Scuola Media “L. da Vinci” plesso Marmocchi Poggibonsi
Autori
Informazioni
La nostra scuola Media era intitolata a F.C.
Marmocchi,
ci siamo allora chiesti:
Quadro di F.C. .Marmocchi
nell’ufficio di presidenza della
Scuola Media
Mappamondo dal libro
“Geografia Universale” di
F.C.Marmocchi
Questo lavoro è stato realizzato in occasione delle celebrazioni del bicentenario della nascita di
Francesco Costantino Marmocchi, cui era intitolata la nostra scuola, organizzate dalla città di
Poggibonsi.
Il lavoro si riferisce alla produzione del nostro concittadino Marmocchi come studioso di scienze
naturali; noi abbiamo esaminato, in particolare, i testi originali di F.C.Marmocchi sulla zoogenia
o origine della specie, cercando di coglierne il pensiero al fine di renderlo più chiaro e di
divulgarlo in modo più semplice.
Il lavoro si divide in quattro sezioni:
- Marmocchi biografia
- Marmocchi patriota
- Marmocchi naturalista
- Marmocchi geografo
Quadro di F.C. .Marmocchi nell’ufficio
di presidenza della Scuola Media
Mappamondo dal libro “Geografia
Universale” di F.C.Marmocchi
Per quest’anno abbiamo sviluppato le prime due sezioni
Nella parte “Marmocchi naturalista” abbiamo cercato di esaminare la posizione di Marmocchi nel
dibattito creazionisti- evoluzionisti che si è sviluppato per tutto il 1700 e 1800 e anche nel 1900.
Abbiamo quindi approfondito come esponenti del creazionismo Buffon e Cuvier e come
esponenti dell’evoluzionismo Lamarck e Darwin .
Incuriositi dalla lapide che si trova nella sala di riunione del consiglio comunale
(sotto riportata) ci siamo chiesti se davvero Francesco Costantino Marmocchi
fosse un evoluzionista e, in tal caso, se sia veramente stato un precursore della
teoria di Darwin o un convinto sostenitore della teoria di Lamarck.
Biografia
Marmocchi Naturalista
Marmocchi patriota
Marmocchi geografo
Secondo una nostra ricerca condotta su fonti storiche e sul libro stesso del Marmocchi abbiamo scoperto che egli è
un:
anticreazionista.
Infatti nel suo libro “Prodromo di storia naturale” ( Pubblicato nel 1844) abbiamo riscontrato un forte contrasto
con le posizioni degli studiosi Buffon, Cuvier e Linneo. Marmocchi inizia infatti con il contraddire Linneo
dicendo:
:”…solo nei territori dell’epoca secondaria,
Fin dall’antichità esistono tracce dei primi organismi
troviamo le vestige o le spoglie dei primi esseri
viventi, contrariamente a quanto dice Linneo secondo
organati: laonde, all’opposto di quell’aforismo di
il quale ogni essere vivente nasce da un uovo.
Linneo:omne vivum ex ovo (ogni essere vivente
nasce da un uova )…”
Ecco la sua critica a Buffon che definiva suo avversario:
“…non comprendesi come un così
alto ingegno seriamente obbiettasse:
dal tempo di Aristotele ai giorni
nostri, non si è vista apparire nessuna
nuova specie!!. Questa asserzione
non è ella la temeraria? Si è forse
posseduto dopo Aristotele l’esatta
numerazione del regno animale, per
affermare che nessuna specie non si
è formata in quel lasso di tempo?…”
Non capisco come una persona così ingegnosa
possa affermare che da Aristotele a oggi non
siano comparse nuove specie.E’
un’affermazione molto azzardata!…………..
Teorie sull’origine
della specie nel 1800
Marmocchi approva gli studi di zoologia di Cuvier soprattutto riguardo alla classificazione degli animali:
“…ed al Lamarck, e più ancora al Cuvier, la
Al Lamarck e, al Cuvier soprattutto si deve una
zoologia è debitrice di un immenso
valida classificazione degli invertebrati.
miglioramento nella classificazione degli
animali invertebrati. Ma la natura di questa
opera non ci permette di dilungarci in una
lunga istoria dei successivi perfezionamenti
che questi illustri naturalisti, e tanti altri loro
degni emuli, recarono nella coordinazione
degli animali.” (dal Prodromo di Storia
Naturale”)
E ritiene l’opera di Cuvier un’importante punto di riferimento. Infatti continua:
“Laonde procediamo subito alla distribuzione
stabilita dal Cuvier nell’ultima edizione del suo
Regno animale , il più classico e fin qui più
accreditato dei generali trattati di zoologia…” (da
“Storia naturale dell’Italia)
Per cui prendiamo come riferimento l’opera del
Cuvier che rappresenta,fino ad oggi, il miglior
trattato di zoologia
Approfondendo la ricerca abbiamo trovato in Marmocchi delle idee da evoluzionista.
“…Ora questo accrescimento delle specie
create dalle varietà individuali ,perpetuandosi
per un ordine non interrotto di
generazioni,finisce per caratterizzare tutta una
fra loro e coi loro parenti: vale a dire costituisce
ciò che chiamano una specie. Dunque… …
siamo obbligati a riconoscere, almeno due
cause evidenti:per effetto delle quali molte
specie nuove sono senza dubbio derivate da
specie più antiche. Vale a dire: 1° il
cambiamento di circostanze e di abitudini; 2°
l’incrocio delle schiatte. …” (dal Prodromo di
Storia Naturale”)
Teorie sull’origine
Della specie nel 1800
Le varie specie animali hanno avuto origine da una
generazione diretta nel senso che, per accumulo
delle varietà individuali, siamo arrivati a specie
diverse. Molte specie nuove sono derivate da specie
più antiche grazie a due fattori:
- Le variazioni ambientali e di abitudini
- L’incrocio di individui diversi.
