Alessia Peruzzo 3 A
Francesco Battistella 3
G
Andrea Ferrari 3 G
Indice
Nascita della scienza in Cina
Matematica in Cina
Zhang Heng
Shen Kuo
Li Shizhen
Tsung-Dao Lee
La Cina nello spazio
(La scienza in Cina)
Fonti
Indice
Indice
Nascita della
scienza in Cina
Per scrivere la storia è necessario basarsi sui
documenti, e la civiltà cinese offre un corpus
particolarmente ricco di testi, immagini e
testimonianze materiali relativi alle idee e alle
attività scientifiche ‒ come pure ai contesti
sociali, politici e culturali in cui nacquero ‒ che
formano una cronaca ininterrotta (anche se,
naturalmente, incompleta) dello sviluppo della
scienza in Cina lungo l'arco di oltre venticinque
secoli.
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La storia della scienza, come si era venuta formando negli
ambienti accademici occidentali nel corso degli ultimi due
secoli, rifletteva il senso di superiorità culturale tipico del
colonialismo, al punto da costruire un'immagine della scienza
come progetto e attività esclusivamente occidentali.
Intorno alla metà dell'Ottocento, quando il termine
'scienziato' iniziava a circolare comunemente in Inghilterra, il
vacillante Impero cinese si preoccupava di inviare all'estero i
suoi giovani più promettenti, per far loro apprendere quelle
scienze moderne che, nelle speranze dei suoi governanti,
avrebbero dovuto salvare il paese da ulteriori smembramenti
da parte delle potenze occidentali.
Molti Cinesi si convinsero che la cultura tradizionale del loro
paese avesse un effetto pericoloso e debilitante e che fosse
necessario disfarsene se si voleva che la Cina diventasse
finalmente una nazione forte e moderna.
Un altro punto di vista che influì notevolmente sul giudizio
occidentale circa le attività scientifiche in Cina fu quello
di Oswald Spengler (1880-1936), il quale sostenne che
ogni grande civiltà produce le proprie forme di arte e di
scienza, ma che queste sono così strettamente legate alle
rispettive culture da non poter essere trasmesse oltre i
loro confini ‒ con l'eccezione del mondo occidentale, che
ha prodotto l'unica forma universalmente valida e
universalmente comunicabile di scienza.
Tuttavia, a differenza di quanto accade nell'analisi
spengleriana, qui si parte dal presupposto che le idee
scientifiche si sviluppino ovunque possano essere trasmesse
da una cultura all'altra.
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Nel caso della Cina, il crescente interesse per la
storia della scienza, manifestatosi a partire dal
XVII sec., ha dato luogo a un'approfondita
ricerca delle fonti antiche e a vaste indagini
filologiche, che hanno condotto alla pubblicazione
di edizioni e interpretazioni critiche su cui si
fonda la stessa ricerca moderna. Gli studiosi
cinesi hanno inoltre elaborato una serie di
periodizzazioni e di rappresentazioni dello sviluppo
del pensiero scientifico in Cina che definiscono
ancora la cornice delle attuali ricerche.
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Una delle figure chiave di questa evoluzione è quella di Mei
Wending. Dopo aver riscoperto alcune antiche conoscenze
matematiche cinesi che presentavano sorprendenti analogie
con quelle provenienti dall'Occidente e considerate
'occidentali' dai missionari, Mei giunse alla conclusione
che l'origine del sapere occidentale andasse ricercata in
Cina.
Tuttavia, nel corso del XVII sec., le affermazioni dei
missionari sulla superiorità dell'Occidente in campo
scientifico trovarono un'eco nell'opinione secondo cui le
scienze cinesi, un tempo gloriose, si erano degradate a
causa del processo di trasmissione; questa convinzione
diede luogo all'intensificarsi della ricerca dei libri antichi,
così come a una serie di tentativi tesi a riportare alla
luce le tecniche e le scoperte dell'Antichità.
Benché alla Cina non possa essere attribuito il
merito di aver fatto avanzare il fronte della ricerca
matematica e fisica durante le dinastie Ming e Qing,
bisogna riconoscere che in questo paese le attività
scientifiche non si sono arrestate.
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Nella cultura ufficiale cinese vi sono quattro antiche invenzioni di
cui questo popolo va particolarmente orgoglioso. Infatti le
evidenzia tra le altre indicandole come Le Quattro Grandi
Invenzioni nome col quale sono oggi note in tutto il mondo.
