ALLEGATO 19
N OTA T ECNICA
E
M ETODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE WD14U
PRODUZIONE TESSILE
CRITERI PER L’ EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
L'applicazione dello studio di settore attribuisce ai contribuenti un “ricavo potenziale”. Tale ricavo viene stimato
tenendo conto sia di variabili contabili sia di variabili strutturali che influenzano il risultato economico di
un’impresa anche con riferimento al contesto territoriale in cui la stessa opera. L'applicazione dello studio
consente, inoltre, di valutare la coerenza e la normalità economica della singola impresa in relazione al settore
economico di appartenenza.
A tale scopo, nell’ambito dello studio, vengono individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili
strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati
nell’espletamento dell’attività.
L’evoluzione dello studio di settore è finalizzata a cogliere eventuali cambiamenti strutturali, modifiche dei
modelli organizzativi e variazioni di mercato all’interno del settore economico e presuppone un’attività di analisi
e ricerca economica, che viene condotta attingendo a fonti informative pubbliche e non pubbliche.
Le fonti pubbliche sono rappresentate da elaborazioni di enti o società che svolgono ricerche di tipo economicostatistico (Istat, Banca d’Italia, Infocamere, ecc.) e che forniscono dati e informazioni sull’andamento economico
dei mercati, sulla struttura e la dimensione dei principali settori economici.
Oltre alle fonti di carattere pubblico, che forniscono informazioni più generali, vengono utilizzate fonti
specifiche settoriali (riviste specializzate, partecipazione a seminari e convegni specialistici, pubblicazioni dei
principali istituti di ricerca, indagini campionarie, ecc.); si tratta di fonti che illustrano: l’andamento della
domanda, la struttura dell’offerta, sia in termini di tipologie di attività imprenditoriali presenti che di modelli
organizzativi adottati dagli operatori, i canali distributivi utilizzati, il livello di avanzamento tecnologico presente
nei processi produttivi, ecc..
Un supporto più diretto e operativo proviene da una rete di tecnici costituita da istituti universitari, centri di
ricerca, docenti e ricercatori, che opera anche tramite l’utilizzo di panel di imprese.
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore WD14U, evoluzione dello
studio VD14U.
Le attività economiche oggetto dello studio di settore WD14U sono quelle relative ai seguenti codici ATECO
2007:

13.10.00 - Preparazione e filatura di fibre tessili;

13.20.00 - Tessitura;

13.91.00 - Fabbricazione di tessuti a maglia.
L’evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando le informazioni contenute nel modello VD14U
per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2011,
trasmesso dai contribuenti quale allegato al modello UNICO 2012.
I contribuenti interessati sono risultati pari a 4.813.
Nella prima fase di analisi 641 posizioni sono state scartate in quanto non utilizzabili nelle successive fasi
dell’elaborazione dello studio di settore (casi di cessazione di attività, situazioni di non normale svolgimento
dell’attività, contribuenti forfetari, presenza di attività secondarie con un’incidenza sui ricavi complessivi
superiore al 30%, ricavi dichiarati ai fini dell’applicazione degli studi di settore maggiori di 7.500.000 euro).
Sui dati contenuti nei modelli studi di settore della restante platea sono state condotte analisi statistiche per
rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione del campione dello studio, lo scarto di ulteriori 781
posizioni. I motivi di scarto sono stati:


quadro B (unità locali destinate all’esercizio dell’attività) non compilato;
quadro C (modalità di svolgimento dell'attività) non compilato;








quadro D (elementi specifici dell'attività) non compilato;
quadro F (elementi contabili) non compilato;
comune del quadro B (unità locali destinate all’esercizio dell’attività) mancante o errato;
errata compilazione delle percentuali relative alla produzione e/o lavorazione e commercializzazione (quadro
C);
errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro C);
errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di fibre utilizzate (quadro D);
errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti e/o lavorati o non inerenza con lo studio in
oggetto (quadro D);
incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi è stato pari a 3.391.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per suddividere le imprese in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, è stata seguita una strategia di
analisi che combina in sequenza due tecniche statistiche di tipo multivariato:


un’analisi fattoriale del tipo Analyse des données e nella fattispecie l’Analisi in Componenti Principali;
un procedimento di Cluster Analysis.
L’Analisi in Componenti Principali è una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili
originarie pur conservando gran parte dell’informazione iniziale. A tal fine vengono identificate nuove variabili,
dette componenti principali, tra loro ortogonali (linearmente indipendenti, incorrelate).
Le variabili prese in esame nell’Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri del modello
ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall’esigenza di caratterizzare i
soggetti in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalità di svolgimento dell’attività, ecc.; tale
caratterizzazione è possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di
riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realtà economiche e produttive di una
impresa.
Nell’applicazione dell’Analisi in Componenti Principali è stata scelta la soluzione migliore in termini di
significatività statistica ed economica. Pertanto, sono state scelte le componenti principali che riescono a spiegare
la maggior parte della varianza iniziale e che consentono, sulla base del criterio dell’interpretabilità, di
rappresentare i diversi aspetti strutturali delle attività oggetto di studio.
La tecnica statistica della Cluster Analysis, applicata ai risultati dell’Analisi in Componenti Principali, permette di
identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo è possibile raggruppare le imprese con
caratteristiche strutturali ed organizzative simili1.
L’utilizzo combinato delle due tecniche è preferibile rispetto a un’applicazione diretta della Cluster Analysis
poiché, riducendo con l’Analisi in Componenti Principali il numero di variabili su cui effettuare il procedimento
di classificazione, l’operazione di clustering risulta meno complessa e più precisa.
I gruppi omogenei individuati sono valutati anche in termini di significatività economica per verificarne
l’aderenza alla concreta realtà imprenditoriale.
Nel procedimento di clustering adottato, quindi, l’omogeneità dei gruppi deve essere interpretata non tanto in
rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le
variabili esaminate che concorrono a definire il profilo dei singoli gruppi.
La descrizione dei gruppi omogenei è riportata nel Sub Allegato 19.A.
1
Nella fase di Cluster Analysis, al fine di garantire la massima omogeneità dei soggetti appartenenti a ciascun gruppo, vengono classificate
solo le osservazioni che presentano caratteristiche strutturali simili rispetto a quelle proprie di uno specifico gruppo omogeneo. Non
vengono, invece, presi in considerazione, ai fini della classificazione, i soggetti che possiedono aspetti strutturali riferibili
contemporaneamente a due o più gruppi omogenei. Ugualmente non vengono classificate le osservazioni che presentano un profilo
strutturale molto dissimile rispetto all’insieme dei cluster individuati.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la
funzione matematica che meglio si adatta all’andamento dei ricavi delle imprese appartenenti allo stesso gruppo.
Per determinare tale funzione si è ricorso alla Regressione Lineare Multipla.
La Regressione Lineare Multipla è una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l’andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili
indipendenti.
La stima della “funzione di ricavo” è stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente)
e i dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
È opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione è stata effettuata un’analisi sui dati delle
imprese per verificare le condizioni di coerenza dei dati nell’esercizio dell’attività e per scartare le imprese
anomale; ciò si è reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della “funzione di
ricavo”.
A tal fine sono stati selezionati, in base alla loro capacità di individuare anomalie nella relazione tra le voci
contabili esaminate, i seguenti indicatori di natura economico-contabile:




Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi beni
strumentali mobili ammortizzabili2;
Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria
rispetto al valore degli stessi3;
Durata delle scorte4;
Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi5.
Le formule degli indicatori economico-contabili sono riportate nel Sub Allegato 19.C.
Successivamente, ai fini della determinazione del campione di riferimento, sono state escluse le imprese che non
rispettavano le condizioni di normalità economica6 anche per un solo indicatore di quelli sopra citati. Inoltre
sono state escluse anche le imprese che presentavano la somma del costo del venduto e del costo per la
produzione di servizi negativa.
Così definito il campione di riferimento, si è proceduto alla definizione della “funzione di ricavo” per ciascun
gruppo omogeneo.
Per la determinazione della “funzione di ricavo” sono state utilizzate variabili contabili, variabili strutturali e
variabili territoriali. La scelta delle variabili significative è stata effettuata con il metodo “stepwise”7. Una volta
selezionate le variabili, la determinazione della “funzione di ricavo” è ottenuta applicando il metodo dei minimi
quadrati generalizzati, che consente di controllare l’eventuale presenza di eteroschedasticità connessa alla
variabilità legata ad aspetti dimensionali dell’impresa.
2
L’indicatore misura la plausibilità tra il valore dei beni strumentali mobili di proprietà ammortizzabili e il valore degli ammortamenti dei
beni strumentali mobili.
3 L’indicatore misura la plausibilità tra il valore dei beni strumentali mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria (in
leasing) e i canoni di leasing.
4 L’indicatore misura i giorni di permanenza media delle scorte in magazzino.
5 L’indicatore verifica che le voci di costo relative agli oneri diversi di gestione e alle altre componenti negative costituiscano una plausibile
componente residuale di costo.
6 Vedi “Analisi della Normalità Economica”. Si fa presente che, ai soli fini indicati, per l’indicatore “Incidenza dei costi residuali di
gestione sui ricavi” si fa riferimento ai ricavi dichiarati, nel denominatore della relativa formula.
7 Il metodo stepwise unisce due tecniche statistiche per la scelta del miglior modello di stima: la regressione forward (“in avanti”) e la
regressione backward (“indietro”). La regressione forward prevede di partire da un modello senza variabili e di introdurre passo dopo passo
la variabile più significativa, mentre la regressione backward inizia considerando nel modello tutte le variabili disponibili e rimuovendo
passo per passo quelle non significative. Con il metodo stepwise, partendo da un modello di regressione senza variabili, si procede per passi
successivi alternando due fasi: nella prima fase, si introduce la variabile maggiormente significativa fra quelle considerate; nella seconda, si
riesamina l’insieme delle variabili introdotte per verificare se è possibile eliminarne qualcuna non più significativa. Il processo continua
fino a quando non è più possibile apportare alcuna modifica all’insieme delle variabili, ovvero quando nessuna variabile può essere
aggiunta oppure eliminata.
Nella definizione della “funzione di ricavo” si è tenuto conto delle possibili differenze di risultati economici
legate al luogo di svolgimento dell’attività, in modo da individuare ulteriori differenze territoriali oltre a quelle già
rilevate con la Cluster Analysis.
A tale scopo sono stati utilizzati i risultati dello studio della “Territorialità del livello delle retribuzioni definita su
dati degli Studi di Settore riferiti al periodo d’imposta 2011”8 che differenzia il territorio nazionale sulla base dei
livelli retributivi per settore, provincia e classe di abitanti del comune.
Nella definizione della funzione di ricavo il livello delle retribuzioni è stato rappresentato con una variabile
standardizzata che varia da zero a uno ed è stata analizzata la sua interazione con la variabile “Collaboratori
dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale e familiari diversi (percentuale di lavoro prestato diviso
100), Associati in partecipazione (percentuale di lavoro prestato diviso 100) e Soci (percentuale di lavoro prestato
diviso 100) escluso il primo socio”.
Nel Sub Allegato 19.H vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della “funzione di ricavo”.
8
I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell’apposito Decreto Ministeriale.
APPLICAZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
In fase di applicazione dello studio di settore sono previste le seguenti fasi:
Analisi Discriminante;
Analisi della Coerenza;
Analisi della Normalità Economica;
Analisi della Congruità.




ANALISI DISCRIMINANTE
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare una regola di classificazione in grado
di definire l’appartenenza di ciascuna impresa ai gruppi omogenei individuati nella fase di Cluster Analysis; la
descrizione dei gruppi omogenei è riportata nel Sub Allegato 19.A.
Al riguardo, è stata utilizzata l’analisi discriminante lineare di Fisher. Si tratta di una tecnica statistica multivariata
utile per identificare quelle variabili che meglio discriminano i gruppi omogenei9.
Nell’analisi discriminante lineare, per ogni gruppo omogeneo viene calcolata una funzione di classificazione come
combinazione lineare delle variabili discriminanti10.
Sulla base dei punteggi discriminanti, ottenuti utilizzando tale funzione, viene determinata la probabilità di
appartenenza ai gruppi omogenei11. In tal modo è possibile associare ogni singola impresa ad uno o più gruppi
omogenei definendo le relative probabilità di appartenenza.
Nel Sub Allegato 19.B vengono riportate le variabili risultate significative nell’analisi con i rispettivi pesi
discriminanti individuati per ogni gruppo omogeneo.
9
Le variabili discriminanti vengono selezionate con il metodo stepwise partendo da quelle utilizzate nell’Analisi in Componenti Principali.
La funzione di classificazione è definita nel seguente modo:
10
wi = ai0 + ai1vardis1 + ai2vardis2 + . . . + aimvardism
dove:
wi è il punteggio discriminante relativo al gruppo omogeneo i;
ai0 è l’intercetta;
aij sono i pesi discriminanti scelti in modo da rendere massima la separazione tra i gruppi;
vardis j è la j-esima variabile discriminante.
11 La probabilità di appartenenza al gruppo omogeneo i è calcolata nel seguente modo:
Prob i 
dove n è il numero complessivo di gruppi omogenei.
e w i  Maxw1 , w 2 ,...,w n 
w  Maxw1 , w 2 ,...,w n 
nk 1 e k
ANALISI DELLA COERENZA
L’analisi della coerenza permette di valutare l’impresa sulla base di specifici indicatori economico-aziendali,
calcolati come rapporto tra determinate variabili contabili e/o strutturali contenute nel modello per la
comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore. Gli indicatori sono stati selezionati
in base alla loro capacità di misurare l’efficienza, la produttività e la redditività nello svolgimento dell’attività
economica.
Con l’analisi della coerenza, per ciascun soggetto, si valuta il posizionamento del valore di ogni singolo indicatore
rispetto ad un intervallo, individuato come economicamente coerente sulla base dei valori soglia ammissibili.
Gli indicatori utilizzati nell’analisi della coerenza sono i seguenti:






