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Fabrizio Coscione
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Anno XIV - n. 180 - Febbraio 2011
Reg. Al tribunale di Roma n. 220/2006
del 08/06/2006
Direttore Editoriale
Fabrizio Coscione
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Direttore Responsabile
Ivan Rota
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Art Director - Consulente editoriale
Doriano Zunino
Grafica
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Segretaria di redazione
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Relazioni Esterne
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Gossip Rome:
Andrea Lufino e Caterina Giusti
Mondanità
Fabrizio Bernardi
Foto Mondanità
Luca Gavioli, Laura Vali, Giulio Amarante
Hanno collaborato:
Ivan Rota, Elda Bertoli, Marina Ripa Di
Meana, Dina Disa, Gennaro Francione,
Bruno Oliviero, Lucilla Quaglia, Jill Cooper, Donatella Vilonna, Camilla Peron,
Baronessa Soares, Maria Caldarazzo,
Pina Bevilacqua, Tommaso Gandino,
Claudio Sozzi, Vincenzo Bocciarelli, Giovanni Pignatiello, MG magazine.
Si ringrazia: Ufficio Stampa Ferragamo, Inside
Communications, Wireimage, Gettyimages e
Splashnews
e d ito r i al e
Cari lettori,
mi ricordo quando Renzo Arbore chiedeva ad un Roberto Benigni che
interpretava Dante, agli inizi di carriera: “Caro Dante, da dove viene,
paradiso, purgatorio o inferno, lei che è il sommo poeta?”; e lui rispondeva, stizzito: “Ma come, “insomma poeta”, a me?”. E’ illuminante per
capire molte persone ai nostri giorni. Da quella scenetta sono passati decenni, ma la presunzione è rimasta, anzi, ha continuato a crescere. Ho
incontrato persone dall’indiscutibile talento, simpatiche e disponibili come poche; altre senza dote, incredibilmente altezzose. Voglio che questo
giornale sia diretto a tutte le persone simpatiche, allegre, con la voglia di
fare, di ascoltare, di vivere.
Alla prossima
Fabrizio Coscione
sommario
20
Lifestyle
64
Report
74
Cover Story
84
Moda
86
Evento
92
Personaggio
98
Berlino
34
Bread & Butter Berlino
40
Giulia Elettra Gorietti
50
Summer Preview
60
Haute Couture Paris
in copertina: Giulia Elettra Gorietti
foto: Roberto Manetta
62
Nicola Formichetti
febbraio
Musica
102
Arte
128
Teatro
141
Lady Gaga
Box-e / Obey
Uno sguardo dal ponte
Cinema
I film del mese
Passion
Orologi di classe
Motori
Ferrari FF
201 1
Yachting
Aquariva Gucci
Sport
Sport e Circoli
Social
People & Star & Events
Speciale
medi
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estetica
RINGIOVANIMENTO
DIMAGRIMENTO DISTRETTUALE
La Radiofrequenza
L’Ossigeno iperbarico estetico
La carbossiterapia
La cavitazione
COS’È
È un trattamento non invasivo che sfrutta il passaggio di una
energia elettromagnetica ad alta frequenza attraverso la pelle
inducendo una neo-produzione di collagene. Questa tecnologia è approvata dalla FDA Americana per il trattamento del
viso e delle lassità cutanee del corpo.
COS’È
L’ossigeno iperbarico estetico è una tecnica di infusione percutanea, tramite un sofisticato apparato che trasforma l’aria
(costituita al 21% da ossigeno e al 79% da azoto) in ossigeno
puro, iperbarizzando (portandolo cioè ad una pressione superiore rispetto a quella atmosferica di 1 bar).
COS’È
Terapia elettiva delle adiposità localizzate e della cellulite, consiste nell’introduzione a livello sottocutaneo di CO2. Tale metodica non ha effetti collaterali e non presenta alcuna tossicità,
dato che la CO2 è un normale metabolita cellulare e possiamo
definirla un farmaco naturale.
EFFETTI E RISULTATI
L’effetto lifting cutaneo è quasi immediato dopo le prime sedute, tuttavia il vero risultato delle radiofrequenza si manifesta
appieno dopo un periodo di 3-6 mesi, cioè quando la formazione indotta dal nuovo collagene sarà completata. Le zone
che appaiono più visibilmente migliorate sono il collo, le braccia, l’interno cosce e l’addome.
EFFETTI E RISULTATI
Gli effetti sulla pelle sono una “rigenerazione”: dopo circa dieci
giorni dalla prima seduta è già molto evidente l’evoluzione di
tutti i parametri morfologici cutanei (turgore, elasticità, tessitura) e il miglioramento in termini di luminosità, tono e spessore
della zona trattata.
Notevole la diminuzione delle rughe dinamiche e statiche, il restringimento dei pori cutanei, l’involuzione dei processi acneici
attivi e degli esiti cicatriziali post-acneici.
A COSA SERVE
Gli effetti terapeutici della carbossiterapia sono: azione diretta
sul microcircolo e potente effetto lipotico. Se si considera che la
cellulite non è altro che l’espressione di fenomeni degenerativi
indotti nel sottocutaneo da alterazioni morfofunzionali del microcircolo, il miglioramento del
flusso indotto dalla carbossiterapia giustifica, razionalmente,
l’utilizzo di questa, anche in tale patologia.
COS’È
Tecnica innovativa per la riduzione non chirurgica della adiposità localizzate, che utilizza ultrasuoni a bassa frequenza (da
30 a 50 Khz) con sistema di scansione multifrequenza. Efficace e sicura, non invasiva, indolore e senza effetti collaterali.
Consente di sciogliere ambulatorialmente il grasso in sicurezza, senza anestesia e tempi di
convalescenza.
FREQUENZA
Le sedute vengono eseguite con un manipolo e la quantità di
calore prodotto viene stabilita dal medico. La radiofrequenza è
una tecnica selettiva sul derma, non danneggia gli altri tessuti
(venoso linfatico, muscolare o nervoso), non è dolorosa (durante la seduta si avverte solo calore nella parte trattata), non
ha conseguenze se non un lieve rossore destinato a sparire in
un paio di ore.
Il trattamento completo prevede da 6 a 10 sedute ed i risultati sono veloci e duraturi. Ottimo l’abbinamento con ossigeno
iperbarico.
PER CONCLUDERE
Questa tecnica innovativa opera un netto miglioramento del
tono della pelle con forte riduzione delle pieghe, lassità cutanee e smagliature. La sua efficacia è provata clinicamente e
rappresenta la soluzione ideale per chi desidera un ringiovanimento visibile, efficace, duraturo e senza chirurgia.
FREQUENZA
Ci sono vari protocolli: nel caso in cui l’operatore sia un medico, i principi attivi saranno veri e propri “farmaci” e l’ossigeno
iperbarico rappresenterà una sorta di siringa virtuale con cui
iniettare. I protocolli di trattamento “strong” possono essere
articolati in sedute intensive a cadenza mensile, della durata di
circa 60 minuti, e in abbinamento ad altre strategie antiaging
che ottimizzino il risultato: radiofrequenza bipolare, bioristrutturazione con polinucleotidi, carbossiterapia, peelings, ecc. I
protocolli “soft” prevedono invece 6-10 sedute di circa 30 minuti e qualche richiamo mensile. Tale schema è adatto a pelli
più giovani e rientra in un programma di prevenzione antiaging
o di mantenimento, o ancora, nel pre e post chirurgico (lifting).
In ogni caso, le modalità, i tempi, i farmaci da veicolare e le associazioni con altre terapie saranno quindi “strettamente personalizzati” e individuati in una valutazione medica essenziale
per un risultato visibile e duraturo.
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IN COSA CONSISTE
La CO2 viene somministrata tramite iniezioni sottocutanee
nelle sedi colpite da adiposità localizzata. Si utilizzano aghi di
piccolissima sezione (30G) per minimizzare la traumaticità ed il
fastidio al paziente. È estremamente rara la comparsa di ematomi. Date le spiccate capacità lipolitiche, ma anche di miglioramento su elasticità e tono cutaneo, la CO2 viene utilizzata
anche con lo scopo di rassodare i tessuti.
FREQUENZA DELLE SEDUTE E RISULTATI
La frequenza bisettimanale è quella consigliata, con cicli di 1020 sedute. La risposta è sempre notevole e immediata; levigazione della buccia d’arancia, diminuzione volumetrica delle
adiposità localizzate, effetto lifting sui tessuti con risultati visibili
e gratificanti in breve tempo.
EFFETTI SUL GRASSO
Tramite il passaggio di una sonda sull’area da trattare, gli ultrasuoni bersagliano il tessuto adiposo e determinano la rottura
meccanica delle strutture cellulari adipocitarie. La cavitazione
è altamente selettiva verso il tessuto adiposo e nessun altro
organo o tessuto risulta alterato.
LA CARBO-CAVITAZIONE
L’utilizzo alternato di Carbossiterapia e Cavitazione, potenzia il
risultato finale, conferendo un poderoso effetto lifting sui tessuti ed una rapida riduzione delle masse adipose.
RISULTATI
Sono sempre estremamente gratificanti e immediati (4 sedute
circa). I risultati migliori si ottengono tuttavia a breve distanza,
quando il grasso sciolto verrà smaltito totalmente.
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tenze della società civile e innestandovi
questi risultati se attorno ad esse non si
alcuni di voi avranno sentito parlare dell’
nuovi elementi provenienti dall’Assem-
coagulerà un vasto consenso e la più al-
“effetto farfalla”, ovvero di quella me-
blea Capitolina. A nessuna compagine
largata partecipazione di tutte le forze
tafora (il minimo battito d’ali di una far-
governativa o amministrativa giova es-
politiche, sociali, produttive e culturali.
falla è in grado di provocare un uragano
sere immobile e monolitica; indispensa-
Considerando l’importanza della partita
dall’altra parte del mondo) che racchiu-
bili sono piuttosto flessibilità, aderenza
mi piacerebbe che imparassimo tutti a
de in sé la nozione maggiormente tecni-
alle realtà del territorio, ascolto del-
pensare all’americana ”giusto o sbaglia-
ca di dipendenza sensibile alle condizio-
la città. La cosiddetta “fase due” sarà
to è il mio paese (in questo caso la mia
ni iniziali, presente nella teoria del caos.
quella di un decennio che colloca la Cit-
città)” comprendendo che alcune ban-
L’idea è che piccole variazioni nelle con-
tà al centro di un crocevia ricco di sfide
diere non hanno colore politico. Il mio
dizioni iniziali producano grandi varia-
cruciali per il suo sviluppo e la sua cre-
auspicio è che l’anno appena iniziato sia
zioni nel comportamento a lungo termi-
scita. Un decennio che si è aperto sim-
caratterizzato da un filo rosso continuo
ne di un sistema. Questo preambolo mi
bolicamente nel 2010, anno in cui è nato
che leghi, pur mantenendo salde diver-
consente di affermare che molto spesso
ufficialmente il nuovo ente territoriale
sità e battaglie ideologiche, tutti i grup-
il battito delle ali si verifica qui a Roma,
denominato Roma Capitale, e si chiude-
pi che rappresentano i romani in Assem-
laboratorio politico e amministrativo
rà nel 2020, l’anno delle XXXII Olimpiadi
blea Capitolina.
d’eccellenza e nevralgico per gran parte
per le quali Roma ha lanciato la sua can-
Auguro ancora a tutti voi un sereno e
della vita del paese. L’azzeramento del-
didatura come sede ospitante.
proficuo 2011, con la mia personale as-
la prima Giunta Alemanno, in carica dal
A questo piano strategico di lungo pe-
sicurazione che, spenti i riflettori, nomi-
2008, ha occupato per giorni, le pagine
riodo è stato dato il nome di Progetto
nata la nuova Giunta, la macchina che
nazionali , stimolato le analisi di polito-
Millenium con lo scopo, ambizioso, ma
Vi amministra ha già ripreso a correre a
logi e opinionisti, interessando perfino
assolutamente alla nostra portata, di ri-
pieni giri.
i corrispondenti della stampa estera. Al
lanciare il ruolo della città nel panora-
di là dei comprensibili riflettori accessi
ma nazionale e internazionale, coglien-
Marco Pomarici
sulla Capitale e del meno comprensibile
do tutte le opportunità che emergono in
Presidente dell’Assemblea Capitolina
sensazionalismo di alcuni articoli, il Sin-
una fase storica in cui le aree metropo-
daco ha coraggiosamente messo mano
litane risultano i principali “motori dello
alla sua squadra per un tagliando di me-
sviluppo” a livello globale. Non sarà co-
tà mandato puntellandola con compe-
munque portare a termine nessuno di
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a pagina 68 ... Go Go Go
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è stata fotografata al suo arrivo all’aeroporto Lax di Los Angeles in tenuta
casual, ma che rivela classe da vendere.
Abhishek Bachchan
attore indiano, nella sua patria è un
idolo: ha girato decine e decine di film,
è sposato con la splendida Aishwarya
Ray , ex Miss Mondo. L’attore è famoso
per essere un playboy. Alcuni dicono di
averlo visto a cena con Madonna...
shopping in versione casual.
20
lifestyle > place to be
21
Berlino
In un continuo processo di
trasformazione contemporaneo, Berlino è cuore
dell’Europa delle mille culture, dello scambio continuo
tra underground e consumo,
della relazione tra il centro
e la periferia.
22
lifestyle
Facile dire: andiamo a Berlino. Visitare Berlino non è solo
pi all’italiana. Dormire a Berlino è facilissimo, a parte hotel
un viaggio, una meta come tante altre, per visitare Berlino
di lusso e meno, esistono catene di alberghi, che offrono pic-
è necessaria una predisposizione d’animo particolare, per-
coli monolocali con angolo cottura a costo ridotto rispetto
ché Berlino è un immenso luogo culturale che accoglie in sè
all’alta qualità. Muoversi è facile. La metro è ricca di linee co-
la migliore espressione dell’intelletto architettonico europeo
me Parigi e Londra, gli autobus, frequenti e puntuali, offrono
moderno e contemporaneo rappresentato nelle sue miglio-
la possibilità di godersi la vista della città come anche la so-
ri manifestazioni di avvenirismo e poliedricità. Raggiunger-
praelevata che costeggia palazzi ed edifici in alcuni quartieri,
la è estremamente facile e comodo anche per chi rinuncia ad
mentre la struttura pianeggiante del suolo offre la possibilità
un volo diretto e preferisce fare una tappa. Un consiglio per
di circolare tranquillamente per le strade in sella ad una bici-
chi ha voglia di guidare. Si può atterrare a Monaco di Bavie-
cletta che si può noleggiare alla stazione centrale dello zoo.
ra e noleggiare una vettura all’aeroporto. In cinque ore si ar-
Sarete affascinati dall’ordine fantasioso che regna in ogni
riverà nella capitale perché le autostrade sono agibili, a tre
strada, dalla molteplice creatività dell’architettura pregna
corsie e soprattutto in alcuni punti non vige il limite di velo-
di sapienza dove nulla è lasciato al caso. Gli enormi spazi vi
cità quindi si può mantenere una buona andatura di crociera
daranno l’idea di non essere in Europa dove in genere i cen-
e giungere a destinazione senza inciampare nei soliti intop-
tri storici delle capitali sono caratterizzati da vicoli e antichi
24
lifestyle
edifici a cui la tradizione ci ha abituato. Basterà camminare
lungo Unter den Linden, Freidrichstrasse e Invalidenstrasse per farsi rapire dallo spirito che anima Berlino. Lo shopping non sarà più lo stesso perché più che i capi alla moda o
gli ultimi accessori delle riviste griffate, di cui i grandi centri
commerciali a vetrate sono pieni, a trascinare l’interesse saranno le gallerie d’arte, negozi dove trovare le ultime opere
di creativi sbarcati qui dove fiorisce l’avanguardia d’Europa.
Culla della Bauhaus Berlino è anche stata punto di incontro
importante per la secessione berlinese, l’espressionismo, il
costruttivismo e altre tra le correnti artistiche più importanti del novecento. Per questo continua ad essere meta e dimora dell’arte in Europa oggi. C’è un’altissima concentrazione
di gallerie, la Gemalde Galerie, il Deutsches Guggenheim, la
Berlinische Galerie, i complessi della Museum Insel, un concentrato d’arte invidiabile. La vita notturna sbalordisce tanto quanto la varietà di quella diurna. Tra cinema, teatri, ristoranti, pub, c’è l’imbarazzo della scelta. Potrete spaziare tra
i quartieri del Mitte e il Prenzaleur, anche se in questa città
parlare di centro nel vero senso della parola non è possibile,
perché qui ogni piazza è un centro, ogni monumento è un riferimento, ogni zona è un piccolo mondo a sé. L’unico quartiere che può essere davvero considerato come tale è il Nikolaiviertel, animato da gnomi e folletti dove le case sembrano
di marzapane e i negozi di zucchero filato. La zona di Hackeshe Markt è un posto da non mancare assolutamente con il
suo Hackescher Hofe che, all’interno di un gruppo di edifici,
ha il dono di essere all’aperto, maiolicato e decorato come un
luogo trendy e di moda con pub e ristoranti. Se pensavate di
aver visto tutto forse non siete mai stati alla Kunsthaus Tacheles nel quartiere Mitte, un enorme ex grande magazzino
occupato da gruppi di artisti e musicisti in perenne attività,
dove il graffito è un genere e la contemporaneità prende forma sotto gli occhi di chi guarda. Questo per dire che Berlino
non è solo la Porta di Brandeburgo, il Checkpoint Charlie, il
Reichstag, il Denkmal, monumento agli ebrei che ricopre una
piazza intera, il Tiergarten lo Zoo, Alexander Platz e i negozi
della Freidrichstrasse. Berlino è anche una sedia in mezzo ad
una strada, seduta una ragazza, trasandata, che disegna accovacciata su se stessa e la grande Fernsehturm che spicca
verso il cielo. Il cielo…sopra Berlino.
> Susanna Schivardi
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32
berlin nights
33
Il Panorama Bar, racconta Daniel Wang,
al piano superiore, generalmente offre una
miscela di house, techno ed i più eclettici stili del momento. La folla è eterogenea. Giù,
al primo piano, i ritmi sono rigorosamente
dark, rumorosi e durissimi, pensati per un
massa di uomini animati dal testosterone.
C’ è ancora un’altra sezione, il “Laboratory”, che è solo per uomini, come una versione live del poema di Dante. Puoi perderti
completamente nei tanti piccoli Purgatori,
sulle scale e nella dark room.
Tutto questo suona come una vecchia leggenda disco, ma è invece
Alle 8 di mattina la musica e l’energia esplodono. Il pubblico è sempre
una storia recente.
più bello, come se passando le ore, diventasse sempre più consapevole della sua eleganza. E’ caldo, ma nessuno toglie le T-shirts. Ogni
Quando inizia la notte del Berghain?
giovane ragazzo sexy di Berlino deve essere in questa stanza. Gen-
A mezzanotte siamo in fila, si parla tedesco, naturalmente, ma an-
te molto diversa…bei nasi, occhi blu, un ragazzo africano che indos-
che francese, portoghese, turco e polacco. L’ingresso costa pochis-
sa un impeccabile completo di seta marrone, due ragazzi turchi con
simo e non sorprende il rigore della security, hai una telecamera?
pantaloni oversize ed occhi scuri sembrano appena usciti da una fo-
hai una macchina fotografica? L’ingresso sembra quello di un mu-
to di Herb Ritts. Tre magrissime ragazze, decisamente streety chic,
seo moderno.
con un abbigliamento da epoca new wave (pare un omaggio ad Azzedine Alaia), si tengono per mano e saltano. Due graziosi fetish boys,
Finalmente si arriva al Panorama Bar. Le centinaia di persone che
uno inguainato in un completo di gomma latex, giacca di pelle, jeans
erano in fila ora sembrano differenti. Via le giacche, i guanti e i cap-
strappati, stivali e un fazzoletto rosso che esce dalla tasca dei pan-
pelli, ognuno con la sua birra in mano, in attesa che succeda qualco-
taloni siedono sotto una finestra e si guardano, dichiarano a vicenda
sa. Tre grandi, immacolate stampe di foto di Wolfgang Tillmans che
il proprio eterno amore. E, sul muro, sotto le foto di Tillmans, tanti ra-
coprono muro dietro il bar. Due sono lunghi rettangoli, astratti, con
gazzi che parlano, si conoscono, si baciano. Nessuno è strafatto. So-
immagini sfuocate di una pallida pelle umana. La foto più piccola è
no tutti svegli, vogliono vivere sino in fondo il bar.
un dettaglio di una donna nuda seduta.
Alle 10 un enorme gay con i suoi muscoli artificiali di plastica arriva
Tra l’1 e l’1.30 la pista spontaneamente si riempie. Nelle prime due ore
nel club con una sua amica. Tutti bevono acqua minerale servita in
siamo interrotti quattro volte dall’allarme incendio, c’è troppo fumo
grandi bicchieri di vino che sarebbero ideali per degustare un rosso
nell’aria. La musica muore, una luce bianca invade la stanza ed una
d’annata.
strana pulsazione sonora attraversa l’aria per quattro secondi. I ballerini si fermano, sorridono, il beat ritorna ed è, di nuovo, tutto uguale.
Alle 11.30 il club è sempre più pieno e la gente continua ad arrivare. Da fuori Berlino…anche. Altri due dj sono in programma. Il Pano-
Sono le 3, la pista è affollatissima. Ma quello che rende la notte in-
rama Bar, adesso, rivela il suo spirito. E’ quello del corpo umano, del
credibile è la tensione sessuale nell’aria, tanti sguardi invitano, di-
momento, di un movimento permanente, di vita tribale. Non ci sono
ventano estatici. Un gruppo di ragazze (saranno il 40% dei presen-
danze sofisticate. Nessuno chiede che musica metta il dj. E’ solo una
ti) vestono una miscela di look da studentesse e da casual Berlin
massa di gente con una urgenza irresistibile di muoversi, lasciarsi
Mitte chic. Niente trucchi appariscenti, niente tacchi pericolosi. Fac-
conquistare. Il Panorama Bar non è un club, è un lavoro di arte.
ce pulite, capelli naturali.
Poi, la luce…
> Pierfrancesco Pacoda
Tratto da libro ‘La Rivolta dello Stile’ (Alet)
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report > Bread & Butter Berlino
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“Buon soggiorno a Berlino…”
“Veramente ce ne andiamo oggi”.
