UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA
TEORIE, CULTURE E TECNICHE DEL SERVIZIO SOCIALE
Metodi e tecniche di analisi dei processi psicologici
“SENTIRSI BRILLO”*
Un progetto di prevenzione dei
comportamenti alcol-correlati
Prof.ssa Paola Nicolini
Dott.ssa Sabrina Pandolfi
* tratto da "Sentirsi brillo.La voce degli adolescenti in un progetto di prevenzione dei comportamenti alcol-correlati", P.Nicolini,
M.Bonprezzi, L.Cherubini (a cura di), Franco Angeli, 2009.
IL PROGETTO
PROMOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONE DALL’ABUSO DI SOSTANZE
ALCOLICHE
Ambito Sociale n.8
comuni [Senigallia
(AN)]
Risorse finanziarie
Regione Marche
per progetti
prevenzione
Collaborazione sinergica
condivisione degli
interventi e del lavoro
svolto
a.s. 2006/2007
a.s. 2007/2008
Destinatari
preadolescenti
Adolescenti
(Cultura
giovanile)
Metodologia
della
ricerca-azione
21 marzo 2011
Alcol = droga
legale
Tema del Sé
Atteggiamento
di rispetto
IL PROGETTO
• Approccio psico-sociale – relazioni dirette e
implicanti con i destinatari – far emergere i significati
– strumenti per raccogliere dati ma anche per
attivare conoscenze e stimolare la riflessione nei
partecipanti (R.A.)
• Radicato nel territorio
• Partecipativo – interattivo
21 marzo 2011
IL PROGETTO : FINALITÀ E OBIETTIVI
• Aumentare la consapevolezza del rischio connesso
con il consumo di sostanze alcoliche
• Ridurre il rischio di problemi alcolcorrelati
• Sostenere i giovani che scelgono di astenersi dal bere
• Mettere a disposizione strumenti che identifichino la
popolazione scolastica maggiormente a rischio
• Aumentare la percezione della problematicità
connessa al consumo di alcol
• Avviare i giovani al controllo dei propri
comportamenti di uso/abuso
21 marzo 2011
IL PROGETTO : OBIETTIVI pensati per i
preadolescenti
• Rilevare le rappresentazioni condivise legate all’alcol
• Esplicitare i significati relativi all’uso/abuso
• Avere maggior consapevolezza rispetto alle
differenze tra uso e abuso
• Aiutare gli adulti a capire le idee dei preadolescenti
riguardanti il bere
• Accrescere la capacità degli adulti di avvicinarsi al
mondo dei giovani (capirli e accompagnarli)
21 marzo 2011
IL PROGETTO : OBIETTIVI pensati per gli
adolescenti
• Suscitare l’attenzione alla conoscenza di sé
• Sostenere una maggiore consapevolezza del
modo in cui percepiscono se stessi
(imm.diretta) e del modo in cui pensano di
essere percepiti (imm.riflessa)
21 marzo 2011
IL PROGETTO : OBIETTIVO
centrale/trasversale
Sostenere una visione REALISTICA e DIFFERENZIATA
dell’immagine di sé fornendo occasioni per
- mentalizzare i propri punti di forza e di debolezza
- comunicare tra pari gli aspetti problematici
Ricaduta positiva della
CONSAPEVOLEZZA DI SÉ se :
- ATTENTA : ascoltarsi, riconoscere e
CONOSCENZA DI SÉ= capacità di entrare
dare un nome a quanto accade nel
in relazione con gli altri per confrontarsi e
proprio mondo interno
cooperare; elemento cardine della
- PAZIENTE: accogliersi con serenità,
propria salute psichica e fisica
senza lasciarsi imbrigliare dalle reazioni
emotive negative
- BENEVOLA: gli aspetti negativi di sé
vengono accolti/accettati come parte
integrante del proprio sviluppo
21 marzo 2011
TENUTO CONTO CHE
Sarà capace di conoscersi e riconoscersi se saprà
distinguere gli aspetti positivi da quelli
negativi della propria identità, avrà cioè
aspettative realistiche su di sé
saprà gratificarsi di fronte ai successi e
accogliere gli insuccessi,
sceglierà percorsi di vita consoni ai propri
desideri e capacità.