Ancora affermazioni da evoluzionista che concordano con i principi di Lamarck:
“…le diverse specie nelle quali trovasi
distribuito il regno animale, debbano
ciascuna la loro origine ad una generazione
diretta… …nel progresso dei tempi, dopo la
generazione diretta d'individui del più
semplice organamento (i soli che la natura
probabilmente forma ancora interi), se questi
primi abbozzi dell'organizzazione animale
abbiamo prodotta l’esistenza di tutte le specie
acquistati sotto la doppia influenza della
forza interna d’accrescimento e della esterna
azione delle circostanze locali…” (dal
Prodromo di Storia Naturale”)
Teorie sull’origine
della specie nel 1800
Le varie specie animali hanno avuto origine da una
generazione diretta nel senso che da un semplice
organismo si è arrivati alle varie specie grazie a
due fattori:
- La forza interna d’accrescimento
- L’esame delle circostanze esterne
Già da queste frasi capiamo che Marmocchi approva molto Lamarck, continua infatti scrivendo:
“…Ma a questi incostatabili principi
s’aggiunge un dubbio, ed è questo: se cioè il tipo
specifico eziandio abbia potuto cambiare a
lungo andare, per effetto dell’azione variabile
delle locali circostanze, e dell’accumulazione
ereditaria delle differenze acquisite in ogni
generazione. Se questo dubbio è dimostrato
inammissibile, ne viene per conseguenza la
incostabilità delle creazione diretta di tutte le
specie, e l’evidenza che vi furono epoche nelle
quali la natura fu più che altre feconda e attiva:
gli animali più perfetti interi e di un getto,
come forse ora nascono i più imperfetti. Oggi la
natura è spossata, Dio si riposa !!! …” (dal
Prodromo di Storia Naturale”)
Sorge però un dubbio: il tipo specifico è cambiato
grazie all’azione delle circostanze esterne e anche per
le differenze acquisite nel passaggio attraverso le
generazioni? Se questo è vero dunque non ha senso
parlare di creazione diretta delle specie così come
sono oggi. E’ evidente che ci sono stati periodi in cui
la natura è stata attiva, mentre oggi sembra bloccata,
perché non si vedono nuove specie. Dobbiamo allora
ammettere che Dio si riposa.
Queste affermazioni confermano come Marmocchi sia un evoluzionista. In verità nell’ultimo discorso, più che
un allineamento con le idee di Lamarck, vi è una grande opposizione ai principi della Chiesa coerentemente
alle sue idee politiche.
Nel Prodromo troviamo altre asserzioni da convinto lamarckiano
“…Né è più a dubitarsi oggi, che anche gli animali non varino sotto l’influenza delle
esteriori circostanze; le quali agiscono sopra di essi o direttamente come sui vegetabili,
o indirettamente in virtù dei bisogni che quelle circostanze loro impongono, e delle
abitudini cui sono obbligati a contrarre per soddisfare questi bisogni.Come esempi del
primo modo d’azione citeremo : l’albinismo imperfetto delle scimmie tenute
lungamente in gabbia, l’impiccolimento degli animali domestici trasportati dall’Europa
all’America, ecc.; e quanto al secondo modo di azione ci limitiamo a porre in principio:
che gli organi si fortificano e si ingrandiscono per effetto d’un esercizio frequente,
mentre invece s’indeboliscono, si atrofizzano ed anche spariscono se non adoperati….”
… e ancora affermazioni lamarckiane
“… le ale in molte specie d’insetti doverono abolire; gli occhi ridursi ad uno
stato rudimentario nella talpa;la membrana atrofizzarsi e completamente sparire
nei serpenti. E,reciprocamente, in conseguenza della continua ripetizione dei
medesimi sforzi,il nuoto dove sviluppare larghe membrane fra le dita dell’oche,
dell’anatre,ecc., come alle zampe dei cani di Terra Nova;…”
“La talpa è
cieca perché
vive sottoterra?”
Negli scritti del Marmocchi esaminati (Prodromo di Storia Naturale e
Corso di Geografia Universale 3° volume) abbiamo trovato numerose
affermazioni da convinto evoluzionista e cioè che la zoogenia delle varie
specie viventi sia avvenuta a partire da specie già presenti sulla Terra. In
vari paragrafi Marmocchi fa esempi e riferimenti alla teoria di Lamarck
affermando che l’ambiente induce variazioni (le mutazioni attuali) negli
organismi, mai nega o afferma che queste variazioni (caratteri acquisiti)
siano trasmissibili alle generazioni successive.
Le uniche frasi che possono fare riferimento a ciò che poi Darwin ha
pubblicato le abbiamo ritrovate ancora nel Prodromo “…Ora
consideriamo un’altra legge,la verità della quale è incontrastabilmente
dimostrata: che,cioè, le varietà accidentalmente acquistate dagli
individui d’una specie, trasmettendosi per eredità, se questi individui
s’accoppiano tra loro;dal qual fatto deriva quella moltitudine di razze,
che l’uomo ha prodotte fra gli animali domestici, mercè la diversità del
clima, del nutrimento,dell’educazione,ecc.; dal qual fatto derivano
quegli svelti cavalli inglesi da un lato, ed i nostri goffi cavalli dall’altro;
quei cani alani,quei levrieri,quei bassetti,quegli spagnoli,quei
barboni,ecc., che tra loro si assomigliano meno assai di quello che
l’asino non assomigli al cavallo, a confessione eziandio del Buffon, di
eloquente difensore dell’invariabile perpetuità delle specie. …”( dal
Prodromo di Storia Naturale) .
