TEREX 2010
(Tuscany Earthquake Relief Exercise)…
……E SE ARRIVASSE DAVVERO?!?!?!
Secondo il provvedimento legislativo del 2003, i comuni italiani sono
stati classificati in 4 categorie principali, in base al loro rischio sismico
…dove gli eventi
sismici, seppur di
intensità minore
rispetto alla zona 1,
possono creare
gravissimi danni
La scala Mercalli fornisce una serie di valori che partono dalla soglia 1 e finiscono
con la soglia 12 (da ricordare che le ultime due soglie 11 e 12 sono state aggiunte
successivamente da due americani) e descrive gli effetti distruttivi sull'ambiente.
A differenza della MCS la scala Richter (Charles Francis Richter, 1900-1985) determina
la quantità di energia liberata da un terremoto espressa in joule, le soglie di questa scala
prendono il nome di magnitudo.
Operazione discutibile……..
Che storia sismica ha Castelnuovo Garfagnana?
Quali sono i maggiori eventi sismici avvenuti nella zona in cui viviamo?
…un sito ce lo racconta…
http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/query_place/
Quanti terremoti sono avvenuti lo scorso anno in Italia?
E nella nostra zona?
Chi li ha registrati?
…un sito ce lo racconta…
http://www.earthquake.it/terremoti-italia-2009.php
Si possono prevedere i
terremoti?
La risposta, allo stato attuale
delle nostre conoscenze
scientifiche, è NO!
Le
misure del
considerato
Nell'ambito
di radon,
due convenzioni
tra
Toscana
e l'Istituto
di
un Regione
importante
precursore
sismico,
Geoscienze e Georisorse del
sono alloNazionale
studio dadelle
decenni.
Consiglio
Ricerche di
Pisa (IGG-CNR)
di iPisa
sono di
state
Dunque
non è che
geologi
installate 10 stazioni di monitoraggio
tutto il mondo sono degli
di tipo geochimico, finalizzato alla
sprovveduti,
piuttosto
non ed allo
ricerca di precursori
sismici
studio delle
tra chimismo
ritengono
direlazioni
avere ancora
delle acque ed attività sismica nelle
abbastanza
informazioni
dai
aree della Garfagnana
e Lunigiana
(convenzione
- Aprile
2002)
precursori
sismici
per dire
di epoter
dell'Amiata (convenzione - Dicembre
prevedere i terremoti.
2002).
IL SISMA DELL’AQUILA
http://www.youtube.com/watch?v=mP8Fw4mZiTU&feature=related
Davanti al disastro che ha colpito l’Abruzzo, però, emergono con chiarezza altre domande.
Come si è detto, il sisma abruzzese è stato di magnitudo 6,3. Lo scorso anno, a metà giugno, un forte
sisma in Giappone ha provocato 13 morti, più di 350 feriti e circa 2000 persone hanno perso la casa.
Ma era di magnitudo 7,2. Un confronto con i più recenti sismi italiani può dare un’idea:
• in Friuli, nel 1976, un sisma di magnitudo 6,4 ha provocato 989 morti;
• in Irpinia del 1980, un sisma di magnitudo 6,9 ha provocato 2735 morti, 9000 feriti e 280.000
sfollati.
Paragonato al sisma dell’Abruzzo, quello di Iwate-Miyagi dello scorso anno ha liberato 30 volte più
energia: com’è possibile che un terremoto molto più debole in Italia provochi molte più vittime e molti
più senzatetto?
FORSE CI MANCA UN PO’ DI PREVENZIONE?!?!?!!?
LA CONVIVENZA CON IL RISCHIO SISMICO:
IL CASO DEL GIAPPONE
Il Giappone, il cui arcipelago è formato interamente da isole vulcaniche, è un paese colpito quasi quotidianamente da
terremoti.
La popolazione deve quindi convivere con il rischio sismico e le tecniche di prevenzione, grazie all’alta tecnologia e alla
disponibilità di capitali, sono all’avanguardia.
-La popolazione è sottoposta a frequenti esercitazioni;
- in tutti gli uffici e nei luoghi di lavoro è obbligatorio tenere una borsa di sopravvivenza con acqua, cibo liofilizzato, casco,
torcia elettrica e radio;
- tutti gli edifici sono costruiti secondo norme antisismiche.
http://www.youtube.com/watch?v=pI3tMQ20mzs
Nell’edilizia vengono infatti utilizzati materiali elastici in grado di assorbire le onde d’urto, le fondamenta dei grattacieli di
Tokio per esempio poggiano su una sorta di gigantesche molle che sono in grado di scaricare l’energia tettonica e preservare
così le strutture.
