TESTS DI LABORATORIO NELLE
MALATTIE DEL FEGATO
Funzioni del Fegato:
• SINTESI
Albumina, Fattori della coagulazione
• SECRETORIA
Bile, Acidi biliari, Sali e Pigmenti
• ESCRETORIA
Bilirubina, Ammonio, farmaci,
tossine
• STORAGE
Vitamine, Carboidrati, etc.
• METABOLICA
Funzioni del Fegato
• METABOLICA
- METABOLISMO DEI CARBOIDRATI
• GLUCONEOGENESI
• SINTESI DEL GLICOGENO E GLICOGENOLISI
- METABOLISMO DEI LIPIDI
• SINTESI DEI TRIGLICERIDI
• SINTESI DELLE VLDL
• CHETOGENESI
• SINTESI E DEGRADAZIONE DEI NEFA
- METABOLISMO DELLE PROTEINE
• SINTESI DI PROTEINE PLASMATICHE
• SINTESI DELL’UREA
• DEGRADAZIONE DEGLI AA AROMATICI
- METABOLISMO ORMONALE
• METABOLISMO ED ESCREZIONE DEGLI
ORMONI STEROIDEI E POLIPEPTIDICI
MALATTIE EPATICHE
CLASSIFICAZIONE
EPATITITI ACUTE
VIRALI
FARMACI
ALCOLICHE
EPATITI CRONICHE
CIRROSI EPATICA
SINDROMI COLESTATICHE
CIRROSI BILIARE PRIMITIVA
COLANGITE SCLEROSANTE PRIMITIVA
NEOPLASIE DEL FEGATO
BENIGNE: ADENOMA, ANGIOMA, IPERPLASIA NODULARE
MALIGNE: CARCINOMA EPATOCELLULARE
EPATOPATIE DA ACCUMULO
MORBO DI WILSON
EMOCROMATOSI
a1ANTI-TRIPSINA
MALATTIE EPATICHE
COSTANTI SEGNI CLINICI
• Malattia epatocellulare (es epatiti virali) in cui predominano
danno epatico, infiammazione e necrosi
• Malattia colestatica (cirrosi biliare primitiva, ostruzione da calcoli,)
caratterizzate da inibizione del flusso biliare.
• Forme miste (forme colestatiche di epatiti virali).
INDICI DI FUNZIONE EPATICA
•
INDICATORI DI ALTERAZIONE DELLE VIE BIOSINTETICHE
•
INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE (E DI
DETOSSIFICAZIONE)
•
INDICATORI DI DANNO EPATICO:
indicatori di danno/necrosi
indicatori di colestasi
•
INDICATORI DI INFEZIONE VIRALE
•
INDICATORI DI PROLIFERAZIONE CELLULARE
•
INDICATORI PER MALATTIE DA ACCUMULO
INDICI DI FUNZIONE EPATICA
• INDICATORI DI ALTERAZIONE DELLE VIE BIOSINTETICHE
•
INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE (E DI
DETOSSIFICAZIONE)
•
INDICATORI DI DANNO EPATICO:
indicatori di danno/necrosi
indicatori di colestasi
•
INDICATORI DI INFEZIONE VIRALE
•
INDICATORI DI PROLIFERAZIONE CELLULARE
•
INDICATORI PER MALATTIE DA ACCUMULO
1. INDICATORI DI ALTERAZIONE DELLE VIE
BIOSINTETICHE
1a. Proteine
• Tutte prodotte a livello epatico (no Fattore VIII e immunoglobuline)
• Al fegato compete anche la funzione catabolica degli A.A. (transaminazione,
deaminazione con formazione dello ione ammonio e successiva
trasformazione in urea).
Elettroforesi delle proteine sieriche
Test di funzionalità epatica, anche
se non sono indicatori specifici di
malattie del fegato.
 SINTESI PROTEICA PIÙ EVIDENTE NELLE FORME CRONICHE.
Nell’epatite cronica autoimmune e nella cirrosi alcolica si osserva
una riduzione dell’albumina e un aumento delle gamma globuline.
