G A Z Z E T T A S E T T IM A N A L E
SCIENZA ECONOMICA, FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI
Direttore M. J . de Johannis
Ann M Voi. LUI
F i n - li n i , 30 Aprile 1922
-
S O MMA R I O
RIVISTA DEL MERCATO E DEI VALORI
Rassegna settimanale
Quotazioni di compenso delle azioni di società anonime
1922
Il prezzo di abbonam ento è di lire 40 annue per l’Italia
e Colonie, e di lire 80 per l’Estero, pagate in moneta del paese di
provfnienza calcolate alla pari ; sempre anticipato. Non si dà corso
alle richieste di abbonamento, non accompagnate dal relativo importo.
L’abbonamento è a nnu o e decorre dal 1, gennaio.
Un fascicolo seoarato costa L. 4 per l’ Italia e in proporzione per
gli altri paesi.
Trascorso un mese dalla pubblicazione non si trasmettono
fascicoli reclamati dagli abbonati.
I cambiamenti di indirizzo vanno accompagnati dalla fascetta e
dalla rimessa di L. 5.
Non si Inviano bozze degli scritti favoriti dai collaboratori,
i quali debbono rimettere gli originali nella loro redazione definitiva.
Non si d a n n o In o m a ggio estratti, nè copie di fascicoli.
Potrà solo essere tenuto conto degli indirizzi, che preventivamente gli
autori avranno designato, per l’invio delle copm contenenti i loro
scritti.
Per gli estratti richiedere alla Amministrazione il prezzo di costo.
BIBLIOTECA DE “ L’ECONOMISTA „
Studi Economici Finanziari e Statistici
pubblicati a cura de L ’E C O N O M IS T A
FELICE VINCI
L. 2
L’elasticità dei consumi con le sue applicazioni
ai consumi attuali prebellici
2)
. GAETANO ZINGALI
L. 1
DI ALCUNI! ESPERIENZE METODOLOGICHE
TRATTE DALLA PRASSI OELLA STATISTICA DEGLI ZEMSTWG RUSSI
i 3)
Dott. ERNESTO SANTORO
L. 4
S a g g i o critico su la te or i a de! v a l o r e
n e l l ’ e c o n o mi a p o l i t i c a
4)
ALDO CONTENTO
L. 2
Per una teoria induttiva dei dazi sul grano e sulle farine
5)
~
ANSr.LMO BERNARDINO
R O M A 6: V i a G r e g o r ia n a , 56
II. 2504
PARTE ECONOMICA
PARTE ECONOMICA.
La Conferenza di Genova.
La stabilità dei cambi.
RIVISTA DEMOGRAFICA
La Francia ha 500.000 abitanti di meno dell*Italia.
RIVISTA BIBLIOGRAFICA
Sul costo dei trasporti per ferrovia.
NOTIZIE VARIE
Profitti e riserve bancarie.
Incassi e pagamenti in conto di bilancio.
Commercio della Germania.
Il servizio polizze Pro-Combattenti e l ’Istituto Nazionale delle
Assicurazioni.
1)
!
L. 2
Il f e n o m e n o b u r o c r a t i c o e il mo ment o
economico-finanziario
In vendita presso i p rin cip a li lib ra i-e d itori e presso l'A m ­
ministrazione de L’Economista -56 Via Gregoriana , ROMA 6.
La Conferenza di Genova
Come tutte le cose umane la Conferenza di Ge­
nova ha un aspetto esteriore, palese al pubblico e
reso evidente per mezzo della stampa, un aspetto
recondito nel quale si riverberano tutti gli appe­
titi e tutte le'tendenze utilitariste dei popoli. Sa­
rebbe errore credere che l’uno o l ’altro dei due
aspetti non abbia importanza o l’abbia minore del­
l’altro.
Appartengono alla prima categoria fatti che
avranno un valore di primo grado nella storia :
l’ incontro delle delegazioni germaniche e russe con
quelle del rimanente dei popoli del mondo, ad ec­
cezione degli Stati Uniti, costituisce ormai un pre­
cedente che non si potrà di nuovo discutere e sul
quale dovranno basarsi gli incontri futuri nelle
questioni internazionali, il trattato russo-tedesco, il
conflitto permanente ed acuentesi fra T Inghilterra
e la Francia, il crescente isolamento in cui quest’ultima ama di chiudersi pur di non cedere di un
punto su quella che essa ritiene la sua massima
vittoria, il trattato di Versailles, sono tutti fatti i
quali addimostrano l’orientamento che i popoli pre­
feriscono dare alle loro relazioni, e che segnano la
via di raggruppamenti e di comunanze, le quali im­
pongono la contrapposizione di altre coalizioni in­
tese a formare ciò che chiamasi l’equilibrio dei
popoli.
D’altra parte, sempre nella categoria degli aspetti
esteriori della conferenza, commissioni tecniche si
adunano e discutono colla più appariscente serietà,
i gravi problemi economici, quello dei cambi, quello
delle materie prime, della circolazione, dei debiti
interstatali, sono questioni vive portate sul tap­
peto ad ogni conferenza delle nazioni con olimpica
serenità, quasi che nessuno dei Delegati fosse con­
vinto cjae le leggi economiche presentano le stesse
ineluttabilità delle leggi fisiche, per le quali i fiumi
non possono scorrere verso la sorgente, il sole non
può girare intorno alla terra. I progetti si accumu­
lano ed i consessi ogni volta si sciolgono, senza
avere trovato la formula miracolosa che ponga
ostacolo a mali, i quali non possono essere supe­
rati che mercè la forza ed il decorrere delle stesse
leggi economiche che li hanno creati. E purè dm
rante la guerra larga è stata la esperienza intorno
a misure coercitive che hanno voluto deviare il
cammino dei .fatti economici e che invece, rag­
giunto momentaneamente un apparente vantaggio,
hanno poco dopo create situazioni più dannose di
quelle che si volevano superare.
Ma la parte più interessante della Conferenza df
Genova sta forse nella sua essenza intèriore, in
quella categoria di fatti cioè che sono meno noti
e meno appariscenti. Tutta l’alta finanza mondiale
agisce ed influisce indubbiamente alle spalle di cia­
scuna delegazione ed oculata e vigile mira soltanto
e direttamente alla conquista economica di quei
122
L’ E CONOMISTA
mercati, che si presentano come più favorevoli alla
propria espansione. E' indubbio che T incommensu­
rabile territorio Russo colle sue ricchezze minerali
ed agricole di immensa importanza, forma la meta
degli appetiti di tutto il capitalismo europeo ed
americano. La pacificazione politica col governo
dei Soviets non è altro che il fratto delle speranze
nutrite degli alti finanzieri del mondo, di poter giun­
gere per primi ad ottenere le più ventaggiose con­
cessioni che il Governo russo voglia loro dare: ne
è riprova il fatto che la questione del riconoscimento
giuridico del regime bolscevico è ormai passata in
seconda linea e tutta al più condizionata appunto
al riconoscimento dei debiti statali ed alle garan­
zie sulla proprietà privata estera nella Repubblica
dei soviets. In sostanza garanzie per i nuovi capi­
talisti investitori.
Le gelosie tra la Francia l’Inghilterra e la- Ger­
mania per la più rapida conquista dei mercati russi
- non si affaciano nelle discussioni della Conferenza
se non attraverso gli urti e le difficoltà che Tuna
nazione cerca di porre sul cammino dell’altra nel
campo politico Ed è per l’influenza di queste ge; losie fra il capitalismo delle diverse nazioni che si
getta a mare ogni considerazione di umanitarismo
internazionale, di solidarietà fra i popoli, e si con­
sidera già di risolvere il problema russo attraverso
separate convenzioni del tipo di quelle concluse
con abilità insuperabile dalla Germania.
Notizie che pervengono dai circoli finanziari fran­
cesi assicurano che quel governo accetta e protegge
la seguente combinazione : la Germania contrarrà
un forte prestito con l’Argentina, prestito il cui
ammontare sarà costituito da merci, principalmente
| buoi, che saranno inviati in Russia dove il be[ stiame è quasi completamente distrutto; la Russia
in corrispettivo della merce vendutale dalla Ger­
mania, pagherà in platino, prodotti minerali e le­
gnami che la Germania passerà alla Francia in
conto del suo debito.
Questo è appunto uno degli aspetti interiori della
Conferenza di Genova dei più significativi fra i
tanti che si potrebbero narrare e che stanno a di­
mostrare come il movimento delle delegazioni sia
subordinato e mancipio di influenze e pressioni in­
terne fare degli affari e possibilmente' dei buoni
affari.
Le audacie di Lloyd George, le ostinatezze di
Barthou, le espressioni di Cicerin, le contrarietà di
Wirth, sono in sostanza riflessi di interessi mate­
riali, che sul tavolo della Conferenza si rivestono
di idealismi e di eufemistiche espressioni.
E ’ per questo che riteniamo la Conferenza avrà
un successo; perchè appunto sono in ballo inte­
ressi i quali anelano di costituire mercati confa­
centi ad una espansione economica oggi costretta
da limitazioni insopportabili.
Il tempo ci rivelerà certamente quali ‘ erano le
mire nascoste sotto le pieghe delle riparazioni escluse
dalla discussione o dalle sanzioni incluse negli Og­
getti all’ordine del giorno.
