la Gazzetta
05/11
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Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata
Anno XVI –
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febbraio
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– Settimanale di informazione economica – www.gazeco.it – Spedizione in abb. postale
LA CRISI NEL MEDITERRANEO
Tante divisioni
portano
alla patria unica
% Art c.
/B L.
/
– Filiale di Bari
La TV nel pallone
dI WALDEMARO MORGESE
I
recenti sommovimenti nello scacchiere mediterraneo
a noi dirimpettaio (in Paesi
quali Tunisia, Egitto, Yemen,
Giordania ed altri, aggiungendoci anche i meno recenti fatti
d’Iran) sembrano confermare la fondatezza della linea di
pensiero del “planetarismo
ottimistico”, propugnata da
grandi visionari o futurologi
come Morin, Attali, Touraine,
Giddens, Beck, Soros: essi
sostengono che l’ondata definitiva del futuro sarà la iperdemocrazia e la storia umana,
iniziata con una diaspora (la
contrapposizione e “balcanizzazione” in Nazioni) si ricomporrà nella simbiosofia
(saggezza di vivere insieme).
Ad esempio ciò emerge nella
celeberrima riflessione di Edgard Morin: “dobbiamo non
più opporre l’universale alle
patrie, bensì legare concentricamente le nostre patrie –
familiari, regionali, nazionali,
europee – e integrarle nell’universo concreto della patria
terrestre”. Insomma, la Terra
è destinata a diventare la nostra unica patria!
Comunque si incanalino le
vicende concrete e contingenti (sappiamo che in Iran non è
andata proprio bene, ciò però
finora), è un fatto di incalcolabile importanza che in Facebook cresca un gruppo intitolato
“Siamo tutti Khaled Said” e
che in Egitto la liberazione del
suo creatore, Wael Ghonim
(un manager Google), divenga un punto imprescindibile
della piattaforma rivendicativa dei manifestanti. Non è
affatto una forzatura accostare ciò alla constatazione che
nella Cina Popolare un giurista molto tradotto e studiato
è proprio il Cesare Beccaria
dell’opera “Dei delitti e delle pene” (cfr. F.Sisci, Divora
Buffet e studia Smith la nuova
Cina, su Domenica – Il Sole
Ore n° del
). L’accostamento, infatti, serve a dimostrare che si sta determinan-
do un evento epocale: la diffusione planetaria dei valori
di civiltà azionata, facilitata da
quella travolgente forza che
chiamiamo “globalizzazione”
(potremmo anche chiamarla
“mondializzazione”).
A questo proposito segnalerei al lettore uno studio di
Martin Wolf, pubblicato nel
: Why Globalization Works. The case for the global
market economy, tradotto in
lingua italiana presso Il Mulino con il titolo Perché la globalizzazione funziona (e, idealmente, accosterei al volume di
Wolf l’autorevole riflessione
di Joseph E. Stiglitz, Making
Globalization Work, tradotto
in italiano presso Einaudi con
il titolo La globalizzazione che
funziona).
Se accettiamo il punto di
vista “ottimistico” sulla globalizzazione, dovremmo anche
diventare un po’ meno “occidentalocentrici” (ed anche,
in casa nostra, un po’ meno
retorici in fatto di “pensiero
meridiano”): Federico Rampini ci dimostra come “la crescita non è più solo Bric” ma che
nella corsa gareggiano ormai
anche “le Tigri Africane” (cfr.
Affari&Finanza – la Repubblica n° del
), dato che Paesi ex-poveri come Tanzania,
Uganda, Etiopia, Mozambico
marciano a ritmi di sviluppo
ragguardevoli e che “entro il
la quota della popolazione africana sotto la soglia della povertà assoluta si sarà ridotta sotto il %, un risultato
che la stessa Cina ottenne solo
a metà degli anni Novanta”,
mentre “tra il
e il
mezzo miliardo di persone si
sono sollevate dalla soglia della povertà assoluta” (questi
sono dati del rapporto Brookings Poverty in Numbers: The
Changing State of Global Poverty from
to
, citato
da Rampini).
Insomma, il punto di vista
“occidetalocentrico” (e, nella
versione più minuscola, “eu-
Chi vince nella sfida agli ascolti,
mentre le emittenti offrono
sempre nuovi servizi
TRAVERSA ALLE PAGG. 12 E 13
Rapporti – Lo studio “Mal’aria” di Legambiente
La polemica
Una boccata di... smog
Solo la Bulgaria peggio
Per i vini
troppi
egoismi
L
e città italiane sono rimandate per la qualità
dell’aria: questo è il responso dell’annuale dossier “Mal’aria” redatto da Legambiente. Il quadro
generale resta cronicizzato nonostante le soluzioni
emergenziali adottate dalle amministrazioni comunali di Torino e Milano con le giornate di blocco del
traffico. In Puglia brilla il settimo posto nazionale di
Lecce nell’adozione di aree per la Ztl (Zone a traffico limitato), Foggia e Trani sono sprovviste di centraline per il rilevamento della qualità dell’aria, mentre gli altri capoluoghi non registrano miglioramenti
rispetto alle precedenti statistiche. Le possibili soluzioni? Potenziare il trasporto pubblico e educare i
cittadini all’uso responsabile del mezzo privato.
BUONO A PAG. 7
SEGUE A PAG. 17
I
Basilicata
Vademecum
La tesi
on la responsabilità sociale di impresa si sta facendo sempre
più strada una nuova cultura: le aziende ora collaborano in
maniera proficua con il territorio. I casi di successo del Gruppo
Megamark di Trani e della Mangini Spa di Putignano.
Morti
bianche
brutto
avvio
Energie
rinnovabili
come
orientarsi
Cinema
un’arte
che vive
di industria
l nemico del vino pugliese e
della definitiva consacrazione
nel panorama della produzione
nazionale è la solita guerra di
campanile. Produttori e associazioni spesso perdono tempo ed
energia su personalismi, dimenticando di lavorare sulla qualità.
La denuncia del presidente nazionale Comitato nazionale vini,
Giuseppe Martelli (nella foto).
SCHIRONE A PAG. 11
SERVIZIO A PAG. 9
DE SANTIS A PAG. 10
GIGANTE A PAG. 21
MILLARTE A PAG. 8
La responsabilità sociale di impresa
La reputazione aiuta
le aziende intelligenti
C
2
12-18 febbraio 2011
PrimoPiano
La festa – Alla riscoperta del territorio
Vico del Gargano
in Capitanata
un patto d’amore
La manifestazione per San Valentino coinvolge
i 61 sindaci di tutta la provincia di Foggia.
Una festa che sancisce il “matrimonio”
tra Gargano e Subappennino
È
innanzitutto una festa di popoli il “matrimonio” fra Gargano e Subappennino che
si celebra questo fine settimana a Vico del
Gargano. Le due anime della Capitanata si riavvicinano idealmente e saldano un patto d’amore
nel giorno di San Valentino, in un luogo simbolo
qual è il piccolo centro dell’entroterra garganico
che il santo degli innamorati lo ha eletto a suo
patrono. Ma oltre il simbolismo c’è dell’altro,
molto altro almeno stando alle intenzioni degli
ideatori di questa insolita manifestazione che
comincia oggi e si conclude appunto lunedì con
a Vieste anche per tener conto della disponibilità fornita dagli albergatori. Ma siamo in fase
di sperimentazione, ora conta partire il resto
lo faremo strada facendo”. I tour operator
guardano alla nuova combinazione GarganoSubappennino con curiosità e una punta di
scetticismo (leggi articolo a fianco), ma il fatto
che aumentino le richieste per soggiorni estivi
nei comuni dell’entroterra come Lucera, Alberona, Biccari e Faeto rappresenta un segnale
incoraggiante. A dare una mano al disegno che
si vuole concretizzare è arrivato il recente ri-
Gli eremi di Pulsano nei pressi di Monte Sant’Angelo
la partecipazione (annunciata) di tutti i sindaci della provincia di Foggia a certificare l’avvenuto sodalizio. La “polpa” della trovata sta tutta
nella riscoperta e valorizzazione di un territorio
ampio e articolato, dalle risapute diversità eppure mai finora valorizzato sul piano turistico.
Dietro la regia dell’operazione, assessorato regionale al Turismo d’intesa con la Provincia di
Foggia, c’è un esperto di marketing territoriale,
Massimo Federico Ceschin, lo stesso ideatore della nuova borsa del turismo religioso resa
quest’anno in versione itinerante e che ora prova ad allargare il suo giro d’orizzonte allargando
il campo d’azione a tutta la Capitanata.
“Subappennino e Gargano sono due aree che
distano in linea d’aria pochi chilometri, in realtà
finora non si sono mai incontrate. Un po’ per
difficoltà logistiche (da Vieste a Faeto è un viaggio di quasi quattro ore con le strade attuali:
ndr), un po’ per tradizioni e costumi differenti.
Noi oggi – dice Ceschin – proviamo rimetterle
insieme, lo facciamo nell’anno in cui si celebra il
mo anniversario dell’unità nazionale a sottolineare questo processo di unificazione foriero,
speriamo, di nuovi traguardi”.
Per l’occasione due tour operator – Bosco
Rosso Viaggi di San Giovanni Rotondo e Gtours
di Foggia – hanno ideato alcuni pacchetti vacanze giusto per il periodo delle “nozze” a mo’ di
occasione di lancio, un modo per dire che tra
le nuove mete turistiche ci sarà a breve anche
questa combinazione mare-entroterra. “La
macchina organizzativa è ancora da oliare – riconosce Ceschin – per il momento ci limitiamo
a pacchetti solo per il Gargano, da Ischitella fino
conoscimento del Fai per gli eremi di Pulsano
(Monte Sant’Angelo) il luogo del cuore che per
i partecipanti al sondaggio nazionale meriterebbe di essere tutelato e valorizzato. “E noi ne
approfitteremo subito per mettere in saccoccia
questo importante risultato per la Capitanata. Gli eremi di Pulsano – annuncia l’assessore
regionale al Turismo, Silvia Godelli – faranno
parte a pieno titolo dell’offerta di Puglia alla
prossima Bit di Milano (la borsa internazionale
del turismo al via la prossima settimana: ndr),
vi dedicheremo anche una conferenza stampa
proprio per sottolineare l’importanza di questi
luoghi che rendono l’offerta turistica di Puglia
ancor più ricca e variegata”.
L’iniziativa, patrocinata da Provincia di Foggia, Regione Puglia e dal Comune di Vico del
Gargano, vede coinvolti enti e associazioni che
operano in Capitanata per la valorizzazione del
turismo foggiani a partire da Promodaunia (la
società di marketing territoriale di Provincia e
Camera di commercio), ‘comunicARTurismo’,
‘Carpino Folk Festival’, gruppo folk ‘Le Faitare’,
condotta ‘Slow Food’ di Foggia e Monti Dauni.
“La Provincia di Foggia – commenta la vicepresidente Billa Consiglio – ha inteso promuovere
e sostenere questa iniziativa nella convinzione
che il sistema territoriale debba sempre più fare
sistema nell’obbiettivo di una sua piena e completa valorizzazione. Il cosiddetto matrimonio
tra Daunia e Gargano, infatti, sarà l’ideale coronamento di un condiviso sentimento che unisca
Monti Dauni e Promontorio”.
MASSIMO LEVANTACI
Un’immagine suggestiva di Faeto
Nasce l’offerta Subappennino
La scommessa
dei tour operator
Q
uella dei tour operator è
una scommessa. A vendere il pacchetto SubappenninoGargano nessuno ci ha mai
pensato, però oggi che si prova a farlo le difficoltà di tipo
logistico potrebbero essere
insormontabili. Lo dice il decano dei tour operator foggiani,
Angelo Guglielmi, che con la
sua “Gtours” è impegnato in
un’operazione di valorizzazione del Subappennino. “La
prossima estate – dice sicuro
– sarà caratterizzata da un significativo flusso di turisti nei
luoghi dell’entroterra della
Daunia, come mai si era visto
finora. Stiamo costruendo una
serie di pacchetti appetibili,
abbiamo la fortuna di poter
contare su una discreta ricettività alberghiera che nei mesi
di luglio e agosto riduce sen-
sibilmente i prezzi, permettendoci così di offrire ai turisti pacchetti non dico a buon
mercato, ma sicuramente molto più appetibili e vantaggiosi
rispetto ad altre località del
circondario”.
L’offerta Subappennino nasce alla fiera di Paestum, dove
la Capitanata si è presentata
in forze. Ed è legata ad alcuni
eventi di tipo culturale come il
festival lirico in programma a
Lucera in agosto nell’anfiteatro romano (di recente restaurato), oppure le visite ai Grifoni nel museo archeologico di
Ascoli Satriano che hanno già
portato centinaia di visitatori
da tutto il mondo. “E altri ne
verranno – annuncia Guglielmi
– perché il Subappennino aveva bisogno di legare i suoi luoghi ameni e i suoi borghi genu-
PrimoPiano
I pellegrini da San Pio
12-18 febbraio 2011
3
Il borgo antico di Vico del Gargano
Lunedì l’unione tra Daunia e Gargano
Alla vigilia...
del matrimonio
Il tour operator Angelo Guglielmi (il primo da destra)
Sul ticket SubappenninoGargano qualche
perplessità per le condizioni
delle strade
Da sinistra Massimo Ceschin, Billa Consiglio (vicepresidente Provincia di Foggia), l’assessore Silvia Godelli
Il lago Pescara nei pressi di Biccari
ini a qualcosa di concreto e gli
eventi culturali costituiscono
senza dubbio un’opportunità
interessante per i turisti”.
Quanto al ticket Subappennino-Gargano, il responsabile
di Gtours nutre però qualche
perplessità: “Sono le condizioni delle strade a rendere tutto
più complicato – spiega – strade che peraltro non sono buone già tra un centro all’altro
del Subappennino. Figuriamoci in quale disagio si potrebbe
cacciare il turista costretto a
percorrere - km di strada
dissestata all’interno dei monti Dauni, giungere a Foggia e
da lì farsi altri cento chilometri per arrivare a Mattinata
o Vieste, gli ultimi km
di tornanti e strade a doppio
senso di marcia. I turisti chiedono collegamenti veloci e
confortevoli, da questo punto
di vista il binomio Subappennino-Gargano almeno per il momento non sembra destinato
a funzionare”.
Sul Gargano però si cominciano a studiare percorsi di
destagionalizzazione a partire proprio dalla festa di San
Valentino. Gli albergatori provano a giocare d’anticipo? “Diciamo che d’inverno ormai sul
Gargano sono diversi gli alberghi aperti, bisogna soltanto
creare i presupposti per richiamare i turisti. Il matrimonio
Gargano-Subappennino è uno
di questi per puntare su pacchetti veloci di tre giorni nel fine settimana. Ma io credo che
la settimana più vantaggiosa
sia quella di Carnevale dal al
marzo prossimi”
m.l.
L
a manifestazione prende ufficialmente il via
questo pomeriggio alle ore
con la mostra
Terra Madre, incontro e mostra mercato dei presidi Slow Food pugliesi, molisani e campani nel
Palazzo della Bella e negli angoli più suggestivi
del borgo antico e di piazza San Domenico a Vico
del Gargano. Alle ore è prevista l’inaugurazione
della mostra “Arte, Amore&Cibo”, nell’ambito del
quale è stato allestito uno spazio espositivo all’interno di Palazzo della Bella allestito da Aradia Art
Managment. Dalle . alle concerto in piazza
San Domenico e festa grande con le musiche popolari di “addio al celibato” che andranno avanti
per tutta la notte.
Domenica febbraio la giornata al mattino sarà ancora caratterizzata dai presidi slow food del
mercato di Terra Madre. Per entrare nel vivo della
manifestazione bisognerà attendere però il primo
pomeriggio quando alle ore
lo “sposo”, nella
fattispecie il Gargano (padrone di casa), intonerà
una serenata tradizionale all’amata sotto la canonica finestra. Nell’occasione lo sposo, come da
trazione, verrà accompagnato nella sua serenata
da un gruppo di artisti che intoneranno musiche e
ballate della tradizione locale con l’ausilio di strumenti caratteristici come la chitarra battente dei
Cantori di Carpino, cornamuse e tamburelli. Un
prologo giocoso per anticipare invece il momento
serio dell’evento garganico: alle ore . è infatti in programma il convegno sulle “produzioni di
qualità come strumento di tutela e valorizzazione
dei territori” presso l’auditorium di Vico del Gargano, annunciata la partecipazione del presidente
della Provincia di Foggia, Antonio Pepe, e dei sindaci di Capitanata. La serata di domenica si chiude
con la cena dei presìdi nei ristoranti tradizionali del
borgo antico con menu Slow Food.
Lunedì , giorno del matrimonio fra i due territori, spazio al mattino alla commemorazione di
San Valentino e alla tradizionale processione. La
festa “nuziale” entra nel vivo nel pomeriggio, con
una cerimonia in programma dalle ore . alle
. Concelebranti del Matrimonio di Daunia e Gargano, Antonio Pepe, presidente della Provincia di
Foggia, Billa Consiglio, presidente di Promodaunia
e Silvia Godelli, assessore regionale al Turismo. Il
programma completo degli eventi, degli itinerari e
dei servizi è anche sul sito www.daunia.fg.it m.l.
Imprese
5
12-18 febbraio 2011
Foto NatUlrich_Photoxpress
L’analisi – In calo la domanda delle imprese
Credito & fiducia
2010 anno nero
I
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l clima di sfiducia persistente, causato senza
dubbio da una fase economica che il nostro
Paese non riesce a superare, ha avuto ripercussioni anche sulla domanda di credito delle imprese italiane. Che si tratti di imprese individuali
o società di persone, la situazione evidenziata da
EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di
CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre milioni
di posizioni creditizie attribuite a utenti business,
non cambia di una virgola.
In Italia, infatti, la domanda di credito da parte delle imprese ha fatto segnare, nel corso di
tutto il
, un - % rispetto all’anno precedente
che testimonia il momento di difficoltà vissuto
dagli operatori. E se prendessimo in esame solo
il primo semestre dell’anno appena concluso la
situazione sarebbe perfino più drammatica, per-
La scheda – Gruppo nato nell’
Crif da Bologna
a tutto il mondo
S
pecializzato nei sistemi di informazioni creditizie, di business information e di supporto decisionale, CRIF è un
gruppo fondato a Bologna nel
, che si è affermato a livello internazionale nel corso di un ventennio estendendo il
proprio raggio d’azione in tutta Europa, fino a toccare America, Africa e Asia.
I barometri CRIF della domanda di crediti alle famiglie e
alle imprese sono uno strumento di analisi unico per originalità e tempestività, che si fondano sull’esaustività e profondità del patrimonio informativo di EURISC, il Sistema di
Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie informazioni
sulla gran parte dei finanziamenti erogati nel mercato retail
del nostro Paese.
Con cadenza mensile, con dati aggiornati alla fine del mese precedente, le analisi evidenziano l’andamento delle richieste di nuovi prestiti e mutui e, con cadenza semestrale,
l’evoluzione della domanda di finanziamenti delle imprese.
a.s.
ché rispetto al
il saldo negativo sarebbe
del - %. Per fortuna il dato rilevato a fine anno
attenua una situazione catastrofica, tramutandola in allarmante.
Ma le difficoltà sono comunque evidenti. Proseguendo nell’analisi dei dati estrapolati dal Barometro CRIF, inoltre, scopriamo che nel
c’è
stato un graduale spostamento verso le fasce di
importi più bassi rispetto al
. Una dinamica
che potrebbe essere interpretata come un ulteriore segnale di prudenza da parte delle imprese
italiane. La metà delle richieste di prestiti prese in
considerazione, infatti, aveva un importo inferiore ai mila euro. Una somma spesso necessaria
per la sopravvivenza.
Richiesta di finanziamento
delle imprese italiane
Totale anno
fino a .
da a
€
.
€
Totale anno
, %
,
%
,
%
,
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da
a
.
€
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da
a
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€
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,
oltre
.
€
%
%
%
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni
Creditizie
Foto jeinny_stockphotos
ALESSANDRO SCHIRONE
L’esperto – Il dg del Credit Bureau Services, Enrico Lodi
“Le imprese sono prudenti
dopo il boom di 2008 e 2009”
S
ENRICO LODI
Il dettaglio/1 – Le ditte individuali col freno
ulla flessione nella domanda di credito delle imprese
italiane è intervenuto il direttore generale Credit Bureau
Services di CRIF, Enrico Lodi.
“Questo segno negativo è riconducibile, probabilmente, ai
significativi aumenti che la domanda aveva fatto registrare
nel precedente biennio, quando le richieste avevano fatto
registrare rispettivamente un
+ % nel
e un + % a fine
. In confronto al
e al
la domanda di credito da
parte delle imprese è cresciuta
rispettivamente di e punti
percentuali”.
Lodi poi ha aggiunto: “L’andamento della domanda di credito rappresenta un indicatore
importante per tastare il polso
alle imprese, valutare il loro
livello di fiducia nei confronti
del futuro e la propensione a
investire. Normalmente, infatti, si parla di credito erogato,
dimenticando completamente
la dimensione della domanda
di finanziamenti operata dalle
imprese. Il trend che abbiamo registrato – ha aggiunto
– mette in evidenza come le
imprese italiane, dopo il picco
di richieste che aveva caratterizzato in particolare il primo
semestre
, l’anno scorso
hanno avuto un approccio più
razionale e prudente, rivolgendosi agli istituti di credito
solo per finanziare nuovi investimenti o l’attività corrente e
non per cautelarsi preventivamente da una potenziale contrazione del credito”.
Infine, un segnale di speranza sul futuro: “Molti studi
recenti, d’altro canto, hanno
confermato la grande cautela
che ha caratterizzato l’attività
delle nostre imprese, in attesa
di segnali di ripresa dell’economia che tardano ad arrivare”.
a.s.
Il dettaglio/2 – Stop a sicurezza e tecnologia
Il disagio dei piccoli Investimenti bloccati
che si legge nei dati durante l’anno scorso
L
a domanda di credito analizzata da CRIF rileva in modo puntuale il numero di pratiche di
richiesta inoltrate dalle imprese agli istituti di credito, quindi non si tratta solo di semplici sondaggi
informativi.
Se proviamo a disaggregare la domanda di credito tra imprese individuali e società di capitali,
inoltre, vediamo come l’andamento risulti pressoché identico, con un’inversione di tendenza a
partire dal secondo trimestre del
, quando
il segmento delle società ha incominciato a far
registrare valori più positivi rispetto a quello
delle imprese individuali. E proprio questo dato
potrebbe confermare l’ipotesi che siano state le
imprese più piccole, come appunto le ditte individuali, a risentire maggiormente della congiuntura economica negativa.
