tenuto presso la Camera di Commercio
(CCIAA). Sono tenuti ad iscriversi tutti coloro che svolgono una qualsiasi
attività economica sotto forma d’impresa. La Camera di Commercio registra
e certifica i principali eventi che caratterizzano la vita dell’impresa, quindi
dovrai segnalare anche le modifiche o la cessazione dell’attività aziendale.
Le imprese iscritte devono pagare, entro giugno di ogni anno, un diritto
camerale fisso, cioè una somma di denaro che serve a garantire l’iscrizione
annuale.
- Apertura di una posizione obbligatoria ai fini contributivi, assistenziali e
previdenziali presso l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale
(INPS). La cifra da versare in rate trimestrali all’INPS è
calcolata in base al reddito d’impresa denunciato ai fini fiscali.
Non essendo possibile conoscere in anticipo quali saranno i
redditi dell’impresa, il versamento va effettuato sulla base
dei redditi d’impresa dichiarati l’anno precedente o in base
ad un importo minimo prefissato a cui seguirà il conguaglio
(cioè il saldo di ciò che mancava nel primo pagamento). In
ogni caso il contributo è dovuto entro limiti minimi e massimi,
variabili di anno in anno.
- Apertura di una posizione assicurativa obbligatoria
contro gli infortuni sul lavoro presso l’Istituto Nazionale
per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL).
All’assicurazione sono tenuti tutti i datori di lavoro che
occupano lavoratori dipendenti e lavoratori parasubordinati
nelle attività che la legge individua come rischiose. Gli
artigiani sono tenuti ad assicurare anche se stessi. Il rapporto
assicurativo ha inizio con la comunicazione dell’attività
esercitata da parte del datore di lavoro, cinque giorni prima
dell’avvio. Il costo dell’assicurazione, chiamato premio, è ad
esclusivo carico del datore di lavoro o dell’artigiano. Il premio
si calcola sulla base della retribuzione e della pericolosità del
lavoro svolto. È sempre e comunque consigliabile stipulare
anche una polizza assicurativa privata (parallela e volontaria)
contro gli eventuali rischi derivanti dall’esercizio dell’attività,
in particolare per furti e danni a terzi.
Controlla sempre se il settore di attività della tua impresa
prevede delle norme specifiche e quindi particolari autorizzazioni
o dichiarazioni e il possesso di requisiti professionali.
4.4.1 Dove e come ottenere le cose necessarie
all’avvio di qualunque impresa
Per assolvere a tutti gli adempimenti sopraelencati, oggi è
sufficiente presentare la Comunicazione unica per la nascita
di impresa al Registro delle Imprese (presso la CCIAA).
Nel 2007 è stata introdotta la Comunicazione unica per
la nascita dell’impresa che vale per tutti gli adempimenti
amministrativi previsti per l’iscrizione al Registro delle
imprese e cioé:
• adempimenti previdenziali (INPS)
• adempimenti assistenziali e fiscali (INAIL, Agenzia delle Entrate,
CCIAA - Registro delle imprese e albo delle imprese artigiane).
per ottenere il codice fiscale e la Partita IVA (Agenzia delle Entrate).
•
Nel dettaglio, gli adempimenti assolti tramite comunicazione unica sono:
• dichiarazione d’inizio, variazione e cessazione dell’impresa ai fini IVA;
• iscrizione, modifica e cessazione dell’impresa ai fini INAIL;
• iscrizione, variazione e cessazione con effetto INPS per titolari, soci e
collaboratori;
• iscrizione e cessazione d’impresa coi dipendenti ai fini INPS;
• variazione dati dell’impresa con dipendenti ai fini INPS in relazione a:
- attività esercitata;
- cessazione dell’attività;
- modifica della denominazione d’impresa individuale;
- modifica della ragione sociale;
- riattivazione dell’attività;
- sospensione dell’attività;
- modifica della sede legale;
- modifica della sede operativa;
domanda d’iscrizione, variazione e cessazione d’impresa artigiana
all’albo delle imprese artigiane.
•
Dovrai presentare la Comunicazione unica al Registro delle Imprese, per via
telematica o su supporto informatico. Con la ricevuta rilasciata dall’ufficio
potrai già avviare la tua impresa!
Attenzione però: dovrai comunque andare allo sportello SUAP per le autorizzazioni
che servono alla tua impresa (vedi cap. 4.3).
I costi
Questa nuova procedura offre dunque un grande vantaggio: non dovrai più
preoccuparti di comunicare con le altre amministrazioni coinvolte (come
INPS, INAIL ecc.) perchè lo farà il Registro delle imprese.
L’Agenzia delle Entrate comunica subito il numero di codice fiscale e Partita
IVA al Registro delle imprese e sarà questo ufficio a farti avere la ricevuta
rilasciata dall’Agenzia delle Entrate che ti permetterà di avviare subito
l’impresa.
INPS e INAIL comunicheranno direttamente a te e al Registro delle imprese,
entro 7 giorni (dal momento in cui è fatta la registrazione al Registro), l’esito
finale della procedura attraverso PEC (posta elettronica certificata).
Dall’1 ottobre 2009 - se vuoi - puoi già presentare questa comunicazione
unica in via telematica. Fino al primo di aprile 2010 è però anche possibile
procedere come di consueto, inviando comunicazioni cartacee separate alle
quattro amministrazioni coinvolte (e cioè CCIAA-Registro delle Imprese e Albo
delle imprese artigiane, Agenzia delle Entrate, INAIL, INPS). Dall’1 aprile
2010 sarà invece obbligatoria la comunicazione unica telematica.
4.5
Prima di avviare un’attività in proprio, è molto importante tenere presente i
costi da sostenere per il suo avvio e mantenimento. Questi costi possono
essere molto diversi e variano in base a:
• il tipo di attività;
• il luogo in cui l’attività si svolge (per esempio un negozio nel centro storico
della città avrà un costo di affitto maggiore di uno che si
trova in periferia);
• gli impegni bancari;
• la distanza dai fornitori e le condizioni offerte da questi;
• il numero di persone che lavorano nell’impresa e il tipo di
contratto che sottoscriviamo con loro.
I costi possono essere sostenuti per spese materiali (per esempio,
ristrutturazione dei locali, dei mobili, delle attrezzature, delle merci
ecc.) o per spese immateriali (per esempio, locazione dei locali,
pubblicizzazione dell’attività, formazione del personale ecc.).
Le principali voci di costo relative all’avvio di un’impresa sono:
Costituzione: redazione dell’atto notarile (necessario per
società e impresa familiare), pagamento dell’imposta
di registro e concessione governativa (se società) e,
indipendentemente dalla norma giuridica, iscrizione al
Registro delle Imprese o all’Albo delle Imprese Artigiane.
Diritto camerale: importo da versare ogni anno alla Camera di
Commercio per il solo fatto di avere una posizione d’impresa.
L’importo è variabile in base alla forma giuridica e al numero
di sedi denunciate.
INAIL: per tutte le attività soggette a rischio d’infortunio è
obbligatoria la copertura assicurativa INAIL. La cifra viene
calcolato sulla base del grado di rischio proprio della tipologia di
attività.
INPS: per offrire a chi lavora un sistema di tutela economica
di invalidità e vecchiaia, lo Stato obbliga al pagamento di
contributi assistenziali e previdenziali proporzionati al reddito
percepito ogni anno. Con la legge 4 luglio 1959 è stata estesa
l’assicurazione per l’invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS) ai
titolari di imprese artigiane, ai loro collaboratori familiari e ai
soci che partecipano attivamente e direttamente all’attività.
Presso l’INPS è stata istituita una gestione speciale per gli
artigiani.
Tributi locali: tassa RSU (per i rifiuti solidi urbani) e imposta
di pubblicità. Sono dovute al Comune in proporzione ai locali
utilizzati, al tipo di attività svolta e al volume d’affari.
Autorizzazioni: l’esercizio di alcune attività è soggetto al
rilascio di autorizzazioni per l’ottenimento delle quali si devono
sostenere costi di progettazioni, sopralluoghi e concessioni.
Tenuta della contabilità: all’atto stesso dell’avvio di attività,
data la complessità degli adempimenti contabili e fiscali
previsti dalla normativa, occorre prevedere la spesa per la
funzione amministrativa e fiscale che generalmente viene
reperita esternamente (presso un commercialista), per la
quale occorre quindi considerare un compenso annuale
variabile.
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Agricoltore
Esistono molteplici modalità per essere imprenditore e per ciascuna di esse è
necessario intraprendere percorsi burocratici specifici. Di seguito trovi quindi
una breve descrizione delle più comuni figure imprenditoriali: agricoltore,
artigiano, commerciante. Nel trattare queste figure, abbiamo anche selezionato,
a titolo esemplificativo, alcune attività, presentate sotto forma di scheda, con
l’indicazione delle procedure amministrative da attivare. Per gli approfondimenti,
ti consigliamo di consultare il Vademecum delle attività imprenditoriali disponibile
presso gli uffici SUAP comunali (troverai l’indirizzo nella sezione indirizzi utili).
5.1
Imprenditore agricolo è colui che esercita “un’attività diretta alla coltivazione
del fondo, alla selvicoltura, all’allevamento di animali e alle attività connesse”.
Per coltivazione del fondo, selvicoltura e allevamento di animali s’intendono
le attività dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase
necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano
o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine.
Inoltre, sono considerate collegate (o connesse) quelle attività che
l’imprenditore agricolo realizza per trasformare o conservare o vendere i
propri prodotti e tutto ciò che fa per valorizzare il territorio.
Oltre all’imprenditore agricolo si individuano le figure maggiormente
qualificate di:
• imprenditore agricolo professionale (IAP) se l’agricoltore dedica la
prevalenza del proprio tempo di lavoro e ricava la maggior parte del
proprio reddito dall’azienda agricola, e sia in possesso di adeguata
capacità professionale;
• coltivatore diretto (CD), qualora l’agricoltore eserciti direttamente
attività di manuale coltivazione del fondo che deve essere di adeguate
dimensioni e certamente di sua proprietà.
Un esempio di microattività nel settore agricolo:
VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI RICAVATI DALLA PROPRIA AZIENDA
(PRODUTTORI AGRICOLI)
Per questa attività devi presentare la domanda al SUAP.
La vendita diretta al dettaglio di prodotti provenienti in
misura prevalente dalle rispettive aziende è consentita agli
imprenditori singoli o associati, iscritti nel Registro delle
imprese, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia
igienico-sanitaria.
La vendita diretta può essere effettuata in forma itinerante,
avendo però comunicato al SUAP del luogo ove ha sede l’azienda
di produzione, almeno 30 giorni prima dell’inizio dell’attività,
la specificazione dei prodotti e le modalità con cui s’intende
praticare la vendita, compreso il commercio elettronico.
Qualora s’intenda esercitare la vendita in locali aperti
al pubblico o su aree pubbliche mediante l’utilizzo di un
posteggio, è necessario presentare apposita comunicazione
al SUAP in cui si intende esercitare la vendita, contenente, la
richiesta di assegnazione del posteggio.
Nel caso di vendita al dettaglio esercitata su superfici
all’aperto nell’ambito dell’azienda agricola o di altre aree
private di cui l’imprenditore abbia la disponibilità, non è
invece richiesta la presentazione di alcuna comunicazione di
inizio attività. Possono essere posti in vendita anche prodotti
derivati, ottenuti a seguito di attività di manipolazione o
trasformazione di prodotti agricoli e zootecnici.
Per quanto riguarda i requisiti igienico-sanitari, prima dell’inizio
dell’attività è necessario presentare notifica ai fini della
registrazione dell’impresa direttamente all’AUSL competente.
La vendita di latte crudo può essere svolta soltanto dagli
imprenditori agricoli nell’azienda di produzione, dal produttore
al consumatore finale, senza dare comunicazione al SUAP
oppure mediante distributori automatici collocati nella
stessa azienda agricola o al di fuori di essa. Se i distributori
sono collocati al di fuori dell’azienda, in spazi non di
proprietà dei produttori agricoli, è necessario presentare
al SUAP comunicazione del luogo dove s’intende installare
il distributore, 30 giorni prima dell’inizio dell’attività, la
comunicazione dell’attività di vendita diretta al dettaglio di
prodotti agricoli prevista dall’art. 4 del d.lgs. 228 del 18
maggio 2001 e la notifica sanitaria all’AUSL.
Requisiti
• Essere iscritto al Registro delle Imprese tenuto dalla
Camera di Commercio.
• Non avere riportato condanne, con sentenza passata in
giudicato, per delitti in materia di igiene e sanità o frode
nella preparazione degli alimenti, nei 5 anni precedenti
l’inizio dell’attività. Il divieto ha efficacia per un periodo di 5
anni dal passaggio in giudicato della sentenza di condanna.
• Nel caso di vendita all’interno di locali, gli stessi devono
avere i prescritti requisiti edilizi ed igienico-sanitari, di
sicurezza e di prevenzione incendi.
•
Nel caso di vendita di latte crudo, devono essere rispettate le specifiche
normative igienico-sanitarie.
Modalità di presentazione della domanda
In caso di vendita diretta dei prodotti agricoli in forma itinerante, la comunicazione
deve essere presentata al SUAP del Comune ove ha sede l’azienda di produzione,
specificando le generalità del richiedente, gli estremi dell’iscrizione nel Registro
delle imprese, l’ubicazione dell’azienda, i prodotti di cui s’intende praticare
la vendita e le modalità con cui s’intende effettuarla. A seguito di ciò, risulta
ammessa l’attività di vendita in forma itinerante in tutto il territorio nazionale.
In caso di vendita non in forma itinerante su aree pubbliche o in locali
aperti al pubblico, la comunicazione deve essere presentata al SUAP in cui
s’intende esercitare la vendita. Per la vendita su aree pubbliche mediante
l’utilizzo di un posteggio, deve essere richiesta anche l’assegnazione del
posteggio medesimo, ai sensi dell’art. 28 del d.lgs. 114 del 1998, con le
modalità fissate dai regolamenti comunali vigenti.
Costi
Diritti di istruttoria.
Tempo
30 giorni.
Descrizione della procedura
La comunicazione, compilata in tutte le sue parti, deve essere presentata
in duplice copia; una copia, con l’apposizione del protocollo di arrivo, è
riconsegnata all’interessato affinché sia conservata ai fini di eventuali controlli
da parte degli organi di vigilanza. Per quanto riguarda i requisiti igienicosanitari, prima dell’inizio dell’attività è necessario presentare notifica ai fini
della registrazione dell’impresa direttamente all’AUSL competente.
Il SUAP verifica la completezza della comunicazione e la rispondenza della
stessa alle norme vigenti, procedendo ai necessari accertamenti d’ufficio
in merito al possesso dei requisiti dichiarati. Trascorsi 30 giorni dalla data
di ricezione della comunicazione da parte del Comune, l’attività può essere
iniziata senza attendere il rilascio di alcun atto. In caso di eventuale richiesta
di assegnazione di posteggio, devono essere attivate le relative procedure
fissate dai regolamenti comunali vigenti.
Documentazione e modulistica da presentare
• Modulo per la comunicazione relativa alla vendita diretta dei prodotti
agricoli in forma itinerante.
Oppure
• Modulo per la comunicazione relativa alla vendita non in forma itinerante
su aree pubbliche o in locali aperti al pubblico.
Inoltre
• Notifica ai fini della registrazione dell’impresa da presentare direttamente
all’AUSL competente.
Artigiano
Normativa
• D.lgs. 228 del 18 maggio 2001 - Orientamento e
modernizzazione del settore agricolo, a norma dell’art.7
della l.57 del 5 marzo 2001.
• Regolamento (CE) 852/2004 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari.
• Regolamento (CE) 853/2004 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche
in materia di igiene per gli alimenti di origine animale
• Delibera Giunta regionale 1015 del 7 luglio 2008 - Definizione
delle procedure di riconoscimento e registrazione per le
imprese del settore alimentare applicative della normativa
europea in materia di sicurezza alimentare.
• Determinazione Dirigenziale del Responsabile del Servizio
Veterinario e Igiene degli Alimenti della Regione EmiliaRomagna 9223 dell’1 agosto 2008 - Procedura per la
registrazione delle attività e il riconoscimento degli stabilimenti
del settore alimentare e dei sottoprodotti di origine animale di
cui alla Delibera di Giunta regionale 1015 del 7 luglio 2008.
Regolamento comunale d’Igiene, Sanità Pubblica e Veterinaria.
•
5.2
Ar tigiano è colui che svolge personalmente e
professionalmente, in modo continuativo, la propria attività
lavorativa, in qualità di titolare dell’impresa con piena
responsabilità.
Si definisce impresa artigiana quella esercitata personalmente
dall’imprenditore artigiano che abbia come scopo prevalente
lo svolgimento di un’attività di produzione di beni, anche
semilavorati, o di prestazione di servizi (escluse le attività
agricole, prestazione di servizi commerciali, somministrazione
al pubblico di alimenti e bevande), purché non superi alcuni
limiti dimensionali che variano in base al tipo di attività.
Si possono assumere lavoratori dipendenti, purché vengano
personalmente diretti dall’imprenditore artigiano e non superino
determinati limiti numerici.
Un artigiano può vendere solo ciò che produce. Nell’ipotesi in
cui si vendano anche prodotti di altre imprese sussiste una
commistione tra attività artigianale ed attività commerciale
chiamate appunto miste o promiscue. Per la qualificazione delle
attività definite miste vige il criterio della prevalenza, cioè la
valutazione del maggior impegno dedicato dall’organizzazione
aziendale all’una o all’altra attività.
L’impresa artigiana, oltre che essere condotta in forma
individuale, può essere costituita ed esercitata anche nelle
forme di società in nome collettivo, società in accomandita
semplice, società a responsabilità limitata con un unico socio (sempre nel
rispetto dei requisiti dimensionali che variano in base all’attività).
Chi vuole costituire un’attività artigiana deve obbligatoriamente iscriversi
all’Albo delle imprese artigiane presso la Camera di Commercio. La domanda
va presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività alla Commissione
Provinciale per l’Artigianato (CPA) con allegata documentazione che dimostri
la presenza delle seguenti situazioni:
• il lavoro personale deve essere prevalente sul capitale e sul lavoro
dipendente;
• il titolare deve lavorare nell’impresa assumendone la piena responsabilità
e tutti gli oneri e i rischi inerenti la sua direzione e gestione;
• l’impresa deve avere dimensioni limitate;
• se l’attività richiede specializzazioni particolari, l’artigiano deve
dimostrare di possedere i requisiti professionali, anche se può comunque
designare un responsabile tecnico.
L’iscrizione all’Albo attribuisce all’impresa la qualifica di artigiana, condizione
a volte necessaria per la concessione di eventuali agevolazioni a favore di
questo tipo d’impresa. L’iscrizione all’Albo comporta l’obbligo dell’iscrizione
negli elenchi INPS artigiani del titolare dell’impresa, dei soci partecipanti al
lavoro, nel caso di società, e degli eventuali collaboratori familiari.
Si usa solitamente distinguere le attività artigianali in imprese artigiane di
produzione e di servizio.
Le imprese ar tigiane di produzione di norma presentano le seguenti
caratteristiche:
• producono e trasformano beni materiali;
• il prodotto è generalmente destinato alla vendita;
• l’attività non viene svolta su specifica ordinazione da parte di un singolo
cliente.
Le imprese artigiane di servizio di norma presentano le seguenti caratteristiche:
• producono beni immateriali;
• producono o trasformano beni materiali non durevoli e semidurevoli su
specifica ordinazione di un singolo cliente.
Un esempio di microattività nel settore artigianale:
AUTORIPARATORE
Per questa attività devi presentare la domanda alla Camera di Commercio
Per imprese di autoriparazione s’intendono tutte le imprese che svolgono
l’attività di manutenzione e riparazione dei veicoli a motore, compresi
ciclomotori, macchine agricole, rimorchi e carrelli adibiti al trasporto di
persone e cose su strada.
L’attività di autoriparazione si distingue in:
• meccanica e motoristica;
• carrozzeria;
• elettrauto;
• gommista.
Non rientrano in questa lista le attività di lavaggio, rifornimento di carburante,
sostituzione del filtro dell’aria, del filtro dell’olio, dell’olio
lubrificante e di altri liquidi lubrificanti o di raffreddamento.
Non rientrano, inoltre, le attività di autoriparazione effettuate
esclusivamente su autoveicoli o motoveicoli non autorizzati a
circolare su strada, come ad auto e moto da competizione,
go-kart ecc.
Requisiti
Per poter svolgere l’attività imprenditoriale di autoriparatore
è necessario possedere requisiti di tipo morale, personale e
tecnico-professionale.
È quindi necessario rilasciare una dichiarazione sostitutiva di
certificazione nella quale si dichiara il loro possesso.
Per quanto riguarda i requisiti tecnico-professionali l’elenco
dei titoli ammissibili è scaricabile dal sito della Camera di
Commercio di Bologna: www.bo.camcom.it
La Commissione provinciale per l’artigianato si riserva comunque
di valutare i rispettivi titoli di studio al fine di stabilire per quali
attività del settore autoriparazioni possono ritenersi abilitanti.
Modalità di presentazione della domanda
Chi possiede i requisiti, deve presentare domanda d’iscrizione al
Registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane presso
la Camera di Commercio, assieme alla Dichiarazione di inizio
attività (DIA), contenente le autocertificazioni sul possesso dei
requisiti e allegate le documentazioni che provano il versamento
dei diritti camerali e della tassa di concessione governativa.
Costi
Devono essere pagati i diritti di segreteria previsti dalla
Camera di Commercio per l’iscrizione al Registro delle
imprese o all’Albo delle imprese artigiane. Inoltre, l’iscrizione
per le attività di autoriparazione, comporta il pagamento della
tassa di concessione governativa.
Tempo
L’attività deve iniziare il giorno stesso della presentazione
della domanda di iscrizione al Registro delle imprese o
all’Albo delle imprese artigiane, con unita la Dichiarazione
di inizio attività. Certamente non può iniziare prima della
presentazione della DIA.
Descrizione della procedura
Gli uffici della Camera di Commercio accettano le domande e
rilasciano ricevuta di presentazione.
Per le imprese artigiane, le domande vengono valutate
dalla Commissione provinciale per l’artigianato, secondo il
calendario delle sedute pubblicato all’inizio di ogni anno solare. In caso di
diniego viene approvata una delibera che indica l’espressa motivazione e
le modalità di un eventuale ricorso contro il provvedimento. In questa caso,
sarà impossibile svolgere l’attività.
Per le imprese non artigiane, la Camera di Commercio controlla la regolarità
della documentazione e il possesso dei requisiti del richiedente entro 60
giorni dalla presentazione. Nel caso di irregolarità sanabili invita l’interessato
a regolarizzare la propria posizione, mentre nel caso di impossibilità di
regolarizzazione adotterà provvedimenti di diniego dell’iscrizione.
Nel caso non sia possibile svolgere l’attività, si procederà a comunicare le
motivazioni del diniego indicando l’espressa motivazione e le modalità di
eventuale ricorso contro il provvedimento.
Documentazione e modulistica da presentare
• Domanda d’iscrizione al Registro delle imprese o all’Albo delle imprese
artigiane della Camera di Commercio di Bologna.
Dichiarazione d’inizio attività per imprese di autoriparazione.
Certificato di prevenzione degli incendi per le officine per la riparazione
con capienza superiore a 9 autoveicoli.
•
•
Commerciante
Normativa
• L. 122 del 5 febbraio 1992 - Disposizioni in materia di sicurezza della
circolazione stradale e disciplina dell’attività di autoriparazione.
• D.P.R. 558 del 14 dicembre 1999 - Regolamento recante norme per
la semplificazione della disciplina in materia di Registro delle Imprese,
nonché per la semplificazione dei procedimenti relativi alla denuncia
di inizio attività e per la domanda di iscrizione all’Albo delle Imprese
Artigiane o al Registro delle Imprese per particolari categorie di attività
soggette alla verifica di determinati requisiti tecnici.
• D.M. del 4 maggio 1998 - Disposizioni relative alle modalità di
presentazione e al contenuto delle domande per l’avvio dei procedimenti
di prevenzione incendi, nonché all’uniformità dei connessi servizi resi
dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco.
5.3
Commerciante è colui che, professionalmente, svolge un’attività
d’intermediazione nella circolazione dei beni.
Le merci acquistate possono essere destinate:
• ai consumatori, in sede fissa (commercio fisso) o mobile (per es.
commercio ambulante con posteggio o in forma itinerante, al domicilio
del consumatore, per corrispondenza);
• ad altre imprese commerciali (commercio all’ingrosso).
I settori merceologici sono fondamentalmente due:
• alimentare;
• non alimentare.
La normativa permette la vendita all’interno dello stesso negozio di prodotti
alimentari e non alimentari, nel rispetto delle norme igienico sanitarie previste.
Per la vendita dei prodotti appartenenti al settore alimentare,
in ognuna delle tipologie di esercizi commerciali elencate
di seguito, è necessario presentare notifica ai fini della
registrazione dell’impresa all’AUSL competente.
Gli esercizi commerciali si distinguono in differenti categorie
e tipologie:
• esercizio di vicinato: esercizio commerciale in cui si
effettua la vendita direttamente al consumatore finale,
che abbia una superficie di vendita non superiore a 150
m2 nei comuni con popolazione residente inferiore a
10.000 abitanti e a 250 m2 nei comuni con oltre 10.000
abitanti;
• media struttura di vendita al dettaglio: esercizio
commerciale in cui si effettua la vendita direttamente
al consumatore finale e che abbia una superficie di
vendita compresa tra i 151 ed i 1.500 m2 nei Comuni con
popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti e tra i
251 e i 2.500 m2 nei Comuni con popolazione residente
superiore ai 10.000 abitanti;
• grande struttura di vendita al dettaglio: esercizio
commerciale in cui si effettua la vendita direttamente al
consumatore finale e che abbia una superficie di vendita
superiore ai 1.500 m2 nei comuni con 10.000 abitanti e
ai 2.500 m2 nei comuni con oltre 10.000 abitanti.
Rilevante è anche la tipologia del centro commerciale,
che rientra nella tipologia delle medie o grandi strutture di
vendita nelle quali più esercizi commerciali sono inseriti
in una struttura a destinazione specifica e usufruiscono di
infrastrutture comuni e spazi di servizio gestiti unitariamente.
I centri commerciali possono comprendere anche Pubblici
Esercizi e attività paracommerciali (quali servizi bancari, servizi
alla persona ecc.).
Rientrano tra le attività commerciali anche i pubblici esercizi
di somministrazione di alimenti e bevande, sia in sede fissa,
sia mediante distributori automatici.
Per somministrazione si intende la vendita di alimenti e
bevande per il consumo sul posto, in tutti i casi in cui gli
acquirenti consumano i prodotti in locali o superfici aperte al
pubblico attrezzati a tal fine.
Un esempio di microattività nel settore commerciale:
CENTRO DI TELEFONIA.
Per questa attività devi presentare la domanda al SUAP.
Per centro di telefonia, detto anche phone center e/o internet
point, s’intende l’esercizio aperto al pubblico che mette
a disposizione dei clienti apparecchi telefonici, personal
computer o altri terminali telematici, utilizzati per fornire
servizi telefonici e telematici, anche abbinati ad altre attività.
In Emilia-Romagna, tali attività sono disciplinate dalla legge regionale 6 del
21 maggio 2007.
Chi è interessato ad attivare un centro di telefonia dovrà presentare al
Comune competente per territorio:
• La dichiarazione di inizio attività, se la superficie di vendita non è
superiore a 150 m2 nei comuni con popolazione residente inferiore a
10.000 abitanti e a 250 m2 nei comuni con oltre 10.000 abitanti.
Oppure
• La richiesta di autorizzazione, se la superficie di vendita è compresa tra
i 151 e i 1.500 m2 nei comuni con 10.000 abitanti e tra i 251 e i 2.500
m2 nei comuni con oltre 10.000 abitanti.
Si applicano inoltre a tali esercizi anche le disposizioni stabilite per gli
esercizi di commercio al dettaglio per quanto concerne gli orari, l’obbligo di
chiusura nei giorni festivi, la pubblicità dei prezzi e le sanzioni.
L’attività di centro di telefonia può essere esercitata anche in abbinamento
ad altre attività, nel rispetto delle disposizioni del regolamento comunale sui
centri di telefonia, delle specifiche normative di settore e delle normative
igienico-sanitarie, di tutela della sicurezza, urbanistiche e edilizie vigenti.
Requisiti
• Essere proprietario o avere ad altro titolo la disponibilità del locale
oggetto dell’intervento.
• Essere iscritto al Registro delle imprese tenuto dalla Camera di
Commercio.
• Essere in possesso dei requisiti morali previsti dall’art. 5, comma 2, del
d.lgs 114/1998.
• Fatte salve le disposizioni del d.lgs. 259 del 2003, i locali devono
essere in possesso dei requisiti fissati dai regolamenti edilizi, d’igiene,
sanità pubblica e veterinaria vigenti per i locali ad uso commerciale e
del relativo certificato di conformità edilizia e agibilità. Dovranno inoltre
essere rispettati gli ulteriori requisiti stabiliti nel regolamento comunale
sui centri di telefonia.
• Le attività di vendita di prodotti alimentari e la somministrazione di
alimenti e bevande, se svolte in maniera complementare rispetto al
centro di telefonia, possono essere esercitate nel medesimo locale o in
un locale comunicante, limitatamente alle zone di sosta e nel rispetto
delle vie di esodo. L’attività di manipolazione di alimenti e bevande dovrà
avvenire in un locale o zona separata.
Ulteriori adempimenti
In aggiunta a quanto previsto dalla normativa regionale, vanno tenuti
in considerazione gli adempimenti previsti dalle norme statali e che si
riferiscono precisamente:
a) alla comunicazione prevista dal Codice delle comunicazioni elettroniche;
b) alla licenza del Questore.
Modalità di presentazione della domanda
La domanda va presentata al SUAP.
Se la superficie di vendita non supera 150 m2 nei comuni con popolazione
•
•
residente inferiore a 10.000 abitanti e 250 m2 nei comuni con oltre
10.000 abitanti, occorre presentare una comunicazione di inizio
attività (in caso di inizio di nuova attività, di trasferimento, di modifica
ai locali, di subingresso, variazioni societarie o cessazione).
Se la superficie di vendita è compresa tra 151 e 1.500 m2 nei
comuni con 10.000 abitanti e tra 251 e 2.500 m2 nei comuni
con oltre 10.000 abitanti, occorre presentare la domanda di
autorizzazione per le medie strutture di vendita.
•
•
Delibera del Consiglio regionale 1253 del 23 settembre 1999 - Criteri di
pianificazione territoriale ed urbanistica riferiti alle attività commerciali in
sede fissa in applicazione dell’articolo 4 della l.r. 19 del 5 luglio 1999;
D.lgs. 259 dell’1 agosto 2003 - Codice delle comunicazioni elettroniche;
L. 155 del 31 luglio 2005 - Conversione in legge, con modificazioni, del
d.l. 144 del 27 luglio 2005, recante misure urgenti per il contrasto del
terrorismo internazionale;
Circolare 557/PAS/12982D(22) del 29 agosto 200 - d.l. 144 del 27 luglio
2005, recante misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale,
convertito con modificazioni dalla l. 155 del 31 luglio 2005. Provvedimenti
amministrativi e decreti attuativi previsti dagli artt. 7, 8;
D.m. 16 agosto 2005 - Misure di preventiva acquisizione di dati
anagrafici dei soggetti che utilizzano postazioni pubbliche non vigilate
per comunicazioni telematiche ovvero punti di accesso ad Internet
utilizzando tecnologia senza fili, ai sensi dell’articolo 7, comma 4, del
d.l. 144 del 27 luglio 2005, convertito, con modificazioni, dalla l. 155
del 31 luglio 2005;
L.r. 6 del 21 maggio 2007 - Disposizioni in materia di distribuzione
commerciale;
Regolamento comunale per l’esercizio dell’attività centro di telefonia;
Ordinanza comunale sugli orari dei centri di telefonia.
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Attività professionale o attività d’impresa?
È la legge che stabilisce quali attività sono d’impresa e quali sono professionali.
In generale:
• sono attività d’impresa tutte quelle che comportano un lavoro manuale,
più che intellettuale, e nelle quali gli strumenti necessari a svolgere
l’attività sono più importanti delle capacità personali della persona che
la gestisce (ad esempio, in un negozio la competenza e gentilezza del
titolare sono importanti ma più importanti sono, per il cliente, elementi
come la varietà e qualità delle merci, l’aspetto e la grandezza del negozio);
sono attività libero-professionali quelle che consistono in attività
prevalentemente intellettuali e nelle quali, quindi, le capacità personali
Prima di iniziare un’attività di produzione o vendita di beni o di servizi, è
necessario chiedersi se questa sia una attività professionale o una attività
d’impresa.
In secondo luogo, bisogna chiedersi se si vuole essere gli unici titolari a
gestire l’attività o contitolari (cioé soci) con altre persone, contribuendo alla
gestione e partecipando alla divisione degli utili.
6.1
•
•
•
•
•
Costi
Nel caso di domanda di autorizzazione, devono essere pagati
i diritti di istruttoria e due marche da bollo del valore corrente.
Tempo
30 giorni per la comunicazione; 90 giorni per la domanda di
autorizzazione.
Descrizione della procedura
La comunicazione, compilata in tutte le sue parti, deve essere
presentata in triplice copia al SUAP del Comune nel cui territorio
si trova l’esercizio. Una copia, con l’apposizione del protocollo
di arrivo, è riconsegnata all’interessato affinché sia conservata
ai fini di eventuali controlli da parte degli organi di vigilanza.
La comunicazione produce effetti dopo 30 giorni, salvo che
nel frattempo non siano pervenute comunicazioni contrarie
da parte del Comune. Solo nel caso di subingresso, variazioni
societarie o cessazione, la comunicazione produce effetto
immediato.
Nel caso di domanda di autorizzazione in relazione alla
superficie, il procedimento si conclude entro 90 giorni
(comunque dopo la riunione della conferenza di servizi
di Comune, Provincia e Regione che insieme decidono),
salvo interruzioni e/o sospensioni, così come stabilito dal
regolamento comunale sulle medie strutture di vendita.
Documentazione e modulistica da presentare
• Comunicazione di inizio attività di centro di telefonia
oppure
• Domanda di autorizzazione per centro di telefonia
Normativa
• R.D. 773 del 18 giugno 1931 - Testo Unico delle Leggi di
Pubblica Sicurezza;
• D.lgs. 114 del 31 marzo 1998 - Riforma della disciplina
relativa al settore del commercio a norma dell’articolo 4,
comma 4, della l. 59 del 15 marzo 1997;
• L.r. 14 del 5 luglio 1999 - Norme per la disciplina del
commercio in sede fissa in attuazione del d.lgs. 114 del
31 marzo 1998;
del titolare sono molto più importanti degli strumenti utilizzati
(ad esempio, di un avvocato è più importante la capacità
personale che l’arredo dello studio o il computer che utilizza).
Sono, per legge, attività d’impresa, oltre alle attività bancarie
e assicurative, le attività di commercio di beni, la produzione
di beni, le attività di trasporto, le attività artigianali.
Sono certamente attività professionali tutte quelle per le
quali è obbligatoria per legge l’iscrizione ad un albo (come,
ad esempio, quelle dell’avvocato, del medico, del geometra,
dell’ingegnere).
Esistono, tuttavia, una varietà di situazioni di prestazione di
servizi di tipo intellettuale (non manuali) che non richiedono
l’iscrizione ad un albo e che possono dare luogo sia ad attività
d’impresa, sia ad attività professionale. Si tratta di tutte
quelle situazioni in cui si fa consulenza di qualunque genere
(ad esempio, consulenza informatica o formativa).
Ricapitolando: come si può sapere se si è imprenditori
o professionisti? L’essere l’uno o l’altro dipende dalla
prevalenza, nello svolgimento dell’attività, dell’elemento
personale e degli strumenti utilizzati.
La libera professione
Un esempio:
un consulente informatico è un professionista; se però ha locali
adibiti allo svolgimento dell’attività, computer, un segretario e
dipendenti, diventa un imprenditore. È evidente che Il confine
non è nettamente marcato. Sul piano economico, la principale
differenza fra professionista e imprenditore sta nel fatto che
il professionista paga le imposte sulla differenza fra incassi e
pagamenti; l’imprenditore le paga sulla differenza fra fatture
emesse e fatture ricevute, indipendentemente dal fatto che
esse siano state incassate o pagate.
Sia i professionisti che gli imprenditori possono svolgere
la propria attività in società con altri. Tuttavia, il caso di
professionisti in società è poco diffuso e segue regole
particolari.
6.2
Caratteristiche generali
Il libero professionista, iscritto o no ad un albo, svolge la
propria attività in modo autonomo, anche se può avvalersi
dell’aiuto di collaboratori e dipendenti (nei limiti specificati
nel paragrafo precedente). È, inoltre, l’unico responsabile
delle eventuali perdite di cui risponde anche con il proprio
patrimonio personale. In altre parole, può essere costretto
ad attingere al patrimonio personale per pagare i debiti
dell’attività.
Adempimenti costitutivi e costi
L’unico adempimento è, oltre all’iscrizione ad un albo se richiesta dalla
legge, la denuncia all’Ufficio Unico dell’Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni
dall’inizio dell’attività, per l’attribuzione del numero di Partita IVA. L’apertura
della Partita IVA è gratuita.
Adempimenti previdenziali (INPS, INAIL)
Il professionista per il quale non è prevista l’iscrizione ad un albo deve
iscriversi alla gestione separata dell’INPS e versare i contributi che daranno
diritto alla pensione. Attualmente il contributo da versare è il 25,72% dell’utile
ottenuto e si paga assieme alle imposte annuali.
Il professionista che deve, invece, iscriversi ad un albo versa i contributi per
la pensione ad uno specifico ente, diverso per ogni categoria professionale.
In nessun caso è prevista l’iscrizione all’INAIL.
Trattamento fiscale dell’utile
Sull’utile (gli incassi meno i pagamenti) che si ottiene dall’attività è necessario
pagare diverse imposte: IRPEF, addizionale regionale, addizionale comunale
e talvolta – dipende dal livello di organizzazione – IRAP (Imposta Regionale
sulle Attività Produttive). Sono previste agevolazioni per chi inizia un’attività.
Vantaggi
• È di semplice e veloce costituzione.
• I costi di tenuta della contabilità, che per redditi non elevati prevede i
soli libri IVA, sono ridotti.
Per chiudere l’attività è sufficiente chiudere la Partita IVA.
•
Svantaggi
Non è sempre possibile scegliere di essere professionisti (vedi paragrafo 6.1).
Particolarità: l’esercizio in forma associata
Le forme d’impresa
I professionisti che intendono lavorare insieme e dividere gli utili possono
costituire delle associazioni per le quali valgono, in generale, le stesse regole dei professionisti individuali. La gestione contabile e fiscale è però più
complessa e richiede l’aiuto di un professionista.
6.3
Per poter svolgere un’attività imprenditoriale è necessario assumere una
delle forme giuridiche previste dalla legge. La scelta della forma giuridica è
importantissima per le conseguenze che può comportare.
Questa scelta va fatta sulla base di considerazioni relative a:
1. alla natura, e quindi ai rischi, dell’attività esercitata;
2. al capitale (ossia i mezzi monetari) necessario per iniziare l’attività;
3. al grado di responsabilità che l’imprenditore intende assumersi;
4. alle possibilità di ricorrere a particolari forme di finanziamento e/o
agevolazioni.
Nelle pagine che seguono illustriamo brevemente le forme
giuridiche più frequentemente utilizzate nello svolgimento
dell’attività d’impresa.
Come già detto nel paragrafo 6.1, si può gestire l’attività
da soli (forma giuridica dell’impresa individuale o della s.r.l.
unipersonale) o con altri (forma giuridica della società).
Nell’impresa individuale è una sola persona (l’imprenditore)
a dare i mezzi monetari iniziali necessari ad avviare l’attività
(capitale) e quindi a godere dell’utile e a farsi carico delle perdite.
Nelle imprese societarie il capitale iniziale è dato da più
persone che poi si distribuiranno l’utile o si faranno carico
delle perdite derivanti dallo svolgimento dell’attività, in
proporzione alla percentuale di capitale versato.
Se si sceglie di operare individualmente si può optare fra:
• impresa individuale;
• impresa familiare.
Se si sceglie di operare in forma societaria, le forme giuridiche
più diffuse sono:
• società in nome collettivo (s.n.c.) o società in accomandita
semplice (s.a.s.);
società a responsabilità limitata (s.r.l.);
società cooperativa.
•
•
6.3.1 Impresa individuale
Caratteristiche generali
Nell’impresa individuale il titolare dell’impresa, sebbene
nello svolgimento dell’attività possa avvalersi dell’aiuto di
collaboratori e dipendenti, è l’unico responsabile dei rischi
connessi alla gestione, di cui risponde anche con il proprio
patrimonio personale; in altre parole, può essere costretto
ad attingere al patrimonio personale per pagare i debiti
dell’attività. È pertanto una forma giuridica a cui si ricorre
per attività che non presentino particolari rischi; per esempio,
attività di vendita di servizi, per le quali non è necessario
l’acquisto di merci oppure piccoli negozi per i quali l’acquisto
delle merci è di modesto valore.
Adempimenti costitutivi e costi
• Denuncia all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall’inizio
dell’attività, per l’attribuzione del numero di Partita IVA.
• Iscrizione nel Registro delle imprese presso la Camera di
Commercio della provincia in cui l’impresa ha sede legale.
L’apertura della Partita IVA è gratuita mentre l’iscrizione alla
CCIAA costa circa 200 euro.
Per l’esatta procedura da seguire, leggi il paragrafo 4.4.1.
Adempimenti previdenziali (INPS, INAIL)
Il titolare dell’impresa deve iscriversi all’INPS e versare
i contributi che daranno diritto alla pensione. Attualmente l’importo dei
contributi è di circa 2.700,00 euro (per una cifra di poco superiore a
13.000,00 euro di reddito). Sulla somma che eccede i 13.000,00 euro il
contributo è pari a circa il 20% . Sono obbligatorie inoltre l’iscrizione all’INAIL
e il pagamento dei premi assicurativi; l’importo da versare dipende dal grado
di rischio dell’attività svolta.
Per l’esatta procedura da seguire, leggi il punto 4.4.1.
Trattamento fiscale dell’utile
Sull’utile che si ottiene dall’attività d’impresa è necessario pagare diverse
imposte: IRPEF, addizionale regionale, addizionale comunale e, quasi sempre
dipende dal livello di organizzazione IRAP.
Vantaggi
• È di semplice e veloce costituzione.
• I costi di gestione e di tenuta della contabilità, che per redditi non elevati
prevede i soli libri IVA, sono ridotti.
Per chiudere l’attività è sufficiente chiudere la Partita IVA e comunicare
la cessazione alla Camera di Commercio, all’INPS e all’INAIL.
•
Svantaggi
L’imprenditore individuale è soggetto a fallimento con tutte le conseguenze
che ne derivano.
6.3.2 Impresa familiare
Caratteristiche generali
Si tratta di una forma particolare d’impresa individuale, in cui i componenti
della famiglia prestano la propria attività lavorativa, senza essere né
dipendenti né soci.
Nell’impresa familiare possono collaborare in modo continuativo all’esercizio
dell’attività:
• il coniuge e i parenti entro il terzo grado (ad es., genitori, nonni, bisnonni,
figli, nipoti, pronipoti, zii, fratelli);
• gli affini entro il secondo grado (l’affinità è il rapporto che lega un coniuge
ai parenti dell’altro coniuge: genero, nuora, cognato, cognata).
I familiari collaboratori hanno diritto a partecipare agli utili (nella misura
massima del 49%), ai beni con essi acquistati e agli incrementi aziendali, in
proporzione alla qualità e quantità del lavoro prestato.
La responsabilità sulle operazioni aziendali ricade esclusivamente sul titolare
dell’impresa, con le stesse modalità dell’impresa individuale.
Adempimenti costitutivi e costi
Va costituita con un atto firmato davanti ad un notaio (scrittura privata
autenticata) o direttamente redatto dal notaio (atto pubblico) da cui risulti la
quota di partecipazione agli utili di ciascun componente della famiglia e in cui
si dichiari che la quota di partecipazione agli utili è proporzionale alla qualità
e quantità di lavoro svolto.
Occorre poi, come per l’impresa individuale:
• denuncia all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni
dall’inizio dell’attività;
• iscrizione nel Registro delle imprese presso la Camera di
Commercio della provincia in cui l’impresa ha sede legale.
Il costo è costituito dalla firma davanti al notaio e dalla tassa
d’iscrizione al Registro delle imprese. L’apertura della Partita
IVA è gratuita, mentre l’iscrizione alla CCIAA è di circa 200 euro.
Per l’esatta procedura da seguire, leggi il punto 4.4.1.
Adempimenti previdenziali (INPS e INAIL)
Il titolare e ciascuno dei familiari collaboratori devono iscriversi
all’INPS per il versamento dei contributi pensionistici. È inoltre
obbligatoria l’iscrizione all’INAIL e il pagamento dei premi
assicurativi che dipendono dal grado di rischio dell’attività svolta.
Trattamento fiscale dell’utile
Ciascun componente dell’impresa familiare paga IRPEF,
addizionale regionale e addizionale comunale sulla propria
quota di utile. L’utile dell’impresa nel suo complesso è
soggetto ad IRAP.
Vantaggi
• È possibile far partecipare i propri familiari all’attività
d’impresa, senza dover costituire una società.
• Le imposte pagate sulla somma di tutte le quote di utili
sono minori rispetto a quelle pagate se l’utile fosse
interamente percepito dall’imprenditore-titolare.
La costituzione e la tenuta della contabilità sono
relativamente semplici e i costi ridotti.
•
Svantaggi
Analoghi a quelli dell’impresa individuale: l’imprenditore
individuale è soggetto a fallimento con tutte le conseguenze
che ne derivano.
Particolarità: l’impresa coniugale
Una forma particolare dell’impresa familiare è l’impresa
coniugale, ovvero quella che viene costituita dopo il
matrimonio, ed è gestita comunemente da entrambi i coniugi.
6.3.3 Società in nome collettivo (s.n.c.)
Caratteristiche generali
È una società di persone. Tutti i soci rischiano il loro
patrimonio personale in caso di perdite, per questo si dice che
la responsabilità dei soci è illimitata e solidale. Per questa
sua caratteristica è adatta, come l’impresa individuale, ad
attività non troppo rischiose e che non richiedono un eccessivo investimento
di capitali. La responsabilità dei soci ha comunque carattere sussidiario,
nel senso che il creditore può agire sui beni personali del socio solo in caso
d’insufficienza del patrimonio sociale.
Ogni socio che entra a far parte della società risponde delle obbligazioni nate
e contratte prima del suo ingresso in società, mentre la responsabilità per le
obbligazioni sociali del socio che ha cessato di essere tale permane fino al
giorno in cui si scioglie la società.
L’amministrazione della società spetta a ciascun socio che può agire
indipendentemente dagli altri soci, a meno che il regolamento della società
(statuto) non preveda diversamente.
Le modifiche del contratto sociale devono essere decise all’unanimità dai
soci, anche in questo caso a meno che essi si siano accordati diversamente.
Alla morte di un socio i suoi eredi hanno diritto ad avere la liquidazione dell’importo
corrispondente alla quota del defunto ma non a divenire soci, a meno che non ne
facciano richiesta e tutti gli altri soci siano d’accordo.
Adempimenti costitutivi e costi
Il contratto sociale deve essere stipulato per scrittura privata autenticata o
atto pubblico redatto da notaio (vedi impresa familiare). Non è prevista una
somma minima di capitale sociale da versare inizialmente.
Gli adempimenti iniziali:
• La predisposizione del contratto di società che deve essere
obbligatoriamente autenticato da un notaio.
• La denuncia di inizio attività all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni
dalla data di stipulazione del contratto di società.
• L’iscrizione nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio
della provincia in cui l’impresa ha sede legale, entro 30 giorni dalla
stipulazione del contratto sociale.
• La trasmissione di copia dell’atto costitutivo all’Agenzia delle Entrate
entro 3 mesi dall’iscrizione dell’atto alla Camera di Commercio.
• Il costo più significativo è quello per il notaio che autentica l’atto e quello
(eventuale) del commercialista o di un’associazione di categoria (come, ad
esempio, ASCOM, CNA, Confartigianato, Confesercenti ecc.) che prepara il
contratto e lo statuto della società, a cui si aggiunge il costo dell’iscrizione al
registro delle imprese presso la CCIAA che, come abbiamo visto, è di circa 200
euro. Il contratto può essere tuttavia scritto anche dai futuri soci che andranno
poi dal notaio per autenticare le firme.
Per l’esatta procedura da seguire, leggi il punto 4.4.1.
Adempimenti previdenziali (INPS e INAIL)
Ciascuno dei soci deve iscriversi all’INPS per il versamento dei contributi
pensionistici. È inoltre obbligatoria l’iscrizione all’INAIL e il pagamento dei
premi assicurativi che dipendono dal grado di rischio dell’attività svolta.
Trattamento fiscale dell’utile
Ciascun socio paga l’IRPEF, l’addizionale regionale e l’addizionale comunale
sulla propria quota di utile. L’utile dell’impresa, nel suo complesso, è
soggetto ad IRAP.
Vantaggi
La costituzione e la tenuta della contabilità sono relativamente
semplici e poco costose: la fase costitutiva si conclude in
pochi giorni e gli adempimenti contabili sono minimi.
Svantaggi
Il fallimento della società comporta il fallimento dei singoli
soci che rispondono solidalmente ed illimitatamente con i
propri beni personali.
Particolarità: il socio d’opera
Il socio d’opera è colui che partecipa all’utile della società
apportando il proprio lavoro e non il capitale. Il socio d’opera
non è un dipendente della società, e non ha diritto ad alcun
trattamento salariale; come tutti gli altri soci avrà diritto ad
una remunerazione solo se la società avrà generato utili.
Vantaggi
Possibilità di partecipare all’attività e ai guadagni senza
apporto di capitale.
Svantaggi
In caso di sopravvenuta inidoneità a svolgere il lavoro, il
socio d’opera può essere escluso dalla società. In sede di
liquidazione della società non ha diritto al rimborso del valore
del suo apporto, ovvero a percepire una somma di denaro
pari al valore globale dei servizi prestati alla società, sempre
che i soci non si siano accordati diversamente.
6.3.4 La società in accomandita semplice (s.a.s.)
Si tratta di una variante della società in nome collettivo.
Anche questa è una società di persone. La differenza e la
particolarità consiste nel fatto che i soci sono suddivisi in due
categorie: gli accomandanti e gli accomandatari. Solo i soci
accomandatari rischiano il loro patrimonio personale in caso
di perdite; i soci accomandanti rischiano al più la quota di
capitale versata nella società.
I soci accomandanti non possono essere amministratori
quindi non ricoprono un ruolo operativo nella società.
Per tutte le altre caratteristiche e adempimenti la s.a.s. è
identica ad una s.n.c.
6.3.5 Società a responsabilità limitata (s.r.l.)
Caratteristiche generali
È una società di capitali; la responsabilità dei soci è limitata
alla quota di capitale conferita. In altre parole, in caso di
perdita derivante dall’attività, i creditori possono rivalersi sul patrimonio
della società, ma in nessun caso possono avanzare pretese sul patrimonio
personale dei singoli soci. È dunque una forma societaria adatta ad attività
che possono facilmente comportare rischi di perdite o indebitamento.
Nel caso la società debba ricorrere a prestiti di terzi (come le banche) e
non abbia nel proprio patrimonio beni sufficienti a garantirlo, accade spesso
che la concessione del prestito venga subordinata alla firma di fideiussioni
personali dei soci che quindi diventano responsabili della restituzione del
prestito anche con il proprio patrimonio personale.
Le decisioni vengono prese dall’assemblea dei soci: il voto di ciascun
socio vale in misura proporzionale alla sua percentuale di partecipazione al
capitale sociale e le decisioni sono prese con il voto favorevole dei soci che
rappresentano almeno la metà del capitale.
La società può essere amministrata e rappresentata legalmente da uno
o più soci o anche da un soggetto non socio, se è previsto dallo statuto.
L’amministratore è nominato dall’assemblea dei soci.
Lo statuto riveste importanza fondamentale perché detta le regole dello
svolgimento dell’attività sociale e dei rapporti fra i soci.
Adempimenti costitutivi e costi
La società deve costituirsi per contratto e, in ogni caso, l’atto costitutivo
deve essere redatto per atto pubblico da un notaio. Può essere opportuno
rivolgersi ad un commercialista che aiuti e consigli nella predisposizione
dello statuto o alle associazioni di categoria (ad esempio, ASCOM, CNA,
Confartigianato, Confesercenti ecc.).
Per la costituzione è necessario il conferimento di un capitale di almeno
10.000 euro. Al momento della firma del contratto è necessario che i
soci abbiano versato in banca almeno il 25% dei conferimenti in un conto
vincolato. Tale versamento può essere sostituito da una garanzia sotto forma
di fideiussione bancaria o polizza assicurativa.
Sono possibili i conferimenti di prestazione d’opera e per essi è sufficiente
una perizia di stima fatta da un revisore contabile nominato dalle parti.
Pertanto, per la costituzione è necessario:
• un atto pubblico redatto dal notaio;
• effettuare denuncia all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data di
stipulazione del contratto sociale per l’apertura della Partita IVA;
• effettuare l’iscrizione al Registro delle imprese presso la Camera di
Commercio della provincia in cui l’impresa ha sede legale, entro 30
giorni dalla stipulazione del contratto sociale;
• pagare la tassa di vidimazione dei libri sociali (circa 350 euro);
• inviare copia dell’atto costitutivo all’Agenzia delle Entrate entro 3 mesi
dall’iscrizione dell’atto alla Camera di Commercio.
Il costo più elevato è quello per il notaio e per l’imposta di registro sul
capitale versato. Per una società che si costituisce con un capitale minimo,
i costi di costituzione possono arrivare anche a 3.000 euro. Il costo sale se
ci si avvale di altri professionisti o di qualche associazione di categoria, oltre
che del notaio.
Per l’esatta procedura da seguire, leggi il punto 4.4.1.
Adempimenti previdenziali (INPS e INAIL)
Solo i soci che lavorano nella s.r.l. sono tenuti a iscriversi
all’INPS e a versare i relativi contributi. L’importo dei
contributi varia a seconda dell’utile societario e del tipo di
attività svolta. È inoltre obbligatoria l’iscrizione all’INAIL e il
pagamento dei premi assicurativi, che dipendono dal grado di
rischio dell’attività.
Trattamento fiscale dell’utile
Il reddito della società è soggetto a IRES (Imposta sul reddito
delle società) e IRAP.
Gli utili netti che risultano dopo il pagamento delle imposte
possono essere distribuiti ai soci. La quota di utile che spetta
al socio rientra nella sua dichiarazione dei redditi personale
alla voce reddito di capitale ed è assoggettata al pagamento
dell’IRPEF.
Vantaggi
• Limita la responsabilità patrimoniale dei soci al solo
capitale sottoscritto.
• Il fallimento non si estende ai soci che non sono chiamati
a rispondere con il loro patrimonio personale dei debiti
della società.
Svantaggi
• Sono previsti maggiori vincoli nella gestione e i costi di
•
costituzione sono elevati.
Le società di capitali devono tenere obbligatoriamente la
contabilità ordinaria e devono depositare annualmente
il bilancio presso il registro delle imprese; tutto ciò
comporta costi significativi.
Particolarità: Società a responsabilità limitata unipersonale
È possibile costituire una società a responsabilità limitata
con un unico socio che ne è il socio fondatore.
Per poter godere della limitata responsabilità è però
necessario:
• renderla pubblica, iscrivendo nel Registro delle imprese
un’apposita dichiarazione degli amministratori;
• versare interamente, presso un istituto bancario, il
conferimento in denaro dell’unico socio, sia in sede di
costituzione della società, sia in sede di aumento del
capitale sociale.
6.3.6 Società Cooperative
Caratteristiche generali
La società cooperativa si differenzia dalle altre società per lo scopo
mutualistico che persegue: essa prevede prestazioni a condizioni più
favorevoli per i soci e non ha scopo di lucro poiché il fine immediato non è la
divisione degli utili ma lo svolgimento di un’attività diretta da offrire ai soci
(beni, servizi, occasioni di lavoro), attraverso la loro reciproca cooperazione,
a condizioni più vantaggiose di quelle di mercato.
A seconda del tipo di attività svolta le cooperative vengono classificate in
categorie:
• Cooperative di consumo;
• Cooperative di produzione e lavoro;
• Cooperative agricole;
• Cooperative edilizie di abitazione;
• Cooperative di trasporto;
• Cooperative della pesca;
• Cooperative di dettaglianti;
• Cooperative sociali.
In virtù dello scopo mutualistico, le cooperative godono di particolari
agevolazioni fiscali. Occorre però distinguere le cooperative in due categorie:
1. cooperative a mutualità prevalente;
2. cooperative diverse da quelle a mutualità prevalente.
Sono società cooperative a mutualità prevalente quelle che:
• svolgono la loro attività prevalentemente in favore dei soci, consumatori
o utenti di beni o servizi (cooperative di consumo);
• si avvalgono prevalentemente del lavoro dei soci nello svolgimento delle
attività (cooperative di lavoro).
Per comprendere il concetto di mutualità prevalente è necessario ricordare
che, di regola, le cooperative operano, oltre che con i soci, anche con i terzi
(ad esempio, le cooperative di consumo vendono a quanti, soci o non soci,
accedono ai loro punti vendita; le cooperative di lavoro utilizzano, oltre che il
lavoro dei soci, anche quello di lavoratori non soci).
I soci delle cooperative, a qualunque categoria esse appartengano, sono
limitatamente responsabili e quindi non rischiano il proprio patrimonio
personale.
Solo le cooperative a mutualità prevalente godono di significative agevolazioni
fiscali. I vantaggi fiscali hanno come contropartita il divieto di distribuzione
degli utili ai soci, se non nei limiti percentuali fissati dalla legge: quindi, i soci
possono godere solo di un minor costo dei beni acquistati (cooperative di
consumo) o di una maggiore remunerazione del proprio lavoro (cooperative di
lavoro). Inoltre, in caso di scioglimento della società, è obbligatorio versare
l’intero patrimonio sociale ai fondi mutualistici per la promozione e lo
sviluppo della cooperazione, una volta dedotto il capitale sociale e i dividendi
eventualmente maturati; in altri termini, i soci non traggono alcun vantaggio
dall’aumento del patrimonio della cooperativa.
Anche nelle cooperative, come in tutte le società, le decisioni sono prese
dall’assemblea dei soci ma nelle cooperative ogni socio ha diritto ad un voto,
indipendentemente dal capitale conferito. L’assemblea dei soci elegge anche
l’amministratore e rappresentante legale della cooperativa (o,
in alternativa, un consiglio di amministrazione).
Infine è da ricordare che chiunque può chiedere di divenire
socio di una cooperativa e la sua richiesta non può essere
rifiutata se corrisponde ai requisiti richiesti dallo statuto
(principio della porta aperta).
Adempimenti costitutivi e costi
La cooperativa deve costituirsi per contratto con un minimo di
nove soci; bastano però tre soci se tutti i soci sono persone
fisiche e la società cooperativa utilizza le stesse regole di una
s.r.l. In ogni caso l’atto costitutivo deve essere redatto per atto
pubblico da un notaio. Può essere opportuno rivolgersi ad un
commercialista che aiuti e consigli nella predisposizione dello
statuto. Alcune associazioni di categoria, come per esempio
la Lega delle cooperative o la Confcooperative, possono
aiutare nella predisposizione dell’atto costitutivo, sempre in
base al loro tariffario.