Quando si verifica una scossa, la rete radiotelevisiva diffonde contemporaneamente alle immagini un allarme acustico, che
può essere udito anche a radio spenta;
dopo due minuti vengono fornite ai cittadini le notizie sull’intensità, sull’epicentro della scossa e sull’eventuale pericolo di
maremoto, con l’ora dell’ondata di tzunami prevista.
In Italia non abbiamo questa efficienza nonostante che il nostro paese sia uno dei paesi
a più alto rischio sismico in Europa.
COSA FARE PRIMA DEL TERREMOTO
• Prima di tutto è necessario sapere se si vive in una zona classificata come sismica o no.
•Supponiamo di si. In questo caso si deve prestare attenzione alla propria abitazione: se si è in
procinto di acquistare una casa nuova è bene verificare che sia costruita in rispondenza ai
criteri di legge. Anche se non si deve acquistare una nuova casa però è comunque bene
accertare le condizioni delle proprie abitazioni: è stata progettata e costruita in maniera
antisismica? È opportuno verificarlo e in caso contrario cercare di renderla antisismica.
•Sarà utile anche informarsi di quello che è previsto dai piani di protezione civile nazionale e
regionale e verificare l'esistenza di piani di protezione civile a livello locale (in caso negativo
sollecitarli) per sapere quali iniziative prendere per prevenire i danni, che cosa fare e a chi
riferirsi in caso di terremoti. È opportuno individuare le autorità responsabili e le fonti di
informazioni attendibili. Nel caso che esista un piano di sgombero per il dopo terremoto è
necessario essere pronti ad eseguire la parte di propria competenza; in caso di assenza di
questo piano è opportuno individuare un luogo aperto (piazze, giardini, aree di parcheggio, ecc
..) ma lontano da spiagge in cui ritrovarsi con la famiglia, cercando prima di stabilire anche
quale è il percorso più aperto e quindi meno pericoloso da raggiungere. È infine opportuno:
•Avere accanto al telefono i numeri per chiamare ambulanza, medico e pompieri;
•Conoscere l'ubicazione di ospedali e percorsi migliori per raggiungerli;
•Imparare a chiudere centrali di acqua , luce e gas
•Fissare bene alle pareti scaffali o mobili pesanti, nonché scaldabagni e forni a gas.
COSA FARE DURANTE IL TERREMOTO
(se siete al chiuso)
•NON state vicini a finestre, vetri, specchi o oggetti pesanti che potrebbero cadervi addosso
•Riparatevi sotto tavoli robusti, letti o strutture portanti: ad esempio, nel vano di una porta in un
muro maestro, oppure sotto una trave di cemento armato, oppure negli angoli versi i muri maestri
•Non uscire durante la scossa: potreste essere colpiti dalla caduta di tegole, cornici, camini, grondaie
e balconi
•Non precipitarsi verso le scale, talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio
•Non utilizzare gli ascensori: si possono bloccare per la deformazione delle guide o per la mancanza
dell’ energia elettrica
•Non andare sui balconi
•Non utilizzare fiamme libere:ci possono essere fughe di gas
(se siete all’aperto)
•Evitate le spiagge strette che hanno a ridosso pareti rocciose alte a picco che possono crollare; le
spiagge ampie di solito sono sicure, tuttavia possono diventare pericolose se si creano onde
anomale; pertanto, state lontani dall’ acqua.
•Evitate di sostare negli alvei dei fiumi, perché ci potrebbero essere onde di piena improvvise (ad
esempio, a seguito di crolli di dighe o frane in bacini artificiali)
•Se siete in automobile al momento della scossa, fermate il veicolo lontano da ponti, cavalcavia,
linee elettriche ecc; non fermate il veicolo in mezzo alla strada, per non ostacolare i soccorsi.
•Non avvicinatevi a cani o altri animali visibilmente spaventati
COSA FARE DOPO IL TERREMOTO
•NON accendete fiamme libere tipo fiammiferi o candele, anche se siete al buio; aprite porte e
finestre
•Chiudete i rubinetti del gas e dell’ acqua e togliete la corrente elettrica
•Uscite all’ aperto con calma, facendo molta attenzione a ciò che potrebbe cadere dall’alto
•Usare le scale, MAI L’ASCENSORE
•A scuola e negli uffici pubblici, seguite le indicazioni delle uscite di emergenza e usate le scale
antincendio
•Una volta usciti all’ aperto, dirigetevi verso i punti di raccolta individuati dal Piano di Protezione
Civile Comunale e segnalati sul posto da appositi cartelli (aree di attesa); in alternativa, scegliete un
ampio spazio aperto
•EVITATE di utilizzare l’ automobile, per non intralciare le operazioni di soccorso
•Per tenervi informati, EVITATE di utilizzare il telefono ed ascoltate le comunicazioni della
Protezione Civile diffuse con mezzi di formazione.
Scarica

TEREX 2010 - inclassemia sito in rifacimento