Durata delle scorte12;
Valore aggiunto lordo per addetto13;
Incidenza del Margine sui ricavi14;
Margine per addetto non dipendente15;
Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti16;
Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo17.
Le formule degli indicatori utilizzati sono riportate nel Sub Allegato 19.C.
Ai fini della individuazione dei valori soglia che definiscono l’intervallo di coerenza economica, per ciascuno
degli indicatori utilizzati sono state esaminate preliminarmente, ad eccezione dell’indicatore “Indice di copertura
del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti”, le relative distribuzioni ventiliche18
differenziate per gruppo omogeneo; per l’indicatore “Incidenza del Margine sui ricavi” anche sulla base della
“presenza/assenza del personale dipendente”19. I valori delle soglie dei diversi indicatori sono stati individuati, ad
eccezione dell’indicatore “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti”,
scegliendo quelli che possono ritenersi economicamente plausibili con riferimento alle pratiche osservabili nel
settore, nel cluster specifico e in relazione alla presenza/assenza del personale dipendente, per gli indicatori per i
quali è previsto.
Le distribuzioni ventiliche degli indicatori di coerenza economica vengono riportate nel Sub Allegato 19.D.
I valori soglia di coerenza ammissibili sono riportati nel Sub Allegato 19.E.
Il soggetto risulta coerente per l’indicatore “Durata delle scorte” se il valore dell’indicatore si posiziona all’interno
dell’intervallo individuato come economicamente coerente. Inoltre se il valore dell’indicatore si posiziona al di
sopra dell’estremo superiore di detto intervallo, la situazione di coerenza si verifica qualora le Rimanenze finali
sui ricavi20 risultino calcolabili e non maggiori a 0,16.
12
L’indicatore misura i giorni di permanenza media delle scorte in magazzino.
L’indicatore misura la creazione del valore con riferimento al contributo di ciascun addetto. Il valore aggiunto lordo rappresenta infatti
il valore che un’azienda aggiunge, con l’impiego dei fattori produttivi, al valore dei beni e dei servizi che acquisisce: consumi di materie
prime e merci (acquisti più variazioni di rimanenze) e prestazioni di servizi (energia, servizi di pulizia, ecc.). Misura, quindi, la capacità
dell’impresa di remunerare quei fattori che contribuiscono a generare valore, ad esempio: il lavoro (sotto forma di salari, stipendi,
contributi, indennità di fine rapporto), i finanziamenti di terzi (sotto forma di interessi), i finanziamenti di capitale di rischio (sotto forma
di utili), ecc..
14 L’indicatore misura l’incidenza del margine sui ricavi, il quale calcola la marginalità conseguita prima della copertura dei costi per gli
ammortamenti, gli accantonamenti e per la gestione finanziaria e straordinaria.
15 L’indicatore misura il contributo di ciascun addetto non dipendente alla creazione del “margine”, ovvero rappresenta la capacità
dell’impresa di remunerare, al lordo del costo per godimento di beni di terzi, degli ammortamenti, degli accantonamenti e dell’eventuale
risultato negativo della gestione finanziaria e straordinaria, il lavoro non dipendente.
16 L’indicatore misura il grado di copertura dei principali costi per l’utilizzo di beni strumentali all’attività dell’impresa mediante il Margine
al netto della remunerazione, ritenuta economicamente plausibile, degli addetti non dipendenti.
17 L’indicatore misura il contributo dei beni strumentali mobili alla creazione di valore.
18 Nella terminologia statistica, si definisce “distribuzione ventilica” l’insieme dei valori che suddividono le osservazioni, ordinate per
valori crescenti dell’indicatore, in 20 gruppi di uguale numerosità. Il primo ventile è il valore al di sotto del quale si posiziona il primo 5%
delle osservazioni; il secondo ventile è il valore al di sotto del quale si posiziona il primo 10% delle osservazioni, e così via.
19 La presenza/assenza di dipendenti viene valutata sulla base del totale giornate retribuite e del totale giornate di sospensione, cassa
integrazione e istituti simili.
20 I ricavi fanno riferimento ai “Ricavi di cui ai commi 1 (lett. a) e b)) e 2 dell’art. 85 del TUIR (esclusi aggi o ricavi fissi)”.
13
Nel caso in cui l’indicatore risulti non calcolabile21 o indeterminato22 il soggetto viene definito coerente.
Il soggetto risulta coerente per l’indicatore “Valore aggiunto lordo per addetto” se il valore dell’indicatore si
posiziona all’interno dell’intervallo individuato come economicamente coerente. Nel caso in cui il “Numero di
mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” risulti pari a zero il soggetto viene definito coerente.
Il soggetto risulta coerente per l’indicatore “Incidenza del Margine sui ricavi” se l’indicatore è calcolabile e se il
suo valore si posiziona all’interno dell’intervallo individuato come economicamente coerente.
Il soggetto risulta coerente per l’indicatore “Margine per addetto non dipendente” se il valore dell’indicatore si
posiziona all’interno dell’intervallo individuato come economicamente coerente. Nel caso in cui il “Numero di
mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” risulti pari a zero il soggetto viene definito coerente. Nel caso in
cui l’indicatore risulti non calcolabile con il Margine maggiore di zero o l’indicatore risulti indeterminato il
soggetto viene definito coerente. Nel caso in cui l’indicatore risulti non calcolabile con il Margine minore di zero
il soggetto viene definito non coerente.
Il soggetto risulta coerente per l’indicatore “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli
ammortamenti” se il valore dell’indicatore è maggiore o uguale a 1. Nel caso in cui l’indicatore risulti non
calcolabile con il Margine netto maggiore di zero o l’indicatore risulti indeterminato il soggetto viene definito
coerente. Nel caso in cui l’indicatore risulti non calcolabile con il Margine netto minore di zero il soggetto viene
definito non coerente.
Il soggetto risulta coerente per l’indicatore “Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo” se il valore
dell’indicatore si posiziona all’interno dell’intervallo individuato come economicamente coerente. Nel caso in cui
il “Numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” risulti pari a zero il soggetto viene definito
coerente. Nel caso in cui l’indicatore risulti indeterminato il soggetto viene definito non coerente. Nel caso in cui
l’indicatore risulti non calcolabile con il “Costo per il godimento di beni di terzi (canoni di locazione finanziaria e
non finanziaria, di noleggio, ecc.) - di cui per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non
finanziaria e di noleggio” maggiore di zero il soggetto è coerente. Nel caso in cui l’indicatore risulti non
calcolabile con il “Costo per il godimento di beni di terzi (canoni di locazione finanziaria e non finanziaria, di
noleggio, ecc.) - di cui per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria e di
noleggio” uguale a zero il soggetto è non coerente.
In applicazione, per ogni singolo soggetto, i valori soglia di ciascun indicatore di coerenza economica sono
ottenuti come media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei valori di riferimento individuati
per gruppo omogeneo.
ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA
L’analisi della normalità economica è mirata ad individuare la correttezza dei dati dichiarati. A tal fine, per ogni
singolo soggetto vengono calcolati indicatori economico-contabili da confrontare con i valori di riferimento che
individuano le condizioni di normalità economica.
Gli indicatori di normalità economica sono stati, pertanto, selezionati in base alla loro capacità di individuare
anomalie nella relazione tra le voci contabili esaminate.
Gli indicatori di normalità economica individuati sono i seguenti:

21
Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi beni
strumentali mobili ammortizzabili23;
Un indicatore si definisce non calcolabile quando nel rapporto (numeratore diviso denominatore) il denominatore è pari a zero e il
numeratore è diverso da zero.
22 Un indicatore si definisce indeterminato quando nel rapporto (numeratore diviso denominatore) il numeratore e il denominatore sono
entrambi pari a zero.
23 L’indicatore misura la plausibilità tra il valore dei beni strumentali mobili di proprietà ammortizzabili e il valore degli ammortamenti dei
beni strumentali mobili.



Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria
rispetto al valore degli stessi24;
Durata delle scorte25;
Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi26.
Le formule degli indicatori utilizzati sono riportate nel Sub Allegato 19.C.
Ai fini dell’individuazione dei valori di riferimento per gli indicatori di normalità economica sono state esaminate
preliminarmente le relative distribuzioni ventiliche differenziate per gruppo omogeneo. I valori delle soglie dei
diversi indicatori sono stati individuati scegliendo quelli che possono ritenersi economicamente plausibili con
riferimento alle pratiche osservabili nel settore e nel cluster specifico.
Le distribuzioni ventiliche degli indicatori di normalità economica vengono riportate nel Sub Allegato 19.F.
I valori soglia di normalità economica sono riportati nel Sub Allegato 19.G.
In applicazione, per ogni singolo soggetto, i valori soglia di ciascun indicatore di normalità economica sono
ottenuti come media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei valori di riferimento individuati
per gruppo omogeneo.
Ciascuno di questi indicatori, nell’ordine di seguito riportato, può determinare maggiori ricavi che si sommano al
ricavo puntuale e al ricavo minimo stimati con l’analisi della congruità successivamente descritta.
INCIDENZA DEGLI AMMORTAMENTI PER BENI STRUMENTALI MOBILI RISPETTO AL VALORE
DEGLI STESSI BENI STRUMENTALI MOBILI AMMORTIZZABILI
Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile “Ammortamenti per beni
mobili strumentali al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro” moltiplicando la soglia
massima di normalità economica dell’indicatore, divisa 100, per il “Valore dei beni strumentali mobili in proprietà
al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro”27.
Nel caso in cui il valore dichiarato degli “Ammortamenti per beni mobili strumentali al netto dei beni di costo
unitario non superiore a 516,46 euro” si posizioni al di sopra di detto valore massimo ammissibile, con “Numero
di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” diverso da zero, la parte degli ammortamenti eccedente tale
valore costituisce parametro di riferimento per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica,
calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il relativo coefficiente (pari a 1,8315).
Tale coefficiente è stato calcolato sulla base dei dati dichiarati dai soggetti che hanno contemporaneamente
valorizzato la variabile “Valore dei beni strumentali mobili in proprietà” e la variabile “Ammortamenti per beni
mobili strumentali”. In particolare, il coefficiente è stato individuato come rapporto tra la somma dei ricavi
puntuali, calcolati applicando a tali soggetti le funzioni di ricavo con l’utilizzo della sola variabile “Valore dei beni
strumentali mobili in proprietà”, e la somma degli “Ammortamenti per beni mobili strumentali”.
INCIDENZA DEI COSTI PER BENI MOBILI ACQUISITI IN DIPENDENZA DI CONTRATTI DI
LOCAZIONE FINANZIARIA RISPETTO AL VALORE DEGLI STESSI
Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile “Canoni per beni mobili
acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il
periodo di durata del contratto” moltiplicando la soglia massima di normalità economica dell’indicatore, divisa
100, per il “Valore dei beni strumentali mobili relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione
finanziaria”27.
Nel caso in cui il valore dichiarato dei “Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione
finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di durata del contratto” si posizioni al
di sopra di detto valore massimo ammissibile, con “Numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta”
diverso da zero, la parte dei canoni eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la
24
L’indicatore misura la plausibilità tra il valore dei beni strumentali mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria (in
leasing) e i canoni di leasing.
25 L’indicatore misura i giorni di permanenza media delle scorte in magazzino .
26 L’indicatore verifica che le voci di costo relative agli oneri diversi di gestione e alle altre componenti negative costituiscano una
plausibile componente residuale di costo.
27 La variabile è rideterminata in base alla durata dell’attività pari al numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta diviso 12.
determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica, calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il
relativo coefficiente (pari a 0,5724).
Tale coefficiente è stato calcolato sulla base dei dati dichiarati dai soggetti che hanno contemporaneamente
valorizzato la variabile “Valore dei beni strumentali mobili relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di
locazione finanziaria” e la variabile “Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione
finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di durata del contratto”. In particolare,
il coefficiente è stato individuato come rapporto tra la somma dei ricavi puntuali, calcolati applicando a tali
soggetti le funzioni di ricavo con l’utilizzo della sola variabile “Valore dei beni strumentali mobili relativo a beni
acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria”, e la somma dei “Canoni per beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti di locazione finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di
durata del contratto”.
DURATA DELLE SCORTE
In presenza di un valore dell’indicatore “Durata delle scorte” non normale28 viene applicata l’analisi di normalità
economica nella gestione del magazzino.
In tale caso, il “Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi” è aumentato per un importo pari
all’incremento non normale del magazzino, calcolato come differenza tra le rimanenze finali e le esistenze iniziali
ovvero, nel caso in cui il valore delle esistenze iniziali sia inferiore al valore normale di riferimento delle
rimanenze finali29, come differenza tra le rimanenze finali e tale valore normale di riferimento.
Il nuovo “Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi” costituisce il parametro di riferimento per la
riapplicazione dell’analisi della congruità e per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica30.
INCIDENZA DEI COSTI RESIDUALI DI GESTIONE SUI RICAVI
Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile “Costi residuali di gestione”
moltiplicando la soglia massima di normalità economica dell’indicatore, divisa 100, per i “Ricavi da congruità e da
normalità”31.
Nel caso in cui il valore dichiarato dei “Costi residuali di gestione” si posizioni al di sopra di detto valore
massimo ammissibile, la parte di costi eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la
determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica, calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il
relativo coefficiente.
Tale coefficiente è stato individuato, distintamente per gruppo omogeneo (cluster), come rapporto tra la somma
dei ricavi puntuali, calcolati applicando a tutti i soggetti del cluster la specifica funzione di ricavo con l’utilizzo
delle sole variabili contabili di costo, e la somma delle stesse variabili contabili di costo (vedi tabella 1).
28
L’indicatore “Durata delle scorte” risulta non normale quando vengono contemporaneamente verificate le seguenti condizioni:
 Il valore calcolato dell’indicatore è superiore alla soglia massima di normalità economica oppure l’indicatore non è calcolabile;
 Il rapporto tra le Rimanenze finali e i “Ricavi di cui ai commi 1 (lett. a) e b)) e 2 dell’art. 85 del TUIR (esclusi aggi o ricavi fissi)”
risulta superiore a 0,16 oppure non calcolabile oppure indeterminato;
 Il valore delle rimanenze finali è superiore a quello delle esistenze iniziali.
29 Il valore normale di riferimento delle rimanenze finali è pari a:
[2 x sogliamassima x ( Costodel venduto Rimanenze finali  Costo per la produzionedi servizi) - ( Esistenzeinizialix 365)]
(2 x sogliamassima  365)
I maggiori ricavi da normalità economica correlati a tale indicatore sono calcolati come differenza tra il ricavo puntuale, derivante dalla
riapplicazione dell’analisi della congruità con il nuovo “Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi”, e il ricavo puntuale di
partenza, calcolato sulla base dei dati dichiarati dal contribuente.
31 Ricavi da congruità e da normalità = Ricavo puntuale da analisi della congruità + Maggiore ricavo da normalità economica relativo
all’indicatore “Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili
ammortizzabili” + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all’indicatore “Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi” + Maggiore ricavo da normalità economica relativo
all’indicatore “Durata delle scorte”.
30
Tabella 1 – Coefficienti di determinazione dei maggiori ricavi
da applicarsi ai costi residuali di gestione
Cluster
Coefficiente
1
1,1481
2
1,0646
3
1,0665
4
1,0657
5
1,1114
6
1,1374
7
1,0560
8
1,0559
9
1,1195
10
1,0955
11
1,5059
12
1,0919
13
1,1528
14
1,1246
15
1,0508
In applicazione, per ogni contribuente il coefficiente di determinazione dei maggiori ricavi è ottenuto come
media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei coefficienti individuati per ogni gruppo
omogeneo.
ANALISI DELLA CONGRUITÀ
Per ciascun contribuente viene calcolato, per ogni gruppo omogeneo, il “ricavo puntuale di cluster” come
somma dei prodotti fra le variabili individuate ai fini della definizione della funzione di ricavo ed i relativi
coefficienti.
Per tener conto della variabilità legata alla stima del ricavo puntuale del singolo contribuente viene calcolato, per
ogni gruppo omogeneo, l’intervallo di confidenza al livello del 99,99%32. Il limite inferiore di tale intervallo di
confidenza costituisce il “ricavo minimo di cluster”33.
32
Nella terminologia statistica, per “intervallo di confidenza” si intende un intervallo, centrato sul ricavo puntuale ŷ e delimitato da due
estremi (uno inferiore e l’altro superiore), che include con un livello di probabilità prefissato il valore dell’effettivo ricavo del contribuente.
Il livello di probabilità prefissato (o livello di fiducia) viene generalmente indicato con la notazione “(1 - α)%”, dove α rappresenta la
probabilità che l’intervallo di confidenza non contenga l’effettivo ricavo del contribuente. Per un livello di fiducia pari al 99,99% il valore
corrispondente di α è pari a 0,01%.
33 Indicando con ŷ il “ricavo puntuale di cluster” del generico contribuente, il corrispondente “ricavo minimo di cluster” è ottenuto
attraverso la seguente formula:
yˆ - 3,92 * s
'
x Cx
dove:
 C è la matrice inversa della matrice data dalle somme dei quadrati e dei prodotti incrociati delle variabili indipendenti,
opportunamente pesate per controllare l’eventuale presenza di eteroschedasticità;
 s è la radice quadrata del Mean Square Error (RMSE);
 x è il vettore delle variabili indipendenti osservate per il generico contribuente;
 3,92 è il valore di riferimento, al livello di probabilità prescelto, della distribuzione t di Student che asintoticamente approssima una
distribuzione normale standardizzata.
I valori relativi alla matrice “ C ” e al valore del “RMSE”, di ciascun cluster, vengono riportati nell’Allegato 24.
La media ponderata con le relative probabilità di appartenenza dei “ricavi puntuali di cluster”, definiti per il
contribuente in relazione a ciascun gruppo omogeneo, costituisce il “ricavo puntuale” del contribuente.
La media ponderata con le relative probabilità di appartenenza dei “ricavi minimi di cluster”, definiti per il
contribuente in relazione a ciascun gruppo omogeneo, costituisce il “ricavo minimo” del contribuente.
Al ricavo puntuale e al ricavo minimo stimati con l’analisi della congruità vengono aggiunti gli eventuali maggiori
ricavi derivanti dall’applicazione dell’analisi della normalità economica.
Nell’Allegato 22 vengono riportate le modalità di applicazione del correttivo relativo agli apprendisti.
Nell’Allegato 23 vengono riportate le modalità di neutralizzazione delle variabili per la componente relativa
all’attività di vendita di beni soggetti ad aggio o ricavo fisso.
Nel Sub Allegato 19.H vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti delle “funzioni di ricavo”.
SUB ALLEGATI
SUB ALLEGATO 19.A – DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I gruppi omogenei sono stati individuati sulla base dei seguenti fattori:

