Orselina Ei Nu nz m el ero XV ne I Au uni Edi sg co zio ab in ne e, om Ko a st gg en io lo s 2011 www.pro-orselina.ch [email protected] PROGRAMMA MANIFESTAZIONI 2011 alle pagine 18-19 2-3 5-7 Fascino e storia del Verbano Charme und Geschichte des Lago Maggiore 5-7 Il potenziale inesplorato della montagna Jenes unerforschte Potential auf Locarnos Berg 8-9 In collina si campa oltre cent’anni Am Berg lebt man mehr als hundert Jahre 11 Da antica grà a Galleria d’arte Von der antiken Grà zur Kunstgalerie 13 In rampichino dal piano alla vetta Mit dem Mountainbike von Minusio nach Cardada 15 Il Varieté della Scuola Dimitri al Parco Varieté der Scuola Dimitri auch dieses Jahr im Park! 17 La preziosa attività della Pro Mergoscia Die wertvolle Tätigkeit der Pro Mergoscia 21 Onorificenza per Silvio Leoni Ehrung unseres Mitbürgers Silvio Leoni 23 Itinerario fra cappelle e panorami Zwischen Kapellen und Fernblicken Tapiora, ricordi del nostro carnevale Tapiora, Erinnerungen an unsern Karneval 27-29 31 Il paese visto dai bambini Die Gemeinde, aus der Sicht der Kinder 32-33 Ossola, pittore nato a Orselina Ein Maler in Orselina geboren 34-35 8-9 27-29 18-19 www.pro-orselina.ch [email protected] Pro Orselina CH-6644 Orselina Manifestazioni nel Parco di Orselina Veranstaltungen im Park von Orselina Programma 2011 Programm 2011 Editore: Pro Orselina Comitato Pro Orselina: Marco Garbani Nerini (presidente), René Schürpf (vice presidente), Claudio Lanini (cassiere), Ramona Cristina (segretaria), Christa Kremmel, Françoise Pohl, Aldo Torriani Comitato di redazione: Carlo Branca, Gianni Caminada, Ramona Cristina, Marco Garbani Nerini Pubblicità: Christa Kremmel, Marco Sasselli, René Schürpf Traduzioni: Carlo Weder, Antjie Bargmann Foto: Garbani, Locarno Impaginazione: Rezzonico Editore, Locarno Editing: Enrica Gazzaroli Stampa: Rezzonico Print SA, Locarno ORSELINA 2011 1 OrselinaNews Sommario/Inhalt Frammenti di Orselina visti da giovani fotografi 2-3 Junge Fotografen interpretieren Orselina 3 14 6 8 1 10 11 4 13 2 12 9 7 5 Frammenti di Orselina visti da giovani fotografi Junge Fotografen interpretieren Orselina A D lla scuola per apprendisti specialisti in fotografia e fotografi CSIA di Lugano è stato affidato il compito, tramite Marco Garbani, di realizzare delle immagini da inserire nelle vetrine usate nelle precedenti mostre all’aperto. Già qualche anno fa abbiamo eseguito un lavoro analogo e l’esperienza è stata molto arricchente. Come docente di fotografia ho chiesto ai ragazzi di interpretare il luogo in piena libertà cercando però di evitare i ‘luoghi comuni’ e le foto ‘cartolina’. Chi osserva queste immagini esposte a Orselina, già si trova sul posto ed è quindi perfettamente in grado di scoprire da solo la bellezza del panorama, della Madonna del Sasso, dei curatissimi parchi, ecc. Ho chiesto pertanto foto più personali, dove Orselina è da interpretare come un contenitore di tante piccole cose, di tante piccole storie, poco appariscenti ma dense di significato. Ne è uscito questo ‘racconto’ realizzato attraverso elementi minori, spesso comuni ad altri luoghi ma proprio per questo così sinceri. Franco Mattei (docente di fotografia) Tatiana Scolari 6 9 (apprendista 3° anno) Da quassù il cielo sembra più vicino, mentre la chiassosa città è lontana e quieta. Complice un caldo sole ogni angolo di Orselina sembra un gioco di colori… Le zone d’ombra e quelle di luce portano lo spettatore a seguirne le linee, lungo le strade… È tutto un sali e scendi.. ma ovunque si guar- Dal 22 maggio, le foto ingrandite sono esposte nelle vetrinette lungo le vie Al Santuario e Al Parco da si scoprono piccole meraviglie. A osservarla nell’insieme, Orselina sembra piatta e uniforme, ma via via che la si scopre dall’interno, la meraviglia sostituisce la noia e il senso di monotonia. Sajikirtena Nageswarakurukkal 4 (apprendista 3° anno) Quel paesino piccolo,ma che quel giorno non era poi tanto piccolo perché in ogni parte del paese trovavo qualcosa di speciale,quelle strade strette,quel cielo azzurro con alcune nuvole,che si nascondevano tra le montagne e quel sole che splendeva e lanciava raggi in ogni piccolo posto buio portando tanta luce. L’ ho trovata molto carina e vivace… Deborah Pierini 8 14 (apprendista 3° anno) Questo piccolo paese riserva molte particolarità. Per il turista è un luogo completamente nuovo, per cui l’impatto della sua bellezza è maggiore. Personalmente ho cercato di guardare Orselina da un punto di vista differente da come normalmente guardiamo posti già conosciuti. Ho cercato di trovare le vere bellezze, quelle nascoste, riprendendole con un semplice ma significativo scatto. Ritengo che non ci sia nulla da ag- giungere, perché chi è capace di osservare ha sicuramente notato che il luogo parla da sé. Alvin Valsangiacomo 2 7 (apprendista 2° anno) Orselina è come un sipario: mette in mostra i suoi giardini fioriti, le belle viste sul Lago Maggiore, i ristoranti e le rilassanti passeggiate nei dintorni. La vera essenza però, va cercata dietro le quinte, in quelle stradine che nessuno percorre, in quei luoghi che non suscitano interesse. Ho cercato di intravedere la realtà di Orselina, quella che gli abitanti del posto vivono tutti i giorni, quell'Orselina senza troppi fronzoli. Personalmente non mi ha entusiasmato troppo, l’ho trovata piuttosto vuota e priva di personalità. Trovo peccato che il paese perda la sua vera essenza per lasciare spazio alle esigenze turistiche. In conclusione, al di là dei favolosi punti panoramici non ho trovato nulla di particolare. Oleg Magni 3 5 (apprendista 2° anno) Durante il tragitto in automobile, per arrivare a Orselina, mi immaginavo un paesino di collina, con tipiche case del posto, ma purtroppo non è così. Orselina non la si distingue più, tanto che potrebbe essere un quartiere alto di Locarno. L'urbanizzazione in tutti questi anni si è arrampicata su per la collina impadronendosi del villaggio. Nonostante tutto se ci si addentra nelle piccole vie si trova ancora quello che è il cuore di questo paese collinare con le tipiche case di una volta. Viola Barberis 1 12 (apprendista 2° anno) Un paesino senza un’anima e un cuore, frutto di un turismo frenetico, è così che mi è apparso Orselina, salendo dalla strada che si inerpica sulla collina. Dopo una prima occhiata veloce, infatti, il villaggio mi è sembrato non avere un centro attorno al quale si è sviluppata la vita di paese, ma semplicemente un gruppo di casette e appartamenti messi uno vicino all’altro, lasciandomi così con un lieve senso di smarrimento. Non appena ho osato avventurarmi tra i ripidi scalini e fra i piccoli sentieri che si diramano in su e in giù, mi sono però accorta che anche Orselina nasconde perle di vita quotidiana e preziosi particolari degni di rimanere impressi in una fotografia. La giornata passata per le vie del paese è stata un ottimo esercizio per imparare a osservare con l’occhio del fotografo. Pietro Tafaro 10 11 (apprendista 2° anno) Ho avuto occasione di guardare il paese con occhi diversi dal solito. Yannick Vosti 13 (apprendista 2° anno) Nonostante le mie aspettative la giornata passata a Orselina dopotutto si è rivelata molto interessante e ho trovato vari motivi di ispirazione. Le foto ingrandite e fissate su panelli 70x70 saranno esposte nelle vetrinette lungo la strada che dalla stazione della funivia porta alla chiesa. L’inaugurazione della mostra ”Frammenti di Orselina” è prevista per domenica 22 maggio al Parco e le foto rimarranno esposte fino alla primavera 2012. Show room lampade / Lampen Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 2 ORSELINA 2011 elettricità bronz ie Lehrlinge der Fachschule für Fotografie und Fotografen der CSIA in Lugano haben von Marco Garbani den Auftrag erhalten, Bilder zu realisieren, die in auf Tafeln, die ein bisschen überall im Dorf verstreut sind, angebracht werden können. Schon vor einigen Jahren wurde eine vergleichbare Arbeit durchgeführt und die Erfahrung war sehr positiv. Als Fotografielehrer hatte ich die Jugendlichen aufgefordert, die Orte völlig frei zu interpretieren, jedoch ‘Gemeinplätze’ und ‘Postkartenfotos’ zu vermeiden. Wer die in Orselina ausgestellten Bilder betrachtet, befindet sich bereits vor Ort und ist somit durchaus in der Lage, die Schönheit des Ausblicks, der Madonna del Sasso, der Parkanlagen usw. zu entdecken. Ich hatte deshalb persönlichere Fotos verlangt, auf denen Orselina als Behälter zahlreicher kleiner Dinge erscheint, kleiner Geschichten, wenig auffällig, aber voller Bedeutung. Daraus ist diese ‘Erzählung’ hervorgegangen, aus kleinen Elementen zusammengesetzt, die oft andern Orten gleichen und gerade deshalb so aufrichtig sind. Franco Mattei (Fotografielehrer) Tatiana Scolari 6 9 (3. Lehrjahr) Von dort oben scheint der Himmel näher, während die laute Stadt fern und ruhig ist. Die warme Sonne trägt dazu bei, dass jeder Winkel von Orselina ein Farbenspiel zu sein scheint… Die Schatten- und Lichtzonen verleiten den Betrachter, das Spiel der Linien den Strassen entlang zu verfolgen… Es ist ein Auf und Ab, doch wo man auch hinschaut, sind kleine Wunder zu entdecken. Gesamthaft beobachtet, scheint alles flach und einförmig, doch wenn man sie von innen her entdeckt, ersetzt das Wunderbare die Langeweile und den Eindruck der Monotonie. Sajikirtena Nageswarakurukkal 4 (3.Lehrjahr) Jenes kleine Dörfchen schien an diesem Tag gar nicht so klein, denn in jedem Teil des Dorfes fand ich etwas Besonderes, jene engen Strassen, der blaue Himmel mit einigen Wolken, die sich zwischen den Bergen versteckten, die heitere Sonne, die ihre Strahlen in jeden kleinen dunklen Ort sandte und ihn erhellte. Ich fand es sehr nett und lebhaft… Deborah Pierini 8 14 (3. Lehrjahr) Dieses kleine Dorf birgt viele Besonderheiten. Für den Touristen ist es ein völlig neuer Ort, sodass seine Schönheit noch stärker beeindruckt. Ich habe persönlich versucht, Orselina von einem andern Gesichtspunkt aus zu betrachten als man normalerweise Orte beguckt, die man bereits kennt. Ich wollte die wahren, verborgenen Schönheiten finden und mit einem einfachen, aber bedeutungsvollen Klick aufnehmen. Ich glaube, es gibt nichts beizufügen, denn wer fähig ist, genau hinzuschauen, hat sicher gemerkt, dass der Ort für sich selbst spricht. Alvin Valsangiacomo 2 7 (2. Lehrjahr) Orselina ist wie ein Vorhang: Es stellt seine blühenden Gärten zur Schau, die schöne Aussicht auf den Lago Maggiore, die Restaurants und die erholsamen Spaziergänge in der Umgebung. Das Wesentliche ist jedoch hinter den Kulissen zu suchen, in jenen Strässchen, die niemand begeht, an jenen Orten, die kaum Interesse wekken. Ich habe versucht, jene Wirklich- Ab 22. Mai werden die Fotos entlang der via Al Santurario und via Al Parco ausgestellt keit von Orselina zu erkennen, die von den Einwohnern der Ortschaft täglich erlebt wird. Jenes Orselina ohne zu viel Flitter. Es hat mich nicht zu sehr begeistert, ich fand es ziemlich leer und ohne starke Persönlichkeit. Ich finde es schade, dass eine Ortschaft ihr eigentliches Wesen zugunsten von touristischen Anforderungen aufgibt. Zum Schluss: Ausser der fabelhaften Aussicht habe ich nichts Besonderes gefunden. Oleg Magni 3 5 (2. Lehrjahr) Während der Fahrt im Auto, um Orselina zu erreichen, habe ich mir ein Dörfchen im Hügelgebiet vorgestellt, mit charakteristischen Häusern des Ortes, doch leider ist es nicht so. Orselina lässt sich nicht mehr unterscheiden, es könnte ein höher gelegenes Viertel von Locarno sein. Die Urbanisierung ist in all diesen Jahren den Hügel hochgeklettert und hat sich des Dorfes bemächtigt. Trotz alledem: Wenn man in die kleinen Strassen eindringt, befindet man sich noch immer im Herzen dieses Hügeldorfes mit seinen typischen Häusern früherer Zeiten. Viola Barberis 1 12 (2. Lehrjahr) Ein Dörfchen ohne Seele und Herz, das Ergebnis eines frenetischen Tourismus, so erschien mir Orselina bei der Fahrt auf der Strasse, die den Hügel hochklettert. Nach einem ersten raschen Blick schien mir die Ortschaft tatsächlich kein Zentrum zu haben, um das herum sich das Dorfleben entwickelt. Einfach eine Gruppe von Ferienhäusern und Wohnungen, eines neben dem andern, was mich leicht befremdete. Doch kaum hatte ich mich auf die steilen Stufen und kleinen Wegen gewagt, die sich in ständigem Auf und Ab gabeln, stellte ich fest, dass auch Orselina Perlen des täglichen Lebens und wertvolle Einzelheiten versteckt, die es wert sind, auf eine Foto gebannt zu werden. Der Tag, den ich auf den Wegen des Dorfes verbracht habe, war eine hervorragende Übung, um die Dinge mit dem Auge des Fotografen zu sehen. Pietro Tafaro 10 11 (2. Lehrjahr) Ich hatte Gelegenheit, das Dorf mit andern Augen als sonst zu betrachten. Yannick Vosti 13 (2. Lehrjahr) Trotz meiner Erwartungen hat sich der in Orselina verbrachte Tag immerhin als sehr interessant und anregend erwiesen. Die vergrösserten, und auf 70x70Tafeln fixierten, Fotos werden längs der Strasse, die von der Drahtseilbahn zur Kirche führt, ausgestellt. Die Ausstellung ”Frammenti di Orselina” wir am Sonntag, den 22. Mai im Park eröffnet und die Fotos werden dann bis im Frühjahr 2012 zu sehen sein. Impianti citofoni e videocitofoni Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2011 3 Albergo Ristorante Cardada di/von CARLO BRANCA Nella foto: la torre di San Quirico a Minusio-Rivapiana Der Turm von San Quirico in Minusio-Rivapiana Charme und Geschichte des Lago Maggiore V LOCARNO - ORSELINA - MADONNA DEL SASSO Fascino e storia del Verbano Il primo passo verso la collina locarnese. Partenze ogni 15 minuti. Der erste Anlauf zu den Höhen des Locarnese. Abfahrt alle 15 Minuten. Point de départ pour les hauteurs ensoleillées de Locarno. Départ toutes les 15 minutes. Starting point to reach the hill above Locarno. Departure from Locarno every 15 Minutes. Informazione e prenotazioni: Tel. 091 751 11 23 - Fax 091 752 14 63 e-mail: [email protected] Albergo Ristorante Cardada CH-6600 Locarno - Cardada Tel. + Fax +41 (0)91 751 35 95 www.hotelcardada.ch [email protected] M olte sono, durante i mesi estivi, le imbarcazioni che solcano il bacino svizzero del Lago Maggiore o Verbano. Fra queste un battello collega gratuitamente i campeggi di Tenero a Locarno con dieci corse giornaliere, dando così ai turisti la possibilità di conoscere la nostra magnifica plaga. Intensa è pure la navigazione gestita dalla società italiana Gestione Navigazione Laghi, con una flotta di circa trenta unità, che nel 1956 acquistò i battelli svizzeri e da allora gestisce la navigazione anche nel nostro bacino, il cui confine sull’acqua non è esattamente una linea retta fra il valico di Valmara e Dirinella. Guardando il nostro lago, si potrebbero stabilire anche senza orologio le ore di una giornata semplicemente osservando le rotte dei battelli; per esempio quello che ogni mattina parte da Locarno verso Magadino e ritorna con studenti e lavoratori, oppure la motonave che nella bella stagione avanza costeggiando il delta verso l’imbarcatoio e riparte poco dopo verso i porti di Intra, Stresa, Arona, per poi riapparire il giorno dopo, alla stessa ora, minuto più minuto meno, con pioggia o bel tempo. Ma quando iniziò il servizio di navigazione sul Lago Maggiore? Era il 15 febbraio 1826 e il primo battello a vapore fu chiamato Verbano (nome dall’etimologia incerta, derivante forse dalle piante di verbena o dal nome romano Virbius). Le cronache di allora descrivono il natante “capace di con- tenere 400 persone con molta quantità di mercanzia; scorre nella stagione estiva due volte l’estensione del lago, impiegando sei ore per corsa compreso il perditempo per l’imbarco” e inoltre “il viaggiatore troverà di che cibarsi a convenienti prezzi fissi ... e avrà anche il tempo per ingannare il tempo con i vari giornali.” La prima sosta dopo la partenza da Magadino era a Maccagno, borgata all’entrata della Valle Veddasca (una valle che sale fino all’Alpe di Neggia, sopra Indemini). Nel 1904 fu varato il piroscafo Piemonte, tuttora in funzione per eventi speciali o prestigiose crociere, con i due saloni in stile liberty. E’ custodito con il resto della flotta ad Arona. Altri natanti conobbero il Verbano: nel 1896 la regia Guardia di Finanza inviò una flottiglia di piccole torpediniere (navigli veloci dislocati allora sui laghi di confine con mansioni di sorveglianza) nel porticciolo di Cannobio. Nello stesso anno una di esse (la Locusta) scomparve e non fu mai più ritrovata, nemmeno durante recenti indagini subacquee. Una croce a ricordo della disgrazia fu posata sulla riva opposta, poco dopo il valico di Zenna, dove furono avvistate le luci di bordo prima che l’imbarcazione affondasse durante una violenta burrasca. Le sponde del lago (che misurano circa 170 km, percorsi ogni anno anche da molti ciclisti) godono di un clima mite, perché protette dai venti nordici; vi crescono rigogliose piante