21 marzo 2011
Strumenti
MAPPA CONCETTUALE
* Modo schematico di rappresentare idee,
informazioni, associazioni riguardo un
concetto dato come riferimento
* Rendere visivamente l’organizzazione
delle idee,
* coinvolgimento
* leggibile a distanza di tempo
* coinvolgimento relativo delle
competenze linguistiche
Coinvolgimento (..nei panni di…)
Confronto (farsi/disfarsi idee)
Presa di decisione (attivarsi per…)
QUESTIONARIO
A domande aperte (maggiore
libertà e spontaneità) e a risposta
multipla.
FOCUS GROUP
Sperimentarsi come persone che
ricevono e danno feedback sulle
proprie e altrui caratteristiche
Gruppo classe = gruppo di lavoro
-Sperimentarsi capaci
- Scoprirsi bisognosi dell’altro
AUTOPRESENTAZIONE (ciò che uno dice di pensare di essere) = è una descrizione
di sé riferita ad un interlocutore esterno in quanto risulta da una riflessione su
invito [Zuczkowski, 1976]
5 domande, su fogli diversi, hanno costituito il protocollo di autopresentazione.
- Esprimersi rispetto l’immagine che hanno di sé
- individuare le qualità con cui si descrivono
21 marzo 2011
- valorizzare gli aspetti positivi che emergono
nel racconto di sé
Attuazione del progetto
1 ªannualità a.s. 2006/2007 2 ª annualità a.s. 2007/2008
II° superiore
III classi I.C.
I° superiore
III classi I.C.
Studenti coinvolti I.C. 550
Studenti coinvolti sc. Sup. 519
Studenti coinvolti I.C. 468
Studenti coinvolti sc. Sup. 715
8 incontri finali di restituzione con i
genitori (partecipazione esigua)
5 incontri finali di restituzione con i
genitori (partecipazione esigua)
21 marzo 2011
Attuazione del progetto
scuola media inferiore
• Contratto di lavoro con gli insegnanti
Coinvolgimento: nella fase preliminare di illustrazione del
progetto, nelle attività in classe come osservatori e nella
gestione delle dinamiche della classe (facilitare la
partecipazione degli studenti)
• Attività previste in classe – 3 incontri (1 h ciascuno)
1 * Illustrazione del
lavoro – anonimato privacy
* Somministrazione
questionario – 3 fogli,
uno alla volta, ritirati
tutti insieme; tempo
necessario, ascolto
impressioni a caldo
Rilevare punti di vista
2
3
* Mappe concettuali in
piccoli gruppi
* Raggruppare le
parole in categorie
(non meno di quattro)
* Ogni gruppo illustra il
proprio elaborato al
resto della classe
21 marzo 2011
* Discussione sui
temi emersi nel 1° e
nel 2° incontro
Riconoscere il
cambiamento determinato
dall’assunzione di sostanze
alcoliche
Analisi dei dati raccolti con m.c.
Criterio semantico – categorie emerse
 Luoghi e situazioni : bar capodanno ospedale compleanno ristorante
feste pub ultimo giorno di scuola sabato sera
 Persone : amici giovani polizia alcolisti anonimi
 Stati d’animo: allegria non reale, bisogno di sfogarsi, angoscia, solitudine,
odio
 Sensazioni: confusione, distrazione, divertimento, eccitazione, ubriachezza
 Cause: bisogno di sfogarsi, dispiacersi, essere figo, essere fuori di sé, essere
una nullità, fare il matto, ira, bere per dimenticare, non amare la vita,
delusione
 Nell’alcol cerchiamo: botta di vita, brivido, divertimento, eccitazione, far
colpo, ti fa sembrare chi sa chi, insicurezza, sbornia
 Conseguenze: disoccupato, salute a rischio, rissa, morti, ubriachi, vomito,
allucinazioni, mal di testa, rimorsi, violenza, perdita di amicizia, follia,dare da
matto, voglia di sentirsi adulti
 Rimedi: aiuto, alcolisti anonimi, comunità terapeutiche, non seguire gli altri,
sapersi regolare, non serve.
21 marzo 2011
Motivazioni principali
Un aiuto a superare la timidezza
L’inadeguatezza nella relazione con gli altri/altro
sesso
La possibilità di non pensare
La possibilità di allontanare pensieri tristi e
paure
Conseguenze
Perdita di controllo, morte, felicità
momentanea, dipendenza, incidenti,
incoscienza
21 marzo 2011
Analisi dei dati raccolti con il questionario 4 categorie
cambiamento FISICO: ancorati a sensazioni corporee.
Concordano sul fatto che il cambiamento fisico è pericoloso
ma si ipotizza l’esistenza, sullo sfondo, di falsi pregiudizi
cambiamento COGNITIVO: processi mentali e del pensiero
coinvolti nelle alterazioni dovute all’assunzione di alcol.