Questo paragrafo e questa frase se si considera il contesto di riferimento
in cui sono inserite, sono però precedute e seguite da paragrafi in cui
Marmocchi riassume e rafforza i principi base di Lamarck.
Considerando la biografia di Marmocchi letta su “Poggibonsi” e su “F. C.
Marmocchi” da cui emergono le sue idee politiche sempre contro
qualsiasi autoritarismo e autorità sia politica che scientifica, ci sentiamo
di affermare che se Marmocchi non fosse stato un convinto sostenitore
delle idee di Lamarck, non avrebbe esitato nei suoi scritti a confutarle e a
esprimere le sue diverse teorie al riguardo.
Pertanto ci sembra azzardata l’ipotesi espressa nella lapide celebrativa
nella Sala del Consiglio Comunale che Marmocchi sia stato un
antesignano di Darwin: gli sono probabilmente mancate le osservazioni e
i materiali che Darwin raccolse nel suo viaggio intorno al mondo.
E’ probabile che se fosse vissuto di più avrebbe conosciuto la teoria di
Darwin diventandone, chissà, un sostenitore.
Ma la storia scientifica e il metodo scientifico, costellati da intuizione ed
errori, sono comunque sempre basati su prove oggettive che noi, nei
lavori esaminati, non abbiamo riscontrato.
Teorie sull’origine
Della specie nel 1800
Indice
Fine
Oggi sappiamo che l’evoluzione della specie è avvenuta in seguito a
lentissime trasformazioni, selezionate dall’ambiente;
Per arrivare a questa affermazione ci sono voluti molti anni!
Il dibattito si è sviluppato nei secoli XVIII-XIX-XX e ha visto la nascita di due teorie:
TEORIA FISSISTA
Affermava l’immutabilità della specie;
TEORIA EVOLUZIONISTICA
Affermava che:
Suo vivo sostenitore era lo scienziato Linneo
(fine 1700) ,convinto che tale teoria fosse
universalmente accettata.
• Gli organismi viventi si sarebbero
modificati gradualmente nel tempo
adattandosi all’ambiente in cui vivono:
Solo all’inizio del secolo scorso, iniziarono a
sorgere i primi dubbi: negli strati geologici più
antichi mancavano totalmente tracce degli
esseri viventi che vivono oggi.
•L’uso o il non uso di determinati
organi avrebbe portato con il tempo ad
un loro potenziamento o ad un’atrofia.
premessa
Marmocchi naturalista
Il naturalista Lamarck presentò nel 1809 tale ipotesi che però conteneva un errore di fondo:
l’ereditabilità dei caratteri acquisiti.
Dopo cinquant’anni Darwin formulò:
Lamarck trovò opposizione in Cuvier, il quale
aveva elaborato:
UNA NUOVA TEORIA EVOLUZIONISTICA
LA TEORIA DELLE CATASTROFI
NATURALI
Basata sulle variabilità delle forme viventi che
aveva avuto modo di osservare nei loro ambienti
naturali.
Secondo la quale:
Gli scritti dell’economista Malthus, fecero nasce
in Darwin la convinzione che:
• La maggior parte degli organismi viventi nel
passato sarebbero stati spazzati via da
numerosi cataclismi;
• Il mondo sarebbe stato ripopolato dalle specie
sopravvissute.
IL RUOLO DELLA SELEZIONE
NATURALE:
la “lotta per la sopravvivenza” fosse uno dei
motori principali dell’evoluzione; egli individuò
così il ruolo selettivo che l’ambiente aveva sulle
specie viventi.
In base alle mutazioni che avvengono
spontaneamente in un individuo, l’ambiente
determina la sopravvivenza o l’estinzione di
una specie a seconda che le mutazioni siano
vantaggiose o svantaggiose per l’individuo.
Marmocchi naturalista
premessa
Creazionismo
Georges Buffon
Buffon stabilisce una scala di tempi geologici sviluppa l'idea di una trasformazione progressiva
degli esseri viventi.
Cuvier
Secondo Cuvier gli organismi di ciascun raggruppamento sono fondamentalmente diversi
fra loro e non ricollegabili da qualsivoglia fenomeno di trasformazione;
Evoluzionismo
Lamarckismo
Jean-Baptiste de Lamarck
Secondo Lamarck le forme di vita complesse derivano da forme semplici:
i condizionamenti ambientali, l’uso e il non uso di organi determinano l'evoluzione di una specie in un'altra.
Darwinismo
Charles Darwin
Darwin concepisce l'evoluzione come una successione di mutazioni casuali.
Una selezione naturale consente agli individui meglio dotati di sopravvivere e di riprodursi,
Marmocchi naturalista
mentre quelli più deboli si estinguono.
premessa
Georges Louis Leclerc, conte di Buffon (conosciuto più
semplicemente come BUFFON), nacque nel 1707 da una famiglia
aristocratica a Montbard in Borgogna .Studiò legge a Digione e si
trasferì nel 1728 ad Angers per studiare medicina, botanica e
matematica. Alla fine del 1730 un duello lo costrinse a fuggire e a
trascorrere i due anni successivi viaggiando tra la Francia meridionale
e l'Italia.
