Italia
anni ’60 e ’70
miracolo economico
autunno caldo e riforme
anni di piombo
2 giugno 1946: il referendum stabilisce che l’ Italia sarà una Repubblica
1 gennaio 1948: entra in vigore la nuova Costituzione
Al poeter c’è la DC
I grandi partiti di massa
PSI Partito socialista italiano: fondato da Filippo Turati
nel 1892 a Genova. Nel dopoguerra guidato da Nenni e
gli anni ’70 vedono l’ ascesa di Craxi (al governo nel 1983
domina fino al 1992)
PCI Partito Comunista Italiano fondato a Livorno da
Gramsci nel 1921; guidato nel dopogierra da Palmiro Togliatti
e poi da Enrico Berlinguer
CD Democrazia Cristiana: l’erede del Partito Popolare
fondato da don Luigi Sturzo nel 1919 e sciolto da
Mussolini. Nel dopoguerra adottò il centrismo poi aprì anni
‘60 ai socialisti; restò al governo fino agli anni ’80. Figure di
spicco furono Alcide De Gasperi e Aldo Moro
Nel dopoguerra la politica economica di austerità si dimostrò
abbastanza efficace, nel 1952 la produzione era tornata ai livelli
pre-bellici
1958- 1963 miracolo economico
Fu un periodo di grande crescita economica che
ridusse notevolmente il divario dell’Italia dagli altri
paesi industrializzati.
Per la prima volta nel nostro paese gli impiegati
nell’industria superarono quelli agricoli.
Lo sviluppo
riguardò però
soprattutto il Nord,
pertanto aumentò il
divario tra nord e
sud del paese
causando
migrazioni interne.
I prodotti italiani erano molto competitivi sui mercati stranieri per i prezzi
bassi, ciò era possibile perché bassi erano anche i salari, infatti furono
anni di grandi lotte sociali e il clima nelle fabbriche era pesante.
Il boom economico determinò profonde trasformazioni
degli stili di vita e dei costumi: il tenore di vita delle
famigli migliorò, nelle case comparvero le prime
televisioni, le lavatrici e i frigoriferi. Vero indicatore della
corsa al benessere fu la diffusione sulle strade della
Fiat 600 e della Fiat 500, determinando una
motorizzazione di massa; esso portò anche un
ammodernamento delle infrastrutture viarie.
Nel 1963 si inaugurano i governi di centro–sinistra
(durano un decennio) con Aldo Moro che fa entrare i
socialisti al governo.
La partecipazione dei socialisti al governo portò ad es.
- la nazionalizzazione dell’energia elettrica
- la scuola media unica
Nel mondo e anche in Italia il 1968 è un anno di
grandi manifestazioni di piazza e di proteste.
1968… cosa accadeva nel mondo
Il Sessantotto è un movimento sociale e politico nato
originariamente negli Stati Uniti la protesta giovanile si
schierò contro la guerra del Vietnam, legandosi alla
battaglia per i diritti civili e al rifiuto radicale ai principi della
società del capitalista.
Contro la guerra in Vietnam si ponevano gli hippy,
ribattezzati "figli dei fiori", poiché la loro unica arma erano
appunto i fiori.
Si distinsero per costumi molto libertari ed ampio uso di droghe, soprattutto LSD, un
allucinogeno che proprio in quegli anni fu immesso sul mercato con rapida diffusione e di
cui si teorizzavano le doti di espansione della mente.
"Mettete dei fiori nei vostri cannoni" e "Fate l'amore, non la guerra“; organizzarono il
Festival di Woodstock nel 1969
Diffusa in buona parte del mondo la "contestazione generale" ebbe come nemico comune il
principio dell'autorità.
Sono gli anni complessi, di tragedie ma
anche importanti cambiamenti
- assassinio King e Bob Kennedy ma anche
dell’ approvazione del Civil Rights Act
- Mito di Che Guevara morto nel ‘67 nella
rivoluzione in Bolivia
- Mao in Cina(al potere dal 1949) porta avanti
la riv. culturale
- primavera di Praga: Russia mette fine ai
tentativi democratici
- 1969 Luna
- movimento femminista
- Terzomondismo: attenzione alle lotte
rivoluzionarie dei popoli piu poveri
Le proteste studentesche del 1968 si diffondono in Italia
Nelle università la contestazione riguardava
tasse elevate e autoritarismo della didattica
La prima rivolta fu la Battaglia di Valle Giulia
uno scontro di piazza tra manifestanti universitari e polizia, in
cui i primi tentarono di riconquistare la Facoltà di Architettura
dell'Università di Roma attaccando la polizia, che la
presidiava dopo averla sgomberata da un'occupazione
studentesca.