Pensare alle conseguenze, a soluzioni alternative
cambiamento EMOTIVO-AFFETTIVO: emozioni a valenza positiva
e negativa. Volersi sentire accettato e riconosciuto
cambiamento SOCIALE-RELAZIONALE: effetto sul modo di
comportarsi, relazionarsi e affrontare gli altri. 2 dimensioni di
significato: le azioni dirette al altri/cose; interpretazioni sulle
motivazioni che spingono ad assumere sostanze alcoliche.
Rapporto con l’appartenenza ad un gruppo (scarsa fiducia in
sé uniformarsi a un’immagine richiesta dall’esterno)
21 marzo 2011
Cambiamento FISICO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Trasgressione =
Gli scoppia la testa
oltrepassare i limiti
Sente di vomitare
Non riesce a reggersi in piedi
Ha mal di stomaco, una specie di sonnolenza, sta molto male, inizia a
sbandare
Morte
Incidenti
Arrivi a fare cose pericolose per te e per gli altri
Diventi aggressivo
Violento
Non riesci più a controllarti
Falsi pregiudizi
Ti senti più rilassato
Occhio benevolo degli
adulti verso l’ubriacatura,
Ti senti calmo
vista come una ragazzata
Si sente bene, più vivace
o un divertimento
21 marzo 2011
Cambiamento COGNITIVO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Stretto legame
tra sviluppo
cognitivo e
affettivo
Fa qualunque cosa senza pensare alle conseguenze
Non capisce più ciò che è razionale e giusto
Non si è consapevoli di quello che si fa
SFIDA all’adulto e
all’ambiente –
Non pensa molto prima di fare le cose
desiderio
Non ha un ragionamento normale
indipendenza
Non si capisce più quello che si fa
Entra in un mondo falso dove gli sembra tutto più bello valvola di sfogo vs
percezione della
L’alcol ci fa dimenticare i problemi e le preoccupazioni
pesantezza delle
Ne fai uso quando ti senti imcompleto e ti manca qualcosa attenzioni e
aspettative
Beve per togliersi la solitudine dalla testa
Dopo si ritroverà sempre insoddisfatto, pieno di odio, e di essere solo al
mondo
• Si sente di poter fare tutto ciò che vuole senza che nessuno lo possa
fermare
• Dopo aver bevuto si è scrollato di dosso tutte quelle responsabilità che gli
erano state imposte
21 marzo 2011
Cambiamento EMOTIVO-AFFETTIVO
• Si sente:
Forte
Soffermarsi sulle
Allegro
valenze negative
Felice
In paradiso
• In un primo momento si sente allegro, felice, forte, ma quando inizia a
tornare in sé starà male
• Felicità apparente
Uso di sostanze alcoliche
• Che gli è piaciuto e lo rifarebbe
per sentirsi più gradevoli
• Superare la tristezza, la solitudine
e disinibiti, per migliorare
• Sentirsi più grandi
l’immagine di sé con gli
altri
• Più fighi dopo aver bevuto
• Crede di attirare l’attenzione di qualcuno
Ruolo dei
pari/identificazione
21 marzo 2011
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Cambiamento SOCIALE-RELAZIONALE
Fare a botte
Comportamenti
Risse
violenti e illeciti
Può rompere le cose
Si rischia di danneggiare chi abbiamo intorno
Essere “figo”
Sperimenta parti di sé di
cui sta cominciando a
Bullismo
essere consapevole
Contrasto interiore tra
Ha bisogno di aiuto
sentimenti e desideri
Si crede un dio
di natura opposta
Secondo me si sente grande e vuol farti invidia
Si lascia andare…può fare tutto ciò che vuole
Alle volte fa cose che neanche vuole fare ma che in quel momento si sente
di fare
• Ha degli atteggiamenti che non fanno parte del suo carattere
• Si sente di aver fatto qualcosa magari nuova più grande e importante
rispetto agli altri.