D’altro canto è pur vero che la complessiva
tenuta del sistema è stata garantita proprio dalle piccole imprese, che nonostante le difficoltà
hanno adottato un atteggiamento consapevole
e coerente, stringendo la cinghia e posticipando
gli investimenti a momenti più favorevoli.
a.s.
L’
analisi dei risultati ottenuti parla chiaro. La
domanda di credito da parte delle imprese
è fortemente influenzata dalle aspettative. Non è
assolutamente da escludere, infatti, che quando
la ripresa degli ordinativi si consoliderà e la crisi economica sarà solo uno spiacevole ricordo,
assisteremo ad una progressiva ripresa delle richieste di finanziamenti da parte delle piccole e
medie imprese.
Eppure la flessione rilevata nel corso del
non deve stupire. Secondo un’indagine condotta
dall’Osservatorio CRIF Decision Solutions-Nomi-
sma sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici, è emerso che solo un’impresa ogni quattro
aveva previsto un investimento nell’anno che ci
siamo lasciati alle spalle.
Un simile atteggiamento ha penalizzato soprattutto gli impieghi per il rinnovo dei locali, per
macchinari e attrezzature, per l’informatizzazione e la sicurezza. Con ogni probabilità, dunque,
l’aumento degli investimenti produttivi dovrebbe coincidere con la ripresa dell’economia e la
crescente richiesta di merci e materiali.
a.s.
Rapporti
Emissioni di inquinanti in atmosfera per macrosettori in Italia nel
PM polveri
sottili (t)
SETTORE
Industria
Riscaldamento
e produzione
di calore
Trasporto su
strada
Altri trasporti
Altro
Agricoltura e
foreste
Totale
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.
( , %)
.
CO NOx - ossidi SOx - ossidi
monossido di
di azoto (t) di zolfo (t) carbonio (t)
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Fonte: ISPRA – Inventario nazionale emissioni in atmosfera
.
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Emissioni di inquinanti dai vari mezzi di trasporto stradale.xls
IPA idrocarburi
Benzene (t)
policiclici
aromati (Kg)
.
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/
.
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.
7
12-18 febbraio 2011
.
/
.
) – Elaborazione Legambiente
MEZZI DI TRASPORTO
PM
(t) NOx (t) SOx (t) CO (t) IPA (Kg) Benzene (t)
Automobili
.
.
.
Veicoli leggeri < , t
.
.
.
Veicoli pesanti > , t
.
.
.
Motocicli cc <
cc
.
.
.
Motocicli cc >
cc
.
Evaporazione carburanti da
motori (benzene) e Pneumatici,
freni e manto stradale (PM )
.
CO (t)
.
.
.
.
/
/
Totale dei trasporti stradali
.
.
.
Totale altri trasporti
.
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.
Fonte: ISPRA – Inventario nazionale emissioni in atmosfera
Il dossier – Legambiente analizza i dati della campagna “PM
.
/
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.
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/
/
.
.
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(dati
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.
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) – Elaborazione Legambiente
ti tengo d’occhio”
L’Italia è sempre malata di Mal’aria
In Europa peggio solo la Bulgaria
C
ittà italiane rimandate, se non proprio bocciate, in tema di
qualità dell’aria. Nel
, sono stati ben
(su , ovvero il
% del totale), infatti, i capoluoghi di provincia ad aver superato il limite giornaliero di
microgrammi/metro cubo di polveri
sottili Pm oltre i
giorni consentiti dalla legge (Direttiva Europea sulla qualità dell’aria,
/ /CE). A rilevarlo è Legambiente,
nell’annuale dossier “Mal’aria di città
”, redatto sulla base di
dati raccolti quotidianamente nell’ambito della campagna “PM
ti tengo d’occhio” con la collaborazione del sito lamiaaria.it e sulla scorta dei bollettini delle Agenzie Regionali per la Protezione
dell’Ambiente.
Rispetto al
, c’è da dire, a finire nel “mirino” dell’associazione ambientalista sono state nove centri in meno. Ma il problema
resta cronico e drammatico – lo dimostra la procedura d’infrazione
aperta dall’UE contro il nostro Paese lo scorso novembre (cfr. box
dedicato) – e non si intravedono all’orizzonte spiragli che lascino
ipotizzare tentativi di una sua soluzione organica – nonostante le
recenti timide contromisure messe in campo, ad esempio, dalle
amministrazioni comunali di Milano e Torino (giornate di blocco del
traffico: ma domenica febbraio, la seconda consecutiva di stop
alla circolazione, nel centro meneghino si sono registrati livelli di
smog tre volte superiori a quelli ammessi). D’altra parte il primato del numero di “sforamenti” dei limiti tollerati è appannaggio
proprio del capoluogo piemontese (
giorni: l’anno scorso era
secondo con
giorni, preceduto da Napoli con
), seguito da
Frosinone ( ), mentre a livello macro-regionale la Pianura Padana ospita sul proprio territorio ben
dei
capoluoghi non in linea con i parametri. Ben città, poi, sono oltre i superamenti.
Peggio di noi, in Europa, sostiene il dossier citando l’Agenzia Europea per l’Ambiente, ci sarebbe solo la Bulgaria. L’impatto non è
solo ambientale ma anche sanitario: la Commissione Europea calcola, infatti, che ogni anno nel nostro continente muoiano prematuramente
mila persone a causa dell’inquinamento da Pm (in
Italia abitanti ogni mila).
Le principali fonti di emissione restano l’industria (specie siderurgica e petrolchimica) e i trasporti (soprattutto quelli su strada: per
l’Istat il tasso di motorizzazione in Italia è passato da
autovetture ogni mille abitanti nel
a
nel
, con un incremento
medio annuo tra i più alti del mondo), così come il riscaldamento
domestico.
Il Rapporto si occupa poi della “mobilità dolce”, analizzando
la situazione dei capoluoghi in relazione alla concentrazione di isole pedonali (presenti in
città su
monitorate; in media
metri quadri ogni
abitanti sono riservati ai pedoni), di zone a
traffico limitato, all’indice di ciclabilità. Legambiente, insieme ad
Aci, propone un maggiore coordinamento tra istituzioni (per l’armonizzazione degli interventi e una maggiore efficacia delle strategie), l’emanazione di una Legge Quadro che detti criteri per la
realizzazione dei nuovi insediamenti urbani, l’estensione delle aree
residenziali “a
Km/h”, il potenziamento del trasporto pubblico
locale (con la riconversione ecologica della flotta), di educare il cittadino ad un uso più responsabile del mezzo privato: impressiona
che il , % degli spostamenti motorizzati sia effettuato per tragitti
inferiori a Km.
ANDREA BUONO
Il dato – Non sono state adottare le norme UE
Lecce modello per l’estensione della Ztl
La grave mancanza
Puglia: a Trani e Foggia
di un Piano Nazionale mancano le centraline
Monitoraggio Foggia Legambiente
Dati di riepilogo su deroghe richieste da Italia a Ue per PM
Durata
Percorsi Strade monitorate
minuti
Zone per cui è stata chiesta deroga
Regioni coinvolte
Territorio coinvolto (Kmq) *
.
Popolazione interessata *
.
,
.
Zone per cui la deroga è stata accolta
Zone per cui serve un piano nazionale
* mancano i dati della Regione Liguria
Fonte: elaborazione Legambiente su dati Comunicazione C(
documentazione fornita dal Ministero dell’Ambiente
I
l
novembre
la Commissione Europea
ha deferito l’Italia, insieme a Cipro, Portogallo
e Spagna, presso la Corte di Giustizia Europea
per il mancato rispetto delle norme comunitarie
in materia di qualità dell’aria. Il provvedimento
è arrivato solo all’esito di una serie di richiami
e comunicazioni a cui il Governo Italiano non si
è adeguato, avendo chiesto svariate deroghe,
non sempre supportate da spiegazioni giudicate esaurienti, e non avendo ancora predisposto
il più volte annunciato Piano Nazionale, ovvero
interventi concreti, ampi e strutturali per migliorare viabilità e qualità dell’aria nelle città.
)
e C(
)
della Commissione Europea e
A poco è valsa l’approvazione, lo scorso agosto, del Decreto legislativo
/
in recepimento della Direttiva in questione. Un testo
che – sostiene Legambiente – si è limitato ad
accorpare, senza stravolgerla, la normativa
in materia e che, se da un lato ha introdotto
nuovi limiti (come quello per il PM , ), dall’altro ha giustificato la mancanza d’interventi
di riduzione dell’inquinamento in caso di costi sproporzionati, allargando inoltre le maglie del controllo del potente cancerogeno
benzo(a)pirene.
a.b.
’
I
’
II
’
III
’
IV
’
’
V
VI
’
“N
Via Castiglione - via Manfredi - piazzale Vittorio
Veneto (FS)
Viale maggio - piazza Cavour - via Lanza piazza U. Girodano
Corso Cairoli - piazza Settembre - Corso Garibaldi - via Fuiani - Via Arpi
Viale della Repubblica - via Santa Maria della
Neve - via G. Matteotti - via Marchese De Rosa viale Giannone - via Conte Appiano - via Aprile
Centro Storico e Duomo (ZONA PEDONALE)
Viale Ofanto
Monitoraggio totale Foggia
ella nostra Regione, la qualità dell’aria
non migliora – ha dichiarato Francesco
Tarantini, Presidente Legambiente Puglia – anche se nessun capoluogo di provincia supera
i limiti di legge (solo per un soffio Bari, con
“sforamenti”, in calo rispetto ai
fatti registrare nel
, ndr). Trani e Foggia sono gli
unici capoluoghi ancora privi di centraline. Per
questo, in occasione di Mal’aria
, abbiamo
fatto rilevare dai nostri tecnici i livelli di PM
e PM , lungo le strade di Foggia (vedi grafico
sopra, ndr). Anche se i valori non sono stati calcolati nell’arco di
ore, come prevede la nor-
gennaio
PM
Valore medio
-μg/m ,
PM ,
Valore medio
-μg/m ,
,
,
,
,
,
,
,
,
, (limite medio
giornaliero: )
,
,
, (limite medio
annuo: )
mativa, ma sono relativi solo a tre ore di controllo, ci preoccupano i livelli di polveri sottili
riscontrati e il fatto che Foggia non abbia una
rete di monitoraggio fissa”. Da segnalare, poi,
una buona notizia – Lecce figura al settimo posto tra i capoluoghi con la maggiore estensione
di Zone a Traffico Limitato – e una criticità – la
presenza a Taranto di benzo(a)pirene in concentrazioni (medie!) doppie rispetto alla soglia
obiettivo (il cui raggiungimento è stato rimandato al
dal D.Lgs
/
, non a caso definito “Decreto salva Ilva”).
a.b.
8
12-18 febbraio 2011
Agroalimentare
Verso una schiarita il caso sull’utilizzo del nome e del vitigno Nero di Troia
“I nemici del vino
sono i... campanili”
“A
nche in Puglia, come in
altre regioni italiane,
oltre alle liti bisogna potare anche i campanili”. Insomma, i
problemi di casa nostra non potranno essere risolti a livello ministeriale
a Roma e, con la sua consueta franchezza, lo dice chiaro e tondo a “La
Gazzetta dell’Economia” Giuseppe
Martelli, che è il presidente del Comitato Nazionale Vini ed al contempo il
presidente nazionale di Assoenologi.
La querelle, che pare si stia dirimendo ma esiste, sull’utilizzo del nome e
del vitigno Nero di Troia ha fatto un
passo in avanti a livello regionale con
l’ok del disciplinare di produzione per
la DOC Tavoliere. Ma non finisce qui,
ora il carteggio passerà al vaglio del
Ministero ed è per questo che abbiamo intervistato il presidente Martelli.
In Puglia sono in arrivo tre nuove
DOC e in cantiere ci sono altrettante
DOCG. Ma quanto tutto ciò aiuta davvero a vendere?
“Nonostante ciò che qualcuno pensa, metterà una G - che significa Denominazione di Origine Controllata e
Garantita - nell’immediato non porta
dei vantaggi alla produzione, ma serve
ai produttori per avere una nuova consapevolezza, non solo formale, che
può portare ad una ricaduta positiva e
sfociare in maggiore aggressività commerciale, e a far preferire quel vino nel
firmamento di cui l’Italia è ricca. Ma
mettere una G senza un obiettivo, e
senza un progetto da realizzare, a mio
modesto parere non è produttivo”.
Nero di Troia, la Puglia si interroga
sul futuro di questo vitigno millenario, a Roma farete chiarezza?
“So che nella zona interessata ci
sono numerose tensioni e contrapposizioni. In qualità di presidente del
Comitato nazionale Vini posso solo
dare una risposta notarile. Le ragioni e le motivazioni di questa DOCG
devono trovarla i produttori. Io non
posso risolvere o far risolvere, a livello
ministeriale, i problemi che gli stessi
Per Giuseppe Martelli, presidente
del Comitato Nazionale Vini,
i produttori devono essere
consapevoli che non basta
un marchio, ma tutti devono
concorrere per togliere di mezzo
i personalismi
GIUSEPPE MARTELLI
Verso l’approvazione ministeriale
Ok del Comitato vitivinicolo regionale
“Terra d’Otranto”
La Doc salentina
Nuovo “sigillo”
per il Negramaro
C
N
on la DOC “Terra d’Otranto” siamo nel cuore del Salento laddove si mira
ora a valorizzare quella peculiarità dei vitigni della tradizione al fianco di
quelli internazionali che, col nostro sole, prosperano. L’approvazione del Comitato vitivinicolo regionale è arrivata il gennaio
, ora si andrà avanti a
livello ministeriale. Ma vediamo meglio di che si tratta. La nuova DOC è riservata ai vini ottenuti da uve ben precise. Per il bianco è richiesto almeno il %
di Chardonnay. Per il rosso e il rosato il % di Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera, Malvasia Nera di Lecce, Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di
Basilicata. C’è poi, per la DOC “Terra d’Otranto”, la previsione di un ventaglio
di specificazione di vitigno (che dovrà essere presente al %) che sono lo
Chardonnay, la Malvasia (Bianca, del Chianti, di Candia, Bianca Lunga, di Candia aromatica), il Fiano, la Verdeca, l’Aleatico, la Malvasia Nera e il Primitivo.
Previsti anche gli spumanti e i rosati frizzanti, La DOC riguarderà le Province
di Brindisi, Lecce e Taranto.
a.m.
produttori non hanno voluto o saputo
risolvere. Ciò vale in generale per tutti
coloro che vogliono passare da DOC a
DOG, e quindi non solo per la Puglia e il
Nero di Troia”.
Come si fa a vendere di più nel mercato globale?
“I produttori devono essere con-
sapevoli che non basta la G, ma tutti
devono concorrere per togliere di
mezzo personalismi e campanilismi.
Oggi il vino è diventato una griffe, un
prodotto voluttuario e non è più una
bevanda che per forza deve essere
sulle tavole degli italiani. All’estero si
sceglie fra centinaia di prodotti, e credo che sia utile legare il vino al terri-
egroamaro, nobile vitigno presente in oltre la metà delle DOC pugliesi
già esistenti, rientrerà ora in una nuova DOC denominata “Negroamaro
di Terra d’Otranto”, anch’essa approvata insieme dal Comitato Vitivinicolo
Regionale il gennaio
, e ora al vaglio di Roma. Le tipologie previste sono limitate a rosso, rosato e rosso riserva. Nello specifico è previsto l’utilizzo
di uve da vigneti aziendali di vitigno Negroamaro per almeno il %. Per il rosato c’è anche la tipologia spumante, vivace e frizzante. Da notare che fanno
parte dell’albo vigneti del vino DOC “Negroamaro di Terra D’Otranto” quelli
già iscritti per le DOC Alezio, Brindisi, Colline Joniche, Copertino, Galatina, Leverano, Lizzano, Martina, Matino, Nardò, Ostuni, Primitivo di Manduria, Salice
Salentino, Squinzano. La nuova DOC comprenderebbe l’intero territorio delle
Province di Brindisi , Lecce e Taranto Il condizionale è d’obbligo perché tutto
ora si giocherà sul tavolo romano del Comitato Nazionale Vini, notoriamente
molto serie e severo, ed al quale di certo non sfuggiranno eventuali discrasie
a.m.
o sovrapposizioni a DOC già approvate.
torio e alla storia, e i vini pugliesi ne
hanno da vendere”.
Beviamo sempre meno vino, troveremo sbocchi per le nostre produzioni?
Il fenomeno riguarda l’Italia e gli altri Paesi tradizionalmente produttori.
Oggi il consumo medio annuale procapite è di
litri contro i
degli anni
’ . Nei Paesi emergenti e in quelli consumatori, malgrado la crisi, i consumi
stanno crescendo. La Puglia ha le carte
in regola per trovare opinion leaders ed
estimatori altrove e tutto ciò, compresa la G, deve essere catapultato rispetto a mercati che non siano sotto casa”.
ANTONELLA MILLARTE
C’è anche un vessillo della “rivoluzione” pugliese del vino
150 anni dell’Unità d’Italia
Negramaro star al Vinitaly
MARTELLI‐VEGAS‐PREVARIN
I
l Negroamaro è uno dei vessilli della “rivoluzione” pugliese del vino e sarà fra i protagonisti delle celebrazioni dei
anni dell’Unità d’Italia al
Vinitaly di Verona, che è la più
importante kermesse internazionale del vino che si terrà dal
all’ aprile.
Sono quaranta i vitigni autoctoni prescelti per realizzare
un vino rosso e uno bianco che
siano la summa delle
regioni del Belpaese, e che rappresenteranno ufficialmente
la ricorrenza della fondazione
dello Stato italiano anche all’e-
stero. Le prime bottiglie dei
anni saranno presentate al
Vinitaly e saranno donate alle
massime autorità internazionali. “Uno strumento di promozione per sottolineare nel
mondo le peculiarità della vitivinicoltura italiana, presente in
ognuna delle
regioni e per
questo ricca di differenze – evidenzia Vinitaly - ma capace di
dare vita un sistema produttivo espressione dell’eccellenza
italiana nel mondo”.
Ma come sono state scelte
le eccellenze italiane? Lo ha
fatto Assoenologi che per la
creazione del blend di
vitigni a bacca rossa e dei
a
bacca bianca, che corrispondono ad uno per ogni Regione, li ha selezionati in base alla
rappresentatività espressa dagli assessorati regionali all’Agricoltura.
Gli altri vitigni a bacca rossa
selezionati dalla commissione
di enologi presieduta da Giancarlo Prevarin sono: Petit rouge, Barbera, Croatina, Rossese
di Dolceacqua, Raboso, Teroldego, Refosco dal peduncolo
rosso, Sangiovese, Cesanese
di Affile, Sagrantino, Lacrima,
Montepulciano, Tintilia, Negroamaro, Aglianico, Aglianico
del Vulture, Gaglioppo, Nero
d’Avola e Carignano ottenuti in
annate comprese tra il
e
il
, anche affinati in legno.
Per il vino bianco Prié blanc,
Cortese, Trebbiano di Lugana,
Garganega, Weissburgunder,
Friulano, Pignoletto, Vernaccia
di San Gimignano, Grechetto,
Malvasia, Verdicchio, Trebbiano, Falanghina, Fiano, Greco,
Greco bianco, Grillo e Vermentino della vendemmia
non
passati in legno. Uniche anche
le bottiglie disegnate dal designer Aldo Cibic sotto la direzione creativa di Riccardo Facci,
fondatore dell’agenzia creativa
Facci & Pollini. Dopo un paio
di mesi di affinamento in bottiglia, il vino dei
anni sarà
consegnato al presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano.
Sarà un’occasione da non
perdere, dunque, per la Puglia
delle eccellenze che sta affilando le armi in vista del Vinitaly.
Dopo un decennio di vuoto,
in Puglia, nell’ultimo triennio
sono arrivate una nuova DOC
(la ventiseiesima, “Colline Ioniche Tarantine”) e la prima
DOCG (“Primitivo di Manduria
Dolce Naturale”) per il Tacco
d’Italia che ne era incredibilmente priva. Ma non finisce
qui come anticipa a “La Gazzetta dell’Economia” Leonardo Palumbo che è il presidente
di Assoenologi di Puglia, Basilicata e Calabria. “La Basilicata
ha già ottenuto la sua prima
DOCG “Aglianico del Vulture”
e non ce se sono altre in vista. Mentre, in Puglia, le altre
DOCG all’esame del comitato
nazionale dei vini sono la DOCG
Bombino Nero Castel del Monte, la DOCG Rosso Riserva Castel del Montela DOCG Nero di
Troia”. E il serrato confronto
fra produttori della DOC Castel
del Monte e chi ha proposto
una nuova DOC per il Nero di
Troia? “La nuova DOC si chiama “Tavoliere”, e ora passerà
al vaglio del Ministero – spiega
Palumbo - . Comprende le tipologie Nero di Troia e rosso (per
entrambe anche nella versione
Riserva), e rosato. Ma resterà
tutto invariato per la DOC Castel del Monte”.
Le uve per la DOC “Tavoliere” – in attesa di approvazione
- devono provenire da tutto
il territorio dei Comuni della
provincia di Foggia e della sua
provincia, e dai Comuni della
provincia della BAT Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia e
Barletta.
a.m.
Lavoro
Il caso – Infortuni e incidenti: due casi in meno di
12-18 febbraio 2011
9
ore. Invertito il trend?
Crisi, paga la sicurezza
è allarme in Basilicata
N
el
gli infortuni sul lavoro in Basilicata avevano
segnalato un trend in miglioramento. Da un totale di
infortuni denunciati nel
si
era passati infatti a
nell’anno successivo. Una riduzione del
, % secondo quanto riportato dal
Rapporto annuale stilato dall’Inail.
Il nuovo anno, però, sembra aver
riportato la situazione inidetro nel
tempo. Due i morti, infatti, nel giro
di poco più di ore nei primi giorni del
, hanno riaperto la piaga
delle vittime sul lavoro e soprattutto delle sacche di mancanza di sicurezza che ancora esistono.
