Sommario
1.
PREMESSA ......................................................................................................... 2
2.
ESTRATTO NORMATIVA PRGC VIGENTE ZONA P ............................................... 3
3.
ESTRATTO NORMATIVA PRGC VARIANTE N.33 ZONA P .................................... 5
4.
ALLEGATI........................................................................................................... 7
1
1.
Premessa
La presente relazione accompagna la Variante n°33 al PRGC del Comune di Cavazzo Carnico
che coinvolge i mappali 65 e 66 del foglio 23 del Comune di Cavazzo Carnico.
La redazione della presente variante è stata autorizzata dal Comune di Cavazzo Carnico a
TAL-SIOT Società per l’oledotto transalpino s.p.a., in data 25.08.2015, a seguito di idonea
richiesta di data 11.06.2015.
La variante è redatta dall’ing. Giovanni Puntel dello Studio Puntel&Capellari Associati e non
comporta oneri per l’Amministrazione.
La presente relazione viene redatta allo scopo di recepire quanto indicato al parere del
Servizio geologico della Direzione Centrale ambiente ed energia della Regione Friuli Venezia
Giulia, parere n°28/2015.
In tale parere favorevole viene richiesto il recepimento di alcune prescrizioni nell’ambito delle
norme di attuazione del PRGC, la presente relazione riporta quindi la normativa vigente relativa
alla zona P 8art.14) e la nuova normativa introdotta dalla variante in oggetto che recepisce in
un ultimo comma dell’art. 14 quanto richiesto.
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2.
Estratto normativa PRGC vigente zona P
ART. 14
ZONE PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE - P
Le zone per servizi e attrezzature collettive corrispondono alla “ ZONA OMOGENEA P ”, così come definita
dal P.U.R., e agli standard urbanistici così come ridefiniti dal D.P.G.R. 20 aprile 1995, n. 0126/Pres.
Contenuti e obiettivi
Comprendono le aree per servizi e attrezzature collettive, pubbliche o di uso pubblico, esistenti o di
progetto, funzionali agli insediamenti.
L’obiettivo è mirato alla conservazione delle aree e degli edifici di pubblica utilità e al loro ampliamento,
laddove si sono manifestate nuove esigenze sociali, nella prospettiva di una equilibrata presenza di
strutture di servizio nei diversi centri abitati del Comune. Strumenti di attuazione
Nelle zone per servizi e attrezzature collettive il P.R.G.C. si attua con intervento diretto: concessione,
autorizzazione, denuncia di inizio attività.
Usi e interventi consentiti
In tale zona sono ammessi i seguenti usi, disaggregati per categorie e tipi funzionali:
a) viabilità e trasporti
- parcheggio di relazione e di interscambio;
- pensiline attesa corriere;
b) culto, vita associativa e cultura
- edifici per il culto (chiesa);
- uffici amministrativi (municipio, posta);
- centro civico e sociale (canonica, centro della comunità, edificio plurifunzionale);
c) istruzione
- istituzioni prescolari: scuola materna;
- istruzione primaria: scuola elementare;
d) assistenza e sanità
- struttura residenziale per anziani;
- attrezzature sanitarie di base (ambulatorio medico);
- cimitero;
e) verde, sport e spettacoli all’aperto
- arredo urbano;
- nucleo elementare di verde;
- attrezzature per lo sport (campo sportivo, campetti polivalenti);
- attrezzature per gli spettacoli al coperto;
- attrezzature per la ricreazione e il tempo libero (osservatorio ornitologico, centro visite);
- elementi di arredo urbano (piazzetta, fontane);
f) servizi tecnologici
- impianti per infrastrutture di interesse territoriale (centrale elettrica E.N.E.L., stazione di pompaggio
dell’oleodotto S.I.O.T.);
- impianti per le infrastrutture comunali (cabine di distribuzione dell’energia elettrica, sottostazione di
distribuzione del gas metano, centrale telefonica, stazione di pompaggio dell’acquedotto);
- impianti per telecomunicazioni (ripetitori, antenne, ecc.);
- piazzola ecologica (navette per la raccolta di rifiuti urbani ingombranti, campane e contenitori per la
raccolta differenziata);
- magazzino comunale;
- impianti di depurazione (depuratori).
