Servizio di Assistenza, Cura e Ricerca
sull’Abuso all’Infanzia
Progetto Pilota per il Trattamento di Minori Vittime di Abuso e Sfruttamento
Sessuale
Coordinatore responsabile Prof. Ugo Sabatello
Gruppo di lavoro SACRAI: Medici NPI, Dott.ssa Nadia Fedeli, Dott.ssa Virginia
Giannotti; Psicologi, Psicoterapeuti: Dott. Renzo Di Cori, Dott.ssa Serena
Latmiral, Dott.ssa Marilena Mazzolini; Psicologo Psicodiagnosta: Dott.ssa Chiara
Concetta Incerti; Psicologo-Coordinatore: Dott.ssa Francesca Bruni; Avvocati del
Foro di Roma Avv. Antonio Cucino, Avv. Guido Mussini
Via dei Sabelli 108 - 00185, Roma
Tel: 0039-0644712252 email [email protected]
Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile
Sapienza Università di Roma
Direttore Prof. Salvatore Cucchiara
Sezione di Neuropsichiatria Infantile UOC A
Responsabile Prof. Vincenzo Leuzzi
Progetto finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità
Il progetto pilota per il trattamento di minori
vittime di abuso e sfruttamento sessuale
Nel corso degli ultimi anni a livello nazionale e internazionale si è assistito ad una
costante crescita di attenzione e preoccupazione sul fenomeno dei crimini sessuali a
danno dei minori. L’Italia, a partire dal 1996 si è dotata progressivamente di un
impianto normativo solido e all’avanguardia per il contrasto di tale fenomeno,
dapprima con la legge 15 febbraio 1996, n. 66, poi con la legge n. 3 agosto 1998, n.
269, incentrata sui crimini di sfruttamento sessuale dei minori, e più recentemente con
l’approvazione della legge 6 febbraio 2006, n. 38, con la quale sono stati istituiti due
importanti organismi tecnici: l’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della
pornografia minorile e il Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla
rete Internet, presso il Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Ministero
dell’Interno. Il Dipartimento per le Pari Opportunità ha destinato contributi a progetti
pilota per il trattamento di minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale, per la
protezione dei minori dai crimini sessuali.
Il SACRAI - progetto pilota del Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile
della Sapienza Università di Roma - è stato ammesso al finanziamento del Dipartimento
per le Pari Opportunità.
Presentazione SACRAI
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Il progetto SACRAI: specificità
IL SACRAI è un servizio rivolto all’intervento terapeutico per le vittime di abuso sessuale e per i minori autori di reati
sessuali. Le caratteristiche fondamentali del Servizio sono tre: è pubblico, universitario e ospedaliero.
Pubblico:
- è un servizio di III livello aperto, come consulenza, agli operatori territoriali che si trovino a gestire situazioni di
abuso.
- fornisce interventi di valutazione e poi di terapia in caso di minori vittime di abuso e maltrattamento segnalati dai
Servizi Territoriali per l’età evolutiva;
- fornisce valutazione e terapia per autori di reato minorenni segnalati dai servizi del Dipartimento di Giustizia Minorile
- è neutrale e garantisce il rispetto delle “buone pratiche” e del “giusto processo” (ai sensi del Titolo I, art. 6 CEDU e
della Convenzione di Lanzarote) nei casi segnalati dalla Magistratura (sia ordinaria, sia minorile) e ascoltati in sede
giudiziaria.
Universitario:
- garantisce adeguati standard valutativi secondo linee guida nazionali aggiornate scientificamente nella valutazione
diagnostica e nell’intervento terapeutico in casi di abuso in età evolutiva;
- fornisce consulenza e strumenti diagnostici, in accordo con gruppi di lavoro e di ricerca internazionali (InForSana),
sulla salute mentale e la prevenzione di gesti autolesivi di minori ristretti in IPM;
- tutela un approccio garantito da adeguate leggi di copertura scientifica al fenomeno dell’abuso infantile e del disagio
giovanile;
- partecipa alla ricerca nazionale e internazionale in campo psichiatrico e psichiatrico-forense;
Ospedaliero:
- è un servizio inserito all’interno del Policlinico Umberto I e fornisce consulenza psichiatrico-forense e legale per tutte
le situazioni cliniche, che coinvolgono minori, provenienti dai diversi servizi ospedalieri.