La sua carriera scientifica ebbe inizio nel 1732 quando, al suo ritorno
in Francia, iniziò a frequentare un gruppo di intellettuali francesi.
Nel 1734 venne ammesso all'Accademia delle scienze.
Nel 1739 venne nominato intendente del Jardin du Roi a Parigi; a lui
si deve la riorganizzazione di quell'istituto di cui ampliò e arricchì le
importanti collezioni. Proprio presso il Jardin des Plantes ammirato e
stimato dallo stesso Buffon, Lamark svolgerà le sue prime attività e
sarà il precettore del figlio.
Dal 1749 al 1788 scrisse varie opere scientifiche come:
•Histoire naturelle générale et particulière, 1749-1789 (sulla teoria
evoluzionistica)
•Epoques de la Nature, 1788 (sull’età della Terra)
Non disponendo di prove, Buffon tuttavia non potè sviluppare ulteriormente
le sue teorie che si basano sul CREAZIONISMO e che tuttavia lo pongono
come il più importante precursore di Lamarck e Darwin .
Grazie alle sue doti stilistico-letterarie, i suoi scritti furono tra le opere più
celebri dell'Illuminismo.
Morì a Parigi nel 1788.
Ebbe nei confronti della natura un atteggiamento profondamente diverso dai
suoi precursori:l'opera di cui fu coordinatore e principale autore, era infatti
scritta in francese e non in latino, per assicurare un larga fascia di potenziali
utenti.
Buffon, era dell'idea che la scienza dovesse non solo spiegare i fenomeni,
ma anche ricercarne le cause, cause naturali, senza ricorrere a fenomeni
straordinari, senza mescolare una cattiva fisica con la purezza dei Libri
Sacri.
Buffon pose dunque l’accento, per spiegare le trasformazioni subite dalla terra, su fenomeni quotidiani come il
flusso e riflusso delle maree, le correnti, le trasformazioni provocate dalle acque che erodono le montagne e
formano valli.
Questi fenomeni regolari e continui, secondo Buffon, per poter agire fino a formare il paesaggio attuale devono
aver avuto a disposizione un “ abisso” di tempo ( Buffon attribuì alla terra un'età, a quei tempi inimmaginabile, di
tre milioni di anni, data che non pubblicò mai, limitandosi a proporre una scala del tempo di 75.000 anni per la
terra e 6.000 per l’uomo)
Buffon mise in crisi il paradigma fissista, sostenendo che si doveva reinterpretare la Bibbia alla luce delle
nuove scoperte scientifiche
…Più sono penetrato nel seno della Natura, e più ho ammirato e profondamente rispetto il suo Autore; ma un
rispetto cieco sarebbe superstizione: la vera religione richiede il rispetto illuminato…
(G.L.Leclerc, conte Buffon da Teoria della Natura, trd.it.Roma, Theoria,1985)
premessa
Teorie sull’origine
della specie nel 1800
George Cuvier, nacque il 23 agosto 1769 a
Montbéliard nelle montagne dello Jura.
Studiò nell'Accademia di Stoccarda dal
1784 al 1788. Divenne poi tutore in una
nobile famiglia in Normandia nel periodo
della Rivoluzione francese e ottenne una
posizione all'interno del governo locale.
Cominciò in quel momento a crearsi una
reputazione da naturalista.
Nel 1795 fu chiamato a Parigi dove
cominciò a lavorare al Museé National
d'Histoire Naturelle diventando prima
professore di zoologia e poi di anatomia
animale. Morì nel 1832 a Parigi.
Le sue opere sono:
•Tableau élémentaire de l'histoire naturelle, 1798
In questo libro inaugurò la scienza dell'anatomia
comparata.
•Leçons d'anatomie comparée, 1800-1805
In quest'opera descrisse sistematicamente le sue
scoperte.
•Récherches sur les ossemens fossiles, 1812
In questo scritto sviluppò le intuizioni di John Ray e
diede inizio alla scienza della paleontologia, di cui è
considerato il padre.
•Le regne animal distribué d'après son organisation,
1815-1817
E' la sua opera più importante e contribuì a divulgare il
suo sistema di classificazione tassonomica,
leggermente modificata rispetto a quella creata da
Linneo.
Mentre Leonardo e molti pionieri del Cinquecento avevano
individuato corrispondenze fra le strutture di organismi diversi,
secondo Cuvier gli organismi di ciascun raggruppamento sono
fondamentalmente diversi fra loro e non ricollegabili da qualsivoglia
fenomeno di trasformazione; le omologie fra gli organismi sono
dovute al fatto che svolgono simili funzioni; i concetti di omologia e
di analogia non sono ancora distinti in modo netto.
Cuvier disapprovò totalmente le teorie evoluzionistiche di Lamarck,
screditandole completamente ,dando lui stesso una spiegazione
chiamata comunemente catastrofismo. Nonostante la sua teoria
fissista, Cuvier fornì inconsapevolmente con i risultati dei suoi studi
sulla paleontologia e sull'anatomia comparata dei vertebrati numerosi
spunti a sostegno delle convinzioni evoluzionistiche.
premessa
Teorie sull’origine
della specie nel 1800
Jean Baptiste Lamarck, cavaliere, nacque il 1
agosto 1744, in Francia nel villaggio di Bazentin
nei pressi di Parigi.