La stabilità dei cambi
In una recente adunanza della « Société d ’Eco­
nomie Politique » di Parigi, economisti di particolare
competenza in materia monetaria e carribiaria, come il
Decamps, che ha pubblicato su ll’argomento un vo­
lume ricco di dati e di osservazioni, il Raffalovidh, il
Lev y ed altri si sono trovati concordi nel respingere
ancora una volta I ’« utopia, che si seguita anche in
Italia ad accarezzare e che ricomparirà indubbiamen­
te anche alla Conferenza di Genova : quella della
« paqe monetaria mondiale », di cui il primo effetto
dovrebbe essere di « render stabili i cambi ».
Il Raffalovich ha osservato giustamente che fin dal
1913 il casen tin o Antonio Serra ebbe il merito di di-
30 apr¡ie , 922 _
n,
2504
I
mostrare, in pieno mercantilismo, che il cambio non
j è la causa ma l ’effetto di una determinata situazione
economica, e che è inutile di legiterare per ottenere
che il cambio si stabilisca ad un certo livello se le
cause naturali fanno deviare il cambio dal livello stes­
so. Altera si parlava di proibire l ’esportazione delle
monete e di aumentare o diminuire artificiosamente
il valore delle monete straniere o nazionali ; oggi si
pi ogettano stanze di compensazione internazionali o
banche internazionali di emissione, ma in fondo il ra­
gionamento contro cui insorgeva a suo tempo il Serra
continua ad avere il sopravvento e si continua a cre­
dere one, curando più o meno efficacemente gh e f­
fetti, si possano' eliminare le cause.
Ma, anche lasciando in disparte i progetti empirici
per la « stabilizzazione » meccanica dei cambi (Delacroi x, Vanderlip, Hoffmann e tanti altri) io sono pro­
fondamente convinto che lo stesso progetto, ormai
notissimo, di un insigne economista,- il Cassel', per la
pronta sistemazione della situazione monetaria dei
vani paesi porterebbe, se attuato, come non sembra
facile, danni anche più grandi dei vantaggi che l ’au­
tore ne spera.
"Il1 valore della moneta è insind’acabile, variano con­
tinuamente i cam bi; ebbene si stabilisca una volta per
sempre per disposizione di legge, che si riconosce la
svalutazione subita dalla moneta nazionale in confron­
to con 1 oro, si stabilisca una volta per sempre il
nuovo valore (la lira viene ribassata a venticinquecentesimi). Spetta poi allo Stato, alle banche di emissione, alle banche ordinarie, con una politica con­
corde, di mantenere il nuovo- livello, stringendo cd
allargando il credito a seconda che i prezzi tendono
a ll’aumento o alla diminuzione.
Non si sa veramente in che cosa possa consistere
e come potrebbe essere attuata questa politica, spe­
cialmente in Italia, dove gli avvenimenti recenti han­
no confermato l ’inesistenza di qualsiasi politica ban­
caria nazionale, anche di fronte a un pericolo mor­
tale per il credito del paese. Disciplina-re il credito al­
le industrie, come vorrebbe il Cassel, dii pieno ac­
cordo fra lo Stato, le Banche di emissione e quelle
ordinarie, è facile il dirlo, ma più difficile metterlo tu
pratica. Se di un tale accordo fosse lecito discorrere
non passeremmo ora tanti guai.
Del resto, appena decretata la svalutazione della
moneta, se ne avrebbe a ll’interno ed all-’estero un
tale profondo sconvolgimento da rendere impossibile
il mantenimento dello stesso nuovo valore legale,
specie nelle nazioni, come l ’Italia e ila Francia, che,
debbono per la vita di ogni giorno, calcolare sul
credito esterp.
Il Decamps, a questo proposito, espone parecchie
considerazioni cui pienamente mi associo. Egli si
preoccupa giustamente dei così detti « crediti di spe­
culazione » consentiti dagli stranieri alla Francia, a
breve scadenza e il cui ritiro infliggerebbe il più
rude colpo alla stabilità del franco, il giorno in cui
la svalutazione fosse decretata. Ha, secondo me,
pieno valore anche per l ’Italia oltre che per la Fran­
cia, la conclusione del Decam ps: la svalutazione del­
la moneta nazionale non è nè desiderabile, nè pos­
sib ile; in ogni caso non possiamo contare su di essa
per assicurare la stabilità del nostro cambio. A par­
te tutti i malanni che questa violenza legislativa e
questo repentino fallimento produrrebbero, io non
vedo come si possa verificare l ’assurdo : che ili va­
lore della moneta possa diventar stabile quando tutte
le ben note ragioni d’instabilità rimarrebbero di fa tto .
Ritorniamo alla realità e incamminiamoci per l’u­
nica strada che può condurre alla meta di una rivalu­
tazione sia pur lenta, ma progressiva della moneta
nazionale : una serie di accordi fra le nazioni per
abbattere gli ostacoli che si appongono alte solida­
rietà economica internazionale (divieti e restrizioni
d’ogni specie); più equa ripartizione se è possibile,
o meno iniqua di merci di produzione, specie deile
30 aprile 1922 — N. 2504
L ’ E C O N O M IS T A
materie prime e In tutti gli Stati una politica di ri­
gorose economie, e di e di equità tributaria, di giusta
protezione delle iniziative private.
1 progetti fantasmi e miracolosi vivranno soltanto
del regno di « Utopia ».
/• /•
RIVISTA DEMOGRAFICA
La Francia ha 5 0 0 .0 0 0 abitanti di meno
dell’Italia
I risultati del movimento della popolazione in Francia nel
primo semestre del 1921 che ora vedono là luce sul Gior­
nale Ufficiale, offrono ancora una voha ai francesi materia di
serissima meditazione. Ogni cifra, confrontata, con una
analoga precedente, dimostra che non soltanto la popola­
zione francese diminuisce, ma anche che ssa non fa nulla
per riparare a tale disastro.
Uno dei primi rimedi per aumentare la natalità in un
paese è -quello di accrescervi le unioni legittime. Invece
ecco che cosa è accaduto in Francia. Nel primo semestre
del 1920 i matrimoni furono 332.242 ; nel primo semestre del
1921 sono stati soltanto 238.185. Come se ciò non ba­
stasse, i divorzi, che nei primi sei mesi del 1920 erano
stati 12.268, nei tirimi sei mesi edllo scorso anno furono
15.567.
Nulla prova che il divorzio influisca sulla scarsa natalità;
ma è facile comprendere come chi ha intenzione di divor­
ziare procuri di non avere figli e che le donne divorziate,
se non si rimaritano, il che avviene di rado, ritornano nella
.stessa situazione morale delle ragazze e quindi evitano il
più che è loro possibile di dade vita a creature illegittime.
Quanto alle nascite, nel primo semestre del 1920, furono
424:688; nel primo semestre del 1921 furono invece 421.180.
Un cultore di statistica scrive a questo proposito : « In 90
dipartimenti francesi, non ve ne sono che 25 che parte­
cipano all’aumento della popolazione : quelli del Nord e del
Nord-Est. Nelle regioni del cetnro ' della Francia, il movi­
mento rimane stazionario. Ma in una ventina di diparti­
menti, quasi tutti dei Mezzogiorno', la diminuzione, mal­
grado il grande numero di matrimoni che avvennero subito
dopo la guerra, è flagrante, è vergognosa ».
Lo stesso scrittore nota che dall’ultimo censimento fatto
in Italia risulta come il nostro paese possieda mezzo milione
di abitanti in più della Francia. Se si considera che la su­
perficie della Francia è quasi doppia di quella dell’Italia,
l ’entità del disastro francese assume un aspetto veramente
impressionante.
Fra tutti i mali che ci colpiscono: l ’alcoolismo, la tu­
bercolosi, la lue e la miseria, questa diminuzione della na­
talità che spesso non ne è che una conseguenza, è senza
alcun dubbio il fenomeno più desolante : esso esige senza ri­
tardo i più energici rimedi, altrimenti noi soccomberemo! ».
Così si esprime il già citato pubblicista. Ma, di tutti gli
eneigici rimedi da lui invocati, quello che riuscirebbe più
efficace, e che è il più naturale per aumentare la popolazio­
ne di un paese dalla maggior parte dei francesi è invece
accuratamente evitato.
RIVISTA BIBLIOGRAFICA
Sul costo dei trasporti per ferrovia
La determinazione del costo dei trasporti del viag­
giatori e delle merci costituisce un importante pro­
blema di economia ferroviaria, evidentemente non
nuovo, ma che finora non è mai stato possibile
risolvere il modo generale.
Su questo argomento infatti sono comparsi, anche
recentemente, diversi scritti di autori americani e
francesi, i quali peraltro si sono occupati specialmente della possibilità di distinguere le spese dei
trasporti a grande velocità da quelle relative alla
piccola velocita. Se però tale possibilità é stata
in massima riconosciuta, per quanto riguarda le spese
del movimento e traffico e quelle del materiale e
della trazione, altrettanto non può dirsi per le spese
relative alla manutenzione ed ai lavori delle linee,
a quelle dei capitali ed alle spese generali; cosicché,
anche un esame minuzioso, ma pur sempre difficile
delle due prime e maggiori categorie di spese non
può condurre che a risultati approssimativi.
Tenuto conto di ciò, ogni altro studio che partendo
da un principio generale conduca a risultati para­
123
menti approssimativi, ma attendibili e sopratutto .
concreti; è opportuno e meritevole di ogni atten­
zione; ed il principio generale sembra possa essere
l’uguaglianza fondamentale del costo dell’asse-kilometro per tutti i trasporti, da prendersi come base
dei calcoli che portano poi alla distinzione fra il
costo dei trasporti a grande velocità (viaggiatori) e
quello dei trasporti a piccola velocita (merci).