Per la costituzione non è necessario un capitale minimo. È
prevista, tuttavia, la quota minima che ciascun socio deve
sottoscrivere e che corrisponde a 25 euro. Il capitale di
costituzione è dato dalla somma delle quote di capitale versate
dai singoli soci che sottoscrivono il contratto di costituzione.
Per la costituzione è necessario:
• un atto pubblico redatto dal notaio;
• effettuare denuncia all’Agenzia delle Entrate entro 30
giorni dalla data di stipulazione del contratto sociale per
l’apertura della Partita IVA;
• effettuare l’iscrizione al Registro delle imprese presso
la Camera di Commercio della provincia in cui l’impresa
ha sede legale, entro 30 giorni dalla stipulazione del
contratto sociale;
• inviare copia dell’atto costitutivo all’Agenzia delle Entrate
entro 3 mesi dall’iscrizione dell’atto alla Camera di
Commercio;
• iscrizione all’albo delle società cooperative.
I costi più significativi sono rappresentati da quelli notarili,
analoghi a quelli delle s.r.l. Le cooperative non devono pagare
la tassa annuale di vidimazione dei libri sociali.
Per l’esatta procedura da seguire, leggi il capitolo 4.4.
Adempimenti previdenziali (INPS e INAIL)
I soci che lavorano nella cooperativa devono iscriversi all’INPS
e versare i relativi contributi. È inoltre obbligatoria l’iscrizione
all’INAIL e il pagamento dei premi assicurativi che dipendono
dal grado di rischio dell’attività svolta.
Trattamento fiscale dell’utile
L’utile annuo è soggetto al pagamento dell’IRES, con una disciplina
particolare che prevede agevolazioni significative rispetto alle altre società di
capitali, soprattutto nelle cooperative a mutualità prevalente. La cooperativa
è inoltre soggetta al pagamento dell’IRAP.
Vantaggi
• Sono previste agevolazioni fiscali, soprattutto per le cooperative a
mutualità prevalente.
• Ciascun socio vale indipendentemente dal suo apporto economico e quindi
tutti i soci contano allo stesso modo quando si tratta di prendere decisioni.
Non è previsto un capitale minimo, se non quello delle singole quote dei soci.
Il numero dei soci può variare senza dover modificare lo statuto (a differenza
delle altre società).
•
•
Svantaggi
• Limiti alla distribuzione degli utili.
• Costi di gestione amministrativa elevati (contabilità ordinaria, libri sociali,
deposito del bilancio), analoghi a quelli delle s.r.l.
• Vincoli di varia natura, come ad esempio:
1. ispezioni periodiche cui sono soggette le cooperative, effettuate
attualmente da ispettori del lavoro o dalle associazioni imprenditoriali
di settore; per tali ispezioni è previsto un contributo biennale.
2. obbligo di indicare nel bilancio quanta attività è stata svolta a favore
dei soci e quanta a favore di terzi;
3. obbligo del versamento del 3% degli utili al fondo per la cooperazione.
AUSL
CAF
CCIAA
CD
CE
CF
CONSOB
CPA
DIA
D.lgs.
D.M.
I.A.P.
INAIL
INPS
IRAP
IRES
IRPEF
l.r.
IVA
PIL
PMI
S.a.s.
S.n.c.
S.r.l.
SUAP
Azienda unità sanitaria locale
Centro assistenza fiscale
Camera di commercio industria
artigianato e agricoltura
Coltivatore diretto
Commissione europea
Codice Fiscale
Commissione Nazionale per le Società
e la Borsa
Commissione Provinciale per
l’Artigianato
Dichiarazione di inizio attività
Decreto legislativo
Decreto ministeriale
Imprenditore agricolo professionale
Istituto Nazionale Assicurazione contro
gli Infortuni sul Lavoro
Istituto Nazionale Previdenza Sociale
Imposta Regionale sulle Attività
Produttive
Imposta sul Reddito delle Società
Imposta sul Reddito delle Persone
Fisiche
Legge regionale
Imposta sul Valore Aggiunto
Prodotto Interno Lordo
Piccole e medie Imprese
Società in accomandita semplice
Società in nome collettivo
Società a responsabilità limitata
Sportello Unico delle Attività Produttive
$%%5(9,$=,21,(6,*/(
*/266$5,2
Albo. Registro in cui sono raccolti i nomi e i dati di tutte le persone abilitate
ad esercitare una professione regolamentata dalla legge. Vi si accede con
specifici titoli di studio e quasi sempre dopo aver superato un esame di Stato.
Associazioni di categoria. Organizzazione di rappresentanza, assistenza e
tutela di settore delle diverse categorie di impresa.
Attestazione dei parametri di riferimento. Dichiarazione in cui la Camera di
Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura territorialmente competente
indica la disponibilità finanziaria che il lavoratore deve dimostrare di
possedere in Italia per avviare l’attività scelta.
Attestazione dei parametri finanziari. Documento rilasciato dalla Camera di
Commercio che attesta l’ammontare della disponibilità finanziaria minima
di riferimento per lo svolgimento di attività lavorativa autonoma, anche in
riferimento a stranieri che intendono operare come soci prestatori d’opera
presso società, anche cooperative, costituite da almeno 3 anni.
Beni immateriali. Sono beni di proprietà dell’impresa che non hanno forma
fisica ma che sono appunto immateriali, come titoli di credito, brevetti,
marchi registrati o software.
Business plan. Documento che contiene tutti gli elementi per valutare la
fattibilità e la convenienza economica di un nuovo business. I contenuti
fondamentali sono lo studio del mercato potenziale, la pianificazione di
marketing, le previsioni economico-finanziarie, l’assetto organizzativo e il
team, il piano produttivo e la logistica, la forma giuridica.
Capitale. Risorse investite nell’attività.
Conferimenti. È l’insieme dei beni materiali, immateriali o finanziari che ogni
socio apporta alla società nel momento del suo ingresso.
Consorzi fidi. Intermediario che svolge attività di prestazione di garanzie
(verso gli operatori del credito) per agevolare le imprese nell’accesso ai
finanziamenti, a breve medio e lungo termine.
Curriculum vitae (CV). È espressione latina che può essere tradotta in
italiano con corso della vita. È un documento breve ma preciso che ha lo
scopo di presentare la situazione personale, scolastica e lavorativa di una
persona. Esistono diversi modi per scrivere un CV ma oggi il più diffuso è il
modello europeo che si può scaricare dalla pagina internet: europass.cedefop.
europa.eu/europass/home/vernav/Europasss+Documents/
Europass+CV/navigate.action?locale_id=12.
Decreto flussi. È il decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri che definisce annualmente le quote massime di
lavoratori stranieri da ammettere in Italia.
Dichiarazione di cessione fabbricato. Chi cede la proprietà o
consente a qualunque altro titolo (locazione, ospitalità gratuita,
comodato gratuito) l’uso di un fabbricato o parte di esso, per
un periodo superiore ad un mese, deve darne comunicazione
all’autorità di Pubblica Sicurezza. Tale comunicazione deve
avvenire entro 48 ore dalla consegna dell’immobile e può essere
effettuata sia da persona fisica che giuridica. La comunicazione
deve essere presentata, mediante modulo, presso la Questura o
il Commissariato di Pubblica Sicurezza oppure spedita per posta
tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. In alcune località
la Comunicazione di cessione fabbricato si può consegnare
anche all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) del Comune.
Dichiarazione d’equipollenza. Va richiesta all’Ufficio scolastico
provinciale e produce tutti gli effetti giuridici del corrispondente
titolo di studio italiano.
Dichiarazione d’insussistenza di motivi ostativi. Dichiarazione
rilasciata dall’amministrazione competente in merito al fatto che
non esistono motivi che impediscono l’avvio dell’attività scelta.
Dichiarazione di ospitalità. È una dichiarazione in cui si afferma di
ospitare a casa propria un cittadino immigrato extracomunitario.
Deve essere fatta dalla persona titolare del contratto di affitto,
accompagnando la dichiarazione con una fotocopia della regolare
denuncia di ospitalità e la fotocopia del documento d’identità
del dichiarante. Sarà necessario fornire anche la fotocopia del
contratto di locazione registrato, intestato alla persona che
produce la dichiarazione di ospitalità. Tutti questi adempimenti
dovranno essere ripetuti nel caso in cui l’alloggio cambi.
Dichiarazione di responsabilità. Documento in cui il
rappresentante legale della società o il datore di lavoro indica
che, in virtù del contratto stipulato con il lavoratore, non verrà
instaurato alcun rapporto di lavoro subordinato.
Dichiarazione di valore. È redatta dal Consolato o Ambasciata
Italiana nel paese straniero in cui si è conseguito il titolo di studio.
Tale dichiarazione attesta la posizione giuridica della scuola
(statale o legalmente riconosciuta), l’ordine e il grado degli studi
ai quali il titolo si riferisce, gli anni complessivi di scolarità e il tipo
di studi che permette di continuare o il lavoro che permette di fare.
Fideiussione. È il contratto con il quale un soggetto, chiamato
fideiussore, si obbliga a rispondere a un creditore con le
proprie risorse al posto dell’obbligato principale in caso di
sua inadempienza.
Grande impresa. Non esiste una definizione d’impresa di grandi dimensioni;
sono considerate grandi imprese quelle che non rispettano neanche uno solo
dei tre criteri indicati nelle definizioni di piccola e media impresa. Vedi anche
la tabella riportata di seguito alla voce di glossario PMI.
Iscrizione anagrafica. È il documento in cui l’ufficio anagrafe di un comune
attesta di aver accertato che il richiedente risiede abitualmente in quel
Comune. L’iscrizione anagrafica di un cittadino straniero regolarmente
soggiornante avviene tramite la compilazione di un modulo disponibile
presso l’Ufficio anagrafe del Comune dove lo straniero intende soggiornare.
Microcredito (d’impresa). È un prodotto della microfinanza che consiste
nella fornitura di servizi di credito a microimprenditori a basso reddito per
l’avviamento e lo sviluppo d’impresa. In alcuni casi la concessione del
credito è accompagnata dall’offerta di servizi di consulenza e supporto per
lo sviluppo del business. Il credito è concesso in ammontare limitato e non
prevede la fornitura di garanzie personali.
Nulla osta. Dichiarazione rilasciata dalla autorità competente attestante
l’assenza di motivi ostativi al rilascio di titolo abilitativo o autorizzatorio,
cioè l’autorità dichiara che non esistono ragioni per non rilasciare
un’autorizzazione. Ad esempio: il Comune rilascia il nulla osta per l’attività di
commercio al dettaglio o ambulante; la Camera di commercio rilascia il nulla
osta per l’attività di commercio all’ingrosso.
Patronato sindacale. È un istituto, un ufficio, che esercita la funzione di
rappresentanza e tutela in favore dei lavoratori, pensionati e di tutti i cittadini
presenti sul territorio dello Stato.
PEC (Posta Elettronica Certificata). È uno strumento che permette di dare
ad un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata
con avviso di ricezione tradizionale. La PEC può aggiungere inoltre la
certificazione del contenuto del messaggio solo se in combinazione con un
certificato digitale.
Permesso di soggiorno. Documento di soggiorno rilasciato dallo Stato
italiano o da uno Stato appartenente all’Unione europea.
Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (Carta di
soggiorno). Documento di soggiorno rilasciato dallo Stato italiano a tempo
indeterminato, valido per svolgere qualsiasi attività lavorativa, salvo quelle
che la legge riserva al cittadino o vieta allo straniero, e valido anche quale
documento d’identificazione personale per 5 anni dal rilascio.
Piccole
imprese
Microimprese
CATEGORIA
D’IMPRESA
Inferiore
a 250
Inferiore
a 50
Inferiore
a 10
NUMERO DI
DIPENDENTI
Inferiore o
Inferiore o
uguale a
uguale a
euro 50 milioni euro 43 milioni
Inferiore o
Inferiore o
uguale a
uguale a
euro 10 milioni euro 10 milioni
Inferiore o
uguale a
euro 2 milioni
FATTURATO
Inferiore o
uguale a
euro 2 milioni
VOLUME
TOTALE
DI BILANCIO
PMI (piccola e media impresa).
Medie
imprese
Prodotto o servizio. È il bene materiale o immateriale che
l’impresa produce e commercializza sul mercato.
Ragione sociale. È il nome che rappresenta un’azienda nei
rapporti con l’esterno, nel caso delle società di persone
(s.n.c, s.a.s) deve contenere l’indicazione del nome di almeno
un socio.
Registro Imprese. È l’ufficio presente in ogni Camera di Commercio
che svolge attività di anagrafe delle aziende e costituisce la fonte
primaria di certificazione dei loro dati costitutivi.
Riconoscimento dei titoli acquisiti all’estero. Procedimento
amministrativo volto a riconoscere validi per l’esercizio
di professioni in Italia i titoli di studio e le esperienze
professionali acquisiti all’estero.
Rogito. È l’atto finale della compravendita. Rappresenta il
passaggio definitivo del bene dal venditore al nuovo proprietario
per atto pubblico o per scrittura privata autenticata dal notaio
ai fini della trascrizione.
Statuto. Detto anche Atto costitutivo è l’insieme di regole
scritte che definiscono l’oggetto dell’attivita economica della
societa e le sue norme interne come durata, ripartizione degli
utili tra i soci, i poteri degli amministratori ed ogni altro tipo di
accordo interno tra i soci.
Scrittura privata autenticata. È il documento redatto per
iscritto e firmato alla presenza di un pubblico ufficiale che
attesta l’identità della persona che sottoscrive.
Struttura aziendale. L’insieme delle risorse su cui l’azienda si
basa per raggiungere i propri obiettivi.
Traduzione certificata conforme al testo straniero. L’atto
formato all’estero, se redatto in lingua straniera, deve essere
accompagnato da una traduzione in lingua italiana certificata conforme al
testo straniero dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare
ovvero da un traduttore ufficiale; in quest’ultimo caso la traduzione deve
essere munita di asseverazione (cioè giuramento) da parte del traduttore
davanti ad un tribunale italiano. Per gli atti notarili, la traduzione può essere
fatta anche dal notaio esercente in Italia che conosce la lingua straniera e
che riceve in deposito gli atti stessi per consentirne l’utilizzo in Italia.
Utile. Il risultato economico dell’attività di un’azienda. È dato dalla differenza
postitiva tra i ricavi e i costi; se negativo viene denominato perdita. L’utile è
anche detto profitto.
Visto d’ingresso (VISA). Per entrare in Italia serve un’autorizzazione
rilasciata dalla Rappresentanza diplomatica o consolare italiana nel paese
di residenza dello straniero che autorizza all’ingresso nel territorio della
Repubblica italiana. Il visto è appunto il documento d’ingresso rilasciato
dalle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane nello Stato di origine o
di stabile residenza dello straniero e apposto sul passaporto dello straniero.
Visura camerale. È il documento che fornisce informazioni su qualunque
impresa italiana, individuale o collettiva, iscritta al Registro delle imprese
tenuto dalle Camere di Commercio italiane. Riporta le informazioni legali
dell’impresa e le principali informazioni economiche e amministrative, tra
cui: dati anagrafici, codice fiscale, natura giuridica, data di costituzione,
attività svolta, cariche amministrative, organi sociali, unità locali.
(17(535,6(&5($7,21
$*8,'()25)25(,*1(56
Why this guide and who is it for
Foreign entrepreneurs in Italy, in Emilia-Romagna,
Bologna and its province
3.1 Self-employment residence permit for non-EU citizens
3.2 Self-employment permit for EU citizens
Annex 1: Recognition of academic qualifications
obtained abroad
Professional qualification enrolment
in professional associations, boards and councils
4.1 Transforming an idea into a project
4.2 The company pre-feasibility plan
4.3 Bureaucratic and administrative procedures
for setting up a business
4.4 Single notification for business start-up
4.5 Expenses
Entrepreneurial figures
5.1 Farmers
5.2 Craftsmen
5.3 Traders
Legal forms
6.1 Professional or business activity?
6.2 Liberal profession
6.3 Legal forms of enterprise
Abbreviations and acronyms
Glossary
Annexe 1 - Z form
Annexe 2 - Z2 form
Annexe 3 - Application for Schengen visa
Useful addresses
Chapter 6
Chapter 5
Chapter 4 How to set up a business
Annex 2:
Chapter 3 Entry and residence in Italy for self-employment
2.1 Foreign entrepreneurship in Italy
2.2 Foreign entrepreneurs in Italy, in Emilia-Romagna,
in Bologna and its province
Introduction
Chapter 1
Chapter 2
&217(176
69
71
72
73
75
82
84
92
94
95
95
96
98
100
103
106
110
111
112
122
123
258
267
276
278
,1752'8&7,21
Just like in many other territories where productive development and the
connected labour market require large workforce, in the province of Bologna,
since the 90’s, immigration has assumed such proportions that institutions
and the entire society had to face the problem of the correct job placement
for these new citizens and to consider such phenomenon no longer as
transitory.
After a first emergency stage, the importance of considering a new type of
society with different languages, cultures and needs appears clear.
Since the past decade in our province, companies have turned to foreign
workforce, especially in sectors such as agriculture, construction, tourism and
services, where the demand for personnel was higher than human resource
supply. In the past few years, along with research for more or less stable
employees, a new phenomenon has emerged i.e., foreign entrepreneurship.
The reasons for this situation include, for example, the lack of recognition of
professional skills and education from countries of origin. By setting up their
own business, foreigners not only overcome the obstacle represented by
the lack of professional development opportunities but also value their own
subjective and objective resources, such as:
- working ability;
- sales and craft traditions of their country of origin;
- motivation to improve;
- solidarity of their ethnic group.
Some foreigners continue their experience from their country, others, on the
other hand, make use of what they have learned during their stay in Italy.
The most significant aspect is the rise of a new public of consumers, which
makes many entrepreneurs set up businesses that are specifically targeted
to their ethnic communities. This ever evolving market however, may present
critical aspects.
The picture of the situation of foreigners living in our territory is no longer black
and white. There are many nuances now. In this context, there are no longer
only loneliness, uncertainties, miseries, and precarious labour, exploitation,
despair and integration problems. By setting up their own businesses, we
can actually see foreigners who have taken the road to future, at last finding
what they were looking for when they left their countries with their will to risk,
the need to fulfil a project and the strength to overcome all obstacles.
On this basis, it is safe to say that, in coming years, self-employment will
be a crucial mean for enhancing competencies and aspirations for social
advancement of foreigners in Italy. However, if on one hand,
many enterprises managed by foreigners open, on the
other, many also close not even reaching their third year.
If managing an enterprise is hard, these difficulties double
when the entrepreneur is a foreigner due to language and
culture-related problems and to the lack of networks and solid
reference points over the territory.
Through its service Progetti d’impresa (Entrepreneurship
projects), which for many years has been dealing with new
entrepreneurs, the Province of Bologna has thought of
offering this guide as a new simple tool for providing useful
information and verifying the feasibility of new business ideas.
With this project, the Province of Bologna hopes that foreign
entrepreneurs may contribute to increasing the variety
of supply and of local production activities. Promoting
entrepreneurship, with the collaboration of other subjects
that are sensitive to this matter, means acknowledging its
importance for our economy.
December 2009
Graziano Prantoni
Productive Activities and Tourism councillor
of the Province of Bologna
&KDSWHU
:+<7+,6*8,'(
$1':+2,6,7)25
Who is this guide for?
The purpose of this guide is to provide practical information to foreign citizens
who wish to start up their own self-employment or entrepreneurial business.
What you will find in this guide
The topics of this guide are very complex and are difficult to cover in an
exhaustive manner. Therefore, you will only find general and first use
information. Further information will be provided by the offices and services
indicated in the various chapters or in the Useful Links at the bottom of the
text. There is also a glossary we recommend consulting every time you come
across a word or an expression whose meaning is not clear.
Self-employers and entrepreneurs: who are they?
Entrepreneurs and self-employers are those who plan, organise and carry
out the work with no relations of subordination (i.e., are not employed in a
company).
Here are a few examples of self-employment:
• craftsmen (carpenters, plumbers, hairdressers) traders (who run grocery
stores or else)
practitioners (lawyers, physicians)
tourist guides
commercial agents
consultants (computer consultants, graphic designers)
•
•
•
•
Setting up a business – what does it mean?
Setting up a business (either as a self-employer or an entrepreneur) means
to be free to express ones abilities, make important decisions independently
and organise one’s work. But it also means to act according to the rules of
the market, meet deadlines and commitment.
Whoever decides to set up a business must be aware that, along with the
positive sides, such as personal gratification and success, independent
decision making and creativity, there are also some tricky situations, such as:
• having to make decisions alone; maintaining adequate professional
training through continuous refresher courses;
managing one’s own time, well aware that there is not much spare time left;
taking economic and financial risks into account;
•
•
• being responsible towards employees, clients, suppliers,
backers.
All these aspects can be very stressful therefore, strong motivation,
good market analysis, moral support from family and friends and the
help of entrepreneurship services and centres can certainly help.
&KDSWHU
With 25.188 companies, the region of Emilia-Romagna stands third (after
Lombardy and Tuscany) for the number of foreign-owned companies. These
owners are mainly Moroccan, Albanian, Chinese, Tunisian and Romanian.
As for the sectors, regional figures are not much different than the national
ones; in fact, trade remains the most representative sector (46.9%), followed
by construction (24.8%) and manufacturing (15.6%)6.
The province of Bologna stands out with 4.277 (8.58% of the total) foreignowned companies, and 52% of sole proprietorships. From 2000 to present,
and identifying the right
resources to make use of.
)RUHLJQVHOIHPSOR\HGZRUNHUV
The education level of foreign
LQWKHGLVWULFWRI%RORJQD
entrepreneurs is higher than
the mean education level of
immigrants in Italy and selfemployment is usually perceived
as a solution to overcome
salary and job discrimination
by foreign employees: In fact
foreigners receive an average
Source: CCIAA Bologna, 2008
60% of the Italians’ salary and
mainly carry out generic tasks3. The growing trend of foreign entrepreneurship
clashes with the complexity of the paperwork.
It is important to notice that while, in general, companies demonstrate a precise
knowledge of the providers of financial (they turn almost exclusively to banks)
and fiscal (they turn almost exclusively to accountants and to CAF) services, they
don’t seem to have access to reliable information for other services to companies
(training, promotion marketing, recruitment) therefore, their approach to labour
market and development is often informal and based on information that has been
collected in a non-systematic and uncontrolled manner. The lack of information
on services to companies that are offered over the territory clearly represents a
disadvantage and produces company performances below market potential4.
From a statistical point of view, figures of the National company register, updated
to the 30th June 20095 show that, at a national level, 10.98% of companies
in the industrial sector have a foreign non-EU owner. The construction field is
the most affected by this phenomenon with 12% of foreign-owned companies;
in other manufacturer activities the incidence is 9.15%, with prevalence of the
textile, clothing and, footwear industries.
The other specialisation sector of foreign-owned companies is trade, where
they represent 10.52% of the total.
Trade is also the sector with the highest number of foreign-owned companies
in Italy: of a total 247,126 foreign-owned companies in Italy as of June 2009,
106,719 (43.4%) were in the trade sector, 67,310 (27.4%) in the construction
sector and 29,325 (11.9%) are manufacturing companies.
The exponential growth of enterprises in the past ten years and
their considerable dynamism are changing the picture of Italian
entrepreneurship.
The importance of foreign entrepreneurs in Italy can be
evaluated from different standpoints.
First of all, foreign entrepreneurship has a positive impact
on Italian economy. In fact, according to the Chamber of
Commerce 10% of companies have a foreign owner; moreover
these ha companies produce 10% of GDP (Gross Domestic
Product)1. Furthermore, studies show that internal revenue
and social security contributions of foreign-owned companies
are higher than the costs to fund services for them2. Secondly,
a wide literature on this subject has demonstrated that the
reasons why foreign citizens turn to entrepreneurship are not
to be found in the hardships of finding waged jobs. Access to
employment is a way to establish oneself and is the result of a
process that is typical of senior proactive immigrants, who have
the resources to be mobilised and are therefore able to take
the chances offered by the productive process. This process
refers to immigrants that have reached an advanced stage in
their immigration experience, over the initial emergency steps
3
4
5
6
Caritas Migrantes, Immigrazione. Dossier statistico 2009. XIX Rapporto. Ed. IDOS
Nomisma-CRIF-Unioncamere, 2009 Report.
Figures presented in the Nomisma-CRIF-Unioncamere 2009 Report on the behaviour of foreign-owned companies.
Nomisma-CRIF-Unioncamere, 2009 Report.
2.2 Foreign entrepreneurs in Emilia-Romagna and in the
province of Bologna
1 Chamber of Commerce of Bologna, 2008
2 Fondazione Ethnoland, Immigrati imprenditori in Italia, Ed. IDOS, 2009 January
2.1 Foreign entrepreneurship in Italy
It might be interesting for a foreign entrepreneur to know the
context in which his/her company is set. This is why we have
included this chapter in which we will briefly describe the system
that your company will enrich.
)25(,*1(175(35(1(856+,3
,1,7$/<
when 87% of these companies were set up, the mean
growth rate of foreign-owned is 17%, for a total increase
rate of 180.46% (i.e., companies have almost trebled). This
process has almost fully compensated the decrease of Italian
entrepreneurs, who in the same period have decreased
11.81% (-5,919 companies).
If during the 70’s and 80’s there was a strong concentration in the
centre of Bologna, in the past few years foreign entrepreneurship
has considerably increased in the suburbs and in the towns of
the province, thereby marking a significant change.
As for the sectors, in the past few years trade has overtaken
construction, followed by manufacturing: These sectors cover
80% of foreign entrepreneur activities.
These entrepreneurs are mostly Moroccan, Chinese and
Tunisian. There is a considerable increase of entrepreneurs
from Albania, Bangladesh and Pakistan; on the other hand,
the presence of entrepreneurs from Sub-Saharan Africa is not
significant while on a national scale, that same region is in the
top ten areas of origin of non-EU foreign entrepreneurs.
It is interesting to notice how Romanians, Albanians and Tunisians
almost exclusively choose to set up construction companies, while the
Chinese mainly specialise in the manufacturing sector (54% of cases).
It is important to notice the considerable increase of female
entrepreneurship, especially in the trade and manufacturing sectors:
The increase rate is doubled compared to male entrepreneurs. All
this seems to set up a new scenario for entrepreneurship in Bologna.
6HUELDDQG0RQWHQHJUR
3DNLVWDQ
$OEDQLD
0RURFFR
0ROGDYLD
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%DQJODGHVK
7XQLVLD
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7RSQRQ(8FRXQWULHVRIRULJLQRIIRUHLJQ
HQWUHSUHQHXUVLQWKH3URYLQFHRI%RORJQD
(J\SW
2WKHUV
Source: CCIAA Bologna, 2008
&KDSWHU
(175<$1'5(6,'(1&(
,1,7$/<
)256(/)(03/2<0(17
According to the Consolidation Act on Immigration, a foreign citizen may
“perform in Italy industrial, professional, crafts or commercial activities,
or establish share companies or individual companies and hold corporate
positions” (art. 26, par. 2 of Legislative Decree 286/98).
3.1 Self-employment residence permit for non-EU citizens
All non-EU citizens who intend to perform self-employment activities must
have a self-employment residence permit.
3.1.1 For those who are already residing in Italy
If you already have a residence permit in Italy, you can work as self-employed
for the following reasons:
• pending employment
• family reasons
• non-seasonal employment
• political asylum
• subsidiary protection
• child care
• EC residence permit for long-term residents (former permanent residence card)
• EC residence permit for family members of EU citizens
Your residence permit remains valid until its expiry date. Upon renewal, you will
have to convert your residence permit into a self-employment residence permit.
Only EC resident permits for long-term residents, child care, asylum,
subsidiary protection permits and EC residence permits for family members
of EU citizens allow carrying out self-employment activities without having to
convert the permit, provided that they are valid.
Warning! Residence permits issued for the reasons mentioned above allow
for self-employment activities only if qualifying titles or required authorisations
are submitted and if all requirements and conditions for carrying out activities
as self-employers or cooperative workers laid down in the regulations in force
are met. Further information will be provided in the following sections.
How to convert your residence permit into a self-employment
residence permit upon renewal
Proceed as follows
Apply for renewal of your residence permit at least 60 days before
its expiry.
You can do so:
• Independently, by collecting the Kit at any post office, filling it
in and handing it to the Post Office together with the requested
documents once the payments are made.
• at union offices: taking all the required documents to union
offices, collecting the filled-in kit and then sending it to the
post office.
Required payments:
•
•
•
a 14.62 euros revenue stamp must be applied to the form;
A 30.00 euros fee must be paid upon sending the form
a 27.50 euros pre-printed payment slip must be paid to
the Ministry of Finance for issuing the residence permit in
electronic format.
copy of the residence permit to be renewed;
copy of all the pages of your passport or equivalent
document;
declaration of hospitality (dichiarazione di ospitalità) or
declaration of real estate assignment (dichiarazione di
cessione di fabbricato), with a copy of the host’s ID card
of the host and proof of its submission to Public Security
authorities within 48 hours;
documentation referring to any other income;
extract of the competent Chamber of Commerce;
VAT registration number;
provisional fiscal balance referring to the year in
progress and the previous one, should the income tax
return completed by a professional accountant yet to be
submitted;
latest income tax return (in case of Unified tax return
form, proof of its submission to the Revenue Office and
proof of payment of the F24 form);
proof of an income not below the amount of the social
allowance (5317.65 euros a year) if you’re single.
Should your family status certificate include other family
members (wife, children, or other dependent relatives),
the minimum amount of your income is as follows:
with 1 dependent family member: 7976.475 euros per year
You will need the following documents:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
•
•
•
•
•
•
with 2 family members: 10,635.30 euros per year
with 3 family members: 13294.125 euros per year
with 4 family members: 15952.95 euros per year – 1227.15 euros per
month
with 2 or more children under 14 years of age: 10635.30 euros per year
with 2 or more children under 14 years of age plus one family member:
13294.125 euros per year
Additional documents are required for special categories:
•
•
•
for practitioners: VAT registration certificate;
for para-subordinated workers (former co.co.co.): employment contract,
project contract and separate INPS management;
for equity partners: employment contract, copy of the INAIL-stamped
employee register to prove the worker is registered, declaration of the
cooperative, which excludes subordinated employment relationship and
a copy of an updated Chamber of Commerce extract of the cooperative.
The residence permit can be renovated for a period not exceeding that
established in the initial issue. Those with a pending residence permit renewal
is still considered a legal resident and can exercise the rights connected to
this status, provided that the renewal application is submitted before its
expiry or that within 60 days, the completeness of the documentation has
been verified and the post office has issued the relative receipt.
3.1.2 For those who have a study or training permit
If you have a residence permit for study purposes, you will have to convert it
into a self-employment permit.
To do so, proceed as follows
a) Owners of study permits who have reached the legal age of majority in Italy
or have earned a bachelor’s degree or a master’s degree in Italy.
To convert a study permit into a self-employment permit, the foreign citizen
who has reached the legal age of majority in Italy or has earned a bachelor’s
degree or a master’s degree in Italy must submit the certification application
stating the eligibility for self-employment in compliance with art. 6, paragraph
1 of the Consolidation Act on Immigration to the Single Desk for Immigration
(Sportello Unico per l’Immigrazione). This conversion application occurs
outside the annual quota. The conversion application must be submitted
electronically through the website www.interno.it, by completing and sending
the Z2 form (also attached to this guide).
b) Owners of study permits who have not reached the legal age of majority
in Italy or have not earned a bachelor’s degree or a master’s degree in Italy.
The conversion of the residence permit occurs within the annual quota
established by the Flow Decree laid down by art. 21 of Legislative Decree
286/1998. The application must be submitted electronically through the
website http://www.interno.it, by completing the Z Form (also
attached to this guide).
The documents to be submitted when summoned to the Single
Desk for Immigration at the Prefecture are the following, and
may vary according to the type of self-employment you intend
to pursue:
a) entrepreneurs, traders and craftsmen:
• certification of the parameters of reference issued by the
competent Chamber of Commerce;
• proof of the economic resources indicated in the Chamber
of Commerce extract (e.g., Italian bank account, rent
contract, salary for subordinated work for a maximum of
20 hours per week, etc.);
• should the activity to be carried out require a qualification
or an authorisation, you will need a declaration of
absence of impediments (dichiarazione di insussistenza
di motivi ostativi) to the release of this authorisation.
This declaration is issued by the competent authority
(e.g., the Chamber of Commerce for wholesale trade, the
Municipality for retail trade), in compliance with art. 26
par. 2 and art. 6 par. 1 of Legislative Decree 286/1998
provided by art. 14 par. 6, of Legislative Decree
334/2008.
• proof of an income above the minimum level established
by law for the exemption from health-service charges
(8500, 00 euros for 2008, by means of an Italian bank
account).
b) partners, company directors or subjects holding corporate
positions
• declaration by the competent public authority stating the
requirements laid down by Italian law for carrying out the
activity, including, where necessary, the requirements for
those who intend to become partners or directors of newly
established companies and cooperatives;
• certification, where required, of the parameters of reference
issued by the Chamber of Commerce regarding the availability
of financial resources required for foreign nationals who
intend to become partners or directors of companies or
cooperatives;
• copy of the company incorporation deed;
• Company registration certificate (visura camerale), only if the
company has been active for at least three years;
• declaration of the company legal representative, ensuring the
partner, director or the subject holding a corporate position
an income above the minimum level established by law for
the exemption from health-service charges (8500,00 euros
•
•
c)
•
•
•
•
d)
•
•
•
•
•
for 2008);
copy of the latest company balance sheet (if it’s a joint stock company)
deposited at the Company Register of the Chamber of Commerce, or of the
latest income tax return (in case of partnership or sole proprietorship), stating
that the profit or income is sufficient to guarantee retribution;
copy of the declaration of responsibility (dichiarazione di responsabilità),
submitted to the competent Provincial Employment Authority (Direzione
Provinciale del Lavoro), in which the legal representative must indicate that by
virtue of the contract, no relationship of subordinated work will be established.
practitioners:
proof of an income above the minimum level established by law for the
exemption from health-service charges (8,500 euros for 2008, by means of
an Italian bank account).
If the profession is regulated: declaration issued by the authority in charge of
granting the qualification, licence or authorisation;
If the profession is not regulated: the qualification or professional certificate and
documentation of the profession carried out (C.V., contracts, references etc.);
copy of the VAT registration number (Partita IVA).
contract for the provision of professional services, project contract or
consultancy
Registration certificate (visura camerale) of the company you are working for,
if it has been active for at least three years;
employment contract, which ensures the freelancer a retribution above the
minimum level established by law for the exemption from health-service
charges (8263, 31 euros for 2009);
in case of project contracts, the project must be described or enclosed;
copy of the latest company balance sheet (if it’s a joint stock company)
deposited at the Company Register or of the latest income tax return (in
case of partnership or sole proprietorship), stating that the profit or income is
sufficient to guarantee retribution;
copy of the declaration of responsibility (dichiarazione di responsabilità), submitted
to the competent Provincial Employment Authority (Direzione Provinciale del
Lavoro), in which the legal representative of the company must indicate that, by
virtue of the contract, no relationship of subordinated work will be established.
)RUWKRVHZKRHQWHUWKHFRXQWU\IRUVHOIHPSOR\PHQW
SXUSRVHV
The Single Desk for Immigration (Sportello Unico per l’Immigrazione) will complete
the process and will notify the outcome to the foreign national: should the
outcome be positive (i.e., the residency permit conversion application has been
approved) the Sportello Unico will summon the foreign national for submitting the
certification stating the existence of the requirements and will make him/her sign
the application for a self-employment residence permit.
3.1.3
Entry into Italy for self-employment purposes is regulated by entry flows according
to the quota established by the Government in compliance with art. 21 of
Legislative Decree 286/98. Therefore, if you are a non-EU citizen and you intend
to enter in non-occasional industrial, professional, craft or trade
self-employment i.e., you intend to set up a joint-stock company,
a partnership or hold a corporate position, you must, first of all,
wait for the Flow Decree to be introduced for submitting the visa
application to the Italian diplomatic or consular authority in your
country.
Warning! Therefore, these activities not only depend on the Flow
Decree, but also on the categories identified each time by it. For
some professions, entry outside quota limits can be granted prior
to authorisation by the Single Desk (Sportello Unico). These are
special categories, such as translators and interpreters, circus
workers or travelling shows, performing artists and athletes. For
further information on these special categories, please refer to the
Single Desk for Immigration (Sportello Unico per l’Immigrazione) at
the local Prefecture (Prefettura).
What to do before entering into Italy
Proceed as follows
1) You must apply, even through a solicitor, to the local Police
Headquarters (Questura) for provisional entry clearance
(nulla osta provvisorio per l’ingresso). Within 20 days from
application, the competent Police Force will release the
clearance.
copy of the application for the prior declaration stating the
absence of impediments to the release of the authorisation
to set up one’s own business;
the documents submitted for the release of the
aforementioned declaration;
declaration stating the absence of impediments to the
release of authorisation by the competent entity not
before 3 (dichiarazione di insussistenza di motivi ostativi)
(see also 3.1.2 section a);
certification of the parameters of reference issued by
the Chamber of Commerce regarding the availability of
financial resources required for carrying out the activity;
documents regarding your housing accommodation in
Italy.
You will need the following documents:
a)
b)
c)
d)
e)
2) You will then have to apply to the Italian diplomatic or
consular authority in your country (http://www.esteri.it/visti/
rilascio.asp) for the entry visa by completing the application
form, which can be downloaded at: http://www.esteri.it/visti/
pdf/domanda.pdf.
You will need the following documents:
a)
b)
c)
d)
e)
•
•
•
f)
recent passport-size photo;
valid travel document (passport or equivalent document), with an expiry
date that exceeds that of the requested visa by at least 3 months;
prior declaration and provision clearance;
Certification of the Chamber of Commerce or of the competent institution;
proof of an adequate accommodation, which can be one of the following:
Real estate purchase or rent contract
unsworn declaration in lieu of affidavit (dichiarazione sostitutiva di atto
di notorietà) in compliance with articles 2 and 4 of Law No.15 dated
4.1.1968)
declaration, in compliance with the same standards, by an Italian citizen
or a foreign national regularly residing in Italy, stating to have provided
the visa applicant with an adequate accommodation, which meets
the minimum parameters laid down by regional law on low-rent public
housing;
proof of an income, received in the previous financial year in the country
of residence, the minimum level established by law for the exemption
from health-service charges (8263.31 euros).
Once all the requirements have been verified and the entry quota set by the
annual Flow Decree have been complied with, the Italian diplomatic or
consular authority will issue:
• the visa with a clear indication of the chosen work activity;
• a certificate stating the fulfilment of the necessary requirements for
issuing a self-employment residence permit.
the Italian diplomatic or consular authority will notify the issuing of the entry
visa to the Interior Ministry, INPS and INAIL. The visa can be used within 180
days from the release date.
What to do after entering into Italy
Proceed as follows
1) Within 8 days from your entry into Italy you must apply for the residence permit
by completing the ELI 2 kit (available in all post offices) and sending it to the
local Police headquarters. Union offices (patronati sindacali) will assist you in
completing the forms (see list of useful addresses).
Warning! Upon entering the country, even if you have a visa, border authorities
are entitled to request evidence of the requirements needed to obtain the visa.
a 14.62 euros revenue stamp;
receipt of the 27.50 euros payment for issuing the residence format in
electronic format;
valid original passport plus a copy of all the pages of the passport or an
You will need the following documents:
a)
b)
c)
d)
e)
equivalent document;
domicile-related documents: declaration of hospitality
(dichiarazione di ospitalità) or declaration of real estate
assignment (dichiarazione di cessione fabbricato), with
a copy of the host’s ID card of the host and proof of its
submission to Public Security;
a certificate issued by the Italian diplomatic or consular
authority stating the fulfilment of the necessary requirements
for issuing a self-employment residence permit.
Self-employment permit for EU citizens
Warning! The original certificates are only to be viewed and
shall be returned.
3.2
Permit obligation does not concern EU citizens. For EU citizens
registration in the local registry office once the reasons of the
stay have been verified will be sufficient.
If you are an EU citizen residing in Italy from more than three
months, you must refer to the local Registry Office (Ufficio
Anagrafe) to register. The office will issue the residence
certification (attestazione di soggiorno) i.e., a document that
certifies your regular presence in Italy.
Proceed as follows
If you are self-employed and have a VAT registration number
(Partita Iva).
To register to the Registry Office and to issue a residence
certification, the self-employed worker must submit the
following documents:
a)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
if registered in the Chamber of Commerce or Craft
Enterprise Registry (Albo delle Imprese Artigiane):
Valid ID document (passport or national identity card valid
for travelling abroad);
tax code (codice fiscale) issued by the Revenue Office
(Agenzia delle Entrate);
declaration of usual residence (dichiarazione di dimora
abituale);
Italian driving license, if any;
vehicle registration or number plate if the vehicle is
registered in Italy;
receipt of the registration in the Chamber of Commerce
or Craft Enterprise Registry (Albo delle Imprese Artigiane)
or Chamber of Commerce extract (visura camerale). As
b)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
an alternative to the registration in the Craft Enterprise Registry, you can
submit your INAIL registration.
if enrolled in a professional registry:
valid ID document (passport or national identity card valid for travelling abroad);
tax code (codice fiscale) issued by the Revenue Office (Agenzia delle Entrate);
declaration of usual residence (dichiarazione di dimora abituale);
Italian driving license, if any;
vehicle registration or number plate if the vehicle is registered in Italy;
receipt of the registration in the Professional Registry or a certification
issued by the latter.
c) if you are a practitioner for which there is no professional registry:
1. valid ID document (passport or national identity card valid for travelling abroad);
2. tax code (codice fiscale) issued by the Revenue Office (Agenzia delle
Entrate);
declaration of usual residence (dichiarazione di dimora abituale);
Italian driving license, if any;
vehicle registration or number plate if the vehicle is registered in Italy;
certificate issued by the Revenue Office (Agenzia delle Entrate) assigning
the VAT registration number (Partita IVA).
3.
4.
5.
6.
If you are self-employed and do not have a VAT registration number (Partita Iva).
To register to the Registry Office and to issue a residence certification, the
self-employed worker must submit the following documents:
for workers with an atypical employment contract e.g., project collaborator
(collaboratore a progetto), coordinated and continuative collaboration
contract (co.co.co.), etc. or joint venture (associato in partecipazione):
valid ID document (passport or national identity card valid for travelling
abroad);
tax code (codice fiscale) issued by the Revenue Office (Agenzia delle Entrate);
declaration of usual residence (dichiarazione di dimora abituale);
Italian driving license, if any;
vehicle registration or number plate if the vehicle is registered in Italy;
a) if he/she is an employee of a family business:
1. valid ID document (passport or national identity card valid for travelling
abroad);
2. tax code (codice fiscale) issued by the Revenue Office (Agenzia delle
Entrate);
3. declaration of usual residence (dichiarazione di dimora abituale);
4. Italian driving license, if any;
5. vehicle registration or number plate if the vehicle is registered in Italy;
6. lawfully stipulated deed (atto d’impresa familiare) of the family business
(as an alternative, registration to the social security lists or INAIL
registration);
7. Chamber of Commerce extract (visura camerale) of the company.
b)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
c)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
project collaboration contract or coordinated and
continuative collaboration contract or joint venture
contract registered in the Revenue Office (Agenzia delle
Entrate) or, alternatively, prior recruitment notification to
the Employment Centre (Centro per l’impiego);
payslip, if any;
in case of Joint-stock company or partnership:
valid ID document (passport or national identity card valid
for travelling abroad);
tax code (codice fiscale) issued by the Revenue Office
(Agenzia delle Entrate);
declaration of usual residence (dichiarazione di dimora
abituale);
Italian driving license, if any;
vehicle registration or number plate if the vehicle is
registered in Italy;
lawfully stipulated memorandum or, alternatively, a copy of
the receipt of registration to the social security lists or a copy
of the INAIL registration receipt of the partner or Chamber
of Commerce extract (visura camerale) of the existing
company, complete with all the names of the partners.
RECOGNITION OF ACADEMIC
QUALIFICATIONS OBTAINED ABROAD
EU citizens registered to the Registry Office who have the
residence certification (attestazione di soggiorno) can change
their work activity without prior notification to the Registry
Office. If at the moment of registration they were carrying
out subordinated work, they can set up their own business
without having to convert their registration.
ANNEX 1:
Academic qualifications obtained abroad are valid in Italy only
if recognised by competent authorities. The main definitions
are described below
Dichiarazione d’equipollenza del titolo universitario
(Declaration of equivalence of foreign university degrees):
Must be requested to the University and produces all the legal
effects of the corresponding Italian qualification.
Dichiarazione di valore (Statement of validity): is drafted
by the Italian Embassy or Consulate in the country where
the qualification has been obtained. This declaration states
the legal position of the school (state or legally recognised
school), the order and degree of the qualification, the total
number of schooling years and the type of studies that can be
continued or the type of job it allows doing.
If the qualification to be recognised is valid as a professional requirement
for accessing certain training or professional opportunities, the following
documents must be attached to the application:
1) a notarised copy of the qualification with the Italian translation certified
by the Italian consular authority in the country where the qualification
has been obtained;
2) statement of validity and legality issued by the Italian consular authority in
the country where the qualification has been obtained, which must specify:
a) legal position of the school;
b) order and degree of the studies;
c) years of school attended;
d) the kind of studies that can be continued or the type of job it allows
doing;
notarised copy of the residence permit.
3)
How to obtain recognition of university qualifications obtained abroad
Proceed as follows
Non-EU citizens regularly residing in Italy, EU citizens and political refugees
may request the recognition of the equivalence of value and efficacy
(equipollenza) of the University degree obtained abroad.
The documents to be submitted are the following:
a) final secondary school degree (original for non-EU citizens, copy for EU
citizens);
b) university degree obtained (a notarised copy is not accepted by all universities);
c) declaration of equivalence of both qualifications issued by the Italian
diplomatic representative in the country where the qualification has been
obtained;
d) The university exam schedule (indicating the subjects attended, the
number of hours of attendance for each subject, and the exams with
corresponding grades);
the programme of the exams during the years of attendance.
e)
When required, you must also submit an official Italian translation and a
consular legalisation of the previously listed documents.
Warning! Recognition of the university degree is not automatic. Italian Law
No. 148 dated 11 July 2002, establishes an integration of one’s university
study course: Foreign citizens must then enrol in an Italian University or
Polytechnic Institute (Politecnico) to take some exams and defend a thesis
(some courses may require laboratory activities, practical experiences and/
or internships). The number of exams to be taken will be decided by a specific
board, which will evaluate the foreigner’s academic curricula and compare
it to the most similar Italian course. No Italian language test is required
for recognition of the academic qualification. Some degrees may however
require an entry test. The University to which you have applied for recognition
must decide within 90 days.
A secondary school degree or a university degree is required
for some professions. Non-EU citizens who have these titles
and have obtained a professional qualification in their country
may apply for recognition of their qualifications for carrying
out the corresponding profession in Italy. How?
Proceed as follows
To obtain recognition, you must apply to the Ministry competent
for your professional title, attaching the required documents
(see further ahead in this manual).
The procedure and the documents to be presented vary
according to who applies:
a) non-EU citizens regularly residing in Italy, EU citizens
or political refugees (see art. 49 of the Immigration Law
Implementation Act);
b) non-EU citizens residing abroad who intend to use the
recognition of his/her professional qualifications to obtain
a self-employment entry visa in Italy (see art. 39 of the
Immigration Law Implementation Act).
The competent Ministry office will verify that the paperwork
is complete and the documents are correct. Subsequently,
a “Service Conference” (Conferenza dei Servizi) i.e., a
meeting with the representatives of various Ministries,
will decide whether to approve the recognition or not. The
final decision is taken within approximately 4 months by
the competent Ministry and may lead to: a) recognition; b)
rejection; c) recognition subject to compensation forms, such
as integrative exams or internships.
Recognition is issued on a personal basis (i.e., is valid only for
the applicant) by Ministerial Decree published in the Official
Journal (Gazzetta Ufficiale) and notified to the applicant.
In most cases, as a further condition for recognition, the
knowledge of the Italian language is required.
Once your professional qualification has been recognised, you
must refer to the Professional order or registry (if any) and
apply for enrolment in order to carry out your profession.
To enrol in professional orders and registries, you will usually
need to respect the quota established by the Flow Decree,
which regulate the entry of foreign workers into Italy, either
that you are a non-EU citizen regularly residing in Italy or
abroad. The same condition is required by some Ministries
for the recognition of qualifications.
Below are listed some useful information on the procedure
to obtain the recognition of your professional qualifications
and the address of the institutions to refer to. Qualifications
are divided according to the Ministry or institution that is
competent for its recognition.
A. Ministry of Economic Development
Professional qualifications: installation of electric, electronic, hydraulic,
thermal, gas transportation, person lifting, fire alarm systems, etc.; bodywork;
mechanics and engine design; car electrics; tyre repairs; porterage and
cargo handling; cleaning activities; disinfection; disinfestation; deratisation;
purification.
To carry out these activities in Italy, the recognition of professional
qualifications and training is required. To obtain recognition of these
qualifications, it is important to have a professional experience in the field
acquired in your country and certified by public documents or acquired in
Italy and documented simply by a self-declaration. Should the application be
approved, the outcome can lead to: a) immediate recognition of qualifications;
b) need to pass an integrative exam and/or internship. A basic knowledge of
Italian, also verified through the relationship with ministry offices, is required.
Where to go:
Ministero dello Sviluppo Economico (Ministry of Economic Development)
Direzione Generale Assicurazioni e Servizi
Ufficio B4, Registro delle Imprese
Via Sallustiana, 53 - 00187 Roma
Maceroni - Tel: 06 484480
Isabella Raganelli - Tel: 06 47055306 - Fax: 06 483691
[email protected]
You can download the guide to academic qualification recognition at:
www.attivitaproduttive.gov.it/pdf_upload/documenti/phpVdJYaq.pdf
B. Ministry of Labour and Social Security
Professional qualifications:
- Exclusive competence for: beauticians and activities relating to domestic
services; all professional qualifications for whose access or performance
a qualification obtained in compliance with Law 845/78 or of Law 56/87 is
required.
- Residual competence for every other professional qualification not examined
by other Ministries is attributed exclusively to this Ministry (Legislative Decree
319/94 art. 13 paragraph 1 letter g).
The recognition of these professional qualifications may be subject to
compensation forms, such as a theory or practical test to be carried out at
the Province Offices (Uffici della Provincia). Moreover, an internship period
between three and six months may be required.
Where to go:
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
(Ministry of Labour and Social Security)
Direzione Generale per le Politiche l’orientamento e la
Formazione - Div. I
Via Fornovo, 8 - 00195 Roma
Vera Marincioni - tel. 06 36754238
[email protected]
Anna Maria Novembre - tel. 06 36754985 - fax 06 36754984
[email protected]
Website: www.lavoro.gov.it/lavoro/europalavoro
sezionecittadini/formarsi/riconoscimentotitoli/
C. Ministry of Justice
Professional qualifications: stockbrokers, agronomists and
forestry specialists, junior agronomists and foresters, zoo
technicians, agricultural biotechnologist, agrotechnicians,
graduated agrotechnicians, specialised social workers, social
workers, actuaries, junior actuaries, lawyers, biologists, junior
biologists, chemists, junior biologists, certified accountants,
employment consultant, geologists, junior geologists,
surveyors, graduated surveyors, journalists, civil and
environmental engineers, industrial engineers, information
engineers, junior civil and environmental, junior industrial
engineers, junior information engineers, psychologists,
junior psychologists, accountants and commercial experts,
auditors, food technologists, land surveyor, graduated land
surveyor, industrial experts, graduated industrial experts.
Where to go:
Ministero della Giustizia (Ministry of Justice)
Settore Internazionale Reparto II - Ufficio III
Direzione Generale della Giustizia Civile
Dipartimento per gli Affari di Giustizia
Via Arenula, 70 - 00186 Roma
Website: www.giustizia.it/professioni/info_gen_estero.htm
Tel: 06 68852314 - Fax: 06 68897350
Please contact Antonella Pinori, Stefania Napoleoni, Franca Mancini
D. Ministry of Health
Professional
qualifications:
pharmacists,
surgeons,
specialised physician/general physician, odontologists,
veterinaries, healthcare assistant, dieticians, professional
educators, physiotherapists, dental hygienists, nurses,
paediatric nurses, speech therapists, masseurs, life guards,
dental mechanics, social health workers, orthotists-assistant
ophthalmologists, obstetricians, opticians, podologists, childcare workers,
audiometric technicians, audioprosthesis technicians, cardiovascular
physiopathology and vascular perfusion technicians, workplace prevention
technician, psychiatric rehabilitation technicians, neurophysiopathology
technicians, orthopaedic technicians, biomedical laboratory technicians,
medical radiology technicians, neuro and psychomotor therapists of the
developing age, occupational therapists.
All non-EU citizens who have qualifications obtained in a non-EU country must
apply for the recognition of their qualification, even if they have already been
recognised in another EU country in order to perform their profession in Italy.
In such case, the Ministry of Health will consider any training and professional
activity performed by the applicant in an EU country.
Recognition decrees referring to qualifications obtained in non-EU countries
will lapse after two years from release, should the applicant not be enrolled in
the corresponding professional registry or should he/she not used them for
work purposes (art. 44, Presidential Decree No. 334 dated 18 October 2004).
Where to go:
Ministero della Salute (Ministry of Health)
Website: www.ministerosalute.it/professioniSanitarie/paginaMenu.jsp?men
u=riconoscimento&lingua=italiano
Warning! Nurses, medical radiology technicians and social health workers
who intend to work in one of the following Regions or Provinces: Calabria,
Lazio, Umbria, Veneto, Campania, Liguria, Piedmont, Autonomous Province
of Bolzano, Emilia Romagna, Lombardy, Valle d’Aosta, Autonomous Province
of Trento must submit their application for qualification recognition directly to
the competent regional offices.
EU citizens who have a professional qualification obtained in an EU country
and intend to perform a stable health profession in Italy may apply for
recognition in order to exercise the right of establishment.
Where to go:
Ministero della Salute (Ministry of Health)
Website: www.ministerosalute.it/professioniSanitarie/
paginaInterna.jsp?id=101&menu=riconoscimento
Ufficio III – Dipartimento delle professioni sanitarie
Piazzale dell’industria, 20 – 00144 Roma
Website: www.ministerosalute.it (Home page ÎAree
tematiche Professioni sanitarie ÎRiconoscimento titoli
conseguiti in Paesi non UE)
ÎTitoli
Reference contacts for processing paperwork:
- surgeons and specialised physicians with qualifications obtained
in non-EU countries: Sabrina Paolozzi (06.5994.2552) and Paola
Di Cicco (06.5994.2833)
- odontologists with qualifications obtained in non-EU countries:
Paola Cossero (06.5994.2748)
- pharmacists and veterinaries with qualifications obtained in nonEU countries: Miriam Manzia (06.5994.2064, every Tuesday,
Wednesday and Thursday)
- surgeons and specialised physicians, pharmacists, odontologists
and veterinaries with qualifications obtained in EU countries:
Massimo Di Stefano (06.5994.2191)
- certificate of conformity: Sabina Filipponi (06.5994.2694)
- for physicians who have a specific training in general medicine
obtained in a EU country: Rodolfo Della Porta (06.5994.2854)
Reference contacts will provide information every Tuesday,
Thursday and Friday from 11.30 a.m. to 12.30 p.m.
E. Public Administration Department of the Presidency
of the Council of Ministers
Professional qualifications: civil servant
The issue of non-EU citizens being hired in public service is
still a controversial subject. In general, most of the public
competitions for accessing jobs in public service are reserved
to Italian citizens; EU citizens are only allowed to access jobs
that do not imply the direct or indirect exercise of public
authority and are not connected to the protection of national
interest. There is however a minority trend, according to which
since art. 2 of Legislative Decree 286/98 (Consolidation Act
on Immigration) establishes equal treatment between foreign
nationals regularly residing in Italy and Italian citizens, it has,
as a matter of fact, abrogated the rule according to which only
Italian and EU citizens can access public service. As of today,
some appeals by non-EU citizens to access public service
have been approved and some public administrations have
allowed non-EU citizens to take part in public competitions to
access permanent jobs in public service.
Where to go:
Dipartimento della Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio
dei Ministri (Public Administration Department of the Presidency of the
Council of Ministers)
Corso Vittorio Emanuele II, 116 - 00186 Roma
Website: www.funzionepubblica.it
Tel: 06 68991
F. Ministry of University and Research
Professional qualifications: architects, university researchers and other
national research institutes.
Where to go:
Ministero dell’Università e della Ricerca
(Ministry of University and Research)
Servizio Autonomia Universitaria e per gli Studenti (SAUS) Ufficio X
Piazzale Kennedy, 20 - 00144, Roma
Website: www.miur.it
Tel: 06 58497450 - Attanasi
G. Ministry of Cultural Heritage and Activities Office for Relations
with Sports Bodies
Professional qualifications: ski instructor
Recognition may be subject to compensation forms, which since 2000 can
consist in an exam on subjects that are not included in the exam schedule of
the country where the qualification has been obtained. Moreover, at least a
basic knowledge of Italian is required. In such case, the recognition decree, in
consideration of the fact that it is a seasonal job, qualifies to the exercise of
the profession regardless of the annual quota established in the Flow Decree.
Where to go:
Ufficio Relazioni con Organi Sportivi presso il Ministero per i Beni e le
Attività Culturali (Ministry of Cultural Heritage and Activities Office for
Relations with Sports Bodies)
Via della Ferratella in Laterano, 51 - 00184 Roma
Website: www.beniculturali.it
Tel: 06 7732301 - Nardella
H. Department for Development and Competitiveness of Tourism
of the Presidency of the Council of Ministers
Professional qualifications: tourist guides, interpreters, tour guides, travel
agency technical directors
Where to go:
Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del
Turismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
(Department for Development and Competitiveness of
Tourism of the Presidency of the Council of Ministers)
Via della Ferratella in Laterano, 51 - 00184 Roma
Giovanna Corrado - Tel: 06 45532510 - Fax: 06 77208254
giovanna.corrado@attivitàproduttive.gov.it
I. Ministry of Public Works
Professional qualifications: territory planning expert
Where to go:
Ministero dei Lavori Pubblici (Ministry of Public Works)
Office: Piazzale di Porta Pia, 1 - 00198 Roma - Tel: 06 44267255
L. CONSOB
Professional qualifications: financial planners.
To register in the Financial Planner Registry you must pass a
special exam organised by CONSOB and must have an Italian
secondary school qualification or foreign one recognised
by CONSOB. Admittance to the exam can be done at the
Financial Planner Registry Regional Board; the application for
qualification recognition and the documents to be attached
must be submitted to CONSOB.
Where to go:
CONSOB (National Commission for Listed Companies
and the Stock Exchange) - Divisione Intermediari, Ufficio
Vigilanza e Albo dei Promotori Finanziari
Via della Posta, 8/10 - 20133 Milano
Website: www.consob.it - Tel: 02724209 - Sacchi
Annex 2:
P R O F E S S I O N A L Q U A L I F I C AT I O N
ENROLMENT IN PROFESSIONAL
ASSOCIATIONS, BOARDS AND COUNCILS
and
forestry
For some professions an academic qualification is not
enough: enrolment in the corresponding Association, Board
or Council is also required.
These professions are listed below:
Professional associations: Agronomists
specialists, Architects, Social Workers, Biologists, Chemists, Certified
Accountants, Employment Consultants, Pharmacists, Geologists, Journalists,
Engineers, Surgeons and Odontologists, Veterinaries, Psychologists.
Professional boards: Agrotechnicians, Builders, Surveyors, Professional
Nurses and Healthcare assistants-child care surveyors, Obstetricians,
Land Surveyors, Graphic Experts, Industrial Experts, Medical Radiology
Technicians, Accountants and Commercial Experts.
Professional councils: Lawyers, Notaries, Chemists, Geologists, Industrial
Experts.