Forma di
21 marzo 2011
trasgressione/rottura
rispetto alle regole adulte
Alcune considerazioni
• Idea comune condivisa emergente del bere
cultura giovanile : l’uso/abuso di alcol si inserisce come comportamento
negativo, rischioso ma al tempo stesso con valore positivo
Solo il bere molto porta a perdere il controllo della situazione --- la non
pericolosità e il basso rischio sono legati ad un uso controllato (essere brilli
ma non troppo)
• Ottimismo irrealistico o ingiustificato : credenza a
percepirsi immuni dai pericoli rispetto ad altri nella medesima situazione;
sottovalutare rischio personale; si crede di non essere soli a correre dei
rischi (condivisione con altri)
• Valutazione positiva del rischio e della capacità di
saper rischiare
21 marzo 2011
• …far riflettere che l’assunzione di sostanze alcoliche
ha il potere di trasformare una sensazione e
un’emozione nel suo opposto --- diversi livelli di
cambiamento tra loro interrelati--- il RISCHIO è forte
a qualsiasi livello di consumo
• Fornire esperienze alternative
sperimentarsi in situazioni difficili ma guidate
• Adulti = fornire feedback quotidiani utili alla
formazione del sé
21 marzo 2011
La voce degli adolescenti nella scuola media
superiore
• Contratto di lavoro con gli insegnanti - conoscere obiettivi del
lavoro e maturare la consapevolezza dell’importanza della
loro presenza nella classe - osservatori partecipanti –
indicazioni sulle modalità di collaborazione
• Attività previste in classe – 3 incontri (1 h ciascuno)
1 *Questionario di
autopresentazione
(ciò che ritenevano più
rilevante nel comunicare se
stessi)
*Confronto tra ragazzi a
partire dalle impressioni
a caldo
Avviare una riflessione su di
sé, sul modo di
relazionarsi,…
2
* Presentazione dei tipi
di cambiamento
tematizzato riguardo al
passaggio dalla
preadolescenza all’età
adulta
* Individuare un titolo
per ciascun
raggruppamento e
discuterne in classe
I vissuti espressi sono
normali momenti dello
21 marzo
2011
sviluppo,
funzionali
alla
3
* Partecipazione degli
Alcolisti Anonimi.
* 3 fasi: piccoli gruppi
(cartelloni) + illustrare
l’elaborato + gli A.A.
rispondevano alle
domande formulate
dai ragazzi
Questionario di autopresentazione
Parla di te: come pensi di essere?
(imm.dir.)
A tuo parre cosa pensano di te i tuoi familiari?
(imm.rifl.)
Che cosa apprezzano più in te?
Che cosa apprezzano di meno?
Come parlano di te i tuoi famigliari?
A tuo parere cosa pensano di te i tuoi amici?
Che cosa apprezzano più in te?
Che cosa apprezzano di meno?
Come parlano di te i tuoi amici?
A tuo parere cosa pensano di te i tuoi insegnanti?
Che cosa apprezzano più in te?
Che cosa apprezzano di meno?
Come parlano di te i tuoi insegnanti?
A tuo parere cosa pensano di te i tuoi compagni di classe?
Che cosa apprezzano più in te?
Che cosa apprezzano di meno?
Come parlano di te i tuoi compagni 21
dimarzo
classe?
2011
Analisi dei dati
• Nelle autopresentazioni riportavano spesso gli stessi
argomenti:
–
–
–
–
La ricerca di nuovi equilibri nei rapporti col mondo e col proprio Sé
L’antinomia tra l’essere adulti e l’essere ancora bambini
L’incremento dell’interesse verso i sentimenti e gli stati d’animo
Crescenti incertezze dovute ad un’identità che muta evolvendo
5 linee evolutive verso il cambiamento nell’immagine di Sé
1. DALL’ESTERNO ALL’INTERIORITÀ
2. dal PRESENTE, al PASSATO verso il FUTURO
3. dal NOTO all’IGNOTO
4. dal semplice al COMPLESSO
5. assunzione della MASCHERA
21 marzo 2011
DALL’ESTERNO ALL’INTERIORITÀ
Passaggio da una descrizione centrata su aspetti fisici e sul
richiamo alle azioni
Sono alto, magro e ho gli occhi verdi. Mi piace andare in bici e giocare a
pallone.
ad una descrizione legata a dimensioni interne
Sono una ragazza dolce e abbastanza carina, penso di essere intelligente e
sensibile, di solito sono disponibile con gli altri. un mio difetto è che mi
offendo facilmente anche se a volte non lo do a vedere per paura di
risultare antipatica. Spesso sono lunatica e un po’ strana, per questo ogni
tanto preferisco starmene da sola piuttosto che uscire sempre con gli
amici.
21 marzo 2011
Dal PRESENTE, al PASSATO verso il FUTURO
Dal “qui e ora” ad una tripartizione del tempo per proiettarsi in avanti e
programmare il proprio futuro
… fermi in tempo presente
Sono un ragazzo di 13 anni, che frequenta il primo superiore, nonostante sia
un anno più piccolo. I miei sport preferiti sono il calcio e il basket. Ho un
cane e un gatto e una sorella più piccola di me.
