ISTITUTO COMPRENSIVO “PIERO GOBETTI”
IL CURRICOLO VERTICALE
CONTINUITÀ NELLA SINERGIA E
NELLA CORRESPONSABILITÀ
CALTAGIRONE, 10 GENNAIO 2012
Problematiche di fondo
(giustificazioni teoriche)
DUE TERMINI

CURRICOLO

VERTICALE
DIVERSE DEFINIZIONI DI CURRICOLO









L’insieme delle proposte generali della Scuola
Il curricolo di un tipo di Scuola
Il curricolo di una singola Istituzione scolastica
Curricoli longitudinali
Curricoli trasversali
Curricoli disciplinari
Curricoli interdisciplinari
Curricoli sovradisciplinari
Curricoli per gruppi
PERCHÉ UN CURRICOLO VERTICALE
GIUSTIFICAZIONI TEORICHE
GUIDE PER LA PRASSI DIDATTICA
RAPPORTO A SPIRALE TEORICA/PRATICA




Psicologiche
Esistenziali (Identità)
Pedagogiche, metodologiche, didattiche
Disciplinari (epistemologiche)
VERTICALIZZAZIONE
NO
UGUAGLIANZA ED APPIATTIMENTO
DEI LIVELLI SCOLASTICI
SÌ
DALL’ANCORAGGIO
ALLA DIFFERENZIAZIONE
SÌ
ALLA CONVERGENZA NELLA
DIFFERENZIAZIONE RAZIONALE
SVILUPPO E MATURAZIONE GRADUALE
DELLA PERSONA
CONTINUITÀ EDUCATIVO – DIDATTICODISCIPLINARE SCOLASTICA

MATURAZIONE DELLA
PERSONA

LIVELLI SCOLASTICI
OGNI FASE SUCCESSIVA OGNI LIVELLO SI DEVE
SI INNESTA E AMPLIA
INNESTARE E DEVE
LA PRECEDENTE
AMPLIARE IL
PRECEDENTE
Non vi può essere
discontinuità educativo-didattica
perché
non vi è discontinuità maturativa,
psicologica, esistenziale della persona
QUESTE AFFERMAZIONI VANNO
VAGLIATE E DIMOSTRATE

Processo educativo

Concetto di scuola
PROCESSO EDUCATIVO




Colui che cresce
L’ambiente dove cresce
La mediazione
L’adulto significativo



Mediazione, mai sostituzione
Significatività, con testimonianza
intenzionale
Avvio all’approccio graduale
LA SCUOLA
Luogo dell’apprendimento
accelerato del sapere,
in cui il sapere
viene selezionato ed organizzato
per l’educazione globale della persona
GIUSTIFICAZIONI
PSICOLOGICHE

La crescita e la
maturazione della
persona avviene per
gradi e senza salti




Sviluppo di gradi
Potenziamento
Prevalenza
Mai barriere tra
gradi
SCHEDA DI SINTESI
LONGITUDINALITÀ



per rispettare i ritmi di
crescita e di maturazione
dell’allievo
per favorire il processo di
apprendimento e di
maturazione dell’allievo
per garantire la continuità
psicologica e la
strutturazione dell’identità
in un continuum storico
personale e sociale





per favorire il raccordo tra livelli
scolastici e di conseguenza favorire
il passaggio positivo tra livelli
scolastici
per motivare l’allievo (motivazioni
intrinseche: curiosità, desiderio di
competenza, appartenenza sociale)
per la valorizzazione del vissuto
con l’ampliamento degli orizzonti
per applicare il principio della
gradualità
per arrivare ad un
apprendimento significativo
Progettazione/strutturazione del
curricolo verticale in base:



alla letteratura del settore
alla normativa scolastica
alle buone prassi (documenti ed azione
educativo-didattica)
CURRICOLO VERTICALE

Fondamentale per una significativa
azione educativo-didattica






Chiarezza delle mete
Conoscenza della realtà specifica
Convergenza funzionale indispensabile
Differenziazione razionale
Flessibilità scientificamente fondata
Valutazione ed autovalutazione mirate e
prospettiche
Giustificare le scelte
secondo le dimensioni:
 valoriale
 educativa
 scientifica
Indispensabili

