Dal magistero di Benedetto XVI
Con il cuore si crede e con la bocca si fa la professione di
fede. Il cuore indica che il primo atto con cui si viene alla
fede è un dono di Dio e azione della grazia che agisce e
trasforma la persona fin nel suo intimo. Professare con la
bocca indica che la fede implica una testimonianza e un
impegno pubblici. Il cristiano non può mai pensare che
credere sia un fatto privato. La fede è decidere di stare con il
Signore per vivere con lui. La fede, proprio perché è atto
della libertà, esige anche la responsabilità sociale di ciò che si
crede.
(Porta fidei N.10)
In quei giorni, Elia s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino
e andò a sedersi sotto una ginestra. Desideroso di morire, disse:
«Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono
migliore dei miei padri». Si coricò e si addormentò sotto la
ginestra. Ma ecco che un angelo lo toccò e gli disse: «alzati,
mangia!». Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia,
cotta su pietre roventi, e un orcio d’acqua. Mangiò e bevve, quindi
di nuovo si coricò. Tornò per la seconda volta l’angelo del
Signore, lo toccò e gli disse: «Àlzati, mangia, perché è troppo
lungo per te il cammino». Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza di
quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al
monte di Dio, l’Oreb.
(1Sam 17, 38 - 40)
L’ acqua fresca è vita che strappa alla morte lenta per la siccità o la disidratazione;
essa trasforma la terra arida in frutteto e fa ritrovare energie allo spossato. Dio è
come l’ acqua che scorre, sostiene, purifica, porta vita e beneficio. Per il cristiano
l’ acqua rimanda alla sorgente del Battesimo. L’ acqua fresca e zampillante è simbolo
di una chiesa non stagnante, che non vive di nostalgia, ma rinnova la sua identità e il
suo agire.
Più l’ operatore cammina con la chiesa e più sente l’ urgenza di
abbeverarsi a Cristo e al patrimonio dei Santi che l’ hanno preceduto. L’
educatore ha bisogno di un’ acqua che lavi i suoi occhi da ciò che gli
impedisce di vedere, e che lo liberi da tutto ciò che ha sporcato la sua
esistenza.
PROFETA DI DIO
Elia è stato un profeta pieno di
passione per il Dio d’ Israele. Con
grande entusiasmo, ha confidato nel
fatto che Jhavè benedice e salva. In
nome suo egli ha scagliato parole di
fuoco contro il re Acab e ha
affrontato, da solo, 450 sacerdoti di
Baal, Dio della fertilità.
SOSTENUTO DA DIO
Dio sostiene Elia attraverso il suo
messaggero che lo scuote con
queste parole: Alzati e mangia. Il
metodo abituale del Signore non
è di togliere le difficoltà ma di
aiutare a superarle con mezzi
semplici. È questo il segreto dello
stile di Dio. egli preferisce la via
dell’ educare facendo.
Il pane rappresenta la provvidenza di Dio a sostegno della debolezza fisica e spirituale dei suoi figli.
I padri della chiesa hanno sempre interpretato questo segno in senso Eucaristico.
E’ Gesù Eucarestia l’ unico cibo che può alimentare la vita dell’ uomo e donargli le
energie profonde per il viaggio della vita. L’ Eucarestia insegna all’ educatore a vivere il
suo servizio per Cristo, con Cristo, e in Cristo. La valorizzazione dell’ Eucarestia è l’
antitodo all’ individualismo esasperato, che insieme alla superbia e all’ autosufficienza,
costituisce una vera patologia per quanti vivono un servizio all’ interno della comunità
ecclesiale. Questo è un virus, da evitare, perchè può infettare la vita e il servizio
dell’ operatore.
Il grande musicista Beethoven era sordo, eppure ha scritto
l’ Inno alla gioia nella nona sinfonia. Il noto pittore
olandese Rembrandt era cieco ma ha riempito di luce i suoi
quadri. Il famoso chimico e microbiologo francese Louis
Pasteur era paralizzato, eppure ha scoperto il vaccino per
vincere tante malattie. Il poeta e scrittore Giacomo Leopardi
era rachitico ma ha saputo descrivere la gioia dell’ attesa
della festa. Il Santo Curato d’ Ars, Giovanni Maria Vianney
era considerato poco intelligente tanto da essere rimandato
a casa dal seminario, eppure aveva sempre una lunga coda
di persone che volevano confessarsi da lui… allora? Non
fermarti di fronte alle difficoltà, la vita merita sempre il tuo
canto.
• Hai mai avuto la tentazione di smettere
•il tuo servizio in parrocchia?
• Come hai reagito, a chi ti ha chiesto aiuto?
• L’ Eucarestia e l’ adorazione al Santissimo sono risorse
energetiche per il tuo servizio?
• Scegli una regola di vita spirituale, per evitare che
il tuo animo viva tra esaltazioni e scoraggiamenti.
• Valorizza il gruppo per acquisire una sintonia di
fede e di preghiera, di ricerca e di confronto.
• Abbi un occhio di riguardo a chi è nell’ abisso del
fallimento: con l’ aiuto di Dio e dei fratelli può
risalire la china.
Dona, Signore, a tutti noi Che tanto spesso guardiamo con lamenti,
Talora con tristezza, alle vicende attuali Della Chiesa e delle nostre
comunità, di rifare l’ esperienza di Elia, di lasciarci riemergere nella
forza battesimale delle origini e, con il tuo Pane di vita, di
riprendere coraggio nel tuo disegno di amore che non è spento, non è
infranto, nel tuo progetto che non è finito.
Fa che ciascuno di noi diventi testimone della speranza di
Elia,impedendo alla Chiesa e alla comunità di afflosciarsi nella
desolazione,
infondendo invece in tutti coraggio (Carlo
e speranza
Maria Martini)
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