Indici, parametri e prescrizioni
La realizzazione dei servizi e attrezzature collettive è soggetta all’osservanza degli indici e dei parametri
vincolanti definiti dal P.U.R, relativamente alla dimensione del servizio, al rapporto tra superficie coperta e
scoperta, all’accessibilità.
Per servizi e attrezzature non previsti dal P.U.R. (attrezzature per gli spettacoli al coperto, piazzola
ecologica, magazzino comunale) valgono i seguenti riferimenti:
3
- Q, rapporto di copertura 0,30 mq/mq
- H, altezza massima 6,50 m
Nelle attrezzature per lo sport (campo sportivo, campetti polivalenti) e nelle attrezzature per gli spettacoli
al coperto dovranno inoltre essere reperiti:
- spazi di sosta e parcheggi di relazione 1 posto macchina ogni 2 utenti.
Nella zona destinata a ospitare nuove attrezzature per lo sport localizzata a fianco dell’attuale campo per
il gioco del calcio valgono le seguenti norme di mitigazione ambientale, a tutela dell’ambito di pregio
naturale (torrente Faeit) ivi presente:
- Le finiture superficiali di tutti i materiali a vista non devono essere riflettenti, e quindi nell’esecuzione
delle finiture devono essere adottati trattamenti o lavorazioni in grado di assicurare tale effetto.
- La pittura delle superfici a vista non deve comprendere più di due colori, di tonalità sobria.
- Gli elementi di identificazione della struttura (scritte, insegne, illuminazioni, ecc.) devono essere
armonicamente inseriti nella architettura del manufatto e non devono quindi sovrapporsi allo stesso come
un fatto estraneo.
- L’inserimento ambientale del manufatto deve essere realizzato anche attraverso una adeguata
piantumazione di specie vegetali, a portamento arbustivo e arboreo. Nel caso in cui la vegetazione
prevista non presenti, all’atto dell’impianto, dimensioni adeguate allo scopo dovranno essere messe a
dimora piante del tipo a rapido accrescimento da rimuovere una volta raggiunte le volute dimensioni e
caratteristiche della vegetazione prevista.
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3.
Estratto normativa PRGC variante n.33 zona P
ART. 14
ZONE PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE - P
Le zone per servizi e attrezzature collettive corrispondono alla “ ZONA OMOGENEA P ”, così come definita
dal P.U.R., e agli standard urbanistici così come ridefiniti dal D.P.G.R. 20 aprile 1995, n. 0126/Pres.
Contenuti e obiettivi
Comprendono le aree per servizi e attrezzature collettive, pubbliche o di uso pubblico, esistenti o di
progetto, funzionali agli insediamenti.
L’obiettivo è mirato alla conservazione delle aree e degli edifici di pubblica utilità e al loro ampliamento,
laddove si sono manifestate nuove esigenze sociali, nella prospettiva di una equilibrata presenza di
strutture di servizio nei diversi centri abitati del Comune. Strumenti di attuazione
Nelle zone per servizi e attrezzature collettive il P.R.G.C. si attua con intervento diretto: concessione,
autorizzazione, denuncia di inizio attività.
