PROVINCIA DI BERGAMO
Settore Politiche Sociali
PERCORSO SUL BULLISMO
Metodologia di educazione
relazionale e affettiva
ELEMENTI DI OSSERVAZIONE
Regoliosi - Sintema
1
OSSERVAZIONE:
•Ob-servo = ho cura di ….
•Scegliere ciò di cui avere cura e
declinare la “cura” - attenzione
calibrandola sull’ oggetto
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2
Assumere
un punto di vista
• Considerare che nell’ osservazione è sempre
coinvolto anche l’ osservatore
• Quali sono le nostre lenti?




il nostro mondo interno,
la nostra storia
le nostre conoscenze sull’ oggetto da osservare ,
il tutto giocato in un mix sempre nuovo perché i tre fattori
si intersecano in modo costantemente cangiante e
originale.
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3
L’osservazione come costruzione di un
significato comune
• Chiama in causa le ricadute di senso che l’
incontro con l’altro e il suo mondo provoca in me.
• Non è mai neutro. Perché richiede e suscita la
necessità di continua interpretazione.
• L’ interpretazione richiama il mondo della
soggettività e quindi la necessità di riconoscere
vicinanze e lontananze messe in scena dall’
incontro con l’ altro.
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Un’impresa congiunta
• “Osservare e ascoltare il bambino o
l’adolescente diventa allora un’ impresa
congiunta che costantemente si struttura
nella relazione e nell’ incontro, che è
sempre già un intervento e quindi si
comprende , si capisce, si ascolta e si
osserva mentre si vive e non prima, e mai in
modo asettico” (M. Tomisich)
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Quali strumenti per osservare?
• Se’ stessi e la memoria, il riconoscimento della
propria infanzia e adolescenza, soprattutto come
luogo di esperienza di passioni.
• La conoscenza delle modalità di funzionamento
del bambino e dell’adolescente nella costruzione
dei suoi compito di sviluppo
• Alcuni indicatori specifici da applicare senza
rigidità alla realtà locale.
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Indicatori del bullismo
• Primari: sono più direttamente e
chiaramente correlati alla presenza drl
bullismo
• Secondari: rivelano la possibile esistenza
del fenomeno, ma in modo più indiretto
• Trasversale: la frequenza con cui si
manifestano certi comportamenti.
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Indicatori della possibile vittima
a scuola/1
• Primari:
- E’ ripetutamente derisa, ingiuriata, rimproverata, denigrata,
intimidita, umiliata, minacciata, dominata
- È aggredita fisicamente, senza che sia in grado di
difendersi in modo adeguato
- È coinvolta in litigi o scontri nell’ambito dei quali si
mostra indifesa
- I suoi libri, il suo denaro e altre cose di sua appartenenza
vengono presi, danneggiati o sparsi in giro
- Presenta lividi, ferite, graffi o vestiti stracciati, per i quali
non può dare una spiegazione naturale.
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Indicatori della possibile vittima
a scuola/2
• Secondari:
- E’ spesso sola e esclusa dal gruppo dei pari durante
l’intervallo:
- E’ fatta oggetto di derisione in modo amichevole
- È scelta per ultima nei giochi di squadra
- Tende a stare molto vicino all’insegnante o ad altri adulti
- Ha difficoltà a parlare in classe
- Appare abbattuta, depressa, piagnucolosa
- Mostra un improvviso o graduale peggioramento del
rendimento scolastico.
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Indicatori della possibile vittima
a casa
•

-
Primari:
torna a casa coi vestiti stracciati e coi libri rovinati
Ha lividi, ferite, tagli e graffi.
Secondari:
Non porta casa compagni/e di classe o altri coetanei
Non ha nessun amico con cui trascorre il tempo libero
Raramente o mai è invitata alle feste e non è interessata a organizzarle
Sembra timorosa e riluttante ad andare a scuola la mattina, ha scarso appetito,
ricorrenti mal di testa o mal di stomaco
Sceglie percorsi più lunghi e tortuosi per andare a scuola
Dorme male e fa brutti sogni
Perde interesse per le attività scolastiche e riporta voti bassi
Sembra infelice, triste e depressa
Chiede o ruba denaro in famiglia
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Caratteristiche generali della
possibile vittima
• Fisicamente più debole dei suoi coetanei
• Manifesta particolari preoccupazioni riguardo al propria
corpo (paura di farsi male)
• Fisicamente incapace nelle attività di gioco, sportive e di
lotta
• Cauto, sensibile, tranquillo, riservato, passivo, sottomesso
e timido.
• Ansioso, infelice e abbattuto e ha opinione negativa di sé
• Ha difficoltà ad affermarsi nel gruppo dei coetanei,
• Spesso si rapporta meglio agli adulti che ai coetanei
• Cattivo rendimento scolastico.