Sul principio sovraesposto, l’illustre ingegnere
D. Serani, Capo Servizio Principale nelle Ferrovie
Italiane dello Stato, ha fondato interessanti ricerche,
presentando fino dal 1915 una soluzione riguardante
l’esercizio 1912-13 di dette ferrovie e sviluppandola
succesivamente in notevoli memorie testé pubblicate
sulla « RIVISTA DEI TRASPORTI (Novembre Di­
cembre 1921) e sulla « RIVISTA TECNICA DELLE
FERROVIE ITALIANE « (Mrazo 1922) nelle quali
il problema é stato considerato in forma generale,
facendone applicazione anche ad altri esercizi più
recenti.
Il Signor Hen^y Gréard nel fascicolo di dicembre
1921 del « BULLETIN DE L ’ASSOCIATION IN­
TERNATIONALE DES CHEMINS D E F E R » , a
proposito del primo studio dell’ing, Serani riferensi
al 1912-13, scriveva che « L ’Autore ha spinto assai
innanzi le ricerche sul costo della tonnellata chi­
lometro di merci e del viaggiatore chilometro delle
singole classi. Dal conf.onto che egli stabilisce
coi prodotti corrispondenti, trae interessanti con­
siderazioni; ma i suoi calcoli si fondano essen­
zialmente sull’unità di valore del costo dell’as­
se-chilometro per tutti i trasporti o loro suddi­
visioni, verità questa che avrebbe bisogn'o d’essere
dimostrata, »
Ora, se non è qui il caso di esporre la serie delle
considerazioni analitiche e dei computi che hanno
condotto all’ammissibilitàdel ricordato principio fon­
damentale, riesce, però agevole percorrere il cammino
inverso ed esaminare cioè se l’appicazione di tale
principio conduca ai risultati che altri, seguendo
altre vie, hanno potuto stabilire. Ma determina­
zioni specifiche, ossia espresse in numeri riassuntivi,
non si trovano che nel citato articolo del signor
Gérard, il quale stabilisce, fra l’altro, la importante
relazione che .il costo dei trasporti a piccola velo­
cità, relativo alla tonnellata chilometro lorda, è in­
feriore di circa il 25 % al corrispondente costo della
grande velocità.
À questo risultato è arrivato appunto l’ingegnere
Serani, con una approssimazione che in tal genere
di determinazioni può ritenersi più che_ sufficiente,
negli studi da lui eseguiti per gli esercizi 1912-13;
1916-17; 1918-19; 1919-20 e 1920-21 (vedasi l’ultima
memoria succitata).
Ciò dimostra la attendibilità del metodo seguito
in detti studi; quello cioè di assumere come base
fondamentale l’unicità di costò dell’asse-kilometro
per tutti i trasporti i quali, naturalmente.vengono
poi a differenziarsi.
È doveroso segnalare ai cultori di scienze econo­
miche il prezioso contribuito apportato in questa
materia dalle ricerche dell’ing. Serani, il quale, riu­
nendo una rara perspicacia analitica alle sue pro­
fonde conoscenzè in tutti i rami del servizio fer­
roviario, é pervenuto fratanto a conclusioni di alto
valore pratico, come lo dimostrano le riprove da
lui stesso istituite coi sisultati finanziari degli eser­
cizi summenzionati.
Siamo informati che l’Ing. Serani ha comunicato
i suoi lavori alla 4, Sezione del IX Congresso Fer­
roviario internazionale (Roma - Aprile 1922) e che
i componenti l’alto Ufficio hanno assai apprezzata
l’importante comunicazione, riservandosi di far te­
nere all’esimio funzionario gli elementi oppotuni
per un confronto fra le risnltanze ottenute col suo
metodo, per la Rete italiana, e quelle ottenute con
altri sistemi e per altre Reti estere.
G. B .
124
L’ECONOMISTA
Pubblicazioni ricevute
Camera di Commercio e Industria di Genova — L’atti­
vità Camerale di i 1914 al 1921 - Relazione della
Presidenza approvata il 21 nov. 1921.
Idem. — Sui provvedimenti per il porto di Genova Lettera al Presidente del Cons rzio autonomo del
porto di Genova.
Comune di Firenze — Bilancio di previsione per l’eser­
cizio finanziario 1921.
Min. per il lavoro e la Previdenza sociale — Gli Isti­
tuti per la istruzione media e normale e la loro po­
polazione scolastica negli anni 1 9 1 M 2 e 1916-17.
Luigi Càrnevale — The Disarmament Conférence at
Washington will be a fa'illure - Chicago. /
République Tchécoslovaque — Résultats préliminaires
des recensement de la populatiorrdu 15 février 1921.
- Praga.
T. G. Marsaryh — Sur le Bolchévisme - Genova.
loseph Maelcald D. — The land question - Praga
J ir i Hoetzl — The constitution ot the Czechoslovac Re­
public - Praga.
Dott. Giovanni Querini
La Czecoslovacchia - Condi­
zioni economiche - Roma.
Société des Nation — P rojtt de Crédits Internationaux
(Projet der Meulen).
Ministero per l’ Industria e il Commercio e il Lavoro —
Alcuni aspetti dell’agricoltura spagnuola - Prof. G.
Briganti - Roma.
Camera di Commercio di Venezia — Relazione som­
maria del Presidente sulla attività svolta dalla Ca­
mera - 1914-1921 - Venezia,
Ministero per l’Industria e il Commercio — Mo : ¡mento
dell ■ S o c ie tà com m erciali durante l’anno 1920 - Cenni
statistici dell’avv. Giuseppe M anzoni - Rom a.
Fédération des industriali et commerçants français —
La journée anglaise et ses bénéfices: par Joseph
Vassivière - Paris.
La Camera di Commercio e industria di Vicenza negli
anni 1914-1921 - Relazione della Presidenza.
Jj A . Andréades — Le montant du budget de l’Empire by­
zantin - Paris. Loreux 1922.
I Yves Guyot — L'Année du Traité de Versailles - Paris.
1921.
P ro f. Wilhelm Volz — Le basi geografico-economiche
della questione dell’Alta Slesia - Berlino 1921.
Anseimo Bernardino — Tributi e bilanci in Sardegna
nel primo ventennio della sua annessione a! Pie­
monte (1721-1740) - Torino, Bocca, 1921.
| P ro f. Italo Giglioli — I! dovere dell’Italia in Africa —
Firenze.
; Giuseppe D all'O glió — Il primo con g re sso della Cam era
di Com m ercio internazionale - Londra, 1321.
! P irro B essi — Arnaldo Agnelli - Milano, 1921.
Cobden Club — The fiscal pulicy of the Future - London.
„
„
The imperiai preference report - London.
„
„
Imperiai pr.ference - Lord Sheffild London.
„
„
Shipping after the war - S. M. Ro­
bertson - London.
„
„
Tarif for imperialism - S. M. Robertson
- Lordon.
„
„
Commercial policy ofter thè war - C.Gide
- London.
Otto h B iihn — Pressing problema and some sugge­
stions - Pettsbug.
Ettore Magni — La pressione delle imposte dirette in
Italia - Necessità della loro revisione. - Roma, 1922
NOTIZIE VARIE
Profitti e riserve bancarie
E ’ interessante vedere se all’ incremento delle im­
prese bancarie, ha corrisposto un incremento degli utili
medi realizzati dalle imprese stesse.
Il Borgatto ha potuto comp’ere il calcolo solo fino al
1919, ma esso è abbastanza significativo.
Comprendendo la Banca d’ Italia ed il Banco di Roma,
capitali ed utili variano così:
1913
1914
1915
1916
1917
1918
1919
Numero
società
96
100
105
108
114
148
160
Capitali
(milioni)
557.5
593.6
644.5
578.0
515.7
1.471.7
1.971.1
Utili o perdite
nette (milioni)
56.3
24.2
41.7
45,2
75.8
191.4
251.7
30 aprile 1922 — N. 2504
Le perdite (nette dagli utili) del 1914-15 derivano dalle
svalutazioni del Banco di Roma. Vediamo le percentuali
degli utili netti dalle perdite ai capitali, tenendo conto
ed escludendo questo importante elemento nel perioda
1914-15;
Percent, utili
o perdite
ai capitali
10,10 %
— 4,01 »
— 6,47 »
7,80 »
y 10,59 »
13,03 »
12,77 »
1913
1914
1915
1916
1917
1918
1919
% ai capitali
(meno il
Banco di Roma)
12,06 %
7,36 »
7,06 »
8,29 V
10,88 »
13,03
12,77
L a gu erra ha indotto una visibile d ep ressione dei profiti bancari dal 1914 al 1916; ma la media dei profitti
risale rapidam ente dal 1917 al 1919, al disopra delle
medie prebelliche.
Anche le riserve crebbero col crescere dei capitali ed
il migliorare degli utili.
P e r le so cie tà b ancarie sopra con sid erate, am m onta­
vano a 138.6 milioni nel 1914 (il 23.35 per cen to dei c a ­
pitali); erano salite a 436.3 milioni a fine 1919, rap p re­
sentand o il 22.14 per cen to del capitali. A questa data,
la m assa dei capitali più riserv e costituiva un in v e sti­
m ento di quesli 2 l|2 per so le 160 so cietà.
Di fronte a questo intenso movimento d’ espansione !
gl’ interrogativi pel futuro si moltiplicano e vanno al di :
là della crisi attuale. Un vasto aumento del numero e ;
dei mezzi delle imprese bancarie ha bisogno, per potersi
convenientemente mantenere, di un permanente aumento
degli affari. Non si tratta solo più di scegliere tra af­
fari buoni e pericolosi; ma della massa delle operazioni
che deve suddividersi tra un numero crescente di banche.