modalità organizzativa della produzione;

comparto di attività;

specializzazione del processo produttivo;

dimensione della struttura.
La modalità organizzativa della produzione prevalente è quella in conto terzi (cluster 1, 2, 3, 6, 7, 9, 10, 11, 13 e
14) ma è presente comunque una forte componente di imprese operanti in conto proprio (cluster 4, 5, 8, 12 e
15).
Per quanto riguarda il comparto di attività le imprese esaminate possono essere divise in imprese del comparto
filatura (cluster 3, 6, 7, 10, 12, 13, 14 e 15), imprese del comparto tessitura ortogonale (cluster 1, 4, 8 e 11) e a
maglia (cluster 2, 5 e 9).
Il fattore della specializzazione del processo produttivo ha permesso di individuare le seguenti specializzazioni:

tessitura di tessuti ortogonali (cluster 1, 8 e 11);

tessitura di tessuti a maglia (cluster 2, 5 e 9);

roccatura e dipanatura (cluster 3 e 7);

filatura pettinata (cluster 6);

torcitura e ritorcitura (cluster 10 e 15);

lavorazione del rigenerato (cluster 12);

orditura (cluster 13);

filatura cardata (cluster 14).
L’analisi ha fatto emergere la presenza di un cluster di converter (cluster 4), figura tipica del comparto.
Il fattore dimensionale ha permesso di isolare le realtà di più piccole dimensioni (cluster 7, 9 e 11) dalle restanti.
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall’analisi, salvo segnalazione contraria, l’indicazione dei valori
numerici riguarda valori medi.
CLUSTER 1 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA TESSITURA DI TESSUTI
ORTOGONALI
NUMEROSITÀ: 216
Le imprese appartenenti al cluster sono in prevalenza società di persone (54% dei casi) e ditte individuali (22%),
con una struttura composta da 6 addetti, di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici e
2 operai specializzati.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 545 mq di produzione, 236 mq di magazzino
e 33 mq di uffici.
Si tratta di imprese operanti quasi esclusivamente in conto terzi (94% dei ricavi) con un’incidenza dei ricavi
provenienti dal committente principale pari al 48%.
La clientela è costituita soprattutto da imprese manifatturiere del comparto tessile (77% dei ricavi); l’area di
mercato non va oltre le regioni limitrofe.
Le materie prime utilizzate sono in prevalenza: cotone, lana, fibre sintetiche ed altre fibre miste.
Il processo produttivo è articolato nelle fasi di: tessitura ortogonale, campionatura e incorsatura/annodatura.
I prodotti ottenuti sono tessuti greggi (84% dei ricavi), soprattutto per abbigliamento (77%).
La dotazione di beni strumentali comprende: 1 annodatrice e 12 telai a pinza.
Il 71% delle imprese del cluster è situato in Toscana e il 19% in Lombardia.
CLUSTER 2 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA TESSITURA SOPRATTUTTO DI
TESSUTI A MAGLIA
NUMEROSITÀ: 619
Le imprese appartenenti al cluster sono prevalentemente società (di persone nel 46% dei casi e di capitali nel
29%), ma anche ditte individuali (25%), con una struttura composta da 5 addetti, di cui 3 dipendenti, tra i quali si
rileva la presenza di 1-2 operai generici e 1 operaio specializzato.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 445 mq di produzione, 239 mq di magazzino
e 35 mq di uffici.
Le imprese del cluster operano principalmente in conto terzi (81% dei ricavi), con un’incidenza dei ricavi
provenienti dal committente principale pari al 37%.
La clientela è rappresentata in prevalenza da imprese manifatturiere del comparto tessile (59% dei ricavi) e da
imprese manifatturiere del comparto abbigliamento (24%); l’area di mercato va dal livello provinciale alle regioni
limitrofe.
Le principali materie prime utilizzate sono: lana, cotone, fibre sintetiche ed altre fibre miste.
Il processo produttivo consta delle fasi di tessitura di tessuti a maglia e campionatura.
I prodotti ottenuti sono soprattutto tessuti (63% dei ricavi) ed in particolare a maglia (28%), finiti (19%) e greggi
(16%).
La dotazione di beni strumentali comprende: 7 teste per roccatura e dipanatura meccaniche (24% dei casi), 10
telai indemagliabili e/o raschel (rettilinei) per la tessitura a maglia in catena (22%) e 15 macchine circolari
monofrontura e bifrontura per la tessitura a maglia in trama (21%).
Si registra una concentrazione territoriale delle imprese in Toscana (38% delle imprese), Lombardia (20%) e
Veneto (11%).
CLUSTER 3 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA ROCCATURA E DIPANATURA
DEI FILATI
NUMEROSITÀ: 161
Le imprese appartenenti al cluster sono prevalentemente società di persone (50% dei casi) e ditte individuali
(36%), con una struttura composta da 5 addetti, di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai
generici e 1 operaio specializzato.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 377 mq di produzione, 242 mq di magazzino
e 26 mq di uffici.
Si tratta di imprese operanti quasi esclusivamente in conto terzi (95% dei ricavi), con un’incidenza dei ricavi
derivanti dal committente principale pari al 48%.
La clientela è costituita in larga parte da imprese manifatturiere del comparto tessile (91% dei ricavi), con un’area
di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe.
Le materie prime utilizzate sono: lana, cotone, fibre sintetiche ed altre fibre miste.
Il ciclo produttivo è limitato alla roccatura e dipanatura.
La tipologia di prodotto realizzata è costituita da filati tinti (47% dei ricavi), filati greggi (38%) ed altri filati (12%).
La dotazione di beni strumentali include 93 teste per roccatura e dipanatura meccaniche e 119 teste per roccatura
e dipanatura elettroniche (45% dei casi).
Il 52% delle imprese del cluster è situato in Toscana, in particolare nel distretto Pratese, il 22% in Piemonte ed il
17% in Lombardia.
CLUSTER 4 - CONVERTER
NUMEROSITÀ: 175
Le imprese appartenenti al cluster sono prevalentemente società di capitali (84% dei casi), con una struttura
composta da 7 addetti, di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 impiegati, 1 operaio generico e 1
operaio specializzato.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 229 mq di produzione, 795 mq di magazzino
e 137 mq di uffici.
Si tratta di imprese operanti soprattutto in conto proprio (68% dei ricavi) che nel 39% dei casi commercializzano
anche prodotti di terzi (39% dei ricavi). Il 59% dei contribuenti dichiara di essere un impannatore di tessuti/filati.
La clientela è costituita da imprese manifatturiere del comparto abbigliamento (52% di ricavi) ed imprese
manifatturiere del comparto tessile (26%). L’area di mercato è nazionale ed internazionale, il 34% dei ricavi
deriva infatti da esportazioni.
Le materie prime utilizzate sono: lana, fibre sintetiche, cotone e fibre artificiali.
Il processo produttivo è fortemente esternalizzato; vengono infatti effettuate internamente solo le fasi iniziali e
finali del ciclo produttivo quali: progettazione, prototipia, campionatura e controllo qualità, mentre le fasi
operative sono affidate a terzi.
I prodotti realizzati sono soprattutto tessuti finiti per abbigliamento (68% dei ricavi) e filati (18%).
La dotazione di beni strumentali si limita a 2 specole per controllo qualità (41% dei casi).
Il 66% delle imprese del cluster è situato in Toscana, in particolare nel distretto Pratese, ed il 18% in Lombardia.
CLUSTER 5 - IMPRESE OPERANTI PREVALENTEMENTE IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATE NELLA
TESSITURA SOPRATTUTTO DI TESSUTI A MAGLIA
NUMEROSITÀ: 182
Le imprese appartenenti al cluster sono per il 47% società di capitali e per il 29% società di persone, con una
struttura composta da 6 addetti, di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 1-2 operai
generici e 1-2 operai specializzati.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 588 mq di produzione, 416 mq di magazzino
e 77 mq di uffici.
Le imprese del cluster operano soprattutto in conto proprio (63% dei ricavi), ma anche in conto terzi (35%).
La clientela è rappresentata in prevalenza da imprese manifatturiere del comparto abbigliamento (38% dei ricavi)
ed imprese manifatturiere del comparto tessile (36%); l’area di mercato si estende fino al livello internazionale
con presenza di export che nel 34% dei casi genera il 26% dei ricavi. E’ presente una rete di vendita costituita da
20 agenti e rappresentanti plurimandatari.
Le principali materie prime utilizzate sono: fibre sintetiche, cotone e lana.
Il processo produttivo si articola nelle fasi di: progettazione, campionatura, tessitura di tessuti a maglia e
controllo qualità.
I prodotti ottenuti sono tessuti (74% dei ricavi) ed in particolare a maglia (42% dei ricavi), finiti (18%) e greggi
(16%).
La dotazione di beni strumentali include: 11 telai indemagliabili e/o raschel (rettilinei) per la tessitura a maglia in
catena (26% dei casi) e 9 macchine circolari monofrontura e bifrontura per la tessitura a maglia in trama.
Si registra una concentrazione territoriale delle imprese in Toscana (30% delle imprese) ed in Lombardia (25%).
CLUSTER 6 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA FILATURA PETTINATA
NUMEROSITÀ: 82
Le imprese appartenenti al cluster sono in prevalenza società di persone (45% dei casi) e società di capitali (37%),
con una struttura composta da 8 addetti, di cui 7 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3
operai generici e 1 operaio specializzato.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 1.076 mq di produzione, 419 mq di
magazzino e 62 mq di uffici.
Si tratta di imprese operanti soprattutto in conto terzi (87% dei ricavi), con una clientela costituita essenzialmente
da imprese manifatturiere del comparto tessile (79% dei ricavi), su un’area di mercato che si estende fino al livello
nazionale.
Le principali materie prime utilizzate sono: lana, fibre sintetiche ed altre fibre miste.
Le principali fasi del processo produttivo sono: campionatura, preparazione fibre, filatura pettinata, roccatura e
dipanatura e torcitura/ritorcitura.
La tipologia di prodotto realizzata è costituita da filati (77% dei ricavi) sia greggi (46%) che tinti (26%).
La dotazione di beni strumentali comprende: 6 pettinatrici (21% dei casi), 1.165 fusi ad anello installati, 38 teste
per roccatura e dipanatura meccaniche (33%) e 55 teste per roccatura e dipanatura elettroniche (18%).
Il 39% delle imprese del cluster è situato in Toscana ed il 34% in Piemonte.
CLUSTER 7 - PICCOLE IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA ROCCATURA DEI
FILATI
NUMEROSITÀ: 215
Le imprese appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali (65% dei casi) e società di persone
(27%), con una struttura generalmente priva di personale dipendente.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 141 mq di produzione e 66 mq di
magazzino.
Si tratta di imprese operanti soprattutto in conto terzi (88% dei ricavi), con un’incidenza dei ricavi derivanti dal
committente principale pari al 55%.
La clientela è costituita prevalentemente da imprese manifatturiere del comparto tessile (78% dei ricavi), su
un’area di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe.
Le principali materie prime utilizzate sono: lana, altre fibre miste, cotone e fibre sintetiche.
Il ciclo produttivo è limitato alla roccatura e dipanatura.
La tipologia di prodotto realizzata è costituita da filati (85% dei ricavi) sia tinti (43%) che greggi (35%).
La dotazione di beni strumentali comprende: 25 teste per roccatura e dipanatura meccaniche, 48 teste per
roccatura e dipanatura elettroniche (18% dei casi).
Il 58% delle imprese del cluster è situato in Toscana, ed in particolare nel distretto Pratese, il 15% in Lombardia
ed il 14% in Piemonte.
CLUSTER 8 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI TESSUTI
ORTOGONALI
NUMEROSITÀ: 280
Le imprese appartenenti al cluster sono in prevalenza società di capitali (60% dei casi) e società di persone (29%),
con una struttura composta da 11 addetti, di cui 10 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 impiegati, 4
operai generici e 3 operai specializzati.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 1.159 mq di produzione, 783 mq di
magazzino e 129 mq di uffici.
Si tratta di imprese operanti prevalentemente in conto proprio (77% dei ricavi), con una clientela costituita da
imprese manifatturiere del comparto tessile (23% dei ricavi), commercianti all’ingrosso (19%), imprese
manifatturiere del comparto abbigliamento ed accessori per abbigliamento (18%) ed imprese manifatturiere del
comparto arredamento (16%). L’area di mercato si estende all’ambito internazionale; l’export rappresenta il 16%
dei ricavi.
Le principali materie prime utilizzate sono: cotone, fibre sintetiche ed artificiali.
Il processo produttivo è costituito dalle seguenti fasi: progettazione, prototipia, campionatura, controllo qualità,
orditura, incorsatura/annodatura e tessitura di tessuti ortogonali.
Vengono affidate a terzi le fasi di orditura, tintura in fibra o fiocco, tintura in pezza e finissaggio.
I prodotti realizzati sono in prevalenza tessuti finiti (57% dei ricavi) soprattutto per arredamento (30%) e tessuti
greggi (30%).
La dotazione di beni strumentali comprende: 1 orditoio sezionale e frazionale, 1 annodatrice, 7 telai a jacquard, 7
telai a pinza e 1 specola per controllo qualità.
Il 60% delle imprese del cluster è situato in Lombardia, il 13% in Piemonte.
CLUSTER 9 - PICCOLE IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA TESSITURA,
SOPRATTUTTO DI TESSUTI A MAGLIA
NUMEROSITÀ: 437
Le imprese appartenenti al cluster sono per il 60% ditte individuali e per il 33% società di persone, con una
struttura generalmente priva di personale dipendente.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell’attività sono articolati in 132 mq di produzione e 56 mq di magazzino.
L’attività viene svolta soprattutto in conto terzi (88% dei ricavi), con una percentuale di ricavi derivante dal
committente principale pari al 52%.
La clientela è rappresentata da imprese manifatturiere del comparto tessile (53% dei ricavi) e imprese
manifatturiere del comparto abbigliamento (32%); l’area di mercato va dal livello provinciale alle regioni
limitrofe.
Le principali materie prime utilizzate sono: lana, cotone, altre fibre miste e fibre sintetiche.
Le fasi di lavorazione svolte sono tessitura di tessuti a maglia e campionatura.
I prodotti ottenuti sono soprattutto tessuti a maglia (42% dei ricavi), sia in trama (21%) che in catena (21%), e
tessuti finiti (21%).
La dotazione di beni strumentali comprende: 5 telai indemagliabili e/o raschel (rettilinei) per la tessitura a maglia
in catena (29% dei casi) e 5 macchine circolari monofrontura e bifrontura per la tessitura a maglia in trama
(16%).
Si registra una concentrazione territoriale delle imprese in Toscana (40% delle imprese), Veneto (13%) e
Lombardia (11%).
CLUSTER 10 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA TORCITURA E RITORCITURA
NUMEROSITÀ: 149
Le imprese del cluster sono prevalentemente società (di persone nel 52% dei casi e di capitali nel 25%), con una
struttura composta da 6 addetti, di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2-3 operai generici e 1
operaio specializzato.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 711 mq di produzione, 291 mq di magazzino
e 29 mq di uffici.
Si tratta di imprese operanti quasi esclusivamente in conto terzi (94% dei ricavi), con una percentuale dei ricavi
derivanti dal committente principale pari al 48%.
La clientela è costituita per lo più da imprese manifatturiere del comparto tessile (84% di ricavi), su un’area di
mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe.
Le materie prime utilizzate in prevalenza sono: lana, fibre sintetiche e cotone.
La principale fase di produzione è la torcitura e ritorcitura.
I prodotti realizzati sono filati (93% dei ricavi), sia greggi (56%) che tinti (25%).
La dotazione di beni strumentali comprende: 45 teste per roccatura e dipanatura meccaniche (33% dei casi), 53
teste per roccatura e dipanatura elettroniche (19%), 588 fusi per torcitura/ritorcitura e 272 teste a doppia/tripla
torsione per ritorcitura.
Il 46% delle imprese del cluster è situato in Toscana, il 33% in Piemonte ed il 13% in Lombardia.
CLUSTER 11 - PICCOLE IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA TESSITURA DI
TESSUTI ORTOGONALI
NUMEROSITÀ: 310
Le imprese appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (74% dei casi) e società di persone (24%),
con una struttura generalmente priva di dipendenti.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 140 mq di produzione e 30 di magazzino.
Si tratta di imprese operanti esclusivamente in conto terzi, con una percentuale dei ricavi derivanti dal
committente principale pari al 64%.
La clientela è costituita soprattutto da imprese manifatturiere del comparto tessile (88% dei ricavi); l’area di
mercato non va oltre le regioni limitrofe.
Le materie prime utilizzate sono soprattutto: altre fibre miste, lana e cotone.
Il processo produttivo si articola nelle fasi di: tessitura ortogonale, incorsatura/annodatura e campionatura.
La tipologia di prodotto ottenuta è costituita da tessuti greggi per abbigliamento (71% dei ricavi) ed altri tessuti
greggi (8%).
La dotazione di beni strumentali comprende 2 annodatrici (31% dei casi) e 3 telai a pinza.
L’88% delle imprese del cluster è situato in Toscana.
CLUSTER 12 - IMPRESE CON PREVALENTE LAVORAZIONE DEL RIGENERATO
NUMEROSITÀ: 90
Le imprese appartenenti al cluster sono ripartite tra società di capitali (37% dei casi), società di persone (34%) e
ditte individuali (29%), con una struttura composta da 5 addetti, di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la
presenza di 1-2 operai generici e 1 operaio specializzato.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 790 mq di produzione, 663 mq di magazzino
e 43 mq di uffici.
Si tratta di imprese operanti principalmente in conto proprio (77% dei ricavi), con una clientela costituita da
imprese manifatturiere del comparto tessile (50% dei ricavi), imprese manifatturiere del comparto
dell’arredamento (13%) e commercianti all’ingrosso (10%); l’area di mercato si estende fino al livello
internazionale, con presenza di export che nel 37% dei casi genera il 28% dei ricavi.
Le principali materie prime utilizzate sono: lana, fibre sintetiche, cotone ed altre fibre miste.
Il processo produttivo si articola nelle fasi di: progettazione, campionatura, controllo qualità, preparazione fibre,
lavorazione del rigenerato e cardatura.
La tipologia di prodotto realizzata è costituita da altri semilavorati greggi (49% dei ricavi) e filati (31%).
La dotazione di beni strumentali comprende: 2-3 carde per nastro-carda (14% dei casi), 2 carde finitrici (20%), 2
battitrici (31%) e 2 macchine sfilacciatrici/garnet (23%).
Il 46% delle imprese del cluster è situato in Toscana, in particolare nel distretto Pratese, ed il 20% in Piemonte,
soprattutto nel distretto Biellese.
CLUSTER 13 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELL’ORDITURA
NUMEROSITÀ: 181
Le imprese del cluster sono per il 47% società di persone e per il 34% ditte individuali, con una struttura
composta da 5 addetti, di cui 3 dipendenti.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività si articolano in 564 mq di produzione, 198 mq di magazzino e
22 mq di uffici.
Si tratta di imprese operanti quasi esclusivamente in conto terzi (95% dei ricavi), con un’incidenza dei ricavi
provenienti dal committente principale pari al 47%.
La clientela è costituita da imprese del comparto tessile (86% dei ricavi) su un’area di mercato che non va oltre le
regioni limitrofe.
Le materie prime utilizzate in prevalenza sono: lana, cotone, fibre sintetiche ed altre fibre miste.
Le fasi del processo produttivo sono rappresentate principalmente da orditura e, marginalmente, da
campionatura.
Tra i prodotti ottenuti prevalgono: filati greggi (41% dei ricavi), altri semilavorati greggi (18%), filati tinti (15%)
ed altri filati (11%).
La dotazione di beni strumentali comprende: 2 orditoi sezionali e frazionali e 2 orditoi per campionari (25% dei
casi).
Il 71% delle imprese del cluster è situato in Toscana, in particolare nel distretto Pratese, e il 19% in Lombardia.
CLUSTER 14 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA FILATURA CARDATA
NUMEROSITÀ: 92
Le imprese appartenenti al cluster sono soprattutto società di capitali (50% dei casi) e società di persone (45%),
con una struttura composta da 10 addetti, di cui 8 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici e
4 operai specializzati.
Le superfici destinate allo svolgimento dell’attività sono articolate in 1.729 mq di produzione, 389 mq di
magazzino e 36 mq di uffici.
Si tratta di imprese operanti quasi esclusivamente in conto terzi (97% dei ricavi), con una percentuale dei ricavi
derivanti dal committente principale pari al 43%.
La clientela è costituita da imprese manifatturiere del comparto tessile (94% di ricavi), su un’area di mercato che