Questo scambio di battute, per i fantastici commessi del
“mitte” berlinese, non semplici venditori, ma davvero appassionati e sopraffini conoscitori della materia moda, in
sintonia totale con il settore ricerca, è ormai un rituale.
Che va avanti da un paio d’anni. Da quando è nata la
fiera Bread and Butter, una delle più importanti d’Europa e del mondo per lo streetwear o se preferite per l’urbanwear. Insomma per quell’abbigliamento a stretto contatto
con la cultura di strada e generatore di uno stile di vita,
che dagli umori più creativi della città trae ispirazione.
bread & butter
report dalla fiera berlinese dedicata all’abbigliamento
street & urban
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report
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alife
calvin klein
colcci
dco
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report
Nel penultimo weekend di gennaio, con replica a luglio, va
in scena una rivoluzione cittadina. Bread and Butter, realizzata nell’imponente spazio dell’ Aeroporto Tempelhof
di Berlino, Platz der Luftbrücke 5, dura tre giorni, per tutta la settimana Berlino diventa la città della moda, anche
perché, se non è proprio rinomata per aver dato i natali a
tanti designer, è sicuramente una delle città con il più alto numero di concept store. Negozi meravigliosi che celebrano la metamorfosi della modanell’arte, negli spazi
ibridi dove i confini tra le culture sono sempre più sfuocati. Concetti come store-galleria, sala da te-atelier o guerilla shop, qui sono una consuetudine. Anzi, le scelte sono
poche: o questi, o quelli super indipendenti di piccoli stilisti o le grandi catene dell’ovest. Quando Bread and Butter arriva in città è davvero una manna per tutti. Perché
in questo breve periodo il turismo si fa di qualità. E’ quello del mondo dello stile, dei buyer della moda, dei giornalisti specializzati e delle vittime fashion che, dopo la fiera,
ne approfittano per visitare i veri musei del costume: quei
concept store pulsanti d’energia e fantasia, dove si vedrà oggi quello che andrà domani, e che in questi giorni diventano ancora più intriganti. Non è facile trovarli, perché
scelgono spazi ben poco seducenti, non particolarmente
“abbaglianti”, ma noi li abbiamo visitati per voi.
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Memhardstrasse 8, Mitte
E’ divertente guardare i turisti e i passanti diretti ad
esempio all’Adidas Store, che passano davanti alle vetrine del primo piano dove sotto sta ben nascosto Apartment: guardano un po’ schifati questo spazio vuoto e bianco (dove solitamente ci sono le mostre) pensando che sia
uno di quei grandi magazzini dimessi dell’era comunista
che nessuno ancora ha comprato e riciclato in un ristorante o in un Rossmann. E invece i gestori di Apartment
l’hanno voluto così, proprio per sviare il turismo più facile
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e perditempo. A due passi da Alexanderplatz e con tutto
il fascino decadente della Berlino di un tempo. E dire che
al piano di sotto, tutto nero, c’è la crema dei fashion designer di culto: da Wilhelm a Jacobs, da Simons a Bape fino
a Chicks on Speed e tanti stilisti più giovani e sconosciuti.
E inoltre una bella scelta di sneaker ltd ed.
ANDREAS MURKUDIS,
Muenzstrasse 21/2, cortile, Mitte
Per la serie se Apartment non si nota il Murkudis anche
con la cartina non lo trovate, ecco che continua il gioco
dell’esclusività. “Se avrai costanza e tenacia sarai premiato”…sembra dire lo store di Andreas Murkudis, fratello
del designer Kostas. Adora talmente tanto i clienti curiosi e motivati che ha aperto il suo spazio in due location, in
un cortile del Mitte: l’unico, pare, rimasto dopo la seconda
guerra mondiale in un quartiere residenziale. L’ambiente
è naturalmente low-profile con un primo negozio-garage
più simile a una galleria con oggetti di design e il secondo
più rivolto all’abbigliamento…Murkudis, Y3, Margiela, Saitoo e Pulver.
BLESS,
Mulackstrasse 38, Mitte
La scuola è quella di Margiela per le due stiliste Desirée
Heiss e Ines Skaag… e infatti tra i primi lavori realizzati ci
sono delle parrucche di pelliccia per il misterioso maestro
belga amante del bianco Martin Margiela. Era il 1998. Accostamenti sorprendenti, idee spiazzanti, sempre in nome
di un minimalismo divertente, sono la forza di queste due
designer che per il loro negozio del Mitte, in occasione di
Bread and Butter, hanno affittato il negozio di fiori di fronte al loro, trasformandolo in sala da tè vittoriana per accogliere la stampa e visionare il documentario appena realizzato sulla loro storia.
fred perr y
SOLEBOX,
Oderbergerstrasse 13, Prenzlauerberg
Ci si allontana dal Mitte ma ne vale la pena. Qui vi aspetta
un’overdose di sneaker, per lo più rare e edizioni speciali
comprese Vans, Bathing Ape, Supreme e poi Adidas, Nike
e Puma. E i commessi sono dei fanatici!
g a a s t ra
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cover story
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g iulia e lettra g orietti
E’ giovane, attiva e carica d’entusiasmo. Ama le sfide
e la competizione, disprezza falsità e negatività.Giulia
ha sempre creduto che nella vita sia necessario avere
grinta, coraggio e voglia di fare per arrivare, passione
e amore per vivere davvero…
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cover story
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Ha solo 22 anni. Non teme di perdersi qualcosa della vita?
Cosa l’attrae dell’altro sesso?
“Amo così tanto la vita che tutti i giorni avverto questa
“La logica elementare, meno maliziosa della nostra”.
sensazione, mi piacerebbe provare tutto. Spesso mi chiedo
come sarebbe stata la mia vita se fossi nata in un altro pa-
Si dice che il potere sia meglio del sesso.
ese, in una realtà culturale diversa, che forma avrebbe pre-
“Si avvicina, ma meglio del sesso c’è ben poco”.
so? Penso anche a quanto sarebbe bello vivere il tempo necessario per integrarsi e assorbire un suono nuovo, in una
Lei condanna una donna che fa sesso senza impegno?
nazione diversa; magari in oriente per poi cambiare con
“La donna si deve far desiderare, ma non condanno nessuno”.
un altro, nuovi colori, odori, mentalità e tratti somatici differenti da osservare, cibi più o meno speziati. Successiva-
Quindi se va a letto con un uomo diventa il suo compa-
mente divento realista e mi rendo conto che per vivere una
gno…
vita profondamente non posso viverne cento e che mi an-
“Amo farmi desiderare. Tutto e subito uccide la fantasia e
drei perdendo, allora sono sempre più consapevole del per-
tutto è meno divertente”.
ché amo questo lavoro: è l’unico modo per provare tante
emozioni diverse, tante vite diverse, poter esprimere rab-
Cosa le piace della vita?
bia, amore, orgoglio, follia senza il giudizio della società che
“Il divieto, lo devo scavalcare sempre e mi provoca una
ormai raffredda tutti i tipi d’emozione con l’indifferenza e
adrenalina che mi manda fuori di testa”.
amare, ridere, piangere diventa quasi una vergogna. Ho la
fortuna di poter essere un giorno l’angelo, il giorno dopo il
La prima regola per non farsi schiacciare dal sesso forte?
diavolo, posso divertirmi a trasgredire in scena per essere
“Se la svelo mi schiacceranno”.
brava nella vita. Un’attrice è una e tante…”.
Con gli uomini meglio il sorriso o il pugno di ferro?
Lei è arrivata quasi per caso. Chissà che rabbia quelle di-
“Il pugno di ferro con un bel sorriso”.
sposte a tutto…com’è il suo ambiente di lavoro?
“Quelle disposte a tutto vogliono popolarità, è diverso da
Ridurrà prima o poi la mole di lavoro per alimentare i suoi
fare l’attrice… per la popolarità c’è il Grande Fratello che è
rapporti privati?
più redditizio, 24 ore su 24. Ho messo e metto impegno ed
“Quando avrò una famiglia sarò felice di farlo”.
amore, credo di meritarmi quello che faccio. Il mio ambiente di lavoro è crudele, ma non meno di tanti altri”.
Lei rallenterà quando sarà al culmine della sua carriera?
“Mi piace pensare al presente”.
La solidarietà femminile nel suo mondo esiste davvero?
“Nella donna è innata, ma nel mio mondo lavorativo pochis-
Secondo lei è importante credere fortemente in qualcosa
sima. Chi fa da sé fa per tre”.
per non cadere nella banalità?
“Vitale altrimenti si rischia di morire prima di andare sot-
La sua bellezza è stata provvidenziale per la sua carriera?
to terra”.
“È stata un fattore che ha influito”.
Dall’oggi al domani che cosa vorrebbe?
Oggi che è una donna matura che cosa desidera?
“Un personaggio da amare più di un uomo”.
“Semplicemente la felicità. E comunque credo che la maturità non si raggiunga neanche il giorno prima di morire, ma
sono lusingata nel sentirmela attribuire”.
> Tommaso Gandino > ph: Roberto Manetta
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cover story
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L’attrice romana sta vivendo
al massimo, pronta al grande
salto, per inseguire i suoi sogni
in tv con la terza serie de “I Liceali”, e al cinema con “Almeno
tu nell’Universo”con la regia di
Luca Biglione.
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moda > men in Italy
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men in i taly
Durante la settimana della Moda a Milano, un’esposizione di fotografie e video firmata da una nuova
generazione di creativi, una riflessione sul concetto di
eleganza maschile contemporanea.
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moda
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Emporio Armani
Emporio Armani
Daniele Alessandrini
Made in Italy...Men in Italy?
e stylist dalla forte vocazione men’s
zione di artisti ed esperti dell’im-
Un evento dove al centro dell’inte-
style, per una riflessione sul concet-
magine riuniti in una mostra che ha
resse si è trovata una nuova ge-
to di eleganza maschile contempora-
il sapore di un incontro spontaneo,
nerazione di creativi che dall’Italia
nea. Il risultato è stata un’esposizio-
proprio come è stata l’idea iniziale».
stanno cambiando l’immagine moda
ne multimediale di fotografie e video
«Sono fiero del contributo di questi
nel mondo. Si sono riuniti i protago-
installazioni aperta al pubblico per
giovani creativi italiani a Milano
nisti dell’eleganza maschile italiana.
tutta la durata di Milano Moda Uo-
Moda Uomo», ha commentato Mario
ph. Saverio Cardia - stylist Ivan Bontchev
ph. Oskar Cecere - stylist Giuseppe Ceccarelli
ph. Satoshi Saikusa - stylist Andrea Tenerani
Ecco lo scopo di “Men in Italy” orga-
mo. «Milano sta respirando creativi-
Boselli, Presidente della CNMI. La
nizzato al Palazzo dei Giureconsulti
tà», ha dichiarato Stefano Roncato,
Camera Nazionale ha scelto di pro-
nel cuore di Milano. Il progetto è
giornalista, ideatore del progetto.
muovere questa nuova generazione
sostenuto e promosso dalla Came-
«Oltre ai marchi noti e alle griffe
perché rafforzare il Made in Italy
ra Nazionale della Moda Italiana,
blasonate, sulla scena italiana c’è
significa soprattutto investire sui
pensato e realizzato da un team di
una nuova generazione di fotografi,
giovani e sul loro potenziale inno-
giovani professionisti dell’editoria e
fashion editor, stylist che stanno
vativo.
del settore moda che ha riunito una
lasciando il segno, in modo preciso,
ventina di coppie creative: fotografo
silenzioso e profondo. Una genera-
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moda
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Alberta Ferretti
Dolce & Gabbana
sum M er P review
La moda per la primavera estate 2011 presenta una
donna molto femminile, che riscopre i tessuti leggeri e allo stesso tempo rilegge lo stile anni ’70 nelle
asimmetrie e nel rigore di tagli geometrici.
a cura di mgmagazine.it
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moda
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Fendi
Gucci
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moda
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Ralph Lauren
Alexander McQueen
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moda
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Marc Jacobs
Just Cavalli
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moda
fashionista
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Corredo Style
Dolce & Gabbana continuano la loro ricerca di stile intorno ad
un unico materiale: il pizzo. È così quindi che Domenico Dolce e
Stefano Gabbana vogliono ritrovare, attraverso la moda e lo stile, quell’immagine femminile che il tempo ha gettato negli stessi cassetti che conservano ancora quegli antichi corredi. Come le
lenzuola ed i capi di lingerie più canditi, il colore predominante è
il bianco, un colore abbagliante, lontano da ogni volgarità e carico
di semplice sensualità. Lo stesso trend è rispettato da altri brand
come Alberta Ferretti, Just Cavalli, Alexander McQueen e Ralph
Lauren. Timide, educate e immacolate. Tutte pizzi e merletti. Le
donne della prossima PE 2011 seguono un vintage originale e romantico.
Reati di Moda: cosa mettere da parte nel 2011
La famosa columnist del New York Times, Cathy Horyn, si è da
poco pronunciata riguardo ai look che andranno evitati in questo
2011. Tra le cose che “non si potranno indossare”, la Horyn cita
abiti con corpetto a cupcakes, sopracciglia folte, look rigido anni
‘50, vestiti borchiati, trasparenze e blazer rivisti con applicazioni.
E a proposito di “mai più con”, altre indicazioni generali andrebbero ricordate alle fashion victim. Tre sono le regole d’oro per evitare reati di moda: mai indossare cose con le quali non ci si sente
a proprio agio, correrete il rischio di sembrare marionette senza
carattere, mai e poi mai indossare cose inadatte alla propria età
e mai dimenticarsi del “contesto” che si deve affrontare. Atten-
Il ritorno di Tom Ford
zione, in questa categoria rientra il vestiario da sera indossato di
Il camaleontico ed eclettico Tom Ford torna alla ribalta in
giorno e viceversa. In fondo, per essere sempre impeccabili ba-
grande stile con una collezione primavera/estate che rap-
stano pochi accorgimenti, tutto il resto poi è divertimento!
presenta un punto di rottura con il passato. Chi sperava di
ritrovare dei tratti “fordiani” nelle sue nuove creazioni ri-
Tendenze PE 2011. Nostalgia anni ’70
marrà un po’ deluso. Il designer dell’eleganza e dell’alta sar-
Per la prossima PE 2011 la moda è colore, un colore che non si tin-
torialità ha deciso di puntare sulla qualità, sulla ricercatezza
ge della solita pittura, ma una nuance intrisa di una storia che vie-
dei dettagli, sulla raffinatezza e sull’impeccabilità presen-
ne direttamente dagli anni ’70. Tonalità accese e brillanti. Abiti
tando capi prestigiosi e senza tempo, che sappiano vestire
dai tagli geometrici, ma al tempo stesso rivoluzionari. Mise che ri-
ed esaltare l’individualità di ciascuna donna.
cordano un decennio che non impallidiva nell’ostentazione e mi-
Marc Jacobs
rava ad ogni forma di liberazione e cambiamento. Un accenno al
Emmanuelle Alt conquista Vogue Paris.
remix anni Settanta lo aveva già dato la collezione presentata da
Dopo l’addio di Carine Roitfeld, è stata designata Emma-
Miuccia Prada per Miu Miu la scorsa PE 2010, un allusione quel-
nuelle Alt come erede al trono di Vogue Paris. La scelta non
la che però si rivolgeva maggiormente al mondo infantile, a quel-
è stata casuale ed è improntata sulla volontà di dare conti-
lo stile degli anni Settanta rigoroso e pudico. Quest’anno da Marc
nuità ad un prodotto di successo, qual è Vogue. “Vogue Pa-
Jacobs a Gucci passando per Fendi, sembra impazzare sulle pas-
ris sta andando molto bene, ho voluto dare il comando a
serelle un’epidemia contagiosa, la stessa smania che in quegli an-
qualcuno che potesse garantire continuità e al tempo stesso
ni fece scoppiare un morbo tutto nuovo, la “febbre del sabato se-
portare nuova vita”, ha commentato Xavier Romatet, Presi-
ra”. La moda della prossima PE susciterà nelle più sentimentali
dente di Condé Nast Francia, annunciando la nuova nomina
una dolce, seppur vorticosa, malinconia dal sapore new age.
cha sarà ufficiale da questo febbraio.
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evento
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haute couture paris
Party alla stupenda
ambasciata italiana di
Parigi dato da Carine
Roitfeld (in uscita come
direttrice di Vogue Paris)
per Frida Giannini, direttore creativo di Gucci.
ha ut e co utu re p a r i s
da Letizia Castà con
Stefano Accorsi a
Charlotte Casiraghi,
sempre guancia a
guancia con Mario
Testino. E poi sono
arrivati Kate Moss,
in forma smagliante,
biondissima e truccata-abbronzata (o
abbronzata?), Diane
Kruger, che era già
sotto la Tour Eiffel per
la sfilata Chanel del
mattino, Jessica Alba,
Mark Ronsone via
dicendo.
“Le nuove generazioni che ovviamente non possono permettersi di acquistare questo genere di
vestiti ama stare su internet alla ricerca di immagini forti, come sono appunto quelle della
couture” Sidney Toledano-Dior.
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people
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“The Style Tribes” non è soltanto il titolo di un saggio
del surfista dello stile Ted Polhemus, con relativa albero
genealogico che, dalle giacche di cuoio di James Dean e
dall’ancheggiare disinvolto di Elvis arriva ai travellers che
percorrono le strade polverose che attraversano il nostro
mondo. E’ la maniera più efficace per sottolineare quanto
importante sia, per le cosiddette culture giovanili, il senso
della comunità, il disegno dei confini di microcosmi in
movimento che si identificano, in maniera spesso labile,
con un suono, una passione, un capo di abbigliamento.
V Magazine, sia nelle collezioni che nascono da sue riflessioni
creative.
Ad iniziare da Thierry Mugler, masion della quale ha assunto da
poco la direzione e che, per la sfilata parigina del suo esordio, ha
usato proprio un esclusivo remix di Lady Gaga, l’unica anticipazione del suo album in uscita il 23 maggio, che la pop star ha concesso al mondo. Un raffinato gioco di rimandi e citazioni pop, il
suo, nel quale è un piacere individuare, e catalogare, i riferimenti.
Certo, il grande terreno di elaborazione è quello della cosiddetta
‘popular culture’, che viene spesso sintetizzata con la definizione
pop, che per Formichetti significa attingere, con quella tecnica
nicola formichetti
E’ questo l’universo nel quale si muove Nicola Formichetti, nome
che Ted Polhemus ha chiamato il ‘surfismo dello stile’, da ogni
italiano, anima giramondo, considerato oggi l’interprete più so-
aspetto possibile della quotidianità, operando una costruzione ‘in
fisticato di quella ribellione stilistica che ha infiammato per anni
progress’ aperta alle sollecitazioni che arrivano, violente, incon-
una rivista culto come Dazed, miscela perfetta di “moda” e “anti
trollate, dalla vita di tutti i gironi.
moda”, di necessità del consumo e tensioni della strada.
Per capire meglio quale spirito agita il suo lavoro, è sicuramente
Il suo lavoro è un esemplare espressione di quella complessa
utile la frase che lo stesso Formichetti ha usato per spiegare a
sovrapposizione di tensioni culturali che è il segno riconoscibile
Mariano Vivanco (che ha curato le riprese della sfilata, un corto
di ogni innovazione del sapere contemporanea. Ne è la prova
visibile sul sito ufficiale di Mugler) il contenuto del remix inedito di
concreta l’incontro instabile con Lady Gaga che lui stesso inter-
‘Scheibe’ di Lady Gaga, che fa da colonna sonora al lavoro:
preta, non come fosse una semplice cantante, ma un oggetto, un
Stylist, Fashion Director, Creative Director. Il suo lavoro è l’espressione di una so-
feticcio, una opera d’arte che modellata, ritoccata, assecondata,
vrapposizione di tensioni culturali, è il segno riconoscibile di ogni innovazione del sapere
to per sempre le consuete traiettorie centro periferia.
contemporaneo. Ne è la prova concreta l’ incontro instabile con Lady
in scena delle possibilità infinite che si sprigionano quando i
Gaga che lui
seguendo i flussi inarrestabili dell’informazione che hanno travolMerito, anche di una formazione che, già in partenza, è la messa
mondi collidono.
stesso interpreta, non come fosse una semplice cantante, ma un oggetto, un feticcio, una
Nato infatti in Giappone da padre italiano e madre nipponica,
opera d’arte.
l’aspirazione ad un ottimismo per un futuro che è già qui (vedi, ap-
mescola nelle sue straordinarie intuizioni universi lontanissimi,
punto, le sculture post fiction che fa indossare a Lady Gaga), con
una nostalgica visione ‘mediterranea’ che affonda le sue radici
in quei panorami (soprattutto interiori) che volgono lo sguardo
verso il patrimonio artistico italiano.
Tutto questa si può ammirare sia sulle pagine delle riviste per le
quali fa l’art director, da Dazed a Vogue Hommes Japan, sino a
“E’ la dimostrazione di come, in maniera naturale,
la techno possa incontrare Whitney Houston”.
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musica > Lady Gaga
Lady Gaga
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È la perfetta icona pop,
la logica derivazione di
una maniacale attenzione per lo stile, per
una artigianale elaborazione di un modello
che supera l’ idea stessa
del fare musica per divenire un oggetto quasi
museale.
66
musica
store
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“Born This Way” il nuovo album di Lady Gaga esce il 23 maggio annunciato su twitter con una foto hot firmata da Nick Knight, in
cui appare di spalle, indossando solo un giubbotto di pelle con la
scritta Born this way. L’album è anticipato dal singolo in uscita il
13 febbraio per la notte dei Grammy.
E’ un caso, rarissimo, nella musica contemporanea, di definitivo superamento del concetto di ‘stile’ come lo abbiamo
inteso sino ad ora. Perché offre la sua mutevole personalità
ad una fascinazione ‘globale’ che si nutre dei desideri di ogni
suo ascoltatore.
E’ come sé, insomma, lei chiedesse ai suoi fan, quelli che
affollano i suoi oceanici concerti, di compiere l’ultimo tratto
del percorso. Di appropriarsi, con, selvaggia democrazia,
della sua personalità, per adattarla al proprio sentire, farla
propria.
E’ così, ognuno porta con sé nella propria living room la sua
Lady Gaga preferita.
jack purcell, paris
Un esperimento di neo coscienza pop che rasenta la perfezione, sottolineata dalla stretta collaborazione con l’anti divo
per eccellenza del fashion system contemporaneo, Nicola
Formichetti che la veste, la fotografa, fa di lei un percorso in
trasformazione inarrestabile.
La musica, naturalmente, conta.
