L’INTERPRETAZIONE
3. I luoghi originari
per una corretta interpretazione
della Sacra Scrittura (DV 12b)
L’INTERPRETAZIONE
Perciò, dovendo la sacra Scrittura esser letta e interpretata alla
luce dello stesso Spirito mediante il quale è stata scritta, per
ricavare con esattezza il senso dei sacri testi, si deve badare con
non minore diligenza al contenuto e all'unità di tutta la Scrittura,
tenuto debito conto della viva tradizione di tutta la
Chiesa e dell'analogia della fede. È compito degli esegeti
contribuire, seguendo queste norme, alla più profonda intelligenza
ed esposizione del senso della sacra Scrittura, affinché mediante i
loro studi, in qualche modo preparatori, maturi il giudizio della
Chiesa. Quanto, infatti, è stato qui detto sul modo di interpretare
la Scrittura, è sottoposto in ultima istanza al giudizio della
Chiesa, la quale adempie il divino mandato e ministero di
conservare e interpretare la parola di Dio.
L’INTERPRETAZIONE
3. I luoghi originari
per una corretta interpretazione
della Sacra Scrittura
VITA
DELLA CHIESA
(VD 29-30)
EUCARESTIA
(VD 54-55)
L’INTERPRETAZIONE
3. I luoghi originari
per una corretta interpretazione
della Sacra Scrittura
VITA
DELLA CHIESA
EUCARESTIA
L’INTERPRETAZIONE
VITA DELLA CHIESA
La Parola di Dio come evento ecclesiale.
Proprio il legame intrinseco
tra Parola e fede mette in
evidenza che l’autentica
ermeneutica della Bibbia
non può che essere nella fede
ecclesiale, che ha nel sì di
Maria il suo paradigma
(VD 29)
L’INTERPRETAZIONE
VITA DELLA CHIESA
La fede ecclesiale
come punto di partenza dello studio esegetico.
l’interpretazione della
Sacra Scrittura esige
perciò, in modo simile,
la partecipazione degli
esegeti a tutta la vita
e a tutta la fede della
comunità credente del
loro tempo(VD 29)
L’INTERPRETAZIONE
VITA DELLA CHIESA
La partecipazione alla vita della Chiesa.
«È proprio la fede della Chiesa che riconosce
nella Bibbia la Parola di Dio» (VD 29)
«È lo Spirito Santo, che anima la vita della
Chiesa, a rendere capaci di interpretare
autenticamente le Scritture» (VD 29)
L’INTERPRETAZIONE
VITA DELLA CHIESA
La partecipazione alla vita della Chiesa.
«L’intensità di un’autentica esperienza
ecclesiale non può che incrementare
un’intelligenza della fede autentica riguardo
alla Parola di Dio; reciprocamente si deve dire
che leggere nella fede le Scritture fa crescere
la stessa vita ecclesiale» (VD 30)
L’INTERPRETAZIONE
VITA DELLA CHIESA
Tutti di fronte alla Parola siamo discepoli,
nessuno è Maestro.
«In questo modo l’ascolto
della Parola di Dio
introduce ed incrementa
la comunione ecclesiale
con quanti camminano
nella fede» (VD 30).
L’INTERPRETAZIONE
3. I luoghi originari
per una corretta interpretazione
della Sacra Scrittura
VITA
DELLA CHIESA
EUCARESTIA
L’INTERPRETAZIONE
EUCARESTIA
«Il racconto lucano dei discepoli di Emmaus» (Lc
23,13-35), paradigma del legame tra Parola ed Eucarestia.
«Il racconto di Luca sui
discepoli di Emmaus ci
permette
un’ulteriore
riflessione sul legame tra
l’ascolto della Parola e lo
spezzare il pane (cfr. Lc
24,13-35)» (VD 54)
L’INTERPRETAZIONE
EUCARESTIA
13Ed
INTRODUZIONE
ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di
nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, 14e conversavano tra
loro di tutto quello che era accaduto. 15Mentre conversavano e discutevano insieme,
Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro.