si estende dalla provincia alle regioni limitrofe.
Le principali materie prime utilizzate sono lana e fibre sintetiche.
Il processo produttivo si articola nelle fasi di: preparazione delle fibre, cardatura e filatura cardata.
La tipologia di prodotto realizzata è costituita da filati greggi (54% dei ricavi), filati tinti in rocche o spole (32%)
ed altri filati (11%).
La dotazione di beni strumentali comprende: 1 battitrice, 4 carde finitrici e divisori, 1.116 fusi ad anello installati
(34% dei casi) e 825 fusi self-acting.
L’84% delle imprese del cluster è situato in Toscana, in particolare nel distretto Pratese.
CLUSTER 15 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATE NELLA TORCITURA E
RITORCITURA
NUMEROSITÀ: 131
Le imprese appartenenti al cluster sono soprattutto società (di capitali nel 58% dei casi e di persone nel 27%),
con una struttura composta da 7 addetti, di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3
operai generici e 1 operaio specializzato.
Gli spazi destinati allo svolgimento dell’attività sono articolati in 778 mq di produzione, 670 mq di magazzino e
86 mq di uffici.
Si tratta di imprese operanti prevalentemente in conto proprio (75% dei ricavi), con una clientela rappresentata
da imprese manifatturiere del comparto tessile (41% dei ricavi), imprese manifatturiere del comparto
abbigliamento (23%) ed imprese manifatturiere del comparto arredamento (13%). L’area di mercato si estende
fino al livello internazionale, con presenza di export nel 48% dei casi (26% dei ricavi).
Le principali materie prime utilizzate sono: fibre sintetiche, cotone e lana.
Il ciclo produttivo è articolato nelle fasi di: progettazione, torcitura e ritorcitura, roccatura e dipanatura,
prototipia, campionatura e controllo qualità.
Una parte consistente del processo produttivo è affidata a terzi ed in particolare le fasi di torcitura e ritorcitura,
tintura fibre e filati e roccatura e dipanatura.
I prodotti ottenuti sono filati (89% dei ricavi), sia greggi (40%) che tinti (38%) ed altri filati (11%).
La dotazione di beni strumentali comprende 29 teste per roccatura e dipanatura meccaniche, 59 teste per
roccatura e dipanatura elettroniche (40% dei casi) e 819 fusi per torcitura/ritorcitura (45%).
Il 45% delle imprese del cluster è situato in Lombardia, il 25% in Toscana ed il 18% in Piemonte.
SUB ALLEGATO 19.B - PESI DELLE FUNZIONI DISCRIMINANTI
VARIABILE
Intercetta
CLUSTER 1
CLUSTER 2 CLUSTER 3
CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8
-17,76478772
-2,84621013
-16,03751715
-25,87179214
-17,56467327
-33,60851053
-0,93673087
0,44358754
-0,38274154
28,05323362
4,89111066
-1,88205410
-1,78834574
1,88761868
Costo sostenuto per la lavorazione affidata a terzi
0,00000006
0,00000028
-0,00000026
0,00001304
0,00000305
0,00000228
0,00000270
0,00000233
Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione
delle fibre - Svolta internamente: conto proprio
0,14219284
0,06018873
0,10907233
-0,36036847
-1,89028674
-9,70728665
-0,51379288
-0,65098673
Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione
delle fibre - Svolta internamente: conto terzi
1,02757257
1,64583470
-0,73195581
1,71943088
1,32272343
8,79701796
2,23738290
1,64404288
Fasi della produzione e/o lavorazione: Lavorazione
del rigenerato - Svolta internamente: conto proprio
-0,74627758
-0,94669483
-0,76644328
-5,13705074
0,05203488
5,12093870
-4,61469803
-2,10868546
Fasi della produzione e/o lavorazione: Cardatura Svolta internamente: conto proprio
-0,64832515
-1,08435055
-2,82554167
-4,14722065
-3,26909403
-2,28425409
-2,15578457
-1,26165438
Fasi della produzione e/o lavorazione: Cardatura Svolta internamente: conto terzi
-0,77573986
-0,11865060
-1,80374069
-0,76520487
-1,97276488
-2,05496157
-3,21442980
-0,82668873
Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura
cardata - Svolta internamente: conto terzi
1,06713204
2,42892135
0,89764846
2,34879135
0,52914493
34,37353944
0,63886284
2,08160131
Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura
pettinata - Svolta internamente: conto terzi
5,49799505
5,36050239
6,15865907
3,76585841
4,20885022
457,21207874
7,94962963
6,04777269
Fasi della produzione e/o lavorazione:
Torcitura/ritorcitura - Svolta internamente: conto
proprio
1,23946045
0,16780568
-0,70374828
0,40290315
-0,18676831
4,96166335
-0,44072726
-2,89239016
Fasi della produzione e/o lavorazione:
Torcitura/ritorcitura - Svolta internamente: conto
terzi
0,21756033
-0,23656296
-3,64870332
1,06220811
0,92089789
-3,98498600
-3,87451474
0,10558710
Fasi della produzione e/o lavorazione: Roccatura e
dipanatura - Svolta internamente: conto proprio
0,47631778
-0,75722439
-3,23214494
-1,77246126
0,25584335
-3,00099727
-0,89311651
-0,41682441
Fasi della produzione e/o lavorazione: Roccatura e
dipanatura - Svolta internamente: conto terzi
0,47369388
1,00046326
13,79457478
1,93906926
0,48786614
5,19673043
11,92424250
2,54425027
Converter - Impannatore di tessuti o filati
-45,57225357 -246,19711698
VARIABILE
CLUSTER 1
CLUSTER 2 CLUSTER 3
CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8
Fasi della produzione e/o lavorazione: Orditura Svolta internamente: conto proprio
-0,41286161
0,01030715
1,24189335
-0,02154691
-0,48396022
1,10938547
1,11554149
13,40793567
Fasi della produzione e/o lavorazione: Orditura Svolta internamente: conto terzi
-4,73992775
-0,91008493
0,42860314
0,52123311
0,93199938
-0,91215574
-0,63550650
0,03980743
Fasi della produzione e/o lavorazione:
Incorsatura/Annodatura - Svolta internamente: conto
proprio
1,66359100
0,55903644
0,13344177
-1,38107223
-2,65834074
0,75258357
0,34628626
30,71133212
Fasi della produzione e/o lavorazione:
Incorsatura/Annodatura - Svolta internamente: conto
terzi
9,88287677
1,12090187
0,27800973
0,62362083
0,39644371
1,03655145
1,09326048
-0,44961114
Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di
tessuti ortogonali - Svolta internamente: conto
proprio
-1,89748497
0,56250657
0,93146466
-0,58041170
0,17812009
0,99794146
0,85606704
19,58937545
Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di
tessuti ortogonali - Svolta internamente: conto terzi
17,99553818
1,02986165
-0,39258498
0,02281274
0,93613006
2,67882866
0,11225788
1,27359360
Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di
tessuti a maglia - Svolta internamente: conto proprio
-0,39680798
-1,45556102
-0,98519181
2,87643228
74,04904332
-0,17918014
0,37153810
-1,14212640
Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di
tessuti a maglia - Svolta internamente: conto terzi
-0,51093307
4,99273371
0,21799451
1,36057095
2,21727732
4,74192937
1,11739607
2,76074937
Prodotti ottenuti e/o lavorati: Filati tinti
0,02778250
0,02731031
0,09059462
0,03273022
0,01962065
0,08436516
0,09585519
0,03498449
Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti greggi per
abbigliamento
0,12312856
0,02815886
0,01706368
0,03689827
0,04704733
0,04361565
0,02602525
0,02247841
Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti finiti per
abbigliamento
0,02503244
0,03416359
0,02367553
0,13813144
0,04926805
0,07373387
0,03212194
0,03302906
Beni strumentali: Battitrici
0,49578575
0,74465033
0,56747645
0,19298999
0,67119610
-0,92657581
0,64193752
0,89480173
Beni strumentali: Carde finitrici e divisori
0,13913040
0,14887887
-0,11266522
-0,05993552
-0,26280581
-3,89964314
0,07212958
-0,00918110
Beni strumentali: Pettinatrici
0,27872200
0,57805267
0,40014862
0,61768226
0,59071170
26,22053812
0,84432316
0,72154171
Beni strumentali: Fusi ad anello installati (ring e
similari)
0,00071992
0,00053392
-0,00172173
0,00002623
0,00099611
0,03286319
0,00028926
0,00088930
Beni strumentali: Fusi selfacting
0,00050382
0,00019183
-0,00048278
-0,00015198
0,00052172
0,01034327
0,00022087
0,00035403
VARIABILE
CLUSTER 1
CLUSTER 2 CLUSTER 3
CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8
Beni strumentali: Teste per roccatura e dipanatura
meccaniche
0,00268368
0,00273826
0,10398862
0,00131947
0,00242960
0,02850547
0,02041563
0,00271559
Beni strumentali: Teste per roccatura e dipanatura
elettroniche
0,00111145
0,00126568
0,09342428
0,00227863
0,00188618
0,00646482
0,00956076
0,00317112
Beni strumentali: Fusi per torcitura/ritorcitura
0,00027005
0,00019652
-0,00081010
0,00043304
0,00040373
0,00073325
0,00129301
0,00077800
-0,00016574
-0,00031014
-0,00576999
0,00076485
0,00059150
0,00001061
0,00172703
0,00201296
0,49099180
0,04759256
-0,41884112
-0,08323022
0,92197551
0,82053421
0,45123567
0,29553884
Beni strumentali: Orditoi per campionari
-0,11644380
0,17663446
-0,18731563
-0,21330581
0,68351929
0,64528388
0,97612702
0,10891440
Beni strumentali: Telai a jacquard (navetta, aria, pinza,
proiettile, acqua)
-0,03288888
0,06098808
-0,02020601
-0,06852818
-0,01510412
0,09791990
0,03720282
0,36136249
0,58177851
0,01017213
0,00465434
-0,13282942
-0,01566509
0,10571771
0,04034144
0,04676026
Altre lavorazioni affidate a terzi
-0,45286789
1,04197371
0,01762785
6,24684131
2,65851998
2,72428790
1,28866877
3,39827614
Fasi per preparazione delle fibre e filatura affidate a terzi
-0,16839671
0,73844822
1,55874661
3,21724531
-0,09157910
-0,48169152
0,61829389
0,56506272
Fasi alte in conto proprio
1,39694015
2,83064126
0,94120261
5,37944253
5,11570637
3,19341676
2,41388749
3,03690493
Imprese senza dipendenti o con non più di due addetti
2,16784670
1,56390148
2,01135018
7,34841353
7,89555970
8,56057308
21,36574008
7,07260552
Tessuti per arredamento
0,02028656
0,02774882
0,03723133
0,03043512
-0,00000516
0,05232012
0,05347921
0,14173001
Produzione in conto proprio di tessuti a maglia in trama e in
catena
0,03729319
0,01654101
0,01719847
-0,01194262
0,57414624
0,03968314
0,02469354
-0,00525805
Produzione in conto terzi di tessuti a maglia in trama e in
catena
0,03740768
0,03304099
0,01010914
0,04639762
0,02170955
0,04761781
0,01746953
0,02359479
Fasi per preparazione alla tessitura affidate a terzi
2,37396073
-0,10621323
0,51060783
3,96940253
-0,85826947
0,73283139
1,28321645
1,95216474
Beni strumentali: Teste a doppia/tripla torsione per
ritorcitura
Beni strumentali: Orditoi sezionali e frazionali
Beni strumentali: Telai a pinza
VARIABILE
Intercetta
CLUSTER 9
CLUSTER 10
CLUSTER 11
CLUSTER 12
CLUSTER 13
CLUSTER 14
CLUSTER 15
-14,91848210
-35,23759931
-23,10493720
-94,69561921
-38,58784778
-98,26705847
-24,68730196
-1,12541108
0,46577439
-2,49796455
-0,89977910
0,01631826
1,19793216
-0,21959966
Costo sostenuto per la lavorazione affidata a terzi
0,00000295
0,00000096
0,00000330
-0,00000109
0,00000074
0,00000047
0,00000227
Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione
delle fibre - Svolta internamente: conto proprio
1,49542227
1,66842063
0,32179408
21,21851756
0,70617246
-1,33314717
1,95676246
Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione
delle fibre - Svolta internamente: conto terzi
2,56006045
-0,65097355
2,25857893
-0,41598489
1,05969361
2,06322035
-0,58294474
Fasi della produzione e/o lavorazione: Lavorazione
del rigenerato - Svolta internamente: conto proprio
-4,53468084
0,21318957
-4,28265447
179,03324049
-0,39421703
7,60191216
-5,96040890
Fasi della produzione e/o lavorazione: Cardatura Svolta internamente: conto proprio
-0,09199015
-1,14581283
0,04500501
140,61294121
0,54596576
-6,14286254
-5,30012081
Fasi della produzione e/o lavorazione: Cardatura Svolta internamente: conto terzi
-1,73845963
-3,60752239
-0,81899105
-1,83179219
-2,51902953
37,89943114
0,48723820
Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura
cardata - Svolta internamente: conto terzi
3,74988469
3,71043797
0,94360374
1,89594191
-0,63631073
74,11820100
3,13800908
Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura
pettinata - Svolta internamente: conto terzi
6,86989050
-12,87188077
7,23648065
3,52463545
4,04647987
13,84771860
4,42578704
Fasi della produzione e/o lavorazione:
Torcitura/ritorcitura - Svolta internamente: conto
proprio
-0,30508050
-7,32719502
0,73658373
-3,93447654
-1,51101949
1,53684646
32,53493295
Fasi della produzione e/o lavorazione:
Torcitura/ritorcitura - Svolta internamente: conto
terzi
-0,39699736
55,44841989
-0,24370611
1,31108571
-1,83900399
1,57495146
1,70042949
Fasi della produzione e/o lavorazione: Roccatura e
dipanatura - Svolta internamente: conto proprio
-0,49550934
-0,69303247
0,72170594
-2,41119319
-3,78703830
0,70151558
21,20530097
Fasi della produzione e/o lavorazione: Roccatura e
dipanatura - Svolta internamente: conto terzi
1,47450787
0,25162084
1,08712380
-0,86117415
0,42466619
-0,10650200
1,58406279
Fasi della produzione e/o lavorazione: Orditura Svolta internamente: conto proprio
-0,03885051
0,60098542
0,34682935
-0,98999823
-10,14723629
0,56026945
-4,25429204
Fasi della produzione e/o lavorazione: Orditura Svolta internamente: conto terzi
-0,47442974
-2,34372968
-6,07227820
-0,03940372
53,62143307
-2,69860362
-3,46468768
Converter - Impannatore di tessuti o filati
VARIABILE
CLUSTER 9
CLUSTER 10
CLUSTER 11
CLUSTER 12
CLUSTER 13
CLUSTER 14
CLUSTER 15
Fasi della produzione e/o lavorazione:
Incorsatura/Annodatura - Svolta internamente: conto
proprio
0,45191486
0,87678018
0,10812593
1,37691535
-0,58408664
0,90770795
-0,94231516
Fasi della produzione e/o lavorazione:
Incorsatura/Annodatura - Svolta internamente: conto
terzi
0,95945353
0,80150727
9,01030991
0,18246799
-2,34887792
1,02466266
1,43914826
Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di
tessuti ortogonali - Svolta internamente: conto
proprio
0,60156132
0,05362156
-2,78288384
1,32137875
0,18072939
0,84667738
-1,74114726
Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di
tessuti ortogonali - Svolta internamente: conto terzi
0,77693089
0,60684651
17,24357896
0,16860603
-2,55413337
1,02374479
2,25791125
Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di
tessuti a maglia - Svolta internamente: conto proprio
-0,55014133
0,76682696
0,69293753
2,11008343
2,91591227
-3,20874968
-0,66451907
Fasi della produzione e/o lavorazione: Tessitura di
tessuti a maglia - Svolta internamente: conto terzi
7,00356916
0,96277358
-0,27864620
0,85505770
0,33987490
1,97860737
1,55889857
Prodotti ottenuti e/o lavorati: Filati tinti
0,02348265
0,03009727
0,03115896
0,00183585
0,02982378
0,05512088
0,06536988
Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti greggi per
abbigliamento
0,02863854
0,00963142
0,12726185
0,01532698
0,00328554
0,02726947
0,01756385
Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti finiti per
abbigliamento
0,04884430
0,01757914
0,03169685
0,01459513
0,02010253
0,03856950
0,02077938
Beni strumentali: Battitrici
0,84779512
0,86739923
0,54636065
20,22163393
-0,07855509
15,01663575
0,95893244
Beni strumentali: Carde finitrici e divisori
0,13703823
-0,33456575
0,21540920
1,05869064
0,03252177
12,77792370
0,01973326
Beni strumentali: Pettinatrici
0,85273160
-0,11881791
0,61192853
1,26367429
0,37001696
1,60325335
0,84271523
Beni strumentali: Fusi ad anello installati (ring e
similari)
0,00112261
-0,00032815
0,00097228
-0,00087074
0,00079413
0,00770972
0,00215938
Beni strumentali: Fusi selfacting
0,00094534
0,00061541
0,00101047
-0,00687222
0,00038806
0,04853703
0,00058977
Beni strumentali: Teste per roccatura e dipanatura
meccaniche
0,00301162
0,00511448
0,00356821
0,01061268
-0,00293320
0,00480396
0,01201399
Beni strumentali: Teste per roccatura e dipanatura
elettroniche
0,00151329
-0,02481436
0,00067211
0,00343479
0,00637821
0,00791700
0,01824966
Beni strumentali: Fusi per torcitura/ritorcitura
0,00124176
0,00550758
0,00129218
0,00062137
0,00020075
0,00099148
0,00282002
VARIABILE
CLUSTER 9
CLUSTER 10
CLUSTER 11
CLUSTER 12
CLUSTER 13
CLUSTER 14
CLUSTER 15
Beni strumentali: Teste a doppia/tripla torsione per
ritorcitura
0,00403465
0,04496672
0,00392187
0,00336315
-0,00121791
-0,00037574
-0,00513637
Beni strumentali: Orditoi sezionali e frazionali
0,80119146
-0,01190091
1,21370020
0,30710446
8,66045425
0,20224821
-0,49104352
Beni strumentali: Orditoi per campionari
1,27253502
0,29000006
0,76165040
0,46385155
10,79510516
0,12713132
-0,34531744
Beni strumentali: Telai a jacquard (navetta, aria, pinza,
proiettile, acqua)
0,04174970
0,01106795
-0,08184111
0,03661033
-0,08635614
0,03214199
-0,08565908
Beni strumentali: Telai a pinza
0,02527621
-0,00819566
0,15256259
0,03686008
-0,17687493
0,00089813
0,03376610
Altre lavorazioni affidate a terzi
1,91724902
0,57751023
1,22018263
-0,12961104
-0,00480556
-0,14052496
-0,33131081
Fasi per preparazione delle fibre e filatura affidate a terzi
0,94518065
1,40369424
0,45740233
2,19053770
-0,98332819
-0,11117056
2,19440247
Fasi alte in conto proprio
3,50600327
0,42138843
1,75600766
0,29556419
0,68684155
1,29673788
5,90054182
21,16606264
5,99494117
21,12308403
4,97150193
7,38524526
3,39037433
5,18164506
Tessuti per arredamento
0,02253356
0,01810356
0,02073806
0,01925232
0,01140176
0,02472199
0,00494233
Produzione in conto proprio di tessuti a maglia in trama e in
catena
0,02607517
0,01155101
0,04419850
0,02191296
0,01895373
0,01462803
0,00192429
Produzione in conto terzi di tessuti a maglia in trama e in
catena
0,04924902
0,00584457
0,03956518
0,01535690
0,00675736
0,03647624
0,01787507
Fasi per preparazione alla tessitura affidate a terzi
0,31826723
0,23617171
1,54722493
-1,18479679
1,30982811
0,41139405
-0,36678141
Imprese senza dipendenti o con non più di due addetti
Dove:
Numero dipendenti: si veda il Sub Allegato 19.C – Formule degli indicatori;
Numero addetti: si veda il Sub Allegato 19.C – Formule degli indicatori;
Altre lavorazioni affidate a terzi = 1 se (Fasi della produzione e/o lavorazione: Taglio – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Stampa – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure
Fasi della produzione e/o lavorazione: Confezione – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Stiro e rifinitura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o
lavorazione: Finissaggio – Affidate a terzi) è uguale a 1, altrimenti assume valore pari a 0;
Fasi per preparazione delle fibre e filatura affidate a terzi = 1 se (Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione delle fibre – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione:
Lavorazione del rigenerato – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Cardatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Pettinatura e
ripettinatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura cardata – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Filatura pettinata – Affidate a
terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Torcitura/ritorcitura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Roccatura e dipanatura – Affidate a terzi è uguale a
1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Gasatura/vaporizzo – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Aspatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della
produzione e/o lavorazione: Garzatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Tinture di fibre e/o filato – Affidate a terzi) è uguale a 1, altrimenti assume valore pari a 0;
Fasi alte in conto proprio = 1 se (Fasi della produzione e/o lavorazione: Progettazione – Svolta internamente: conto proprio è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Prototipia – Svolta internamente:
conto proprio è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Campionatura – Svolta internamente: conto proprio è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Controllo qualità – Svolta
internamente: conto proprio) è uguale a 1, altrimenti assume valore pari a 0;
Imprese senza dipendenti o con non più di due addetti = 1 se (Numero dipendenti = 0 e Numero addetti<=2), altrimenti assume valore pari a 0;
Tessuti per arredamento = Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti greggi per arredamento + Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti finiti per arredamento;
Produzione in conto proprio di tessuti a maglia in trama e in catena = (Tessuti a maglia in trama e in catena(*) * Produzione e/o lavorazione conto proprio)/100;
Produzione in conto terzi di tessuti a maglia in trama e in catena = (Tessuti a maglia in trama e in catena(*) * Produzione e/o lavorazione conto terzi)/100;
(*)Tessuti
a maglia in trama e in catena = Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti a maglia in trama + Prodotti ottenuti e/o lavorati: Tessuti a maglia in catena;
Fasi per preparazione alla tessitura affidate a terzi = 1 se (Fasi della produzione e/o lavorazione: Orditura – Affidate a terzi
è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione:
Apprettatura/Imbozzimatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Incorsatura/Annodatura – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione:
Tessitura di tessuti ortogonali – Affidate a terzi è uguale a 1 oppure Fasi della produzione e/o lavorazione: Tintura in pezza – Affidate a terzi) è uguale a 1, altrimenti assume valore pari a 0;
SUB ALLEGATO 19.C – FORMULE DEGLI INDICATORI
Di seguito sono riportate le formule degli indicatori economico-contabili utilizzati in costruzione e/o
applicazione dello studio di settore:

Durata delle scorte = {[(Esistenze iniziali + Rimanenze finali)/2]*365}/(Costo del venduto + Costo per la
produzione di servizi);

Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi beni
strumentali mobili ammortizzabili = (Ammortamenti per beni mobili strumentali al netto dei beni di
costo unitario non superiore a 516,46 euro *100)/(Valore dei beni strumentali mobili in proprietà al netto dei
beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro 34);

Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria
rispetto al valore degli stessi = (Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione
finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di durata del contratto
*100)/(Valore dei beni strumentali mobili relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione
finanziaria34);

Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi = (Costi residuali di gestione*100)/(Ricavi
dichiarati35);


Incidenza del Margine sui ricavi = (Margine*100)/(Ricavi dichiarati + Aggi derivanti dalla vendita di
generi soggetti ad aggio o ricavo fisso);
Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti = (Margine
netto)/(Costo per il godimento di beni di terzi + Ammortamenti);


Margine per addetto non dipendente = (Margine/1.000)/(Numero Addetti non Dipendenti36);
Resa del capitale rispetto al valore aggiunto lordo = (Valore aggiunto lordo)/(Valore dei beni
strumentali mobili34);

Valore aggiunto lordo per addetto = (Valore aggiunto lordo/1.000) /(Numero addetti37).
34
La variabile è rideterminata in base alla durata dell’attività pari al numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta diviso 12.
In fase di applicazione dell’indicatore di normalità economica vengono utilizzati i:
Ricavi da congruità e da normalità = Ricavo puntuale da analisi della congruità + Maggiore ricavo da normalità economica relativo
all’indicatore “Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi beni strumentali mobili
ammortizzabili” + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all’indicatore “Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi” + Maggiore ricavo da normalità economica relativo
all’indicatore “Durata delle scorte”.
36 Di seguito viene riportato il calcolo del numero di addetti non dipendenti:
35
Numero addetti
non dipendenti = Titolare  numero collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale + numero familiari diversi
(ditte individuali) che prestano attività nell'impresa + numero associati in partecipazione
Numero addetti
non dipendenti = Numero familiari diversi che prestano attività nell'impresa + numero associati in partecipazione  numero soci
amministratori  numero soci non amministratori + numero amministratori non soci.
(società)
Se il numero addetti non dipendenti è inferiore a “Numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” diviso 12, allora il numero
addetti non dipendenti è pari al valore massimo tra (numero addetti non dipendenti) e (titolare – numero dipendenti).
Il titolare è pari a uno. Il numero dipendenti è pari a: (Numero delle giornate retribuite - Numero delle giornate di sospensione, C.I.G. e
simili del personale dipendente) diviso 312.
Il numero collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale, il numero familiari diversi che prestano attività
nell’impresa, il numero associati in partecipazione, il numero soci amministratori e il numero soci non amministratori sono pari alla
relativa percentuale di lavoro prestato diviso 100.
Il numero amministratori non soci e il titolare sono rideterminati in base alla durata dell’attività pari al numero di mesi di attività nel corso
del periodo d’imposta diviso 12.
37
Di seguito viene riportato il calcolo del numero di addetti:
Dove:

Aggi derivanti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o ricavo fisso = Ricavi derivanti dalla
vendita di generi soggetti ad aggio o ricavo fisso - (Esistenze iniziali relative a prodotti soggetti ad aggio
o ricavo fisso - Rimanenze finali relative a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso + Costi per l’acquisto
di prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso - Beni soggetti ad aggio o ricavo fisso distrutti o sottratti)38;

Ammortamenti per beni mobili strumentali al netto dei beni di costo unitario non superiore a
516,46 euro = Ammortamenti per beni mobili strumentali - Spese per l’acquisto di beni strumentali di
costo unitario non superiore a 516,46 euro;

Costi residuali di gestione = Oneri diversi di gestione - Abbonamenti a riviste e giornali, acquisto di
libri, spese per cancelleria - Spese per omaggio a clienti ed articoli promozionali + Altri componenti
negativi - Utili spettanti agli associati in partecipazione con apporti di solo lavoro;

Costo del venduto = [Esistenze iniziali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie,
semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale (escluse quelle relative a prodotti soggetti ad aggio o
ricavo fisso) + Costi per l'acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci (esclusi quelli
relativi a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso) - Beni distrutti o sottratti (esclusi quelli soggetti ad
aggio o ricavo fisso)] + (Esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui
all'art. 93, comma 5, del TUIR39 - Beni distrutti o sottratti) - Rimanenze finali;