La techno che incontra Whitney Houston, ha detto di lei, a
proposito del remix inedito che ha anticipato l’album in uscita a maggio, lo stesso Formichetti.
Ed è proprio così.
Su quel terreno di scontro che è il Lady Gaga Sound dialogano mondi che appartengono ad emisferi opposti.
C’è tutta la patinata capacità di seduzione delle piste da bal-
Nessuna coscienza, quindi, se non quella di una vita che deve
lo, il piacere dei lustrini e delle strobo lights che si riflettono
essere vissuta con gioia e sudore, facendo del proprio corpo,
su quel corpo metallico, post umano, direbbe una corrente
come avveniva con la performances negli anni ‘70, una ta-
cyber della critica d’arte. La discoteca dei padri spirituali dei
volozza, uno strumento capace di interpretare e comunicare
beats originali dei latini e degli afro americani, della comuni-
la proprie torbide visioni al resto dell’universo.
tà gay di New York, tutto rivissuto alla luce dei cambiamenti
Dalla festa in onore dell’amico Alexander MC Queen, al chari-
imposti dalle tante rivoluzioni della nostra ossessione per
ty concert dove ha duettato con Elton John, al tour Monster
la tecnologia. E c’è, anche, un’anima soul, kitsch e profonda
Ball, con quella compagnia di ballerini che la faceva sembra-
al tempo stesso, una patinata, eccessiva ostentazione dei
re la protagonista di una versione di ‘Fame’ ambientata non
sentimenti che vorremmo fossero privati. E che, invece, con
in una scuola di danza ma nei più pericolosi bassifondi.
Lady Gaga, conquistano la ribalta, si impongo al consumo
Lady Gaga, una artista dalle ‘terre selvagge’.
frettoloso dei mass media, incuranti di dichiarare la propria
intimità.
> Pierfrancesco Pacoda
Parigi, mercoledi 26 gennaio. Un opening dal
gusto heritage per la linea “Jack Purcell”,
Converse ha aperto un pop-up store nel cuore
di Parigi. Solo 3 settimane per uno spazio
temporaneo curato in ogni dettaglio, in Rue
de Saintonge la linea Spring 2011 basata sullo
storico modello “Jack Purcell”.
Converse Jack Purcell pop-up store
56, rue de Saintonge
75003 Paris
dal 26 gennaio al 12 febbraio, 2011
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gift > your valentine
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g iv e m e so m e lo v e
Non poteva mancare la collezione per San Valentino firmata
da Victoria’s Secret con le supermodels che posano per la maison
indossando lingerie in cui trionfano il rosso, come da tradizione,
e il rosa. Romanticismo, corpetti
e reggiseno e anche un profumo
per farsi conquistare
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social > di Ivan Rota
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elsa pataky
clive owen
Bella come poche, attrice deliziosa (la potete vedere in
dvd in “Giallo” di Dario Argento), Elsa Pataky si presenta con
Clive Owen è considerato uno dei dieci uomini più desiderati
al mondo, anche dal pubblico gay: quell’eleganza un po’ fané e lo
sguardo malandr
ino seducono se
nza sosta. E lui
ci marcia...
un elegante abito ai Top Glamour. Infatti, chi meglio di lei,
rappresenta lo stile?
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evento
Golden Globe
I Golden Globe sono l’anticamera degli Oscar, ovvero spesso chi
li vince si accaparra anche l’Oscar. A Los Angeles, una serata
piena di glamour per la consegna dei presigiosi premi che precedono la più ambita statuetta di Hollywood: red carpet pieno
di star, logicamente internazionali, delusione per il mancato
riconoscimento al film italiano “Io Sono l’Amore”, al quale nella
corsa agli Oscar era stato preferito “La Prima Cosa Bella” di Paolo Virzì (che, purtroppo, non è arrivato in dirittura finale).
Ha trionfato “The Social Network”, il film ispirato
al fondatore di Facebook, ovvero Mark Zuckerberg, che
ha avuto quattro riconoscimenti: miglior film, miglior
regia, miglior sceneggiatura e miglior colonna sonora. Il premio come migliore attore drammatico è andato a Colin
Firth per “The King’s Speech”; a Paul Giammatti come
miglior attore di commedia musicale per “La Versione di Barney”; come miglior attrice a Natalie Portman per il controverso
“Black Swan”. Helen Mirren, che interpretò la Regina Elidsabetta d’Inghilterra in “ The Queen”, si è complimentata con
Colin Firth che era in compagnia della moglie italiana Livia. Le
luci si sono spente a tarda notte dopo una luculliana cena all-star
tra fiumi di champagne.
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arte
Denis Rouvre Lamb from Senegalese wrestling
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box (e)
“Sebastian Diaz Morales” “Ben Grasso”
“David Rathman Denis Rouvre” “Wainer Vaccari”
“Li Wei”
La galleria Jerome Zodo Contemporary di
Milano presenta fino al 12 marzo “box(e)” la
collettiva a cura di Gabriele Tinti che accoglie sei
artisti internazionali - Sebastian Diaz Morales,
Ben Grasso, David Rathman, Denis Rouvre,
Wainer Vaccari e Li Wei – riuniti nello spazio
milanese per esplorare e condividere il mondo
del pugilato esibito al margine dell’espressione
artistica. Il titolo scelto box(e) ospita e suggerisce diversi significati linguistici. Privato della
(e), ridotto a box, a contenitore, rimanda inevitabilmente all’identità semantica della galleria,
quale luogo di forme ed esperienze artistiche,
teatro dell’azione, spazio di relazioni e di progetti partecipativi fra il pubblico e le opere d’arte.
La versione estesa boxe, invece, si riferisce
esplicitamente al pugilato, alla disciplina che ha
rappresentato l’attivante per gli artisti selezionati e l’orizzonte tematico entro il quale sono
stati riuniti.
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arte
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Li Wei Boxing
La “e” posta tra parentesi non si limita, infine,
a rappresentare un espediente lessicale per
giocare coi significati, ma vuole essere il riferimento alla prima mostra, (ex)communicate,
con la quale la Jerome Zodo Contemporary ha
inaugurato la propria attività. box(e), infatti,
cade a un anno esatto dall’apertura e da quella
prima mostra, confermando la linea di ricerca
della galleria e celebrandone simbolicamente
il primo anno d’attività. Alla base della riflessione proposta per questa mostra, il curatore
Gabriele Tinti pone un semplice quesito: che
cosa può un corpo? Di che cosa si è capaci?
“La conoscenza di me e degli altri passa, per
forze di cose, da qui, dalla risposta che a queste domande sappiamo dare. La boxe, in una
tale ottica, con un tale obiettivo, risulta una disciplina fondamentale. “Più duro è il contatto
più profonda è la consapevolezza” afferma un
Ben Grasso Boxing
detto dei Dog Brothers, perché “essere gettato nel mondo vuol dire (proprio n.d.a) rischiare
ad ogni istante di incontrare qualcosa che può
decomporre i tuoi rapporti”, di incontrare il
male, di farsi male e di avere paura. Tutto ciò
significa fare esperienze delle proprie capacità, sperimentarle concretamente, metterle
alla prova e trovare una misura. La boxe, come
fa solo in certe occasioni la vita, ci aiuta a
selezionare per il meglio, a perfezionare il nostro modo di abitare il mondo. Ma non è tutto,
soltanto, naturalmente, qui. La boxe possiede
la creatività, l’astrazione, il simbolismo della
danza con in più la concretezza, l’emozione, la
passione – la realtà - di un conflitto. Questa intensità di significati ne fa qualcosa di speciale,
“una delle belle arti”.
Diaz Morales Ring
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arte
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Wainer Vaccari Fight
Wainer Vaccari Fight
Box(e)
Jerome Zodo Contemporary
Via Lambro, 7 (ang. Via Melzo)
20129 Milano
T. + 39 0220241935
January 13 - March 12, 2011
Tuesday - Saturday, 10 am - 7 pm
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arte
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S h e p a rd F a i re y
aka
Obey
Rivoluzione comunicativa, propaganda irriverente, provocazione artistica.
Questo e molto altro appartiene all’attitudine dell’artista Shepard Fairey,
attivo dai primi anni Novanta in una
ricerca espressiva che è sfociata anche
nell’abbigliamento. Da merchandising
d’autore ad una collezione d’abbigliamento total look intesa come ulteriore
strumento di diffusione del messaggio.
Dove il mezzo è il messaggio.
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Mondo Bizzarro Gallery, la piattaforma per le arti iper-
bilmente dalle canne dei fucili. La sua ormai ventennale
contemporanee del XXI secolo presenta la prima, impor-
carriera inizia nel 1989 quando, ancora studente di design,
tante mostra in Italia dedicata a Shepard Fairey (OBEY).
crea la sticker campaign “Andrè The Giant Has a Posse”,
Dell’artista statunitense, universalmente noto grazie al
tuttora in corso con la sigla “Obey Giant” e se il punto
manifesto elettorale a favore di Obama, che nel 2008
di partenza di Shepard Fairey è il fertile terreno delle
apparve sui muri di tutta l’America annunciando sempli-
subculture di strada, i suoi richiami più evidenti sono con
cemente «HOPE», sono esposte oltre sessanta opere, tra
l’artista americana Barbara Kruger e i movimenti radicali
serigrafie e pezzi unici, molte delle quali rarissime e mai
degli anni Settanta, assieme alle influenze (dichiarate) di
viste prima in Italia. Shepard Fairey è un artista quaran-
Heidegger e Marshall McLuhan.
tenne proveniente dalla scena dello skatebording, è stato
Assieme a Banksy, Shepard Fairey è senz’altro la figura
spesso accostato alla figura storica di Andy Warhol, al
più conosciuta dell’Urban Art, e come l’artista britannico
quale lo accomuna non solo il lavoro con i multipli d’artista
riesce ad attirare in egual misura tifosi e detrattori del
e in particolare con la serigrafia, ma anche la necessità
suo lavoro. Ormai saldamente inserito nel circuito delle
quasi fisica di moltiplicare la propria presenza in vari
gallerie, oggetto di numerose e importanti acquisizioni
settori economici e mediatici. Sono nate così negli anni le
pubbliche museali, Shepard Fairey continua a far parlare
etichette di abbigliamento OBEY, la rivista «Swindle», la
di sé, a investire i suoi proventi in nuove iniziative arti-
galleria Subliminal Projects e una miriade di altri progetti.
stiche e benefiche e ad essere una figura di punta della
Ma là dove Warhol ritraeva i suoi contemporanei baciati
controcultura americana, l’unica probabilmente a finire
dal successo e dalla gloria Shepard Fairey preferisce
in carcere nello stesso anno in cui riceve un pubblico
puntare i riflettori sull’America liberal e progressista. Il
ringraziamento da parte del Presidente degli Stati Uniti.
Subcomandante Marcos e Angela Davis sono stati tra i
Senz’altro un uomo in grado di far emergere le contraddi-
suoi soggetti, così come donne guerrigliere di ogni parte
zioni più evidenti del “sistema”.
del mondo, ingentilite da fiori che spuntano immanca-
Obey @ Mondo Bizzaro
Shepard Fairey (Obey) A Private Collection dal 29/01/2011 al 24/02/2011
Mondo Bizzarro Gallery / Via Reggio Emilia, 32 / 00198 Roma
pictures courtesy: Mondo Bizzaro
teatro
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unosguardodalponte
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“A View From The Bridge” tradotto “Uno Sguardo dal Pon-
Un’opera amatissima, al cinema e al teatro...la versione li-
te” di William Bolcom ha aperto il nuovo anno, il 2011, del
rica ha attirato un pubblico eterogeneo. Molti critici in sa-
Teatro dell’Opera di Roma. Possiamo definirla una del-
la, soprattutto per la peculiarità della rappresentazione,
le rappresentazioni che negli anni ha subito una splendi-
un’opera del 1999, alla sua terza rappresentazione mondia-
da versatilità. Un evento europeo per un titolo che ha con-
le dopo la prima di Chicago e il debutto nel 2002 al Metro-
quistato spettatori in tutto il mondo. Infatti l’opera è stata
politan di New York.
rappresentata negli anni, nella prosa, nel cinema ed ora anche nella lirica. Arthur Miller scrisse il testo dell’opera che
Una storia intramontabile che fa parte del vissuto, dei ri-
nel tempo è stato oggetto di molto interesse.
cordi di molti italiani in quanto ambientata nella Manhattan
dei primi del 1900, dove molti italiani sono arrivati alla ri-
Miller studiò giornalismo e teatro interessandosi soprat-
cerca di una nuova vita...un lavoro...una famiglia a cui assi-
tutto al teatro classico greco e alle opere di Henrik Ibsen.
curare una vita dignitosa.
Nella primavera del 1936 scrisse il suo primo lavoro, “No
Villain” vincendo il premio Avery Hopwood. Lo ricordiamo
Delle edizioni americane e in particolare della produzio-
anche per l’aver sposato Marilyn Monroe nel 1956, divor-
ne alla Lyric Opera di Chicago “Uno sguardo dal ponte” ha
ziando poi nel 1961.
conservato la regia di Frank Galati, ripresa da Amy Hutchison, le scene e i costumi di Santo Loquasto. L’opera è am-
...L’opera lirica è andata in scena a Chicago nel 1999 ed ora
bientata nel 1950, vista dal ponte di Brooklyn, il quartiere
è arrivata a Roma. Bolcom ha vinto il premio Pulitzer per
americano con le sue case popolari...si parla di Siracusa ed
la musica, ora percorre l’itinerario musicale che fu di Ger-
appare anche una veduta di Amalfi.
shwin e di Bernstein.
Un successo ...anche per gli interpreti, molto graditi dal
pubblico: Kim Josephson, Marlin Miller, John Del Car-
Nella prima al Teatro dell’Opera di Roma sono stati presen-
lo, Amanda Squitieri, Amanda Roocroft e Mark McCrory...
ti nomi famosi della prosa e del cinema, da Ilaria Occhini che
americano anche il direttore David Levi.
fu interprete di Uno sguardo dal ponte con la regìa di Visconti a Massimo Foschi interprete teatrale con Raf Vallone
e Alida Valli, da Michele Placido protagonista di una delle ultime edizioni a Jean Sorel che interpretò il ruolo di Rodolfo
nel film di Sidney Lumet nel 1961.
L’opera tratta dal dramma scritto da Miller, ha affascinato
il pubblico di Roma...che per ben due ore è rimasto letteralmente coinvolto dall’opera lirica. Un passaggio molto apprezzato dal teatro al cinema al melodramma.
> Consuelo Noviello
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cinema
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sono il numero 4
Un film di fantascienza, avvincente di D.J. Caruso con Alex Pettyfer, Dianna Agron, Callan McAuliffe, Jake Abel, Timothy Olyphant, Teresa Palmer, Kevin Durand Beau Mirchoff, Emily Wickersham,
Patrick Sebes, Cody Johns, Jeff Hochendoner, James Werley, Peter Mozingo, Jon Braver, Brian Howe,
Darren Kendrick, Sean P. McCarthy, Andy Owen, Jason Sheppard.
Il film è nelle sale cinematografiche dal 18 febbraio 2011.
Il film racconta la storia di nove ragazzi alieni, del tutto
simili agli umani che sono costretti ad abbandonare
il loro pianeta, Lorien, che è stato invaso e distrutto
dai terribili Mogadorians. I nove cercano scampo sulla
Terra ma i loro aguzzini li inseguono anche lì perché
sono ben decisi a farli fuori definitivamente. I nove, crescendo con la protezione e la guida di devoti guardiani,
sono destinati a sviluppare superpoteri. Per essere
eliminati dai Mogadorians – che per questi superpoteri
li temono – devono però essere uccisi secondo la sequenza numerica progressiva che li contraddistingue.
Il Numero Quattro di questi nove, anche conosciuto
come John Smith, è arrivato a Paradise, in Ohio, e vive
come un normalissimo liceale americano. Qui incontra
il suo primo amore. Numero Quattro ha una ragione in
più per fermarsi davvero e combattere senza recedere.
Tre sono morti. Chi è il Numero Quattro? D.J. Caruso dirige un thriller ricco di azione sulla storia di un
ragazzo straordinario, John Smith (Alex Pettyfer), in
fuga da spietati nemici inviati per annientarlo. Cambia
identità, si sposta di città in città con il suo guardiamo
Henri, sempre un nuovo ragazzo senza alcun legame
con il passato. Nella piccola cittadina dell’Ohio che ora
chiama casa, John va incontro a inaspettati eventi che
cambiano la sua vita.
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febbre da fieno
Nelle sale cinematografiche da poco è arrivato “Febbre da Fieno”... un film in cui i sentimenti sono al
centro dell’attenzione...dove amore e destino si intrecciano. Una storia divertente e malinconica, piena
di curiosità e stranezze raccontate in maniera leggera.
Il film è ambientato a Roma in estate, qui inizia la storia
dei due protagonisti Matteo e Camilla. Matteo ( Andrea
Bosca) è perdutamente innamorato della sua ex-fidanzata, Giovanna, che un anno prima lo aveva lasciato
per una donna. Lei, la voce narrante di tutta la storia,
ha venticinque anni ed è innamorata di Matteo fin da
quando lo vede per la prima volta davanti all’ambulanza arrivata per lei, per colpa di un piccolo incidente
in motorino. Nel film...c’è anche un’altra storia, quella
di di Stefano proprietario del Twinkled, un negozio di
modernariato e vestiti vintage, la sua vita matrimoniale
è in crisi a causa del lavoro che la moglie Patrizia non
riesce a comprendere. Nel negozio lavorano Matteo
e Franki...all’apparenza spavalda ma in realtà molto
timida, tanto da innamorarsi di uomini irragiungibili
come Jude Law. L’attore è in città per girare un film e
il suo sogno di poterlo incontrare e fargli vedere Roma
diventa una vera ossessione che la spinge ad inviargli
insistenti mazzi di fiori e commoventi lettere d’amore.
Una novità che segnerà la vita dei tre sarà l’arrivo di
Camilla. Stefano decide di mettere un annuncio sul
giornale per trovare qualcuno che li aiuti a dare un’aria
nuova al negozio, quando si presenta Camilla è una
vera rivoluzione mette ordine e trova vecchi oggetti di
valore...una seconda opportunità per l’attività.
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the dilemma
Il dilemma è una collaborazione creativa fra le produzioni Universal Pictures, Imagine Entertainment
e Wild West Picture Show. Scritta da Allan Loeb e diretta dal premio Oscar Ron Howard, la commedia è prodotta da Brian Grazer, Howard e Vince Vaughn.
E’ una divertente commedia che racconta di un uomo sopraffatto dal peso dei segreti e dal dubbio delle
rivelazioni. L’attrice premio Oscar Jennifer Connelly,
Winona Ryder, Channing Tatum e Queen Latifah sono i
protagonisti di una storia in cui un legame di amicizia
fraterno viene messo a dura prova. Ronny (Vaughn), un
single convinto, e Nick (James), felicemente sposato,
sono amici per la pelle dai tempi del college. Ora che
sono i proprietari della B&V Engine Design, i due amici
stanno mettendo a punto un progetto importante che
potrebbe cambiare le sorti del loro futuro professionale. Grazie anche alle loro compagne il duo appare
imbattibile. Questa è la situazione fino al momento in
cui a Ronny non cade il mondo addosso quando vede
involontariamente Geneva fra le braccia di un altro
uomo,prima di rivelare questa notizia al suo migliore amico decide di scoprirne di più. Un’indagine che
scatena nel sua stessa vita personale un caos, Ronny si
rende conto che anche Nick ha qualche segreto personale. Incalzato dalla consulente Susan Warner che
insiste di vedere il suo progetto, e disperato perché la
sua vita personale sta andando a rotoli, Ronny dovrà
prendere la decisione fatidica: rivelare al suo amico
l’amara verità.
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I l Salone di G ine vra dell ’alta orologeria
celebra il ritor no dei classici , esemplari
che appartengono a colle zioni storiche ,
autentiche icone onnipresenti in catalogo,
che ora vengono reinter pretate con
un mood contemporane o per accrescer ne
il già sicuro fascino.
one can only forget
time by using it
Charles Baudelaire
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Richard Lange Tourbillon “Pour le Mérite”
Luminor Composite Marina 1950 3 days - 44 mm.
Portofino Carica Manuale Otto Giorni
Girard-Perregaux 1966 Piccoli Secondi
Il quarto segnatempo contraddistinto dal predica-
Movimento automatico di manifattura P.9000 con
Con il Portofino Carica Manuale Otto Giorni, IWC
Una tradizione in eredità degna erede dello stile so-
to “Pour le Mérite” di A. Lange & Söhne abbina una
riserva di marcia di tre giorni, cassa Luminor 1950
Schaffhausen porta avanti una tradizione che per
brio ed essenziale che contraddistingue gli orolo-
trasmissione tramite catena e conoide a un tourbil-
in Panerai Composite dall’aspetto uniforme ed opa-
quasi 25 anni ha visto crescere con successo que-
gi Girard-Perregaux, la collezione Girard-Perregaux
lon con sistema di arresto dei secondi brevettato,
co color marrone, ampio ed essenziale quadran-
sta famiglia di orologi. Il Portofino era e rimane un
1966 è espressione della straordinaria competen-
due raffinate complicazioni il cui obiettivo principa-
te con struttura sandwich. Sono questi gli elementi
orologio per intenditori. Ciò vale in modo particola-
za della Maison nella creazione dei grandi classi-
le è migliorare la stabilità di marcia e quindi la pre-
principali che caratterizzano il Luminor Composite
re per la nuova portabandiera della collezione che
ci dell’Alta Orologeria. Il modello Girard-Perregaux
cisione dell’orologio.
Marina 1950 3 Days - 44 mm, un perfetto esempio
riuscirà a entusiasmare anche gli appassionati delle
1966 Piccoli Secondi, ultimo nato di questa linea
del mix di tradizione ed innovazione che ogni orolo-
funzioni tecniche più complesse.
racchiude in sé tutti i segni caratteristici di un’oro-
gio Panerai rappresenta.
logeria raffinata fin nei minimi dettagli.
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Piaget Emperador Tourbillon Automatico.
Combinando caratteristiche di due calibri Piaget, il
600P, il tourbillon di forma meccanico a carica manuale più sottile al mondo e il 1208P, il movimento
automatico più sottile al mondo, dotato di micro-rotore, il calibro 1270P è il primo tourbillon automatico extra-piatto realizzato da Piaget. Questo movimento di forma coussin è il cuore pulsante del
nuovo orologio con cassa della stessa forma coussin che grazie ad uno spessore di soli 10,4 mm fa
di questo segnatempo il tourbillon automatico più
sottile sul mercato.