…sono molto legata ai miei genitori, con loro sto molto bene, trascorro
volentieri del tempo a casa perché nel pomeriggio faccio i compiti, il
sabato esco e vado a catechismo.
…blocco evolutivo
Sono uno che vive il presente.
Vorrei che il tempo si fermasse per rimanere così.
…il pensiero di essere grande, con tante responsabilità, mi spaventa.
… in uno stato di movimento
Prima io ero molto ribelle, svogliato e disinteressato e adesso sono molto
cambiato – mi spaventa un po’ il fatto di crescere, di avere troppe
21 marzo 2011
respindabilità
Dal PRESENTE, al PASSATO verso il FUTURO
Il futuro… imprevedibile, vago, incerto, mutevole
Io ancora non mi conosco bene. Infatti a questa età comincio a conoscermi, a
capire come sono, com’è il mio carattere, il mio stile, il mio modo di
pensare. Mi sto accorgendo che sto cambiando. Forse sono i primi passi
dell’adolescenza.
… la comparsa di un’attività riflessiva, di pensare alle
conseguenze delle proprie azioni anche in un’ottica di futura
A questa età non sono più un bambino, penso a quello che faccio e alle cose
che dico. Non sono sempre quello che dicono i miei genitori perché voglio
pensare con la mia testa e prendere delle decisioni da solo. Posso
commettere degli errori: è umano no? A volte mi rendo conto di essere
troppo critico con gli altri e severo con me stesso e questo mi crea qualche
problema perché non vengo capito.
21 marzo 2011
Dal NOTO all’IGNOTO
Senso di insicurezza, incertezza, smarrimento circa se stessi e il
mondo esterno.
I cambiamenti fisici genero questo stato…
Non so se agli altri piaccio fisicamente…
Non so come rispondere a questa domanda… forse sono una persona troppo a
volte partecipe, ma non saprei
21 marzo 2011
Dal SEMPLICE al COMPLESSO
Prima : conoscenza di sé più semplice e meno categorizzata
Ora: conoscenza arricchita da molti elementi che rendono
complessa e ricca la propria identità. Parti di sé contrastati,
sentimenti opposti, comportamenti discordanti…allargare il
proprio pensiero.
Penso di essere simpatica, socievole, ma a volte quando mi gira posso essere
borbottona e cattiva, sono anche abbastanza socievole e disponibile, ma
anche molto permalosa e lunatica.
Essendo entrata ora nell’adolescenza ho sempre cambiamenti di umore
In questo momento sono felice, anche se a volte divento triste senza saperne
la motivazione
Alcuni pensano che sono simpatico, altri che sono antipatico
Mi comporto bene solo quando voglio io, sono simpatico e intelligente quando
voglio io
Ho atteggiamenti diversi a seconda delle persone che mi circondano
21 marzo 2011
Assunzione della MASCHERA
Riferimenti espliciti a parti di sé che servono a nascondere il lato
più profondo della propria natura
Mi vergogno di mostrare agli altri che sono triste, per questo con i miei amici
faccio sempre finta di essere felice
Ultimamente mi sento molto confusa ma fingo di ostentare sicurezza in quello
che faccio, per paura che gli altri se ne accorgano.
È inutile che io dica ai miei di essere triste, tanto loro non lo capirebbero,
allora faccio l’indifferente così nessuno mi chiede niente.
Io di me penso che ho delle qualità, ma per paura di sbagliare queste qualità
non le faccio vedere.
Maschera: è un meccanismo psicologico adattivo utile nella
relazione con l’ambiente, nell’interazione tra bisogni personali
e richieste personali, tra desideri e reali possibilità
(Nicolini,1999) - RISCHIO = carattere permanente nel fare
ricorso ad essa… identificarsi con la maschera stessa
21 marzo 2011
Le idee dei genitori
• Questionario strutturato (+ lettera di presentazione
sottoscritta dai DS), anonimo, 2ª annualità
• Conoscere le idee dei genitori sull’uso/abuso di sostanze
alcoliche dei giovani
• Restituire in modo mirato i risultati del questionario in modo
che la famiglia possa avere maggiore conoscenza e
consapevolezza di come i ragazzi affrontano questa
problematica
21 marzo 2011
Questionario - 5 domande
1.
Secondo lei, i ragazzi delle scuole medie(superiori) bevono?
