Gli Anni 50
Di Morosanu Violeta e Persico Paola
Indice
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Gli anni 50
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La figura Femminile
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L'Italia e la sua moda
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La gonna
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L'acconciatura
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Stilisti
Anni 50
La moda degli anni ’50 è sorta in seguito ad una
esplosione della creatività italiana, periodo che va
dalle elezioni politiche del 1948 alle Olimpiadi di
Roma del 1960.
Dopo la prima guerra mondiale, le
donne, incominciarono ad aspirare ad
abiti pratici e funzionali e ad
acconciature semplici: accorciarono le
gonne, cominciarono a indossare i
pantaloni e a portare i capelli molto
corti. Si trattò probabilmente della
prima vera e propria rivoluzione nella
storia della moda. Forse maggiore fu
la rivoluzione della seconda guerra
mondiale, negli abiti non c'era più solo
praticità ma anche lo stato d'animo di
una generazione.
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la figura femminile era torna ad essere viva, il seno viene messo in
evidenza, la vita è sottilissima e le spalle vengono scoperte.. Si
ripropone la donna oggetto, bella da ammirare ma che non fa
nulla e passa il tempo nei saloni di bellezza.
I capelli sono permanenti e
morbidi, il trucco pesante
ma dettagliato, uso
sfrenato di fard sugli
zigomi, sopracciglia
depilate, eye-liner nero,
ombretto colorato e
mascara,
rossetto rosso.
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L’Italia aveva capito che la sua moda poteva contrastare
l’egemonia dell’Alta Moda francese grazie alla fantasia, la
vestibilità, la semplicità di taglio e la raffinatezza dei
materiali, l’uso sapiente del colore e delle decorazioni.
Non era soltanto una questione di prezzi più bassi: la
moda italiana era soprattutto in sintonia con i nuovi stili
di vita che la prima vera e propria generazione di donne
lavoratrici stavano affermando negli Stati Uniti e nel
nord Europa.
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Capo d’abbigliamento
tipico di quegli anni
è la gonna a
palloncino, per
appunto di forma
gonfia, ottenuta con
una stretta fascia
attaccata all’orlo in
modo da creare una
curvatura all’interno
verso le ginocchia.
Chiamata
anche „bubble skirt“
, questa gonna
divenne un simbolo
di femminilità
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Brevemente vorrei nominare anche un altro simbolo di
quell’epoca: le acconciature „alveari“. Si faceva a gara
per vedere chi si acconciava i capelli più in alto e chi si
spruzzava più lacca. Queste buffe pettinature
erano tipiche delle giovani e, di conseguenza, viste con
disprezzo e diffidenza da parte dei più anziani.
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Sin dagli anni ‘30 i creatori di abiti non erano più sarti, ma stilisti
rinomati; negli anni Cinquanta cominciarono poi a farsi un nome tra
le stelle dell’Italian Fashion. Questo innovamento fu possibile
grazie alle spese e agli incassi del dopoguerra che fecero
aumentare la richiesta sempre più forte per abiti di marca poiché
ci fu un boom economico generale. Nomi come le Sorelle Fontana,
Roberto Capucci, Emilio Pucci e Fernando Gattinoni firmavano gli
abiti più belli di quegli anni; volendo nominare uno stilista straniero
non posso tralasciare il „Dio della Moda“ Cristian Dior che già da
20 anni riempiva gli animi delle persone con le sue
creazioni.
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Christian Dior
Sorelle
Fontana
Pucci e sua moglie
INDICE
THE END
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Gli anni `50- Morosanu