Linea guida del
consulente-formatore
FASE O - PREVIA
Conoscenza della situazione
Comprensione della realtà del Consiglio di classe
con antecedenti
Rapporto con il Coordinatore del CdiC
Rapporto con il Dirigente S. (accertarsi della
presenza del DS al primo incontro oppure di una
sua delega)
Consigliare al CdiC di organizzare Incontro pubblico con aziende,
famiglie, studenti




Verificare investimento del CdiC e la figura
chiave
Stabilire un’alleanza con la figura chiave
Adattare la strategia alla situazione
Feedback in itinere
FASE 1 -Avvio
PRIMO INCONTRO DI CONSULENZA
entro febbraio-prima settimana marzo
Presentazione
Far parlare loro
Chiedere informazioni
Verificare loro conoscenza documenti: decreto obbligo
istruzione con assi culturali, regolamenti dei tecnici
(con assi culturali), professionali, licei…, PECUP
decreto Moratti-2004
 Verificare loro conoscenza e coinvolgimento nel
progetto A-SL (differenze dei progetti tra Ist. Tecn e
Profes. E Licei, verificare quali competenze hanno
inserito e indicare le fonti)
 Strumenti
 Passare all’opera attraverso il PATTO utilizzando il
PIANO DI LAVORO




PIANO DI LAVORO
del Consiglio di classe

Oggetto del patto da condividere in prima
giornata

META: gestire l’alternanza attraverso UdA
coinvolgendo il Consiglio di classe e i referenti
esterni
COSA E QUANDO
CHI
COME
Elaborare scheda UdA
con allegati (piano di l.,
con diagramma Gant,
consegna)
Entro marzo
Coordinatore del CdC
predispone traccia UdA e i
colleghi forniscono contributi su
competenze, abilità, conoscenze
(il consulente supporta solo il
riconoscimento di competenze,
abilità, conoscenze … ma non
lavora alla UdA)
Promuovere il confronto dei
membri del CdC Stimolare la
presa di decisioni e flessibilità
nella selezione e nella
collocazione cronologica di
conoscenze e abilità degli assi di
riferimento (anticipare,
posticipare, enfatizzare,
ridurre…)
Elaborare griglia di
valutazione e scheda di
valutazione del tutor
aziendale
Entro aprile
Il CdC coordinato del
coordinatore del CdC
Spostare l’attenzione dalle
conoscenze alle abilità e
competenze attraverso le
quattro dimensioni e utilizzando
le rubriche
Realizzare l’azione di
Il CdC coordinato del
alternanza, inserire i
coordinatore del CdC
valori nella griglia di ogni
studente, raccogliere le
schede di valutazione e le
attestazioni dei tutor
aziendali
Collaborare con il tutor aziendale
e condividere parametri
valutativi condividendo
responsabilità sociale
FASE 2
SECONDO INCONTRO DI
CONSULENZA
entro marzo


Verifica dello sviluppo dell’ UdA A-SL
Impostazione metodo di valutazione (griglia di
valutazione UdA e scheda del tutor aziendale,
modalità di definizione dei voti compresa la
condotta – tutte le materie concorrono a definire i
valori da inserire nella griglia di valutazione. Ogni
docente trae dalle dimensioni appropriate il voto
da mettere nel suo registro. Tutti insieme si
decide per la condotta.
FASE 3
TERZO INCONTRO
DI CONSULENZA
entro la prima metà di maggio
A- Verifica realizzazione UdA
 rispetto ai vari attori in gioco (studenti, famiglie,
aziende, insegnanti) nei loro processi di
trasformazione
 rispetto all’UdA stessa: rispondenza del prodotto udA
con le mete (competenze, conoscenze, abilità)
 rispetto a eventuali criticità
B- Elaborazione del certificato delle competenze e
dell’attestazione da rilasciare insieme agli altri alla
fine di tutte le attività di alternanza del percorso
(ultimo anno)
C- Indicazioni per il prosieguo e per la
fertilizzazione (sviluppo di UdA ordinarie)
Utilizzare il materiale prodotto in alternanza come
tesina-capolavoro da presentare alla
Commissione d’esame
Favorire possibilmente una prosecuzione biennale
Suggerire al CdC la realizzazione
dell’ evento finale
gestito dagli studenti
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Fase previa come si è costituita situazione Incontro pubblico con