Fabbisogni professionali delle
imprese toscane e processi di
trasformazione del sistema
economico regionale
Firenze, 14 novembre 2007
Riccardo Perugi
Unioncamere Toscana - Ufficio Studi
Industria manifatturiera: andamento
della produzione e del valore aggiunto
Numeri indice (1995=100)
130
125
Produzione
Valore aggiunto
120
115
110
105
100
95
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
NB: Produzione in valori concatenati al 2000; valore aggiunto a prezzi correnti.
150
140
130
120
Fonte: Irpet-Unioncamere Toscana (giugno 2007)
Servizi: andamento della
produzione e del valore aggiunto
Variazioni % annue
7,7
Produzione
5,9
5,8
5,4
3,2
1,3
1,0
0,9
1,8
2,5
3,2
4,5
2,3
1,7
1,8
3,7
5,2
5,2
4,8
5,3
6,3
Valore aggiunto
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
NB: Produzione in valori concatenati al 2000; valore aggiunto a prezzi correnti.
Fonte: Irpet-Unioncamere Toscana (giugno 2007)
Industria s.s. e servizi:
andamento della produttività
Numeri indice (1995=100)
116
114
112
110
108
106
104
Industria s. s.
102
Servizi
100
98
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
NB: Produttività = produzione (in valori concatenati al 2000) per unità di lavoro standard.
20
10
8
15
6
4
10
2
5
0
-2
0
Fonte: Irpet-Unioncamere Toscana (giugno 2007)
“… se innovazione ed organizzazione costituiscono i
primi due vertici di un potenziale « triangolo
competitivo » in grado di sostenere la produttività di
un’impresa, di un settore o di un intero sistema
economico, le moderne teorie della crescita
individuano nel capitale umano un fondamentale
fattore endogeno …”
(Vivarelli M., Piga C., Piva M., 2004)
Classificazione delle
figure professionali
I gruppi utilizzati sono stati individuati a partire dalla classificazione
ISCO delle professioni, che individua otto grandi categorie (escludendo
quella dei lavoratori specializzati nell’agricoltura, che non interessa ai fini
della presente analisi), a loro volta normalmente raggruppate, per facilità di
trattazione, nelle seguenti quattro più ampie classi:
1) professioni high-skill (dirigenti e direttori; professioni intellettuali,
scientifiche e ad elevata specializzazione; professioni tecniche)
2) professioni medium-skill (professioni esecutive relative
all’amministrazione e alla gestione; professioni relative alle vendite ed ai
servizi per le famiglie)
3) professioni low-skill (operai specializzati; conduttori di impianti,
operatori di macchinari e operai di montaggio industriale)
4) personale non qualificato
Assunzioni programmate
fra il 2001 e il 2007
Numeri indice (2001=100)
140
Italia
Toscana
Emilia Romagna
Lombardia
Veneto
130
120
110
100
90
80
70
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
140
120
100
80
60
40
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
Assunzioni programmate
per gruppo professionale – Toscana
Numeri indice (2001=100)
200
180
160
140
120
100
80
Dirigenti, professioni di elevata specializzazione e tecniche
Impiegati esecutivi, addetti alle vendite e servizi alle famiglie
Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine
Personale non qualificato
60
40
20
0
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
160
140
120
100
80
60
40
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
Assunzioni programmate
nell’industria s. s. – Toscana
Numeri indice (2001=100)
Dirigenti, professioni di elevata specializzazione e tecniche
Impiegati esecutivi, addetti alle vendite e servizi alle famiglie
Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine
Personale non qualificato
160
140
120
100
80
60
40
20
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
Assunzioni programmate di professioni
high-skill nell’industria s. s.
Numeri indice (2001=100)
130
Italia
Toscana
Emilia Romagna
Lombardia
Veneto
120
110
100
90
80
70
60
50
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2006
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
Assunzioni programmate nell’industria
s. s. per gruppo professionale - 2007
Composizione %
Dirigenti e direttori
Prof. intellettuali, scientifiche, elevata spec.
Professioni tecniche
Professioni hi-skill
Prof. esecutive rel. amministrazione e gest.
Professioni rel. a vendite e servizi famiglie
Imp. esecutivi, add. vendite e servizi fam.
