Lealtà verso i
consumatori
per la pubblicità di
domani
Intervento di Giulio Marotta - Responsabile Osservatorio Assoutenti
«La pubblicità è l’anima del commercio??»
L’obiettivo principale della pubblicità:
far conoscere un prodotto
Nella società odierna la pubblicità ha assunto
altre funzioni, molto rilevanti
• Costituisce un’importante entrata per giornali e tv
• Contribuisce allo svolgimento di iniziative culturali,
sportive e sociali
• Gli sponsor possono essere utili anche a reperire risorse
per interventi che lo Stato o i comuni non sono in grado si
sostenere
Noi non siamo contro la pubblicità.
Però ci sono delle regole da rispettare in un settore
che arriva ad un fatturato di 9-10 miliardi di euro anni
di pubblicità tramite i diversi mezzi di comunicazione.
Nei confronti delle altre aziende
A tutela dei consumatori
«il codice del consumo prevede che non
possano essere date informazioni false o
incomplete, riguardanti ad esempio:
• il prezzo
• le caratteristiche del prodotto
• la durata del contratto
Chi controlla la correttezza della pubblicità?
In Italia c’è un organismo pubblico imparziale, l’Autorità
garante della concorrenza, che verifica il rispetto della
legge:
• raccoglie le segnalazioni dei cittadini
• esamina le pubblicità
• ascolta la difesa delle aziende
• sanziona le aziende colpevoli
Chi controlla la correttezza della pubblicità?
Esiste anche un organismo privato, l’Istituto di
autodisciplina pubblicitaria, che decide sulla
correttezza dei messaggi sulla base di un codice
approvato dalle aziende aderenti
Assoutenti svolge da anni una campagna di
sensibilizzazione per evidenziare le tecniche più
utilizzate per ingannare i consumatori
Suonerie e loghi per cellulari:
anni 2006-2010
26 procedimenti di condanna dell’Antitrust
9 milioni di euro di multe
Telemarketing: un’opportunità e tante spiacevoli
sorprese:
• Il principale problema degli acquisti fatti per telefono è
la facilità di cadere in errore (perché non si capiscono
bene i costi e le caratteristiche del prodotto )
Il codice del consumo vieta le pratiche
commerciali scorrette
“Sono proibite tutte quelle azioni dei produttori in
grado di alterare la capacità di prendere una
decisione consapevole d’acquisto”
6 rapide riflessioni
1. Il fenomeno delle pratiche scorrette è diffusissimo
2. Oggi ci sono molti più strumenti per difenderci rispetto a
20 anni fa
3. Occorre il contributo di tutti
4. La stampa e la televisione non parlano di questi
casi
5. un problema di etica e responsabilità personale
6. Approfondire queste tematiche
Roma 29 febbraio 2012
Lealtà verso i
consumatori
per la pubblicità di
domani
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Relazione Marotta (slides)