Capeland
Montblanc Nicolas Rieussec Chronograph
Orologio Millenary automatico
Dal 1830 la storia di Baume & Mercier si presenta
1821- 2011: Montblanc celebra l’invenzione del cro-
Profondamente radicato nella perizia tradizionale
come una vera e propria saga...Fra terra e oceano,
nografo...quale altro orologio se non il cronogra-
di Audemars Piguet, questo nuovo Millenary arric-
stile di vita e lusso dell’essere, questo luogo magi-
fo si identifica con Montblanc...Per il suo 190esi-
chisce una collezione classica e architettonica allo
co invita alla saggezza espressa dal nuovo slogan
mo la Manifattura di Le Locle in Svizzera, lancia il
stesso tempo che annovera già modelli ecceziona-
di Baume & Mercier : Life is about moments. In ta-
Montblanc Nicolas Rieussec Chronograph Anniver-
li come il Tradition d’Excellence n°5, il MC12, il Se-
le spirito, Baume & Mercier presenta tra le sue due
sary Edition, che sarà disponibile in una serie limi-
condi Morti, il MC One e più recentemente il Ripeti-
nuove collezioni, l’orologio Capeland, in un’inter-
tata di 190 pezzi in oro rosso 18K, 90 pezzi in oro
zione Minuti. Non è necessario girare l’orologio per
pretazione contemporanea di un pezzo storico del-
bianco 18K e 25 pezzi in platino 950.
ammirarne l’interno attraverso un fondo zaffiro.
la Maison d’Horlogerie.
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motori
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Performance…maximum speed: 335 km/h (0-100 km/h: 3.7 sec)
Engine…type: 65-degree V12
maximum power: 660 CV @ 8,000 rpm
F e r ra r i F F
F F p a s s e rà
vallin o con la
a l l a s t o r i a p e r e s s e re l a p r i m a a u t o d e l C a t ra z i o n e i n t e g ra l e e q u e s t o , v a d a s é , m e t t e rà i n
s e c o n d o p i a n o l e m i l l e a l t re q u a l i t à c h e n a s c o n d e i n o g n i a n g o l o .
U n p e c c a t o , p e rc h é p r o b a b i l m e n t e è u n a d e l l e p i ù b e l l e F e r r a r i
d i t u t t i i t e m p i ; i n p i ù a l l ’ i n t e r n o h a u n o s p a z i o i n c re d i b i l e
p o t e n d o o s p i t a re q u a t t r o p a s s e g g e r i c o m o d i a n c h e s e m o l t o a l t i ” .
D a l b l o g d e l d i re t t o re d i Q u a t t r o R u o t e , C a rl o C a v i c c h i
“La
Fra le novità da sottolineare: è una quattro posti con un grande bagagliaio,
una caratteristica insolita per una Ferrari. Già in molti la definiscono una “familiare sportiva”, riferendosi alle dimensioni, in special modo nel posteriore,
inedite. Bisognerà attendere l’anteprima in programmazione dal 3 al 13 marzo al Salone di Ginevra per vedere la nuova creazione….ma per chi non vuole
attendere già sul sito ferrari.com si possono vedere alcune foto e video.
Parliamo del design….è stato curato da Pininfarina che ha lavorato in collaborazione con il Centro Stile Ferrari. Presenta una coda molto sportiva shooting-brake con un bagagliaio in grado di ospitare tra i 450 e gli 800 litri. Come hanno affermato gli ingegneri del Cavallino vi sarà la “massima flessibilità
in termini di spazi, ricche dotazioni ed eleganti finiture, per una qualità di vita
a bordo mai raggiunta prima su una vettura così prestazionale”.
Il motore della Ferrari FF sarà il 6.3 V12 da 660 cavalli, ben 120 in più rispetto alla Scaglietti. La Ferrari FF, nonostante sia stata definita “familiare” ha
delle prestazioni da vera sportiva: 335 km/h di velocità massima e accelerazione 0-100 km/h coperta in 3,7 secondi.
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motori
Motore
Tipo : V12, 65°
Cilindrata totale : 6262 cm3
Potenza massima : 660 CV a 8000 giri/min
Coppia massima : 683 Nm a 6000 giri/min
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Dimensioni e peso
Lunghezza : 4907 mm
Larghezza : 1953 mm
Altezza : 1379 mm
Peso a secco : 1790 kg
Distribuzione dei pesi : 47% ant, 53% post
Rapporto peso/potenza : 2,7 kg/CV
Prestazioni
Velocità massima : 335 km/h
0-100 km/h 3,7 secondi
Consumi ed Emissioni (Combinato ECE)
Consumo : 15,4 l/100 km
Emissioni : CO2 360 gr/km
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yachting
Gucci firma Aquariva
Aquariva Gucci ha vinto il “Wallpaper Design Award” per
la categoria “Best Boat” nella recente edizione del mese di
gennaio. La prestigiosa rivista inglese premia il gioiello di
Riva tra le eccellenze del lifestyle nel mondo.
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Il verde-rosso-verde della linea di galleggiamento, nell’abbinamento cromatico che
caratterizza lo stile Gucci, lo scafo e gli
elementi in vetroresina tutti nel bianco lucido tipico di Gucci, come in cotone bianco
Gucci è la tappezzeria dei lettini, il parabrezza in cristallo verde e i rivestimenti in
tessuto impermeabile con la stampa Guccissima, per le sedute e il sundeck. Oltre
ad una serie di accessori esclusivi Riva by
Gucci.
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Glamour e raffinatezza, design e icone del
“made in Italy”: dall’ incontro tra il mito
Riva e la Maison fiorentina Gucci è nata
questa edizione limitata di Aquariva, che
ha incantato anche la giuria londinese.
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Mentre è il mogano, lo splendido mogano firma del
cellenza del design – sprigiona naturalmente da que-
marchio Riva, a definire il cruscotto e la coperta, il
sto incontro esclusivo tra il mito del Cantiere di Sarni-
pozzetto, il bottazzo e il portello copritendalino: mo-
co e la storica Maison della moda fiorentina, una delle
gano verniciato con venti mani, come da tradizio-
iniziative con cui Gucci celebra nel 2011 il 90° anni-
ne, di cui dieci a pennello e dieci a spruzzo. Questa,
versario. La famosa rivista inglese Wallpaper ha scel-
in sintesi, l’armoniosa fusione di elementi che defini-
to l’Aquariva Gucci tra le migliori creazioni che han-
sce l’Aquariva firmato Gucci, che abbiamo ammira-
no fatto tendenza nel 2010, premiandolo con il primo
to alla recente edizione del Salone Nautico di Cannes
posto nella categoria “Best Boat”. Secondo Norber-
e durante la Settimana della Moda milanese. Tutto il
to Ferretti, presidente del Gruppo Ferretti di cui Ri-
resto - il glamour e l’eleganza, la raffinatezza e l’ec-
va fa parte: «Aquariva testimonia l’evoluzione natu-
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yachting
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La linea di galleggiamento nei caratteristici colori rossoverde-rosso che definiscono da sempre gli oggetti della Maison Gucci.
rale di Riva dal passato al presente, attraverso l’eleganza
nale di stile che è disponibile su ordinazione attraverso il
e la delicatezza delle linee che in 33 piedi racchiudono la
network dei dealer Riva, mentre un prototipo sarà presen-
stessa attenzione al dettaglio e l’amore per la tradizione
te ai più importanti Saloni nautici internazionali. L’innova-
che ispirano lo spirito ForeverNow – ora e per sempre – di
tivo cambio a due velocità, a gestione elettronica, e tutta
Gucci. Un progetto – prosegue Ferretti - che rappresenta
la potenza dei due motori Yanmar da 380 HP assicurano
il perfetto equilibrio fra tradizione e modernità e destina-
una performance eccezionale, con una velocità di 41 nodi
to a diventare un simbolo di stile italiano e artigianalità».
e un’autonomia di 150 miglia a velocità di crociera.
Un vero e proprio gioiello del mare, sintesi di tradizione e
innovazione, ed espressione dell’eleganza puramente italiana che riflette abilità artigianali, attenzione al dettaglio
e l’uso dei materiali più sofisticati. Un’icona internazio-
> Camilla Peron
Nella vista dall’alto, tutta l’armonia della fusione
tra il bianco lucido Gucci dello scafo e lo splendido
mogano tipico della tradizione Riva.
1 10
sport > Moto GP - Sepang, Malaysia
val [email protected]
«In tre giorni ho capito di più quali sono le caratteristiche della Desmosedici . Questa moto va guidata come
la vecchia 500, facendo le curve meno rotonde e più spigolate. Con la Yamaha potevo fare delle curve più tonde,
questa moto è più fisica . Devo modificare un pochino
ancora il mio stile di guida» The Doctor
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sport
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«Sono arrivato qua pensando di voler mettere
la firma per fare almeno 20/30 giri al giorno.
E invece la spalla ha continuato a migliorare.
Ora riesco ad ottenere una buona posizione
di guida in rettilineo, ma sono fisicamente
distrutto nella parte sinistra del corpo. Avendo
la spalla destra che comunque non sta bene,
inconsapevolmente sforzo di più l’altra parte.
Perdo ancora qualcosa, diciamo che senza la
spalla in queste condizioni potrei recuperare sei
decimi»
«Abbiamo lavorato molto - ha commentato
Valentino - adesso mi sento molto più ducatista
di prima. A Valencia per me è stata psicologicamente dura. Dopo sette anni con la Yamaha,
mi sono seduto su un’altra moto. Adesso va
molto meglio, i ragazzi della Ducati sono fantastici sia nel team che a casa e stanno lavorando molto. Dopo questo test abbiamo le idee più
chiare e mi sento molto più a posto».
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personal > di Lucilla Quaglia
personal > di Marina Ripa di Meana
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solidarietà a trastevere
cara marina
scrivi a: [email protected]
Solidarietà fa rima anche con un buon
“L’ho fatto – spiega l’hair-stylist – per
mente tante persone che del sociale
look. La pensa così l’hair-stylist del-
rendere tutti più belli. Un gesto con-
hanno fatto un impegno di vita.
le dive Michele Spanò che ha recente-
creto e diretto sulla strada che vuo-
E sempre in tema di bellezza come aiu-
mente allestito un vero e proprio salo-
le provare che la solidarietà non è sol-
to psicologico, Spanò ha tenuto una
ne di bellezza per i senza tetto presso
tanto buona ma anche bella. L’umore
conferenza presso il Policlinico Uni-
il centro di accoglienza della Comunità
ha il suo peso quando si versa in cat-
versitario Gemelli – nel corso della
di Sant’Egidio di Via Anicia, a Traste-
tive condizioni economiche”. In tanti,
“Giornata della Donna” - sull’immagi-
vere, suscitando la curiosità e l’inte-
nel corso della giornata a Via Anicia,
ne corporea delle donne con problemi
resse dei tanti nulla tenenti della capi-
hanno ritrovato il sorriso ammirando-
oncologici, ha collaborato per l’iniziati-
tale. A centinaia, infatti, hanno atteso
si allo specchio con un nuovo colore e
va Biblioteche Solidali del Comune di
il proprio turno per mettersi nelle ma-
taglio di capelli. Un’iniziativa solida-
Roma e ha partecipato con il suo staff
ni di più di venti tecnici tra parrucchie-
le senza precedenti appoggiata inoltre
di truccatori e parrucchieri alla sfilata
ri e truccatori che hanno così regala-
da molti vip e personaggi del mondo
di moda-benefica, organizzata presso
to ai meno fortunati un look magico
dello spettacolo, amici del parrucchie-
l’Iila, a favore del progetto dedicato al
per sentirsi più belli. Del resto a Roma
re, tra cui il presidente della Regione
sostegno economico di Haiti.
sono settemila i senzatetto che vivo-
Lazio Renata Polverini che ha accolto
no per strada, oltre cinquantamila le
l’idea con entusiasmo e ha raggiunto
famiglie romane sotto la soglia di po-
l’originale postazione facendosi ritoc-
vertà senza contare le migliaia di im-
care a sua volta la piega.
migrati.
E se in tempi di crisi la solidarietà diventa più difficile, ci sono fortunata-
Cara Marina,
ho un figlio che vuole sposare una donna di dieci anni più grande di lui. Io non
sono d’accordo, anzi sto facendo di tutto per evitare che arrivi all’altare. Ho un
sacco di amiche che cercano di fermarmi, e mi spiegano che il mio è un atteggiamento contro le donne: se infatti mio
figlio avesse sposato una donna di dieci
anni più giovane – sostengono loro – io
non avrei fatto alcuna obiezione. Penso
che abbiano ragione, e mi interrogo sul
perché. Resta il fatto che non voglio che
mio figlio si prenda una moglie tanto più
vecchia. Mi devo sentire in colpa?
Mirella, Perugia
Cara Mirella,
già dal tono della sua lettera mi sembra
che lei si renda perfettamente conto
che sta partendo con il piede sbagliato per quanto riguarda il futuro di suo
figlio e della sua prossima nuora. Abbandoni le polemiche, non è lei che deve sposarsi e, semmai, avere con il tempo problemi di convivenza. Ma poi quali
problemi? Conosco centinaia di coppie
che hanno una notevole differenza di
età, e spesso quando le mogli sono parecchio più avanti negli anni, forse perché questo potrebbe rappresentare un
handicap, sono quasi sempre donne più
attraenti, curate e dinamiche. Pensi a
Irene Pivetti e al suo “sposo bambino”.
Ebbene, le prime volte che li incontravo effettivamente riscontravo qualcosa
di stonato, poi però con il tempo, e soprattutto per il fatto che non si può non
notare che si vogliono veramente bene,
quella lieve stonatura, le assicuro, si è
assolutamente dissolta.
Credo non siano questi i problemi delle coppie. Andare d’accordo nel tempo
è molto difficile. Io dico sempre che un
matrimonio è un gioco di equilibrismo,
e l’equilibrio, più che dall’età è dettato
dalla testa, dall’armonia e dalla notevole caparbietà dell’acrobata di attraversare la corda.
Cari saluti, Marina
Cara Marina,
l’ho vista l’altro giorno in televisione con
il suo ultimo arrivato, il piccolo cucciolo
di razza carlina. Le faccio molti auguri e
mi complimento per la bellezza del piccolo esemplare. Ma mi domando, come
mai sempre questa razza? Con tanti trovatelli in difficoltà non potrebbe lei, se
veramente ama i cani, pensare anche a
quelli senza pedigree?
Roberta, Assisi
Cara Roberta,
è una giustissima osservazione la sua.
Un’osservazione che mi sottoponeva sempre anche mia sorella Paola alla quale, dopo la sua morte, ho dedicato un libro “Cara Paola, sorella mia”.
Lei aveva scelto, al contrario di me, di
accudire Cania, la cagna più brutta che
abbia mai visto, e formavano insieme
un duetto che io definivo “la bella e la
bestia”, tanto lei era bella, tanto brutta
era Cania. Nel libro parlo del loro grande e commovente amore e del loro morire insieme. Paola era feroce nell’accusarmi di snobismo nello scegliere da
anni sempre cani di razza e mai un meticcio. Sono ormai innamorata dei carlini, e più li conosco nella pratica, più
continuo ad innamorarmi di loro. Poi visto il numero (ne ho quattro) confesso che non riuscirei neanche a trovare
spazio per adottare altri cani abbandonati. Quello che posso, e riesco a fare, è
sostenere e dare una mano ai canili che
ne hanno bisogno. Anche se non sempre si ottengono grandi risultati.
Sua, Marina
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personal > Luiss Life
“Der Mensch ist was er isst”. “L’uomo è
ciò che mangia”. Questa fu la riflessione che, a suo tempo, l’insigne filosofo Ludwig Feuerbach partorì nel contesto del
suo acuto pensiero filosofico. Il nuovo
anno ci invita a parafrasare questa scolastica affermazione con una lettura differente, più “contemporanea”: l’uomo è
(o perlomeno sarebbe) ciò che consuma,
o meglio, ciò che fruisce. E cosa consuma l’uomo, la donna, il giovane italiano
nel Ventunesimo Secolo? La commedia
all’italiana. Esattamente. E’ un appassionato dello spettacolo cinematografico esilarante, comico, speculare nella
sua rappresentazione, così dicono, ai vizi
e virtù del popolo italiano. Questo, la società Taodue (controllata da Mediaset),
produttrice del film “Che bella giornata”,
lo sapeva già. Probabilmente le attese di
produttori e distributori non ambivano
a superare i 31.231.984 di euro di incassi de “La vita è bella” di Roberto Benigni
del 1999, oppure i quasi altrettanti incassati dai botteghini delle sale che proiettavano l’”Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci nel 1975. Tuttalpiù, alla
luce anche del grande successo ottenuto nel 2009 con il primo film di Checco
Zalone “Cado dalle nubi” (6.535.988 di
euro di incassi), si poteva prospettare un
nuovo entusiasmo dei pubblici per il secondo palcoscenico offerto al comico pugliese. Una sorta di ritorno al passato,
quando i film comici diretti e interpretati
dall’ottimo Leonardo Pieraccioni, rispettivamente “Il ciclone” e “Fuochi d’artificio”, riscossero un successo ai botteghini
che di certo sbaragliò critici ed aspettative generali, in un periodo nero per il cinema italiano come lo sono stati gli anni ’90. Questa poteva essere l’ambizione
del produttore Pietro Valsecchi, per conto della Mediaset, quando ha deciso di riproporre sul mercato cinematografico
italiano l’esilaranza tutta “made in sud”
del noto comico Luca Pasquale Medici, in arte Checco Zalone, scoperto attore dopo passato da comico e musicista. Il
film in questione ha superato per incassi
e clamore oltre che veri e propri “mostri
sacri” del cinema nostrano (le pellicole di Francesco Rosi, Elio Petri, Giuseppe
Ferrara, Federico Fellini, Roberto Benigni, Bernardo Bertolucci), ancorchè “meno commerciali e commerciabili” in quanto “impegnati” e perciò “noiosi”, poichè
svolgevano funzione di denuncia sociale o politica, anche alcuni film degli ultimi anni, amati, apprezzati e premiati dal
palcoscenico critico europeo ed internazionale, motivo di orgoglio per i nostri
addetti ai lavori e per la nazione intera.
Parlo, ad esempio, de “Il Divo” e di “Gomorra” entrambi del 2008 (rispettivamente: 4.535.000 e 10.175.000 in euro
di incassi), premiati a Cannes nel 2009.
Senza ombra di dubbio, quindi, 31,5 milioni di incassi per la proiezione di “Che bella giornata” sono forieri di una miriade
di riflessioni sul consumo cinematografico, culturale dell’italiano medio. Ed ovviamente, di riflesso, della referenzialità che
egli abbina alla commedia italiana rispetto al suo status socio-caratteriale. Esso
si riconosce in quei personaggi, ne ride,
personal > di Gennaro Francione
li prende in simpatia, invita i conoscenti
a fruire dello stesso spettacolo per rendere comune e confortante il divertimento, valvola di sfogo da impegni lavorativi e universitari, nel caso degli studenti.
Il mio discorso introduttivo fa da prologo,
ovviamente, a quanto gli universitari possano pensare di tutto ciò, delle loro riflessioni al riguardo. Come è noto all’interno della nostra università la C.O.D.I.S.U.,
Commissione che si occupa di accogliere richieste presentate dai rappresentanti degli studenti e dalle Associazioni Studentesche relative a varie attività (nello
specifico culturali) stanzia annualmente
dei fondi per il “Cineforum Luiss”, gestito
da un gruppo di studenti che si occupano di reperire e mandare in onda periodicamente pellicole interessanti che approfondiscono temi sociali, economici e
politici cruciali. Le ultime proiezioni hanno raccontato alla platea studentesca temi quali l’integrazione razziale, la frattura sociale tra periferia e città, tra regimi
e ribelli, tra realtà e illusione, le morti sul
lavoro, le istanze ambientalistiche proposte da associazioni internazionali quali Greenpeace e il WWF. “Lourdes”, “Sul
mare”, “Age of stupid”, “Goodbye Lenin”
sono alcune delle pellicole offerte agli
studenti nel corso del 2009 e del 2010.
Roba impegnata, direbbero gli esterni.
Roba interessante, diciamo noi. Di certo
l’offerta cinematografica che può offrire un cineforum universitario circoscritto è strutturalmente imparagonabile alla
distribuzione nazionale. Sarebbe impensabile proporre puntualmente a livello
nazionale pellicole impegnate ed enigmatiche: non siamo tutti uguali. Ma il profitto delle case cinematografiche può essere raggiunto anche attraverso l’offerta di
pellicole “più intelligenti”. Per questo affermo che probabilmente i 4.842.572 di
spettatori che hanno affollato le sale cinematografiche italiane in occasione delle proiezioni di “Che bella giornata” abbiano da tenere in esempio i 1000 e poco
più studenti che siedono sulle poltrone
del Cineforum Luiss. Vogliamo che il cinema faccia riflettere, non ridere.