Operai e lavoratori specializzati
Conduttori di impianti ed operatori macchinari
Operai e conduttori di impianti
Personale non qualificato
Totale
ITA
0,3
4,3
14,5
TOS
0,1
4,7
13,3
EMI
0,4
4,9
16,2
LOM
0,5
6,3
18,7
VEN
0,4
3,1
16,9
19,1
18,1
21,6
25,5
20,4
6,3
2,8
8,7
3,3
7,1
1,7
7,3
2,3
5,9
2,0
9,2
12,1
8,8
9,6
7,9
34,6
32,3
36,9
28,8
31,1
33,5
25,7
34,6
36,3
31,7
66,8
65,7
64,6
60,3
68,0
5,0
4,3
5,2
4,6
3,6
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
Assunzioni programmate di personale
high-skill nell’industria – Toscana
Incidenza % media sul totale delle assunzioni programmate
Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature
Industrie della carta, della stampa ed editoria
Industrie dei metalli
Estrazione di minerali
Industrie dei minerali non metalliferi
Industrie delle materie plastiche e della gomma
Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto
Costruzioni
Industrie petrolifere e chimiche
Industrie delle macchine elettriche ed elettroniche
Altre industrie manifatturiere di prodotti per la casa
Produzione di energia, gas e acqua
Industrie del legno e del mobile
Industrie alimentari
2001-2004
6
11
7
10
10
13
19
6
63
38
7
31
11
9
2005-2007
12
20
10
14
14
17
24
7
62
36
6
25
9
7
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
Assunzioni programmate nei servizi per
gruppo professionale – Toscana
Numeri indice (2001=100)
200
180
160
140
120
100
80
Dirigenti, professioni di elevata specializzazione e tecniche
Impiegati esecutivi, addetti alle vendite e servizi alle famiglie
Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine
Personale non qualificato
60
40
20
0
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
 La domanda di lavoro del terziario toscano e, più in generale, dell’intera
economia regionale e nazionale appare evolvere in una direzione diversa da
quella idealmente tracciata per le economie “post-industriali” a seguito dei
recenti processi di globalizzazione e di innovazione tecnologica, in
conseguenza dei quali “i vantaggi dell’istruzione aumentano, e si
riduce la domanda dei lavoratori non specializzati e con scarsa
esperienza” (Esping-Andersen G., 2000).
 Un fattore non trascurabile nella spiegazione di tale fenomeno risiede
negli interventi legislativi che, nell’ultimo decennio, hanno accresciuto la
flessibilizzazione del mercato del lavoro italiano, rendendo meno oneroso
l’impiego del fattore lavoro (soprattutto nelle qualifiche medio-basse e/o
con scarsa esperienza). In altri termini, le modifiche apportate a livello
nazionale nei meccanismi di regolazione del mercato del lavoro
hanno operato “la dolorosa scelta tra aumentare le diseguaglianze
di retribuzione e di qualità dei posti di lavoro, e vedere crescere il
numero dei disoccupati e degli esclusi” (Esping-Andersen G.,
2000) introducendo elementi a favore della prima opzione.
Assunzioni programmate nei servizi di
impiegati esecutivi e addetti vendite
Numeri indice (2001=100)
200
Italia
Toscana
Emilia Romagna
Lombardia
Veneto
180
160
140
120
100
80
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
Assunzioni programmate nei servizi
per gruppo professionale – 2007
Composizione %
Dirigenti e direttori
Prof. intellettuali, scientifiche, elevata spec.
Professioni tecniche
Professioni hi-skill
Prof. esecutive rel. amministrazione e gest.
Professioni rel. a vendite e servizi famiglie
Imp. esecutivi, add. vendite e servizi fam.
Operai e lavoratori specializzati
Conduttori di impianti ed operatori macchinari
Operai e conduttori di impianti
Personale non qualificato
Totale
ITA
0,2
5,0
15,2
TOS
0,1
3,7
11,7
EMI
0,2
4,3
16,6
LOM
0,5
7,4
21,5
VEN
0,2
4,7
13,9
20,4
15,4
21,0
29,4
18,8
15,7
36,7
14,4
42,2
14,5
37,1
16,5
31,2
15,3
38,1
52,4
56,6
51,6
47,7
53,4
3,7
7,7
3,2
4,9
3,3
6,6
2,9
6,1
3,4
6,4
11,4
8,1
9,9
9,0
9,8
15,9 19,8 17,5 13,9 18,1
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
Assunzioni programmate di personale
high-skill nei servizi – Toscana
Incidenza % media sul totale delle assunzioni programmate
Servizi avanzati
Commercio al dettaglio
Trasporti e attività postali
Studi professionali
Altri servizi alle persone
Commercio all'ingrosso e commercio di autoveicoli
Servizi operativi
Alberghi, ristoranti e servizi turistici
Credito e assicurazioni
Sanità e servizi sanitari privati
Istruzione e servizi formativi privati
Informatica e telecomunicazioni
2001-2004
44
7
9
29
9
19
7
3
34
28
66
71
2005-2007
59
10
11
37
10
19
6
3
25
21
47
50
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
Assunzioni programmate fra il 2001
e il 2007 nei servizi alle imprese
Numeri indice (2001=100)
220
Italia
Toscana
Emilia Romagna
Lombardia
Veneto
200
180
160
140
120
100
80
60
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
Assunzioni programmate
nel 2007 nei servizi – Toscana
Servizi avanzati
57,3
61,8
62,7
8,6
11,2
11,4
13,3
VEN
LOM
EMI
10,5
2,8
4,2
3,2
4,3
6,8
TOS
ITA
64,5
60,8
Incidenza % sul totale delle assunzioni programmate
Servizi alle imprese
Servizi
NB: Servizi alle imprese = servizi avanzati e servizi operativi alle imprese.