Il primo, Francesco Paolo Morcinelli,
anni, operaio dello stabilimento Valdadige è rimasto schiacciato da un cancello all’interno della
fabbrica nella notte fra il
e il
gennaio scorsi. Solo due giorni dopo, il
gennaio muore travolto da
una macchina risanatrice Carmelo
Costanzo,
anni, operaio calabrese di una ditta appaltatrice delle
ferrovie al lavoro sui binari della linea Sibari-Taranto, a Policoro. Morcinelli e Costanzo con il loro tragico
destino stridono con i dati relativi
al totale degli infortuni mortali nel
Materano che nel
erano scesi
a due, contro i dell’anno precedente. Scrivono nella nota di commento, i responsabili dell’Inail che il
fenomeno della mancata denuncia
di infortuni è legato alla forte crisi
economica e alla ridotta richiesta di
mano d’opera. Insomma, se l’andamento continua ad essere questo, a
vincere nel
sarà il lavoro nero,
in barba alla sicurezza degli operai.
a.c.
Foto Pix by Marti_Photoxpress
La CGIL – Taratufolo: la prevenzione diventi regola La CISL – Amatulli: le imprese devono investire
Lavoro nero e silenzio Edilizia e agricoltura
nemici da sconfiggere I settori più a rischio
I
l lavoro nero non è il solo nemico da combattere. Lo è anche il silenzio di chi non denuncia condizioni al limite della sicurezza, lo
sono i sindacati che devono fare qualcosa di
più. L’appello arriva da Manuela Taratufolo,
segretario generale della Cgil di Matera che
commenta le due morti bianche che hanno
aperto il
delle quali parliamo nell’articolo qui sopra. Francesco Paolo Morcinelli,
schiacciato da un cancello della Valdadige
di Matera il gennaio e Carmelo Costanzo,
ucciso da una macchina risanatrice sui binari
di Policoro il gennaio.
«In un quadro come il nostro è un macigno che si inserisce in un contesto nel quale Matera è classificata al quarto posto per
il numero di morti bianche nel
. Una
vera beffa perché il lavoro da noi è poco ed
è anche poco sicuro».
Il rapporto fra sindacato a lavoratori,
purtroppo, passa attraverso spunti di riflessione.
«Non vogliamo proclami o proposte complicate – aggiunge la Taratufolo – dobbiamo
tutti prendere atto che quel lavoratore della
Valdadige è morto da solo, senza che nessuno gli abbia teso la mano durante il tragico
episodio di cui è stato vittima. Il sindacato
fa ogni giorno la sua parte affinché la sicurezza non sia vissuta dalle aziende come un
costo su cui risparmiare, per fare in modo
che la cultura della prevenzione sia una regola consolidata. Matera inizia il
con la
maglia nera per numero di morti bianche e
con una vittima che avrebbe potuto essere
evitata. In un’area in cui la disoccupazione è
cronica, avere poco lavoro e anche insicuro
non rende onore a nessuno di noi, soggetti
attivi della società civile».
L’allarme è comunque alto e, come chiarisce la Taratufolo, «Occorre iniziare a far digerire a tutte le aziende, dalla più grande alla più
piccola, che il lavoro deve essere sicuro e che
non si può morire in cambio di un salario».
L’emergenza, dunque, in Basilicata e nel
Materano non si è aperta il gennaio ma
rappresenta un elemento con il quale fare i
conti e che si inserisce in un contesto ormai
devitalizzato, in cui la presenza imprenditoriale è la merce rara da mantenere in vita.
Il crollo dell’industria del mobile imbottito, la ridotta presenza delle imprese artigiane, vittime sacrificali di una crisi economica
che a Matera non ha ancora superato la fase critica. Sono questi i fattori critici ai quali
i sindacati devono far riferimento cercando
di superare il gap culturale del territorio.
“In un territorio dove regna sovrana una
quotidiana rassegnazione alla penuria di
lavoro e l’incapacità di costruire proposte
operative per risollevare la nostra economia – conclude Manuela Taratufolo – viene
stroncata la speranza di giovani e meno
giovani di poter restare a lavorare nella
a.c.
propria terra”.
M
Foto Mariusz Niedzwiedzki_Photoxpress
Foto peterpan_Photoxpress
La UIL – Coppola: è inutile fare la solita retorica
Le norme da rispettare
nell’interesse di tutti
Foto .shock_Photoxpress
I
l vero problema è la cultura che, a tutti i livelli, rappresenta il freno contro il quale combattere per evitare
vittime sul lavoro.
Franco Coppola, segretario generale della Uil di Matera, parla del gennaio tragico che si è abbattuto su
Matera e la sua provincia con due vittime a distanza di
pochi giorni.
“Ognuno deve fare la sua parte. Imprenditori, sindacati, lavoratori devono impegnarsi per evitare che
la sicurezza sia un tema fondamentale. Siamo in una
posizione non proprio ottimale, nella graduatoria italiana, che ci colloca al quarto o quinto posto anche in
considerazione di un numero di lavoratori limitato. Gli
ultimi episodi confermano che bisogna chiedere garanzie a
gradi per il rispetto delle norme, ma credo che
la capacità di trasmettere il messaggio fondamentale
debba essere messa al primo posto”.
La riflessione di Coppola ha il sapore di un’analisi che
guarda al territorio come al luogo in cui intervenire per
evitare di occuparsi degli incidenti a fatto già avvenuto.
“Abbiamo affrontato questo aspetto con i nostri
rappresentanti e sottolineato l’importanza di un meccanismo nell’ambito del quale sviluppare strumenti che
garantiscano lavoratori, industriali e sindacati. L’approccio al problema deve essere serio, vero, con un’attenzione profonda anche alla formazione a tutti i livelli.
Possiamo fare retorica centomila volte, ma questo non
ci aiuterà a superare i problemi. Dai controlli alle verifiche, alla razionalizzazione e omogeneizzazione delle
strutture. Gli elementi sono tanti, ma ognuno deve consapevolmente fare la propria parte”.
Non è un mea culpa, quello che fa Franco Coppola,
piuttosto un appello al senso di responsabilità che non
trascura nessuno e che non può fare i conti con i cadaveri stesi sotto un cancello o sui binari.
a.c.
atera e la sua provincia sono le vittime di un contesto difficile nel quale
il lavoro nero è la vera sfida da superare.
Ne è convinto Giuseppe Amatulli, segretario generale della Cisl di Matera.
Le morti bianche sono il risultato di un
approccio sbagliato al mondo del lavoro.
“La sicurezza ha dei costi e, come tale,
le imprese devono investire per rendere i
posti di lavoro sempre più sicuri. Ogni lavoratore che esce di casa, deve tornare
sano e salvo alla fine della giornata. Noi,
però, facciamo i conti con un fenomeno
in crescita dove i settori più colpiti sono
l’agricoltura e l’edilizia. Quest’ultimo in
particolare – prosegue Amatulli – è un settore in cui i subappalti la fanno da padroni. Con la riduzione delle gare d’appalto,
si recupera nel sistema della sicurezza. In
agricoltura, poi, c’è un precariato diffuso,
non c’è stabilità occupazionale e si diffonde sempre più il lavoro nero”.
Non esiste una ricetta ideale ma, prosegue Amatulli “I lavoratori devono intervenire sulle imprese per far in modo che
vengano garantite le norme di sicurezza
sul posto di lavoro. Nelle fasi di confronto
contrattuale deve essere questo il tema
forte. Finora il vero limite è stato rappresentato dal lavoro nero, sommerso, precario all’interno dei quali gli incidenti non
sono rari. Il nostro territorio, d’altronde,
è caratterizzato dalla presenza di piccole imprese. In un sistema complessivo di
competitività, l’unico modo per compensare è intervenire sui costi della sicurezza
soprattutto in territorio in cui le grandi imprese sono quelle più esposte ai controlli
e alle verifiche”. I dati sono minimi, ma
significativi.
“Nel
– aggiunge Amatulli – ci sono stati infortuni sul lavoro in agricoltura e uno in edilizia, ma questo non ci
esime dalla guardia alta che deve essere
confermata anche perché gli elementi di
rischio ci sono tutti proprio per i meccanismi occupazionali che si muovono in un
sottobosco in cui valgono il precariato e il
lavoro nero. Per quanto ci riguarda il monitoraggio, l’attenzione restano elementi
significativi così come ci impegniamo sul
tema delle malattie professionali, come
accade ad esempio, in agricoltura per il
lungo contatto con trattamenti a base di
prodotti chimici. La sicurezza deve essere
intesa a
gradi. Il contatto con gli organi competenti è costante e non si limita
solo alle occasioni nelle quali siamo chiamati a commentare nuove vittime o rischi
professionali. Il territorio materano – conclude Amatulli – merita attenzione anche
per la lunga tradizione occupazionale che
registra esempi che hanno fatto la storia
dell’imprenditoria italiana”.
a.c.
10
12-18 febbraio 2011
Energia
Foto zorro_fotolia
Foto Dwight Smith_fotolia
L’iniziativa – Testo per aiutare gli investitori e rendere più semplice l’accesso agli incentivi
Fotovoltaico facile: ecco il vademecum
È
stato realizzato un vademecum
di accompagnamento per gli
investitori nell’energia fotovoltaica. Il Gestore dei Servizi Energetici
(GSE), infatti, ha pubblicato la Guida
al Terzo Conto Energia che illustra nel
dettaglio come richiedere gli incentivi
per gli impianti fotovoltaici secondo
quanto previsto dal Decreto Ministeriale del agosto
.
Il documento è uno strumento di
consultazione completo sul quadro
normativo di riferimento e sull’iter da
compiere per accedere alle tariffe incentivanti e ai relativi premi. La Guida
illustra alcuni fra i principali aspetti collegati agli impianti fotovoltaici, come
connessione degli impianti alla rete;
misurazione dell’energia prodotta; valorizzazione dell’energia prodotti dagli
impianti; erogazione degli incentivi.
Conto energia
Sussidi
in calo
Dal sabato
in edicola
a1€
Nelle appendici al documento, inoltre, sono riportate dettagliatamente
le regole tecniche da seguire per soddisfare i requisiti necessari al riconoscimento degli incentivi, oltre alle informazioni di base sugli aspetti tecnici ed
economici che contraddistinguono la
conversione solare fotovoltaica.
Contestualmente alla Guida il GSE
pubblica, agli esiti delle consultazioni
e delle verifiche da parte dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, sia
le regole tecniche, che contengono le
modalità di attuazione delle disposizioni stabilite dal D.M. agosto
e dalla delibera ARG/elt
/ , sia la
Guida alle applicazioni innovative per
l’integrazione architettonica del fotovoltaico. Circa quest’ultima, il GSE
dichiara di non aver preventivamente
qualificato alcuna soluzione disponibi-
I
le sul mercato, tanto meno, prevede di
farlo. Ogni realizzazione sarà valutata
al momento della richiesta di accesso
agli incentivi.
La novità giunge in una fase di
grande sviluppo delle energie rinnovabili in Puglia. La regione, infatti, ha
raggiunto un primato in varie forme
energetiche, fra le quali il fotovoltaico. Proviene dalla Puglia più del %
dell’energia fotovoltaica nazionale.
Così la regione conferma il proprio
primato assoluto nella produzione di
energia solare. Secondo la rilevazione
del GSE, infatti, la Puglia il settembre del
ha raggiunto il
,
megaWatt di potenza elettrica installata, staccando la Lombardia (seconda dopo la Puglia) di
,
Mw.
Sono mila gli impianti installati nel
, mila quelli avviati fino ad og-
l nuovo conto energia prevede una riduzione
degli incentivi per effetto del progresso tecnologico e della maggiore efficienza dei pannelli
solari. I sussidi ventennali, infatti, subiranno nel
prossimo triennio un taglio intorno al %: scenderanno tra il e il % ogni quadrimestre nel
e del % l’anno nel
e nel
, in attesa della
ulteriore revisione che scatterà dal
.
La differenziazione dell’importo varia a secon-
gi con un trend che raggiunge i
mila fino a fine anno. Il fotovoltaico, insomma, non è più una promessa ma
una realtà che la Puglia sta vivendo
e sviluppando in concomitanza con il
rispetto delle norme e dell’ambiente
senza snaturare le caratteristiche paesaggistiche locali.
Si tratta di un risultato importante
per il raggiungimento degli obiettivi
del Pear (il Piano energetico ambientale regionale) che tuttavia deve far
riflettere per gli effetti sull’ambiente. La Puglia è la prima regione in Italia per eolico e fotovoltaico, ma è
anche tra le regioni che spicca nelle
presenze turistiche per l’innegabile
bellezza dei suoi paesaggi, che occorre salvaguardare.
La Puglia, inoltre, è la prima regione italiana ad aver avuto uno svilup-
da della tipologia degli impianti, che sono classificati in ordinari, su edifici, integrati con caratteristiche innovative e a concentrazione. È confermato, in linea di massima, il principio che premia i
piccoli impianti con incentivi proporzionalmente
maggiori, come quelli domestici.
Il Ministero dello Sviluppo economico giustifica la riduzione delle tariffe di una percentuale consistente con il calo del prezzo dei moduli
po delle green economy in altissimi
termini, sia di Mw installati sia sulla
incentivazione alla pratica ambientalista. Occorre lavorare sulla semplicità e velocizzazione delle pratiche
per favorire gli operatori del settore
ma senza dimenticare i vincoli che la
legge impone per non deturpare il paesaggio e trovare il giusto equilibrio
tra i due interessi.
Per questo la Regione Puglia sta
lavorando ad una legge innovativa
sul rilascio della Dia (dichiarazione
di inizio attività) e della Via (valutazione di impatto ambientale) con la
consapevolezza di sottostare a controlli rigidi già previsti nelle norme
regionali sui paesaggi vincolati e di
pregio agricolo.
PIERLUIGI DE SANTIS
fotovoltaici (che rappresenta il
% dei costi
di un impianto) pari, nel febbraio
al % in
meno rispetto al costo degli stessi nel febbraio
. I produttori di componenti, in particolare
di moduli fotovoltaici, hanno registrato un trend
crescente nel terzo trimestre del
dei prezzi
all’ingrosso di circa l’ % in più rispetto allo stesso
periodo del
.
p.d.s.
“Nel tempo
dell’inganno
universale
dire la verità
è un atto
rivoluzionario”
George Orwell
www.gazeco.it
Iniziative
Una nuova
frontiera per far
crescere l’identità
aziendale e rendere
anche più efficaci
le attività di
comunicazione
Attività di RSI: settore AMBIENTE
%
Attività volte a favorire
il risparmio energetico
%
%
Attività volte a favorire
l’utilizzo di energie rinnovabili
Adesione a programmi volti
alla compensazione delle emissioni
Adesione a sistemi/certificazioni
per la corretta gestione ambientale
EMAS/ISO .
Realizzazione a cura di aree verdi
%
%
%
Dichiarazioni ambientali di prodotto
%
Altro
12-18 febbraio 2011
11
Il consumatore
italiano a parità
di prezzo non ha
dubbi e compra i
prodotti di aziende
impegnate nel
sociale
Tendenza – Comincia a farsi strada una nuova cultura di impresa che collabora con il territorio
Responsabilità sociale di impresa
la reputazione fa bene alla marca
L’
azienda che adotta un comportamento socialmente responsabile, tenendo d’occhio le aspettative economiche,
l’impatto socio-ambientale, massimizzando gli utili con
l’obiettivo di conquistare un vantaggio competitivo nel lungo periodo, incarna i valori peculiari di un’impresa socialmente responsabile. Collocare un buon prodotto sul mercato è senza dubbio una condizione essenziale affinché cresca la credibilità dell’azienda
stessa, ma non è l’unico modo per riconoscere il reale valore di
un’impresa. Qualità che può essere percepita all’esterno in relazione alle condizioni di fornitura, ai servizi di assistenza e di personalizzazione. Oggi gli attori presenti sul mercato percepiscono il valore di un’azienda spulciando all’interno della filiera, senza fermarsi
all’aspetto esteriore del prodotto finito. E quando un’impresa si
impegna per comunicare all’esterno il proprio impegno a livello
sociale e ambientale mediante, ad esempio, business sostenibili
e prodotti ecocompatibili, ci troviamo di fronte ad una situazione nuova. L’azienda che investe sul benessere delle risorse umane, promuove l’educazione civica, alimentare e ambientale nelle
nuove generazioni, badando in particolare a collocare sul mercato
prodotti con un ridotto impatto ambientale, godrà senza dubbio
di una buona reputazione. Un credito che consente di stipulare relazioni durature con altri attori, capaci di prevenire o gestire nel
miglior modo possibile eventuali crisi aziendali
L’indagine centromarca
Il consumatore italiano non ha dubbi e acquista, a parità di prezzo
e qualità, prodotti di aziende impegnate nel sociale. A dimostrare una tendenza sempre più diffusa nel nostro Paese è stata una recen-
Responsabilità Sociale di Impresa:
attività a favore dell’AMBIENTE
Tipologia di attività di RSI
Numero
attività
Valore %
Attività volte a favorire il
risparmio energetico
, %
Attività volte a favorire l’utilizzo
di energie rinnovabili
, %
Adesione a programmi volti alla
compensazione delle emissioni
, %
Adesione a sistemi/certificazioni
per la corretta gestione
ambientale EMAS/ISO .
, %
Realizzazione e cura di aree
verdi
, %
Dichiarazioni ambientali di
prodotto
, %
Altro
, %
te indagine condotta su scala nazionale da Centromarca, l’Associazione Italiana dell’Industria di Marca, secondo cui inoltre la buona
reputazione di un marchio condiziona più del % delle scelte d’acquisto. Ma non è tutto. Spulciando fra i temi di carattere sociale che
coinvolgono in prima persona i nostri concittadini, infatti, è emerso
che l’ % risulta seriamente interessato alla protezione dell’ambiente e il % alla comprensione e al rispetto delle altre culture.
L’audit del Forum RSI
Volendo analizzare il fenomeno su scala regionale, invece, è possibile consultare una recente valutazione eseguita nel
da SEC
Mediterranea, agenzia pugliese di relazioni pubbliche e istituzionali, per il Forum RSI di Confindustria Bari e BAT che ha coinvolto
oltre cinquanta aziende associate. Dalla Case History analizzata è
risultato che le azioni di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) costituiscono un valore aggiunto in grado di accrescere in particolare
la competitività dell’impresa per gran parte del campione preso
in considerazione. Addentrandoci nel cuore dell’indagine, inoltre,
scopriamo come il % delle imprese-campione si sia già attivato
con azioni concrete, a fronte di un % che intende svilupparne di
nuove entro la fine dell’anno in corso pur non avendo ancora stabilito come farlo. In entrambe le province prese in esame è emerso
che gli imprenditori locali sviluppano attività finalizzate al risparmio energetico nel % dei casi, a fronte di un buon % (destinato
ancora a crescere) impegnato nell’utilizzo di energie rinnovabili e
nel promuovere programmi volti alla compensazione ambientale.
Totale
ALESSANDRO SCHIRONE
Il cav. Pomarico: “Alimentiamo il cambiamento”
Anche un nuovo marchio nella strategia
Fondazione Megamark Mangini di Putignano
una mano alla pediatria rispetto per l’ambiente
U
L
eader nel Sud Italia per quanto riguarda la
distribuzione moderna, il Gruppo Megamark di Trani catalizza oltre
punti vendita
tra Puglia, Campania, Molise, Basilicata, Calabria e Lazio. La recente acquisizione in Puglia
di
esercizi targati Carrefour ha portato il
numero totale dei dipendenti a sfiorare quota
mila. Nel
il Gruppo ha costituito la Fondazione Megamark, una onlus nata con lo scopo
di promuovere e sviluppare iniziative di natura
sociale, culturale e ambientale. Sono numerosi i
progetti di Responsabilità Sociale d’Impresa (R-
GIOVANNI POMARICO
SI) sviluppati dalla fondazione negli ultimi anni.
Come la raccolta fondi organizzata a gennaio
presso il Teatro Petruzzelli di Bari con lo spettacolo Grand Soirée Roland Petit, il cui incasso
(circa mila euro) sarà interamente devoluto
al Policlinico di Bari per la realizzazione di due
nuove aree nel reparto di oncoematologia pediatrica. “L’attenzione ai bisogni dei territori
in cui si opera – ha spiegato il Cav. Giovanni
Pomarico, presidente del Gruppo Megamark –
rappresenta il nostro impegno per alimentare il
a.s.
cambiamento che vorremmo vedere”.
n impegno, nel campo della responsabilità sociale, che non ha
risparmiato alcuna area di interesse.
Quella della Mangini Spa di Putignano, impresa leader in Italia nel settore
della partizioni mobili interne (www.
mangini.it), è una storia che nobilita il
territorio pugliese. Dalla salvaguardia
dell’ambiente alla formazione dei dipendenti, dal sostegno alla comunità
locale alle adozioni a distanza, certamente non mancano iniziative che
confermano la centralità della responsabilità sociale nelle strategie aziendali fino alla realizzazione del Bilancio
di Sostenibilità
. Nell’anno della
rendicontazione, l’azienda ha dimostrato una crescente sensibilità verso
la tutela ambientale utilizzando, ad esempio, una maggior quantità di rivestimento truciolare rispetto all’acciaio, diminuendo le emissioni indirette
di gas serra generate dal settore produttivo e aumentando il numero dei
dipendenti. Inoltre Mangini ha creato,
nel
, un nuovo marchio (Mangini
think greener) che sintetizza la filosofia imprenditoriale orientata allo svia.s.
luppo sostenibile.
Bilancio di Sostenibilità /
Sustainability Report
2009
www.mangini.it
12
12-18 febbraio 2011
Consumi
La ricerca – I dati sull’ascolto medio delle squadre di A
I minuti in TV per
EMITTENTI NAZION
Scudetto audience?
Lo vince la Juventus
J
uventus e Inter sono le
squadre che raccolgono più
audience durante le dirette delle partite di campionato, il
Milan è invece il “campione d’inverno” dei servizi “freddi” in tv,
avendo sommato oltre
.
minuti di presenza durante tutto
il girone d’andata. Seconda è la
Juventus, poi, davanti all’Inter,
le romane (Roma terza, Lazio
quarta, entrambe quindi in zona
Champions).
Sono solo alcuni dei dati riferiti
al girone di andata della serie A
– da fine agosto a gennaio, quindi – che emergono da una ricerca
di Vidierre, laboratorio leader in
Europa nel monitoraggio e nell’analisi sui media, che da una parte
ha tracciato l’audience media raccolta dalle
squadre di serie A
durante gli incontri live sommando il pubblico di Sky con quello di
Mediaset Premium, dall’altra ha
stilato la classifica d’inverno della
serie A
in base alle apparizioni in tv delle singole squadre
o semplicemente a quanto si è
parlato di loro all’interno dei vari
programmi.