Nel1756 entrò in un seminario di gesuiti, prima di
arruolarsi nell'esercito francese durante la
rivoluzione francese; qui si distinse e venne
promosso come ufficiale. Dal 1765 cominciò a
studiare medicina e botanica. Lamarck venne
nominato aiuto-botanico al giardino reale( il
"Jardin des Plantes“). Fu insegnante privato del
figlio di Buffon durante il giro dell'Europa
;comunque egli continuò a lavorare come assistente
mal pagato al "Jardin du Roi".
Lamarck , che aveva richiesto di partecipare
alla riorganizzazione del Musée National
d'Histoire Naturelle ,fu nominato professore
di storia naturale degli insetti e dei vermi .Va
notato che la stessa parola "invertebrati"
venne coniata da Lamarck stesso.
Lamarck creò un nuovo campo della
biologia. Il numero e la diversità degli
invertebrati furono una grossa sorgente
di conoscenza.
Egli fu il primo a separare i crostacei, gli
aracnidi e gli anellidi dagli insetti.
Fu anche il primo che distinse i
vertebrati dagli invertebrati usando come
criterio di distinzione la spina dorsale.
Intorno al 1818 cominciò a perdere la
vista. Morì il 28 dicembre 1829, venne
sepolto in una tomba affittata; dopo
cinque anni il suo corpo fu rimosso ed
ora nessuno sa dove si trovino i suoi
resti.
Scrisse molte opere molte ma le più
importanti furono:
•Flore française, (1788)
Fu uno dei primi tentativi di
classificazione delle piante basato su
chiavi dicotomiche (divisione di un
gruppo in due sottogruppi
contraddistinti da caratteri che si
escludono a vicenda)
•Philosophie zoologique, (1809)
In questo scritto sono raccolte le sue
ipotesi sulla teorie evoluzionistiche
•Histoire naturelle des animaux sans
vertèbres,(7 volumi,1815-1822)
E' la prima suddivisione dettagliata
degli invertebrati in più classi.
Lamarck fu il primo ad elaborare una
teoria dell’evoluzione delle specie
descritta nel trattato di Philosophie
zoologique .
Può essere riassunta in quattro punti:
-I viventi sono un prodotto della natura
che li ha formati in tempi successivi;
-gli organismi salgono l’ ininterrotta
catena dell’ essere dalla materia
inanimata a forme sempre più perfette,
dalla materia bruta, al verme, al mollusco,
al pesce, al rettile, al mammifero ;
-Le specie non sono fisse ma in continua
evoluzione.
- L'ambiente determina un graduale,
armonioso sviluppo dei loro organi
adatto a quel bisogno: per Lamarck la
funzione, cioè l'esercizio, crea l'organo.
In questo modo alcuni organi possono svilupparsi, altri regredire, e l'animale va incontro a
continue, lente trasformazioni.
Ogni variazione è quindi sempre adattata, non esiste alcuna differenza qualitativa fra
mondo organico e inorganico: la vita sorge spontaneamente e incessantemente dal mondo
inorganico, in un continuo che va dal meno perfetto al più perfetto, dal semplice al
complesso; gli organismi più semplici sono quelli formatisi più recentemente , mentre i più
complessi sono i più antichi; il vivente, giunto al culmine della scala, ritorna allo stato
inorganico e il lungo cammino riprende incessante. Questa tesi viene chiamata eredità dei
caratteri acquisiti.
E' importante evidenziare che l'ereditarietà dei caratteri acquisiti non è la vera
forza motrice dell'evoluzione, ma solo il meccanismo che permette alla progenie di
ricevere i risultati dell'adattamento all'ambiente dei genitori. La forza motrice consiste
nella tendenza intrinseca nei viventi che li spingerebbe ad evolversi, facendo i conti
con le necessità ambientali: come nel Darwinismo vi è il problema dell'adattamento
come risposta degli organismi all'ambiente.
Darwin e Lamarck a confronto(giraffe)
LAMARCK:
Gli antenati delle giraffe erano
antilopi a collo corto e brucavano
l'erba dei prati. Ma alcuni di essi
desideravano mangiare le foglie
degli alberi, perciò si sono sforzati di
allungare il collo per raggiungerle.
2. Per effetto di questo desiderio il
collo durante la vita si è
effettivamente allungato.
1.
Questo allungamento del collo,
avvenuto durante la vita, si trasmette
ai figli.
4.
L'allungamento del collo non si è
manifestato in tutti gli antenati. Così
molti di essi continuano a vivere col
collo corto fino a quando c'è
abbastanza cibo.
5. L'allungamento del collo è
stato graduale e continuo.
3.
premessa
Teorie sull’origine
della specie nel 1800
DARWIN:
Gli antenati delle giraffe
erano antilopi a collo corto. Col
crescere della popolazione i
pascoli diventavano
insufficienti e la fame spinge gli
erbivori ad una continua ricerca
del cibo.
2.
Un giorno nasce per caso un
antilope col collo più lungo.
Nella competizione per il cibo
esso ha un vantaggio, perché
può mangiare le foglie più alte,
lì dove gli altri non arrivano.
3.
Nella selezione naturale il
collo più lungo non viene
eliminato, essendo esso un
carattere vantaggioso, e si
trasmette ai figli.
4.
Dalle antilopi si originano a
poco a poco un gruppo con il
collo lungo. Con l'aumento di
essi si forma una nuova specie.
