STUDIO
MEDICO-NUCLEARE
DEL SISTEMA
NERVOSO CENTRALE
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEL S.N.C.
• Rx cranio - rx rachide;
• TC: impiego di radiazioni ionizzanti; elevata
risoluzione di contrasto; frequente impiego del m.d.c. 
preparazione del paziente;
• RM: impiego di campi magnetici e di onde
elettromagnetiche; elevatissima risoluzione di contrasto;
impiego di m.d.c. paramagnetico: gadolinio DTPA 
preparazione del paziente; in grado di evidenziare in
maniera ottimale il midollo spinale;
• Angiografia;
• Studi medico-nucleari: impiego di radiazioni
gamma; privilegiano l’informazione funzionale e
metabolica.
RX CRANIO
• Lesioni ossee: fratture, osteolisi
• Riscontro calcificazioni anomale
• Studio calcificazioni normalmente presenti
• Corpi estranei radio-opachi
• Raccolte aeree subaracnoidee: pneumoencefalo
• Studio sella turcica
Rx cranio in LL.
Rx cranio in PA
Rx cranio in
occipito-buccale.
RX RACHIDE
• Valutazione discopatie
• Patologia artrosica
• Patologia malformativa
• Patologia tumorale
• Patologia infiammatoria
TC-RM
INDAGINI DI PRIMA ISTANZA
ALTERNATIVE O
COMPLEMENTARI TRA LORO
TC
• Fornisce rappresentazione diretta
dell’encefalo
• Preferibile in condizioni d’urgenza (pazienti non collaboranti,
trauma cranico, ictus)
• Indispensabile nell’analisi di strutture ossee e nella ricerca di
piccole calcificazioni
• Buona risoluzione di contrasto: s. bianca, s. grigia, spazi liquorali
• Indispensabile ausilio anche in traumatologia vertebro-midollare
e nelle degenerazioni discali
• Limiti: valutazione FCP, ipofisi
RM
• Tecnica fondamentale nello studio della patologia
cranio-encefalica e vertebro-midollare
• Non radiazioni ionizzanti (campi magnetici
radiofrequenze)
• Multiparametrica: elevata risoluzione di contrasto
• Approccio multiplanare
• Studio dei fluidi in movimento: Angio-RM
• RM funzionale
RM r. cervico-dorsale in T1:distruzione del corpo di D2 con compressione del midollo spinale.
Angiografia
• Corretto bilancio pre-operatorio
• Guida a procedure interventistiche vascolari:
(angioplastica carotidea e vertebrale,
embolizzazione, chemioterapia endoarteriosa)
PATOLOGIE ENCEFALICHE:
• ICTUS ISCHEMICO ED EMORRAGICO
• VASCULOPATIA CRONICA
• ATROFIA CEREBRALE E DEMENZE
• NEOPLASIE CEREBRALI
• PATOLOGIE INFETTIVE
• EPILESSIE
Valori del flusso ematico cerebrale:
• 50 ± 6 ml/min /100 g di tessuto
Sostanza grigia: 80 ml/min/100 g di tessuto
Sostanza bianca: 20 ml/min/100 g di tessuto
Al di sotto di 10 ml/min/100 g di tessuto, pochi minuti
di ischemia sono sufficienti a provocare la necrosi
cellulare.
AUTOREGOLAZIONE DEL CIRCOLO ARTERIOSO
CEREBRALE:
EFFICACE IN UN RANGE DI VALORI DELLA
PRESSIONE SISTEMICA MEDIA DA 50 A 160 MM
HG
CIRCOLAZIONE CEREBRALE
15-20% DELLA GITTATA CARDIACA
NECESSITA’ METABOLICHE: OSSIGENO – GLUCOSIO
SOSTANZA BIANCA MENO VASCOLARIZZATA DELLA SOSTANZA
GRIGIA.
SOFFERENZA CEREBRALE:
• RIDUZIONE O INTERRUZIONE DEL FLUSSO (ISCHEMIA CEREBRALE)
• ANEMIA
• IPOSSIA
• IPOGLICEMIA
MECCANISMI DI COMPENSO:
• AUTOREGOLAZIONE DELLE RESISTENZE VASCOLARI
• AUMENTATA ESTRAZIONE DI OSSIGENO E DI GLUCOSIO
QUADRI CLINICI:
• ischemie sub-cliniche
• TIA (totale ripresa funzionale in 24 h)
• RIND (si risolve in 3 settimane)
• ictus (deficit neurologico ischemico irreversibile)
• demenza multinfartuale aterosclerotica
• ICTUS ISCHEMICO ED EMORRAGICO
METODICHE DI PRIMA ISTANZA: TC E RM
PAZIENTE ACUTO NON COLLABORANTE → TC
PAZIENTE NON ACUTO → RM
Patologia ischemica
• Fase iperacuta (2-6 ore) (TC, RM seq.
Convenzionali, diffusione, perfusione,
spettroscopia)
• Fase acuta (8-12 ore)
• Fase subacuta (3-14 giorni)
• Fase cronica (dopo 20-30 giorni)
TC: Patologia emorragica
• TC: indispensabile in acuto
• Sangue: raccolta iperdensa: legata al
coefficiente di assorbimento della componente
proteica dell’emoglobina
• La densità decresce progressivamente fino a
scomparire intorno alla 3-4 settimana
ICTUS EMORRAGICO:
INDAGINI MEDICO-NUCLEARI:
BARRIERA EMATO-ENCEFALICA (BEE)
TRACCIANTI:
• liposolubili;
• metabolici;
• recettoriali.