Pasolini scrive dopo questo evento una
poesia: “il Pci ai giovani”
Nella notte tra l'1 e il 2 novembre 1975 Pasolini venne ucciso in maniera brutale: battuto a colpi di bastone
e travolto con la sua auto sulla spiaggia dell'idroscalo di Ostia. L'omicidio fu attribuito ad un "ragazzo di
vita", di soli diciassette anni. La cassazione tuttavia riscontrò che non poteva aver ucciso Pasolini da solo.
Forti indizi portano a considerare il nesso tra l'omicidio di Pasolini, l'omicidio di De Mauro e il caso Mattei
1969 in Italia: l’ autunno caldo
Vede la saldatura tra il movimento studentesco e quello
operaio
le rivendicazioni salariali spontanee nelle grandi fabbriche si alleano alle
agitazioni studentesche che reclamano un generalizzato "diritto allo
studio" per tutti gli strati sociali.
Le proteste portarono importanti riforme
- Statuto dei lavoratori, art. 18 sulla giusta causa di
licenziamento
"Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della
libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e
norme sul collocamento"
- introduzione del divorzio e dell’aborto promossi da Marco
Pannella e fortemente sostenuti dal movimento femminista,
che portava un’ ampia contestazione e discussione del modello sociale
complessivo, basato ancora su valori culturali maschilisti e patriarcali, che
impedivano di fatto una reale parità tra uomini e donne
- nuovo diritto di famiglia con più riconoscimenti alle donne,
che sancisce la parità tra i coniugi; come la potestà sui figli,
che spetta ad entrambi i coniugi con identici diritti e doveri.
Nascono anche gruppi extraparlamentari:
rifiutano il sistema parlamentare
Sono costituiti da diverse componenti ma tutte
rivoluzionare: per cambiare il sistema non si può
agire dall’ interno ma bisogna colpire il sistema.
Potere Operaio: individuano gli operai come forza
rivoluzionari su cui costituire la propria base
Lotta continua: pratica la controinformazione per
prima, ne fa parte Adriano Sofri, uscito di galera nel
gennaio 2012 dopo 22 anni di carcere per l’omicidio
Calabresi.
anni ‘70
anni di piombo
Per anni di piombo si intende in Italia quel periodo, che comprende gli
anni Settanta e il principio degli anni Ottanta,
si verificò un'estremizzazione di violenze di piazza, lotta armata e
terrorismo.
Il termine anni di piombo, con cui sono stati chiamati questi anni deriva dal titolo
omonimo di un film di Margarethe Von Trotta uscito nel 1981 che trattava
l'esperienza storica analoga e contemporanea vissuta dalla Germania Ovest
terrorismo nero e rosso
Il primo a comparire fu il terrorismo nero, di destra che voleva
scatenare il panico per favorire un governo autoritario; la sua strategia
preferita era organizzare attentati dinamitardi in luoghi pubblici
Come reazione nacque il terrorismo di sinistra
delle Brigate Rosse: preferivano colpire
personaggi di spicco con gesti esemplari
Stragi che apparirono insensate e talvolta senza colpevoli: riguardo ad alcune di esse non vi è tuttora
certezza sugli esecutori, e in nessun caso risultano noti i nomi di eventuali mandanti.
terrorismo nero, di destra
voleva scatenare il panico per favorire un governo autoritario
Tra le maggiori stragi si ricordano
1969 piazza Fontana a Milano
1974 Italicus da Roma a Monaco
1974 Piazza Loggia a Brescia
1980 stazione di Bologna
12 dicembre 1969 esplose una bomba
a Milano in piazza Fontana, alla sede
della Banca Nazionale dell’ Agricoltura
Fece 17 morti e 88 feriti
furono prima indagati degli anarchici e
poi si seguì la pista del terrorismo nero
Durante le indagini morì l’anarchico
Pinelli, precipitato da una finestra
della Questura a Milano… il
movimento anarchico vide il
responsabile nel commissario Luigi
Calabresi, ucciso infatti nel 1972: 15
anni dopo furono incolpati alcuni
menbri di Lotta continua tra cui
Adriano Sofri
Fu scritta una canzone La ballata dell’
anarchico Pinelli
Quella sera a Milano era caldo
ma che caldo, che caldo faceva,
"Brigadiere, apri un po' la finestra!",
una spinta ... e Pinelli va giú.
"Sor questore, io gliel'ho giá detto,
le ripeto che sono innocente,
anarchia non vuol dire bombe,
ma uguaglianza nella libertá".
