C.D. A. Diaz
Scuola in
ospedale
Plesso Policlinico
Universitario
Catania
Insegnante
Laura Le Metre
Con la collaborazione del gruppo di
valutazione della ricerca Internazionale
“Fattori di funzionamento psicologico
nell’ospedalizzazione Pediatrica: il sistema
bambino e il sistema famiglia”
Tipo di intervento
• Il contributo si è articolato
in un intervento di tipo
educativo - didattico svolto
dall’insegnante che ha
seguito ciascun bambino
sin dal suo ingresso in
ospedale.
• I test sono stati
somministrati a bambini
in età compresa tra i 6 e i 10
anni, attualmente in
terapia per patologie di tipo
onco - ematologiche, la cui
comunicazione della
diagnosi è avvenuta da oltre
2 mesi.
Contesto ambientale
• Per tutti i bambini, la
prova è stata svolta nella
camera di degenza, del
reparto di oncoematologia
pediatrica del policlinico
Univesitario di Catania.
Solo una bambina, essendo
ricoverata in day hospital,
ha svolto la prova in sala
ludico-didattica, dove però
per la presenza di altri
bambini, in alcuni
momenti le è risultata
difficile, la concentrazione.
Tempi della degenza
• Tutti i bambini
intervistati eccetto
una, al momento del
test, erano ricoverati in
reparto da oltre una
settimana.
• Spesso la madre,
presente nella stanza,
ha assistito alla prova ,
senza però intervenire o
intralciarne
l’esecuzione.
Procedura dell’indagine
• Lo studio è stato
introdotto dal racconto
di due brevi storie, alla
fine delle quali è stato
richiesto a ciascun
bambino di eseguire
due semplici test,
relativi al racconto.
•
•
Il compito, è stato
costruito in modo da
testare la capacità del
bambino di attribuire
un convincimento
alla mente di altre
persone e di prevederne
il comportamento in
funzione di ciò.
Esso consisteva in
domande di falsa
credenza nella
relazione con l’adulto
e con i pari.
•
Successivamente si è
richiesto al bambino,
attraverso una intervista
narrativa, di:
1. Raccontare Una storia
che avesse come
protagonista un
bambino della sua stessa
età.
2. Raccontare Una storia
che narrasse l’esperienza
di un bambino che ha
vissuto
l’ospedalizzazione.
3. Rappresentare,
attraverso delle
fotografie per loro
significative, luoghi,
persone, cose, vissuti.
Valutazioni
• Prove di falsa credenza
• La codifica delle risposte
dei bambini ha fatto
emergere una difficoltà
diffusa della competenza
metarappresentazionale.
La maggior parte dei
soggetti ha infatti
dimostrato una spiccata
tendenza a proiettare la
propria opinione della
realtà, su altri soggetti.
Teoria della Mente nel totale dei soggetti
19
20
15
10
3
5
0
0
1
livello medio (una prova superata) livello alto (due prove superate)
livello basso (nessuna prova superata)
• Intervista narrativa
• I risultati della
rappresentazione del sè
rispecchiano in maniera
evidente il percorso
personale di ciascuno,
verso una rielaborazione
del concetto di malattia e
di guarigione.
• I costrutti relativi al sé e
alla relazione con l’altro
evidenziano per la gran
parte di essi ,una buona
capacità di
rappresentazione.
• I prodotti relativi alla
fabulazione e
all’intreccio che coinvolge
il sé meritano una
riflessione più accurata.
Distribuzione di frequenza relativa agli indicatori della rappresentazione del
sè narrativo nel totale dei bambini
21%
29%
21%
29%
Fabulazione sul sé
Intreccio sul sé
Costrutti sul sé
Costrutti sulla relazione con l'altro
• I racconti che i bambini
hanno creato seguono il
profilo psicologico e il relativo
iter curativo a cui essi sono
sottoposti.
• Nei soggetti già alla fine del
percorso di cura, si sono
riscontrati atteggiamenti
proiettivi di aspettative di
guarigione con positiva
risoluzione della malattia
• Nelle narrazioni dei bambini
prossimi al trapianto si
palesa invece qualche timore
sottile e un’inquietudine che
li divide tra la felicità di
sapere di essere giunti ormai
al traguardo e la paura
dell’avvenire.
• Negli individui in cui vi era
stata una ripresentazione della
malattia, le immagini del dolore
e dell’impossibilità di fuga sono
purtroppo manifeste.
• Anche le foto mostrate dai
bambini, rappresentano nella
gran parte dei casi immagini di
vissuti felici, ancora vicini e
presenti dentro di loro, ad
eccezione del bambino, con
ricomparsa della malattia, che
rifiutandosi di proseguire
l’intervista, sembrava aver
smarrito anche la memoria di
un passato diverso.
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