1. INDICATORI DI ALTERAZIONE DELLE VIE
BIOSINTETICHE
1b. ALBUMINA [36 – 49 g/L]
•La lunga emivita (15-20 gg) non la rende un buon indicatore nelle forme acute
• Nella cirrosi epatica e nelle neoplasie epatiche può essere utilizzato come
indice di ridotta attività epatica
•Indice utile per la valutazione della riserva funzionale epatica.
•Quando scende sotto i 25 g/L (es. cirrosi epatica) si ha ascite per riduzione
della pressione oncotica (ipoalbuminemia da aumentato volume di
distribuzione) e per aumento della pressione portale.
•Ipoalbuminemia si ha anche come conseguenza di un coesistente stato di
malnutrizione come nelle epatiti croniche di origine alcolica.
•In alcuni casi di cirrosi epatica quiescente, l’ipoalbuminemia può essere
l’unico indizio significativo di malattia
1. INDICATORI DI ALTERAZIONE DELLE VIE
BIOSINTETICHE
1c. GLOBULINE [20-35 g/L]
Sono un gruppo eterogeneo di proteine (a, b e g) .
•Generalmente nelle malattie croniche, cirrosi e epatiti,
si può manifestare iperglobulinemia di grado variabile.
IPERGAMMAGLOBULINEMIE
Indicano attivazione del sistema reticolo endoteliale
contro antigeni gastrointestinali
Nella cirrosi epatica alcolica
l’ipergammaglobulinemia è associata ad un
aumento delle IgA e si assiste alla fusione
delle bande b e g.
Nella cirrosi biliare primitiva l’ipergammaglobulinemia è associata ad un
aumento delle IgM.
L’alfa1-antitripsina è una proteina con attività
antiproteasica.
Risulta ridotta o assente nelle cirrosi ad eziologia
ignota o nell’ittero colestatico giovanile
1. INDICATORI DI ALTERAZIONE DELLE VIE BIOSINTETICHE
1d. Attività Protrombinica
E’ una delle indagini più sensibili per misurare la capacità funzionale
residua nelle forme acute e croniche
Il fegato sintetizza il fibrinogeno, i fattori vit. K-dipendenti (II, V, VII, IX e X)
 anomalie della via estrinseca e
intrinseca con un prolungamento del
tempo di protrombina (PT)
L’attività protrombinica viene determinata su plasma con il metodo di Quick
(37°C, Ca e Tromboplastina) che valuta il meccanismo estrinseco della
coagulazione.
Il valore teorico è compreso tra 70 e 100%.
Può essere espresso anche in secondi [12 – 14 sec].
Marcati aumenti del tempo di PT >5 sec sopra il controllo (non corretto da
trattamento con Vit K) sono un segno negativo sia nelle forme acute che
croniche.
INDICI DI FUNZIONE EPATICA
•
INDICATORI DI ALTERAZIONE DELLE VIE BIOSINTETICHE
• INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE (E DI
DETOSSIFICAZIONE)
•
INDICATORI DI DANNO EPATICO:
indicatori di danno/necrosi
indicatori di colestasi
•
INDICATORI DI INFEZIONE VIRALE
•
INDICATORI DI PROLIFERAZIONE CELLULARE
•
INDICATORE DEL METABOLISMO MINERALE (ferro e rame)
2. INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE
(E DI DETOSSIFICAZIONE)
2a. BILIRUBINA
•75 - 80% dal catabolismo dell’emoglobina.
25 - 20% dal ricambio di proteine contenenti l’Eme
(mioglobina, citocromi, enzimi)
•Circola reversibilmente legata all’albumina
•A livello epatico viene coniugata (mono- e diglucurunide nel r.e. da parte dell’enzima
microsomiale UDO-glucuroniltranferasi) e secreta
nei canalicoli biliari e da qui nella bile.
•Nell’intestino i glucurunidi sono scissi dalle
idrolasi batteriche, la bilirubina è ridotta dai batteri
inestinali ad urobilinogeno e successivamente
trasformata in stercobilina.
•Una parte dell’ urobilinogeno viene riassorbito
dall’intestino, mentre una parte raggiunge la
circolazione generale e viene escreta con le urine.
2. INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE
(E DI DETOSSIFICAZIONE)
2a. BILIRUBINA TOTALE
La Bilirubina plasmatica [0,1 - 1 mg/dl  7 – 17
mmol/L] è quasi tutta in forma non coniugata
LA BILIRUBINA CONIUGATA può essere
facilmente legata con i sali di diazonio per
formare composti colorati (540 nm)
(BILIRUBINA DIRETTA)
La BILIRUBINA NON CONIUGATA reagisce
lentamente e richiede l’aggiunta di sostanze
acceleranti (caffeina, detergenti o DMSO)
(BILIRUBINA INDIRETTA)
La Bilirubina aumenta prima della comparsa
dell’ittero che si manifesta tra 2 e 2,5 mg/dl.
Valori di riferimento:
B. Diretta
0 – 0.2 mg/dL
B. Indiretta
0.2 – 0.8 mg/dL
2. INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE
(E DI DETOSSIFICAZIONE)
2e. Modificazioni del metabolismo della Bilirubina
Iperproduzione
Diminuita captazione epatica
Ridotta coniugazione epatica
Diminuita escrezione nella bile per cause epatiche o extraepatiche
Di conseguenza l’ ittero può essere classificato con i
differenti meccanismi dell’iperbilirubinemia:
• Pre-epatico, prevalentemente da emolisi
• Epatocellulare
• Postepatico o ostruttivo o colestatico
L’APPROCCIO PIÙ RAZIONALE ALLA DIAGNOSI DI ITTERO PARTE
DALLA RICERCA DEL TIPO DI BILIRUBINA PRINCIPALMENTE
PRESENTE NEL PLASMA
2. INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE
(E DI DETOSSIFICAZIONE)
2b. ITTERI DA BILIRUBINA PREVALENTEMENTE NON CONIUGATA
Iperproduzione di bilirubina
Diminuita captazione epatica
In assenza di malattie epatiche si può avere aumento di bilirubina non
coniugata per aumentata produzione (emolisi, emorragie),per
eritropoiesi inefficace (anemia emolitica) o per diminuita captazione.
Difetti di coniugazione epatica
Congeniti
Iperbilirubinemia neonatale (L’iperB. non coniugata del
neonato è transitoria e dovuta ad un deficit della glucoroniltransferasi)
Aumenti della B. non coniugata anche nella sindrome di
Gilbert (difetto autosomico dominante con difetto di
captazione e di coniugazione in assenza di malattia epatica) e
nella sindrome di Crigler-Najjar, dovuta ad assenza dell’attività
glucuronil-transferasica
Acquisiti
Farmaci Cloromicetina, Vitamina K
Malattie Epatiche
2. INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE
(E DI DETOSSIFICAZIONE)
2c. ITTERI DA BILIRUBINA PREVALENTEMENTE CONIUGATA
I livelli sierici si innalzano quando esiste un danno della funzione escretrice o quando
il flusso biliare è ostacolato a livello canalicolare o del dotto biliare principale
(colestasi intra e extraepatico)
I livelli più alti si trovano nelle ostruzioni biliari complete: in questo caso la bilirubina
non raggiunge l’intestino e le feci sono tipicamente pallide.
La comparsa di bilirubina nelle urine è una spia precoce di danno epatico (epatiti virali
e tossiche) che può precedere l’ittero.
Disordini congeniti:
Sindrome di Dubin-Johnson
difetti nella funzione
Sindrome di Rotor
delle vie escretrici
Colestasi familiare
Disordini acquisiti:
Da farmaci (ormoni steroidei)
Ittero post-operatorio (anestesia)
Epatiti e cirrosi
Ostruzione biliare extraepatica
2. INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE
(E DI DETOSSIFICAZIONE)
2f. UROBILINOGENO
• In condizioni normali si elimina 1mg/die di urobilinogeno per via urinaria.
• Scompare dalle urine quando vi è un’ostruzione biliare completa
•La concentrazione di urobilinogeno può aumentare in corso di danno epatico
perché il fegato non è in grado di trattenere il bilinogeno che ritorna dal
circolo portale
•Non è un test diagnostico particolarmente utile, ma è usato come indicatore
di evoluzione della malattia (in forme ostruttiva con assenza di urobilinogeno,
la ricomparsa indica una parziale risoluzione dell’ostruzione)
2. INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE
(E DI DETOSSIFICAZIONE)
2g. Sali Biliari [5 – 10 mmol/L]
•Sono derivati dal colesterolo coniugati
con glicina e taurina ed escreti nella
bile.