Incassi e pagamenti in conto di bilancio
Nel primo quadrimestre dell'esercizio finanziario in
corso (1921-22), il bilancio dello Stato ha dovuto far
fronte a più di 5.277 milioni di pagamenti, pressocchè
tutti per spese effettive ordinarie e straordinarie, men­
tre ha ottenuto solo 5.016 milioni di incassi, di cui 4 mi­
liardi e 362 milioni di entrate effettive ordinarie e stra­
ordinarie, e 588 milioni per movimento di capitali. Si
sono perciò avuti 261 milioni di pagamenti in più degli
incassi.
Titolo
Incassi
Pagamenti
Differ.
C at. 1. E n tra te effettiv e
ordinarie e straordin. 4.361.9
C ai. li costr. di ferrov ie
0.4
Cat. Ili movim. di capit.
588.6
D a i IV partite di giro
65.8
Totali
5.016.7
4.424.1
85.8
702.7
65.2
5.277.8
— 62.2
— 85.4
— 114.1
+
0.6
— 261.1
Commercio della Germania
Circa l’andamento del commercio estero della Ger­
mania per il periodo compreso fra il Maggio ed il Di­
cembre dell’anno passato, si hanno le seguenti interes­
santi cifre che rappresentano il valore delle importa­
zioni e delle esportazioni in milioni di marchi.
Valore del commercio estero della Germanio
Importazioni
Esportazioni
Eccesso import
Eccesso esport
—
Maggio. . .
5.486
4.558
928
—
Giugno
.
6.409
5.433
976
—
Luglio. . .
7.580
6.208
1.372
—
Agosto
.
9.418
6.584
2.734
—
Settembre. . 10.668
7.519
3.149
___
Ottobre . . 13.875
9.711
4.164
—
Novembre. . 12.300
11.900
400
Dicembre. . 13.700
14.600
+
900
Mese
Il servizio polizze Pro Combattenti
e l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni
In seguito alle indagini eseguite d’ordine del Mi­
nistro del Teèoro sul Servizio Polizze prò Combattenli, alcuni giornali riportano notizie che potrebbero
ingegerare erronei apprezzamenti sul funzionamento
dellTstituto Nazionale delle Assicurazioni.
•Al riguardo è necessario chiarire, per buona norma
anche di tutti gli assicurati, che il Servizio Polizze
Combattenti non fa parte dellTstituto Nazionale
delle Assicusàzioni, ma è un Ufficio gestitito per
conto del Ministero del Tesoro, del tutto autonomo,
sul quale anzi la stessa Amministrazione dellTsti­
tuto aveva invocata un’inchiesta governativa.
i
30 aprile 1922 —
N. 2504
L’ECONOMISTA
Se risulterà che gravi irregolarità sieno avvenute
in detto Servizio, l’Amministrazione dell’Istituto,
d’accordo col Ministero, prenderà, senza esitazione,
i provvedimenti del caso, ma è intanto necessario
che il pubblico nettamente distingua la gestione
del Servizio Polizze Combattenti da quella dell’I­
stituto Nazionale delle Assicurazioni, che è an’Azienda creata con Legge 4 aprile 1912 per l’esercizio
delle-assicuiazione sulla durata della vita umana,
la cui attività, in continuo e sempre più rigoglioso
progresso, si svolge normalmente, con la più au­
stera correttezza e con vantaggio considerevole per
l ’economia nazionale,
Ogni notizia tendeziosa pubblicata contro il fun­
zionamento dell’Istituto Nazionale delle Assicura­
zioni, non può avere base alcuna di verità e denota
soltanto reconditi e particolaristici interessi in aperto
contrasto con la nobile missioni sociale affidata dal
legislatore all’Istituto stesso.
RIVISTA DEL MERCATO E DEI VALORI
R a s s e g n a s e t t im a n a le
Come l’abbiamo accennato in queste rassegne
siamo entrati nel periodo del denaro, a buon mer­
cato. Ci troviamo soltanto all’ inizio di questo pro­
cesso di diminuzione del saggio del medio circo­
lante e lo stesso fenomeno si è già accentuato al­
l’Estero. In via normale l’abbondanza del denaro
è dovuta.a due coefficienti: l’accumularsi del ri­
sparmi o ad una stasi anzi ad una depressione nell’ industria e nei traffici.
Nel caso attuale coll’assillante caro viveri, colle,
schiaccianti imposte poco si può risparmiare ; l’ab­
bondanza del denaro va essenzialmente attribuita
alla crisi mondiale, al ribasso delle merci. 11 ri­
stagno delle industrie rende disponibili molti capi­
tali ; gli stocks di materie prime e di prodotti la­
vorati vengono liquidati e si nota un minore ap­
pello al credito da parte degli; industriali e dei
grandi commercianti. In questi momenti la richiesta
dei capitali è limitata ai bisogni finanziari dei Go­
verni e dei Comuni, al finanziamento delle grandi
imprese dei servizi pubblici, quali sono ad esempio
le aziende elettriche ed all’assestamento di talune
società industriali che si trovano arenate per le
ben note ragioni.
Lasciamo ai nostri valenti economisti di esami­
nare colla loro competenza la questione del denaro
coi suoi riflessi sull’economia nazionale. Ci limite­
remo ad esporre il nostro modesto parere dal punto
di vista borsistico : nella prima fase l’abbondanza
del denaro e la diffidenza del pubblico verso gli
investimenti industriali, per le amare delusioni pa­
tite, provocheranno una rivalutazione nei fondi di
Stato e dei titoli a reddito fisso. Il secondo periodo
sarà segnato da un rialzo dei primari titoli azio­
nari delle nostre migliori aziende industriali, ban­
carie e commerciali. Parecchio tempo ci separa dal
terzo periodo del solito ciclo finanziario : l’èra delle
nuove creazioni, dell’ « emballement » industriale e
delle sfrenate campagne di rialzo, dei soliti deplo­
revoli « booms » borsistici. I casi di follie collet­
tive si ripetono : le due lezioni del passato a nulla
servono; cambiano gli uomini, diversi sono i titoli
preferiti, ma le stesse cause, gli stessi effetti si rin­
novano periodicamente, una volta ad intervalli più
lunghi, oggi con moto più veloce. Chi non ricorda
gli « emballement » del 1872, 1887, 1905 e del pe­
riodo 1916-1919, Si trattava allora di titoli edilizi,
poi di valori automobilistici, dei bancari e dei si­
derurgici e queste singole categorie di titoli servi­
vano da « trainers » a tutto il mercato. Assai
prima di arrivare al terzo periodo si dovranno
125
scontare gli errori e le colpe del periodo bellico e
e post-bellico, con dolorose e radicali amputazioni
di capitale e faticosi assestamenti tecnici e finan­
ziari. Talune Imprese nate durante la guerra - piante
di serra calda - sono condannate a morire. Reste­
ranno e prospereranno le aziende che hanno una
base reale le quali non vennero inquinate da con­
nubi ibridi o da speculazioni avventate e diso­
neste.
I nostri risparmiatori prima di investire i loro
capitali nei titoli azionari badano ora a chi am­
ministra le singole aziende, all’etichetta, alla marca
di fabbrica della merce che viene loro offerta. For­
tunati saranno i finanzieri ed i capitalisti che
avranno la, mano felice sulla scelta dei titoli, che
sapranno approfittare della depressione generale per
comperare in tempo utile ed avranno l’abilità di
liquidare il loro portafoglio di titoli, quando si ri­
peteranno le esagerazioni borsistiche, nel momento
in cui la speculazione spingerà i titoli a prezzi che
rappresenteranno una ospitalizzazioné cervellottica
e derisoria, mentre oggi in tempi di crisi indu­
striale abbiamo molti titoli azionari, i quali of­
frono un rendimento del 10%.
Nessuna novità borsistica nella settimana scorsa.
La Conferenza di Genova, per ora, ha lasciato in­
certi gli operatori, sia sui titoli che sui cambi.
Tuttavia la fermezza alla borsa Valori ha prevalso
durante l’ intera ottava, nonostante che l’entità de­
gli scambi fosse assai meschina.
L ’esito della sottoscrizione ai Buoni settennali 5 %
fu dei più brillanti e, dato questo risultato; non sa­
rebbe forse sconsigliabile l’emissione immediata di
un’altro miliardo accettando in sottoscrizione i
Buoni ordinari, convertendo così, buoni a brevis­
sima scadenza in buoni di durata notevolmente più
lunga. Da due giorni sono sospese le sottoscrizioni
e si accettano solo le prenotazioni. Già oggi questi
buoni erano ricercati in borsa e facevano un premio
di circa 20 centesimi. I tagli piccoli poi sono quasi
introvabili.
Malgrado questa sottrazione di denaro si nota
una insistente ricerca di obbligazioni di tutte le
specie con ascesa dei prezzi. Solo le Obbligazioni
Ferroviarie 3 % che avevano registrato un rapido
rialzo subiscono una leggera contrazione a 255 su
qualche realizzo di beneficio mentre le altre Obbli­
gazioni sono in continuo progresso con facile as­
sorbimento: le Sarde 3 % C a 231, le Secondarie Sarde
4 %' a 3Ò7 Vi riscattate dalla Società stessa ; le Cen­
trali Toscane 53® > le Vittorio Emanuele 3 % a 315 e
le Savona 3 % a 318. Qualche ricerca si nota pure
di obbligazioni Tramways Torinesi 4 ¥2% a 320, con
scaso offerta a prezzi superiori. E pure ricercate
ed in aumento sono le migliori Obbligazioni indu­
striali tipo 4 Vz % con rimborso alla pari mediante,
estrazioni annuali in un breve periodo, come le
Adriatica e le Bresciane sul 410, le ex Unioni Con­
cimi intorno a 415, ecc.