See you, Giovanni Pignatiello
1 17
Le due pietre della follia artistica:
la pittura di Goya e la
musica si Schumann
“photo Massimo Vicinanza”
Le due forme di teatro-danza di Francione su Goya e Schumann fanno parte di
un ciclo più vasto sulla follia delle classi
colte. Il nome del ciclo deriva dall’Estrazione della pietra della follia di Bosch, il
cui tema si rifà al detto popolare che indicava i pazzi come coloro che hanno un
sasso nella testa. Di questo ciclo Francione mette in scena in questi giorni
due opere descriventi la follia pittorica di Goya e musicale di Robert Schumann. La Quinta del Sordo (Psicosi saturnina del pittore nero Goya) è andata
già in scena a gennaio con successo di
critica e pubblico al Teatro Sanacore di
San Giorgio a Cremano e al Nuovo Tea-
anche la sontuosa coreografia. In sce-
che accento musicale creato anche dal
tro Gassman di Civitavecchia. Verrà a
na l’11-12 febbraio al Teatro Gasmann
vivo) e scenografia. Il carattere inno-
Roma il 5 marzo nell’ambito del Festival
di Civitavecchia, il 5 marzo nell’ambito
vativo di tale lavoro è quello di tentare
del Teatro Patologico di Dario D’Ambro-
del Festival del Teatro Patologico di Da-
un’armonica fusione con il teatro-danza
si, rassegna che si terrà al Teatro Pato-
rio D’Ambrosi, il 19 e 20 marzo al Teatro
e con tutte le forme gestuali e altamen-
logico sulla Cassia. La regia è di Paolo
San Vigilio di Roma, il dramma con dan-
te espressive che si riconducono al te-
Perelli, aiutato dalla splendida coregra-
za descrive la follia artistica ed esisten-
atro sperimentale offertoci dall’esem-
fia di Lorena Coppola, direttrice artisti-
ziale del compositore Schumann, incen-
pio archetipico dell’Odin Theater e del
ca della Fondazione Léonide Massine.
trata sulla storia d’amore con la pianista
Living Theatre”. Due personaggi storici,
Commenta Perelli: “Attraverso le donne
Clara Wieck in inquietante connubio con
Goya e Schumann, per un Teatro Nuovo
della sua vita, il nostro Goya intessa un
l’altro compositore Johannes Brahms.
che, coniugando classicità e spettaco-
intimo dialogo con se stesso e con i suoi
La narrazione si svolge in sinergia con le
larità d’avanguardia, scalza via il teatro
mostri di dentro. Follia, innamoramenti,
composizioni musicali di Schumann (ma
vecchio, spesso insulso e strapparisate,
malattie e un pizzico di storia. Esploria-
anche di altri autori romantici e post-
che lascia, all’uscita, più vuoti di prima!
mo così da dentro la sua anima e il desti-
moderni), prima di tutto col suo Carna-
Avanza Francione con la sua Armata
no ineluttabile di questo grande artista
val op. 9, che detta i temi e i personaggi
Adramelek (21 opere in cantiere a bud-
maledetto. Dove i suoi bastardi pittori-
da Commedia dell’Arte usati per rappre-
get zero!) e porta avanti così il suo pro-
ci diventano per noi bellissimi mostri che
sentare i personaggi simbolici e grotte-
getto di offrire agli artisti e al pubblico
palpitano d’amore”. Psicomostro euter-
schi della vicenda. Spiegano le registe
in comunione l’Estasi Sublime del Ma-
pico racconta il Ballo in Folle Masche-
Astolfi e Rao: “Il nostro progetto pre-
gic Theater.
ra di Robert Schumann con la regia di
vede la contaminatio di varie arti sceni-
Valentina Rao e Stella Astolfi che cura
che: danza, musica (registrata con qual-
1 18
personal > della Baronessa Soares
personal > di Maria Caldarazzo
un giocattolo per un sorriso
“Un giocattolo per un sorriso”, questo
è il nome dell’iniziativa giunta alla nona edizione organizzata da Andrea Marchesani, titolare dell’Hotel Mir, in collaborazione con Peppe Cautillo e Antonio
Sarni.
L’iniziativa è balzata subito a livello nazionale e ogni anno si innesca una vera e
propria gara di solidarietà che porta alla raccolta di giocattoli e fondi ai bambini della Pediatria Oncologica della Casa
Sollievo della Sofferenza.
La festa si è aperta con la presenza di
Valeria Marini presso il Poliambulatorio Giovanni Paolo II, mentre il giorno
successivo è stata presente una delegazione composta da vari artisti e ospiti: la pittrice internazionale e madrina
dell’evento, la Baronessa Maria Lucia
Soares, Padre Paolo Covino che diede l’estrema unzione a Padre Pio, Tony Santagata il compositore ed autore
Bruno Pecorella e sua moglie, la cantante lirica Grazia Maria Luca, l’attore Davide Ranieri, Rosanna Fratello, i conduttori televisivi Lucinha Soares e Paky
Arcella, l’attrice Virginia Barret, Federico Fazio, il sosia di Benigni, la Compagnia Teatrale dei Burattini “F.lli Ferraiolo”, i Frati del Convento di Foggia e di
San Giovanni Rotondo, i rappresentan-
ti dell’Amministrazione Comunale di
San Giovanni Rotondo e della Provincia
di Foggia, gli chef Peppe Zullo e Angelo
Trilussa e tanti altri tutti uniti per la riuscita dell’iniziativa di solidarietà.
Questa iniziativa viene sostenuta dalle varie realtà sociali private e pubbliche nella certezza che “un sorriso non
costa niente, ma produce molto, arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi
lo da, dura poco ma talvolta il ricordo è
eterno”.
L’emozionante serata è stata condotta
dai conduttori televisivi Lucinha Soares
e Tonio Toma.
la criminologia
Il termine “incesto” non si trova nel codice penale, ma nel codice della famiglia. Si tratta infatti di un reato contro
la famiglia. Il codice parla semplicemente di “aggressione sessuale o di
violenza sui minori di 15 anni posta in
essere da persona che riveste il ruolo
dell’“autorità”. L’incesto è un attentato
al legame di parentela in un affrancamento dei divieti fondamentali, ma anche della distanza transgenerazionale,
che perturba il sentimento di appartenenza alla famiglia, all’affiliazione.
Si tratta di una sessualità illecita che
destruttura la famiglia, il padre ricusa la propria autorità e la madre la sua
funzione protettrice.
L’incesto esiste in tutte le classi sociali,
ma emerge solo quando la famiglia svela il proprio segreto.
E’meno visibile nelle classi agiate, perché i soldi proteggono il suo autore dalle vittime. E’ molto frequente presso i
maghebrini, i musulmani sodomizzano le loro figlie perché possano arrivare vergini al matrimonio. Al contrario presso gli ebrei non esiste incesto.
La religione e la funzione materna non
permette la sua realizzazione.
In materia d’incesto i detenuti rappresentano la metà dei padri incestuosi, i
nonni un quarto e il 20% un vicino.
Tra tutti gli autori d’incesto il 20% ha
precedenti psichiatrici. Generalmente
sono più vecchi dei pedofili, hanno più
di 40 anni e non hanno quasi mai precedenti penali, solo il 6% di essi è stata
vittima di un’aggressione sessuale da
parte del proprio padre. I casi d’incesto
sono più frequenti dei casi di pedofilia,
ma molto meno denunciati per via della
situazione famigliare.
Spesso nella storia dei padri incestuosi si ritrovano maltrattamenti infantili
e curiosamente molto frequentemente,
incesti precedenti subiti dalla loro pro-
1 19
“Il Padre Incestuoso”
pria madre.
Si possono classificare gli incesti in due
grandi categorie:
- gli incesti-legami, la cui vittima è un
adolescente, che senza essere consenziente, accetta la relazione sessuale
non dolorosa,
- gli incesti-violenza pedofila, dove la
vittima molto piccola subisce le violenze, non comprendendo e temendo moltissimo la violenza psichica del suo aggressore….tipi di padri incestuosi:
i padri o nonni che dicono di amare le
proprie figlie; essi fanno loro dei piccoli regali, spesso biancheria intima,
le corteggiano al ristorante e la coppia
genera un vero legame. Generalmente comincia durante la pubertà quando
l’adolescente inizia a formarsi …e il padre se ne accorge. Il padre incestuoso è
spesso un padre narcisistico, geloso, intollerante, bravo professionista, disciplinato. Dà ai propri figli un’educazione
rigida, vieta qualsiasi uscita alla figlia.
Spesso credente e praticante è spesso
impegnato in associazioni dove non occupa funzioni di responsabilità, ma in
quelle che necessitano più rigore che di
rappresentanza. E’ allora o un tesoriere o un responsabile contabile. Quando
la vittima lo denuncia si difende dicendo che la figlia lo ha sedotto. La madre
è quasi sempre assente per vari motivi o è malata o morta o impegnata nella
propria carriera o ha un’amante. Il padre allora sostituisce la figura della moglie con quella della figlia, la quale diventa la sua vera compagna. Egli non
ha più rapporti sessuali con la moglie,
essi cessano in genere quando la figlia
ha una quindicina d’anni. La madre gioca sempre un ruolo nella dinamica incestuosa. Perde la propria funzione
materna, lascia che l’incesto prenda il
sopravvento senza proteggere la figlia.
Il silenzio della vittima fa si che l’ince-
sto si protragga, non parla per paura
per vergogna per abitudine, per proteggere la propria famiglia, o semplicemente perché essa ama il proprio padre come padre…e come primo amore
in una confusione delle immagini…. La
madre prende spesso le parti del padre,
non lo vuole perdere, non vuole divorziare proietta sulla figlia la responsabilità della rottura della cellula famigliare,
della vergogna agli occhi dei vicini della famiglia, del carcere del padre se vi
è stata una denuncia. L’ultima categoria di padri incestuosi si collega alla pedofilia nel senso che essi soddisfano le
loro pulsioni perverse su coloro che essi considerano appartenerli. Le vittime
in questo caso sono piccolissime. Spesso la “relazione” inizia con la seduzione
dei bambini, a volte durante il permesso di visita, quando le madri sono assenti, in caso di separazione perchè le
mogli li hanno lasciati non sopportando più il loro comportamento perverso.
Essi fanno credere ai bambini che ciò
che succede è normale, abituale, che è
un segreto che bisogna mantenere, un
tesoro tra padre e figlia.. Poi quando il
bambino divenuto grande si rifiuta, arrivano le minacce di suicidio del padre o
della madre.
Gli incesti non fanno notizia sui giornali.
Gli autori sono dei criminali ordinari, senza grandi caratteristiche psicologiche. L’incesto appartiene a tutte le
classi sociali, purtroppo molto “tollerato” è di difficile “guarigione”, occorre
una buona prevenzione che deve iniziare all’interno della famiglia con il rispetto dei ruoli della madre, del marito e dei
figli.
1 20
personal > di Jill Cooper
personal > di Elda Bertoli
COME PERDERE
QUEI CHILI INVERNALI
IN ECCESSO
Alla fine di un lungo inverno senza se
che significa alla fine di un scatto sarai
1 21
l ’angolo del benessere
tutto a suo tempo...
Per questa fase potresti tenere
Diversi mesi or sono si discuteva sul
tico dettato dalle mode.
zione per il tumore della mammella”.
e senza ma, quasi sempre uno si trova
senza fiato. Ma bene così! Perché è lo
qualche peso vicino. In palestra basta
decreto legge che vieta alle ragazze
Le protesi, anche se posizionate in mo-
Sì al seno nuovo dunque, ma con crite-
con quei chili invernali in più, odiati e
stimolo perfetto per costringere al tuo
scegliere una macchinario libero;
minorenni di effettuare operazioni
do corretto, potrebbero causare riget-
rio e senza fretta….
• 1 minuto di scatto- risalire sulla
di mastoplastica additiva sul proprio
to in molti organismi giovani, non del
Precorrere i tempi non serve e può es-
cyclette e pedalare con la tua intensi-
seno. Con questo intervento, oltre all’
tutto sviluppati.
sere anche dannoso nei casi in cui non
innegabili, impossibili da nascondere
corpo a migliorarsi.
nei tuoi jeans a vita bassa ne tantomeno nel costume da bagno che dovrai
Su una cyclette classica verticale:
tà massimale.
impossibilità per le under 18 di ricorre-
“Questo provvedimento - ricorda il
si sia raggiunta un’età giusta ed uno
indossare tra qualche mese. Allora
5 minuti di riscaldamento con la resi-
• 50 secondi / 1 minuto scendere dal-
re al bisturi, viene istituito anche il re-
professor Valeriani - non a caso è sta-
sviluppo corporeo completo.
vorrei suggerirti qualche consiglio
stenza media-bassa;
la cyclette per fare un altro esercizio
gistro delle protesi per la tracciabilità
to voluto da una donna che ha sicura-
Inoltre sarebbe opportuno riflettere
su come potresti fare per annientarli
1 minuto di “scatto” aumentando in
a piacere.
degli impianti mammari utilizzati nelle
mente a cuore la salute e la bellezza
sempre sulla propria fisicità, sulla rea-
modo vertiginoso la resistenza (la
• Ripetere questo ciclo per 1 minuto
operazioni di mastoplastica. Il decreto
del mondo femminile, ma che è altret-
le necessità di sottoporsi ad interven-
scelta è personale, l’importante è che
intenso ed 1 minuto di esercizi per
è ormai diventato legge e d’ora in poi
tanto consapevole di errori sanitari
ti di chirurgia plastica quando maga-
prima della primavera.
Mentre la tua dieta è importante, il
senti la fatica durante il minuto di la-
almeno 7 volte.
gli interventi per l’aumento del seno
che si potrebbero pagare assai cari se
ri non servono o, come nel caso della
trucco ancora più efficace per perdere
voro, sia dal punto di vista muscolare
• Finire con 5 minuti di defaticamento.
saranno proibiti alle minorenni eccetto
fatti con leggerezza e senza buon sen-
mastoplastica additiva, si vogliano fa-
casi di malformazioni o patologie del
so. Per donne più adulte l’intervento di
re prima del tempo.
tuo consumo energetico. “Ma come?”
seno, operazioni garantite dal servizio
mastoplastica additiva risulta sicuro e
Se è vero che ogni donna vuole man-
ti chiederai... Attraverso lo stimolo
50 secondi / 1 minuto e poi scendere
sanitario nazionale. Il provvedimento
indubbiamente valido se ovviamente
tenersi bella e giovane nel tempo, è al-
dei tuoi mitocondri. I mitocondri, sono
dalla cyclette e fare circa 18 ripetizio-
è stato voluto dal sottosegretario
effettuato da mani esperte e in strut-
trettanto vero che dovrebbe medita-
le centrali energetiche del tuo corpo,
ni di un esercizio a piacere: affondi,
alla Salute Francesca Martini che si è
ture del tutto attrezzate. A tutt’oggi è
re su come e con quali mezzi ottenere
risiedono dappertutto nel fisico e
alzate laterali, squat, slanci, curl per
avvalsa di un tavolo tecnico cui hanno
una delle operazioni di chirurgia plasti-
questo mantenimento negli anni e nel
i bicipiti.
fatto parte diversi chirurghi plastici
ca più diffuse e più richieste: le prote-
migliore dei modi”.
si”. Questi enzimi sono quelli che ti
di grande esperienza nel settore, fra
si si applicano sotto la ghiandola mam-
permettono di interrompere il fiato, e
i quali il professor Maurizio Valeriani,
maria o sotto il muscolo e solo dopo
in pratica sono loro che ti permettono
responsabile del Dipartimento di
pochi giorni dall’intervento, con un po’
di fare uno scatto senza tenere la tua
Chirurgia Plastica dell’Ospedale San
di cautela, si può riprendere una vita
Filippo Neri di Roma e docente presso
lavorativa e sociale del tutto normale,
l’Università La Sapienza.
ad eccezione di attività fisiche o spor-
La regolamentazione dell’applicazio-
tive troppo forti che vanno riprese più
ne delle protesi in caso di aumento del
in là nel tempo per permettere all’or-
seno appare giusta nella misura in cui
ganismo una guarigione completa.
le giovanissime ragazze, non ancora
Ricordiamo ancora - continua Maurizio
maggiorenni, non hanno completato lo
Valeriani - che le protesi permettono
sviluppo corporeo necessario ad un in-
un’indagine radiologica quasi perfetta
Meglio di così non si può!
tervento di questo tipo e soprattutto
unitamente ad eventuali accertamenti
Buon allenamento, Jill Cooper.
non sono ancora in grado di affrontare
con risonanza magnetica nucleare che
di lavorare al tuo livello. Si basa sulla
psicologicamente un cambiamento del
ha una maggiore validità diagnostica,
tecniche ad intervallo, anche cono-
loro aspetto che in molti casi potrebbe
nei periodi in cui le donne devono sot-
sciuto in inglese come Wind Sprints,
risultare solamente un capriccio este-
toporsi ai controlli periodici di preven-
quei chili in eccesso è di aumentare il
contengono gli enzimi “brucia gras-
che cardiovascolare)
lingua a penzoloni. Per costringere
un adattamento veloce e duplicare
il loro numero nel tuo corpo devi
lavorare in modo sistematico: fare un
attività cardiovascolare classica per
tante settimane, o altrimenti provare
l’allenamento che ti consiglio ora. Da
5 min
Questo allena
men
media 22-2
to richiede in
uti per essere
e non hai ta
quei giorni ch
nto tempo
anche per
È eccellente
completato.
r le ore dopo
etabolismo pe
m
o
tu
il
ta
aumen
per allenarti,
po.
quei chili fastidiosi in poco tem
l’allenamento e ti farà perdere
seguire una - massimo due volte alla
settimana. L’intensità è molto alta,
allora ti consiglio di non esagerare ma
1 22
personal > di Dina Disa
personal > di Bruno Oliviero
1 23
incontri di Bruno Oliviero
il film del mese
i fantastici
viaggi
di gulliver
Chi non è rimasto incantato, almeno una volta nelle sue letture giovanili, dalle rocambolesche avventure de
“I Viaggi di Gulliver”? Il capolavoro di
Jonathan Swift coniuga fantasia e satira grazie al protagonista, il dr. Gulliver, chirurgo e marinaio, che scrive il
resoconto di alcuni viaggi disastrosi e
avvincenti presso strani popoli. Nella prima parte, la più conosciuta, Gulliver s’imbarca nel 1699 come chirurgo di bordo e naufraga sei mesi dopo
su una terra sconosciuta a causa di una
tempesta: al suo risveglio si trova prigioniero di una razza di uomini alti 15
centimetri, abitanti le isole di Lilliput e
Blefuscu. Non contento, Gulliver parte
per un altro viaggio verso Brobdingnag,
dove la scala di grandezza della popolazione è esattamente l’inverso che a Lilliput: gli uomini sono alti circa 22 metri. Poi, finisce nell’isola di Laputa, una
terra volante che fluttua nell’aria e, infine, l’ultimo viaggio conduce Gulliver nel
mondo degli Houyhnhnms, cavalli razionali e parlanti, esseri saggi che hanno
sviluppato un sofisticato metodo di comunicazione ma non conoscono il significato di parole come “vero” e “falso”,
non concepiscono il concetto di guer-
ra e di violenza. Unico difetto delle loro
terre è la presenza di esseri brutali che
camminano su due gambe invece che
su quattro: gli Yahoo, del tutto simili agli esseri umani, per i quali Gulliver
nutre una repulsione profonda. Dopo il
film per bambini di Jack Sher del 1960,
«I fantastici viaggi di Gulliver» sbarcano di nuovo al cinema (a febbraio). Stavolta però in un 3d rivisitato in chiave
comica e moderna da Rob Letterman e
con Jack Black nei panni del protagonista per reinterpretare il romanzo di
Swift, scritto nel 1726. Però, sul grande schermo, Lemuel Gulliver non è un
medico come nel libro, ma l’addetto alla
posta di un quotidiano di New York che,
per far colpo su una bella giornalista,
ottiene con l’inganno l’incarico di scrivere un articolo sul Triangolo delle Bermuda e finisce invece a Lilliput. Black,
oltre ad interpretare la pellicola è anche il produttore esecutivo e il risultato è un Gulliver con i suoi stessi gusti,
dalla musica rock alle continue citazioni su «Guerre Stellari». Il personaggio
è un insicuro al quale manca il coraggio
di realizzare i suoi sogni ma, una volta
arrivato a Lilliput, il suo ego aumenta in
proporzione alla sua stazza rispetto ai
minuscoli abitanti dell’isola. Nel film c’è
anche Jason Segel nel ruolo di Horatio (il lillipuziano che diventa amico inseparabile di Gulliver) e Emily Blunt nei
panni della principessa Mary, di cui Horatio è perdutamente innamorato, mentre Amanda Peet interpreta la giornalista Darcy Silverman. Girato nei celebri
studi di Pinewood, vicino Londra, e l’antico college navale di Greenwich, il film
è ricco di effetti speciali e di una innovativa tecnologia digitale capace di sincronizzare le riprese per catturare nella stessa scena e in tempo reale sia il
gigante sia i lillipuziani. Black, che ha rivisitato questo romanzo vecchio di 300
anni, prendendo le parti ora del gigante
ora di un essere minuscolo, non ha dubbi: «Preferisco decisamente essere un
gigante, mi piace avere l’attenzione della gente che mi guarda stupefatta. Ma
quella del gigante è anche la parabola
delle celebrità: ogni tanto vorresti dare
un morso a un biscotto magico, diventare piccolissimo e riconquistare la tua
privacy».
i rina n aumov
Irina Naumov il suo sogno diventare una brava attrice. E’ una 25 enne russa, occhi
verdi, capelli rossi alta 1,78. Cosa cambierebbe di lei? “Certamente vorrei essere più
paziente”. L’uomo ideale? “Ma esiste?”. Il suo pregio è essere sensuale e romantica.
La fa arrabbiare la stupidità degli altri, no rinuncerebbe mai all’incontro importante
della sua vita...si definisce cacciatrice. Ha lavorato come modella nelle sfilate di moda, in pubblicità televisive, nella fiction “Guerra e Pace” ed in “Nebbia e Delitti 3”.
1 24
personal > di Vincenzo Bocciarelli
il DettaGlio
personal > di Claudio Sozzi
Interessanti le numerose incisioni che
illustrano i momenti preparatori del
Risorgimento, dalla diffusione degli
ideali della rivoluzione francese alle rievocazioni delle imprese napoleoniche: si tratta, in genere, di raffigurazioni simboliche che riprendono, a
volte, alcuni temi dell’antichità classica e li trasformano in allegorie della
storia moderna proprio come avviene nel racconto cinematografico che
in questo caso vede protagonisti Garibaldi, Mazzini e Cavour, le star del
Risorgimento e della storia dell’Otto-
“Il dettaglio illumina il cammino che dagli occhi porta al cuore”
Un susseguirsi di emozioni
e nodi alla gola la recente
proiezione all’Auditorium
della Conciliazione, del
documentario “L’ultimo
Gattopardo” diretto magistralmente da Giuseppe
Tornatore nel ricordo di
Goffredo Lombardo, che ha
prodotto tra i più grandi
capolavori del cinema italiano come Rocco e i suoi
fratelli e Il Gattopardo.
Figlio di Gustavo Lombardo, fondatore della storica casa di produzione Titanus. Il ricordo del grande produttore, voluto dal figlio Guido, passa
attraverso testimonianze d’epoca e
dei nostri giorni, di attori, registi, sceneggiatori sia italiani che mondiali,
che hanno lavorato con lui, rievocando i fotogrammi dei celebri film in uno
straordinario spaccato del XX secolo.
