AZIENDA USL 3 PISTOIA
Presidio Ospedaliero di Pistoia
REGOLAMENTO DEL CICLO DIURNO
IN AREA MEDICA
( Day Hospital)
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Regolamento del Ciclo Diurno
in Area Medica
Copia in distribuzione non controllata
REFERENTI DEL DOCUMENTO
……Dr. S.Bartolini Dr. I.Cerretini…….., …………………..
REVISIONE N. 0
REDAZIONE
Data
Funzione
Visto
VERIFICA
Data
Referenti del
documento
Funzione
U.O. Med. Leg.
Visto
APPROVAZIONE
Data
Resp. A.F. Medica
……….
Dir. P.O. di Pistoia
Resp.Infermieristica AF Medica
Ref. Sistema Qualità Aziendale
Visto
RAQ Presidio
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INDICE
1.
OBIETTIVI ................................................................................................................................................................3
2.
PREMESSA ...............................................................................................................................................................4
3.
RIFERIMENTI NORMATIVI .................................................................................................................................5
4.
STANDARD PER LA VERIFICA DELLE ATTIVITA' ......................................................................................11
5. REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA' IN DH .........................................................12
5.1
DEFINIZIONI E FINALITA'.........................................................................................................................13
5.2
STRUTTURA ORGANIZZATIVA ...............................................................................................................15
5.3
RESPONSABILITA'........................................................................................................................................16
5.4
INDICAZIONI PER IL CORRETTO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA'...........................................17
5.4.a RISORSE UMANE..........................................................................................................................................17
5.4.b ELEGIBILITA' DEI PAZIENTI E CRITERI DI APPROPRIATEZZA.......................................................17
5.4.c GESTIONE DEL PERCORSO ASSISTENZIALE........................................................................................18
5.4.d INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLAQUALITA'...................................................................19
5.5
APPENDICE: ELENCO PRESTAZIONI ESEGUIBILI IN DH .................................................................20
7. MAPPATURA DEI PROCESSI ASSISTENZIALI DI DH .....................................................................................21
8. GESTIONE DEL DOCUMENTO .............................................................................................................................28
9. ALLEGATI ..................................................................................................................................................................29
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1. Obiettivi
Il seguente regolamento definisce gli orientamenti della Direzione
di Presidio in merito ai criteri di organizzazione e di funzionamento
delle attività svolte in regime di Day Hospital , i principi generali di
organizzazione del lavoro, le procedure che costituiscono il
processo assistenziale, i riferimenti per la gestione delle emergenze
negli eventi inattesi, le modalità di raccolta del consenso informato
da parte degli utenti, nonché raccomandazioni sulla redazione della
documentazione clinica. Esso si ripropone di mettere a disposizione
del personale medico ed infermieristico coinvolto gli strumenti utili
per la programmazione, organizzazione delle attività secondo
criteri coerenti con gli orientamenti strategici Aziendali ed
improntati alla qualità ed efficienza.
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2. PREMESSA
L’assistenza a ciclo diurno si configura sempre più come un modello di assistenza
profondamente innovativo, in grado di conciliare efficienza, efficacia e qualità.
La degenza breve presenta enormi vantaggi di ordine sociale ed economico, poiché
abbrevia la permanenza in ospedale, aumenta il comfort per il paziente, che conserva le
proprie abitudini di vita con minor rischio di complicanze legate alla degenza ospedaliera,
e contemporaneamente riduce drasticamente i costi dell’ospedalizzazione, determinando
una maggiore appropriatezza dei ricoveri, una aumentata disponibilità dei posti letto di
degenza ordinaria da riservare alle patologie più severe, ed un più razionale utilizzo del
personale.
In tale materia, la Regione Toscana ha esperienza già dagli anni 80 ma la
regolamentazione può ricondursi ai provvedimenti sulla riorganizzazione della rete
ospedaliera avviati nel 1994, che hanno trovato, successivamente, una sistematizzazione
con il Piano Sanitario Regionale 1996-1998.
I PSR 2002-2004 e PSR 2005-2007, partendo dai buoni risultati ottenuti sul contenimento
del tasso di ospedalizzazione e sui processi di riorganizzazione della rete ospedaliera,
hanno previsto il passaggio ad un’ulteriore fase di revisione dell’appropriatezza del
ricovero. A tal fine si attribuisce alla Giunta regionale il compito di produrre gli standard
di
distribuzione
tra
ricovero
ordinario,
day
hospital/day
surgery
e
attività
ambulatoriale, per favorire il processo di deospedalizzazione.