Esse sono ufficialmente considerate:
la carta
la stampa
la polvere da sparo
la bussola
Queste invenzioni hanno dato un grande contributo al progresso
della civiltà umana, scrivendo inoltre una luminosa pagina della
civiltà cinese. Recentemente alcuni studiosi cinesihanno fatto
notare che altre invenzioni in Cina furono più sofisticate ed ebbero
probabilmente un maggior impatto storico-culturale.
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Sebbene la cultura cinese sia generosa in merito a liste di
eventi e scoperte significative (ad es. le Quattro meraviglie,
I quattro grandi libri delle canzoni, I Quattro grandi romanzi
classici, I Cinque Classici, La leggenda dei 5 Antenati), il
concetto delle Quattro Grandi Invenzioni ebbe origine da
studiosi occidentali, e fu adottato dai Cinesi solo in un
successivo momento.
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L'importanza di queste invenzioni, fu trattata per la prima volta dal
filosofo inglese Francis Bacon (1561-1626) che nel 1620 scrisse
riguardo all'importanza di queste tecnologie:
La stampa, la polvere da sparo e la bussola: queste tre invenzioni hanno
completamente cambiato la faccia e lo stato delle cose in tutto il
mondo; la prima in letteratura, la seconda nella guerra, la terza nella
navigazione; esse hanno portato tanti cambiamenti, così profondi, che
nessun impero, nessuna setta, nessuna stella sembra aver esercitato
tanto potere ed influenza nella vita dell'uomo quanto queste scoperte
meccaniche". Bacon era un politico e un filosofo, probabilmente
all'oscuro dell'origine di queste invenzioni, e non stava perciò scrivendo
a proposito delle antiche invenzioni cinesi, bensì delle loro applicazioni
occidentali. Ciononostante, i suoi scritti dimostrano l'importanza di tali
invenzioni per il mondo moderno.
Più tardi anche Karl Marx affermò che:
« La polvere da sparo, la bussola e la pressa da stampa furono le tre
grandi invenzioni che hanno dato origine alla società borghese. »
Matematica in Cina
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Nel 212 a.C., alla fine del lungo periodo della guerra civile degli
Stati combattenti, l'imperatore Qin Shi Huang ordinò il rogo di tutti
i testi scritti. Benché alcuni testi si siano salvati, poco è conosciuto
della matematica cinese precedente a questa data della matematica
cinese a questa data.
Un altro fattore che non ha favorito la nostra conoscenza è il fatto
che gran parte delle opere erano scritte sul bambù, un materiale
molto deperibile.
Ma del periodo precedente al rogo, che informazioni ci rimangono?
Del precedente periodo Shang il più antico
reperto consiste in un guscio di tartaruga su cui sono incisi dei
numeri che usano una sorta di notazione decimale.
Inoltre ci sono rimasti “I nove capitoli dell'Arte matematica”,
che consiste in una raccolta di 246 problemi riguardanti
l'agricoltura, il commercio e l'ingegneria.
Molti dei problemi esposti nel libro riguardano canne di bambù
spezzate che formano dei triangoli rettangoli: la soluzione di questi
problemi si ottiene tramite applicazione del Teorema di Pitagora.
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Sistemi di numerazione
Dal 500 a.C al 1500 d.C. per indicare i numeri venivano
utilizzati dei bastoncini di bambù, lunghi circa 15cm.
Sotto la dinastia Ming l’abaco soppiantò le bacchette da
calcolo.
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I cinesi cinque secoli fa inventarono una notazione
perfettamente regolare che si è conservata fino ai giorni
nostri. Essa comprende soltanto 13 simboli arbitrari per le
cifre che vanno da 1 a 9 e i numeri 10, 100, 1000 e
10000. Il numero 2342 si scrive semplicemente “2 1000,
3 100, 4 10, 2”, vale a dire una trascrizione parola per
parola dell’espressione orale “due mila, tre cento,
quaranta, due”. A questo punto la scrittura diventa il
riflesso della numerazione orale.
Tuttavia la cosa più stupefacente sta nel fatto che si
siano sviluppati in modo parallelo al mondo occidentale, con
un modo del tutto diverso di concepire la matematica
Emblematico è questo breve video, spiega come si svolgono
le moltiplicazioni secondo il metodo cinese: un’altra scuola
di pensiero!
https://www.youtube.com/watch?v=0SqRPf300J0
Scienziati in Cina
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Zhang Heng
Zhang Heng ( Nanyang, 78–139) è stato uno
scienziato cinese.
Per gran parte della sua vita, Zhang Heng
(78-139) fu l'astronomo reale durante la
dinastia Han e tracciò una delle prime mappe
stellari, rivaleggiando con quella creata da
Ipparco nel 129 a. C., di cui non aveva
conoscenza: in essa specificò la posizione
esatta di 2.500 stelle, ribattezzandone circa
320. Stimò che il cielo notturno, di cui poteva
vedere solo una parte, conteneva 11.500
stelle, un numero esagerato anche per un
osservatore dotato di buona vista, ma niente
affatto una cattiva stima.