Esistenze iniziali = Esistenze iniziali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie,
semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale (escluse quelle relative a prodotti soggetti ad aggio o
ricavo fisso) + Esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art.
93, comma 5, del TUIR;

Margine = Valore aggiunto lordo – (Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da
lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di
amministratore (società di persone));

Margine netto = Margine – [(Soglia minima di coerenza dell’indicatore “Margine per addetto non
dipendente”) * 1.000 * (Numero addetti non Dipendenti)];

Ricavi dichiarati40 = Ricavi di cui ai commi 1 (lett. a) e b)) e 2 dell’art. 85 del TUIR (esclusi aggi o ricavi
fissi) + (Altri proventi considerati ricavi - Altri proventi considerati ricavi di cui alla lettera f) dell'art. 85,
comma 1, del TUIR) + (Rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale Rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 93, comma 5, del
TUIR) - (Esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale - Esistenze iniziali
relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 93, comma 5, del TUIR);

Rimanenze finali = Rimanenze finali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie,
semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale (escluse quelle relative a prodotti soggetti ad aggio o
ricavo fisso) + Rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art.
93, comma 5, del TUIR;
Numero addetti = Titolare  numero dipendenti + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività
(ditte individuali) prevalentemente nell’impresa + numero collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale +
numero familiari diversi che prestano attività nell'impresa + numero associati in partecipazione
Numero addetti = Numero dipendenti + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente
(società)
nell’impresa + numero familiari diversi che prestano attività nell'impresa + numero associati in partecipazione 
numero soci amministratori  numero soci non amministratori + numero amministratori non soci.
Il titolare è pari a uno. Il numero dipendenti è pari a: (Numero delle giornate retribuite - Numero delle giornate di sospensione, C.I.G. e
simili del personale dipendente) diviso 312.
Il numero collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale, il numero familiari diversi che prestano attività
nell’impresa, il numero associati in partecipazione, il numero soci amministratori e il numero soci non amministratori sono pari alla
relativa percentuale di lavoro prestato diviso 100.
Il numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell’impresa, il numero amministratori non soci e il
titolare sono rideterminati in base alla durata dell’attività pari al numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta diviso 12.
Il numero addetti non può essere inferiore a (“Numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta” diviso 12).
38 Se la variabile è minore di zero, viene posta uguale a zero.
39 Il richiamo dell’art. 93, comma 5 del TUIR, è riferito al testo vigente anteriormente all’abrogazione della norma operata dall’art. 1,
comma 70 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (opere, forniture e servizi ultrannuali con inizio di esecuzione non successivo al periodo
d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2006).
40 Nella fase di costruzione i Ricavi dichiarati includono l’Adeguamento da studi di settore.

Valore aggiunto lordo = (Ricavi dichiarati + Aggi derivanti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o
ricavo fisso) - [(Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi)38 + Spese per acquisti di servizi
- Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore (società ed enti soggetti all’Ires) + Altri
costi per servizi + Oneri diversi di gestione + Altri componenti negativi - Utili spettanti agli associati in
partecipazione con apporti di solo lavoro];

Valore dei beni strumentali mobili = Valore dei beni strumentali - Valore relativo a beni acquisiti in
dipendenza di contratti di locazione non finanziaria;