Sì
No
qualche volta
2. Se sì, quando?
nel fine settimana
durante la settimana
solo in occasioni particolari
21 marzo 2011
Opinione
rispetto
alla possibilità che i
ragazzi bevano e alla
frequenza.
3. Secondo lei per quale motivo alcuni ragazzi si avvicinano all’alcol?
Quando vogliono rilassarsi
Sì
No
Quando sono alle feste/pub/discoteche
Quando vogliono socializzare con persone nuove
Quando litigano in famiglia
Quando si sentono tristi, depressi e/o incompresi
Quando si sentono annoiati
Quando vogliono allontanare il peso delle responsabilità
Quando le cose sembrano andare tutte storte
Quali motivi
determinano
Quando devono fare una scelta importante
l’avvicinarsi
Quando devono affrontare una situazione nuova
all’alcol
Quando vogliono sentirsi grandi
Quando vogliono sentirsi forti
Altro (specificare)………………………………………………………………………………………
21 marzo 2011
4. Come reagirebbe se un genitore le confidasse che il proprio figlio
beve?..................................................................................
5. A suo avviso cosa possono fare le istituzioni locali per la prevenzione
dell’alcoldipendenza?.............................................
Maggior libertà di espressione e
possibilità di far emergere
situazioni rispetto alle quali non
sono
state
volutamente
formulate affermazioni precise
21 marzo 2011
Secondo lei i ragazzi delle
scuole medie (superiori)
bevono?
Genitori istituti comprensivi
Genitori scuole superiori
Non ritengono che i ragazzi
facciano molto ricorso alle
sostanze alcoliche q.v. 55,76%
Convinti che bevano alcol.
Sì 50,25%
Unendo i “sì ” con “qualche volta” la maggioranza dei g. ritiene che
i giovani bevano
Quando bevono i ragazzi?
Fine settimana
71,43%
Secondo lei, per quale motivo
alcuni ragazzi si avvicinano
all’alcol?
Sentirsi grandi
Momenti di socializzazione
Sentirsi forti
Sentirsi tristi, depressi ,…
Fine settimana
86,43%
Momenti di socializzazione
Sentirsi grandi
Sentirsi forti
Sentirsi tristi, depressi,…
Altro: emulare, imitare gli altri,…insicurezza, debolezza, immaturità
Come reagirebbe se un
genitore le confidasse che il
proprio figlio beve?
Capire i motivi (ma non si mette in
discussione se stessi come genitori)
Fare ricorso a punizioni
Chiedere aiuto a professionisti
(sentono maggiormente il peso della
loro influenza)
A suo avviso cosa possono fare
le istituzioni locali per la
prevenzione
dell’alcoldipendenza?
Fornire maggiori informazioni
Maggior ricorso a leggi/controlli
Niente
Coinvolgimento
21 marzofamiglie
2011
Capire i motivi
Fare ricorso a punizioni
Chiedere aiuto a professionisti
Non so
(demotivazione all’intervento
diretto, impotenza o difficoltà di
intervenire)
Fornire maggiori informazioni
Maggior ricorso a leggi/controlli
Non risponde
Coinvolgimento famiglie
Analisi dei dati
• Diversa distribuzione delle risposte tra i genitori dei figli degli I.C. e quelli
delle sc.sup.
• Discrepanza tra le idee degli adulti e quelle dei ragazzi sui motivi che
spingono a bere. I genitori non fanno riferimento al voler socializzare con
persone nuove, al voler allontanare il peso delle responsabilità, ma
ritengono che tra i motivi ci sia ad esempio il bisogno di sfogarsi, di
dimenticare.
• Aumenta la percezione del rischio rispetto alla propensione all’uso di
sostanze alcoliche con il passaggio da un ordine di scuola all’altro
• Fiducia nel potere della sola informazione (convinzione che così si
responsabilizzano i ragazzi) mentre è la difficoltà nella costruzione
dell’immagine di sé e del governo di sé nelle relazioni interpersonali e
sociali il nocciolo del problema
• Principio di DELEGA delle responsabilità – ruolo di spicco dato al fornire
informazioni e all’aumentare controlli contro un minor coinvolgimento
della famiglia
• Incertezza nel trovare soluzioni o produrre rimedi. Probabilmente
perché ci sono diverse misure preventive efficaci, più interventi che
agiscono a livelli diversi sul coinvolgimento
delle persone interessate.
21 marzo 2011
“La parte non diventa il tutto”
K. Lewin
21 marzo 2011
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presentazione parte monografica "sentirsi brillo..."