Intenzionalità

Significatività
Necessita sinergia interna ed esterna
Sinergia del personale dell’istituzione
scolastica
 Collegialità tra docenti
 Cooperazione con la famiglia
 Apertura e collaborazione con il territorio

FONDAMENTALI


Condivisione
Corresponsabilità
Tenere in considerazione



Disciplinarità
Sovradisciplinarità
Interdisciplinarità
PROGETTAZIONE PROSPETTICA
DESTINATARI
REALTÀ G. e S.
RIFERIMENTI NORMATIVI
METE
PERSONALE
MEZZI
RISORSE
VIE
TEMPI
MONITORAGGI-VERIFICHE/VALUTAZIONI-CERTIFICAZIONI
PROGETTUALITÀ LONGITUDINALE






POF
DOCUMENTI
DOCUMENTI
DOCUMENTI
DOCUMENTI
DOCUMENTI
TRASVERSALI
DISCIPLINARI
SOVRADISCIPLINARI
INTERDISCIPLINARI
PER GRUPPI
PECULIARITÀ
NO
SÌ
Semplici atti
burocratici
Reali strumenti
di lavoro
PECULIARITÀ
NO
burocrazia
 tecnicismo
 sterile atto
compilativo

SÌ
al loro valore
educativo – didattico
 al curricolo in
funzione della prassi
educativo – didattica

PECULIARITÀ
DALL’ AGGANCIO
ALLA DIFFERENZIAZIONE
TENENDO PRESENTE






Le finalità generali della scuola
Le finalità e l’identità di ogni livello
scolastico
Il profilo in uscita (competenze – valori)
I contenuti
Le strategie metodologiche
La verifica, la valutazione, la
certificazione
REALIZZZANDO
L’armonizzazione (dall’innesto alla
differenziazione razionale) verticale:


delle indicazioni
delle buone prassi
IN BASE

All’ancoraggio al
vissuto per
l’ampliamento
degli orizzonti

Alla gradualità
interna ed esterna
INDICAZIONI OPERATIVE
Struttura del curricolo verticale











Conoscenza iniziale dell’alunno: documenti valutativi e
certificativi, socializzazione, prove comuni, prove specifiche
Obiettivi/Competenze verticali – trasversali - specifici/Valori
trasversali - specifici
Contenuti verticali - specifici
Attività verticali - specifiche
Strategie metodologiche verticali - specifiche
Attrezzature-sussidi-materiali
Tempi
Personale
Alunni
Spazi
Verifica e valutazione
CURRICOLO VERTICALE





TRASVERSALE
DISCIPLINARE
SOVRADISCIPLINARE
INTERDISCIPLINARE
PER GRUPPI
CON RIFERIMENTO



CONCEZIONI DI FONDO
FINALITÀ
IDENTITÀ LIVELLI SCOLASTICI
IDEA
PERSONA
SOCIETÀ
EDUCAZIONE
SCUOLA
FINALITÀ EDUCATIVA
Educare una persona che abbia cura di
se stessa e della sua famiglia
e
che dia il suo contributo allo sviluppo
morale, valoriale, spirituale,
economico, sociale, culturale
della realtà in cui vive,
in una visione universalistica
FINALITÀ DELLA SCUOLA
D. lgs. n. 297/94
Promozione della“ piena formazione
della personalità degli alunni”,
attraverso un “confronto aperto di
posizioni culturali” e il rispetto “della
coscienza morale e civile degli alunni”
D.P.R. 275/99
La scuola mira “allo sviluppo della
persona umana” con specifici interventi,
adeguati ai diversi contesti e alle
caratteristiche degli alunni, al fine di
garantire il successo formativo
Legge 53/03
“Favorire la crescita e la valorizzazione
della persona umana, nel rispetto dei
ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e
dell’identità di ciascuno e delle scelte
educative della famiglia, nel quadro della
cooperazione tra scuola e genitori”
Legge 53/03