•Nelle malattie epatobiliari di tipo
colestatico la concentrazione plasmatica
è elevata quando i livelli di bilirubina
sono ancora normali.
•La valutazione del metabolismo dei sali
biliari è utile in pazienti privi di ittero in
cui si sospetti una patologia epatica
2. INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE
(E DI DETOSSIFICAZIONE)
2h. Urea [11 – 50 mg/dl] e Ione Ammonio [20 - 80 mg/dl]
Lo ione ammonio è prodotto principalmente dal
metabolismo degli A.A.
Il suo metabolismo a livello epatico avviene
attraverso il ciclo dell’urea che viene
prevalentemente escreta dal rene.
Circa 25% passa nell’intestino dove viene
convertito in ammoniaca.
In caso di malattia epatica cronica e/o
insufficienza epatica acuta, i livelli ematici di
urea diminuiscono Contemporaneamente si ha
iperammonemia.
Iperammonemia anche nei deficit congeniti di
singoli enzimi del ciclo dell’urea.
INDICI DI FUNZIONE EPATICA
•
INDICATORI DI ALTERAZIONE DELLE VIE BIOSINTETICHE
•
INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE (E DI
DETOSSIFICAZIONE)
• INDICATORI DI DANNO EPATICO:
INDICATORI DI DANNO/NECROSI
indicatori di colestasi
•
INDICATORI DI INFEZIONE VIRALE
•
INDICATORI DI PROLIFERAZIONE CELLULARE
•
INDICATORI PER MALATTIE DA ACCUMULO
3. INDICATORI DI DANNO EPATICO (danno/necrosi)
ENZIMI SIERICI COME INDICATORI DI DANNO EPATOCELLULARE
3A. AMINOTRANSFERASI
ASPARTATO AMINOTRANFERASI (AST- GOT) [0 – 45 U/L] (7000 > sangue, 17h emiv.)
ALANINA AMINOTRANSFERASI (ALT- GPT) [5 – 55 U/L] (3000 > sangue, 42h emiv.)
AST citosol/mitocondri, comune a molti tessuti
(muscolo, eritrociti)
ALT citosolico, di origine prevalentemente epatica
Il rapporto AST/ALT è ≤ 1 nelle epatiti virali in
presenza di danno minimale
Nel caso di danno massimo il rapporto diviene > 1
Il rapporto AST/ALT non è comunque accettato come criterio clinico dirimente
  INDICI SENSIBILI DI NECROSI EPATOCELLARE
• Gli aumenti maggiori si hanno nel danno epatico acuto virale o tossico
•Nelle colestasi acute le transaminasi raggiungono livelli elevati (>500 U/L) per
danno dovuto al passaggio dei calcoli
Valori molto elevati (>20 volte i valori normali)
Epatite virale
Epatite tossica
Valori moderatamente elevati (3-10 volte i valori normali)
Epatite nella mononucleosi
,
Epatite
cronica
attiva virali acute il decremento troppo rapido
Nelle
epatiti
Ostruzione dei dotti biliari extraepatici
un indice di scarsità di epatociti residui.
Sindrome di Reye
Colestasi intraepatica
Valori normali o lievemente aumentati (3 volte i valori normali)
Steatosi epatica da abuso di alcol
Cirrosi di Leannec
Infiltrazione granulomatosa o neoplastica
Cirrosi biliare
è
INDICI DI FUNZIONE EPATICA
•
INDICATORI DI ALTERAZIONE DELLE VIE BIOSINTETICHE
•
INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE (E DI
DETOSSIFICAZIONE)
• INDICATORI DI DANNO EPATICO:
indicatori di danno/necrosi
INDICATORI DI COLESTASI
•
INDICATORI DI INFEZIONE VIRALE
•
INDICATORI DI PROLIFERAZIONE CELLULARE
•
INDICATORI PER MALATTIE DA ACCUMULO
3. INDICATORI DI DANNO EPATICO
INDICATORI DI COLESTASI O DANNO CANALICOLARE
3d. FOSFATASI ALCALINA (ALP) [40 – 141 U/L]
•
•
•
•
•
Due isoenzimi di origine epatica (microvilli delle c. epiteliali e
epatociti).