subtropicali e altre specie come la camelia, diventata la pianta simbolo del La- Il primo battello a vapore solcò le acque del lago Maggiore nel lontano febbraio 1826 Sanfido sa Consulenza fiscale e aziendale Steuer- und Unternehmensberatung Dichiarazioni di imposta / Steuererklärung Contabilità / Buchhaltung Revisioni / Wirtschaftsprüfung Sandro Lanini Dr. oec. Via Stazione 6 • 6600 Muralto Tel. 091 743 16 65 • Fax 091 743 18 94 Nat. 079 217 00 38 [email protected] B ar d el li Fe rmo de ll ism o lo specialista del modellismo ferroviario iele Boote pflügen sich in den Sommermonaten durch das Schweizer Becken des Lago Maggiore oder Verbano. Darunter ist auch ein Schiff, das die Campingplätze von Tenero zehnmal täglich gratis mit Locarno verbindet. Die Touristen erhalten so die Möglichkeit, unsere prächtigen Strand kennenzulernen. Auch die italienische Schifffahrtsgesellschaft, die über eine Flotte von rund dreissig Schiffen verfügt, sorgt für zahlreiche Verbindungen. Sie hat die Schweizer Schiffe 1956 erworben und ist seither auch für die Navigation in unserem Seebecken, dessen Grenze auf dem Wasser zwischen Valmara und Dirinella verläuft. Beim Blick auf den See könnte man auch ohne Uhr die Tagesstunden festlegen, indem man einfach die Routen der Schiffe beobachtet. Zum Beispiel das Schiff, das jeden Morgen von Locarno in Richtung Magadino ablegt, um mit Studenten und Arbeitern zurückzukehren. Oder das Motorschiff, das in der schönen Jahreszeit dem Delta entlang der Schifflände zustrebt, um wenig später wieder in Richtung der Häfen von Intra, Stresa, Arona abzufahren. Am nächsten Tag erscheint es zur gleichen Zeit, eine Minute oder später, bei Regen oder Sonnenschein. Wann hat eigentlich der Schiffsverkehr auf dem Lago Maggiore begonnen? Es war am 15. Februar 1826. Das erste Dampfschiff wurde Verbano genannt (der Name ist etymologisch ungewiss, er könnte von der Pflanzenart Verbena oder dem römischen Wort Virbius herrühren.) Die damaligen Berichte beschreiben das Schiff als “fähig 400 Personen und eine Menge Ware aufzunehmen. Im Sommer gleitet es zweimal täglich durch die ganze Seefläche und braucht dazu sechs Stunden pro Fahrt, den Zeitverlust für die Einschiffung inbegriffen.” Und weiter: “Der Reisende findet Verpflegung zu günstigen Festpreisen ... und kann die Zeit auch mit dem Lesen der verschiedenen Zeitungen verbringen.” Der erste Halt nach der Abfahrt aus Magadino war in Maccagno, einer Gemeinde am Eingang des Valle Veddasca, einem Tal, das bis zur Alpe di Neggia oberhalb Indemini hinauf führt. 1904 war der Stapellauf des Dampfers Piemonte. Für besonderen Anlässen oder spezielle Kreuzfahrten wird er, mit seinen beiden Sälen im Liberty-Stil, auch heute noch in Betrieb genommen. Er ist mit dem Rest der Flotte in Arona untergebracht. Auch andere Schiffe befuhren den Verbano: 1896 hat die Küstenwache eine Flottille von Torpedobooten (sie wurden damals zur Überwachung auf die Grenzseen verteilt), im Jachthafen von Cannobio. Im gleichen Jahr ist eine davon, die Locusta, verschwunden und wurde nie mehr gefunden, nicht einmal während den neusten Unterwassernachforschungen. Zur Erinnerung an das Unglück wurde am Ufer ein Kreuz aufgestellt, kurz nach dem Grenzübergang von Zenna, wo die Bordlichter zum letzten Mal gesehen wurden, kurz bevor das Schiff während eines heftigen Sturms untergegangen ist. Die Seeufer (sie messen etwa 170 km und werden jedes Jahr von zahlreichen Radfahrern befahren) geniessen ein mildes Klima, denn sie sind vor den Nordwinden geschützt. Hier wachsen üppige subtropische Pflanzen und andere Arten wie die Kamelie, die zur Symbolblume des Lago Maggiore geworden ist. Der stärkste Wasserzubringer (von der Ausdehnung her der zweitgrösste Italiens) ist der Fluss Tessin, der den gleichen Namen trägt wie der Abfluss in der Poebene. Der Bevölkerungszustrom aus dem Süden, an den Ufern und in den Seitentälern, begann schon in der Jungsteinzeit. Später waren es Kelten, Römer. Im Mittelalter haben die Kämpfe zwischen den Visconti, Sforza, Rusca und Borromäern, am Verbano Geschichte geschrieben. Im 16. Jahrhundert drangen die Schweizer nach Süden vor und zwei Jahrhunderte später war der westliche Teil Das erste Dampfschiff pflügte sich durch das Wasser des Sees im Februar 1826 Via al Parco 1 6644 Orselina www.fermodellismo.ch Tel. +41 91 752 25 47 +41 79 247 58 44 Fax +41 91 751 14 63 ORSELINA 2011 5 Cucina "Canovaccio" di Massimiliano Mariotta Tartufi bianchi e neri, pasta fresca, soufflé al momento, carne di montagna (manzo, vitello, agnello), verdura e latticini bio del Piano di Magadino. Ideale per eventi privati fino a 30 persone. Aperto dalle 18.00 - Martedì chiuso Apriamo per il pranzo su richiesta Riservazione gradita Tel. 091 743 35 49 - [email protected] www.iltartufo.ch irio barrique Ottenuto da uve Merlot selezionate, questo vino parzialmente affinato in barriques del Massiccio centrale francese presenta discrete note boisé che lasciano trasparire un bel fruttato. Dieser Wein aus ausgewählten Merlot-Trauben, der teilweise in Barriques aus dem französischen Zentralmassiv verfeinert wird, weist unaufdringliche Holznoten auf, welche eine runde Fruchtigkeit durchschimmern lassen. roduzione vini e distillati, Vini d’importazione, Specialità ticinesi, Spazio Matasci Arte, Museo del vino, Villa Jelmini. Eigenproduktion, Weine aus aller Welt, Tessiner Spezialitäten, Matasci Arte, Weinmuseum, Villa Jelmini Events. utti i giorni degustazione libera dei Merlot della casa. Organizzazione di eventi. Führung durch den Weinkeller und Merlot-Degustation jeden Dienstag um 16.00 Uhr vom 19. April bis 13. September 2011. Treffpunkt: Weinshop. Matasci Vini Via Verbano 6 200 m dopo la stazione Tenero (Locarno) Tel. 091 735 60 11 www.matasci-vini.ch go Maggiore. Il maggior immissario di questo lago (per estensione il secondo più grande d’Italia) è il fiume Ticino, che ha lo stesso nome dell’emissario che scorre nella pianura padana. Lo stanziamento di popolazioni provenienti da sud sulle sponde e nelle valli laterali, è stato favorito dalla topografia già a partire dal neolitico, in seguito i Celti, i Romani, e nel medioevo le lotte fra i Visconti, gli Sforza, i Rusca, i Borromeo hanno contrassegnato la storia del Verbano. Nel Cinquecento da nord scesero gli Svizzeri e due secoli più tardi la parte occidentale del lago (oggi Piemonte) era dominio dei Savoia, mentre la riva opposta (quella lombarda) rimase sotto il regno austro-ungarico. Molte località affacciate sul lago furono teatro per secoli di incontri e di scontri; lo testimoniano le torri di avvistamento a Pino, una distrutta ad Ascona, il campanile di San Quirico a Minusio-Rivapiana e fortezze come il Castello Visconteo di Locarno. Fra gli incontri storicamente più importanti che si tennero sulle rive del Lago Maggiore, va segnalato l’armistizio svoltosi ad Ascona alla fine della seconda guerra mondiale, fra nazisti e alleati. Un evento ricordato con una lapide seminascosta nel giardino di una villa della collina asconese. Soltanto nell’Ottocento il Lago Maggiore scopre la sua grande vocazione turistica, grazie al traforo della galleria del Sempione e ai collegamenti ferroviari oltre San Gottardo. Scrittori celebri, come Flaubert in una lettera del 1814 a Pauline, descrivono paesaggi affascinanti: “Quand par hasard on a un coeur et une chemise, il faut vendre sa chemise pour voir les environs du lac Majeur”. Purtroppo, tutti i paesi rivieraschi hanno dovuto anche subire le variazioni altimetriche del lago, non sempre rimasto ai livelli attuali e molte sono state le inondazioni nel corso degli ultimi secoli. I livelli raggiunti dalle acque e le rispettive date sono stati incisi su edifici, colonne, strade e campanili che si ritrovano in quasi tutte le località. A Locarno, in diversi punti della Piazza Grande, si leggono ancora oggi le incisioni a ricordo della peggiore esondazione, quella del 16 ottobre 1868, quando il livello del lago salì fino a 200,23 m s/m: un evento inaspettato ed eccezionale. Anche ad Ascona, alla base del campanile della chiesa parrocchiale sono segnalati i livelli raggiunti dalle acque nel 1868, mentre sulla parete della Casa Serodine, una pietra ricorda l’uscita del lago nel 1706. Durante i sempre più frequenti temporali estivi enormi quantità di legname vengono trasportate dalle valli superiori al lago, creando pericoli e disagi alla circolazione lacuale. E’ anche un segno dei tempi, dell’incuria in cui sono lasciati i boschi; alberi caduti o sradicati da acque impetuose vengono così trascinati fino al bacino del Verbano. Galleggiano formando estese aree, che spinte dall’inverna o della tramontana approdano e rimangono a lungo sulle rive, togliendo loro suggestività e bellezza. Dall’alto: la motonave Verbania e le iscrizioni delle esondazioni ad Ascona sulla base del campanile della chiesa parrocchiale (1868) e sulla vicina Casa Serodine (1706). In basso: la foto originale dell’”innondazione” del 1868 in Piazza Grande a Locarno. des Sees (heute Piemont) eine Domäne der Savoyer, während das gegenüberliegende lombardische Ufer unter der österreichisch-ungarischen Herrschaft geblieben ist. Viele Orte mit Blick auf den See waren während Jahrhunderten Schauplatz von Begegnungen und Zusammenstössen, woran noch heute die Wachtürme in Pino, einen zerstörten Turm in Ascona, der Kirchturm von San Quirico in Minusio-Rivapiana und Festungen wie das Castello Visconteo in Locarno erinnern. Von den historisch bedeutendsten Treffen, die am Ufer des Lago Maggiore stattgefunden haben, sei der Waffenstillstand zwischen der nazistischen Armee und den Alliierten, der am Ende des Zweiten Weltkrieges in Ascona vereinbart wurde, erwähnt. An dieses Ereignis erinnert ein halbverborgener Gedenkstein bei einer Villa am Hügel oberhalb Ascona. Erst im 19. Jahrhundert wurde die grosse touristische Berufung des Lago Maggiore entdeckt, dank dem Durchstich des Simplontunnels und der Bahnverbindung auf die andere Seite des Gotthards. Berühmte Schriftsteller wie Flaubert 1814 in einem Brief an Pauline, beschreiben zauberhafte Landschaften: “Quand par hasard on a un coeur et une chemise, il faut vendre sa chemise pour voir les environs du lac Majeur”. Leider haben alle Ortschaften am Ufer auch unter dem stark schwankenden Wasserstand des Lago Maggiore leiden müssen. In den vergangenen Jahrhunderten gab es viele Überschwemmungen. Die Wasserhöchststände und die entsprechenden Daten wurden an Gebäuden, Säulen und Kirchtürmen in fast allen Ortschaften markiert. An verschiedenen Stellen der Piazza Grande in Locarno kann man noch Angaben über das schlimmste Hochwasser lesen, dasjenige vom 16. Oktober 1868, als der Seespiegel bis auf 200,23 m über Meer angestiegen ist: ein unerwartetes, ganz ausserordentliches Ereignis. Auch in Ascona, am Turm der Pfarrkirche, wurden die Wasserstände des Jahres 1868 markiert, während an einer Steintafel vor der Casa Serodine an die Überschwemmung 1640 erinnert wird. Während den immer häufigeren Sommergewittern werden enorme Mengen Holz aus den höher gelegenen Tälern in den See geschwemmt, was Gefahren und Verkehrsstörungen hervorruft. Es ist auch ein Zeichen der Zeit, der mangelhaften Pflege der Wälder: Umgestürzte oder entwurzelte Bäume werden Bächen und Flüssen bis ins Seebecken des Verbano mitgerissen. Sie bilden dann ausgedehnte schwimmende Flächen, die von Winden wie Inverna oder Tramontana ans Ufer geschwemmt werden, dort lange liegenbleiben und die Attraktivität und Schönheit des Ufers schmälern. Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 ORSELINA 2011 7 di/von DAVIDE MARTINONI Quel potenziale inesplorato sulla nostra montagna I l territorio è quello che parte da Orselina, raggiunge la vetta del Madone, passa per Colmanicchio, Cardada, Cimetta e il Trosa. Ma si estende anche fra il Monte Brè e Mergoscia, compresi l’Alpe Vegnasca, l’Alpe Cardada, la Val Resa e i Monti di Lego. In 4 parole: la montagna di Locarno. Su di essa, sul suo stato di salute attuale, ma soprattutto sulle prospettive di sviluppo infrastrutturale, commerciale e turistico si sono chinati la Cardada Impianti Turistici e l’Ente turistico Lago Maggiore. Hanno incaricato la Dionea SA di Locarno di mettere le basi per un progetto di sviluppo strategico che consentirà di intervenire per sfruttare il potenziale inespresso del territorio in esame. Intervenire, però, in modo corale, coinvolgendo tutti gli “attori“ della montagna, dai 7 Comuni ai 7 Patriziati proprietari, dagli Enti turistici agli operatori del settore, più associazioni, aziende di trasporto, aziende agricole e forestali. Particolare attenzione è stata riservata alle peculiarità naturali, alle funzioni di montagna di prossimità e a quella di belvedere per eccellenza, secondo lo studio effettuato dalla Dionea. Studio che ha avuto tre obiettivi principali: “Fornire una visione d’insieme sui vari aspetti naturali, paesaggistici e culturali della montagna e rilevare le opinioni dei suoi visitatori; predisporre le basi necessarie per la ricerca di una visione condivisa e coerente della montagna stessa; e indicare la modalità di lavoro e formulare alcune ipotesi di in- tervento per la valorizzazione della montagna, sotto forma di schede operative da sviluppare con il contributo degli attori implicati“. Sono stati scelti due piani di lettura: quella geografica (con una raccolta di informazioni sulla montagna e l’allestimento di carte tematiche inerenti al territorio) e quella della percezione. La prima ha consentito di ottenere una conferma – ovverosia che l’insieme delle caratteristiche conferisce alla montagna un notevole ruolo legato principalmente alla qualità innata del territorio – ma anche di fare una scoperta: quella secondo cui “esiste un potenziale inesplorato“, a partire per esempio dal patrimonio boschivo, con le sue caratteristiche multifunzionali e di grande varietà, oppure considerando maggiormente oggetti protetti di stampo naturalistico che è auspicabile valorizzare e far conoscere. Il piano di lettura relativo alla percezione è invece stato ottenuto conducendo un sondaggio pilota sugli utenti della montagna. In un mese, la scorsa estate, sono stati completati 270 questionari, intervistando esponenti dei tre principali profili d’utenza: il fedele, il turista e lo specialista (fungiatt, ciclista, sciatore, parapendista, eccetera). Sostanzialmente le indicazioni più significative emerse dalle interviste sono due. La prima è che la maggioranza degli utenti (67 per cento) si è facilmente fidelizzata: ama la montagna, ci è tornata più volte ed è fermamente intenzionata a ritornarci. La seconda indicazione è desumibile dalla prima: gli investimenti troppo onerosi non convincono, serve soprattutto più amore per la montagna, inteso come capacità di approccio da parte degli operatori. Ciò non toglie che siano emerse parecchie indicazioni di carattere pratico: diminuire i prezzi degli impianti di risalita (più agevolazioni, sconti per gruppi e famiglie, migliorare gli orari delle corse); aumentare il numero di parcheggi a Orselina; ripristinare alcune tratte della rete sentieristica non più utilizzate; pubblicizzare maggiormente la montagna e organizzare più eventi e attività per famiglie e turisti; o ancora allestire un info-point con personale competente in grado di indirizzare i turisti all’arrivo della funivia, oppure creare una “chat-room” in rete, dove gli utenti possano confrontarsi e scambiarsi consigli e opinioni. Promosso un sondaggio la scorsa estate interpellando gli utenti della montagna: i fedeli, i turisti e gli specialisti Su queste basi sono state presentate diverse proposte operative, che seguono due correnti ben distinte: una è orientata alla visione di un parco a tema (artificiale), mentre l’altra tende a concepire un territorio vissuto, dominato da elementi naturali e culturali. Traducendo le indicazioni emerse dal sondaggio, la Dionea ha ipotizzato una serie di migliorie che verranno poi discusse fra tutte le parti interessate. Si parla innanzitutto della necessità di migliorare la coordinazione fra queste stesse parti, affinché la comunicazione diventi una grande risorsa e non un grande ostacolo. Poi, è fuori discussione che debba essere allestito un piano di miglioramento delle strutture esistenti (servizi generali, rete sentieristica e segnaletica, riabilitazione parziale di strutture esistenti, interventi che agevolino la fruizione da parte degli invalidi). Il tavolo di discussione sarà anche chiamato a valutare la fattibilità di proposte come un nuovo parcogiochi a tema, un laghetto multifunzionale o una palestra di roccia. È stato pure auspicato un tentativo di restaurare in modo mirato l’economia alpestre, promuovendo i prodotti locali e l’agriturismo. Inoltre, sempre in ambito turistico, la montagna potrebbe ritagliarsi uno spazio più significativo nell’accoglimento di colonie estive, nell’offerta di itinerari notturni, nella promozione di eventi gastronomici e sportivi, o ancora nel promuovere la riscoperta della toponimia. Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 8 ORSELINA 2011 Jenes unerforschte Potential auf Locarnos Berg D as Berggebiet reicht von Orselina bis zum Gipfel des Madone, über Colmanicchio, Cardada, Cimetta und Trosa. Es erstreckt sich zwischen Monte Brè und Mergoscia und beinhaltet Alpe Vegnasca, Alpe Cardada, Val Resa und Monti di Lego. In 4 Worten: Der Berg von Locarno. Sein jetziger Gesundheitszustand, vor allem aber die Perspektiven der infrastrukturellen, kommerziellen und touristischen Entwicklung liegen der Cardada Impianti Turistici und dem Ente Turistico Lago Maggiore selbstverständlich am Herzen. Sie haben die Dionea SA in Locarno damit beauftragt, die Grundlagen für ein Projekt der strategischen Entwicklung zu erarbeiten, das es ermöglichen soll, das noch nicht ausgeschöpfte Potential des Gebiets zu nutzen. Es soll sich aber um einen gemeinsamen Eingriff handeln. Alle Akteure, die am Berg tätig sind, sollen eingebunden werden. Die 7 Gemeinden, die 7 Patriziate mit Besitzrechten, der Verkehrsvereinen, die Tourismusfachleute, aber auch Verbände, Verkehrsunternehmen, Landwirtschafts- und Forstbetriebe. Besondere Beachtung wurde, gemäss der Studie der Dionea, den natürlichen Besonderheiten, sowie der Funktion als Naherholungsgebiet und Aussichtsberge par excellence, geschenkt. Die Studie verfolgte drei hauptsächliche Ziele: “Ein Gesamtbild der natürlichen, landschaftlichen und kulturellen Aspekten des Berges zu liefern, sowie die Meinungen der Besucher einzuholen; Grundlagen für eine breit abgestützte und ausgewogene Vision des Berges zu erarbeiten; eine Vorgehensweise aufzuzeichnen und einige Thesen für mögliche Interventionen zur Aufwertung des Berges, zuhanden der verschiedenen Akteure, zu formulieren.” Es wurden zwei Betrachtungsweisen gewählt, die geographische (mit einer Sammlung von Informationen über den Berg und die Ausarbeitung von thematischen Karten des Territoriums) und diejenige der Wahrnehmung. Der erste hat bestätigt, dass die gesamthaften Charakteristika des Berges ihm eine wichtige Rolle verleihen. Dies aufgrund der ursprünglichen Qualität der Beschaffenheit des Territoriums. – Man ist aber auch zur Erkenntnis gekommen, dass ein nicht erforschtes Potential besteht. Zum Beispiel beim Waldbestand mit seinen multifunktionellen Eigenschaften und seiner grossen Vielfalt, oder aber bei geschützten naturalistischen Objekten. Diese sind vermehrt zu berücksichtigen, aufzuwerten und bekannt zu machen. Die Wahrnehmung der Benutzer des Berges hingegen wurde mit einer Umfrage in Erfahrung gebracht. Im vergangenen Sommer wurden in einem Monat 270 Fragebogen ausgefüllt. Die Befragung richtete sich hauptsächlich an drei Nutzerprofile: treue Berggänger, Touristen und Spezialisten (Pilzsammler, Radfahrer, Skifahrer, Hängegleiter usw.) Den Interviews konnten vor allem zwei bedeutungsvolle Aussagen entnommen werden. Die erste besagt, dass die Mehrheit der Benutzer (67 Prozent) sich leicht zur Treue bewegen liess: Sie lieben den Berg, sind mehrmals zurückgekehrt und fest entschlossen, es weiterhin zu tun. Die zweite Erkenntnis ergibt sich aus der ersten: Zu aufwendige Investitionen nützen nichts; es braucht vor allem mehr Liebe zu den Bergen, im Sinne der Fähigkeit zur Annäherung von seiten der zuständigen Leute. Das ändert nichts daran, dass auch etliche praktische Wünsche geäussert wurden: Geringere Preise der Seilbahnen (mehr Erleichterungen, Rabatte für Gruppen und Familien), verbesserte Fahrzeiten, mehr Parkplätze in Orselina; Instandsetzung einiger nicht mehr benutzter Strecken des Wegenetzes, mehr Werbung für den Berg und Organisation von Veranstaltungen und Tätigkeiten für Familien und Touristen; ein Info Point mit kompetentem Personal, das den Touristen bei der Ankunft der Seilbahn Informationen geben kann; ein “Chatroom” im Webnetz, damit die Benutzer Ratschläge und Meinungen austauschen können. Befragung der Nutzer des Berges im vergangenen Sommer: Die Treuen, die Touristen, die Spezialisten Auf diesen Grundlagen wurden verschiedene praktische Vorschläge unterbreitet, die zwei gut unterscheidbare Richtungen gehen. Die hat die Vision eines thematischen (künstlichen) Parks, während die andere ein erlebnisreiches Gebiet anstrebt, in dem natürliche und kulturelle Elemente vorherrschen. Die Dionea hat die Ergebnisse der Umfrage aufgenommen und eine Reihe von Verbesserungen in Erwägung gezogen, die mit allen interessierten Kreisen diskutiert werden sollen. Man spricht vor allem von der Notwendigkeit, die Koordination zu verbessern, damit die Öffentlichkeitsarbeit zu einer starken Ressource und nicht zu einem Hindernis wird. Es steht auch ausser Frage, dass ein Plan der Verbesserung bestehender Strukturen verfasst werden muss (allgemeine Dienstleistungen, Wegenetz und Beschilderung, teilweise Instandsetzung bestehender Einrichtungen, Erleichterungen für Behinderte. Die Diskussionsrunde wird auch die Machbarkeit von Vorschlägen wie einem neuen thematischen Spielplatz, einem multifunktionellen kleinen See oder einem Klettergarten prüfen müssen. Es wurde auch ein gezielter Versuch angeregt, die Alpwirtschaft wieder in Schwung zu bringen, indem hiesige Produkte und der Agritourismus gefördert werden. Im touristischen Bereich könnte der Berg mehr Platz bieten für die Aufnahme von Sommerkolonien, einem Angebot nächtlicher Wanderungen, der Förderung gastronomischer und sportlicher Veranstaltungen oder auch der Wiederentdeckung der Kenntnis von Ortsnamen. Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 ORSELINA 2011 9 una montagna da scoprire eine entdeckenswerte Bergwelt Avreste mai pensato che da Cardada / Cimetta si vede il punto più basso (Delta della Maggia ad Ascona) e il punto più alto (Monte Rosa) della Svizzera? Con la funivia in pochi minuti da Orselina a Cardada e di seguito con la seggiovia fino a Cimetta. Oltre al panorama mozzafiato a 360 gradi la montagna offre passeggiate, un percorso d’orientamento, sentieri nordic walking, un percorso plantare, una pista per mountain bike, un punto di partenza per parapendio e spazi da gioco per bambini. I ristoranti e le capanne sono lieti di accogliervi con la tipica cucina Ticinese. di/von ALDO TORRIANI IN COLLINA SI CAMPA OLTRE 100 ANNI! Hätten Sie gedacht, dass von Cardada / Cimetta der tiefste Punkt (Maggia Delta bei Ascona) und der höchste Punkt (Monte Rosa Massiv) der Schweiz zu sehen sind? Mit der Luftseilbahn in wenigen Minuten von Orselina nach Cardada und weiter mit dem Sessellift bis Cimetta. Nebst der atemberaubenden 360° Rundsicht bieten wir Wanderungen, eine Orientierungslaufstrecke, Nordic Walking Trails, ein Reflexzonenpfad, eine Mountainbikepiste, ein Startpunkt für Gleitschirmflieger und Spielzonen für Kinder. Die Restaurants und Berghütten erwarten Sie gerne mit traditionellen Gerichten der Tessiner Küche. Cardada Impianti Turistici SA CH-6644 Orselina / Locarno Tel. +41 (0)91 735 30 30 Fax +41 (0)91 735 30 31 www.cardada.ch [email protected] Mehrzweckschwimmbad 31.5 bis34¡ Thermalgrotte/Sauna Solarium Wellness Aquafit¤ Acquagym - Watsu ¤ Yoga - Acquastretching - Schwimmschule Hydrobike Autoeinstellhalle (15 Pl tze) wellness center acquasana muralto sa Via Balli 1 ¥ 6600 Muralto/Locarno Tel. 091 730 15 75 ¥ Fax 091 730 15 76 e-mail: [email protected] OrselinaNews AM BERG LEBT MAN MEHR ALS HUNDERT JAHRE! Ritratto di Attilio Dall’Acqua Ein Porträt von Attilio Dall’Acqua A K ll’approssimarsi del suo 101.mo compleanno abbiamo incontrato Attilio Dall’Acqua, personaggio molto conosciuto a Orselina, di cui fu sindaco negli anni ’60, e ancora oggi uomo pieno di interessi. Attilio Dall’Acqua dice che la sua vita è divisa a metà tra la Svizzera interna, dove ha vissuto i suoi primi 50 anni, e il Ticino, dove è arrivato nel 1959 quando gli fu affidata la direzione della nuova sede locarnese della Jelmoli (ora Globus), azienda che in quegli anni occupava oltre cento persone. A Orselina si profilò subito come persona disponibile e competente, tanto è vero che dopo appena tre anni fu chiamato in Municipio a subentrare al defunto sindaco Bruno Brenn e già nella successiva legislatura fu egli stesso eletto sindaco, carica che mantenne dal 1964 al 1968. Dopo un quadriennio di pausa, il signor Dall’Acqua rientra in Municipio quale rappresentante del neonato “Gruppo Indipendenti”, che nel frattempo aveva contribuito a fondare, nella sua ferma convinzione che per gestire bene un comune non servano ideologie, ma capacità, impegno e correttezza. Al sindaco Dall’Acqua si devono importanti realizzazioni che ancora oggi incidono positivamente sulla vita del paese. In primo luogo la creazione del Parco di Orselina, un gioiello che tutti apprezzano e ci invidiano, la cui progettazione fu affidata, con felice intuizione, a un architetto locale, il compianto Eldes Rossi. Questi ne fece un parco non tanto da guardare quanto da vivere, pensato per la popolazione (e in particolare per i bambini) e per gli ospiti. La proprietà, di oltre 5'000 metri quadrati, comprendente pure il Castello Bernese, fu acquistata dal Comune nel 1961 su iniziativa dell’allora sindaco Brenn, per la cifra assai favorevole (considerata la grandezza della particella) di 550'000 franchi. Da parte sua il sindaco Dall’Acqua raccolse oltre 100'000 franchi di finanziamenti privati per il riassetto del parco, una somma all’epoca ragguardevole. Alla sua intraprendenza e caparbietà si deve anche l’arrivo del bus a Orselina. Di fronte ai dubbi delle FART, egli convinse i suoi dirigenti facendosi garante che il servizio sarebbe poi stato utilizzato dalla popolazione, come puntualmente avvenne. Si adoperò anche attivamente per migliorare l’amministrazione del Comune e promosse la collaborazione con Locarno per garantire un servizio di polizia adeguato, prima coperto solo da un usciere comunale. Dall’Acqua ricorda che a quei tempi il Comune gestiva in proprio anche la Cassa Malati dei dipendenti, operazione insostenibile con l’evoluzione dei tempi, per cui, anche questa operazione sociale di modernizzazione fu portata a termine. In quel periodo il Comune provvide poi all’ampliamento del cimitero che disponeva ormai solo di due posti liberi…. Infine a lui si deve l’avvio della collaborazione con Brione s/Minusio per mantenere la scuola elementare nei due comuni, quale elemento di vitalità di una comunità. Anche da pensionato, Attilio Dall’Acqua ha continuato a prestarsi a lungo per il suo comune di adozione, come consigliere comunale, membro e presidente del Consiglio Parrocchiale. Soggiorna ora alla Residenza Al Lido di Locarno e non è raro incontrarlo in Piazza Grande. urz vor seinem 101. Geburtstag, sind wir Attilio Dall’Acqua, einer in Orselina sehr bekannten Persönlichkeit, begegnet. Er war in den Sechzigerjahren Gemeindepräsident und ist noch heute ein Mann mit mannigfaltigen Interessen. Attilio Dall’Acqua sagt, sein Leben sei zur Hälfte aufgeteilt zwischen der Innerschweiz, wo er seine ersten 50 Jahre gelebt hat, und dem Tessin, wo er 1959 angekommen ist, um die Leitung des neuen Geschäftssitzes des Jelmoli (jetzt Globus) in Locarno zu übernehmen. Der Betrieb beschäftigte damals über hundert Personen. In Orselina profilierte er sich sofort als verfügbare und kompetente Person, sodass er nach kaum drei Jahren in den Gemeinderat berufen wurde, um den verstorbenen Bürgermeister Bruno Brenn zu ersetzen. Schon in der nächsten Legislaturperiode wurde er selbst zum Bürgermeister gewählt. Dieses Amt übte er von 1964 bis 1968 aus. Nach vier Jahren Pause kehrte Dall’Acqua in die Gemeindeverwaltung zurück, als Vertreter des neuen “Gruppo Indipendenti”, zu dessen Gründung er in der Zwischenzeit beigetragen hatte. Er war der festen Überzeugung, dass es, um eine Gemeinde gut zu verwalten, nicht Ideologien brauche, sondern Fähigkeit, Einsatz und Integrität. Dem Gemeindepräsidenten Dall’Ac- Attilio Dall’Acqua, ex-sindaco di Orselina Der ehemalige Gemeindepräsident qua sind wichtige Verwirklichungen zu verdanken, die das Dorfleben noch heute positiv beeinflussen. In erster Linie die Errichtung des Parks von Orselina, ein Juwel, das alle schätzen und um das uns viele beneiden. Die Projektierung wurde einem hiesigen Architekten anvertraut, dem inzwischen verstorbenen Eldes Rossi. Er hat einen Park, der nicht nur zum Anschauen, sondern zum Leben für die Bevölkerung (vor allem für die Kinder) und für die Gäste gedacht war, angelegt. Das Grundstück von mehr als 5000 Quadratmetern, welches auch das Castello Bernese umfasst, wurde von der Gemeinde 1961 auf Anregung des damaligen Bürgermeisters Brenn für 550 000 Franken erworben. Wenn man die Gesamtfläche des Grundstücks berücksichtigt war das sicher einen recht günstigen Preis. Gemeindepräsident Dall’Acqua sammelte seinerseits über 100 000 Franken privater Finanzierungsmittel für die Neuordnung des Parks, eine erhebliche Summe für die damalige Zeit. Seiner Initiative und Hartnäckigkeit ist es auch zu verdanken, dass Orselina an das regionale Busnetz angeschlossen wurde. Angesichts der Zweifel der FART überzeugte er deren Leitung davon, dass diese Dienstleistung von der Bevölkerung geschätzt werde, was dann auch pünktlich eintraf. Er setzte sich auch aktiv für eine bessere Gemeindeverwaltung ein und förderte die Zusammenarbeit mit Locarno, um einen angemessen Polizeidienst zu garantieren, der vorher nur von einem Angestellten der Gemeinde besorgt wurde. Dall’Acqua erinnert daran, dass in jener Zeit auch die Krankenkasse der eigenen Angestellten Sache der Gemeinde war. In jener Zeit sorgte die Gemeinde auch für die Erweiterung des Friedhofs, in dem nur noch zwei freie Plätze zur Verfügung standen. Attilio Dall’Acqua verdankt man auch die Einleitung der Zusammenarbeit mit Brione s/Minusio, um die Primarschule in den beiden Gemeinden, ein Element der Vitalität einer Gemeinschaft, zu erhalten. Auch als Rentner stand er seiner Adoptivgemeinde noch lange zur Verfügung als Gemeinderat, Mitglied und Präsident des Pfarreirates. Jetzt weilt er in der Residenz Al Lido in Locarno, und nicht selten trifft man ihn auf der Piazza Grande. Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 ORSELINA 2011 11 di/von FABRIZIA MILESI OrselinaNews DA ANTICA GRÀ A GALLERIA D’ARTE L’intensa attività di Casa Al Platano a Brione s/Minusio L’ Via Vallemaggia 9 • Locarno Tel. 091 760 00 40 Fax 091 760 01 90 Via Cantonale • Vira Gambarogno Tel. 091 795 16 17 Fax 091 795 16 75 [email protected] • www.inelettra.ch attuale Casa al Platano fu costruita sul terreno dove all’inizio del ‘700 sorgeva la grà di un’antica famiglia brionese. Nel 1966 il Comune acquistò l’immobile e lo restaurò, mantenendo l’architettura originale. Inaugurato nel 1988, l’edificio ospita ora mostre di vario genere. Parecchi sono stati gli artisti che negli ultimi tre anni ha ospitato la piccola Galleria, promuovendo un intenso programma di attività espositive dedicate all’arte. Un percorso culturale che ha coinvolto l’artista Dédé Moser, considerata in Svizzera la più conosciuta pittrice di gatti. Le gigantografie di Nicola Walbeck, Maya Fritschi e Filippo Simonetti, hanno affiancato le opere di un apprezzato architetto ticinese, Michele Arnaboldi. Attraverso i suoi progetti dimostra la capacità di conciliare le esigenze degli abitanti con l’ambiente, la mobilità e la sua storia. Stati emotivi momentanei, spunti di una vita quotidiana tradotti in forme e colori si sono posati sulle tele di Anita Bertschinger, dando vita a ogni quadro. Attratta da colori vivaci e dai materiali contemporanei, Alberta Jacqueruoud unisce le tessere del mosaico (un’arte molto antica) affidando a ogni sua creazione la propria storia. L’amore che l’ar- tista Carlo Franscella nutre verso la natura lo spinge a tradurre i suoi sentimenti in immagini, le sue emozioni in colori, realizzando opere che ti avvolgono in una calda atmosfera. “L’Essenza delle donne” è il titolo di un’esposizione che presenta tre artiste con personalità differenti per stili e per temi, ma unite dalla passione per la pittura : Maria Rosa Bresciani, Franca Decarli, Cristina Fornera. Un intreccio di sculture e oggetti di carta è invece la mostra collettiva con Anneliese Hophan, scultrice in bronzo e Gerda Ritzmann, creatrice di oggetti di carta. Nella stessa Galleria, la Parrocchia ha invece organizzato il “marché aux puces”, una brocante con oggetti semplici e talvolta assai curiosi, apprezzati soprattutto da chi ricerca la chincaglieria. Gli angoli del paese, dipinti da Luigi Lorenzetti e la Storia di Brione s/Minusio raccontata nel volume di Leo Marcollo si sono in- trecciati con l’amore per la propria terra, riportando alla luce angoli e testimonianze quasi dimenticati. Un ricco patrimonio culturale che il Comune ha voluto ricordare con una propria