16Ma
17Ed
Parola di Dio secondo
i discepoli di
Emmaus
i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il
cammino?». Si fermarono, col volto triste; 18uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose:
«Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?».
19Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che
fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20come i capi
dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo
hanno crocifisso. 21Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con
tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22Ma alcune
donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23e, non
avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di
angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e
hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
L’INTERPRETAZIONE
EUCARESTIA
25Disse
Parola di Dio secondo
Gesù
loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti!
26Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua
gloria?». 27E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le
Scritture ciò che si riferiva a lui.
28Quando
Eucarestia
furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse
andare più lontano. 29Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il
giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. 30Quando fu a
tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
31Allora
CONCLUSIONE
si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero.
Ma egli sparì dalla loro vista. 32Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi
il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le
Scritture?». 33Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove
trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34i quali dicevano:
«Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». 35Ed essi narravano ciò che
era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
L’INTERPRETAZIONE
EUCARESTIA
STRUTTURA DEL BRANO
vv. 13-15
INTRODUZIONE
v. 16
gli occhi erano impediti a riconoscerlo
vv. 17-27
Parola di Dio
vv. 17-24
secondo i discepoli di Emmaus (fallimento, tristezza, delusione)
vv. 25-27
secondo Gesù (sofferenza per la gloria)
vv. 28-30
Eucarestia
vv. 31a
si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero
vv. 31b-35
CONCLUSIONE
L’INTERPRETAZIONE
EUCARESTIA
«Il racconto lucano dei discepoli di Emmaus» (Lc
23,13-35), paradigma del legame tra Parola ed Eucarestia.
La presenza di Gesù, dapprima con
le parole, poi con il gesto di
spezzare il pane, ha reso possibile
ai discepoli il riconoscerLo, ed essi
possono risentire in modo nuovo
quanto avevano già vissuto
precedentemente con Lui: «Non
ardeva forse in noi il nostro cuore
mentre egli conversava con noi
lungo la via, quando ci spiegava le
Scritture?» (24,32) (VD 54)
L’INTERPRETAZIONE
EUCARESTIA
«Il racconto lucano dei discepoli di Emmaus» (Lc
23,13-35), paradigma del legame tra Parola ed Eucarestia.
«Parola ed Eucarestia si
appartengono
così
intimamente da non
poter essere comprese
l’una senza l’altra: la
Parola di Dio si fa carne
sacramentale
nell’evento eucaristico»
(VD 55).
L’INTERPRETAZIONE
EUCARESTIA
Rapporto tra Parola ed Eucarestia nella Messa (SC 56)
Le due parti che
costituiscono in certo
modo la Messa, cioè
la Liturgia della
Parola e quella
Eucaristica, sono
congiunte tra di loro
così strettamente da
formare un solo atto
di culto» (SC 56)
L’INTERPRETAZIONE
L’INTERPRETAZIONE
L’INTERPRETAZIONE
DIO È LÌ A SBIRCIARE IL MIO RITORNO
Dio mio,
quando nel cammino verso di te non ho più provviste,
non ho altra possibilità che rivolgermi a te,
ritornare umile sui miei passi.
Quando la colpa mi fa temere il castigo,
la speranza mi offre riparo alla tua giustizia.
Quando l'errore mi confina nel mio tormento,
la fede annuncia il tuo conforto.
Quando mi lascio vincere dal sonno della debolezza,
i tuoi benefici e la tua generosità mi risvegliano.
Quando la disobbedienza e la rivolta mi allontanano da te,
il tuo perdono e la tua misericordia mi riconducono all'amicizia.
E tu sei sempre lì a sbirciare il mio ritorno
per stringermi in un abbraccio rigenerante,
aperto ad un futuro unico d'amore.
Possa la tua Parola calare proficua nel mio cuore
e farmi vivere per amarti e ringraziarti
ogni giorno della mia vita. Amen.
Marino Gobbin
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L`INTERPRETAZIONE EUCARESTIA