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Il contesto
Il percorso clinico e giudiziario nei casi di abuso su minori è complesso e vede intersecarsi diverse Istituzioni
ed agenzie con prassi operative non sempre sufficientemente coordinate tra loro. Numerosi nodi
problematici sono rilevabili lungo tutta la sequenza delle azioni poste in essere da chi, a titolo diverso, si
occupa della protezione e cura del bambino.
La scarsa integrazione tra Istituzioni si traduce talvolta nell’inasprimento dei sentimenti di impotenza e di
solitudine per le famiglie ed i bambini che si trovano a dover affrontare un percorso molto delicato. Le fasi
d’ascolto e valutazione del bambino ad esempio, per mancanza di sinergie operative, rischiano di esporlo a
traumi supplementari, iatrogeni.
La costruzione di uno “spazio di ascolto”, di una cornice che non sia suggestiva e che rispetti tempi e
modalità delle deposizioni rese dal bambino, rappresenta la premessa indispensabile al ripristino di un luogo
di figurazione, utile per la generazione di significati lì dove il senso delle esperienze individuali può essere
stato alterato o profondamente sovvertito da altri interlocutori. Se questa peculiare attenzione non è
garantita, il bambino rischia di vivere o rivivere, con chi è chiamato a tutelarlo, la condizione di predazione e
di espropriazione caratteristica dell'abuso. Il percorso psico-forense e quello trattamentale, dunque, non
possono prescindere da una logica articolazione degli interventi senza che le esigenze legate agli
accertamenti giudiziari prevalgano sull'interesse dei minori coinvolti.
Il SACRAI intende promuovere - di concerto con i servizi territoriali, i servizi minorili dell'amministrazione
della giustizia e l’Autorità Giudiziaria - percorsi di valutazione e presa in carico psicoterapeutica quanto più
possibile integrati, nel rispetto dell’autonomia delle diverse professionalità coinvolte
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Il contesto
Il quadro demografico della popolazione laziale (5.493.308 abitanti complessivi, dati
ISTAT 2006) è caratterizzato dalla presenza di una popolazione in età evolutiva così
distribuita: età 0-14 (762.973) e 15-18 (263.999), per un totale di 1.026.972 minori.
Il Sistema Sanitario Regionale del Lazio - caratterizzato da una complessa rete di
servizi territoriali - fornisce livelli assistenziali discontinui, non sempre sufficientemente
integrati tra loro. Punti di criticità del sistema sono rappresentati dalla difficoltà nel
coordinamento dei programmi di promozione della salute e di prevenzione e
dall’eccessiva parcellizzazione degli interventi, che possono comportare una riduzione
drastica dell’efficacia della risposta assistenziale.
Per quanto riguarda la partecipazione degli Enti Locali, è da sottolineare la difficoltà
nella loro integrazione con il comparto sanitario in merito a decisioni programmatorie.
Tutto ciò rende necessario l’implementazione delle risorse presenti sul territorio e lo
sviluppo di strategie di raccordo a livello locale e della rete dei servizi al fine di
garantire ai minori vittime di trauma, interventi rispettosi dei loro bisogni di cura ed
assistenza.
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Il fenomeno dei reati sessuali
Relativamente ai reati sessuali
denunciati nel Lazio (periodo 2006-2011)
questi suggeriscono l’urgenza di adeguate
strategie di contrasto ai fenomeni di Abuso
sessuale e di Sfruttamento della Prostituzione
e della pornografia minorile.
I reati sessuali nel periodo 2006-2011 hanno
avuto nel loro complesso un importante
incremento. Più nel dettaglio si è passati da
361 a 476 casi di violenza sessuale (art. 609
bis), da 31 a 46 casi di atti sessuali con
minorenne (art. 609 quater). Anche per il
reato di sfruttamento della prostituzione e
pornografia minorile – dopo un decremento
del fenomeno negli anni 2009-2010 - nel
2011 è stato registrato un nuovo incremento
(da 140 a 189 casi). Tutto questo suggerisce
la necessità di opportune politiche sociali e di
strategie di intervento che consentano di
realizzare un’adeguata assistenza per
prevenire esiti psicopatologici e ridurre i
conseguenti costi personali e sociali delle
violenze di natura sessuale.