ESAMI:
• SPET
• PET
Traccianti liposolubili:
• 133Xe;
• 99mTc HM-PAO (idrossi-metilen-amino-ossime
CERETEC);
• 99mTc ECD (1,1 etil-cisteinato-dimero NEUROLITE).
Traccianti metabolici (PET):
• 18F fluoro-desossi-glucosio;
• C15O  H215O (permette la valutazione del consumo
di ossigeno).
Traccianti recettoriali:
• Antagonisti dopaminergici marcati con emittenti di
positroni (PET);
• 123I Iodo-metossi-benzamide (IBZM 123I) D2 recettori
TECNICA DI ESAME CON TRACCIANTI
LIPOSOLUBILI:
• radiofarmaco: HM-PAO 99mTc o ECD 99mTc;
• dose: 740-925 MBq (20-25 mCi);
• somministrazione e.v.;
• paziente supino in ambiente privo di stimoli
luminosi e di rumori intensi;
INDICAZIONI CLINICHE:
Alterazioni circolatorie cerebrali:
TC: evidenza del focolaio ischemico dopo 24-48 h;
SPET: dimostrazione immediata; dà maggiori
informazioni sull’estensione della lesione ischemica;
sindrome della perfusione di lusso;
Test farmacologici per la valutazione della riseva
circolatoria cerebrale (acetazolamide) – valutazione
pre-operatoria.
Semeiotica scintigrafica:
• Deficit perfusori  area di ridotta concentrazione
di radioattività.
• Ictus  Diaschisi cerebellare crociata:
ipoperfusione in corrispondenza dell’emisfero
cerebellare controlaterale per fenomeni di
deafferentazione;
• TIA e RIND hanno frequentemente riscontro
scintigrafico positivo;
• valutazione semiquantitativa della distribuzione
della radioattività mediante l’impiego di ROI
simmetriche.
TIA:
TC spesso negativa.
SPECT: quadro patologico nel 20-30% dei pazienti già asintomatici. Nel 7080% dei casi dopo test all’acetazolamide
Stroke acuto, subacuto e cronico:
TC negativa nella fase acuta.
SPECT evidnzia deficit focali corrispondenti a territori vascolari.
Test all’acetazolamide per valutare la riserva vascolare cerebrale.
Ipoperfusione nel territorio della cerebrale media di sn compatibile con ischemia reversibile a livello temporale e fronto-parietale.
Ictus.Marcato deficit a livelo parietale dx, area post-rolandica, interessante sia la sostanza bianca che la sostanza grigia.E’ presente
inoltre modesta ipoperfusione temporale omolaterale (penombra ischemica).
Test all’acetazolamide. La SPET di base evidenzia deficit di perfusione corrispondente all’immagine RM. Dopo test
all’acetazolamide si evidenzia l’area a rischio per ridotta riserva vascolare circostante..
EPILESSIE:
Possibilità di localizzare il focolaio epilettogeno per
una eventuale pianificazione chirurgica.
In fase intercritica lo studio SPET o PET dimostra la
presenza di un’area circoscritta di ipoattività.
Nella fase di crisi si evidenzia area iperattiva.
Epilessia: SPET con 99mTc ECD: piccolo difetto di perfusione a livello del lobo temporale sn.
DEMENZE:
Alzheimer (50% delle demenze).
SPET: riduzione della perfusione corticale temporoparietale monolaterale o bilaterale.
PET: riduzione del flusso e del metabolismo del
glucosio.
Demenza di Alzheimer:
marcata ipoattività a
livello parietale
posteriore, temporale ed
occipitale di entrambi i
lati.
Demenza multinfartuale:
piccoli deficit di perfusione
a carico di varie sedi.
M. DI PARKINSON E PARKINSONISMI
SPET con IBZM 123I (condizione del recettore dopaminergico
post-sinaptico)
Rapporto di radioattività gangli basali/corteccia cerebrale:
Soggetto normale: >1,6;
Parkinson: rapporto normale o leggermente inferiore;
Sindromi parkinsoniane: < 1,45
SPET CON 123Iodio-Ioflupano o DAT-SCAN) (condizione del
trasporter di dopamina).
SPET cerebrale con 123I IBZM:
vengono presentati tre casi in
cui il rapporto di radioattività
tra gangli basali e corteccia
parietale posteriore risulta
rispettivamente: A 1,59: m. di
Parkinson non trattato; B 1,45:
m. di Parkinson in trattamento
C 1,29: sindrome parkinsoniana.
INDICAZIONI:
DAT SCAN
DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA PARKINSONISMI
PRIMITIVI E SECONDARI E TREMORI ESSENZIALI
DIAGNOSI PRECOCE E PRECLINICA DELLE
SINDROMI PARKINSONIANE
VALUTAZIONE DELLA SEVERITA’ E DELLA
PROGRESSIONE DELLA MALATTIA
DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA M. DI ALZHEIMER
(INTEGRITA’ DEL SISTEMA DOPAMINERGICO) E
DEMENZA A CORPI DI LEWIS (COMPROMISSIONE
DEL S.D.)
TRAUMI CRANICI
SPET: evidenza di aree di ipoperfusione con quadri
TC e RM normali
PATOLOGIA TUMORALE:
Valutazione del metabolismo tissutale con PET e SPET.
Diagnosi differenziale tra tessuto tumorale
(metabolicamente attivo) e tessuto fibroso-necrotico
(non captante).
PATOLOGIA INFETTIVA:
SPET: in corso di AIDS evidenzia alterazioni multiple
della perfusione corticale, talvolta in assenza di
sintomatologia neurologica.
EMICRANIA COMPLICATA:
In alcune forme di emicrania compaiono sintomi
neurologici. In questi casi la SPET può mettere in
evidenza difetti di perfusione corticali più o meno estesi.
FINE
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