Sulla base di queste indicazioni, la Regione ha avviato un processo di ottimizzazione del
percorso assistenziale indicando, per singolo DRG, lo standard di riferimento delle
prestazioni eseguibili in day surgery e day hospital; lo standard viene calcolato mettendo a
confronto quanto già svolto in day surgery e day hospital dalle diverse aziende sanitarie e
con un obiettivo di miglioramento progressivo.
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3. RIFERIMENTI NORMATIVI
L’assistenza a ciclo diurno come modalità di ricovero ospedaliero (day hospital) è
identificata per la prima volta nella normativa del nostro paese nel 1985, con la legge n.
595 che, impropriamente, dispone di destinare le eccedenze di posti letto, derivanti dalla
riprogrammazione dell’assistenza ospedaliera, ad attività d’ospedalizzazione diurna e
quindi, aggiuntive rispetto ai fabbisogni di ricovero. Il tema è ripreso con la legge 135/90
che, sul problema specifico dell’AIDS, definisce un primo standard indicando il rapporto
di un posto d’assistenza diurna per ogni cinque posti ordinari e ancora dalla legge 412/91
che rende obbligatoria l’attivazione di strutture d’assistenza ospedaliera diurna. Infine,
nell’ottobre 1992, un atto d’indirizzo e coordinamento (DPR 20.10.92) detta criteri tesi a
regolamentare in modo uniforme tale tipologia d’intervento. L’assistenza a ciclo diurno è
inoltre prevista all’art. 5 del DPR 24 dicembre 1992 “definizione dei livelli uniformi di
assistenza sanitaria” ed ulteriormente ricordata dall’art. 8- sexies del DLgs 30 dicembre
1992, n. 502 “riordino della disciplina in materia sanitaria a norma dell’art. 1 della Legge
23 ottobre 1992, n. 421” così come modificato dal DLgs 19 giugno 1999, n. 229.
L’evoluzione normativa e l’introduzione del pagamento a prestazione con l’utilizzazione
del DRG (Diagnosis Related Groups) ha ulteriormente reso necessario il controllo degli
aspetti organizzativi ed economici dei presidi sanitari pubblici e privati.
Il DPCM 29 novembre 2001, “Definizione dei livelli essenziali di assistenza”, e in particolare
l’allegato 2C, riporta l’elenco dei DRG (diagnosis related groups) “ad alto rischio di
inappropriatezza” se erogati in regime di degenza ordinaria, per i quali le Regioni sulla
base di proprie rilevazioni devono indicare un valore percentuale/soglia di ammissibilità,
facendo salva la possibilità, da parte delle Regioni, di integrare tale elenco con ulteriori
DRG e prestazioni assistenziali.
Si è entrati quindi nella filosofia del fare meglio (qualità dell’assistenza, efficienza
organizzativa delle prestazioni erogate) ad un costo minore per attivare lo sviluppo delle
capacità competitive: chi farà meglio ad un costo inferiore raggiunge, oltre al dovuto
riconoscimento economico, quegli obiettivi del sistema qualità la cui centralità è
rappresentata dal paziente-cliente.
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NORMATIVE REGIONALI
o
D.C.R. 25-11-1997, n. 384: “Sperimentazione nuovi modelli organizzativi. Linee di indirizzo
alle Aziende sanitarie.”
Con tale delibera la Regione impartisce delle linee di indirizzo alle Aziende sanitarie e
indica i modelli organizzativi che possono essere sperimentati nelle varie Aziende
definendoli nell’allegato 1, e che nello specifico sono: Foresteria, Albergo Sanitario e
Ospedale di Comunità; l’attivazione di tali modelli deve essere autorizzata dalla Giunta
Regionale ed è previsto che vengano attivati contemporaneamente più modelli.
La Giunta Regionale istituisce una Commissione di verifica delle sperimentazioni, valuta i
modelli sperimentali, fissa i criteri omogenei per le quote di partecipazione dell’utente
nell’Albergo Sanitario e ridetermina le tariffe per le prestazioni di “ospedalizzazione
domiciliare”.
La delibera stabilisce che l’ “Albergo Sanitario” può essere utilizzato per utenti che
richiedono un pernottamento, per non affrontare un trasferimento faticoso, per pazienti
che hanno avuto interventi chirurgici ambulatoriali o in day surgery, o per pazienti
sottoposti a chemioterapia ambulatoriale o in day hospital. L’ubicazione di tale struttura
organizzativa può essere all’interno di presidi ospedalieri utilizzando spazi non più usati,
in presidi ospedalieri riconvertiti in centri sanitari polifunzionali, in strutture di tipologia
alberghiera vicino all’ospedale.
o
D.C.R. 17-02-1999, n. 41: “Piano sanitario regionale 1999-2001”
Il Piano individua specifici obiettivi per la razionalizzazione della rete ospedaliera in
risposta a quanto già avviato nel processo di riconversione di piccole strutture e creazione
di centri ospedalieri, utilizzando i fondi ex art. 20 della Legge n. 67 del 1998.