Formazione spirituale
Formazione morale
Sviluppo della coscienza storica
Appartenenza alla comunità locale,
nazionale e alla civiltà europea
Sviluppo delle capacità e delle
competenze generali e specifiche
Elevato livello culturale

Finalità ed identità specifiche dei diversi
livelli scolastici


Legge n. 53/03
Decreto legislativo
n. 59/04


Pecup
Indicazioni nazionali
(scuola dell’infanzia,
scuola primaria,
scuola secondaria
di I grado)


Decreto 31 luglio
2007
Indicazioni per il
curricolo


Cultura, Scuola,
Persona
Organizzazione del
curricolo (scuola
dell’infanzia e scuola
del primo ciclo)
INDICAZIONI NAZIONALI
C
o
n
o
s
c
e
n
z
a
i
n
i
z
i
a
l
e
a
l
u
n
n
o
Finalità
Profilo in uscita I ciclo (PECUP)
Obiettivi generali (OG)
Obiettivi specifici di apprendimento (OSA)
Obiettivi formativi (OF)
Unità di apprendimento (UDA)
Competenze
Piano di studio personalizzato (PSP)
Valutazione/Orientamento - Portfolio
Indicazioni per il curricolo
Ogni Istituzione scolastica predispone il curricolo
nel rispetto:
delle finalità
 dei traguardi per lo sviluppo delle competenze


degli obiettivi di apprendimento
Campi di esperienza
Aree disciplinari - discipline
POF - Curricolo
Finalità
PECUP
OG
OSA
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze
OF
UDA
Obiettivi di apprendimento
Finalità
PSP
Tutor
Curricolo
Portfolio
Documentazione
Diritto - Dovere
Valutazione
Obbligo
POF
Regolamenti
(Indicazioni nazionali)
ITER
MIA PROPOSTA




Finalità
Obiettivi generali
Obiettivi/competenze longitudinali-trasversali /valori
Obiettivi/competenze disciplinari
POF - CURRICOLI
DIFFERENTE CONCEZIONE DELLA
PERSONALIZZAZIONE
Armonizzazione
delle Indicazioni nazionali e
delle Indicazioni per il curricolo


Coerenza
Coesione




Scientificità
Specificità
Originalità
Spendibilità
PROGETTAZIONE VERTICALE
(SCHEDA DI SINTESI)







Indicazioni generali
Conoscenza realtà generale e specifica
Conoscenze scienze fonti
Competenze pedagogico - didattico e
disciplinari, con particolare valenza alla
dimensione epistemologica
Conoscenza della normativa di riferimento e
degli altri livelli scolastici
Letteratura del settore
Esperienza pregressa, valorizzazione delle
buone prassi
Conoscenze, competenze e valori
per la progettazione verticale
PROGETTARE




Conoscere il lessico e la morfosintassi della progettazione
Applicare la morfo-sintassi della
progettazione
Avere solide basi, generali e
specifiche, scientifiche/pedagogicodidattiche/ disciplinari
(epistemologiche)
Documentarsi


Capacità di verifica del proprio e
dell’altrui operato, per valorizzare il
positivo e cambiare il negativo
Rifuggire dal nuovismo per il
nuovismo
ESSERE





Disponibili al confronto
Propositivi
Disponibili al cambiamento positivo
Flessibili
Creativi
PER





Costruire insieme, cooperando
Assumersi responsabilità personali e
collegiali
Riflettere sul proprio operato
Incidere positivamente nella realtà
dove si opera
Verificare l’azione educativo-didattica
AVERE





Una visione progettuale prospettica
Fiducia in se stesso
Convinzione
Autocontrollo
Pazienza
CREDERE

Nel valore fondamentale
(progettuale, realizzativo e di
verifica) del proprio apporto
Ottime finalità,
reale raccordo progettuale ed operativo,
professionalità e deontologia di docenti e dirigenti
garantiscono
la strutturazioni di identità sicure, solide,
dialoganti, fiduciose, costruttive,
aperte positivamente verso la comunità
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Curriculo Verticale I incontro - Istituto Comprensivo Statale Piero