Corso Politiche Economiche Europee – Appunti lezione 23 ottobre – Docente M.G. Briotti
Stabilità macroeconomica: complesso di norme o di comportamenti a inteso a garantire la stabilità
monetaria e la disciplina di bilancio
1. Come si sostanziano questi due aspetti della stabilità in UE?
2. Perché è importante la stabilità macroeconomica?
3. Come viene perseguita in UE?
TRATTATO SULLA UE E IL TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA (VERSIONE
CONSOLIDATA) http://europa.eu/eu-law/treaties/index_it.htm
POLITICA ECONOMICA E MONETARIA
Articoli 119 -126 TFUE
- politica economica [europea] è fondata sullo stretto coordinamento delle politiche economiche degli Stati
membri …
- con l’adozione di una moneta unica, l'euro, una politica monetaria e di una politica del cambio uniche
affidate al Sistema europeo delle banche centrali (Banca centrale europea indipendente)
=> che abbiano l'obiettivo principale di mantenere la stabilità dei prezzi
- le politiche economiche (politiche di bilancio) nazionali demandate agli Stati membri e all’Unione
=> nel rispetto dei principi direttivi: prezzi stabili, finanze pubbliche e condizioni monetarie sane
nonché bilancia dei pagamenti sostenibile
=> Gli Stati membri devono evitare disavanzi e debito pubblico eccessivi secondo parametri prefissati
=> Il SEBC mantiene inflazione (IPCA) al di sotto ma prossima al 2%.
1
2
3
4
2.
Sostenibilità dei prezzi e crescita
=> L’evidenza empirica conferma l’esistenza di un nesso negativo tra inflazione e crescita del prodotto
Barro (1996) periodo 1960-1990 analisi per un centinaio di paesi
Andrés et al. 2000 prospettive di crescita e reddito procapite non migliorano entrando nel processo
inflazionistico
Feldstein 1999 evidenti guadagni uscendone
5
5
L’inflazione esercita un impatto negativo sulla crescita economica:
Difficile distinguere le variazioni dei prezzi relativi dalle variazioni del livello generale dei prezzi
=> Il risultato è l’allocazione distorta delle risorse e peggioramento dei risultati macroeconomici complessivi.
Premio per il rischio di inflazione a tassi di interesse nominali => deprime l’accumulazione di capitale.
Non indicizzazione del sistema tributario => impatto negativo sull’accumulazione di capitale e potenziale
produttivo di lungo termine dell’economia
Gli ammortamenti non sono indicizzati => distorsione nelle decisioni d’investimento delle imprese
NOTA:
Akerlof et al. (2000) inflazione troppo bassa => perdita di produttività e aumento della disoccupazione
(rigidità salariale)
Svensson (2002) inflazione ma anche andamento della produzione rilevante
6
7
Il compito principale della BCE è condurre la politica monetaria per l’area dell’euro in vista del
mantenimento della stabilità dei prezzi. Quale strategia?
8
L’organizzazione, l’analisi e la verifica incrociata delle informazioni pertinenti nella valutazione dei rischi per la
stabilità dei prezzi si fonda su due prospettive analitiche complementari, che costituiscono i “due pilastri”:


l’analisi economica e
l’analisi monetaria.
L’analisi economica è intesa a esaminare i fattori che determinano la dinamica dei prezzi nel breve e medio
periodo, incentrandosi sull’attività reale. Tiene conto del fatto che su questi orizzonti l’evoluzione dei prezzi
risente in larga misura dell’interazione fra domanda e offerta nei mercati dei beni, dei servizi e dei fattori di
produzione.
L’analisi monetaria ha una prospettiva a più lungo termine, sfruttando il legame esistente fra moneta e prezzi
su tali orizzonti.
L’approccio fondato su due pilastri è concepito per assicurare che, nella valutazione dei rischi per la stabilità
dei prezzi, non venga trascurata alcuna informazione rilevante
(BCE MP004 1/2013)
9
10
Analisi economica
L’analisi economica si incentra sull’attività reale e sulle condizioni finanziarie nell’economia. Tiene conto del
fatto che su orizzonti di breve e medio periodo la dinamica dei prezzi risente in larga misura dell’interazione
fra domanda e offerta nei mercati dei beni, dei servizi e dei fattori di produzione.
In tale contesto, la BCE esamina regolarmente:





l’andamento del prodotto complessivo
la domanda e la situazione del mercato del lavoro
un ampio ventaglio di indicatori di prezzo e di costo
la politica di bilancio
la bilancia dei pagamenti per l’area dell’euro
Le proiezioni macroeconomiche dell’Eurosistema svolgono un ruolo importante nel quadro dell’analisi
economica.
I prezzi delle attività e i rendimenti del mercato finanziario possono fornire informazioni riguardo alle
aspettative di inflazione degli operatori.
L’analisi economica è intesa a esaminare i fattori che determinano la dinamica dei prezzi nel breve e medio
periodo. Su questi orizzonti l’evoluzione dei prezzi risente in larga misura dell’interazione fra domanda e
offerta nei mercati dei beni, dei servizi e dei fattori di produzione.
BCE MP 005-01/13
11
Analisi monetaria
L’analisi monetaria ha una prospettiva a più lungo termine, sfruttando il legame esistente fra moneta e prezzi
su tali orizzonti. Costituisce principalmente un mezzo di riscontro, nel medio-lungo periodo, delle indicazioni
a breve e medio termine derivanti dall’analisi economica.
Fra gli indicatori fondamentali di cui segue ed esamina regolarmente l’evoluzione, la BCE attribuisce notevole
importanza agli aggregati monetari. Basandosi sulla stretta connessione esistente fra la crescita della moneta
e l’inflazione nel medio e lungo periodo, l’analisi monetaria della BCE sostiene l’orientamento a medio
termine della strategia di politica monetaria. L’esame del credito e delle condizioni di liquidità permette alla
BCE di acquisire una visione più ampia, che va oltre l’impatto transitorio dei vari shock.
L’analisi dell’aggregato monetario ampio M3 va considerata da una prospettiva di medio-lungo termine. La
natura di medio-lungo periodo della prospettiva monetaria implica anche l’assenza di un collegamento
diretto fra gli andamenti della moneta a breve termine e le decisioni di politica monetaria.
BCE MP 006-01/13
12
13
La politica deve essere orientata al futuro e agire preventivamente. Poiché gli interventi effettuati
incideranno sul livello dei prezzi soltanto a distanza di trimestri oppure di anni, la banca centrale deve
assicurare che l’impatto delle decisioni e degli interventi adottati nel presente siano atti a mantenere la
stabilità dei prezzi nel futuro.
La politica monetaria dovrebbe avere un orientamento a medio termine, in modo da evitare un eccessivo
attivismo e l’introduzione di volatilità indesiderata nell’economia reale. La politica monetaria non può evitare
un certo grado di volatilità a breve termine dei tassi di inflazione, causata ad esempio da variazioni dei prezzi
delle materie prime a livello internazionale.
La politica monetaria dovrebbe ancorare saldamente le aspettative di inflazione. In questa prospettiva la
banca centrale dovrebbe specificare il suo obiettivo, elaborare una metodologia coerente e sistematica alla
quale attenersi nella conduzione della politica monetaria e comunicare in modo chiaro e trasparente; ciò
contribuisce a instaurare credibilità, presupposto essenziale per influenzare le aspettative di imprese e
famiglie.
La politica monetaria deve essere di ampio respiro e tenere conto di tutte le informazioni rilevanti ai fini della
comprensione dei fattori che incidono sull’economia.
BCE/ MP 008 – 01/13
14
15
16
The division of policy tasks in the European
Economic and Monetary Union (EMU)
17
17
Fiscal developments: pre-Maastricht
Revenue and Expendit ure rat io
55
Expenditure
50
High and rising
expenditures
45
Revenue
40
1980
1993
Deficit rat io
0.0
Large deficits
-3.0
-6.0
1980
1993
Debt rat io
80
60
Exploding debt burden
40
20
0
18
1980
1993
Pre-EMU: 1970-1998 Budget Balance
Large general government deficits
Government deficit in the Euro Area
0
% of GDP
-1
-2
-3
-4
-5
-6
'70 '72 '74 '76 '78 '80 '82 '84 '86 '88 '90 '92 '94 '96 '98
19
Pre-EMU: 1970-1998 Government Debt
Exploding general government debt burden
Government debt in the Euro Area
80
% of GDP
70
60
50
40
30
20
'70 '72 '74 '76 '78 '80 '82 '84 '86 '88 '90 '92 '94 '96 '98
20
Why fiscal rules?
Expenditure and deficit bias as at the national level
IN EMU : adverse incentives / spill-over effects
• loss of exchange rate as disciplining device
• interest rate effect of borrowing spread across currency area
• fiscal sustainability prerequisite for macro stability in EMU
=> Need to have appropriate euro area fiscal stance
Building blocks of EMU fiscal policy framework in the Treaty
• Article 126: Excessive Deficit Procedure (EDP)
• Protocol on the EDP: 3% and 60% reference values
• Article 121: Co-ordination of economic policies
• Article 122: Union financial assistance in exceptional circumstances
• Article 123: no monetary ECB financing of governments
21
The EU’s Stability and Growth Pact (SGP) provides rules for fiscal discipline:
Council regulations (1466/97; 1055/2005 and 1467/97; 1056/2005)
Preventive arm: monitoring and surveillance
Annual stability and convergence programmes
Medium-term budgetary objectives
Corrective arm: the excessive deficit procedure
Identification of excessive deficits
Commitment to correct excessive deficits (deadlines, speed of adjustment)
Policy setting
•
No ‘political union’: national fiscal sovereignty
•
EMU relies on rules-based, intergovernmental framework
Peer review process: discussed by all Member States in Brussels; ECOFIN Council conclusions
22
The EU monitoring cycle of budgetary developments
End-Nov: countries submit stability programmes; macro outlook and
fiscal plans for the coming and the following 2 years
Jan-Mar: discussion of programmes in Brussels; Council conclusions
End-Mar: countries submit core fiscal data under the excessive
deficit procedure
Apr-May: Eurostat validates data; European Commission presents
Spring forecast; consequence under the Pact; mid-term
budgetary review
Summer: most countries start the domestic budgeting process
End-Sept: countries submit core fiscal data under the excessive
deficit procedure
Oct-Nov: Eurostat validates data; European Commission presents
Autumn forecast (input for country programmes)
23
Arguments about the EU fiscal rules
Most frequent criticisms
Assessment
Rules are too rigid (may force procyclical consolidation in downturn)
Rules contain considerable flexibility
Rules lack economic rationale
(numerical limits; focus on deficits rather
than debt sustainability)
Need to trade off transparency,
implementability with economic
rationale
Rules are not country-specific
Preventive arm is country-specific;
corrective arm set limits for all
Rules invite creative accounting
There is some evidence: need for good
monitoring
Rules prevent implementation of costly
structural reforms
Uneven enforcement of rules (small v.
large countries)
Structural reforms and fiscal soundness
are complements, not substitutes
Need for rigorous implementation
24
24
Scarica

Corso Politiche Economiche Europee – Appunti lezione 23 ottobre