Il Piano specifica che nell’individuazione delle componenti interne all’indice di
ospedalizzazione devono essere definiti i valori limite di ospedalizzazione e afferma che,
nell’ambito dello sviluppo dei ricoveri chirurgici in regime diurno, dovrà essere
regolamentata l’attività di “One day surgery”, al fine del raggiungimento dell’obiettivo di
un indice medio regionale di ospedalizzazione, nell’arco di un triennio, pari ad almeno 20
ricoveri per 1000 abitanti. L’obiettivo definito è rappresentato dall’esecuzione di almeno il
30% dei casi chirurgici in forma di “One day surgery” rispetto al valore precedente del
15%.
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o D.C.R. 26-07-1999, n. 221: “Requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici delle strutture
pubbliche e private per l’esercizio delle attività sanitarie”.
La delibera disciplina modalità e requisiti minimi per l’autorizzazione all’esercizio delle
attività sanitarie e dedica uno specifico allegato alle attività di Day Hospital e Day
Surgery. Sono fissati i requisiti minimi specifici, con alcuni elementi aggiuntivi rispetto a
quanto previsto dal DPR 14 gennaio 1997, con particolare attenzione ai requisiti di tipo
organizzativo, come la documentazione clinica, la presenza costante del medico
anestesista durante l’intervento, la reperibilità medica per le 24 ore dopo la dimissione,
mentre non vi sono riferimenti specifici all’attività di “One day surgery”.
o D.C.R. 01-02-2000, n. 30: “Approvazione requisiti, manuali e procedure di accreditamento ai
sensi della legge regionale 23 febbraio 1999, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni”.
La delibera indica i requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici per le prestazioni
ambulatoriali e per le prestazioni di ricovero a ciclo continuativo e diurno per acuti.
L’allegato 3 della delibera contiene il “Manuale per l’accreditamento delle strutture
pubbliche ed equiparate” e, la sezione C di tale allegato, contiene i requisiti strutturali,
tecnologici ed organizzativi specifici per l’erogazione di prestazioni sanitarie in regime di
ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e diurno.
o D.G.R. 01-08-2000, n. 849: “L.R. n. 8/1999 – Modalità e termini per il rilascio
dell’autorizzazione all’apertura e all’esercizio di strutture sanitarie private.”
Si specifica che, ai fini della pubblicazione semestrale sul Bollettino Ufficiale della Regione
Toscana dell’elenco aggiornato delle strutture autorizzate, gli atti autorizzativi devono
riportare, tra le tante indicazioni, per i “presidi di ricovero per ogni disciplina il numero
dei posti letto e, a seconda che si tratti di area medica o chirurgica, se viene effettuata
attività in day hospital e in day surgery”.
o
D.G.R. 18-03-2002, n. 268
L’allegato 1 di tale delibera indica il “Nomenclatore tariffario regionale delle prestazioni
specialistiche ambulatoriali”.
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La delibera inserisce, in tale Allegato, una serie di prestazioni precedentemente erogate
esclusivamente in regime di ricovero ordinario. In base a tali disposizioni, le Aziende USL
si impegnano a rivedere i contratti in essere con le strutture private accreditate, al fine di
individuare le modalità attuative in merito alla trasformazione in regime ambulatoriale
delle prestazioni precedentemente erogate in regime di ricovero ed alle modalità di
remunerazione delle stesse.
o
D.G.R. 15-04-2002, n. 372
La delibera individua due livelli tariffari a cui corrispondono due valori punto DRG:
-
Fascia A valore punto DRG € 2403,94 - Presidi che operano in emergenza
urgenza
-
Fascia B valore punto DRG € 2115,84 Presidi che operano in elezione
programmata e case di cura
-
Fascia C ai presidi che costituiscono punto di riferimento area vasta, in base a
particolari funzioni operative ospedaliere a livello regionale, si riconosce un
incremento tariffario del 3% sul 1° livello tariffario per i DRG di alta specialità
(peso > 2,5).
o D.G.R. 27-12-2004, n. 1404: “Determinazione delle tariffe regionali per il pagamento delle
prestazioni di ricovero ospedaliero per acuti in vigore dal 1° gennaio 2005. Introduzione della
versione italiana 2002 della “Internacional classification of desease – 9th revision – clinical
modification” (ICD-9-CM) e della versione 19^ del Grouper HCFA.”.