mostra fotografica, raccontando con le immagini un percorso di vita e di storia che ha permesso di ristabilire un legame con “una Brione” che da allora si è evoluta: da terra contadina a zona turistica. Dal 16 aprile al 21 maggio 2011, la Casa al Platano ospiterà l’artista Emmy Martinoni, scultrice di ceramica e pittrice che ama ridare vita a travi centenarie, lasciandosi ispirare dal rosso soffuso di un tramonto o dal profumo di un vecchio mobile. Tele e oggetti in ceramica completeranno questa esposizione sospesa tra natura e modernità: un rapporto d'intimità che solo l'arte riesce a trasmettere. Dal 17 settembre al 16 ottobre, Pol Poroli esporrà la sua natura astratta, dove fantasia ed emozioni sono raccolte in un mondo di colore. L’artista, dopo un periodo dedicato alla pittura figurativa, nel 1996 inizia un percorso che attraversa diverse fasi, fino ad arrivare con naturale spontaneità all’arte astratta, un’arte che ci allontana dalla realtà per condurci in una sfera più spirituale e interpretativa. VON DER ANTIKEN GRÀ ZUR KUNSTGALERIE Die vielseitigen Aktivitäten im ‘Casa al Platano’ in Brione s/Minusio W o heute die Casa al Platano steht, hat es zu Beginn des 18. Jahrhunderts ein so genanntes “grà“ (Hütte zum Trocknen von Kastanien) einer alteingesessenen Brioneser Familie gegeben. Das aktuelle Gebäude ist im Jahr 1966 von der Gemeinde gekauft und sanft restauriert worden. Ziel dabei war es, die historische Architektur zu bewahren. Seit der offiziellen Einweihung im Jahr 1988 sind in der Casa al Platano zahlreiche Kunstausstellungen durchgeführt worden. Allein in den vergangenen drei Jahren sorgten zahlreiche Künstler für ein abwechslungsreiches Ausstellungsprogramm in der kleinen Galerie. Beteiligt war beispielsweise die Kunstmalerin Dédé Moser, die in der ganzen Schweiz für ihre Katzenbilder bekannt ist. Zu sehen gab es ausserdem grossformatige Werke von Nicola Walbeck, Maya Fritschi und Filippo Simonetti, die als Kulisse für die ausgestellten Arbeiten des Tessiner Architekten Michele Arnaboldi dienten. Letzterer konnte bei dieser Gelegenheit einmal mehr beweisen, wie harmonisch es ihm gelingt, die Bedürfnisse der Anwohner mit den Gegebenheiten durch Umwelt, Verkehr und Geschichte zu vereinen. Gefühlszustände, wie sie spontan im Alltag entstehen, waren wiederum das Thema von Anita Bertschinger, die diese Emotionen als Farben und Formen auf Leinwänden festgehalten hat. Die Werke von Alberta Jacqueruoud dagegen charakterisierten sich vor allem durch lebendige Farben und die Wahl zeitgenössischer Materialien. Jedes ihrer Mosaike (die entsprechend der Techniken eines sehr alten Kunsthandwerks entstanden sind) erzählte dabei eine andere Geschichte. Den Ausstellungsstücken von Carlo Franscella war vor allem die Liebe zur Natur anzumerken. Die Art und Weise, wie der Künstler seine Gefühle in Motive und Farben umgesetzt hatte, übermittelte dem Betrachter seiner Werke eine sehr warme Atmosphäre. “L’Essenza delle donne“ war der Titel einer Werkschau, die von drei technisch sehr unterschiedlichen Künstlerinnen ausgerichtet wurde. Eines haben Maria Rosa Bresciani, Franca Decarli, Cristina Fornera jedoch gemeinsam: die Liebe zur Malerei. Die Sammel-Ausstellung von Anneliese Hophan (Bronze-Bildhauerin) und Gerda Ritzmann, (Papierkünstlerin) dagegen zeigte Skulpturen und Kunstwerke aus Papier. In derselben Galerie hat zudem bereits die Pfarrei einen Flohmarkt veranstaltet, der eine Reihe von einfachen und kuriosen Objekten zu Tage brachte. Die Veranstaltung war vor allem bei Leuten auf der Suche nach kleinen Kunstgegenständen beliebt. Dank einer Fotoausstellung der Gemeinde war es zudem möglich, in die lebendige Geschichte Briones einzutauchen und zu erleben, wie sich das bäuerliche Dorf in eine touristische Zone verwandelt hat. Sowohl die Gemälde von Luigi Lorenzetti, die die schönsten Plätze des Ortes zeigten, als auch die Ausschnitte aus dem Geschichtsbuch von Leo Marcollo bewiesen dabei eine sehr grosse Heimatliebe der Künstler. Vom 16. bis 21. Mai 2011 wird die Künstlerin Emmy Martinoni in der Casa al Platano zu Gast sein. Die Keramikerin und Malerin überzeugt durch das Talent, hundertjährigen Holzelementen neues Leben einzuhauchen. Inspirieren lässt sie sich dabei von dem gedämpften Rot eines Sonnenunterganges oder dem typischen Geruch eines alten Möbels. Gemälde und Keramiken vervollständigen diese Exposition, die in ganz individueller Weise eine Balance zwischen Natur und Moderne findet. Vom 17. September bis zum 16. Oktober präsentiert Pol Poroli seine Werke abstrakter Kunst, in denen sich Fantasie und Emotionen zu einer vielfarbigen Welt vereinen. Der Künstler, der sich jahrelang der figurativen Malerei gewidmet hatte, schlug im Jahr 1996 einen neuen kreativen Weg ein, der ihn ganz automatisch zur abstrakten Kunst brachte. Sein Schaffen führt ihn weg von der Realität hin zu einer rein spirituellen Sphäre, deren Interpretation ganz im Auge des Betrachters liegt. Impianti citofoni e videocitofoni Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2011 13 di/von LUCA MALACRIDA OrselinaNews IN RAMPICHINO DAL PIANO ALLA VETTA 25 chilometri e 1200 metri di dislivello. Questo è il profilo altimetrico del percorso che da Minusio porta a Cardada via Monte Brè, per poi immettersi sulla ciclopista, che passando dall’alpe di Cardada, riconduce attraverso la Val Resa a Minusio. Per i meno allenati è possibile salire fino a Monte Brè con la funivia. Da qui si continua su una strada asfaltata fin quasi a Vegnasca, a quota 1500 dove si trova il primo cartello della ciclopista per rampichini promossa nell’anno 2000 dalla Pro Minusio: un’opera costata oltre 220'000 franchi, che sono stati versati da diversi enti locali e pubblici. Per realizzarla, ci son volute 65 riunioni prima di trovare il consenso di tutti i proprietari, per l’attraversamento dei terreni privati e non, e quindi per riuscire ad abbozzare il percorso. Tornando al tracciato della ciclopista che sale da Vegnasca, si tratta di una mulattiera larga 1.20 m, accessibile anche ai meno esperti di mountain bike. Per arrivare all’alpe di Cardada il percorso è relativamente pianeggiante e in parte condiviso con i pedoni, ai quali viene concessa la precedenza. Un gentile saluto è sempre una buona carta da visita per il ciclista e giova all’immagine di questi sportivi che talvolta vengono erroneamente considerati degli spericolati. Alla Capanna Lo Stallone, dopo un buon rifornimento a base di una varietà di polente gratinate, inizia la discesa attraverso un bellissimo faggeto. Il primo tornante, al Sass da Sprüg, riporta la ciclopista in direzione di Locarno per arrivate sopra il Monte Cordonico, dove una breve salita conduce su un tracciato che si è dovuto creare dal nulla. Il tratto precedente è stato invece recuperato da un vecchio sentiero in disuso; in effetti vi si possono ancora scorgere i vecchi canali in pietra per lo scolo dell’acqua, non sempre apprezzati dai ciclisti a causa del rischio di foratura. Giunti al Monte Cor- Via al Parco 1 6644 Orselina - Switzerland Tel. +41 (0)78 824 34 29 Wir freuen uns über Ihre Anfrage und beraten Sie gerne. Siamo volentieri a vostra disposizione per informazioni. Eine Reise durch Nostalgie und Romantik mit der Centovallibahn Unsere Ausflüge: Lago Maggiore Express, Tagesrundreise mit Bahn und Schiff: Locarno - Domodossola - Stresa - Locarno Centovalli Veloplausch Centovalli Fun & Action: Bungy Jumping, Canyoning donico, non si transita attraverso il piccolo nucleo, bensì sulla circonvallazione appositamente realizzata per i ciclisti. Si raccomanda di seguire strettamente le due segnaletiche per evitare di trovarsi sugli altri sentieri pedestri difficilmente percorribili in bicicletta. L’ultima tratta del percorso per mountain bike è stata anche scavata nella montagna, presenta delle curve un po’ tecniche dove i più abili possono esprimere le loro doti di equilibristi, gli altri per contro possono aiutarsi appoggiando il piede interno, un po’ come gli artisti del motomondiale. Al termine della parte sterrata, si giunge in cima alla Val Resa, dove finisce la ciclopista. Il percorso continua su strada asfaltata verso Brione s/M e quindi Minusio. I ciclisti più provetti percorrono la ciclopista anche in salita. Occorrono circa 40 minuti per il tratto dalla Val Resa fino all’Alpe di Cardada: ma non scoraggiatevi, basta scegliere il rapporto più corto per iniziare a percorrere i primi tornanti che hanno un sapore di Tremola. La manutenzione del tracciato viene svolta annualmente da volontari con il coordinamento dell’associazione Pro Minusio. Ma anche alcuni privati, nonché i ciclisti che scendendo spostano rami e sassi in mezzo al sentiero, aiutano a mantenere agibile il percorso. Con queste righe, speriamo di aver stuzzicato il vostro interesse a provare questo itinerario accessibile a tutti. Quindi buon divertimento. MIT DEM MTB VON MINUSIO NACH CARDADA D ie 25 Kilometer lange Tour, die von Minusio über Monte Brè nach Cardada führt und in eine abschüssige Mountainbike-Strecke in Richtung Val Resa und Minusio übergeht, überwindet einen Höhenunterschied von 1200 Metern. Wer den Aufstieg scheut, kann sich auch von der Seilbahn bis Monte Brè bringen lassen. Von der Bergstation aus führt eine asphaltierte Strasse bis fast nach Vegnasca (auf 1500 Höhenmetern). Dort weist ein Schild auf den im Jahr 2000 von der Pro Minusio eingerichteten Radweg hin, an dessen Projektkosten von 220’000 Franken sich mehrere Gemeinden und öffentliche Einrichtungen beteiligt haben. Insgesamt 65 Besprechungen sind notwendig gewesen, um alle betroffenen Grundstücksbesitzer auf eine verbindliche Streckenführung festzulegen. Der erste Teil der MountainbikeRoute führt über einen ehemaligen Maultierpfad, der etwa 1.20 Meter breit ist und sich auch für die weniger erfahrenen Radsportler eignet. Bis Cardada bleibt die Strecke relativ eben. Allerdings sind auf diesem Abschnitt auch Fussgänger unterwegs, denen grundsätzlich der Vortritt einzuräumen ist. Ein freundlicher Gruss kann bei diesen Begegnungen nie schaden – Con la Centovallina attraverso un paesaggio romantico e nostalgico Le nostre escursioni: Lago Maggiore Express, gita giornaliera con treno e battello: Locarno - Domodossola - Stresa - Locarno Divertimento in bici Fun & Action: Bungy Jumping, Canyoning Alcuni ciclisti all’Alpe di Cardada Einige Biker auf der Alpe di Cardada Auskünfte / informazioni: La Biglietteria, FART SA, Piazza Stazione, 6600 Muralto Tel. 091 751 87 31, Fax 091 751 40 77 [email protected] - www.centovalli.ch www.lagomaggioreexpress.com schon allein um das Image des Sports aufzupolieren. Schliesslich werden Mountainbiker immer noch – zu Unrecht – als waghalsige Draufgänger betrachtet. An der Berghütte Lo Stallone lohnt es sich, eine kleine Pause einzulegen, um die vielseitige Auswahl an gratinierter Polenta zu probieren. Dann geht es weiter bergab durch einen herrlichen Buchenwald. An der ersten scharfe Kurve in Sass da Sprüg setzt sich die Talfahrt in Richtung Locarno fort bis der Weg oberhalb vom Monte Cordonico wieder ein kurzes Stück bergauf führt. Bis zu diesem Punkt folgt die Tour einem alten Wanderpfad, der neu als Radstrecke hergerichtet wurde. Allerdings müssen Mountainbiker gut auf die kleinen Abwasserkanäle aus Stein achten, um nicht in ihnen hängen zu bleiben. Von jetzt an jedoch geht es auf einer völlig neu geschaffenen Radstrekke weiter, die in Monte Cordonico um den kleinen Ortskern herum führt. Es ist sehr wichtig, sich bei der weiteren Abfahrt genau an die Ausschilderung zu halten, um nicht versehentlich auf einem Wanderweg für Fussgänger zu landen. Der letzte kurvige Abschnitt des Trails stellt hohe technische Ansprüche an die Radler. Profis können hier ihren Gleichgewichtssinn auf die Probe stellen. Wer sich aber unsicher fühlt, sollte den Abschnitt meistern, indem er sich – wie ein Motocrossfahrer – seitlich mit dem Fuss abstützt. Sobald das obere Val Resa erreicht ist, endet die unebene Strecke und es geht bequem auf asphaltierter Strasse in Richtung Brione s/M und Minusio weiter. Wer gut in Form ist, kann die Tour auch in entgegen gesetzter Richtung zurücklegen. Bergauf braucht man vom Val Resa aus bis Cardada etwa 40 Minuten. Und nicht entmutigen lassen: Die ersten Kurven sollte man einfach im ersten Gang bewältigen. Die gesamte Radstrekke wird alljährlich von freiwilligen Helfern aufgeräumt und in Stand gehalten. Die Einsätze koordiniert der Verein Pro Minusio. Doch auch Privatleute und vor allem die Radfahrer helfen regelmässig mit, Steine und Äste aus dem Weg zu räumen. Wir hoffen, dass wir Sie mit diesem Text auf den Geschmack bringen konnten, die Tour einmal selbst auszuprobieren! Wir wünschen Ihnen viel Spass dabei! Impianti citofoni e videocitofoni Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2011 15 Via A. Pioda 4-8 6600 Locarno T +41 (0)91 751 71 55 F +41 (0)91 752 15 76 [email protected] www.giugni.ch Tag oder Nacht, nah oder fern, Sonne oder Schatten, kurz- oder weitsichtig ... Wir bieten professionelle Lösungen und eine persönliche Beratung ... damit Ihre Brille zu einem modischen Accessoire wird! Lavorare i metalli è il nostro mestiere Finestre scorrevoli con telaio ipersottile Rappresentante per il Ticino P.S. Und falls Sie sowohl eine Korrekturbrille als auch eine Sonnenbrille mit optischer Korrektur wünschen, erwartet Sie eine überaus erfreuliche Überraschung! OrselinaNews IL VARIETÉ DELLA SCUOLA DIMITRI ANCHE QUEST’ANNO AL PARCO I OTTICA STIEFEL GIUGNI SA metalcostruzioni di/von OLIVIERO GIOVANNONI Ascona Tel. 791 24 78 Locarno Tel. 743 59 03 Tenero Tel. 745 80 80 Be yourself. Auch starke Frauen können sich eine Schwäche leisten. l varietà, varieté o spettacolo d’arte varia nacque a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, durante i meravigliosi anni della Belle Epoque. Erano tempi in cui una parte della società, gaia e godereccia, figlia della rivoluzione industriale, era alla continua ricerca di svago ed evasione. Fu proprio in questo periodo che il Teatro trovò la giusta formula affinché “viveurs” e frequentatori di “Café Chantant” potessero soddisfare i propri bisogni e riuscissero a divertirsi come desideravano. Poi, negli anni Venti del secolo scorso, la gente si muoveva tra i tavoli di raffinatissimi “tabarin”, oppure nei teatri di varietà veri e propri, dove si susseguivano scenette, macchiette, canzoni, danze e acrobazie. Come ogni anno, già in gennaio, alla scuola Dimitri, si sceglie e si crea il prossimo Varieté Si cominciano a cercare quegli spunti che precedono la fase creativa dello spettacolo. Per il 2010, il “file rouge” dello spettacolo era un vecchio e pesante armadio. A partire dal mese di giugno, i numeri dello spettacolo prendono forma, l’armadio si riempie e si svuota, l’aria si colma di suoni e di ritmi. Alcuni numeri risultano troppo lunghi e quindi bisogna, come si dice in gergo, dare un colpo di forbici. Altri partono bene, ma non convincono. Allora il rimedio è più drastico: si eliminano. Lo spettacolo deve essere rappresentato anche in luoghi che non hanno una struttura tecnica propriamente teatrale. Di conseguenza lo si deve strutturare in modo da poterlo gestire anche in luoghi non sempre idonei. A inizio luglio si svolge la prova generale e poi, finalmente, ecco la “Première”. Subito dopo la prima esibizione, la gioia di aver portato a termine un gran lavoro si mescola con la tristezza di aver finito un intenso periodo di collaborazione e di creazione, che è cibo, nutrimento e linfa vitale per chi lavora in questo campo artistico. Ma non ci si può lasciare andare: ancora alcune parti sono da perfezionare o, Un momento dello spettacolo degli allievi della Scuola Dimitri Eine Szene aus der Aufführung der Dimitri-Theaterschüler come direbbe un nostro insegnante, da “pettinare”. Una rappresentazione fuori dal teatro di Verscio che si aspetta con piacere, è la serata al Parco di Orselina, dove il Varieté riscuote sempre un grande successo. Lo spettacolo, di solito, è programmato verso la fine di luglio; si arriva al mattino verso le 10 e dopo aver scaricato il materiale si comincia a montare la scenografia, le luci e l’impianto sonoro. I giovani attori sanno che proporsi al pubblico comporta anche un “prima” e un “dopo” lo spettacolo, cioè il montaggio e lo smontaggio delle cospicue attrezzature. Spesso il caldo e l’afa delle lunghe giornate estive non danno tregua e mettono a dura prova il fisico di chi la sera deve dare il meglio di sé. Già durante la preparazione e le prove qualche bambino fa capolino e invece di giocare sulle altalene si ferma a guardare estasiato. Che bel pubblico spontaneo! Mentre Il sole va sparendo dietro il Ghiridone, i primi spettatori stanno già arrivando. È sempre piacevole vedere le gradinate del Parco riempirsi di spettatori. In un qualunque teatro si direbbe che è tutto esaurito, ma al Parco, come per magia, sembra che ci sia sempre posto. La gente si sistema ovunque, sulle gradinate, sulle scale, in piedi accanto al palco. La rappresentazione finisce con uno scroscio di applausi. Una serata molto divertente e apprezzata dal foltissimo pubblico. L’estate è iniziata e per i giovani attori del Varieté significa avere di fronte a sé due mesi di generoso lavoro per regalare buonumore e gioia ai numerosi spettatori. Buone vacanze e … buon Varieté. VARIETÉ DER SCUOLA DIMITRI AUCH DIESES JAHR IM PARK! D www.bucherer.com as Varieté, die Mannigfaltigkeit des Theaters ist an der Schwelle des 19./20. Jahrhunderts, in den wundervollen Jahren der Belle Epoque, entstanden. Es waren die Zeiten, in denen ein Teil der Gesellschaft, fröhlich und vergnügungssüchtig, eine Tochter der Industrierevolution, ständig auf der Suche nach Unterhaltung und Zerstreuung war. Gerade in dieser Zeit fand das Theater die richtige Formel, damit die Ansprüche von “Viveurs” und Besuchern des “Café Chantant” erfüllt wurden und sie sich nach Belieben vergnügen konnten. Dann, in den Zwanzigerjahren des vergangenen Jahrhunderts, bewegten sich die Leute zwischen den Tischen raffinierter “Tabarins” oder in den eigentlichen Varieté-Theatern, wo Sketches, Stippen, Lieder, Tänze und Akrobatik einander folgten. Wie jedes Jahr wird in der DimitriSchule schon im Januar das nächste Varieté vorbereitet. Der Suche nach guten Ideen folgt die kreative Phase des Schauspiels. 