Tutti noi siamo una famiglia perché siamo nati da uno stesso padre, don
Giacomo Alberione.
La nostra origine è legata ad una esperienza di preghiera che don Alberione
( 1884-1971), giovane seminarista, ebbe nella notte che divideva il XIX dal
XX secolo, cento anni fa.
E fu per lui una notte di luce, che col tempo generò i nostri dieci istituti, uniti
uno spirito di famiglia che ci anima profondamente.
Da quel momento don Alberione spese la sua vita nell’urgenza di “fare
qualcosa” per il Signore e l’umanità. Prese a modello san Paolo, desideroso
di arrivare a dire come lui: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in
me”.
Nacquero così i Paolini (1914), le Figlie di san Paolo (1915), i Cooperatori
(1917) e le Pie Discepole (1924). In seguito vennero le Pastorelle (1938), le
Apostoline (1959) a cui seguirono i Gabrielini, le Annunziatine, la S. Famiglia
e l’Istituto Gesù Sacerdote (1960).
Il nostro padre Fondatore affermava con forza la stretta parentela che c’è tra
tutti noi, perché tutti nati dal Tabernacolo. Un unico spirito: vivere Gesù
Maestro e Pastore, la Via la Verità e la Vita, e servire la Chiesa.
Chi rappresenta tutti intercedendo nella preghiera presso il Tabernacolo; chi
diffonde gli insegnamenti di Gesù Cristo tramite i mass media; e chi si
accosta alle singole persone nelle chiese sparse nel mondo.
Sono
Geltrude
e da 15 anni ho lasciato il mio lavoro in fabbrica per
condividere la vita
delle Suore Pastorelle, conosciute nel mio paese.
Viviamo in piccole comunità, inserite nelle
parrocchie, e il popolo di Dio è la nostra famiglia.
Abbiamo un sogno nel cuore: rendere presente
nella storia di gioia e di dolore di ogni persona
che incontriamo, la bontà e la forza liberante di
Gesù Buon Pastore, di cui portiamo il nome.
L’impegno della mia vita, ora, è raccontare a tutti la
storia di Dio, ciò che Lui ha fatto per noi.
insegno alle medie e sono una
Annunziatina,
cioè una consacrata secolare.
Dal 1980 ho scelto la via della
povertà,
castità e obbedienza nell’Istituto
Maria SS. Annunziata,
pur rimanendo nel mio ambiente di
famiglia.
Mi impegno a servizio del vangelo,
nella catechesi
e soprattutto tra i giovani,
nascosta nel quotidiano come Maria e
con nel cuore
lo slancio apostolico di San Paolo.
Sono convinta dell’attualità della
consacrazione
laicale perché è segno delle cose che
non finiscono
ed è presenza nei luoghi dove di Dio
non si parla mai.
Mi chiamo
Anna Maria,
Mi chiamo Anna Maria,
sono polacca, ho 27 anni e da un anno sono una
Suora Apostolina. Con le mie sorelle, annunciamo
"il Dio che chiama" ogni uomo, accompagnando tutte
le vocazioni con particolare attenzione al sacerdozio
e alla vita consacrata, unite a Maria Regina degli
Apostoli. Sto completando i miei studi a Roma e
intanto continuo il servizio tra i giovani. Ho lavorato
per la rivista "Se vuoi"
e mi sposto tra Italìa e Polonia, presentando ai
giovani il mistero della vocazione personale di
ciascuno e guidando incontri di orientamento. Mi ha
conquistata la possibilità di una vita donata per la
fedeltà dei chiamati.
religiosi della Società San Paolo. Uniti
dall'unica missione, viviamo in comunità di
sacerdoti e fratelli discepoli.
Io, fratel Lorenzo, ho 44 anni e da 33
Paolino. Ho insegnato musicologia ed
informatica. Sono affascinato dal desiderio di
don Alberione, e di noi suoi figli, di mettere al
servizio del Vangelo tutti i linguaggi e gli
strumenti di comunicazione nello spirito
dell'apostolo Paolo, in una unione
inseparabile fra spiritualità e apostolato.
Così, il lavoro più umile e la più avanzata
tecnologia divengono predicazione. Io, padre
Juan, messicano, sono Paolino dal 1953. Mi
sono occupato di redazione, del Centro
Audiovisivo Paolino, della rivista Famiglia
Cristiana, dell'insegnamento ai giovani, del
nostro centro di spiritualità. Non mi stanco di
stupirmi dell'attualità della mia
Congregazione. Sono convinto che la vita
consacrata è una scelta di libertà ed insieme
una sfida per ogni tempo.