5.L'allungamento è stato
regolato dal caso.
1.
“Darwin e il viaggio”
Charles Robert Darwin nacque il 12 Febbraio 1809 a Shrewsbury in una famiglia agiata e
culturalmente raffinata . Dal 1825 al 1828 frequentò l’ università di Edimburgo ,poi si trasferì
a Cambridge con l’intenzione di intraprendere la carriera ecclesiastica . Incontrò il geologo
Sedgwick e il naturalista Henslow che rafforzarono in lui l’interesse per l’osservazione dei
fenomeni naturali.
Il 21 dicembre 1831 s'imbarcò come naturalista sul brigantino Beagle, attrezzato per
compiere ricerche scientifiche e rilevazioni geografiche: il viaggio intorno al mondo durerà
fino al 2 ottobre 1836. Nel corso di questo viaggio Darwin raccolse un'ingente quantità di
materiale e compì numerose osservazioni: a ogni tappa scendeva a terra e conduceva
esplorazioni all'interno, raccoglieva e catalogava campioni di specie animali e vegetali, di cui
descriveva le abitudini.
“… dopo il viaggio”
I cinque anni trascorsi a visitare terre lontane furono
fondamentali per la formazione scientifica di Darwin; i dati e
il materiale raccolto dal naturalista , al suo ritorno in patria,
servirono come base per l’elaborazione della sua teoria e
infatti Darwin pubblicò dal 1839 al 1871 vari volumi:
• Nel 1839 “Il viaggio del Beagle”;
•Nel 1845 la “Monografia sui fossili dei Cirripedi peduncolati
di Gran Bretagna”;
• Nel 1851 “Monografia sulla sottoclasse dei Cirripedi”
•Nel 1854 la “Monografia sui fossili dei Balanidi Verrucidi di
Gran Bretagna” e dopo pubblicò: “La storia degli elementi
fossili” ;
•Nel 1859 l’”Origine della specie”
• E nel 1871, “L’origine dell’uomo e la selezione sessuale” .
“La teoria può essere così riassunta:”
·Tutti gli esseri viventi si riproducono in
·I caratteri che compaiono casualmente con la
quantità superiore alle reali possibilità di
nutrizione e di sostentamento .
nascita sono ereditari .Gli individui
sopravvissuti possono trasmetterli ai figli .
·Tutti gli individui di una certa specie nascono
con piccole differenze o varietà . La comparsa
delle variazioni è del tutto casuale . In base
alle condizioni ambientali,alcune variazioni
possono essere più adatte alla
sopravvivenza,altre meno.
·La selezione naturale agisce sui singoli
individui, ma gli individui, nel loro insieme,
formano una popolazione. Di conseguenza,
mentre un singolo individuo non può evolversi,
la popolazione nel suo complesso si evolve
perché attraverso gli incroci tutte le variazioni
favorevoli vengono accumulate nelle
generazioni successive:in questo modo si
producono nuove specie.
· Nella lotta per la sopravvivenza l’ambiente
conserva in vita solo l’individui nati con le
variazioni più adatte alla sopravvivenza .
·L’evoluzione per selezione naturale avviene
solo sulle popolazioni numerose .
La sua teoria fu influenzata molto dagli
studi di T. Malthus. Quando pubblicò
“L’origine della specie” (dietro sostegno
di Huxley , Hooker e Lyell) ci furono
grandi discussioni nel mondo scientifico
e religioso, anche se le prove portate
erano numerose.
Maggiore scalpore suscitò anche nella
società comune la pubblicazione nel
1871 de “L’origine dell’uomo” .
Numerose furono anche le vignette
satiriche nei giornali d’epoca al riguardo
dell’impropria interpretazione che
l’uomo discende dalla scimmia.
Darwin morì a Down nel 1882.
premessa
Teorie sull’origine
della specie
nel 1800
Francesco Costantino Marmocchi nacque nella casa
visibile nella foto a fianco, il 26 agosto 1805, da
Giuliano e Caterina Bertoloni.
La casa natale si trova nel centro di Poggibonsi,
ricordata da una lapide, vicino al Palazzo Comunale
e alla Chiesa Collegiata.
La famiglia del Marmocchi, prima agiata, si era
successivamente ridotta in misere condizioni
economiche. Suo nonno era medico, ma il padre,
costretto dalle necessità, dovette impiegarsi come
doganiere e per questo, fu trasferito a Cala di Forno,
in Maremma.
Qui Francesco Costantino cominciò ad amare la
natura ed a comprendere il significato dei suoi
fenomeni. Avido di apprendere e di perfezionarsi,
tornò a Poggibonsi dallo zio Romolo, che aveva una
bottega di speziale.
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Nel 1825 si recò a Siena insieme al padre ed iniziò qui la sua vita di studioso dedicandosi agli
studi geografici e a quelli delle scienze naturali.
Nel 1829, a soli 24 anni, pubblicò la sua prima opera " Il regno animale”.
Nove anni dopo pubblicò il suo secondo libro "Corso di Geografia Universale”, uscito in ben
quattro edizioni. Questa è la sua opera fondamentale nel campo geografico.
Nel 1844 fu infine pubblicato il “Prodromo della Storia Naturale", testo in cui si parla del
problema dell'origine della specie, e nel quale F.C. Marmocchi espone il suo pensiero in
relazione a quello degli studiosi del tempo.
Il suo nome cominciava a essere famoso ai confini della Toscana.