Moreover, for some of these professions, you can enrol in the appropriate
Association, Board or Council only after a period of internship and after
passing a State Exam. The purpose of internship is to learn the profession
while working in companies, professional firms or institutes. The duration
varies according to the profession (usually between 6 months and 3 years);
remuneration is lower – in some cases non-existent – compared to those who
already perform the profession.
The requirements for enrolling in professional associations, boards and
councils are:
• recognised foreign academic qualification or an Italian one;
• a period of internship or apprenticeship (where required);
• passing the State Exam (where required);
• a regular residence permit and residence.
Italian citizenship is no longer a necessary requirement, except for professions
in public service where Italian citizenship is essential.
Art. 37, paragraph 3, of the Consolidation Act on Immigration and art. 49,
paragraph 1 of its Implementation Act establish that non-EU citizens can
enrol in associations, boards and councils only within the annual quota
established by the Flow Decree. There are also some rankings that usually
privilege foreign nationals with residence permit for work or family purposes.
No limitation should be provided for those who have obtained a qualification,
even abbreviated, in Italy.
&KDSWHU
Warning! Your collaboration is essential to get the best from this service:
We will not write the business plan for you; what we will do is give you all the
advice you need to write a good business plan.
Bureaucratic and administrative procedures for setting
up a business
Subjective conditions
To carry out some activities, the law requires that the future entrepreneurs
have the necessary professional competencies. For example, if you are
a hairdresser, a beautician or a vehicle repairer, you must prove your
competencies with appropriate documents.
Therefore, you must check and verify which requirements are set by law for
your company:
• professional requirements
• academic qualification
• purpose of your residence permit (see chapter 3).
There are many complex things to do to set up a business and there are also
expenses to be paid, some only at start-up, and others every year.
Some steps for setting up a business (also known as “bureaucratic and
administrative fulfilments”) have national validity, others depend on regional
or municipal laws and regulations.
When thinking of and starting up a business, it may be useful to make a
preview of the requirements to be met, the procedures to be followed and
the expenses.
Usually, to set up a business the following is required:
4.3
If accurately completed, it will help you develop your business idea.
The file is divided into two sections:
1. Promoters. Is the part referring to the professional experience of
the future entrepreneurs: it must be completed individually and it is
recommended to integrate it with an updated c.v.
2. Company activity. This part refers to the future activity: it must be
completed by the possible partners.
Once the questions have been answered, you still do not have your business
plan yet, but you do have an important document that will help you develop
your idea with Progetti d’impresa or with any other organisation you will refer
to (see also useful addresses).
You can collect your pre-feasibility document at any Progetti d’impresa
information desk or you can download it at our website.
To help you going from an idea to real business, we have inserted a file in
this chapter that will help you collect all the necessary information and ideas.
The file is called pre-feasibility file, because it must be written before the
business plan.
The company pre-feasibility plan
7UDQVIRUPLQJDQLGHDLQWRDSURMHFW
Progetti d’impresa information desks offer a consulting
service for assessing the feasibility of an idea; i.e., they help
you evaluate whether your project can be successful through
the drafting of the business plan.
To find help for drafting your business plan, you can refer to one
of the 8 Progetti d’impresa (Enterprise projects) information
desks over the province of Bologna.
Warning! The business plan is not only useful for the future
entrepreneur but also for investors and external backers, for
example the bank where to apply for a loan, potential clients
or partners. Therefore, it is an important presentation for the
future company and for this reason, it must be:
• accurate
• clear
• complete
• brief
Drafting a business plan is a delicate and complex step in the
creation of a new company, so if you do not have experience in
this field, it would be a good idea to turn to an expert for help.
A new business stems from an idea, an intuition, like the
discovery of new technology, the increase of demand of
a certain product or service, a change in the tastes and
trends of consumers, the success of other enterprises, the
identification of a need or of a lack on the market.
But is this intuition the right one? Is it feasible? Can it be
successful? Will there be enough earnings? Which and how
many resources will be necessary? How to find interested
clients? Which is the most adequate legal form?
The best tool to answer these and other questions is the
company feasibility plan also known as business plan. When
the business plan is completed, the entrepreneur will be
able to approach the market with a reasonable idea on the
feasibility of his/her project.
+2:726(783$%86,1(66
Single notification for business start-up
Environmental and structural conditions and special authorisations
You will have to go to the Single Desk for Production Activities
(Sportello Unico delle Attività Produttive, SUAP) for information
on the necessary authorisations for all types of companies
and those in particular for special kinds of companies.
SUAP can be found in municipalities and they handle all the
issues regarding authorisations and/or notifications without
having to go to other offices: you can only submit one
application for the authorisations referring to your activity to
the SUAP in the municipality where you wish to set up your
business. Certainty of times and simplified procedures are
the two strengths of SUAP information desks.
SUAP carries out an important orientation function regarding
both subjective requirements (see above), and the structural
requirements regarding the set up, life and closure of a
business (e.g., hygienic and adequacy requirements of the
premises) and special authorisations for particular companies
(e.g., printing and lithography companies, garages, taxis).
Along with administrative functions, many SUAP play a
fundamental role in promoting economic activities through
information and consulting services on the localisation of
activities to be set up and on the availability of incentives.
4.4
The things to do to set up any type of activity are the following:
- application for the assignment of a VAT number (Partita IVA)
and of the tax code (Codice Fiscale) of the company by the
Revenue Office (Agenzia delle Entrate). The VAT number must
be indicated in all the declarations, documents and payments,
is valid all over Italy and the European Union and is issued at
the moment of application free of charge.
- Enrolment in the National Company Registry (Registro delle
imprese) at the Chamber of Commerce (CCIAA). All those
who carry out an activity in the form of an enterprise must be
enrolled. The Chamber of Commerce registers and certifies
the main events that characterise the life of a company;
therefore, you must notify any modification or the closure
of the company. The enrolled companies must pay a fixed
chamber of commerce fee every year before June that is a
sum to guarantee annual enrolment.
- Opening a mandatory position for contribution, welfare
and social security purposes at the National Social Security
Institute (Istituto Nazionale Previdenza Sociale, INPS). The
sum to be paid to INPS in quarterly instalments is calculated
on the basis of the company income reported for tax purposes.
Since it is not possible to know beforehand which the company income will
be, the payment must be based on the income of the previous year or on
a minimum preset sum to which the balance will follow. In any case, the
contribution must be paid within maximum and minimum limits that may vary
from year to year.
- Opening a mandatory insurance against injuries on the workplace at
the National Institute for Insurance against Injuries on the Workplace
(Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, INAIL). All employers who hire
employees and para-subordinated workers in activities identified as risky
by law must open the insurance. Craftsmen are also required to insure
themselves. The insurance is valid from the notification of the activity carried
out by the employer five days before start-up. The cost of the insurance is
called premium and is fully charged to the employer or the craftsman. The
premium is calculated based on the remuneration and hazardness of the job.
However, it is always advisable to stipulate also a private insurance policy
(parallel and voluntary) against possible risks connected to the activity and
in particular against theft and damages to third parties.
Where and how to obtain everything you need to set up
any business
Always check whether your company’s activity provides for specific regulations
and therefore special authorisations or declarations and whether you meet
all the professional requirements.
4.4.1
To fulfil all the obligations listed above, all you have to do is submit your
Single Notification (Comunicazione unica) for business start-up to the
Company Registry (Registro delle Imprese) at the Chamber of Commerce.
In 2007, the Single Notification for business start-up (Comunicazione
unica per la nascita dell’impresa) was introduced, which is valid for all
administrative fulfilments required for the enrolment in the Company Registry
(Registro delle imprese), i.e.:
• social security (INPS) obligations
• welfare and fiscal obligations (INAIL, Agenzia delle Entrate, CCIAA - Registro
delle imprese, albo delle imprese artigiane).
to obtain the tax code and the VAT number (Agenzia delle Entrate).
•
In
•
•
•
•
•
detail, the obligations fulfilled through the single notification are:
declaration of company start-up, modification or closure for VAT purposes;
company enrolment, modification and closure for Inail purposes;
enrolment, modification and closure with INPS effects for owners, partners
and collaborators;
company with employees enrolment and closure for INPS purposes;
modification in the details of companies with employees for INPS purposes
referring to:
- activity carried out;
•
- closure;
- modification to the name of the individual company;
- name modification;
- activity reactivation;
- activity suspension;
- headquarters modification;
- operative headquarters modification;
company enrolment, variation and closure application to the
craft enterprise registry (albo delle imprese artigiane).
You will have to submit your Single notification (Comunicazione
unica) to the Company Registry (Registro delle imprese),
electronically or on electronic format. With the receipt that
will be given to you by the office, you can already set up your
business!
Attention though: you must however go to the SUAP information
desk for the authorisations required for your company (see
chapter 4.3).
Expenses
This new procedure offers a great advantage: you will no
longer have to worry about communicating with the other
institutes involved (such as INPS, INAIL, etc.) because the
Company Registry (Registro delle imprese) will.
The Revenue Office (Agenzia delle Entrate) will immediately
notify the tax code (codice fiscale) and the VAT number
(Partita IVA) to the Company Registry (Registro delle imprese)
and the latter will provide you with the receipt issued by the
Revenue Office (Agenzia delle Entrate), which will allow you to
immediately set up your business.
INPS and INAIL will directly notify the final outcome of the
procedure to you and the Company Registry (Registro delle
imprese) within 7 days (from the moment you have registered),
through certified electronic mail (CEM).
Starting from the 1st October 2009, you can already - should
you wish to do so - submit your single notification electronically.
However, until the 1st April 2010, you can follow the traditional
procedure by sending separate hardcopy communications to
the four institutes involved (CCIAA-Registro delle imprese e
Albo delle imprese artigiane, Agenzia delle Entrate, INAIL,
INPS). From 1st April 2010 the single electronic communication
will be mandatory.
4.5
Prima di avviare un’attività in proprio, è molto importante
Before setting up a business, it is important to take the
expenses for its start-up and maintenance into account.
These expenses can be very different and vary according to:
• the type of activity;
• the place where the activity is carried out (e.g., a shop in the town centre will
have higher rent expenses than one in the suburbs);
• bank commitments;
• distance from suppliers and the conditions they offer;
• the number of people working in the company and the type of contract
they sign.
Costs may be incurred for material expenses (e.g., restoration of premises,
furniture, equipment, goods, etc.) or for non-material expenses (e.g, premises
lease, advertisement of the activity, training of the personnel, etc.).
The main expenses incurred for setting up a business are:
Deed: drafting of the notary deed (necessary for companies and family
businesses), payment of the registry tax and licence tax (if it’s a company)
and, regardless of the legal standard, enrolment in the Company Registry
(Registro delle Imprese) or Craft Enterprise Registry (Albo delle Imprese
Artigiane).
Chamber of Commerce fee: sum to be paid every year to the Chamber of
Commerce for having an enterprise position. This sum varies according to
the legal business form and the number of branches declared.
INAIL: INAIL insurance coverage is mandatory for all activities that are subject
to accident risks. The sum is calculated in base of the level of risk for that
type of activity.
INPS: in order to offer workers an economic coverage for invalidity and old
age, the employer is obliged to pay social security and welfare contributions
that are proportional to the proportional to the yearly income. Italian Law
dated 4th July 1959 has extended the insurance for invalidity, old age and
survivors (assicurazione per l’invalidità, vecchiaia e superstiti, IVS) to the
owners of craft enterprises, family collaborators and partners who actively
and directly participate in the activity. INPS has established a special section
for craftsmen.
Local taxes: MSW (municipal solid waste) tax (tassa RSU) and on
advertisement. Are due to the Municipality and are proportioned to the
premises, the type of activity and turnover.
Authorisations: some activities require specific authorisations to be carried
out, which involve planning, inspection and license expenses.
Bookkeeping: Upon starting up an activity, due to the complexity of the
accounting and fiscal fulfilments provided by law, it is important to consider
the expenses for administrative and fiscal functions that are usually external
(accountant), whose yearly remuneration may vary.
&KDSWHU
Farmers
Land cultivation, forestry and animal-breeding are intended to
be activities aimed to care and development of a biological
cycle or of a necessary stage of such cycle, vegetable or
animal, which utilise or may utilise land, forest, or fresh,
brackish, sea waters.
Connected activities are those activities performed by the
agricultural entrepreneur aimed to transforming, preserving
or marketing the products and protecting the value of the
territory.
Apart from the agricultural entrepreneurs there are more
qualified figures, such as:
• professional agricultural entrepreneur (imprenditore agricolo
professionale, I.A.P.) if the farmer dedicates most of his/her
work time to and receives most of his/her income from the
farm and has an adequate professional ability;
• direct farmers (coltivatore diretto, C.D.), when the farmer
directly performs manual land cultivation activities. The land
must have an adequate size and must be of his/her property.
Agricultural entrepreneur is who exercises “activities directed
to land cultivation, forestry, animal-breeding and connected
activities”.
5.1
There are many ways to be an entrepreneur and for each one
of these, there are specific bureaucratic procedures. Below
is a brief description of the most common entrepreneurial
figures: farmers, craftsmen, traders. To describe these figures,
we have selected some activities indicating the required
administrative procedure to follow. For in-depth information,
please consult the Vademecum of entrepreneurial activities
(Vademecum delle attività imprenditoriali) available at SUAP
information desks (you can find the address in the useful
addresses section).
(175(35(1(85,$/),*85(6
An example of micro-enterprise in the agricultural sector:
DIRECT SALE OF PRODUCTS FROM THE FARM (AGRICULTURAL PRODUCERS)
For this activity you must submit your application to SUAP
Direct retail sale of products mainly produced in one’s farm is allowed for
individual or associated entrepreneurs registered in the Company Registry
(Registro delle imprese) in compliance with the hygiene and sanitation
provisions in force.
Direct sale can be carried out in itinerant form after having notified to SUAP
the place where the farm is located, the product specifications and the ways
you intend to sell, including e-commerce, at least 30 days before starting
the activity
Should you intend to sell your products in premises open to the public or in
public areas using a parking space, you must apply to the SUAP where you
intend to sell your products.
In case of retail sale in outdoor areas of your farm or in other available
private areas, you are not required to notify the start-up of your activity. You
can also sell products deriving from the manipulation or transformation of
land or animal products.
As for hygienic-sanitary requirements, before starting up your activity, you
must present a notification to the Local Health Unit (Azienda USL) to register
your company.
Raw milk can only be sold in the farm where it is produced, directly from to
producer to the end customer without having to notify with SUAP or by means
of automatic dispensers located either within or outside the farm. Should the
dispensers be located outside the farm in spaces that are not property of the
agricultural producers, you must notify to SUAP the place where you intend to
install the dispenser, the activity of direct retail sale of agricultural products, in
compliance with art. 4 of Legislative Decree No. 228 dated 18/05/2001, and
the sanitary notification to the USL, all this 30 days before starting the activity.
Requirements
• Enrolment in the Company Registry (Registro delle Imprese) at the Chamber
of Commerce.
• Have no prior convictions, with final judgement, for hygiene and sanitation
related crimes or food frauds, in the 5 years prior to activity start-up. This
prohibition is effective for five years from the final conviction sentence.
• Should you sell your products inside premises, these must have the
construction and hygiene-sanitation, safety and fire prevention requirements.
Should you sell raw milk, the specific hygiene-sanitation provisions must be
complied with.
•
How to submit your application
In case of direct sale of agricultural products in itinerant form, the application
must be submitted to the SUAP of the municipality where the production farm
is located, specifying the personal details of the applicant, the Company
Registry (Registro delle imprese) details, the location of the farm, the
products you intend to sell and how you intend to sell them. Thereafter, the
itinerant sale all over the national territory will be approved.
In case of non-itinerant sale in public areas or in premises
open to the public, the application must be submitted to the
SUAP where you intend to sell your products. For selling in
public areas using parking space, you must also apply for
such parking space, in compliance with art. 28 of Legislative
Decree 114/98, in the manners set by the municipal
regulations in force.
Expenses
Appraisal fee.
Time
30 days.
Description of the procedure
The fully completed application must be submitted in duplicate
copy, one of which will be returned to the applicant, once the
arrival registration number is applied, for it to be kept in case
of verifications by supervising authorities.
As for hygienic-sanitary requirements, before starting up your
activity, you must present a notification to the Local Health
Unit (Azienda USL) to register your company.
The SUAP will verify whether the application is complete,
complies with the regulations in force, and meets all the
declared requirements. 30 days after the municipality has
received the application, you can start the activity without
having to wait for further acts to be issued.
Should you apply for a parking space, the relative procedures
set by the municipal regulations in force must be followed.
Documents and forms to be submitted
• Itinerant direct sale of agricultural products application form.
Or
• Non-itinerant sale in public areas or in premises open to public
application form.
And
• Company registration notification to be submitted to the local
USL.
Standards
• Legislative Decree No. 228 dated 18 May 2001 - Orientation
and modernisation of the agricultural sector in compliance
with art. 7 of Law No. 57 dated 5th March 2001.
• EC Regulation 852/2004 of the European Parliament and
of the Council dated 29th April 2004 on the hygiene of
foodstuffs.
• EC Regulation 853/2004 of the European Parliament and
of the Council dated 29th April 2004 laying down specific
hygiene rules for food of animal origin
•
•
•
5.2
Regional executive council resolution No. 1015 dated 7th July 2008 –
Definition of the recognition and registration procedures for companies
in the food sector implementing the European standards on food safety.
Managerial determination of the Veterinary and Food Hygiene Manager
of the Region of Emilia-Romagna No. 9223 dated 1st August 2008 Procedure for the registration of activities and recognition of factories in
the food sector and products of animal origin as in Regional executive
council resolution No. 1015 dated 7th July 2008.
Municipal regulation on Hygiene, Public Health and Veterinary.
Craftsmen
Craftsman is who personally and professionally carries out his/her activity in
a continuous manner as the owner of his/her firm and with full responsibility.
Craft enterprise is defined as an enterprise promoted and managed by a
craft entrepreneur, who has the prevalent aim to produce goods, even semiworked, and services (except for agricultural activities, trade services, and
the sale of food and drinks), provided that it does not exceed some limits in
size that vary according to the type of activity.
Employees may be hired, as long as they are managed directly by the craft
entrepreneur and they do not exceed a certain number.
A craftsman can only sell what he/she produces. Should products of other
firms also be sold, there is a mixture between craftsmanship and trade activity;
these activities are called mixed or promiscuous. As for the qualification of
mixed activities, the criterion of prevalence is applied i.e., the evaluation of
the greatest commitment dedicated for one activity or the other.
The craft enterprise can take the legal form of an individual company, general
partnership (società in nome collettivo), limited partnership (società in
accomandita semplice), and limited liability company (società a responsabilità
limitata) sole trader (always in compliance with the size limitations that vary
according to the activity).
Enrolment in the Craft Enterprise Registry (Albo delle imprese artigiane)
at the Chamber of Commerce is mandatory to set up a craft enterprise.
The application must be submitted, within 30 days from the start-up of
the activity, to the Provincial Commission of Craftsmanship (Commissione
Provinciale per l’Artigianato, CPA) with attached the documents proving the
following situations :
• personal work must prevail both on capital and on employment;
• the owner must work in the firm and is fully responsible for its management;
• the firm must have a limited size;
• should the activity require special qualifications, the craftsman must prove to have
the professional requirements, although he/she can designate a responsible
technician.
The enrolment in the Registry qualifies the firm as a craft enterprise, which
is often a necessary condition for granting concessions to this kind of
enterprise. The enrolment in the Registry implies the mandatory registration
in the INPS lists of the firm owner, partners, in case of a company, and of
family members working in the firm.
Craft activities are usually divided into goods production and
service provision.
Production craft enterprises generally have the following
features:
• they produce and transform goods;
• the product can be thereafter marketed;
• the activity is not carried out on a specific order by a single
customer.
Service craft enterprises generally have the following features:
• they produce intangible goods;
• they produce or transform non-durable or semi-durable goods
on the specific order by a single customer.
An example of micro-enterprise in the crafts sector:
AUTO REPAIR
For this activity you must submit your application to the
Chamber of Commerce
Auto repair enterprises carry out maintenance and repair
activities on motor vehicles, including mopeds, agricultural
machinery, trucks and trailers for transporting people and
goods by road.
Auto repair activities are divided into:
• mechanics and engine design
• bodywork;
• car electrics;
• tyre repair.
This list does not include activities such as car wash, refuelling,
air filter, oil filter replacement, oil and other lubricating or
cooling liquid change. Moreover, the list does not include
repair activities made on vehicles that are not authorised to
be driven on the road, such as racing cars and motorbikes,
go-karts, etc.
Requirements
To carry out this entrepreneurial activity you must have all the
moral, personal technical and professional requirements.
Therefore, a personal sworn declaration stating to have them
must be issued.
As for the technical-professional requirements, the list of
eligible qualifications can be downloaded from the website of the
Chamber of Commerce of Bologna: http://www.bo.camcom.it
The Provincial Commission of Craftsmanship (Commissione
provinciale per l’artigianato) evaluates the qualifications in order to
establish for which activities of the auto repair sector they can apply.
How to submit your application
Those who have the requirements must submit the application for enrolment
in the Company Register (Registro delle imprese) or in the Craft Enterprise
Register (Albo delle imprese artigiane) at the Chamber of Commerce, together
with the Declaration of activity start-up (Dichiarazione di inizio attività, DIA),
with the personal sworn declaration on the possession of requirements and
attaching the documents that prove the payment of the chamber of commerce
fees (diritti camerali) and of the license tax (tassa di concessione governativa).
Expenses
Administrative fees for the enrolment in the Company Register (Registro delle
imprese) or in the Craft Enterprise Register (Albo delle imprese artigiane).
Moreover, the enrolment of auto repair enterprises involves the payment of a
license tax (tassa di concessione governativa).
Time
The activity must start the same day you submit the application for enrolment
in the Company Register (Registro delle imprese) or in the Craft Enterprise
Register (Albo delle imprese artigiane) with the Declaration of activity startup (Dichiarazione di inizio attività). It cannot start before submitting the
Declaration of activity start-up (Dichiarazione di inizio attività).
Description of the procedure
The Chamber of Commerce approves the application and releases the receipt.
For craft enterprises, the applications are evaluated by the Provincial Commission
of Craftsmanship (Commissione provinciale per l’artigianato), according to the
schedule published at the beginning of every calendar year. In case of rejection,
a resolution will be approved indicating the reasons and details of a possible
appeal against the decision. In such case, it is impossible to carry out the activity.
For non-craft enterprises, the Chamber of Commerce verifies the documents
and the requirements of the applicant within 60 days from application. In case
of remediable irregularities, it will invite the applicant to regularise their position;
should this not be possible, the application of enrolment will be rejected.
Should it not be possible to carry out the activity, the reasons of the rejection
will be indicated and details for a possible appeal against the decision will
be provided.
Documents and forms to be submitted
• Application for enrolment in the Company Register (Registro delle imprese) or
in the Craft Enterprise Register (Albo delle imprese artigiane) at the Chamber
of Commerce of Bologna.
• Declaration of activity start-up (Dichiarazione d’inizio attività) for auto repair
enterprises.
Fire prevention certificate for auto repair garages containing up to 9 vehicles.
•
Standards
• Law No. 122 dated 5th February 1992 - Provisions on road safety and
regulation of auto repair activities.
Presidential Decree No. 558 dated 14 December 1999 – Standard with
•
•
5.3
the regulations simplifying the rules regarding the Company
Register (Registro delle Imprese), as well as the simplification
of procedures referring to activity start-up declaration and
for the application for enrolment in the Company Register
(Registro delle imprese) or in the Craft Enterprise Register
(Albo delle imprese artigiane) for special categories subject
to the verification of technical requirements.
Ministerial Decree dated 4th May 1998 – Provisions regarding
the applications and their content for starting fire prevention
procedures, and the services provided by Provincial fire
command (Comandi provinciali dei vigili del fuoco).
Traders
Trader is who professionally carries out mediation activities in
the movement of goods.
The purchased goods can be:
• to consumers in fixed premises (fixed trade) or mobile (e.g.,
street trading with parking space or in itinerant form, to the
consumer and by correspondence)
• to other trade enterprises (wholesale).
Goods are mainly divided into:
• foodstuff
• non-foodstuff
Standards allow selling foodstuff and non-foodstuff inside
the same shop, in compliance with the hygiene-sanitation
provisions in force.
In order to sell foodstuff in each of the retail businesses
listed below, you must submit your application to register your
firm to the local USL.
Retail business is usually divided into different categories and types:
• neighbourhood retail business: a retail business where
goods are sold directly to the end customers, with a trade
surface that does not exceed 150 m2. in municipalities
with a population below 10.000 inhabitants and 250 m2.
in municipalities with more than 10.000 inhabitants;
• medium retail structure: a retail business where goods
are sold directly to the end customers, with a trade
surface between 151 and 1.500 m2 in municipalities
with less than 10.000 inhabitants and between 251
and 2.500 m2 in municipalities with a population below
10.000 inhabitants;
• large retail structure: a retail business where goods are
sold directly to the end customers, with a trade surface
over 1,500 m2. in municipalities with 10.000 inhabitants
and 2,500 m2. in municipalities with more than 10.000
inhabitants.
Also significant is the shopping centre. Shopping centres are the medium and
large trade structures where several businesses are inserted in a structure
for a specific target that make use of common infrastructures and services
managed unitarily. Shopping centres can also include public services and
activities such as banking, health and social services, etc.).
Trade activities also include public businesses selling food and drinks, both
in fixed premises and by means of automatic dispensers.
The sale of food and drinks is intended for consumption on the spot, in
every case where purchasers consume the products within the premises or
in outdoor areas open to the public and equipped for this purpose.
An example of micro-enterprise in the trade sector:
TELEPHONE CENTRE
For this activity you must submit your application to SUAP
A telephone centre, also known as phone centre and/or internet point, is
a business open to the public, which supplies customers with telephones,
PCs and other electronic devices, used to provide telephone and telematic
services, also associated to other activities.
These activities in Emilia-Romagna are regulated by Regional Law No. 6
dated 21 May 2007.
Whoever is interested in opening a telephone centre must refer to the
municipality and submit:
• The declaration of activity start-up (dichiarazione di inizio attività),
if the trade service does not exceed 150 m2. in municipalities with a
population below 10.000 inhabitants, and 250 m2. in municipalities with
over 10.000 inhabitants.
Or
• An authorisation request (richiesta di autorizzazione), if the trade surface
is between 151 and 1,500 m2 in municipalities with 10,000 inhabitants
and between 251 and 2,500 m2 in municipalities with over 10,000
inhabitants.
Moreover, provisions laid down for retail businesses concerning opening
hours, mandatory closure during bank holidays, publicised prices and
sanctions are also applied to these businesses.
Telephone centre activities can be exercised in association with other
activities, in compliance with the municipal provisions on telephone centres,
specific sector regulations, hygiene-sanitation regulations, and safety
protection, urban and construction standards in force.
Requirements
• To own or have the availability of the premises.
• Enrolment in the Company Registry (Registro delle imprese) at the
Chamber of Commerce.
• To have the moral requirements laid down by art. 5, paragraph 2, of
Legislative Decree 114/1998.
• Subject to the provisions of Legislative Decree 259/2003, the premises
•
must have all the requirements laid down by regulations
regarding construction, hygiene, public and veterinary
health in force and must also have the certificate of
construction compliance and occupancy (certificato
di conformità edilizia e agibilità). Moreover, further
requirements laid down by municipal regulations on
telephone centres must also be met.
The sale of food and drinks, if complementary to the
telephone centre activity, can be exercised in the same
premises or in an adjoining room, limited to the standing
areas and respecting the emergency exits. Food and
drinks manipulation activities, on the other hand, must
be carried out in a separate area or premises.
Further fulfilments
In addition to the provisions established by regional standards,
further fulfilments laid down by national standards must also
be taken into consideration. These refer to:
D notification established by Electronic Communication
Code Codice delle comunicazioni elettroniche;
E license from the chief of police (Questore).
How to submit your application
Applications must be submitted to SUAP.
If the trade surface does not exceed 150 m2 in municipalities
with less than 10,000 residents and 250 m2 in municipalities
with over 10,000 inhabitants, you must submit a declaration
of activity start-up (comunicazione di inizio attività) in case of
new activity start-up, transfer, modifications to the premises,
assignment, corporate changes or closure.
If the trade surface is between 151 and 1.500 m2 in
municipalities with 10,000 inhabitants and between 251
and 2,500 m2 in municipalities with over 10,000 inhabitants,
you must submit the authorisation application (domanda di
autorizzazione) for medium trade structures.
Expenses
In case of authorisation application, an appraisal fee and two
revenue stamps (marche da bollo) of the current value must
be paid.
Time
30 days for the declaration; 90 for the authorisation
application.
Description of the procedure
The fully completed declaration must be submitted in triplicate
to the SUAP of the municipality where the business is located.
A copy will be returned to the applicant, once the arrival
registration number is applied, for it to be kept in case of verifications by
supervising authorities.
The declaration takes effect after 30 days, unless there are rejections from
the municipality in the meantime. The declaration takes immediate effect
only in case of assignment, corporate changes or closure.
In case of authorisation application regarding the surface, the procedure
takes up to 90 days (in any case after the service conference meeting
(conferenza di servizi) of municipality, province and region who decide
together) except for interruptions and/or suspensions, as established by
municipal regulations on trade structures.
Documents and forms to be submitted
• Declaration of start-up of a telephone centre
Or
• Authorisation application for a telephone centre
Standards
• Royal Decree No. 773 dated 18 June 1931 - Consolidated Law on Public
Safety
• Legislative Decree No. 114 dated 31 March 1998 – Legislation reform
pertaining to the trade sector in accordance with art. 4 paragraph 4 of Law
No. 59 dated 15 March 1997
• Regional Law No. 14 dated 5 July 1999 – Provisions regulating trade in fixed
premises implementing Legislative Decree No. 114 dated 31 March 1998
• Regional Council Resolution No. 1253 dated 23 September 1999 - Criteria
for urban and regional planning referring to trade activities in fixed premises
implementing art. 4 of Regional Law No. 19 dated 5 July 1999;
• Legislative Decree No. 259 dated 1 August 2003 – Electronic Communication
Code
• Law No. 155 dated 31 July 2005 - Conversion into law, with amendments,
of Law Decree No. 144 dated 27 July 2005, containing urgent measures
against international terrorism
• Memorandum 557/PAS/12982D(22) dated 29 August 2005 – Law Decree
No. 144 dated 27 July 2005, containing urgent measures against international
terrorism, converted into law with amendments by Law No. 155 dated 31 July
2005. Administrative provisions and implementation decrees laid down by
articles 7, 8
• Ministerial Decree dated 16 August 2005 – Measures for preventive
collection of personal details regarding subjects using unsupervised telematic
communication stations or internet points using wireless technologies as in
art. 7, paragraph 4, of Law Decree No. 144 dated 27 July 2005, converted
into law with amendments by Law No. 155 dated 31 July 2005
Regional Law No. 6 dated 21 May 2007 - Provisions on commercial distribution
Municipality standard regulating telephone centres
Municipal Ordinance on telephone centre opening hours
•
•
•
&KDSWHU
Professional or business activity?
The law establishes which are professional and which are
business activities.
In general:
• business activities are those that involve more manual rather
than intellectual work and for which the tools to carry out such
activities are more important than the personal ability of who
manages it (e.g., in a shop the competencies and kindness of
the owner are indeed important, but for customers elements
such as variety and quality of the goods, the appearance and
the size of the shop are even more important);
• professional activities mainly consist in intellectual activities
where the personal abilities of the owner are far more
important than the used tools (e.g., for a lawyer, personal
ability is obviously far more important than the furniture in
his/her office or the computer he/she uses).
Apart from banks and insurance companies, activities that are
considered business activities are trade in goods, production
of goods, transport activities, crafts activities.
Professional activities are certainly those that involve the
mandatory enrolment in a board or registry (e.g., lawyers,
physicians, surveyors, engineers, etc.).
However, there is a variety of situations where intellectual
(not manual) services are provided that do not require the
enrolment to a board or registry, which lead to both business
and professional activities. It is the case of any type of
consultancy (e.g., IT or training consultancy).
Before starting an activity to produce or sell goods or services,
you must ask yourself whether it is a professional activity or
a business activity.
Secondly, you will have to decide between sole proprietorship
and partnership, contributing to management and sharing the
profits.
6.1
/(*$/)2506
So summarising: how can you be sure whether you are an entrepreneur or a
professional? Being one or the other mainly depends on the predominance of
the personal ability or of the use of tools in carrying out the activity.
Liberal profession
For example:
an IT consultant is a professional occupation; however, if the consultant
carries out his/her activity within the premises, and has a computer, a
secretary and employees, he/she becomes an entrepreneur. So clearly there
is a very thin line between the two concepts. From an economic point of view,
the main difference between professionals and entrepreneurs stands in the
fact that the former pay taxes based on the difference between revenues and
expenses, while the latter pay based on the difference between issued and
received invoices, regardless whether they have been cashed or paid.
Both professionals and entrepreneurs can carry out their activity in partnership
with others. However, the case of professionals working in partnership is not
very common and it must comply with certain rules.
6.2
General features
Liberal professional, either enrolled in a board or registry or not, carry
out their activity independently, although they can make use of the help
of collaborators and employees (within the limits specified in the previous
chapter); moreover, they are the sole liable of any loss to which they may
respond with their own personal wealth. In other words, they could be forced
to pay off debts with their own personal wealth.
Fulfilments and costs
Along with the enrolment in a professional registry, when required by law, the
only fulfilment required is the notification to the Revenue Office Single Desk
(Ufficio Unico dell’Agenzia delle Entrate) within 30 days from the start of the
activity for having the VAT registration number (Partita IVA) assigned. he VAT
registration number (Partita IVA) is free of charge.
Social security (INPS, INAIL) obligations
Professionals who are not required to enrol in a registry must however
register to the separate INPS management (gestione separata dell’INPS) all
the contributions that give right to a pension. Currently, the contribution is
25.72% of the profit to be paid together with the annual taxes.
Professionals enrolled in a registry, on the other hand, pay pension
contributions to a specific institution, which is different for each professional
category. In no case is the registration to INAIL required.
Tax treatment of the profit
The profit (revenue minus payments) obtained through the activity is subject
to various taxes: IRPEF, additional regional income tax, additional municipal
income tax and sometimes – depending on the organisation level – IRAP
(Regional tax on productive activities). There are concessions for those who
set up an activity.
Advantages
• It is easy and quick to set up.
• Accounting expenses, which for low incomes include only VAT
bookkeeping (libri IVA).
To close an activity, all you have to do is close the VAT number
(Partita IVA).
•
Disadvantages:
• Choosing to be a professional is not always possible (see
paragraph 6.1).
Legal forms of enterprise
Special aspects: exercise in associated form
Professionals who wish to work together and share the profits
may set up associations for which, in general, the same rules
as for the individual professionals. However, the accounting
and fiscal management can be rather complex and may
require professional help.
6.3
To carry out an entrepreneurial activity, it is important that
it has a legal form. The choice of the legal form is very
important for the consequences it may entail.
This choice must be based on:
1. the nature, and therefore the risks, of this activity;
2. the capital (i.e., the monetary means) required to start
the activity;
3. the level of liability that the entrepreneur intends to hold;
4. the chances to apply for certain forms of funding and/or
concessions.
In the following pages we will briefly describe the most
common legal forms of enterprise.
As mentioned in chapter 6.1, an activity can be managed
individually (legal form of individual company or individual
limited liability company) or with other partners (legal form of
a partnership company).
In an individual company only one person (the entrepreneur)
provides the monetary means to set up the business (capital)
and therefore enjoys the profits and is liable for any loss.
In partnership companies the initial capital is provided by a
number of partners who share the profits as well as liability
for losses in proportion to the capital provided.
Should you choose to operate on your own you can choose
between:
• individual company
• family business
Should you choose to operate as a partnership company, the most common
legal forms are:
• general partnership (società in nome collettivo, s.n.c.) or limited partnership
(società in accomandita semplice, sas)
limited liability company (società a responsabilità limitata, s.r.l.)
cooperative companies (società cooperativa)
•
•
6.3.1 Individual company
In an individual company, although they can be helped by collaborators and
employees, owners are the only responsible of the risks connected to the
management of the activity, to which they may respond with their own personal
wealth; in other words, they could be forced to pay off debts with their own
personal wealth. Therefore, this legal form is most suited to activities that do
not present particular risks, such as selling services that do not require the
purchase of goods or small shops, which require a purchase of goods for a
modest value.
Fulfilments and costs
• Notification to the Revenue Office (Agenzia delle Entrate) within 30 days from
the start of the activity, for the assignment of the VAT number (Partita IVA).
• Enrolment in the Company Registry (Registro delle imprese) at the Chamber
of Commerce of the province where the company is established.
The assignment of the VAT number (Partita IVA) is free of charge, while the
registration to the Chamber of Commerce costs approximately 200 euros.
For the procedure to be followed, please see section 4. 4.1.
Social security (INPS, INAIL) obligations
The owner of the company must register to the INPS and pay contributions
that will give right to a pension. Currently, the sum of the contributions is
approximately 2,700.00 euros (for an income just over 13,000.00 euros).
For incomes over 13,000.00 euros, the contribution is equal to approximately
20%. Moreover, registration to INAIL and the payment of insurance premiums
are mandatory; the sum depends on the risk level of the activity.
For the procedure to be followed, please see section 4. 4.1.
Tax treatment of the profit
The profit obtained through the activity is subject to various taxes: IRPEF,
additional regional income tax, additional municipal income tax and often –
depending on the organisation level – IRAP.
Advantages
• It is easy and quick to set up.
• Accounting expenses, which for low incomes include only VAT bookkeeping
(libri IVA), are reduced.
To close the activity, all you have to do is close the VAT number (Partita IVA)
and notify the closure to the Chamber of Commerce, INPS and INAIL.
•
Disadvantages:
The individual entrepreneur is subject to bankruptcy with all
the consequences that it entails.
6.3.2 Family business
General features
This is a particular form of individual company, in which family
members work without being neither employees nor partners.
In family businesses, the following members can collaborate
in the exercise of the activity:
• the spouse and relatives within the third degree (e.g., parents,
grandparents, great grandparents, children, grandchildren,
great grandchildren, uncles, aunts, brothers and sisters);
• affinity within the second degree (being affinity the relation
with the spouse’s relatives: son in law, daughter in law,
brother in law, sister in law).
Family members who collaborate in the company can share up to
49% of the profit, the goods purchased with it and the company
growth, in proportion to the quality and quantity of the work provided.
The responsibility of all company operation falls entirely on
the owner, just like for the individual companies.
Fulfilments and costs
The company is established with a deed signed in front of
a notary (certified private document) or directly written by a
notary (public document) stating the share of profits for each
family member which, it must be declared, is to be proportional
to the quality and quantity of work.
As for the individual company, the following stages are
required:
• notification to the Revenue Office (Agenzia delle Entrate)
within 30 days from the start of the activity;
• Enrolment in the Company Registry (Registro delle imprese)
at the Chamber of Commerce of the province where the
company is established.
Expenses concern the signature in front of a notary and the
Company Registry (Registro delle Imprese) enrolment fee.
The assignment of the VAT number (Partita IVA) is free of
charge, while the registration to the Chamber of Commerce
costs approximately 200 euros.
For the procedure to be followed, please see section 4. 4.1.
Social security (INPS, INAIL) obligations
The owner and each family member must register to INPS and
pay pension contributions. Moreover, registration to INAIL and
the payment of insurance premiums are mandatory; the sum
depends on the risk level of the activity.
Tax treatment of the profit
Each member of the family business pays IRPEF, additional regional and municipal
tax on his/her share of profit. The overall company profit is subject to IRAP.
Advantages
• Family members can be part of the enterprise activity without having to
establish a company.
• The taxes paid on the sum of all the shares of profit are lower than those that
would be paid should the profit be entirely received by the owner-entrepreneur.
Incorporation and accounting are relatively simple and the costs are reduced.
•
Disadvantages:
The same as those for individual companies: The individual entrepreneur is
subject to bankruptcy with all the consequences that it entails.
Special aspects: conjugal enterprise
A conjugal enterprise is a special type of family business, which is established
after marriage and is managed by both spouses.
6.3.3 General partnership (Società in nome collettivo, s.n.c.)
General features
Is a company of people. All partners risk their personal wealth in case of
losses; this is why liability of the partners is unlimited and joint. For this
reason, just like the individual company, it is most suited to activities that
are not too risky and do not require an excessive initial investment. Liability
of the partners is subsidiary, in the sense that the creditor can act on the
partner’s personal wealth only in case of insufficient company assets.
Each company responds to the obligations involved therein before entering
the company, while liability for the company obligations of those who are no
longer partners remains until the company is dissolved.
The administration of the company is assumed by each partner, who can act
independently from other partners, unless differently stated in the company
regulation (articles of association).
Any modification to the charter must be approved unanimously by the
partners, unless differently agreed upon.
Upon the death of a partner, his/her heirs are entitled to the liquidation of
the share of the deceased partner, but not to become partners themselves,
unless specifically requested and approved by all the other partners.
Fulfilments and costs
The charter must be stipulated by notified private document or public
document drafted by a notary (see Family business). The payment of an
initial minimum amount of capital stock is not required.
Initial fulfilments:
• The charter must by law be authenticated by a notary.
• Declaration of activity start-up to the Revenue Office (Agenzia delle Entrate)
within 30 days from the drafting of the charter.
• Enrolment in the Company Registry (Registro delle imprese)
at the Chamber of Commerce of the province where the
company is established, within 30 days from the drafting of
the charter.
• Transfer of a copy of the incorporation deed to the Revenue
Office (Agenzia delle Entrate) within 3 months from its
registration in the Chamber of Commerce.
The most significant expenses refer to the notary who legalises
the deed and possibly to the accountant or association (such
as ASCOM, CNA, Confartigianato, Confesercenti, etc.) that
prepare the deed and charter; to these must be added the
expenses regarding registration to the Chamber of Commerce,
which is approximately 200 euros. However, the contract can
also be written by the partners-to-be, who will then have their
signatures legalised by a notary.
For the procedure to be followed, please see section 4. 4.1.
Social security (INPS, INAIL) obligations
Each partner must be registered to INPS for the payment of
pension contributions. Moreover, registration to INAIL and
the payment of insurance premiums are mandatory; the sum
depends on the risk level of the activity.
Tax treatment of the profit
Each partner pays IRPEF, additional regional and municipal
tax on his/her share of profit. The overall company profit is
subject to IRAP.
Advantages
Incorporation and accounting are relatively simple and
inexpensive. The incorporation stage is completed within a
few days and the accounting fulfilments are minimal.
Disadvantages:
The company bankruptcy implies bankruptcy of the single
partners, who respond with their own personal wealth.
Special aspects: equity partner (socio d’opera)
An equity partner is who draws profits from the partnership
contributing with his/her work but not with capital. Equity
partners are not an employee and therefore have no right to
salary treatment; just like all the other partners, they have
right to remuneration only if the company generates profits.
Advantages
Possibility to participate in the activity and in the earnings
without capital contribution.
Disadvantages:
In case of unfitness to carry out the work, an equity partner can be excluded
from the company. Upon liquidation of the company, an equity partner has
no right to reimbursement of the value of his/her contribution i.e., to receive
an amount of money equal to the global value of the services provided to the
company, unless the other partners agree differently.
6.3.4 Limited partnership (società in accomandita semplice, sas)
Is a variant of the general partnership (società in nome collettivo). Also this is
a company of people. The main difference consists in the fact that partners
are divided into two categories: limited partners and general partners. Only
the general partners risk their personal wealth in case of losses; limited
partners at most risk their capital share.
Limited partners cannot be administrators and therefore, do not have an
operational role in the company.
As for all the features and fulfilments a limited partnership is identical to a
general partnership.
6.3.5 Limited liability company
(società a responsabilità limitata, s.r.l.)
General features
Is a joint stock company; liability of the partners is limited to their capital
share. In other words, in case of any loss, creditors can only claim the
company assets but, in no way, can make demands on the personal wealth
of the partners. For this reason, this legal form is most suited to activities
that involve risks of loss and debt.
Should the company need loans from third parties (e.g. banks) but does
not have sufficient assets as a guarantee, the loan is usually subject to
personal guarantees by the partners who therefore become responsible for
the repayment of the loan even with their personal wealth.
All decisions are made by the shareholder meeting: The vote of each
shareholder counts according to the number of shares and decisions must be
made with the votes of shareholders that represent at least half of the assets.
The company can be administrated and legally represented by one or more
shareholders or even by an external figure who is not a shareholder (if
provided by the articles of association. The administrator is named by the
shareholder meeting.
The articles of association are essential because they set the rules of the
activities as well as of the relations between shareholders.
Fulfilments and costs
the company must be incorporated by public deed drafted by a notary. It may
be advisable to refer to an accountant or to an association (such as ASCOM,
CNA, Confartigianato, Confesercenti) for the preparation of the articles of
association.
An initial capital of at least 10,000 euros is required for the incorporation
of the company. Upon signing the contract, all the shareholders must have
paid at least 25% in an escrow account. This payment can be
replaced by a bank guarantee or insurance policy.
Contributions for the rendering of services are possible and
for them a survey by an expert estimation named by the
interested parts will be sufficient.
Therefore, for the incorporation, the following are required:
• a public document drafted by a notary;
• Notification to the Revenue Office (Agenzia delle Entrate)
within 30 days from the stipulation of the charter for the
assignment of the VAT number (Partita IVA);
• Enrolment in the Company Registry (Registro delle imprese)
at the Chamber of Commerce of the province where the
company is established, within 30 days from the drafting of
the charter.
• payment of the statutory book fee (tassa di vidimazione dei
libri sociali), approximately 350 euros;
• Transfer of a copy of the incorporation deed to the Revenue
Office (Agenzia delle Entrate) within 3 months from its
registration in the Chamber of Commerce.
The most significant expenses refer to the notary and to the
registration fee of the paid share. For a company incorporated
with a minimal capital, incorporation expenses can reach
up to 3,000 euros. Costs increase should you turn to other
professionals or associations apart from the notary.
For the procedure to be followed, please see section 4. 4.1.
Social security (INPS, INAIL) obligations
Only shareholders of a limited liability company (s.r.l.) must
register to INPS and pay contributions. The sum varies
according to the profits and the type of activity. Moreover,
registration to INAIL and the payment of insurance premiums
are mandatory; the sum depends on the risk level of the
activity.
Tax treatment of the profit
Company income is subject to IRES (corporate income tax)
and IRAP.
Net profits resulting once all the taxes have been paid
are shared by the shareholders. The profit share of each
shareholder is stated in his/her income tax return under
capital gain (reddito di capitale) and is subject to IRPEF.
Advantages
• Limits financial liability of the shareholders to the invested
capital.
Bankruptcy is not extended to the shareholders, who are not
liable for company debs with their personal wealth.
•
Disadvantages:
• There are more ties in the management and incorporation costs are quite high.
• Bookkeeping is mandatory for joint stock companies, which must also submit
an annual budget to the Company Registry (registro delle imprese); all this
implies considerable costs.
Special aspects:
Individual limited liability company (Società a
responsabilità limitata unipersonale)
A limited liability company can be incorporated with a single shareholder, who
is the founding partner.
But to enjoy the limited liability it is necessary to:
• make it public by registering a statement of the administrators in the Company
Registry (Registro delle imprese);
• pay the contribution of the single partner upon incorporation and upon the
company asset increase.
6.3.6 Cooperative companies (Società Cooperative)
General features
The distinctive feature of cooperative companies is their aim at mutual benefit:
these companies provide services at favourable conditions to the members
and do not have lucrative purposes, since the main aim is to provide members
with goods, services and job opportunities through mutual cooperation and at
conditions that are more favourable than those on the market.
There are various types of cooperatives according to the activity carried out:
• Consumer Cooperatives;
• Production and Labour Cooperatives;
• Agricultural Cooperatives;
• Housing Cooperatives;
• Transport Cooperatives;
• Fishing Cooperatives;
• Retail Cooperatives;
• Social Cooperatives.
because they are based on the principle of mutuality, cooperatives enjoy
special tax benefits. Cooperatives are divided into two categories:
1. prevalent mutual aid
2. other cooperatives
Prevalent mutual aid cooperatives are those that:
• carry out their activity in favour of their members, consumers or users of goods
and services (consumer cooperatives);
• mainly rely on the work of their members (labour cooperatives).
• For the principle of mutuality to be prevalent, it is important to remember that
cooperatives operate not only with members but also third parties (for example,
consumer cooperatives sell to members and non-members; labour cooperatives
rely not only on member workers but also on non-member workers).
Members of any type cooperatives have limited liability and therefore do not
risk their personal wealth.
However, only prevalent mutual aid cooperatives enjoy tax benefits. However,
as a counterpart, members cannot share the profits other
than in the limited percentage provided by law. Therefore,
members can only enjoy a minimum cost of purchased goods
(consumer cooperatives) or an increased remuneration (labour
cooperatives). Moreover, should the company be dissolved,
the entire assets must be paid to the mutual funds for the
promotion and development of cooperation, once the assets
and the matured dividends (if any) have been deducted; in
other words, members have no advantage from the increase
of the cooperative assets.
Also in cooperatives decisions are made by the member board
but, unlike the joint stock companies, each member has the
right to vote regardless of the capital invested. The member
board votes for the administrator and legal representative (or,
alternatively, a board of directors).
Finally, it is important to remember that anyone can become a
member of a cooperative and the request cannot be rejected
if it meets all the requirements (open door principle).
Fulfilments and costs
Cooperatives must be incorporated by deed with minimum
9 members; however, 3 members will be sufficient if all the
members are natural persons and the cooperative adopts the
same rules as a limited liability company (s.r.l.) In any case,
the incorporation deed must be a public document drafted by
a notary. It may be advisable to refer to an accountant for the
preparation of the articles of association. Some associations,
such as the League of Cooperatives (Lega delle cooperative)
or Confcooperative can also help preparing the articles of
association, based on their rates.
The incorporation does not require a minimum capital.
However, a minimum rate of 25 euros is charged to each
member. The incorporation capital is given by the sum of the
capital shares of the single members.
For the incorporation, the following are required:
• a public document drafted by a notary;
• Notification to the Revenue Office (Agenzia delle Entrate)
within 30 days from the stipulation of the charter for the
assignment of the VAT number (Partita IVA);
• Enrolment in the Company Registry (Registro delle imprese)
at the Chamber of Commerce of the province where the
company is established, within 30 days from the drafting of
the charter.
• Transfer of a copy of the incorporation deed to the Revenue
Office (Agenzia delle Entrate) within 3 months from its
registration in the Chamber of Commerce.
• enrolment in the cooperative registry.
The main expenses refer to the notary, as for the limited liability
companies; unlike these, however, cooperatives do not pay the
annual statutory book fee (tassa annuale di vidimazione dei libri sociali).
For the procedure to be followed, please see chapter 4.4.
Social security (INPS, INAIL) obligations
Only members working in the cooperative must register to INPS and pay
contributions. Moreover, registration to INAIL and the payment of insurance
premiums are mandatory; the sum depends on the risk level of the activity.
Tax treatment of the profit
Annual profit is subject to IRES, with special concessions for the prevalent
mutual aid cooperatives. Cooperatives are also subject to IRAP.
Advantages
• Special tax benefits are provided for prevalent mutual aid cooperatives.
• Each member is valued regardless of his/her economic contribution and
therefore, all members count the same in decision-making.
• No minimum capital is required other than the minimum rate charged to each
member.
The number of members may vary without having to change the articles of
association (unlike other companies).
•
Disadvantages:
• Limited profit sharing
• High administrative costs (ordinary accounting, statutory books, annual
budget), just like limited liability companies.
• ties of various nature, such as:
1. regular inspections carried out by labour inspectors or entrepreneurial
associations of the sector. These inspections entail a biennial
contribution.
2. obligation to indicate in the budget the activities carried out in favour of
members and those for third parties;
3. mandatory payment of 3% of the profit to the cooperation fund.
AUSL
CAF
CCIAA
CD
CE
CF
CONSOB
CPA
DIA
D.lgs.
D.M.
I.A.P.
INAIL
INPS
IRAP
IRES
IRPEF
l.r.
IVA
PIL
PMI
S.a.s.
S.n.c.
S.r.l.
SUAP
Società in nome collettivo (General partnership)
Società a responsabilità limitata
(Limited liability company)
Sportello Unico delle Attività Produttive
(Single desk for production activities)
Azienda unità sanitaria locale (Local Health Unit)
Centro assistenza fiscale
(Taxpayer Assistance Service)
Camera di commercio industria artigianato e
agricoltura (Chamber of Commerce)
Coltivatore diretto (Direct Farmer)
Commissione europea (European Commission)
Codice Fiscale (Tax Code)
Commissione Nazionale per le Società e la Borsa
(National Commission for Listed Companies
and the Stock Exchange)
Commissione Provinciale per l’Artigianato
(Provincial Commission of Craftsmanship)
Dichiarazione di inizio attività
Declaration of activity start-up)
Decreto legislativo (Legislative Decree)
Decreto ministeriale (Ministerial Decree)
Imprenditore agricolo professionale
(Professional agricultural entrepreneur)
Istituto Nazionale Assicurazione contro gli
Infortuni sul Lavoro (National institute
for insurance against industrial accidents)
Istituto Nazionale Previdenza Sociale
(National Social Security Institute)
Imposta Regionale sulle Attività Produttive
(Regional tax on productive activities)
Imposta sul Reddito delle Società
(Corporate income tax)
Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche
(Natural person income tax)
Legge regionale (Regional law)
Imposta sul Valore Aggiunto (VAT)
Prodotto Interno Lordo (Gross Domestic Product)
Piccole e medie Imprese (Small and medium enterprise)
Società in accomandita semplice (Limited partnership)
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&RPPHUFH,WSURYLGHVOHJDOHFRQRPLFDQGDGPLQLVWUDWLYHLQIRUPDWLRQVXFK
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&RPSDQ\ QDPH 7KH QDPH UHSUHVHQWLQJ WKH FRPSDQ\ ,Q
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&RPSDQ\VWUXFWXUH7KHUHVRXUFHVRQZKLFKWKHFRPSDQ\
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Microenterprises
Less than 50
Less than 10
NUMBER OF
EMPLOYEES
Less or
equal to 50
million euros
Less or
equal to 10
million euros
Less or
equal to 2
million euros
TURNOVER
Less or equal
to 43 million
euros
Less or equal
to 10 million
euros
Less or equal
to 2 million
euros
TOTAL
BUDGET
VOLUME
SME (small and medium enterprise):
Small
enterprises
Less than
250
ENTERPRISE
Medium
enterprises
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133
131
136
134
Presentación
Apéndice 2:
Capítulo 4 Como constituir una empresa
4.1 Transformar una idea en un proyecto
4.2 El estudio de pre factibilidad de la empresa
4.3 Las diligencias burocráticas y administrativas que se
necesitan para constituir una empresa
4.4 Declaración única para constituir la empresa
4.5 Costos
Capítulo 5 Las formas empresariales
5.1 Agricultor
5.2 Artesano
5.3 Comerciante
Capítulo 6 Las formas jurídicas
6.1 ¿Actividad profesional o actividad de empresa?
6.2 El profesional independiente
6.3 Tipos de empresa
Abreviaciones y siglas
Glosario
Anexo 1 - Módulo Z
Anexo 2 - Módulo Z2
Anexo 3 - Solicitud de visado para los Estados Shengen
Direcciones de interés
175
176
177
188
189
258
267
276
278
164
167
171
158
159
162
157
158
3.1 Permiso de residencia por trabajo autónomo
para ciudadanos extra comunitarios
138
3.2 Permiso para trabajo autónomo de ciudadanos comunitarios 145
Apéndice 1: Reconocimiento del título de estudio obtenido
en el exterior
147
Habilitación profesional. inscripción a gremios,
colegios y consejos profesionales
155
Capítulo 3 Entrada y permanencia en Italia por trabajo autónomo
2.1 El empresariado extranjero en Italia
2.2 El empresariado extranjero en Emilia Romagna
y en la Provincia de Bologna
Capítulo 1 Para qué esta guía y a quien está dirigida
Capítulo 2 El empresariado extranjero en Italia,
en Emilia-Romagna, Bologna y su provincia
Ì1',&(
35(6(17$&,Ð1
En la provincia de Bologna, como en otras regiones donde el desarrollo
productivo y su relación con el mercado de trabajo requieren de una gran
mano de obra, el fenómeno de la inmigración ha alcanzado desde los años
90 porcentajes tales que las instituciones y la sociedad han tenido que
enfrentar el problema de la inserción laboral de los nuevos ciudadanos,
evaluando la situación como un hecho concreto y no casual.
Después que se superó la etapa de emergencia, resultó evidente la
necesidad de establecer un nuevo tipo de sociedad, multicultural, con una
variedad de idiomas y con sus propias necesidades.
A partir de la última década, las empresas de nuestra provincia han tenido
que recurrir a mano de obra extranjera, dado que la escasez de personal era
superior a la disponibilidad en términos de recursos humanos, sobre todo
en sectores como la agricultura, la construcción, el turismo y la asistencia
a las personas. Pero no obstante que la tendencia venía mostrando una
búsqueda laboral regida por un contrato de trabajo, más o menos estable, en
los últimos años también aparece el fenómeno del empresariado extranjero.
La causa de esta tendencia tiene diferentes motivos, entre los que se
destacan, por ejemplo, la falta de reconocimiento de las capacidades
profesionales y el desconocimiento del título de estudio obtenido en el
exterior. Cuando los extranjeros alcanzan a desarrollar su propia actividad,
sorteando los obstáculos que contraen sus oportunidades de realización
profesional y valorizando sus recursos subjetivos y objetivos, pueden lograr:
- habilidad laboral;
- tradición comercial y artesanal de gran importancia sobre el país de origen;
- una motivación para mejorar;
- solidaridad del grupo al que pertenecen.
Algunos extranjeros ejercen los conocimientos adquiridos en su propio país,
otros desarrollan lo que han aprendido en Italia. Lo que más se destaca,
sin duda, es el nacimiento de nuevos consumidores, lo cual ha permitido
que muchos empresarios establezcan actividades dirigidas específicamente
a sus compatriotas, mercado que ha venido evolucionando a pesar de los
elementos de criticidad.
La fotografía sobre las condiciones de los extranjeros en nuestro territorio
no es más «de contrastes», pero se observan matices. En este cuadro no
sólo se ve soledad, incertidumbre, miseria, trabajo inestable, explotación,
desesperación, integración con dificultades. Ejerciendo su propia actividad,
se observa en primer plano a los extranjeros que han tomado el sendero del
futuro, encontrando lo que buscaban cuando dejaron atrás
su tierra corriendo toda clase de riesgos y gracias al deseo
de realizar un proyecto y a la fuerza de superar los miles de
obstáculos.
Por estas razones, es previsible que el trabajo autónomo
sea en el futuro un puesto crucial para aprovechar los
conocimientos y la aspiración social de los extranjeros en
Italia. Por otro lado, la generación de empresas administradas
por extranjeros es alta, como alta es su extinción, debido a
que muchas de ellas no logran superar el tercer año de vida.
Si administrar una empresa tiene sus dificultades normales,
cuando el empresario es extranjero éstas se multiplican por
los problemas relacionados con la diversidad del idioma, de
la cultura y por falta de una red con referencias puntuales
sobre el territorio.
La Provincia de Bologna a través de su plan Progetti d’impresa,
establecido desde hace varios años, se ocupa de los nuevos
empresarios, y por tal razón ha elaborado esta guía en la que
se describe el procedimiento para poder crear empresa, con el
objetivo de ofrecer un nuevo instrumento sencillo e inteligible,
trazando la ruta clave con la información útil para comprobar si
la idea empresarial puede realizarse.
Este proyecto, auspiciado por la provincia de Bologna, pretende
que el empresariado extranjero en nuestro territorio contribuya
a aumentar la oferta y la heterogeneidad de la productiva local.