I titoli di Stato si sono mantenuti ottimamente
anche in quest’ottava, la Rendita 3 % intorno a 71
ed il Consolidato 5 % da 77,85 lunedì per chiudere
oggi a 78,25 dopo avere sfiorato giovedì il corso di
78,40, Si nota la carestia del contante, tant’è che
il riporto del Consolidato 5 % avviene intorno alla
pari.
Migliore la Banca d'Italia salita da 1275 a 1285 e
così pure la Banca Commerciale passata da 810 lu­
nedì a 8x5 oggi. Credito Italiano e Banco di Roma
fermi rispettivamente a 590 e 104.
Torino, 22 Aprile 1922.
G u sta v o D e s l e x
Luigi Ravera, gerente
Tipografia de L ’Economista — Roma
126
L ’ECONOMISTA
21)
30
aprile 1922 — N. 2504
Quotazioni di compenso delle azioni di società anonime
TITOLI
1
‘
x
Indice
aprile jmagg gidg luglio agost sett. ottob nov. die. ] genn jfebbr. marzo' ex
' gennaio
1921 1921 1921 192111921 1921 1921 1921 1921¡1922 j 1922 1922 1921 1922 1922
Banca d’Italia
A 1360 ‘ 134( 133 3 133 )
Banca Commerc IV 103 3 87< 83. 83(
Banco di Roma IV 11
li;
IH
11(
Credito Italiano JV 63
60C 601 60Í
Istit. crea. fond, h 39
45C 41C 40C
. istit. cred. mar
10(
9C
9C
9(
B. comm. I nesting
Mediterranea
IV 138
134 13C 134
M 30C 278 29C 280
Meridicnali
Tranvie romane R 10C
80
8C
se
Unione tram. el. G 222
220 200 198
Veneta costr.ferr. M 12C 120 100 114
torinese tranvie T 148 110 100 100
Comp. ferr. sarde R 210 215 215 215
Lloyd sabaudo M 270
230 220 210
Navigazione
M 524 470 490 484
Navigazione A I T 176
144 134 126
Veneziana navig T 274 274 270 200
Soc. nav. it. am. T
32
30
26
26
boc. nav.CosulichT r. —
—
=
___
Nav.l'.bera triest. Ti —
—
—
—
—
Loyd Triestino Tr —
—
—
Cotonif. Cantoni M 650
640 640 670
» Valseriana M 400’ 370 320
400
» Veneziano M 9 4 ’
76
70
80
Cucirini Coats M 160 160 170
170’
De Angeli
M 260’ 240 210 248
M 132 120 104 134
Manif, Muggiani M 130’ 120 106
120
M
50
46
36
42
»
Turati M 230 200 170
218
Manif. cot. mer. M
98
80
68
70
Manif. Rossari M 270 250 220 25f
Jutificio Costa M 90’
80
80
80
»
Spezia M 110’ 108 108 104
Lanif. Rossi
M 1450 1450 1430 1370’
» Targetti M 200 190 150
170
Man. Borgosesia T 490 490 480 460’
Lanif. Gavardo M 470
460 460 500
Linif. canap. naz. M 400 380 320 370
Filatura cascami M 384’ 360 296 320
i ess. ser. bernasc.M
84
90
72
90
Liba
R
84
60
44
44
Montecatini
M 130’ 130 108 110
Monteponi
T 660 650 600* 600
Miniere antim.
G 44’
30
32
38
Monte Amiata M 120 120' 100
70’
Terni
M 540’ 520 450 480
Uva
M
68
40
32
28
Metailurgiche
M
80
80
74
80
Voltri
G 226 200 194 200
Gregorini
T
76
68
60
60
Acc. ferr. lomb. M 210’ 190 180 180
Ansaldo
M 140 140 130
94
Breda
M 180’ 170 164 172
Miani e Silvestri M 78’
74
74
74
Reggiane
M
24
20
16
18
'Cannona
M
96
94
96 104
Off. Savigliano T 650 640 640 640
Magona
M 300’ 290 300 260
Cant.nav. triest. Tr —
—
—
Stali.tecr. triest. Tr —
—
—
—
Fiat
T 160’ 150 140 140
Isotta Fraschini M
32
30
24
26
Bianchi
M
60
60
52
48
Spa
G 86’
86
78
74
Itala
T
54
54
42
36
Ansaldo S. G.
T
54
40
38
32
Aut. Diatto
M
50
50
50
40
Adriatica elettr. M 106’ 102 100 100
M 100
Bresciana
94
94
96
Riviera ponente M 144 140 130 140
Edison
M 434’ 436 410 424
Conti
M 294’ 300 274 278
Ligure-toscana M 180’ 190 196 190
Lomb. distr. el. M 700’ 690
76 690
Unione es. el. M
58
58
56
56
Elettrica A. I.
T 296’ 282 260 248
M 220 220 200 200’
Adamello
Forze idr. Mone. M
80
80
70J
62
Trezzo d’Adda M 260’ 250 280’ 230’
Off. el. genovesi M 224 236 224 224
1
134( 1351 138t 138C 136t 134C 133C
85C 89¿ 97C 92C 86f 864 91f
IH
114 112 112
11( 112 IH
6i e 62C 65C •624 59e 60C 624
38f 385 384 38e 38e 38C 382
UC 108 1 10 11C
102 îoe n e
570 57C
144 150 154 150 132 139 138
290 326 34C 320 276 268 281
88
70
60
5o
58
84
86
250 260 266 250 248 250 284
94
130 124 128 118 100 104
100 150 150 148 130 130 * 120
215 215 215 215 202 .202 202
220 230 230 230 230 220 220
518 530 506 486
480 560 550
136 142 142 140 120 ¡20 104
190 190 190 190
190 190 190
32
32
24
30
22
28
32
____
__' —
—
—
270 265
—
____
____
—
—
435 430
—
—
____
____
1302 1290
760 790 820 800 800 790 800
420 490 470 470 470 450 450
190 114 114 104 104 100 104
170 170 170 200 180 180 180
280 326 380 350 338 330 350
150 162 166 154 160 158 174
160 158 164 150 150 150 156
42
40
30
38
50
38
48
250 270 280 248 256 230 240
98
82
78
84 100
70
70
310 330 330' 320 310 290 310
•90
90
90
90
86
92
90
104 104 120 .110 106 106 104
1490 1530 1700 1700 1750 1760 1730
180 210 220 200 170 140 160
460 470 474 500 490 480
490
580 570 570 580 580 560 560
470 530 568 590 600 426
490
380 444 460 444 450 430 400
106 110 114’ 104 102 100
98
72
50
50
48
54
48
68
130 140 144 134 130 136 144
580 580 650 650 650 600’ 600
30
38
40
26
30
38
26
70
80
76
70
70
80
70
560 540 540 490 420 380 400
32
14
14
32
16
34
16
96
92
84’
92
90
90
82
200 212 194 190 176 176 180
44
44
46
64
46
50
38
170 170 170 154 180 150 150
78
46
100 114 130
50
28
196 218 220 204 210 210 224
94
84
80
78
80
80
90
20
16
14
14
20
20
12
104 100 104 104 100 100 104
640 750 780 770 790 800 800
260 280 300 300 300 290 280
—
----—
—
—
175 162
—
—
—
—
—
400 400
146 146 180 190 192 160 160
30
24
24
16
18
36
28
64
56
64
58
64
60
60’
98
78
98
80
86
86
98
42
36
25
18
38
20
68
36
32
32
30
16
30
58
____
—
40
50
40 —
104 106 106 104 106 106 110
92’ 104 108
100
96
78 100
140 144 140 110 1.20
98 190
454 440 440 420 360 396 464
284 300 330 310 300 300 300
200 200 206 200 200 196 190
700 728 756 740 710 740 710
60
62
62
62
64
60
56
264 262 288 286 2 62 270 626
200 219 216 210 220 210 190
50
16
06
60
60
60
80
230 250 250 270 270 270 284
236 236 4 234 224 216 220 200
,
-
126C 60
82C 70
908 8
58e 45
382’|23
25
102 6.5C 6.50
57C
138 9
28C 12.50
58
334 22.50
88
120
202
210 25
478 10
92 8.50
170
25 4
266
424
1230
790 50
500 30
100 23
180 15
340 30
150’ 25
20
156 10
36
218 35
58
316
98 8
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0
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9
0
5
0
5
0
L’ ECONOMISTA
30 aprile 1922 — N. 2504
TITOLI
127
Indice
¡aprile magg. riUg. tiglio gost.l sett. ittob. nov. die. ;enn. ebbr. inarzoj ex
ex
gennaio
1 9 2 1 11921 1921 1921 ì 921 1921 1921 1921 1921 19221 L922 1928 1L921 1922 1922
Gen. El. Sicilia M
Tecnomas io it. M
Anglo Romana R 430 440
It. carb. calcio R 640’ 634
72’
Elettrochimica
R 80
Prod. azotati
R 256’ 220
38
Mat. col. Bonelli M 34
Candele Mira
M 104 100
Lubrif. Reinach M 190’ 190
M 200’ 200
A. Brioschi
Italiana p. il Gas T
Ind. it. zucch. ind.M 334 330
Raff. L. Lomb. M 314 310
M 72’ 64
GulinGli
58
Roman, fabb. zuc. R 62
Eridania
G 284 264
94
M 110
Distillerie
M 236 240
Molini A. 1.