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Il fenomeno dei giovani autori di reati sessuali
Per quanto concerne i minorenni
denunciati all’Autorità Giudiziaria per i
reati sessuali, le cifre (statistiche
giudiziarie Istat 2003-2007) sono
piuttosto oscillanti. Con riferimento ai
reati denunciati per i quali la
Magistratura ha iniziato l’azione
penale, le percentuali vanno dal 5 al
10% rispetto al totale delle violenze
sessuali e dall’8 al 15% del totale
degli atti sessuali con minore. Le cifre
appaiono decisamente più allarmanti
se si considera che sul totale delle
violenze e degli abusi denunciati, una
parte consistente (32% nel 2007) è
commessa da minorenni al di sotto
della soglia di imputabilità.
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Il fenomeno dei giovani autori di reati sessuali:
Roma e Lazio (periodo 2001-2006)
I procedimenti per reati
sessuali presso l’Ufficio GUP
del Tribunale per i Minorenni
di Roma (periodo 2001-2006
) sono stati
complessivamente 134, nel
66% dei quali è stata
accertata la responsabilità
del fatto. Relativamente alla
tipologia di reato, 64 casi
sono di Abuso sessuale (art.
609 bis), 4 casi di Atti
sessuali con minorenne (art.
609 quater) e 27 casi di
Violenza sessuale di gruppo
(art. 609 octies) (alcuni
imputati sono stati giudicati
per più di una tipologia di
reato sessuale).
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Il fenomeno dei giovani autori di reati sessuali:
Roma e Lazio (periodo 2001-2006)
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Il problema: gli esiti dell’abuso all’infanzia
Le esperienze
traumatiche da
abuso, specie se
precoci e ad
andamento cronico,
rappresentano un
importante fattore di
rischio per lo
sviluppo di
un’ampia gamma di
disturbi psico-fisici.
Jones (2008)
descrive i seguenti
esiti del child abuse
nel bambino,
nell’adolescente e
nell’adulto:
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Il problema: gli esiti dell’abuso all’infanzia
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Il problema: gli esiti dell’abuso all’infanzia
Dal punto di vista del funzionamento
psicologico, gli abusi all’infanzia
possono determinare, ad esempio,
disregolazione emozionale, adozione di
strategie di coping aggressive che
determinano problematiche sia
internalizzate sia esternalizzate
(disturbi della condotta, disturbo
antisociale, juvenile sexual offending).
Soggetti con storie documentate di
child abuse hanno ad esempio una
probabilità quattro volte superiore
rispetto alla popolazione generale, di
sviluppare un Disturbo di Personalità in
età adulta (l’abuso sessuale è
strettamente correlato con il disturbo
borderline di personalità), di presentare
- a causa della disregolazione dei
sistemi biologici di risposta allo stress e
delle alterazioni nello sviluppo del SNC una maggiore vulnerabilità per PTSD e
depressione, patologie che possono a
loro volta mediare l’insorgenza di
disturbi da abuso di sostanze (De Bellis
M.D., 2002),
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Il problema: gli esiti dell’abuso all’infanzia
oppure di riportare
anomalie dello
sviluppo
neurobiologico tali
da alterare il
funzionamento del
sistema
immunitario,
pregiudicando
dunque la salute
psico-fisica del
soggetto (De
Bellis, 2005).
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Il problema: la restituzione della violenza
La clinica e la ricerca in tema di child abuse
testimoniano inoltre che le esperienze di
abuso possono esitare in fenomeni di
ripetizione della violenza in forma attiva.
Sebbene l’incidenza delle esperienze di
vittimizzazione sessuale infantile nelle storie
dei giovani abusanti sia molto variabile (fra
il 30% e il 70%) e rappresenti quindi un
dato molto controverso (non sempre la
relazione tra abuso pregresso e juvenile
sexual offending è chiaramente
riscontrabile), pare certo che esperienze
traumatiche pregresse possono
rappresentare degli importanti precursori
patogenetici delle condotte sessuali
devianti. Nel caso di minori vittime di abuso
vi sono fattori di vulnerabilità, di rischio
(come le esperienze precoci di stress
cronico) che - sebbene non costituiscano un
fattore esclusivo - possono concorrere con
altri fattori di rischio nel determinismo
criminogenetico delle condotte sessuali
devianti (Di Cori e Fedeli, 2010).