La delibera aggiorna l’elenco presente nella delibera n. 372 del 2002 riportandolo
nell’allegato 1 e determina le tariffe massime applicabili sul territorio regionale, a partire
dal 1° gennaio 2005, distinguendole a seconda dei livelli tariffari. Per i DRG Chirurgici si
mantiene la tariffa unica per i ricoveri ordinari e diurni. La Regione, inoltre, adotta la
versione del 2002 della classificazione ICD-9-CM e la versione 19^ del Grouper quale
sistema di classificazione delle prestazioni di ricovero delle strutture ospedalierepubbliche
e private accreditate e determina le tariffe per i DRG aggiuntivi.
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o D.G.R. 24-01-2005, n. 86: “Determinazione tariffe massime regionali delle prestazioni di
riabilitazione e lungodegenza erogate in regime di ricovero ospedaliero. Adeguamento tariffe
di cui alla deliberazione 17 maggio 2001, n. 492”.
La delibera aggiorna le tariffe delle prestazioni riabilitative di ricovero ospedaliero
secondo incrementi che vengono graduati nel triennio secondo le seguente modalità:
-
5% nel 2005, 3% nel 2006, ulteriore 3% nel 2007, per i reparti di riabilitazione,
lungodegenza e unità spinale
-
10% nel 2005, 5% nel 2006, ulteriore 5% nel 2007, per i reparti di neuroriabilitazione.
E’ aggiornata, inoltre, la quota massima regionale di riferimento entro la quale le Aziende
USL contrattano con le strutture private la remunerazione giornaliera per il trattamento
dei casi di pazienti in stato vegetativo persistente, portandola ad un massimo di 340,00
euro.
o
D.G.R. 05-08-2002, n. 859
La delibera individua i valori soglia per i 43 DRG ricompresi nell’allegato 2C del DPCM 29
novembre 2001 e specifica che:
-
per i DRG Chirurgici, lo standard è stato individuato sulla base del valore di
riferimento rappresentato dalla migliore performance realizzata in Regione nel 2001
-
per i DRG Medici, lo standard individua per Azienda la percentuale minima di
riduzione dei ricoveri, attesa nel 2003; tale percentuale è differenziata per Azienda
USL in base al tasso di occupazione per 1000 abitanti, per le Aziende Ospedaliere si
individua una percentuale “media”, per le strutture private si applica quella
attribuita all’Azienda USL nella quale sono ubicate. Viene altresì individuate la
percentuale minima di ricoveri da effettuare in regime diurno sulla base del valore
di riferimento rappresentato dalla migliore performance realizzata nel 2001
-
La Regione ha individuato ulteriori DRG per i quali ha definito i valori soglia (es.
Tonsillectomia e/o adenoidectomia, ecc.);
Per i ricoveri ordinari la delibera specifica che la remunerazione è così distinta:
-
DRG Chirurgici: la remunerazione dell’attività svolta oltre soglia in regime di
ricovero ordinario, per i ricoveri con degenza superiore a 2 giorni, sarà effettuata
alla tariffa prevista per il ricovero diurno per lo stesso DRG;
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-
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DRG Medici: la quota di attività in esubero verrà remunerata al 50% della tariffa per
i ricoveri ordinari, al 90% della tariffa per i ricoveri diurni, al 70% della tariffa per i
ricoveri di durata o/1 giorno.
o
D.G.R. 10-04-2006, n. 252 “Indicazioni sull'appropriatezza delle prestazioni di ricovero in
attuazione del PSR 2005-2007 e del DPCM 29/11/2001. Individuazione di standard per la
verifica delle attività di ricovero ad alto rischio di in appropriatezza”.
La delibera aggiorna le determinazioni della delibera 859/2002, rivedendo gli standard
di riferimento ed integrando l’elenco dei DRG potenzialmente a rischio di
inappropriatezza, secondo i criteri e le performance individuati nelle tabelle di seguito
riportate.
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4. STANDARD PER LA VERIFICA DELLE ATTIVITA' DI RICOVERO
DRG Medici - criterio di scelta:
-
Per i DRG già presenti nella deliberazione 859: individuazione delle USL con più bassi tassi di ospedalizzazione
per il totale DRG medici del. 859 (anni 2001-2004) e calcolo del tasso di ospedalizzazione standardizzato nel
complesso delle stesse Aziende (per singolo DRG), salvo tasso di ospedalizzazione standardizzato regionale con
valore più basso
-
Nuovi DRG individuati: Tasso standardizzato di ospedalizzazione - valore regionale come obiettivo per le
Aziende con valori più alti.