Pantanella
R 134' 134
Semoleria
G 328 328
Venchi
T 300 316'
Macinaz. Certosa M 330 320
R 1800 1120(6
Acqua Marcia
Condotte
R 230’ 224
Acaued. pugliese G 292 272
» De Ferrari G 276 274
Torino acque pot.T 500 508
Beni stabili
R 336’ 334
immobiliare
R 436 460
Imprese fond.
R 94’ 92
Fondi rustici
R 236 226
Bonif. ferraresi T 312 350
Aedes
G 8.45’ 830
Rendite fondiarie R 66’ 66
M 500 480
Dell’Acqua
Richard G inori M 284 300
Italo americana M 300 280
Sylos di Genove G 136 130
Concerie it. riun. T 510 530
380 324
Cartiera italiana
Cartiera merid. T 1400 1200
40
M 40
A. Reina
T 156 150
0 . Gilardini
Marconi (ord)
M 200 188
44
Unione it. ceni. M 150
—
150
uvini Zerboni
Grandi Albergh M
—
Rinascente
M
—
Assicur. gen. Tr —
—
Riunione Adriatica —
—
—
di Sicurtà
Tr
426
470
66
304
92
116
426
470
66
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180
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160
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70
180
180
304’ 300’
320’ 304
64
96
54
66
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116 100
240 250
140 126
340 302
222 310
320
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240 218
266 272
266 266
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140 150
720 52 C
1600 290
1610 120C
4C
40
9C
224
18C
240
—
44
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160
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550
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180
180
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318 320
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72
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320 320
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17C 17C
4C 4C
16C 17C
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
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570
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190
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180
338;
356
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258
156
328
440’
300’
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276
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.240
310
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720
300
510
148
530’
280
1200
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90
158
4C
171
338
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496
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248
324
8
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540
320’
490
158
55C
35C
128C
4t
C(
15f
4(
17(
•-r
—
—
—
—
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—
—
—
—
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90
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95.3
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30
536 540 550 540
IOO.81IO2.6
100.7
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103.4
60
58
56
60
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20
80.0
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71.4
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20
22
20
97.4 110.1
74
105.3
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80
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100.0 100.0
95.0
200 200 200 190
15
105.0 100.0 , 100.0‘
180 180 180 180
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109.1
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10
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350 344 344 346
9
97.3 102.7
74
72
76
74
100.0
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54
54
65
54’
87.1ex8.06 87.1
20 12.50 95.4ex4.11 97.3
100.0
304 290’ 296 304
12
114 HO 116 98
96.5 101.7
85.9
102.2
17
100.0 102.2
270 270 276 276
87.2
97.6 87.2
172 168 150 150 7.50
25
101.7
348 340 340 354
97 7 97.7
15
108.0
104.0 104.0
500 520 520 540
110.0
20
100.0 110.0
300 300 330 330
96.9
1640 1600’ 1580 1590 12.50 12.50 97.0ex0.16 96.3
96.4
15
95.7 95.7
280 268 268 270
96.4
102.2 99.3
280 286 278 270
96.9 96.9
94.6ex 2
258 250 250 244’ 5.45 7.50
98.0
96.0 96.0
500 480 480 490
94.6
6
296 290 280 280
98.0 94.6
25 30
486 486 486 436’
100.0 100.0
95.5 ex 6
5
95.6
86
86
95.6 95.6
90 486
89.3 ex 6
244
86 234 218’
16 16
95.9 95.9
84.8 ex 6
20
100.0 100.0
330 234 330 280’
95.5
95.5 94.2
7.85 330 7.40 7.50 0.80
103.0
66
68
5
66 7,50
• 97.0 100.0
94.4
—
64 510 —
—
—
100.0
340 330
100.0 103.0
330 81.6
92.2 91.8
510 330 468 416
101.2 102.3|x5.8 103.5
172 470 176 178 23.40 ex-10
1000
100.0 100.0
600 174 600 600
100.0
20 10
100.0ti2.8( 102.9
350 600 360 350
93.6
85.1 85.1
1350 350 100C 1100
100.0
e
4C 40
100.C 100.0,
40 100C
86.8
6t
66
92.1 86.8
76
4C
113.9
102.5sx3.0 94.9
158
7C 15C 180 3.5C
90.0
3.1.
100.1 100.0
36
4C
4C 162 ’
105.6
105. 100.0
li —
4(
18( 190
18C
100.0
100.1 105.0
8'
80 —
—
19(
—
71.4
85.
77.1
—
5‘
50 —
8(
101.8
100.1 100.5
131 1338 ) — —
—
6(
—
—
—
—
—
1325 190( 1900 —
—
95.
90.5
90.5
100
—
— 2010
(1) Ex 6 — (2> Ex 19 — (3) Ex 21,59 — (4) Le vjejhie azioni sono state sostituite da 5 nuove azioni — (5) Rimborsate lire 25. — (6) ex
7) 12,50 — (8) ex 20 - 191 ex 11.25.__________________________________________ __________________________ •______________________________
Indici dei prezzi di bori» delle azioni per i singoli gruppi di Società
22)
GRUPPI
iNumero i
delle
Società
capitale
alla fine
dell'anno
preced.
AVVERTENZA. — Gli indici riferiti al dicembre 1918 sono presentati nella tabella presente senza la indicazione relativa alla entità
delle cedole steccate in dati mesi. La indicazione del valore proporzionale di tali cedole (colia notazione ex) figura invece per gli analoghi
indici riferiti al dicembre 1920.
Istit. di credito i 1920
luglio
aprile J maggio giugno
agosto settem. ottobrej novemb dicemb.
«
108.82 113.82 114.02 112.3
101.51 106.08 99.90 9 9.2
94.20 96.88 90.47
108.41
96.54
99.62
93,86
1
97.99
93.93
98.16
95.59
97.26 (96.16 103.06 103.17
97,73 101.20 97.73 94.19
6
7
1145
1397
7
1220
< 1920
1921
Indici riferiti
al 31 dicembre 19181 1922
1922
al 31 die. 1921 .
2
2
2
297
293
293
91.22
55.07
50.80
98.33 ¡95.64
56.53 51.69
52.06 52.09
94.16
54.53
96.06
51.37
86.91 105.95 104.52
52.23 74.14 73.97
97.47
68.18
92.97
55.91
90.40
64.29
92.09
1920
1921
Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 1 1922
1922
al 31 die. 1921 .
6
6
e
93
93
93
87.76
70.73
58.56
89.25
65.71
59.26
87.80
62.87
61.46
87.32
62.18
86.78
60.11
81.37
55.71
74.63
57.47
74.14
63.21
69.42
64,62
66.68
66.69
72.01
63.10
70.86
58.45
Trasp. maritt. ( 1920
3
5
255
470
470
107.11 116.52 114.92 127.30 124.92 102.08
72.67 73.02 64.40 57.28 51.79 50.19
48.49 46.37 47.56
90.79
48.90
91.96
45.08
83.38
56,76
77.89
56.27
91.08
54.19
83.61
53.97
Indici riferiti
\ 1921
ai 31 dicembre 19181 1922
al 31 dicemb. 1921 . 1922
E x ferroviari
T ra sp ! terrest.
I
gennaio ' ebbraio marzo
1921
al 31 dicembre 1918 ( 1922
al 31 die. 1921 .
1922
5
100.02 102.86
96.05
ex 0.70
.
■
62.21
99.93 102 39 102.47
100.71 101.39 105.15
89.83
88.12
85.91
1
1
129
Numero
delle
Società
!. Capitale
¡ alla fine
¡dell’ anno
! preced.
L ’ E C O N O M IS T A
GRUPPI
1920
1921
Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
Ind. cotone
Ind. juta
7
11
11
2
2
2
Ind. lana
1920
1921
Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
4
4
4
1920
1921
Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
1
1
1
Ind. seta
( 1920
Indici riferiti
j 1921
al 31 dicembre 1918 ( 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
5
6
•6
1 1920
Indici riferì i
\ 1921
al 31 dicembre 1! 18 l 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
8
8
\ 1920
Indiei riferiti
( 1921
al 31 dicembre 1918 ( 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
6
7
7
Elettriche
j
Indici riferiti
(
al 31 dicembre 191 f '
al 31 die. 1921 ..
1920
1921
1922
1922
37
V
62
19
75
75
7
14
13
13
171
354
354
512
552
552
716
747
747
266
300
300
565
770
770
132
235
235
Altre aliment. j 1920
6
7
7
81
86
86
1920
1921
1922
1922
\ 1920
Indici riferiti
\ 1921
al 31 dicembre 1918 ‘ 1923
al 31 die. 1921 .. 1922
5
5
5
Immobiliari
\ 1920
Indici riferiti
\ 192!
al 31 dicembre 1918 / 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
Diverse
7
7
11
13
13
INDICE Gener. i 1920 113
Indici riferiti
| 1921 125
al 31 dicembre 1918 1922 125
al 31 die. 1921 . 1922
216
139
139
55
55
55
80.20
171.39 189.29 189.29 204.08 250.89 187.90 176.68 201 05 169.36 163.68 178.95 172.32
154.47 162.19 135.04 132.19 123.79 102,63 114.54 135.74 154.54 160.12 152.80
153.85
147.82 139.00 128.62
83.60
109.12 114.67 118.62 124.33 122.13 106 04
71.72 75 58 68 42 60.89 55.79 45.37
53.26 55 09 50.14
90.12
41.40
18.4!