Il gigantismo che sovrasta la carriera del cineasta, si ritrova nell’immortalità di ogni dettaglio all’interno dello spazio architettonico del Museo
del Risorgimento, nel complesso del
Vittoriano, dove lungo le pareti, incisi nel marmo, si leggono brani di testi significativi dei maggiori testimoni della storia d’Italia e attraverso il
percorso espositivo si ripercorrono le
tappe fondamentali della nostra storia, dalle riforme dei vari Stati della
penisola nella seconda metà del Settecento alla conclusione della prima
guerra mondiale.
cento nelle principali tappe delle lotte risorgimentali: dalla Restaurazione, seguita alla caduta di Napoleone,
al 1848, dalla Repubblica Romana
del 1849 all’impresa garibaldina dei
Mille(1860) fino al ricongiungimento di Roma all’Italia (1870). Mi tornano alla mente i preziosi consigli, che il
grande Goffredo Lombardo ci suggeriva durante le riprese della serie televisiva Orgoglio, suggerimenti che
ci univano e ci rendevano forti, come
eroi risorgimentali.
1 25
Il trevigiano
tra storia, vini e tradizioni
Un altro viaggio. Altre sensazioni,
altri pezzi d’Italia, altri lineamenti
nei volti, che pure trovano in comune
un’espressione che comunica il medesimo orgoglio di chi profonde la
massima dedizione in ciò che fa. Un
altro affresco (i colori sono gentilmente
offerti dalle persone che vai incontrando) per tratteggiare, anche attraverso
il vino, un territorio e le sue persone.
Il Veneto rappresenta una realtà vitivinicola tra le più importanti nel nostro paese, sia nella qualità, che nella complessiva
quantità di produzione. Le realtà che prime vengono in mente al nostro lettore sono probabilmente da una parte l’Amarone della Valpolicella, dall’altra il Prosecco.
Il fatto che in una stessa regione ci siano
due prodotti così diversi e lontani tra loro è senz’altro un buona metafora che rappresenta una ricchezza ampelografia che
solo in Italia possiamo vantare con gli oltre
500 vitigni autoctoni (finora identificati).
Il nostro viaggio è nel trevisano, nella zona di Pramaggiorre. I venetici, o eneti, raggiunsero questa zona qualche annetto fa
dall’Asia Minore. Ad Oderzo, per intenderci meglio, ci sono testimonianze risalenti
al secolo X a.C., e in tal senso sono meritevoli di interesse tanto l’area archeologica
che il museo, che ha visto la sua riapertura nel 1999.
Sembra acclarato che questa popolazione
abbia portato dall’Asia l’uva e la sua coltivazione. L’area si presta in modo particolare alla vite, grazie alla particolare vicinanza dal mare in direzione sud, e delle
alpi, che nelle giornate più limpide sembra
di poter toccare con le mani. Ci spostiamo
a Motta di Livenza. Il fiume Livenza sfocia a Caorle una ventina di chilometri più a
sud. La zona era fino a pochi secoli fa inte-
ramente boschiva, tanto che dal cosidetto Moletto del fiume partivano i tronchi
che, tra chiese e gondole, facevano, di Venezia, Venezia. Ora i boschi hanno lasciato lo spazio alla vite, e tra le vigne si giunge ancora al fiume in quello che, una volta,
era il Moletto. Proprio qui incontro la bellissima famiglia Stival, con Mario e Anna, e
poi i tre figli Mauro Giovanni e Chiara, tutti
impegnatissimi col loro ruolo nella loro autentica azienda famiglia. Mamma Anna mi
mostra subito un canestro con almeno una
dozzina di varietà di radicchio, mostrandomi le differenze ed indicandomi i differenti usi in cucina, Chiara mi racconta che anche quest’anno, come ormai da decenni,
hanno bruciato la Strega!
Niente paura; “Brusemo la Stria” , bruciamo la strega, è una festa benaugurante di falò, canti e musiche popolari, grandi
banchetti in cui il vino è gradito compagno
(che aiuta forse quanto i falò a sopportare
i rigori di una notte di inverno in Veneto..)
La famiglia Stival ha come sempre invitato centinaia di persone, per una festa che
allieta grandi e piccini, e che culmina con il
rogo alla strega. La sola forza dell’entusiasmo di Mario, Giovanni e Mauro mi fa trovare poi quasi inconsapevolmente in cantina. Il tempo di ammirare l’organizzazione
nei minimi dettagli e ci ritroviamo tutti col
bicchiere in mano. Ci aspettano alcuni as-
saggi in barriccaia, e ben presto mi accorgo che il percorso sembra non aver fine,
come senza fine sembra del resto la persistenza dell’ultimo vino assaggiato. Giovanni, l’enologo, sbuca da un corridoio con
del vino. Lo ha preso da una botte a tutti
segreta, come le uve che lo compongono,
e ce ne versa quanto basta per far sì che
dal calice fuoriesca un concerto di profumi
caldi e avvolgenti che solo un gran passito
può dare. La parte più nocciolata di questi
aromi testimonia, prima ancora del colore
oro ambrato, carico ed intenso, un grado
evolutivo in botte già ampiamente avanzato. Mi sento un privilegiato ad assaggiare
con loro questo autentico nettare, che rivela una perfetta corrispondenza gustoolfattiva, regalandoci in maniera sontuosa note di dattero e nocciola. La dolcezza,
pressochè sconfinata, viene attenuata da
una entusiasmante sapidità. Il toto uva inizia, con Giovanni che non si lascia fuggire nulla, a parte un sorrisino quando dico
che c’è anche della malvasia…Beviamo con
piacere fino all’ultima stilla, e finiamo col
ridere sul fatto che a forza di assaggiare
il vino per capire quando sarà pronto per
essere messo in vendita sarà bello che finito! Ma poco importa, per un vino che è
stato fatto con troppo amore per essere
venduto.
1 26
personal > di Donatella Vilonna
personal > di Ivan Rota
una lettura
per lasciar traccia
“E’ strano: ognuno crede
che la propria infelicità
sia più grande di quella
di chiunque altro.”
1 27
Nathan Falco, un amore di bambino,
Alla cena in onore di Raffaella Curi-
figlio di Briatore ed Elisabetta Gre-
el, a Milano, la figlia Gigliola vende, al
goraci. Lui scorrazza tra gli ospiti di-
banchetto, il libro di ricette “ Lo Stile
vertiti e mamma Ely lo osserva con
in Cucina” scritto dalla mamma stili-
amore.
sta. “Vuoi il libro della mamma?”, e gli
ospiti lo prendono e se ne vanno, lei
di una storia, ma l’ultimo capitolo di
Manu si avvicina segretamente ver-
un’altra, e la pagina bianca su cui scri-
so Vittorio, cercando la sua complici-
Praticamente Malika Ayane mangia
vere le parole “the end” ce l’avevo fra
tà. “Sembra un luogo incantato” dice.
quasi tutti i giorni cibo etnico. Sia a
le mani io”.
“Un luogo dove sarebbe bello baciare
Malika che al compagno Cesare Cre-
Nella Libroia, che si sta trasferendo da
Ma l’irruzione dell’amica sembra cam-
qualcuno” poi senza togliergli gli occhi
monini, piacciono gli involtini: per lei
Latina nella nuova casa romana della
biare ogni prospettiva.
di dosso aggiunge: “E’ strano ognuno
cinesi, per lui rigorosamente thai.
figlia Manuela Arcuri, ha una fissa: non
“Strade bianche” è l’ultimo romanzo
“Vi prego, vi accompagno io, solo fino
crede che la propria infelicità sia più
dello scrittore torinese Enrico Rem-
a Senigallia, poi da li riprendete il tre-
grande di quella di chiunque altro”.
Non lasciate Alba Parietti senza cel-
insegue spesso per coprirla con golfini e scialletti: non è il massimo per una
diva sexy come Manuela.
chiarisce:”Trentacinque!” (euro)..
vuole che l’attrice prenda freddo e la
mert, un’avventurosa traversata on
no. Vi prego non lasciatemi qui, quello
Tutto sembra andare per il meglio, Bari
lulare: adora parlare con le sue ami-
the road da Torino alla Puglia. Un viag-
mi ammazza e Francesca ti accarezza
è vicina, finché parte qualcosa nel mo-
che e ci passa ore e ore; pensate che,
gio pieno di sorprese e cambi di strada
una guancia e i capelli e dice Ma certo
tore e la macchina si ferma…
chiamata mentre stava sciando, ha ri-
inattesi, che vede tre protagonisti: Vit-
che non ti lasciamo qui, Manu, ma cer-
A brillare lungo il percorso è un pae-
sposto lo stesso: “Ti richiamo quando
Ad una cena Cristina Del Basso si
finisco la discesa.”
mette a mangiare le decorazioni del
torio, Francesca e Manu. Vittorio, tren-
to. Adesso calmati..”.
saggio che mostra le luci invernali. Fi-
tenne violoncellista perennemente in
Vittorio vorrebbe scappare da sé stes-
no a un’immagine finale in cui Vittorio,
ansia, ha ricevuto un’ offerta di lavoro
so, sparire, si sente sconvolto, l’agita-
rapito dal proprio impulso, sembra sal-
come sostituto orchestrale a Bari, e de-
zione prevale. Questo viaggio gli sem-
dare le difformità e le debolezze, in una
cide di partire. Francesca, la sua com-
bra un concerto d’archi dissonante. Si
dimensione d’incanto. “In un certo sen-
pagna, e Manu, inquieta amica della
convince che sarebbe stato lui a sce-
so è stata la tristezza a farmi tornare
rotA zioni
coppia, si propongono di accompagnar-
gliere quali cose avrebbero chiuso le
felice. (…) E’ uno di quei momenti in cui
Il viaggio è stato molto speciale: Mi-
lo, ciascuna con almeno un segreto da
sue ferite. “ Ma non sono sicuro di aver
mi sento tirare tutto, una sensazione
lano-Malindi lo puoi fare solo con un
tavolo: niente paura, si trattava di “tiGettonatissimo per le serate a casa
ramolla”, dolci gommosi decisamente
di amici il cantante, attore e ballerino
anni ottanta, che la ragazza spiegava
Manuel Frattini: tutti lo vogliono per
anche come cucinare; “Negli States
la perfetta imitazione di Patty Pra-
si cuociono sul barbecue: è una nuova
vo: mitica la sua versione di “La Bam-
moda”, il compagno Massimiliano Er-
bola”.
molli conferma.
rivelare.
scelto bene, perché sono le stesse due
spaventosa, come se qualcuno aves-
Falcone 900, senza fare rifornimen-
Inizia così la loro avventura, a bordo
cose che le aprono: la musica e Fran-
se preso un filo e me l’avesse cucito
to, né all’andata, né al ritorno. Questo
Federica Panicucci non sempre è felice di assaggiare i cibi che vengono cu-
della “Baronessa”, la “Punto” dell’au-
cesca”.
dentro (…). E allora sapete cosa dico a
è il regalo che hanno fatto agli ami-
toscuola di Manu. Alle spalle si lascia-
I protagonisti sembrano smarriti, tra
quel burattinaio?”...
ci più cari l’importante business man
cinati dai vip a “Mattino Cinque”: si è
Steven Heinz e la moglie Helena. A
trovata particolarmente in imbarazzo
questo hanno aggiunto l’ospitalità al
davanti al pesce preparato da Tessa
Gelisio. In effetti, non sembrava freschissimo...
no una Torino magica e invernale, sim-
fughe improvvise e incontri surreali e
bolo di indecisione e stati confusi. Un
personaggi bizzarri e alternativi. Un
Enrico Remmert
“Strade bianche” Ed. Marsilio
viaggio che diventa una sorta di verifi-
viaggio a tappe che diventa riflessione,
“The Lion in the Sun”, il resort di Fla-
ca della propria esistenza.
crea dubbi, ripensamenti. La scoper-
vio Briatore, definito da Tatler come il
Francesca vorrebbe approfittare
ta di una gravidanza indesiderata, una
migliore del 2011. Una Spa fantastica
dell’occasione per dire a Vittorio che in-
trasformazione interiore. Nasce una
e cibo ottimo per selezionati amici tra
Reloaded:
tende lasciarlo.“Avrò modo di parlargli
specie di complicità, di intese segrete,
cui Cristina e Max Ferruzzi, Edoardo
Battibecco al supermercato tra Lo-
con calma, di mettere le cose nel mo-
e anche di attrazioni impreviste. Sta-
Teodorani, Carla Maria Orsi Carbo-
ry Del santo e il compagno Rocco Di
do più..morbido possibile”. Francesca
va nevicando, una neve leggera, impal-
ne, il banchiere svizzero Fabien Pic-
Pietrantonio: davanti al banco della
è consapevole che lei e Vittorio erano
pabile, i fiocchi si scioglievano appena
tet e Angela Rovelli. In questo luogo
carne discutevano su come prepara-
stati in silenzio anche troppo e che era
poggiati sul parabrezza, mentre l’aria
ancora selvaggio e vero, in un trionfo
re le costate di maiale in agrodolce: lei
venuto il momento di parlare. “Ho pen-
ha un sapore meraviglioso, come se
di bouganville...bianca, rosa, arancio-
vuole mettere solo i pinoli, lui anche
nessuno l’avesse mai respirata.
ne e rossa, gli occhi di tutti sono per
l’uvetta.
sato che quel viaggio non era l’inizio
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sport > Fleming Roma Cup
sport > di Pina Bevilacqua
1 29
Fleming Roma Cup
Dolce “vendetta” per
Flavia Pennetta agli Open d’Australia,
portanti del circuito) del 2011.
primo Slam (i quattro tornei più im
Mundialito 2010
Al ritorno dalle vacanze natalizie un clima rigido all’SS Flami-
Roma di Campanelli. Da sottolineare anche che è stato un me-
nia accoglie le squadre della FlemingRoma Cup - Mundialito
se ricco di polemiche durante i “Big Match”, sapientemente ge-
2010. In questo mese i partecipanti hanno dimostrato comun-
stiti dalla terna organizzativa Bellatreccia Bloch Cardinale, che
que la voglia di dimostrare di esserci e ci sono stati in effetti dei
rinnovano l’appuntamento ogni sabato pomeriggio dalle 14:30
cambiamenti in classifica. In capo alla lista troviamo i “brasilia-
alle 18:30. Tutti i dettagli del campionato su www.flemingroma-
ni” del Feyenoord di Matteo De Angelis, unica compagine imbat-
cup.it.
tuta,(19 punti), subito dietro ormai stabile vediamo la Sampdo-
A presto! Gianluca Bellatreccia.
ria di Vicentini a quota 16, sale al terzo posto il Real Madrid del
presidente Strina, mentre il Palermo di mister Lollo Cordi scende al quarto posto con 13 punti, insieme al Torino di Bloch e alla
La bella brindisina, che per i prossimi due anni vestirà i co-
nel complesso ha vinto 9 tornei in singolare, 13 titoli in dop-
lori dell’Aniene, dopo essere stata eliminata (6-3 3-6 3-6)
pio nel circuito Wta ed è stata finalista agli US Open 2005 in
dalla ceca Petra Kvitova negli ottavi del singolare, si è porta
coppia con la russa Elena Dementieva. Flavia ha anche vin-
a casa il primo Slam della carriera, vincendo (2-6, 7-5, 6-1),
to tre volte (2006, 2009, 2010) con la Nazionale italiana la
con l’argentina Gisela Dulko, il doppio, sul duo russo-bielo-
Fed Cup (la Coppa Davis femminile), e l’ultima è stata decisi-
russo Victoria Azarenka-Maria Kirilenko (n. 12 del tabello-
va. Quella di Melbourn è la terza vittoria in uno Slam di dop-
ne), in 2 ore e 11’.
pio per un’italiana, dopo il successo della Reggi (US Open
La coppia italo-argentina, prima testa di serie del torneo e
1986, con Casal) e della Santangelo (Roland Garros 2007,
n.1 al mondo, dopo non aver concesso un solo set, ha cedu-
con la Molik). Ma soprattutto è per l’Italia il secondo titolo
to proprio all’inizio della finale, costringendosi ad un impre-
del Grande Slam in meno di un anno, dopo la vittoria al Ro-
visto recupero. Per Flavia e Gisela, al loro primo anno insie-
land Garros di Francesca Schiavone. Che grazie a una stori-
me, una striscia di 17 successi consecutivi, si tratta dell’8°
ca qualificazione ai quarti di finale proprio in Australia (do-
vittoria (Miami, Stoccarda, Roma, Bastad, Montreal, Mosca,
ve si è arresa alla danese Caroline Wozniacki, n.1 del mondo,
il Master di Doha…) in 14 tornei disputati, ma della 1° nel cir-
ma dopo tre set, 2 ore e 24’ di gioco, e dopo essere stata in
cuito del Grande Slam (in precedenza ‘solo’ le semifinali a
vantaggio anche 6-3, 3-1, probabilmente pagando la mara-
Wimbledon e i quarti agli Australian Open 2010, al Roland
tona di 4 ore e 44’ vinta, due giorni prima, contro la russa
Garros e agli US Open).
Svetlana Kutnetsova,il match femminile più lungo nella sto-
La Pennetta, quasi 29enne, decisamente ‘terraiola’, è sta-
ria degli Slam), è salita al n.4 del ranking mondiale, come so-
ta la prima italiana a entrare nelle prime dieci posizioni del
lo Adriano Panatta nel ‘76.
mondo in singolare (10° nell’agosto 2009) e la prima a vincere 15 partite di fila. ‘Scesa’ ora intorno alla 25° posizione,
130
sport
sport
c ortina m ondiale
a ncora vonn
e
riesch
131
foto Dino Colli
Trofeo Fit
al Tc Parioli
Comincia bene l’anno per il Tennis Club Parioli, che si è aggiu-
Inoltre, Pierdanio Lopriore, proprio nella capitale, si è aggiu-
dicato (precedendo il CT Albinea e il TC Prato) il suo 18° Tro-
dicato il torneo internazionale giovanile “Lemon Bowl” nel-
Per il quindicesimo anno consecutivo la Coppa del Mondo di
sto; 15° Lucia Recchia. Non c’è niente da fare, quest’anno
feo FIT. Un premio che la Federtennis, da 27 anni, assegna al
la categoria under 18, battendo in finale Gian Marco Cacace,
Sci Femminile ha fatto tappa a Cortina. Il supergigante e la
la Coppa di Cristallo femminile è una lotta a due, un duello.
circolo che nell’anno ha maggiormente brillato in tutte le ca-
con il punteggio di 7-6 6-2. E nelle gare precedenti Mascet-
discesa, come da calendario Fis, più il recupero del superG
E Cortina, che sulla carta era favorevole alla Vonn, alla fine
tegorie, dagli assoluti alle giovanili. Il Parioli, che può contare
ti (6-0 6-2), Vecchi (6-1 6-2), D’Auria (6-2 6-3), Censini (6-2
annullato per ben due volte, a St. Moritz e in Val d’Isere, per
ha confermato in vetta alla classifica generale la Riesch, sia
su tecnici come Vittorio Magnelli e i fratelli Stefano e Rober-
6-3). Bene anche gli altri giovani pariolini nelle varie catego-
cattivo tempo. Sullo spettacolare tracciato dell’Olympia del-
pure accorciando un po’ la distanza tra le due. Si è conclu-
to Meneschincheri, si è, inoltre, aggiudicato il 2° posto nel-
rie. Ottima la prestazione di Alice Mendola, che ha raggiunto
le Tofane (considerata dagli addetti ai lavori e dalle stesse
sa così l’intensa settimana ‘mondiale’ cortinese. Tutta sport
la classifica nazionale giovanile, a conferma dell’ottimo stato
la semifinale nell’under 10 (poi battuta dalla serba Olga Dani-
atlete tra le migliori e più tecniche piste del Circus), come
e movida. A Cortina anche la Coppa del mondo di fondo, con
del suo vivaio. Come ha sottolineato il direttore sportivo Zibì
lovic per 6-1 6-0). Hanno conquistato, invece, i quarti di finale
previsto, due le protagoniste, Lindsay Vonn (Usa) e Maria
la sesta tappa (Cortina-Dobbiaco) del Tour de Ski, tradizio-
Boniek, invitando la Fit a «sostenere l’obiettivo del TC Parioli
Flavio Cobolli (eliminato da Massimo Manuel con il punteggio
Riesch (Ger). Imprendibili, sia in discesa che superG. La pri-
nale appuntamento di metà stagione che, da 5 anni, premia
di realizzare delle strutture coperte».
di 6-0 6-2) nell’under 10, Andrea Bessire (battuto da Nicolas
ma vittoria sulle gobbe ampezzane alla fuoriclasse ameri-
il fondista e la fondista più completi. Quest’anno la polac-
Buon inizio anche per l’ungherese che veste i colori parioli-
Marzetti con un doppio 6-0) nell’under 12 e il fratello France-
cana, che nel supergigante di recupero ha preceduto An-
ca Justyna Kowalczyk (come l’anno scorso) e lo svizzero di
ni Greta Arn (n. 88 del ranking mondiale), che ha sconfitto, a
sco (fermato da Daniele Pepe per 4/6 7/6 6/2) nell’under 18.
ja Paerson (Sve) e Anna Fenninger (Aut). Migliore azzurra la
genitori italiani Dario Cologna (che ha fatto il bis del 2008).
sorpresa, con un doppio 6-3, la belga testa di serie n. 2 Yani-
Bell’esordio di Matteo Santopadre, figlio del fuoriclasse del-
giovane valtellinese Elena Cartoni, che ha fatto il 15° tem-
Esattamente i vincitori della Conca ampezzana. Dove Colo-
na Wickmayer(n. 23 al mondo) nella finale del torneo Wta di
la racchetta Vincenzo e nipote di Zibì Boniek, che nella cate-
po e il miglior risultato in carriera. Nella discesa, a sorpresa,
gna ha controllato in solitaria la 30 chilometri in tecnica li-
Auckland (Nuova Zelanda) “ASB Classic”, giocato su cemento
goria under 8, a soli 6 anni, è riuscito ad arrivare fino al terzo
prima la Riesch, seconda Julia Mancuso (Usa) e solo terza la
bera ad inseguimento, staccando nettamente il canadese
e con un montepremi di 220mila dollari. Finora la trentunen-
turno (poi battuto da Ivan La Cava con il punteggio di 6-1 7-5).
Vonn, per colpa di un errore a tre quarti di gara. Tra le ita-
Devin Kershaw, che lo seguiva anche in classifica generale
ne magiara aveva vinto in carriera un solo torneo, ad Esto-
Stesso risultato per Lorenzo Carlino (fermato da Meneghini
liane, un bel 6° posto di Daniela Merighetti, ma bene anche
(11° l’azzurro Roland Clara). E la Kowalczyk ha divorato la16
ril nel 2007. Ma a Auckland si è scatenata. Battendo, al primo
per 6-4 5-7 7-5).