2010 war der “file rouge” ein schwerer alter Schrank. Ab dem Monat Juni nehmen die Nummern des Spektakels Gestalt an. Der Schrank wird gefüllt und geleert, die Luft wird erfüllt mit Tönen und Rhythmen. Einige Nummern sind zu lange und brauchen einen Schnitt mit der Schere. Andere starten gut, können aber nicht überzeugen. Die Abhilfe ist drastisch: Sie werden eliminiert. Das Schauspiel muss auch auf Bühnen gezeigt werden, die nicht gerade eine theatermässige Struktur aufweisen; es muss also umstrukturiert werden, damit es auch an nicht immer geeigneten Orten zur Geltung kommt. Anfang Juli wird die Generalprobe durchgeführt, dann folgt endlich die Premiere. Gleich nach der ersten Vorstellung vermischt sich die Freude, eine grosse Arbeit beendet zu haben, mit dem Bedauern, dass eine Zeit der engen Zusammenarbeit und der Schaffens- freude zu Ende geht, Nahrung und Herzblut für alle, die in diesem künstlerischen Bereich tätig sind: Einige Teile sind zu vervollkommnen oder, wie unser Lehrer sagen würde, zu “kämmen”. Eine Vorstellung ausserhalb des Theaters in Verscio, die man mit Freude erwartet, ist der Abend im Park von Orselina, wo das Varieté stets einen grossen Erfolg erntet. Das Schauspiel steht in der Regel gegen Ende Juli auf dem Programm. Ankunft am Vormittag vor 10 Uhr. Nachdem das Material abgeladen ist, werden die Szenerie, die Beleuchtung und die Tonanlage aufgebaut. Die jungen Schauspieler wissen, dass eine Premiere auch ein Vor- und Nachspiel hat, nämlich den Auf- und Abbau der umfangreichen Anlagen. Oft bereiten die Hitze und Schwüle der langen Sommertage keine Atempause und stellen die Kräfte derjenigen, die am Abend ihr Bestes geben müssen, auf eine harte Probe. Schon wäh- rend der Vorbereitung und den Proben gibt es Kinder, die begeistert zugucken statt auf den Schaukeln zu spielen. Was für ein sympathisches, spontanes Publikum! Während die Sonne hinter dem Ghiridone versinkt, kommen bereits die ersten Gäste. Es ist stets schön zu sehen, wenn die Sitzreihen des Parks sich mit Zuschauern füllen. In einem beliebigen Theater würde man sagen, es sei ausverkauft, aber im Park scheint wie durch einen Zauber immer Platz zu sein. Die Leute richten sich überall ein, auf den Stufen, auf den Treppen, neben der Bühne stehend. Die Vorstellung endet mit einem Beifallssturm. Ein sehr vergnüglicher Abend, den das zahlreiche Publikum zu schätzen weiss. Der Sommer hat begonnen, für die jungen Schauspieler des Varietés heisst es, dass sechs Monate grosszügiger Arbeit bevorstehen, um den zahlreichen Zuschauern gute Laune und schenken zu können. Gute Ferien und… gutes Varieté! Servizi Internet, telefonia e TV digitale www.ticinocom.com ORSELINA 2011 17 Sala Consiglio comunale Assemblea ordinaria 13.4 20.30 Sala Consiglio comunale Conferenza con Michela Zucconi-Poncini: “Marianne Werefkin, una vita per la pittura” 22 maggio / Mai ore 11.00 Festa finale scuole Metà giugno / Mitte Juni Festa di fine anno scolastico con gli allievi di Orselina e di Brione. Spettacolo che incanta e affascina perché ognuno dei nostri piccoli dà il meglio di sé. Veranstaltung zum Ende des Schuljahres des Kindergartens und der Elementarschule. Ein bezauberndes Schauspiel, in dem alle unsere Kleinen ihr Bestes geben. ore 17.00 Concerto Jazz con la Brass Band La meravigliosa atmosfera creata dalla musica di strada si sposta dalla Piazza di Ascona al Parco di Orselina. Concerto organizzato in collaborazione con il Municipio di Orselina e JazzAscona. 29 giugno / Juni Die wundervolle Atmosphäre, die von der Strassenmusik hervorgerufen wird, verlagert sich von Ascona in den Park von Orselina. In Zusammenarbeit zwischen der Gemeinde Orselina und JazzAscona. ore 21.00 Musica cittadina di Locarno Concerto ricco di generi musicali, eseguiti con grande maestria dai quaranta componenti della rinomata filarmonica di Locarno. Ein Konzert, das reich ist an verschiedenen Musikfornen, meisterhaft dargeboten von den vierzig Mitgliedern der namhaften Stadtmusik von Locarno. 6 luglio / Juli ore 21.00 22.5 11.00 20.8 20.45 13 luglio / Juli Ein lustiges und magisches Schauspiel für ein Publikum jeden Alters, mit Gianni Giannini und Tania Capra. Der Abend will Komik, Magie und ein wenig Poesie verschmelzen. 3.4 Gruppo canzoni e costumi e ticinesi Coro a quattro voci miste, canti popolari di autori ticinesi e lombardi, danze folcloristiche ticinesi di un tempo, un suonatore di corno delle Alpi e altre sorprese. 20 luglio / Juli Vierstimmiger gemischter Chor, Volkslieder aus dem Tessin und der Lombardei, Tessiner Folkloretänze alter Zeiten, ein Alphornbläser und noch vieles mehr. ore 21.00 Fam. René Schürpf - Tel. 091/743 66 81 - Fax 091/743 66 83 Eine Oase der Ruhe Unser Panoramarestaurant mit Aussichtsterrasse, in aussergewöhnlicher Lage mit subtropischer Umgebung, lädt Sie zum Verweilen ein. Besuchen Sie uns! Risottata primaverile 10/11.9 Festa dell’uva PRO BRIONE 17.6 Aperitivo di inizio estate 9.7 Festa del paese 2.10 Castagnata 4.12 S. Nicolao BRIONE 23.6 Processione Corpus Domini Processione della Madonna del Carret CONTRA 2.7 Festa del paese “La Contrada” PRO LEGO 21.8 ore 21.00 Recital per violino solo di Raffaella Morelli PRO MONTI Cosa c’è da ridere – Spettacolo di magia Uno spettacolo divertente e magico per un pubblico di ogni età con Gianni Giannini e Tania Capra. La serata si propone di fondere comicità, magia e un pizzico di poesia. Parco di Orselina Inaugurazione mostra fotografica “Frammenti di Orselina”. Seguono rinfresco e concerto con i bambini del Gruppo Jeans SANTUARIO MADONNA DEL SASSO 15.8 HOTEL STELLA ORSELINA 18 ORSELINA 2011 16.3 20.30 Festa ai monti di Lego PRO SAN BERNARDO Agosto “Festa sul prato” Pranzo con grigliata, musica e giochi PRO BRÈ 1.8 Festa con grigliata Eintritt frei Aperitif zum Saisonbeginn, mit Eröffnung der Foto-Ausstellung “Frammenti di Orselina” und Konzert mit den Kindern der Gruppe Jeans. PRO ORSELINA AGENDA PARCO DI ORSELINA Aperitivo di inizio stagione, con inaugurazione della mostra fotografica“Frammenti di Orselina”. Segue concerto con i bambini del Gruppo Jeans. ANDERE VERANSTALTUNGEN Manifestazioni 2011 Aperitivo con inaugurazione mostra fotografica ALTRE MANIFESTAZIONI Entrata libera AGENDA PARCO DI ORSELINA Eintritt frei Manifestazioni 2011 Entrata libera OrselinaNews Scuola Teatro Dimitri OrselinaNews 27 luglio / Juli ALTRE MANIFESTAZIONI ANDERE VERANSTALTUNGEN Spettacolo a tema presentato dagli allievi del secondo anno della Scuola Teatro Dimitri: saranno mostrati giochi di prestigio, “clownerie” e numeri di grande abilità artistica. Ein thematisches Schauspiel, präsentiert von den Schülern des zweiten Jahres der Scuola Teatro Dimitri, in dem sie Zaubertricks, Clownerien und Kunststückchen vorführen. CARDADA 5.6 Festa Pro Cardada 19.6 Corsa podistica in salita Orselina-Cardada 1.8 Santa Messa alla Croce di Cardada 15.8 Santa Messa sulla Cima della Trosa (1869 m s/m) ore 21.00 Festa d’estate Una grigliata in compagnia, tanta musica e allegria sono gli ingredienti ormai collaudati di questa festa paesana che tutti aspettano con impazienza. Ein Grillschmaus in netter Gesellschaft, viel Musik und fröhliche Stimmung sind die bewährten Zutaten dieses Dorffestes, das alle mit Ungeduld erwarten. 30 luglio / Juli ore 19.00 Il pifferaio magico – Teatro Paravento L’antica leggenda cantata dalla cantastorie Luisa Ferroni. Oltre a narrare le vicende del Pifferaio Luisa canta, suona chitarra e cornamusa, si esibisce come clown e interpreta i diversi personaggi. 17 agosto / August Die Legende, vorgetragen von der Bänkelsängerin Luisa Ferroni. Sie erzählt vom magischen Flötenspieler, singt, spielt Gitarre und Dudelsack, tritt als Clown auf und verkörpert verschiedene Persönlichkeiten. ore 21.00 Concerto con Liliana Lafranchi Accompagnata dal chitarrista Cristian Lozano, nei suoi concerti Liliana Lafranchi ama affrontare anche stili musicali che si distanziano dal classico: musical, chanson, jazz, pop … 24 agosto / August 16 ottobre / Oktober Begleitet vom Gitarristen Cristian Lozano,liebt es Liliana Lafranchi, in ihren Konzerten auch Musikstile zu wählen, die vom klassischen abweichen: Musical, Chanson, Jazz, Pop… 18 dicembre / Dezember Orselina: Via al Santuario e via Al Parco Mostra fotografica “Frammenti di Orselina” 22 maggio - primavera 2012 Inaugurazione: domenica 22 maggio, alle ore 11, nel Parco di Orselina. Seguono rinfresco e concerto con i bambini del Gruppo Jeans Brione: Casa al Platano 21.3 – 26.3 Gli allievi delle SE di Brione Presentano “Gli angoli di Brione” Incisioni su linoleum 16.4 – 21.5 Mostra di Emmy Martinoni 24.9 – 23.10 Mostra di Pol Poroli Passeggiata nei boschi della collina locarnese e pranzo nel Parco di Orselina: è la nostra manifestazione che ogni anno chiude la stagione estiva. Volkswanderung durch die Wälder des Locarneser Hügelgebiets, gemeinsames Mittagessen im Park von Orselina. Eine Veranstaltung, die jedes Jahr die Sommersaison beendet. ore 09.00 Aperitivo di Natale ESPOSIZIONI 8.3 “Fiori di marzo” Omaggio di Gerda Ritzmann al comune di Brione s/Minusio ore 21.00 Festa in collina Ottobre Cardada in festa Fiaccolata con i bambini, suono delle pive, albero di Natale, vin brûlé, minestrone e panettone. La suggestiva atmosfera natalizia fa da contorno all’ultima manifestazione del 2011. Fackelzug mit den Kindern, Dudelsackklänge, Christbaum, Glühwein, ‘Minestrone’ und Panettone. Die Weihnachtsstimmung bildet den Rahmen der letzten Veranstaltung des Jahres. FUNICOLARE ORSELINA-LOCARNO giugno/settembre ultima corsa ore 22.00 luglio/agosto ultima corsa ore 24.00 FUNICOLARE ORSELINA-LOCARNO Juni/September letzte Fahrt 22.00 Uhr Juli/August letzte Fahrt 24.00 Uhr ore 17.30 CONFISERIE a i l e m a C La cecchettin prop. fam. 6612 ASCONA - Tel. 091 791 77 52 Caffè - Pasticceria Panetteria cecchettin 6644 ORSELINA Tel. 091/743 64 77 Fax 091/743 74 39 www.cecchettin.ch Appartamenti di vacanza e camere Zimmer und Ferienwohnungen ORSELINA 2011 19 di/von MARCO BIANCONI / URS NÜESCH OrselinaNews LA PREZIOSA ATTIVITÀ DELLA PRO MERGOSCIA jenni COIFFURE Via Bramantino 22, D 6600 Locarno Tel. 091 752 34 32 Feldschlösschen bibite Zona Industriale 2 6807 Taverne Per ordinazioni: tel. 0848 80 50 10 - Fax 0848 80 50 11 091 745 41 71 079 384 76 58 [email protected] www.capanneti.ch/lego WERTVOLLE TÄTIGKEIT DER PRO MERGOSCIA Il masso cupellare, un’attrazione sul sentiero culturale-naturalistico sopra Mergoscia, tra Cortoi e Porchesio L a storia di Mergoscia rispecchia la realtà di molti altri villaggi delle nostre valli: condizioni di vita estremamente difficili negli anni passati hanno portato la gente ad emigrare, con il conseguente lento ma inesorabile declino dell’attività contadina tradizionale e l’inevitabile abbandono graduale del territorio. Selve castanili dimenticate, molti sentieri quasi scomparsi, un’infinità di terrazzamenti sostenuti da chilometrici muri a secco in parte abbandonati e antichi edifici rurali da restaurare, sono una realtà con la quale il paese al momento deve convivere. Nel 2003 è nata l’idea tra il Comune di Mergoscia e la Cooperativa Campo Cortoi di gettare le basi per la creazione di un progetto di recupero culturale-naturalistico sul territorio comunale. La Cooperativa è presente da circa 40 anni sui Monti di Cortoi dove è impegnata nell’organizzazione annuale di corsi e campi di lavoro con la gioventù e durante i quali, ad esempio, è stata riattata una decina di rustici. Negli anni scorsi la Cooperativa ha collaborato con il Comune di Mergoscia mettendo a disposizione la manodopera (scolaresche provenienti da tutta la Svizzera) per l’esecuzione di svariati lavori quali la pulizia di pascoli e acquedotti in zona Corte Nuovo, la ricostruzione di un ponte vicino a Bresciadiga e interventi di ripristino in seguito al maltempo. Con il prezioso e competente aiuto dell’ingegner Sergio Mariotta è stato elaborato uno studio preliminare di una quarantina di pagine, comprendente una serie di proposte per il recupero e la valorizzazione di oggetti disseminati sul territorio di Mergoscia. Il filo conduttore che collega le varie proposte operative doveva essere – e lo è tuttora – il sentiero culturale-naturalistico con il suo tracciato principale e i suoi percorsi alternativi. Un progetto di ampio respiro, con le diverse fasi di realizzazione previste sull’arco di una decina di anni, che si è subito rivelato importante e impegnativo, sia dal punto di vista esecutivo, sia soprattutto da quello finanziario. Così, sempre nel 2003, è stata costituita la Pro Mergoscia, associazione che persegue unicamente fini di utilità pubblica, senza carattere lucrativo. Da allora sono già stati eseguiti parecchi lavori di restauro e ripristino, fra cui la riattazione del forno della Busada che viene utilizzato a scadenze regolari, la realizzazione del nuovo sentiero che collega la conca di Perbioi ai monti di Cortoi, la creazione di uno stagno e di un punto panoramico sempre a Perbioi, nonché la pulizia delle grotte di Caurga con lo sgombero di tonnellate di materiale. Ma i lavori più importanti sono sicuramente stati gli interventi di ripristino della selva castanile e del bosco ceduo, con relativi rifacimenti di muri a secco, che hanno visto l’impiego di una persona stipendiata dalla Pro Mergoscia per diversi anni. Non da ultimo, dopo oltre un anno di preparazione, la creazione e la posa di cartelli lungo il sentiero culturale, la posa in piazza di un grande pannello informativo con l’itinerario e la stampa di una ricca guida illustrativa da distribuire ai visitatori. Altri progetti ci attendono! Per informazioni e contatti: Pro Mergoscia, 6647 Mergoscia oppure www.mergoscia.ch ie Geschichte Mergoscias wiederspiegelt die Realität zahlreicher Dörfer in unseren Tälern: schwierigste Lebensbedingungen in den letzten Jahrzehnten bewirkten eine starke Abwanderung der Einheimischen. Mit ihnen verschwindet langsam aber unaufhaltsam die traditionelle Landwirtschaft, und die charakteristische Kulturlandschaft wird mehr und mehr sich selbst überlassen. Vergessene Kastanienselven, viele fast schon verschwundene Wege, unzählige Geländeterrassen und Kilometer von zu einem grossen Teil zerfallenen Trockenmauern gehören heute ebenso zu unserem Dorf wie alle die aufgegebenen landwirtschaftlichen Gebäude im ganzen Valle di Mergoscia. 