140
120
100
80
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
Assunzioni programmate nei
servizi alle imprese (anni 2005-2007)
Composizione %
Dirigenti e direttori
Prof. intellettuali, scientifiche, elevata specializz.
Professioni tecniche
Professioni high-skill
Prof. esecutive rel. amministrazione e gestione
Professioni relative a vendite e servizi famiglie
Imp. esecutivi, add. vendite e servizi fam.
Operai e lavoratori specializzati
Conduttori di impianti ed operatori di macchinari
Operai e conduttori di impianti
Personale non qualificato
Totale
ITA
0,4
7,2
15,1
TOS
0,2
5,0
15,6
EMI
0,2
5,5
21,6
LOM
0,7
11,3
20,6
VEN
0,3
6,4
13,6
22,7
20,7
27,3
32,6
20,3
13,3
7,3
8,5
10,0
10,0
5,1
13,8
6,4
11,7
6,2
20,6
18,5
15,1
20,2
17,8
4,5
6,2
3,7
3,0
2,5
5,4
3,2
4,7
4,8
8,5
10,8
6,7
7,8
7,9
13,3
45,9 54,0 49,7 39,3 48,5
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro
Considerazioni
conclusive
 La domanda di lavoro è stata nel complesso più vivace, fra il
2001 e il 2006, rispetto al resto del territorio nazionale. Per lo
meno fino al 2006, tale crescita è andata a beneficio soprattutto
dei profili a più bassa qualificazione, sfavorendo invece l’insieme
delle professioni high-skill.
 Sotto il profilo settoriale, dinamiche divergenti hanno
caratterizzato il terziario, in crescita (con un conseguente forte
incremento della domanda di addetti alle vendite ed ai servizi alle
famiglie), e l’industria, in diminuzione (con una collegata
contrazione della domanda di operai).
 Il settore manifatturiero ha, da un lato, rafforzato alcuni bacini
professionali altamente specializzati, legati allo sviluppo di
funzioni strategiche, e le professioni commerciali, e dall’altro ha
ridotto la domanda di personale non qualificato. Relativamente
alle professioni high-skill internalizzate, la velocità di tale
processo non ha tuttavia fin qui consentito di recuperare il gap
che ancora separa la Toscana da altri contesti regionali.
Considerazioni
conclusive
 A questo fenomeno sembra da ricollegarsi anche la crescente
domanda di lavoro proveniente dai servizi alle imprese, in una
logica che vede la riorganizzazione dei settori manifatturieri
giocarsi anche su processi di esternalizzazione e di outsourcing di
alcune funzioni in precedenza svolte internamente.
 Tale incremento è stato trainato soprattutto dal comparto dei
servizi avanzati, a più elevata qualificazione professionale rispetto
a quello dei servizi operativi: anche in questo caso, tuttavia,
permane tuttora un ritardo da colmare rispetto alla aree
maggiormente sviluppate del Paese.
 La crescita della domanda di lavoro complessivamente espressa
dal terziario, contrariamente a quanto osservato per l’industria,
sembra invece essersi maggiormente orientata verso figure a
minor contenuto professionale, dato che particolarmente sensibile
si è rivelata soprattutto la crescita di personale non qualificato.
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
La ripresa del sistema manifatturiero:
alcuni interrogativi di fondo
 I positivi risultati realizzati nel 2006 sono di natura
strettamente congiunturale, o anche il frutto di un percorso di
ritrovata competitività del sistema produttivo regionale?
 In che modo le imprese manifatturiere toscane hanno
cercato di rispondere nel corso degli ultimi anni alle profonde
discontinuità intervenute nell’ambiente competitivo?
 Attraverso quali strategie di medio termine, avviate magari
già negli anni in cui le difficoltà sono state più acute?