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Ma il periodo storico era difficile per l’Italia. Servivano uomini audaci ed intelligenti, per
opporsi all'oppressione straniera.
E’ per questo motivo che nel 1830 F.C. Marmocchi si iscrive alla Giovane Italia iniziando così
la sua avventura di patriota; nel'31 fu arrestato sotto l'accusa di cospiratore e rinchiuso, dopo
una parvenza di processo, nel maschio di Volterra.
Rilasciato nel 1832, il Marmocchi si dette completamente agli studi, pubblicando, oltre le
opere citate, la " Idea elementare della sfera celeste", il " Corso di Geografia Storica", il "
Corso di Geografia Toscana", la " Raccolta di viaggi".
Nel 1848 partecipò ai moti, collaborò a vari giornali (“L’alba”, “Il Sabatino”) e fondò
“L’Inflessibile”. Nel 1849 fece parte del Governo Guerrazzi come Ministro dell’Interno.
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Alla Restaurazione fu costretto a fuggire rifugiandosi prima a Roma, poi in Corsica e infine a
Genova dove continuò la sua attività di studioso. Pubblicò il “Corso di Geografia
Commerciale” e iniziò il “Dizionario Geografico Universale”.
Morì a Genova nel 1858. Fu sepolto nel Cimitero di Staglieno, la sua tomba è vicina a quella
di Giuseppe Mazzini di cui fu amico per tutta la vita.
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Largo Gramsci
Via della Repubblica
Via F.C. Marmocchi
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Fine
“Francesco Costantino Marmocchi”
M.Minghi
“Corso di geografia universale”
F.C.Marmocchi
Edito comune Poggibonsi
“Prodromo della storia generale e comparata d’Italia”
F.C.Marmocchi
“Note di paleontologia”
F.C.Marmocchi
Lalli Editore
“L’uomo dalla natura alla scienza”
Giulio Mezzetti
La Nuova Italia
“Pianeta Scienze”
 “Poggibonsi”
R.Bonnes-P.del re-R.Resemini
C. Antichi
www.anisn/scienze/evoluzione/nome/anisn
http://www.cronologia.it/storia/a1833b.htm
http://images.google.it/images?hl=it&dr=&q=+studio++giraffe
www.fotosala.it
www.liceofoscarini.it
http://images.google.it/images?hl=it&dr=&q=+Darwin++giraffe
Bulgarini
Lalli Editore
Si ringrazia
• il Dott. Mauro Minghi per gli incontri effettuati a scuola,
per le indicazioni bibliografiche e per la disponibilità di
materiali.
•Il Dott. Franco Del Zanna per le immagini gentilmente
fornite.
Teorie sull’origine
della specie nel 1800
Marmocchi patriota
SEZIONE IN
ALLESTIMENTO
indice
Marmocchi Geografo
SEZIONE IN
ALLESTIMENTO
Indice
LABORATORIO MULTIMEDIALE
1.
Bacciottini Alberto
2.
Bacciottini Raffaele
“F. C. Marmocchi”
3.
Bianciardi Samuele
4.
Bonelli Lucrezia
5.
Cenni Claudia
6.
Cordaro Gianni
7.
Fabbri Claudia
8.
Giorli Alessia
9.
Giorli Giovanni
10.
Iaquinta Tommaso
11.
Lupi Pietro
12.
Marchetti Matteo
13.
Mersi Elena
14.
Petreni Giovanni
15.
Popa Ion
16.
Rubetti Benedetto
17.
Smorti Corinna
18.
Tanzini Alessandro
19.
Turchi Elia
20.
Vargiu Matteo
21.
Vestri Giulia
22.
Zammariello Andrea
23.
Zeneli Irida
Le docenti: M. Becattelli- A. Castellini
Questo lavoro è stato realizzato in occasione delle celebrazioni del bicentenario della nascita di
Francesco Costantino Marmocchi organizzate dalla città di Poggibonsi.
La nostra scuola, il nostro laboratorio multimediale sono intitolati a Francesco Costantino
Marmocchi.
I nostri alunni non conoscevano la vita, gli studi e le opere del loro concittadino. Abbiamo quindi
ritenuto doveroso aderire alle celebrazioni e alla proposta del Comune di Poggibonsi di ricercare
notizie e approfondimenti su Francesco Costantino Marmocchi.
Ci siamo subito accorte che il metodo d’indagine, tipico del nostro Laboratorio Multimediale, di
reperire notizie tramite Internet non ci avrebbe portato molto lontani, in quanto la sitografia trovata
sul Marmocchi era scarsa e limitata alla vendita di libri d’epoca scritti dallo stesso.
Abbiamo quindi invitato a scuola il dr. Mauro Minghi, studioso di storia locale, che ci ha presentato il
contesto storico in cui è vissuto il Marmocchi, la vita e gli studi, fornendoci preziose indicazioni
bibliografiche che noi insegnanti abbiamo ricercato e che un gruppo di alunni ha esaminato, letto e
discusso.
Abbiamo poi suddiviso gli approfondimenti scientifici su alcuni esponenti del creazionismo ed
evoluzionismo ad altri gruppi di alunni, che hanno lavorato secondo il filone classico del nostro
Laboratorio ricercando notizie ed immagini soprattutto su siti Internet.