Al termine del processo per l’attenztato a piazza Fontana (maggio 2005) ai
parenti delle vittime sono state addebitate le spese processuali, i veri
colpevoli non sono stati individuati.
1974 treno Italicus che viaggiava da Roma a Monaco
Una bomba ad alto potenziale esplose
alle 1:23 nella vettura 5 dell'espresso
Roma-Monaco di Baviera via Brennero.
Nell'attentato morirono 12 persone e
altre 48 rimasero ferite.
La strage avrebbe avuto
conseguenze più gravi,
si ipotizza anche
nell'ordine di centinaia
di morti, se l'ordigno
fosse esploso all'interno
della Grande Galleria
dell'Appennino, come
probabilmente era stato
progettato.
Il processo si concluse con l'assoluzione generale di tutti gli imputati sebbene, stante l'impossibilità
di determinare concretamente le personalità dei mandanti e dei materiali esecutori, la sentenza di
assoluzione attesti comunque la correttezza dell'attribuzione della strage a Ordine Nero
1974 Piazza della Loggia - Brescia
Una bomba nascosta in un cestino
portarifiuti fu fatta esplodere, mentre
era in corso una manifestazione
contro il terrorismo neofascista
Provocò la morte di 8 persone e il
ferimento di altre centodue
Il 14 aprile 2012 la Corte d'Appello conferma
l'assoluzione per tutti gli imputati, condannando le
parti civili al rimborso delle spese processuali
Stazione di Bologna
85 morti e 200 feriti
2 agosto 1980 alle 10:25
tutt’ oggi l’ orologio della stazione di Bologna resta fermo alle 10:25
nella sala d'aspetto di 2ª classe della stazione
di Bologna, affollata di turisti e di persone in
partenza o di ritorno dalle vacanze, un ordigno
a tempo, contenuto in una valigia
abbandonata, esplose, causando il crollo
dell'ala ovest dell'edificio; l'onda d'urto, insieme
ai detriti provocati dallo scoppio, investì anche
il treno Ancona-Chiasso, che al momento si
trovava in sosta sul primo binario,
distruggendo circa 30 metri di pensilina, ed il
parcheggio dei taxi antistante l'edificio.
Già il 26 agosto 1980 la Procura della Repubblica di Bologna emise ventotto ordini di cattura
nei confronti di militanti di estrema destra; tutti scarcerati nel 1981.
Come reazione nacque il terrorismo di
sinistra delle Brigate Rosse
preferivano colpire personaggi di spicco
con gesti esemplari, quello che più
sconvolse l’Italia fu nel 1978 il
rapimento e l’assassinio di Aldo Moro.
Prima fase 1970 -1974:
azioni dimostrative e
propaganda nelle grandi
fabbriche; è la fase
della propaganda armata
gesti eclatanti, ma non
sanguinari; il gruppo armato
intende scuotere le coscienze
rivoluzionarie
ad esempio nel 1971: otto bombe
incendiarie vengono collocate
sotto altrettanti autotreni sulla
pista prova pneumatici di Lainate
dello stabilimento Pirelli. 3
autotreni vengono distrutti.
Seconda fase fino all’ inizio
Nel 1970 il nucleo storico delle BR è fondato da
degli anni ’80: compie azioni
Renato Curcio e Mara Cagol, poi si aggiungerà tra i contro le istituzioni politiche e
contro lo stato. Comincia
leade Mario Moretti
Famosi divennero i loro volantini che annunciavano e l’attacco al cuore dello
Stato.
spiegavano le azioni.
Il 2 maggio 1972, a Milano, scatta la prima rilevante operazione di polizia
contro le BR. La maggior parte dei militanti ricercati, tuttavia, riesce a sottrarsi
all'arresto.
Da questo momento la semiclandestinità si trasforma per la nascente
organizzazione in vera e propria scelta clandestina.
Si costituiscono a Milano e a Torino due colonne,
ognuna delle quali composta da più brigate
operanti all'interno delle fabbriche e dei quartieri.
articolare il lavoro delle colonne in tre settori:
- settore delle grandi fabbriche;
- settore della lotta alla controrivoluzione;
- settore logistico.
le BR trovano adesioni in tutti gli stabilimenti della
Fiat ed in molte altre grandi fabbriche (Pininfarina,
Bertone, Singer, Sit-Siemens).
Nel febbraio-marzo 1974 avviene il primo salto di qualità:
agire contro le istituzioni politiche e contro lo stato. La fase della
propaganda armata è finita. Comincia l’attacco al cuore dello Stato.