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5. REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ IN DAY HOSPITAL
GRUPPO DI LAVORO:
………Personale medico ed infermieristico del DH di A.F. Medica, Coordinatore
infermieristico di DH Area Medica , Responsabilke medico e coordinatore
infermieristico di A.F. Medica .Responsabile U.O. Qualità e personale infermieristico
U.O. Qualità……………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………
REFERENTE DEL DOCUMENTO:
………S.Bartolini ,I. Cerretini……………………………………………………
REDAZIONE
Data
VERIFICA
Data
APPROVAZIONE
Data
Dir. P.O. di Pistoia
Dir. U.O. A.F.Medica
Funzione
Referenti del
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Funzione
Dir. U.O.
Funzione
Resp. A. F. Medica
Dir. U.O.
Dir. U.O.
Resp. / Coord. Day Hospital
Dir. U.O.
Visto
U.O. Med. Leg.
Visto
Ref. Sistema Qualità Aziendale
Visto
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5. SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ IN DH
Il Day Hospital pur conservando le caratteristiche proprie di un modello assistenziale
innovativo, in grado di conciliare efficienza, efficacia e qualità, può presentare, se non
correttamente utilizzato, un elevato rischio di inappropriatezza, soprattutto quando
utilizzato a scopo diagnostico, per l’esecuzione di prestazioni clinico-strumentali che, per
quanto complesse, allo stato attuale possono trovare una risposta più efficiente in forme
erogative diverse, afferenti all’area dell’assistenza ambulatoriale (day service e pac)
5.1 DEFINIZIONI E FINALITÀ
Si intende per Day Hospital (DH) un modello organizzativo ed operativo attuato in
ambito ospedaliero e finalizzato al ricovero per l’erogazione di prestazioni di carattere
diagnostico (eccezionalmente), terapeutico e riabilitativo. Il DH è caratterizzato da ricoveri
o cicli di ricoveri in forma programmata, ciascuno della durata inferiore, di norma, alle 12
ore, con erogazione di prestazioni multiprofessionali o polispecialistiche, le quali non
possono essere eseguite a livello ambulatoriale, richiedendo assistenza medica ed
infermieristica protratta nell’arco della giornata, o non possono essere erogate in forma di
Day Service per motivi di sicurezza del singolo paziente.
Si sottolinea che tale forma di assistenza va tenuta ben distinta dal Day Service
che
rappresenta un modello organizzativo ambulatoriale, alternativo al ricovero, attraverso il
quale si realizza la presa in carico del paziente da parte della struttura specialistica per la
gestione di alcune situazioni cliniche, che necessitano di un insieme complesso di
prestazioni ambulatoriali.
FINALITÀ
Il DH risponde a 4 esigenze fondamentali:
1. attivazione di un modello assistenziale che risulti di pari efficacia rispetto al
ricovero ordinario garantendo la continuità assistenziale e la riduzione delle
complicanze legate all’ospedalizzazione prolungata.
2. umanizzazione dell’assistenza: il DH fornisce al paziente un trattamento
appropriato evitando il ricovero notturno nei casi in cui ciò non sia strettamente
richiesto o consigliato dal punto di vista clinico. Ciò facilita i pazienti e le loro
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famiglie dal punto di vista psicologico e sociale poiché il DH interferisce solo in
maniera modesta con le abitudini di vita e consente una rapida ripresa delle proprie
attività abituali;
3. razionalizzazione dell’assistenza: il DH permette all’organizzazione sanitaria di
ottimizzare il consumo di risorse e di migliorare l’efficienza, riducendo il numero di
ricoveri ordinari;
4. facilitazione del percorso assistenziale del paziente, ossia predefinire corsie
preferenziali per la gestione programmatica di alcune situazioni cliniche, evitando
l’interferenza delle stesse con i percorsi dei pazienti acuti.
CARATTERISTICHE
L’attività assistenziale a ciclo diurno erogabile a livello di DH è caratterizzata
organizzativamente da:
1. ricoveri programmati, costituiti da singoli accessi (giornate di presenza) o accessi
ripetuti (cicli);
2. accessi giornalieri di durata non superiore alle 12 ore
3. erogazione di prestazioni multispecialistiche e pluriprofessionali oppure di singole
prestazioni particolarmente complesse e / o rischiose.
TIPOLOGIE DI DH
In base alla motivazione del ricovero ed al contenuto assistenziale si riconoscono 3
tipologie di DH:
1- DH ad indirizzo prevalentemente diagnostico: effettuabile solo nei casi particolari
elencati ed in tutti i casi in cui il Day Service non è un valido modello per gli
accertamenti diagnostici multispecialistici di particolare complessità e richiedenti
particolari cautele per il paziente, per i quali si renda necessaria un’osservazione
sanitaria in ambiente ospedaliero protratta
2- DH ad indirizzo prevalentemente terapeutico medico: è finalizzato al ricovero di
pazienti affetti da patologie che richiedono trattamenti con mezzi strumentali
complessi o somministrazione controllata di farmaci, per i quali si renda necessaria
un’osservazione sanitaria in ambiente ospedaliero protratta
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3- DH riabilitativo: è finalizzato all’effettuazione di prestazioni complesse di recupero e
rieducazione funzionale a favore di pazienti affetti da disabilità modificabili.