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Spiegò correttamente il fenomeno delle eclissi lunari, sostenendo che
si verificavano quando la Luna attraversava il cono d'ombra della
Terra: quest'ultima veniva immaginata come una piccola sfera sospesa
nello spazio, circondata da un immenso e lontanissimo cielo sferico.
Nel 123 corresse il calendario per adattarlo al ciclo delle stagioni.
Il lavoro più famoso attribuito a Zhang Heng fu il rivelatore di
terremoti che perfezionò nel 132 d.C., 1.700 anni prima del primo
sismografo europeo. Zhang sbalordì la corte imperiale con questo
dispositivo, che poteva rivelare terremoti verificatisi lontano e che
nessuno nelle vicinanze dello strumento era in grado di percepire. Si
trattava di un recipiente intorno al quale erano disposti verticalmente,
a testa in giù, diversi draghi in bronzo, ciascuno con una sfera in
bocca sempre in bronzo; alla base del recipiente, in corrispondenza di
ciascun drago, erano disposti dei rospi con la bocca aperta all'insù
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Se lo strumento rivelava una scossa, una delle
sfere in bronzo, automaticamente, cadeva nella
bocca del corrispondente rospo e la sua
posizione indicava la direzione da cui era giunta
la scossa. In una famosa circostanza, una sfera
cadde senza che fosse stato percepito alcun
sisma: alcuni giorni dopo, arrivò un messaggero
che riportò la notizia di un terremoto in Kasu, a
600 km distanza, proprio nella direzione
indicata dallo strumento.
Nonostante la sua invenzione, non è esatto
ritenere Zhang Heng l'inventore dl sismografo:
il suo era infatti un rivelatore, con indicazione
della direzione di provenienza della scossa, ma
non forniva alcuna misura del fenomeno rivelato.
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Shen Kuo
Shen Kuo o Shen Gua (1031-1095), è stato
un cinese scienziato e statista della dinastia
Song (960-1279). Eccelle in molti campi di
studio e di arte di governo, è stato
ingegnere, inventore , ministro delle finanze,
ispettore governativo, poeta e musicista.
È stato il direttore di gara per la presidenza
di Astronomia nella corte Song.
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Matematica e
ottica
Nel vasto campo della matematica, Shen
Kuo ha insegnato molti problemi pratici,
tra
cui
molti
matematici
formule
complesse per la geometria ed i problemi
che utilizzano archi trigonometria.
Shen ha affrontato problemi di scrittura
di numeri molto grandi, grandi come 1043
Con la "tecnica dei piccoli incrementi" ha
gettato le basi di matematica cinese per
problemi
di
confezionamento
che
coinvolgono serie di uguale differenza.
Sal Restivo scrive che Shen utilizzato
somma di più serie determinare il numero
di fusti che possono essere impilate in
strati in uno spazio a forma di tronco di
piramide rettangolare.
Nella sua "tecnica di intersezione cerchi", ha
creato una approssimazione di un arco di cerchio
s un dato diametro d, e la lunghezza della c
corda che sottende l'arco, la cui lunghezza è
approssimata come s = c + 2v 2 / d.
Shen ha scritto ampiamente su ciò che aveva
imparato mentre lavorava per la tesoreria dello
Stato, compresi i problemi matematici posti dal
calcolo dell'imposta fondiaria , i requisiti di
stima, valuta dei problemi, metrologia , e così
via.
Shen Kuo fu il primo ad attribuire proprietà
geometriche e quantitativa per la camera
oscura, solo alcuni decenni dopo la morte di Ibn
al-Haytham.
Egli ha anche discusso i punti focali e ha preso
atto che l'immagine in uno specchio concavo è
invertita.
Bussola
ad ago
magnetico
Nella sua opera scritta, Shen Kuo fatto il primo
riferimento noto esplicito alla bussola magnetica,
all'ago e al concetto di nord reale. Ha scritto che
gli aghi di acciaio sono stati magnetizzati una volta
che sono stati strofinata con calamita, e che sono
stati messi in posizione flottante o in supporti, ha
descritto la bussola ed espresso la migliore forma
da utilizzare, e ha rilevato che l'ago magnetico
della bussola ha sia a sud o nord.
Shen Kuo afferma che l'ago punterà a sud, ma con
una deviazione, affermando che gli aghi magnetici
sono sempre spostati leggermente ad est piuttosto
che verso il sud.
