La Giornata della Memoria è dedicata al
ricordo dello sterminio degli Ebrei nei lager
nazisti e viene celebrata in tutta Europa per
non dimenticare le vittime della Shoah e
contrastare qualsiasi rigurgito antisemita e
più in generale razzista. Il luogo simbolo
della Giornata della Memoria, AuschwitzBirkenau, liberato dalle truppe sovietiche il
27 gennaio del 1945 è oggi un monumento
considerato il più grande cimitero ebraico
del mondo ospita un museo e ha appunto lo
scopo di tener viva la memoria delle
atrocità compiute dal regime nazista per
evitare che cose del genere possano
ripetersi.
"La Repubblica Italiana riconosce il giorno
27 gennaio, data dell’abbattimento dei
cancelli di Auschwitz, “Giorno della
Memoria”, al fine di ricordare la Shoah
(sterminio del popolo ebraico), le leggi
razziali, la persecuzione italiana dei cittadini
ebrei, gli italiani che hanno subìto la
deportazione, la prigionia, la morte, nonché
coloro che, anche in campi e schieramenti
diversi, si sono opposti al progetto di
sterminio, ed a rischio della propria vita
hanno salvato altre vite e protetto i
perseguitati.
(Parlamento Italiano, Legge 20 luglio 2000, n. 211)
LE ORIGINI DELL’ODIO
Durante il XX secolo il mondo ebraico fu segnato da due
realtà contrastanti: da un lato il confronto con la modernità
dall’altro il sorgere e l’esplodere di un violento
antisemitismo,che è stato la forma più tragica di ideologia
razzista elaborata nel XX secolo. L’antisemitismo come
dottrina teorica è molto recente e si lega alla formulazione
di Adolf Hitler nel suo libro Mein Kampf.
Ma le radici dell’avversione per il mondo ebraico sono molto
più antiche e affondano in un’avversione bimillenaria, che si
manifesta come rifiuto, discriminazione, pregiudizio e vere e
proprie persecuzioni. Le vicende storiche che portano alla
dispersione degli ebrei, determinarono negli stessi ebrei una
forte identità di gruppo salvaguardata con l’osservanza dei
riti e delle prescrizioni religiose : questo contribuì ad isolarli
rispetto alle popolazioni che di volta in volta li ospitavano
durante le loro fughe.
Con l’avvento del Cristianesimo , nel I secolo d.C si sviluppò un
antagonismo teologico tra la Chiesa , che si considerava il nuovo
Israele , e che riconosceva in Gesù il Messia annunciato dalle
Scritture e la comunità ebraica , colpevole di aver mandato a
morte quel Messia. Non furono più distesi i rapporti con ‘Islam ,
che avvennero dal VII secolo d.C , con la conquista mussulmana
della Palestina . Durante le crociate poi, si verificarono massacri
di Ebrei , le cui comunità venivano sterminate dai soldati cristiani,
insieme con i mussulmani .
In Europa tra il XII e il XV secolo d.C , si susseguirono episodi di
gravi persecuzioni , stragi ed espulsioni delle comunità ebraica da
vari stati europei con relative confische di beni. Dal XV secolo in
vari paesi europei le comunità ebraiche furono confinate in zone
riservate nelle città.
In Italia il primo quartiere ebraico sorse a Venezia ,dove gli
Ebrei vennero relegati nell’isola lagunare di Gheto ( da cui il
termine “ghetto” che tradizionalmente indica la zone cittadina in
cui sono costrette ad abitare alcune comunità particolari).
Durante il XVII secolo , nonostante varie teorizzazioni sulla
tolleranza perdurò un clima culturale ostile e carico di
pregiudizi , che proseguì nel secolo successivo sia
nell’Europa occidentale e sia in quella orientale. Qui le
comunità ebraiche situate in territorio zarista furono
colpite da vessazioni violente e massacri , “i progrom”( un
termine russo che significa “distruzione”. La polizia segreta
zarista stilò nei primi anni del Novecento un testo
antisemita, il Protocollo dei Saggi di Sion , che è alla base
della teoria della congiura ebraica mondiale, sfruttato in
seguito con le nefandezza dai nazisti. Fu proprio a partire
dalla convinzione della superiorità della razza ariana che
Hitler volle la distruzione della razza ebraica , inquinatrice
della purezza ariana e occulta dominatrice della scena
mondiale. Il feroce antisemitismo razzista culminò con le
Leggi di Norimberga che escludevano i non ariani dalla
cittadinanza tedesca .