2003 enstand die Idee, in Zusammenarbeit mit der Genossenschaft Campo Cortoi, die Basis für ein Projekt zur Erhaltung kultureller und kulturlandschaftlicher Objekte in der Gemeinde Mergoscia zu schaffen. Die Genossenschaft Campo Cortoi nutzt seit rund 40 Jahren oberhalb Mergoscia einen Teil der Monti di Cortoi. Alljährlich organisiert die Genossenschaft Arbeitseinsätze mit Schulen und Lehrlingsgruppen, in welchen während der Anfangszeit die jetzt genutzten Rustici wieder instand gestellt und ausgebaut wurden. In den letzten Jahren wurde verschiedentlich mit der Gemeinde Mergoscia zusammengearbeitet. So zum Beispiel bei der Säuberung von Weideland, beim Bau einer Wasserleitung in Corto Nuovo, für den Wiederaufbau einer Brücke in Bresciadiga und bei Einsätzen nach Unwettern. Mit der äusserst kompetenten und wertvollen Hilfe von Herrn Ing. Sergio Mariotta wurde eine rund vierzigseitige Vorstudie erarbeitet. Sie präsentiert eine Reihe von Vorschlägen zur Erhaltung und Aufwertung verschiedenster Objekte im Dorf und auf dem umliegenden Gemeindegebiet. Der rote Faden, der die einzelnen Stationen miteinander verbindet, ist der heutige Kultur- und Naturweg. Das weitreichende Projekt, für dessen Fertigstellung mehrere Hundertjähriger Kastanienbaum Realisierungsphasen über insgesamt 10 Jahre vorgesehen waren, entwickelte sich rasch; Umsetzung und Finanzierung wurden verbindlich. So wurde, immer noch 2003, der gemeinnützige Verein Pro Mergoscia gegründet. Etliche Teilprojekte konnten seither realisiert werden: das Backhaus im Dorfteil Busada ist vollständig renoviert und wieder regelmässig in Betrieb. Ein neu erstelltes Wegstück verbindet die am Weg nach Corippo liegende Senke von Perbioi mit den Monti di Cortoi. In Perbioi wurde wieder ein Teich ausgehoben und unweit davon ein herrlicher Aussichtspunkt freigelegt. Aus der Grotte von Caurga wurden mehrere Tonnen Müll entfernt und zur Entsorgung weggeflogen. Die wichtigsten Arbeiten sind aber sicherlich die Wiederherstellung einer gänzlich verwaldeten ehemaligen Kastanienselve und einer Niederwaldfläche. Holzerei, Räumung und mehrere Jahre Pflege sowie die teilweise Instandstellung der Terrassierung durch Trockenmauern wurden durch eine vom Verein angestellte Person erledigt. Schliesslich wurde eine Beschilderung der einzelnen Sehenswürdigkeiten entworfen und entlang des Weges montiert. Dazugehörend eine grosse Informationstafel auf dem Dorfplatz, sowie ein reichhaltiger Prospekt für Besucherinnen und Besucher. Weitere Projekte folgen. Für Informationen und Kontakte: Pro Mergoscia, 6647 Mergoscia oder www.mergoscia.ch Impianti citofoni e videocitofoni Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2011 21 di/von REMO LARDI Ca p a ann 6 61 4 e.ch 743 stallon 1 9 0 nna@ Tel. a da - h - cap a d r c a . C e n Alpe w.stallo ww ONORIFICENZA PER SILVIO LEONI L’accogliente capanna situata sulla montagna sopra Locarno. Nita e Ciano Varalli vi danno il benvenuto. 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U T & INE T S U R XI IMO L INA A A L T 99 E O C I S 3 Z I R 3 N V O r.ch A 33 a SER 2 c n 9 07 w.a ww Vasto assortimento di: BIBITE ACQUE MINERALI BIRRE SVIZZERE ED ESTERE ... e naturalmente la rinomata GASOSA TICINESE ROMERIO l nostro concittadino dottor Silvio Leoni, noto per la sua attività imprenditoriale svolta in particolare nel Centro Commerciale Leoni di Riazzino, è ora conosciuto per il suo qualificato impegno nella pubblicazione di aforismi, cioè di massime, sentenze, definizioni che in poche e succose parole riassumono e racchiudono il senso di considerazioni, osservazioni ed esperienze. Da quando ha cessato l’attività commerciale si è dedicato agli studi di filosofia, laureandosi all’Università Cattolica di Milano. Ha in seguito fondato l’Associazione Orizzonti Filosofici (attiva dal 2003), creata per divulgare la filosofia ai non addetti ai lavori. Relatori di fama internazionale ne qualificano l’attività attraverso caffè filosofici, cinema e lezioni che fanno parte del ricco programma, al quale partecipa un pubblico sempre più numeroso. Ma al di là degli studi filosofici, Silvio Leoni coltiva la passione per gli aforismi, nei quali riesce a esprimere il suo animo, che esplode con semplicità e con profondità ispirando riflessioni e interrogativi proprio come vuole la filosofia. Nel 2002 ha vinto il premio Ada Neri con la pubblicazione “Pensieri”. Nel settembre di quest’anno ha conseguito a Torino, nell’ambito di un premio internazione per l’aforisma, una menzione speciale per la sua pubblicazione “Arché” (edizioni Il Gatto dell’Ulivo, Balerna 2009). A Silvio Leoni gli aforismi vengono Silvio Leoni durante una conferenza nella Sala del Consiglio Comunale di Orselina Silvio Leoni während eines Vortrags im Gemeinderatssaal von Orselina “Per comunicare non basta la parola, occorre l’ausilio e la complicità del silenzio” facili: “non devo pensare più di quel tanto – afferma – mi sortiscono così dall’inconscio. Mi basta leggere il brano di un libro che mi fa riflettere e mi fa scattare un’immagine o un pensiero, che traduco sinteticamente in aforisma. Mi capita di farlo mentre ceno con amici, parlando del più e del meno: prendo carta e matita e scrivo ciò che mi sboccia nella mente in quel momento, quasi per incanto”. Gli aforismi di Silvio Leoni sono un invito alla riflessione e con poche righe possono promuovere un dibattito. Leggendoli si capisce bene quanto affermava a proposto degli aforismi il filosofo Nietsche: “non voglio più le- gere libri, ma solo aforismi, perché la loro breve sintesi provoca nel pensiero riflessioni che valgono più di un intero libro”. Potremmo citare molti esempi efficaci delle riflessioni del nostro concittadino, ma ci limitiamo a queste due: “Per comunicare non basta la parola, occorre l’ausilio e la complicità del silenzio” “Se per te non è Natale tutti i giorni, non lo è neanche il 25 dicembre. Bisogna rinascere ogni giorno”. Complimenti e felicitazioni a Silvio Leoni che con i suoi aforismi tenta di farci rinascere ogni giorno proponendoci un qualificante momento di riflessione. EHRUNG UNSERES MITBÜRGERS SILVIO LEONI Via San Gottardo 72, 6648 Minusio Tel. 091 730 11 71 Fax 091 730 11 89 www.holap.ch - [email protected] SERVIZIO A DOMICILIO OrselinaNews VENDITA DIRETTA IN CITTÀ VECCHIA nser Mitbürger Dr. Silvio Leoni, bekannt für seine Tätigkeit als Unternehmer, besonders im Centro Commerciale Leoni in Riazzino, ist für seine qualitativ hochstehende Veröffentlichung von Aphorismen, also Maximen, Urteile, Definitionen, die in wenigen prägnanten Worten den Sinn von Erwägungen, Beobachtungen und Erfahrungen enthalten und zusammenfassen, ins Rampenlicht gerückt. Als er die unternehmerische Tätigkeit aufgegeben hatte, widmete er sich dem Studium der Philosophie mit dem Studienabschluss an der Katholischen Universität Mailand. Später gründete er die seit 2003 tätige Associazione Orizzonti Filosofici, die das Ziel verfolgt, die Philosophie auch Laien näherzubringen. Referenten von internationalem Ruf qualifizieren diese Tätigkeit im Rahmen der ‚Caffè filosofici’, Filmvorführungen und Lektionen, die zu einem reichhaltigen Programm gehören, an dem ein immer zahlreicheres Publikum teilnimmt. Abgesehen von den philosophischen Studien pflegt Silvio Leoni die Leidenschaft für die Aphorismen, mit denen er sein Gedankengut ausdrücken kann und so mit Klarheit und Tiefe Inspirationen und Fragen auslöst, so wie es die Philosophie verlangt. 2002 hat er den Premio Ada Neri gewonnen mit der Publikation “Pensieri”. Im September dieses Jahres wurde ihm in Turin, im Rahmen eines Internationalen Aphorismus-Preises, eine lobende Erwähnung für seine Veröffentlichung “Arché” (Edizioni Il Gatto dell’Ulivo, Balerna 2009) zugesprochen. Silvio Leoni hat keine Mühe mit den Aphorismen, wie er selbst sagt: “Ich muss nicht sehr viel darüber nachdenken, sie tauchen aus dem Unbewussten auf. Es genügt, dass ich ein Stück aus einem Buch lese, das mich nachdenken lässt, und schon wird “Um mitzuteilen, genügt das Wort nicht, es braucht den Beistand und die Beihilfe des Schweigens.” ein Bild oder ein Gedanke ausgelöst, die ich zusammenfassend in einen Aphorismus verwandle. Es geschieht manchmal bei einem Abendessen mit Freunden, bei einem Gespräch über irgendwelche Dinge. Ich nehme dann Papier und Bleistift, um aufzuschreiben, was mir gerade durch den Kopf geht, beinahe wie durch einen Zauber.” Die Aphorismen von Silvio Leoni sind eine Einladung zum Nachdenken und können in wenigen Zeilen eine Diskussion auslösen. Wenn man sie liest, begreift man, was der Philosoph Nietzsche über die Aphorismen gesagt hat: “Ich will keine Bücher mehr lesen, sondern nur Aphorismen, denn ihre kurzgefasste Synthese löst in den Gedankengängen Reflektionen aus, die mehr wert sind als ein ganzes Buch.” Wir könnten viele wirksame Reflektionen unseres Mitbürgers zitieren, beschränken uns aber auf zwei: “Um mitzuteilen, genügt das Wort nicht, es braucht den Beistand und die Beihilfe des Schweigens.” “Wenn für Dich nicht jeden Tag Weihnachten ist, dann ist es auch nicht am 25. Dezember. Man muss jeden Tag neu erleben”. Komplimente und Glückwünsche an Silvio Leoni, der uns mit seinen Aphorismen dazu bringen will, dass wir jeden Tag gewissermassen wiedergeboren werden, indem er uns einen aufwertenden Moment des Nachdenkens vorschlägt. Impianti citofoni e videocitofoni Romerio F.lli SA, Via Borghese 18, 6600 Locarno, Tel. 091 751 39 76 Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2011 23 Chiosco Funicolare Prodotti Ticinesi Enoteca - Souvenir Via Santuario 7, 6644 Orselina TEL. 091 743 40 22 - 079 444 27 71 FAX 091 743 28 15 HAIRSTYLING MIKI Di Michaela Giacomazzi Via al Parco 9 6644 Orselina Tel. 0917433710 www.hairstylingmiki.ch [email protected] Progettazione Arredo d’interni Lista nozze Planung und Inneneinrichtungen Geschenk-Artikel Orari d’apertura/Öffnungszeiten: 9:00 / 17:30 (martedì, giovedì, venerdì) 9:00/ 14:00 (mercoledì e sabato) La Bottega dei Monti Negozio alimentari e agenzia postale Locarno-Monti Tel. 091 751 84 65 Consegne a domicilio Via S. Balestra 1a CH–6600 Locarno tel. +41 (0)91 220 42 00 fax +41 (0)91 220 42 01 [email protected] www.lofficina.ch Im Mai 2007 wurde der Coiffeur Salon “HAIRSTYLING MIKI” gegenüber der Post von Orselina eröffnet. Miki (Michela Giacomazzi) ist eidgenössisch diplomierte Friseuse mit Spezialisierung für Damen, Herren und Kinder. Ihre Ausbildung hat sie zudem mit einem Diplom als professionelle Visagistin und Maskenbildnerin vervollständigt. Für spezielle Anlässe (Hochzeiten, Fototermine, usw.) bietet sie einen kompletten Service als Hairstylistin und Visagistin an. Wer den Salon betritt, wird in einer entspannten und angenehmen Atmosphäre empfangen. Sanfte Musik und das sympathische Lächeln der Besitzerin versetzen die Kunden in eine Welt der Entspannung und der Wellness. Miki setzt alles daran, mit Kreativität und Engagement, ihre Kunden zu beraten und Ihre Wünsche zu erfüllen Über die aktuellen Trends der Mode und die neuesten Techniken hält sie sich immer auf dem Laufenden um ihren Kunden jeweils individuelle und aktuelle Vorschläge machen zu können. Punto di partenza te per belle passeggia a Cardada-Cimetta Cucina nostrana Griglia al camino Dal mese di maggio 2007 è aperto, il salone “HAIRSTYLING MIKI” che si trova di fronte alla Posta di Orselina. Miki (Michela Giacomazzi) ha ottenuto il diploma federale di parrucchiera; specializzazione donna, uomo e bambino. Inoltre ha perfezionato il suo curriculum con il diploma di truccatrice professionale (visagista) e maschera (trucchi di giorno, per la sera, da sposa, per teatro, carnevale, set fotografici di ogni genere). Quando si entra in un salone, è fondamentale trovarsi in un’atmosfera distesa e piacevole. Musica soffusa, un ambiente particolare e un sorriso simpatico assecondano il relax. Miki, ci mette tutto il suo impegno e la sua creatività per soddisfare ogni richiesta della clientela offrendo in ogni occasione il meglio, restando al passo con la moda e con le tendenze. Propr. Marco Marbach 6605 Locarno-Monte Bré Tel. 091/756 60 40 Fax 091/756 60 59 E-mail: [email protected] www.hotelmontebre.ch Grotto Ferriroli Via Patocchi 17 - 6605 Locarno-Monti Tel. 091 751 04 95 Chiuso il lunedì e martedì Alimentari da Ivan Piazza della Chiesa Orselina Tel./Fax 091 743 82 47 Il tuo negozio di fiducia!!! Das kreative Lokal im Herzen von Brione s/Minusio. Experimentierfreudige Küche. Fragen Sie nach unseren täglichen Spezialitäten. Aussergewöhnliche Weine im Offenausschank. Und erst die Salate…! Wir freuen uns auf Ihren Besuch. 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Chi entra nel negozio “Oliver’Shop” ha l’impressione di entrare in un salotto pieno di curiosità e oggetti da collezione raccolti da Oliver in tutto il mondo. L’atmosfera famigliare invita a fermarsi un momento a chiacchierare e scambiarsi le ultime novità del paese in italiano o in dialetto ticinese, ma anche in tedesco, svizzero-tedesco, francese o inglese. Seit einem Jahr gibt es wieder einen Kiosk in via al Parco 1, hinter dem Hotel Orselina. Bei Oliver Kremmel kann man Süssigkeiten, Glace, Zigaretten und gekühlte Getränke, aber auch Postkarten, Souvenirs, Sonnencreme und Produkte für die persönliche Hygiene, finden. Wer „Oliver’Shop“ betritt fühlt sich wie in einem Wohnzimmer voller Kuriositäten und Sammlerobjekten, die Oliver über Jahre aus Nah und Fern zusammengetragen hat. Die heimelige Atmosphäre lädt dazu ein, kurz zu einem Schwatz zu verweilen und die aktuellen Neuigkeiten der Gemeinde auf Italienisch oder in Tessiner Dialekt, aber auch auf Deutsch, Schweizerdeutsch, Französisch oder Englisch auszutauschen. Sopra: cappella del Patriziato di Muralto A sinistra: un affresco all’interno della cappella “Buvetti Giò, benefattore” Via al Calvario 6 - 6644 Orselina Tel. +41 (0)91 743 44 08 www.grottino-orselina.ch Oben: Kapelle des Patriziato von Muralto Links: ein Fresko im Innern der Kapelle “Buvetti Giò, Wohltäter” di GIANNI CAMINADA V Ristorante con terrazza panoramica CUCINA TICINESE Fam. Diliberti Via Santuario 4, 6644 Orselina Tel. +41 (0)91 743 18 33 www.ristorantefunicolare.ch APERTO tutti i giorni Brione s/Minusio Tel. 091 743 58 52 orremmo proporre quest’anno ai nostri lettori un itinerario un po’ diverso sulla montagna locarnese. E’ risaputo che si percorrono sentieri e regioni per svariati motivi: per svago e per il piacere della scoperta di tragitti nuovi o, come nel nostro caso, per riscoprire testimonianze religiose del passato, cappelle e oratori di valore artistico. Abbiamo scelto un percorso conosciuto, con lo scopo di osservare e descrivere queste testimonianze religiose lungo il tragitto. Partiamo da Orselina: dalla Piazza di Rocco e imbocchiamo la mulattiera che porta a S. Bernardo. La salita si inerpica dolce e regolare, pavimentata da sassi e lastre di granito ai lati, attraversando un paesaggio boschivo di castani allietato da un forte profumo di funghi. Camminiamo per circa 90 minuti, soffermandoci dove il bosco si apre a una meravigliosa visuale sul Lago Maggiore. La prima delle cappelle che incontriamo ha lo stile tipico di quelle lombarde, costruite a ricordo di grazie ricevute. Reca una targa in granito con la scritta “Cappella del Patriziato di Muralto”, datata 1626, all’interno troviamo un dipinto con la Madonna e il Bambino e l’iscrizione “Gio. Passal figliolo de Cristofforo Passal F.F.” Nel 1928 venne restaurata una prima volta e ridipinta su commissione, dalla famiglia Battista Passalli; nel 2000 subì poi un secondo restauro. Continuiamo verso S. Bernardo ed ecco la seconda cappella con un dipinto sulla parete di fondo che raffigura il Lago dei Quattro Cantoni, il praticello del Grütli e la famosa cappella di Tell. Sul frontespizio, ben visibile, lo stemma della famiglia Buetti e la data 1867. La cappella risulta essere stata restaurata già nel 1988. Ci incuriosisce il motivo patriottico. Infatti, nel libro di Dal- mazio Ambrosioni “Orselina, Storia, Natura, Turismo” (commissionato dal nostro Comune, con la collaborazione della Pro Orselina) in cui si descrivono i toponimi del paese si legge: “Si riferisce a un fatto successo durante il servizio militare, quando di notte venne affrontato da due loschi figuri che riuscì a mettere in fuga con l’aiuto della Vergine.” Il dipinto rappresenta la Madonna degli Eremiti di Einsiedeln, tra S. Nicolao della Flüe e lo stesso Buetti in divisa militare. Arrivati a S. Bernardo, nel piccolo nucleo di case incontriamo amici di vecchia data, che con cordiale e generosa ospitalità ci offrono il caffè; è quindi d’obbligo una fermata in allegra compagnia. Ripartiti lungo un tratto di sentiero ripido e con molti scalini arriviamo sull’ultimo tratto della comoda strada di Monte Brè. La attraversiamo e rientriamo nel fresco bosco di castagni fino a raggiungere l’oratorio di S. Bernardo. La costruzione si trova su un meraviglioso poggio a 1096 m di altitudine con una vista mozzafiato su tutta la regione locarnese. La struttura originale risale al Seicento. Apriamo il cancello in ferro battuto: l’aspetto interno è ben conserva- Una passeggiata pianeggiante da Orselina, via San Bernardo e Cordonico, per giungere dopo oltre 4 ore in Val Resa B ar d el li Fe rmo de ll ism o lo specialista del modellismo ferroviario Via al Parco 1 6644 Orselina www.fermodellismo.ch Tel. +41 91 752 25 47 +41 79 247 58 44 Fax +41 91 751 14 63 ORSELINA 2011 27 Sopra: lo splendido panorama da Cordonico Sotto: il tetto in sasso dell’Oratorio di Cordonico A pag. 29: l’Oratorio di San Bernardo Zwischen Kapellen und Fernblicken auf den Locarneser Bergen Oben: das grossartige Panorama von Cordonico Unten: das Oratorium von San Bernardo Auf Seite 28: das Steindach des Oratoriums von Cordonico von GIANNI CAMINADA to e curato. Sulla parete di fondo, dietro l’altare è dipinto un Crocifisso con ai lati i Santi Giacomo e Filippo. L’affresco originale danneggiato dal tempo fu