Aumenta nelle forme di ostruzione delle vie biliari come effetto anche
di un’aumentata sintesi da parte delle cellule dell’epitelio delle vie
biliari.
Nelle forme ostruttive può aumentare fino a 3 volte > i massimi livelli
del range di normalità.
Nelle malattie da danno epatocellulare si può avere lieve aumento
causato dalla moderata colestasi ridotta dal rigonfiamento degli
epatociti.
L’aumento dell’ALP è più precoce dell’ittero
NB: sfortunatamente i livelli ematici di ALP aumentano anche in corso di
malattie non epatiche.
MALATTIE EPATICHE ASSOCIATE AD UN AUMENTO DEI
LIVELLI SERICI DI FOSFATASI ALCALINA
Concentrazione nel siero >10 volte il valore normale
Cirrosi biliare primitiva
Ostruzione delle vie biliari extraepatiche da tumore
Infiltrazione granulomatosa o neoplastica delle aree portali
Atresia congenita dei dotti biliari intraepatici
Concentrazione nel siero da 3 a 10 volte il valore normale
Ostruzione dei dotti biliari extraepatici per calcolosi
Ostruzione parziale dei dotti biliari intra o extraepatici
Concentrazione nel siero normale o leggermente aumentata
Epatopatie da alcol, epatite cronica attiva, epatite virale
3. INDICATORI DI DANNO EPATICO
INDICATORI DI COLESTASI
3e. GAMMA-GLUTAMILTRANSPEPTIDASI (GAMMA-GT) [3 -65 U/L]
E’ un marcatore poco specifico e non aggiunge informazioni a quelle
dei precedenti enzimi. Di fronte ad un aumento delle concentrazioni
ematiche di ALP, l’aumento di gamma-GT ne conferma l’origine epatica.
Aumento isolato si trova anche:
negli alcolisti anche in assenza di epatopatia, per azione diretta
sull’enzima.
Nell’assunzione di alcuni farmaci (barbiturates, glutethimide, pehnytoin
sodium, warfarin)
3f. 5’-NUCLEOTIDASI [2 – 10 UI/L]
Si trova nei canalicoli biliari del fegato
E’ utile nella diagnosi di epatopatie nell’infanzia e in gravidanza dove la
ALP può essere elevata per cause extra-epatiche.
INDICI DI FUNZIONE EPATICA
•
INDICATORI DI ALTERAZIONE DELLE VIE BIOSINTETICHE
•
INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE (E DI
DETOSSIFICAZIONE)
•
INDICATORI DI DANNO EPATICO:
indicatori di danno/necrosi
indicatori di colestasi
• INDICATORI DI INFEZIONE VIRALE
•
INDICATORI DI PROLIFERAZIONE CELLULARE
•
INDICATORI PER MALATTIE DA ACCUMULO
4. INDICATORI DI INFEZIONE VIRALE
L’epatite acuta è prevalentemente infettiva
HAV; HBV; HCV; HDV, HEV, HGV
EBV; CMV; HSV; Adenovirus, enterovirus, rosolia, varicella
Transaminasi > 500 U/L (di solito maggiore è l’aumento di ALT)
↑↑ Bilirubina (2 frazioni), ALP, Gamma-GT, tempo di Protrombina.