92.29
53.36
77.75
59.83
71.14
61.69
76.32
54 50
74.54
53.23
94.19
84.32
26.93
75 27
23.12
62 91
22.73
60.55
25.39
52.30
24.82
44.93
24.18
45.14
18 55
47.45
17.77
84.90
59.24
85.51
58.28
78.24
54.25
75.33
44.10
69.28
47.25
61.44
52.83
48.14
59.01
54.03
42.73
55.12
32.81
121 65 129 35 125.41 130.69 122.77 103.10
59 09 62.71 63 05 55.59
46.55
50.46 44.82 47.55
89.14
44.95
87.57
46.55
73.43
47.31
60.05
56.19
70.73
56.79
72.71
56.29
81 05
65.30
81.54
67.08
78.43
68.80
70.78
69.83
69.25
66.62
67.68
67.95
90.57
58.41
87.94
58.85
78.23
60.03
73.51
64.42
80.57
59.60
80.26
58.98
92.78
38.04
13.95
78.51
90.37
50.31
31.16
90 83
58.99
23 81
94 98
72.58 55 22
92.02
55 30
18.12
89.64
79.62
ex 0 43
84.48
95.26
68 08
65.35
98.95
70 98
66 66
9617
98.06
67.63
68 36
9810 100 60
92 22
75.36
54.16
98 58
74.42
56 76
99.52 102.92 102.53
68.94 67.10 67 07
54.66
9267
96.24
92 67
94 54
68.43
96.23 88.13
68.48 ■ 65.17
97.09
60.66
123 58 127.88 128.19 135.53 137.49 120.01 97.31 108.56 94.84 94.35 111.95 108.91
102 97 105 11 97.63 97.52 92.24 85.93 88.47 96.69 99.02 105.31 105.02 201.54
95.52 97.13 96.92
94 07 95 66 95.45
ex 3 19
123 81 122 37 118.23 126.92 124.28 111.52 101.44 105.75 93.13 93.52 103.93 106.40
•105.95 108 12 103.51 98.43 90.66 86.54 92.40 99.35 100.00 108.30 108.14 107.33
105.00 107.75 98 90
97.83 100.39
92.15
99.41 100.15
87.25 86 24
88.46 87 68
99.19
85.39
87.06
97 91
96 36
97.04
e » 014
ex 0.64
234 105 40 112 81 111.14
246 101.52 105 55 102.24
246
98 06 97.29 92.23
97.44 96.67 92.64
ex3.13
96 110 20 120 65 132.77
221 124 73 120 22 115.38
221 107 61 103 13 103.62
95 86 91.87 92 30
5049
6382
6382
98.17
45.72
85.45
35.20
90 96
42 15
18.34
103 89 103 21
ex 0 64
6
5
5
(
Indici riferiti
)
al 31 dicembre 1918 ,
al 31 die. 192! ..
87.30
100 06 103 50
ex0.09
Zuccheri
1 1920
Indici riferiti
( 1921
al 31 dicembre 1918 1 1922
al .31 die. 1921 .. 1922
Acquedotti
113.62 125 49 123.69 124.12 131.65 120.71 109.10 110.36 103.17 94.66 109.26 101.47
¡02.40 106 28 105 45 101.70 101. 4 97.49 96.26 104.51 107.85 117.38 117 15 118.41
116.33 116.37 118 35
96 08 90.35
8
8
8
Indici riferiti
j 1921
al 31 dicembre 1918 ; 1922
ai 31 die. 1921 .. 1922-
92 54
exO 78
15 151.83 168 39 163.16 181.30 215.15 165.84 147.69 160 60 137 36 136 25 165.84
152.81
40 129.49 126 91 106.20 103.61 98.42 82.90 95.83 121.59 137.22 147.00 152 81
155.41
40 . 124 92 135 67 124.64
1 1920
Indici riferiti
/ 1921
al 31 dicembre 1918 ( 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
Chimiche
98.83
100.13 113.81 152.95 147.63 172.52 150.48 138 13 132.62 125,40 118.18 117.04
113.11 108 09 109 40 103.66 96.07 96.07 94.54 98.94 101.29 107.54 103.66
102.15 102 59 108.27
76 00
5
6
6
Automobili
1
ex 6 67
( 1920
Indici riferiti
j 1921
al 31 dicembre 1918 1 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
Meccaniche
agosto |settem. ottobre novemb
98.24 98 28 99 95
e* 0.24 ‘X 1.66
2
2
2
Siderurgiche
luglio
100.00 100 43 106.00
1920
1921
Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
Miniere
5
7
7
. •
aprile maggio giugno
N. 2504
135 42 162.99 164.99 171.66 191.02 155.17 136.37 152.97 134.86 I 122.57 150.70 137.77
133.50 96.98 117.02 115.19 103.33 93.97 105.67 120.69 133.14 137.14 129.39 125.08
120 16 123 62 115.75
96.07
1920
1921
Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
Lino e canapa
82
100
240
gennaio febbraio marzo
30 aprile 1922 —
99.15
90.23
97.80
87.44
97.08
86.62
89 98
85.08
90.07
84.79
119.03 116.83 108.54 101.98 103.34
102.11 102.66 97.99 93.03 97.44
87.77
84.53
85.59
89.92
85.31
90.57
87.13
90.35
98.74 92.06 99.68 100.63
97.60 101.97 102.97 100.64
•
152.18 135.49 123.39 118.52 127.38 125.43 136 50 129.37
130.50
116.41 108.67 104.30 105.35 103.67 107.23 112.62 111.58
112.26
exO 91 ex 0.08
102 23 106 27 106.42 105.95 105.04
75.08 78.42 73 15 72.11 68.39
61.68 60 09 56.70
96 61 94.10 8812
exO.26 ex 0.04 ex 0.28
é •
94.39
64.34
87.12
62.71
86.42
66.02
79.92
69.34
73.24
72.56
79.79
66.91
79.67
63.84
Monte dei Paschi di Siena
ISTITUTO ITALIANO
DI
e Sezioni annesse:
CREDITO FONDIARIO
[ISSI DI M I O . [DEDITO FiD IiSIO E M I E FIO
C apitale statutario L I OC m ilioni - Emesso e versato L. 4 0 m ilioni
Succursale di ROMA S. Silvestro, 62
SEDE IN ROMA: Via Piacenza, 6
(Palazzo proprio)
L ’Istituto Italiano di Credito Fondiario fa mutui ai
5 per cento, ammortizzabili da IO a 50 anni. I mu­
tui possono esser fatti, a scelta dal mutuatario, in
contanti o in cartelle.
Il mutuo dev’essere garantito da prima ipoteca
sopra immobili di cui il richiedente possa compro­
vare la piena proprietà e disponibilità, e che abbiano
un valore almeno doppio alla somma richiesta e dia­
no un reddito certo e durevole per tutto il tempo del
mutuo. II mutuatario ha il diritto di liberarsi in
parte o totalmente del suo debito per anticipazione,
pagando a ll’Erario ed all ’Istituto i compensi a norma
di legge e contratto.
Per la presentazione delle domande e per ulteriori
schiarimenti sulla richiesta e concessione di mutui,
rivolgersi alla Direzione Generale dell’Istituto in Ro­
ma, come pure presso tutte le Sedi e succursali della
Banca d’Italia, le quali hanno esclusivamente la rap­
presentanza dell’Istituto stesso.
Presso la sede dell’Istituto e le sue rappresentanze
sopra dette si trovano in vendita le cartelle fondiarie
e si effettua il rimborso di quelle sorteggiate e il pa­
gamento delle cedole.
Filiali in Abbadia S. Salvatore, Arezzo, Asciano, Buon-
convento, Casteldepiano, Castelfiorentino, Castel­
nuovo Berardenga, Cecina, Certaldo, Chianciano,
Chiusi, Colle d’EIsa, Empoli, Firenze, Grosseto,
Livorno, Lucca, Massa Marittima, Montevarchi,
Monticiano, Piombino, Pistoia, Pitigliano, Poggibonsi, Pontedera, Portoferraio, Porto S. Stefano,
Radicondoli, Roma, S. Gemignano, S. Qulrìco
d’Orcia, Sinalunga e Torrita.
A nno 3 5 0 d’ e se rcizio
O P B K A Z IO N I
Depositi : Libretti di risparmio ordinario a piccolo
risparmio e speciali al 3, 3 ,2 5 e 3 ,5 0 per cento
libretti di deposito vincolati al 3 ,2 5 - 3 ,5 0 3 ,7 5
e al 4 per cento - Buoni fruttiferi a scadenza fis­
sa dal 3 ,2 5 al 4 per cento - Conti correnti a vista
al 2 ,5 per cento.
Impieghi : Mutui ipotecari e fondiari a privati e a
Enti morali - Conti correnti guarentiti da ipote­
che da titoli e da cambiali - Acquisto di titoli e
riporti - Sconti cambiari - Prestiti su pegno.
D iverse: Effetti a ll’incasso - Assegni su eie infrutti­
fero - Depositi per custodia e amministrati - As­
sicurazioni operaie, popolari di maternità.