ATTUALMENTE TALE TIPOLOGIA NON E’ ATTIVATA PRESSO IL PRESIDIO
OSPEDALIERO DI PISTOIA.
5.2
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
L’ attività di day hospital viene garantita attraverso il seguente modello organizzativo:
-
struttura di degenza autonoma e dedicata articolata in più setting;
-
personale infermieristico autonomo e dedicato con caposala;
-
medici che ruotano in giorni diversi a seconda delle specialità;
-
accettazione sanitaria dedicata;
-
servizi di supporto comuni all'ospedale
UU.OO. afferenti: tutte le strutture di degenza della A.F. Medica del PO
I letti delle Unità di degenza di DH sono definiti numericamente in base al mix e volumi di
casistica trattata e sono annualmente definiti
Le diverse Unità Operative afferenti alla attività di DH usufruiscono dei posti letto, sulla
base dei dati storici di utilizzo, delle emergenti esigenze operative delle singole UU.OO.
ed in funzione delle liste di attesa. Tale attribuzione viene rivalutata, alla fine di ogni anno,
in base alle effettive attività svolte.
Le Unità di degenza ad utilizzo multispecialistico articolano il loro funzionamento sui 5
giorni la settimana e per non meno di 250 giorni all’anno.
I letti sono utilizzati a rotazione dalle diverse discipline mediche secondo calendari
preordinati che ne consentono il pieno utilizzo nel corso della settimana.
L’Unità di DH è collegata funzionalmente con gli altri livelli di intensità di cura ed in
particolare con le degenze a ciclo continuo.
La DH, abitualmente, non richiede il pernottamento in sede ospedaliera. Qualora ciò non
fosse possibile per motivi clinici e/o socio-familiari, il paziente viene trasferito nelle
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(Day Surgery, Day Hospital, Day Service)
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degenze a ciclo continuo. A tal fine deve essere formalizzato uno specifico accordo con
l’A.F. di riferimento in caso di conversioni, nell’ambito del quale risulti specificata:
-
la possibilità di accogliere il paziente con eventuali complicanze che rendono
necessario il ricovero;
-
le modalità di trasferimento delle informazioni cliniche relative al paziente trasferito
per complicanza.
In tali casi:
-
viene annotato nel diario il motivo del trasferimento;
-
viene modificato il regime di ricovero ed il setting sulla SDO;
-
la data di ricovero corrisponde con quella dell'intervento;
-
il trasferimento viene firmato sulla cartella di DH e annotato sulla S.D.O.;
-
viene compilata una nuova cartella clinica da parte del reparto di degenza
ordinaria.
Per tale ricovero verranno, quindi, compilate due cartelle cliniche (una per ciascun regime
di ricovero) e una sola scheda di dimissione per la relativa codifica al fine della
determinazione del DRG.
5.3 RESPONSABILITÀ
La realizzazione di un sicuro ed efficace programma di DH dipende dalla collaborazione
di tutto il personale che deve essere a conoscenza delle finalità dell’organizzazione della
struttura nella quale il programma è avviato.
I percorsi clinico – assistenziali devono essere condivisi da tutti gli operatori della
struttura. Le responsabilità per ciascuna fase del percorso assistenziale sono riportate
nella matrice delle responsabilità (Allegato 1).
Ruoli e Responsabilità:
-
la responsabilità organizzativa è identificata in un unico Responsabile dell’attività di
DH di Area Medica (il Responsabile della A.F. Medica ) coadiuvato sul piano
organizzativo da un Collega Dirigente Medico .Nel caso specifico quest’ultima figura
è stato individuata nel Direttore della Struttura Semplice di Oncologia Medica.
-
l’attività assistenziale di tipo infermieristico ed alberghiero è garantita dal personale
del dedicato del DH .
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-
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La responsabilità del coordinamento organizzativo è attribuita al
Caposala
Coordinatore Infermieristico del DH di A.F. Medica .
-
Il Responsabile infermieristico di A.F. Medica garantisce la supervisione ed il
supporto alla attività organizzativa .
-
La responsabilità clinica della gestione complessiva del paziente ( diagnosi e terapia)
afferisce alla direzione della U.O. complessa o semplice alla quale appartiene il
singolo caso clinico ; ogni problematica emergente nella gestione del singolo caso
deve riferirsi alle UU.OO. responsabili del percorso assistenziale.