Usi e interventi consentiti
In tale zona sono ammessi i seguenti usi, disaggregati per categorie e tipi funzionali:
a) viabilità e trasporti
- parcheggio di relazione e di interscambio;
- pensiline attesa corriere;
b) culto, vita associativa e cultura
- edifici per il culto (chiesa);
- uffici amministrativi (municipio, posta);
- centro civico e sociale (canonica, centro della comunità, edificio plurifunzionale);
c) istruzione
- istituzioni prescolari: scuola materna;
- istruzione primaria: scuola elementare;
d) assistenza e sanità
- struttura residenziale per anziani;
- attrezzature sanitarie di base (ambulatorio medico);
- cimitero;
e) verde, sport e spettacoli all’aperto
- arredo urbano;
- nucleo elementare di verde;
- attrezzature per lo sport (campo sportivo, campetti polivalenti);
- attrezzature per gli spettacoli al coperto;
- attrezzature per la ricreazione e il tempo libero (osservatorio ornitologico, centro visite);
- elementi di arredo urbano (piazzetta, fontane);
f) servizi tecnologici
- impianti per infrastrutture di interesse territoriale (centrale elettrica E.N.E.L., stazione di pompaggio
dell’oleodotto S.I.O.T.);
- impianti per le infrastrutture comunali (cabine di distribuzione dell’energia elettrica, sottostazione di
distribuzione del gas metano, centrale telefonica, stazione di pompaggio dell’acquedotto);
- impianti per telecomunicazioni (ripetitori, antenne, ecc.);
- piazzola ecologica (navette per la raccolta di rifiuti urbani ingombranti, campane e contenitori per la
raccolta differenziata);
- magazzino comunale;
- impianti di depurazione (depuratori).
Indici, parametri e prescrizioni
La realizzazione dei servizi e attrezzature collettive è soggetta all’osservanza degli indici e dei parametri
vincolanti definiti dal P.U.R, relativamente alla dimensione del servizio, al rapporto tra superficie coperta e
scoperta, all’accessibilità.
Per servizi e attrezzature non previsti dal P.U.R. (attrezzature per gli spettacoli al coperto, piazzola
ecologica, magazzino comunale) valgono i seguenti riferimenti:
5
- Q, rapporto di copertura 0,30 mq/mq
- H, altezza massima 6,50 m
Nelle attrezzature per lo sport (campo sportivo, campetti polivalenti) e nelle attrezzature per gli spettacoli
al coperto dovranno inoltre essere reperiti:
- spazi di sosta e parcheggi di relazione 1 posto macchina ogni 2 utenti.
Nella zona destinata a ospitare nuove attrezzature per lo sport localizzata a fianco dell’attuale campo per
il gioco del calcio valgono le seguenti norme di mitigazione ambientale, a tutela dell’ambito di pregio
naturale (torrente Faeit) ivi presente:
- Le finiture superficiali di tutti i materiali a vista non devono essere riflettenti, e quindi nell’esecuzione
delle finiture devono essere adottati trattamenti o lavorazioni in grado di assicurare tale effetto.
- La pittura delle superfici a vista non deve comprendere più di due colori, di tonalità sobria.
- Gli elementi di identificazione della struttura (scritte, insegne, illuminazioni, ecc.) devono essere
armonicamente inseriti nella architettura del manufatto e non devono quindi sovrapporsi allo stesso come
un fatto estraneo.
- L’inserimento ambientale del manufatto deve essere realizzato anche attraverso una adeguata
piantumazione di specie vegetali, a portamento arbustivo e arboreo. Nel caso in cui la vegetazione
prevista non presenti, all’atto dell’impianto, dimensioni adeguate allo scopo dovranno essere messe a
dimora piante del tipo a rapido accrescimento da rimuovere una volta raggiunte le volute dimensioni e
caratteristiche della vegetazione prevista.
- Per le aree interessate dalla variante n.33 al PRGC (relative alla definizione della zona PFInt nei pressi della loc. Palude Vuarbis, di proprietà S.I.O.T.) è necessario attenersi alle
prescrizioni di cui al parere n°28/2015 Prot. 0028409/P-/ del 05.11.2015 del Servizio
Geologico della Direzione Centrale Ambiente ed Energia della Regione Friuli Venezia Giulia
che nel dettaglio riporta: considerata l’elevata pericolosità idraulica del sito, dovranno essere
adottati tutti gli accorgimenti necessari a rendere minima la possibilità di danni agli impianti.
6
4.
Allegati
Parere Servizio Geologico n°28/2015
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AL4 Relazione modifiche normative