La necessità di terminare il lavoro entro maggio ci ha costretto a restringere il nostro campo
d’indagine sulle opere del Marmocchi limitandoci ad esaminare Marmocchi come naturalista e,
all’interno del dibattito creazionisti – evoluzionisti del 1800 abbiamo ristretto il campo a 4 esponenti
principali. Abbiamo previsto di continuare il lavoro anche l’anno prossimo sviluppando Marmocchi
geografo e Marmocchi patriota (che deve solo essere trasferito in forma multimediale in quanto alunni
di altre classi della scuola hanno effettuato questa ricerca).
Il lavoro degli alunni è iniziato con un percorso di visita dentro Poggibonsi alla ricerca delle iscrizioni
che ricordavano Marmocchi: siamo partiti dal quadro presente nell’ufficio di Presidenza della nostra
scuola per poi visitare la lapide nella Sala del Consiglio comunale che ha dato spunto alle nostre
ricerche, e poi la lapide presso la casa natale nella via omonima. Gli alunni si sono via via sempre più
interessati e appassionati alla ricerca.
Il nostro viaggio si è quindi concluso da dove eravamo partiti: alla nostra scuola, intitolata a
Francesco Costantino Marmocchi.
Le docenti del Laboratorio
Multimediale “F. C. Marmocchi”:
M. Becattelli – A. Castellini
Il laboratorio è attivo presso questo istituto dall’anno scolastico 1998-99. Il gruppo è costituito da alunni provenienti dalle classi 2° e 3°
delle varie sezioni di tempo prolungato ed è attivo durante le due ore settimanali delle LAC (libere attività complementari) previste
dall’orario della nostra scuola. Negli anni di attività il laboratorio ha svolto un lavoro articolato su due livelli: da una parte l’avvio all’uso del
PC con corsi di alfabetizzazione informatica, dall’altra lo sviluppo di ulteriori competenze con l’uso di software specifici per la
multimedialità. Ha partecipato a vari concorsi nel territorio ottenendo positivi riconoscimenti. Ha collaborato a vari progetti con le scuole
superiori dello stesso Comune ed ha aderito al progetto IRRE MULTIVERSO e a quello europeo MULTIVERSUM producendo un
complesso ed articolato lavoro sul TEMPO la cui prima parte è stata messa in rete nel sito web della nostra scuola. La nostra esperienza in
Multiversum è stata selezionata nel Seminario Comenius di Montecatini (ottobre 2003) come esempio di comunicazione tra scuole europee
con l’uso delle TIC. Nel 2003 il Laboratorio ha partecipato al Concorso Xmedia Bergamo 2003 ottenendo il 1° premio ex-aequo nella
categoria Scuola Media, al concorso EF “Computer e Inglese” ottenendo la segnalazione Nazionale e a concorsi locali con significativi
riconoscimenti.
Obiettivi principali di questo Laboratorio, più che l’apprendimento di tecnologie informatiche, sono quello della comunicazione
multimediale, lo scambio di esperienze con altre scuole italiane ed europee e il lavoro di gruppo attraverso la formazione di un team in cui
ciascun alunno riesca a trovare un suo ruolo, anche umile all’inizio, per arrivare poi a ruoli e specializzazioni in cui ciascuno possa dare il
suo contributo e si senta valorizzato. Fondamentale è la trasmissione delle competenze dagli alunni più esperti (tutors) agli ultimi arrivati, la
condivisione dei lavori, la discussione delle proposte e la creatività individuale. Ogni anno il gruppo di alunni si rinnova per il 50% ed è
necessario dedicare tempo all’addestramento iniziale e al lavoro di gruppo. La bassa presenza di alunni esperti nelle tecnologie ci ha fatto
ancora scegliere Power Point considerando la facilità e la velocità di apprendimento nel suo uso. L’alto numero di alunni per un’attività di
questo tipo rende necessario all’inizio dell’anno la programmazione di numerosi lavori per occupare tutti gli alunni e la partecipazione a vari
concorsi o iniziative è una scelta per far sì che i ragazzi imparino a rispettare i tempi previsti. Alla fine del montaggio di ogni lavoro viene
effettuato un momento di condivisione, discussione e modifica collettiva.
Nella 1°parte dell’anno gli alunni hanno lavorato a due presentazioni di poesie sulla Shoah che sono state presentate con un’iniziativa
patrocinata dal nostro Comune in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria nella nostra città.
Altre attività di quest’anno sono state la raccolta e il confronto di dati su alcuni paesi di provenienza degli alunni stranieri della nostra
scuola. Abbiamo preparato due lavori che saranno presentati il 28 maggio 2005, in occasione di “Mondo Festa”, un’iniziativa di mostra
mercato in cui saranno messi in vendita i lavori prodotti nei vari laboratori della scuola . Il ricavato sarà devoluto a tre progetti di solidarietà.
I due lavori si intitolano: “Vengo dall’Europa, vengo dal mondo….” (Storie di ragazzi stranieri e presentazione delle loro nazioni di
provenienza) e “I Rapporti che cambiano il mondo: quando i numeri parlano” (Indagine statistica sui costi di alcune merci di uso comune e
sugli stipendi di alcune categorie in paesi di emigrazioni rapportati all’Italia).
Le due docenti del Laboratorio lavorano insieme da 5 anni e pur essendo di discipline scientifiche si interessano anche di altre tematiche.
Con la Riforma a regime non sarà possibile riproporre, nella nostra scuola, il Laboratorio con le stesse modalità perché le docenti sono
occupate nelle loro discipline curricolari.
Le Docenti: Manuela Becattelli (Scienze Matematiche) Antonella Castellini (Scienze Matematiche)
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marmocchi - Museo Galileo