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Vittime provocatrici
• Temperamento “bollente”, per cui tendono a
ricorrere alla forza o a controbattere, ma in
modo poco efficace
• Iperattive, inquiete, scarsamente concentrate
• Offensive, goffe, immature, irritanti
• Sgradite anche agli adulti
• Tendono a prevaricare sui più deboli
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Indicatori del possibile bullo
• Prendono in giro ripetutamente ed in modo
pesante, rimproverano, intimidiscono, minacciano,
ingiuriano, sbeffeggiano, mettono in ridicolo,
comandano a bacchetta
• Spingono, prendono a pugni, a calci, danneggiano
le cose di altri studenti
• Tendono a rivolgersi in particolare agli studenti
più deboli e indifesi
• Spesso restano dietro le quinte e inducono alcuni
dei loro seguaci a fungere da “manodopera”
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Caratteristiche generali del
possibile bullo /1
• MASCHI: azioni violente, aggressioni,
molestie, imposizioni
• FEMMINE: calunnie, maldicenze,
manipolazione dei rapporti di amicizia,
emarginazione.
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Caratteristiche generali del
possibile bullo /2
• Fisicamente più forti dei compagni, capaci nelle attività di
gioco, sport e lotta (maschi)
• Forte bisogno di dominare, impulsivi, bassa tolleranza alla
frustrazione, difficoltà a rispettare regole, ad accettare
limiti e ritardi.
• Insolenti e aggressivi verso gli adulti
• Opinione piuttosto positiva di sé
• Comportamenti antisociali (furto, vandalismo, abuso alcol)
• Molto o poco popolari, hanno comunque un gruppo di
sostenitori
• Atteggiamento negativo verso la scuola.
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Il quadro che emerge dai vostri
racconti
• Vittime: soggetti che presentano uno scarto (verso il
basso, ma anche verso l’alto) rispetto agli standard a cui la
maggioranza del gruppo attribuisce valore, e non hanno la
forza (fisica e/o psichica) di imporre la loro diversità.
• Bulli : soggetti che incarnano in modo ottimale gli stessi
standard, ovvero che, se se ne discostano, hanno la forza di
imporre la loro diversità.
• La presenza di queste due tipologie può scatenare
fenomeni di bullismo quando si coniuga con un contesto di
gruppo caratterizzato da : eterogeneità, competitività,
conflittualità, divisioni, debolezza.
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Meccanismi di gruppo
osservati nei vostri racconti:
1. dinamica del capro espiatorio
2. espulsione del nuovo, dell’estraneo (tutela
integrità del gruppo)
3. dinamiche appartenenza-esclusione
4. rinforzo da parte del “coro”
5. predominio psico-fisico
6. diluizione della responsabilità individuale
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Chi sono i capri espiatori
• Primo della classe
(saputello)
• Primo della classe
(diverso)
• Debole
• Effemminato
• Con difficoltà scolastiche
• Timido, riservato
• Trasandato nel vestire
• Povero, trascurato
•
•
•
•
•
•
•
Infantile
Più piccolo
Basso di statura
Disabile
Difetti fisici
Straniero
Ospite di comunità
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Fattori che incidono sulla
dinamica del capro espiatorio
•
•
•
•
•
•
•
Classe competitiva 2
Vittima provocatrice 3
Classe eterogenea (provenienza, religione..) 2
Povertà culturale del gruppo 2
Istituzione totale 3
Clima di violenza 2
Gruppo stabile (dalla materna)
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Chi è l’estraneo da espellere
• La ragazza nuova, carina, che attira le
attenzioni dei maschi
• La ragazza che porta la minigonna
• Il ragazzo nuovo, bravo a scuola, che attira
le attenzioni dei docenti
• La ragazza che denuncia un compagno
• La ragazza meno spregiudicata
• Il ragazzo che viene dalla comunità
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Fattori che incidono
sull’espulsione del nuovo/diverso
•
•
•
•
Invidia
Sentirsi minacciati
Solidarietà di classe
Tutela degli equilibri consolidati
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Appartenenza-esclusione: fattori
• Classe divisa
• I compagni non si dissociano per paura di
subire la stessa sorte 3
• La vittima cerca di essere accettata dal
gruppo
• Il ragazzo controllato imita il gruppo di
riferimento
• Gruppo debole, leader forte
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Rinforzo da parte del ‘coro’ :
fattori
• Bullo più maturo, spregiudicato, esperto 2
• Bullo curato ed elegante, vittime
socialmente svantaggiate
• Bullo leader trascinatore, carismatico
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Predominio psico – fisico: fattori
• Situazione di squilibrio
• Paura nei confronti di studenti che
dominano la classe
• Ripetente che condiziona la classe con la
sua presenza
• Ricatti, minacce
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Diluizione responsabilità
personale
• Due ragazzi, quando sono insieme, formano
una ‘coppia diabolica’
• Gruppo di deboli trascinato da un leader
negativo forte
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Gli interventi degli adulti
•
•
•
•
•
•
•
•
Impotenza 5
Repressione bulli, senza tutelare chi ha denunciato 3
Richiamo verbale del bullo 3
Intervento sul vissuto emotivo della classe 2
Interventi di contenimento
Controllo
Denuncia del bullo
Punizione riparatrice del bullo/ Educazione all’assertività
della vittima
• Coinvolgimento ‘sistemico’ di tutte le componenti.
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