Questa seconda statistica è
stata costruita da Vidierre mettendo a confronto i dati estrapolati dalla programmazione dei
principali canali in chiaro (Reti
Il ranking delle squadre fornito per media
partita per il girone di andata del campionato
italiano di serie A stag.
/
:
SQUADRA
AUDIENCE MEDIA PARTITA
JUVENTUS
.
.
INTER
.
.
.
MILAN
.
NAPOLI
.
.
ROMA
.
.
LAZIO
.
FIORENTINA
.
PALERMO
.
GENOA
.
SAMPDORIA
.
BARI
.
PARMA
.
CAGLIARI
.
CATANIA
.
BOLOGNA
.
UDINESE
.
BRESCIA
.
CESENA
.
LECCE
.
CHIEVO
.
I dati – Crescita TV: + %
L
Squadra
MILAN
JUVENTUS
ROMA
LAZIO
INTER
NAPOLI
FIORENTINA
SAMPDORIA
GENOA
UDINESE
PALERMO
CESENA
CAGLIARI
BOLOGNA
PARMA
CATANIA
BARI
CHIEVO
BRESCIA
LECCE
EMITTENTE
CANALE
TRASMISSIONE
C`È POSTA PER TE
CHIAMBRETTI NIGHT SOLO
PER...
POMERIGGIO CINQUE-I PARTE
PRIMA PAGINA TG -PARZIALE
STRISCIA LA NOTIZIA
STRISCIA LA NOTIZIA-CONTINUA
TG -GIORNO
TG -MATTINA-MATTINA
TG -NOTTE-CONTINUA
TG -NOTTE-MATTINA
TG -NOTTE-NOTTE
TG -SERA
GUIDA AL CAMPIONATO
LE IENE SHOW
STUDIO APERTO TG
. -GIORNO
STUDIO SPORT
STUDIO SPORT XXL
TGCOM-NOTTE - CINEMA UNO
SPORT:CALCIO-PARZIALE
TG LA MORNING NEWSMATTINA
TG LA MORNING NEWS-NOTTE
TG LA SPORT
TG LA -GIORNO
TG LA -MATTINA
TG LA -NOTTE
TG LA -NOTTE - CINEMA (flc)
TG LA -SERA
ALL SPORT NEWS
CALCIO
°
CALCIOMERCATO
DIRETTA PREMIUM
HI - LITES SERIE A
L`ASSENTE SPECIALE
LA MOVIOLA È UGUALE PER
TUTTI
LA TRIBÙ DEL CALCIO
FABIO TRAVERSA
Novità – L’idea di Sky
L
Nr.
Rai, reti Mediaset e La ) e di Rai
Sport , Sky Calcio, Sky Sport e
Premium Calcio.
Il Milan ha totalizzato .
minuti totali di apparizioni in tv: come
dire
ore o giorni e mezzo. Oltre .
minuti più della Juventus,
che a sua volta supera di
minuti la Roma e di oltre .
la Lazio.
Da notare che in una classifica in
cui l’audience delle gare non entra
(il monitoraggio riguarda i notiziari
e le rubriche sportive, le trasmissioni generaliste e i tg, ma non le
dirette degli incontri), le differenze
non sono poi così marcate. Il rapporto di minutaggio televisivo tra
la prima e l’ultima della classe (il
Lecce) è di , : . Rispetto alla reale classifica del campionato, c’è da
segnalare come Napoli, Palermo
e Chievo appaiano trascurate dalle telecamere ( °, ° e ° piazza
per loro), mentre Fiorentina e Bari
guadagnano nel confronto più di
qualche posizione.
Curioso, infine, constatare come le squadre di serie A hanno
avuto (nel solo girone d’andata)
una copertura televisiva complessiva di oltre .
ore (più di
al giorno), che equivalgono a
giorni. Questa sì che è una vera
“abbuffata” di pallone.
Lega soddisfatta Le telecamere
per la serie B negli spogliatoi
a conclusione del girone di andata della prima stagione di serie Bwin è stata l’occasione per tracciare un primo bilancio
relativo al riscontro televisivo che il campionato cadetto sta ottenendo.
“È con grande soddisfazione – si legge in una nota – che la
Lega Nazionale Professionisti serie B comunica che il dato degli
ascolti televisivi satellitari della serie Bwin, dunque relativi alla
piattaforma Sky (pay tv e pay per view), ha fatto registrare un
progresso del + % rispetto al girone di andata della passata
stagione”.
L’anticipo del venerdì viene proposto su Sky Sport HD, con
pre e post partita e telecamere negli spogliatoi, visibile a tutti
gli abbonati ai pacchetti Sport e Calcio di Sky, mentre le gare
del sabato pomeriggio e il posticipo del lunedì sono trasmessi in
modalità pay per view sui canali Calcio, oltre al servizio “Diretta
Gol”, per vedere tutti i match giocati in contemporanea. Inoltre,
su Sky, andranno in onda anche eventuali play off e play out che
decreteranno promozioni e retrocessioni. La rilevazione effettuata da Vidierre, invece, non tiene conto dei risultati di Dahlia, la
tv che ha acquistato i diritti sul digitale terrestre ma ora è vicina
allo spegnimento del segnale.
Atalanta-Torino, la partitissima del torneo, posticipo dell’ottava giornata ( ottobre), è stata la gara più vista degli ultimi anni
con quasi
.
televisori sintonizzati sull’Azzurri d’Italia di
Bergamo. Molto seguite anche Siena e Livorno, a caccia di un’immediata promozione.
Il dato delle presenze medie degli stadi registra, sempre nel
girone di andata, un’assoluta conferma dei valori delle passate
stagioni sportive. “A dimostrazione – conclude la nota – della
possibilità di operare con trend positivi sia sul fronte degli ascolti
televisivi che su quello, fondamentale, delle presenze negli stadi.
La LNP serie B vuole condividere questa soddisfazione con Infront, advisor della stessa per la commercializzazione dei diritti
audiovisivi, e Sky che attraverso la qualità del prodotto e l’alta
professionalità dei contenuti giornalistici risulta essere un partner fondamentale per la valorizzazione del campionato cadetto”.
f.t.
PERIODO / /
giornate giocate su
a stagione calcistica
si ricorderà anche per una
novità televisiva introdotta in esclusiva da Sky. Solo le telecamere della tv satellitare possono accedere agli spogliatoi
delle squadre poco prima dell’avvio delle partite e offrire interviste a caldo ai protagonisti nell’intervallo tra i primi e i secondi tempi, direttamente sul campo di gioco.
Le indicazioni degli allenatori, i piccoli e grandi riti pre partita, le tensioni a pochi minuti dal fischio d’inizio vengono raccolte soltanto dalle telecamere di Sky per vivere sempre più
da vicino le emozioni dei protagonisti. Un esperimento, provato in passato da Italia per il (poco fortunato) reality show
Campioni-il sogno, che ha catturato positivamente l’attenzione degli appassionati di calcio più esigenti e che ha destato
interesse e curiosità in primis negli “addetti ai lavori”.
“Un’innovazione – ha commentato il capitano della Juventus, Alex Del Piero – volta a rendere ancora più spettacolare il nostro sport. È altrettanto vero che in America lo
sport è analizzato e considerato sia dai giocatori ma soprattutto dai media in maniera molto diversa, però, ben vengano queste novità”.
Anche l’ex allenatore della Roma, Luciano Spalletti, ora alla
guida dello Zenit San Pietroburgo, dalla Russia ha promosso
la novità esclusiva di Sky: “Sono convinto che avvicini molto il nostro pubblico a sapere quello che succede dentro gli
spogliatoi. Va usato in maniera corretta e noi addetti ai lavori
dobbiamo riuscire a mandare dei messaggi corretti ai bambini
che guardano da casa”.
Si è espresso anche l’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli: “Ne succedono di tutti i colori: c’è chi ascolta musica, come
me, c’è chi ha talmente tanta tensione che magari preferisce
farsi da parte, e quindi succedono diverse cose. Se la finzione
prevale sulla realtà? Penso che recitare, in quel momento, non
sia facile, perché c’è la tensione della partita, l’emozione, il
fatto del risultato e quindi non penso ci sia finzione. Credo sia
una cosa bella e positiva da far vedere ai tifosi a casa”.
f.t.
Trasmissioni
CANALE
CANALE
CANALE
CANALE
CANALE
CANALE
CANALE
CANALE
CANALE
CANALE
CANALE
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
ITALIA
LA
LA
LA
LA
LA
LA
LA
LA
LA
PREMIUM CALCIO
PREMIUM CALCIO
PREMIUM CALCIO
PREMIUM CALCIO
PREMIUM CALCIO
PREMIUM CALCIO
PREMIUM CALCIO
PREMIUM CALCIO
PREMIUM CALCIO
MAGAZINE CHAMPIONS
LEAGUE
PREMIUM CALCIO PREM
PRESS
PREMIUM CALCIO
LEAGU
PREMIUM CALCIO SERIE
PREMIUM CALCIO SERIE
PREMIUM CALCIO SERIE
PREMIUM CALCIO SERIE
PREMIUM CALCIO STUDI
RAI
TG -CO
RAI
TG -GI
RAI
TG -M
RAI
TG -NO
RAI
TG -PO
RAI
TG -SE
RAI
TGSPO
UNO M
RAI
PARZIA
RAI
LA DO
RAI
NOVA
NOVA
RAI
SPECIA
RAI
PRES.N
RAI
PRES.R
RAI
QUELL
RAI
QUELL
RAI
RAI SP
RAI
RAI SP
RAI
RAI SP
RAI
RAI SP
RAI
TERZO
RAI
TG -GI
RAI
TG -M
RAI
TG -M
RAI
TG -NO
RAI
TG -SE
RAI
TGSPO
RAI
BLOB
RAI
BUON
RAI
GT RA
RAI
IL CAF
RAI
NOVA
RAI
RAI NE
Consumi
Dal
ciascuna squadra
NALI – NO PARTITE
– / /
del Girone di Andata
Durata Servizi
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
EMITTENTI
RAI
RAI
RAI
CANALE
ITALIA
RETE
LA
RAI SPORT
SKY CALCIO
SKY SPORT
PREMIUM CALCIO
RAI
RAI
RAI
RAI
RAI SPORT
RAI SPORT
RAI SPORT
RAI SPORT
RAI SPORT
RAI SPORT
RAI SPORT
RAI SPORT
RETE
RETE
RETE
SKY CALCIO SKY CALCIO SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SKY SPORT
SPORT ITALIA
SPORT ITALIA
SPORT ITALIA
SPORT ITALIA
SPORT ITALIA
SPORT ITALIA
SPORT ITALIA
TG -GIORNO
TG -MATTINA
TG -NOTTE
TG -SERA
° MINUTO
APRI RAISPORT
BUONGIORNO PIU`
PRIMO STADIO
SABATO SPRINT
SPECIALE POSTICIPO SERIE A
TERZO STADIO
TG SPORT PIU`
CONTRO CAMPO
PRES.CONTRO CAMPO
TG (notiziario)-MATTINA
GOAL PARADE
PRE E POST PARTITA
CHAMPIONS LEAGUE
GOAL DEEJAY
HIGHLIGHTS
SERIE A REMIX
SERIE A THE MOVIE
SKY CALCIO SHOW
SKY IN CAMPO
SKY SPECIALE
SKY SPORT
SPECIALE CALCIO MERCATO
GOAL DEEJAY
HIGHLIGHTS
SERIE A REMIX
SERIE A THE MOVIE
SKY SPORT
SPECIALE CALCIO MERCATO
NEWS
PRIMA ORA
S.I. CHE DOMENICA
S.I. NEWS
S.I. NOTTI MAGICHE
S.I. SOLO CALCIO
S.I. SOLO CALCIO-SERIE B
SPECIALE CALCIOMERCATO
13
– Il video-futuro delle competizioni europee
Il calcio dell’Uefa
su Sky e Mediaset
F
ino al prossimo anno resterà tutto immutato (la partita del mercoledì in chiaro su una Rete Rai e tutte le gare trasmesse su Mediaset Premium
e Sky) ma dal
cambierà
l’offerta televisiva della Champions League. Sky Italia si è aggiudicata i diritti televisivi per
le stagioni
,
e
. In base a questo
accordo, Sky ha acquisito i diritti televisivi delle partite in diretta di due pacchetti esclusivi
della Champions League (ma
potrà trasmettere solo in differita una partita con un’italiana
in campo del mercoledì) e i diritti televisivi non esclusivi degli highlights. Non è mancato il
commento di Tom Mockridge,
amministratore delegato di
Sky Italia, che ha dichiarato:
“Sono molto lieto per la prosecuzione dei nostri rapporti con
la Uefa, un partner importante
che organizza grandi competizioni calcistiche”.
Mediaset non è rimasta a
guardare: nel triennio
il miglior incontro del
mercoledì sarà trasmesso solo
sulla televisione free. Si tratta
di una novità senza precedenti
e Mediaset si è aggiudicata il
diritto di prima scelta del mer-
i monitorate
IUM FOOTBALL CLUB
SING UEFA CHAMPIONS
UE
A LIVE
A LIVE ANTICIPO
A LIVE POSTICIPO
A NEWS
O CHAMPIONS LEAGUE
ONTINUA
ORNO
ATTINA
OTTE
OMERIGGIO
ERA
ORT
MATTINA ESTATE (trs)ALE
OMENICA SPORTIVA
NTESIMO MINUTO
NTESIMO MINUTO
ALE
NOVANTESIMO MINUTO
RAI SPORT-STADIO SPRINT
LI CHE ASPETTANO...
LI CHE IL CALCIO...
PORT-DRIBBLING
PORT-DRIBBLING-PARZIALE
PORT-SABATO SPRINT
PORT-STADIO SPRINT
O STADIO SPECIALE
IORNO
MATTINA
MATTINA-MATTINA
OTTE
ERA
ORT
DI TUTTO DI PIU`
GIORNO ITALIA (rtg)
AGAZZI
FFÈ DI RAI NEWS
NTESIMO MINUTO SERIE B
EWS -PARZIALE
12-18 febbraio 2011
Napoli-Inter
coledì che consentirà ai tifosi
di vedere in esclusiva e gratuitamente una delle due partite settimanali disputate con
certezza da squadre italiane.
Partita che, contrariamente
a oggi, non sarà trasmessa in
diretta da nessuna pay tv. Mediaset inoltre assicurerà gratuitamente ai telespettatori le
semifinali giocate dalle squadre italiane e la finalissima. Le
reti free di Mediaset trasmetteranno anche gli highlights
con tutti i gol e le sintesi delle
partite sia del martedì sia del
mercoledì.
Per il triennio
Me-
diaset si è aggiudicata anche
i diritti esclusivi per tutte le
piattaforme tv dell’intera Europa League, torneo che acquista ancor più valore sportivo a causa della riduzione a
due delle squadre italiane che
disputeranno sicuramente la
Champions League. Questo
significa che saranno iscritte
ai vari turni di Europa League
club di prima grandezza: la
vincitrice della Coppa Italia e,
dopo i play off, la quarta e la
quinta classificate in Campionato. In più, giocheranno in
Europa League anche le eventuali squadre italiane elimina-
L’intervista – Antonio Rota, ad di Vidierre
“L’approfondimento
su ben sedici canali”
Tim Cup
il record
su Rai 1
F
“A
inora la gara in chiaro
che ha realizzato più
ascolti nella stagione calcistica
è NapoliInter di Coppa Italia, trasmessa su Rai mercoledì
gennaio in prima serata
e vinta dai nerazzurri dopo i calci di rigore ( dopo i tempi supplementari). In media davanti al
video ben milioni
mila telespettatori e uno
share del , %.
In particolare, il primo
tempo è stato visto da
milioni
mila telespettatori con il , % di share, il secondo da milioni
mila pari al , %.
L’ascolto è ancora salito
per i tempi supplementari che hanno totalizzato
milioni
mila con il
, % mentre i rigori hanno toccato gli
milioni
mila pari al
, % di
share.
Bene anche JuventusRoma ( - ) in onda la
sera successiva sempre
sulla Rete ammiraglia Rai:
.
.
spettatori (share del , %).
f.t.
te dalla Champions. Tutte le
partite saranno trasmesse da
Mediaset Premium e una per
turno sarà trasmessa anche
gratuitamente dalle reti generaliste Mediaset.
Mediaset, infine, si è aggiudicata in esclusiva assoluta la
Supercoppa Europea (sfida tra
chi ha vinto la Champions League e l’Europa League).
Commentando
l’assegnazione dei diritti Guy-Laurent
Epstein, direttore marketing
di Uefa Events SA, ha dichiarato: “La Uefa è entusiasta di
continuare la collaborazione
con Mediaset. L’emittente ha
dimostrato grande impegno
verso la Uefa Europa League,
posizionandola come evento
di alto livello nel settore. Il rinnovo contribuirà a consolidarne ulteriormente il prestigio in
Italia. Inoltre, la copertura della Uefa Champions League su
due importanti canali in chiaro
come Canale e Italia assicurerà un grande accesso alla
competizione”. La Uefa intende anche ringraziare la Rai, che
attualmente detiene quest’ultimo pacchetto di diritti, per il
contributo in Champions League dalla stagione
- .
f.t.
ll’interno della nostra
sala server – spiega
Antonio Rota, amministratore
delegato di Vidierre (laboratorio leader in Europa nel monitoraggio e nell’analisi sui media) –
abbiamo tutto il registrato delle
diverse emittenti italiane da noi
monitorate. Si può immaginare
un H di un bouquet di Reti che
varia dai
ai . Nell’ambito
dello sport sono i canali specifici. Una volta ottenute tutte
le registrazioni, grazie a un software automatico, facciamo un
riconoscimento-marchi con loghi e testi e ci rendiamo conto
di cosa è andato in onda, secondo per secondo, nel palinsesto
specifico di una determinata
emittente. Collegando questi risultati ai dati Auditel ricaviamo
una classifica delle squadre che
hanno ottenuto più audience e
visibilità dal punto di vista del
live ma anche degli approfondimenti, delle rubriche specifiche e dei servizi all’interno di
tg, canali di approfondimento,
contenitori calcistici. Del resto
ogni sponsor compra uno spazio e vuole sapere quanto gli è
tornato a livello economico da
quell’investimento”.
Quali ricerche fa Vidierre?
non è primo nella graduatoria
live, che vede in testa Juventus e Inter”.
ANTONIO ROTA
“Ci occupiamo di ricerche
nell’ambito audiovisivo, sull’emittenza italiana, su cosa si dice e sui temi oggetto di discussione nell’opinione pubblica, in
particolar modo in tv. Quanto
al calcio stabiliamo un ranking
delle squadre italiane tenendo
conto dei dati Auditel (da cui ci
riforniamo dal
) e associandoli agli eventi trasmessi”.
E quali sono i risultati?
“Il Milan è ‘campione d’inverno’ per quanto se ne parla
(oltre che nell’effettiva classifica di serie A, ndr): ha avuto
una grande visibilità dal punto di vista mediatico anche se
Il fatto che ormai ci sia calcio
a ogni ora tra partite (compresa la novità della gara alle .
della domenica) e trasmissioni
ad hoc sta riducendo o aumentando il pubblico davanti alla tv?
“L’aumento dell’offerta (sia
di canali sia di ore in cui vengono ‘spacchettati’ i vari match
di serie A) ha determinato una
crescita dell’audience rispetto
allo scorso anno. E sono sempre più coloro che preferiscono
vedere la partita in tv piuttosto
che allo stadio. Il cosiddetto
‘calcio-spezzatino’, spesso criticato, non ha assolutamente
ridotto i dati Auditel anche se
presto pubblicheremo una nuova ricerca per vedere quanto ‘la
cena’ (i posticipi, ndr) batta ‘il
pranzo’ (le partite nella nuova
fascia oraria, ndr). Non bisogna, infine, dimenticare che la
gara domenicale delle . è
stata creata anche per favorire
la diffusione del campionato italiano all’estero, in particolare
in Cina dove a quell’ora è prima
serata e sono tantissimi i fans di
Milan, Inter e Juventus”.
f.t.
14
12-18 febbraio 2011
Marketing
Il fenomeno – Maggiore attenzione delle imprese
Marketing verde
avanza l’eco-web
E
cologia, riduzione dei consumi energetici,
impatto ambientale, raccolta differenziata:
tutte parole entrate a gran voce a far parte
del nostro quotidiano. Rispetto agli anni passati, molte aziende stanno utilizzando internet per
diffondere questo messaggio e i siti non vengono più visti come una semplice vetrina, ma come
un’utile arma per affascinare gli internauti, sempre più sensibili agli argomenti verdi. Il web .
lascia spazio all’eco-web, per dirla con il termine
coniato in rete dagli esperti attenti a combattere
il global warming. Grazie a strumenti come social
network e blog, internet è diventato il maggior
strumento di informazione per l’ambiente. Alcuni
siti si adoperano per la diffusione della “green economy”, come Zero Impact Web un sito che fornisce consigli per ridurre e compensare le emis-
L’idea per ridurre gli sprechi
sioni di anidride carbonica derivanti dall´utilizzo
di internet. Infatti, non tutti sanno che premendo
il tasto del mouse per aprire una nuova pagina
web o per inoltrare un’e-mail, produciamo qualche microgrammo di CO .
Questo perché la maggior parte dei server che
ospitano siti, portali, blog, funzionano con energia
elettrica “sporca”, cioè proveniente da fonti fossili. Secondo una ricerca condotta dalla Harvard University di Boston, ogni ricerca in internet genera
mg di CO , dovuti agli elevati consumi di elettricità. Si stima inoltre che l’Information Technology
sia responsabile del % delle emissioni di CO europee, con circa milioni di centri elaborazione dati
e miliardi di kWh consumati all’anno.
ALICE MILIA
Gaatle – Il consumo dei monitor varia a seconda dei colori
ll file del WWF Il motore di ricerca “nero”
non si stampa per il risparmio energetico
L
A
a più grande organizzazione mondiale per la salvaguardia
della natura, il WWF, ha dato il via ad una serie di progetti web per risparmiare carta e salvare gli alberi: programmi,
download e persino font. Ora è nato anche un file ecologico.
Come? Il file WWF risolve la questione alla radice in quanto è
praticamente impossibile stamparlo. Si tratta di un particolare formato elettronico molto simile a quello del pdf con una
piccola ma fondamentale differenza: l’opzione di stampa è
totalmente bloccata. L’obiettivo dell’iniziativa è contribuire a
creare una nuova consapevolezza sull’utilizzo di carta e fornire
uno strumento concreto per cambiare le proprie abitudini riducendo il proprio impatto sull’ambiente. In particolare, l’iniziativa è rivolta agli uffici di tutto il mondo che causano ogni anno
elevate quantità di rifiuti cartacei, ma il software può essere
usato da chiunque e può convertire diversi tipi di documenti.
