CARCINOMA PRIMITIVO A CELLULE
TRANSIZIONALI DELLA TUBA DI FALLOPPIO
Giuseppe Palumbieri
U.O.C. ISTOLOGIA PATOLOGICA E
CITODIAGNOSTICA
OSPEDALE “Mons. R. Dimiccoli” Barletta
CARCINOMA PRIMITIVO A CELLULE TRANSIZIONALI
DELLA TUBA DI FALLOPPIO;
DESCRIZIONE DI UN CASO
Introduzione
Trattasi di neoplasia rara del tratto genitale femminile, caratte_
rizzata da proliferazione papillare a cellule transizionali molto
simile a quella degli analoghi carcinomi vescicali, seppur a di_
verso pattern immunoistochimico.
Caso clinico
Donna di 69 anni - apparentemente in buono stato di salute con scarse perdite ematiche vaginali, talora d’aspetto a lava_
tura di carne; sottoposta a curettage endometriale, non viene
rilevata alcuna patologia dell’endometrio; effettuate indagini di
radioimaging di risultato incerto, dato il persistere della sinto_
matologia si procede a laparotomia esplorativa.
Materiali e metodi
Pervenuti pezzi di isteroannessiectomia con parziale omentec_
tomia, appendicectomia e liquido di lavaggio peritoneale, si pro_
cede al campionamento, alla fissazione in formalina tamponata
al 10% ed alla processazione con metodo thin prep 2000 del li_
quido di lavaggio peritoneale; indi si effettua inclusione in paraf_
fina e le sezioni così ottenute vengono avviate per le colorazioni
di routine, istochimiche ed immunoistochimiche.
Esame macroscopico
Tuba di Falloppio destra lunga cm 7, comprendente nei tratti
ampollare/ infundibolare neoplasia di aspetto papillare delle
dimensioni di cm 4x2x3, che occlude il lume tubarico e che
focalmente pare infiltrare a tutto spessore la parete della sal_
pinge; l’utero di cm 9,5x5,5x3,5, la tuba sinistra lunga cm 6,5,
le ovaie del diametro massimo di cm 2,5 e di cm 1,5, l’appen_
dice vermiforme lunga cm 5 ed il lembo omentale di cm 20x5
appaiono macroscopicamente indenni da neoplasia (tali per_
mangono anche al successivo esame microscopico).
Quadro istopatologico
Si osserva una proliferazione carcinomatosa a cellule tran_
sizionali scarsamente differenziate (G3), a pattern d’accre_
scimento papillare multistratificato e solido, talora in arran_
giamento cordonale e festonato od adenoide con escava_
zioni pseudomicrocistiche da necrosi tumorale, a sviluppo
in parte superficiale - con associati aspetti di carcinoma a
cellule transizionali in situ e papillare non invasivo - ed in
parte estesamente infiltrativi, con focolai d’infiltrazione neo_
plastica murale tubarica a tutto spessore, sino alla sierosa
( Stadio 1°C sec. AJCC/ FIGO ).
Reperto immunoistochimico
L’elevata attività proliferativa è documentata dall’indice mito_
tico pari a 64 mitosi/10 hpf (per mmq, x40 obiettivo) e dall’in_
dice di cinetica proliferativa Ki67-MIB1 positivo nell’84% dei
nuclei.
L’immunofenotipo neoplastico risulta CK7/ p53 positivo (nel
90% delle cellule) e CK20/ Calretinina/ Vimentina negativo,
differenziandosi pertanto dai carcinomi papillari vescicali so_
litamente CK7/ CK20 positivi.
Conclusioni
Il pattern macroscopico papillare in tale tipo di neoplasia
risulta estremamente raro in letteratura, dato che anche
nelle casistiche più ampie era stato osservato nei tipi di
carcinoma primitivo tubarico a cellule non transizionali,
prevalentemente negli adenocarcinomi sierosi papilliferi.
Il caso clinico patologico esaminato pone inoltre in
evidenza l’insidioso esordio clinico oligosintomatico della
neoplasia.
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006 - G.Palumbieri