Valore dei beni strumentali mobili in proprietà al netto dei beni di costo unitario non superiore
a 516,46 euro = Valore dei beni strumentali - Valore relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti
di locazione non finanziaria - Valore relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione
finanziaria - Spese per l’acquisto di beni strumentali di costo unitario non superiore a 516,46 euro.
SUB ALLEGATO 19.D – DISTRIBUZIONI VENTILICHE INDICATORI DI COERENZA
Cluster 1 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura di tessuti ortogonali
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
7,39
19,35
47,03
131,44
195,22
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
21,44
30,24
34,03
37,17
41,82
45,98
52,29
55,65
61,74
66,35
74,04
82,88
95,82
106,90
124,68
157,14
205,15
263,69
400,54
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,18
0,23
0,26
0,30
0,31
0,35
0,38
0,39
0,43
0,46
0,48
0,53
0,57
0,62
0,69
0,77
0,99
1,49
2,60
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia Tutti i soggetti
di euro)
23,91
29,61
33,10
34,55
36,85
38,02
39,97
41,62
43,94
45,67
47,87
50,07
51,63
54,33
57,39
59,88
65,48
73,09
84,77
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
58,38
58,38
61,14
61,14
62,51
62,51
62,97
62,97
65,55
66,25
66,25
69,97
69,97
70,70
70,70
70,73
70,73
78,71
78,71
7,16
11,18
14,15
16,73
19,83
22,22
25,07
26,96
28,74
31,06
33,60
34,87
38,14
39,47
42,50
45,87
49,35
52,60
57,04
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
Cluster 2 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura soprattutto di tessuti a maglia
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
6,35
18,75
37,77
58,87
92,83
136,81
187,75
288,70
489,75
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
-5,35
12,07
20,51
25,08
30,29
35,01
38,71
42,43
46,51
52,80
60,61
69,82
76,54
86,65
101,60
120,06
140,83
173,01
291,50
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,15
0,19
0,23
0,27
0,31
0,35
0,40
0,45
0,50
0,56
0,64
0,71
0,80
0,91
1,03
1,32
1,70
2,46
4,21
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia Tutti i soggetti
di euro)
12,42
19,38
23,51
26,46
28,60
30,79
32,72
34,52
37,02
39,29
42,08
44,84
46,83
50,73
54,23
57,93
62,55
71,17
93,29
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
4,01
22,37
26,63
42,39
46,38
48,33
50,09
59,26
62,10
66,71
67,86
68,58
71,51
71,97
78,32
80,36
80,76
81,60
84,04
-6,92
5,49
10,24
12,53
16,12
19,58
23,23
26,43
29,79
32,77
34,27
37,40
40,78
44,42
48,19
51,15
54,51
58,85
64,68
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
Cluster 3 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella roccatura dei filati
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,19
40,81
77,66
205,56
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
11,13
18,76
23,16
27,29
29,20
31,22
35,91
38,06
39,51
41,58
43,92
49,39
54,01
59,17
65,16
75,99
83,98
119,45
188,58
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,25
0,34
0,42
0,46
0,55
0,62
0,70
0,74
0,83
0,88
0,94
1,04
1,16
1,27
1,43
1,71
1,93
2,44
4,00
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia
di euro)
Tutti i soggetti
18,67
21,75
23,78
25,39
26,33
27,34
28,03
28,95
30,67
31,99
33,17
34,50
35,48
37,95
40,32
41,87
45,60
52,51
65,95
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
34,66
46,40
58,87
58,87
69,76
69,76
71,13
72,13
72,13
73,70
73,70
76,22
76,40
76,40
83,37
83,37
19,48
21,92
24,77
25,93
29,03
30,88
33,15
37,63
39,28
41,48
43,53
47,56
49,87
54,64
60,94
67,79
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
1
2
3
-1.746,06 -1.746,06 34,66
8,35
13,34 14,98
Cluster 4 - Converter
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
7,35
19,08
27,64
35,80
54,32
60,52
65,04
74,32
78,35
102,65
115,51
130,64
155,75
177,73
191,90
236,96
268,25
313,63
408,88
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
-146,83
-40,30
-4,24
15,73
23,36
41,53
54,44
62,12
71,51
81,47
94,51
111,88
131,66
153,27
171,56
198,70
238,03
311,08
395,92
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
-0,09
0,23
0,45
0,55
0,66
0,80
1,07
1,19
1,33
1,48
1,68
1,93
2,25
2,63
2,98
3,58
3,88
5,02
10,08
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia Tutti i soggetti
di euro)
-15,02
9,39
19,22
30,05
36,43
41,53
47,17
48,84
51,28
53,78
56,20
57,87
62,66
68,32
74,47
79,51
84,87
100,03
111,62
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
-1,01
-0,45
0,24
3,32
4,40
4,79
7,16
9,10
11,31
12,60
13,56
14,48
15,26
15,68
16,18
17,04
29,86
43,92
47,67
-21,49
-5,88
-0,64
0,80
2,36
3,50
4,56
5,38
5,99
6,33
6,79
7,78
8,65
9,30
9,80
10,70
12,25
13,02
16,51
Cluster 5 - Imprese operanti prevalentemente in conto proprio specializzate nella tessitura soprattutto di tessuti a maglia
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
0,00
0,00
1,79
8,21
24,94
37,84
54,95
67,34
75,71
82,04
104,81
121,59
158,91
211,06
268,53
353,69
470,64
732,32
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
-1,83
9,85
17,62
23,02
28,72
35,15
36,80
42,58
51,44
61,17
76,53
84,72
90,64
103,25
127,18
159,74
186,97
251,40
533,99
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,11
0,19
0,26
0,30
0,38
0,42
0,49
0,54
0,61
0,64
0,68
0,84
0,93
1,08
1,22
1,37
1,60
2,23
3,60
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia Tutti i soggetti
di euro)
3,31
15,86
22,25
26,73
28,88
32,74
34,54
37,19
39,91
43,16
45,21
47,02
50,30
53,31
57,49
63,03
65,83
76,53
87,66
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
1
-396,38
-60,26
-18,75
8,92
20,63
30,49
37,41
41,71
47,11
49,53
56,38
59,57
60,08
61,18
67,66
70,73
72,45
72,65
77,90
1,32
4,64
6,05
7,62
9,54
10,59
12,39
13,32
14,58
15,56
17,15
18,97
21,07
23,26
26,27
30,11
35,57
43,90
51,01
Cluster 6 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella filatura pettinata
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
8,58
12,44
31,77
79,70
103,02
138,66
195,44
217,85
317,90
472,52
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
16,83
21,53
23,67
34,34
34,55
40,21
53,74
62,78
67,46
76,41
79,68
87,38
98,38
124,68
165,36
182,95
290,64
455,52
582,31
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,14
0,25
0,31
0,34
0,37
0,38
0,42
0,50
0,52
0,60
0,64
0,76
0,87
0,98
1,08
1,26
1,58
2,08
4,96
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia Tutti i soggetti
di euro)
19,55
22,16
24,53
30,44
31,29
34,34
35,36
36,25
37,38
38,61
40,87
42,72
46,40
48,14
50,99
53,42
64,64
71,75
80,51
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
10,24
10,24
33,76
33,76
46,56
46,56
55,74
55,74
57,14
68,13
68,13
71,45
71,45
72,89
72,89
74,09
74,09
76,47
76,47
3,63
7,28
7,81
8,89
10,68
13,60
15,58
18,32
18,91
19,81
20,67
21,49
25,95
27,35
30,75
34,24
39,36
40,95
52,55
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
Cluster 7 - Piccole imprese operanti in conto terzi specializzate nella roccatura dei filati
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
39,48
117,58
198,65
332,49
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
0,73
5,24
7,41
9,55
13,60
15,88
18,47
19,52
20,65
22,47
24,60
26,31
28,23
32,14
34,08
37,09
42,54
51,30
66,48
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,06
0,16
0,25
0,31
0,37
0,43
0,49
0,54
0,61
0,68
0,76
0,84
1,01
1,11
1,32
1,58
2,21
3,35
4,74
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia Tutti i soggetti
di euro)
0,73
5,24
7,41
9,55
13,60
15,88
18,47
19,60
20,65
22,47
24,67
26,31
28,39
32,50
34,49
38,62
43,42
52,75
67,89
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
12,58
21,67
36,40
46,51
51,60
57,17
59,83
62,06
64,20
66,15
67,91
69,99
72,61
73,85
76,98
80,10
82,34
84,85
87,27
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
Cluster 8 - Imprese operanti in conto proprio specializzate nella produzione di tessuti ortogonali
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
4,72
25,27
43,60
62,80
79,34
97,22
113,84
129,92
145,02
167,07
206,99
233,26
270,62
299,87
339,03
409,14
517,02
658,74 1.025,73
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
-113,91
-4,64
7,19
17,49
23,86
35,55
46,85
58,47
67,23
80,43
92,64
108,77
135,76
154,70
182,78
240,36
311,14
404,33
562,09
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,09
0,14
0,17
0,21
0,26
0,28
0,31
0,34
0,39
0,43
0,49
0,54
0,61
0,67
0,77
0,89
1,17
1,62
2,40
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia
di euro)
Tutti i soggetti
5,01
13,67
20,51
27,50
29,23
33,03
36,44
38,97
41,35
43,82
46,31
48,16
52,22
55,45
58,86
62,06
67,98
77,79
90,93
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
8,17
13,50
15,27
21,48
23,60
30,08
31,58
34,79
39,61
41,04
43,97
45,62
51,62
51,62
63,37
65,55
74,57
77,06
82,53
-26,56
-6,86
1,94
4,01
5,84
7,43
8,98
9,72
10,73
11,60
12,88
14,16
15,95
17,39
19,12
20,98
23,59
27,65
33,16
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
Cluster 9 - Piccole imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura, soprattutto di tessuti a maglia
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
4,73
30,60
57,60
142,28
470,66
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
1,05
4,99
8,83
11,47
12,63
14,63
16,73
19,70
21,81
23,76
25,59
27,97
31,47
33,00
37,15
41,09
46,56
57,32
73,60
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,07
0,13
0,16
0,19
0,23
0,27
0,30
0,34
0,38
0,42
0,47
0,53
0,61
0,70
0,84
1,02
1,35
2,28
3,89
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia Tutti i soggetti
di euro)
1,05
5,13
8,98
11,49
12,91
15,05
17,30
20,12
22,01
24,45
26,14
28,45
31,55
33,89
38,05
41,59
48,26
57,32
76,11
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
11,63
19,80
27,82
35,92
44,24
48,72
52,15
58,43
61,58
63,98
66,80
68,46
70,58
73,10
75,10
78,22
80,85
84,17
87,66
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
Cluster 10 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella torcitura e ritorcitura
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2,43
12,99
25,38
65,81
83,18
117,48
186,99
293,44
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
6,93
14,67
18,55
22,88
27,39
32,00
35,79
38,73
45,40
52,50
55,69
60,09
68,72
83,06
103,59
128,79
145,71
175,72
381,60
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,15
0,22
0,28
0,30
0,34
0,39
0,42
0,45
0,48
0,50
0,57
0,61
0,66
0,72
0,75
0,90
1,17
1,76
2,77
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia Tutti i soggetti
di euro)
12,36
18,66
22,27
24,95
27,39
29,61
30,81
33,27
34,80
36,49
39,22
41,75
43,05
45,65
48,96
51,74
54,25
59,32
72,49
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
25,74
28,57
34,45
50,12
51,65
52,22
57,98
63,57
64,79
65,80
66,23
66,52
69,94
71,26
71,39
72,68
75,11
76,13
83,81
6,33
8,53
12,24
17,05
17,72
21,36
23,37
24,29
25,38
27,71
30,17
32,66
35,33
37,20
39,40
42,63
46,88
51,67
56,77
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
Cluster 11 - Piccole imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura di tessuti ortogonali
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
10,31
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
9,77
13,19
15,94
18,26
20,64
21,81
23,50
24,85
26,81
28,55
30,05
33,35
36,78
40,25
41,63
44,72
48,84
57,62
68,60
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,13
0,18
0,21
0,24
0,26
0,30
0,32
0,35
0,38
0,42
0,47
0,51
0,58
0,64
0,73
0,94
1,20
1,52
2,69
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia Tutti i soggetti
di euro)
9,77
13,19
16,19
18,50
20,81
21,89
23,57
24,85
26,81
28,55
30,05
33,61
37,20
40,29
41,63
44,88
48,96
57,62
72,25
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
38,47
46,66
51,47
53,81
58,13
59,39
61,21
62,56
63,41
64,71
66,18
67,07
68,38
69,81
72,05
73,96
76,55
79,02
83,90
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
Cluster 12 - Imprese con prevalente lavorazione del rigenerato
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
9,02
16,53
21,19
35,47
39,64
43,99
46,90
54,53
62,88
79,05
100,39
111,46
125,89
142,05
170,49
243,03
418,31
581,82
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
-11,04
4,22
12,10
20,89
23,53
29,38
31,21
43,89
49,05
54,62
59,39
68,76
78,29
92,35
110,06
141,19
164,44
186,96
282,85
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,03
0,18
0,23
0,29
0,37
0,42
0,49
0,52
0,54
0,59
0,64
0,71
0,89
1,06
1,14
1,27
1,54
2,34
5,05
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia Tutti i soggetti
di euro)
2,92
6,99
15,16
20,98
26,83
28,17
33,48
36,58
38,56
41,31
44,57
50,20
51,19
53,94
55,33
59,40
65,39
70,84
96,99
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
-217,78
6,74
12,52
12,91
15,68
15,98
16,87
17,04
19,95
20,64
24,25
26,22
40,15
41,75
42,49
46,33
48,01
48,35
71,01
-4,81
2,61
3,23
4,01
4,85
6,61
8,28
9,26
10,08
10,40
12,50
12,90
13,60
16,32
17,09
19,75
19,98
21,05
32,63
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
Cluster 13 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nell’orditura
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1,21
24,32
70,11
165,05
221,94
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
9,21
18,02
24,07
27,86
29,23
31,73
34,14
36,40
40,37
45,63
50,77
56,95
62,47
75,42
88,61
114,36
138,70
161,26
206,40
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,22
0,29
0,33
0,36
0,42
0,51
0,59
0,65
0,70
0,75
0,81
0,86
0,93
0,98
1,18
1,39
1,70
2,19
3,40
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia Tutti i soggetti
di euro)
12,25
22,04
24,39
26,03
27,99
29,23
30,34
31,19
32,41
33,80
36,09
38,32
40,21
42,92
45,44
49,34
57,23
67,47
81,62
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
-191,47
19,90
38,10
40,09
50,44
59,98
62,78
68,66
69,98
70,02
72,83
73,36
74,67
76,10
77,30
79,26
81,96
82,79
87,07
8,69
15,23
20,47
23,85
27,33
29,64
32,15
33,89
38,53
40,91
42,70
45,29
45,99
50,83
52,42
54,20
56,34
61,02
65,63
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
Cluster 14 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella filatura cardata
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
4,31
6,26
15,56
25,62
35,53
44,50
90,64
101,59
249,87
539,38
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
-9,02
10,59
32,68
47,47
51,45
53,77
63,44
69,57
79,36
90,36
95,84
110,82
133,76
152,77
164,56
194,36
290,78
342,48
532,25
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,09
0,24
0,30
0,37
0,39
0,44
0,53
0,54
0,60
0,63
0,72
0,94
1,02
1,21
1,56
1,89
2,77
3,27
13,77
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia
di euro)
Tutti i soggetti
12,91
28,76
31,72
37,57
39,83
41,84
42,89
45,87
46,74
48,02
50,16
52,08
53,70
55,71
58,75
63,58
67,51
69,77
78,10
4
5
6
8
9
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
1
2
3
-902.100,00 -902.100,00 -902.100,00 -902.100,00
0,88
5,29
8,42
10,23
7
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
16,25
16,25
16,25
16,25
36,36
36,36
36,36
48,96
48,96
48,96
48,96
54,15
54,15
54,15
65,30
12,30
13,18
14,66
17,33
19,21
19,88
22,59
23,85
26,37
27,09
29,11
30,86
34,29
43,12
49,45
Cluster 15 - Imprese operanti in conto proprio specializzate nella torcitura e ritorcitura
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Durata delle scorte (in
giorni)
Tutti i soggetti
0,00
9,45
24,62
31,07
46,03
58,41
71,45
86,55
98,53
110,41
119,85
160,90
184,27
207,03
223,49
271,41
340,63
395,22
643,09
Margine per addetto
non dipendente (in
migliaia di euro)
Tutti i soggetti
-13,85
8,02
21,19
29,40
35,44
43,63
54,66
59,57
64,23
76,01
88,28
103,02
124,10
136,10
158,06
194,29
253,80
316,09
657,22
Resa del capitale
rispetto al valore
aggiunto lordo
Tutti i soggetti
0,03
0,16
0,23
0,28
0,32
0,38
0,43
0,47
0,52
0,62
0,67
0,74
0,76
0,83
0,96
1,11
1,23
1,48
2,25
Valore aggiunto lordo
per addetto (in migliaia Tutti i soggetti
di euro)
1,81
14,33
24,26
27,72
30,41
34,08
36,37
39,96
42,65
44,19
45,26
47,81
50,09
53,76
57,41
63,46
68,14
75,87
95,46
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
4,03
4,03
5,19
7,34
13,30
14,62
14,97
14,97
15,75
16,64
19,78
28,18
30,05
30,61
30,61
35,37
44,93
4,40
5,44
5,81
6,96
7,46
8,19
9,63
11,00
11,69
12,62
13,46
14,28
15,80
18,96
21,45
23,51
29,75
Indicatore
Incidenza del Margine
sui ricavi
Modalità di
distribuzione
Imprese senza
dipendenti
Imprese con
dipendenti
1
-328,71 -193,21
-5,44
2,86
SUB ALLEGATO 19.E - VALORI SOGLIA PER GLI INDICATORI DI COERENZA
Cluster
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Modalità di
distribuzione
Incidenza del Margine sui
ricavi
Soglia
minima
Soglia
massima
Imprese senza dipendenti
30,00
97,00
Imprese con dipendenti
11,18
80,00
Imprese senza dipendenti
22,37
97,00
Imprese con dipendenti
10,24
80,00
Imprese senza dipendenti
24,00
97,00
Imprese con dipendenti
8,35
80,00
Imprese senza dipendenti
5,00
97,00
Imprese con dipendenti
4,50
80,00
Imprese senza dipendenti
10,00
97,00
Imprese con dipendenti
6,05
80,00
Imprese senza dipendenti
19,00
97,00
Imprese con dipendenti
7,28
80,00
Imprese senza dipendenti
21,67
97,00
Imprese con dipendenti
8,00
80,00
Imprese senza dipendenti
15,27
97,00
Imprese con dipendenti
5,84
80,00
Imprese senza dipendenti
19,80
97,00
Imprese con dipendenti
9,00
80,00
Imprese senza dipendenti
25,74
97,00
Imprese con dipendenti
8,53
80,00
Imprese senza dipendenti
38,47
97,00
Imprese con dipendenti
15,00
80,00
Imprese senza dipendenti
12,91
97,00
Imprese con dipendenti
4,85
80,00
Imprese senza dipendenti
24,00
97,00
Imprese con dipendenti
15,23
80,00
Imprese senza dipendenti
16,25
97,00
Imprese con dipendenti
5,29
80,00
Imprese senza dipendenti
13,30
97,00
Imprese con dipendenti
4,40
80,00
Cluster
Modalità di
distribuzione
Durata delle scorte (in
giorni)
Resa del capitale rispetto al
valore aggiunto lordo
Soglia
minima
Soglia
massima
Soglia
minima
Soglia
massima
1
Tutti i soggetti
0,00
200,00
0,26
99.999,00
2
Tutti i soggetti
0,00
320,00
0,23
99.999,00
3
Tutti i soggetti
0,00
200,00
0,42
99.999,00
4
Tutti i soggetti
0,00
320,00
0,45
99.999,00
5
Tutti i soggetti
0,00
320,00
0,26
99.999,00
6
Tutti i soggetti
0,00
320,00
0,31
99.999,00
7
Tutti i soggetti
0,00
320,00
0,25
99.999,00
8
Tutti i soggetti
0,00
390,00
0,17
99.999,00
9
Tutti i soggetti
0,00
320,00
0,16
99.999,00
10
Tutti i soggetti
0,00
320,00
0,28
99.999,00
11
Tutti i soggetti
0,00
200,00
0,21
99.999,00
12
Tutti i soggetti
0,00
320,00
0,23
99.999,00
13
Tutti i soggetti
0,00
200,00
0,33
99.999,00
14
Tutti i soggetti
0,00
320,00
0,30
99.999,00
15
Tutti i soggetti
0,00
390,00
0,23
99.999,00
Cluster
Modalità di
distribuzione
Margine per addetto non
dipendente (in migliaia di
euro)
Valore aggiunto lordo per
addetto (in migliaia di euro)
Soglia
minima
Soglia
massima
Soglia
minima
Soglia
massima
1
Tutti i soggetti
29,61
99.999,00
29,61
200,00
2
Tutti i soggetti
26,46
99.999,00
26,46
200,00
3
Tutti i soggetti
23,78
99.999,00
23,78
200,00
4
Tutti i soggetti
30,05
99.999,00
30,05
200,00
5
Tutti i soggetti
26,73
99.999,00
26,73
200,00
6
Tutti i soggetti
30,44
99.999,00
30,44
200,00
7
Tutti i soggetti
19,60
99.999,00
19,60
200,00
8
Tutti i soggetti
29,23
99.999,00
29,23
200,00
9
Tutti i soggetti
17,30
99.999,00
17,30
200,00
10
Tutti i soggetti
24,95
99.999,00
24,95
200,00
11
Tutti i soggetti
18,50
99.999,00
18,50
200,00
12
Tutti i soggetti
26,83
99.999,00
26,83
200,00
13
Tutti i soggetti
24,39
99.999,00
24,39
200,00
14
Tutti i soggetti
31,72
99.999,00
31,72
200,00
15
Tutti i soggetti
27,72
99.999,00
27,72
200,00
SUB ALLEGATO 19.F – DISTRIBUZIONI VENTILICHE INDICATORI DI NORMALITÀ ECONOMICA
Cluster 1 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura di tessuti ortogonali
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,04
0,37
0,57
1,03
1,45
1,90
2,26
2,77
3,23
3,70
4,14
4,62
5,88
6,70
7,80
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,83
2,83
4,29
5,33
7,72
10,75
12,21
15,43
17,97
18,87
20,82
21,19
22,02
22,69
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,34
0,46
0,66
0,77
0,93
1,00
1,20
1,31
1,40
1,61
1,73
2,04
2,35
2,69
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
9,39
10,70
12,23
23,43
24,22
27,86
38,16
2,91
3,44
3,78
4,38
7,42
7,39
19,35
47,03
131,44
195,22
Cluster 2 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura soprattutto di tessuti a maglia
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,00
0,42
0,91
1,36
1,83
2,26
2,86
3,37
4,04
4,57
5,33
6,01
7,07
8,20
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,00
0,16
2,15
3,65
8,18
10,19
11,92
16,28
18,40
20,08
21,78
22,25
22,65
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,17
0,28
0,41
0,53
0,63
0,74
0,86
0,99
1,09
1,27
1,48
1,66
1,97
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
6,35
18,75
37,77
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
9,62
11,45
13,01
15,67
23,28
24,46
27,49
29,82
34,05