5.4 INDICAZIONI PER IL CORRETTO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ
La efficacia del Servizio di DH nel raggiungimento degli obiettivi dichiarati è condizionata
da:
1. un’adeguata gestione delle risorse umane: il personale medico ed infermieristico
deve essere rapportato al volume delle attività e delle patologie trattate;
2. una accurata selezione dei pazienti e valutazione dell’appropriatezza dei ricoveri;
3. una gestione dell'intero percorso diagnostico/terapeutico in qualità e sicurezza;
4. valutazione, attraverso indicatori di efficacia ed efficienza, della qualità del servizio
erogato
5.4. a RISORSE UMANE
La dotazione organica del personale medico, infermieristico, e tecnico sanitario deve
essere rapportata al volume e alla tipologia delle attività e alla complessità delle patologie
trattate:
- nell’arco delle ore di attività di day-hospital deve essere garantita la presenza di
almeno un medico e un infermiere anche non dedicati.
5.4.b ACCURATA
VALUTAZIONE TECNICA DELLA ELIGIBILITÀ DEI
APPROPRIATEZZA
La selezione dei pazienti deve seguire criteri sociali e clinici.
Criteri sociali:
Il paziente deve:
PZ
E DEI
CRITERI DI
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- comprendere ed accettare ciò che è proposto;
- essere in grado di osservare le prescrizioni mediche;
- poter disporre alla dimissione di un accompagnatore con mezzo privato per il
trasferimento a domicilio e di presenza di familiari conviventi in grado di prestare
assistenza dopo la dimissione;
- avere la disponibilità di un telefono.
Criteri clinici:
Per la tipologia degli interventi diagnostici terapeutici si fa riferimento alle Linee Guida,
alle disposizioni regionali in materia (Delibera della giunta regionale n. 252/2006).
5.4c GESTIONE DEL PERCORSO ASSISTENZIALE
La proposta d’attivazione di DH è effettuata da parte del medico di medicina generale, del
pediatra di libera scelta, del medico specialista territoriale ed ospedaliero. Il medico
referente valuta la proposta e, sulla base degli specifici protocolli diagnostici-terapeutici,
decide sull’attivazione del DH.
L’assistenza prestata durante il singolo accesso in DH medico si caratterizza per il
coinvolgimento di diverse figure professionali, per la complessità delle prestazioni erogate
o per la necessità d’assistenza medico-infermieristica prolungata.
In linea generale per ogni singolo accesso è richiesta almeno una delle seguenti attività
assistenziali:
-
la valutazione integrata di più specialisti sulla situazione clinica
-
l’erogazione di prestazioni specialistiche di notevole impegno professionale o durata
-
la somministrazione di terapie che necessitano di sorveglianza e/o monitoraggio
-
l’esecuzione di procedure diagnostiche o terapeutiche soprattutto invasive per le
quali è indicato un periodo d’osservazione.
Documentazione sanitaria
Per ciascun ricovero o ciclo di ricoveri va compilata una cartella clinica su modello
specifico DH. Se è previsto un ciclo programmato di ricoveri la posizione amministrativa
deve essere unica per l’intero ciclo programmato che comunque non supererà la durata
dell’anno solare.
Solo al termine del ciclo programmato viene chiusa la posizione amministrativa aperta
all’inizio del ricovero e viene archiviata la cartella.
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Dimissione
La dimissione del paziente dalla struttura è di pertinenza del medico che consegna la
scheda di dimissione destinata al medico curante contenente tutti gli elementi relativi al
trattamento eseguito, unitamente alle prescrizioni terapeutiche eventualmente proposte.
In particolare la relazione dovrà riportare i seguenti elementi:
-
breve descrizione della procedura o della prestazione effettuata;
-
trattamenti farmacologici consigliati;
-
indicazioni per gestire le possibili complicanze;
-
indicazione della struttura reperibile per ogni eventuale comunicazione (recapito
telefonico).
Mappatura del processo assistenziale di DS
In allegato (Allegato 2), quale parte integrante e sostanziale del presente regolamento, vi è
la completa mappatura del percorso assistenziale di DH con relativa flow schart, realizzata
con il coinvolgimento di tutti gli operatori e le figure professionali coinvolti.
5.4d INDICATORI
Gli indicatori per la valutazione della qualità del servizio di DH sono riportati nell’all. 2.
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5.5 APPENDICE: ELENCO INTERVENTI E PROCEDURE ESEGUIBILI IN DAY HOSPITAL
-
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7. LA MAPPATURA DEI PROCESSI ASSISTENZIALI DI DAY HOSPITAL
La politica della qualità è una scelta ed un modo di gestione che poggia sulla
responsabilizzazione e sul coinvolgimento di tutto il personale sanitario con lo scopo di
migliorare in maniera continua l’organizzazione, i processi del lavoro ed i risultati.