Anche in Italia , nel 1938, furono introdotte leggi razziali che
vietavano agli Ebrei di esercitare funzioni amministrative negli
enti pubblici, di esercitare la professione di insegnante , di
contrarre matrimonio con ariani .
In Germania l’odio antisemita esplose nella Notte dei Cristalli (
tra il 9 e il 10 Novembre 1938 , così detta dall’infrangersi delle
vetrine e delle finestre durante il saccheggio di negozi e
sinagoghe ebraiche ) e culminò nel progetto della soluzione finale
, cioè l’eliminazione fisica di tutti gli Ebrei .
Con il termine ebraico Shoah ( distruzione ) viene ricordato lo
sterminio a cui furono sottoposti gli Ebrei nei campi nazisti.
Primo Levi
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo.
Come una rana d'inverno
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
AUSCHWITZ
Il complesso concentrazionario di
Auschwitz svolse un ruolo
fondamentale nei progetti di
"soluzione finale della questione
ebraica" - eufemismo con il quale i
nazisti indicarono lo sterminio del
popolo ebraico (anche se nel campo
trovarono la morte anche molte
altre categorie di internati) divenendo rapidamente il più
grande ed efficiente centro di
sterminio. Oggi quel che resta di
quel luogo è patrimonio
dell'umanità.
2.500.000 MORTI
TREBLINKA
Il campo prende il nome del
villaggio presso il quale venne
costruito, a nord-est di Varsavia in
Polonia. Il 1941 è l'anno della
creazione del campo lavorativo per
i prigionieri politici polacchi ed
ebrei. Nel 1942 il campo venne
convertito in campo di sterminio.
Secondo le stime nel campo furono
sterminate dalle 700.000[1] alle
1.000.000[2] persone facendo di
Treblinka il secondo campo di
sterminio per numero di vittime,
secondo solo a Auschwitz II
(Birkenau).
1.000.000
MORTI
Il campo principale venne aperto l'8
agosto 1938 e fu posto sotto il
comando di Franz Ziereis fino alla
liberazione, avvenuta il 5 maggio
1945 da parte del 41° Squadrone di
ricognizione dell'11a Divisione
corazzata statunitense.
Come altri campi di
concentramento, Mauthausen venne
utilizzato come campo di sterminio
da attuarsi attraverso il lavoro
forzato e il denutrimento per
intellettuali, persone e membri delle
diverse classi sociali dei paesi che la
Germania nazista occupò durante la
seconda guerra mondiale.
Mauthausen
150.000 MORTI
Buchenwald è una località della
Turingia nella Germania
orientale situata su una collina
boscosa (Buchenwald significa
letteralmente Bosco di faggi) a
circa otto chilometri da Weimar
nota come campo di
concentramento e di sterminio
nazista. Esso venne istituito
nell'estate del 1937 come luogo
di punizione per detenuti politici.
Durante la Seconda guerra
mondiale divenne uno dei più
vasti campi di concentramento
della Germania nazista,
raggiungendo il massimo
affollamento nel 1944 con oltre
centomila internati.
Buchenwald
50.000 MORTI
Il Campo di concentramento di
Dachau fu un campo di
concentramento nazista creato nei
pressi della cittadina di Dachau, a
nord di Monaco di Baviera, nel sud
della Germania.
Il campo venne costruito sul sito di
una vecchia fabbrica in disuso e
completato il 21 marzo 1933.
Insieme con il campo di sterminio
di Auschwitz, Dachau è
nell'immaginario collettivo, il
simbolo dei campi di
concentramento nazisti.
Dachau
29.438 MORTI
“Non si può dimenticare ciò che è
stato.
Non si può dimenticare, non si può
cancellare.
I volti, i visi, le espressioni
rimangono, rimarranno. I cuori e le
anime in quei volti. Non si può
dimenticare. Ma ricordare, quello sì.
Raccontare l'irraccontabile. Ed è mio,
tuo, nostro compito. Nostro dovere.
Nostro "piacere". Ricordare la più
tragica pagina di storia, la più tragica
pagina di storia dell'umanità intera”
Questo lavoro è stato svolto dagli alunni
della I C :
Ciro Alessio Formisano
e
Giovanni Verrillo
Raffaele Marotta
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Questo progetto è stato realizzato da Formisano