Elena Fanchini (12°), Verena Stuffer (14°) e Johanna Sch-
Km a tecnica libera; 2° e 3° le nostre Arianna Follis e Ma-
turno, la ceca Zuzana Ondraskova per 6-1- 6-0 e, al secondo
Buona performance al torneo under 14 M./F. dell’Eur Sporting
narff (15°). Poi, in una bellissima giornata di sole la Vonn si è
rianna Longa, che così si sono aggiudicate il 3° e 4° posto
turno, la svedese Arvidsson (n.8 del seeding) per 4-6 7-5 7-5.
Club anche per Federico Benedetti, del gruppo dell’agonisti-
presa la rivincita agguantando il podio del secondo superG.
finale. Insomma, fitto quest’inverno il calendario di appunta-
Ma soprattutto, eliminando, a sorpresa, nei quarti, la russa
ca pariolina. Battuto in finale dall’omonimo Giuliano Benedet-
Seconda la Riesch (pettorale n. 17), per appena 5 centesi-
menti sportivi internazionali a Cortina. A sostegno della sua
Maria Sharapova (n. 1 del tabellone e 18 delle classifiche mon-
ti, n. 1 del seeding, in due set. Nel femminile, invece, in un der-
mi. Terza Lara Gut (Svi),ma staccata di 1’’06. Migliore azzur-
candidatura ai Mondiali di sci alpino 2017.
diali) per 6-2 7-5 e, in semifinale, la tedesca Julia Goerges (n.
by tutto casalingo, la figlia d’arte Flaminia Grassi ha finito col
4 del seeding e 40 WTA), per 7-6 6-3.
prevalere su Romoli, autrice, a sua volta, di un ottimo torneo.
ra ancora la Cartoni, e questa volta anche meglio, al 10° po-
132
sport
sport
133
foto Sergio Grandi
a niene
unafestaalConi
Aria delle grandi occasioni nel salone d’onore del Coni al Foro Italico per la premiazione dei migliori atleti 2010
dell’Aniene. Un club che è anche una società sportiva. Fondato nel lontano 1892. Incoronato da una recente ricerca internazionale circolo più vincente d’Italia. In effetti, 133 titoli, tra nazionali e internazionali (2 ori mondiali, 6 argenti e
Rally Vallelunga
fotosport.biz
ai capitolini
5 bronzi. lo scudetto del tennis a squadre riportato a Roma
dopo 46 anni…) solo nella passata stagione. Più 8 scuole di
sport, che stanno crescendo 2.800 giovani atleti. Con ottimi
risultati, anche di recente (Edoardo Mancinelli Scotti e Leonardo Cucchiara appena rientrati con un argento dal Campionato Mondiale 420 a Buenos Aires, il quattro senza del
canottaggio U23, formato da Andrea Palmisano e Vincen-
Podio giallorosso per il 10° Rally Autodromo di Vallelun-
le dallo spegnimento del motore seguito ad una manovra nel
zo Capelli, campioni del mondo in Bielorussia…). E gli occhi
ga, nato sulla scia di altre manifestazioni “indoor” di grande
traffico di pista. Decimo ancora un toscano, David Mochi.
già puntati sulle prossime Olimpiadi di Londra, dove l’Anie-
successo e intitolato ad Angelo Ciufoli (apprezzato Commis-
Il Gruppo N è andato allo svizzero Ivan Cominelli. Il Grup-
ne, dopo il record di presenze a Pechino 2008 (21 atleti in
ce come la Manaudou. Le mie gare rimarranno comunque i
sario CSAI romano). Nella tradizionale gara, “riservata ad
po R ai fratelli Marco e Alessandro Ciufoli. Premio speciale,
4 discipline), sarà impegnato in ben 6 sport (anche tennis e
200 e i 400, proverò anche gli 800, mentre con i 100 stile
inviti” (ammesse solo vetture in configurazione Rally) ed a
di pilota “più spettacolare in pista”, a Graziano Rossi, il pa-
vela). A festeggiarlo nel salotto dello sport italiano (mai a
spero di riprendere quella velocità che in questo momento
carattere Nazionale con partecipazione straniera, articolata
pà di Valentino. Tra varianti, barriere e birilli, che hanno fat-
un Circolo era stato concesso tanto!) nomi importanti. Dal
ancora non ho», racconta la Leonessa della vasca, alla prese
in 7 prove speciali, tutte su asfalto, più il gran finale “Speed
to impazzire il pubblico, è iniziata alla grande la stagione del
sottosegretario Gianni Letta al sindaco Alemanno. Auto-
con un nuovo sodalizio, in vista di due grandi appuntamenti
Master”, primo l’equipaggio romano formato da Angelo Pro-
“Piero Taruffi”. Che a fine ottobre (ormai è ufficiale) ospi-
rità dello sport (Carraro, Pescante, Pagnozzi, Barelli, Chi-
come i Mondiali di Shanghai e le Olimpiadi di Londra. E con
ietti (già vincitore nel 2005) e Piero Di Francesco. I due pi-
terà (insieme agli autodromi di Monza, Franciacorta, Imola,
menti). Tanti campioni (Dino Zoff su tutti). A fare gli onori di
la necessità di allenarsi in una piscina coperta da 50 metri,
loti della Best Lap hanno preso il comando sin dalla seconda
Mugello) una delle 5 tappe del Giro d’Italia Automobilistico,
casa il presidente giallo-celeste Giovanni Malagò. Tra le ec-
che a Verona è solo in costruzione. La sua Verona, dove è
prova speciale, spezzando il predominio iniziale del piemon-
organizzato con il patrocinio del Comitato Italia 150. Alla ga-
cellenze anienine premiate due veterane come Josefa Idem
cominciata la favola, sotto l’ala protettrice di Alberto Casta-
tese Franco Uzzeni, ed hanno vinto anche la prova spetta-
ra saranno ammesse tantissime tipologie di vetture, per un
(46 anni) e Alessandra Sensini (41), ancora pronte ad affron-
gnetti. Che l’ha lasciata oltre un anno fa.
colo finale. Al secondo posto ancora un romano, Fabio Mez-
parco partenti che si preannuncia davvero molto vario.
tare i grandi appuntamenti. Valerio Cleri, Alessio Boggiat-
zatesta. L’accoppiata Mezzatesta-Rossi è riuscita a risalire
to, Leonardo Raffaello, Lorenzo Porzio, Elena Gemo, Luca
dal terzo posto della prima giornata proprio nell’ultima, gra-
Marin, Elia Luini e Pierpaolo Frattini, i tennisti dello Scudet-
zie alla pioggia. Alle spese del toscano Evans Capuano, tor-
to Bolelli, Santopadre, Cipolla, Di Mauro e Panfil… Assenti,
nato alle competizioni dopo cinque anni di sosta, a lungo al
perché in regata, Vasco Vascotto, quest’anno vincitore, tra
posto d’onore e alla fine arrivato terzo. Quarta piazza per
l’altro, del Mondiale Rolex Farr40 Worlds, del Rolex Trophy
Cordoni-Calleri, riusciti ad elevarsi in classifica sempre gra-
One Design Farr40 a Sidney e del Campionato Europeo dei
zie alla pista bagnata del secondo ed ultimo giorno di gare.
Farr40 a Porto Rotondo, e Paola Protopapa, rappresentante
Quinta posizione per i grintosissimi D’Alto-Fiacco, davan-
dell’Aniene a Vancouver 2010. Il maggior numero di ricono-
ti a Cassarà-Inglesi,penalizzati da problemi alla turbina. La
scimenti è andato, come prevedibile, ai nuotatori. Prima tra
settima piazza è andata allo spettacolare ungherese Erik
tutti la grande Federica Pellegrini. «Ora andrò per tre mesi a
Korda, Ottava la coppia Moroni-Papa. Nono il capitolino Fa-
Parigi per allenarmi con Lucas, un grande allenatore che mi
bio Angelucci, fortemente penalizzato nella quarta specia-
ha cercato e in passato ha portato alla vittoria una nuotatri-
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intervista
intervista
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Lorenzo Renzi
Vittoriana Abate
Quando nasce la sua passione per il giornalismo e quando capisce che diventerà la
sua vita?
“Sui banchi del liceo ho scoperto la mia
passione per la scrittura. Questa mia attitudine però aveva incuriosito prima la
maestra della scuola elementare che era
convinta che copiassi i temi, poi i professori delle materie letterarie. Ho iniziato
con il giornalino della scuola. Ho sempre
desiderato fin da piccola diventare una
giornalista. Proprio così diventare e non
fare la giornalista. Una piccola sfumatura
a cui tengo molto. Ed ho sempre pensato
che malgrado tutte le difficoltà, alla fine
ci sarei riuscita”.
Come ha iniziato?
“Il mio primo contratto di collaborazione
a 18 anni presso un’emittente locale salernitana, la conduzione del Tg a 20, poi
la laurea a 23 anni ed il trasferimento nella Capitale. E’ iniziata così, ma non è stato semplice come adesso posso raccontarlo”.
E cosa accadde?
“I primi passi nelle tv locali, dove impari
davvero il mestiere, una scuola di giornalismo a Roma, alcuni anni nelle tv private
della Capitale, dove mi occupavo di calcio
e infine la Rai. Quanta gavetta. Quel percorso durissimo, spesso frustrante, sicuramente necessario. E’ quello che poi fa la
differenza a lungo termine. Quando tutti
gli altri fattori che pure incidono all’inizio
della carriera non bastano a farla decollare. Talento, passione, spirito di sacrificio. Se si è davvero convinti di possedere queste caratteristiche bisogna puntare
all’obiettivo. Lottando contro quella tentazione, affatto rara, di arrendersi. Ecco
questo per me significa “diventare” una
giornalista. Un giornalista impara il mestiere sulla strada, ha una vita privata limitata e senza previsione di orari. Spesso il precariato può durare anche più di
un decennio ed economicamente un giornalista non ha grandi vantaggi. Se ti svegliano nel cuore della notte, perché c’è
un’emergenza (mi è capitato più volte)
devi essere pronta a partire. Ma se scegli questo mestiere lo fai solo per passione. Le racconto un episodio particolare:
Lorenzo Renzi…un attore che ha lavorato
in diversi film, fiction, miniserie…come
considera il suo impegno lavorativo?
“Il mio impegno lavorativo è quotidiano.
Cerco di fare tesoro di tutti gli atteggiamenti che ho la fortuna di cogliere nelle
persone che incontro e li faccio miei quando mi colpiscono. In realtà un attore fa
tre provini buoni l’anno, come dice il mio
agente Cristiano Cucchini, che mi ha intelligentemente mandato a studiare recitazione a pedate appena ho bussato alla sua
porta. L’insegnamento più grande che ho
colto dalla sua esperienza è che un attore
deve saper aspettare. Quando si ha la fortuna di vivere del proprio lavoro, il resto
del tempo deve o, almeno, dovrebbe, essere dedicato alla crescita professionale”.
ho conservato alcune paia di scarpe che
da come sono ridotte, danno la misura di
quanta strada abbia fatto. Ho trascorso
intere giornate davanti alle Procure, alle carceri, nei luoghi più disparati, dove ti
conduce il fatto di cronaca. A volte cerco quelle scarpe per ricordarmi tutta la
gavetta fatta. E scopro di non aver alcun
rimpianto”.
Per lei è entusiasmante sapere che c’è
sempre qualcosa di buono da scoprire?
“E’ vero. C’è sempre qualcosa da scoprire. E’ in fondo l’aspetto più interessante di
questo mestiere. Purtroppo non si tratta
sempre di qualcosa di buono. Le inchieste
che ho seguito mi hanno portato spesso a
toccare il dolore, l’ ingiustizia, l’orrore”.
Ci vuole raccontare un episodio memorabile della sua carriera in tv?
“Sono un’inviata di “Porta a Porta” da oltre un decennio. Ogni servizio per me è
una storia da raccontare. Ancora più coinvolgente se di forte impatto emotivo. Sono tanti gli episodi della mia carriera. E
non penso a quelli che nel gergo vengono
chiamati scoop. Ne potrei fare un discreto
elenco, come l’ intervista ad Achille Lollo, uno degli autori della strage di Primavalle, latitante in Brasile da oltre 40 anni
o l’ intervista a Raniero Busco, il fidanzato di Simonetta Cesaroni, unico indagato dell’omicidio di via Poma, per la prima
volta dopo 20 anni davanti ad una telecamera. Penso piuttosto a quelli in cui sono entrati in gioco la commozione e l’orrore per le morti ingiuste. Penso ai caduti
di Nassirya, agli omicidi più efferati da
Cogne, ad Erika ed Omar, il piccolo Tommaso, l’omicidio di Meredith, Chiara Poggi a Garlasco, Simonetta Cesaroni, Sarah Scazzi. Poi i collegamenti da Pianura
durante l’ emergenza rifiuti a Napoli, la
morte di Eluana Englaro. Ma non dimenticherò mai la diretta del 6 aprile di due
anni fa, quella tragica notte del terremoto in Abruzzo. Ho intervistato ad Onna il
papà e la sorella di un ragazzo di 22 anni
morto sotto le macerie per restare accanto alla nonna. Al grido “ Non ci abbandonate” è partita una gara di solidarietà che
ha visto coinvolti anche noi cronisti. Quella notte, quando si sono spente le luci del-
le telecamere, ho visto intorno a me soltanto angoscia, distruzione e impotenza.
Quella notte ho pianto”.
La sua principale qualità professionale?
“La sensibilità e la determinazione. La
prima qualità è un valore aggiunto che
in assenza dell’altra, in questo mestiere,
servirebbe a poco”.
Ha nuove aspirazioni per il futuro?
“Porta a Porta rappresenta il mio principale impegno professionale. Nove mesi all’anno in prima linea sui fatti di cronaca e di attualità. Un lavoro gratificante,
ad alto tasso di adrenalina. Un’esperienza unica che mi fa sentire privilegiata, anche se piuttosto penalizzante per la vita privata. Nel periodo estivo o durante
le pause del programma conduco spazi in
altre trasmissioni e conduco alcuni premi giornalisti e letterari ed eventi culturali e politici. Spero di portare in futuro la
mia lunga esperienza di inviata all’interno di un programma giornalistico da ideare e condurre. Troppo ambizioso? Forse.
Quando mi guardo indietro vedo una ragazzina che sognava la Rai. La prima volta che sono entrata in viale Mazzini, nel
palazzo del cavallo avevo 19 anni e il cuore in gola. Era il sogno di una ragazza di
provincia. Io non sono cambiata”.
> Tommaso Gandino
La carriera…un percorso da 1 a 10…quanto difficile e perché?
“La difficoltà dipende dalla capacità di
ognuno di noi di tollerare e gestire lo
stress. Il mio mestiere è fatto di alti e bassi, la difficoltà consiste quindi nel gestire queste due situazioni. Non compiacerti nei momenti buoni e non deprimerti in
quelli meno buoni. Il mercato, si sa, è spietato e a volte ad un attore servono dieci
anni per avere un’occasione. Nel frattempo tra la pazzia e la calma, decisamente è
più indicato percorrere la seconda via”.
Fra i ruoli che ha interpretato qual è stato quello che si è sentito più vicino alla
sua persona, al suo modo di essere?
“Ho sempre messo qualcosa di me in
quello che facevo ma i miei personaggi li costruisco per strada, dal barbiere o
sull’autobus, guardando la gente. Il materiale umano al quale attingere è talmente
ricco che sarebbe narcisistico incentrare
il proprio lavoro solo su se stessi. Adesso
che mi ci fa pensare però in “Ho sposato
un calciatore” del grande Stefano Sollima,
ero Raffaele Brasca, un difensore toscano
arcigno con la passione per le belle donne. Io sono di Manciano, un paese stupendo della Maremma, nel quale ho lasciato
la mia adolescenza e il mio cuore. Quello
è stato decisamente il personaggio a me
più vicino”.
Quale il più distante?
“Direi Sergio Buffoni in “Romanzo Criminale”. Ho passato molto tempo nei bar e
nelle “bische”, per avere un quadro del
mio personaggio che derivasse dal ricordo ancora vivissimo delle gesta e degli at-
teggiamenti dei componenti della banda
della Magliana. Sono l’unico toscano del
cast ad interpretare un romano ma tutti
per strada mi dicono di esserci cascati. Mi
è andata bene....”.
Quale opposto al suo modo di vivere?
“Purtroppo in Italia appena hai un grammo di muscolo ti fanno fare subito il cattivo di turno. E’ un po’ la croce di tutti in
questo Paese essere stereotipati. Certo
ho praticato molti sport ma non passo la
mia vita a malmenare altre persone, quindi quando mi sottopongono ruoli fisici ne
deve valere veramente la pena perché
nella mia vita sono molto tranquillo, amo
la campagna, i cani e la famiglia”.
Quale difficoltà può incontrare un attore
cinematografico?
“L’attore cinematografico è sicuramente
avvantaggiato da una generale maggiore ricerca della perfezione. Una scena può
richiedere una giornata intera e le soluzioni esplorabili durante i vari “ciak” sono
maggiori”.
Quali invece le difficoltà per un attore televisivo?
“L’attore televisivo è legato a tempi più
serrati. Ciò non lo scredita riguardo al cosiddetto attore cinematografico. In primis perché attori si è a priori indipendentemente dal tipo di prodotto che si sta
registrando e poi perché minore il tempo maggiore l’abilità richiesta per chiudere una buona scena. Spesso, ahimè, ciò
si trasforma in pressappochismo e pur di
portare a casa la giornata a volte si tengono buone delle scene che non lo sono.
Cinema o televisione?
“Cinema e televisione. “Romanzo Criminale la serie” ha dimostrato che le due
realtà sono più vicine di quello che si pensi. La qualità non sta nella nomenclatura
ma nella voglia e nello sforzo della gente
di far bene il proprio lavoro”.
Il pubblico, i fan…un suo commento
“I miei fan sono la gente che vedo la mattina quando sono nel traffico. Loro vogliono bene a me e io ne voglio a loro. Sono
onorato ogni volta che qualcuno mi fa un
complimento perché ha impiegato un minuto della sua vita per me. Adoro questa
città che mi ha dato tanto e mi ha accolto quando sono partito dalla Maremma,
la mia amata terra dove però siamo spesso meno espliciti e diretti, a meno che
non scorra il vino rosso. Sono venuto senza una lira e soprattutto senza né arte né
parte. Adesso una parte l’ho avuta, l’arte
la lascio giudicare agli altri”.
Quali i suoi progetti futuri?
“Riallacciandomi alla Toscana, sono in
ballo per un film che esalta uno dei momenti sportivi più belli dell’eterna città
di Firenze: il calcio storico. E’ un racconto meraviglioso dove alcune vite si intrecciano...”
> Consuelo Noviello
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eventi
eventi
Arte per la vita
Janne Greibesland
Presso il matroneo della chiesa
di Santa Maria in Cosmedin,
Bocca della Verità a Roma è stata
organizzata una mostra a titolo di
beneficenza di dipinti e sculture
dall’associazione Mameli 7 e SpaziOttagoni in collaborazione con
Proietti Art Creations e Artists in
the World. La mostra si compone
di 48 opere di altrettanti artisti.
Si tratta di un grande evento
espositivo con la finalità di
raccogliere fondi che deriveranno
da libere donazioni e da una percentuale dalla vendita delle opere
per la costruzione di un presidio
ospedaliero nel sud del Libano, in
una zona martoriata dalla guerra
dove c’è una grave carenza sanitaria. Il presidio ospedaliero sarà
costruito presso il centro sociale
S. Sauveur, diretto da Padre Abdo
Raad.
Si inaugura a Roma, il 22 febbraio
in esclusiva assoluta, la mostra
della pittrice norvegese Janne
M. Greibesland, un evento di
portata internazionale che sarà
ospitato alla Camera dei Deputati all’interno del Complesso di
Vicolo Valdina dal 22 febbraio al
4 marzo 2011. Saranno esposti alcuni dei suoi lavori più significativi in un excursus visivo di grande
raffinatezza. La Greibesland, il
cui linguaggio artistico è impregnato di un’intensa esperienza
esistenziale, nasce in un piccolo
centro in cui, sin da giovanissima, vive a contatto con le più
profonde suggestioni della natura
incontaminata, a cui rimarrà
sempre legata nell’evoluzione del
suo percorso.
Crc events
Realtà Alternativa
La Crc Events ha organizzato il
convegno “L’Europa a un anno dal
Trattato di Lisbona”. Il convegno
è stato promosso e sostenuto
dall’Associazione Silvia Sandano,
dall’Università Roma Tre, come
centro di eccellenza per l’Europa,
in collaborazione con l’eurodeputato Marco Scurria e il presidente
della commissione cultura di Roma Capitale Federico Mollicone.
Le Facoltà delle Scienze sociali
dell’Università Roma Tre hanno
deciso di prendere spunto da
questa ricorrenza per procedere insieme a una riflessione e
organizzare a questo fine un convegno per cogliere sotto il profilo
interdisciplinare dell’economia,
del diritto e della scienza politica
alcune problematiche essenziali
con le quali l’Europa è chiamata a
confrontarsi.
E’ stata organizzata una mostra
pittorica alla Casa Cetus in
via Ruderi di Torrenova. Cetus
rinnova l’appuntamento con l’arte
italiana emergente con la personale del talentuoso artista Francesco Visalli, a cura di Francesco
Melidoni. Le sue opere mostrano
lo spirito libero dell’arte. Le sue
forme e geometrie sono definite
da una sottile linea bianca che
corre tra colori i quali non si
toccano mai, linea che è lasciata
dalla tela, perché è la tela che
disegna il dipinto; le sue figure
fintamente serafiche sono un sottile diaframma tra l’occhio dello
spettatore e l’animo del creatore
che, come a nascondersi da se,
“vuole” smorzare il vortice dei
suoi drammi e delle sue vittorie
dietro quelle forme lontane e un
po’ assenti.
Obiettivo: Futuro
Roma, una città con tre università
pubbliche e numerosi atenei privati, una città in cui ogni anno un numero sempre crescente di giovani
raggiunge un obiettivo importante
ma oggi troppo fine a se stesso: la
laurea. Nelle università della capitale arrivano anche studenti del
sud, ricchi di aspettative. Eppure,
anche nel contesto romano non si
ha più fiducia nel potenziale giovanile, in quella capacità innovativa
che diverse generazioni di giovani
hanno dimostrato di possedere, e
lauree, titoli, master, non bastano
più. Il campanello d’allarme suona
queste parole: “andate all’estero”.
