TEST SU I MALAVOGLIA
1. Il soprannome della famiglia Toscano, Malavoglia:
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deriva dalla località di origine
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allude al caratteri ribelle di ‘Ntoni
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indica il suo contrario, perché i Toscano erano sempre stai brava gente
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si riferisce al disastroso affare dei lupini, voluto da padron ‘Ntoni
2. Quando si svolge la vicenda del romanzo? Dopo aver scelto la data, commenta di seguito quali sono
i fatti storici presenti nel romanzo e che ruolo hanno.
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fra il 1774 e il 1814/15
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fra il 1860 e il 1863
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fra il 1863 e il 1878
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fra il 1878 e il 1888
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3. Indica i rapporti di parentela interni alla famiglia Malavoglia e il destino di ogni singolo personaggio:
Padron ‘Ntoni
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Bastianazzo
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‘Ntoni
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Luca
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Alessi
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Maruzza La Longa
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Mena
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Lia
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4. Chi ricostruisce la famiglia Malavoglia e ne continua la tradizione? Quali sono gli elementi che
indicano al lettore che il nucleo della famiglia si è ricostruito?
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5. Il sorgere del sole e il risveglio di Aci Trezza a conclusione del romanzo ha una semplice finalità
paesaggistica.
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F
Commenta la tua risposta.
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6. Quale visione della vita trasmette il vecchio padron ‘Ntoni?
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il progresso ha migliorato la vita dei siciliani

nulla puo’ cambiare nel mondo che si fonda sui valori dell’unità familiare

bisogna adeguarsi alla legge della sopraffazione e della violenza

il progresso ha cambiato la società ed è necessario adeguarsi ai nuovi valori di ricerca del
successo
7. Quale funzione narrativa ha la presenza in molti capitoli dell’intera popolazione di Aci Trezza?
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serva a far risaltare in primo piano la particolarità delle vicende della famiglia Malavoglia
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serve a far risaltare lo spirito di collaborazione che regola la comunità e tutti i suoi
appartenenti

serva a dimostrare gli ideali politici dell’ambiente rappresentato

documenta la mentalità corrente tra gli abitanti che commentano piu’ o meno
amichevolmente le disavventure dei Malavoglia
8. Che rapporto si stabilisce tra la società di Aci Trezza e l’Italia all’indomani dell’Unità?

Aci Trezza rappresenta un mondo incontaminato dai mali italiani

Aci Trezza è l’immagine in piccolo dei mali d’Italia

Aci Trezza, data la sua estraneità alla grande storia, è un paese poco rappresentativo della
realtà politica generale italiana
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non si stabilisce alcun rapporto
9. Il punto di vista del narratore ne I Malavoglia:
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coincide con quello dell’autore
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coincide con quello di padron ‘Ntoni
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riflette quello della classe dirigente italiana

riflette quello della comunità di Aci Trezza
10. Nel romanzo, lo stile e la tecnica narrativa di Verga sono profondamente innovativi, in quanto
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l’autore adotta l’impersonalità del narratore secondo le teorie espresse da Emile Zola
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il narratore-scienziato racconta cio’ che accade secondo un punto di vista distaccato
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nonostante l’impersonalità della narrazione, l’autore trasmette al lettore profonde emozioni

l’autore rifiuta, già nella prefazione al romanzo, di considerare il narratore come un
osservatore
11. Che cosa si intende per “discorso indiretto libero”?
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la libertà di linguaggio dei protagonisti
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l’inserimento del parlato dei personaggi non preceduto da verbi del dire

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l’inserimento del parere dell’autore nelle didascalie che scandiscono i dialoghi dei
personaggi
l’inserimento nella narrazione di dialoghi relativi a ricordi e riflessioni dei personaggi
12. Ancora… Il discorso indiretto libero:
si collega al progetto di una “forma inerente al soggetto”
si collega all’artificio della regressione
comporta l’uso del dialetto
sottolinea la presenza dell’autore
è un procedimento letterario tradizionale
è un procedimento letterario tipico di tutti i naturalisti francesi
V
V
V
V
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F
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F
13. Verga rinnova il rigido canone naturalistico dell’impersonalità della narrazione introducendo
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una voce narrante corale che si identifica con quella degli abitanti del paese dei Malavoglia
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una molteplicità di voci che si identificano con quella della famiglia Malavoglia
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una voce narrante che riporta il punto di vista dei componenti della famiglia Malavoglia
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una voce impersonale che si identifica, pero’, con quella dell’autore stesso.
14. A differenza del Manzoni, la cui voce narrante è onnisciente ed interviene nella storia, Verga
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usa solo sequenze dialogate e un linguaggio quasi dialettale, cedendo la parola ai propri
personaggi
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descrive la realtà fotografando in modo realistico i personaggi nei loro gesti e comportamenti
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esprime con propri commenti la partecipazione emotiva e la pietà verso le vittime del
progresso
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racconta con distacco, come uno scienziato nei propri documenti, le vicende dei personaggi
15. Ne I Malavoglia c’è scarso posto per l’amore. Soffermati sul personaggio di Mena e spiega come
l’amore sia un sentimento represso dalla logica economica e dalle regole della famiglia patriarcale.
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16. Il pensiero sotteso a I Malavoglia, riallacciandosi a Fantasticheria, si collega direttamente
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alla filosofia positivista
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all’ideale dell’ostrica
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alla concezione politica socialista
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alle tematiche della questione sociale
17. Secondo la visione di Fantasticheria e del romanzo, hanno piu’ probabilità di non essere travolti:
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i poveri che si sacrificano lavorando duramente per salvaguardare i valori famigliari
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i poveri che si ribellano ad una vita di misera e lottano contro le ingiustizie sociali
i giovani che lasciano la famiglia, terra d’origine e lavoro, per cercare fortuna con ogni mezzo
i poveri che si ribellano ad una vita di stenti per portare al benessere la propria famiglia
18. Secondo il Verga, ne I Malavoglia, i poveri che vogliono vincere la lotta per la sopravvivenza
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non devono lasciare il loro povero ambiente per andare a lavorare nelle zone industrializzate
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non devono restare passivi, ma agire e partecipare alla competizione economica
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devono realizzare dei nuovi commerci per salire di classe sociale
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devono restare metaforicamente “attaccati allo scoglio”
19. Il personaggio del romanzo che incarna l’ideale del Verga
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Bastianazzo
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Alessi
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Padron ‘Ntoni
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‘Ntoni
20. Verga constata che il progresso esige competizione, ma pensa pessimisticamente che cio’ provochi
spesso
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la rovina delle famiglie dei pescatori siciliani, in quanto sono poveri
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il fallimento degli scrittori che lasciano la loro terra per trasferirsi in città
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la rovina e il fallimento per chi viene travolto nella lotta per la sopravvivenza
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l’abbandono delle tradizioni e dei valori umani della famiglia