Regione Siciliana
Assessorato Bilancio e Finanze
Dipartimento Regionale Bilancio e Tesoro
Ragioneria Generale della Regione
Unità di Staff 0.0.2 – Controllo di gestione
Presentazione del
CdG.regione.sicilia.it
“Un progetto per il cambiamento”
Progetto CDG.regione.sicilia.it - Un progetto per il cambiamento
L’organizzazione del sistema informativo per il CdG
Il Controllo di gestione (CdG) che il Dipartimento Bilancio e Tesoro sta
implementando richiede il coinvolgimento di tutte le articolazioni
organizzative che lo compongono
Il sistema di monitoraggio è finalizzato alla rilevazione:
dei prodotti e servizi realizzati dalle articolazioni organizzative
dei costi sostenuti per ottenerli
Ogni articolazione organizzativa del Dipartimento è considerata un
centro di costo
Tutti i costi sono attribuiti ai centri di costo e ai singoli
procedimenti/processi
A un procedimento/processo possono essere associate una o più
azioni curate da uno o da più centri di costo
Ciascuna azione è curata da un solo centro di costo
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Le azioni nel sistema informativo per il CdG
Per poter classificare una azione come tale, ai fini del CdG, essa
deve rispondere ai seguenti requisiti:
deve essere collegata a un obiettivo di centro di costo
deve essere collegata a un procedimento/processo codificato dal
CdG
deve essere monitorabile attraverso l’individuazione di un
prodotto/servizio misurabile e verificabile
Le azioni sono finalizzate al perseguimento degli obiettivi del centro
di costo
Le azioni possono essere finalizzate al perseguimento degli obiettivi
gestionali dei dirigenti
Le azioni possono essere finalizzate al perseguimento degli obiettivi
operativi del dirigente generale
Le azioni possono quindi essere finalizzate al perseguimento degli
obiettivi strategici fissati nel programma di Governo
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Le azioni e le funzioni obiettivo
Le azioni possono essere classificate anche secondo la vista logica
delle funzioni obiettivo e precisamente:
azioni finali (direttamente finalizzate alla realizzazione di
specifiche funzioni obiettivo)
azioni strumentali (ossia di supporto alla realizzazione di quelle
finali) che si distinguono in
azioni di supporto ad altre strutture
azioni di autofunzionamento
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Le viste logiche delle azioni
La lettura delle azioni secondo la vista logica delle funzioni obiettivo
abbraccia l’operato dell’intera Amministrazione
Anche la lettura delle azioni secondo la vista logica degli obiettivi dei
centri di costo abbraccia l’operato dell’intera Amministrazione
La lettura delle azioni secondo la vista logica degli obiettivi dei
dirigenti intercetta soltanto l’operato dell’Amministrazione finalizzata
alla valutazione della performance dirigenziale
Attraverso la formalizzazione delle azioni e la loro codifica il sistema
informativo per il CdG produce la reportistica per altre funzioni quali:
supporto direzionale
valutazione della dirigenza
programmazione e controllo
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La valorizzazione della produzione
Le azioni vengono realizzate con le risorse assegnate ai centri di costo
La valorizzazione delle azioni viene effettuata attribuendo alle stesse i costi
diretti e una quota dei costi comuni del centro di costo attraverso
l’individuazione di specifici driver di utilizzo
Tra i costi comuni vengono ricompresi quelli derivanti dal ribaltamento sul
centro di costo dei costi relativi ai:
centri ausiliari
centri funzionali
anche questi attraverso l’individuazione di specifici driver di utilizzo
I dati e le informazioni raccolte dal sistema informativo del CdG consentono
allo stesso tempo di svolgere una funzione di supporto cooperativo a tutti i
livelli organizzativi nella:
individuazione degli obiettivi dei centri di costo
declinazione in azioni dei procedimenti/processi
negoziazione dei risultati attesi
tenendo conto del quadro di coerenza rappresentato dalle risorse
complessivamente assegnate
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Le fasi del circuito del CdG nel Dipartimento Bilancio e Tesoro
Nell’organizzazione del circuito del CdG possono individuarsi 3 fasi
La prima fase è quella della programmazione nella quale si propongono i
risultati attesi per le azioni che si intendono realizzare nell’orizzonte temporale
e che si conclude con la loro negoziazione tra i soggetti competenti
1
2
La seconda fase è quella del monitoraggio che si concretizza nell’analisi degli
scostamenti e l’eventuale individuazione di misure correttive in caso di
raggiungimento di soglie critiche
La terza fase è quella della rendicontazione nella quale il sistema informativo
per il CdG, rilevando anche i dati della contabilità economica, produce la:
reportistica sui risultati raggiunti ai diversi livelli organizzativi
centri di costo
obiettivi gestionali
obiettivi operativi
3
valorizzazione ex post delle azioni e dei procedimenti/processi
 La terza fase costituisce la base per supportare la fase di programmazione
per il nuovo orizzonte temporale
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Presentazione del Progetto