 Si sono messi in moto alcuni meccanismi, endogeni al
sistema imprenditoriale toscano, che possono aver contribuito
alle buone performance del 2006?
Andamento degli investimenti
nel settore manifatturiero
Investimenti nella struttura operativa delle società di capitali
Numeri indice 2001=100 (1)
120
Microimprese
Piccole imprese
Medie imprese
Grandi imprese
Totale
115
110
105
100
95
90
85
80
2001
2002
2003
2004
2005
(1) Gli indici sono espressi a valori correnti, e sono calcolati sulla mediana di ciascun
anno. Microimprese=Fatturato da € 500 mila a € 2 milioni; Piccole imprese=Fatturato
da € 2 miloni a € 5 milioni; Medie imprese=Fatturato da € 5 miloni a € 10 milioni;
Grandi imprese=Fatturato oltre € 10 milioni.
Fonte: Unioncamere Toscana-Università degli Studi di Firenze (Osservatorio sui bilanci)
La selezione delle
forme organizzative
Variazioni %
2006 su 2000
3,7
-8,7
Valori assoluti
al 31-12-2006
28.720
37.984
Forme societarie
Forme non societarie
-0,7
-7,3
36.907
29.797
Imprese plurilocalizzate (1)
Imprese monolocalizzate (1)
23,8
-5,5
7.644
59.646
Imprese non artigiane
Imprese artigiane
(1) Variazioni % fra il 2000 e il 2005 e valori assoluti al 31-12-2005.
Fonte: Infocamere (StockView) e Registro Imprese
Assunzioni programmate dalle
imprese manifatturiere toscane
Composizione %
Professioni hi-skill (1)
Impiegati e addetti alle vendite (2)
Operai specializzati (3)
Personale non qualificato
Totale
2001-2002
14,0
7,3
71,1
7,5
100,0
2003-2004
15,0
7,0
70,9
7,1
100,0
2005-2006
17,2
9,9
66,9
5,9
100,0
(1) Dirigenti e resp.; prof. intellettuali, scient., ad elevata spec.; prof. intermedie e tecnici.
(2) Prof. esecutive relative all'amministrazione e alla gestione; prof. relative alle vendite.
(3) Operai specializzati; conduttori di impianti ed operatori di macchinari.
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro (Sistema Informativo Excelsior)
Conclusioni
La ripresa del 2006 affonda le proprie radici anche in processi
endogeni di trasformazione del sistema imprenditoriale toscano
La selezione, in questi anni, è stata forte, anche se differenziata fra i
diversi segmenti imprenditoriali
 Nel complesso, l’apparato manifatturiero regionale sembra aver tenuto
meglio di quanto non lascerebbero supporre le variabili strettamente
congiunturali
 Dopo il brusco contraccolpo accusato nel biennio 2001-2002, il sistema
industriale toscano ha delineato fin dal 2002-2003 risposte e strategie
variamente articolate
 Negli scorsi anni sembra essersi innescato un processo di trasformazione
di medio periodo i cui primi frutti, sul piano degli andamenti congiunturali,
potrebbero essere stati colti proprio nel corso del 2006
Conclusioni
La direzione del cambiamento
 È iniziato un processo di shift verso l’alto da un punto di vista tecnologico
e dimensionale
 Sono emerse come protagoniste imprese più strutturate
 Si è avviato un processo di riqualificazione dell’offerta e di innalzamento
del capitale umano
 Il modello di specializzazione ha mostrato alcuni segni di aggiustamento,
anche se non di radicale ristrutturazione
Conclusioni
Le cautele
 Se il potenziale di crescita futuro appare modificato, sono ancora pochi
gli elementi per stimarne la forza e le direttrici di sviluppo
 Non è possibile affermare l’irreversibilità del cambiamento intrapreso o
che la velocità dei processi avviati sia di per sé sufficiente a rilanciare in
maniera durevole un nuovo sentiero di sviluppo dell’industria toscana
 Non si conosce con precisione l’incidenza che i fattori esogeni possono
aver svolto sulla ripresa odierna
Conclusioni
Le cautele
 Non è ancora avvenuta una piena ricollocazione del sistema produttivo
regionale, o ad ogni modo non vi sono elementi per sostenere che il
processo di cambiamento, per ora solo avviato, sia giunto a compimento
 Non esistono ancora elementi sufficienti per affermare che vi siano nuovi
meccanismi propulsivi in grado di prendere il posto di quelli del passato, o
che questi, profondamente trasformati, possano tornare a svolgere un ruolo
centrale
 E’ ignoto l’arco temporale nell’ambito del quale la dinamica di
trasformazione sarà in grado di svilupparsi pienamente.
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