1974 rapimento magistrato genovese Sossi,
rinchiuso interrogato e rilasciato, si chiede in
cambio la liberazione di alcuni incarcerati del
movimento
Nel 1974 si inaugura una stagione di sangue
Mara muore nel 1975 per un conflitto a fuoco
e Curcio arrestato dagli uomini del generale
Dalla Chiesa (e poi liberato da un assalto al
carcere e infine catturato di nuovo una anno
dopo).
Nuovo leader Mario Moretti che vuole
mirare al cuore dello stato.
1977
fu anno di gravi agitazioni, nacque un nuovo movimento studentesco di rivolte
ma molto duro con scontri armati frequenti e violenti
Il conflitto politico e culturale che si ramificò in tutti i luoghi del sociale
Il 2 giugno del 1977 Montanelli fu vittima a
Milano di un attentato delle Brigate Rosse.
Mentre si stava recando, come ogni mattina,
al giornale, (ove aveva sede il Giornale nel
cosiddetto Palazzo dei giornali), con una
pistola. L'attentatore gli sparò tutti i sette colpi
di un caricatore e un ottavo già in canna,
colpendolo due volte alla gamba destra, una
volta di striscio alla gamba sinistra ed alla
natica, secondo una pratica definita - con un
neologismo coniato in quel periodo "gambizzazione".
Il suo giornale era l’ unico che aveva apertamente e dichiaratamente
preso posizione contro il terrorismo
Nasce un governo di solidarietà nazionale (sostenuto da tutte le
forze politiche) guidato dal democristiano Giulio Andreotti con
l’appoggi soprattutto del PCI di Berlinguer contro il terrorismo.
E’ già da un po’ che le BR pensano di colpire
un membro della DC, quando…
16 marzo 1978 rapimento Moro, muoiono 5
uomini della scorta.
Aldo Moro, presidente della DC, era il personaggio
più eminente della politica italiana e fautore del
compromesso storico cioè di nuovo governo aperto
al PCI; seguono proteste degli elettori comunisti,
vedono un grande errore, un cedimento al potere
borghese
I politici si dividono nel
- fronte della fermezza: non volgliono trattare, perché significherebbe legittimare
politicamente le BR rendendole interlocutrici qualificate dopo che hanno ucciso e rapito;
Cossiga, Berlinguer e La Malfa
- fronte della trattativa: far uccidere il proprio capo non è certo onorevole; Craxi e la famiglia
I rapitori chiedono 13 prigionieri politici in
cambio di Moro
Il leader della DC trascorre 55 giorni di
prigionia
Dopo di che le BR annunciano la sentenza
della condanna a morte attraverso una
telefonata alla famiglia
Successivamente annunciano dove
troveranno il corpo, cioè in via Caetani a
Roma, a metà strada tra le sedi DC e PCI, in
una Renault 4
Dopo il ritrovamento del corpo, si
dimette Cossiga allora ministro dell’
interno e Giovanni Leone,
Presidente della Repubblica al cui
posto fu eletto Sandro Pertini
La cosiddetta emergenza terrorismo provoca una involuzione poliziesca dello Stato
italiano, con una diminuzione delle libertà costituzionali ed un ampliamento della
discrezionalità delle forze di polizia.
Nel debellare il terrorismo ebbe un ruolo il gen. Carlo Alberto
dalla Chiesa usando anche spregiudicatamente le confessioni
dei pentiti che avevano sconti di pena in cambio della denuncia
dei , infiltrando agenti nei gruppi terroristici, carceri di massima
sicurezza
fu poi mandato in Sicilia
contro Cosa Nostra, ucciso
nel 1982
Sul luogo dell'eccidio, un
anonimo lascia un cartello
affisso al muro: "Qui è
morta la speranza dei
siciliani onesti".
Per l'omicidio di sono stati
condannati anche Totò
Riina, Bernardo
Provenzano
« [...] ci sono cose che non si fanno per coraggio. Si fanno per potere continuare a
guardare serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei propri figli. C’è troppa gente
onesta, tanta gente qualunque, che ha fiducia in me. Non posso deluderla. » CAdC
1981 viene arrestato a Milano Mario Moretti
Nel 1981 le Brigate Rosse, intese come un'unica formazione armata,
cessano formalmente di esistere.
i contrasti interni alle colonne dell BR diventano inconciliabili
finisce l’attività più sanguinosa
Per l’attività dell’organizzazione Brigate Rosse sono state
inquisite 911 persone.
Rivendicati dalle BR sono alcuni omicidi recenti come quelli di Marco
Biagi (2002) e Massimo d’ Antona (1999) nella logica terroristica di
annientamento di professionisti e servitori dello Stato legati ad un
contesto di ristrutturazione del mercato del lavoro.
fine
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