Incentivar y promover el ánimo emprendedor, contando con la
colaboración de otros sectores sensibles a este tema, significa
reconocerlos como parte de nuestra riqueza económica.
Diciembre 2009
Graziano Prantoni
Asesor Actividad Productiva y de Turismo
de la Provincia de Bologna
&DStWXOR
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Para qué esta guía
Esta guía tiene como finalidad suministrar la información práctica con base
en la cual los ciudadanos extranjeros que desean establecer una “actividad
independiente” o, llamada también “trabajo autónomo” o “empresarial”,
puedan conocer todos los requisitos que se requieren.
Lo que encontrará en esta guía
La información que en ella se describe es de tal manera compleja, que no
requiere de búsquedas exhaustivas. Por lo tanto, sólo encontrará información
de carácter general y de primera mano. El resto lo podrá profundizar en
las oficinas y servicios que se indican en los respectivos capítulos o en
la sección direcciones de interés descritas dentro del texto. También
hemos incorporado un glosario que recomendamos consultar cada vez que
encuentre una palabra o una expresión cuyo significado no le sea claro.
Quienes son los trabajadores autónomos y los empresarios
Son aquellos que proyectan, organizan y ejercen su propio trabajo, sin vínculo
de subordinación (es decir, que no son “empleados” de una empresa).
Ejemplos de algunos trabajadores autónomos:
• los artesanos (carpinteros, fontaneros, estilistas)
• los comerciantes (quien administra un negocio de venta de productos
alimenticios y de otras variedades)
los profesionales independientes (abogados, médicos)
los guías turísticos
agentes de comercio
consultores (informáticos, gráficos)
•
•
•
•
Qué significa trabajar de forma independiente
Trabajar de forma independiente (iniciar una actividad con sus propios
medios o comenzar una actividad como empresario) significa tener la
libertad de ejercer las propias capacidades o de adoptar en forma autónoma
las decisiones y organizar su mismo trabajo. También significa actuar de
acuerdo con las reglas que impone el mercado, respetar los plazos y asumir
responsabilidades.
Quien decide ejercer su propia actividad debe saber que, además de las
satisfacciones personales que se percibe por el éxito, por la autonomía en
la toma de decisiones y el desarrollo de la creatividad, entre otras, también
debe afrontarse situaciones complejas, como:
• tomar las decisiones por sí sólo;
• mantener actualizados los conocimientos profesionales;
• administrar el propio tiempo, siendo consciente que el
tiempo libre que se tiene a disposición es limitado;
• tener en cuenta los riesgos económicos y financieros;
• ser responsable en las relaciones que surjan con los
colaboradores, empleados, clientes, proveedores, prestatarios.
Todos estos factores pueden producir estrés y ansiedad,
por lo tanto se necesita una fuerte motivación, un análisis
crítico sobre el mercado, el apoyo moral por parte de amigos
y familiares, la asistencia a centros de asesoría y ayuda para
el empresario para poder superarlos.
&DStWXOR
1 Cámara de comercio, industria, artesanías y agricultura de Bologna 2008
El gran crecimiento de las empresas en los últimos años y el
notable dinamismo que lo caracteriza, está cambiando la cara
del empresariado italiano.
La importancia del empresariado extranjero en Italia es
evaluada en varios frentes.
En primer lugar, el impacto sobre la economía italiana arroja
resultados positivos. Según los datos de la CCIAA, el 10%
de las empresas tiene un propietario extranjero, con una
producción del 10% sobre el PIB (Producto Interno Bruto)1.
Además, algunos estudios indican que los ingresos fiscales
y las cotizaciones sociales de estas empresas, superan los
costos que se requieren para financiar los servicios que ellas
2.1 El empresariado extranjero en Italia
Pensamos que para un empresario extranjero es interesante
conocer el panorama dentro del cual nace su propia empresa.
Por lo tanto, hemos incorporado en este capítulo, de forma
resumida, la representación del sistema que tu empresa
también contribuirá a enriquecer.
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necesitan2.
En segundo lugar, se puede
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afirmar, tal y como lo
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demuestra la amplia literatura
sobre el tema, que las
razones de este compromiso
empresarial por parte de
ciudadanos extranjeros se
debe a la dificultad que
tienen de encontrar un trabajo
asalariado. El acceso al
trabajo subordinado es una
Fuente de datos: CCIAA Bologna, 2008
forma para poder radicarse, y resulta de una dinámica propia del inmigrante
emprendedor y calificado con antigüedad, que posee recursos para invertir y
cuenta con los medios para optar por las nuevas posibilidades que le brinda
el diseño productivo. Esta dinámica es propia del inmigrante que ha alcanzado
cierto nivel dentro del recorrido migratorio, superando las etapas iniciales de
emergencia e individualizando los recursos apropiados que debe explotar.
El nivel de instrucción de los emprendedores extranjeros es superior al nivel
de instrucción promedio de los extranjeros inmigrantes en Italia, y el trabajo
autónomo por lo general es percibido como una salida a la discriminación
salarial y de funciones de los trabajadores extranjeros subordinados: en
promedio, los extranjeros reciben el 60% del salario de los italianos y la
mayoría realiza tareas genéricas3.
La creciente tensión hacia el empresariado extranjero se choca con la
complejidad de los expedientes burocráticos.
Es importante precisar, que por lo general las empresas tienen información
sobre los establecimientos que prestan servicios financieros y fiscales
(casi siempre se dirigen a los bancos, a los especialistas en materia fiscal
y a los CAF), pero no poseen información fiable sobre los demás servicios
que se ofrecen a las empresas (como capacitación, promoción comercial,
selección de personal), por lo que operan en el mercado de trabajo y en el
desarrollo empresarial de forma informal y sobre la base de información no
sistematizada y sin control. La escasa información sobre los servicios que se
le prestan a las empresas dentro del territorio genera sanción y hace que los
resultados de las mismas se encuentren por debajo de las potencialidades
del mercado4.
Desde el punto estadístico, los datos actualizados al 30 junio de 2009 por
el Registro nacional de empresas5 indican que, a nivel nacional en el sector
industrial el 10,98% de las empresas son de propiedad de un ciudadano extra
comunitario. En este contexto, el sector de la construcción es el más afectado
por el fenómeno, con el 12% sobre el total de empresas de extranjeros, en las
otras actividades manufactureras la incidencia es del 9,15%, con prevalencia
en los sectores textil, de ropa y calzado.
El otro sector en el que se han especializado estas empresas es en el
2 Fundación Ethnoland, Inmigrantes empresarios en Italia, Ed. IDOS, enero 2009
3 Caritas Emigrantes, Emigración. Revista estadística 2009. XIX Informe. Ed. IDOS
4 Nomisma-CRIF-Unión cámaras, Informe 2009.
5 Datos presentados en el informe 2009 di Nomisma-CRIF-Unión cámaras sobre el comportamiento de las empresas de propiedad de
extranjeros.
comercial, donde su incidencia es igual al 10,52% del total.
El comercio es el sector que más beneficios obtiene de las
empresas extranjeras en Italia, por ello, de un total de 247.126
empresas cuyo propietario es un ciudadano extra comunitario
106.719 están en este sector, es decir, el 43,4%, 67.310
en el sector de la construcción con un 27,4% y 29.325 en el
sector manufacturero con un 11,9%.
2.2 El empresariado extranjero en Emilia Romagna
y en la provincia de Bologna
La región de Emilia Romagna es la tercera a nivel nacional,
después de la Lombardía y la Toscana, con el mayor
número de empresas administradas por extranjeros, en su
territorio se encuentran 25.188 con esta característica. Las
nacionalidades de los propietarios de estas empresas son
principalmente Marroquíes, albanesas, chinas, tunecinas y
rumanas.
Ahora bien, con relación a los sectores donde se desarrollan
las actividades de estas empresas, encontramos que el
dato regional no difiere del nacional, pues el comercio sigue
siendo el más representativo con el 46,9%, seguido del de la
construcción con el 24,8% y el manufacturero con el 15,6%6.
La provincia de Bologna se caracteriza por tener 4.277
empresas de propiedad de extranjeros, esto es, el 8,58%
del total y con el 52% de empresas unipersonales. La
tasa promedio de crecimiento anual de las empresas
administradas por extranjeros desde el 2000 hasta hoy ha
sido del 17%, período en el cual se ha constituido el 87%
de las mismas, para una tasa de incremento del 180,46%,
es decir que se han triplicado. Este proceso ha compensado
un poco el declive de empresarios Italianos que durante
el mismo período disminuyeron el 11,81%, lo que significa
5.919 empresas menos.
En los años 70 y 80 existía una fuerte concentración en el
centro de Bologna que en los últimos años se ha topado
con un crecimiento acelerado del empresariado extranjero,
establecido en los barrios periféricos y en los municipios
del territorio provincial, lo que muestra una gran tendencia
al cambio.
Dentro de los diferentes sectores, el comercial ha venido
superando desde hace algunos años a la actividad de la
construcción y a la actividad manufacturera, que son los tres
sectores que concentran el 80% de las actividades donde se
desenvuelven los empresarios extranjeros.
Los empresarios con más presencia son de origen marroqui,
chino y tunecino, aunque los empresarios albaneses,
pakistaníes y del Bangladesh han venido también creciendo.
6 Nomisma-CRIF-Unión cámaras, Informe 2009.
En cambio, el porcentaje de emprendedores del África Subsahariana con
peso es muy escaso, a pesar de que se encuentra a nivel nacional entre las
diez primeras zonas de donde provienen los empresarios extra comunitarios.
Es importante tener en cuenta, que por por lo general los rumanos,
albaneses y tunecinos escogen el sector de la construcción para establecer
sus empresas, mientras que los chinos demuestran una fuerte tendencia
hacia el sector manufacturero (en el 54% de los casos) lo que representa
una propensión peculiar de estos ciudadanos hacia la actividad empresarial.
Por último, el empresariado femenino también registra un significativo
aumento, sobretodo en los sectores comercial y manufacturero, donde la
tasa de crecimiento duplica la del hombre, y en la que se especula que en
el futuro constituirá un nuevo escenario para el empresariado de Bologna.
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Fuente de datos: CCIAA Bologna, 2008
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De acuerdo con la ley de Inmigración, el ciudadano extranjero puede “ejercer
en Italia una actividad industrial, profesional, artesanal o comercial, constituir
sociedades de capitales o de personas o tener acceso a cargos dentro de
sociedades” (art.26, c.2 del D. Lgs. 286/1998).
3.1 Permiso de residencia por trabajo autónomo
para ciudadanos extra comunitarios
Los ciudadanos extra comunitarios que pretendan ejercer un
trabajo autónomo deben solicitar y obtener un permiso de
residencia.
3.1.1 Si ya resides en Italia
Puedes trabajar en forma independiente en Italia si ya tienes
permiso de residencia, o tener acceso a lo siguiente:
• trabajo en espera
• motivos familiares
• trabajo subordinado no temporal
• asilo político
• protección subsidiaria
• asistencia a menores
• permiso de residencia CE para residentes permanentes
(tarjeta de residencia)
• tarjeta de residencia comunitaria para familiares de
ciudadanos comunitarios
Tu permiso de residencia es válido durante el término
respectivo. Al renovarlo debes solicitar el cambio del actual
por uno que se expide especialmente para trabajo autónomo.
El permiso de residencia CE expedido para residentes
permanentes, así como los de asistencia para menores, por
asilo, para protección subsidiaria y, la tarjeta de residencia
comunitaria, son los únicos que permiten ejercer un trabajo
autónomo sin necesidad de solicitar el cambio, siempre que
estén vigentes.
¡Atención¡ El permiso de residencia expedido en los casos
anteriores sólo permite ejercer un trabajo autónomo si está
acompañado del título que lo habilita o que autoriza el motivo,
y siempre que subsistan los demás requisitos o condiciones
que contempla la legislación vigente sobre el ejercicio del
trabajo autónomo o como socio trabajador de cooperativas.
Mas adelante encontrarás la información necesaria.
¿Sabes cómo cambiar tu permiso de residencia actual por
uno que te permita trabajar en forma autónoma cuando
solicitas la renovación?
Sigue estos pasos
Debes presentar la solicitud de renovación del permiso antes
de los 60 días de su vencimiento.
Lo puedes hacer:
• tu mismo, retirando el Kit en cualquier oficina del Banco Posta Italiano,
llenándolo y presentándolo en la oficina de correo (posta) con los
documentos exigidos y después de que hayas hecho el pago;
• en los patronatos sindicales, llevando toda la documentación a estos
sitios, después retiras el Kit que te han ayudado a llenar, realizas el
pago y llevas el paquete a la oficina de correos para su envío.
debes pagar una tasa de 14,62 euros (marca da bollo) que se agrega al
respectivo formulario;
también debes pagar 30,oo euros cuando lo envíes;
así como 27,50 euros a través de un formulario pre impreso dirigido al
Ministerio de Economía (Ministerio delle Finanze) para la expedición del
Pagos que deben hacerse:
•
•
•
permiso de residencia en formato electrónico.
fotocopia del permiso de residencia que vas a cambiar;
fotocopia de todas las páginas del pasaporte o del documento
equivalente;
declaración de hospitalidad o de vivienda con la fotocopia del
documento de identidad del huésped, así como de la prueba donde
conste que se presentó dentro de las 48 horas a la Policía Nacional;
los documentos relacionados con los demás ingresos;
registro mercantil expedido por la Cámara de Comercio competente;
número de la partida IVA;
balance fiscal provisional del año en curso y del anterior, en los
casos en que no se haya presentado la respectiva declaración de
renta elaborada por el especialista fiscal inscrito en el registro
profesional;
ultima declaración de renta (en caso de Mód. ÚNICO, presentada
en la administración de impuestos (Agenzia delle Entrate) con la
certificación del pago efectuado del Mód. F24);
demostrar ingresos no inferiores al importe anual del subsidio social
(5.317,65 euros al año) si eres sólo. Si en tu grupo familiar están
incluidos otros familiares (cónyuge o conviviente, u otros parientes
a cargo), el importe mínimo integral es el siguiente:
con un familiar a cargo: 7.976,475 euros anuales,
con 2 familiares a cargo: 10.635,30 euros anuales,
con 3 familiares a cargo: 13.294,125 euros anuales,
con 4 o más familiares a cargo: 15.952,95 euros anuales - 1.227,15
euros mensuales,
con 2 o más personas menores de 14 años: 10.635,30 euros
anuales
con 2 o más personas menores de 14 años y un familiar: 13.294,125
euros anuales.
Debes adjuntar los siguientes documentos:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
•
•
•
•
•
•
Para grupos particulares deben agregarse los siguientes
documentos:
•
•
•
para los profesionales independientes: certificado de
asignación de la partida IVA ;
para los trabajadores asimilables a subordinados (ex
co.co.pro.): contrato de trabajo, contrato a proyecto y de
administración independiente INPS;
para los socios prestadores de servicios: contrato de
trabajo, copia del libro de matrícula con la inscripción
del socio trabajador sellado por el INAIL, declaración
de la cooperativa que excluye la relación de trabajo
subordinado y copia del registro mercantil actualizado de
la cooperativa.
El permiso de residencia se puede renovar por un plazo no
superior al establecido inicialmente. Mientras el permiso de
residencia se expide, la persona puede continuar gozando
de los derechos y beneficios que le otorga la residencia,
siempre que la solicitud haya sido presentada antes de su
vencimiento o, dentro de los 60 días a su vencimiento, y que
la documentación esté completa y la solicitud de renovación
haya sido recibida por la oficina de correos.
3.1.2 Para quien tiene un permiso de estudio o formación
Si tienes un permiso de residencia por motivos de estudio
o de formación, debes solicitar el cambio por uno de trabajo
autónomo.
Sigue los pasos relacionados con tu situación
a) Titulares del permiso por estudio que cumplan la mayoría
de edad en Italia o que obtengan título o licenciatura.
En este caso, cuando se solicita el cambio el extranjero
presenta en la ventanilla única para inmigrantes en la
prefectura, la solicitud de certificación donde consta que
posee los requisitos para ejercer el trabajo autónomo
conforme al artículo 6, apartado 1 de la ley sobre inmigración.
La solicitud de modificación se realiza sin tener en cuenta los
cupos anuales. Esta solicitud se presenta por vía electrónica,
visitando el sitio www.interno.it, llenando y enviando el
formulario Z2 (que también se anexa con esta guía).
b) Titulares del permiso por estudio que no ha cumplido la
mayoría de edad en Italia o que no han obtenido título o
licenciatura.
El cambio del permiso de residencia se realiza de acuerdo
con los cupos anuales fijados por el Decreto sobre flujos
migratorios, previsto por el artículo 21 del Dlgs 286/1998. La solicitud de
modificación del permiso se presenta por vía electrónica, visitando el sitio
http://www.interno.it, llenando el modelo Z (que también se anexa con esta
guía).
La documentación que se debe presentar en la ventanilla única para
inmigrantes en la prefectura puede cambiar de acuerdo con la clase de
trabajo autónomo que se pretende ejercer, y es la siguiente:
a) Empresario, comerciante, artesano:
certificación de los indicadores de referencia expedida por la Cámara de
Comercio competente;
• prueba de los recursos económicos descritos en la certificación de
la Cámara de Comercio (por ejemplo, extractos bancarios italianos,
contrato de arriendo, ingresos por trabajos remunerados por 20 horas
semanales máximo, etc.);
• si la actividad que se pretende desarrollar requiere de admisión o
autorización, es necesaria la declaración de insubsistencia de motivos
que obstaculizan la expedición de la autorización. Esta declaración es
expedida por la Administración competente (Ej. cámara de Comercio
para el comercio al por mayor, el Municipio para el Comercio al detal,
etc.), como lo dispone el art. 26, apartado 2 y el art. 6, apartado 1
del d.Lgs 286/1998, en base a las modalidades previstas del d.lgs
334/2004 art 14, apartado 6.
• la prueba de un ingreso superior al mínimo previsto por la ley para la
exención de la participación en los costes sanitarios (8.500 euros para
el 2008, a través de cuenta bancaria italiana).
b) Socio, administrador de sociedad o persona con funciones dentro de las
sociedades:
• declaración de la autoridad administrativa competente que certifique los
requisitos previstos por la ley italiana para el ejercicio de la actividad,
incluyendo, cuando es requerido, los requisitos para quienes pretenden
trabajar como socios o administradores de sociedades o cooperativas
recién constituidas;
• para los casos en que se exige, también se debe aportar la certificación
de los indicadores de referencia de la Cámara de Comercio relacionados
con la disponibilidad de los recursos financieros que son necesarios
para el ejercicio de la actividad que el extranjero desarrollará como socio
o administrador de sociedades o cooperativas;
• copia del acta de constitución de la sociedad;
• certificado de inscripción de la sociedad en el registro de empresas,
para los casos en que su constitución sea mayor de tres años (registro
mercantil);
• declaración del representante legal de la sociedad en la que conste que
el socio, el administrador o quien desarrolla funciones sociales posee
un ingreso superior al mínimo previsto por la ley para la exención de la
participación en los costes sanitarios (8.500,00 euros para el 2008);
copia del último balance de la empresa (si es sociedad de capital),
registrado en la Cámara de Comercio, o de la última declaración de renta
•
(si es sociedad de persona o empresa unipersonal), en
las que se demuestre que las utilidades o la renta son
suficientes para garantizar los ingresos;
• copia de la declaración de responsabilidad de la Dirección
Provincial del Trabajo, en la cual el representante legal
de la sociedad manifieste que no existe relación laboral
alguna por el contrato estipulado.
c) Profesional independiente:
• la prueba de un ingreso superior al mínimo previsto por
la ley para la exención de la participación en los costes
sanitarios (8.500 euros para el 2008, a través de cuenta
bancaria italiana);
• la profesión está reglamentada una declaración expedida
por el administrador encargado donde concede su
habilitación, la licencia o la autorización;
• ahora bien, si la profesión no está reglamentada, el título
de estudio o la certificación profesional y los documentos
que respaldan el ejercicio de la actividad profesional
(hoja de vida, contratos, referencias, etc.);
• copia de la partida IVA.
d) Contrato de prestación de servicios profesionales, contrato
a proyecto o consultoría:
• certificado de inscripción en el registro de empresas de
la sociedad para la cual se presta el servicio, con una
vigencia de al menos tres años (registro mercantil);
• contrato de trabajo donde conste que el trabajador
autónomo posee ingresos superiores al mínimo previsto
por la ley para la exención de la participación en los
costes sanitarios (8.263,31 euros para el 2009);
• en el caso de contrato a proyecto es necesario describirlo
o aportar el propio proyecto;
• copia del último balance de la empresa (si es sociedad
de capital), registrado en la Cámara de Comercio, o de la
última declaración de renta (si es sociedad de persona o
empresa unipersonal), en las que se demuestre que las
utilidades o la renta son suficientes para garantizar los
ingresos;
• copia de la declaración de responsabilidad de la Dirección
Provincial del Trabajo, en la cual el representante legal
de la sociedad manifieste que no existe relación laboral
alguna por el contrato estipulado.
En la Ventanilla Única para el inmigrante se realiza el trámite
correspondiente y se le comunica el resultado al interesado;
en caso positivo, es decir, si la solicitud de modificación es
aceptada el ciudadano extranjero debe presentar en esta
Ventanilla la certificación donde consten los requisitos
exigidos y suscribirá la solicitud de permiso de residencia
para trabajo autónomo.
DXWyQRPDPHQWH
3.1.3 3DUDTXLHQHVLQJUHVDQHQ,WDOLDDWUDEDMDU
La entrada a Italia para ejercer un trabajo autónomo está sujeta a los
flujos de ingreso establecido por el gobierno, conforme lo contempla
el artículo 21 del D.Lgs. 286/1998. Por lo tanto, si un ciudadano extra
comunitario pretende ejercer una actividad permanente (no ocasional)
como trabajador autónomo, industrial, profesional, artesanal o comercial,
es decir, constituir una sociedad de capital o de personas o, ejercer
cargos sociales, primero debe cumplir con lo dispuesto por el decreto
de flujos migratorios presentando la solicitud de visado de ingreso en la
sede diplomática o consular de Italia en el respectivo país de residencia.
¡Atención! El ejercicio de una actividad está subordinado no sólo a la
promulgación del decreto sobre flujos migratorios sino con las categorías
que el mismo decreto relaciona en cada oportunidad. Para algunas
profesiones está previsto el ingreso por fuera de cupo, previo el visado
de la Ventanilla Única. Se trata de grupos particulares como traductores
e interpretes, trabajadores de circos o de espectáculos ambulantes. Para
tener más información sobre estos grupos, dirígete a la Ventanilla Única para
el Inmigrante de la Prefectura.
¿Qué hacer antes de ingresar en Italia?
Sigue estos pasos
1) Dentro del plazo establecido por el decreto de flujos migratorios, deberás
solicitar a la Policía de Estado (Questura) de tu territorio, en forma personal
o mediante apoderado, el visado provisional para el ingreso. Una vez
presentada la solicitud, la Policía de Estado (Questura) dentro de los 20 días
expedirá el visado provisorio.
copia de la solicitud de declaración previa sobre la ausencia de motivos
que impiden la expedición del titulo que habilita o autoriza, es decir que
permite iniciar el ejercicio de la actividad en forma independiente;
la documentación presentada para la obtención de la citada declaración;
la declaración sobre inexistencia de motivos que impidan (es decir
contra) la expedición del título que habilita o autoriza dicho ejercicio,
por parte del órgano competente, con una fecha no menor de los tres
meses (ver la sección 3.1.2 literal a) sobre declaración de inexistencia
de obstáculos);
el certificado de la Cámara de Comercio o de cualquier otro órgano
competente sobre los indicadores financieros relacionados con los
recursos necesarios para poder ejercer la actividad que se desea
emprender;
los documentos relacionados con la vivienda en Italia.
Debes adjuntar los siguientes documentos:
a)
b)
c)
d)
e)
Debes adjuntar los siguientes documentos :
Después debes solicitar al representante diplomático o
consular de Italia en tu país (http://www.esteri.it/visti/
rilascio.asp) el visado de ingreso, llenando el formulario
correspondiente, descargándolo en el sitio http://www.esteri.
it/visti/pdf/domanda.pdf.
Una vez ingreses en Italia, y dentro de los 8 días hábiles, solicita el permiso
de residencia llenando el Kit ELI 2 (que encuentras en las oficinas de correo),
luego lo envías a la Policía Nacional (Questura) del territorio competente. En
los patronatos sindicales te pueden ayudar a llenar el formulario (ver la lista
con las direcciones útiles).
a)
b)
c)
d)
e)
Permiso de trabajo autónomo para ciudadanos comunitarios
a) si está inscrito en la Cámara de Comercio o en el Registro de Empresas
Artesanales:
Si ejerces una actividad de trabajo autónomo y tienes partida iva.
Para la inscripción en el padrón municipal y la obtención del certificado
de residencia, el trabajador debe presentar en la Oficina respectiva del
Municipio los siguientes documentos:
Sigue estos pasos
Si eres ciudadano comunitario con estancia en Italia por más de tres meses,
debes dirigirte a la Oficina de empadronamiento para realizar la respectiva
inscripción. La oficina te expide el certificado de residencia, con el que
acreditas tu regularidad en Italia.
Los ciudadanos comunitarios no requieren permiso de residencia. Para los
ciudadanos de la Unión Europea basta la inscripción en el padrón municipal
del lugar donde se va a residir, una vez establecidos los motivos de la
residencia.
3.2
devueltos, sólo servirán para su cotejo.
¡Atención! Los originales de los documentos que presentes te serán
pagar una tasa (marca da bollo) de 14,62 euros ;
recibo de pago efectuado con formulario pre impreso postal de 27,50
euros para la expedición del permiso de residencia en forma electrónica ;
pasaporte original válido, así como copia de todas sus páginas o del
documento equivalente ;
la documentación sobre el domicilio, es decir, la declaración de
hospitalidad o de vivienda, así como la fotocopia del documento de
identidad del huésped con la constancia de que fue presentado a la
Policía ;
un certificado expedido por la representación diplomática o consular
Italiana donde se confirma el cumplimiento de los requisitos para la
obtención del permiso de residencia para trabajo autónomo.
Debes adjuntar los siguientes documentos:
¡Atención! Al ingresar a Italia, aunque tengas el visado, la autoridad de
frontera está autorizada para solicitar nuevamente el cumplimiento de los
requisitos previstos para la obtención del mismo.
a)
b)
c)
d)
e)
•
•
•
f)
fotografía reciente en formato carnet;
documento de viaje (pasaporte o equivalente) válido, con
una vigencia superior a los tres meses de la solicitud del
visado;
la declaración previa y el visado provisional;
la certificación de la Cámara de Comercio o del órgano
competente;
contar con una vivienda idónea, lo cual se debe demostrar
de la siguiente manera:
contrato de compraventa o de arrendamiento de un
inmueble;
declaración sustitutiva del acto de notoriedad, conforme
lo disponen los artículos 2 y 4 de la ley 15/1968
realizada por un ciudadano Italiano o extranjero con
residencia regular en Italia, donde conste que ha cedido
al solicitante un albergue idóneo que cumple con los
parámetros mínimos establecidos por la ley de vivienda
residencial pública;
declaración de ingresos correspondiente al ejercicio
financiero anterior, elaborado en el país de residencia,
con importe superior al mínimo previsto por la ley para
la exención en la participación de los costes sanitarios
(8.263,31 euros)
Después de comprobar que se cumple con los requisitos, y
que existen los cupos que establece el decreto sobre flujos
migratorios, la representación diplomática o consular italiana
expide:
• el visado para la actividad de trabajo elegida;
• un certificado donde se confirma el cumplimiento de los
requisitos para la obtención del permiso de residencia
para trabajo autónomo.
La representación diplomática o consular notifica al Ministerio
del Interior, al IPNS y al INAIL la expedición del visado de
ingreso. El visado se puede utilizar por 180 días desde su
expedición.
¿Qué hacer después de ingresar en Italia?
Sigue estos pasos
1.
2.
3.
4.
5.
6.
b)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
documento de identidad válido (pasaporte o carta de
identidad del País de origen válida para la expatriación);
código Fiscal expedido por la Autoridad Fiscal (Agenzia
delle Entrate);
declaración de residencia habitual;
permiso de conducir Italiano, si se posee;
documentación del automóvil o el número de la placa si
está matriculado en Italia;
comprobante de inscripción en la Cámara de Comercio
o en el Registro de Empresas artesanales o el registro
mercantil. Si no está inscrito en el Registro de Empresas
Artesanales se puede realizar la inscripción en el INAL.
si está registrado como profesional:
documento de identidad válido (pasaporte o carta de
identidad
del País de origen válida para la expatriación);
código Fiscal expedido por la Autoridad Fiscal (Agenzia
delle
Entrate);
declaración de residencia habitual;
permiso de conducir Italiano, si se posee;
documentación del automóvil o el número de la placa si está
matriculado en Italia;
comprobante de inscripción en el Registro de profesionales
independientes o certificación del Registro.
2. código Fiscal expedido por la Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate);
3. declaración de residencia habitual;
4. permiso de conducir Italiano, si se posee;
5. documentación del automóvil o el número de la placa si está matriculado
en Italia;
6. acto de constitución de la empresa familiar (o de la inscripción en el
listado social; inscripción en el INAIL);
7. registro mercantil de la empresa.
b) si es un trabajador con contrato atípico (ej. empleado a proyecto, co.co.
co, etc) o con contrato de participación, debe aportar:
1. documento de identidad válido (pasaporte o carta de identidad del País
de origen válida para la expatriación);
2. código Fiscal expedido por la Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate);
3. declaración de residencia habitual;
4. permiso de conducir italiano, si se posee;
5. documentación del automóvil o el número de la placa si está matriculado
en Italia;
6. el contrato a proyecto o el contrato como empleado para labores
continuadas y de coordinación, o contrato de participación registrado
ante la Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate), o sino la notificación
previa de incorporación al Centro para el Empleo;
7. documento salarial, si se posee.
c)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
si es socio de una sociedad de personas o de capital:
documento de identidad válido (pasaporte o carta de identidad del País
de origen válida para la expatriación);
código Fiscal expedido por la Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate);
declaración de residencia habitual;
permiso de conducir Italiano, si se posee;
documentación del automóvil o el número de la placa si está matriculado
en Italia;
acto de constitución o copia del comprobante de inscripción en el listado
social, o copia del comprobante de inscripción al INPS del socio, o del
registro mercantil de la sociedad si ya está constituida con el nombre
de los socios.
APÉNDICE 1: RECONOCIMIENTO DEL TÍTULO DE ESTUDIO
OBTENIDO EN EL EXTERIOR
c) si es un profesional independiente que no requiere de la
inscripción en el Registro profesional:
1. documento de identidad válido (pasaporte o carta de
identidad del País de origen válida para la expatriación);
2. código Fiscal expedido por la Autoridad Fiscal (Agenzia
delle Entrate);
3. declaración de residencia habitual;
4. permiso de conducir Italiano, si se posee;
5. documentación del automóvil o el número de la placa si
está matriculado en Italia;
6. certificado de asignación de la Partida IVA expedido por la
Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate).
Si ejerces una actividad de trabajo autónomo y no tienes
partida iva.
Para la inscripción en el padrón municipal y la obtención del
certificado de residencia, el trabajador debe presentar en la
Oficina respectiva del Municipio los siguientes documentos:
El título de estudio obtenido en el exterior, sólo es válido en Italia cuando
son reconocidos por parte de la autoridad competente. A continuación
explicamos algunas definiciones.
El ciudadano de la Comunidad europea inscrito en el padrón municipal y
con certificado de residencia, puede cambiar la modalidad de trabajo sin
necesidad de comunicárselo a la Oficina de empadronamiento. Si al realizar
la inscripción ejerce un trabajo subordinado, puede iniciar una actividad como
trabajador autónomo sin modificar la inscripción en el padrón municipal.
a) si es un empleado de empresa familiar:
1. documento de identidad válido (pasaporte o carta de
identidad del País de origen válida para la expatriación);
Declaración de equivalencia del título universitario: se
solicita a la universidad y produce todos los efectos jurídicos
del correspondiente título italiano.
Declaración de valor: Es elaborada por el Consulado o la
Embajada Italiana con sede en el País donde se obtuvo el
título de estudio. Esta declaración contiene la información
sobre la clase de instituto (público o privado legalmente
reconocido), la clasificación y el nivel de los estudios al cual
se refiere el título, los años de escolaridad que comprende
y el tipo de estudios que permite cursar o el trabajo que se
puede ejercer.
Si el título para el cual se solicita reconocimiento tiene valor
como requisito profesional para acceder a determinados cursos
de formación, a la solicitud se le debe agregar lo siguiente:
1) copia autenticada del título, traducido en italiano y certificado
por la autoridad consular italiana en el país de origen;
2) declaración de valor y de legalidad, expedida por la autoridad
consular en el país de origen, especificando lo siguiente:
a) situación jurídica del Instituto,
b) clasificación y nivel de los estudios,
c) años cursados,
d) la clase de estudios que se pueden cursar y qué tipo
de trabajo se puede desarrollar;
3) copia autenticada del permiso de residencia.
¿Cómo lograr el reconocimiento del título universitario
obtenido en el exterior?
Sigue estos pasos
Los ciudadanos extra comunitarios residentes en Italia, así
como los ciudadanos comunitarios y los refugiados políticos
pueden solicitar el reconocimiento o su declaración de
equivalencia del diploma obtenido en el exterior presentando
la petición directamente a la Universidad.
Los documentos que se deben presentar son los siguientes:
a) título de bachiller o equivalente (en original para los
ciudadanos extra comunitarios y en fotocopia autenticada
para los ciudadanos comunitarios);
b) título universitario (la copia autenticada en algunas
universidades no es aceptada);
c) la declaración de equivalencia de los dos títulos, expedida
por la Representación diplomática Italiana en el país de origen;
d) el plan de estudios universitario (indicando las materias,
el número de horas cursadas en cada una y los exámenes
realizados con su respectiva calificación);
e) el contenido de los exámenes realizados durante los años
en que se presentaron.
En los casos en que se solicite, se deben traducir y legalizar en el Consulado
los documentos que se han relacionado anteriormente.
¡Atención! El reconocimiento del diploma no es automático. La ley 148
del 11 de julio de 2002 establece una integración en el propio plan de
estudios universitarios: los ciudadanos extranjeros deben inscribirse en la
universidad o en el Instituto para presentar algunos exámenes, elaborar y
sustentar la tesis, y en algunas carreras realizar laboratorios y prácticas.
Los exámenes que deberán realizarse serán decididos por una comisión
que evaluará los programas académicos de los extranjeros y los comparará
con los que se presentan en un curso de licenciatura similar en Italia. Para
el reconocimiento del título se deben superar pruebas del idioma italiano.
En algunas licenciaturas se solicita el desarrollo de un examen de ingreso.
La universidad a la cual se le dirige la petición de reconocimiento debe
pronunciarse dentro de los 90 días.
El título de bachiller o de licenciatura es necesario para poder ejercer
algunas actividades profesionales. Los ciudadanos extra comunitarios que
posean estos títulos y obtengan la habilitación profesional en el país de
origen, pueden presentar solicitud de reconocimiento del título para ejercer
la profesión en Italia. ¿Cómo?
Sigue estos pasos
Presentar la solicitud al respectivo Ministerio, anexando la documentación
que se exige (ver lo que se describe en esta guía más adelante).
El procedimiento y la documentación son diferentes, por lo siguiente:
a) Depende de la persona que presenta la solicitud, es decir, si es es un ciudadano
no comunitario residente en Italia, un ciudadano comunitario o un refugiado político
(ver el artículo 49 del reglamento sobre la aplicación de la ley de inmigración);
b) Si es por un ciudadano extra comunitario residente en el exterior que
pretende el reconocimiento del título profesional para la obtención del
visado de ingreso en Italia, debe observarse lo previsto por el artículo 49 del
reglamento sobre la aplicación de la ley de inmigración.
En este caso el Ministerio competente comprobará que el expediente esté
completo y la documentación presentada esté correcta. Posteriormente una
«comisión multidisciplinaria» compuesta por representantes de los diferentes
Ministerios decidirá si concede el reconocimiento. La decisión final se
adopta dentro de los 4 meses, aproximadamente, por parte del Ministerio
competente, la cual puede ser en el siguiente sentido: a) de reconocimiento;
b) de no reconocimiento y c) de reconocimiento condicionado, es decir,
sujeto a la superación de medidas de compensación, como exámenes de
integración o períodos de prueba.
El reconocimiento del título es ad personam, es decir, otorgado en relación con
la persona que lo ha solicitado, mediante decreto expedido por el Ministerio, que
se publicará en el Diario Oficial y se le comunicará al peticionario. Por lo ganeral
también se exige como presupuesto tener conocimiento del idioma italiano.
Una vez obtenido el reconocimiento del título, es necesario dirigirse al Registro
o al Colegio de profesionales respectivo (si existe) para solicitar la inscripción
en el Registro y ejercer en forma regular la profesión.
Para la inscripción en el Registro o ante el Colegio de Profesionales,
por lo general es necesario cumplir con los cupos que anualmente
establece el decreto sobre flujos migratorios, bien sea que la
solicitud la presente un ciudadano extra comunitario residente en
Italia o en el exterior. El mismo requisito lo establecen algunos
Ministerios para otorgar el reconocimiento del título.
A continuación encontrará más información sobre el
procedimiento para la obtención del reconocimiento del
título profesional, y las direcciones a las que puede dirigirse.
El título ha sido dividido de acuerdo con el Ministerio o la
Autoridad competente que emite el reconocimiento.
A. Ministerio de Desarrollo Económico
Títulos profesionales: Técnicos en instalaciones eléctricas,
electrónicas, de fontanería, de calefacción, de transporte
de gas, de ascensores, anti-incendio, etc. En carrocería,
mecánica y de motores, de electricidad automovilística, en
neumáticos, mozo de almacén y manipulador de cargas,
actividades de limpieza, desinfección y sanitización.
Para ejercer estas actividades en Italia es necesario el
reconocimiento del título de cualificación y formación profesional.
Para obtener el reconocimiento de estos títulos es importante tener
una experiencia profesional en el sector, adquirida en el país de
origen y demostrada con documentos oficiales, o adquirida en Italia
y probarse con una auto declaración. Los resultados de la petición
pueden ser: a) reconocimiento del título; b) el reconocimiento
condicionado a la superación de un examen de integración o a un
período de prueba como medida para la integración. Es necesario
poseer conocimientos básicos del idioma italiano, lo cual es
evaluado por la oficina del ministerio en forma directa.
A quién dirigirse:
Ministero dello Sviluppo Economico
(Ministerio de Desarrollo Económico)
Direzione Generale Assicurazioni e Servizi
Ufficio B4, Registro delle Imprese
Via Sallustiana, 53 - 00187 Roma
Maceroni - Tel: 06 484480
Isabella Raganelli - Tel: 06 47055306
Fax: 06 483691
[email protected]
È possibile scaricare una guida con le istruzioni al riconoscimento
dei titoli di studio dall’indirizzo: www.attivitaproduttive.gov.it/pdf_
upload/documenti/phpVdJYaq.pdf
B. Ministerio del Trabajo y de la Seguridad Social
Títulos profesionales:
- Tiene competencia exclusiva para: diplomados en estética y actividades
relacionadas con servicios domésticos; todos los niveles profesionales para
el acceso o el ejercicio de la profesión deben estar respaldado por título,
obtenido de acuerdo con las leyes 845/1978 y 56/1987.
- Competencia residual: para los demás niveles de profesionalidad que
no están atribuidos a los otros Ministerios (D. L.vo n. 319/1994 art. 13
apartado 1 literal. g).
El reconocimiento de estos títulos puede estar subordinado a la superación
de medidas compensatorias, como la presentación de pruebas teóricas o
prácticas, las cuales se desarrollarán en la sede de la Provincia. También puede
estar previsto un período de prácticas, con una duración de 3 a 6 meses.
A quién dirigirse:
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
(Ministerio del Trabajo y de la Seguridad Social)
Direzione Generale per le Politiche l’orientamento e la Formazione - Div. I
Via Fornovo, 8 - 00195 Roma
Vera Marincioni - tel. 06 36754238 - [email protected]
Anna Maria Novembre - tel. 06 36754985 - fax 06 36754984
[email protected]
www.lavoro.gov.it/lavoro/europalavoro/sezionecittadini/formarsi/
riconoscimentotitoli/
C. Ministerio de Justicia
Títulos profesionales: Corredor financiero, doctorado en agronomia
forestal, ingeniero agrónomo y forestal junior, zootecnista, biotecnólogo
vegetal, técnico agrícola, asistente social especializado, asistente social,
actuario, actuario junior, abogado, biólogo, biólogo junior, químico, químico
junior, doctorado en asuntos fiscales, consultor laboral, geólogo, geólogo
junior, topógrafo, periodista, ingeniero civil y ambiental, ingeniero industrial,
ingeniero de sistemas, ingeniero informático, ingeniero civil y ambiental
junior, ingeniero industrial junior, ingeniero informático junior, sicólogo,
doctorado en sicología, auditor y perito comercial, contador, técnico en
alimentos, perito agrícola, perito agrimensor diplomado, perito industrial.
A quién dirigirse:
Ministero della Giustizia (Ministerio de Justicia)
Settore Internazionale Reparto II - Ufficio III
Direzione Generale della Giustizia Civile - Dipartimento per gli Affari di Giustizia
Via Arenula, 70 - 00186 Roma
Sito web: www.giustizia.it/professioni/info_gen_estero.htm
Tel: 06 68852314 - Fax: 06 68897350
Contattare Antonella Pinori, Stefania Napoleoni, Franca Mancini
D. Ministerio de Salud
Títulos profesionales: Farmacista, médico cirujano, médico
especialista, médico general, odontólogo, veterinario, asistente
sanitario, dietista, educador profesional, fisioterapeuta,
higienista dental, enfermeros, enfermeros pediátricos,
logopeda, masajista, balneoterapista, técnico dental, operador
socio sanitario, asistente de oftalmologia, obstétrica, optómetra,
podólogo, puericultura, técnico audiometrista, técnico
audioprotesista, técnico en fisiopatología cardiocirculatoria
y vascular, técnico en prevención del ambiente y en área
de trabajo, técnico en rehabilitación siquiátrica, técnico en
neurofisiopatología, técnico en ortopedia, técnico sanitario en
laboratorio biomédico, técnico sanitario en radiología médica,
terapista en neuro y sicomotricidad de la edad evolutiva,
terapista ocupacional.
Los ciudadanos no comunitarios con títulos obtenidos en
países no comunitarios, deberán presentar solicitud de
reconocimiento para poder ejercer la profesión en Italia,
aunque dichos títulos hayan sido reconocidos en otro país
de la Unión Europea. En este caso, el Ministerio de Salud
tendrá en cuenta los aspectos formativos y de integración
relacionados con la actividad profesional adquiridos por el
interesado en el respectivo país comunitario.
Los decretos mediante los cuales se produce el reconocimiento
de títulos obtenidos en los países no comunitarios perderán su
eficacia si el interesado no se inscribe en el Registro Profesional
respectivo o no los utiliza con fines laborales dentro de los dos
años siguientes (art. 44 d.P.R. Nº 334 del 18 de octubre de 2004).
A quién dirigirse:
Ministero della Salute (Ministerio de Salud)
Sito web: www.ministerosalute.it/professioniSanitarie/
paginaMenu.jsp?menu=riconoscimento&lingua=italiano
¡Atención! Los enfermeros, técnicos sanitarios en radiología médica
y los operadores socio-sanitarios que pretendan trabajar en una de
las Regiones o Provincias que más adelante se mencionan, deben
presentar la solicitud de reconocimiento del título directamente en
las oficinas de estos lugares. Estas Regiones y provincias son:
Calabria, Lazio, Umbria, Veneto, Campania, Liguria, Piemonte,
Provincia Autonoma de Bolzano, Emilia Romagna, Lombardia, Valle
d’Aosta, Provincia Autonoma de Trento.
Los ciudadanos de la Unión Europea que posean título
profesional de un país perteneciente a la comunidad y
pretendan ejercer en forma estable una de las profesiones
relacionadas con la salud, pueden presentar solicitud para el
reconocimiento del título.
A quién dirigirse:
Ministero della Salute (Ministerio de Salud)
Sito web: www.ministerosalute.it/professioniSanitarie/paginaInterna.
jsp?id=101&menu=riconoscimento
Ufficio III – Dipartimento delle professioni sanitarie
Piazzale dell’industria, 20 – 00144 Roma
Sito Web: www.ministerosalute.it (Home page ÎAree tematiche Professioni
sanitarie ÎRiconoscimento titoli ÎTitoli conseguiti in Paesi non UE)
A quien consultar para diligenciar la documentación:
- Médicos cirujanos y especialistas con título obtenido en un país
comunitario: Sabrina Paolozzi (06.5994.2552) y Paola Di Cicco
(06.5994.2833)
- Odontólogos con título obtenido en un país no comunitario: Paola Cossero
(06.5994.2748)
- Farmacistas con título obtenido en un país no comunitario: Miriam Manzia
(06.5994.2064, los días martes, miércoles y jueves)
- Médicos cirujanos, médicos especialistas, farmacistas, odontólogos y
veterinarios que posean título de un país comunitario: Massimo Di Stefano
(06.5994.2191)
- Certificación de conformidad: Sabina Filipponi (06.5994.2694)
- Para médicos con título específico en medicina general de un país
comunitario: Rodolfo Della Porta (06.5994.2854)
Estas personas suministran información por teléfono los días martes,
jueves y viernes, de las 11.30 a las 12.30.
E. Departamento de la Función Pública de la Presidencia del
Consejo de Ministros
Título profesionales: Empleado público.
Para este caso, y tratándose de ciudadanos no comunitarios, la posibilidad
de ocupar cargos dentro de la administración pública no es clara, toda vez
que es un tema que aún se debate a nivel doctrinal y la jurisprudencia no
lo ha resuelto. Una gran parte considera que la aceptación a los concursos
públicos con este fin está reservada solamente a los ciudadanos italianos,
y por lo tanto los ciudadanos comunitarios sólo pueden tener acceso a los
cargos que no impliquen el ejercicio directo o indirecto de autoridad o la
protección de los intereses nacionales. De otro lado, hay quienes consideran
que el artículo 2 del Dlgs 286/1998 (ley sobre inmigración) establece la
igualdad de trato entre el extranjero que reside regularmente en Italia con
el ciudadano Italiano, y por lo tanto deroga en forma tácita el precepto
según el cual sólo puede ser empleado público quien tenga la calidad de
ciudadano italiano o comunitario. En la actualidad, los recursos presentados
por ciudadanos extra comunitarios para poder acceder a empleos públicos
han sido decididos favorablemente por algunas administraciones, las cuales
han consentido su participación en concursos para ocupar cargos a tiempo
indeterminado.
A quién dirigirse:
Dipartimento della Funzione Pubblica presso la Presidenza
del Consiglio dei Ministri (Departamento de la Función
Pública de la Presidencia del Consejo de Ministros)
Corso Vittorio Emanuele II, 116 - 00186 Roma
Sito web: www.funzionepubblica.it
Tel: 06 68991
F. Ministerio de Educación y Ciencia
Título profesional: Arquitecto, investigador universitario o
de otros institutos nacionales.
A quién dirigirse:
Ministero dell’Università e della Ricerca
(Ministerio de Educación y Ciencia)
Servizio Autonomia Universitaria e per gli Studenti (SAUS)
Ufficio X
Piazzale Kennedy, 20 - 00144, Roma
Sito web: www.miur.it
Tel: 06 58497450 - Attanasi
G. Departamento de Relaciones con Centros Deportivos
del Ministerio de Bienes y Actividades Culturales
Título profesional:Maestro en ciencias.
El reconocimiento del título puede ser condicionado a
medidas compensatorias, establecidas desde el año 2000,
relacionadas con un examen sobre las materias no previstas
en el plan de estudios del país donde se ha obtenido el título.
También se debe tener conocimiento del nivel básico del
idioma italiano. En este caso, el decreto de reconocimiento,
con base en la época prevista para la presentación de
solicitudes habilita su ejercicio, independientemente de
los cupos anuales establecidos por el decreto de flujos
migratorios.
A quién dirigirse:
Ufficio Relazioni con Organi Sportivi presso il Ministero per
i Beni e le Attività Culturali (Departamento de Relaciones
con Centros Deportivos del Ministerio de Bienes y
Actividades Culturales)
Via della Ferratella in Laterano, 51 - 00184 Roma
Sito web: www.beniculturali.it
Tel: 06 7732301 - Nardella
H. Departamento para el desarrollo y la competitividad del
turismo de la Presidencia del Consejo de Ministros
Títulos profesionales: Guía turística, interprete, acompañante turístico,
director de agencia de viajes.
A quién dirigirse:
Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri (Departamento para el desarrollo y
la competitividad del turismo de la Presidencia del Consejo de Ministros)
Via della Ferratella in Laterano, 51 - 00184 Roma
Giovanna Corrado - Tel: 06 45532510 - Fax: 06 77208254
giovanna.corrado@attivitàproduttive.gov.it
I. Ministerio de Obras Públicas
Título profesional: Experto en planificación del territorio.
A quién dirigirse:
Ministero dei Lavori Pubblici (Ministerio de Obras Públicas)
Gabinetto: Piazzale di Porta Pia, 1 - 00198 Roma - Tel: 06 44267255
L. CONSOB - Comisión Nacional para las Sociedades y la Bolsa
Título profesional: Promotor financiero.
Para inscribirse en el Registro de Promotores Financieros se debe aprobar
un examen que organiza el Consob y poseer título de educación superior
italiano o del exterior reconocido por este mismo ente. La inscripción para
el examen se realiza en cualquiera de las Comisiones Regionales para el
Registro de los promotores financieros. La solicitud de reconocimiento junto
con la documentación debe dirigirse al CONSOB.
A quién dirigirse:
CONSOB (Comisión Nacional para las Sociedades y la Bolsa)
Divisione Intermediari, Ufficio Vigilanza
e Albo dei Promotori Finanziari
Via della Posta, 8/10 - 20133 Milano
Sito Web: www.consob.it - Tel: 02724209 - Sacchi
Apéndice 2:
HABILITACIÓN PROFESIONAL. INSCRIPCIÓN
A GREMIOS, COLEGIOS Y CONSEJOS
PROFESIONALES
Para el ejercicio de algunas profesiones no es suficiente con obtener el título de
estudio, también es necesario inscribirse en los Gremios, Colegios o Consejos
relacionados con la profesión.
Las siguientes son las profesiones que requieren de esta
inscripción:
Gremios profesionales: doctorado en agronomia, doctorado
en forestal, arquitectos, asistentes sociales, biólogos,
químicos, doctorado en asuntos fiscales, consultor laboral,
farmacistas, geólogos, periodistas, ingenieros, médicos
cirujanos y odontólogos, médicos veterinarios, sicólogos.
Colegios profesionales: técnicos agrícolas, profesionales
de la construcción, topógrafos, enfermeras profesionales
y asistentes sanitarios - puericultora, obstetras, peritos
agrícolas, peritos gráficos, peritos industriales, técnicos en
radiología médica, auditores y peritos comerciales.
Consejos profesionales: abogados, notarios, químicos,
geólogos, topógrafos, peritos Industriales.
Para algunas de estas profesiones también es necesario realizar
la inscripción en el propio Gremio, Colegio o Consejo después
de ejercer un período de prácticas o de aprendizaje o después
de aprobar el examen de estado. Las prácticas y el aprendizaje
tienen como objetivo ejercer la profesión dentro de una empresa,
en consultorios profesionales o en instituciones. Su duración
depende de la profesión (por lo general de 6 meses a 3 años),
el salario es inferior respecto al del profesional que ya viene
ejerciendo, e incluso en algunos casos es casi inexistente.
Los requisitos para inscribirse ante el Gremio, los Colegios y
Consejos profesionales respectivos, son:
• tener título obtenido en el exterior reconocido en Italia, o
título italiano;
• haber cumplido, cuando se exige, el período de prácticas
o de aprendizaje;
• haber aprobado el examen de estado cuando se exige;
• tener permiso de residencia en Italia.
La ciudadanía italiana no es un requisito necesario para ello,
sin embargo es una exigencia para aquellas profesiones que
prevean el ejercicio de funciones públicas.
El artículo 37, apartado 3 de la ley sobre inmigración, y el
artículo 49, apartado 1, del reglamento sobre su aplicación
disponen que las inscripciones de los ciudadanos extra
comunitarios a los Gremios, Colegios y Consejos sólo pueden
realizarse dentro de los cupos para trabajadores extranjeros
admitidos en el territorio, previstos por el Decreto sobre
Flujos migratorios. Por lo tanto, existen casos que privilegian
por lo general a los extranjeros con permiso de residencia
por motivos de trabajo o de familia. En cambio, no existe
limitación para quienes han obtenido el título en Italia, aún
en forma simplificada.
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La creación de una empresa es el fruto de una idea, de una intuición, como
cuando se descubre una nueva tecnología, se amplia la demanda de un producto
o de un servicio, se crea un cambio en los gustos y la tendencia en la compra por
parte de los consumadores, así como el éxito que han tenido otras empresas o,
la identificación de una necesidad o de una carencia dentro del mercado.
¿Pero es esta creencia la elección justa? ¿Se puede concebir? ¿Puede tener
éxito? ¿Se obtendrán las utilidades esperadas? ¿Con cuántos recursos se
debe disponer para realizarla? ¿Cómo encontrar clientes? ¿Cuál sería la
forma jurídica más adecuada?
Para encontrar la respuesta justa a éstas y a otras preguntas, el instrumento
adecuado es el estudio de factibilidad de la empresa, llamado también business
plan, que es una expresión en inglés usada comúnmente en Italia. Cuando
este business plan está terminado, el empresario puede desenvolverse dentro
del mercado con cierto grado de certeza sobre la factibilidad del producto.
¡Atención! El business plan no sólo es un instrumento útil para el empresario,
también para los inversionistas y financiadores externos, como bancos a los
que se le solicita un crédito, a los potenciales clientes y socios. Por lo tanto,
constituye una tarjeta comercial de la futura empresa, que debe ser:
• detallado y preciso
• claro
• completo
• corto
La elaboración del estudio de factibilidad (o business plan) es una etapa
delicada y compleja dentro del plano de creación de una empresa, de allí
que es muy importante buscar la asistencia de un especialista cuando no se
cuenta con la experiencia suficiente en este campo.
Para obtener asistencia en la elaboración del business plan de tu empresa,
dirígete a una de las 8 ventanillas relacionadas con los Proyectos de empresa
que están en la Provincia de Bologna.
Estas ventanillas ofrecen un servicio de asesoría para estudiar la “factibilidad” del
proyecto, es decir, para ayudarte a precisar si tiene posibilidades de éxito. Para
ello tienes que llenar el business plan.
El estudio de pre factibilidad de la empresa
¡Atención! Para que aproveches al máximo esta asesoría
es indispensable tu colaboración, pues no somos nosotros
quienes lo diseñamos, te prestamos una asistencia que
te permitirá elaborarlo en forma autónoma, siguiendo los
consejos de nuestros especialistas.
Para ayudarte a formalizar la idea que tienes en una verdadera
empresa, en este capítulo encontrarás un formulario, llamado
Formulario de pre factibilidad , que te permitirá recoger las
informaciones y las ideas justo para que las escribas y sean
analizadas antes de la elaboración del business plan.
Las diligencias burocráticas y administrativas
que se necesitan para constituir una empresa
Llenándolo con esmero podrás hacer realidad tu idea
empresarial.
El formulario está dividido en dos secciones:
1. Los promotores. Está relacionada con la experiencia
profesional de los futuros empresarios y se debe llenar
individualmente, además se recomienda anexarle una
hoja de vida bien detallada;
2. La actividad de la empresa. Se refiere a la actividad que
realizará la empresa, y se debe llenar con los posibles
socios.
Cuando todas las preguntas del formulario hayan sido
respondidas adecuadamente podrás continuar con el
desarrollo de tu idea, presentando ese mismo formulario
en las oficinas de Proyectos de empresa o a una de las
entidades a las cuales te dirigirás, pero eso no significa que
ya tienes elaborado el business plan (ver también la sección
Direcciones de Interés).
Puedes retirar el formulario de pre factibilidad en las ventanillas
de Proyectos de empresa o descargarla de nuestra página web.
4.3
Las diligencias para constituir una empresa son muchas
y complejas, además tienen un coste determinado que en
algunos casos se paga solamente al iniciar la actividad y en
otros casos se causan cada año.
Algunos de estos casos, también llamados “trámites burocráticos
y administrativos”, son válidos en todo el país, otros dependen de
disposiciones regionales o municipales.
Por este motivo, es importante que al momento de iniciar las
diligencias para crear una empresa se realice una previsión
de los requisitos que se necesitan, los trámites que deben
seguirse y los costos que deben sufragarse.
Por lo general, para crear una empresa se requiere:
Condiciones subjetivas
Para algunas actividades, la ley exige que los futuros empresarios cuenten
con la capacidad y con los conocimientos profesionales indispensables. Por
ejemplo, si eres peluquero, esteticista o mecánico, debes demostrar que
posees los conocimientos aportando los documentos respectivos.
De esta manera, tienes que verificar cuál de los siguientes requisitos son los
que la ley te exige para constituir tu empresa:
• requisitos relacionados con la profesión
• título de estudio
• el motivo de expedición del permiso de residencia (ver capítulo 3).
Declaración única para constituir la empresa
Condiciones ambientales, estructurales y autorizaciones especiales
En la ventanilla para Actividades Productivas (SUAP) obtendrás información
sobre las autorizaciones que se requieren para todo tipo de empresa y las
que son especiales para algunos tipos de ellas.
El SUAP es una dependencia de los municipios que administra todo lo
relacionado con los permisos y las comunicaciones, sin necesidad de que
pasen por otras áreas, por lo tanto puedes presentar una sola solicitud al SUAP
del municipio donde funcionará tu empresa, allí te expedirán los permisos que
necesitas para tu actividad. Credibilidad en los términos y simplificación de las
diligencias son los dos puntos de fortaleza de las ventanillas SUAP.
El SUAP cumple una importante función en la orientación de los requisitos
subjetivos (ver lo consignado anteriormente), así como en los estructurales
relacionados con la constitución, vida y disolución de una empresa (por ej., los
requisitos higiénicos y de idoneidad de los locales) y para la obtención de los
permisos especiales para determinadas empresas (por ej. tipografías, litografías,
remesas, taxi). Además de las funciones administrativas, muchos SUAP cumplen
un papel determinante en la promoción de las actividades económicas a través de
los servicios de información y de asesoría relacionadas con las oportunidades de
identificación de la actividad a desarrollar y la utilización de subsidios económicos.
4.4
Para constituir cualquier tipo de empresa es necesario:
- Solicitud de asignación del número de la Partida IVA y el número del código
fiscal (CF) de la empresa expedido por la Autoridad Fiscal (Agenzia delle
Entrate). La Partida Iva que debe consignarse en todas las declaraciones,
los documentos y pagos, es válido en toda Italia y en la Unión Europea, y es
expedido cuando se presenta la solicitud, sin costo alguno.
- Inscripción en el Registro de empresas de la Cámara de Comercio (CCIAA).
Esta inscripción la deben realizar todos aquellos que ejerzan cualquier actividad
económica bajo la forma de empresa. La Cámara de Comercio registra y
certifica los principales movimientos que caracterizan la vida de la empresa,
por lo tanto es importante que escribas las modificaciones o la cesación de la
actividad empresarial. Las empresas inscritas deben pagar dentro del mes de
junio de cada año, un Derecho cameral fijo, es decir, una suma por concepto
de la inscripción anual.