Nell’epoca dei tablet, e-book ed e-journal, è più che idoneo.
a.m
Il progetto “Eart Engine” per l’ambiente
ridurre l’impatto ambientale ci pensa la rete.
Il ruolo divulgativo ed educativo della rete si fa avanti,
in questo caso, per parlare
di global warming adoperandosi concretamente per la
salvaguardia dell’ambiente.
In quest’ottica si inserisce
Gaatle, un progetto green di
cui ancora molti non ne conoscono l’esistenza.
Si tratta di un motore di
ricerca a risparmio energetico, prodotto dalla piattaforma web LifeGate che ha
come scopo la diffusione
di coscienza ecologica e la
promozione di uno stile di
vita etico, eco-sostenibile ed
equo-solidale, in collaborazione con Google Inc. Questo motore di ricerca non è
uguale ai suoi infiniti fratelli
in black style (come ad esempio Nerooogle), ma ha
qualcosa in più e di ancora
poco utilizzato: la sua diversità è data dallo sfondo nero.
Questo viene utilizzato
in modo da far risparmiare
energia rispetto alla visualizzazione su schermo di colore bianco. L’idea del colore
nero è nata da una ricerca
condotta dall’Università di
Berkeley e commissionata dall’Ente di Protezione
Ambientale
statunitense
Environmental Protection
Agency, sul consumo di energia degli apparecchi da
ufficio.
Dai dati emerge che il consumo d’energia dei monitor
dei computer varia anche a
seconda dei colori, della luminosità, del contrasto impostato e, soprattutto, della
quantità di luce generata.
a.m
Emissioni di CO ridotte di mila tonnellate
L’occhio di Google Il data center Yahoo
sulla deforestazione diventa... ecologico
R
accogliere i dati sull’ambiente e monitorarli. Renderli pubblici e alla portata di tutti. A
chi poteva venire l’idea se non alla Grande G? Il
colosso dell’informatica ha lanciato una piattaforma per monitorare le foreste dell’intero pianeta: un nuovo strumento per salvaguardare
l’ambiente, si chiama Google Eart Engine.
La nuova piattaforma del gigante di Mountain
View, presentata alla conferenza Onu di Cancun
sul clima, metterà a disposizione (online) della
comunità scientifica internazionale
anni di
dati e immagini satellitari e gli strumenti per
analizzarli. In un momento in cui tutti sono attenti alle tematiche ambientali, Google sceglie
di intervenire con un progetto di forza guidato
da una comunità scientifica.
Secondo i programmatori, inoltre, sarà possibile mappare in maniera oggettiva l’avanzamento di deserti, deforestazione, di risorse
idriche e altro. Le mappe sono frutto dell’analisi di mila riprese effettuate dai satelliti
Landsat della Nasa, nelle missioni spaziali tra
il
e il
.
a.m
L
a sensibilità nei confronti dell’ambiente ed il
risparmio energetico sono diventate le parole d’ordine soprattutto per le grandi compagnie,
che ne guadagnano in termini di risparmio economico e di immagine. Chi ha sposato questa filosofia è Yahoo che continua ad innovarsi nella costruzione dei suoi data center, puntando su una
struttura diversa da quelle comuni per ottenere
una serie di vantaggi a livello di risparmio energetico. Yahoo Computing Coop, questo il nome
del progetto di riqualificazione di un vecchio impianto di produzione di imballaggi realizzato per
la prima volta Europa (precisamente a Avenches,
in Svizzera). Grazie ad una progettazione unica
nel suo genere, il nuovo data center prometterà
di diventare uno dei più ecologici al mondo riducendo le emissioni di oltre .
tonnellate di
CO e sarà il % più efficiente nel raffreddamento rispetto ai più recenti data center e il % più
efficiente rispetto a quelli tradizionali. Il data center supporterà e potenzierà i servizi e i prodotti
Yahoo tra cui Yahoo Homepage, Yahoo Lifestyle,
Yahoo Sports, Yahoo News e Yahoo Finance.
a.m
Interventi
Parte il
12-18 febbraio 2011
15
dicembre la nuova procedura obbligatoria in molti settori di rilievo sociale
Basta coi litigi: meglio conciliare
L
a conciliazione si prepara alla data di avvio del
prossimo
marzo per
proporsi ai cittadini obbligatoriamente in settori di estremo
rilievo sociale, quali il condominio, le successioni ereditarie, i
patti di famiglia, le locazioni,
i comodati, gli affitti di azienda, la responsabilità medica,
la diffamazione, i contratti assicurativi, bancari, finanziari
nonché la responsabilità civile
derivante dalla circolazione
stradale, come metodo alternativo di risoluzione delle controversie. L’emanazione del
decreto del Ministro della Giustizia
/
chiude una fase
importante dell’attuazione del
nuovo strumento che, nelle intenzioni del legislatore europeo e italiano, offre la possibilità
di dirimere un conflitto senza adire la Magistratura e di ridurre
i tempi di attesa nella giustizia
civile. La situazione in questo
settore è veramente difficile in
quanto, secondo gli ultimi dati
del Ministero, in Italia per avere
una sentenza occorrono mediamente dieci anni, i giudizi in
corso sono circa .
.
, ogni anno vengono iscritte circa
.
cause nuove e i magistrati in organico sono .
, di
cui solo una parte svolge effettivamente attività d’udienza.
Gli italiani, che si caratterizzano ormai da anni per la loro
predisposizione alla litigiosità,
sono chiamati oggi a placare i
propri animi e, con l’aiuto di un
terzo, estraneo e imparziale,
possono comporre bonariamente una lite.
Il terzo in questione è il conciliatore, un soggetto che per
diventare tale, deve essere in
possesso di un diploma di laurea almeno triennale e deve aver
compiuto un percorso formativo per conciliatore di
ore
presso enti autorizzati. È un professionista imparziale, neutrale
e indipendente, che deve saper
conquistare le fiducia delle parti
e tenere aperta la negoziazione,
deve saper ascoltare con rispetto e pazienza, armonizzando
gli interessi e, nel frattempo,
cercare di individuare il BATNA,
ossia la migliore soluzione della
controversia per ciascuna delle
parti. Chi vanta un diritto certo,
dovrà forse rinunciare a “qualcosa”, ma potrà evitarsi lo shock
delle aule di giustizia, i tempi
biblici, i dissapori con il proprio
difensore per i rinvii delle cause
a tre anni e, da non sottovalutare, la possibilità di “parlare”
face to face con il proprio avversario, magari dirgliene quattro,
ma poi, alla fine, stringergli la
mano. Non è una favola, è una
concreta possibilità che, se non
ostacolata da qualcuno, potrebbe effettivamente cambiare le
cose…in meglio.
I sistemi di ADR, acronimo di
Alternative Dispute Resolution,
Foto MVit_Photoxpress
pur essendo considerati una novità nel nostro Paese, sono da
tempo utilizzati negli altri sistemi giuridici mondiali.
Un primo esempio di conciliazione lo si rinviene già nell’antica
Cina, dove la stessa era considerata strumento primario di risoluzione delle controversie; tale
propensione del sistema cinese
è sfociato poi nell’istituzione
dei cosiddetti comitati popolari
di conciliazione (
). Non da
meno risulta il Giappone, dove
da sempre lo strumento conciliativo è utilizzato in ambito familiare, ambientale e di lavoro.
Il grande sviluppo della conciliazione si è avuto negli USA, a
partire dagli anni ’ , in risposta
al fenomeno della cosiddetta litigation explosion. Le corti federali videro più che raddoppiato il
numero delle cause civili iscritte,
con evidenti problemi per gli organi giurisdizionali di riuscire a
gestire i contenziosi in tempi
brevi e a costi contenuti. Esiste
sempre, in ogni civiltà giuridica,
un rapporto diretto tra quantità
di norme giuridiche e quantità
di controversie; orbene, tra gli
anni ’ e gli anni ’ , gli USA
sono intervenuti legiferando
in ordine a materie che fino ad
allora erano state lasciate alla
volontà contrattuale delle parti.
È così che prende vita un sistema di “giustizia sociale informale” fondato sull’intervento
di un soggetto che non ha potere decisionale, ma che aiuta
le parti a trovare una soluzione
alla propria controversia. Una
continua crescita di casi risolti
tramite queste procedure ha
portato, nel
, alla modifica
del Titolo ° della Carta dei Diritti (riguardante la risoluzione
dei conflitti), con la previsione
della prevalenza degli strumenti A.D.R. su qualsiasi procedura
contenziosa. In molti casi, infatti, prima di potersi rivolgere al
giudice ordinario le A.D.R. sono
un passaggio preventivo obbligato. Ad oggi, l’affermazione
dei sistemi conciliativi delle liti
ha portato negli USA ad un deflazionamento del contenzioso
di circa il %.
In ambito europeo, la Commissione, circa anni fa, nel suo
Libro Verde sui modi alternativi
di risoluzione delle controversie
in materia civile e commerciale
diversi dall’arbitrato (
), rilevava che lo sviluppo di queste
forme di composizione delle
controversie non deve essere
percepito come un modo per
rimediare alle difficoltà di funzionamento del sistema giudiziario, ma come un’altra forma
di pacificazione sociale più consensuale, e, in molti casi, più
appropriata del ricorso al giudice o ad un arbitro. La soluzione
ideale per due soggetti in conflitto, non è sempre costituita
da un provvedimento di un ma-
Fine tuning
gistrato: il sistema giudiziario, a
prescindere dalla sua efficienza
e anche da quanto sia rapido e
affidabile, potrebbe non offrire
alle parti la soluzione più adatta
e, comunque, non essere adeguato ad ogni forma di disputa.
Come si sa, il processo è diretto
a provare i fatti e ad applicare il
principio astratto previsto dalla
legge: l’esame della verità si riduce ai “fatti provati” in corso
di causa. Non spetta ai giudici
appurare che la sentenza appaghi gli interessi-motivazioni delle parti. Le ADR rappresentano,
nell’intento comunitario, una
risposta diversa alla domanda
di giustizia dei cittadini e richiedono un cambiamento culturale
profondo rispetto al concetto
stesso di giurisdizione. Tutto ciò
per dire che i metodi extragiudiziali non vanno concepiti né come un sistema sempliciotto di
alleggerire il carico giudiziario,
né come giustizia minore.
Al di là di ogni ideale, l’Italia
però è chiamata a risolvere il
“problema giustizia”. Il comitato del Consiglio dei Ministri
d’Europa ha fermamente invitato le autorità italiane a risolvere
il problema della lungaggine dei
processi, sottolineando che i ritardi della giustizia costituiscono un serio pericolo per il rispetto della supremazia della legge.
MARIA CATALDO
conciliatrice A.N.P.A.R.
a cura di Fabio Poli
Come i numeri (e le strategie di marketing) smentiscono molti luoghi comuni nel mondo dello sport
Basket e cricket? Più forti del calcio
Q
uanto influisce la prospettiva
nella quale ci poniamo nelle
valutazioni in termini di marketing? Ovvero: quanti errori
facciamo o possiamo fare solo perché crediamo che il nostro “modo di
vedere” corrisponda al modo di vedere globale?
La domanda nasce, come spesso accade, da un caso concreto. Una risposta
sorprendente ad una domanda che può
sembrare a i più assolutamente scontata: qual è lo sport più “ricco” al mondo?
Meglio: qual è il campionato sportivo nazionale nel quale i giocatori
vengono pagati di più dalle rispettive
società?
Provate a porre la domanda ad utenti
italiani o, più in generale, europei e otterrete sempre la medesima risposta: il
calcio. Provate a porre la domanda in Africa, Russia, Arabia, Sud America, Messico e, persino, al Polo Nord e otterrete
anche qui la stessa risposta: calcio.
Le variabili nella risposta potranno
vertere su quale campionato “paghi”
di più i suoi calciatori: la Serie A italiana, la Liga spagnola, la English League,
il campionato russo o quello qatarino.
Due terzi del mondo vi risponderanno,
insomma, nella stessa maniera: Football o Soccer, a seconda delle latitudini.
E tutti risponderanno in maniera errata.
Nessuno di questi campionati sportivi offre ai suoi tesserati il salario più
alto al mondo.
Anche se l’F.C. Barcellona chiude l’accordo di jersey-sponsorship più alto al
mondo per la sua “camiseta blaugrana” [ milioni di euro a stagione per la
Qatar Foundation], anche se le sponsorizzazioni di maglia nel campionato brasiliano di calcio, trainate dalla prospettiva della Coppa del Mondo FIFA
,
superano per la prima volta i
milioni
di euro complessivi [con milioni solo
per la maglia del SC Corinthians], non è
nel calcio che si può trovare la soluzione
corretta al nostro quesito.
La risposta giusta [NBA] sarebbe
più probabile ascoltarla negli Stati
Uniti d’America, Alaska compresa. È,
infatti, il campionato di basket più
noto e seguito al mondo [anche se è
il baseball lo sport nazionale] che, con
un valore medio di
milioni di dol-
lari di ricavi per squadra [dai
dei
New York Knicks ai “soli”
milioni
dei Milwaukee Bucks], è il campionato
sportivo che paga le sue “star” di più
al mondo.
Fonte: Wikipedia Popularsports
Fino a qui, in effetti, la sorpresa potrebbe dirsi ancora contenuta; almeno
per i più esperti.
Certo è singolare notare come, anche visivamente, il calcio sia considerato lo sport più popolare in quasi due
terzi del pianeta, mentre il basket praticamente non appaia neanche.
Ma la vera sorpresa deve ancora arrivare. Se, difatti, allarghiamo l’analisi
della classifica dei giocatori più pagati al
mondo sino al secondo posto, troviamo
un dato assolutamente sorprendente: è
il Cricket in India.
Ebbene si: la IPL, Indian Premier League [la Serie A del Cricket locale], ha
raddoppiato il valore del suo marchio
dal
ad oggi, attestandosi alla
ragguardevole cifra di , miliardi di
dollari [Ricerca: SPONSORGLOBE by
SPORT+MARKT]. Grazie a questi enormi introiti, i suoi giocatori ricevono
il secondo salario più alto nel mondo
dello sport.
Grazie a strategie di marketing del
tutto innovative e al sapiente utilizzo
dei più moderni strumenti a disposizione [nel
la IPL è stato il primo evento sportivo a trasmettere tutte le partite della stagione live e gratis su Youtube
e, addirittura, le ultime quattro partite
in D in sale cinematografiche] uno degli sport più tradizionali al mondo ha
saputo reinventare il proprio prodotto diventando un caso di successo che
guarda al futuro.
Pochi sanno, infatti, che, secondo la
tradizione indiana, il cricket cambiò il
corso della lotta per la libertà del Paese.
Importato in India dai britannici, il cricket si diffuse grazie ad una sfida, vinta:
i colonizzatori britannici avrebbero eliminato la tassa obbligatoria sulla terra
se i contadini indiani li avessero sconfitti
in una partita di cricket.
Nell’era della commercializzazione
dello sport, l’India è riuscita a creare
un fenomeno economico-mediatico
che ha saputo ritagliarsi una dimensione mondiale.
Il campionato è riuscito a guadagnare più del baseball statunitense e del
calcio europeo, per singolo match. Una
squadra [il “PUNE”] è stata acquistata
al prezzo record di
milioni di dollari
[il Chelsea vale
milioni di dollari e il
Manchester City
].
I giocatori sono stati pagati, in media, , milioni di dollari al mese per
un anno. Google si è aggiudicata i diritti per far vedere le partite in diretta
attraverso Youtube per
milioni di
dollari. In occasione della finale, l’IPL
ha guadagnato almeno milione di
dollari ogni dieci secondi di pubblicità
[cifra paragonabile ai prezzi pubblicitari della Coppa del Mondo di calcio e
al Super Bowl statunitense].
16
Opinioni
12-18 febbraio 2011
di Vito RAIMONDO
Definisce la Regione azionista di riferimento, ma lo sono altri enti
Greco parla di Lacirignola
diciamolatutta ma è la Fiera... dell’errore
Greco, la Fiera del Levante
e l’interlocutore sbagliato
verso l’indigenza.
Per cui non c’è proprio da fregarsi le mani al
cospetto di quel - , % con cui qualche sciocco ritiene di stare meglio di quelli del Nord.
A peggiorare il quadro arriva la notizia dello
scatto all’insù dell’inflazione: “ , % su base annua”. Il livello più alto da tre anni. Sotto accusa i
costi dell’energia e dei prodotti alimentari.
È proprio lì che la famiglia media italiana è vulnerabile.
Umile apprendista di vicende economiche,
ho appreso da una lettera di chiarimento del
D.G. della Rai, Mauro Masi, al Cda, che il rimborso spese relativo a
trasferte (in un anno, la
maggior parte a fine settimana…) del direttore
del Tg , Augusto Minzolini, è da considerare
“benefit compensativo”.
Mi scusi Masi: ma compensativo di cosa? Si
prevedono scintille in azienda.
Il Governo ha varato provvedimenti per
rilancia il pil. Consulente la Merkel?
SALVATORE GRECO
Scherzi dell’inesperienza. Salvatore Greco,
coordinatore de “La Puglia prima di tutto”, a
proposito del presidente della Fiera del Levante, Lacirignola, afferma: “le dimissioni del segretario generale e del presidente, sono la peggiore
conferma dell’assenza di attenzione da parte del
presidente della Regione sulla sua missione e sul
suo futuro (si riferiva all’ente: ndr). Lacirignola e
Rolli hanno dovuto scontrarsi con la difficoltà di
un azionista di riferimento per nulla intenzionato
a porre in essere iniziative e provvedimenti che facessero uscire l’ente dai vicolo cieco”.
Ricordo a Greco che la Regione non è l’azionista di riferimento della FdL. Deve rivolgere la
sua attenzione e Provincia, Comune e Camera di
Commercio che sono i soci fondatori.
In calo il reddito delle famiglie
E avanza pure l’inflazione
L’Istat ha calcolato che il reddito delle famiglie,
nel
, è calato del , %. Figuriamoci cos’è oggi!
L’area più colpita è il Nord Ovest (effetto
Fiat?) che registra un - , % Il Sud è a quota - , %.
Volevo proprio vedere che regioni così inguaiate come le nostre avessero registrato un decremento maggiore.
Ormai, qui, la polpa non c’è più. Siamo all’osso: dilaga l’inoccupazione (superiore alla disoccupazione) che sta portando alcune classi sociali
Il premier vuole dare una scossa all’economia
del Paese, parecchio stagnante e ha inteso varare provvedimenti tali da realizzare un incremento del Pil di - punti nei prossimi anni.
Lacirignola si dimette alla Fiera del Levante
Un grande e apprezzabile gesto
FRANCESCO STORACE
Tre anni fa (malora premunì?), Berlusconi gli
promise mari e monti. Al congresso del suo movimento affermò: “Il mio cuore vibra con voi”.
Ma nessuno degli storaciani entrò nella compagine governativa, tanto che l’ex sodali di Fini disse stizzito: “La prossima volta userò un registratore. Così resterà traccia di ciò che promette!”.
E quando l’uomo di Arcore gli soffiò l’eroina
Santanchè, l’ex presidente della Regione Lazio
affermò cupamente, rivolto alla bella Daniela:
“Fino alle elezioni ci ha insegnato come si odia
Berlusconi, dal giorno dopo le elezioni ci ha insegnato come lo si venera”.
Corsi e ricorsi? Musumeci è avvertito.
I singolari benefit compensativi
del direttore del Tg
ANGELA MERKEL
Dio lo benedica, ovviamente. Non è che ha
assunto, come consulente, la premier tedesca
Angela Merkel, visto che Tremonti, Sacconi e
Brunetta non sono sufficienti?
Quella discutibile spartizione
delle presidenze dei Parchi pugliesi
Le promesse di marinaio del premier
Alla prova del fideistico Storace
Il capo del Popolo della Libertà (il premier) ha
promesso di imbarcare nel Governo una decina
di naufraghi. Tra questi, un uomo de “La Destra”: Nello Musumeci.
Sorprende che un politico di lungo corso come Francesco Storace si sia fato abbindolare.
COSIMO LACIRIGNOLA
Cosimo Lacirignola torna a casa. All’Istituto
Agronomico Mediterraneo di Valenzano. Lì c’è
bisogno urgente di lui: molti allievi dell’Istituto provengono dal Nord Africa in fiamme e lui
vuole stare vicino a loro. Passa il testimone nella
Fiera del Levante.
Un rarissimo esempio di onestà intellettuale e
di attaccamento al lavoro. Quello vero. Chapeau!
AUGUSTO MINZOLINI
Continua la bagarre politica per la nomina dei
presidenti del Parco del Gargano e di quello della Murgia.
L’unica cosa certa che traspare è che le designazioni saranno bipartisan: uno al Centrodestra, l’altro al Centrosinistra.
Così si fa una sana politica ambientale. Caspita!
“Non vi offendo, perché io non vi ho insultato, ma vi ho descritto”
Indro Montanelli
Vito Raimondo
In libreria
VIP
i
racconta
Un giornalista e le loro malizie...
i
TTA
DICIAMOLA TU
DICIAMOLA
TUTTA
LA
DICIAMTO
TUT A
Vito Raimondo
o
VIP
Un giornalista
racconta
e le loro malizie...
Rubriche
12-18 febbraio 2011
17
segue dalla prima
Tante divisioni portano alla patria unica
rocentrico”) ci fa discettare di un Terzo Millennio cominciato con catastrofi mentre, come
osserva acutamente l’economista venezuelano
Moisés Naim, esiste tutta un’altra realtà: “se
prendiamo i numeri del
sul prodotto pro
capite, la mortalità infantile, le calorie assunte, l’accesso all’educazione, le pandemie, e poi
prendiamo i numeri del
scopriamo che
il progresso è stato enorme” (cfr. M.Panara,
Moisés Naim: “Ecco il segreto che ha risvegliato i paesi poveri”, su Affari&Finanza cit.). Capiamo meglio ora perché intervenire militarmente
in Afganistan, in Iraq, etc., è stata una follia e
perseverare è una tragedia?