Shen Kuo scrisse che era preferibile utilizzare i
ventiquattro punti rosa al posto dei vecchi otto
punti cardinali.
La preferenza nel XXI per utilizzo di quattro
punti-rosa dei venti e accorgimento di Shen dalla
constatazione di una più accurata analisi
astronomica, determinata dalla sua misura tra la
stella polare e il nord geografico.
Li Shizhen
Li Shizhen (Qizhou, 3 luglio 1551 – Qizhou, 1593) è
stato uno scienziato e farmacologo cinese. Il suo
contributo fondamentale alla medicina è rappresentato
da un lavoro di classificazione di erbe officinali, durato
quarant'anni, contenuto nella sua opera più famosa: il
Bencao Gangmu.
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Li Shizhen visse durante la dinastia Ming ed è stato influenzato dai
pensieri del neo-confucianesimo del tempo. È nato a Waxiaopa, un
piccolo villaggio a nord di Qizhou sul Fiume Giallo in quello che era
Huguang settentrionale ed è oggi la provincia di Hubei, dove è morto.
Ereditò la professione del padre, studiando la medicina e curando i
poveri, anche se il padre inizialmente era contrario.
Nel 1551 Li Shizhen era già un medico famoso. Una volta il figlio del
re di Chu, Zhu Xian, ammalatosi improvvisamente, guarì subito dopo
essere stato curato da Li Shizhen. Il re di Chu ne fu così felice che
presentò Li Shizhen all’ospedale imperiale. Pochi anni dopo, ha ottenuto
una posizione di governo, come assistente presidente presso l'Istituto
imperiale di medicina di Pechino. Tuttavia, nonostante l'importante
posizione sociale acquisita, lasciò la posizione di assistente presidente
un anno dopo averla ottenuta per tornare a essere un medico
tradizionale.
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L’opera
principale:
il Bencao Gangmu
Li Shizhen fece stampare l'opera completa a Nanchino,
accontentandosi in un primo momento delle modeste
risorse di Hu Chenglong.
In seguito, affinché fosse pubblicato ufficialmente, si
rivolse al governo imperiale dell'imperatore Wanli, che
regnò dal 1573 al 1620, il quale ricevette il libro da Li
Qianyuan, dopo la morte del padre.
Il libro è stato ignorato per molti anni per essere
finalmente apprezzato con un riconoscimento formale da
parte del imperatore successivo.
La mancanza di interesse verso il libro non è stato a
causa di eventuali difetti dell'opera stessa, ma del
disordine generale nel palazzo imperiale. La dinastia
Ming aveva già un passato poco brillante per la
pubblicazione di testi medici imperiali: vi era una sola
Materia Medica ordinata durante la dinastia Ming
(all'inizio del XVI secolo, poco prima della nascita Li
Shizhen), e pure quella era rimasta inedita.
La prima edizione ufficiale del Bencao Gangmu è stata
infine pubblicata nel 1596, tre anni dopo la morte di Li
Shizhen.
Una piccola parte dell'opera è basata su un altro libro che era stato scritto nel
quindicesimo secolo, Jingshi Zhenglei Beiji Bencao ( "Materia Medica classificata
per le emergenze") che, a differenza di molti altri libri, aveva formule e ricette
per la maggior parte delle voci. Nella scrittura del Bencao Gangmu, Li viaggiò
molto, acquisendo un'esperienza di prima mano con molte erbe e rimedi locali e
consultando oltre 800 libri che contenevano quasi tutta la medicina scritta
cinese.
Il Bencao Gangmu comprende in totale "un milione e 900 000 caratteri, è
suddiviso in 16 parti, 60 categorie e 50 volumi, e raccoglie 1892 medicinali e
oltre 11 000 ricette. Contiene più di mille disegni che raffigurano le complesse
configurazioni delle varie sostanze medicinali, in modo da facilitarne la
distinzione. I successi ottenuti dal Compendio sono incarnati in vari campi. In
primo luogo, riclassifica i medicinali registrati, per esempio le categorie delle
sostanze vegetali ed animali, mentre solo nel 1741 gli europei avanzarono un
metodo di classificazione analogo, con un ritardo di circa 200 anni. Il Compendio
di materia medica revisiona e chiarisce molti contenuti errati e confusi dei
predecessori, introducendo medicinali o funzioni medicinali appena scoperti. Li
Shizhen criticò anche i modi di dire superstiziosi e assurdi contenuti nei testi di
medicina del passato. Nell’epoca di Li Shizhen era molto diffuso il Taoismo e
propagandata l’alchimia, mentre il settore medico era impregnato di idee
superstiziose. Li Shizhen confutò queste errate affermazioni pseudo-scientifiche
con il suo punto di vista di materialistico.