- Apertura de una cuenta obligatoria para fines contributivos,
de previsión y de protección social en el Instituto Nacional
de Seguridad Social (INPS). El monto que se debe pagar
trimestralmente al INPS se calcula con base en los ingresos
de la empresa, declarados con fines fiscales. Si no es posible
determinar en forma previa cuales serán los ingresos de la
empresa, el pago se efectúa sobre la base de los ingresos
declarados el año anterior o, con base en un monto mínimo
prefijado, al que se le aplicará una compensación (es decir
para completar el saldo que hizo falta en el primer pago). En
cada caso la tasa se aplica dentro de los límites mínimos y
máximos, la cual varía cada año.
- Apertura de una cobertura aseguradora obligatoria contra los
accidentes de trabajo en el Instituto Nacional del Seguro contra
los Accidentes de Trabajo. (INAIL). A esta cobertura están
obligados todos los empleadores que contraten trabajadores
subordinados y trabajadores asimilables a subordinados
en las actividades que la ley precisa como riesgosas. Los
artesanos deben tomar estar cobertura para ellos mismos.
La relación aseguradora inicia desde el momento en que
se comunica el desarrollo de la actividad por parte del
empresario y cinco días antes de que comience. El costo de
esta cobertura, llamado prima, corresponde exclusivamente
al empresario o al artesano. La prima se calcula sobre la base
del salario y de la peligrosidad del trabajo que se realiza. De
todas maneras se recomienda adquirir una póliza de seguros
con compañía privada (concurrente y voluntaria) que cubra
los riesgos que pueden derivarse del ejercicio de la actividad,
sobre todo contra hurto y daños a terceros.
Revisa siempre si la actividad que desarrolla tu empresa
contempla normas específicas y por ende la exigencia de permisos
o declaraciones especiales, así como requisitos profesionales.
4.4.1 Dónde y cómo obtener los requisitos que son
necesarios para constituir cualquier empresa
Para cumplir con todas las exigencias anteriores, hoy en día sólo
basta con presentar la Declaración única para la constitución
de empresa en el Registro de Empresas de la CCIAA.
En el año 2007 se introdujo la Declaración única para la constitución
de empresa, válida para todas las exigencias administrativas
relacionadas con la inscripción en el Registro de empresas, es decir:
• exigencias relacionadas con la protección social ante el INPS;
• exigencias relacionadas con la previsión social y fiscal ante el
•
INAIL, la autoridad fiscal (Agenzia delle Entrate), CCIAA - Registro de empresas
y en el Registro de empresas artesanales;
para obtener el código fiscal y la Partida IVA ante la Autoridad Fiscal (Agenzia
delle Entrate).
Pero en especial, las exigencias que se cumplen a través de esta declaración
única son :
• declaración de constitución, variación y cesación de la empresa para los fines
del Iva;
• inscripción, modificación y cesación de la empresa para los fines previstos por
el Inail;
• inscripción, variación y cesación de la empresa con destino al INPS para los
titulares, socios y empleados;
• inscripción y cesación de la empresa respecto a la relación con sus empleados
para los fines establecidos por el INPS;
• modificación de los datos de la empresa respecto a sus empleados para los
fines establecidos por el INPS, particularmente sobre:
- actividad ejercida ;
- el cese de la actividad;
- la modificación del nombre de la empresa unipersonal;
- la modificación de la razón social;
- la reactivación de la actividad;
- suspensión de la actividad;
- el cambio de la sede social;
- modificación de la sede operativa;
solicitud de inscripción, variación y cesación de empresa artesanal en el
registro respectivo.
•
Debes presentar la Declaración única en el Registro de Empresas por vía
telemática o mediante soporte informático. ¡Con el comprobante que expide
la oficina puedes iniciar las actividades de tu empresa!
Pero ten en cuenta que, de todas maneras debes dirigirte a la ventanilla
SUAP para obtener los permisos que necesita tu empresa (ver cáp. 4.3).
Este nuevo procedimiento ofrece muchas ventajas, pues no tienes que
preocuparte por presentar más solicitudes a las demás administraciones
relacionadas con el tema, como INPS, INAIL, etc., porque ésto se hará a
través del Registro de empresa.
La autoridad fiscal (Agenzia delle Entrate) le comunica a la dependencia
encargada del Registro de empresas el número del código fiscal y la partida
Iva, y con el comprobante que te expide dicha autoridad podrás iniciar en
forma inmediata las labores de la empresa.
El INPS y el INAIL te comunicarán a ti y al Registro de empresa, dentro de los
7 días siguientes al acto de inscripción, el resultado final de la diligencia a
través del PEC (correo electrónico certificado).
Desde el 1º de octubre puedes presentar esta declaración única por vía
telemática. No obstante, hasta el 1º de abril del 2010 se pueden presentar
las declaraciones en soporte de papel, tal y como se ha venido haciendo,
en las cuatro administraciones que participan en este procedimiento, es
Costos
decir, CCIAA - Registro de empresas y Registro de empresas
artesanales, Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate), INAIL
e INPS. Entonces, recuerda, a partir de esta fecha la única
declaración será obligatoria presentarla por vía telemática.
4.5
Antes de emprender una actividad por cuanta propia, es
importante saber cuales son los costos que se deben
sufragar para constituirla y para mantenerla. Estos costos
son diferentes y varían de acuerdo con:
• la clase de actividad;
• el lugar donde se va a desarrollar (por ejemplo, un negocio
en el centro histórico de la ciudad genera un costo por
el arriendo del local mayor al que se establece en los
barrios periféricos);
• los compromisos bancarios;
• la distancia de los proveedores y las condiciones que
ellos ofrecen;
• el número de personas que trabajan en la empresa y el
tipo de contrato que se suscriba con ellos;
Los costos pueden ser para sufragar gastos materiales (por
ejemplo, para reestructurar locales, compra de mobiliario,
equipos, mercancías, etc.), o para gastos inmateriales
(por ejemplo arriendo de locales, publicidad del negocio,
capacitación del personal, etc.).
La lista principal de gastos para constituir una empresa son:
Constitución: elaboración del acto notarial (en el caso de
sociedades y empresas de familia), pago del impuesto de
registro y derecho inscripción anual (para sociedades) y,
la inscripción en el registro de empresa o en el registro de
empresa artesanal, independientemente de la reglamentación
jurídica.
Derechos de cámara: suma que se paga anualmente en la
Cámara de Comercio por el solo hecho de tener el estatus de
empresa. La suma varía de acuerdo con el tipo de empresa y
el número de sucursales registradas.
INAIL: es obligatoria la cobertura de seguros ante este
Instituto para todas las actividades expuestas a riegos de
accidentes de trabajo. El monto se calcula con base en la
clase de riesgo que se genere por el tipo de actividad.
INPS: el estado obliga al pago de una tasa para la previsión
y la protección social en forma proporcional a los ingresos
de cada año, con el fin de brindarles a los trabajadores un
sistema de protección económica por causa de invalidez y
vejez. La ley del 4 de julio de 1959 hizo extensivo este seguro
por invalidez, vejez y supervivencia (IVS) a los titulares de
empresas artesanales, a sus trabajadores familiares y a los
socios que directamente participan en esta actividad. El INPS ha establecido
una gestión especial para los artesanos.
Impuestos locales: la tasa RSU (para los residuos sólidos urbanos) y un impuesto
de publicidad. Que se le pagan al Municipio en proporción a los locales que se
utilizan, al tipo de actividad que se ejerce y al volumen de los negocios.
Permisos: el ejercicio de algunas actividades está sometido a la expedición
de un permiso, por lo tanto deben sufragarse los costos que generan los
diseños, inspecciones y concesiones.
Estado de la contabilidad: desde el momento en que se comienza a ejercer
la actividad, y teniendo en cuenta lo complejo que son las exigencias
contables y fiscales previstas por la ley, es necesario proveer los gastos de
administración y tributarios que se causan (exigidos por un especialista en
asuntos fiscales) cada año y que pueden variar.
Agricultor
Por cultivo del suelo o, por silvicultura y cría de animales se
entienden las actividades directas relacionadas con el cuidado y el
desarrollo del ciclo biológico o, de una fase que es necesaria dentro
del mismo ciclo, ya sea de carácter vegetal o animal, en el que se
utiliza la tierra, el bosque o las aguas dulces, salmueras o marina.
También son consideradas como actividades vinculadas (o
conexas), aquellas que el empresario agrícola realiza para
transformar, conservar o vender sus productos y, las que
despliega para valorizar el terreno.
Además del empresario agrícola, las figuras que más están
cualificadas son:
• empresario agrícola profesional (LAP) Esta figura se presenta
cuando el agricultor dedica la mayor parte de su tiempo a
trabajar dentro de la empresa agrícola y obtiene la mayor
parte de los ingresos por sus conocimientos profesionales;
• cultivador directo (CD) se presenta en los casos en que
el agricultor ejerce directamente la actividad de siembra
manual en la tierra, sobre un área que tenga adecuadas
dimensiones y que sea de su propiedad.
Se considera empresario agrícola quien ejerce “una actividad
directa relacionada con la cultivación, la silvicultura, cría de
animales y con sus actividades conexas”.
5.1
Existen muchas formas para convertirse en empresario, y cada
una de ellas exige recorrer caminos burocráticos específicos.
A continuación encontrarás una breve descripción de las más
comunes: agricultor, artesano, comerciante. Cuando tratamos
estas formas empresariales, escogimos algunas actividades
que se han presentado a través de formularios, en las que se
indican los procedimientos administrativos que deben realizarse.
Para tener más información sobre la materia, te recomendamos
consultar la Guía para las actividades empresariales disponible
en las oficinas de los SUAP municipales (encontrarás la dirección
en la sección direcciones de interés).
&DStWXOR
/$6)250$6(035(6$5,$/(6
Ejemplo de micro empresa agrícola:
VENTA DIRECTA DE LOS PRODUCTOS OBTENIDOS POR LA PROPIA EMPRESA
(PRODUCTORES AGRÍCOLAS)
Para ejercer esta actividad, la solicitud debe presentarse al SUAP
La venta directa o al detal de los productos que la misma empresa cultiva
está permitida a los empresarios individuales o asociados inscritos en el
Registro de empresas, de acuerdo con las disposiciones vigentes en materia
higiénico-sanitaria.
Esta venta se puede hacer en forma ambulante, previa comunicación al
SUAP del lugar donde se encuentre la empresa dentro de los 30 días en que
se comienza la actividad, especificando los productos y la modalidad de la
venta, incluyendo el comercio electrónico.
En los casos en que se realice en locales abiertos al público o en zonas
públicas, utilizando aparcamientos, es necesario comunicárselo al SUAP,
solicitándole la asignación del respectivo sitio.
Para las ventas al detal en superficies de la empresa o en otras áreas
privadas sobre las que el empresario tenga alguna disponibilidad, no es
necesario que el hecho sea comunicado. También se pueden poner en
venta los productos derivados, obtenidos después de la manipulación o la
transformación de los productos agrícolas o zootécnicos.
En relación con los requisitos higiénico-sanitarios, antes de iniciar la actividad
es necesario notificar a la Unidad Sanitaria Local USL para que inscriba la
empresa.
La venta de leche cruda la pueden realizar solamente los empresarios
agrícolas dentro de la empresa productora, directamente al consumidor
final, sin necesidad de avisar al SUAP, o mediante distribuidores automáticos
instalados dentro o fuera de la propia empresa. En este último caso, si el
puesto no es de propiedad del productor agrícola, es necesario avisar al
SUAP del lugar donde se pretenden instalar los distribuidores, 30 días antes
de iniciar la actividad, de acuerdo con lo contemplado por el D.L. 228 del
18/05/2001, así como el aviso sanitario a la Unidad Sanitaria Local USL.
Requisitos
• Estar inscrito en el Registro de Empresas de la Cámara de Comercio.
• No tener antecedentes penales originados en sentencia ejecutoriada
por delitos relacionados con la higiene y la sanidad o, fraude en la
preparación de los alimentos cometidos dentro de los 5 años anteriores.
La prohibición se aplica por un período de 5 años, los cuales comienzan
desde la fecha en que la sentencia condenatoria quedó ejecutoriada.
• Cuando la venta se realice dentro de locales, éstos deben cumplir
con los requisitos de construcción e higiénico-sanitarios, así como de
seguridad y de prevención de incendios.
Para la venta de leche cruda también es obligatorio cumplir con los
requisitos higiénico-sanitarios.
•
Modos de presentar la solicitud
Para la venta directa de los productos agrícolas en forma ambulante, el aviso
debe presentarse en el SUAP del municipio donde la empresa tiene su sede,
especificando los datos del peticionario, de la inscripción en
el Registro de empresas, la localización de la empresa, los
productos que se van a vender y los modos en que se va a
realizar. Después de cumplir con lo anterior, es posible iniciar la
venta en forma ambulante en todo el territorio nacional.
Si la venta es estable (no ambulante) y se realiza en zonas
públicas o en locales abiertos al público, el aviso debe
presentarse al SUAP del lugar. La venta en zonas públicas
utilizando aparcamientos debe estar precedida de la solicitud
de asignación del respectivo puesto, como lo exige el artículo
28 del D.L. 114 de 1998, teniendo en cuenta el modo
reglamentado por los Municipios.
Costos
Derechos de trámite
Tiempo
30 días.
Descripción del procedimiento
El aviso debe ser llenado en todas sus partes y presentarse
por duplicado, una copia con el acta de recibido se le entrega
al interesado para su conservación y exhibición en los
casos en que sea requerida por las autoridades de control.
En relación con los requisitos higiénico-sanitarios, antes de
iniciar la actividad es necesario notificar a la Unidad Sanitaria
Local USL para que inscriba la empresa.
El SUAP revisa que el aviso cumpla con todos los requisitos y
satisfaga las exigencias de las normas vigentes, comprobando
que cada uno de ellos haya sido aportado. Después de los
30 días de recepción del aviso por parte del municipio, la
actividad se puede iniciar sin necesidad de esperar que
se expida algún acto. Las solicitudes relacionadas con la
asignación de aparcamientos deben presentarse con base en
el trámite establecido por el reglamento municipal.
Documentos y formularios que deben presentarse
• Formulario para el aviso relativo a la venta de productos
agrícolas en forma ambulante.
O bien
• El formulario para el aviso relativo a la venta en forma
estable (no ambulante) en zonas públicas o en locales
abiertos al público.
Además
• La comunicación para los fines relacionados con el
registro de la empresa en la Unidad Sanitaria Local USL.
Artesano
Reglamento municipal sobre Higiene, Sanidad Pública y Veterinaria.
Normativa
• D.lgs 228 del 18 de mayo de 2001 sobre Asesoría y modernización del
sector agrícola, de conformidad con el artículo 7 de la ley 57 de marzo
de 2001.
• Reglamento (CE) 852 de 2004 del Parlamento europeo y del Consejo
del 29 de abril de 2004, relacionado con la higiene de los productos
alimenticios.
• Reglamento (CE) 853 del Parlamento europeo y del Consejo del 29 de
abril de 2004, que establece normas concretas en materia de higiene
para los alimentos de origen animal.
• Acuerdo de la Junta Regional Nº 1015 del 7 de julio de 2008, relacionado
con la Definición de los trámites para el reconocimiento y el registro
de las empresas del sector alimenticio, que reglamenta la normativa
europea sobre seguridad alimentaria.
• Decisión de nivel Directivo emitida por el Jefe del Servicio Veterinario y
de Higiene de Alimentos de la Región Emilia-Romagna Nº 9223 del 1º
de agosto de 2008, relacionado con el Trámite para el registro de las
actividades y el reconocimiento de los establecimientos en el sector
alimenticio, así como de los subproductos de origen animal, a la que se
refiere el Acuerdo de la Junta Regional anterior.
•
5.2
Es la persona que ejerce personal y profesionalmente de forma continuada su
propio trabajo, en calidad de titular de la empresa y con total responsabilidad.
La empresa artesanal está definida como aquella que realiza personalmente
el propio empresario y que tiene como objetivo ejercer una actividad de
producción de bienes terminados o semi elaborados, o la prestación de
servicios (con excepción de las actividades agrícolas, la prestación de
servicios comerciales, el suministro de alimentos y bebidas) siempre y
cuando no superen los límites de dimensión que varían de acuerdo con el
tipo de actividad.
Se pueden contratar trabajadores subordinados, siempre y cuando sean
dirigidos directamente por el empresario y no se superen los límites
establecidos.
El artesano sólo puede vender lo que produce. Si llegase a vender productos
de otras empresas se presenta una mezcla entre actividad artesanal y
actividad comercial, denominada mixta o promiscua. Para calificar como
mixta una actividad, rige el criterio de la prevalencia, es decir, se evalúa cuál
es la actividad a la que la empresa le dedica la mayor parte de la atención
dentro de su estructura.
La empresa artesanal también puede constituirse y desarrollarse como
sociedad, en cualquiera de los tipos societarios, es decir, colectiva, en
comandita simple o de responsabilidad limitada con socio único, respetando
siempre los requisitos de extensión que varían de acuerdo con la actividad.
Quien pretenda desarrollar una actividad artesanal debe obligatoriamente
inscribirse en el Registro de empresas de la Cámara de
Comercio. La solicitud debe presentarse dentro de los 30
días siguientes al inicio de la actividad ante la Comisión
Provincial para el Artesanado (CPA) con la documentación que
demuestre el cumplimiento de lo siguiente:
• el trabajo personal debe prevalecer sobre el capital y
sobre el trabajo subordinado;
• el titular debe trabajar en la empresa asumiendo la total
responsabilidad y todos los gastos , así como los riesgos
inherentes a su dirección y administración;
• la empresa debe ser pequeña;
• si la empresa requiere de una disciplina especial, el
artesano debe demostrar que posee los requisitos
profesionales, aunque puede designar un responsable
técnico.
La inscripción en el Registro le otorga a la empresa el
calificativo de artesanal, condición que muchas veces es
necesaria para la obtención de ayudas que se le conceden a
esta clase de empresas. La inscripción en el Registro obliga
al titular de la empresa, a los socios que trabajan, y en el
caso de sociedades a los posibles familiares trabajadores, a
inscribirse en el listado del INPS.
Por lo general se acostumbra a diferenciar las actividades
artesanales en empresas dedicadas a la producción y las
dedicadas al servicio.
Las empresas artesanales de producción casi siempre
presentan las siguientes características:
• producen y transforman bienes materiales;
• generalmente el producto esta destinado a la venta;
• La actividad no es desarrollada bajo pedido de un solo
cliente.
Las empresas artesanales de servicios casi siempre
presentan las siguientes características:
• producen bienes intangibles;
• producen o transforman bienes materiales perecederos
y semiduraderos bajo pedido de un determinado cliente.
Ejemplo de micro empresa artesanal:
MECÁNICO
Para ejercer esta actividad, la solicitud debe presentarse ante
la Cámara de Comercio
Por empresas de talleres mecánicos se entiende aquellas
que desarrollan una actividad de mantenimiento y reparación
de vehículos a motor, incluyendo ciclomotores, máquinas
agrícolas, remolques y carros para el transporte de personas
y cosas en carreteras.
Esta actividad comprende:
• la parte mecánica y de motores;
• carrocería;
• electricidad automovilística;
• los neumáticos.
No entran en este listado las actividades relacionadas con el lavado, el
aprovisionamiento de combustible, sustitución del filtro de aire, del filtro
de aceite, del aceite de lubricación y de otros líquidos lubricantes o de
refrigeración. Tampoco forman parte de esta lista, las actividades de
mecánica efectuada sobre vehículos o motocicletas que no están autorizados
a circular en carreteras, como los autos o las motos para competencia, gokart, etc.
Requisitos
Para ejercer esta actividad es necesario poseer requisitos de tipo ético,
personal y técnico-profesional.
Por lo tanto, es necesario elaborar una declaración sustitutiva de la
certificación, en la cual se manifieste que se reúnen los requisitos exigidos
en este sentido.
En relación con los requisitos técnico-profesionales el listado de los títulos
que son admitidos se puede descargar en la página web de la Cámara de
Comercio de Bologna: http://www.bo.camcom.it
La Comisión Provincial para el artesanado se reserva la facultad de evaluar
los respectivos títulos de estudio, con el fin de establecer en cuales
actividades de este sector se puede habilitar su ejercicio.
Modos de presentar la solicitud
Quien reúna los requisitos debe presentar la solicitud de inscripción en el
Registro de empresa o en el Registro de empresas artesanales de la Cámara
de Comercio, junto con la declaración de inicio de la actividad (DIA), las auto
certificaciones relacionadas con el cumplimiento de los requisitos, así como
los anexos con los documentos que demuestren el pago de los derechos de
cámara y la tasa de concesión gubernativa.
Costos
Se deben pagar los derechos de secretaría previstos por la Cámara de
Comercio para la inscripción en el registro de empresas o al Registro de
empresas artesanales. Además, la inscripción en la actividad mecánica
genera el pago de la tasa de concesión gubernativa.
Tiempo
La actividad debe iniciar el mismo día en que se presenta la solicitud de
inscripción en el Registro de empresa o en el Registro de empresa artesanal,
y la declaración de inicio de actividad. Es obvio que no se puede comenzar a
desarrollar una actividad sin antes haber presentado la DIA.
Descripción del procedimiento
En la dependencia respectiva de la Cámara de Comercio
reciben las solicitudes y expiden el correspondiente
comprobante de presentación.
Para las empresas artesanales, las solicitudes son evaluadas
por la Comisión Provincial para el artesanado, de acuerdo
con el calendario previsto en las sesiones, publicado al
comienzo de cada año solar. La solicitud que no es admitida
es motivada expresamente mediante un acuerdo, en el que
además se indican los recursos que proceden. En este caso
no se puede ejercer la actividad.
Para las empresas no artesanales, la Cámara de Comercio
revisa los documentos y el cumplimiento de los requisitos por
parte del solicitante, lo cual se produce dentro de los 60 días
siguientes a la presentación. Si se presenta una irregularidad
que pueda subsanarse, se le comunica al interesado para
que la corrija, pero si ésta es insubsanable la inscripción es
rechazada.
Si no se puede ejercer la actividad, al interesado se le
comunica en forma motivada las razones que se han tenido en
cuenta para ello, y se le indicarán los recursos que proceden
contra la misma.
Documentos y formularios que deben presentarse
• Solicitud de inscripción en el registro de empresa o en
el registro de empresas artesanales de la Cámara de
Comercio de Bologna.
• Declaración de inicio de la actividad prevista para
empresas de mecánica.
Certificado de previsión contra incendios de los talleres
que tengan una capacidad superior a 9 vehículos.
•
Normativa
• Ley 122 del 5 de febrero de 1992 sobre seguridad de
circulación en carreteras y disciplina de la actividad
mecánica.
• D.P.R. 558 del 14 de diciembre de 1999 sobre el
Reglamento a través del cual se establecen las normas
para la simplificación del Registro de Empresas, así como
para la simplificación de los trámites relacionados con la
declaración de inicio de actividad, y para la solicitud de
inscripción en el registro de Empresas Artesanales o, al
Registro de Empresas con actividades especiales sujetas
al cumplimiento de determinados requisitos técnicos.
• D.M. del 4 de mayo de 1998, relacionado con las formas
de presentación y contenido de las solicitudes para iniciar
los trámites de prevención de incendios y de los servicios
conexos, en los Comandos Provinciales del Cuerpo de
Bomberos.
5.3
Comerciante
Es aquél que ejerce una actividad de intermediación en la circulación de los
bienes, en forma profesional.
Las mercancías se adquieren a:
• los consumidores en un puesto fijo (comercio fijo) o móvil (comercio
ambulante en aparcamiento o en forma itinerante, en el domicilio del
consumidor o por correo)
• a otras empresas comerciales (comercio al por mayor).
En esencia, los sectores de las mercancías son dos:
• alimentario
• no alimentario
La ley permite vender dentro del mismo negocio los productos alimentarios
y no alimentarios, siempre que se respeten las normas higiénico-sanitarias
previstas.
Para la venta de productos alimentarios en cada una de las modalidades
que a continuación se relacionan, es necesario presentar una
comunicación para los fines relacionados con el registro de la empresa en
la Unidad Sanitaria Local USL.
Las actividades comerciales se clasifican en categorías y tipos diferentes:
• actividad ejercida en vecindarios: Es aquella en la que la venta se realiza
directamente al consumidor final, en una superficie no superior a los 150
m2, en municipios con una población inferior a los 10.000 habitantes, o
de 250 m2 en los municipios con más de 10.000 habitantes.
• estructuras medianas para ventas al detal: Es aquella en la que la venta
se realiza directamente al consumidor final, en una superficie entre los
151 m2 y los 1.500 m2, en municipios con una población inferior a los
10.000 habitantes, o entre los 251 m2 y los 2.500 m2 en los municipios
con más de 10.000 habitantes.
• estructuras de gran construcción para ventas al detal: Es aquella en
la que la venta se realiza directamente al consumidor final, en una
superficie superior a los 1500 m2, en municipios con una población de
10.000 habitantes, o de 2500 m2 en los municipios con más de 10.000
habitantes.
También es importante el tipo de centro comercial, cuya estructura es media
o de gran construcción, y en los que se pueden establecer puestos de venta
con finalidad específica, que tienen infraestructuras comunes y espacios de
servicio con administración única. En estos centros también pueden operar
actividades públicas y puestos donde se desarrollan actividades relacionadas
con el comercio, como bancos, asesorías, etc. También está comprendido
dentro de estas actividades el suministro de alimentos y de bebidas, ya sea en
forma fija o a través de distribuidores automáticos.
Por suministro se entiende la venta de alimentos y bebidas que se consumen
en el lugar, y en todos los casos donde el comprador consume los productos
en locales o superficies que están abiertos al público, equipados para este fin.
Ejemplo de micro empresa comercial:
LOCUTORIO
Para ejercer esta actividad, la solicitud debe presentarse al SUAP
Se entiende por Locutorio (o centro para realizar llamadas),
o phone center y/o internet point, la actividad abierta al
público en los que se pone a disposición del cliente aparatos
telefónicos, ordenadores u otros terminales telemáticos para
realizar llamadas o navegar, unido a otras actividades.
En Emilia-Romagna esta actividad está regida por la ley
regional número 6 del 21 de mayo de 2007.
El interesado debe presentar en el municipio competente lo siguiente:
• La declaración de inicio de actividad, si la superficie no
supera los 150 m2. en municipios con una población
inferior a los 10.000 habitantes, y de 250 m2. en los
municipios con más de 10.000 habitantes.
O bien
• La solicitud de permiso, si la superficie no supera los 151 m2. en
municipios con una población inferior a los 10.000 habitantes, y
de 2500 m2. en los municipios con más de 10.000 habitantes.
A estas actividades también se le aplican las disposiciones
establecidas para el comercio al detal, en relación con los horarios, el
cierre los días festivos, la publicación de los precios y las sanciones.
Los locutorios se pueden establecer junto con otras actividades,
siempre que se respeten las disposiciones previstas por el
reglamento municipal y las normas especiales relacionadas con la
higiene y la sanidad, la seguridad, el urbanismo y la construcción.
Requisitos
• Tener la propiedad u otro título que permita disponer del
respectivo local;
• Estar inscrito en el Registro de empresas de la Cámara
de Comercio;
• Cumplir con los requisitos morales contemplados en el
artículo 5, apartado 2, del D.L. 114 de 1998;
• Con excepción de las disposiciones del D.L. 259 de 2003,
los locales deben cumplir con los requisitos previstos
por los reglamentos para la construcción, la higiene y
la sanidad pública y veterinaria de los locales para uso
comercial, así como el correspondiente certificado de
conformidad constructiva y de accesibilidad. También se
debe cumplir con los demás requisitos establecidos en el
reglamento municipal sobre locutorios;
• La venta de productos alimenticios y el suministro de
alimentos y bebidas, cuando se realizan como actividad
complementaria respecto al Locutorio, pueden ejercerse
en el mismo local o en un local que se comunica. La
actividad de manipulación de alimentos y bebidas debe
realizarse en un local o en una zona separada.
Otros requisitos que deben cumplirse
Además de lo previsto por la normativa regional, también debe cumplirse
con lo exigido por las disposiciones de carácter nacional, relacionadas con:
D La comunicación prevista por el Código de comunicaciones electrónicas;
E La licencia del Comisario de Policía.
Modalidad para presentar la solicitud
Solicitud dirigida al SUAP.
Si la superficie para la venta no supera los 150 m2 en municipios con una
población inferior a los 10.000 habitantes, o los 250 m2 en municipios con más
de 10.000 habitantes, es necesario presentar un aviso de inicio de actividad
(en caso de nueva actividad, de traslado, de modificaciones a los locales, de
traspasos, de cambio del tipo de sociedad o de cesación de la actividad).
Si la superficie para la venta está entre los 151 y los 1.500 m2 en municipios
con 10.000 habitantes, y entre los 251 y los 2.500 m2 en municipios con
más de 10.000 habitantes, es necesario presentar la solicitud de permiso
para esta clase de estructuras.
Costos
Las solicitudes de permiso deben pagar los derechos de diligenciamiento y
dos tasas (marca da bollo) de valor corriente.
Tiempo
30 días para el aviso, 90 días para la solicitud de permiso.
Descripción del procedimiento
Llenar en todas sus partes el aviso y presentarlo en triplicado en el SUAP
del municipio respectivo. Una copia con el acta de recibido se le entrega
al interesado para su conservación y exhibición en los casos en que sea
requerida por las autoridades de control.
El aviso tiene efectos 30 días después, salvo que dentro de este término el municipio
expida alguna comunicación en forma contraria. En los casos de traspaso, cambio
del tipo de sociedad o de cesación, el aviso produce efectos inmediatos.
En el caso de solicitud de permiso relacionada con la superficie, el
trámite concluye dentro de los 90 días (y después de reunirse la comisión
multidisciplinaria del municipio, la provincia y la región que conjuntamente
deciden), salvo que se presente alguna interrupción o suspensión, tal y como
lo establece el reglamento municipal para las estructuras medianas de venta.
Documentos y formularios que deben presentarse
• Aviso de inicio de la actividad del Locutorio
O bien
Solicitud de permiso de funcionamiento del Locutorio
•
Normativa
• R.D. 773 del 18 de junio de 1931, legislación sobre Seguridad Pública.
• D.L. 114 del 31 de marzo de 1998 sobre reforma del sector comercial,
de conformidad con el artículo 4, apartado 4 de la ley 59 del 15 de
marzo de 1997.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
L.R. 14 del 5 de julio de 1999, relacionado con el
comercio en lugares fijos, como aplicación del D.L. 114
del 31 de marzo de 1998.
Acuerdo del Consejo regional 1253 del 23 de septiembre
de 1999, relacionado con los criterios de planificación
territorial y urbanístico para las actividades comerciales
en lugares permanentes, con base en el artículo 4 del
L.R. 19 del 5 de julio de 1999.
D.L. 259 del 1º de agosto de 2003, contentivo del Código
de comunicaciones electrónicas.
La ley 155 del 31 de julio de 2005, que modifica el D.L.
144 del 27 de julio de 2005, sobre medidas de urgencia
para contrarrestar el terrorismo internacional.
Circular 557/PAS/12982D (22) del 29 de agosto de
2005. D.L. 144 del 27 de julio de 2005 sobre medidas de
urgencia para contrarrestar el terrorismo internacional,
modificado por la ley 155 del 31 de julio de 2005.
Procedimientos administrativos y decretos de trámite,
contemplados en los artículos 7 y 8.
D.M. del 16 de agosto de 2005, relacionados con las
medidas preventivas para la adquisición de los datos
personales de quienes utilizan estaciones públicas de
comunicación telemática sin vigilancia, o sitios de acceso
a internet con tecnología inalámbrica, de acuerdo con el
artículo 7, apartado 4 del D.L. 144 del 27 de julio de
2005, modificado por la ley 155 del 31 de julio de 2005.
L.R. 6 del 21 de mayo de 2007, sobre distribución en
materia comercial.
Reglamento municipal para el ejercicio de la actividad de
telefonía en Locutorios.
Ordenanza municipal sobre los horarios en los Locutorios
6.1
&DStWXOR
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¿Actividad profesional o actividad de empresa?
Antes de iniciar una actividad productiva o de venta de bienes o de servicios,
es importante precisar si ésta es una actividad profesional o una actividad
de empresa.
En segundo lugar, es necesario precisar si la actividad se realizará en calidad
de propietario único o como copropietario (es decir en sociedad) con otras
personas, compartiendo la administración y repartiendo las utilidades.
Es la ley la que determina cuáles actividades son de empresa y cuáles son
profesionales.
Pero en general:
• actividades de empresa son todas aquellas que comportan un trabajo
manual más que un trabajo intelectual, donde los instrumentos que se
requieren para desarrollarla son más relevantes que la capacidad de las
personas que la administran (por ej., en un negocio los conocimientos y
el buen trato del propietario son importantes, pero es obvio que para el
cliente son mas importantes la variedad y la calidad de la mercancía, el
aspecto y la magnitud del negocio);
• las actividades como profesional independiente son aquellas donde el
trabajo intelectual prevalece, y por lo tanto las capacidades personales
del titular son más importantes que los instrumentos utilizados (por ej.
en el caso de un abogado es más importante sus conocimientos que la
decoración de su oficina o el ordenador que utiliza).
La ley dispone que, las actividades bancarias y de seguros, de comercialización
de bienes, así como la producción de bienes, el transporte y el artesanado,
son actividades consideradas como de empresa.
Por el contrario, se consideran actividades profesionales todas aquellas
donde es obligatoria la inscripción en determinados registros o colegios,
como por ejemplo, los abogados, médicos, topógrafos, ingenieros, etc.).
Existe también una variedad de actividades denominadas prestación de
servicios intelectuales (no manuales), cuyo ejercicio no necesita inscribirse
en un determinado registro y que pueden dar lugar a una actividad empresarial
o profesional. Son situaciones particulares relacionadas con la asesoría o la
consultoría para cualquier evento, como por ejemplo, en materia informática
o de capacitación.
Resumiendo: ¿cómo se puede saber si soy un empresario o
un profesional? Depende de la actividad que prevalezca al
ejercerla, es decir, si el elemento personal o los instrumentos
que se utilizan.
El profesional independiente
Ejemplo:
Un asesor informático es un profesional, pero si tiene un local
adecuado para ejercer la actividad como ordenador, secretaria y
empleados, se convierte en un empresario. Es evidente que los
linderos entre una y otra no son marcados. En el plano económico
las principales diferencias entre profesional y empresario está en
que, el profesional paga los impuestos sobre la diferencia entre
ingresos y pagos, mientras que el empresario lo hace sobre la
diferencia entre la facturación emitida y las facturas cobradas,
independientemente de que se hayan hecho efectivas.
Tanto el profesional independiente como el empresario
pueden ejercer su actividad constituyendo sociedades con
otras personas. Sin embargo, el caso de profesionales que
constituyen sociedad con otros colegas es de poco uso, y
está sujeto a reglas especiales.
6.2
Características generales
El profesional independiente, esté o no inscrito en el
correspondiente registro, ejerce su actividad en forma
autónoma, aunque cuente con la ayuda de trabajadores
y empleados (dentro de los límites previstos en apartado
anterior), por lo tanto es el único que asume responsabilidad
en el caso en que se presenten pérdidas, aún con su propio
patrimonio. En otras palabras, su patrimonio personal puede
ser perseguido para cubrir las deudas que se causen.
Requisitos para establecerse como profesional y los costos
El único requisito que exige la ley, además de la inscripción en el
registro profesional, es la presentación de una solicitud ante la
autoridad fiscal (Agenzia delle Entrate) dentro de los 30 días del
inicio de la actividad para la asignación del número de la Partida
IVA. La asignación del número de la Partida IVA es gratuita.
Exigencias relacionadas con el sistema de seguridad social
ante el INPS y el INAIL.
El profesional que no está obligado a inscribirse en
determinado registro, debe hacerlo ante el INPS, sección
administración independiente y pagar las cotizaciones que
dan derecho a la pensión. Actualmente la cotización que se
paga es del 25,72% sobre los beneficios, la cual se paga
anualmente junto con los demás impuestos.
En cambio, el profesional que está obligado a inscribirse en el respectivo
registro, paga la cotización por concepto de pensión en una dependencia
que varía de acuerdo con la clase de profesión. En ningún caso está prevista
la inscripción ante el INAIL
Impuestos sobre los beneficios
Sobre los beneficios (es decir el resultado de los ingresos menos los pagos)
que se obtienen por ejercer la actividad, se deben pagar varios impuestos:
El IRPEF regional y municipal, y algunas veces, dependiendo del nivel de
organización el IRAP (Impuesto Regional sobre Actividades Productivas).
Existen ventajas fiscales para quienes inician una actividad.
Ventajas
• Un fácil y rápido establecimiento de la actividad;
• Los costos relacionados con el estado de la contabilidad, que en los
casos de ingresos no elevados sólo contempla los libros IVA, son
reducidos;
Para terminar la actividad es suficiente con cerrar la Partida IVA.
•
Desventajas:
No siempre se puede elegir ser un profesional (ver apartado 6.1.).
Particularidad: el ejercicio profesional en forma asociada
Tipos de empresa
Los profesionales que quieran trabajar en sociedad y dividir los beneficios
pueden constituir asociaciones, las cuales por lo general están sujetas a las
mismas reglas de los profesionales independientes. La gestión contable y
fiscal es más compleja, y por lo tanto requiere de la asesoría de un profesional.
6.3
Para poder ejercer una actividad empresarial es necesario asumir una de las
formas jurídicas previstas por la ley. Su elección es muy importante por los
efectos que pueda comportar.
Esta elección debe hacerse teniendo en cuenta lo siguiente:
1. su naturaleza y por lo tanto los riesgos que comporta el ejercicio de la
actividad;
2. el capital (los recursos) con que se cuente para iniciar la actividad;
3. el grado de responsabilidad que el empresario espera asumir;
4. las posibilidades de recurrir a determinadas formas de financiación o
ventajas fiscales.
En las páginas siguientes se describen brevemente las formas jurídicas más
comunes que se utilizan para ejercer una actividad empresarial.
Tal y como se consignó en el capítulo 6.1., la actividad puede ser administrada
por un solo empresario, como en los casos de empresas individuales o s.r.l.
unipersonal, o con otros empresarios, como las sociedades.
En las empresas individuales una sola persona (el empresario) es quien suministra
los recursos para iniciar la actividad (capital), y por lo tanto es quien se beneficia
de las utilidades y asume al mismo tiempo las pérdidas.
En las empresas societarias el capital lo suministran varias
personas, quienes se distribuyen las utilidades que produce
pero también asumen las deudas que ella genera, en
proporción al porcentaje del capital que ha sido aportado.
Si se opta por ejercer la actividad en forma individual, puede
elegirse entre:
• empresa individual;
• empresa familiar.
Si se elige un tipo de sociedad, las formas jurídicas más
comunes son:
• sociedad Colectiva (S.N.C.) Sociedad en Comandita
Simple (SAS);
sociedad de Responsabilidad Limitada (S.R.L.);
sociedad Cooperativa.
•
•
6.3.1 Empresa individual
Características generales
En esta clase de empresas, aunque su titular puede contar
con la ayuda de trabajadores y empleados, es el único que
responde por los riesgos que se deriven de la ejecución de
la actividad, y por lo tanto con su propio patrimonio, es decir,
que se le pueden perseguir sus bienes para solventar el pago
de las deudas. Por lo general se recurre a esta forma jurídica
para establecer actividades que no generan riesgos, como la
prestación de servicios donde no es necesaria la adquisición
de mercancías, o en negocios pequeños donde el volumen de
la mercancía que se adquiere no es de gran valor.
Requisitos para constituir esta clase de empresas y sus
costos
• Comunicación a la Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate)
dentro de los 30 días siguientes al inicio de la actividad,
para la asignación del número de la Partida IVA.
• Inscripción en el Registro de empresas de la Cámara de
Comercio de la respectiva provincia.
La apertura de la Partida IVA es gratuita, mientras que la
inscripción en la CCIAA tiene un valor de 200 euros.
Para conocer bien el trámite que debe seguirse, lee el punto
4. 4.1.
Exigencias relacionadas con el sistema de seguridad social
ante el INPS y el INAIL.
El titular de la empresa debe inscribirse ante el INPS y pagar
las cotizaciones por concepto de pensión. En la actualidad
el monto de las cotizaciones es de aproximadamente 2.700
euros (para una cantidad de más o menos 13.000 euros
de ingresos). Sobre la suma que supera los 13.000 euros,
la cotización es del 20% aproximadamente. Además, es obligatoria la
inscripción en el INAL y el pago de la prima de seguros, la cual depende del
grado del riesgo que se puede generar de la actividad que se realice.
Para conocer bien el trámite que debe seguirse, lee el punto 4. 4.1.
Impuestos sobre los beneficios
Sobre los beneficios que se obtienen deben pagarse los siguientes impuestos:
El IRPEF regional y municipal, y casi siempre, dependiendo del nivel de
organización el IRAP (Impuesto Regional sobre Actividades Productivas).
Ventajas
• fácil y rápido establecimiento de la actividad;
• los costos relacionados con el estado de la contabilidad, que en los
casos de ingresos no elevados sólo contempla los libros IVA, son
reducidos;
para terminar la actividad es suficiente con cerrar la Partida IVA y
comunicar la cesación a la Cámara de Comercio, al INPS y al INAL.
•
Desventajas:
El empresario individual está sujeto a la quiebra del negocio, y por ende a las
consecuencias que de ella se derivan.
6.3.2 Empresa familiar
Características generales
Es una forma de empresa individual en la que los familiares realizan la
actividad laboral, sin tener la calidad de empleados ni de socios.
En esta empresa pueden trabajar en forma continuada:
• el cónyuge y los parientes dentro del tercer grado de consanguinidad
(por ej. padres, abuelos, bisabuelos, hijos, sobrinos, bisnietos, tíos,
hermanos);
• los parientes dentro del segundo grado de afinidad, como yerno, nuera,
cuñado.
Los familiares trabajadores tienen derecho a participar de las utilidades
(hasta un 49% máximo), en los bienes adquiridos con las mismas y en el
mayor valor de los negocios, en forma proporcional a la cualidad y a la
cantidad del trabajo prestado.
La responsabilidad en las operaciones de la empresa recae exclusivamente
en el titular, en la misma modalidad prevista para la empresa individual.
Requisitos para constituir esta clase de empresas y sus costos
Se constituye ante Notario (mediante escritura privada suscrita) o a través
de un documento que elabora directamente el propio Notario (acto público),
en la que se establece el grado de participación de cada familiar en las
utilidades, que será proporcional a la cualidad y a la cantidad del trabajo
realizado.
Posteriormente, y del mismo modo que para la empresa individual, se debe:
• comunicar a la Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate) dentro de los 30
días del inicio de la actividad;
• inscripción en el Registro de empresas de la Cámara de
Comercio de la respectiva provincia.
Los costos que deben sufragarse corresponden a los
honorarios del Notario y la tasa de inscripción en el Registro de
empresas. La apertura de la Partida IVA es gratuita, mientras
que la inscripción en la CCIAA tiene un valor de 200 euros.
Para conocer bien el trámite que debe seguirse, lee el punto 4. 4.1.
Exigencias relacionadas con el sistema de seguridad social
ante el INPS y el INAIL.
El titular de la empresa y cada uno de los familiares
trabajadores, deben inscribirse ante el INPS para el pago
de las cotizaciones por concepto de pensión. Además, es
obligatoria la inscripción en el INAL y el pago de la prima de
seguros, la cual depende del riesgo que se pueda generar en
la actividad que se realice.
Impuestos sobre los beneficios
Cada uno de los familiares que integran la empresa debe
pagar el IRPEF regional y municipal de acuerdo con el beneficio
que perciban. La totalidad de los beneficios que produzca la
empresa está sujeta al pago del IRAP.
Ventajas
• La participación de la familia en la actividad de la
empresa, sin necesidad de constituir una sociedad;
• Los impuestos que se pagan sobre la suma de todos
los beneficios son menores a la que se pagaría si esos
beneficios fueran percibidos sólo por el titular de la
empresa.
Su constitución y el estado de la contabilidad son
relativamente sencillos, y sus costos bajos.
•
Desventajas:
Parecidas a la de la empresa individual, donde el empresario
individual está sujeto a la quiebra del negocio, y por ende a
las consecuencias que de ella se derivan.
Particularidad: la empresa entre cónyuges
Es una forma particular de la empresa familiar, que puede
constituirse después del matrimonio, y es administrada por
ambos cónyuges.
6.3.3 Sociedad Colectiva (S.N.C.)
Características generales
Es una sociedad de personas. Todos los socios responden
con su propio patrimonio en caso de pérdidas, por lo tanto se
dice que la responsabilidad es ilimitada y solidaria. Por esta característica, y
como en el caso de la empresa individual, esta clase de empresa desarrollan
actividades de poco riesgo, donde la inversión es baja. La responsabilidad
de los socios es subsidiaria, es decir, que en caso de pérdidas, el acreedor
puede perseguir los bienes de los socios en caso de que el patrimonio social
sea insuficiente.
El socio que entra a formar parte de la sociedad responde de las obligaciones
nacidas o adquiridas antes de su ingreso, mientras que la responsabilidad
por las obligaciones sociales del socio que deja de serlo permanece hasta
que la sociedad no es disuelta.
La administración de la sociedad corresponde a cada uno de los socios,
quienes pueden actuar en forma independiente respecto de los demás
socios, salvo que los estatutos contemplen otra cosa.
Las reformas del contrato de sociedad deben adoptarse por unanimidad,
salvo pacto en contrario.
Si un socio fallece, sus herederos tienen derecho a la liquidación del importe
de la cuota del de cujus (es decir del difunto) pero no se convierten en
socios, a menos que presenten una solicitud en este sentido a los demás
socios y éstos la acepten.
Requisitos para constituir esta clase de empresas y sus costos
El contrato de constitución de la sociedad se realiza por escritura pública
privada o, mediante acto público suscrito por Notario (ver empresa familiar).
No existe un tope mínimo para constituir el capital social inicial.
Requisitos iniciales:
• La elaboración previa del contrato de sociedad que debe ser suscrito
obligatoriamente ante Notario.
• La comunicación de inicio de actividad ante la Autoridad Fiscal (Agenzia
delle Entrate) dentro de los 30 días de celebración del contrato.
• Inscripción en el Registro de empresas de la Cámara de Comercio de la
respectiva provincia, dentro de los 30 días de celebración del contrato.
• Presentación de una copia del acto de constitución de la sociedad ante
la Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate), dentro de los 3 meses de la
inscripción del acto en la Cámara de Comercio.
• El gasto de más valor es el que se realiza ante el Notario por la
suscripción del acto de constitución, así como al especialista en
asuntos fiscales (cuando se requiere) o a la asociación respectiva (como
por ejemplo ASCOM, CNA, Confederación de Artesanos Confartigianato,
la Confederación Italiana de empresas comerciales, turísticas y de
servicios Confesercenti, etc.) por la elaboración del contrato o de los
estatutos de la sociedad, e igualmente el pago de 200 euros ante la
CCIAA. El contrato puede ser suscrito por los futuros socios, quienes
posteriormente avalarán su contenido con la firma ante el Notario.
Para conocer bien el trámite que debe seguirse, lee el punto 4. 4.1.
Exigencias relacionadas con el sistema de seguridad social ante el INPS
y el INAIL.
Cada uno de los socios debe inscribirse ante el INPS para el pago de las
cotizaciones por concepto de pensión. Además, es obligatoria la inscripción
en el INAL y el pago de la prima de seguros, la cual depende
del riesgo que se genere en la actividad que se realice.
Impuestos sobre los beneficios
Cada uno de los socios debe pagar el IRPEF regional y
municipal de acuerdo con su cuota o parte de interés. La
totalidad de los beneficios que produzca la empresa está
sujeta al pago del IRAP.
Ventajas
La constitución y el estado de la contabilidad son relativamente
sencillos y cuestan poco. El primer acto requiere algunos días
y los requisitos relacionados con la contabilidad son mínimos.
Desventajas
La quiebra de la sociedad recae también sobre cada uno de
los socios, quienes responderán solidaria e ilimitadamente
con su propio patrimonio.
Particularidad: el socio industrial
Es aquél que aporta sus conocimientos o su trabajo a
la sociedad y como tal participa en las utilidades que ella
genera. El socio industrial no es un empleado de la sociedad
y por lo tanto no tiene derecho a percibir salario; como todos
los demás socios tiene derecho a unos beneficios en el caso
en que la sociedad genere utilidades.
Ventajas
Ejerce actividades dentro de la sociedad y obtiene beneficios
sin necesidad de aportar un capital.
Desventajas
En el caso en que sobrevengan hechos que aminoren sus
capacidades o conocimientos, el socio puede ser excluido de
la sociedad. Si la sociedad se liquida, no tiene derecho a
percibir reembolso alguno por concepto del aporte realizado,
ni siquiera a un valor que compense los servicios prestados
a la sociedad, salvo acuerdo en contrario.
6.3.4 Sociedad en Comandita Simple (S.A.S)
Es una sociedad que tiene algunas similitudes con la sociedad
colectiva. También es una sociedad de personas. Su diferencia
con la anterior es que está constituida por dos clases de
socios: los comanditarios y los colectivos. Los socios colectivos
responden hasta con su patrimonio personal en caso de
pérdidas y, los socios comanditarios responden hasta el monto
de sus aportes.
La administración de la sociedad corresponde a los socios colectivos, por lo
tanto los socios comanditarios no ejercen actividades operativas.
A la razón social de estas sociedades se le agrega la sigla S.N.C., con la cual
opera para todos los efectos legales.
6.3.5 Sociedad de Responsabilidad Limitada (S.R.L.)
Características generales
Es una sociedad de capitales donde la responsabilidad de los socios es limitada,
es decir, que responden hasta el monto de la cuota o la parte de interés que han
aportado. Esto significa, que en caso de que la sociedad genere pérdidas, los
acreedores sólo pueden perseguir los bienes o patrimonio de la sociedad, pero
en ningún caso el de los socios. Por lo tanto, es un tipo societario adecuado para
aquellas actividades que comportan un gran riesgo en pérdidas o de endeudamiento.
Cuando esta sociedad necesita que las entidades financieras le concedan
créditos para desarrollar su objeto social (como bancos), y su patrimonio no
es lo suficiente para garantizar la solvencia, por lo general la concesión del
préstamo se sujeta a la firma de avales o fianzas personales por parte de
los socios, quienes de esta forma se convierten en deudores solidarios y por
ende responden con su propio patrimonio.
La decisión es adoptada por la asamblea de socios con el voto favorable
de aquellos que representen al menos la mitad del capital; el voto de cada
socio es proporcional a la cuota o parte de interés que tenga en la sociedad.
La sociedad puede ser administrada o representada legalmente por uno o
más socios o por una persona diferente, siempre que esté previsto en los
estatutos. El administrador es nombrado por la asamblea de socios.
Los estatutos constituyen la norma fundamental que rige el desarrollo de la
actividad social e igualmente regula las relaciones entre los socios.
Requisitos para constituir esta clase de empresas y sus costos
La sociedad se constituye por contrato, el cual debe ser sometido a las
formalidades públicas ante el respectivo Notario. Es importante contar con
la asesoría de un especialista en asuntos fiscales en la elaboración de los
estatutos o, solicitar la asistencia de de una de las respectivas asociaciones,
como ASCOM, CNA, la Confederación de Artesanos o la Confederación
Italiana de empresas comerciales, turísticas y de servicios, etc.
Para constituir la sociedad es necesario un capital de 10.000 euros al menos.
Al firmarse el contrato, es necesario que los socios hayan desembolsado en el
banco el 25% de los aportes, en una cuenta para este fin. Este desembolso se
puede sustituir por una garantía, como avales bancarios o pólizas de seguros.
Para el aporte en industria es suficiente un dictamen estimativo realizado
por un auditor contable nombrado por los futuros socios.
Para constituir la sociedad se requiere:
• una escritura pública elaborada por el Notario;
• comunicarle a la Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate) dentro de los
30 días de suscripción del contrato de sociedad para la asignación de
la Partida IVA;
inscripción en el Registro de empresas de la Cámara de Comercio de la
respectiva provincia, dentro de los 30 días de celebración del contrato;
•
• pagar la tasa correspondiente a la certificación de los
libros sociales (350 euros aproximadamente);
• presentar una copia del acto de constitución de la sociedad
ante la Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate), dentro de los
3 meses de la inscripción del acto en la Cámara de Comercio.
El coste más alto es el notarial, también es elevado el impuesto
de registro pues depende del capital pagado. La sociedad que
se constituye con un capital bajo los costos pueden estar
alrededor de los 3.000 euros. El costo puede aumentar si en
los trámites para constituir la sociedad, además del notario
intervienen otros profesionales o las asociaciones respectivas.
Para conocer bien el trámite que debe seguirse, lee el punto 4. 4.1.
Exigencias relacionadas con el sistema de seguridad social
ante el INPS y el INAIL.
Solamente los socios que trabajan (industriales) están
obligados a inscribirse en el INPS y a pagar las cotizaciones
respectivas. El monto de las cotizaciones varía de acuerdo
con los beneficios que se perciban y de la clase de actividad
que se ejerza. Además, es obligatoria la inscripción en el INAL
y el pago de la prima de seguros, la cual depende del riesgo
que se genere en la actividad que se realice.
Impuestos sobre los beneficios
Las utilidades de la sociedad está sujeta al pago del IRES
(impuesto sobre las utilidades de las sociedades) y al IRAP.
Las utilidades netas, que son aquellas que quedan después
del pago de los impuestos, se pueden repartir entre los socios.
Las utilidades que percibe el socio por concepto de su aporte
en la sociedad, forman parte de su declaración de renta, dentro
del rubro rentas de capital y están sujetas al pago del IRPEF.
Ventajas
• Limita la responsabilidad patrimonial de los socios al
monto de los aportes que realizan;
• La quiebra no se hace extensiva a los socios que no han
respaldado con su patrimonio personal las obligaciones
de la sociedad.
Desventajas:
• La relación con la gestión empresarial es mayor, y los
costos para constituirla son más elevados;
• Las sociedades de capital están obligadas a llevar contabilidad
regular y a entregar el balance anual en el registro de
empresas, lo cual también representa mayores costos.
Particularidad: Sociedad de Responsabilidad Limitada
Unipersonal
Se puede constituir esta clase de sociedad con un solo socio, que es el
socio fundador.
Para gozar del beneficio de la responsabilidad limitada es necesario lo siguiente:
• que sea pública, realizando la inscripción en el registro de empresa a
través de una declaración especial del administrador;
pagar la totalidad del aporte como socio único en una entidad bancaria,
ya sea cuando se constituye o cuando se aumenta el capital social.
•
6.3.6 Sociedades Cooperativas
Características generales
Esta clase de sociedades se diferencian de las demás por el objeto
mutualista que persiguen, toda vez que los beneficios favorables que
se establecen para los socios no es lucrativo, esto es, repartirse las
utilidades sino el desarrollo de actividades para ellos mismos, como
bienes, servicios, oportunidades de trabajo, mediante una cooperación
recíproca, en condiciones más ventajosas que las que ofrece el mercado.
De acuerdo con el tipo de actividad, las cooperativas se clasifican en:
• Cooperativas de consumo;
• Cooperativas de producción y trabajo;
• Cooperativas agrícolas;
• Cooperativas de construcción y de vivienda;
• Cooperativas de transporte;
• Cooperativas de pesca;
• Cooperativas de minoristas;
• Cooperativas sociales;
Teniendo en cuenta su objeto mutualista, las cooperativas gozan de
especiales ventajas fiscales. Sin embargo, las cooperativas se destacan en
dos categorías:
1. cooperativas de mutualidades prevalentes;
2. cooperativas de mutualidades no prevalentes.
Las sociedades cooperativas de mutualidades prevalentes son aquellas que:
• realizan actividades en favor del socio, de los consumidores o de los usuarios
de bienes y servicios de manera prevalente (cooperativas de consumo);
• las que utilizan en forma prevalente el trabajo de los socios en el
desarrollo de sus actividades (cooperativas de trabajo).
Para entender el concepto de mutualidad prevalente es necesario tener en
cuenta que, por lo general, las cooperativas además de operar con los socios
también lo hacen con terceros, como cuando las cooperativas de consumo
realizan ventas para todo el público (socios y no socios) en los puntos de ventas.
Los socios de las cooperativas, cualquiera sea la categoría a la que
pertenezcan, tienen una responsabilidad limitada, y por lo tanto no exponen
su propio patrimonio.
Esta clase de cooperativas gozan de significativas ventajas fiscales. Pero
al mismo tiempo les está prohibido repartir sus utilidades entre los socios,
salvo el porcentaje que la ley autoriza, por lo tanto, los socios pueden
aprovechar las ventajas que se ofrecen para adquirir un bien a precios bajos
(cooperativas de consumo) u obtener un salario más alto (cooperativas
de trabajo). Además, en caso de disolución de la sociedad es necesario
depositar todo el patrimonio social en los fondos mutuales
para la promoción y el desarrollo del cooperativismo, una
vez que se ha deducido el capital social y los dividendos
generados, es decir, que los socios no obtienen beneficio
alguno por el aumento del patrimonio de la cooperativa.
En las cooperativas, como en todas las sociedades, las
decisiones son adoptadas por la asamblea de socios, pero
en las cooperativas los socios tienen derecho a un solo voto,
independientemente del aporte hecho. Esta misma asamblea
de socios es quien elige al administrador y representante
legal de la cooperativa o, a un consejo de administración en
los casos que así se establezca.
Es importante entonces tener en cuenta que, cualquiera
puede ser socio de una cooperativa, por lo tanto, la petición
que en este sentido presente no puede ser rechazada si
cumple con los requisitos previstos por los estatutos, es lo
que se llama principio de puertas abiertas.
Requisitos para constituir esta clase de empresas y sus costos
Debe ser constituida por contrato por 9 socios mínimo o, por
3 socios si la cooperativa emplea las mismas reglas de una
sociedad S.R.L. De todas maneras, el acto de constitución
debe elevarse a escritura pública a través de un Notario. Para
la elaboración de los estatutos es importante contar con la
asesoría de un especialista en asuntos fiscales. También
pueden dirigirse a las asociaciones del ramo, como la liga de
cooperativas o la confederación de cooperativas, de acuerdo
con las tarifas establecidas.
Para constituir una cooperativa no se exige un capital mínimo.
Sin embargo, el aporte mínimo que cada socio debe suscribir
es de veinticuatro euros. El capital de la cooperativa está
compuesto por la suma de los aportes que hace cada socio
cuando suscribe el contrato de constitución.
Para constituir la cooperativa se requiere:
• una escritura pública elaborada por el Notario;
• comunicarle a la Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate)
dentro de los 30 días de suscripción del contrato de
sociedad para la asignación de la Partida IVA;
• inscripción en el Registro de empresas de la Cámara de
Comercio de la respectiva provincia, dentro de los 30
días de celebración del contrato;
• presentar una copia del acto de constitución de la
sociedad ante la Autoridad Fiscal (Agenzia delle Entrate),
dentro de los 3 meses de la inscripción del acto en la
Cámara de Comercio;
• la inscripción en el Registro de las sociedades
cooperativas.
Los costos más significativos para constituir una cooperativa
son los pagos que se efectúan ante el Notario, similares a
los de una sociedad S.R.L. Las cooperativas no pagan la tasa anual de
certificación de los libros sociales.
Para conocer bien el trámite que debe seguirse, lee el punto 4,4.
Exigencias relacionadas con el sistema de seguridad social ante el INPS
y el INAIL.
Los socios que trabajan en la cooperativa están obligados a inscribirse en
el INPS y a pagar las cotizaciones respectivas. Además, es obligatoria la
inscripción en el INAL y el pago de la prima de seguros, la cual depende del
grado del riesgo que se puede generar de la actividad que se realice.
Impuestos sobre los beneficios
Las utilidades anuales están sujetas al pago del IRES, con un tratamiento
especial, dado que contempla ventajas respecto a las sociedades de
capital, sobre todo en las cooperativas de mutualidades prevalentes. Las
cooperativas también deben pagar el IRAP.