BANCO DI ROMA
SOCIETÀ. ANONIMA - CAPITALE L. 150.000.000 INTERAMENTE VERSATO
S ede S o c ia l e e D ir e z i o n e C e n t r a l e : ROM A, Corso Umberto I, 307 (Palazzo proprio) - ROMA
FILIALI IN ITALIA: Alba, Albano Laziale, Anagni, Andria, Anzio, Aquila, Arcidosso, Arezzo, Assisi, Aversa, Avezzano,
Bagni di Lucca, Bagni di Montecatini, Bari, Benea Vgienna, Bibbiena, Bologna, Bolzano, Bra, Brescia, Camaiore, Campiglla Marittima, Canale, Canelli, Carate Brianza, Carrù, Castellamonte, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglion Fioren­
tino, Catania, Cecina, Celano, Centallo, Ceva, Chiusi, Città di Castello, Conio, Cortona, Cotrone, Cuorgnè, Fabriano,
Fermo, Firenze, Foggia, Foiano della Chiana, Foligno, Fossano, Frascati, Fresinone, Gaiole in Chianti, Gallipoli, Genova,
Grosseto, Gubbio, Intra, Ivrea, Livorno, Lucca, Luserna San Giovanni, Marciana Marina, Merano, Messina, Milano, Modica,
Mondovl, Montesampietrangeli, Napoli, Nocera Inferiore, Norcia, Novi Ligure, Oneglla, Orbetello, Orvieto, Pagani, Pallanza, Palermo, Pietrasanta, Pinerolo, Piombino, Pontedera, Portoferraio, Porto S. Giorgio, Potenza, Roma, Salerno,
Sansevero, Saronno, Segni-Scalo, Siena, Siracusa, Tagliacozzo, Tivoli, Torino, Torre Annunziata, Torre Pellice, Trento,
Trieste, Velletri Viareggio, Viterbo.
FILIALI NELLE COLONIE: Bengasi, Tripoli d’Africa.
t
FILIALI ALL’E ST E R O : Francia: Parigi, Lione. Spagna : Barcellona, Tarragona, Montblanch. Svin erà : Lugano, Chiasso,
Egitto : Alessandria, Cairo, Porto Said, Monsourah, Tantah, Beni Magar, Beni Soueff, Bibeh, Dessouk, Fashn, Kafr-El-Cheikh
Magaglia, Mehalla Kebira, Minich, Mut Gamr, Zagazig - M alta: Malta. Turchia: Costantinopoli. Asia Minore: Smirne,
Scalanova, Solzia. Siria: Aleppo, Alessandretta, Beyruth, Caiffa, Damasco, Giaffa, Tripoli. Palestina : Gerusalemme, Rodi.
OPERAZIONI
E SERZIZI
DIVERSI:
I DEPOSITI IN CONTO CORRENTE liberi e vincolati — CONTI CORRENTI DI CORRISPONDENZA in Lire italiane
» e valuta estera. — DEPOSITI A RISPARMIO. - SCONTO E INCASSO EFFETTI, semplici e documentati, sull’Italia
e sull’Estero. — ANTICIPAZIONI E RIPORTI su valori pubblici e industriali. - OPERAZIONI DI CREDITO AGRARIO.
— EMISSIONE GRATUITA ED IMMEDIATA DI ASSEGNI CIRCOLARI pagabili a vista sulle principali piazze crìtalia
— LETTERE DI CREDITO E CHEQUES sulle principali piazze d’Italia e dell’ Estero. — ESECUZIONE DI ORD'NI
sulle Borse italiane ed estere. - APERTURE DI CREDITO, libere e documentarie. - VERSAMENTI SEMPLICI E
TELEGRAFICI per tutti i paesi del mondo. — NEGOZIAZIONE DI DIVISE E ST E R E a vista e a termine. — CAMBIO
MONETE E BUONI BANCA ESTERI. - SERVIZIO DI CASSA per conto di amministrazioni e privati. — PAGAMENTO
d’imposte, utenze, assicurazioni, ecc. — SERVIZIO MERCI.
«
Tutte le altre operazioni di Banca — Servizio Cassette di Sicurezza
3
mi DI 1 P1.1 I DEL DICO DI DIPOLI
Comp.ia Italo-ñrgentina
O P E R A Z IO N I
Depositi su libretti ordinari di risparmio al 2,50%
»
vincolati per riscatto pegno . » 5 %
»
di piccolo risparmio operaio . » 5 %
»
su buoni fruttiferi (per la Libia) dal 3,25 al 4%
Credito agrario - Mutui ipotecari
» a Comuni, Provincie e Consorzi di bonificaz.
» a Società ferroviarie e ad Enti con garenzia
di deleg. a carico dello Stato
» a Enti diversi
Cassette economiche custodia libretti a risparmio.
U
Assicurazioni Generati
Capitale sociale Lst. 2.000.000 c)l.
interamente sottoscritti
Assicurazioni: VITA - INCENDI
TRASPORTI - INFORTUNI
F F I C I
Là Cassa di Risparmio ha complessivamente 61 Uffici raccoglitori
dei rispàrmi, dei quali 12 in Napoli e 43 nelle provincie meridionali
e sarde, 4 nllle provincie redente, 1 nella Libià (Tripoli) e 1 in Ame­
rica (Chicago). In gennaio 1921 è stato attivato il servizio di Cassa
di risparmio presso la Sede del Banco in Roma.
S it u a z io n e a l 3 0 se tt e m b r e 1921
Titoli
4
............................................................ 469.122.426
Credito agrario
»
4.045 452
GjC col Banco di Napoli
»
»
15.837.432
Partecipazione a Consorzi per mutui, all’Ist. naz.
di credito pel risorgimento delle Venezie ed al­
l’Istituto di credito per leCasse dirisparmio» I 8.764.9*22
Mutui ipotecari e p r i v a t i .................................»
48.689
» a Comuni, Prov. e Cons. di bonif.
.
»
35.685.741
» a Enti ci gar.a deleg. acaricodello Stato
»
19 297.932
» a Eenti diversi ...................................................... »
585.594
Anticipaz. su polizze ex combattenti
.
.
»! 65.876 278
Anticipaz. straord. alle Casse Prov. di Cred. Agrario »
1.457 394
Partite v a r i e .......................................................... »
3 617 913
Spese dell’esercizio.
»
1.899.733
Totale generale lire 026.139.611
Patrim, Fondo di 4otaz. e riserva lire 23.602.370.66
•h ^ ( libr. ord. al portatore .
613.127.327.03
»
»
nominativi, .
2.721.175 45
OD '
°p *.2S'
» per riscatto pegzii.
785.25
- - . » piccolo risp. operai
64.165.32
«e \ buoni fruttiferi . . .
56.51oPartite varie
Utili netti delibosercizio .
totale generale lire
La Compagnia Italo-Argentina
di Assicurazioni Generali
ha la esclusività, per tutto il territorio della
Repubblica Argentina, della riassicurazione dell’
ATTIVO
PASSIVO
---------------------- di --------------------—
91
87
50
27
49
11
36
14
39
45
60
06
15
23.811,970
615.963.063, 05
6) 529 127 ¡ 90
16-834.41 9 ; 54
6*139.011 Í5
Istituto Nazionale delle Assicurazioni
del Regno d’ Italia
le cui riserve sono garantite dal TESO RO dello STA TO
Banchiere: BANCO ¡TALO-BELGA
Direttore Generale: RONCAGLIA cav. rag. ARMANDO
Avenida de Mayo 963 u- T- 610' Rlvadaia
------------------------------ ------------
C. T . 2045, Central.
Questa Compagnia emetterà polizze sulla
vita in lire italiane al cambio del giorno
Fondata con legge 8-7-1883, N. 1473. Auto­
rizzata ad operare col privilegio della esclusività
DASSICVRAZIONE
P E R G L IN F o R T v N I S V L IA V O R O
in Tripolitania — Cirenaica— Trentino— Alto
Adige
e nella
Venezia Giulia ed esercente
l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni
in
agricoltura, in sessantuna provincie dej
Regno.
• SIDE CENTRAIS in RCM a
Direzione Generale : ROMA 33 - Piazza Cavour, 3
S E D I
D E I
O O M P A K T 1 M B N T I 8
A l e s s a n d r ia - A n c o n a - A qu ila - B àri - B e n e v e n t o - B e n g a si - B e r g a m o - B o l o g n a - C agliari C a l t a n is s e t t a - C a s e r t a - C a t a n ia - C hieti - C o s e n z a - C r e m o n a - F iren ze - F orlì - G e n o v a
I - Le c c e ■ M ilan o - N a p o l i - N o v a r a - P a d o v a - P a l e r m o - P er u g ia - P isa - p o t e n z a - R eg g io
| C a l a b r ia - Re g g io E milia - Ro m a - S a s s a r i - S iena - T o r in o - T r e n t o - T r ie st e - T ripoli Udine - V e n e zia - V ic e n z a - F iume
49 Sedi Secondarie — 434 Agenzie — 26 Ambulatori medici — Sub Agenzie in tutti i comuni di importanza agricola od industriale.
La Cassa Nazionale Infortuni è Istituto pubblico ed organo ufficiale delle Assicurazioni per gli Infor­
tuni sul Lavoro.
L’Istituto non ha scopo di lucro.
La corrispondenza anche raccomandata e i vaglia diretti alla Cassa Nazionale infortùni degli assi­
curati godono franchigia postale.La Cassa Nazionale concede lo sconto del 5 per cento sul premio ai propri assicurati che da un
am o sono soci dell’Associazione degli Industriali d’Italia per prevenire gli infortuni del lavoro — Mi­
la» \ 13 — Piazza Cavour, 4.
A cura della C. N, I, viene pubblicata la :
Raissegna della Previdenza Sociale
INFORTUNISTICA E ASSICURAZIONI SOCIALI — LEGISLAZIONE, MEDICINA E QUESTIONI DEL LAVORO
ANNO IX — 1922 - Abbonamento annuo : Italia e Colonie L. 36 - Estero L. 69
Direzione ed Amministrazione : Roma 33 Piazza Cavour, 3
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Ann M - Voi. LUI F i n - l i n i , 30 Aprile 1922 II. 2504