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Il problema: la restituzione della violenza
Il fatto che un’esperienza traumatica vissuta da un
minore possa perpetuarsi attraverso un “ciclo di
ripetizione dell ’ abuso ” , dipende dal complesso
rapporto e bilancio tra fattori di rischio e fattori
protettivi, di resilienza, i quali intervengono
aumentando o diminuendo la probabilità che la
violenza si reiteri anche tra più generazioni. Tra i
fattori protettivi capaci di ridurre la probabilità del
ripetersi dell ’ abuso, è possibile annoverare:
l ’ adeguato sostegno sociale, la presenza di un
ambiente supportivo, il trattamento tempestivo e
qualificato durante l ’ infanzia o l'adolescenza. La
mancanza di adeguate risposte sul piano della
tutela della giovane vittima (quando non addirittura
l’esacerbazione del conflitto o l’aumento del senso
di impotenza legati a percorsi poco modellati sui
bisogni psicologici della vittima), può orientare
negativamente gli effetti a breve, medio e lungo
termine del trauma, ed incrementare i rischi
evolutivi per l’insorgenza in età adulta di condotte
devianti o abusanti.
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Il SACRAI: obiettivi ed azioni del progetto
Da quanto fin qui esposto deriva l’esigenza (obiettivo generale del nostro
Progetto) di fornire un servizio di consulenza, cura e ricerca in tema di abuso
sessuale, sostenendo ed integrando le azioni già svolte dai Servizi territoriali
operanti nel territorio di Roma e del Lazio (Servizi Sociali dei Municipi e STSMREE
delle ASL), dal Dipartimento Giustizia Minorile, nonché dall’A.G.
Obiettivi prevalenti del Servizio a breve e medio termine sono: (1) offrire
sostegno al bambino vittima nell’elaborazione del trauma ed il suo reinserimento
nel contesto sociale; (2) contrastare ed interrompere il “ciclo ripetitivo” con cui
l’abuso si manifesta e si perpetua - trasformandosi in fenomeno ad elevato
impatto psicosociale - mediante una presa in carico terapeutica; (3) ridurre –
mediante l’adozione di adeguate tecniche operative e misure di assistenza al
bambino – l’impatto potenzialmente traumatico della fase giudiziaria che lo vede
coinvolto; (4) contrastare il fenomeno degli abusi attraverso l’attività di ricerca
teorico-clinica e l’attività di formazione ed informazione.
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Il SACRAI: azioni medico-assistenziali, psicogiuridiche e formative/informative
Il SACRAI intende infatti proporre l’attuazione di interventi terapeutici, rivolti al minore ed
alla famiglia, di presa in carico individuale, sostegno alla genitorialità, con durata e
frequenza variabile. L’attuazione di ogni intervento - che avviene previa compilazione della
scheda di segnalazione da parte dei Servizi territoriali - comporta una breve fase di
assessment (diretto, con l’utenza o indiretto, con gli invianti) per l’individuazione di obiettivi
terapeutici adeguati; contestualmente alla presa in carico terapeutica avverrà la costituzione
di una mini équipe integrata specializzata, con regolare supervisione per monitorare
l’efficacia dell’intervento stesso. Verranno inoltre previste, laddove necessario, sessioni di
confronto con le agenzie territoriali coinvolte sul caso, al fine di perseguire un miglioramento
della qualità assistenziale globale. In questo modo si intende promuovere l’organizzazione
della rete dei servizi e la qualità delle prestazioni sociosanitarie, favorendo la continuità delle
cure sull’utenza in età evolutiva. Inoltre il SACRAI, in base all’intesa stipulata con gli Uffici
di Servizio Sociale Minorile, fornirà specifici piani di trattamento per i minorenni autori di
reati sessuali che transitano presso i Centri della Giustizia Minorile del Lazio.
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Il SACRAI: azioni medico-assistenziali, psicogiuridiche e formative/informative
In ambito psico-giuridico, il SACRAI intende offrire supporto alle AA.GG., per tutti quei casi in
cui fosse richiesto, un intervento specialistico di assistenza all’ascolto del minore (vedi l’art.