2,27
2,63
3,16
3,58
4,40
7,66
58,87
92,83
136,81
187,75
288,70
489,75
Cluster 3 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella roccatura dei filati
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,00
0,87
1,26
1,74
1,96
2,34
2,61
3,08
3,81
4,32
4,67
5,98
7,38
8,37
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,02
6,90
10,94
12,63
13,51
15,17
18,69
19,17
20,81
21,33
21,62
22,10
23,44
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,27
0,41
0,55
0,63
0,76
0,86
1,15
1,30
1,41
1,68
1,81
2,00
2,21
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
9,99
12,26
13,11
14,39
24,73
27,50
29,79
33,90
44,74
2,30
2,62
2,85
3,24
4,27
5,58
0,00
0,00
0,19
40,81
77,66
205,56
Cluster 4 - Converter
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,00
0,55
1,02
1,38
1,76
2,44
2,98
3,16
3,51
4,20
5,17
6,11
6,75
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,04
2,46
5,32
7,74
10,55
11,47
16,02
20,04
20,15
21,16
22,40
23,58
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,16
0,23
0,28
0,32
0,47
0,54
0,63
0,71
0,85
0,93
1,03
1,18
Durata delle scorte (in
giorni)
7,35
19,08
27,64
35,80
54,32
60,52
65,04
74,32
78,35
102,65
115,51
130,64
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
8,43
10,10
11,85
14,76
18,10
25,06
26,36
27,54
30,44
32,45
67,25
1,29
1,46
1,63
1,95
2,41
3,38
4,93
155,75
177,73
191,90
236,96
268,25
313,63
408,88
Cluster 5 - Imprese operanti prevalentemente in conto proprio specializzate nella tessitura soprattutto di tessuti a maglia
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,55
1,35
1,85
2,54
2,93
3,55
4,09
4,68
5,90
6,34
6,75
8,14
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
2,39
9,11
9,76
10,68
14,33
15,21
17,23
19,98
21,39
22,07
22,94
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,14
0,25
0,31
0,41
0,54
0,64
0,87
0,98
1,14
1,27
1,40
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
0,00
0,00
1,79
8,21
24,94
37,84
54,95
67,34
75,71
82,04
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
9,14
10,51
11,58
13,32
14,99
17,29
24,04
25,45
26,92
27,33
28,72
30,54
36,81
1,54
1,80
2,14
2,42
2,79
3,42
4,34
5,81
104,81
121,59
158,91
211,06
268,53
353,69
470,64
732,32
Cluster 6 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella filatura pettinata
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,00
0,00
0,43
0,88
1,53
2,38
2,61
3,05
3,32
3,91
4,71
5,69
6,04
6,92
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,00
0,00
0,00
0,15
0,19
2,74
3,42
9,56
14,41
16,61
17,98
21,05
21,94
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,17
0,26
0,39
0,42
0,52
0,57
0,63
0,70
0,76
0,92
1,07
1,21
1,38
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
8,58
12,44
31,77
79,70
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
9,42
11,18
12,83
15,09
22,15
23,04
28,24
28,96
32,30
1,73
1,96
2,58
2,93
3,78
4,94
103,02
138,66
195,44
217,85
317,90
472,52
Cluster 7 - Piccole imprese operanti in conto terzi specializzate nella roccatura dei filati
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,00
0,00
0,00
0,15
0,53
0,85
1,21
1,68
2,17
2,41
3,02
3,95
5,05
5,93
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2,74
10,24
20,17
21,19
21,19
23,73
24,01
24,15
24,20
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,00
0,23
0,38
0,51
0,71
0,80
0,96
1,18
1,37
1,52
1,82
2,25
2,47
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
7,87
10,14
12,69
15,53
25,82
29,52
29,52
34,68
46,90
2,75
3,12
3,48
4,39
5,26
10,04
0,00
0,00
39,48
117,58
198,65
332,49
Cluster 8 - Imprese operanti in conto proprio specializzate nella produzione di tessuti ortogonali
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,00
0,61
1,00
1,28
1,62
2,18
2,43
2,76
3,13
3,38
3,83
4,22
4,92
5,95
6,68
7,98
9,89
11,97
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
Tutti i soggetti
0,00
2,22
3,89
6,72
7,66
9,63
11,14
13,30
15,60
17,79
19,27
19,93
20,88
21,38
22,42
22,97
24,82
30,19
38,99
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,18
0,28
0,37
0,47
0,52
0,59
0,66
0,75
0,86
0,99
1,13
1,28
1,51
1,73
2,10
2,66
3,14
3,89
5,36
Durata delle scorte (in
giorni)
4,72
25,27
43,60
62,80
79,34
97,22
113,84
129,92
145,02
167,07
206,99
233,26
270,62
299,87
339,03
409,14
517,02
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
658,74 1.025,73
Cluster 9 - Piccole imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura, soprattutto di tessuti a maglia
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,00
0,00
0,13
0,46
0,73
1,30
1,87
2,42
3,17
3,80
5,24
6,26
7,45
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
7,99
12,60
17,35
19,13
20,00
20,60
21,52
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,05
0,23
0,34
0,48
0,63
0,80
0,93
1,07
1,34
1,58
1,70
1,96
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
8,68
10,73
12,16
14,46
16,84
21,83
22,32
22,64
23,21
25,02
30,25
2,17
2,48
2,92
3,55
4,93
9,57
16,84
0,00
0,00
4,73
30,60
57,60
142,28
470,66
Cluster 10 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella torcitura e ritorcitura
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,38
0,62
0,88
1,00
1,37
1,72
2,05
2,42
2,86
3,35
3,66
4,31
4,81
5,23
6,67
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
4,08
7,77
10,73
15,06
16,40
17,81
19,46
23,15
23,68
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,22
0,37
0,48
0,67
0,76
0,83
0,90
1,13
1,36
1,59
1,77
1,91
2,10
2,31
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2,43
12,99
25,38
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
8,76
11,93
14,72
26,11
29,10
30,92
41,59
2,69
3,14
3,47
3,96
4,61
65,81
83,18
117,48
186,99
293,44
Cluster 11 - Piccole imprese operanti in conto terzi specializzate nella tessitura di tessuti ortogonali
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,00
0,00
0,00
0,08
0,24
0,48
0,71
0,98
1,48
1,87
2,41
2,91
3,76
4,17
5,50
6,92
9,45
12,77
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,00
0,00
0,00
0,86
4,81
8,19
12,54
12,79
15,56
18,10
18,74
21,01
21,89
23,05
23,37
24,75
25,25
28,45
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,26
0,48
0,63
0,79
0,96
1,10
1,24
1,41
1,56
1,79
2,08
2,28
2,69
2,94
3,36
3,82
4,47
5,00
9,52
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
10,31
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Cluster 12 - Imprese con prevalente lavorazione del rigenerato
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,00
0,09
0,75
1,31
1,73
2,11
2,53
3,07
3,40
3,82
5,00
5,34
6,16
7,24
7,83
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,00
0,35
0,50
0,50
7,79
8,98
14,54
15,91
16,71
16,81
17,96
20,27
22,27
24,75
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,00
0,08
0,21
0,25
0,31
0,55
0,77
0,83
0,91
1,16
1,43
1,53
1,82
2,43
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
9,02
16,53
21,19
35,47
39,64
43,99
46,90
54,53
62,88
79,05
100,39
111,46
125,89
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
9,47
12,19
20,00
24,75
25,00
26,00
49,71
3,24
3,62
5,03
5,82
8,52
142,05
170,49
243,03
418,31
581,82
Cluster 13 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nell’orditura
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,00
0,15
0,40
0,62
0,93
1,06
1,32
1,68
2,32
2,61
3,44
4,18
5,09
6,13
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,00
0,00
3,89
7,91
12,47
13,94
17,03
18,02
20,05
20,16
21,33
22,27
22,61
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,43
0,54
0,63
0,77
1,01
1,15
1,29
1,38
1,59
1,75
1,93
2,04
2,37
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
7,58
10,39
12,72
14,36
23,60
27,03
28,94
29,31
36,99
2,62
3,01
3,39
3,71
4,65
6,16
0,00
1,21
24,32
70,11
165,05
221,94
Cluster 14 - Imprese operanti in conto terzi specializzate nella filatura cardata
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,00
0,00
0,16
0,33
0,55
1,10
1,49
1,74
2,08
2,15
2,50
2,74
3,47
4,05
5,66
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1,97
1,97
4,64
20,69
20,69
21,29
29,38
29,38
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,26
0,36
0,42
0,62
0,68
0,80
0,87
1,13
1,19
1,22
1,36
1,52
1,61
1,80
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
4,31
6,26
15,56
25,62
35,53
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
6,12
11,25
13,68
31,96
33,43
40,64
40,64
1,97
2,51
4,52
5,60
8,90
44,50
90,64
101,59
249,87
539,38
Cluster 15 - Imprese operanti in conto proprio specializzate nella torcitura e ritorcitura
Indicatore
Modalità di
distribuzione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili
Tutti i soggetti
rispetto al valore degli
stessi beni strumentali
mobili ammortizzabili
0,00
0,00
0,14
0,60
0,87
1,17
1,39
1,95
2,48
2,90
3,06
3,63
4,11
4,68
6,21
7,01
Incidenza dei costi per
beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti
Tutti i soggetti
di locazione finanziaria
rispetto al valore degli
stessi
0,00
0,28
5,20
6,19
9,26
11,41
13,80
16,86
17,00
20,13
22,44
23,00
26,34
26,35
26,88
Incidenza dei costi
residuali di gestione sui Tutti i soggetti
ricavi
0,01
0,24
0,27
0,32
0,38
0,44
0,50
0,62
0,72
0,82
0,90
1,12
1,30
1,56
Durata delle scorte (in
giorni)
0,00
9,45
24,62
31,07
46,03
58,41
71,45
86,55
98,53
110,41
119,85
160,90
184,27
207,03
Tutti i soggetti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
8,62
10,54
12,90
27,83
28,10
35,57
45,09
1,75
2,32
2,86
3,82
5,60
223,49
271,41
340,63
395,22
643,09
SUB ALLEGATO 19.G - VALORI SOGLIA PER GLI INDICATORI DI NORMALITÀ ECONOMICA
Cluster
Modalità di
distribuzione
Incidenza degli
ammortamenti per beni
strumentali mobili rispetto al
valore degli stessi beni
strumentali mobili
ammortizzabili
Incidenza dei costi per beni mobili
acquisiti in dipendenza di contratti
di locazione finanziaria rispetto al
valore degli stessi
Soglia massima
Soglia massima
1
Tutti i soggetti
25,00
50,00
2
Tutti i soggetti
25,00
50,00
3
Tutti i soggetti
25,00
50,00
4
Tutti i soggetti
25,00
50,00
5
Tutti i soggetti
25,00
50,00
6
Tutti i soggetti
25,00
50,00
7
Tutti i soggetti
25,00
50,00
8
Tutti i soggetti
25,00
50,00
9
Tutti i soggetti
25,00
50,00
10
Tutti i soggetti
25,00
50,00
11
Tutti i soggetti
25,00
50,00
12
Tutti i soggetti
25,00
50,00
13
Tutti i soggetti
25,00
50,00
14
Tutti i soggetti
25,00
50,00
15
Tutti i soggetti
25,00
50,00
Cluster
Modalità di
distribuzione
Incidenza dei costi residuali di
gestione sui ricavi
Durata delle scorte (in giorni)
Soglia massima
Soglia massima
1
Tutti i soggetti
3,78
200,00
2
Tutti i soggetti
3,58
320,00
3
Tutti i soggetti
4,27
200,00
4
Tutti i soggetti
3,38
320,00
5
Tutti i soggetti
3,42
320,00
6
Tutti i soggetti
2,93
320,00
7
Tutti i soggetti
4,39
320,00
8
Tutti i soggetti
3,89
390,00
9
Tutti i soggetti
3,55
320,00
10
Tutti i soggetti
3,96
320,00
11
Tutti i soggetti
4,47
200,00
12
Tutti i soggetti
3,62
320,00
13
Tutti i soggetti
4,65
200,00
14
Tutti i soggetti
4,52
320,00
15
Tutti i soggetti
3,82
390,00
SUB ALLEGATO 19.H - COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
VARIABILE
Spese per acquisti di servizi - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di
amministratore (società ed enti soggetti all’Ires) + Altri costi per servizi +
Costo per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non
finanziaria e di noleggio + Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni
diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa - Compensi
corrisposti ai soci per l'attività di amministratore (società di persone) +
Abbonamenti a riviste e giornali, acquisto di libri, spese per cancelleria +
Spese per omaggio a clienti ed articoli promozionali
CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
1
2
3
4
5
6
7
8
-
-
-
-
-
-
-
0,9900
1,0454
1,0308
-
-
-
-
-
-
-
1,0255
-
-
-
-
-
-
2,1704
-
-
-
-
-
-
2,2489
Collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale e familiari
diversi (percentuale di lavoro prestato diviso 100), Associati in partecipazione
27.959,5887 26.450,7364
(percentuale di lavoro prestato diviso 100) e Soci (percentuale di lavoro
prestato diviso 100) escluso il primo socio(*)
-
-
-
-
-
-
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro
dipendente afferenti l'attività dell'impresa - Compensi corrisposti ai soci per
l'attività di amministratore (società di persone)
CVPROD
CVPROD elevato a 0,95
Collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale e familiari
diversi (percentuale di lavoro prestato diviso 100), Associati in partecipazione
(percentuale di lavoro prestato diviso 100) e Soci (percentuale di lavoro
prestato diviso 100) escluso il primo socio(*), differenziale relativo alla
territorialità del livello delle retribuzioni
Valore beni strumentali mobili quota fino a 1.090.000 euro elevato a 0,8(*),
differenziale relativo ai Beni strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in
dipendenza di contratti di locazione non finanziaria distinti per classi di età
"Oltre 9 anni"
Valore beni strumentali mobili quota fino a 124.000 euro elevato a 0,9(*),
differenziale relativo ai Beni strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in
dipendenza di contratti di locazione non finanziaria distinti per classi di età
"Oltre 9 anni"
-
-
-
-
-
- 33.593,7577
-
-
-1,6764
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-0,3750
-
VARIABILE
Valore beni strumentali mobili elevato a 0,8(*), differenziale relativo ai Beni
strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di
locazione non finanziaria distinti per classi di età "Oltre 9 anni"
Valore beni strumentali mobili elevato a 0,9(*), differenziale relativo ai Beni
strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di
locazione non finanziaria distinti per classi di età "Oltre 9 anni"
CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
1
2
3
4
5
6
7
8
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-0,3493
1,3610
1,2139
-
-
-
-
-
-
COSTI TOTALI elevato a 0,9
-
-
-
-
-
-
-
-
COSTI TOTALI elevato a 0,95
-
-
-
-
-
2,3046
-
-
COSTI TOTALI elevato a 0,97
-
-
-
-
1,7165
-
-
-
COSTI TOTALI elevato a 0,98
-
-
1,4010
-
-
-
-
-
COSTI TOTALI elevato a 0,99
-
-
-
1,2384
-
-
1,1930
-
COSTI INTERMEDI elevato a 0,95
-
-
-
-
-
-
-
-
COSTI INTERMEDI elevato a 0,97
-
-
-
-
-
-
-
-
VBS elevato a 0,5(*)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3,1259
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Spese per acquisti di servizi - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di
amministratore (società ed enti soggetti all’Ires) + Altri costi per servizi +
Costo per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non
finanziaria e di noleggio + Abbonamenti a riviste e giornali, acquisto di libri,
spese per cancelleria + Spese per omaggio a clienti ed articoli promozionali
VBS elevato a
0,8(*)
VBS quota fino a 1.090.000 euro elevato a
VBS quota fino a 625.000 euro elevato a
VBS elevato a
0,8(*)
0,8(*)
0,9(*)
-
-
-
-
-
-
-
0,4347
VBS quota fino a 124.000 euro elevato a
0,9(*)
-
-
-
-
-
-
1,7325
-
VBS quota fino a 204.000 euro elevato a
0,9(*)
-
-
-
-
-
-
-
-
VBS quota fino a 300.000 euro elevato a
0,9(*)
-
-
1,1000
-
-
-
-
-
VBS quota fino a 730.000 euro elevato a 0,9(*)
-
-
-
-
-
-
-
-
0,1067
-
-
-
-
-
-
-
VBS quota fino a 640.000(*)
VARIABILE
CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
9
10
11
12
13
14
15
Spese per acquisti di servizi - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore
(società ed enti soggetti all’Ires) + Altri costi per servizi + Costo per beni mobili acquisiti
in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria e di noleggio + Spese per lavoro
dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività
dell'impresa - Compensi corrisposti ai soci per l'attività di amministratore (società di
persone) + Abbonamenti a riviste e giornali, acquisto di libri, spese per cancelleria +
Spese per omaggio a clienti ed articoli promozionali
-
-
-
-
-
-
-
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti
l'attività dell'impresa - Compensi corrisposti ai soci per l'attività di amministratore
(società di persone)
1,1128
1,0403
-
-
-
-
-
CVPROD
-
-
-
-
-
-
-
CVPROD elevato a 0,95
-
-
-
-
-
-
-
26.601,3852 29.162,1974
-
- 27.530,6013
-
-
Collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale e familiari diversi
(percentuale di lavoro prestato diviso 100), Associati in partecipazione (percentuale di
lavoro prestato diviso 100) e Soci (percentuale di lavoro prestato diviso 100) escluso il
primo socio(*)
Collaboratori dell’impresa familiare e coniuge dell’azienda coniugale e familiari diversi
(percentuale di lavoro prestato diviso 100), Associati in partecipazione (percentuale di
lavoro prestato diviso 100) e Soci (percentuale di lavoro prestato diviso 100) escluso il
primo socio(*), differenziale relativo alla territorialità del livello delle retribuzioni
Valore beni strumentali mobili quota fino a 1.090.000 euro elevato a 0,8(*), differenziale
relativo ai Beni strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di
locazione non finanziaria distinti per classi di età "Oltre 9 anni"
Valore beni strumentali mobili quota fino a 124.000 euro elevato a 0,9(*), differenziale
relativo ai Beni strumentali ad esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di
locazione non finanziaria distinti per classi di età "Oltre 9 anni"
Valore beni strumentali mobili elevato a 0,8(*), differenziale relativo ai Beni strumentali ad
esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria
distinti per classi di età "Oltre 9 anni"
Valore beni strumentali mobili elevato a 0,9(*), differenziale relativo ai Beni strumentali ad
esclusione dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria
distinti per classi di età "Oltre 9 anni"
-
- 41.455,0169
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-1,1967
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
VARIABILE
CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER
9
10
11
12
13
14
15
Spese per acquisti di servizi - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore
(società ed enti soggetti all’Ires) + Altri costi per servizi + Costo per beni mobili acquisiti
in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria e di noleggio + Abbonamenti a
riviste e giornali, acquisto di libri, spese per cancelleria + Spese per omaggio a clienti ed
articoli promozionali
-
-
-
-
-
-
-
COSTI TOTALI elevato a 0,9
-
-
-
-
-
4,4985
-
COSTI TOTALI elevato a 0,95
-
-
2,5530
-
2,2653
-
-
COSTI TOTALI elevato a 0,97
-
-
-
-
-
-
-
COSTI TOTALI elevato a 0,98
-
-
-
1,4592
-
-
1,4082
COSTI TOTALI elevato a 0,99
-
-
-
-
-
-
-
COSTI INTERMEDI elevato a 0,95
-
2,1569
-
-
-
-
-
COSTI INTERMEDI elevato a 0,97
1,6014
-
-
-
-
-
-
VBS elevato a 0,5(*)
-
-
72,0633
-
-
-
-
VBS elevato a 0,8(*)
3,1637
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1,7577
-
-
VBS quota fino a 1.090.000 euro elevato a 0,8(*)
VBS quota fino a 625.000 euro elevato a
VBS elevato a
0,8(*)
0,9(*)
-
-
-
-
-
-
-
VBS quota fino a 124.000 euro elevato a
0,9(*)
-
-
-
-
-
-
-
VBS quota fino a 204.000 euro elevato a
0,9(*)
-
0,8703
-
-
-
-
-
VBS quota fino a 300.000 euro elevato a
0,9(*)
-
-
-
-
-
-
-
VBS quota fino a 730.000 euro elevato a
0,9(*)
-
-
-
-
-
-
0,3226
-
-
-
-
-
-
-
VBS quota fino a
640.000(*)
Dove:
CVPROD = valore massimo tra (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi) e 0;
COSTI INTERMEDI = CVPROD + Spese per acquisti di servizi - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore (società ed enti soggetti all’Ires) + Altri costi per servizi + Costo per beni mobili acquisiti in
dipendenza di contratti di locazione non finanziaria e di noleggio + Abbonamenti a riviste e giornali, acquisto di libri, spese per cancelleria + Spese per omaggio a clienti ed articoli promozionali;
COSTI TOTALI = COSTI INTERMEDI + Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell’impresa - Compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore (società di
persone);
Valore beni strumentali mobili = Valore dei beni strumentali – Valore dei beni strumentali relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria.
VBS = valore massimo tra Valore beni strumentali mobili e 1000;
Il differenziale territoriale riferito ad una variabile della funzione di ricavo è calcolato moltiplicando la variabile stessa per il valore dell’indicatore relativo alla territorialità utilizzata.
L’indicatore assume valori non negativi e non superiori all’unità.
(*) La variabile viene rideterminata in base alla durata dell’attività pari al numero di mesi di attività nel corso del periodo d’imposta diviso 12. Inoltre l'esclusione del primo socio è a capienza del totale dei soci.
- Variabili contabili espresse in euro.
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