Negli allegati (1-2), quale parte integrante e sostanziale del presente regolamento, vi è la
completa mappatura dei percorsi assistenziali di DH , realizzati con il coinvolgimento di
tutti gli operatori e le figure professionali coinvolti.
In particolare:
-
viene tracciata una completa mappatura, articolata in step successivi e cronologici,
delle principali fasi del processo;
-
viene effettuata una ricostruzione logico-sequenziale delle attività svolte, nonché dei
risultati conseguiti attraverso il diagramma di flusso;
-
per ciascuna fase del processo, discussa e condivisa, viene individuato un
responsabile e i relativi fattori di qualità da soddisfare;
-
per le fasi più complesse e critiche sono predisposti Protocolli e/o Istruzioni
Operative necessari a garantirne il corretto svolgimento;
-
viene reso accessibile a tutti gli operatori il repertorio di linee guida, istruzioni
operative, protocolli e regolamenti interni aggiornati (per efficacia preventiva,
frequenza, risorse impegnate) per lavorare in qualità;
-
vengono individuati i punti ritenuti “critici” e gli strumenti per monitorarli
(indicatori);
-
vengono definiti gli indicatori di qualità del processo con relativi livelli soglia di
accettabilità;
-
viene applicata una tecnica di analisi proattiva, previsionale e sistematica (FEMEA
“Failure Modes and Effects Analysis”) per identificare e prevenire i problemi sul
processo prima che essi insorgano, garantendo così sicurezza ed affidabilità;
-
vengono definite le modalità e le responsabilità per la diffusione, l’applicazione e
l’aggiornamento della presente procedura
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Scopo:
-
migliorare il processo assistenziale attraverso l’analisi, la diagnosi delle criticità, dei
punti di forza e di debolezza, l’identificazione precoce delle situazioni a rischio e
l’individuazione delle possibili aree di miglioramento;
-
effettuare il processo assistenziale sulla base di norme giuridiche/norme
tecniche/linee guida ufficiali/di società scientifiche;
-
garantire la sicurezza del paziente, la continuità e personalizzazione dell’assistenza,
la riduzione degli interventi inappropriati;
-
garantire la sicurezza delle pratiche di lavoro e prevenire i rischi derivanti da
comportamenti non conformi a standard condivisi, soprattutto di tipo professionale e
organizzativo;
-
dotarsi di protocolli e procedure assistenziali scritti, basate sulle prove di efficacia,
condivisi da tutti gli operatori sanitari coinvolti;
-
rendere rintracciabili e verificabili tutte le azioni assistenziali e terapeutiche
intraprese attraverso una corretta gestione della documentazione clinica.
Le modalità operative descritte nelle relative procedure vengono quindi applicate da tutti
gli operatori coinvolti nell’assistenza ospedaliera dell’Area a Ciclo Diurno.
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8. GESTIONE DEL DOCUMENTO
Il presente documento riporta evidenziato il proprio stato di revisione, la data di
emissione e la firma dei responsabili della redazione, valutazione ed approvazione.
I Referenti del documento provvedono a far verificare e revisionare annualmente questo
Documento e comunque quando intercorrono variazioni significative del mandato e del
contesto di riferimento.
Gli aggiornamenti vengono gestiti nel caso di variazioni della struttura organizzativa,
variazioni degli orientamenti strategici, nuove disposizioni legislative, statutarie e/o
regolamentari, nuove esigenze operative, interventi correttivi e/o preventivi sul sistema di
gestione per la qualità dalle stesse funzioni che lo hanno redatto.
Le modifiche apportate ai documenti e ai dati sono verificate e approvate dalle stesse
funzioni che eseguono la prima verifica e danno la prima approvazione, in modo da
assicurare la congruenza tra modifiche apportate e stesura originaria del documento.
In caso di revisione il Responsabile Qualità del Presidio provvede a distribuire a tutti gli
interessati le sezioni aggiornate, unitamente al nuovo Indice e stato di revisione del
Manuale.
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9. ALLEGATI
1. GESTIONE DEL PROCESSO ASSISTENZIALE DI DAY HOSPITAL
NB IL PRESENTE DOCUMENTATO DI REGOLAMENTAZIONE DELLA ATTIVITA’ DI DH
DI AREA MEDICA SARA’ COMPLETATO SUCCESSIVAMENTE CON GLI ALLEGATI E LE
FLOW CHART INDICATE NEL TESTO.
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Regolamento del Ciclo Diurno in Area Medica