DICHIARAZIONE
DELLA COMUNITA’ PIME nelle Filippine
sull’uccisione del loro confratello
PADRE FAUSTO TENTORIO.
“Vi è stato detto, o mortali, ciò che è buono, e ciò che il
Signore richiede da voi: rendere giustizia, amare con
bontà e camminare umilmente con il vostro Dio”.
( Michea 6, 8 )
Questo è il passo biblico che si legge nel testamento di
padre Fausto Tentorio, il nostro confratello del Pime e di
missione. Queste parole contengono in sintesi tutta la
vita e la missione di padre Fausto. Veramente ha
camminato umilmente con il suo Dio, praticando la
giustizia e la bontà amorosa in nome dei più poveri, tra i
poveri e gli emarginati del popolo filippino e con gli
indigeni e i contadini dell’ Arakan Valley, North Cotabato.
Per oltre trent’anni padre Fausto è stato un padre per
loro (che affettuosamente lo chiamavano Tatay Pops), un
fratello, un mentore e un amico. Disinteressatamente si
identificava con loro, nella loro vita e cultura. Era
veramente uno con e come loro!
La comunità del PIME nelle Filippine loda e ringrazia Dio per il dono del suo
martirio. Dio lo ha chiamato a compiere l’ultimo sacrificio al servizio di Dio e al
servizio del Suo popolo. Sappiamo che padre Tentorio era un uomo gentile,
evangelicamente semplice e prudente, ma fortemente coraggioso e coerente nel
suo apostolato e nella sua difesa per le persone emarginate, soprattutto i popoli
indigeni, e per l’integrità del Creato.
Padre Tullio Favali
1946-1985
Padre Salvatore Carzedda
1943-1992
Padre Fausto Tentorio
1952-2011
Noi, missionari del PIME nelle Filippine, con il cuore pesante di tristezza e
dolore, nel condannare nel modo più forte possibile l’uccisione di Padre
Fausto chiediamo anche che sia fatta luce sulla sua uccisione. Lo spietato
omicidio di padre Fausto ha fatto riemergere in tutti noi il dolore del
passato nella perdita dei nostri due fratelli martiri: Padre Tullio Favali,
ucciso in Tulunan nell’aprile del 1985, e Padre Salvatore Carzedda, ucciso
a Zamboanga City nel maggio 1992.
A questo punto della storia, noi del Pime nelle Filippine, rinnoviamo il nostro
impegno di testimonianza al Vangelo, nonostante i rischi che dovremo
ancora affrontare. Abbiamo fatto una promessa nel 1968 di servire la Chiesa e la
gente nelle Filippine e la porteremo avanti come sempre abbiamo fatto,
confidando nelle parole del Signore Gesù: “Ecco, io sono sempre con voi, fino alla
fine del mondo” (Mt 28, : 20). Non lasciamo, ma restiamo continuando a servire.
Il male non può trionfare!
Infine, facciamo nostre le parole di Mons. Orlando Quevedo,
ex vescovo di Kidapawan.
“La morte di Padre Fausto è un omicidio. Un crimine che
grida al cielo. Se gli autori pensano che con
l’omicidio possano mettere a tacere sacerdoti, religiosi,
religiose e vescovi impedendo di proclamare la giustizia del
regno di Dio, si sbagliano! Il sangue dei martiri come quello di
padre Fausto da maggior audacia e coraggio a coloro che
hanno a cuore la pace e la giustizia nel cammino della attiva
non-violenza. Forte e’ il mio appello alle autorità per cercare i
responsabili e assicurarli alla giustizia “. (Estratti da ‘Martire
per la Giustizia e la Pace’ di Mons. Orlando B. Quevedo,
OMI).
Cogliamo, infine, l’occasione per esprimere il nostro grazie di
cuore a tutte le persone di buona volontà che ci stanno
sostenendo con la loro solidarietà. Le vostre preghiere e il
vostro essere con noi nella ricerca di giustizia
è un grande aiuto e fonte di rinnovato impegno nel nostro
lavoro.
Che il Dio della pace e dell’amore possa donare sempre una
pace duratura e di giustizia all’isola di Mindanao!
Casa Regionale del Pime, Suterville - Zamboanga City, 19
Ottobre 2011
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