Rimangono elevati dopo 6-12 mesi nei pazienti che evolvono verso
la cronicizzazione
HAV Serological Course
Total
anti-HAV
Symptoms
ALT
Titre
Incubation
PCR
0
IgM antiHAV
1
2
3
4
5
6
Months after Exposure
12
24
Acute Hepatitis B Infection
Symptoms
anti-HBe
HBeAg
Total anti-HBc
HBV DNA
0
anti-HBs
4
8
12
16
20
24
28
32
36
52
100
Weeks after Exposure
Hepatitis B Becomes Chronic
Acute
(6 months)
Chronic
(Years)
HBeAg
anti-HBe
HBV DNA HBV DNA
HBsAg
Titre
Titre
IgM anti-HBc
HBsAg
Total anti-HBc
IgM anti-HBc
0 4 8 12 16 20 24 28 32 36
Weeks after Exposure
52
Years
Acute HCV Infection
anti-HCV
Symptoms +/-
HCV RNA
Titer
HCV Persists
antiHCV
ALT
Symptoms +/Normal
1
2
3 4 5 6 1 2 3
Years
Months
Time after Exposure
HCV RNA
4
Titer
0
ALT
Normal
0
1
2
6
1
3
4
5
Months
Time after Exposure
2
3
Years
4
4. INDICATORI DI INFEZIONE VIRALE
•
anti-HAV
– anticorpi per e. tipo A virus (HAV) indicano esposizione
recente, essenziali per la diagnosi.
•
HBsAg
– antigene di superfice, indica infezione acuta o cronica da
virus B (HBV).
•
HBeAg
- indicata presenza di carica virale; nell’epatite cronica di
tipo B indica la fase replicativa della malattia.
•
HBsAb o anti-HBs
– indica la scomparsa di HBsAg e conferisce
sieroconversione con immunità permanente.
•
anti-HBc IgM
- indica epatite B in fase acuta
•
anti-HBc (total IgM +IgG)
- indicato nella fase finestra
•
anti-HCV
- indica infezione da HCV
•
anti-HDV
- indica infezione con HDV
•
anti-HEV
- indica esposizione al virus HEV
•
HBV DNA
- conferma la fase replicativa di infezione in portatori
cronici HBsA
•
HCV RNA
– indica replicazione di HCV
INDICI DI FUNZIONE EPATICA
•
INDICATORI DI ALTERAZIONE DELLE VIE BIOSINTETICHE
•
INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE (E DI
DETOSSIFICAZIONE)
•
INDICATORI DI DANNO EPATICO:
indicatori di danno/necrosi
indicatori di colestasi
•
INDICATORI DI INFEZIONE VIRALE
• INDICATORI DI PROLIFERAZIONE CELLULARE
•
INDICATORI PER MALATTIE DA ACCUMULO
5. INDICATORI DI PROLIFERAZIONE CELLULARE
1a. Alfa-fetoproteina (AFP) [ 10/20 ng/ml; valore soglia 50 ng/ml ]
•Proteina di trasporto, simile all’albumina
•Aumenta nel carcinoma primitivo del fegato (ma anche nei tumori
germinali)
1b. Antigene Carcinoembrionale (CEA)
•Glicoproteina appartenente alla famiglia delle immunoglobuline;
•N.B. Valori elevati di CEA si possono avere anche in malattie
epatiche non neoplastiche (epatite e cirrosi)
INDICI DI FUNZIONE EPATICA
•
INDICATORI DI ALTERAZIONE DELLE VIE BIOSINTETICHE
•
INDICATORI DELLA FUNZIONE ESCRETRICE (E DI
DETOSSIFICAZIONE)
•
INDICATORI DI DANNO EPATICO:
indicatori di danno/necrosi
indicatori di colestasi
•
INDICATORI DI INFEZIONE VIRALE
•
INDICATORI DI PROLIFERAZIONE CELLULARE
• INDICATORI PER MALATTIE DA ACCUMULO
6. INDICATORI PER EPATOPATIE DA ACCUMULO
6a. MORBO DI WILSON
Affezione ereditaria autosomica recessiva caratterizzata da
diminuzione biliare di rame e da ridotta incorporazione nella
ceruloplasmina.
Quadro clinico riferibili a:
danno epatico (e. acuta/cronica, cirrosi, talora e. acuta fulminante)
danno neurologico (motori)
manifestazioni oculari
Si fa diagnosi con:
Ceruloplasmina sierica < 20 mg/dL
Escrezione urinaria di rame > 100 mg/die
Concentrazione tissutale > 250 mg/g tessuto
6. INDICATORI PER EPATOPATIE DA ACCUMULO
6b. EMOCROMATOSI
Indica l’accumulo patologico di Fe nelle cellule nel parenchima.
Si associa spesso a familiarità diabetica.
Alto rischio di evoluzione verso l’epatocarcinoma.