Il compendio di Materia Medica è inoltre molto
più di un testo farmaceutico, dato che contiene le
informazioni che riguardano aree della biologia,
chimica, geografia, mineralogia, geologia, storia e
perfino
l'astronomia,
che
a
prima
vista
sembrerebbero avere poco da fare con la
farmacologia. È stato tradotto in più di 20 lingue
e diffuso per il mondo. Le ristampe si stanno
facendo ancora ed è usato come libro di
consultazione anche oggi.
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Tsung-Dao Lee
Tsung-Dao Lee (nato il 24 novembre 1926) è un fisico
cinese che vive negli USA, ben noto per il suo lavoro, il
modello Lee, circa la violazione della parità nella fisica
relativistica degli ioni pesanti (RHIC).
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Biografia
Ha
conseguito
il
titolo
di
professore
universitario alla Columbia University, dove ha
insegnato dal 1953 e da cui si ritirò nel 2012.
Nel 1957 Lee, all'età di 30 anni, ha vinto il
Premio Nobel per la Fisica con C.N. Yang per
il loro lavoro sulla legge di violazione della
parità nell’interazione debole, che Wu ChienShiung ha verificato sperimentalmente.
Lee è il più giovane premio Nobel dopo la
seconda guerra mondiale, e il terzo più giovane
nella storia dopo W.L. Bragg.
Lee e Yang sono stati i primi vincitori cinesi
del Nobel. Poiché venne naturalizzato come
cittadino americano nel 1962, Lee è quindi
anche il più giovane americano ad aver vinto un
premio Nobel.
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Studi e
ricerche
Il suo primo lavoro alla Columbia riguardava un modello
della teoria quantistica dei campi meglio conosciuto
come il modello Lee. Ben presto, la sua attenzione si
rivolse alla fisica delle particelle e il puzzle in via di
sviluppo del mesone K decade.
Lee si rese conto nei primi mesi del 1956 che la chiave
per il puzzle era lo stato di non-conservazione della
parità. Su suggerimento di Lee, il primo test
sperimentale è stato il decadimento dell’Iperione
osservato dal gruppo Steinberger. A quel tempo, il
risultato sperimentale ebbe soltanto un'indicazione di
effetti di deviazione standard della possibile violazione
di parità.
Incoraggiato da questo studio di fattibilità, Lee ha
svolto uno studio sistematico dei valori possibili di P,
T, C che lo hanno condotto al Premio Nobel.
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Nei primi anni sessanta, Lee e collaboratori hanno
avviato l'importante fisica del neutrino alle alta
energia.
Nel 1964 Lee, con M. Nauenberg, ha
analizzato le divergenze connesse con
particelle di massa a riposo pari a
zero, e descritto un metodo generale
noto come teorema KLN per affrontare
queste divergenze, che svolge ancora
un
ruolo
importante
nel
lavoro
contemporaneo.
Oltre alla fisica delle particelle, Lee è
stato attivo in meccanica statistica,
astrofisica, idrodinamica.
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Più di recente, Lee e R. Friedberg
hanno sviluppato un nuovo metodo per
risolvere l'equazione di Schrödinger,
che porta a soluzioni convergenti
iterative per la doppia parete di
potenzialee e altri problemi.
E per finire...
L’Agenzia Nazionale Cinese per lo Spazio (CNSA) è l'agenzia civile della
repubblica popolare cinese responsabile dello sviluppo spaziale della nazione.
L'agenzia venne creata il 4 aprile 1993 quando il Ministro per l'Industria
Aerospaziale venne diviso nella CNSA e nella China Aerospace Corporation. La
CNSA doveva essere responsabile delle politiche guida mentre la CASC doveva
essere responsabile dell'applicazione e della realizzazione. Questa
suddivisione fu considerata insoddisfacente da entrambi le formazioni che in
sostanza erano una grande agenzia con molto personale condiviso e degli
amministratori che avevano molte difficoltà a gestire una situazione così
complessa.
Nel 1998 iniziò una grande ristrutturazione che portò la CASC a venire
suddivisa in molte piccole società. L'intenzione dei governanti era di creare
un sistema di concorrenza simile a quello occidentale dove diversi soggetti
competono per aggiudicarsi gli appalti delle agenzie governative. In questo
modo le società sono possedute dal governo ma gestite da privati.
Fonti multimediali:
Indice
Wikipedia ENG
Wikipedia CIN
Wikipedia ITA
Fonti cartacee:
Joseph Needham, Scienza e civiltà in Cina
Stanislas Dehaene, Il pallino della matematica
(Fine)
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La Scienza in Cina