LA GAZZETTA DEI
MORTE MISTERIOSA AL MUSEO DELLE SCIENZE
UN CHIMICO CURIOSO,
MA ALLE PRIME ARMI
Così viene descritto da colleghi ed amici
Mario Palmieri, trovato morto l'altro ieri
al Museo delle Scienze.
Gli inquirenti hanno scoperto che Palmieri aveva
recentemente frequentato un corso di chimica
dell’Università di Camerino, dove si era dedicato
alle reazioni fra composti chimici comuni.
Per approfondire
la notizia, clicca
sulla foto.
IL COMPOSTO CHIMICO
DELLA SETTIMANA
Continua la nostra carrellata fra i composti chimici
più comuni ed utili nella vita di tutti i giorni
Vieni a scoprirlo cliccando sull'articolo!
IL PICCOLO CHIMICO
La reazione da fare in casa, con elementi
comunissimi
Acido, base o sale? Produci la reazione e ragionaci
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UN CHIMICO CURIOSO, MA
INESPERTO
Gli inquirenti hanno redatto un elenco di vari ingredienti e composti chimici custoditi da
Palmieri sul tavolo vicino al quale è stato ritrovato il suo corpo senza vita.
Si tratta di sostanze comunemente usate non solo nei laboratori dell'Università ma anche
quotidianamente nelle nostre cucine . Non conoscendole però ancora bene, pur frequentando un
corso di chimica per inesperti all'Università di Camerino, Palmieri potrebbe aver sintetizzato
ed utilizzato un composto molto velenoso.
Ma andiamo con ordine. Si tratta di 4 differenti materiali custoditi in altrettante boccette di
vetro: farina di mais, zucchero a velo, bicarbonato di sodio, farina fossile di diatomee.
Cerchiamo di capire meglio come sono fatti.
Farina di mais. Si ottiene dai semi di mais, o granturco (Zea mays) pianta originaria del
centro-america. Oltre all'olio dei suoi semi, si utilizza molto la sua farina per preparare piatti
caratteristici in molte parti del mondo. In Italia, si usa per preparare la polenta.
Zucchero a velo. Si ottiene da granelli di zucchero tritati finemente, ma si può anche
preparare in casa mescolando zucchero semolato, amido di mais e vanillina,
Bicarbonato di sodio. È un sale di sodio dell'acido carbonico. Trova impiego in molti processi
industriali, in cucina ed anche per curare piccoli malesseri.
Farina fossile di diatomee. Viene ottenuta dagli scheletri fossili di alghe monocellulari
chiamate diatomee. Questa farina fossile viene utilizza industrialmente come abrasivo, ma è
nota per aver permesso ad Alfred Nobel di creare la dinamite, mescolandola alla nitroglicerina
e riducendone il potere esplosivo.
Può qualcuna di queste sostanze aver avuto un ruolo nella morte di Palmieri?
IL COMPOSTO DELLA
SETTIMANA
Parliamo oggi nella nostra rubrica di uno dei composti chimici
più utilizzati dall'uomo.
È abbastanza facile da riconoscere: si presenta come una
polvere bianca molto fine, priva di odori particolari.
La capacità di reagire con gli acidi fa sì che possa essere
utilizzato in preparazioni farmaceutiche come antiacido e
contro bruciori di stomaco. Viene inoltre aggiunto ai dentifrici
per la sua azione lievemente abrasiva e sbiancante.
In casa può essere utilizzato per la pulizia di frutta e verdura:
se tenute a bagno in acqua in cui viene sciolto il nostro
composto nella proporzione di un cucchiaio per litro, gli
alimenti saranno liberati da ogni impurità esterna. Non
dobbiamo stupirci quindi se è previsto il suo uso anche come
prodotto per l'igiene personale.
Può essere utile perfino nella deacidificazione dei fumi
industriali derivanti da processi di combustione, grazie alla sua
alta reattività nei confronti degli inquinanti acidi inorganici.
Aggiunto infine al sapone della lavatrice, riduce la
precipitazione del calcare e permette di utilizzare meno
detersivo.
IL PICCOLO CHIMICO
Testiamo una delle sostanze contenute nelle boccette trovate sul tavolo di Palmieri.
Scegliete quella che vi sembra la più adatta e mettetene un cucchiaino da caffè
dentro un palloncino colorato.
Versate poi un po' di aceto nella bottiglietta di succo di frutta.
Ora allargate la bocca del palloncino e fatela aderire al collo della bottiglietta,
avendo l'accortezza di non fare entrare in contatto polvere ed aceto.
Poi poggiate la bottiglia sul tavolo e, tenendola con una mano, utilizzate l'altra per
sollevare il palloncino e far cadere la polvere bianca nell'aceto.
Se la sostanza reagirà con l'aceto, si libererà anidride carbonica e...
Alla luce dei risultati di
questa reazione, possiamo
facilmente identificare la
misteriosa polvere bianca!
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