Ventajas
• Beneficios fiscales, sobre todo para las cooperativas de mutualidad
prevalente;
• Cada socio es valorado por su condición, independientemente de su
aporte económico, por lo tanto todos tienen el mismo poder al momento
de adoptar las decisiones;
• No se exige un capital mínimo, sólo el aporte que cada socio debe
hacer;
El número de socios puede modificarse sin reformar los estatutos, lo
cual la diferencia de las otras sociedades.
•
Desventajas
• Existe un límite en la distribución de las utilidades;
• Los costos de administración son elevados (contabilidad ordinaria, libros
sociales, entrega del balance), similares a los de las sociedades S.R.L.;
• Restricciones de diferente naturaleza, como por ejemplo:
1. inspecciones periódicas que efectúan inspectores del trabajo o de
asociaciones de empresarios, y para las cuales está prevista una
cuota cada 2 años;
2. la obligación de indicar en el balance las actividades que han sido
realizadas a favor de los socios y las que han sido realizadas a favor
de terceros;
3. la obligación de pagar el 3% de las utilidades al fondo para el
cooperativismo.
AUSL
CAF
CCIAA
CD
CE
CF
CONSOB
CPA
DIA
D.lgs.
D.M.
I.A.P.
INAIL
INPS
IRAP
IRES
IRPEF
l.r.
IVA
PIL
PMI
S.a.s.
S.n.c.
S.r.l.
SUAP
Azienda unità sanitaria locale
(Empresa unidad sanitaria local)
Centro assistenza fiscale (Centro de asistencia fiscal)
Camera di commercio industria artigianato e
agricoltura (Cámara de comercio, industria,
artesanías y agricultura)
Coltivatore diretto (Cultivador directo)
Commissione europea (Comisión Europea)
Codice Fiscale (Código Fiscal)
Commissione Nazionale per le Società e la Borsa
(Comisión Nacional para las Sociedades y la Bolsa)
Commissione Provinciale per l’Artigianato
(Comisión Provincial para el Artesanado)
Dichiarazione di inizio attività
(Declaración de inicio de actividad)
Decreto legislativo (Decreto legislativo)
Decreto ministeriale (Decreto Ministerial)
Imprenditore agricolo professionale
(Empresario agrícola profesional)
Istituto Nazionale Assicurazione contro gli
Infortuni sul Lavoro (Instituto Nacional del
Seguro contra los Accidentes de Trabajo)
Istituto Nazionale Previdenza Sociale
(Instituto Nacional de Seguridad Social)
Imposta Regionale sulle Attività Produttive(Impuesto
Regional sobre las Actividades Productivas)
Imposta sul Reddito delle Società
(Impuesto sobre utilidades de las Sociedades)
Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche
(Impuesto sobre la Renta de Personas Físicas)
Legge regionale (Ley Regional)
Imposta sul Valore Aggiunto
(Impuesto sobre el Valor Añadido)
Prodotto Interno Lordo (Producto Interno Bruto)
Piccole e Medie Imprese
(Pequeñas y Medianas Empresas)
Società in accomandita semplice
(Sociedad en Comandita Simple)
Società in nome collettivo (Sociedad Colectiva)
Società a responsabilità limitata (Sociedad de
Responsabilidad Limitada)
Sportello Unico delle Attività Produttive (Ventanilla
Única para las Actividades Productivas)
$%5(9,$&,21(6<6,*/$6
*/26$5,2
Acto notarial Es el acto que perfecciona la compraventa. Constituye el
traspaso definitivo del bien al nuevo propietario, ya sea por escritura pública
o por escritura privada suscrita ante notario.
Agrupaciones de servicios crediticios Confidi. Organización que se encarga
de velar por la prestación de las garantías que exigen las entidades de
crédito para facilitarle a las empresas el financiamiento que requieren a
corto o largo plazo.
Aportes Es el conjunto de bienes materiales, inmateriales y financieros que
cada socio aporta a la sociedad en el momento en que se constituye.
Asociaciones de clase Organizaciones de representación, asistencia y
protección de los sectores que integran las diferentes clases de empresa.
Autorización Es una declaración de la autoridad respectiva, manifestando
que que no existen motivos que impidan expedir el título que concede la
habilitación o la autorización del mismo. Por ejemplo, el municipio expide
la autorización para ejercer el comercio al detal o en forma ambulante; la
Cámara de Comercio de comercio a su vez para el comercio al por mayor.
Bienes inmateriales o intangibles Son bienes que también pertenecen a
la empresa pero no tienen apariencia física, como los títulos de créditos,
patentes, marcas registradas o software.
Business plan. Es un documento con todos los elementos necesarios para
poder evaluar la factibilidad y los beneficios de un nuevo negocio. Los temas
más importantes son el estudio del mercado, la planificación del marketing,
las perspectivas económico-financieras, el plan de organización y el equipo,
el plano productivo y la logística, así como la forma jurídica.
Capital Recursos que se invierten en la actividad
Certificación de los parámetros de referencia. Es una declaración de
la Cámara de Comercio, Industria, Artesanía y Agricultura del territorio
respectivo, donde se establecen los indices financieros que se le exigen al
trabajador para realizar la respectiva actividad en Italia.
Certificación de los parámetros financieros. Es un documento que expide
la Cámara de Comercio con los montos mínimos de referencia financiera
que se requieren para poder desarrollar una actividad en forma autónoma,
así como para los extranjeros que pretendan formar parte de sociedades o
cooperativas en calidad de socios prestadores de servicio,
que estén constituidas desde hace 3 años por lo menos.
Contrato de Fianza Es el contrato a través del cual el fiador se
obliga a responder al acreedor por las obligaciones contraídas
por el deudor principal, en caso de que éste incumpla.
Declaración de ausencia de motivos que impiden el trámite.
Es expedida por la administración competente, donde consta
que no existen motivos que impidan el ejercicio de la actividad.
Declaración de cesión de inmueble. Es la que realiza una persona
cediendo la propiedad o autorizando a cualquier otro título (como
arrendamiento, vivienda gratuita, comodato gratuito) del inmueble
o parte de él, por un período superior a un mes, y de la cual
se debe dar aviso a la Policia Nacional. Esta comunicación debe
presentarse dentro de las 48 horas de la entrega del inmueble ya
sea por parte de una persona física o jurídica. La comunicación
debe presentarse diligenciando el formulario, en las oficinas
de la Policía de Estado (Questura) o en la Comisaria Policial de
Seguridad o, mediante correo certificado con acuse de recibo. En
algunos lugares esta comunicación se puede entregar en el URP
(Oficinas de Relaciones Públicas) del municipio.
Declaración de equivalencia Se solicita ante las oficinas de
educación provincial, y tiene los mismos efectos jurídicos del
título de estudio italiano. Registro Profesional. Es donde se
inscriben todos los nombres y los datos de las personas que
están autorizadas para ejercer una profesión reglamentada
por la ley. En el se registran los títulos profesionales que han
superado el examen de estado.
Declaración de hospitalidad. Es una declaración donde
consta que se le ha brindado hospitalidad a un ciudadano
extra comunitario. La debe realizar la persona que es titular
del contrato de arrendamiento, con una fotografía y una copia
del documento de identidad del declarante. También se debe
anexar copia del contrato de arrendamiento de la persona que
hace la declaración de hospitalidad. Estos mismos requisitos
deben repetirse cada vez que se cambie de vivienda.
Declaración de responsabilidad. Es la que hace el
representante legal de la sociedad o el patrono indicando que
no existe relación laboral subordinada con el trabajador que
pueda derivarse del respectivo contrato.
Declaración de valor. Es elaborada por el Consulado o la
Embajada Italiana con sede en el País donde se obtuvo el título
de estudio. Esta declaración contiene la información sobre la
clase de instituto (público o privado legalmente reconocido), la
clasificación y el nivel de los estudios al cual se refiere el título,
los años de escolaridad que comprende y el tipo de estudios
que permite cursar o el trabajo que se puede ejercer.
Decreto sobre flujos migratorios. Es el que expide el Presidente del Consejo
de Ministros, con una vigencia anual, donde se establecen los cupos
máximos de trabajadores extranjeros que son admitidos en Italia.
Escritura privada auténtica. Es el documento que se presenta y se firma
ante un funcionario público para que declare la veracidad e identidad de las
personas que lo suscriben.
Estatutos. También se le denomina Acto de Constitución o reglas escritas
que disciplinan el objeto de la actividad económica de la sociedad, así
como su duración, reparto de utilidades entre los socios, facultades de los
administradores y demás relaciones entre los socios.
Estructura empresarial Son todos los recursos con que cuenta la empresa
para alcanzar los objetivos que se propone.
Gran empresa El concepto de gran empresa no existe, sin embargo se
considera que una empresa puede tener este calificativo cuando ninguno de los
3 los criterios a través de los cuales es posible definir a la mediana y pequeña
empresa no se cumplen. Ver también la tabla descrita en el glosario PMI.
Hoja de vida o Curriculum vitae (CV). Es una expresión latina que en
español significa hoja de vida o historial. Allí se describe en forma breve
pero precisa los datos personales, los estudios que se han realizado y los
trabajos que una persona ha desempeñado. Para elaborar un CV existen
muchas formas, sin embargo el modelo europeo es el más difundido, y
por eso se puede descargar en la página web: http://europass.cedefop.
europa.eu/europass/home/vernav/Europasss+Documents/Europass+CV/
navigate.action?locale_id=12.
Inscripción en el padrón municipal. Es el que expide la oficina de
empadronamiento municipal, haciendo constar que el solicitante reside
en forma habitual en dicho municipio. La inscripción de un extranjero con
residencia regular, se realiza diligenciando el respectivo formulario en la
oficina de empadronamiento del municipio donde reside.
Micro crédito para empresa. Es un producto de la microfinanza que consiste
en la prestación de créditos a los microempresarios a intereses bajos,
para el establecimiento y el desarrollo de la empresa. En algunos casos la
concesión del crédito se realiza ofreciendo también los servicios de asesoría
y de ayuda para el desarrollo de los negocios. El crédito se concede por una
cantidad determinada sin necesidad de otorgar garantías personales.
Patronato sindical. Es una organización que representa y protege los derechos
de los trabajadores, pensionados y de todos los ciudadanos que lo requieran.
PEC (Correo Electrónico Certificado). Es un instrumento para enviar
mensajes a través de correos electrónicos, con el mismo valor de una carta
certificada tradicional. Este PEC puede enviarse certificando el texto del
mensaje a través de un certificado digital.
Permiso de residencia. Es el que expide el Estado Italiano o un estado
perteneciente a la Unión Europea.
Permiso de residencia CE para residentes permanentes
(Tarjeta de residencia). Es el que expide el estado italiano
sin vencimiento, válido para ejercer cualquier trabajo, salvo
los que la ley reserva a los ciudadanos italianos o prohíbe
a los extranjeros, también tiene validez como documento de
identidad por el término de cinco años, desde la fecha en que
se expide.
Producto o servicio. Son los bienes que produce y comercializa
la empresa, ya sean materiales o inmateriales.
PMI (pequeñas y medianas empresas).
Inferior a 10
Inferior o igual
a 10 millones
de euros
Inferior o igual
a 2 millones
de euros
NÚMERO DE
FACTURACIÓN
EMPLEADOS
Inferior o
igual a 2
millones de
euros
CIFRA
TOTAL DEL
BALANCE
CLASE DE
EMPRESA
Inferior a 50
Inferior o igual
a 50 millones
de euros
Microempresas
Pequeñas
empresas
Inferior a
250
Inferior o
igual a 10
millones de
euros
Inferior o
igual a 43
millones de
euros
Medianas
empresas
Razón social. Es el nombre que identifica a una empresa con
el mundo externo, en el caso de sociedades de personas
(S.N.C., S.A.S.) la razón social debe contener el nombre de
alguno de los socios.
Reconocimiento del título de estudio obtenido en el exterior
Es el trámite previsto para obtener el reconocimiento del título
de estudio y la experiencia profesional adquirida en el exterior,
presupuestos para poder ejercer la profesión en Italia.
Registro de Empresas. Es la dependencia que se encuentra en
cada Cámara de Comercio y que tiene como función controlar el
historial de las empresas, y constituye la fuente primaria para
certificar los datos que ellas registran desde su constitución.
Registro mercantil Es el documento que suministra
información sobre las empresas italianas, tanto individuales
como colectivas, inscritas en el registro de empresas de la
Cámara de Comercio. En él se describe la información legal,
económica y administrativa de la empresa, como datos
personales, el código fiscal, la clase de empresa, su fecha
de constitución, la actividad que realiza, sus directivos, los
órganos sociales, los establecimientos.
Registro Profesional. Es donde se inscriben todos los nombres y los datos de
las personas que están autorizadas para ejercer una profesión reglamentada
por la ley. En el se registran los títulos profesionales que han superado el
examen de estado.
Traducción certificada del texto extranjero El acto o documento que es
elaborado en el extranjero, debe ser traducido en idioma italiano, acompañado
de la certificación de conformidad por parte de la representación diplomática
o consultar o por un traductor oficial. En este último caso el traductor debe
juramentar la traducción ante un tribunal italiano. Los actos notariales
pueden ser traducidos por el Notario Italiano que los recibe en depósito para
su uso en Italia, siempre que conozca el idioma extranjero.
Utilidades Son los rendimientos o beneficios económicos que produce la
actividad de la empresa. Y son el resultado entre ingresos y gastos y, cuando
son negativos se llaman pérdidas. A las utilidades también se les llama
ganancias.
Visado de entrada (VISA). Para entrar a Italia es necesario tener la
autorización que expide la Representación Diplomática o Consular italiana
que está en el respectivo país de residencia del extranjero. El visado
entonces es el documento que permite ingresar al país, expedido por el
cuerpo diplomático dentro del correspondiente pasaporte.
*8,'($,'$17­/$&5e$7,21
'·(175(35,6(3285/(6e75$1*(56
,1'(;
Présentation
Chapitre 1 Pourquoi ce guide et à qui s’adresse-t-il
Chapitre 2 L’entrepreneuriat étranger dans notre Pays
2.1 L’entrepreneuriat étranger en Italie
2.2 L’entrepreneuriat étranger en Émilie-Romagne
et dans la Province de Bologne
197
199
200
202
276
278
252
253
258
267
239
241
242
229
232
235
224
225
228
223
224
221
213
211
203
Chapitre 3 Entrée et séjour en Italie pour raisons de travail autonome
3.1 Le permi de séjour pour raisons de travail autonome
pour les citoyens extracommunautaires
3.2 Le permis de travail autonome
pour les citoyens communautaires
Annexe 1: Reconnaissance des diplômes obtenus
à l’étranger
Annexe 2: Habilitaion professionnelle. inscription aux registres,
collèges et conseils professionnels
Chapitre 4 Comment démarrer une entreprise
4.1 Transformer une idée en projet
4.2 Le plan de pré-faisabilité de l’entreprise
4.3 Les procédure bureaucratiques et administratives
nécessaires pour démarrer une entreprise
4.4 Communication unique pour la naissance de l’entreprise
4.5 Les coûts
Chapitre 5 Les figures d’entrepreneurs
5.1 Agriculteur
5.2 Artisanat
5.3 Commerçant
Chapitre 6 Les formes juridiques
6.1 Activité professionnelle ou activité d’entreprise?
6.2 Le libre professionnel
6.3 Les formes d’entreprise
Abréviations et sigles
Glossaire
Annexe 1 - Modulo Z
Annexe 2 - Modulo Z2
Annexe 3 - Demande de visa pour les États Shengen
Adresses utiles
35e6(17$7,21
Dans la province de Bologne, tout comme dans d’autres territoires au sein
desquels le développement productif et le marché du travail requièrent une
grande disponibilité de main d’œuvre, le phénomène de l’immigration a pris,
à partir des années 90, des proportions telles que les institutions et la
société entière ont dû prendre en compte le problème de la correcte insertion
sur le lieu de travail des nouveaux habitants et considérer le problème non
plus comme uniquement transitoire.
Après une première phase dictée par l’urgence, il faut considérer la
constitution d’une nouvelle typologie de société, variant au niveau des
langues, des cultures et des besoins.
Depuis une décennie, les entreprises de notre province ont dû recourir à de
la main d’œuvre étrangère puisque le besoin en personel était supérieur à la
disponibilité en termes de ressources humaines, dans des secteurs comme
l’agriculture, la construction, le tourisme et les services à la personne.
Parallèlement à la tendance de recherche de travail en tant que salarié,
plus ou moins stable, s’ajoute depuis quelques années, le phénomène de
l’entrepreneuriat étranger.
À la base de cette tendance, on retrouve plusieurs motivations, parmi
lesquelles, par exemple, la non reconnaissance des compétences
professionnelles et des diplômes obtenus à l’étranger. En se mettant à leur
compte, les étrangers réussissent à contourner l’obstacle de l’étranglement
des opportunités de développement professionnel et à valoriser les propres
ressources subjectives et objectives telles que :
- habilité professionnelle ;
- tradition commerciale et artisanale importée depuis le Pays d’origine ;
- motivation à l’amélioration ;
- solidarité du groupe d’appartenance.
Certains étrangers reprennent les expériences mûries dans leur Pays
d’origine, alors que d’autres appliquent tout ce qu’ils ont appris lors de leur
séjour en Italie. La nouveauté la plus importante est, sans aucun doute,
la naissance d’un nouveau public de consommateurs, qui font que de
nombreux entrepreneurs donnent naissance à des activités qui s’adressent
spécifiquement à leurs conationaux, marché qui est toujours plus en
évolution, même s’il peut présenter des éléments critiques.
La photographie sur les conditions des étrangers présents sur notre territoire
n’est plus « en blanc et noir » mais nuancé. Dans ce cadre, on ne note pas
que de la solitude, des incertitudes, de la misère, du travail précaire, de
l’exploitation, du désespoir ou une intégration difficile. En choisissant de se
mettre à leur compte, on observe finalement en premier plan des étrangers
qui ont déjà emboîté le chemin du futur, en trouvant ce qu’il
cherchait lorsqu’ils ont abbandonné leur propre terre, et ce
grâce au désir de risquer, au besoin de réaliser un projet et à
la force de dépasser mille obstacles.
Ce préambule exposé, il faut prévoir que le travail autonome
sera dans le futur un lieu crucial de valorisation des
compétences et des aspirations de promotion sociale des
étrangers en Italie. D’un autre côté, le taux de natalité des
entreprises gérées par des étrangers est déjà haute, mais le
taux de mortalité de ces mêmes entreprises est tout aussi
haut, puisque de nombreuses entreprises ne réussissent pas
à dépasser la troisième année de vie. Si gérer une entreprise
comporte certaines difficultés, lorsque l’entrepreneur est
étranger, celles-ci doublent également à cause des problèmes
liés aux différences linguistiques, culturelles, au fait qu’il
n’existe aucun réseau ou de solides points de référence sur
le territoire.
La Province de Bologne, grâce à son service Progetti
d’impresa, qui déjà depuis plusieures années, s’occupe
des nouveaux entrepreneurs, a eu l’idée de créer ce guide
pour la création d’entreprise avec l’objectif d’offrir un nouvel
instrument peu épais et compréhensible, qui permet de tracer
le chemin à parcourir pour avoir des informations utiles et
pour vérifier la faisabilité d’une idée d’entreprise.
Avec ce projet, la Province de Bologne espère que
l’entrepreneuriat des étrangers de notre territoire contribue
à augmenter la vivacité de l’offre et l’hétérogénéité des
activités productives locales. Encourager et promouvoir la
volonté d’entreprendre, même avec la collaboration d’autres
sujets sensibles à ce thème, signifie reconnaître la grande
richesse pour notre économie.
Décembre 2009
Graziano Prantoni
Conseiller municipal chargé de l’Activité Productive
et du Tourisme de la Province de Bologne
&KDSLWUH
3285482,&(*8,'(
(7­48,6·$'5(66(7,/
À qui s’adresse le guide
Ce guide a pour but de fournir toutes les informations pratiques aux
citoyens d’origine étrangère qui ont l’intention de démarrer une “activité
indépendante”, également appelée “travail autonome” ou “d’entrepreneur”.
Qu’allez-vous trouver dans ce guide
Le sujet traité dans ce guide est si complexe que l’on ne peut pas se permettre de
le traiter de manière exhaustive. Vous trouverez donc uniquement les informations
à caractère général et d’utilisation simple. Il vous sera possible d’appronfondir tout
le reste auprès des bureaux et des services qui sont indiqués dans les chapitres en
question ou dans la section adresses utiles reportée à la fin de ce document. Nous
avons également inséré un glossaire que nous conseillons de consulter chaque
fois que vous trouverez un mot ou une expression dont le sens ne vous est pas clair.
Qui sont les travailleurs autonomes et les entrepreneurs
Sont entrepreneurs et travailleurs autonomes tous ceux qui projettent,
organisent et réalisent leur propre travail, sans obligation de subordination
(c’est-à-dire non comme « salarié » dans une entreprise).
À titre d’exemple, voici quelques métiers autonomes:
• les artisans (menuisiers, plombiers, coiffeurs)
• les commerçants (qui gèrent un magasin de vente de produits alimentaires ou autres)
• les professions libérales (les avocats, les médecins)
• Les guides touristiques
• Les agents commerciaux
• Les consultants (consultants informatiques, graphiques)
Que signifie se mettre à con compte
Se mettre à son compte (démarrer une activité indépendante ou démarrer une
activité d’entrepreneur) signifie être libre d’exprimer ses propres capacités et
avoir la possibilité de prendre des décisions importantes et d’organiser son
propre travail de manière autonome. Cependant, cela signifie agir selon les règles
imposées par le marché, respecter les échéances et assumer ses engagements.
Si vous décidez de vous mettre à votre compte, vous devez savoir que, en plus des
éléments positifs tels que la gratification personnelle pendant les moments de succès,
l’autonomie des décisions, le développement de la créativité, vous devrez également
affronter des situations complexes telles que:
• être seul à prendre les décisions;
• maintenir une préparation appropriée professionnelle
grâce à des formations régulières;
• gérer de manière autonome son temps, en sachant qu’il
peut limiter le temps libre à disposition;
• tenir compte des risques économiques et financiers;
• assumer ses responsabilités par rapport aux collaborateurs,
aux employés, aux clients, aux fourniteurs et aux financiers.
La somme de ces facteurs peut entraîner une augmentation
de stress et d’angoisse que seule une grande motivation, une
bonne analyse critique du marché, l’appui moral des amis
et de la famille, le recours à des centres et des services de
soutien à l’entrepreneuriat peuvent aider à surmonter.
nécessaires pour financer les
services qui leur sont dévoués2.
7UDYDLOOHXUVDXWRQRPHVGHQDWLRQDOLWppWUDQJqUH
GDQVODSURYLQFHGH%RORJQH
Ensuite, on peut affirmer,
comme le démontre la littérature
exhaustive sur le sujet, que les
raisons de l’engagement de
l’entrepreneur de la part des
citoyens étrangers ne résident
pas dans la difficulté à trouver
un travail salarié. L’accès au
travail indépendant est une
façon de s’affirmer et vient
Source des données : CCIAA Bologne, 2008
d’une dynamique propre à l’entrepreneur immigré et qualifié qui a une certaine
ancienneté d’immigration, qui possède des ressourses à mobiliser et est
donc capable de prendre les nouvelles opportunités dues à la dynamique du
tissu productif. Dynamique propre à l’immigré qui a déjà atteint un point avancé
dans son parcours migratoire, en dépassant les étapes initiales d’urgence et en
individualisant les justes ressources à exploiter.
Le niveau d’instruction des entrepreneurs étrangers est supérieur au niveau
d’instruction moyen des étrangers immigrés en Italie et le travail autonome
est souvent perçu comme une sortie possible de la discrimination salariale
et de fonction des travailleurs étrangers subordonnés : en moyenne, les
étrangers perçoivent en effet 60 % du salaire des italiens et exercent pour la
grande majorité des fonctions génériques3.
La tension croissante envers l’entrepreneuriat des citoyens d’origine étrangère
se rencontre avec la complexité des pratiques bureaucratiques.
Il faut noter que, en général, les entreprises démontrent avoir une connaissance
précise des fourniteurs de services financiers (ils s’adressent presqu’exclusivement
aux banques) et fiscaux (il s’adressent presqu’exclusivement aux commerciaux et
aux CAF), alors qu’ils n’ont aucune information fiable pour les autres services aux
entreprises (formation, promotion commerciale, recrutrement du personnel) ; ils
opèrent donc souvent sur le marché du travail et sur le terrain du développement
d’entreprise de manière informelle et sur la base d’informations reccueillies
de manière non systématique et incontrôlable. La mauvaise information sur
les services aux entreprises du territoire est source de pénalisation et de
performances d’entreprise en-dessous des potentialités du marché4.
Sur le plan statistique, les données du Registre national des entreprises5 mises
à jour au 30 juin 2009 mettent en évidence qu’au niveau national, dans le
secteur industriel, 10,98 % des entreprises ont un propriétaire étranger d’origine
extracommunautaire. Parmi ces 10,98 %, le secteur de la construction est le plus
intéressé par le phénomère avec 12 % des entreprises d’étrangers sur le total ;
dans les autres activités manufacturières, l’incidence est de 9,15 %, avec une
prédominance dans les secteurs du textile, de l’habillement et des chaussures.
L’autre secteur de spécialisation des entreprises avec une propriétaire
étranger extracommunautaire est le commerce, où l’incidence des
entreprises étrangères est égale à 10,52 % du total.
&KDSLWUH
La croissance exponentielle des entreprises au cours des 10
dernières années et l’important dynamisme qui les caractérise
est en train de faire évoluer le visage de l’entrepreneuriat italien.
L’importance de l’entrepreneuriat étranger en Italie peut être
évaluée sur plusieurs fronts.
Tout d’abord, l’impact de l’entrepreneuriat étranger sur l’économie
italienne est positif. Il suffit de penser que, selon les données de la
CCIAA, 10 % des entreprises a un propriétaire étranger qui produit
donc 10 % du PIL (Produit intérieur brut)1 De plus, quelques études
rapportent que les recettes et les charges sociales des entreprises
ayant un propriétaire étranger sont supérieures aux coûts
2
3
4
5
Nous estimons que, pour un entepreneur d’origine étrangère,
il soit intéressant de connaître le panorama dans lequel son
entreprise naîtra. Nous avons donc inséré ce chapitre dans
lequel nous avons, de manière assez brève, présenté le
système que votre entreprise contribuera également à enrichir.
2.1 L’entrepreneuriat étranger en Italie
Immigrés entrepreneurs en Italie, Éd. IDOS, janvier 2009
Caritas Migrantes, Immigrazione (Immigration). Dossier statistique 2009. XIX Rapport. Éd. IDOS
Nomisma-CRIF-Unioncamere, Rapport 2009.
Données présentées dans le Rapport 2009 de Nomisma-CRIF-Unioncamere sur les comportements des entreprises ayant des titulaires immigrés.
1 Chambre de Commerce, de l’Industrie, de l’Artisanat et de l’Agriculture de Bologne, 2008
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Le commerce est également le secteur qui recueille la plus grande
part des entreprises étrangères en Italie : sur un total de 247 126
entreprises ayant un propriétaire extracommunautaire présentes
en Italie en juin 2009, 106 719 (43,4 %) sont dans le secteur du
commerce, 67 310 (27,4 %) sont dans le secteur de la construction
et 29 325 (11,9 %) sont des entreprises manufacturières.
2.2 L’entrepreneuriat étranger en Émilie-Romagne
et dans la Province de Bologne
L’Émilie-Romagne, avec 25 188 entreprises, se trouve en troisième
position au niveau national (après la Lombardie et la Toscane) pour le
nombre d’entreprises dirigées par des étrangers. Les propriétaires sont
principalement marocains, albanais, chinois, tunisiens et roumains.
En confrontant les secteurs d’activités, les données
régionales ne sont pas si éloignées de celles nationales : En
effet, le commerce reste le plus représenté (46,9 %), suivi de
la construction (24,8 %) et de la manufacture (15,6 %)6.
La province de Bologne a la caractéritique d’avoir 4 277 (8,58 %
du total) entreprises avec des propriétaires étrangers, dont 52 %
sont des entreprises individuelles. Le taux moyen de croissance
annuelle des entreprises dirigées par des étrangers depuis
l’an 2000 jusqu’à aujourd’hui, période pendant laquelle ont
été lancée 87 % des entreprises, est de 17 %, pour un taux
de croissance de 180,46 % (le nombre d’entreprises a presque
triplé). Un tel processus a presque complètement compensé la
diminution du nombre d’entrepreneurs d’origine italienne qui sur
la même période a diminué de 11,81 % (- 5 919 entreprises).
Si pendant les années 70 et 80, on avait constaté une forte
concentration dans le centre de Bologne, on note au cours des
dernières années une forte croissance de l’entrepreneuriat
immigrant également dans les quartiers périphériques et
dans les communes du territoire de la Province, mettant en
évidence une forte propension au changement.
Au niveau des secteurs, le commerce a dépassé depuis
quelques années l’activité de la construction suivie par les
activités manufacturières: ces trois secteurs couvrent 80%
des activités des entrepreneurs étrangers.
Parmi les nationalités les plus représentées, les marocains,
les chinois et les tunisiens se détachent. Les entrepreneurs en
forte croissance proviennent d’Albanie, du Bangladesh et du
Pakistan, alors que le poids de l’entrepreneuriat de l’Afrique
sub-saharienne, qui se place au niveau national parmi les dix
premières zones de provenance des entrepeneurs d’origine
extracommunautaire, est beaucoup plus faible.
À noter que si, d’un côté, les roumains, les albanais et les tunisiens
ont choisi d’ouvrir presqu’exclusivement des entreprises dans
6 Nomisma-CRIF-Unioncamere, Rapport 2009.
le secteur de la construction, les personnes d’origines chinoises démontrent
une forte spécialisation dans le secteur manufacturier (54 % des cas) ce qui
représente un trait particulier de la propension chinoise dans l’entrepreneuriat.
À signaler enfin la grande augmentation de l’entrepreneuriat féminin,
prinicipalement dans le secteur du commerce et des activités manufacturières:
Le taux de croissance a doublé par rapport à celui masculin, en hypotisant
dans le futur un nouveau scénariot pour l’entrepreneuriat bolognais.
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Source des données : CCIAA Bologne, 2008
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Selon le Testo Unico sull’Immigrazione, le citoyen étranger peut “exercer en
Italie une activité industrielle, professionnelle, artisanale ou commerciale,
ou bien constituer une société de capitale ou de personne ou accéder à des
charges sociétaires” (art.26, al.2 du D. Lgs. italien 286/98).
3.1 Le permi de séjour pour raisons de travail autonome pour les
citoyens extracommunautaires
Tous les citoyens extracommunautraires qui entendent exercer une activité
de travail autonome doivent posséder un permi de séjour qui autorise une
activité de travail autonome.
3.1.1 Pour ceux qui ont déjà la résidence en Italie
Vous pouvez travailler comme travailleur autonome si vous
résidez déjà en Italie avec un titre de séjour en règle pour les
raisons suivantes:
• période de chômage
• raisons familiales
• travail subordonnée non saisonnier
• asil politique
• protection subsidiaire
• assistance mineur
• premis de séjour européen pour les personnes séjournant
sur une longue période (ex-carte de séjour)
carte de séjour communautaire pour la famille des
citoyens communautaires
•
Votre permis de séjour reste valable jusqu’à son échéance.
Au moment du renouvellement, vous devrez demander la
conversion du titre de séjour en fonction de la typologie du
permis que vous possédez pour la typologie travail autonome.
Seul le permis de séjour européen pour les personnes séjournant
sur une longue période, les permis pour l’assistance de mineur,
pour l’asile, pour la protection subsidiaire et la carte de séjour
communautaire pour la famille des citoyens communautaires
permettent de pratiquer une activité de travail autonome sans
demander la conversion, à condition qu’ils soient en cours de validité.
Attention ! Le permis de séjour relâché pour les raisons
citées ci-dessus permet l’exercice d’un travail autonome
uniquement s’il est accompagné de la présentation des titres
habilitants ou des autorisations éventuellement prescrites
et qui subsistent toujours aux autres critères ou conditions
prévus par la norme en vigueur pour l’exercice de l’activité
professionnelle de manière autonome ou l’exercice d’une
activité professionnelle en qualité d’associé de coopérative.
Vous trouverez par la suite les informations nécessaires.
Comment convertir votre permis de séjour en un titre de séjour
pour un travail autonome au moment du renouvellement ?
Veuillez suivre cette procédure
Vous devez adressez la demande de renouvellement 60 jours
avant la date d’échéance du titre de séjour.
Vous pouvez le faire:
• de manière autonome: en retirant le Kit auprès de n’importe
quel centre des Postes Italiennes, en le remplissant et
en le présentant au bureau de Poste avec les documents
requis et après avoir effectué les paiements.
•
auprès des syndicats: en se rendant avec toute la documentation auprès
des patronats, en retirant le kit complet et, une fois prêt, en expédiant le
tout au bureau de poste.
Paiements nécessaires:
•
•
•
sur le module, vous devrez apposer un timbre fiscal de 14,62 euros;
30,00 euros seront payé au moment de l’expédition
il est également prévu le paiement du timbre pré-imprimé adressé au
Ministère des Finances d’un montant de 27,50 euros pour la remise du
titre de séjour sous format électronique.
une photocopie du permis de séjour dont vous demandez le renouvellement ;
une photocopie de toutes les pages du passeport ou document équivalent;
la déclaration d’hospitalité ou la déclaration de “cessione di fabbricato”,
avec une photocopie du document d’identité de l’hôte et une preuve de la
présentation survenue sous 48 heures par l’autorité de Sécurité Publique;
documentation relative à d’autres revenus éventuels;
visura camerale (extrait de la CDC) relâchée par la Camera di Commercio
compétente;
numéro de Partita IVA;
bilan fiscal provisoire relatif à l’année en cours et à celui précédent, au
cas où la déclaration des revenus relative rédigée par des commerciaux
inscrits à l’ordre des commerciaux n’ait pas déjà été présenté;
dernière déclaration des revenus (en cas de Mod. UNICO, preuve de la
présentation faite auprès de l’Agenzia delle Entrate et l’attestation du
paiement effectué du Mod. F24);
justification d’un revenu d’un montant non inférieur au montant annuel
des allocations (5 317,65 euros par an) si vous êtes seul. Si dans votre
statut familial sont compris les autres membres (femme, enfants, autres
parents à charge), le montant minimum de votre revenu total est le suivant:
avec une personne à charge: 7 976,475 euros par an
avec 2 personnes à charge: 10 635,30 euros par an
avec 3 personnes à charge: 13 294,125 euros par an
avec 4 ou plus de personnes à charge: 15 952,95 euros par an 1 227,15 euros par mois
avec 2 ou plus mineurs de moins de 14 ans: 10 635,30 euros par an
avec 2 ou plus mineurs de moins de 14 ans et une autre personne à
charge: 13 294,125 euros par an
Vous aurez besoin des documents suivants:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
•
•
•
•
•
•
pour les travailleurs indépendants: certificat d’attribution du numéro de Partita IVA;
pour les travailleurs sous contrat (ex co.co.pro.): contrat de travail,
“contratto a progetto” et “gestione separata INPS”;
pour les associés prestataires de service: contrat de travail, copie de la
D’autres documents supplémentaires pour certaines catégories particuliaires
sont nécessaires:
•
•
•
libre matricule de laquelle résulte l’inscription de l’associé
travailleur tamponnée par l’INAIL, déclaration de la
coopérative qui exclut le rapport de travail subordonné et
copie de la « visura camerale » mise à jour par la coopérative.
Le permis de séjour peut être renouvelé pour une durée non
supérieure à celle établie lors de la remise initiale. Pour ceux
qui seraient en attente de la conclusion des procédures de
renouvellement du permis de séjour, vous pourrez compter
sur la pleine légitimité du séjour et continuer à jouir des droits
qui y sont liés, à condition que la demande de renouvellement
ait été présentée avant l’échéance du permis de séjour ou
que, sous 60 jours à partir de la date d’échéance, ait été
vérifié la totalité des documents et ait été relâché par le
centre postal le récipicé en question.
3.1.2 Pour ceux qui ont un permis d’études
ou de formation
Si vous êtes titulaire d’un permis de séjour pour des raisons
d’études, vous devrez demander la conversion à la typologie
travail autonome.
•
•
•
entrepreneur, commerçant, artisan
attestation des paramètres de référence relâchée par la Chambre de
Commerce (Camera di Commercio) compétente;
preuve de la possession des ressources économiques indiquées dans
l’attestation de la Chambre de Commerce (Camera di Commercio) (par
exemple, en présentant un compte courant bancaire italien, un contrat de
location, compensations d’un travail subordonné pendant au maximum
20 heures par semaine, etc.);
si l’activité que vous avez l’intention d’exercer requière une habilitation
ou une autorisation, il faut la dichiarazione di insussistenza di motivi
ostativi au moment de la remise de l’autorisation. Cette déclaration
est relâchée par l’Administration compétente (par ex. la Chambre de
Commerce (Camera di Commercio) pour le commerce en gros, la Mairie
(Comune) pour le commerce au détail, etc.), aux sens de l’art. 26 al.
2 et de l’art. 286/1998, desposé par D.lgs. 334/2004, art. 14 al. 6.
preuve de la possession d’un revenu supérieur au niveau minimal prévu
par la loi pour l’exemption de la participation aux dépenses sanitaires
(8 500,00 euros pour 2008, grâce à un compte courant bancaire italien).
associé, administrateur de société ou sujet qui a des charges sociales
déclaration de l’autorité administrative compétente qui atteste des
critères prévus par la loi italienne pour l’exercice de la simple activité,
y compris, si besoin, les critères pour ceux qui auraient l’intention de
travailler comme associé ou administrateur de société ou coopérative de
nouvelle constitution;
les éventuelles attestations des paramètres de référence de la Chambre
de Commerce (Camera di Commercio) concernant la disponibilité des
ressources financières nécessaires pour l’exercice de l’activité pour
les étrangers qui ont l’intention de travailler comme associés ou
administrateurs de sociétés ou coopératives;
copie de l’acte de constitution de la société;
certificat d’inscription de la société, uniquement s’il est actif depuis
au moins trois ans, dans le Registre des entreprises (Registro delle
imprese) (visura camerale);
déclaration du représentant légal de la société qui assure à l’associé,
à l’administrateur ou au sujet qui s’occupe des charges sociales, un
revenu supérieur au niveau minimum prévu par la loi pour l’exemption
de la participation aux dépenses sanitaires (8 500 euros pour 2008);
copie du dernier bilan de l’entreprise (s’il s’agit de sociétés de capital)
déposé auprès du Registre des entreprises de la Chambre de Commerce,
ou de la dernière déclaration des revenus (s’il s’agit de sociétés de
personnes ou d’une entreprise inividuelle), de laquelle il résulte que
l’entité des bénéfices ou des revenus est suffisant pour garantir la
compensation;
copie de la déclaration de responsabilité, envoyée à la Direction Provinciale
La documentation que vous devrez présenter au moment de la convocation
auprès du Sportello Unico per l’Immigrazione auprès de la Préfecture est la
suivante, et change en fonction du type de travail autonome qui vous aurez
l’intention de pratiquer:
a)
•
•
•
•
b)
•
•
Suivez la procédure qui concerne votre situation
a) Titulaire d’un permis d’études qui ont fêté leur majorité en
Italie ou qui ont suivi un « diploma di laurea » et de « laurea
specialistica » en Italie.
Dans le cas d’une conversion du permis de séjour d’études en
travail autonome, l’étranger qui a fêté sa majorité en Italie ou qui
a suivi en Italie un “diplome di laurea ou di laurea specialistice”
présente au Sportello Unico per l’Immigrazione auprès de la
Préfecture, la demande de certification attestant d’avoir tous
les critères pour un travail autonome aux sens de l’art. 6,
alinéa 1 du “Testo Unico sull’Immigrazione”. Cette demande
de conversion se fait en plus des quotas annuels. La demande
de conversion se fait via des procédures télématiques depuis
le site Internet www.interno.it, en remplissant et en renvoyant
le Modello Z2 (également annexé à ce guide).
•
•
a) Titulaire d’un permis d’études qui n’ont pas fêté leur
majorité en Italie ou qui n’ont pas suivi un diplome ou de
“laurea” en Italie.
La conversion du permis de séjour se fait dans le cadre des
quotas annuels fixés par le Décret des flux prévu par l’art. 21
du D.lgs 286/1998. La demande de conversion du titre de
séjour pour les études à un titre pour le travail autonome se
fait par procédure télématique, via le site http://www.interno.it, en
remplissant le Modello Z (également joint à ce guide).
du Travail compétente (Direzione Provinciale del Lavoro),
dans laquelle le représentant légal de la société doit
indiquer que, en vertu du contrat stipulé, aucun rapport de
travail subordonné ne sera instauré.
c) personne exerçant une profession libérale
• preuve de la possession d’un revenu supérieur au
niveau minimal prévu par la loi pour l’exemption de la
participation aux dépenses sanitaires (8 500 euros pour
2008, grâce à un compte courant bancaire italien);
• si la profession est réglementée: déclaration relâchée par
l’administration préposée à la concession de l’éventuelle
habilitation, licence, autorisation;
• si la profession n’est pas réglementée : l’éventuel diplôme
ou attestation professionnelle et documentation de l’activité
professionnelle exerçée (curriculum, contrats, références, etc.);
• copie de la Partita IVA.
d) contrat pour prestation de travail professionnel, “contratto
a progetto” ou consultation
• certificat d’inscription de la société pour laquelle sera
effectuée une activité de travail, active depuis au moins
trois ans, dans le Registre des entreprises (Registro delle
imprese) (visura camerale);
• contrat de travail grâce auquel le travailleur autonome est
assuré d’une compensation supérieure au niveau minimum
prévu par la loi pour l’exemption de la participation aux
dépenses sanitaires (8 263,31 euros pour 2009);
• dans le cas d’un “contratto a progetto”, il faut décrire ou
annexer le projet;
• copie du dernier bilan de l’entreprise (s’il s’agit de sociétés
de capital) déposé auprès du Registro delle imprese,
ou de la dernière déclaration des revenus (s’il s’agit de
sociétés de personnes ou d’une entreprise inividuelle),
de laquelle il résulte que l’entité des bénéfices ou des
revenus est suffisant pour garantir la compensation;
• copie de la déclaration de responsabilité, envoyée à la
Direction Provinciale du Travail compétente (Direzione
Provinciale del Lavoro), dans laquelle le représentant légal
de la société doit indiquer que, en vertu du contrat stipulé,
aucun rapport de travail subordonné ne sera instauré.
Le Sportello Unico per l’Immigrazione mène à son terme la
procédure et comuniquera la décision finale au ressortissant
étranger : si cela est positif (c’est-à-dire l’acceptation de
la demande de conversion) Sportelo Unico convoque le
ressortissant étranger pour la présentation de la certification
qui atteste de l’existance des critères demandés et doit se
charger de faire signer à l’intéressé la demande de permis de
séjour pour le travail autonome.
WUDYDLODXWRQRPH
3.1.3 3RXUFHX[TXLHQWUHQWHQ,WDOLHSRXUH[HUFHUXQ
L’entrée en Italie pour des raisons de travail autonome est sujet à la
discipline des flux d’entrée selon un contingent établit par le Gouvernement,
selon ce qui est dicté par l’art. 21 du D.Lgs. 286/98. Donc, si vous êtes
un citoyen extracommunautaire et que vous avez l’intention d’exercer une
activité non occasionnelle de travail autonome, industriel, professionnel,
artisanal ou commercial, c’est-à-dire que vous avez l’intention de
construire une société de capitaux ou de personnes ou d’accéder à des
charges sociétaires, vous devez avant tout attendre l’émission du Decreto
Flussi pour présenter la demande du visa d’entrée à la représentation
diplomatique ou consulaire italienne dans votre Pays de résidence.
Attention ! L’exercice d’une telle activité est subordonnée non seulement par
l’émission du decreto flussi mais également par les catégories que ce même
decreto flussi individualise à chaque fois. Pour certaines professions, il est
prévu une entrée hors quotas, sans aucune autorisation de la part du Sportello
Unico. Il s’agit de catégories particulières, telles que traducteurs et interprètes,
professionnels du cirque ou pour spectacles ambulants, personnel artistique,
sportifs. Pour plus d’informations sur ces catégories particulières, vous pouvez
vous adressez au Sportello Unico per l’Immigrazione auprès de la Préfecture.
Que devez-vous faire avant votre entrée en Italie ?
Veuillez suivre cette procédure
1) Avant la date établie par le Decreto Flussi, vous devrez demander à
la Préfecture territorialement compétente, même par l’intermédiaire d’un
procureur, l’autorisation provisoire pour l’entrée. La Questura compétente
relâchera l’autorisation provisoire sous 20 jours après la demande.
copie de la demande présentée pour l’obtention de la déclaration préventive qui
atteste l’absence de motifs qui empêchent de relâcher le titre d’habilitation ou
d’autorisation, c’est-à-dire l’autorisation de démarrer l’activité indépendante.
la documentation présentée pour la remise de la déclaration citée ci-dessus;
la déclaration qui s’il n’existe aucun motif faisant obstacle (c’est-à-dire des
motifs contre) à la remise du titre d’habilitation ou d’autorisation de la part
de l’organe compétent à une date inférieure à 3 mois (sur dichiarazione di
insussistenza di motivi ostativi voir également 3.1.2 point a);
l’attestation de la Camera di Commercio, ou d’un autre organe compétent,
des paramètres financiers concernant la disponibilité des ressources
nécessaires pour l’exercice de l’activité que vous voulez exercer;
la documentation relative au logement en Italie.
Vous aurez besoin des documents suivants :
a)
b)
c)
d)
e)
Vous devrez ensuite faire la demande à la représentation diplomatique ou
consulaire italienne de votre Pays (http://www.esteri.it/visti/
rilascio.asp) du visa d’entrée en remplissant le formulaire pour
la demande du visa d’entrée, téléchargeable depuis le site:
http://www.esteri.it/visti/pdf/domanda.pdf.
Vous aurez besoin des documents suivants:
a)
b)
c)
d)
e)
•
•
•
f)
une photo d’identité récente;
un document de voyage (passeport ou titre équivalent) en
cours de validité, ayant une date d’échéance supérieure
d’au moins trois mois par rapport à celle du visa demandé;
la déclaration préventive et l’autorisation provisoire ;
l’attestation de la Camera di Commercio ou de l’organe
compétent;
la disponibilité d’un logement adapté, qui peut être
démontrée selon une des modalités suivantes :
contrat d’achat ou de location d’un bien immobilier
la déclaration de remplacement d’un acte notarié (c’està-dire la déclaration rendue aux sens de l’art. 2 et 4 de la
loi italienne 4.1.1968, n.15)
déclaration rendue aux sens des mêmes normes par un
citoyen italien ou étranger séjournant régulièrement en
Italie, qui atteste d’avoir mis à disposition du requérant
le visa d’un logement approprié, correspondant aux
paramètres minimaux prévus par la loi régionale pour les
logements de construction résidentielle publique;
preuve d’un revenu, aquis au cours de l’exercice financier
précédent dans votre Pays de résidence, d’importation
supérieure au niveau minimal prévu par la loi pour l’exemption
à la particiption aux dépenses sanitaires (8 263,31 euros).
Après avoir vérifié les critères et la subsitance des
quotas d’entrée établis par le décret des flux annuels, la
représentation diplomatique ou consulaire italienne relâche:
• le visa avec l’indication expresse de l’activité de travail choisie;
• un certificat attestant l’existance des critères nécessaires pour
la concession du permis de séjour pour un travail autonome.
La représentation diplomatique ou consulaire communiquera
au Ministère de l’Intérieur italien, à l’INPS et à l’INAIL que
l’émission du visa d’entrée a été effectuée. Le visa peut être
utilisé sous 180 jours à partir de la date de délivrance.
Veuillez suivre cette procédure
Que devez-vous faire avant votre entrée en Italie ?
1)
Vous devrez demander sous 8 jours ouvrés à partir de la date
d’entrée en Italie, le permis de séjour en remplissant le kit ELI 2
(disponible auprès des bureaux de poste) et en l’envoyant à la
Questura compétente. Il est possible de recevoir de l’aide pour vous permettre
de remplir le KIT auprès des syndicats (voir la liste des adresses utiles).
Attention! Au momnet de votre entrée en Italie, même si vous êtes en
possession d’un visa, les autorités frontalières sont autoritées à vous demander
une nouvelle fois de présenter les critères prévus pour l’obtention de ce visa.
Vous aurez besoin des documents suivants :
a) un timbre fiscal de 14,62 euros ;
b) une quittance du paiement du bulletin postal de 27,50 euros pour la
délivrance du permis de séjour électronique ;
c) un passeport original en cours de validité, plus une copie de toutes les
pages du passeport ou du document équivalent ;
d) tous les documents concernant votre domicile : déclaration d’hospitalité
ou déclaration de « cessione fabbricato » avec une photocopie du document
de capacité de l’hôte et preuve de la transmission aux autorités de Police;
e) un certificat émis par la représentation diplomatique ou consulaire
italienne attestant l’existance des critères nécessaires pour la
concession du permis de séjour pour un travail autonome.
Le permis de travail autonome pour les citoyens
communautaires
Attention! Les originaux servent uniquement de preuve authentique et
seront restitués.
3.2
Les citoyens communautaires ne sont pas soumis à l’obligation d’un permis
de séjour. Pour les citoyens de l’Union européenne, il suffit de procéder à
l’inscription auprès de l’état civil (iscrizione anagrafica) de la comune de
résidence qui sera délivrée après avoir vérifié les motivations du séjour.
Si vous êtes un citoyen communautaire qui séjournez en Italie depuis plus de
trois mois, vous devez vous adresser au Bureau de l’état civil (Ufficio anagrafe)
de la comune dans laquelle vous habitez pour obtenir votre inscription à l’état
civil (iscrizione anagrafica). Le bureau vous remettra l’attestazione di soggiorno,
ou bien un document attestant que votre situation est en règle en Italie.
Veuillez suivre cette procédure
s’il est inscrit à la Camera di Commercio ou à l’“Albo delle Imprese
Artigiane” (registre de Entreprises Artisanales):
Si vous exercez une activité de travail autonome et que vous avez
une Partita IVA.
Pour l’inscription à l’état civil et la délivrance d’une attestation de séjour, le
travailleur autonome devra présenter à l’“Uffico anagrafe” (Bureau de l’état
civil) de la comune de résidence les documents suivants:
a)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
un document d’identité en cours de validité (passeport ou
carte d’identité du Pays d’origine valable pour l’expatrié);
un “codice fiscale” (code fiscal) relâché par l’Agenzia
delle Entrate;
une déclaration de résidence habituelle;
un permis de conduire italien, s’il existe;
un “libretto di circolazione” (livret de circulation) ou un numéro de
plaque d’immatriculation si le véhicule est immatriculé en Italie;
un reçu d’inscription à la Camera di Commercio ou à
l’Albo delle imprese artigiane ou visura camerale. Comme
alternative à l’inscription à l’Albo delle Imprese artigiane, il
est possible d’effectuer une inscription auprès de l’INAIL.
b) si vous êtes déjà inscrit à un tableau professionnel:
1. un document d’identité en cours de validité (passeport ou
carte d’identité du Pays d’origine valable pour l’expatrié);
2. un “codice fiscale” (code fiscal) relâché par l’Agenzia delle Entrate;
3. une déclaration de résidence habituelle;
4. un permis de conduire italien, s’il existe;
5. un “libretto di circolazione” (livret de circulation) ou un
numéro de plaque d’immatriculation si le véhicule est
immatriculé en Italie;
6. un reçu d’inscription à l’ordre du travailleur indépendant
ou une attestation de l’albo.
c)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
si vous êtes un travailleur indépendant et qu’il n’est pas
prévu une inscription à l’albo professionnel:
un document d’identité en cours de validité (passeport ou
carte d’identité du Pays d’origine valable pour l’expatrié);
un “codice fiscale” (code fiscal) relâché par l’Agenzia
delle Entrate;
une déclaration de résidence habituelle;
un permis de conduire italien, s’il existe;
un “libretto di circolazione” (livret de circulation) ou un
numéro de plaque d’immatriculation si le véhicule est
immatriculé en Italie;
un certificat d’attribution de la Partita IVA relâché par
l’Agenzia delle Entrate.
Si vous exercez une activité de travail autonome et que
vous n’avez pas de Partita Iva
Pour l’inscription à l’état civil et la délivrance d’une attestation de séjour,
le travailleur autonome devra présenter à l’“Uffico anagrafe” (Bureau
de l’état civil) de la comune de résidence les documents suivants:
a) si vous êtes collaborateur d’une entreprise familiale:
1. un document d’identité en cours de validité (passeport ou
carte d’identité du Pays d’origine valable pour l’expatrié);
un “codice fiscale” (code fiscal) relâché par l’Agenzia delle Entrate;
2.
3. une déclaration de résidence habituelle;
4. un permis de conduire italien, s’il existe;
5. un “libretto di circolazione” (livret de circulation) ou un numéro de plaque
d’immatriculation si le véhicule est immatriculé en Italie;
6. un acte d’entreprise familiale légitimement stipulé (alternative possible:
inscription dans les listes prévidentielles; inscription à l’INAIL);
7. visura camerale de l’entreprise.
b) si vous êtes un travailleur avec un rapport de travail atypique (par ex.
collaborateur “a progetto”, “co.co.co.”, etc.) ou associé en participation:
1. document d’identité en cours de validité (passeport ou carte d’identité
du Pays d’origine valable pour l’expatrié);
2. “codice fiscale” (code fiscal) relâché par l’Agenzia delle Entrate;
3. déclaration de résidence habituelle;
4. permis de conduire italien, s’il existe;
5. “libretto di circolazione” (livret de circulation) ou un numéro de plaque
d’immatriculation si le véhicule est immatriculé en Italie;
6. contrat de collaboration “a progetto” ou bien contrat de collaboration coordinée
et continue ou bien un contrat d’association en participation enregistré auprès
de l’Agenzia delle Entrate ou, comme alternative, communication préventive
d’embauche au“Centro per l’impiego”(centre pour l’emploi);
7. aperçu des feuilles de paie, si elles existent.
RECONNAISSANCE DES DIPLÔMES
OBTENUS À L’ÉTRANGER
c) Si vous êtes associé d’une société de personnes ou de capitaux:
1. un document d’identité en cours de validité (passeport ou carte d’identité
du Pays d’origine valable pour l’expatrié);
2. un “codice fiscale” (code fiscal) relâché par l’Agenzia delle Entrate;
3. une déclaration de résidence habituelle;
4. un permis de conduire italien, s’il existe;
5. un “libretto di circolazione” (livret de circulation) ou un numéro de plaque
d’immatriculation si le véhicule est immatriculé en Italie ;
6. un acte constitutif légitimement stipulé ou, comme alternative, une copie
du reçu d’inscription dans les listes providentielles ou bien une copie du
reçu d’inscription à l’INAIL de l’associé ou bien une “visura camerale” de
la société si elle existe déjà, comprenant les noms des associés.
Le citoyen communautaire inscrit au bureau de l’état civil et en possession de l’attestation
de séjour peut changer de typologie d’activité sans être obligé de le comuniquer à l’“Ufficio
anagrafe” (bureau de l’état civil). Si au moment de l’inscription, il exerçait un travail
subordonné, il peut démarrer une activité autonome sans convertir l’inscription à l’état civil.
ANNEXE 1:
Les diplômes obtenus à l’étranger sont valables en Italie uniquement s’ils
obtiennent une reconnaissance de la part des autorités compétentes. Cidessous, vous aurez l’explication de quelques définitions.
Dichiarazione d’equipollenza del titolo universitario (déclaration d’équivalence
d’un diplôme universitaire): elle doit être demandée à l’Université et produit
tous les effets juridiques du diplôme italien correspondant.
Dichiarazione di valore (déclaration de valeur): elle est rédigée
par le Consulat ou l’Ambassade italienne présent dans le Pays
étranger dans lequel a été obtenu le diplôme. Cette déclaration
atteste la position juridique de l’école (publique ou légalement
reconnue), l’ordre et le degré des études auquels se réfère le
diplôme, le total des années d’études et le type d’étude qu’elle
permet de continuer ou le travail qu’elle permet d’exercer.
Si le diplôme à faire reconnaître est valable comme critère
professionnel pour l’accès à des parcours de formation ou de
profession précis, annexez à la demande les documents suivants:
1) une copie du diplôme authentifiée, avec sa traduction en
italien, certifiée par les autorités consulaires italiennes du
Pays dans lequel le diplôme a été obtenu;
2) une déclaration de valeur et de légalité, relâchée par
l’autorité consulaire du Pays dans lequel le diplôme a été
obtenu, qui spécifie ce qui suit:
a) la position juridique de l’établissement;
b) l’ordre et le degré des études;
c) le nombre d’années fréquentées;
d) quel type d’étude il permet de continuer ou quel type
de travail il permet de pratiquer;
3) une copie authentique du permis de séjour.
Comment obtenir la reconnaissance du diplôme universitaire
obtenu à l’étranger ?
Veuillez suivre cette procédure
Les citoyens non communautaires séjournant régulièrement en
Italie, les citoyens communautaires et les réfugiés politiques
peuvent faire la demande de reconnaissance de l’équivalence
de valeur et d’efficacité (dite equipollenza) du diplôme obtenu
à l’étranger directement auprès de l’Université.
Les documents à présenter sont:
a) le diplôme final des études secondaires (en version
originale pour les citoyens non communautaires (en version
photocopiée authentifiée pour les citoyens communautaires);
b) le diplôme universitaire obtenu (la copie authentifiée du
diplôme n’est pas acceptée dans toutes les universitées);
c) la déclaration de l’équivalence de valeur et d’efficacité des deux
diplômes délivrés par la Représentation diplomatique italienne
présente dans le Pays dans lequel a été obtenu le diplôme;
d) le plan d’étude universitaire (indiquant les matières suivies,
le nombre d’heures fréquentées pour chacune des matières
et les examens présentés avec la note correspondante);
e) le programme des examens présentés et en vigueur
pendant les années d’études.
Si nécessaire, présentez la traduction officielle en langue italienne et la légalisation
consulaire des documents listés ci-dessus.
Attention ! La reconnaissance du diplôme n’est pas automatique. La loi n°148 du 11
juillet 2002 prévoit une intégration du parcours d’études universitaires : les citoyens
étrangers devront donc s’inscrire à l’Université ou à Polytechnique pour passer certains
examens et élaborer et discuter le mémoire (pour certains cours de licence, il pourra
vous être demandé de suivre des exercices en laboratoire, des expériences pratiques et/
ou des stages). Le nombre d’examens qui devront être présentés sera décidé par une
commission spécifique qui évaluera les curriculum académiques des étrangers, en les
comparant avec le parcours de laurea italien se rapprochant le plus. Pour la reconnaissance,
il n’est pas nécessaire de passer de test de langue italienne. Pour certaines licences, on
peut malgré tout vous demander de passer un test d’entrée. L’Université dans laquelle a
été effetuée la demande de reconnaissance doit se prononcer sous 90 jours.
Il est obligatoire de posséder un diplôme final d’études supérieures ou de licence pour
pouvoir exercer certaines activités professionnelles. Les citoyens non communautaires
qui possèdent ces titres et qui ont obtenu l’habilitation professionnelle dans leur Pays
de provenance, peuvent présenter la demande de reconnaissance du diplôme pour
pouvoir exercer la profession correspondante en Italie. Comment ?
Veuillez suivre cette procédure
Pour ceux qui veulent obtenir la reconnaissance, il faut présenter une
demande au Ministère compétent pour le titre professionnel, en joignant la
documentation demandée (voir plus loin dans ce guide).