La diagnosi si fa attraverso i marcatori del metabolismo del Fe
Sideremia
mg/dL
% saturazione TF
Ferritina sierica ng/ml
Ferro epatico mg/g peso
secco
Emocromatosi
Cirrosi
alcolica
Valori di
riferimento
80-300
80-200
50-150
>65
50-60
20-50
500-6.000
300-1.000
15-300
6.000-25.000
1.800-5.000
300-1800
6. INDICATORI PER EPATOPATIE DA ACCUMULO
6b. DEFICIT DI a1ANTI-TRIPSINA
•
Inibitore delle proteinasi (elastina-elastasi).
• Il deficit provoca:
1. enfisema polmonare
2. malattie epatiche (soprattutto nell’infanzia) con ittero intermittente
ed un quadro istologico simile all’e.cronica
•
Si evidenzia con accumuli PAS positivi nelle cellule epatiche e una
riduzione ematica dell’enzima
MALATTIE AUTOIMMUNI DEL FEGATO
• cirrosi biliare primitiva
• colangite sclerosante primitiva
Tests immunologici
•
•
•
•
Anti-nuclear antibody (ANA)
Smooth muscle antibody (SMA)
Antimitochondrial antibody (AMA)
Anti-liver, kidney microsomal
•
•
antibody (anti-LKM1)
•
La presenza di alti titoli (>1:160) di
ANA e SMA caratterizza una
forma di epatite attiva autoimmune
cronica (Tipe I)
La presenza di anti-LKM1
caratterizza il Tipo II
Nella cirrosi biliare primitiva alti
titoli (>1:160) di AMA
In presenza di malattia epatica sospetta o accertata alcuni esami di
laboratorio di primo livello possono essere indicativi delle principali funzioni
del fegato.
•La bilirubina totale e frazionata (coniugata e non coniugata)
•Gli enzimi: aminotransferasi, fosfatasi alcalina, gammaglutamiltranspepdidasi
•Le proteine plasmatiche: protidogramma, albumina e globuline
•I fattori della coagulazione: tempo di protrombina
Questi tests possono orientare verso la richiesta di esami di
approfondimento:
•Marcatori virali (epatititi virali)
•Indagini immunologiche (Ab antimitocondrio nella cirrosi biliare)
•Etc.
BIOPSIA EPATICA
L’esame del tessuto epatico rimane l’approccio
diagnostico ‘definitivo’ ed è critico nella
individuazione della malattia epatica.
PROFILO DEI PRINCIPALI DOSAGGI NEI DISORDINI EPATOBILIARI
Emolisi
S. di
Gilbert
Necrosi
epatocell.
acuta
Disordine
epatocell.
cronico
Cirrosi
Epatite
alcolica
Colestasi
Intra- e
extraEpatica
Malattie
Infiltrative
Carcinoma
epatico
normale
elevate >500
ALT>AST
elevate <300
AST:ALT >2
Normale
Mod.aumento
Raramente
>500
Da normale a
moderato
aumento
Bilirubina
Da normale a
5mg/dL
No bilirubinuria
Aumento delle
frazioni
Bilirubinuria
Aumento delle
frazioni
Bilirubinuria
Aumento delle
frazioni
Bilirubinuria
Aumento delle
frazioni
Bilirubinuria
Normalmente
normali
Fosfatasi
alcalina
Normale
Da normale fino
a 3 volte > n.r.
Da normale fino
a 3 volte> n.r.
Da normale fino
a 3 volte> n.r.
Elevata
Spesso 4 volte
>n.r.
Elevata
Spesso 4 volte
>n.r.
Confermare con
gGT o
5’nuceotidasi
Normale
Normale
Spesso
diminuita
Spesso
diminuita
Normale, se
non cronica
Normale
Normale
Normale
Se 5x sopra il
controllo e non
corretto con vit
K cattiva
prognosi
Spesso
prolungato
Non corretto da
vit K
Spesso
prolungato
Non corretto da
vit K
Normale
Se aumentato
si corregge con
la vit k.
normale
Normale o
lievemente
aumentata in
fase
dirigenerazione
normale
normale
normale
normale
aumentata
ALT/AST
Albumina
Tempo di
protrombina
a-fetoproteina
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Lezione fegato