sostituito nel 1931 con una tela rappresentante il medesimo soggetto, dipinto da Janci Adamina. Sulla destra del quadro con la crocifissione, una Madonna con Bambino, sulla sinistra S. Bernardo, con pastorale in una mano e nell’altra una catena in cui è legato il demonio rivolto verso i piedi del Santo. Sulla parete, un altro quadro raffigura l’Ultima Cena. Il portico esterno risale al 1881, mentre il piccolo campanile, progettato dall’architetto Emilio Benoit, è del 1928. Soddisfatti di aver potuto documentare questo piccolo gioiello con diverse fotografie scattate da Marco con abilità professionale, ripartiamo lungo il sentiero che porta a Cordonico. Il tragitto è in gran parte pianeggiante – solo a tratti si incontrano piccoli dislivelli – e rende l’escursione piacevole e adatta per tutti. Dopo circa due ore di cammino giungiamo ai Monti di Cordonico: un gruppuscolo di residenze montane di recente riattazione. Al centro la chiesetta dedicata a Maria Ausiliatrice, edificata nel 1925 e restaurata nel 1981. Un piccolo porticato è presente in quasi tutte le cap- 28 ORSELINA 2011 pelle con la funzione di riparo e riposo per il viandante. All’interno, un piccolo altare, una statua della Madonna con Bambino e un Crocifisso. Risaltano la sobrietà e le cure dedicate sia all’interno, sia alla costruzione. Siamo ormai giunti a tre quarti del nostro itinerario, scendendo lievemente ci dirigiamo verso la Val Resa. Davanti a noi appare il segnale di una deviazione del sentiero che porta a via Eco (Piazza di Rocco), nostro punto di partenza. Durata della tratta: un’ora e mezza, che concluderebbe così la nostra gita in 4 ore e trenta. Noi invece proseguiamo verso la Val Resa, dove dopo 45 minuti circa ci accoglie un grotto per ristorarci con delizie nostrane. La nostra passeggiata si è così conclusa in 3 ore e 30 di piacevole cammino. L’aver dedicato attenzione a queste costruzioni religiose è stato un diversivo interessante e istruttivo. Esse rivelano la grande devozione dei nostri antenati contadini. Negli antichi racconti si intrecciano varie leggende, tutte a scopo propiziatorio e devozionale, come ringraziamento per fatti miracolosi. Abbiamo pure notato come ancora oggi sussista un forte interesse per il mantenimento e la conservazione di questo patrimonio storico, rurale e religioso. W ir möchten unseren Lesern dieses Jahr eine etwas andere Wanderroute vorschlagen. Es ist ja bekannt, dass Wanderungen aus verschiedensten Gründen unternommen werden. Zum Zeitvertreib, aus Freude an der Entdeckung neuer Strecken oder – wie in unserem Fall – um religiöse Zeugen der Vergangenheit, Kapellen und Oratorien von künstlerischem Wert, wieder zu entdecken. Wir haben eine bekannte Route gewählt mit der Absicht, diese religiösen Zeugnisse entlang des Weges zu besichtigen und zu beschreiben. Wir starten in Orselina: Von der Piazza di Rocco schlagen wir den Maultierpfad ein, der nach San Bernardo führt. Der sanfte, regelmässige Aufstieg, beidseitig mit Steinen und Granitplatten gepflastert, durchquert einen Kastanienwald, in dem sich ein starker, angenehmer Duft nach Pilzen verbreitet. Nach etwa 90 Minuten halten wir an einer Lichtung, an der sich ein wundervoller Blick auf den Lago Maggiore weitet. Die erste Kapelle, der wir begegnen, ist im typisch lombardischen Stil gehalten und erinnert an einen Gnadenerweis. Eine Granitplatte trägt die Inschrift “Cappella del Patriziato di Muralto” und das Datum 1626. Im Innern finden wir ein Bild der Madonna mit Kind die Bezeichnung “Gio. Passal figliolo de Cristofforo Passal F.F.” 1928 wurde die Kapelle erstmals restauriert und im Auftrag der Familie Battista Passalli neu ausgemalt; im Jahr 2000 wurde sie einer zweiten Restaurierung unterzogen. Wir gehen weiter nach San Bernardo und stossen auf eine zweite Kapelle, mit einem Bild an der Rückwand, das den Vierwaldstättersee darstellt. Die Rütliwiese und die berühmte Tellskapelle sind gut zu sehen. Auf dem Giebeldreieck das Wappen der Familie Buetti und das Datum 1867. Die Kapelle wurde schon 1888 restauriert. Das patriotische Motiv macht uns neugierig. Im Buch von Dalmazio Ambrosioni “Orselina, Geschichte, Natur, Tourismus” (in Auftrag gegeben von Ein Spaziergang, der von Orselina ausgeht, in Richtung San Bernardo und Cordonico ansteigt, um nach 4 Stunden das Val Resa zu erreichen unserer Gemeinde, in Zusammenarbeit mit der Pro Orselina), in dem die Ortsnamen des Dorfes beschrieben werden, heisst es tatsächlich: “Es bezieht sich auf ein Ereignis, das während dem Militärdienst geschehen ist, als er in der Nacht von zwei finsteren Gestalten angegriffen wurde, die er mit Hilfe der Jungfrau in die Flucht schlagen konnte”. Das Bild stellt die Madonna von Einsiedeln dar, zwischen Nikolaus von der Flüe und Buetti in Militäruniform. In San Bernardo, einer kleinen Gruppe von Häusern, angekommen, begegnen wir alten Freunden, die uns herzlich und gastfreundlich eine Tasse Kaffee anbieten. Ein willkommener Zwischenhalt in fröhlicher Gesellschaft. Wir brechen wieder auf und erreichen auf einem steilen Weg mit vielen Stufen das letzte Teilstück, die bequeme Strasse von Monte Brè. Wir überqueren sie und dringen wieder in den kühlen Kastanienwald ein, um schliesslich das Oratorium von San Bernardo zu erreichen. Das Gebäude steht auf einer wunderbaren Anhöhe mit atemberaubendem Blick auf das Locarnese. Der ursprüngliche Bau geht auf das 17. Jahrhundert zurück. Wir öffnen die schmiedeeiserne Gittertüre: Der innere Aspekt ist gut erhalten und gepflegt. An der Rückwand, hinter dem Altar ist ein Kruzifix gemalt, mit den Heiligen Jakob und Philipp zur Seite. Die von der Zeit abgenützte Freske wurde 1931 durch ein von Janci Adamina gemaltes Bild ersetzt. Das Sujet ist gleich: rechts von der Kreuzigungsszene eine Madonna mit Kind, links San Bernardo, in der einen Hand den Bischofsstab, in der andern eine Kette, die den Teufel fesselt, der sich gegen die Füsse des Heiligen wendet. Ein anderes Bild an der Wand stellt das Letzte Abendmahl dar. Die kleine Vorhalle geht auf das Jahr 1881 zurück, der kleine Glokkenturm wurde 1928 nach einem Projekt des Architekten Emilio Benoit errichtet. Wir sind froh, dieses kleine Juwel mit etlichen Photographien, die Marco mit Professionalität aufgenommen hat, dokumentieren zu können, und setzen unseren Weg nach Cordonico fort. Die Strecke verläuft zum grossen Teil eben, es sind nur einige kleine Höhenunterschiede zu überwinden. Eine angenehme, für alle geeignete Wanderung. Nach etwa zwei Stunden erreichen wir Monti di Cordonico: eine kleine Häusergruppe, die kürzlich errichtet wurde. In der Mitte das Kirchlein Maria Ausiliatrice, 1925 erbaut und 1981 restauriert. Fast alle Kapellen sind mit einer kleinen Pergola versehen, die den Wanderern Schutz und Rast gewährt. Im Innern ein kleiner Altar, eine Statue der Ma- donna mit Kind und ein Kruzifix. Auffallend sind die Schlichtheit und die Pflege, die dem Innenraum und dem Gebäude gewidmet werden. Wir haben drei Viertel unserer Wanderung hinter uns, in leichtem Abstieg nähern wir uns dem Val Resa. Vor uns zeigt ein Schild die Abzweigung des Weges an, die zur Via Eco (Piazza di Rocco) führt, unserem Ausgangspunkt. Diese Teilstrecke erfordert anderthalb Stunden; unser Ausflug wäre also in 4 Stunden dreissig Minuten zu Ende. Wir setzen hingegen den Weg ins Val Resa fort: Nach etwa 45 Minuten empfängt uns ein Grotto, in dem wir uns mit hiesigen Köstlichkeiten stärken können. Unser angenehmer Spaziergang ist also nach 3 Stunden und 30 Minuten zu Ende. Es war eine interessante und lehrreiche Abwechslung, dass wir diesen religiösen Bauwerken Aufmerksamkeit gewidmet haben. Sie bezeugen die tiefe Frömmigkeit unserer bäuerlichen Vorfahren. Die antiken Erzählungen sind mit verschiedene Legenden verknüpft, alle in versöhnlichem und andächtigem Sinn, als Dank für wunderbare Gegebenheiten. Wir konnten zudem feststellen, dass noch heute ein starkes Interesse an der Erhaltung und Pflege dieser geschichtlichen, örtlichen und religiösen Werte besteht. ORSELINA 2011 29 Tapiora, ricordi Tapiora, Erinnerungen an unsern Karneval del nostro carnevale A nche Orselina, come quasi tutti i Comuni vicini ha voluto organizzare a partire dagli anni sessanta il proprio carnevale. E’ stato chiamato Tapiora, dal soprannome degli abitanti di Orselina: Tapior, come i tafani, noiosi e insistenti (vedi Lessico dialettale della Svizzera italiana). Le primissime feste di carnevale di Orselina si sono svolte al Ristorante Funicolare, organizzate da Alfeo Leoni, Max Regazzi, Sandro e Dino Bettè. Primo presidente fu Renzo Argenti, cui seguirono Gianni Caminada, Sandro Bettè e dal 2010 Danilo Güller. Il Parco di Orselina non era ancora di proprietà comunale e quindi non ancora aperto al pubblico. Il risotto di carnevale si cuoceva sull’attuale posteggio dietro la chiesa e molti erano i bambini mascherati che accorrevano a quella festa dedicata specialmente a loro. Come ricorda Gianni Caminada, il carnevale era organizzato con particolare attenzione ai bambini. Luciano Adamina, grande sostenitore, si recava fino a Cannobio ad acquistare cesti di regali che venivano poi distribuiti la domenica precedente il martedì grasso a tutti i ragazzini che vincevano (e anche a quelli che non vincevano) le corse nei sacchi, i giochi del cucchiaio, il tiro alla fune, le gare di canto. La famiglia Amstutz, proprietaria dell’Albergo Orselina, metteva a disposizione le sale dell’albergo per i festeggiamenti: il sabato pomeriggio per i bambini e il veglione danzante la sera. Nel 1976 ebbe inizio la pubblicazione del giornale satirico “La Tapiora”, con le caricature eseguite dapprima dall’architetto Fredy Meister, poi dal giovane architetto Guido Tallone e da Gianni Mondini. La satira carnevalesca paesana si accentuava ogni quattro anni, in concomitanza con il rinnovo dei poteri comunali. Molti Orselinesi contribuivano anche con poche righe a diffondere le piccole magagne e disavventure dei compaesani. Per diversi anni una bucalettere viola è rimasta appesa alla parete esterna della macelleria Bettè, accanto al palazzo postale, dove in teoria dovevano finire, in modo assolutamente anonimo, solo innocue storielle e filastrocche. Sandro Bettè, coadiuvato dalla moglie Carla, ha presieduto la società del carnevale per trent’anni, dal 1979 al 2009. Vi facevano parte una cinquan- tina di collaboratrici e collaboratori, non tutti Orselinesi, fra i quali si creavano legami di amicizia, rinnovati di anno in anno. Ma gran parte del successo del carnevale di Orselina era dovuto alle conoscenze e alle abilità degli albergatori, con le loro capacità culinarie e con gli eccellenti ingredienti della macelleria del presidente. Anche il carnevale, come le altre manifestazioni, si è spostato con padelle, tavoli e palo della cuccagna nel Parco pubblico di Orselina. Ogni anno numerosi volontari trasportano e preparano decine di tavoli su scalinate e ripiani dell’anfiteatro e la domenica rimescolano senza sosta il risotto nelle caldaie fumanti. Un risotto sempre più apprezzato. Non sono pochi i turisti che arrivano da oltre San Gottardo, per gustare questa prelibatezza, immersi in un’atmosfera festosa di musica, di maschere e di profumi, con il sole di fine inverno che lascia gustare il primo pranzo del nuovo anno all’aperto; il lago è ancora senza natanti e le camelie C.Br. sono quasi fiorite. Prima che il Parco fosse disponibile, la risottata veniva organizzata sul posteggio dietro la chiesa Frontespizio del giornale di carnevale di dieci anni fa Umschlagsseite der Karnevalszeitung von vor 10 Jahren A uch Orselina, wie fast alle nahen Gemeinden, wollte seit den Sechzigerjahren einen eigenen Karneval einrichten. Er wurde Tapiora genannt, nach dem Übernamen von Einwohner von Orselina: Tapior, wie die Tafani langweilig und beharrlich (siehe Dialektlexikon der Italienischen Schweiz). Die allerersten Karnevalsfeste von Orselina fanden im Ristorante Funicolare statt, organisiert von Alfeo Leoni, Max Regazzi, Sandro und Dino Bettè. Erster Präsident war Renzo Argenti; ihm folgten Gianni Caminada, Sandro Bettè und seit 2010 Danilo Güller. Der Park von Orselina war noch nicht Eigentum der Gemeinde und deshalb noch nicht offen für das Publikum. Das Karnevalsrisotto wurde auf dem jetzigen Parkplatz hinter der Kirche gekocht. Viele maskierte Kinder eilten zu diesem vor allem ihnen gewidmeten Fest. Gianni Caminada erinnert daran, dass der Karneval mit besonderer Aufmerksamkeit für die Kinder organisiert wurde. Das Vorstandsmitglied Luciano Adamina begab sich bis nach Cannobio, um Geschenkkörbe zu kaufen, die dann am Fasnachtssonntag an alle Jungen verteilt wurden, die das Sackhüpfen, die Löffelspiele, das Seilziehen und die Gesangswettbewerbe gewonnen oder auch nicht gewonnen hatten. Die Familie Amstutz, Eigentümerin des Albergo Orselina, stellte die Säle des Hotels zur Verfügung, am Samstagnachmittag für die Kinder, am Abend für den Maskenball. 1976 erschien erstmals die Satirezeitung “La Tapiora”, mit den Karikaturen, die zuerst vom Architekten Fredy Meister, dann vom jungen Architekten Guido Tallone und später von Gianni Mondini gestaltet wurden. Die Karnevalssatire des Dorfes war alle vier Jahre besonders ausgeprägt, wenn die Gemeindebehörden zu wählen waren. Viele Einwohner von Orselina trugen auch mit wenigen Zeilen dazu bei, die kleinen Mängel und Missgeschicke der Mitbürger zu verbreiten. Etliche Jahre hing ein lilafarbener Briefkasten an der Aussenwand der Metzgerei Bettè, bei der Post. Dort sollten eigentlich völlig anonym nur harmlose Geschichtchen und Kinderreime eingeworfen werden. Sandro Bettè, unterstützt von seiner Ehefrau Carla, war dreissig Jahre lang Präsident des Karnevalsvereins, von 1979 bis 2009. Der Fastnachtsverein hat etwa fünfzig Mitarbeiter und Mitarbeiterinnen, nicht alle aus Orselina, die durch freundschaftliche Beziehun- I collaboratori del canervale 2010, con il nuovo presidente Danilo Güller. Die Mitarbeiter des Karnevals 2010, mit dem neuen Präsidenten Danilo Güller. gen, die Jahr für Jahr erneuert werden, verbunden sind. Ein grosser Teil des Erfolgs des Karnevals von Orselina ist den Kenntnissen und der Geschicklichkeit der Hoteliers zu verdanken, mit ihren kulinarischen Fähigkeiten und hervorragenden Zutaten aus der Metzgerei. Auch der Karneval, wie die andern Veranstaltungen, hat sich samt Pfannen, Tischen und Kletterbaum in den öffentlichen Park von Orselina verlagert. Jedes Jahr sind viele Freiwillige damit beschäftigt, Dutzende von Tischen auf den Treppenaufgängen und Terrassen des Amphitheaters anzuordnen. Am Sonntag haben sie alle Hände voll zu tun, um das Risotto in den dampfenden Kesseln umzurühren. Dieses Risotto wird immer mehr geschätzt. Nicht wenige Touristen kommen von der andern Seite des Gotthards, um diese Köstlichkeit zu geniessen, umgeben von der festlichen Atmosphäre von Musik, Masken und Düften, mit der am Ende des Winters wieder strahlenden Sonne, die es ermöglicht, das erste Mittagessen des Jahres im Freien zu geniessen. Auf dem See gleiten noch wenige Schiffe und die Kamelien stehen schon fast C.Br. in voller Blüte. Bevor der Park verfügbar war, wurde der Risottoschmaus hinter der Kirche organisiert Impianti citofoni e videocitofoni Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2011 31 9 1 2 10 8 3 4 5 Il paese visto dai bambini I n queste pagine illustriamo i disegni realizzati dagli allievi della classe I-II-III elementare. L’iniziativa ha l'obiettivo di far scoprire agli adulti come i più giovani vedono e vivono il loro paese. Partendo da una discussione con il loro docente Luca Pelloni, i bambini hanno elencato ciò che più apprezzano di Orselina e ciò che secondo loro manca. Poi, a coppie, hanno realizzato i disegni. Ecco cosa ci piace… 1 Cardada A noi piace andare con la funicolare perché da lì si vedono le cose in piccolo. Quando si è arrivati in cima d’inverno si può giocare con la neve e anche sciare, mentre in estate si fanno delle bellissime passeggiate. (Giovanni e Lia) 2 La panetteria Cecchetin La panetteria ci piace perché ci sono dei buonissimi dolci tipo le torte, i pasticcini ed i cioccolatini. Inoltre adoriamo poter mangiare la mattina dei freschissimi cornetti appena usciti dal forno. (Samuele e Adarshi) 3 La scuola di Orselina La nostra scuola ci piace perché sembra un castello ed ha dei bellissimi disegni che la decorano. (Sophie e Cristina) 4 Le case vecchie Le case vecchie di Orselina ci piacciono perché sono costruite con i sassi e sono molto belle. Ci ricordano come poteva essere il paese tempo fa. (Flora e Sabrina) 5 La Madonna del Sasso Pensate com’è stato difficile costruire la Madonna del Sasso proprio in quel punto! Però adesso quando ci si arriva, si può ammirare un panorama bellissimo in un luogo tranquillo. (Joël e Stefano) 6 Il Parco Ci piace molto il Parco di Orselina, perché ci consente di fare diverse cose: I bambini delle classi della scuola elementare hanno guardato al paese coi loro occhi giocare a calcio, a prendersi, a basket ed a moltissimi altri giochi. È molto comodo anche per organizzare le feste di fine anno, le feste in collina, per festeggiare il carnevale e ascoltare ottimi concerti. (Nicola e Anteo) … e cosa vorremmo avere 7 Un negozio di animali A noi bambini piacciono molto gli animali e ci piacerebbe avere un negozio dedicato solamente a loro nel nostro comune. (Selina) 7 Nella foto: gli allievi della scuola elementare che hanno realizzato i disegni 6 8 Un nuovo parco giochi Vorremmo un parco con giochi più speciali e divertenti, come ad esempio un trampolino, un bilzobalzo, i telefoni senza filo, le grandi altalene fatte di rete dove ci possono stare tanti bambini contemporaneamente e tante cose dove arrampicarsi! (Demis e Leana) 9 Una gelateria Vorremmo una gelateria ad Orselina per fare in modo che i nostri genitori non debbano sempre andare fino a Locarno per comperarceli. Ci piacciono i gelati, di tutti i gusti, soprattutto in estate è bello mangiare qualcosa di fresco. (Elia) 10 Una libreria o una biblioteca per bambini Visto che adoriamo leggere, sarebbe fantastico disporre di una libreria o una biblioteca adatta a noi nelle vicinanze! Lì potremmo trovare tanti bei libri colorati da leggere e nuove storie da conoscere. (Florian e Giulian) Impianti citofoni e videocitofoni Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 32 ORSELINA 2011 elettricità bronz Im Bild: die Primarschüler, welche die Zeichnungen schufen D iese Arbeit wurde von Primarschülern von Orselina realisiert, mit dem Ziel, den Erwachsenen aufzuzeigen, wie die Jüngeren ihr Dorf sehen und erleben. Alles begann mit einer allgemeinen Diskussionsrunde mit ihrem Lehrer Luca Pelloni.. Die Kinder haben aufgezählt, was ihnen in Orselina gefällt und was nach ihrer Meinung noch fehlt. Dann haben sie zu zweit die entsprechenden Zeichnungen angefertigt. Was uns gefällt … 1 Cardada Wir fahren gerne mit der Seilbahn, denn von dort aus sieht man alles klein. Wenn man im Winter oben ankommt, kann man mit dem Schnee spielen oder auch Skifahren. Und im Sommer kann man wunderschöne Spaziergänge machen. (Giovanni und Lia) 2 Die Bäckerei Cecchetin Die Bäckerei gefällt uns, denn da gibt es leckere Süssigkeiten wie Torten, Gebäck und Schokolädchen. Auf diese Weise haben die Kinder der Primarschule das Dorf gesehen Zudem können wir am Morgen superfrische, gerade aus dem Ofen geholte Gipfel essen. (Samuele und Adarshi) Die Gemeinde, aus der Sicht der Kinder 5 Die Madonna del Sasso Es ist sicher schwierig gewesen, die Madonna del Sasso gerade an diesem Ort zu bauen! Aber wenn man jetzt hinauf kommt, kann man eine prächtige Aussicht von einem ruhigen Ort aus bewundern. (Joël und Stefano) 6 Der Park Der Park von Orselina gefällt uns sehr, weil man hier viel machen kann: Fussballspielen, Fangis, Basketball und zahlreiche andere Spiele. Es ist sehr angenehm, hier Feste zu organisieren, an Neujahr, die Hügelfeste, am Karneval, auch um sehr gute Konzerte zu hören. (Nicola und Anteo) 3 Die Schule von Orselina Unsere Schule gefällt uns, sie scheint wie ein Schloss und ist mit sehr schönen Zeichnungen verziert. (Sophie und Cristina) …und was wir wünschen 4 Die alten Häuser Die alten Häuser von Orselina gefallen uns, denn sie sind wunderschön, aus Stein gebaut. Sie erinnern uns daran, wie das Dorf wohl früher ausgesehen hat. (Flora und Sabrina) 7 Einen Tierladen Uns Kindern gefallen die Tiere sehr, es wäre bequem, einen Laden in unserer Gemeinde zu haben, der nur ihnen gewidmet ist. (Selina) 8 Einen neuen Spielplatz Wir möchten einen neuen Spielplatz mit besonderen lustigen Spielen, zum Beispiel einem Trampolin, Bilzo Balzo, drahtlosen Telefonen, grossen Schaukeln aus Netzen, auf denen viele Kinder gleichzeitig schaukeln können und viele Hindernisse, auf die man klettern kann! (Demis und Leana) 9 Eine Eisdiele Wir möchten eine Eisdiele in Orselina, damit unsere Eltern nicht bis nach Locarno gehen müssen, um uns ein Eis zu kaufen. Gelati von jedem Gout schmecken uns, vor allem im Sommer isst man gerne etwas Kühles. (Elia) 10 Eine Buchhandlung oder eine Bibliothek für Kinder Weil wir so gerne lesen, wäre eine für uns geeignete Buchhandlung oder Bibliothek in der Nähe phantastisch! Dort könnten wir viele farbige Bücher finden und neue Geschichten kennenlernen. (Florian und Giulian) Impianti citofoni e videocitofoni Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2011 33 di/von GIANNI CAMINADA D ai colleghi del gruppo redazionale che si occupa dei contenuti della nostra rivista ricevo qualche suggerimento e informazione, soprattutto dalla collega Christa, che mi incuriosiscono e danno il via alla ricerca di una persona nata a Orselina, dove ha trascorso parte della sua gioventù, e poi emigrata all’estero. Parlo di Raffaello Ossola, figlio di Enrico, nato nel 1954. La sua famiglia ha vissuto molti anni a Orselina ed era conosciuta e stimata. Le informazioni raccolte mi portano a Como, dove l’Ossola risiede e lavora dal 1990. Rintracciato tramite posta elettronica, lo incontro a Lugano, davanti alla stazione della ferrovia Lugano-Ponte Tresa. Seduti a un tavolo iniziamo un gradevole colloquio che ben presto diventa un rapporto amichevole. Rievochiamo così gli anni della sua giovinezza a Orselina e il ricordo di molte persone. Raffaello Ossola ha frequentato le scuole elementari al Collegio S. Eugenio a Locarno, un istituto frequentato dai ragazzini un po’ vivaci. Dopo il ginnasio a Locarno, nel 1977 si è trasferito alla Scuola d’Arte a Lugano, ottenendo il diploma in grafica. Il direttore Carlo Bianchi, che aveva notato le sue spiccate doti, lo ha indirizzato allo studio di Mario Botta per un periodo di pratica. Nel 1978 Ossola ha presentato la sua prima mostra personale presso la Galleria Centro Design di Lugano, senza riscontrare un grande successo. Dopo studi approfonditi sulla figura, la sua ricerca pittorica è passata all’informale. Nel 1990 avviene una svolta importante nella sua vita che lo porta a una nuova dimensione. A differenza del periodo precedente, esprime la necessità di trovare risposte esistenziali attraverso le immagini. Cerca di rivedere le proprie azioni e contenuti mentali per arrivare all’essenza, manifestando così ricordi lontani e ritrovando nel presente un sentimento più autentico attraverso la natura. La rivista di Como “Storia arte cultura e turismo” definisce le sue opere come ”finestre aperte sull’infinito”. Spinto a conoscere nuove avventure ed esperienze, si trasferisce in Danimarca per un periodo di due anni. La sua vita lavorativa rimane però sempre quella del dipendente, avara di grandi soddisfazioni. Ritorna a Como e per guadagnarsi da vivere lavora come pubblicitario. Nel cuore ha però la passione della pittura e quell’intercalare lavoro e pittura non lo rende felice. Raffaele De Grada, noto critico d’arte e famoso pittore, nel catalogo della mostra personale organizzata nel 2000 a Locarno alla Galleria SPAS parla di “recupero del paesaggio sognato”. Altri eminenti critici recensiscono le sue opere: Everardo Dalla Noce, Schönenberger, Ambresi, Kraft, come pure Mario Agliati sul quotidiano LaRegione (giugno 2004). Per Ossola giunge così il momento di una grande decisione, ponderata ma Raffaello Ossola Pittore nato nel nostro comune Ein Maler in Orselina geboren Il pittore Raffaello Ossola e alcune delle sue opere Der Maler Raffaello Ossola und einige seiner Werke V Espone in tutto il mondo, ma le radici e gli affetti rimangono ancorati al paese natio dove torna volentieri spesso rinviata a tempi migliori: dedicarsi esclusivamente alla pittura. Trovare i canali commerciali giusti per esporre le opere e venderle era una preoccupazione non da poco. Il genere della sua pittura degli anni ’70 cambia, trovando una forma molto più spirituale, astratta, figurativa, da sognatore con soggetti ricorrenti, come le grandi nuvole, l’acqua, le piante, le rocce. Colori acrilici forti, tenui, espressi in aurore e tramonti, in luci e ombre. Tenace e testardo, Ossola continua con frequenti altre esposizioni anche a Locarno e ad Ascona. A Como – dove risiede – trova altre fonti e contatti che gli offrono innumerevoli possibilità di esporre le sue tele, sempre più gradite e richieste in tutta Italia (a Milano, Roma, Prato, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Trento, Capri e Positano) come pure negli Stati Uniti, in Inghilterra, Germania, a Hong Kong, Dubai (paese arabo dove le sue opere risultano particolarmente gradite perchè non raffigurano mai figure umane). In questi ultimi anni, Raffaello Ossola sta facendosi conoscere anche in Spagna, a Barcellona e a Madrid, sebbene il mercato artistico attualmente non risulti facile. “Le mie tele sono tutte di grandi dimensioni. Uso prevalentemente l’acrilico perchè a differenza della pittura a olio asciuga molto più in fretta, soprattutto nella sovrapposizione di vari colori. Nelle mie opere compaiono, oltre le grandi nuvole, sfumature, l’acqua e le piante, figure geometriche, prismi, costruzioni architettoniche, luoghi astratti, dove il singolo visitatore può immaginare e sognare fantasie proprie.” Dai cataloghi raffiguranti le sue opere, dalle descrizioni fatte da eminenti critici d’arte, si può capire la sua attività artistica e constatare come un artista di casa nostra sia partito all’estero per acquisire esperienze e farsi conoscere. Ma le sue radici e gli affetti rimangono nel suo paese natio, dove di tanto in tanto torna. Le ore dell’interessante colloquio sono volate, ci lasciamo con la promessa di rivederci a Orselina. Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 34 ORSELINA 2011 on den Kollegen der Redaktionsgruppe, die sich mit den Inhalten unserer Zeitschrift beschäftigt, erhalte ich jeweils einige Vorschläge und Informationen, zu interessanten Themen. Dieses Jahr hat ein Hinweis der Kollegin Christa meine Neugier geweckt und zur Suche nach einer in Orselina geborenen Person geführt, die einen Teil ihrer Jugend hier verbracht hat, um dann auszuwandern. Ich spreche von Raffaello Ossola, dem Sohn von Enrico, geboren 1954. Seine Familie hat viele Jahre in Orselina gelebt, war sehr bekannt und beliebt. Die gesammelten Informationen führten mich nach Como, wo Ossola seit 1990 lebt und arbeitet. Nachdem ich ihn via E-Mail aufgespürt habe, treffe ich ihn in Lugano, vor dem Bahnhof Lugano-Ponte Tresa-Bahn. Wir sitzen an einem Tisch und beginnen ein angenehmes Gespräch, das recht bald zu einer freundschaftlichen Beziehung wird. Auf diese Weise wecken wir die Erinnerung an seine Jugend in Orselina und an viele Personen und gemeinsame Bekannte. Raffaello Ossola hat die Primarschule im Collegio S. Eugenio in Locarno besucht, einem Institut für ein bisschen gar lebhafte Jungen. Nach dem Gymnasium in Locarno wechselte er an die Scuola d’Arte in Lugano und holte dort das Grafikdiplom. Direktor Carlo Bianchi, der seit herausragenden Fähigkeiten erkannte, verwies ihn für ein Praktikum an das Atelier von Mario Botta. Er stellt aus auf der ganzen Welt, doch die Wurzeln und die Gefühle bleiben verankert am Geburtsort, in dem er gerne zurückkehrt 1978 hatte Ossola seine erste Einzelausstellung in der Galleria Centro Design in Lugano, ohne grossen Erfolg. Nach vertieften figürlichen Studien wandte er sich der informellen Malerei zu. 1990 ereignete sich eine entscheidende Wende in seinem Leben, die ihm eine neue Dimensi- on eröffnete. Im Gegensatz zur vorherigen Zeit spürte er die Notwendigkeit, durch die Bilder existentielle Fragen zu beantworten. Er hielt Rückblick auf die eigenen Handlungen und Gedankengänge, um zum Wesentlichen zu gelangen. Ferne Erinnerungen wurden in der Gegenwart dank der Naturverbundenheit zu verbindlicheren Gefühlen. Die Zeitschrift “Storia arte cultura e turismo” in Como deutet seine Werke als “offenes Fenster zur Unendlichkeit.” Um neue Abenteuer und Erfahrungen zu sammeln, weilt er zwei Jahre in Dänemark. Sein Arbeitsleben bleibt jedoch stets dasjenige des Angestellten, karg an grossen Befriedigungen. Er kehrt nach Como zurück und verdient seinen Lebensunterhalt in der Werbung. In seinem Herzen bleibt jedoch die Leidenschaft für die Malerei. Das ständige Hin und Her zwischen Arbeit und Malerei macht ihn nicht glücklich. Raffaele De Grada, ein bekannter Kunstkritiker und berühmter Maler, spricht im Katalog der Einzelausstellung, die 2000 in der Galleria SPAS in Locarno organisiert wurde, von “Rückgewinnung der erträumten Landschaft.” Andere namhafte Kritiker haben seine Werke zensiert: Everardo Dalla Noce, Schönenberger, Ambresi, Kraft, auch Mario Agliati in der Tageszeitung LaRegione (Juni 2004). Für Ossola ist der Moment einer grossen Entscheidung gekommen, die er oft erwogen, aber auf bessere Zeiten verschoben hat: Er will sich nur noch der Malerei widmen. Die richtigen Wege zu finden, um seine Werke auszustellen und zu verkaufen, bereitete ihm nicht geringe Sorgen. Die Art seiner Malerei der Siebzigerjahre verändert sich, findet eine immer mehr spirituelle, abstrakte, figurative Form eines Träumers von wiederkehrenden Themen wie den grossen Wolken, dem Wasser, den Pflanzen, den Felsen. Starke oder zarte Acrylfarben, ausgedrückt in Morgenröte und Sonnenuntergang, in Licht und Schatten. Hartnäckig und eigensinnig setzt Ossola seine häufigen Ausstellungen fort, auch in Locarno und Ascona. In seinem Wohnort Como findet er andere Quellen und Kontakte, die ihm zahllose Möglichkeiten bieten, seine Bilder auszustellen, die in ganz Italien immer mehr begehrt sind (Mailand, Rom, Prato, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Trento, Capri und Positano), aber auch in den Vereinigten Staaten, England, Deutschland, Hongkong, Dubai (in diesem arabischen Land sind seine Werke besonders beliebt weil sie nie menschliche Figuren darstellen). In den letzten Jahren macht sich Raffaello Ossola auch in Spanien (Barcelona und Madrid) bekannt, auch wenn der Kunstmarkt derzeit nicht gerade leicht ist. ”Meine Gemälde sind alle grossformatig. Ich verwende vorwiegend Acrylfarbe, die sehr viel schneller trocknet als Öl, vor allem wenn verschiedene Farbeschichten übereinander kommen. In meinen Werken erscheinen, ausser den grossen Wolken, Nuancen, Wasser und Pflanzen, geometrische Figuren, Prismen, architektonische Bauten, abstrakte Orte, wo der einzelne Besucher sich seine Phantasien vorstellen und träumen kann.” Die Kataloge mit Werken von ihm, die Beschreibungen namhafter Kunstkritiker lassen seine künstlerische Tätigkeit erkennen und feststellen, wie ein hiesiger Künstler ins Ausland gereist ist, um Erfahrungen zu sammeln und sich bekannt zu machen. Doch seine Wurzeln und seine Vorliebe bleiben mit dem Land verknüpft, in dem er geboren wurde und in das er hin und wieder zurückkehrt. Die Stunden unseres interessanten Gesprächs sind im Nu verflogen, wir gehen auseinander mit dem Versprechen, uns bald wieder in Orselina zu reffen. Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 ORSELINA 2011 35 Ufficio turistico locale Casella postale - 6601 Locarno [email protected] Tel. +41(0)91 791 00 91 www.ascona-locarno.com Fax +41(0)91 785 19 41 www.pro-orselina.ch [email protected] Lago Maggiore e Valli HOTEL 1 HOTEL MIRAFIORI SUPERIOR - Via al Parco 25, 6644 Orselina 1J 9PE COLLINA D’ORO - Via Patocchi 21, 6644 Orselina 8OULIPj* RG9J HOTEL STELLA - Via al Parco 14, 6644 Orselina Tel. 091 743 66 81 - Fax 091 743 66 83 L'albergo, in posizione magnifica e tranquilla su di una collina soleggiata sopra Locarno con il noto clima temperato di Orselina, vi farà sentire in un ambiente familiare. Das Hotel mit bezaubernder Panoramasicht in ruhigster Lage auf dem Sonnenhügel über Locarno im bekannt milden Klima von Orselina. Geführt in familiärer Atmosphäre. 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D;M<eYki(&'' HGEJ PP NRq 8[bYWhI$7$ L_WI$8Wb[ijhW(-",,&&BeYWhde"&/'-+,,&(&"_d\e6]WhW][X[bYWh$Y^"mmm$]WhW][X[bYWh$Y^ C_Y^W[b8[bb[h_e"Z_h[p_ed[Yedikb[dj[Z_l[dZ_jW"c_Y^W[bX[bb[h_e6]WhW][X[bYWh$Y^ 7Zh_Wde;ifei_je"Yedikb[dj[Z_l[dZ_jW"WZh_Wde[ifei_je6]WhW][X[bYWh$Y^ www.bancasempione.ch Das Restaurant, direkt an der Hügelkette von Locarno gelegen, von Schlichter Eleganz- weit öffnet sich der Blick über den Lago Maggiore. Das Panorama Restaurant bietet mediterrane Spezialitäten. Die Terrasse vermittelt Ferienstimmung und italianita! Questi i principi che stanno alla base del modo di operare di Banca del Sempione e dell’intero Gruppo da tre generazioni. Si tratta di valori fondamentali per costruire con la clientela un rapporto duraturo e sincero, sensibile anche a quelle dimensioni quali la famiglia con le sue problematiche, il lavoro, le amicizie che, nel modo di considerare il “patrimonio” per Banca del Sempione, ne costituiscono elementi essenziali. 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