Filomena Nitti
Bovet
• Nata il 10 gennaio del 1909,
Filomena è figlia di Francesco
Saverio Nitti – presidente del
consiglio nel 1919-20 e noto
economista.
• Sottoposta ad attacchi continui
dalle squadre fasciste la famiglia
si trasferisce in Francia.
• Si iscrive alla Facoltà di Scienze
Naturali. Nel frattempo, svolgendo
alcune ricerche per Gaetano
Salvemini, che «arruola» la
giovane per indagini bibliografiche
che gli serviranno per il suo
Mussolini Diplomate, pubblicato
nel 1932 dalla casa editrice
Gallimard .
• Nello stesso periodo comincia la sua
militanza politica e nel 1930 entra nella
Jeunesse del partito comunista.
• Parte poi per la Russia, dove lavora sia
al «Journal de Moscou», sia al
Soccorso Rosso, in quegli anni diretto
da Elena Stassova.
• Una volta tornata in Francia, lavora per
un paio d’anni come analista chimica
nelle farmacie.
• Nel 1938 entra, con una borsa di studio,
all’Istituto Pasteur, dove incontra DanieI
Bovét direttore del Laboratorio di
Chimica Terapeutica che poi sposerà.
Vicepresidente Biondi incontra la dott.ssa Filomena Nitti Bovét
•Con il marito condivide una vita
all’insegna dell’eccellenza
scientifica e della passione per la
ricerca.
•Nel 1947 la coppia si trasferisce in
Italia.
•L' impegno di Filomena, fin dagli
anni trascorsi all’Istituto Pasteur, è
determinante anche per
l’assegnazione del premio Nobel a
suo marito Daniel Bovet, avvenuta
nel 1957.
•Nel 1964, Filomena Nitti entra nel
Consiglio Nazionale delle ricerche ,
presso il quale rimarrà fino al 1975.
La pianta che abbiamo scelto è …
Acero riccio
La pianta raggiunge l'altezza di 20 metri,
talvolta i 30 m di altezza. Il tronco è
slanciato e diritto, la chioma è
ovaleggiante con rami principali che si
allungano verso l'alto. La chioma è
composta da foglie decidue, palmate a 5
lobi poco profondi e dentati. Sono di
grandi dimensioni, 10–15 cm con al
termine una punta spesso ricurva (da qui
il nome di acero riccio). Il picciolo, di
colore rossastro, quando viene spezzato
emette lattice.
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Filomena Nitti Bovét