La globalizzazione avanza inesorabile e i se-
mi che diffonde sono benefici. In Egitto è frutto della globalizzazione la costruzione della
grande Biblioteca Alexandrina, in Alessandria
d’Egitto, inaugurata il ottobre
, concepita strutturalmente per contenere milioni
di libri ma ad oggi molto al di sotto di questo
obiettivo: possiamo scommettere che, quanto più avanzerà la globalizzazione, tanto più
rapidamente si riempiranno gli scaffali oggi
vuoti! Le premesse quanto a valore delle risorse umane che operano in questi Paesi ci sono
tutte: le ho molto apprezzate, ad esempio,
quando Teca del Mediterraneo, la Biblioteca
del Consiglio Regionale della Puglia, ha invitato le bibliotecarie della Biblioteca Alexandrina
vi come accaduto proprio di recente (ottobre
) al Cairo con il ° Congresso Mondiale
della Società Internazionale di Storia della Medicina, ove una relatrice pugliese ha presentato
un paper dedicato – attenzione! – allo “spread
of medical Greek literature in Land of Otranto
(Southern Italy) between the XI and XII century
AD and the interferences with the medical Latin western culture” riscuotendo grande attenzione e successo!
in Puglia per descriverci la loro istituzione culturale (così come ho apprezzato, d’altra parte,
la vivace determinazione delle giovani bibliotecarie della Biblioteca Nazionale dell’Iran nel
credere e perseguire la digitalizzazione dei
loro servizi!).
Massimo Nava (cfr. Quei ragazzi del Cairo, su
Corriere della Sera del ° febbraio
) osserva
giustamente che i principali fattori globalizzanti che hanno inciso nei fatti d’Egitto sono stati
l’emigrazione dei giovani egiziani in Europa,
l’interagire delle comunicazioni sul Web e lo
sviluppo turistico; io aggiungerei, credo a ragione, anche i flussi e scambi culturali: che sono
innumerevoli ormai, perfino in campi innovati-
WALDEMARO MORGESE
Professore a contratto di economia
aziendale dell’Impresa culturale
nell’Università degli Studi di Bari
leNewsdaTerritorioeImprese
inviate le vostre notizie a [email protected]
L’Italia Wave trasloca a Lecce:
investimento di 400mila euro
PUGLIA
Pubblicata la graduatoria bando TIC:
investiti più di 8 milioni di euro
L’infotelematica entra nella piccola imprenditoria pugliese. La
novità riguarda
imprese che si sono aggiudicate gli aiuti del
bando per la diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (TIC). Riunite in reti, queste aziende hanno presentato progetti che renderanno più semplice e più efficace il loro
lavoro grazie alle TIC.
Un aspetto importante, quello della rete, se si pensa che il
bando si rivolgeva principalmente ai distretti produttivi che, in
quanto aggregazioni, hanno nella propria genesi la logica cooperativa della rete. Le imprese hanno programmato più di milioni
di investimenti per interventi nei quali a dominare è la filosofia
della cooperazione e della collaborazione tra aziende.
La manifestazione musicale Italia Wave Love Festival (ex Arezzo
Wave, traslocata già da Arezzo a Livorno) edizione
, lascia il centro del paese e si trasferisce in Puglia. Il presidente della Regione, Nichi Vendola, ha presentato questa settimana insieme al patron della
storica manifestazione, Mauro Valenti, la kermesse che andrà in scena a Lecce dal al luglio, coinvolgendo l’intera città: dallo stadio
comunale alle spiagge passando per l’aeroporto di Lepore e il centro
storico, trascinando nel tacco d’Italia decine di migliaia di persone
grazie al suo carico di eventi (l’ % dei quali gratuiti). La Puglia investirà circa
mila euro su Italia Wave love festival, il cui costo complessivo è di circa milione e mezzo di euro. Di questo contributo,
mila arriveranno da Provincia, Comune, Camera di Commercio e
altri sponsor leccesi, mentre gli altri
mila proverranno dall’assessorato alla Cultura della Regione con i Fesr destinati a Puglia Sounds.
Ovviamente il resto ce lo metterà la fondazione Italia Wave.
Dal 28 al 30 marzo 2011 Convenzione Provincia Brindisi
Intermat Middle East
per strutture protezione civile
Lo SPRINT Puglia informa che si svolgerà ad Abu Dhabi (UAE), dal - marzo Intermat Middle East, evento dedicato al
settore della subfornitura industriale creato da Comexposium,
organizzatore di INTERMAT Parigi, in “joint venture” con la Mecom Forum.
La Regione Puglia, in collaborazione con il Distretto Produttivo
della Meccanica Pugliese, propone di partecipare al Salone con un
proprio spazio espositivo istituzionale, “Spazio Puglia” per presentare agli operatori e alle istituzioni presenti alla manifestazione
l’esistenza di partners produttivi altamente specializzati, affidabili,
competitivi nel nostro territorio, ponendo in evidenza i poli di eccellenza della meccanica e della meccatronica in Puglia.
Progetto Loto ad Avetrana
Nuovo sistema fotovoltaico
Sono stati avviati ad Avetrana, in provincia di Taranto, i lavori del
Progetto Loto, un nuovo sistema di impianto fotovoltaico galleggiante modulabile commissionato dall’amministrazione comunale
e che sarà realizzato in un bacino d’acqua lungo la Strada provinciale per Nardò (Lecce). A costruire l’impianto è Daiet srl, azienda
di Cisternino (Brindisi) specializzata nel settore dell’impiantistica
civile e industriale, e degli impianti fotovoltaici.
Il sistema – denominato Progetto Loto, per le analogie con il
galleggiamento di piante acquatiche e fiori di loto – è in grado di
soddisfare i fabbisogni energetici di aziende agricole e consorzi di
bonifica siti in prossimità di specchi d’acqua.
www.gazeco.it
Direttore responsabile: Dionisio Ciccarese
È stata sottoscritta la convenzione tra la Regione Puglia e la Provincia di Brindisi, attraverso la quale verranno erogati nei confronti
di quest’ultima €
.
, per il “Rafforzamento delle strutture
provinciali di Protezione civile”. Il contributo è stato destinato in
base a quanto previsto dal Protocollo d’ Intesa che la Regione Puglia ha sottoscritto con le Province pugliesi il ottobre scorso, che
prevedeva una dotazione finanziaria di € .
.
, suddivisi
per il % in parti uguali nelle sei Province pugliesi e per il restante
% sulla base della popolazione residente, della superficie territoriale, del numero dei comuni e del livello di rischio idrogeologico
definito dal PAI. In favore della Provincia di Brindisi dunque, sono
stati dunque destinati €
.
, , utili per il rafforzamento della Sala operativa permanente (S.O. P.), l’aggiornamento del programma di previsione e prevenzione, il collegamento con la S.O.P.
delle n. sedi dei Centri Operativi Misti (COM) e il potenziamento
della dotazione delle Associazioni di Volontariato di Protezione civile della Provincia di Brindisi, attraverso la dotazione di dispositivi
di protezione individuali e di attrezzature e macchinari.
BASILICATA
Tavolo tecnico sul petrolio:
verso la programmazione
Si è tenuta la prima riunione del tavolo tecnico per lo sviluppo e
la valorizzazione dei giacimenti di idrocarburi presenti nella regio-
Redazione: Via delle Orchidee, 3 - 70026 - Z.I.
Modugno-Bari – Tel. 0805857444 Fax 0805857428 - [email protected]
Responsabile trattamento dati personali:
Dionisio Ciccarese
Frodi alimentari e Ispettorato:
intensa attività di controllo
Quasi
sopralluoghi a carico di più di
operatori, controllati .
prodotti e analisi su circa
campioni, cui sono seguite
contestazioni amministrative, notizie di reato e sequestri. Sono i
dati dell’attività di monitoraggio svolta in Basilicata nel
e
dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Ministero
delle Politiche Agricole e presentati nel primo Rapporto regionale
sulla sicurezza agroalimentare, curato dall’Osservatorio ambiente
e legalità della Regione Basilicata e di Legambiente. “I controlli lungo tutte le filiere agroalimentari diretti sono stati diretti ad accertare – ha spiegato il responsabile regionale dell’Ispettorato, Felice
Mattia – la qualità merceologica, la genuinità dei prodotti agroalimentari e l’idoneità dei mezzi tecnici di produzione agricola”.
Camera di Commercio di Matera:
olivicoltura per promuovere territorio
“Il settore olivicolo e le produzioni di qualità degli olii extravergini
rappresentano una realtà importante del sistema produttivo locale e
di promozione del territorio sul piano enogastronomico e turistico”.
È il commento del presidente della Camera di commercio di Matera,
Angelo Tortorelli, in occasione dell’incontro dibattito sul tema “Le
vie dell’Olio in provincia di Matera’’, che coinvolge enti locali e imprenditori del settore. “La realizzazione di una guida – ha detto Tortorelli – che fa conoscere le qualità uniche dei nostri olii extra vergini
di oliva attraverso le esperienze di produttori è un contributo a far
conoscere ulteriormente il nostro territorio, le attrattive ambientali
e turistiche e, soprattutto il paniere dei prodotti tipici locali. E proprio su queste risorse che la Camera di commercio sta lavorando a
iniziative promozionali e produttive, come il progetto Siaft, allargato
quest’ anno ad altre realtà, e alla realizzazione del Centro internazionale per gli studi e la cultura della Dieta Mediterranea”.
Ogni riproduzione anche parziale è vietata ai termini di legge – Chiuso in tipografia il 10 febbraio 2010
Società editrice:
Via delle Orchidee, 1
Direttore editoriale: Vito Raimondo
ne Basilicata. Entro fine mese la task force predisporrà un documento di programmazione per individuare progetti operativi che
producano effetti rilevanti e incisivi sul piano dell’aumento delle
dotazioni infrastrutturali e del consolidamento di reti di impresa e
che favoriscano attività formative e di ricerca.
Il tavolo è composto dai delegati del Ministero dello Sviluppo Economico (Franco Terlizzese, direttore generale della direzione per
le risorse minerarie ed energetiche insieme a rappresentanti delle
altre direzioni competenti), del Ministero dell’Istruzione (Giuseppe
Mormandi, consulente giuridico), della Regione Basilicata (AngeloRaffaele Rinaldi, Capo di gabinetto, Viviana Cappiello, dirigente generale del dipartimento delle infrastrutture, Massimo Scuderi, direttore generale Società Energetica Lucana Spa; Donato Viggiano,
dirigente generale dipartimento ambiente; Michele Vita, dirigente
generale attività produttive).
P.Q.S.
Periodici e Quotidiani del Sud
Pubblicità: Area 4 S.r.l.,
Impaginazione grafica e prestampa: Fotolito38
Via delle Margherite n. 20/22
70026 - Z.I. Modugno-Bari -
70026 Modugno (BA)
Tel. 0805857439 - Fax 0805857427
tel. 080.5857450
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18
12-18 febbraio 2011
Itinerari
Foto Basilicata Travel_flickr
Tante le specialità, dalla soppressata, alla salsiccia, al capocollo
Tutti i sapori del maiale
nella tradizione lucana
S
consigliabile assistere alla macellazione del maiale, il “divin
porcello”: troppo cruenta.
È, invece, cosa buona e giusta partecipare alla festa che,
dopo il sacrificio, esplode spontanea. È febbraio il mese dedicato
all’evento ed è la Lucania la regione nelle cui case coloniche in questo periodo il suino, ben ingrassato a ghiande e pastoni, passa a
miglior vita per offrirsi in prosciutti, soppressate, salsicce, lardo,
ventresca, capicolli e quant’altro essendo “animale che non finisce
mai”. Così scrisse tempo fa uno scolaretto toscano svolgendo un
tema sul maiale, riferendosi all’inappellabile certezza che dell’animale non si butta niente.
Nelle campagne e sui monti di Lucania la macellazione ha ancora la
solennità di un rito pagano: alla morte del porco seguono, anche se
meno di frequente come in passato, sarabande nel corso delle quali
la musica è il condimento a pietanze a base di “soffritto” di frattaglie
e peperoni secchi (crusk) o sottaceto.
A prescindere dal folclore la Lucania, e in particolare la provincia
di Potenza, vanta allevamenti di suini con annessi laboratori per la
trasformazione delle carni.
È Picerno il paese che vanta più di queste attività, piuttosto estese,
e dove l’arte norcina è ben espressa. Qui i maiali vivono rigorosamente in pascoli di collina, in radure e boschi su aree incontaminate
a mille metri d’altitudine, l’abbeverata è nelle fiumare di quelle contrade. È garantita la certificazione biologica, per la rintracciabilità di
ogni suino colà allevato.
Vedere per credere, e allora?
Non c’è che andare a Picerno, un borgo piuttosto caratteristico su
tre verdi colline a
metri sul livello del mare. Conta circa sei mila
abitanti per lo più dediti alla zootecnia e all’agricoltura.
Il paese è dominato da due torri normanne e dalla chiesa madre
settecentesca dedicata a san Nicola. Le strade del centro storico
sono un dedalo tra case popolari e palazzi gentilizi con portali del
Foto Gambafrolla_flickr
La Soppressata
È fatta con filetto di suino locale, lardo, sale e pepe nero. Dopo
una stagionatura in cantina di - mesi, può essere consumata o
messa sotto grasso (sugna o olio d’oliva), in quest’ultimo caso la
soppressata acquista sapori e fragranza di qualità superiore.
Settecento: Lazzari, Iacovelli, Salvia e le chiese santa Maria Assunta,
del Quattrocento che custodisce una Madonna con Bambino e santi dipinta da Antonio Stabile nel
. Altre chiese importanti quelle
dell’Annunziata (del Trecento e porte lignee del Cinquecento) e del
convento di sant’Antonio. Gli amanti delle scarpinate hanno…pane
(pardon, suole) per i loro scarponi tra le bellezze del Bosco Grande,
una foresta che ammanta i monti Li Foi. A Picerno anche un’ottima
cucina tradizionale lucana. Ecco un menù tipico di questi giorni d’inverno, con le delizie del “divin porcello”.
È di Angela Laurino dell’osteria “Graziano” (tel.
):
“strascinati” (pasta fatta in casa) con sugo di cotica ripiena di
salsiccia, uova e formaggio, oppure conditi con “paparule crusk”
(peperoni secchi), zuppa di fagioli e cotiche, verze con orecchie,
coda e muso di maiale. Carni miste alla brace. Il tutto da insaporire
(come se già non fossero abbastanza sapide) con olio santo con
peperoncino piccante.
L’Alsia ha promosso un progetto di recupero
Il suino nero da proteggere
L’
Alsia – Agenzia Lucana
di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura ha promosso un progetto per il recupero e la valorizzazione del suino nero lucano, razza in via
d’estinzione.
Ha il manto di colore nero,
con setole grossolane, ed è
per lo più allevato allo stato
semi-brado o brado. Questo
il profilo del Suino Nero Lucano, un tipo genetico dotato di
elevata rusticità, prima molto
diffuso nei boschi della Lucania e che negli ultimi decenni ha rischiato l’estinzione.
Grazie a un’attività di recu-
pero della specie, coordinata
dall’Alsia, l’Agenzia lucana di
Sviluppo e d’innovazione in
Agricoltura, in collaborazione con l’Apa, l’Associazione
provinciale degli allevatori
l’Università degli Studi della Lucania e la Comunità
Montana ‘Medio Basento’,
d’intesa con il Dipartimento
Agricoltura Regione Lucania,
il Suino Nero Lucano è stato
iscritto nel Registro anagrafico nazionale delle razze suine
autoctone, inquadrato fra i
tipi genetici afferenti all’Appulo-Calabrese, e nel Repertorio regionale delle specie
vegetali e animali a rischio di
estinzione. Spazio anche agli
allevatori dell’Associazione
‘Antico Suino Nero Lucano’,
una compagine lucana che
riunisce le aziende zootecniche “custodi”, che hanno
preso in affido dalla Comunità
montana e dell’Alsia i nuclei
di suini selezionati e iscritti
nel registro anagrafico nazionale, per continuare il lavoro
di selezione e di miglioramento genetico. Le altre razze
lucane sono la Cavallina in
riferimento alla mole e la Mascherina per gli occhi cerchiati da pelo nero.
Le aziende:
Antonio Bonomo di Abriola
Antonella Casiero di Ferrandina
Giuseppe Cicoria di Satriano di Lucania
Donato Curcio di Picerno
Felice Scinone di Ruoti
Severino Venitucci di Picerno
Allevamento Suini di Potenza
Salvatore Conte di Policoro
Cataldo Lopardo di Brienza
Antonio Scavone di Brienza
Colli Lucani di Picerno
Consigliati anche l’agriturismo Maria Punzi in contrada “Porco Morto” (tel.
), i ristoranti “Dalle Rose” (tel.
/
), “Tre Pini” (tel.
) e “Quattro Luci” (tel.
), “Bouganville (anche albergo a quattro stelle) tel.
.
Picerno e le delizie del “divin pocello” si raggiungono percorrendo
l’autostrada A Salerno-Reggio Calabria, uscita Sicignano, raccordo
autostrade per Potenza, uscita Piperno. Oppure superstrada Basentana Taranto-Potenza.
Giovanni Cristofaro di Rapolla
Su.It. di Banzi
Suini Su di Muro Lucano
Valeria Curcio di Vietri
Nunzia Tavolaro di Marsicovetere
Maria Grieco di Rionero in V.
Mario Laurino di Picerno
Rocco Curcio di Picerno
Michela Traficante di Rionero in V.
Antonio Viceconte di Episcopia
Giovanni Sirio di Castronuovo di Sant’Andrea
La Salsiccia
L’impasto, pulito dai nervetti e dalle piccole infiltrazioni di grasso,
è composto dal filetto e dalla coscia, conciate con sale, pepe e semi
di finocchio. La stagionatura va dai
ai
giorni. Una curiosità: la
salsiccia che in molte regioni è chiamata “luganega” è originaria della regione e prende il nome dalla Lucania.
Il Capocollo
Il collo di maiale è l’elemento principale nella fabbricazione di questo salume dal sapore più dolce e più gustoso secondo la dose di pepe utilizzata nel condimento. Tradizione vuole che dopo la salagione,
il capocollo sia trattato esternamente con peperoncino essiccato e
tritato. Per mantenere inalterata la qualità nel tempo, i salumi, escluso il consumo immediato, sono conservati sotto sugna o olio di oliva.
Questi grassi evitano l’impiego di additivi, senza tuttavia penetrare
all’interno del prodotto, garantendo una lunga conservazione.
“Quantunque bello sia lo porcelletto, si vole seguitare la sua natura, non ama il
giacere e’lloco necto, delectalo lo fango e la laidura…”, così in un documento del XIV
secolo intitolato “Del porcello”.
Il maiale, dunque, non ama stare in posti puliti, preferisce razzolare nel fango. Così
ingrassa bene ed è più saporito.
E ancora: “O porco mio gentil, porco dabbene/ tra tutti animal superlativo/ soggetto
caro a desinari e cene/ tu contenti saziando ogni uom vivo…”
Versi che Francesco Berni (nato nel 1497 a Lamporecchio, in Val di Nievole, Pistoia
e morto nel 1535) dedicò al maiale. Tanti i grandi della letteratura e delle arti figurative
ispirati dal “divin porcello” e dalle sue delizie.
Persino sant’Antonio Abate è raffigurato sempre con un porcellino: è il simbolo del
diavolo tentatore del quale anche i santi devono tener conto.
Un… diavolo assai versatile perché sono almeno 110 le maniere di cucinare e
trattare le sue carni, secondo calcoli fatti da affidabili estimatori del maiale.
fraBoschi,SentierieTorrenti
Dal Gargano al Salento
*Con il Cat (Club amici del Trekking) di Bari il
escursione nel Vallone di Cacatosto nel Parco
Nazionale del Gargano (Fg). Guida Corrado Palumbo. Info:
.
.
*Con lo Speleo Trekking Salento di Lecce domenica escursione al Parco Naturale Palagianello. Nuovo Itinerario di circa km, con spettacolare affaccio sulla gravina di Castellaneta. Due le
antichissime gravine ricavate, geologicamente,
nelle dure rocce locali, costellate d’insediamenti
rupestri, grotte, cavità naturali, macchia, muretti
a secco e pajare. Splendido percorso articolato
in diversi dislivelli ma anche in deliziosi tratturi
in alcuni punti un po’ impegnativi da percorrere.
Condurrà Emanuele Calò. Info:
.
*A Ugento (Le) il e il festa di San Vincenzo.
*Il
a Morciano di Leuca (Le), processione,
messe solenni, fuochi d’artificio per San Giovanni
Elemosiniere.
*Il a Deliceto (Fg) si festeggia S. Mattia Apostolo. Si accendono fuochi attorno ai quali si balla
e si cantano canzoni popolari.
Pagina a cura
di Vittorio Stagnani
Sanità
12-18 febbraio 2011
19
Effetti collaterali – In Italia fenomeno in crescita
Vietato scherzare
con i farmaci
il prezzo è salato
I
l lato nascosto e cattivo dei farmaci. Ogni anno, negli Stati Uniti d’America, si perdono
miliardi di dollari sull’altare delle complicazioni
derivanti da effetti avversi dei farmaci somministrati ai pazienti. Si tratta di malattie e morti, in
gran parte evitabili.
Le reazioni avverse di farmaci regolarmente
prescritti da medici provocano, negli Usa, oltre
mila morti ogni anno, più di all’ora e le reazioni registrate in ospedale
.
morti.
Ma le medicine (tutte hanno effetti collaterali,
alcuni prevedibili ed evitabili, alcuni di modesta
entità altri di notevole impatti fino alla morte) possono anche generare malattie ed incidere anche
sulla psiche oltre che sul corpo e sono responsabili, tra l’altro, di ricoveri (e relativi costi) su
.
Le statistiche americane sono riproponibili anche per altri Paesi, come l’Italia, dove difettano
adeguate raccolte dati.
Comunque, Garattini (Istituto Mario Negri) ha
affermato che gli effetti collaterali dei farmaci
fanno ricoverare, in ospedale, circa
italiani
al giorno, cosa questa che assorbe
milioni di
euro cui vanno aggiunti i costi per perdita di giornate di lavoro, ecc.
È attivato un sistema di segnalazione, da parte
di medici e farmacisti, di casi effetti collaterali. L’adozione di questo sistema consente, negli Usa, un
risparmio annuo di
mila dollari.
Studi recenti derivanti dalla messa a punto di una nuova prospettiva di clinica e ricerca derivante
dall’applicazione della “medicina di genere” che
tiene conto delle differenze biologiche tra uomo
e donna, hanno dimostrato che, soltanto con tale
applicazione, negli Usa si potrebbe risparmiare il
per cento della somma e, quindi,
miliardi e
milioni.
Attuando una corretta medicina di genere, le
morti evitate sarebbero almeno
.