La procédure et la documentation à présenter est différente si la demande
est présentée par:
a) un citoyen non communautaire séjournant régulièrement en Italie, un
citoyen communautaire ou un réfugié politique (voir art. 49 du Regolamento
di Attuazione della Legge sull’Immigrazione);
b) un citoyen non communautaire résidant à l’étranger et qui à l’intention
d’utiliser la reconnaissance de son diplôme professionnel afin d’obtenir le
visa d’entrée en Italie pour exercer une activité indépendante (voir l’art. 39
du Regolamento di Attuazione sull’Immigrazione).
Un bureau du Ministère compétent vérifiera que le dossier soit complet et que la
documentation présentée soit correcte. Par la suite, une « Conferenza dei Servizi
» (c’est-à-dire une réunion au cours de laquelle sont présents les représentants
de plusieurs Ministères) décidera de concéder ou non la reconnaissance. La
décision finale est adoptée, sous 4 mois environ, par le Ministère compétent et
peut être une décision : a) de reconnaissance ; b) de non reconnaissance ; c) de
reconnaissance dépendant de la réussite aux mesures compensatoires, comme
par exemple les examens d’intégration ou les périodes de stage.
La reconnaissance du diplôme se fait ad personam (c’est-à-dire qu’elle est
valable uniquement pour la personne qui en fait la demande) par un décret
ministériel, publiée dans la Gazzette Ufficiale et communiquée au requérant.
Dans la majorité des cas, la connaissance de la langue italienne est requise
comme dernière condition pour la reconnaissance.
Une fois obtenue la reconnaissance du diplôme professionnel, il faut
s’adresser à l’Ordre ou au Collège professionnel (s’il existe) pour faire la
demande d’inscription à l’Ordre et pouvoir ainsi exercer la
profession en règle.
Pour pouvoir obtenir l’inscription aux Registres et Collèges
professionnels, il faut en général, aussi bien pour les citoyens non
communautaires séjournant régulièrement en Italie que pour les
résidents à l’étranger, le respect des quotas établis chaque année
avec le décret des flux qui règlement l’entrée des travailleurs
étrangers en Italie. La même condition est requise par certains
Ministères pour obtenir la reconnaissance du diplôme.
Ci-dessous, vous trouverez des informations plus détaillées sur
les procédures de reconnaissance des titres professionnels
et les adresses des entités auprès desquelles vous devez
vous adresser. Les diplômes sont classés selon le Ministère
ou l’entité compétent pour la reconnaissance.
A. Ministère du développement économique
Titres professionnels: montage d’installations électriques,
électroniques, hydrauliques, thermiques, de transport du gaz, de
levage de personnes, anti-incendie, etc.; carrosserie; mécanique et
motoriste; mécanique électrique; garagiste spécialisé dans les pneus;
factage et déplacement de marchandises; activité de nettoyage;
désinfection; désinfectation; dératisation; assainissement.
Pour exercer en Italie les activités citées ci-dessus, il faut fournir la
reconnaissance de titre de qualification et de formation professionnelle.
Pour obtenir la reconnaissance des ces titres, il est très important
d’avoir une expérience professionnelle dans le secteur, acquise dans
son Pays de provenance et attestée par des documents de source
publique, ou acquise en Italie et documentée avec une simple autodéclaration. Les issues positives, en cas d’acceptation de la demande,
peuvent être: a) reconnaissance immédite du titre; b) nécessité de
réussite à l’examen d’intégration et/ou une période de stage, en tant
que mesure intégrative. Il faut également avoir des connaissances
basiques de la langue italienne, validées également grâce à la relation
personnelle qui se crée avec les bureaux ministériels.
Où s’adresser:
Ministero dello Sviluppo Economico
(Ministère du développement économique)
Direzione Generale Assicurazioni e Servizi
Ufficio B4, Registro delle Imprese
Via Sallustiana, 53 - 00187 Roma
Maceroni - Tel: 06 484480
Isabella Raganelli - Tel: 06 47055306
Fax: 06 483691
[email protected]
Il est possible de télécharger un guide avec les instructions permettant
la reconnaissance des diplômes depuis l’adresse suivante:
www.attivitaproduttive.gov.it/pdf_upload/documenti/phpVdJYaq.pdf
B. Ministère du travail et de la sécurité sociale
Titres professionnels:
- Compétence exclusive pour : esthéticiennes et activités en lien avec les
services domestiques; toutes les qualifications professionnelles pour
lesquels il faut posséder un diplôme obtenu aux sens de la loi 845/78 ou de
la loi 56/87 pour y accéder ou pouvoir exercer la profession.
- Compétence résiduelle pour tout autre type de qualification professionnelle
qui n’est pas examinée par d’autres ministères, est attribuée exclusivement
à ce Ministère(D.Lgs. n° 319/94 art. 13 alinéa 1 lett. g).
La reconnaissance de ces titres professionnels peut être subordonnée à la
réussite de mesures compensatoires, dont une preuve théorique ou pratique
qui se tiendra auprès des Bureaux de la Province. Il peut en plus être prévu
une période de stage, d’une durée comprise entre trois et six mois.
Où s’adresser:
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
(Ministère du travail et de la sécurité sociale)
Direzione Generale per le Politiche l’orientamento e la Formazione - Div. I
Via Fornovo, 8 - 00195 Roma
Vera Marincioni - tel. 06 36754238 - [email protected]
Anna Maria Novembre - tel. 06 36754985 - fax 06 36754984
[email protected]
Site Internet: www.lavoro.gov.it/lavoro/europalavoro/sezionecittadini/formarsi/
riconoscimentotitoli/
C. Ministère de la justice
Titres professionnels : agent de change, agronome ou agent forestier,
agronome ou agent forestier junior, zoologue, biotechnicien agricole,
agrotechnicien, agrotechicien diplômé, assistante sociale spécialisée,
assistante sociale, greffier, greffier junior, avocat, biologiste, biologiste
junior, chimiste, chimiste junior, commercial, conseiller de travail, géologue,
géologue junior, géomètre, géomètre diplômé, journaliste, ingénieur civil et
environnemental, ingénieur industriel, ingénieur de l’information, ingénieur
civil et environnemental junior, ingénieur industriel junior, ingénieur de
l’information junior, psychologue, psychologue spécialisé, comptable et
expert commercial, réviseur comptable, technologue alimentaire, expert
agricole, expert agricole diplômé, expert industriel, expert industriel diplômé.
Où s’adresser:
Ministero della Giustizia (Ministère de la justice)
Settore Internazionale Reparto II - Ufficio III
Direzione Generale della Giustizia Civile - Dipartimento per gli Affari di Giustizia
Via Arenula, 70 - 00186 Roma
Site Internet: www.giustizia.it/professioni/info_gen_estero.htm
Tel: 06 68852314 - Fax: 06 68897350
Contacter Antonella Pinori, Stefania Napoleoni, Franca Mancini
D. Ministère de la santé
Titres professionnels : docteur en pharmacie, docteur en chirurgie,
docteur spécialisé / docteur en médecine générale, chirurgien-dentiste,
vétérinaire, assistant sanitaire, diététicien, éducateur professionnel,
physiothérapiste, hygiéniste dentaire, infirmière, infirmière pédiatrice,
orthophoniste, masseur, sauveteur, prothésiste dentaire, opérateur
socio-sanitaire, orthoptiste-assistant d’ophtalmologiste, osbtétricine,
opticien, podologue, puéricultrice, technicien en audiométrie,
technicien audio-prothésiste, technicine de la physiopathologie
cardiocirculatoire et de la perfusion vasculaire, technicien de la
prévention environnemnetale et des lieux de travail, technicien de la
réhabilitation psychiatrique, technicien de la neurophysiopatologie,
technicien orthopédique, technicien sanitaire de laboratoire biomédical,
technicien sanitaire de radiologie médicale, thérapeute de la neuro et
psychomotricité de l’adolescence, thérapeute de l’emploi.
Tous les citoyens non communautaires, possédant des diplômes
étrangers obtenus dans un Pays non communautaire, doivent présenter
une demande pour la reconnaissance du diplôme pour pouvoir obtenir
l’autorisation d’exercer la profession en Italie, même si ce diplôme a
déjà été reconnu dans un autre Pays de l’Union européenne. Dans
ce dernier cas, le Ministero della salute (ministère de la santé) prend
en considération les éventuelles intégrations de formation et d’activité
professionnelle acquises par l’intéressé dans le Pays communautaire.
Les décrets de reconnaissance des titres obtenus dans des Pays
non communautaires perdent leur validité deux ans après la date de
délivrance, si l’intéressé ne s’est pas inscrit à l’Ordre professionnel
relatif ou bien n’en a pas fait usage à des fins professionnelles (art. 44,
D.P.R. 334 du 18 octobre 2004).
Où s’adresser:
Ministero della Salute (Ministère de la santé)
Site Internet: www.ministerosalute.it/professioniSanitarie/
paginaMenu.jsp?menu=riconoscimento&lingua=italiano
Attention! Les catégories d‘infirmières, de techniciens
sanitaires de radiologie médicale et d‘opérateurs sociosanitaires qui souhaitent travailler dans une des Régions
ou Provinces suivantes : Calabre, Latium, Ombrie, Vénétie,
Campanie, Ligurie, Piémont, Province Autonome de Bolzano,
Émilie-Romagne, Lombardie, Vallée d‘Aoste, Province Autonome
de Trente doivent envoyer les demandes de reconnaissance
des diplômes directement aux bureaux régionaux compétents.
Les citoyens communautaires, qui possèdent un titre
professionnel obtenu dans un Pays communautaire et souhaite
exercer de manière définitve la profession sanitaire en Italien
peuvent présenter la demande pour la reconnaissance des
diplômes pour pouvoir exercer le droit de s‘intaller.
Où s’adresser:
Ministero della Salute (Ministère de la santé)
Site Internet: www.ministerosalute.it/professioniSanitarie/paginaInterna.
jsp?id=101&menu=riconoscimento
Ufficio III – Dipartimento delle professioni sanitarie
Piazzale dell’industria, 20 – 00144 Roma
Sito Web: www.ministerosalute.it (Home page ÎAree tematiche Professioni
sanitarie ÎRiconoscimento titoli ÎTitoli conseguiti in Paesi non UE)
Référents pour l’instruction de la procédure:
- docteurs en chirurgie et docteurs spécialisés ayant un diplôme obtenu
dans un Pays non communautaire: Sabrina Paolozzi (06.5994.2552) et
Paola Di Cicco (06.5994.2833)
- chirurgien-dentiste ayant un diplôme obtenu dans un Pays non
communautaire: Paola Cossero (06.5994.2748)
- docteur en pharmacie et vétérinaire ayant un diplôme obtenu dans un
Pays non communautaire: Miriam Manzia (06.5994.2064, les mardi,
mercredi et jeudi);
- docteurs en chirurgie, docteurs spécialistes, docteur en pharmacie,
chirurgien-dentiste et vétérinaire ayant un diplôme obtenu dans un Pays
communautaire : Massimo Di Stefano (06.5994.2191)
- attestation de conformité : Sabina Filipponi (06.5994.2694)
-pour les docteurs ayant un diplôme de formation spécifique en médecine
générale obtenu dans un Pays communautaire : Rodolfo Della Porta
(06.5994.2854)
Les référents fournissent des informations par téléphone selon les jours
et les horaires suivants : mardi, jeudi et vendredi, de 11h30 à 12h30.
E. Département de la fonction publique auprès de la présidence
du conseil des ministres italien
Titres professionnels : employé administratif
La question concernant la possibilité pour les citoyens non communautaires d’être
employés par la fontion publique est un sujet qui est débattu au niveau de la doctrine
et de la jurisprudence et qui n’est, à ce jour, par encore résolu. Selon la pensée
majoritaire, l’admission aux concours publics pour accéder aux postes de travail
auprès de la fonction publique est uniquement aux citoyens italiens, permettant aux
citoyens communautaires d’accéder exclusivement aux postes qui n’impliquent par
l’exercice direct ou indirect de pouvoirs publics ou qui ne concernent pas la tutella
de l’intérêt national. Une autre pensée minoritaire affirme, en revanche, que l’art. 2
du DL 286/98 (T.U. immigration), puisqu’il sanctionne la parité de traitement et la
pleine égalité entre l’étranger séjournant en règle en Italie et le citoyen italienn, a de
ce fait implicitement abrogé la règle selon laquelle l’accès à la fonction publique est
réservée aux seuls citoyens italiens et communautaires. En l’état actuel, quelques
recours présentés par des citoyens non communautaires pour accéder aux emplois
de la fonction publique ont été recueillis et quelques administrations publiques
ont consenti la participation à des concours pour des postes à durée déterminée
également pour les citoyens non communautaires.
Où s’adresser:
Dipartimento della Funzione Pubblica presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri (Département de la fonction publique
auprès de la présidence du conseil des ministres italien)
Corso Vittorio Emanuele II, 116 - 00186 Roma
Site Internet: www.funzionepubblica.it
Tel: 06 68991
F. Ministère de l’Université et de la Recherche
Titres professionnels: architecte, chercheur auprès de
l’université et autres entités nationales de recherche.
Où s’adresser:
Ministero dell’Università e della Ricerca
(Ministère de l’Université et de la Recherche)
Servizio Autonomia Universitaria e per gli Studenti (SAUS)
Ufficio X
Piazzale Kennedy, 20 - 00144, Roma
Sito web: www.miur.it
Tel: 06 58497450 - Attanasi
G. Bureau des Relations avec les Organes
Sportifs auprès du Ministère pour les Biens et
les Activitées Culturelles
Titres professionnels : professeur de ski
La reconnaissance peut dépendre de mesures compensatoires, qui
depuis l’année 2000 consistent uniquement en un examen, sur des
matières non comprises dans le plan d’études du Pays dans lequel
a été obtenu le diplôme. Il faut également avoir des connaissances,
au moins de base, de la langue italienne. Dans ce cas, le décret
de reconnaissance, en considérant la caractère saisonnier de la
profession, autorise l’exercice de la profession indépendamment
des quotas annuels établis dans les décrets sur les flux.
Où s’adresser:
Ufficio Relazioni con Organi Sportivi presso il Ministero
per i Beni e le Attività Culturali (Bureau des Relations
avec les Organes Sportifs auprès du Ministère pour les
Biens et les Activitées Culturelles)
Via della Ferratella in Laterano, 51 - 00184 Roma
Site Internet: www.beniculturali.it
Tel: 06 7732301 - Nardella
H. Département pour le Développement et la Compétitivité du
Tourisme auprès de la Présidence du Conseils des Ministres
Titres professionnels : guide touristique, interprète, accompagnateur
touristique, directeur technique d’agence de voyages
Où s’adresser:
Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri (Département pour le Développement et la
Compétitivité du Tourisme auprès de la Présidence du Conseils des Ministres)
Via della Ferratella in Laterano, 51 - 00184 Roma
Giovanna Corrado - Tel: 06 45532510 - Fax: 06 77208254
giovanna.corrado@attivitàproduttive.gov.it
I. Ministère des Travaux Publiques
Titres professionnels : expert en amménagement du territoire
Où s’adresser:
Ministero dei Lavori Pubblici (Ministère des Travaux Publiques)
Gabinetto: Piazzale di Porta Pia, 1 - 00198 Roma - Tel: 06 44267255
L. Commission Nationale pour les Sociétés et la Bourse
Titres professionnels : promoteur financier.
Pour s’inscrire à l’Ordre des Promoteurs Financiers, il faut passer un examen
spécialement organisé par la Consob et avoir un diplôme d’instruction supérieur
italien ou étranger reconnu par la Consob. L’inscription à l’examen se fait auprès
des diverses Commissioni Regionali per l’Albo dei promotori finanziari (Commissions
Régionales pour l’Ordre des Promoteurs financiers) ; la demande de reconnaissance
de diplôme étranger et les documents à joindre doivent être adressés à la CONSOB.
Où s’adresser:
CONSOB (Commission Nationale pour les Sociétés et la Bourse)
Divisione Intermediari, Ufficio Vigilanza e Albo dei Promotori Finanziari
Via della Posta, 8/10 - 20133 Milano
Site Internet: www.consob.it - Tel: 02724209 - Sacchi
Annexe 2: HABILITATION PROFESSIONNELLE. INSCRIPTION
AUX REGISTRES, COLLÈGES ET CONSEILS
PROFESSIONNELS
Pour pouvoir exercer certaines professions, il ne suffit pas d’avoir obtenu un
diplôme: il fautégalemnet être inscrit au Registre, au Collège ou au Conseil
professionnel relatif.
Les professions intéressées sont les suivantes:
Titres professionnels: Agronomes et Agents Forestiers,
Architecte, Assistants Sociaux, Biologistes, Chimistes,
Commerciaux, Consultants du Travail, Docteurs en Pharmacie,
Géologues, Journalistes, Ingénieurs, Docteurs en Chirurgie et
Chirurgien-dentaires, Vétérinaires et Psychologues.
Titres professionnels: Agrotechniciens, Constructeurs
Immobiliers, Géomètre, Infirmiers Professionnels et Assistants
de Santé-Jardinière d’enfants, Médecins Obstétriciens, Experts
Agricoles, Experts Graphiques, Experts Industriels, Techniciens
de Radiologie Médicale, Comptables et Experts Commercial.
Titres professionnels: Avocats, Notaires, Chimistes,
Géologues, Géomètres, Experts Industriels.
De plus, pour certaines de ces professions, il est possible
d’effectuer l’inscription auprès du propre Registre, Collège ou
Conseil, uniquement après avoir suivi une période de stage
ou de praticantato (stage) et/ou après avoir réussi l’Esame di
Stato (Examen National). Le stage et le « praticantato » ont pour
but de faire apprendre l’activité professionnelle à l’intérieur
d’entreprise, de cabinets professionnels et d’institutions.
Leur durée peut varier en fonction de la profession (en règle
générale entre 6 mois et 3 ans); la rétribution est inférieure
- ou dans certains cas nulle - par rapport à ceux qui exercent
la profession.
Les critères nécessaires pour l’inscription aux Registres,
Collèges et Conseils professionnels sont:
• posséder un diplôme d’étude étranger reconnu ou bien
un diplôme italien;
• avoir effectué, lorsque cela est demandé, la période de
stage ou de “praticantato”
• avoir réussi, lorsque cela est demandé, l’Esame di Stato
(l’examen national);
• posséder un permis de séjour en règle et la résidence.
La nationalité italienne n’est plus un critère nécessaire ;
seules les professions qui prévoit un poste dans la fonction
publique reste une exception et pour lesquelles la nationalité
italienne est indispensable.
L’art. 37, alinéa 3, du Testo Unico sull’Immigrazione et l’art.
49, alinéa 1, de son Regolamento di Attuazione (règlement
d’activation) établissent que les inscriptions des citoyens non
communautaires aux Registres, Collèges et Conseils peuvent
se faire uniquement dans le respect des quotas des travailleurs
étrangers admis sur le territoire, établis chaque année par le
décret des flux. Ils existent donc des degrés, parmi lesquels
sont privilégiés, en général, les étrangers avec un permis de
séjour pour des raisons de travail ou de famille. Aucune limite
ne devrait en revanche être prévue pour ceux qui ont obtenu,
même selon un cursus court, un diplôme en Italie.
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La nouvelle entreprise naît d’une idée, d’une intuition, tout comme la
découverte d’une nouvelle technologie, l’expansion de la demande d’un
produit ou d’un service, la modification des goûts et des propensions d’achat
des consommateurs, le succès d’autres entreprises, l’individualisation d’un
besoin ou d’une carence du marché.
Mais est-ce bien la bonne intuition ? Est-ce réalisable ? Est-ce que cela
aura du succès ? Est-ce que cela apportera suffisamment de bénéfices ?
Combien et quelles ressources serviront pour la réaliser? Comment trouver
les clients intéressés ? Quelle forme juridique est la plus adaptée ?
Pour trouver la réponse à toutes ces questions, l’instrument le plus
adapté est le piano di fattibilità dell’impresa (plan de faisabilité de
l’entreprise), également appelé business plan, l’expression anglaise étant
plus communément utilisée en Italie. Lorsque le business plan sera
soigneusement rempli, l’entrepreneur sera capable d’affronter le marché
avec un degré raisonnable de certitude sur la faisabilité du projet.
Attention! Le business plan sert au futur entrepreneur mais également aux
investisseurs et financiers extérieurs, par exemple à la banque dans laquelle
est demandé un prêt, aux clients et aux associés potentiels. Il resprésente
donc une carte de visite importante de la future entreprise et doit donc être :
• soigné
• clair
• complet
• bref
La rédaction du plan de faisabilité (ou business plan) est une étape délicate et
complexe pour la naissance d’une nouvelle entreprise et, si vous n’avez pas d’autre
expérience dans ce domaine, il est bon de demander de l’aide à des experts.
Pour trouver de l’aide pour élaborer le business plan de votre entreprise, vous
pouvez vous adresser à un des 8 guichets de Progetti d’impresa présents
sur le territoire de la province de Bologne.
Ces guichets de Progetti d’impresa offrent un service de consultation pour étudier
la “faisabilité“ de l’idée, c’est-à-dire pour vous aider à comprendre si votre projet
d’entrepreneur a de bonnes possibilités de réussite en remplissant le business plan.
Le plan de pré-faisabilité de l’entreprise
Attention! Pour obtenir le meilleur service possible de
cette consultation, il est indispensable que vous collaboriez
entièrement: nous ne remplissons pas pour vous votre
business plan ; nous sommes cependant en mesure de vous
offrir une aide qui vous permettra de remplir le business plan
de manière autonome, en suivant les conseils de nos experts.
Pour vous aider à passer d’une idée à une entreprise réelle,
nous avons inséré dans ce chapitre une fiche qui peut
vous être utile pour recueillir les informations et les idées
nécessaires appelées Scheda di pre-fattibilità (fiche de préfaisabilité) , tout simplement parce qu’elle doit être pensée
et écrite avant d’établir le business plan.
Si elle est remplie correctement, elle vous permettre de
procéder au developpement de votre idée d’entreprise.
La fiche est divisée en deux sections:
1. Les promoteurs. Il s’agit de la partie relative aux
expériences professionnelles des futurs entrepreneurs:
elle doit être remplie individuellement et il est conseillé de
l’intégrer en joignant uncurriculum vitae exhaustif.
2. L’activité d’entreprise. C’est la partie relative à la future
activité: elle doit être remplie avec les associés éventuels.
Dès que vous aurez répondu de manière appropriée aux
demandes de la fiche, vous n’aurez pas encore rédigé un
business plan mais vous aurez préprarer un document valide
qui vous servira pour poursuivre le développement de l’idée
avec Progetti d’impresa (projets d’entreprise) ou avec une des
organisations auxquels vous vous adresserez (voir également
dans la section Indirizzi utili (adresses utiles)).
Vous pouvez retirez la fiche de pré-faisabilité auprès de tous
les guichets de Progetti d’impresa ou la télécharger depuis
notre site Internet.
4.3
Les procédure bureaucratiques et
administratives nécessaires pour démarrer
une entreprise
Les choses à faire pour démarrer une entreprise sont multiples
et complexes et il est nécessaire de soutenir certains coûts,
certains uniquement au démarrage de l’activité, d’autres qui
se répéteront chaque année.
Certains passages pour le démarrage de l’entreprise (dits également
“adempimenti burocratici e amministrativi” (“exécutions bureaucratiques
et administratifs”) ont une validité sur tout le territoire, d’autres dépendent
de lois et de règlementations de la Région et/ou de la Commune.
Au cours de la phase de conception et de démarrage d’une
nouvelle entreprise, il peut être utile de faire une prévision de ce que seront
les critères recquis, y compris les procédures à suivre et les coûts.
En général, pour le démarrage d’une entreprise, sont demandés:
Conditions subjectives
Pour exercer certains types d’activités, la loi demande que les futurs entrepreneurs
possèdent les capacités et les compétences professionnelles nécessaires. Par
exemple, si vous êtes coiffeur, esthéticienne ou réparateur de véhicules, vous
devez démontrer vos compétences avec les documents opportuns.
Par conséquence, vous devrez contrôler et vérifier quels sont, parmi ces
critères, ceux que la loi demande pour la création de votre entreprise:
• critères de professionnalité
• diplôme
• motif de délivrance du permis de séjour (voir chapitre 3).
Communication unique pour la naissance de l’entreprise
Conditions environnementales, structurelles et autorisations particulières
Vous devrez vous rendre au Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP)
pour les informations sur les autorisations nécessaires pour tous les types
d’entreprises et celles particulières pour les types spéciaux d’entreprises.
Le SUAP est un bureau présent dans toutes les communes et qui gère tous les
questions relatives aux autorisations et/ou aux communications, sans passer
par d’autres bureaux : vous pouvez présenter une seule demande au SUAP de la
commune, dans laquelle votre future entreprise aura son siège, pour demander et
obtenir les éventuelles autorisations relatives à votre activité. La certitude des temps
et la simplification des procédures constituent deux points forts des guichets SUAP.
Le SUAP a une importante fonction d’orientation aussi bien sur les critères subjectifs
(voir ce qui est écrit ci-dessus), aussi bien sur les critères structuraux relatifs à la
naissance, la vie et la cessation d’une entreprise (par ex., les critères d’hygiène
et d’aptitude des locaux) et pour les autorisations spéciales pour les entreprises
particulières (par ex., imprimerie, lithographie, garage, taxi). En plus des fonctions
administratives, de nombreux SUAP ont un rôle déterminant pour la promotion des
activités économiques grâce à des services d’informations et de consultation sur
les opportunités de localisation de l’activité à démarrer et sur la disponibilité des
incitations économiques.
4.4
Les choses à faire pour démarrer une entreprise et communes pour tout type
d’activité sont les suivantes:
- Demande d’attribution du numéro de TVA et du numero di codice fiscale
(CF) de l’entreprise (Agenzia delle Entrate). Le numéro de TVA, qui devra être
indiqué dans toutes les déclarations, les documents et les versements, est
valable sur tout le territoire italien et celui de la Communauté européenne, et
est délivré au moment de la présentation de la demande, et sans aucun coût.
- Inscription dans le Registro delle imprese tenu auprès de la Camera di Commercio
(CCIAA). Sont tenus de s’inscrire tous ceux qui exercent une activité économique
sous forme d’entreprise. La Camera di Commercio enregistre et certifie les principaux
événements qui caractérisent la vie de l’entreprise ; vous devrez
donc également signaler les modifications ou la cessation d’activité
de l’entreprise. Les entreprises inscrites doivent payer, avant le mois
de juin de chaque année, un diritto camerale fixe, c’est-à-dire une
somme d’argent qui sert à garantir l’inscription annuelle.
- Ouverture d’une position obbligatoire pour les contributions,
l’assistance et la prévoyance auprès de l’Istituto Nazionale
Previdenza Sociale (INPS). Le montant à verser selon des versements
trimestriels à l’INPS est calculée selon le revenu de l’entreprise
dénoncé à des fins fiscales. Ne possédant pas la possibilité de
connaître à l’avance quel sera le revenu de l’entreprise, le versement
sera effectué sur la base des revenus d’entreprises déclarées
l’année précédente ou sur la base d’un montant minimum préfixé
auquel suivra le conguaglio (ajustement) (c’est-à-dire le solde de
ce qui manquait dans le premier versement). Dans tous les cas,
la contribution est due dans les limites minimales et maximales,
variables d’année et année.
- Ouverture d’une situation d’assurance obligatoire contre
les accidents de travail auprès de l’Istituto Nazionale per
l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL). Tous
les employeurs qui engagent des travailleurs dépendants et
des travailleurs para-subordonnés dans les activités que
la loi individualise comme risquées sont tenus de prendre
une assurance. Les artisans sont tenus de s’assurer euxmêmes également. Le rapport d’assurance démarre avec la
communication de l’activité exercée par l’employeur, cinq jours
avant le démarrage. Le coût de l’assurance, appelé premio
(prix), est à la seule charge de l’employeur ou de l’artisan. Le
prix est calculé sur la base de la rétribution et de la dangerosité
du travail exercé. Il est toujours conseillé de prendre également
une police d’assurance privée (parallère et volontaire) contre
les éventuels risque dérivants de l’exercice de l’activité, en
particulier pour les vols et les dommages aux tiers.
Contrôlez toujours si le secteur d’activité de votre entreprise prévoit
des normes spécifiques et donc des autorisations ou déclarations
particulières et la possession de critères professionnels.
4.4.1 Où et comment obtenir les choses nécessaires
au démarrage de n’importe quelle entreprise
Pour s’acquiter de toutes les exécutions listées ci-dessous,
il suffit aujourd’hui de présenter la Comunicazione unica
(communication unique) pour la naissance d’entreprise au
Registro delle Imprese (auprès de la CCIAA).
En 2007, a été introduite la Comunicazione unica per la nascita dell’impresa
(communication unique pour la naissance de l’entreprise) qui vaut pour
toutes les exécutions administratives prévues par l’inscriptions au Registre
des entreprises et donc:
• exécution de prévoyance (INPS)
• exécution d’assistance et fiscale (INAIL, Agenzia delle Entrate, CCIAA Registre des entreprises et tableau des entreprises artisanales).
pour obtenir le code fiscale et la Partita IVA (Agenzia delle Entrate).
•
Et en particulier, les exécutions acquittées grâce à une communication unique sont:
• déclaration de début, variation et cessation de l’entreprise pour l’IVA;
• inscription, modification et cessation de l’entreprise pour l’Inail;
• inscription, variation et cessation avec effet INPS pour les titulaires,
associés et collaborateurs;
• inscription et cessation d’entreprise avec les employés pour l’INPS;
• variation des données de l’entreprise avec les employés pour l’INPS en
relation avec:
- activité exercée;
- cessation de l’activité;
- modification de la dénomination d’entreprise individuelle;
- modification de la raison sociale;
- réactivation de l’activité;
- suspension de l’activité;
- modification du siège social;
- modification du siège opérationnel;
demande d’inscription, variation et cessation d’entreprise artisanale à
l’ordre des entreprises artisanales.
•
Vous devrez présenter la Comunicazione unica au Registro delle Imprese,
par voie télématique ou sur support informatique. Avec le reçu délivré par le
bureau, vous pourrez déjà démarrer votre entreprise!
Attention malgré tout: vous devrez donc aller au guichet SUAP pour les
autorisations qui serviront à votre entreprise (voir chap. 4.3).
Cette nouvelle procédure offre donc de grands avantages : vous ne devrez plus vous
préoccuper de communiquer avec les autres administrations impliquées (comme
INPS, IANIL, etc.) puisque c’est le Registro delle imprese qui s’en chargera.
L’Agenzia delle Entrate communique tout de suite le numéro de code fiscal et la Partita
IVA au Registro delle imprese et ce sera ce bureau qui vous fournire le reçu délivré par
l’Agenzie delle Entrate qui vous permettra de démarrer immédiatement l’entreprise.
INPS et INAIL vous communiqueront directement, ainsi qu’au Registro delle imprese,
sous 7 jours (à partir du moment où sera fait l’enregistrement au Registro), le but
final de la procédure via PEC (poste électronique certifiée).
Dès le 1er octobre 2009 - si vous le désirez - vous pouvez présenter cette communication
unique par voie télématique. Jusqu’au premier avril 2010, il est donc également
possible de procéder comme à l’habituel, en envoyant les communications en version
papier séparées aux quatres administrations impliquées (et donc CCIAA-Registro delle
imprese et Albo delle imprese artigiane, Agenzia delle Entrate, INAIL, INPS). En revanche,
à partir du 1er avril 2010, la communication télématique unique sera obligatoire.
4.5
Les coûts
Avant de démarrer une activité indépendante, il est très important
de connaître les coûts à supporter pour le démarrage et l’entretien.
Ces coûts peuvent être très différents et varient en fonction:
• du type d’activité;
• du lieu dans lequel s’établira l’activité (par exemple un
magasin dans le centre historique de la ville aura un coût de
loyer supérieur par rapport à un qui se trouve en périphérie);
• des obligations bancaires;
• de la distance des fournisseurs et les conditions offertes
par ceux-ci;
• du nombre de personnes qui travailleront dans l’entreprise
et le type de contrat que vous souscrirez avec eux.
Les coûts peuvent être soutenus comme dépenses matérielles
(par exemple, la restructuration des locaux, des meubles, des
équipements, des marchandises, etc.) ou comme dépenses
immatérielles (par exemple, la location des locaux, la publicité
de l’activité, la formation du personnel, etc.).
Les principaux coûts relatifs au démarrage d’une entreprise sont:
Constitution: rédaction d’un acte notarié (nécessaire pour
les sociétés et entreprises familiales), paiement du droit
d’enregistrement et concession gouvernementale (si société) et,
indépendemment de la norme juridique, inscription au Registro
delle Imprese ou à l’Albo delle Imprese Artigiane.
Droit caméral : montant à verser chaque année à la Chambre de
Commerce pour le seul fait d’avoir une position d’entreprise. Le
montant est variable en fonction de la forme juridique et du nombre
de sièges déclarés.
INAIL: pour toutes les activités sujettes au risque d’accidents du
travail, la couverture INAIL est obligatoire. Le montant est calculé
sur la base du degré de risque propre à la typologie d’activité.
INPS: pour offrir à ceux qui travaille un système de tutelle économique
d’invalidité et de vieillesse, l’état oblige au paiement de contributions
d’assistance et de prévoyance proportionnelles au revenu reçu
chaque année. Avec la loi du 4 juillet 1959, l’assurance pour
invalidité, vieillesse et survivants (IVS) a été étendue aux titulaires
d’entreprises artisanales, à leurs collaborateurs familiaux et aux
associés qui participent activement et directement à l’activité. Une
gestion spéciale a été instituée auprès de l’INPS pour les artisans.
Contributions locales: taxe RSU (pour les déchets solides urbains) et
impôt de publicité. Elles sont dues à la Commune, proportionnelles
aux locaux utilisés, au type d’activité exercée et au chiffre d’affaires.
Autorisations: l’exercice des certaines activités est sujet à la
délivrance d’autorisations pour l’obtention desquelles il faut soutenir
des coûts de conception, de visites des locaux et de concessions.
Tenue de la comptabilité: au moment du démarrage de
l’activité, au vue de la complexité des démarches comptables
et fiscales prévues par la norme, il faut prévoir des dépenses pour la fonction
administrative et fiscale qui est généralement effectuée par quelqu’un
d’extérieur (auprès d’un commerciale), pour lequel il faut donc considérer une
compensation annuelle variable.
Partita IVA: depuis 1998, la taxe de concession pour l’attribution du numéro
de Partita IVA n’est plus obligatoire
&KDSLWUH
/(6),*85(6
'·(175(35(1(85
Agriculteur
Ils existent de multiples façons d’être entrepreneur et pour chacune d’entre
elles, il est nécessaire d’entreprendre des parcours bureaucratiques
spécifiques. Ci-dessous, vous trouverez donc une brève analyse concernant
les figures d’entrepreneurs les plus communes : agriculteur, artisan,
commerçant. Pour traiter ces figures, nous avons également sélectionné
quelques activités, présentées sous forme de fiche, en indiquant également
les procédures administratives à activer. Pour les approfondissements, nous
vous conseillons de consulter le Vademecum delle attività imprenditoriali
(vademecum des activités entrepreneuriales) disponibles auprès des bureaux
SUAP communaux (vous trouverez l’adresse dans la section adresses utiles).
5.1
L’entrepreneur agricole est celui qui exerce “une activité de cultivation du sol, à la
silviculture, à l’élevage d’animaux et aux activités connectées”.
Pour cultivation du sol, silviculture et élevage des animaux, il faut comprendre les
activités adressées au soin et au développement d’un cycle biologique ou d’une
phase nécessaire du cycle même, de caractère végétal ou animal, qui utilisent ou
peuvent utiliser le sol, le bois ou bien les eaux douces, saumâtres ou marines.
De plus, sont considérées reliées (ou connectées) ces activités que
l’entrepreneur agricole réalise pour transformer, conserver ou vendre ses
propres produits et tout ce qu’il fait pour valoriser le territoire.
En plus de l’entepreneur agricole, d’autres figures plus qualifiées sont identifiées:
• imprenditore agricolo professionale (I.A.P.) (entrepreneur agricole
professionnel) si l’agriculteur dédie la plupart de son propre temps de
travail et tire la plus grande partie de son revenu de l’entreprise agricole,
et est en possession d’une capacité professionnelle appropriée;
coltivatore diretto (C.D.) (cultivateur direct), dans le cas où l’agriculteur
•
exerce directement une activité de cultivation manuelle
du sol qui doit être aux dimensions appropriées et bien
évidemment être sa propriété.
Un exemple de micro-activité dans le secteur agricole:
VENTE DIRECTE DE PRODUITS OBTENUS DE SA PROPRE
ENTREPRISE (PRODUITS AGRICOLES)
Per ce genre d’activité, vous devez présenter la demande au SUAP
La vente directe de produits au détail provenant en quantité
importante des entreprises respectives est autorisée aux
entrepreneurs seuls ou associés, inscrits dans le Registre
des entreprises, dans le respect des dispositions en vigueur
en matière d’hygiène et de santé.
La vente directe peut être effectuée de manière itinérante, en
ayant cependant communiqué au SUAP le lieu où se trouvera
l’entreprise de production, au moins 30 jours avant le début
de l’activité, la spécification des produits et les modalités
selon lesquelles vous avez l’intention d’exercer la vente, y
compris le commerce électronique.
Si vous pensez pratiquer une activité de vente dans les lieux
ouverts au public ou sur des zones publiques en utilisant un
étale, il faut présenter une communication appropriée au SUAP
dans laquelle vous devez préciser votre intention d’exercer la
vente, contenant la demande d’attribution de l’étale.
En revanche, dans le cas d’une vente au détail exercée sur une
surface ouverte dans l’enceinte de l’entreprise agricole ou d’autres
zones privées dont peut disposer l’entrepreneur, la présentation
de certaines communications au début de l’activité n’est pas
obligatoire. Des produits dérivés, obtenus suite à des activités
de manipulation ou de transformation de produits agricoles ou
zootechniques peuvent également être proposés à la vente.
En ce qui concerne les critères d’hygiène et de santé, il
faut présenter avant le début de l’activité, une notification
permettant l’enregistrement de l’entreprise directement
auprès de l’Azienda USL compétente.
La vente de lait cru peut être effectuée uniquement par les
entrepreneurs agricoles au sein de l’entreprise de production,
par le producteur pour le consommateur final, sans devoir le
notifier au SUAP ou bien par l’intermédiaire de distributeurs
automatiques placés dans l’entreprise agricole même ou en
dehors de celle-ci. Si les distributeurs sont placés hors de
l’entreprise, dans des espaces qui ne font pas partie de la
propriété du producteur agricole, il faut communiquer au SUAP
le lieu où vous avez l’intention d’installer le distributeur, et ce
30 jours avant l’exercice de l’activité, la communication de
l’activité de vente directe au détail de producteurs agricoles
prévue par l’art. 4 du DL 228 du 18/05/2001 et la notification
sanitaire de l’Azienda USL.
Critères
• Être inscrit au Registre des entreprises tenu par la Camera di Commercio.
• Ne pas avoir de condamnation déclarée, avec une sentence passée en
force de chose jugée, pour des délits en matière d’hygiène et de santé ou
de fraude dans la préparation des aliments, dans les 5 ans précédents
le début de l’activité. L’interdiction a une valeur de cinq ans à partir du
passage en force de chose jugée de la sentence de condamnation.
• Dans le cas d’une vente à l’intérieur des locaux, ceux-ci doivent avoir les
critères prescrits de construction, d’hygiène et de santé, de sécurité et
de préventions des incendies.
Dans le cas d’une vente de lait cru, les normes d’hygiène et de santé
spécifiques doivent être respectées.
•
Modalités de présentation de la demande
En cas de vente directe des produits agricoles de manière itinérante, la
communication doit être présentée au SUAP dans la commune dans laquelle
siégera l’entreprise de production, en spécifiant les généralités du requérant, les
éléments essentiels de l’inscription dans le Registro delle imprese, le lieu de
l’entreprise, les produits que vous pensez présenter à la vente et les modalités
selon lesquelles vous avez l’intention de pratiquer la vente. À la suite de cela,
l’activité de vente sous forme itinérante sur tout le territoire national est possible.
Dans le cas d’une vente non sous forme itinérante sur des zones publiques ou
dans des locaux ouverts au public, la communication doit être présentée au SUAP
dans lequel vous avez l’intention d’exercer la vente. Pour la vente dans des zones
publiques par l’intermédiaire d’un étale, vous devez également faire la demande
de l’attribution de ce même étale, aux sens de l’art. 28 du DL 114/98, selon les
modalités fixées par les réglementations communales en vigueur.
Coûts
Droits d’instruction.
Temps
30 jours.
Documentation et modules à présenter
• Module pour la Communication relative à la vente directe des produits
agricoles de manière itinérante.
• Ou bien
• Module pour la Communication relative à la vente non de manière
itinérante dans les zones publiques ou dans des locaux ouverts au public.
De plus
Notification pour l’enregistrement de l’entreprise à présenter
directemement à l’Azienda USL compétente.
•
•
Normes
• D.Lgs. 228 du 18 mai 2001 - Orientation et modernisation du secteur
agricole, selon la norme de l’art.7 de la Loi 57 du 5 mars 2001.
Règlement (CE) 852/2004 du Parlement européen et du Conseil du 29
•
•
•
•
•
5.2
avril 2004 concernant l’hygiène des produits alimentaires.
Règlement (CE) 853/2004 du Parlement européen et du
Conseil du 29 avril 2004 qui établit les normes spécifiques
en matière d’hygiène pour les aliments d’origine animale
Délibération du conseil régional 1015 du 7 juillet
2008 - Définition des procédures de reconnaissance
et d’enregistrement pour les entreprises du secteur
alimentaire appliquant la norme européenne en matière
de sécurité alimentaire.
Décision Principale du Responsable du Service Vétérinaire
et d’Hygiène des Aliments de la Région Émilie-Romagne
9223 du 1er août 2008 - Procédure pour l’enregistrement
des activités et la reconnaissance des établissements du
secteur alimentaire et des sous-produtis d’origine animal
dépendant de la Délibération du Conseil régional 1015
du 7 juillet 2008.
Règlement communal d’Hygiène, de Santé Publique et
Vétérinaire.
Artisanat
Un ar tisan est celui qui exerce personnellement et
professionnellement, de façon continue, son activité de travail, en
qualité de titulaire de l’entreprise avec les pleines responsabilités.
On définit par entreprise artisanale l’activité exercée
personnellement par l’entrepreneur artisan et qui a pour but
principal l’exercice d’une activité de production de biens,
même semi-finis, ou de prestations de services (excluant les
activités agricoles, les prestations de services commerciaux,
la distribution au public d’aliments et de boissons), à condition
que cela ne dépasse pas certaines limites dimensionnelles
qui varient en fonction du type d’activité.
L’artisan peut embaucher des employés, à condition qu’ils
soient personnellement dirigés par l’entrepreneur artisan et
que leur nombre ne dépasse une certaine limite.
Un artisan peut vendre uniquement ce qu’il produit. Dans
l’hypothèse où l’artisan puisse également vendre des produits
d’autres entreprises, il existe un mélange entre l’activité
artisanale et l’activité commerciale qui sont donc appelées
mixte ou associée. Pour la qualification des activités définies
comme mixtes, seul le critère de la prévalence a valeur, c’està-dire l’évaluation de la plus grande implication dédiée par
l’organisation de l’entreprise à l’une ou à l’autre activité.
L’entreprise artisanale, en plus d’être dirigée de manière
individuelle, peut être également constituée et exercée selon
la forme de société en nom collectif, société en commandite
simple ou société à responsabilité limité avec un unique
associé (toujours dans le respect des critères dimensionnels
qui varient en fonction de l’activité).
Pour ceux qui veulent créer une activité artisanale, il faut obligatoirement
s’inscrire à la chambre des entreprises artisanale auprès de la Chambre
de Commerce. La demande doit être présentée 30 jours avant de début de
l’activité à la Commissione Provinciale per l’Artigianato (CPA) (commission
provinciale pour l’artisanat) en joignant le documentation qui démontre le
présence des situations suivantes:
• le travail personnel doit être prédominant sur le capital et sur le travail
des employés;
• le titulaire doit travailler dans l’entreperise en assumant sa pleine
responsabilité et toutes les charges et risques inhérents à sa direction
et à sa gestion;
• l’entreprise doit avoir des dimensions limitées;
• si l’activité demande des spécialisations particulières, l’artisan doit
démontrer posséder les critères professionnels, même s’il peut désigner
un responsable technique.
L’inscription à la Chambre attribue à l’entreprise la qualification d’ artisanat,
condition certaines fois nécessaire pour la concession d’éventuelles facilités
en faveur de ce type d’entreprise. L’inscription au Registre inclut l’obligation
de l’inscription dans les listes INPS artisanales du titulaire de l’entreprise,
des associés participant au travail, dans le cas de société, et des éventuels
collaborateurs familiaux.
Il est courant de distinguer les activités artisanales en entreprises artisanales
de production et de service.
Les entreprises artisanales de production présentent en général les
caractéristiques suivantes:
• elles produisent et transforment des biens matériaux;
• le produit est susceptible d’être par la suite commercialisé;
• l’activité n’est pas uniquement exercée sur commande spécifique d’un
unique client.
Les entreprise artisanales de service présentent en général les caractéristiques
suivantes:
• elles produisent des biens immatériels;
• elles produisent ou transforment des biens matériels non durables et
semi-durables sur commande spécifique d‘un seul client.
Un exemple de micro-activité dans le secteur artisanal:
GARAGISTE
Pour exercer cette activité, vous devez présenter la demande à la Chambre
de Commerce
Par entreprise de réparation automobile, on sous-entend toutes les
entreprises qui pratiquent l’activité d’entretien et de réparation des véhicules
à moteur, y compris les cyclomoteurs, les machines agricoles, les remorques
et les chariots préposés au transport de personnes et de choses sur route.
L’activité de réparation automobile se distingue en:
• mécanique et technique des moteurs;
• carrosserie;
• garage électricité-auto;
• garagiste spécialisé en pneus.
Cette liste n’inclut pas les activités de lavage, de fourniture
de carburant, de substitution du filtre de l’air, du filtre de
l’huile, de l’huile lubrifiante et d’autres liquides lubrifiants ou
de reffroidissement. De plus, d’autres activités ne rentrent
pas dans la catégorie telles que les réparations automobiles
effectuées exclusivement sur des véhicules ou sur des motos
non autorisés à circuler sur route, comme par exemple les
voitures et les motos de compétition, les go-kart, etc.
Critères
Pour pouvoir exercer l’activité entrepreneuriale de réparateur
automobile, il faut posséder les critères de type moral,
personnel et technico-professionnel.
Il est donc nécessaire de laisser une déclaration substitutive
de certification dans laquelle vous déclarer les possessions.
En ce qui concerne les critères technico-professionnels, la liste
des diplômes admissibles est téléchargeable depuis le site de la
Chambre de Commerce de Bologne : http://www.bo.camcom.it
La Commissione provinciale pour l’artisanat se réserve quoi
qu’il arrive le droit dévaluer les diplômes respectifs pour
pouvoir établir à quelle activité du secteur des réparations
automobiles ils peuvent être valables.
Modalités de présentation de la demande
Pour ceux qui possèdent les critères, il faut présenter
la demande d’inscription au Registro delle imprese ou
à l’Albo delle imprese artigiane presso la Camera di
Commercio, accompagnée de la Dichiarazione di inizio
attività (DIA) (Déclaration de début d’activité), contenant les
autocertifications de possession des critères et joignant
les documentations qui prouvent le versement des droits
caméraux et de la taxe de concession gouvernementale.
Coûts
Les droits de secrétariat prévus par la Camera di Commercio
doivent être payés pour l’inscription au Registro delle imprese
ou à l’Albo delle imprese artigiane. De plus, l’inscription pour
les activités de réparation automobile implique le paiement
de la taxe de concession gouvernementale.
Temps
L’activité doit démarrer le jour même de la présentation de la
demande d’inscription au Registro delle imprese ou à l’Albo delle
imprese artigiane, avec la Dichiaration di inizio attvità (déclaration de début d’activité)
jointe. Il ne peut bien évidemment pas démarrer avant la présentation de la DIA.
Description de la procédure
Les bureaux de la Camera di Commercio acceptent les demandes et délivrent
le reçu de présentation.
Pour les entreprises artisanales, les demandes sont évaluées par la
Commissione provinciale per l’artigianato, selon le calendrier des sessions
publiques au début de chaque année solaire. En cas de refus, une délibération
est approuvée indiquant la motivation expresse et les modalités d’un éventuel
recours contre la décision. Dans ce cas, il sera impossible de pratiquer l’activité.
Pour les entreprises non artisanales, la Camera di Commercio contrôle la
régularité de la documentation et la possession des critères du requérant sous
60 jours à partir de la présentation. Dans le cas d’irrégularités remédiables,
l’intéressé est invité à régulariser sa position, alors que dans le cas d’une
impossibilité de régularisation, la décision de refus de l’inscription sera adoptée.
Dans la cas où il n’est pas possible d’exercer l’activité, les motivations de
refus seront communiquées en indiquant la motivation expresse ainsi que
les modalités d’un éventuel recours contre la décision.
Documentation et modules à présenter
• Demande d’inscription au Registro delle imprese ou à l’Albo delle
imprese artigiane de la Camera di Commercio di Bologna.
Déclaration de début d’activité pour les entreprises de réparations automobiles.
Certificat de prévention des incendies pour les garages destinés à la
réparation ayant une capacité supérieure à 9 véhicules.
•
•
Commerçant
Normes
• L. 122 du 5 février 1992 - Disposition en matière de sécurité de la
circulation routière et discipline de l’activité de réparation automobile.
• D.P.R. 558 du 14 décembre 1999 - Règlement concernant les normes pour
la simplification de la discipline en matière de Registro delle Imprese, mais
aussi pour la simplification des procédures relatives à la dénonciation de
début d’activité et pour la demande d’inscription à l’Albo delle Imprese
Artigiane ou au Registro delle Imprese pour les catégories particulières
d’activités sujettes à la vérification de critères techniques spécifiques.
• D.M. du 4 mai 1998 - Disposition relative aux modalités de présentation et
au contenu des demandes pour le démarrage des procédures de prévention
contre les incendies, mais aussi à l’uniformité des services connectés rendus
par les Commandes provinciales des vigili del fuoco (sapeurs pompiers).
5.3
Un commerçant est celui qui, professionnellement, exerce une activité
d’intermédiaire dans la circulation des biens.
Les marchandises achetées peuvent être:
• pour les consommateurs, dans un lieu fixe (commerce fixe) ou mobile
(par ex. un commerce ambulant avec étale ou de manière itinérante, au
domicile du consommateur, par correspondance);
• pour les autres entreprises commerciales (commerce en gros).
Les secteurs commerciaux sont fondamentalement au
nombre de deux:
• alimentaire
• non alimentaire
La norme permet la vente, à l’intérieur du même magasin,
de produits alimentaires et non alimentaires, dans le respect
des normes d’hygiène et de santé prévues.
Pour la vente des produits appartenant au secteur alimentaire
et pour chacune des typologies d’exercices commerciaux listés
ci-dessus, il faut présenter une notification nécessaire pour
l’enregistrement de l’Entreprise à l’Azienda USL compétente.
Les exercices commerciaux se distinguent selon différentes
catégories et typologies:
• exercice de proximité: un exercice commercial dans
lequel s’effectue directement la vente au consommateur
final et dont la surface de vente ne dépasse pas 150
m² dans des communes ayant une population résidente
inférieure à 10 000 habitants ou bien 250 m² dans les
communes de plus de 10 000 habitants;
• structure moyenne de vente au détail: un exercice
commercial dans lequel est pratiqué la vente directement
au consommateur final et dont la surface de vente est
comprise entre 151 et 1 500 m² dans des Communes ayant
une population résidente inférieure à 10 000 habitants et
entre 251 et 2 500 m² dans les Communes ayant une
population résidente supérieure à 10 000 habitants;
• grande structure de vente au détail : un exercice commercial
dans lequel s’effectue directement la vente au consommateur
final et dont la surface de vente est de plus de 1 500 m²
dans des communes de 10 000 habitants ou bien 2 500 m²
dans des communes de plus de 10 000 habitants;
La typologie du centre commercial est également importante.
Il s’agit de centres commerciaux, de moyenne ou grande
structure de vente, dans lesquelles sont insérés plusieurs
exercices commerciaux dans une structure à destination
spécifique et permettant de jouir d’infrastructures Communes
et d’espaces de services gérés individuellement. Les centres
commerciaux peuvent comprendre également des exercices
publiques et des activités para-commerciales (comme des
services bancaires, des services à la personne, etc.).
Les exercices publiques de distribution d’aliments et de boissons
rentrent parmi les activités commerciales, aussi bien dans un
lieu fixe que par l’intermédiaire de distributeurs automatiques.
Par distribution on comprend la vente d’aliments et de
boissons pour la consommation sur place, dans tous les cas
où les acheteurs consomment les produits dans les locaux ou
les espaces ouverts au public, et équipés à ce propos.
Un exemple de micro-activité dans le secteur commercial:
CENTRE DE CALLSHOP
Pour ce genre d’activité, vous devez présenter la demande au SUAP
Par centre de callshop, également appelé phone center et/ou internet point, on
comprend l’exercice ouvert au public qui met à disposition des clients des téléphones,
des ordinateurs ou d’autres terminaux télématiques, utilisés pour fournir des services
téléphoniques ou télématiques, également associés à d’autres activités.
En Émilie-Romagne, ces activités sont réglementées par la Loi Régionale 6
du 21 mai 2007.
Pour ceux qui seraient intéressés d’ouvrir un centre de callshop, il faudra
présenter à la commune compétente pour le territoire les documents suivants:
• La dichiarazione di inizio attività (déclaration de dévut d’activité), si la
surface de vente ne dépasse pas 150 m² dans les communes ayant une
population résidente inférieure à 10 000 habitants et 250 m² dans les
communes ayant plus de 10 000 habitants.
Ou bien
• La richiesta di autorizzazione (demande d’autorisation), si la surface de vente
est comprise entre 151 et 1 500 m² dans les communes de 10 000 habitants
et entre 251 et 2 500 m² dans les communes de plus de 10 000 habitants.
Pour ces exercices, s’appliquent également les dispositions établies pour les
exercices de commerce au détail en ce qui concerne les horaires, l’obligation
de fermeture pendant les jours fériés, la publicité des prix et les sanctions.
L’activité de centre de callshop peut être exercée également en combinaison avec
d’autres activités, dans le respect des dispositions du règlement communale sur les
centres de callshop, des normes spécifiques de secteur et des normes d’hygiène
et de santé, de tutelle de la sécurité, d’urbanisme et de construction en vigueur.
Critères
• Être propriétaire ou avoir par un autre titre la disponibilité du local objet
de l’intervention.
• Être inscrit au Registre des entreprises tenu par la Chambre de Commerce.
• Être en possession des critères moraux prévus par l’art. 5, alinéa 2 du
D.Lgs 114/1998.
• Sous réserve des dispositions du D.Lgs. 259 de 2003, les locaux doivent
respecter les critères fixés par les règlementations de construction, d’hygiène, de
santé publique et vétérinaire en vigueur pour les locaux à utilisation commerciale
et du certificato di conformità edilizia e agibilità (certificat de conformité de
construction et de viabilité) en question. De plus, il faudra respecter les derniers
critères établis dans le règlement communale concernant les centres de callshop.
• Les activités de vente de produits alimentaires et la distribution d’aliments
et de boissons, si pratiquée de manière complémentaire en plus du centre
de callshop, peuvent être exercées dans le même local ou dans un local
communiquant, de manière limitée par rapport aux zones de stationnemnet
et dans le respect des voies de sorties. L’activité de manipulation d’aliments
et de boissons devra se faire dans un local ou une zone séparée.
Formalités supplémentaires
En plus de ce qui est prévu par les normes régionales, les formalités
prévues par les normes nationales et qui se réfèrent précisément
à certains éléments doivent être pris en considération:
D la communication prévue par le Codice delle comunicazioni
elettroniche (code des communications électroniques);
E la licence du Questore (préfet de police italien).
Modalités de présentation de la demande
La demande doit être présentée au SUAP.
Si la surface de vente ne dépasse pas 150 m² dans les communes
ayant une population résidente inférieure à 10 000 habitants et 250 m²
dans les communes ayant plus de 10 000 habitants, il faut présenter
une comunicazione di inizio attività (communication de début d’activité)
(en cas de début de nouvelle activité, de transfert, de modification des
locaux, de subrogation, de changements de société ou de cessation).
Si la surface de vente est comprise entre 151 et 1 500 m² dans les
communes ayant 10 000 habitants et entre 251 et 2 500 m² dans
les communes ayant plus de 10 000 habitants, il faut présenter
la domanda di autorizzazione (demande d’autorisation) pour les
moyennes structures de vente.
Coûts
Dans le cas de demande d’autorisation, il faut payer les droits d’instruction
et des marche da bollo (timbres fiscaux) de la valeur en cours.
Temps
30 jours pour la communication; 90 jours pour la demande d’autorisation.
Description de la procédure
La communication, entièrement remplie, doit être présentée
en triple exemplaire au SUAP de la commune du territoire
dans lequel se trouve l’exercice. Une copie, avec l’apposition
du protocole d’arrivée, est rendue à l’intéressé pour être
conservée ; elle pourra être présentée pour des contrôles
éventuels par des organismes de vigilance.
La communication prend effets après 30 jours, sauf si
entretemps les communications contraires de la part de la
commune ne sont par parvenues . Uniquement dans le cas
de subrogation, de variations sociétaires ou de cessation, la
communication prend effet immédiatement.
Dans le cas de demande d’autorisation en relation avec la
surface, la procédure se conclut sous 90 jours (quoi qu’il arrive
après la réunion de la conférence des services de communes,
province et région qui décident ensemble), sauf interruption et/
ou suspensions, comme l’établit le règlement communal sur
les structures moyennes de vente.
Documentation et modules à présenter
• Communication de début d’activité de centre de callshop
ou bien
• Demande d’autorisation pour centre de callshop
Activité professionnelle ou activité d’entreprise?
&KDSLWUH
/(6)250(6-85,',48(6
Normes
• R.D. (décret de loi royau) 773 du 18 juin 1931 - Texte unique des Lois
de Sécurité Publique;
• D.Lgs. 114 du 31 mars 1998 - Réforme de la discipline relative au secteur du
commerce selon l’article 4 alinéa 4 de la L. 59 du 15 mars 1997;
• L.R. 14 du 5 juillet 1999 - Normes pour la discipline du commerce dans
un lieu fixe en application du D.Lgs. 14 du 31 mars 1998;
• Délibération du Conseil Régionale 1253 du 23 septembre 1999 - Critères de
pianification du territoire et d’urbanisme référé aux activités commerciales
dans un lieu fixe en application de l’art. 4 de la L.R. 19 du 5 juillet 1999;
• D.Lgs. 259 du 1er août 2003 - Code des communications électroniques
• L. 155 du 31 juillet 2005 - Conversion en loi, avec modifications, du D.L.
144 du 27 juillet 2005, concernant les mesures d’urgence pour contrer
le terrorisme international;
• Circulaire 557/PAS/12982D(22) du 29 août 2005 - D.L. 144 du 27
juillet 2005, concernant les mesures d’urgence pour contrer le terrorisme
international, converti avec les modification par la L. 155 du 31 juillet 2005.
Procédures administratives et décrets d’application prévus par les art. 7, 8;
• D.M. du 16 août 2005 - Mesures d’acquisition anticipée des données d’état
civil des sujets qui utilisent des emplacements publics non surveillés pour des
communications télématiques c’est-à-dire les points d’accès à Internet en utilisant
la technologie sans fil, aux sens de l’article 7, alinéa 4, du D.L. 144 du 27 juillet
2005, converti, avec ses modifications, par la L. 155 du 31 juillet 2005
L.R. 6 du 21 mai 2007 - Dispositions en matière de distribution commerciale
Règlement communale pour l’exercice de l’activité du centre de callshop
Ordinance communale concernant les horaires des centres de callshop
•
•
•
6.1
Avant de commencer une activité de production ou de vente des biens ou de
services, il faut se demander si celle-ci est une activité professionnelle ou
une activité d’entreprise.