Ma è poi così scontato che nel
tanto agognato estero sia davvero
lasciato più spazio ai giovani?
Claudia Cerboneschi
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eventi
eventi
Troilo
Altaroma
E’ stata presentata all’open gallery “Le Cinque Lune”, nel pieno
centro di Roma a due passi da
piazza Navona, la nuova rassegna
di pittura dell’artista Troilo, rappresentato dalla galleria Fabbrica
Eos di Milano. Il vernissage, realizzato grazie alla partecipazione
del Gruppo GreenNetwork che ha
sostenuto l’evento, ha messo in
mostra opere di autentica vitalità
d’autore e immagini di dirompente forza d’urto dipinte con le dita
senza l’uso di pennelli. In poche
parole pura energia. Questo è il
titolo della rassegna, presentata
dal critico e storico dell’arte
Vittorio Sgarbi, che ha introdotto i lavori esposti e il pensiero
artistico di Troilo. Il vernissage
romano è stato organizzato dalla
Tiziana Rocca Comunicazione.
Si è da poco conclusa la 18° edizione di
Altaroma, svoltasi dal 29 gennaio al 1
febbraio e dedicata quest’anno al famoso
stilista napoletano da poco scomparso
Fausto Sarli. Altaroma nasce nel 1988
con l’intento di creare un ponte ideale
tra tradizione e modernità, tra la longeva
storia delle storiche firme italiane e le
nuove realtà produttive e creative, permettendo alla moda italiana di continuare
a rappresentare nel panorama del Made in
Italy quel tassello fondamentale di qualità
e tradizione artigianale che ci distingue
nel mondo. In passerella, a presentare la
stagione primavera-estate 2011, abbiamo
visto sfilare le firme storiche della moda
italiana, quindi Curiel, Gattinoni, Balestra,
la maison Sarli, Marella Ferrera e Camillo
Bona e gli stranieri d’oro della manifestazione Abed Mahfouz e Tony Ward con la
loro couture glamour e una new entry per
le passerelle di Altaroma, Jack Guisso.
Oltre alle sfilate anche quest’anno la ker-
Il Nuovo Movimento
dell’Ensablismo
Il Conte Daniele Radini Tedeschi
noto storico dell’arte romana
ufficializza alcuni punti salienti del
manifesto programmatico dell’artista Pietro Olivieri.
“L’En-Sablismo si prefigge una
collaborazione quasi sinergica
tra l’espressione naturale degli
elementi e l’innovazione derivante
dall’urgenza artistica dell’uomo.
La natura risulta attraverso la
sabbia ....attrice principale della
medesima rappresentazione.
La sabbia non è più una scelta
artistica bensì l’unico elemento materiale a coniugazione di
un’esigenza fisica e cromatica di
una scomposta composizione di
immagini e situazioni armonizzate dall’ispirazione dell’uomo.
L’En-Sablismo fonde in sensazioni
cromatiche l’espressione della
Arnoldo Foà
L’attore, registra e scrittore
Arnoldo Foà ha festeggiato i suoi
95 anni alla Casa del Cinema di
Roma con una serata evento in
compagnia di amici e colleghi di
una vita dedicata al cinema ed al
teatro. L’organizzazione è stata
curata da RomArtEventi con la
partecipazione dell’Act Multimedia e C.Cerquetta. Importante la
collaborazione di Cinecittà Luce
per la proiezione del film “Almeno
io Fò…à” di Lorenzo Degl’Innocenti e Alan Bacchelli. Arnoldo
Foà è un artista molto amato per
la sua umanità oltre che per il suo
talento, ha da poco pubblicato
per i tipi di Sellerio Editore la
sua “Autobiografia di un artista
burbero”, i ricordi di una vita da
artista del grande teatro italiano,
piena di arte e di amore.
propria intimità simbolica. La produzione, come anche il nome della
corrente artistica, prendono spunto dall’utilizzo di sabbie rigorosamente naturali prelevate da tutte
le spiagge del mondo in occasione
dei numerosi viaggi dell’artista. I
soggetti riprodotti nelle sue opere
costituiscono un perfetto equilibrio tra natura, spunti cromatici e
simbolismo pittorico riassunti in
un nuovo termine di espressione
creativa: il Sablogramma. Tale
movimento suggerisce allo spettatore interpretazioni approfondite di una realtà spesso nascosta
tra forme fuorvianti...ed umana
necessità di un ordine rassicurante nel quale riconoscersi per
conoscere. (Pietro Olivieri- www.
pietroolivieri.com)”.
Daniele Radini Tedeschi
messe è stata ricca di eventi, come aveva
già annunciato Silvia Venturini Fendi,
presidente di Altaroma, parlando di una
edizione basata sulla multidisciplinarietà: “mi piace legare la moda ad un’altra
disciplina. Quest’anno ho voluto legarla
all’editoria, sottolineando il legame tra la
moda e la carta stampata inserendo nel
programma molte presentazioni di libri,
riconfermando ‘Fashion on Paper’, il primo
festival internazionale dedicato all’editoria indipendente di moda, prevedendo
come location alcune sedi culturali come
la Biblioteca Casanatense, il Museo Pigorini ed il Macro Testaccio”. Altro evento
di punta della manifestazione è stata la
mostra “Limited/Unlimited” un’esposizione che vede i designer uniti dal tema della
ricerca e dell’artigianalità, a sottolineare
i nuovi valori del lusso. Ancora una volta
Altaroma dimostra quindi di essere un’occasione per parlare, dibattere, mescolare
e sperimentare forme nuove di un’arte
secolare quale la moda.
Ida D’Antonio
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eventi
eventi
Cruise Mania
La formula magica coniata dagli
stilisti per farci dimenticare i saldi invernali è la cruise collection.
Nata per tutti gli amanti del mare
d’inverno, per chi ama prendersi una piccola vacanza e farsi
coccolare dalle cristalline acque
tropicali. Abiti e accessori che
vanno a colmare quel gap temporale (di solito da gennaio a marzo)
che separa le collezioni invernali
da quelle estive e accontenta
tutte le fashioniste” che vogliono
a tutti i costi sfoggiare un look
super cool nella loro isola paradisiaca! Ma andiamo ad osservare
da vicino i vari stili proposti dai
diversi stilisti che ormai fanno
della collezione cruise un vero e
proprio must.
Fabiola Lunghi
Tubino nero... Che passione!
Si sa… Ai capi basic non si può
proprio rinunciare! Adatti ad ogni
tipo di occasione, sono il nostro
punto di ancoraggio, la risposta
alla fatidica domanda che ogni
mattina incombe; cosa indosso
oggi? Per capi basic intendiamo
tutti quei capi basici come giacca
e pantalone nero, camicia bianca,
ballerine nere, l’incorruttibile
tubino nero e le intramontabili
perle. Mi vorrei soffermare su
uno di questi capi che secondo
me, è il più versatile e adattabile
ad ogni tipo di situazione ed età.
Andremo ad osservare da vicino
come il tubino nero sia assolutamente un capo cool e come sia
facile essere sempre glamour in
ogni occasione.
Fabiola Lunghi
Euro Punk
L’Accademia di Francia a Villa
Medici di Roma presenta fino al
20 marzo prossimo l’Euro Punk,
una mostra di arti visive: abiti,
poster, volantini, disegni, copertine di dischi e filmati provenienti
da collezioni private e pubbliche.
La mostra nasce con la volontà di
focalizzare l’attenzione sulla ricchezza della cultura visiva punk
in Europa nella seconda metà del
1970, mostrando il cambiamento
rivoluzionario che hanno portato
le immagini per mano di graphic
designer, illustratori e agitatori,
non tanto per raccontare la storia
delle influenze musicali di questo
movimento quanto per mettere
in valore il lavoro di artisti che,
pur rifiutando l’idea di fare opere
d’arte, hanno voluto cambiare il
mondo con le loro immagini.
roma
people & stars & events
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Gossip Rome
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Floriana Messina
Sexy Oroscopo On-Air
Una nuova stella dalle forme sinuose si profila all’orizzonte, carattere forte ed una grandissima determinazione: Floriana Messina, affascinante showgirl di cui
ultimamente si parla molto e che a breve dovrebbe
debuttare nel mondo dello spettacolo italiano. Di motivi per attendere con impazienza l’entrata in scena
di questa giovane, dapprima trapiantata a Roma per
motivi di studio e poi affacciatasi nello showbiz, ce
ne sono davvero tanti. A partire dalla sua bellezza,
immortalata in alcuni scatti, che lasciano senza fiato,
di noti fotografi, come Armando Cattarinich, che lavorano a livello internazionale e per le migliori riviste
fashion & glamour. Una ragazza amante della lettura
e studentessa della facoltà di Giurisprudenza a Roma
Il talento di Mr. Adorni
che non punta solo sull’apparenza per raggiungere il
suo successo. Dotata di simpatia e dalla battuta sempre pronta conduce una personalissima rubrica ‘’Il
sexy oroscopo di Floriana’’ sulla radio nazionale M2O
tanto amata tra i giovani nel programma di Glauco Di
Mambro “a qualcuno piace presto’’ con Leandro Da
Silva, Simone Girasole e Pippo Lorusso in onda tutti i
giorni dalle 7:00 alle 9:00 della mattina.
Floriana non ama perdere tempo e adora far parlare
di sè. Un personaggio femminile tutto italiano che
ama mettersi in gioco e vincere qualsiasi tipo di sfida
come quello di arrivare al grande schermo.
Determinata e caparbia le piacerebbe diventare
una veejay di programmi musicali come Mtv vista la
sua passione per la musica sin da bambina ma non
esclude al tempo stesso la partecipazione a reality,
un modo per farsi conoscere dal grande pubblico.
Una sexy gattina tutta pepe Floriana Messina ama
vestire provocante attirare gli occhi su di sè per poi
sfornare perle di saggezza citando Nietzsche, Platone , Aristotele e altri grandi della filosofia e della
letteratura. Un personaggio che non passa inosservato ricco di sorprese ed assi nella manica motivo per il
quale crediamo abbia tutte le carte per raggiungere il
successo.
a cura di
Instancabile ballerino appena terminata la trasmissione Perfetti Innamorati su Rai Uno, già sta lavorando
La Regina delle nevi
al nuovo programma sempre su Rai Uno con Pippo
Baudo e Bruno Vespa “150 anni dell’Unità d’Italia”.
Se non fosse per la chioma lunga potrebbe far pensa-
Intanto ogni sabato sera continua con successo a
re che sia la famosa testimonial della marca che sta
condurre la trasmissione televisiva Festival Italia in
rappresentando ma questa bionda mozzafiato altro
musica sulle reti Sky e Gold tv. “Un mesetto di vacan-
non è che: la bellissima Valentina.
za ci vuole!” afferma il bravissimo ballerino e conduttore Massimo Adorni.
Una delle ragazze più in voga donne del momento,
Muscoli tirati sguardo sicuro e simpatia sono le armi di
Ha trascorso il capodanno a Cortina e si è fatta nota-
questo ragazzo ormai veterano del piccolo schermo.
re per bellezza e carattere! Una vera bambola rock!
Ma… guarda guarda chi c’era a Cortina insieme a lei?!
Nel suo affollatissimo fan club non hanno dubbi, Mas-
Il bel Gabriele Baiocchi abbandonato dalla sua Elena
simo è tagliato per il successo!
Ramognino. Qui gatta ci cova… ma noi lo avevamo già
C’è chi lo ama per come balla, chi per come conduce,
detto forte e chiaro.
chi per come sfila! Ma tutte sono d’accordo lo amano
alla follia! (www.massimoadorni.it).
“Intanto ragazze giù gli occhi dal Baiocchi!”
…che la Ramognino mena!
Ancora non dichiara nulla sulla sua situazione sentimentale ma voci di corridoio dicono di una certa
simpatia … con una ragazza che deve essere davvero
speciale per aggiudicarsi il Sexy Max!
Noi di Gossip Rome indagheremo a fondo!
Ai posteri l’ardua sentenza per noi con un fisico così è
già un beniamino del buonumore… quello femminile!
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Gossip Rome
Il semaforo dello stile
promossi o rimandati
Chi sale
Giuditta Battellini
Ha reso la domenica del Babel stravolgente, iniziando
anche dal nome. Non più Babel ma Bistrot! Per chi
oltre alla musica di sottofondo trova piacevole anche
una chiacchierata dal chiromante, od un massaggio o
un ritratto… Insomma non la solita disco! Alternativa
valida brava Giuditta!
Carolina Cappa
E’ Gennaio, fa freddo, siamo in ufficio e su facebook,
arrivano solo foto da Malindi della splendida Carolina
Cappa… ditemi voi se questa non è cattiveria pura!
Almeno un rosso se lo meritava, per invidia si, ma
non importa!
Maria Konstanz Lavia
E’ la detentrice del primato album più cool di facebook. Un po’ per diletto, un po’ per lavoro, fotografare
le riesce davvero bene e, con qualche ritocco, i suoi
scatti godono di un fascino davvero particolare: luci
ed effetti anticati cha ci piacciono davvero tanto! Qui
di lato nella sua versione Christmas
Gaia e Cecilia
Alla faccia di chi è sempre a dieta! Queste due
splendide amiche sono la prova vivente che belle si è
Chi scende
sempre anche mangiando qualche caloria di troppo!
Lo mettiamo Giallo perché ok il messaggio è educativo, ma non abusatene!
Nicola Vicentini
Da poco ha festeggiato il compleanno, l’ennesimo da
single. Ma il bel PR romano non è più di primo pelo e
Federica Fabrizio
sarebbe il caso che iniziasse a mettere le basi per un
futuro in love! Ma pare non sia mai il momento giusto
per l’eterno Peter Pan!
E’ la regina dei Bijoux e posa in questa foto con un
nuovo look davvero sexy! Capace di trasformarsi e
stupire è lei stessa il primo gioiello delle sue collezioni! Brava Federica Fabrizio! Promossa!
Carol Zanzuri & Oscar Carpignoli
Discesa di coppia per i coniugi Carpignoli. A
parte qualche foto di cenette tra amici questi due
amanti del divertimento hanno da un po’ lasciato
le piste da ballo, per progetti di coppia? Non lo
sappiamo! Ma ci mancano!
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Peter Pan > a cura di Fabrizio Bernardi
peter p an
Tartarughino che passione ...
Martedì, mercoledì e giovedì siamo sempre qui!!!
Non ci sono dubbi per nessuno un vero e proprio autentico tripudio.
Ogni sera, ogni notte la stessa storia.
Forse lo chef con la sua ottima cucina, la musica divertente sin
dalla cena, il piano bar di Sasha, Giorgio Marconi, Gigi Serranò e di
Eugenio Capponi, l’allegria di tutti, le belle donne che cantano sopra
il piano, ma soprattutto l’atmosfera goliardica...fanno si che ogni
martedì, mercoledì e giovedì ..sia uno meglio dell’altro.
Mentre negli altri locali si vede un divertimento finto, con persone
che hanno l’obbligo di sorridere, al Tartarughino ognuno invece trova
quello che desidera come per magia.
Magari fosse sempre così, tutte le sere...tutte le notti, ovunque.
Invece è l’eccezione che conferma la regola...
Meno male che c’è il Tartarughino mi farebbe piacere andare ad altre
feste o trovare nuove soluzioni di divertimento, purtroppo è quasi
impossibile trovare qualcosa di veramente carino, soprattutto ben
frequentato. Rare le occasioni, rara la qualità.
Allora non rimane altro che accontentarsi …
La solita cenetta, il solito filmetto o un pranzetto a Fregene sfruttando il caldo di questi giorni.
Peccato perché Roma è veramente bella e meriterebbe ben altra
movida !!!
Quando apre un locale nuovo, dopo pochissimo si rovina, figurarsi
quelli che sono aperti da anni.
Sento molti amici non uscire proprio perché non trovano quello che
desiderano, la classica frase “non ho più l’età” molto in voga, ma
appena hanno l’ambiente giusto si scatenano come eterni giovani.
Ecco la mia soddisfazione, vedere, ritrovare gli amici di sempre,
come li ho conosciuti, ovvero allegri, spontanei, pazzi, sorridenti,
ballerini, certo non tutte le sere ma una volta ogni tanto perché no ?
Appuntamento quindi alle prossime puntate ...
Un grazie e un saluto agli amici Roberto Gandini, Daniele Cametti
Aspri, Alessandro Venuto, Daniela Candeloro e a Giorgio Intendente,
Federica Ribacchi, Emanuele Tornabuoni, Susanna Mandolesi.
Auguro un buon compleanno a Rossella Ciotti.
Non fare la Mummia!
PETER PAN, alias FABRIZIO BERNARDI
Appuntamenti da non perdere:
tutti i Martedì, Mercoledì, Giovedì
Il TARTARUGHINO ristorante pianobar
Via della Scrofa, 1
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social > La Cabala
Un giovedì unico a La Cabala infatti è stata organizzata
la cinquantesima serata dei TrAmp e ZeroGradi. “Cabala
Night solo per i numeri uno”. Un tavolo targato Flemingroma, la rivista della capitale, con i suoi collaboratori del
marketing, modelle ed imprenditori ha partecipato alla festa. Il giovedì è il giorno dei vip, della Roma bene...e questo
gli organizzatori lo sanno. Il dj G. Sacconi con la sua house e
musica commerciale ha reso indimenticabile la nottata.
la cabala
social > La Maison
Il sabato de La Maison, da anni è la serata di punta
nel panorama dell’intrattenimento romano e non
solo. La direzione artistica e le pubbliche relazioni
sono affidate a Misscat e Tramp...la musica è curata
in consolle da Jimmy Bentley. Ogni sabato dalla
mezzanotte...a notte inoltrata...La Maison è allegria,
divertimento... musica e serate riuscite. Notti da non
perdere...
l a m aison
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social > Babel
Serata speciale con il dj Geo. Una serata che ha
avuto come protagonista la musica dell’ eclettico
deejay, bravissimo nel fonderla con il mood del
local. Con il suo sound travolgente ha scatenato
la pista e fatto tremare la “torre” icona del Babel.
Immancabili fiumi di champagne hanno dato il “la”
per una serata sopra le note. Ennesimo successo per
Paolo Sallustio e i suoi soci.
b abel
social > Art Cafè
Ogni venerdì l’Art Cafè Roma... è divenuto un punto
di riferimento.... c’è chi la definisce “la discoteca
indiscussa che ha conquistato il mondo della notte
romana”. Ogni venerdì fino a notte inoltrata dj di fama
internazionale e resident... con la loro musica house e
commerciale fanno vibrare la location. Nei privè Oasi,
Mumm, Toscano, AQVA e Zen... troverete sempre vip...
clienti illustri.
art cafè
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social > Open Gate
“Nel quartier generale musicale dell’ Open Gate vi
scomodiamo ogni venerdì, proponendovi un intrattenimento differenziato, filoni di target appartenenti a
diverse realtà..unendo la commerciale all’elettronica.
Un appuntamento che viene rivisitato con rielaborazioni electro e tech house... anche da toni minimal ed
eccezioni di musica leggera”. Le pubbliche relazioni
sono a cura di trAmp, Zerogradi, Ourstyle e Cicle Music.
open gate
social > Jackie’O
Jackie’O una domenica consolidata. Nella nota location
dove “un’intera epoca vi ha lasciato il marchio indelebile
della sua notorietà...personaggi della cultura, del cinema”
è stata organizzata la festa Flemingroma. Il Jackie’O è di
tendenza come dicono in molti. La musica commerciale
dei dj Roberto Quattrino e Gabriele Imbimbo ha creato
l’atmosfera ideale. L’organizzazione è stata curata da Alex
Nucciatelli, ZeroGradi, Enjoy ed Ourstyle.
Jackie’O
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social > Notorius
“Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi
ritornano”…così citava una canzone di Antonello Venditti
e così e stato al Notorius, in compagnia di amici vecchi e
nuovi, tra champagne, cocktail e bella gente gli OurStyle
hanno reso unica una serata. Con la formula completamente diversa dai canoni romani il locale si è presentato
prima con pianobar seguito poi dalle hit nuove e passate
della discoteca.
notorius
social > Gilda
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Al centro della vita mondana romana...sala disco e
piano bar..questo è il Gilda frequentato da vip e professionisti romani. Ogni giovedì il Gilda Roma propone la
serata “Mamma Mia” con possibilità anche di cena nel
ristorante interno. Il Gilda offre anche musica vintage
con Miki Johnson & Marco Vallotta...ma anche musica
black, hip hop organizzata da Alfredo Martinez con i
deejay resident Madd Mixx, Adam e Therence Tnt.
gilda
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social > Goa
g oa
Al Goa, l’Ultrabeat ha presentato le dj Anja Schneider e
Silvie Loto. La dj e producer berlinese Anja Schneider è
tra i personaggi più importanti della scena elettronica di
Berlino. Ad aprire la serata Silvie Loto, la sua musica può
essere definita come un groove contagioso, un sound
che combina ritmo, minimalismo, melodia, percussioni e
suoni che ricordano paesi lontani. Altra serata di successo con il dj Michel Cleis ed i London FM.
social > Room 26
Il Room 26 ha compiuto due anni di successi. Concepito per valorizzare in modo assoluto l’elemento
suono, rappresenta un nuovo concetto di auditorium
di musica elettronica, progettato e creato da Steve
Dash e dalla sua “Integral Sound” di New York, società
leader mondiale nel settore dei sistemi audio. Il Room26 è uno dei migliori music-club del mondo con dj
internazionali di fama internazionale.
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social > Spazio 900
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Serata particolarmente unica quella organizzata da Vizi
Capitali Entertainment dal titolo “Rome Dance Festival”.
Una serata con musica magistralmente eseguita dagli
Eiffel65 ed il dj resident Paolo Patanè. Una serata con
moltissime presenze...segno di un successo assicurato.
Nel cuore della città...Spazio 900 si conferma una location punto di riferimento per chi ama divertirsi e ballare.
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social > Carrot’s Cafè
“Carrot’s Cafè” since 1997...il punto di ritrovo di Roma
nord è a piazza Euclide 1. Ormai diventato leader nell’aperitivo dei Parioli con eccellenti prelibatezze all’insegna
della qualità, il locale offre tutti i giorni qualsiasi tipo di
richiesta. Lo staff del Carrot’s vi accompagnerà dalle colazioni al mattino fino alle due di notte con ottimi cocktail e
una vasta scelta di vini. Ottima la novità del pranzo e della
cena veloce con un ricercato menù all’italiana.
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Giulia Elettra Gorietti