609-decies c.p. e l ’ art. 5 comma 1 della recente legge n. 172/2012 – nota come
convenzione di Lanzarote - in materia di assunzione assistita di informazioni da persone
minori). Il Servizio mette inoltre a disposizione della Magistratura i propri specialisti per la
valutazione peritale delle capacità testimoniali dei minori vittime di abuso (secondo quanto
indicato dalla Cosensus Conference e dalla carta di Noto III e dalle Guidelines AACAP e dalle
British Guidelines on Memory and Law). Tali prestazioni saranno ispirate al principio della
neutralità e terzietà, per garantire sia la tutela del minore sia quella della prova, affinché la
giovane vittima non viva (o riviva, anche nella fase di accertamento dei fatti) una condizione
di espropriazione. A questo livello dell’intervento, il progetto prevede anche la presenza di
avvocati (esperti di diritto minorile e penale) che possano rappresentare presso le sedi
appropriate, eventuali specifici bisogni di tutela del minore. Le azioni specifiche previste in
questo ambito, saranno svolte grazie ai consolidati rapporti di collegamento del Dipartimento
di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile dell’Università “Sapienza”, sia con i servizi socioassistenziali, sia con il Centro per la Giustizia Minorile del Lazio, con il quale da anni vige un
accordo per consulenze diagnostico-terapeutiche su minori autori di reati.
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Il SACRAI: azioni medico-assistenziali, psicogiuridiche e formative/informative
Si ritiene altresì indispensabile promuovere l ’ attività di ricerca clinica ed
epidemiologica - attività da lungo tempo avviata dai clinici dell’equipe – sia per
affinare le nostre conoscenze in merito ai rischi psicosociali e alle conseguenze posttraumatiche a breve e medio termine degli abusi sia per realizzare protocolli clinici
sempre più mirati ed efficaci. La definizione di criteri uniformi di classificazione e
l’organizzazione delle informazioni statistiche in un sistema di raccolta dati ottenuti a
livello locale, consentirà una sempre più puntuale mappatura del fenomeno e dei
servizi deputati al contrasto di questo - elementi fondamentali ai fini della
prevenzione, del contrasto e del recupero del soggetto – oltre che l’individuazione di
modelli di gestione dei servizi che tenderanno al raggiungimento di standard ottimali
in termini di qualità ed efficacia. Maggiori conoscenze sul fenomeno, permetteranno
altresì, di avviare studi trasversali e longitudinali, di confrontarli con altre realtà
nazionali e internazionali, favorendo così lo scambio di informazioni sullo stesso.
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Il SACRAI: azioni medico-assistenziali, psicogiuridiche e formative/informative
Il SACRAI intende inoltre fornire una formazione adeguata a quegli operatori
sociosanitari che, a diverso titolo, si interfacciano con situazioni pregiudizievoli per il
bambino affinché possano adoperarsi tempestivamente per una azione di tutela della
giovane vittima ed una sua rapida presa in carico. A tale scopo: a) verrà adottato un
protocollo operativo per la presa in carico, sia psicogiuridica sia psicoterapeutica del
bambino vittima di abuso, pedofilia e pedopornografia (il cui avvio, ad esempio,
presuppone l’invio di una scheda di segnalazione per la rilevazione di dati sulle
condizioni di rischio psicosociale); b) verrà assicurata una supervisione ai servizi
territoriali per l’eventuale gestione interna del caso; c)verrà curata la formazione ed
informazione degli operatori dei servizi in tema di tutela, assistenza al bambino
abusato, anche mediante raccordo con le attività didattiche svolte dai docenti del
Master di II livello “Psichiatria forense dell’età evolutiva” (direttore Prof. Sabatello)
della “ Sapienza ” Università di Roma e le attività promosse dal sito web
“Psicopatologia forense dell’età evolutiva”
(http://www.psicopatforense.altervista.org/).
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Il SACRAI: obiettivi ed azioni del progetto
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Attività di Formazione, informazione e ricerca
SACRAI - in continuità con l'attività
di ricerca universitaria - svolge
attività di ricerca sul tema delle
violenze in età evolutiva in campo
psicopatologico e psicoforense e
promuove eventi dibattiti, incontri
formativi. In particolare la
formazione ed informazione degli
operatori sociosanitari e di giustizia
in tema di tutela, assistenza al
bambino abusato, avviene mediante
il raccordo con la didattica del
Master di II livello “Psichiatria
forense dell’età evolutiva” della
Sapienza Università di Roma e con
l'attività di documentazione svolta da
“Psicopatologia forense dell’età
evolutiva", piattaforma web per le
famiglie e gli operatori dei servizi.
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Pagina Web SACRAI
http://www.psicopatforense.altervista.org/Psicopatologia_forense_web_site/Servizio_assisten
za,_cura_e_ricerca_sullabuso_allinfanzia.html
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