Siamo padre Juan
e fratel
Lorenzo,
fondatore della
Famiglia Paolina:
ho concluso il mio
cammino sulla
terra per il cielo
nel 1971. Vivo
ora dove ho
sempre
desiderato: sono
giunto a
contemplare il
volto del Signore
Gesù,
Sono don
Alberione,
che ho servito
lungo tutta la
mia vita, come
fece san Paolo.
Ma continuo a
far parte della
mia numerosa
Famiglia
Paolina, sparsa
per il mondo,
dono del
Signore per me
e per tutti gli
uomini
Sono Heida,
vengo dal Venezuela. Da 13 anni sono
una Pia Discepola del Divin Maestro. Io
e le mie sorelle troviamo il senso pieno
della nostra vita nella persona di Gesù
Maestro, Via, Verità e Vita. Lo
incontriamo ogni giorno nella preghiera di
adorazione, dove portiamo a Lui
l'umanità, particolarmente i sacerdoti.
Egli ci manda ad evangelizzare con l'arte
e la liturgia, per educare a pregare nella
bellezza, a servizio della Chiesa. Nel mio
paese, mi sono occupata del centro di
apostolato liturgico e mi sono dedicata al
ricamo dei paramenti sacri. Mi guida la
certezza che l'unico fondamento è la
persona viva di Gesù Maestro.
Sono
Giacomo,
ho 32 anni e sono Gabrielino da due. Vivo nella mia
città, Mantova; sono operaio metalmeccanico e sono
un consacrato nell'istituto laicale che prende il nome
da san Gabriele, patrono degli strumenti di
comunicazione sociale. Niente all'apparenza mi
distingue dagli altri, ma porto la mia testimonianza di
giovane consacrato tra la gente, in fabbrica e nei vari
luoqhi di ritrovo tra persone atee o di fedi diffrenti.
Sono entusiasmato da questa forma di vita religiosa
che è una sfida aperta a tutti coloro che desiderano
essere nel mondo, ma non del mondo.
Mi chiamo Ausilia
Moon Ja,
sono coreana e da 28 anni sono
una Figlia di San Paolo. Noi
Paoline, partecipi del mondo della
comunicazione, operiamo con tutti
gli strumenti che l'umanità inventa,
perché desideriamo che Cristo fatto
immagine, parola, canzone... possa
dare significato e pienezza alla vita
di ogni uomo. Per questo, ho
collaborato in redazione, in libreria e
per le nostre edizioni musicali.
Condivido
l’esperienza di don
Alberione: "Si sentì
profondamente
obbligato a fare
qualcosa per il
Signore e per gli
uomini del nuovo
secolo". In questo
slancio non
possiamo
invecchiare: sempre
avanti, sempre in
cammino!
della diocesi di Terni, ho 31 anni e
sono parroco e giornalista. Infatti
ho diretto il mensile diocesano ed
ora seguo un quindicinale.
Insieme ad altri sacerdoti e
vescovi faccio parte, da un anno,
dell'Istituto Gesù Sacerdote:
professiamo i voti religiosi per
meglio imitare Gesù. Annunciamo
il Regno di Dio con l'azione
pastorale comune, arricchita dalla
dimensione della comunicazione
sociale. Ci dà gioia ed entusiasmo
il desiderio di raggiungere tutti gli
uomini per renderli consapevoli
che nel cuore di Dio ci sono
anche loro.
Sono don
Ciro Miele,
ho 38 anni e fin da quando ne
avevo sedici sono Cooperatrice
Paolina. Insegno al liceo e
all'Università, ma sono anche
giornalista e collaboro con
l'ufficio delle comunicazioni
sociali della Campania e della
mia diocesi, Salerno.
Sono Carla,
Insieme ad altri uomini e
donne, giovani e adulti,
credo che
l'evangelizzazione nel
mondo della
comunicazione è
straordinariamente attuale
e urgente. La dimensione
laicale non è meno
radicale della vita
consacrata e sono
entusiasta dell'idea di don
Alberione che ci vede
come la longa manus di
tutta la nostra grande
Famiglia.
Dal '96 siamo membri dell'Istituto
Santa Famiglia. Lavoriamo
entrambi, come geometra ed
impiegata. Abbiamo scelto di vivere
come coppia la consacrazione nel
matrimonio. Nella famiglia, nel
quotidiano, nel lavare. nella chiesa,
nella società in cui viviamo,
cerchiamo la radicalità evangelica e
di fare del bene alle altre famiglie
con i mezzi della comunicazione
sociale. Abbiamo la famiglia di
Nazareth come il modello perfetto di
vita familiare cui riferirci nel nostro
rapporto coniugale, tra genitori e
figli, e nell'unione di noi tutti in Dio.
Nella preghiera e nell'azione ci
sentiamo in stretta comunione con
tutta la Famiglia Paolina.
Siamo Elisabetta e
Domenico con i
nostri figli Giulia. 4
anni, e Francesco
Maria,
Elaborazione AT
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