, cioè
all’ora.
La medicina di genere è una nuova specialità
trasversale. Essa vuole studiare, interpretare, diagnosticare e curare secondo il genere del paziente
e non più a misura ed immagine soltanto maschile.
La donna non è “uoma” ma ha proprie caratteristiche e reattività biologiche che la caratterizzano e, quindi, anche i farmaci devono essere sperimentati ed adattati alle sue peculiarità
specifiche.
Finora studi e sperimentazioni anche di farmaci
sono stati eseguiti solo sull’uomo (tranne per patologie unicamente femminili) adulto trascurando donna e bambino.
Ci deve essere una ragione se sono più frequenti, nella donna, disabilità (+ %), allergie (+ %), diabete (+ %), cataratta (+ %), ipertensione (+ %),
artrosi/artrite (+ %), osteoporosi (+
%), cefalea/emicrania (+ %), depressione, ansia (+ %),
Alzheimer (+ %), ecc. Per curarle, però, solo
esami, farmaci (consumatori: % donne, % uomini) studiati e testati sull’uomo.
Differenti e notevoli le risposte farmacologiche
(riconosciute solo da poco) tra i sessi:nella donna più reazioni avverse (+ , - , volte) e, per
esempio, l’aspirina, nella prevenzione primaria,
previene l’infarto nell’uomo ( , %) ma non nella
donna ( , % prevalente nel post-menopausa) ed
a questa, gran parte delle volte, l’aspirina viene
prescritta con tale indicazione.
La risposta terapeutica dipende dalle interazioni tra geni, ambiente, cultura per cui, prima di sperimentare o prescrivere un farmaco, è importante
conoscere i concetti di sesso e genere.
Dopo l’allarme iniziale, si avverte un recupero
di questi concetti ed hanno inizio studi, ricerche
ed applicazioni.
È partito, per la prima volta, in Italia, uno studio
osservazionale di genere sulla psoriasi: ‘Gender
Attention’. Valuterà l’influenza del genere sulla
differente incidenza di effetti collaterali in malati
(.
di
Centri ambulatoriali) di psoriasi (colpisce , - % della popolazione: % donne,
%
uomini) e in trattamento farmacologico come da
pratica clinica con ciclosporina.
Il budget del progetto, di cui sono capofila il
prof. Gino Vena, cattedratico di dermatologia
L’impiego di bevacizumab e le forme di cancro
Evitare le confusioni
I
l rischio della diretta. Una metaanalisi (revisione dei casi pubblicati
in un determinato tempo dalle riviste
scientifiche) pubblicata da Ranpura et
al. è relativa a
studi clinici randomizzati e riporta che i pazienti, sottoposti al trattamento con bevacizumab
in combinazione con la chemioterapia
per diverse forme di cancro, presentano un rischio maggiore di mortalità
correlata al trattamento rispetto ai
pazienti sottoposti alla sola chemioterapia. Il danno potenziale è quantificabile in milioni di dollari.
Molti dei risultati riscontrati dalla
metanalisi, però, non sono nuovi e i
dati riportati sono in linea con il foglio illustrativo di bevacizumab.
Ma si è fatto di tutt’erba un fascio
poiché questa meta-analisi include
forme di cancro per cui bevacizumab
non è approvato da alcuna autorità
sanitaria e quindi non deve essere
impiegato. Nel calderone della metanalisi sono finiti, per esempio, il carcinoma polmonare non a piccole cellule
(NSCLC) a cellule squamose (l’approvazione è solo per le forme in stadio
avanzato), il carcinoma prostatico e
il carcinoma pancreatico in stadio avanzato.
Relativamente al tipo di tumore
per cui bevacizumab è invece approvato (carcinoma del colon-retto, della
mammella e del rene in stadio avanzato), l’incidenza della mortalità correlata al bevacizumab è simile rispetto
ai controlli. L’incidenza superiore evidenziata nell’NSCLC è nota. Tuttavia,
l’incidenza riportata in questa analisi
è maggiore rispetto a quella riportata
precedentemente poiché ha incluso
pazienti con NSCLC a cellule squamose in stadio avanzato, per il quale bevacizumab non è indicato. Comunque,
gli autori sottolineano che “il rischio
assoluto di mortalità correlata al trattamento è basso” e che i dati devono
essere considerati nel contesto del
beneficio potenziale di bevacizumab,
utilizzato da oltre
.
persone
nel mondo affette da tumore. Molti,
con un tumore incurabile, hanno vissuto più a lungo senza che la malattia
progredisse e in certi casi, bevacizumab, ha prolungato loro la vita. Come
altri farmaci oncologici, bevacizumab
è potenzialmente associato a gravi rischi, che sono chiaramente definiti nel
foglio illustrativo e che devono essere
considerati nel contesto del beneficio
che il farmaco è in grado di fornire.
università di Bari e la dr. Nicoletta Cassano della
stessa clinica, è di milioni di euro.
“Per troppo tempo la medicina, come un abito
di sartoria – dice Flavia Franconi, farmacologa università, Sassari, presidente Gruppo Italiano Salute
e Genere, partner di Novartis – è stata tagliata sui
corpi degli uomini. Si è trattato di una “cecità” da
correggere”.
Anche la “logica” dei tumori risponde alla legge
del sesso.
“Genere non è una medicina “al femminile’,
ma più equa per tutti. Primo passo verso trattamenti personalizzati: per avere cure individuali ci
vorrà del tempo, ma questo è un primo, importante, mattone”.
In occasione del lancio dello studio, promosso
da Novartis (fatturato
relativo ad attività di
prosecuzione del Gruppo: , miliardi dollari; investiti per Ricerca e Sviluppo, , miliardi di dollari) arriva sul web (www.medicinagenere.org) un
cortometraggio per promuovere la conoscenza
della Medicina di genere.
Contro la degenerazione maculare senile
L’anticorpo
che può
salvare la vista
C
ecità, problema sociale ed economico. Nel mondo,
milioni
ciechi e
milioni ipovedenti (in Italia,
mila e milione e mezzo). Uno su avrebbe evitato l’alterazione
se – dice l’avv. Giuseppe Castronovo
(agenzia internazionale prevenzione
cecità) – avesse fruito di prevenzione. Ogni cieco costa allo Stato .
€ l’anno (oltre i costi per i singoli); la
prevenzione, meno di euro.
In primo piano, la degenerazione
maculare senile (a volte, giovani) prima causa (oltre %) di gravi danni alla vista e di handicap visivo e l’edema
maculare diabetico ( % dei diabetici).
Ogni anno, in Italia,
mila nuovi
casi di degenerazione maculare e
.
diabetici (dopo
anni di
malattia, su ne sono colpiti). Tre
volte più nei prossimi anni. Pugliesi colpiti .
(baresi .
); .
nuovi casi l’anno. La Degenerazione
maculare colpisce la macula, parte
centrale e più sensibile della retina
responsabile della visione chiara e
dettagliata di quanto si trova al centro del campo visivo. Ci fa leggere
le parole di un libro o di un giornale,
riconoscere il volto di chi ci parla, funzioni danneggiate dalle malattie. La
forma diabetica complica la retinopatia penalizza i piccoli vasi, ne compromette la funzione.
Oggi abbiamo a disposizione terapie che offrono nuova prospettiva
di cura ed è possibile – dice il prof.
Piermarocchi (università, Padova) –
intervenire tempestivamente e con
i migliori trattamenti disponibili, superando la terapia Laser. Possiamo
cambiare la vita dei soggetti.
Ranibizumab, anticorpo che può
salvare la vista, sviluppato per uso
oftalmico – dice la dr. Monica Varano
(FondazioneBietti, Roma) – è disponibile in Italia a carico del SSN per la
degenerazione maculare e lo sarà,
Foto Petr Gnuskin_Photoxpress
grazie al nulla osta dell’agenzia europea, per la forma diabetica e ci rende
entusiasti. “Ranibizumab ( iniezioni
nei primi mesi; controlli per anni)
arresta la formazione dei neovasi e
rispetta la retina sana, migliora, in
percentuale significativa, la funzionalità visiva, e consente recupero di
autonomia nella vita quotidiana. Con
ranibizumab, valutato in milioni di casi, si apre nuova prospettiva di cura e
nuovo approccio alle malattie: rallenta l’evoluzione, migliora i sintomi.
I conti economici – secondo l’Ente
britannico di controllo – sono favorevoli. Una fiala, per trattamento intraoculare, costa .
€ con la peculiarità del “case payment by results”:
l’azienda rimborsa il costo se il trattamento non ha avuto effetto. Il costoutilità (anni di vita e qualità) – dice la
dr. ML Specchia (universit
Pagina a cura
di Nicola Simonetti
20
12-18 febbraio 2011
Libri&Riviste
WALTER PASSERINI
Il saggio – Le esperienze di successo di Ibm, Ikea e BMW
La vera marcia in più
delle Nice Company
A
lla ricerca della felicità
non è solo il titolo del
fortunato film di Gabriele Muccino ma un obiettivo da
perseguire anche in tempi di
crisi. Un benessere fisico , mentale ed soprattutto “organizzativo”. È da questo semplice
assunto che è nata l’idea del
libro “Wellness organizzativo.
Benessere e capitale umano
nella Nice Company” di Walter
Passerini e Marco Rotondi.
Dopo il primo capitolo, che
inserisce il tema della necessità di nuova impresa nel contesto della crisi e del post-crisi,
evocando e ricostruendo, per
esempio, la necessità di passare dalla religione del Pil alla
costruzione di un Pil del benessere e della felicità, il libro
affronta alcune significative
esperienze – che vengono definite come Nice company – che
si sono poste il problema di costruire nuove e più efficaci strategie di vita e di relazione tra
persone e con l’ambiente.
Le imprese e i loro manager
oggi sono “nell’occhio del ciclone. Mors tua vita mea è lo
slogan della concorrenza.” È
questo il clima in cui si lavora.
È ormai evidente a tutti che
per uscire dalla crisi bisogna
attivare nuovi paradigmi, nuovi modi di agire nelle imprese
e con le imprese. La soluzione?
La Nice Company. Un’azienda
dove si ha il piacere di lavorare
in squadra, dove vige la condivisione. Un’azienda attraente
per le risorse umane e per tutti
gli altri soggetti economici e istituzionali. Questa è l’impresa
del futuro: più profittevole da
un punto di vista umano e di
reddito. La Nice Company non
ha come unico valore quello del
profitto, ma crede nella sostenibilità, in cui tutti abbiano un
ruolo. Come afferma nel testo
Passerini “la Nice Company
partecipa alla creazione di conscience funds, di reti di fondi
etici, che fanno crescere un’altra economia dentro l’economia e la finanza tradizionali. Il
tratto distintivo di questo nuovo modello di impresa e della
niceness è quello di credere
nelle persone e di lavorare per
il comune benessere. ” In questo contesto si inserisce piena-
mente il discorso sul “Wellness
organizzativo”. Con questo termine, gli autori intendono promuovere un nuovo modello di
gestione delle organizzazioni,
basato sulla massima valorizzazione, soddisfazione ed energia dei dipendenti. Come fare a
creare un ambiente psico-fisico.relazionale tale da produrre
soddisfazione nelle persone
che lavorano e che cercano di
fare business? L’azienda – come si evince dall’analisi fatta
da Marco Rotondi, presidente
IEN (Istituto Europeo Neurosistemica) e presidente Med I
Care (Consorzio per lo sviluppo
etico – manageriale della Sanità) – deve creare un’esperienza
multidimensionale di benessere
sul lavoro per i propri dipendenti attraverso un’attenzione
costante sui diversi piani (psicologico, fisico, organizzativo,
relazionale) cui si svolge l’esperienza lavorativa e realizzare tutto un insieme di attività
strutturate e progetti aziendali
che coprano i principali domini
della percezione di soddisfazione e felicità dei dipendenti
come ad esempio: work learning place, leadership, welfare
aziendale e work life balance.
Gli autori passano poi in rassegna una serie di casi concreti
ed esperienze significative in
BMW, Ikea, Ibm e Martini &
Rossi, passando da una PMI,
la Robur, fino a Luxottica, che
rappresenta il simbolo delle
nuove politiche di welfare aziendale e di coinvolgimento
dei collaboratori. Tutte queste
aziende si impegnano verso il
continuo sviluppo e miglioramento, cercando di diffondere
modelli organizzativi aziendali di successo, all’interno dei
quali le persone possono essere più felici. Così come recita
la filosofia Ikea “È necessario
avere un sogno per creare un’idea commerciale di successo.
Avere persone per trasformare
il sogno in realtà”. Infine, vengono citati alcuni orizzonti del
futuro, guardando alla storia e
al passato, con le esperienze
di Adriano Olivetti e del gruppo Semco.
MICHELA
MASTRODONATO
Oltre il Pil, la ricerca del
benessere per i lavoratori
Wellness organizzativo
Benessere e capitale umano nella Nice
Company. Esperienze e strumenti a confronto
Autore: Walter Passerini , Marco Rotondi
Editore: FrancoAngeli
Collana: Casi e Studi d’impresa
Pubblicazione:
Numero di pagine:
Prezzo: €
L’intervista – La riflessione di Walter Passerini de “La Stampa”
“Un modello organizzativo
dove la felicità sia centrale”
I
n una società dove la parola dominante è “crisi” risulta interessante parlare di benessere. Oggi più che mai le persone sentono
il bisogno di star bene con i propri affetti ma soprattutto nel mondo
del lavoro.
Felicità e lavoro è un binomio utopico? Lo abbiamo chiesto a Walter Passerini-giornalista professionista (La Stampa).
perché quella lingua è più sintetica della nostra. Nice Company vuol
dire azienda bella, confortevole, libera, creativa. Un’azienda di questo tipo ha anche azionisti etici, manager etici, lavoratori etici, rispettosi delle persone e delle regole sia all’interno che all’esterno, nella
società e nella politica. Il lavoro mio e del mio co-autore è quello di
andare alla ricerca di Nice Company italiane e di raccontarle”.
“Dal Pil al Fil”. Nel °capitolo è ben delineato questo concetto.
Come commenta questo passaggio?
“Da tempo, nella comunità degli economisti e degli statistici, in
Francia come in Italia, o al di là dell’Oceano, si rileva l’inadeguatezza
del parametro del Pil (Prodotto interno lordo) come misuratore unico del benessere di una nazione. La ricchezza materiale prodotta ovviamente ha sempre un alto valore, ma nell’epoca contemporanea
alla dimensione rigidamente economica si affiancano altri parametri,
che sono quelli della qualità della vita, della rete relazionale tra le
persone, del valore delle risorse umane, dell’intelligenza collettiva.
All’interno di questa nuova misurazione trova posto il tema del benessere in azienda, una delle componenti più importanti del benessere generale di un Paese, di una società. Non dimentichiamo che
questo tema ha trovato posto sin nella Costituzione americana, che
parla esplicitamente di ricerca della felicità come obiettivo costituzionale. Alcuni, al contrario, parlano di de-crescita per contrapporla
a una crescita materiale senza valori e senza attenzione alle persone. Credo che il modello di una nuova dimensione della crescita non
possa fare a meno della crescita economica, ma la debba temperare
con una maggiore attenzione alle persone, che siano cittadini o lavoratori. Parafrasando Adam Smith, padre del liberismo, alla ricchezza
delle nazioni va accompagnata la ricerca del benessere delle nazioni,
che significa meno disuguaglianze e più opportunità per tutti. Non
è un caso che persino il presidente francese Sarkozy si sia fatto promotore di un think tank di studiosi mondiali (la Commissione Stiglitz)
per proporre nuove misurazioni dell’economia e del benessere”.
Sostenibilità, condivisione, etica e responsabilità, valorizzazione
del capitale umano. Nella giungla del business è questo il futuro?
“Sì. La nuova impresa è competitiva, ma non sacrifica le persone,
anzi, le valorizza. La Nice Company è il contrario del turbo-capitalismo. Se vogliamo è un’azienda più attenta e rispettosa, che non
ripete gli errori dei vecchi padroni del vapore e degli antichi mercanti di schiavi. È anche un’azienda che dura di più delle altre, che non
confonde il patrimonio con l’eredità. Un’azienda è un bene comune,
un patrimonio, dentro e fuori la propria realtà. Per questo, una delle
destinazioni della Nice Company è anche quella della partecipazione
agli utili e dell’azionariato dei suoi dipendenti”.
Oggi alcuni studiosi sottolineano la necessità di passare dal concetto di “ben-avere” a quello di “ben-essere” . La soluzione è la Nice
Company?
“Avere ed essere devono sempre essere temperati tra loro. Avere molte ricchezze non mette al riparo dal malessere e dall’infelicità. Woody Allen dice: se la ricchezza non rende felici, figuriamoci la
povertà! Ma il benessere vero non può limitarsi ai beni posseduti.
Dentro le imprese e le organizzazioni, si può misurare il benessere.
E molte ricerche hanno stabilito che un’azienda in cui si sta bene è
un’azienda sicuramente più redditizia di una in cui si sta male. Le aziende buone sono quelle in cui è piacevole lavorare, dove si fa formazione, dove non c’è repressione degli stili personali, aziende che
attirano le persone più competenti, dove il clima aziendale è davvero
salutare. Questa è la Nice Company. Ho usato un aggettivo inglese
Organizzare diversamente le aziende per renderle luoghi di lavoro felici. Ci spiega il concetto di Wellness Organizzativo?
“Il Wellness organizzativo è il modello messo a punto nel libro,
che vuole offrire una dimensione pratica a questi ragionamenti, che
possono sembrare astratti o ideal-romantici. E si compone di sette
punti, che vanno mixati e tenuti tutti insieme: un buon posto in cui
lavorare che sia attrattivo per le persone; uno stile di leadership e
dei leader democratici e ascoltatori; un capitale di relazioni e di attenzione rispettosa tra le persone; un luogo di lavoro fisico ergonomico e piacevole, sia nella produzione che negli uffici; un posto che
cerca di aiutare le persone a tenere insieme il lavoro con le esigenze
della vita; una politica delle risorse umane lungimirante e capace di
cogliere i talenti che ciascuno ha dentro di sé; un welfare d’azienda
che compensi le carenze di welfare aziendale e territoriale, e quindi
assistenza sanitaria integrativa, asili nido, centro sociale, buoni acquisto, aggiornamento professionale, servizi di trasporto e così via”.
Fra sogno e realtà. I “casi aziendali” presentati nel suo libro
(BMW, Ikea etc) risultano esperienze vincenti. Pensa che i loro risultati siano auspicabili anche per PMI e per tutte le altre realtà lavorative?
“Non nascondo che può sembrare più facile operare in questa
direzione nelle medie e grandi imprese, ma già oggi esistono numerose piccole imprese in Italia che sono delle vere oasi di benessere,
per il territorio e per le persone che vi lavorano. Nel libro abbiamo
segnalato solo una quota ridottissima di questi casi aziendali. Una in
particolare, la Robur, appartiene al mondo delle Pmi e non ha alcun
complesso di inferiorità verso le imprese più grandi”.
m.m.
Università
uni
latesisulgiornale
In questa pagina, dedicata ai laureati di Puglia e Basilicata, pubblichiamo le migliori tesi su temi di economia,
marketing e comunicazione che vengono discusse nelle Università di tutto il mondo allo scopo di far conoscere
all’imprenditoria le energie più vivaci dei giovani che affrontano il delicato periodo post-universitario. Studenti e
docenti che volessero segnalare tesi attinenti ai temi dell’economia, del marketing, della comunicazione, della
gestione e della strategia d’impresa possono inviare il materiale direttamente all’indirizzo [email protected].
Il materiale deve essere costituito da un articolo che vada da .
a .
battute (spazi bianchi compresi), una
fotografia in buona risoluzione (
dpi) e una breve scheda biografica (
battute).
12-18 febbraio 2011
21
curriculum
M
onica Gigante,
anni
di Putignano (Bari), si
è laureata in Economia e organizzazione aziendale all’università Lum Jean Monnet,
discutendo una tesi in Economia dell’arte e della cultura dal titolo “L’economia del
cinema nella regione.
Il caso Puglia”. Attualmente è iscritta al primo anno di specialistica in International Management.
Il settore, dall’alto potenziale economico, in Puglia ha bisogno di risorse e formazione
Il cinema? È un’arte che vive
se c’è un processo industriale
“I
l cinema è un’arte applicata all’industria. Senza industria non potrebbe vivere, così come non potrebbe vivere senza tecnologie e
senza una distribuzione efficace.”
Il Cinema è un’arte che si innerva su un processo industriale e quindi
ha bisogno di capitali, inoltre è un prodotto costosissimo che richiede
l’impegno di risorse ingenti e ad altissimo rischio avendo di fronte un
pubblico, un consumatore, i cui comportamenti sono difficili da prevedere. Da qui nasce l’esigenza che l’autore cinematografico medi se
stesso con le coscienze del produttore e di tutti gli altri soggetti della
produzione. “Cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione!” questa espressione sembra racchiudere in poche
parole la figura del regista, autore e responsabile di un processo produttivo a cui deve aggiungere una straordinaria sensibilità culturale e
capacità di rapportarsi con le professionalità e le emotività dei tecnici
e degli attori. Tutto ciò non sminuisce l’arte del Cinema, ma anzi la
arricchisce con la sua complessità che le deriva dal doversi innervare
con un processo e metodologie industriali e con le esigenze di chi vi
investe risorse finanziarie.
Il film è un bene commerciale che deve essere distribuito e venduto
su un mercato. Il mercato del cinema, come quello di qualsiasi impresa
culturale, non è omogeneo e comprende vari attori: il mercato dei consumatori, quello della distribuzione, la concorrenza e lo Stato.
La filiera cinematografica comprende tre fasi, la prima è quella della produzione del film ed è mirata alla realizzazione della prima copia,
detta master. Questa fase è composta da quattro sottofasi: sviluppo,
pre-produzione, riprese e post-produzione. Lo sviluppo è la fase iniziale
della produzione,in cui è necessario che il produttore acquisisca i diritti di sfruttamento economico della proprietà dell’opera letteraria che
vorrà sceneggiare per poi tradurre in film. Nella fase di pre-produzione,
il produttore cerca le risorse fondamentali per realizzare il progetto: le
risorse finanziare e le risorse creative.
La fase delle ripresa è quella in cui tutti i diversi input creativi e tecnici
devono collaborare al meglio delle loro possibilità per garantire un risultato ottimale. Il regista in questo momento detiene il potere. La postproduzione rappresenta l’ultima fase della produzione in cui si procede
al montaggio delle scene girate, all’inserimento della colonna sonora e
al missaggio, alla realizzazione e all’aggiunta degli effetti speciali.