Deuxièmement, il faut savoir si vous voulez être les uniques titulaires à gérer
l’activité ou co-titulaire (c’est-à-dire associés) avec d’autres personnes, en
contribuant à la gestion et en participant à la division des bénéfices.
C’est la loi qui établit quelles activités sont de valeur
entrepreneuriales et celle qui sont professionnelles.
En règle générale :
• sont activité d’entreprise toutes celles qui impliquent un travail manuel,
plus qu’intellectuel, et pour lesquelles les instruments nécessaires
pour exercer l’activité sont plus importants que les capacités
personnelles de la personne qui la gère (par ex., dans un magasin, la
compétence et la gentillesse du titulaire sont importantes mais, pour
les clients, le plus important reste les éléments tels que la variété et la
qualité des marchandises, l’aspect et la grandeur du magasin);
• sont activités libéro-professionnelles celles qui consistent
en activités principalement intellectuelles et pour lesquelles,
les capacités personnelles du titulaire sont beaucoup plus
importantes que les instruments utilisés (par ex., pour un
avocat, le plus important est sa capacité personnelle plutôt
que la décoration de son étude ou l’ordinateur qu’il utilise).
Sont, selon la loi, activités d’entreprise, outre les activités de banque
et d’assurance, les activités de commerce de biens, la production
de biens, les activités de transport, les activités artisanales.
Sont certainement activités professionnelles toutes celles pour lesquelles
il est obligatoire selon la loi de s’inscrire à un ordre (comme, par exemple,
celui des avocats, des médecins, des géomètres et des ingénieurs).
Cependant, il existe plusieures situations de prestation de
services de type intellectuel (non manuels) qui ne demande
aucune inscription à un ordre et qui peuvent donner lieu
aussi bien à une activité d’entreprise, qu’à une activité
professionnelle. Il s’agit de toutes ces professions qui
proposent une consultation en tout genre (par exemple,
consultation informatique ou formative).
En résumé: comment savoir si vous êtes entrepreneurs ou
professionnels? Être l’un ou l’autre dépend de la priorité,
dans le déroulement de l’activité, de l’élément personnel et
des instruments utilisés.
Un exemple:
un consultant informatique est un professionnel ; par contre, s’il a
des locaux affectés au déroulement de l’activité, des ordinateurs, un
secrétaire et des employés, il devient entrepreneur. Il est évident que
la limite n’est pas franchement marquée. Sur le plan économique, la
principale différence entre professionnel et entrepreneur réside dans
le fait que le professionnel paie les impôts sur la différence entre les
entrées et les dépenses ; l’entrepreneur les paie sur la différence
entre les factures émises et les factures reçues, indépendamment
du fait qu’elles aient été encaissées ou payées.
Aussi bien les professionnels que les entrepreneurs peuvent
exercer leur activité dans des sociétés avec d’autres personnes .
Cependant, le cas des professionnels en société est peu diffusé et
suit des règles spécifiques.
6.2
Le libre professionnel
Caractéristiques générales
Le libre professionnel, inscrit ou non à un ordre, exerce son activité de manière
autonome, même s’il peut profiter de l’aide de collaborateurs et d’employés
(dans les limites spécifiées dans le paragraphe précédent) ; de plus, il est
l’unique responsable des éventuelles pertes auxquelles pourrait répondre
également son patrimoine personnel. En d’autres termes, il peut être contraint
à puiser dans son patrimoine personnel pour payer les dettes de l’activité.
Formalités de constitution et coûts
La seule formalité est, en plus de l’inscription à un ordre si la loi le demande,
la déclaration à l’Ufficio Unico de l’Agenzia delle Entrate, 30 jours avant le
début de l’activité, pour l’attribution du numéro de Partita IVA (numéro TVA).
L’ouverture de la Partita IVA est gratuite.
Formalités de prévoyance (INPS, INAIL)
Le professionnel pour lequel aucune inscription à un ordre n’est prévu doit s’inscrire
à la gestione separata (gestion séparée) de l’INPS et verser les cotisations qui
donneront droit à la retraite. Actuellement, les cotisations à verser sont de 25,72
% des bénéfices obtenus et se paient avec les impôts annuels.
Le professionnel qui doit en revanche s’inscrire à un ordre versera les
cotisations pour la retraite à un organisme spécifique, différent pour chaque
catégorie professionnelle. En aucun cas il n’est prévu d’inscription à l’INAIL.
Traitement fiscal des bénéfices
Sur lesbénéfices (les entrées moins les dépenses) qui sont obtenus
par l’activité, il faut payer divers impôts: IRPEF (impôt sur le revenu des
personnes physiques), addizionale regionale (impôt additionnel régional),
addizionale comunale (impôt additionnel communal) et certaines fois - en
fonction du niveau d’organisation - IRAP (Imposta Regionale sulle Attività
Produttive) (impôt régional sur les activités productives). Des allégements
fiscaux sont prévus pour ceux qui démarrent une activité.
Avantages
• Sa constitution est simple et rapide.
• Les coûts de la tenue de la comptabilité, qui pour les revenus non élevés
prévoit uniquement les libres IVA (TVA), sont réduits.
• Pour arrêter une activité, il suffit de fermer la Partita IVA.
Inconvénients
• Il n’est pas toujours possible de choisir d’être un professionnel (voir paragraphe 6.1).
Cas particulier : L’exercice en forme associée
Les professionnels qui ont l’intention de travailler ensemble et de partager les
bénéfices peuvent constituer des associations pour lesquelles valent, en général,
les mêmes règles que pour les professionnels individuels. La gestion comptable
et fiscale est malgré tout plus complexe et demande l’aide d’un professionnel.
6.3
Les formes d’entreprise
Pour pouvoir exercer une activité entrepreneuriale, il faut
utiliser une des formes juridiques prévues par la loi. Le choix
de la forme juridique est très importante par rapport aux
conséquences que cela peut comporter.
Ce choix se fera sur la base des considérations relatives à:
1. la nature, et donc aux risques, de l’activité exercée;
2. au capital (ou bien aux moyens monétaires) nécessaires
pour démarrer l’activité;
3. au degré de responsabilité que l’entrepreneur entend assumer;
4. aux possibilités de recourir à des formes particulières de
financement et/ou allégements.
Dans les pages qui suivent, nous illustrerons brèvement les
formes juridiques les plus fréquemment utilisées pour le
déroulement de l’activité d’une entreprise.
Comme cela a déjà été dit dans le chapitre 6.1, il est possible
de gérer l’activité seul (forme juridique de l’entreprise
individuelle ou de la s.r.l. unipersonnelle) ou avec d’autres
personnes (forme juridique de la société).
Dans l’entreprise individuelle une seule personne
(l’entrepreneur) apporte les moyens financiers de départ
nécessaires pour démarrer l’activité (capital) et donc à jouir
des bénéfices et à prendre en charge les dettes.
Dans les entreprises sociétaires le capital initial est apporté par
plusieurs personnes, qui ensuite se répartissent les bénéfices et
prennent en charge les pertes dérivant du déroulement de l’activité,
le tout, proportionnellement au pourcentage du capital versé.
Si vous choisissez d’opérer individuellement, il est possible d’opter entre:
• entreprise individuelle
• entreprise familiale
Si vous choisissez d’opérer en forme sociétaire, les formes
juridiques les plus diffusées sont :
• società in nome collettivo (s.n.c.) (société en nom
collectif) ou società in accomandita semplice (sas)
(société en commandite simple)
• Società a responsabilità limitata (s.r.l.) (société à
responsabilité limitée)
società cooperativa (société coopérative)
•
6.3.1 Entreprise individuelle
Caractéristiques générales
Dans une entreprise individuelle, le titulaire de l’entreprise,
même s’il peut bénéficier, pour le déroulement de l’activité,
de l’aide de collaborateurs et d’employés, il reste l’unique
responsable des risques inhérents à la gestion, auxquels il peut
également répondre avec son patrimoine personnel ; en d’autres termes, il peut
être obligé de puiser dans son patrimoine personnel pour payer les dettes de
l’activité. Il s’agit malgré tout d’une forme juridique utilisée pour des activités
qui ne présentent pas de risques particuliers ; par exempe, l’activité de vente de
services, pour laquelle l’achat de marchandises n’est pas nécessaires, ou bien
les petits magasins pour lesquels l’achat de marchandises est de faible valeur.
Formalités de constitution et coûts
• Déclaration à l’Agenzia delle Entrate 30 jours avant le début de l’activité,
pour l’attribution du numéro de Partita IVA (numéro TVA).
• Inscription sur le Registre des entreprises auprès de la Chambre de
Commerce de la Province dans laquelle l’activité aura son siège légal.
L’attribution de la Partita IVA est gratuite alors que l’inscription à la CCIAA
coûte environ 200 euros.
Pour connaître toute la procédure à suivre, lire le point 4.4.1.
Formalités de prévoyance (INPS, INAIL)
Le titulaire de l’entreprise doit être inscrit à l’INPS et verser les cotisations
qui donneront droit à la retraite. Actuellement, le montant des cotisations est
d’environ 2 700,00 euros (pour une somme à peine supérieure à 13 000,00
euros de revenus). Pour la somme qui dépasse les 13 000,00 euros, la
cotisation s’élève à environ 20 %. De plus, l’inscription à L’INAIL est obligatoire,
ainsi que le paiement des primes d’assurance ; le montant à verser dépend du
degré de risque de l’activité exercée.
Pour connaître toute la procédure à suivre, lire le point 4.4.1.
Traitement fiscal des bénéfices
Sur les bénéfices obtenus par l’activité de l’entreprise, plusieurs impôts sont à
payer : IRPEF (impôt sur le revenu des personnes physiques), addizionale regionale
(impôt additionnel régional), addizionale comunale (impôt additionnel communale)
et, presque toujours – en fonction du niveau d’organisation – IRAP (Imposta
Regionale sulla Attività Produttive) (impôt régional sur les activités productives).
Avantages
• Sa constitution est simple et rapide.
• Les coûts de gestion et de tenue de la comptabilité, qui pour les revenus
non élevés prévoit uniquement les libri IVA (livres de TVA), sont réduits.
Pour arrêter l’activité, il suffit d’annuler la Partita IVA (numéro TVA) et de
communiquer la cessation à la Chambre de Commerce, à l’INPS et à l’INAIL.
•
Inconvénients
L’entrepreneur individuel est sujet à la faillite avec toutes les conséquences
que cela peut entraîner.
6.3.2 Entreprise familiale
Caractéristiques générales
Il s’agit d’une forme particulière d’entreprise individuelle, dans laquelle les
membres de la famille exercent leur activité, sans être ni employés ni associés.
Dans l’entreprise familiale, peuvent collaborer de manière
continue à l’exercice de l’activité:
• le conjoint et les parents de troisième degré (par ex., les
parents, les grands-parents, les enfants, les petits-enfants, les
arrières-petits-enfants, les oncles et tantes, et les frères et sœurs);
• les parents par alliance de deuxième degré (l’affinité ou
l’alliance est le rapport qui lie un conjoint aux parents de l’autre
conjoint : gendre, belle-fille, beau-frère, belle-sœur).
Les collaborateurs familiaux ont le droit de participer aux
bénéfices (dans la mesure maximale de 49%), aux biens
achetés ensembles et aux accroissements de l’entreprise,
proportionnellement à la qualité et la quantité de travail exercé.
La responsabilité sur les opérations de l’entreprise repose
exclusivement sur le titulaire de l’entreprise, avec les mêmes
modalités de l’entreprise individuelle.
Formalités de constitution et coûts
Un acte signé devant notaire doit être constitué (seing
privé légalisé) ou bien directement rédigé par le notaire
(acte authentique) qui définit la quote de participation aux
bénéfices de chacun des membres de la famille et dans lequel
est déclaré que la quote de participation aux bénéfices est
proportionnelle à la qualité et à la quantité de travail effectué.
Il faut ensuite effectuer les opérations suivantes, comme
pour l’entreprise individuelle:
• déclaration à l’Agenzia delle Entrate 30 jours avant le
début de l’activité;
• inscription sur le Registre des entreprises auprès de la
Chambre de Commerce de la Province dans laquelle l’activité
aura son siège légal.
Le coût est composé de la signature devant notaire et de la taxe
d’inscription au Registre des entreprises. L’attribution de la Partita IVA
est gratuite alors que l’inscription à la CCIAA coûte environ 200 euros.
Pour connaître toute la procédure à suivre, lire le point 4.4.1.
Formalités de prévoyance (INPS et INAIL)
Le titulaire, ainsi que chaque membre de la famille
collaborateur doivent s’inscrire à l’INPS pour le versement
des cotisations de retraite. De plus, l’inscription à L’INAIL est
obligatoire, ainsi que le paiement des primes d’assurance qui
dépendent du degré de risque de l’activité exercée.
Traitement fiscal des bénéfices
Chaque membre de l’entreprise familiale paie l’IRPEF (impôt
sur le revenu des personnes physiques), addizionale regionale
(impôt additionnel régional) et addizionale comunale (impôt
additionnel communal) en fonction de sa quote-part des
bénéfices. L’ensemble des bénéfices de l’entreprise est
soumis à l’IRAP (impôt régional sur les activités productives).
Avantages
• Il est possible de faire participer les membres de sa famille à l’activité
d’entreprise, sans devoir constituer une société.
• Les impôts payés sur la somme de toutes les quotes-parts des bénéfices sont
plus faibles par rapport à ceux payés si les bénéfices étaient entièrement preçus
par l’entrepreneur titulaire.
• La constitution et la tenue de la comptabilité sont relativement simples
et les coûts sont réduits.
Inconvénients
Analogues à ceux de l’entreprise individuelle: l’entrepreneur individuel est
sujet à la faillite avec toutes les conséquences que cela peut entraîner.
Cas particulier : l’entreprise conjugale
Une forme particulière de l’entreprise familiale est l’entreprise conjugale, ou bien celle
qui est constituée après un mariage, et est gérée communément par les deux conjoints.
6.3.3 Société en nom collectif (s.n.c.)
Caractéristiques générales
Il s’agit d’une société de personnes. Tous les associés risquent leur patrimoine
personnel en cas de pertes, c’est pourquoi on dit que la responsabilité des associés
est illimitée et solidaire. Pour cette caractéristique, elle est adaptée, comme l’entreprise
individuelle, à une activité qui ne comporte pas trop de risques et qui ne requière
pas d’investissement initial excessif. La responsabilité des associés a de toute façon
un caractère subsidiaire, puisque le créditeur peut agir sur les biens personnels de
l’associé uniquement dans le cas d’une insuffisance du patrimoine social.
Chaque associé qui entre faire partie de la société doit répondre des
obligations nées et négociées avant son entrée dans la société, alors que la
responsabilité pour les obligations sociales de l’associé qui a cessé d’être
tel, durent jusqu’au jour de la dissolution de la société.
L’administration de la société revient à chaque associé qui peut agir
indépendamment des autres associés, à moins que le règlement de la
société (statut) ne prévoit les choses différemment.
Les modifications du contrat social doivent être décidé à l’unanimité par les associés,
même dans ce cas, à moins que ceux-ci se soient mis d’accord différemment.
À la mort d’un associé, ses héritiers ont le droit de bénéficier de la liquidation
de la somme correspondante à la quote-part du de cujus (c’est-à-dire le
défunt) mais pas de devenir associé, à moins qu’ils n’en fassent la demande
et que tous les autres associés soient d’accord.
Formalités de constitution et coûts
Le contrat social doit être stipulé par seing privé légalisé ou par acte
authentique rédigé par un notaire (voir entreprise familiale). Aucune somme
minimale de capital social à verser au départ n’est prévue.
Les formalités initiales:
• La prédisposition du contrat de société qui doit être obligatoirement
authentifiée par un notaire.
• La déclaration de début d’activité à l’Agenzia delle Entrate
30 jours avant la date de stipulation du contrat de société.
• L’inscription au Registre des entreprises auprès de la
Chambre de Commerce de la Province dans laquelle
l’entreprise aura son siège légal, 30 jours avant la
stipulation du contrat social.
• La transmission de la copie de l’acte constitutif à l’Agenzia
delle Entrate sous 3 mois à partir de l’inscription de l’acte
de la Chambre de Commerce.
• Le coût le plus significatif est celui du notaire qui doit
authentifier l’acte et celui (éventuel) du commercial ou d’une
association de catégorie (comme, par exemple, ASCOM
(association des commerçants), CNA (confédération nationale
de l’artisanat), Confartigianato (confédération autonome
de l’artisanat), Confesercenti (confédération autonome des
commerçants) etc.) qui prépare le contrat, ainsi que le statut
de la société, auquel s’ajoute le coût de l’inscription au registre
des entreprises auprès de la CCIAA qui, comme nous l’avons
dit précédemment, est d’environ 200 euros. Cependant, le
contrat peut être également écrit par les futurs associés qui
iront ensuite chez le notaire pour authentifier les signatures.
Pour connaître toute la procédure à suivre, lire le point 4.4.1.
Formalités de prévoyance (INPS et INAIL)
Chacun des associés doit s’inscrire à l’INPS pour le versement
des cotisations de retraite. De plus, l’inscription à L’INAIL est
obligatoire, ainsi que le paiement des primes d’assurance qui
dépendent du degré de risque de l’activité exercée.
Traitement fiscal des bénéfices
Chaque associé paie l’IRPEF (impôt sur le revenu des personnes
physiques), l’addizionale regionale (impôt additionnel régional) et
l’addizionale comunale (impôt additionnel communal) en fonction de
sa quote-part des bénéfices. L’ensemble des bénéfices de l’entreprise
est soumis à l’IRAP (impôt régional sur les activités productives).
Avantages
La constitution et la tenue de la comptabilité sont relativement
simples et peu coûteuse: la phase de constitution se conclu
en quelques jours et les formalités comptables sont minimes.
Inconvénients
La faillite de la société entraîne la faillite de chacun des associés qui
répondent solidairement et de manière illimitée avec leurs biens personnels.
Cas particulier : le socio d’opera
Le “socio d’opera” est celui qui participe aux bénéfices de la
société en apportant son travail et non le capital. Le “socio
d’opera” n’est pas considéré comme un employé de la société, et n’a pas droit
à certains traitements de salaires ; comme tous les autres associés, il aura
le droit a une rémunération uniquement si la société génère des bénéfices.
Avantages
Possibilité de participer à l’activité et aux gains sans apporter de capital.
Inconvénients
Le “socio d’opera” peut être exclu de la société s’il s’avère que le travail exercé n’est
pas adapté. En cas de liquidation de la société, il n’a droit à aucun remboursement de
la valeur de sa participation, ou bien de recevoir de l’argent équivalant à la valeur globale
des services prêtés à la société, sauf si les associés se sont arrangés différemment.
6.3.4 La société en commandite simple (s.a.s.)
Il s’agit d’une variante de la société en nom collectif. Il s’agit également d’une société
de personnes. La différence et la particularité repose sur le fait que les associés sont
divisés en deux catégories : les associés commanditaires et les associés gérants. Seuls
les associés gérants risquent leur patrimoine personnel en cas de perte; les associés
commanditaires risquent au maximum la quote-part de capital versé dans la société.
Les associés commanditaires ne peuvent être administrateurs et ne jouent
donc aucun rôle opérationnel dans la société.
Pour toutes les autres caractéristiques et formalités, une sas (scs) est
identique à une s.n.c. (s.n.c.).
6.3.5 Société à responsabilité limitée (s.r.l.)
Caractéristiques générales
Il s’agit d’une société de capitaux; la responsabilité des associés est limitée à
la quote-part de capital conférée. En d’autres termes, en cas de perte dérivant
de l’activité, les créditeurs peuvent se rattraper sur le patrimoine de la société,
mais en aucun cas, ils ne peuvent prétendre au patrimoine personnel de chacun
des associés. Il s’agit donc d’une forme sociétale adaptée à des activités qui
peuvent facilement comporter des risques de pertes ou d’endettement.
Si la société doit recourir à des prêts venant de tiers (tels que les banques)
et qu’elle n’a pas dans son patrimoine des biens suffisants pour le garantir, il
se produit souvent que la concession du prêt soit subordonnée à la signature
de cautions personnelles des associés qui deviennent donc responsables de
la restitution du prêt même avec leur patrimoine personnel.
Les décisions sont prises par l’assemblée des associés: le vote de chaque
associé vaut de manière proportionnelle à son pourcentage de participation
au capital social et les décisions prises avec le vote favorable des associés
qui représentent au moins la moitié du capital.
La société peut être administrée et représentée légalement par un ou
plusieurs associés ou également par un sujet non associé, s’il est prévu par
le statut. L’administrateur est nommé par l’assemblée des associés.
Le statut revêt une importance fondamentale parce qu’il dicte les règles du
déroulement de l’activité sociale et des rapports entre les associés.
Formalités de constitution et coûts
La société doit se constituer par contrat et, dans tous les cas, l’acte
constitutif doit être rédigé par acte authentique par un notaire. Il peut être
opportun de s’adresser à un commercial qui puisse apporter son aide et
ses conseils dans la prédisposition du statut ou à des associations de
catégorie (par exemple, ASCOM, CNA, Confartigianato, Confesercenti, etc.).
Pour la constitution, il est nécessaire de conférer un capital
d’au moins 10 000 euros. Au moment de la signature du
contrat, il faut que les associés aient versé dans une banque
au moins 25 % des apports financiers sur un compte bloqué.
Un tel versement peut être remplacé par une garantie sous forme
de caution personnelle bancaire ou une police d’assurance.
Les apports de prestation de travail sont possibles et
pour cela il suffit d’une expertise effectuée par un réviseur
comptable nommé par les parties.
Cependant, pour la constitution, il faut:
• un acte authentique rédigé par le notaire;
• effectuer la déclaration auprès de l’Agenzia delle Entreta
sous 30 jours à compter de la date de stipulation du
contrat social pour l’attribution de la Partita IVA.
• effectuer l’inscription sur le Registro delle imprese auprès de la Camera
di Commercio de la Province dans laquelle l’entreprise aura son siège
légal, sous 30 jours à compter de la date de stipulation du contrat social.
• payer la taxe de visa des livres sociaux (environ 350 euros);
• envoyer une copie de l’acte constitutif à l’Agenzia delle Entrate sous
3 mois à partir de l’inscription de l’acte à la Camera di Commercio.
Le coût le plus élevé est celui pour le notaire et pour le droit d’enregistrement
sur le capital versé. Pour une société qui se constitue avec un capital
minimum, les coûts de constitution peuvent arriver également à 3 000
euros. Le coût monte si vous faites appel à d’autres professionnels et de
quelques associations de catégorie, autres qu’un notaire.
Pour connaître toute la procédure à suivre, lire le point 4.4.1.
Formalités de prévoyance (INPS et INAIL)
Seules les associés qui travaillent dans la s.r.l. sont tenus de
s’inscrire à l’INPS et à verser les cotisations correspondantes. Le
montant des contributions varie en fonction des bénéfices de la
société et du type d’activité exercée. De plus, l’inscription à L’INAIL
est obligatoire, ainsi que le paiement des primes d’assurance qui
dépendent du degré de risque de l’activité exercée.
Traitement fiscal des bénéfices
Les revenus de la société sont soumis à l’IRES (imposta sul
reddito delle società : impôt sur les sociétés) et l’IRAP.
Les bénéfices nets qui restent après le paiement des impôts
peuvent être distribués aux associés. La quote-part des
bénéfices qui est due aux associés doit faire partie de sa
déclaration des revenus personnel dans la case reddito di
capitale (plus-value) et est assujettie au paiement de l’IRPEF.
Avantages
• Limite la responsabilité patrimoniale des associés au seul capital souscrit.
• Une faillite ne s’étend pas aux associés qui ne sont pas appelés à répondre
de leur patrimoine personnel pour les dettes de la société.
Inconvénients
• De plus grandes obligations sont prévues en ce qui concerne la gestion et les
coûts de constitution sont élevés.
• Les sociétés de capitaux doivent obligatoirement tenir la comptabilité en
ordre et doivent déposer annuellement le bilan auprès du registre des
entreprises; et tout ceci comporte des coûts significatifs.
Cas particulier: Entreprise unipersonnelle à responsabilité limitée
Il est possible de constituer une société à responsabilité limitée avec un
unique associé qui est également le membre fondateur.
Pour pouvoir jouir de la responsabilité limitée, il est cependant nécessaire:
• la rendre publique, en inscrivant sur le Registro delle imprese une déclaration
appropriée des administateurs;
• verser entièrement, auprès d’un institut bancaire, l’apport en argent de
l’unique membre, aussi bien dans le cas d’une constitution de la société,
que pour une augmentation du capital social.
6.3.6 Société Coopérative
Caractéristiques générales
La société coopérative se différencie des autres sociétés pour le but mutualiste
qu’elle poursuit: celle-ci prévoit des prestations à des conditions plus favorables
pour les associés et n’est pas à but lucratif puisque le but immédiat n’est pas la
division des bénéfices mais le développement d’une activité directe à offrir aux
associés (biens, services, occasions de travail), via leur coopération réciproque,
à des conditions plus avantageuses de celles du maché.
En fonction du type d’activité exercée, les coopératives sont classées dans
plusieurs catégories:
• Coopérative de consommation;
• Coopérative de production et de travail;
• Coopérative agricole;
• Coopérative de construction d’habitation;
• Coopérative de transport;
• Coopérative de la pêche;
• Coopérative de détaillants;
• Coopérative sociales.
En vertu de leur but mutualiste, les coopératives jouissent d’allégements fiscaux
particuliers. Il faut cependant distinguer les coopératives selon deux catégories:
1. cooperative a mutualità prevalente (coopérative à mutualité prédominante)
2. cooperative diverse da quelle a mutualità prevalente (coopérative différente
de celle à mutualité prédominante).
Sont società cooperative a mutualità prevalente celles qui:
• exercent leur activité principalement en faveur des associés,
consommateurs ou utilisateurs des biens ou services
(cooperative di consumo : coopérative de consommation);
• elles profitent principalement du travail des associés dans
de développement des activités (cooperative di lavoro :
coopérative de travail).
Pour comprendre le concept de mutualité prédominante, il faut se
souvenir que, en général, les coopératives travaillent, en plus des
associés, également avec des tiers (par exemple, les coopératives
de consommation vendent à ceux qui, associés ou non, accèdent à
leurs points de vente; les coopératives de travail utilisent, en plus du
travail des associés, également celui des travailleurs non associés).
Les associés des coopératives, quelque soit la catégorie à
laquelle ils appartiennent, ont des responsabilités limitées et
donc ne risquent par leur patrimoine personnel.
Seules les coopératives à mutualité prédominante bénéficient
d’allégements fiscaux significatifs. Les avantages fiscaux ont comme
contre-partie l’interdiction de distribuer des bénéfices aux associés,
sinon dans les pourcentages limites fixés par la loi: les associés
peuvent donc uniquement jouir d’un coût plus faible des biens achetés
(coopérative de consommation) ou d’une plus grande rémunération du
propre travail (coopérative de travail). De plus, en cas de dissolution
de la société, il est obligatoire de verser le patrimoine social entier
aux fonds mutualistes pour la promotion et le développement de la
coopération, une fois déduit le capital social et que les dividendes
éventuels aient fructifié; en d’autres termes, les associés ne tirent
aucun avantage de l’augmentation de patrimoine de la coopérative.
Pour les coopératives, comme pour toutes les activités, les décisions
sont prises par l’assemblée des associés mais pour les coopératives,
chaque associé à droit à un vote, indépendamment du capital apporté.
L’assemblée des associés élit également l’administrateur et représentant
légal de la coopérative (ou, au choix, un conseil d’administration).
Enfin, il faut rappeler que n’importe qui peut devenir associé d’une
coopérative et la demande ne peut pas être refusée si elle correspond
aux critères requis par le statut (principe de la porte ouverte).
Formalités de constitution et coûts
La coopérative doit être constituée par contrat avec un minimum de neuf
associés ; mais il suffit en réalité de trois associés si tous les associés sont
des personnes physiques et si la société coopérative utilise les mêmes
régles qu’une s.r.l. Dans tous les cas, l’acte constitutif doit être rédigé selon
un acte authentique par un notaire. Il peut s’avérer opportun de s’adresser
à un commercial pour se faire aider et conseiller dans la prédisposition
du statut. Quelques associations de catégorie, comme par exemple la
Lega delle cooperative ou la Confcooperative, peuvent vous aider pour la
prédisposition de l’acte constitutif, toujours sur la base de leur tarif.
Aucun capital minimum n’est nécessaire pour la constitution. Cependant,
il est prévu une quote-part minimum que chaque associé doit souscrire,
correspondant à vingt-cinq euros. Le capital de constitution est donné
par la somme des quotes-parts de capital versées par chaque associé qui souscrit le
contrat de constitution.
Pour la constitution, il faut:
• un acte authentique rédigé par le notaire;
• effectuer la déclaration auprès de l’Agenzia delle Entreta sous 30 jours à compter
de la date de stipulation du contrat social pour l’attribution de la Partita IVA.
• effectuer l’inscription sur le Registro delle imprese auprès de la Camera
di Commercio de la Province dans laquelle l’entreprise aura son siège
légal, sous 30 jours à compter de la date de stipulation du contrat social;
• envoyer une copie de l’acte constitutif à l’Agenzia delle Entrate sous 3
mois à partir de l’inscription de l’acte à la Camera di Commercio.
• s’inscrire au registre des sociétés coopératives.
• Les coûts les plus importants sont ceux notariés, analogues à ceux des s.r.l. Les
coopératives ne doivent pas payer la taxe annuelle de visa des livres sociaux.
Pour connaître toute la procédure à suivre, lire le chapitre 4.4.
Formalités de prévoyance (INPS et INAIL)
Les associés qui travaillent dans la coopérative doivent s’inscrire à l’INPS et
verser les cotisations correspondantes. De plus, l’inscription à L’INAIL est
obligatoire, ainsi que le paiement des primes d’assurance qui dépendent du
degré de risque de l’activité exercée.
Traitement fiscal des bénéfices
Les bénéfices annuels sont soumis au paiement de l’IRES, avec une
discipline particulière qui prévoit des allégements significatifs par rapport
aux autres sociétés de capitaux, et en particulier les coopératives à mutualité
prédominante. La coopérative est de plus soumise au paiement de l’IRAP.
Avantages
• Des allégements fiscaux sont prévus, en particulier pour les coopératives
a mutualité prédominante.
• Chaque associé a une valeur indépendamment de son apport économique et donc tous
les associés comptent de la même manière lorsqu’il sagit de prendre des décisions.
• Aucun capital minimum n’est prévu, sinon celui des simples quotesparts des associés.
Le nombre des associés peut varier sans devoir modifier le statut
(contrairement aux autres sociétés).
•
Inconvénients
• Limites à la distribution des bénéfices.
• Coûts de gestion administrative élevés (comptabilité ordinaire, livres
sociaux, dépôt de bilan), analogues à ceux des s.r.l.
• Obligations de diverses natures, comme par exemple:
1. inspections périodiques auxquelles sont sujettes les coopératives, effectuées
actuellemnt par des inspecteurs du travail ou par les associations entrepreneuriales
de secteur; pour de telles opérations, il est prévu une contribution biennale.
2. obligation d’indiquer dans le bilan la quantité d’activité exercée en faveur
des associés et celle en faveur des tiers;
3. obligation de verser 3 % des bénéfices pour le fond de la coopération.
AUSL
CAF
CCIAA
CD
CE
CF
CONSOB
CPA
DIA
D.lgs.
D.M.
I.A.P.
INAIL
INPS
IRAP
IRES
IRPEF
l.r.
IVA
PIL
PMI
S.a.s.
S.n.c.
S.r.l.
SUAP
Azienda unità sanitaria locale
(Unité de sécurité sociale locale)
Centro assistenza fiscale (Centre d’assistance fiscale)
Camera di commercio industria artigianato
e agricoltura (Chambre du commerce, de
l’industrie, de l’artisanat et de l’agriculture)
Coltivatore diretto (Cultivateur direct)
Commissione europea (Commission européenne)
Codice Fiscale (Code fiscal)
Commissione Nazionale per le Società e la
Borsa (Commission nationale pour les sociétés
et la bourse)
Commissione Provinciale per l’Artigianato
(Commission provinciale pour l’artisanat)
Dichiarazione di inizio attività
(déclaration de début d’activité)
Decreto legislativo (Décret législatif)
Decreto ministeriale (Décret ministériel)
Imprenditore agricolo professionale
(Entrepreneur agricole professionnel)
Istituto Nazionale Assicurazione contro
gli Infortuni sul Lavoro (Institut national
d’assurance contre les accidents de travail)
Istituto Nazionale Previdenza Sociale
(Institut national de sécurité sociale)
Imposta Regionale sulle Attività Produttive
(Impôt régional sur les activités productives)
Imposta sul Reddito delle Società
(Impôt sur le revenu des entreprises)
Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche
(Impôt sur le revenu des personnes physiques)
Legge regionale (Loi régionale)
Imposta sul Valore Aggiunto (TVA)
Prodotto Interno Lordo (Produit intérieur brut)
Piccole e Medie Imprese
(Petites et moyennes entreprises)
Società in accomandita semplice
(Société en commandite simple)
Società in nome collettivo (société en nom collectif)
Società a responsabilità limitata
(Société à responsabilité limitée)
Sportello Unico delle Attività Produttive
(Guichet unique pour les activités productives)
$%5e9,$7,216(76,*/(6
*/266$,5(
Acte notarié. Il s’agit de l’acte final du contrat de vente. Il représente le
passage définitif de l’immobilier du vendeur au nouveau propriétaire par voie
d’acte authentique ou par seing privé légalisé par le notaire dans le cadre
de la transaction.
Apports. Il s’agit de l’ensemble des biens matériels, immatériels ou financiers
que chaque associé approte à la société au moment de sa construction.
Associations de catégorie. Organisation de représentation, d’assistance
et de tutelle de secteur des différentes catégories d’entreprise.
Attestation des paramètres de référence. Déclaration dans laquelle la
Camera di Commercio, Industria, Artigianato et Agricoltura territorialement
comptétente indique la disponibilité financière que le travailleur doit
démontrer posséder en Italie pour démarrer l’activité choisie.
Attestation des paramètres financiers. Document délivré par la Camera
di Commercio qui atteste le montant de la disponibilité financière minimale
de référence pour le déroulement d’une activité de travail autonome, faisant
également référence aux étrangers qui ont l’intention d’opérer comme
associé prestataire de travail auprès d’une société, même coopérative,
constituée depuis au moins trois ans.
Autorisation. Déclaration relâchée par l’autorité compétente attestant
l’absence de motifs qui s’opposent à la délivrance du titre d’habilitation
ou d’autorisation, c’est-à-dire que l’autorité déclare qu’il n’existe aucune
raison pour ne pas délivrer d’autorisation. Par exemple: la commune délivre
le nulla osta pour l’activité de commerce au détail ou ambulant; la Camera di
Commercio délivre le nulla osta pour l’activité de commerce en gros.
Bénéfices. Il s’agit du résultat économique de l’activité d’une entreprise. Ils
sont donnés par la différence positive entre les recettes et les coûts ; s’ils sont
négatifs, il s’agit alors de pertes. Les bénéfices sont également appelés profit.
Biens immatériels. Il s’agit de biens de propriété de l’entreprise qui n’ont
pas de forme physique mais qui sont précisément immatériels, comme les
titres de crédit, les brevets, les marques enregistrées ou les logiciels.
Biens matériels. Ce sont des biens de propriété de l’entreprise qui seront utilisés pendant
plusieurs années, par exemple : automobiles, ordinateurs, équipements. Ils se distinguent
des biens de consommation qui sont utilisés uniquement au cours de l’année d’achat.
Business plan. Document qui contient tous les éléments
pour évaluer la faisabilité et l’avantage économique d’une
nouvelle activité. Les contenus fondamentaux sont l’étude du
marché potentiel, la planification de marketing, les prévisions
économico-financières, l’organisation et l’équipe, le plan de
production et la logistique, ainsi que la forme juridique.
Capital. Ressources investies dans l’activité.
Caution personnelle. Il s’agit du contrat avec lequel un sujet,
appelé “fideiussore”, est obligé de répondre à un créditeur
avec ses propres ressourses à la place de l’obligé principal,
si celui-ci s’avère défaillant.
Consorzium de crédits. Structure qui exerce une activité
de prestation de garantie (pour les opérateurs du crédit) pour
faciliter les entreprises à accéder à des financements, à
courts, moyens et longs termes.
Curriculum vitae (CV). C’est l’expression latine qui peut
être traduite en français par cours de la vie. Il s’agit d’un
document bref mais précis qui a pour but de présenter la
situation personnelle, scolaire et professionnelle d’une
personne. Il existent plusieurs façon de rédiger un CV, mais
aujourd’hui le plus diffusé est le modèle européen qui peut se
télécharger depuis la page Internet : http://europass.cedefop.
europa.eu/europass/home/vernav/Europasss+Documents/
Europass+CV/navigate.action?locale_id=12.
Déclaration de cession des bâtiments. Celui qui cède la
propriété ou permet selon n’importe quel autre titre (location,
hospitalité gratuite, comodat gratuit) l’utilisation d’un bâtiment
ou une partie de celui-ci, pour une période supérieure à un mois,
doit le communiquer aux autorités de Pubblica Sicurezza (sécurité
publique). Cette communication doit se faire sous 48 heures à
partir de la livraison du bien immobilier et peut être effectuée
aussi bien par des personnes physiques que juridiques. La
communication doit être présentée, via le module, auprès de la
Questura (préfecture) ou du Commissariato di Pubblica Sicurezza
(commissariat de sécurité publique) ou bien envoyée par courrier
par lettre recommandée avec accusé de réception. Dans
certaines localités, la Comunicazione di cessione fabbricato peut
être également remise à l’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico:
Bureau des relations avec le public) de la commune.
Déclaration d’équivalence. Elle doit être demandé à l’Ufficio
scolastico provinciale (bureau scolaire provincial) et produit
tous les effets juridiques du diplôme italien correspondant.
Décret des flux. Il s’agit du décret du Presidente del
Consiglio dei Ministri (président du Conseil dei Ministri) qui
définit chaque année les quotas maximum de travailleurs
étrangers à admettre en Italie.
Déclaration d’hospitalité. Il s’agit d’une déclaration qui déclare que vous
hébergez un citoyen immigré extracommunautaire chez vous. Elle doit être faite
par la personne titulaire du contrat de location, et accompagnée d’une photocopie
de la déclaration d’hospitalité en règle et la photocopie du document d’identité
du déclarant. Il est également nécessaire de fournir la photocopie du contrat de
location enregistré, au nom de la personne qui produit la déclaration d’hospitalité.
Toutes ces formalités devront être répétées si vous changez de logement.
Déclaration d’inexistance de raisons qui s’opposent. Déclaration
délivrée par l’administration compétente indiquant qu’il n’existe aucun motif
empêchant le démarrage de l’activité choisie.
Déclaration de responsabilité. Document dans lequel le représentant
légal de la société ou l’employeur indique que, en vertu du contrat stipulé
avec le travailleur, aucun rapport de travail subordonné ne sera instauré.
Déclaration de valeur. Elle est rédigée par le Consulat ou l’Ambassade
italienne présents dans le Pays étranger dans lequel a été obtenu le
diplôme. Cette déclaration atteste la position juridique de l’école (publique
ou légalement reconnue), l’ordre et le degré des études auquelles se réfère
le diplôme, le total des années d’études et le type d’étude qu’elle permet de
continuer ou le travail qu’elle permet d’exercer.
Grande entreprise. Il n’existe pas de définition pour une entreprise de
grandes dimensions; sont considérées comme grandes entreprises celles
qui ne respectent pas un seul des trois critères indiqués dans les définitions
des petites et moyennes entreprises. Se référer également au tableau
reporté ci-dessous et au terme PMI du glossaire.
Inscription à l’état civil. Il s’agit du document dans lequel le bureau de l’état
civil d’une commune atteste avoir accepté que le requérant habite habituellement
dans la commune. L’inscription à l’état civil d’un citoyen étranger séjournant
régulièrelment se fait en remplissant un module disponible auprès de l’Ufficio
anagrafe (bureau d’état civil) de la commune où l’étranger a l’intention de séjourner.
Microcrédit pour financer l’entreprise. Il s’agit d’un produit de la microfinance
qui consiste à fournir un service de crédit à des micro-entrepreneurs qui ont
des revenus bas pour le démarrage et le développement de l’entreprise. Dans
certains cas, la concession du crédit est accompagnée de l’offre de services de
consultation et d’aide pour le développement de l’activité. Le crédit est concédé
selon un motant limité et ne prévoit pas la fourniture de garanties personnelles.
Ordre. Registre dans lequel ont été recueillis les noms et les informations
de toutes les personnes habilitées à exercer une profession réglementée par
la loi. Il est possible d’en faire partie grâce aux titres spécifiques d’études et
presque toujours après avoir réussi un examen d’État.
PEC (Poste électronique certifiée). Il s’agit d’un instrument qui permet de donner
à un message de poste électronique la même valeur qu’une lettre recommandée
avec avis de réception traditionnelle. La PEC peut ajouter en plus la certification du
contenu du message, uniquement s’il est en combinaison avec un certificat digital.
Permis de séjour. Document de séjour délivré par l’État italien ou par un
État appartenant à l’Union européenne.
Permis de séjour européen pour les personnes
séjournant sur une longue période (carte de séjour).
Document de séjour relâché par l’État italien à temps
indéterminé, valable pour exercer n’importe quelle activité
professionnelle, sauf celles que la loi réserve aux citoyenx
ou interdit aux étrangers, et valable également un document
d’identification personnelle pour cinq ans à partir de la
délivrance.
PMI (Petites et moyennes entreprises).
Inférieur à 10
Inférieur
ou égal à
10 millions
d’euros
Inférieur
ou égal à
2 millions
d’euros
Inférieur
ou égal à
43 millions
d’euros
Inférieur
ou égal à
10 millions
d’euros
Inférieur
ou égal à
2 millions
d’euros
VOLUME
TOTAL DU
BILAN
Microentreprise
Inférieur à 50
Inférieur
ou égal à
50 millions
d’euros
CATÉGORIE
NOMBRE DE
CHIFFRE
D’ENTREPRISE DÉPENDANTS D’AFFAIRES
Petites
entreprises
Inférieur à 250
Entreprise
moyenne
Produit ou service. Il s’agit du bien matériel ou immatériel
que l’entreprise produit et commercialise sur le marché.
Raision sociale. Il s’agit du nom qui représente une entreprise
dans les rapports avec l’extérieur; dans le cas des sociétés
commerciales de personnes (s.n.c, s.a.s), elle doit contenir
l’indication du nom d’au moins un associé.
Reconnaissance des titres acquis à l’étranger. Procédure
administrative vouée à reconnaître comme valables en Italie
pour l’exercice de professions, les diplômes et expériences
professionnelles acquis à l’étranger.
Registre des entreprises. Il s’agit du bureau présent dans
chaque Camera di Commercio (chambre de commerce) qui
s’occupe de l’activité d’état civile des entreprises, et constitue la
première source de certification de leur données constitutives.
Seing privé légalisé. Il s’agit d’un document rédigé par écrit et
signé en présence d’un public officiel qui atteste de l’identité de
la personne qui souscrit.
Statut. Appelé également Acte consitutif, il s’agit de
l’ensemble des règles écrites qui définissent l’objet de l’activité
économique de la société et ses normes internes comme
la durée, la répartition des bénéfices entres les associés, les pouvoirs des
administrateurs et tout autre type d’accord interne entre les associés.
Structure de l’entreprise. L’ensemble des ressources sur lesquelles
l’entreprise se base pour atteindre ses propres objectifs.
Syndicat. Il s’agit d’un institut, d’un bureau, qui exerce la fonction de
représentation et de tutelle en faveur des travailleurs, des retraités et de
tous les citoyens présents sur le territoire de l’état.
Traduction certifiée conforme au texte étranger. L’acte fait à l’extérieur,
s’il est rédigé en langue étrangère, doit être accompagné d’une traduction
en langue italienne certifiée conforme au texte étranger par la représentation
diplômatique ou consulaire compétente ou par un traducteur officiel ; dans
ce dernier cas, la traduction doit être assermentée par le traducteur auprès
d’un tribunal italien. Pour les actes notariés, la traduction peut être également
effectuée par un notaire exerçant en Italie qui connait la langue étrangère et
qui reçoit en dépôt les actes pour en consentir l’utilisation en Italie.
Visa d’entrée (VISA). Pour pouvoir entrer en Italie, il faut avoir une
autorisation délivrée par la Représentation diplomatique ou consulaire
italienne du Pays de résidence du citoyen étranger qui autorise l’entrée sur
le territoire de la République italienne. Le visa est justement le document
d’entrée délivré par les représentation diplomatiques ou consulaires italienne
de l’état d’origine ou de résidance régulière du citoyen étranger et apposé
sur le passeport du citoyen étranger.
Visura camerale. Il s’agit du document qui fournit toutes les informations
sur n’importe quelle entreprise italienne, indicivuellet ou colletcive, inscrite au
Registro delle imprese tenu par les Camere di Commercio italiane. Il rapporte
les informations légales de l’entreprise et les principales informations
économiques et administrative, parmi lesquelles : les données de bases, le
code fiscal, la nature juridique, la date de constitution, l’activité exercée, les
charges administratives, les organes sociaux, les unités locales.
Allegato 1 Annexe 1 Annexo 1 Annexe 1
Allegato 2 Annexe 2 Annexo 2 Annexe 2
Allegato 3 Annexe 3 Annexo 3 Annexe 3
Sportello Unico per l’immigrazione presso la Prefettura di Bologna
/ Single Desk for Immigration at the Prefecture of Bologna
Ufficio Territoriale del Governo
Via IV Novembre, 24 - 40123 Bologna
Centralino Prefettura-Questura / Prefecture-Police headquarters
operator: 051 6401111
Area immigrazione: Dirigente dell’Area Claudia Bovini
Immigration area: Area manager Claudia Bovini
e-mail: [email protected]
Ufficio Immigrazione / Immigration office
Sportello Cittadini Extracomunitari presso la Questura di Bologna
Via Bovi Campeggi, 13/3 - 40131 Bologna
Tel: 051 6401574
Per informazioni: dal lunedì al venerdì, con orario 8.30 - 13.00;
martedì e giovedì, con orario 15.00 - 17.00 (esclusi i prefestivi)
riservato esclusivamente alla consegna dei permessi
di soggiorno e delle carte di soggiorno. Sul sito internet
questure.poliziadistato.it/stranieri è possibile verificare se è
arrivato in questura il proprio permesso di soggiorno.
For information: Monday to Friday, from 8.30 a.m. to 1.00
p.m.; Tuesday and Thursday from 3.00 p.m. to 5.00 p.m.
(excluding prefestive days) exclusively reserved for handing
in residence permits and residence cards. On the website
http://questure.poliziadistato.it/stranieri/ you can check
whether your residence permit is ready.
Poste italiane
Numero verde gratuito / Toll free number 800 309 309
Contact Center 848 855 888 per informazioni sullo stato di
avanzamento delle richieste di rilascio e rinnovo documenti di
soggiorno / for information on the progress of the applications
for issuing or renewing the permit documents.
www.portaleimmigrazione.it
Per ottenere il permesso di soggiorno
To obtain your residence permit
,1',5,==,87,/,
86()8/$''5(66(6
Sportello Unico per l’Immigrazione Flussi e Ricongiungimenti
Single Desk for Immigration Flows and Reunions
Responsabile / Manager: Claudia Bovini. Piano terra / Ground floor.
e-mail: [email protected]
Tel: 051 6401323 - 051 0401395; Fax: 051 6401393
Orari di ricevimento: lunedì, giovedì e venerdì, 09.00 - 11.30.
Opening hours: Monday, Thursday and Friday from 09.00 to 11.30 a.m.
Per la procedura di avvio di attività di lavoro autonomo
For the procedure for starting up a self-employment activity
Enti pubblici / Public bodies
Progetti d’impresa - Provincia di Bologna
Sede centrale di Bologna / Bologna headquarters
Via Benedetto XIV, 3 - 40125 Bologna
Tel: 051 6598505 - Fax: 051 6599608
e-mail: [email protected] - web: www.provincia.bologna.it/imprese
Ufficio Provinciale di Coordinamento SUAP - Provincia di Bologna
SUAP Coordination Provincial Office - Province of Bologna
Via Benedetto XIV 3, 40125 Bologna
Tel: 051 6598566/38 - Fax: 051 6599806
e-mail: [email protected] - web: www.provincia.bologna.it/suap
Per avere gli indirizzi dei SUAP comunali cerca la voce indirizzo e orari sportelli
in Provincia di Bologna e clicca sul comune che ti interessa.
For the adresses of municipal SUAP offices, please see indirizzo e orari
sportelli in Provincia di Bologna (address and opening hours in the province
of Bologna) and click on the municipality of interest.
Agenzia delle Entrate / Revenue Agency
Direzione Provinciale di Bologna
Via Marco Polo, 60 - 40131 Bologna
Tel: 051 6103111 - Fax: 051 6103983
Tel: 848 800 333 - Tel: 848 800 444
e-mail: [email protected]
Ufficio Locale delle Entrate di Imola / Local Revenue Office of Imola
Piazza Gramsci, 20 - 40026 Imola
Tel: 0542 611111 - Fax: 0511 32583
e-mail: [email protected]
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna (CCIAA)
/ Chamber of Commerce - Palazzo Mercanzia
Piazza Mercanzia, 4 - 40125 Bologna
Tel: 051 6093111 - Fax: 051 6093451
e-mail: [email protected] - web: www.bo.camcom.it
Ufficio Registro Imprese
P.zza Costituzione, 8 - 40128 Bologna.
Primo piano / first floor Palazzo degli Affari.
Call Center: 051 6093888
Fax sportelli / Information desk fax: 051 6093272
Fax controllo: 051 6093302/819
Albo Imprese Artigiane
Palazzo degli Affari, Piazza Costituzione, 8 - 40128 Bologna
Tel: 051 6093888 - Fax: 051 6093248
e-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
Delegazione di Imola / Imola delegation
Via Rivalta, 6 - 40026 Imola (BO)
Tel: 0542 33077 - Fax: 0542 27310
e-mail: [email protected]
Direzione Provinciale del Lavoro
Viale Masini, 12-14 - 40126 Bologna
Tel: 051 6079111 - Fax: 051 4229287
e-mail: [email protected]
web: www.lavoro.gov.it/lavoro/dpl/bo
INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni
/ National Institute for insurance against industrial accidents)
Direzione regionale
Galleria 2 Agosto 1980, 5/A - 40121 Bologna
Responsabile / Manager: Alessandro Crisci
Tel: 051 6095627 - Fax: 051 6095693
e-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
Consulenza Tecnica Regionale Accertamento Rischi e Prevenzione
Regional Technical Consultancy Risks and Prevention verification
Via Amendola, 3 - 40121 Bologna
Responsabile: Annamaria Iotti
Tel: 051 6095652 - Fax: 051 6095384
e-mail: [email protected]
Consulenza Tecnica Regionale per l’Edilizia
Regional Technical Consultancy for Construction
Via Amendola, 3 - 40121 Bologna
Responsabile / Manager: Giuseppe Siragusa
Tel: 051 6095386 - Fax: 051 6095385
e-mail: [email protected]
Avvocatura Regionale / Regional attorney office
Via Amendola, 3 - 40121 Bologna
Responsabile / Manager: Maurizio Menegatti
Tel: 051 6095665 - Fax: 051 6095696
e-mail: [email protected]
Sovrintendenza Medica Regionale / Regional Medical Superintendent
Galleria 2 Agosto 1980, 5/A - 40121 Bologna
Responsabile / Manager: Giancarlo Verità
Tel: 051 6095111 - Fax: 051 6095693
e-mail: [email protected]
Ufficio di Bologna / Bologna office
Via Gramsci, 4 - 40121 Bologna
Responsabile / Manager: Maria Celeste Piracci
Tel: 051 6095111 - 051 6095370
e-mail: [email protected] - PEC: [email protected]
Ufficio di Casalecchio Di Reno
Via Isonzo, 14 - 40033 Casalecchio di Reno (BO)
Responsabile / Manager: Anna Gelao
Tel: 051 6095111 - 051 6095111
e-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
Ufficio di Imola
Viale A. Costa, 74 - 40026 Imola (BO)
Responsabile / Manager: Marina Modesti
Tel: 0542 663411 - Fax: 0542 663442
e-mail: [email protected] - PEC: [email protected]
INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale / National Social Sicurity Institute)
Contact Center Integrato INPS-INAIL: 803.164
Ufficio di Bologna / Bologna office
Direzione Provinciale di Bologna. Via Gramsci, 6 - 40121 Bologna
Direttore / Director: Maria Grazia Sampietro
Centralino / Operator: 051 216111
e-mail: [email protected]
Associazioni di categoria / Associations
Agci (Organizzazione di rappresentanza, assistenza e tutela delle cooperative
italiane/ Organisation for representation, assistance and protection of Italian
cooperatives)
Via Riva di Reno, 47 - 40122 Bologna
Tel: 051 3371081 - Fax: 051 268 050
Ascom Bologna (Associazione commercianti della Provincia di Bologna /
Traders’ Association of the Province of Bologna)
Strada Maggiore, 23 - 40125 Bologna
Tel: 051 6487411 - Fax: 051 263700
e-mail: [email protected]
web: www.ascom.bo.it (per conoscere le delegazioni territoriali)
Ascom Imola
Viale Rivalta, 6 - 40026 Imola (BO)
Tel: 0542 619611 - Fax 0542 619619
e-mail: [email protected] - web: www.ascomimola.it
Assofranchising (Associazione italiana del franchising / Italian Franchising
Association)
Viale Majno, 42 - 20129 Milano
Tel: 02 29003779 - 02 36569461 - Fax: 02 6555919
e-mail: [email protected] - web: www.assofranchising.it
CIA (Confederazione Italiana Agricoltori / Italian Farmers
Confederation)
Sede provinciale e regionale / Provincial and regional
headquarters
Via Bigari, 5/2 - 40128 Bologna
Tel: provinciale / provincial 051 6314311
regionale / regional 051 6314333
Fax: 051 6314411
e-mail: [email protected] - [email protected]
CIA Associazione di Imola
Via Riccione, 4 - 40026 Imola (BO)
Tel: 0542 646111 - Fax: 0542 643348
e-mail: [email protected] - web: www.imola.cia.it
CIDEC (Confederazione italiana degli esercenti e commercianti
delle attività del terziario del turismo e dei servizi / Italian
Confederation of merchants and traders of the activities of
tourism and tertiary services)
Sede regionale Emilia-Romagna / Emilia-Romagna regional
headquarters
Via Stoppato, 13 - 40128 Bologna
Tel: 051 320234 - Fax: 051 323276
CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato / National
Craftsmanship Confederation)
Via Aldo Moro, 22 - 40127 Bologna
Tel: 051 299111
e-mail: [email protected] - web: www.bo.cna.it
CNA per l’imprenditore straniero / CNA for foreign
entrepreneurs
Via Pellegrino Orlandi, 17/A - 40139 Bologna
Tel: 051 549268 - Fax: 051 545167
e-mail: [email protected]
CNA Imola Associazione Provinciale / CNA Imola Provincial
Association
Via Pola, 3 - 40026 Imola (BO)
Tel: 0542 632611 - Fax: 0542 41152
e-mail: [email protected] - web: www.cnaimola.it e www.bo.cna.it
Comfinprese (Confederazione italiana della piccola e media
impresa e dell’artigianato / Italian confederation of small,
medium and craft enterprises)
Via Gobetti, 27 - 40129 Bologna
Tel: 051 370164 - Fax: 051 373876
e-mail: [email protected] - web: www.confimpresa.org
Confagricoltura (Unione Agricoltori della Provincia di Bologna / Farmers
Union of the Province of Bologna)
Via degli Orti, 44 - 40137 Bologna
Tel: 051 6205911 - Fax: 051 6205900
e-mail: [email protected]
www.confagricoltura.org/bologna
Confagricoltura Imola
Via A. Costa, 62 - 40026 Imola (BO)
Tel: 0542 28394 - Fax: 0542 610532
e-mail: [email protected]
www.confagricoltura.org/bologna/d_05.htm
Confartigianato (Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese
Craftsmen and small and medium enterprise association)
Sede provinciale / Provincial headquarters
Via Papini, 18 - 40129 Bologna
Tel: 051 4172311 - Fax: 051 326006
e-mail: [email protected]
www.confartigianatobologna.it
Confartigianato - Assimprese Imola
Viale Amendola, 56D - 40026 Imola (BO)
Tel: 0542 42112 - Fax: 0542 44370
e-mail: [email protected]
Confesercenti (Associazione di categoria che rappresenta le piccole e medie
imprese del Commercio, del Turismo e dei Servizi / Association representing
small and medium enterprises in trade, tourism and services)
Via Commercio Associato, 30 - 40127 Bologna
Tel: 051 6339911 - Fax: 051 519006
e-mail: [email protected] - web: www.confesercentibo.it
Confesercenti del Territorio Imolese
Via Cavour, 111 - 40026 Imola (BO)
Tel: 0542 32590 - Fax: 0542 30357
e-mail: [email protected]
www.confesercenti-imola.it
Confcooperative (Organizzazione di rappresentanza, assistenza e tutela
delle cooperative italiane / Organisation for representation, assistance and
protection of Italian cooperatives)
Sede di Bologna / Bologna headquarters
Via A. Calzoni, 1/3 - 40128 Bologna
Tel: 051 4164450 - Fax: 051 4164444
e-mail: [email protected]
Sede di Imola / Imola headquarters
via Coraglia, 1/w - 40026 Imola (BO)
Tel: 0542 25610 - Fax: 051 4164444
e-mail: [email protected]
web: www.bologna.confcooperative.it
Legacoop (Organizzazione di rappresentanza, assistenza
e tutela delle cooperative italiane / Organisation for
representation, assistance and protection of Italian
cooperatives)
Viale Aldo Moro, 16 - 40127 Bologna
Tel: 051 509828 - Fax: 051 509834
e-mail: [email protected] - web: www.legacoop.
bologna.it
Legacoop Imola
Via Emilia, 25 - 40026 Imola (BO)
Tel: 0542 35215 - 35382 - Fax: 0542 30516
e-mail: [email protected] - web: www.imola.
legacoop.it
Unindustria Bologna (Rappresenza e tutela delle imprese piccole,
medie e grandi / Representation and protection of small,
medium and large enterprises)
Sede di Bologna / Bologna headquarters
Via S. Serlio, 26 - 40128 Bologna
Tel: 051 6317111 - Fax: 051 356118
Sede di Imola / Imola headquarters
Piazzale Pertini, 8 - 40026 Imola
Tel: 0542 644044 - Fax: 0542 643971
e-mail: [email protected] - web: www.unindustria.bo.it
Unci (Organizzazione di rappresentanza, assistenza e tutela
delle cooperative italiane / Organisation for representation,
assistance and protection of Italian cooperatives)
Via Franceschini, 31 - 40128 Bologna
Tel: 051 374014 - Fax: 051 356996
Altri riferimenti utili / Other useful references
In ogni caso, puoi consultare la pagina web:
cst.provincia.bologna.it:81/jspimmigrati/source/servizi1.jsp
che offre una mappa di servizi utili, pubblici e del privato sociale,
nella provincia di Bologna.
In any case, you can consult:
cst.provincia.bologna.it:81/jspimmigrati/source/servizi1.jsp,
which offers a map of useful public, private and social services
in the Province of Bologna.
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Guida alla creazione d`impresa per stranieri