La seconda fase della filiera è quella della distribuzione in cui si provvede alla duplicazione del master al fine di ottenere il giusto numero di
copie da inviare alle sale cinematografiche, ad approntare le politiche
di marketing atte a promuovere nel migliore dei modi possibili la pellicola presso il pubblico e a ripartire gli incassi tra chi ha collaborato alla
realizzazione del film.
Il sistema distributivo sta vivendo oggi una profonda trasformazione, dovuta al fatto che il film non può più essere considerato esclusivamente un prodotto per la sala cinematografica. Per cui la terza fase
della filiera produttiva comprende l’esercizio, ma anche tutti quegli altri mercati di sbocco detti secondari, che garantiscono incassi maggiori
rispetto a quanto registrato in sala.
L’industria cinematografica necessita di finanziamenti. In Puglia con
delibera
/
la Giunta regionale approva il “Piano annuale delle
Philip Noiret in Amici miei (
) di Mario Monicelli
attività di spettacolo
” che promuove interventi a sostegno in favore dei soggetti privati iscritti all’Albo regionale dello spettacolo; progetti di attività triennale presentati da soggetti iscritti all’Albo Regionale,
da attuarsi in regime di convenzione; progetti presentati da Enti Locali
e Soggetti Pubblici e progetti presentati da soggetti privati; “Valorizzazione delle eccellenze, delle rassegne e dei festival musicali”.
La spesa complessiva del Piano Regionale dello Spettacolo per il
risulta essere di . . , , con la seguente copertura finanziaria:
a) “Fondo Unico Regionale dello Spettacolo – . .
, €;
b) “FESR – per . . , €.
Gli interventi finanziati attraverso il FURS sono, complessivamente
, di questi circa il % è destinato al cinema, in particolare interventi destinati al sostegno di attività di strutture iscritte all’Albo regionale dello spettacolo,e ad attività in promozione diretta organizzate
da soggetti privi dell’iscrizione all’albo.
Nell’interesse del settore cinematografico, il programma intende
consolidare la domanda di spettacolo; stimolare nuove fasce di pubblico con particolare riferimento ai territori che presentano bassi indici
nel rapporto domanda/residenti ed alle nuove generazioni, attraverso
il coinvolgimento diretto del mondo della scuola; sostenere il piccolo esercizio cinematografico e le sale d’essai, specialmente nei centri
scarsamente dotati di istituzioni culturali; promuovere la costituzione
di sale cinematografiche d’essai e di festival e rassegne anche in luoghi
di particolare rilevanza storico-artistica-architettonica e nei centri di
affluenza turistica; sostenere la produzione regionale con particolare
riferimento al ricambio artistico ed organizzativo e la formazione delle
competenze gestionali.
L’Apulia film commission è la commissione cinematografica pugliese,
e nasce ufficialmente nel febbraio del 2007. Il suo fondo di dotazione
è versato per il 100% dalla Regione Puglia che detiene così il controllo
della Fondazione. In generale i quattro ruoli principali della Film Commission e che costituiscono la sua ragion d’essere sono:
– Promozione: è l’attività principale in termini di marketing territoriale. Nelle commission prende forma una vera e propria vendita del
territorio, confezionato come prodotto usufruibile da parte delle
produzioni, con caratteristiche simili a quelle che il mix di marketing
classico prevede per i tradizionali prodotti e servizi.
– Assistenza: è l’attività più specifica delle commissioni e consiste,
in gradi diversi nella ottimizzazione della fruizione del territorio, in
tutte le sue componenti, da parte delle produzioni che decidono di
utilizzarlo per le riprese. Si va dalla assistenza nella prima fase dello
scouting e della individuazione delle location alla creazione di sportelli unici per il rilascio di permessi, a tutte l’attività di liaison con le
varie entità i istituzioni locali durante le fasi di pre-produzione e di
produzione.
– Formazione: la Film Commission opera nell’ambito della formazione e dell’aggiornamento dei professionisti locali del settore audiovisivo, considerati elemento decisivo in termini di competitività del
territorio. Le attività di formazione si esplicano in corsi professionali,
seminari e workshop.
– Valorizzazione delle professionalità locali.
Dal
l’Apulia Film commission si occupa di promuovere in tutto il
mondo le straordinarie location che la Puglia offre, anche grazie alla nascita dei cineporti pugliesi. I cineporti sono business center interamente
dedicate al cinema e alle arti visive, produzioni, maestranze e artisti. I
Cineporti pugliesi, quello di Bari e quello di Lecce, sono nati per promuovere e valorizzare il cinema in Puglia,emblemi di un sud che vuole
riscattarsi. Obiettivo è quello di trasformare il cineporto in una cittadella del dialogo aperta
giorni l’anno. Sono sedi in cui preparare
un film: direttori di produzione e organizzatori generali, insieme al loro
staff di produzione, vi trovano comodi uffici con postazioni disponibili,
connessioni wi-fi, telefoniche e fax. Oltre che ogni comfort per depositare in sicurezza materiali, attrezzature, per parcheggiare camion,
mezzi di scena. Per realizzare casting e prove d’attore. Per svolgere
ogni riunione in un ambiente confortevole e accogliente, come solo la
Puglia sa essere. I cineporti nascono, in pratica, per garantire alle case
di produzione luoghi sia in interno che in esterno utili alle riprese, gli
studios infatti verranno realizzati in seguito. Inoltre, si tratta di luoghi
dedicati anche alle premiére e alle conferenze stampa dei film, oltre
che discutere di cinema, lavorandoci, interagendo con produzioni locali ed estere, una vera e propria Casa del Cinema.
È importante osservare come oggi, al cinema pugliese, vengano riconosciute sceneggiature solide, accompagnate dalla costante crescita
di una nuova leva di ottimi interpreti. Si sta inoltre assistendo alla nascita di una generazione di giovani produttori, capaci e desiderosi di
misurarsi con il mercato anche internazionale. Questi fattori indicano
come il nostro cinema stia attraversando un momento di transizione,
di crescita e di ricerca di nuovi linguaggi espressivi, di nuove tecnologie,
di nuove concezioni del rapporto con il pubblico e con la distribuzione,
infine di nuovi e più efficaci modelli produttivi.
Il cinema è sicuramente, e lo sarà sempre più, una grande risorsa per
questa regione ricca di “location” e come tale non ci si può in alcun
modo permettere di lasciarsi fuggire alcuna opportunità ad esso legata; certamente gli ostacoli ci sono e non sono pochi, ma potrebbero
essere facilmente valicati attraverso efficaci iniziative, ingenti risorse e
adeguata formazione nazionale e, soprattutto, internazionale.
MONICA GIGANTE
22
12-18 febbraio 2011
Fiscalmente
Una circolare in favore dei contribuenti
Foto Alexey Stiop_fotolia
Comunicazione Iva
così entro febbraio
S
top alla comunicazione annuale
dati Iva per i soli contribuenti
con saldo a debito che presentano la dichiarazione Iva entro febbraio.
La circolare /E,fornisce una interpretazione favorevole ai contribuenti,
prevedendo che, d’ora innanzi, sia in
presenza di un credito sia di un debito
nei confronti dell’Erario, i contribuenti
possono presentare la dichiarazione
Iva separatamente dal modello Unico
e trasmetterla entro il mese di febbraio. Per cui in questo caso “non sarà più
necessario inviare alle Entrate la comunicazione annuale dati Iva”. Si tratta di una semplificazione, che equipara
i contribuenti che hanno una posizione debitoria a quelli che vantano invece un credito. L’art. del Dl /
ha, infatti, previsto per i contribuenti
con anno d’imposta coincidente con
quello solare “la possibilità di presentare la dichiarazione Iva slegata da
quella unificata”. In entrambi i casi la
presentazione anticipata del modello
entro febbraio rende quindi inutile l’invio della comunicazione annuale dati
Iva. Però, in caso di presentazione in
via autonoma della dichiarazione annuale Iva, “non è possibile effettuare
i versamenti in base alle scadenze del
modello Unico”. Il versamento del
saldo annuale deve, quindi, essere effettuato entro il
marzo in un’unica
soluzione oppure a rate maggiorando
dello , % mensile l’importo di ciascuna rata successiva alla prima!
base di calcolo per la determinazione
delle “risorse proprie” da versare al
bilancio comunitario.
La natura e gli effetti dell’adempimento, non sono quelli propri della
dichiarazione annuale ma sono riferibili alle comunicazioni di dati e notizie. Attraverso la comunicazione dati,
infatti, il contribuente non procede
alla definitiva autodeterminazione
dell’imposta dovuta, che avverrà solo
attraverso il tradizionale strumento
della dichiarazione annuale.
La presentazione della comunicazione dati è richiesta, in linea generale,
a tutti i titolari di partita Iva ad eccezione dei contribuenti che si trovano
nelle specifiche ipotesi di esonero, individuate espressamente dall’articolo
-bis del DPR n.
/
(ad esempio
per le persone fisiche con volume d’affari nell’anno di riferimento pari o inferiore a .
euro).
Al fine di limitare gli obblighi dichiarativi a carico dei contribuenti titolari
di partita Iva, a decorrere dall’adempimento relativo all’anno d’imposta
, è prevista un’ulteriore ipotesi di
esonero, contenuta nell’ultimo periodo del comma dell’articolo -bis dello stesso DPR n.
/
(introdotto
dall’articolo del decreto legge ° luglio
, n. ), che riguarda i contribuenti che provvedono a presentare
Normativa
L’introduzione dell’adempimento
della presentazione della comunicazione annuale dati Iva, disciplinato
dall’articolo -bis del Dpr. n.
/
,
e successive modificazioni, si rese necessaria per ottemperare agli obblighi
comunitari, che imponevano che il termine per la presentazione della dichiarazione Iva, stabilito dai singoli Stati,
non potesse superare di due mesi la
scadenza di ogni periodo fiscale.
Considerato, infatti, che il periodo
d’imposta ai fini Iva si conclude il dicembre e che il termine per la presentazione della dichiarazione annuale,
sia in forma autonoma che unificata,
individuato nella data del
settembre dall’articolo del citato decreto
n.
/
, non consente il rispetto
di tale prescrizione comunitaria, è
stato previsto nei confronti dei soggetti d’imposta l’ulteriore adempimento della comunicazione dati, da
assolvere entro il mese di febbraio di
ciascun anno. In tal modo vengono
forniti all’Amministrazione finanziaria
i dati Iva sintetici relativi alle operazioni effettuate nell’anno precedente, che costituiscono anche una prima
la dichiarazione annuale entro il mese
di febbraio. Sempre il D.L. n. /
,
nell’introdurre le nuove regole per l’utilizzo in compensazione del credito Iva annuale, ha aggiunto l’ultimo periodo del comma dell’articolo del DPR
n.
/
, in virtù del quale i contribuenti obbligati alla presentazione
della dichiarazione unificata – soggetti
con periodo d’imposta coincidente
con l’anno solare tenuti a presentare le dichiarazioni annuali ai fini delle
imposte sul reddito e dell’imposta sul
valore aggiunto – possono non comprendervi la dichiarazione annuale Iva
nell’ipotesi in cui il credito, da questa
risultante, venga utilizzato in compensazione ovvero chiesto a rimborso.
Dalla lettura coordinata delle disposizioni contenute negli articoli e
-bis del DPR n.
del
emerge
che la previsione di esonero dalla presentazione della comunicazione dati,
sebbene prevista dall’articolo -bis in
via generale per tutti i contribuenti
che ritengono di assolvere l’adempimento principale della dichiarazione
l nuovo Codice delle Telecomunicazioni, introdotto con
il D.Lgs.
/ , ha innovato,
del tutto, la regolamentazione del servizio delle telecomunicazioni ed ha comportato un nuovo, compiuto, assetto normativo. Come conseguenza, tutta la precedente
disciplina, basata sul presupposto della “concessione”,
deve ritenersi novata e con
essa abrogato implicitamente l’obbligo di corrispondere
la relativa tassa di CC.GG. sul
radiotelefono. A questa interessante conclusione giunge
la Commissione Tributaria Regionale di Venezia (Pres. Valmassoi, Rel. Drigatti), fornendo ulteriori spunti di riflessione su di un tema per il quale è
legittimo attendersi, a breve,
una presa di posizione della
Suprema Corte di Cassazione.
Il fatto
Alcuni comuni appartenenti
alla provincia di Vicenza proponevano ricorso avverso il provvedimento con cui l’Agenzia
delle Entrate aveva rigettato
l’istanza di rimborso di quan-
EMILIA CIMINIELLO
CHIARA DAMMACCO
a cura di Giuseppe Ciminiello
FiscoinAula
I
annuale entro il termine di presentazione della comunicazione dati, di fatto resta preclusa a quei contribuenti
che non hanno la possibilità di presentare la dichiarazione Iva al di fuori della dichiarazione unificata, ossia
coloro che riscontrano un conguaglio
annuale a debito.
Tale interpretazione, tuttavia, crea una disparità di trattamento tra i
contribuenti con posizione creditoria
e quelli con un saldo a debito. Non
consentendo a questi ultimi la possibilità di anticipare la presentazione
della dichiarazione annuale Iva e, conseguentemente, di non trasmettere la
comunicazione dati Iva. Nell’ottica della semplificazione degli adempimenti
Iva, coerentemente agli obiettivi di
riduzione degli oneri amministrativi di
cui all’articolo
del D.L. n. /
,
Il Fisco riconosce ora la possibilità di
non comprendere la dichiarazione Iva
in quella unificata a tutti i contribuenti.
Tassa governativa su telefonini abrogata?
to versato a titolo di tassa di
concessione governativa, per
gli anni
–
, in base
all’art.
della tariffa allegata
al D.P.R.
/
. In particolare, richiedevano il rimborso
dell’importo “fisso” per ogni
utenza di telefonia mobile, di
cui erano titolari le amministrazioni pubbliche, corrisposto per il tramite del gestore di
telefonia mobile, nella veste di
sostituto d’imposta. Eccepivano l’abrogazione della normativa posta a presupposto giuridico della tassa.
La Commissione Tributaria
Provinciale di Vicenza accoglieva il ricorso. In tale sede
il Collegio ha osservato che
il nuovo Codice delle Telecomunicazioni, introdotto con
il D.Lgs.
/ , ha del tutto
innovato il pregresso regime,
abrogando esplicitamente la
normativa a fondamento della
tassa e rendendo perciò illegittima la previsione di cui all’art.
del citato D.M. n. .
La decisione
del Collegio regionale
Nel decidere la controversia
i giudici di seconde cure hanno
aderito alla tesi secondo cui i
Comuni, in quanto pubbliche
amministrazioni, non sono assoggettabili alla tassa di concessione governativa. Questi ultimi,
infatti, quali enti pubblici territoriali in cui si articola l’entità
statale e presso cui sono decentrate funzioni dello Stato, non
possono essere assoggettati al
tributo in esame, come ha stabilito l’art. , comma , del D.Lgs.
del
/ /
. Circa l’assoggettabilità dei comuni alla
T.C.G., la stessa Amministrazione Finanziaria ha avuto modo di
affermare che “...la non assoggettabilità dello Stato alla tassa
sulle concessioni governative
deriva da una carenza assoluta
di soggettività passiva nei confronti del tributo...” e più avanti
ha continuato sostenendo che
“...le pubbliche amministrazioni
che sottoscrivono contratti di
abbonamento per la fornitura
di servizi di telefonia mobile non
sono soggette al pagamento
della tassa sulle concessioni
governative”. Dette affermazioni emergono dalla circolare
n.
del / /
dell’Agenzia delle Entrate, Direzione
Regionale Lazio, e confermano
quanto stabilito in proposito dai
Primi Giudici. Quanto all’intervenuta abrogazione della normativa che regolamentava la T.C.G.,
come conseguenza del nuovo
Codice delle Telecomunicazioni
elettroniche, il Collegio ha osservato che il D.Lgs. n.
del
ha liberalizzato la fornitura dei servizi di comunicazione
ed ha esplicitamente abrogato (con l’art.
) l’art.
del
D.P.R.
/ . Detto art.
stabiliva che “...presso ogni singola
stazione radioelettrica di cui sia
stato concesso l’esercizio deve
essere conservata l’apposita licenza rilasciata dall’Amministrazione dette Poste e Telecomunicazioni. Per le stazioni riceventi
del servizio di radiodiffusione
il titolo di abbonamento tiene
luogo della licenza”. Peraltro, il
nuovo Codice delle Telecomunicazioni del
ha apportato
al settore rilevanti innovazioni,
nell’ambito di un processo di privatizzazione. La privatizzazione
ha avuto come principale conseguenza il passaggio dalla concessione (che è un atto amministrativo emanato nell’ambito di
un rapporto pubblicistico, con
una posizione di preminenza
della Pubblica Amministrazione
sui privati) al contratto, cioè ad
uno strumento di diritto privato
il quale presuppone una posizione di parità tra i contraenti. Da
tanto si deve ricavare che con
il D.Lgs.
è stata abrogata
tacitamente tutta la normativa
basata sul presupposto di un
rapporto concessionario di tipo
pubblicistico ed è venuto, quindi, meno il presupposto per l’applicazione della T.C.G.. Infatti l’abrogazione tacita è regolata da
una norma di carattere generale
qual è l’art. delle “Disposizioni sulla legge in generale” che
introducono il codice civile. Detto articolo stabilisce, tra l’altro,
che essa si può verificare quando una nuova legge regolamenti l’intera materia disciplinata da
una legge anteriore. Nella fattispecie si è ritenuto applicabile
tale norma perché il passaggio
dal regime pubblicistico a quello privatistico ha costituito una
nuova totale regolamentazione
della materia ed ha comportato
un nuovo assetto normativo.
La conclusione
Premesso quanto sopra è stato acutamente ritenuto che tutta
la precedente disciplina, basata
sul presupposto della concessione, fosse da ritenersi abrogata
in uno alla debenza della tassa
contestata. Come è facile arguire il contenuto di tale decisione,
rafforzata da altre dello stesso
tenore, potrebbe produrre effetti sostanziali per le cassa Erariali.
Una prossima pronuncia della
Cassazione sarà dunque necessaria per consentire alla platea dei
contribuenti di potersi orientare
con maggior chiarezza.
LE SCADENZE FISCALI
MARTEDÌ
FEBBRAIO
Termine per l’annotazione, sul registro IVA
degli acquisti, del documento riepilogativo relativo alle fatture di ammontare unitario inferiore
a€
, ricevute nel mese di gennaio.
Termine per l’emissione e registrazione delle fatture differite relative ai beni consegnati
o spediti nel corso del mese di gennaio e risul-
tanti da Ddt (documenti di trasporto) o altro
documento equivalente, con la specificazione
della data e del numero dei documenti cui si
riferiscono.
MERCOLEDÌ
FEBBRAIO
Comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei
dati relativi alle dichiarazioni d’intento inviate
dagli esportatori abituali e ricevute in gennaio.
Versamento delle ritenute operate nel mese
di gennaio sui redditi di lavoro dipendente e
assimilati, sui redditi di lavoro autonomo (cod.
), sulle provvigioni (cod.
) e delle ritenute alla fonte da parte dei curatori fallimentari
e dei commissari liquidatori.
Versamento, da parte degli amministratori di
condominio, delle ritenute d’acconto operate a
titolo di IRES (cod.
) e IRPEF (cod.
) nel
mese di gennaio sui corrispettivi corrisposti per
prestazioni inerenti ai contratti di appalto di opere e servizi.
Pagamento dell’IVA, se il debito è superiore a
€ , , relativa al mese di gennaio (cod.
)
da parte dei contribuenti mensili.
Chi va&Chi viene
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Charleroi
Bucarest
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Airberlin AB
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Alitalia
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Trapani
Bucarest
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Siviglia
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Genova
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Francoforte
Hahn
Ryanair
Note
L M M G V S D da
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V
Milano Lin
:
Arrivi a BARI
Frequenza
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XM
Frequenza
W!ZZ
Madrid
Part.
XM
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Carpatair
Dusseldorf
Weeze
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Alitalia
Volo
Budapest
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Destinazione Compagnia
Alitalia
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Partenze da BARI
Destinazione Compagnia
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Bologna
Ryanair
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Easyjet
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Londra
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Milano MXP Easyjet
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Ryanair
Milano Orio Ryanair
al Serio
Ryanair
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Monaco
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Ryanair
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Roma
Ryanair
Ciampino
Ryanair
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Alitalia
Alitalia
bluexpress
Roma
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Alitalia
Alitalia
bluexpress
Torino
Ryanair
Ryanair
Treviso
Ryanair
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Alitalia
Ryanair
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Ryanair
Destinazione Compagnia
Verona
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Ryanair
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helvetic
ORARI IN VIGORE dal
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Destinazione Compagnia
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Alitalia
Darwin/
Alitalia
Milano Mxp Darwin/
Alitalia
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Alitalia
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Alitalia
Darwin/
Palermo
Alitalia
Darwin/
Alitalia
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Alitalia
Torino
Darwin/
Alitalia
ORARI IN VIGORE dal
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Destinazione Compagnia
Isole Tremiti Alidaunia
Darwin/
Alitalia
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Alitalia
Milano Mxp Darwin/
Alitalia
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Alitalia
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Alitalia
Darwin/
Palermo
Alitalia
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Alitalia
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Alitalia
Torino
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Alitalia
ORARI IN VIGORE dal
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Frequenza
Note
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Part.
Arr.
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L MM G V
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Destinazione Compagnia
Ryanair
Bologna
Ryanair
Ryanair
Brussels
Ryanair
Charleroi
Easyjet
Ginevra
Easyjet
Girona
Ryanair
Barcellona
Londra
Ryanair
Stansted
Alitalia
Milano Lin
Alitalia
Alitalia
Easyjet
Air One
Milano MXP Easyjet
Air One
Air One
Ryanair
Milano Orio Ryanair
al Serio
Ryanair
Airberlin
Monaco
Airberlin
Ryanair
Pisa
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Roma
Ryanair
Ciampino
Ryanair
Ryanair
Alitalia
bluexpress
Alitalia
Roma
Fiumicino
Alitalia
bluexpress
Alitalia
Torino
Ryanair
Ryanair
Treviso
Ryanair
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Ryanair
Verona
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ORARI IN VIGORE dal
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23
12-18 febbraio 2011
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Arrivi a BRINDISI
Frequenza
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Arrivi a FOGGIA
Frequenza
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Tante divisioni portano alla patria unica